Silenzio e Didattica

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"SILENZIO E DIDATTICA " Breve seminario per gli insegnanti antecedente al lavoro nelle classi " Non si insegna ciò che si sa, non si insegna ciò che si vuole. Si insegna ciò che si è. " Jean Jaurès Questa proposta per attività di aggiornamento, è rivolta agli insegnanti e personale scolastico (bidelli, ecc.) interessati alla pratica dell'osservazione silenziosa di sé. Essendo, all'interno della nostra sfera vitale di comprensione e comunicazione, la nostra capacità dì ascoltare una tra le più importanti capacità, essendo il silenzio la base invisibile che sostiene e rivela non soltanto ogni suono, ma ogni percezione, ogni emozione, ogni pensiero ed essendo, oggigiorno, questa capacità sempre meno esercitata dalle persone di qualsiasi età, sarebbe più che utile che noi "persone adulte" riuscissimo ad essere in grado di conoscere e praticare ciò che è un bene da trasmettere all'interno del bagaglio educativo di cui siamo responsabili. Per insegnare a parlare un bimbo, dobbiamo sapere parlare; per insegnare a giocare, dobbiamo avere noi la gioia e la conoscenza del gioco; per insegnare a leggere e scrivere una lingua, devo conoscerla per esperienza diretta; per insegnare i numeri, devo sapere usare la matematica. Per danzare, suonare, dipingere, anche per amare: per ogni cosa necessaria alla nostra formazione, alla nostra educazione è necessario ricevere indicazioni che nascono dalla esperienza che genera conoscenza. Perciò, se aspettiamo che i bambini siano in grado di conoscere e ben usare ciò che concettualmente chiamiamo "silenzio", è fondamentale che gli adulti abbiano diretta esperienza a proposito. Se crediamo che il "silenzio" sia naturale e necessario, siamo noi i primi a dovere conoscere ciò che una sola parola non sarà mai in grado di svelare o trasmettere come autentico insegnamento. La necessità di riuscire ad ascoltare, per potere insegnare come farlo, è il cuore di questa proposta rivolta agli insegnati. Dunque, all'interno di alcuni incontri, dedicare del tempo per praticare insieme l'esperienza del silenzio attraverso, per esempio, l'osservazione silenziosa di se. Gli incontri guidati da Doju D. Freire, monaca zen buddhista, comprendono lo spazio per la pratica effettiva di momenti di silenzio - che si teme siano "vuoti" ed, invece, sono sempre abitati da infinite possibilità - ed, ovviamente, anche spazio di approfondimento verbale a proposito delle nostre esperienze e necessità concrete. http://www.luciomariamorra.com/dinajarafreire/biografia-i.html

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L'importanza del silenzio

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  • "SILENZIO E DIDATTICA " Breve seminario per gli insegnanti antecedente al lavoro nelle classi

    " Non si insegna ci che si sa, non si insegna ci che si vuole.

    Si insegna ci che si . " Jean Jaurs

    Questa proposta per attivit di aggiornamento, rivolta agli insegnanti e personale scolastico (bidelli, ecc.) interessati alla pratica dell'osservazione silenziosa di s. Essendo, all'interno della nostra sfera vitale di comprensione e comunicazione, la nostra capacit d ascoltare una tra le pi importanti capacit, essendo il silenzio la base invisibile che sostiene e rivela non soltanto ogni suono, ma ogni percezione, ogni emozione, ogni pensiero ed essendo, oggigiorno, questa capacit sempre meno esercitata dalle persone di qualsiasi et, sarebbe pi che utile che noi "persone adulte" riuscissimo ad essere in grado di conoscere e praticare ci che un bene da trasmettere all'interno del bagaglio educativo di cui siamo responsabili.

    Per insegnare a parlare un bimbo, dobbiamo sapere parlare; per insegnare a giocare, dobbiamo avere noi la gioia e la conoscenza del gioco; per insegnare a leggere e scrivere una lingua, devo conoscerla per esperienza diretta; per insegnare i numeri, devo sapere usare la matematica. Per danzare, suonare, dipingere, anche per amare: per ogni cosa necessaria alla nostra formazione, alla nostra educazione necessario ricevere indicazioni che nascono dalla esperienza che genera conoscenza.

    Perci, se aspettiamo che i bambini siano in grado di conoscere e ben usare ci che concettualmente chiamiamo "silenzio", fondamentale che gli adulti abbiano diretta esperienza a proposito. Se crediamo che il "silenzio" sia naturale e necessario, siamo noi i primi a dovere conoscere ci che una sola parola non sar mai in grado di svelare o trasmettere come autentico insegnamento.

    La necessit di riuscire ad ascoltare, per potere insegnare come farlo, il cuore di questa proposta rivolta agli insegnati. Dunque, all'interno di alcuni incontri, dedicare del tempo per praticare insieme l'esperienza del silenzio attraverso, per esempio, l'osservazione silenziosa di se. Gli incontri guidati da Doju D. Freire, monaca zen buddhista, comprendono lo spazio per la pratica effettiva di momenti di silenzio - che si teme siano "vuoti" ed, invece, sono sempre abitati da infinite possibilit - ed, ovviamente, anche spazio di approfondimento verbale a proposito delle nostre esperienze e necessit concrete.

    http://www.luciomariamorra.com/dinajarafreire/biografia-i.html