Apologia del silenzio

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1 Apologia del silenzio di Loredana Semantica

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raccolta di poesie

Transcript of Apologia del silenzio

  • 1

    Apologia del silenzio

    di Loredana Semantica

  • 2

  • 3

    10 anni di scrittura

    30 poesie

    la necessit dentro della parola silenzio

  • 4

  • 5

    Indice

    Ricordamelo che siamo qui pag. 7

    Il silenzio matura come luva 8

    Cera un angelo muto 9

    Prima o poi sopravviene la coscienza 10 Com che tutti tacciono? 11

    Poi arriva il gelo 12

    In ogni luogo il vento 13

    Vedi Giacomo come tu 14

    Cammino 15

    Minima 16

    Di poche foglie 17

    La cosa che scrive pi forte 18

    Rimase tra le bozze impubblicato 19

    Laghi 20

    Stato maestro 21

    A farsi soffio 22

    Aromi di latta 23

    Tu canti 24

    Letargo 25

    Tutto luce bianca 26

    Lanima ha uno sbocco pietoso 27

    Trittico del sopruso 28

    Pantano 30

    Estate 31

    Senza cannone 32

    Di ogni morte di poeta ho conoscenza 33

    Non trovai nessuno 34

    In silenzio 35

    Spariremo tutti 36

    Grande 37

  • 6

  • 7

    Ricordamelo che siamo qui

    Ricordamelo che siamo qui

    che qui si dimentica che si muore

    ricordami di te

    di quel che scrivi

    una cosa inutile dopo laltra

    quasi un morire interiore

    se puoi preferisci di tacere

    anzi se puoi taci

    anzi ossequia il silenzio

    ch dio salvatore

    venerati siano sempre

    dimenticanza e silenzio

    dai quali germina la morte.

  • 8

    Il silenzio matura come luva

    Il silenzio matura come luva

    come sugli alberi le arance

    dinverno che si fa rosso

    destate invece azzurro e oro

    lento sapprossima

    apre le mani preziosissime

    spalanca gli orizzonti e ride forte

    ai profani nasconde il suo tesoro.

  • 9

    Cera un angelo muto

    Cera un angelo muto

    con la bocca di pietra

    smangiata consunta

    aveva le labbra

    tormentate dal vento

    le braccia levate

    gli occhi al suo fianco

    era dentro una foto

    in bianco e nero

    di marmo.

    Bisogna farsi bavaglio

    davanti a un angelo muto

    nella gola annegare

    sprofondando tra i denti

    non avere parole

    e nemmeno ruscelli

    spegnere il sole nel buio

    coniugare in pi tempi

    in tutti i modi possibili

    il verbo tacere.

    Ammutolire fino al profondo

    fino ai polmoni al bacino

    alle dita dei piedi

    alle radici alla terra

    al silenzio.

  • 10

    Prima o poi sopravviene la coscienza

    Prima o poi sopravviene la coscienza

    che scrivere un atto di debolezza

    allora la nausea domina la scena

    anche i polmoni rarefatti

    e la poesia diventa

    un parto abominevole

    escrescenza prodotta

    contro natura

    allora ti abbandoni ad essa

    come a un vizio insano

    pregando che un giorno taccia

    il tarlo

    arreso allevidenza

    di quanto pi santo sia il silenzio.

  • 11

    Com che tutti tacciono?

    Com che tutti tacciono?

    Anche se apparentemente parlano molto

    Com che tutto sembra sciocco?

    Alcuni lo vedo bene

    aprono bocca

    dentro vi passa il vento

    emettono la voce

    vibrano le corde vocali

    eppure in ogni luogo

    il silenzio domina

    col nulla impera.

  • 12

    Poi arriva il gelo

    Poi arriva il gelo

    che ha occhi spalancati e fissi

    quando cercare non ha rami

    quando i segni sono morti

    e non arrivano segnali

    quarantasette scomuniche di senso

    a dondolare di silenzio

    che reclama la sua ora

    e ne fa scempio.

  • 13

    In ogni luogo il vento

    In ogni luogo il vento

    arrivava col silenzio

    al suo passaggio come luci

    si spegnevano le voci

    quasi le assorbisse dentro

    ad una ad una costruendo

    un enorme scatola di vuoto.

  • 14

    Vedi Giacomo come tu Vedi Giacomo come tu

    restando

    nel poligono imperfetto

    sordo e (scusa tanto) ottuso

    non tavvedi daltro dire

    non afferri che la mano

    tesa amica.

    Vedi che non cerchi

    non rispondi nulla senti

    niente doni dattenzione.

    Corre il tempo imbalsamando

    legami di silenzio tra le sponde.

  • 15

    Cammino

    Dunque abiter tra voi ingrediente

    il tempo che si aggiunge a poco a poco

    e in silenzio ancora savvicina

    ancora un giorno e ancora un poco

    come passi riflessi verso il vuoto

    una stretta lenta un bianco cammino.

  • 16

    Minima

    Essere minima

    voce destinata al silenzio

    condanna da raccogliere

    pena scelta e croce che nessuno dice

    maestosa da portare

    la solitudine della polvere nel vento

    solleva briciole a mezzaria

    nel deserto scenario danime e di vita

    la terra smossa si raccoglie

    soffiando ai lati della strada

    come le foglie.

  • 17

    Di poche foglie

    Quando il niente viene

    e prende a calci

    ti aiuterei sapessi come

    tendere al sopralzo

    ma questo mondo strano

    vuole e disvuole fa baccano

    non c' modo di avere il silenzio

    pensare al volo degli uccelli

    ai petali che staccandosi dal fiore

    volteggiano tra il cuore ed il cemento

    non c' modo di restare

    uniti per le mani aperte

    congiunte palmo a palmo

    a sentire il battito del tempo

    mentre una foglia

    frusciando leggera

    si posa sul marmo

    e sprofonda.

  • 18

    La cosa che scrive pi forte

    La cosa che scrive pi forte

    di luce si scrosta dai muri

    fremendo rinviene alle dita

    raccoglie di lingua la bocca

    rastrella parole si stacca

    di vermi si spreme sul foglio

    lo sporca di segni lo bagna

    di parto si spacca il nocciolo

    silenzio che insozza le pietre

    la bava dargento lumaca

    resiste rimonta rigetta

    sincolla potente al cervello

    la cosa che scrive di gabbia

    placenta che al seme saggrappa

    estremo congiunto alla vita

    curvato gemmando di fine.

  • 19

    Rimase tra le bozze impubblicato

    Rimase tra le bozze impubblicato

    il pensiero della notte

    vaghe righe enormemente aperte

    spazi briglie tagli sovrapposti

    dove irraggiungibile

    bianco il sonno si contorce

    al buio di tormenti indefiniti

    spine dubbi atroci cicatrici

    bocche urlanti nelle orecchie

    la fame spalancata di silenzio.

  • 20

    Laghi

    Ogni cosa bianca

    donda rapida e candida

    (calma alba pacata)

    le vocali le lettere il cerchio

    il segno la curva le braccia

    la faccia

    le virgole il senno ed il seno

    il costato lo sterno il bacino

    il corpo coperto dal bianco

    lenzuolo.

    Questo luogo silenzio

    cura e preghiera

    chiostro

    bianco diventa linchiostro

    il velo la tenda e le scarpe

    il letto il ricovero il muro

    il bicchiere il risvolto larredo.

    Il soffitto non vedo

    ed bianco anche il cielo

    nel bianco ogni cosa si perde

    e proseguo una strada alla cieca

    occhi chiusi imbiancati

    abbagliati di luce che

    riverbera in laghi

    di neve.

  • 21

    Stato maestro

    ho visto il declinare. dalbero maestro. uno dopo laltro

    disseccarsi. eppure farsi esempio faro. scelta. guado.

    tutto convergendo. luce sullabisso. ulcera nel petto. rosa

    maestosa che (s)fiorisce

    c matassa nel bandolo. dove si fa nudo il nocciolo. n

    guru n santone, non sciamano n umano. un semidio

    maestro. emerge dalle onde. zufolando debolezze.

    nel suono mortale del silenzio unarmonia di sillabe.

    dorgano a perpetuarne il senso. slancio svettante oltre i

    capezzoli. il suo contare fragile il risveglio. la leggerezza

    piumata dei pulcini.

    come un arco che si tende. curva in punta e freccia. vibra

    quando scocca e sfonda. il lato oscuro del bersaglio. la

    faccia nascosta dellarciere.

  • 22

    A farsi soffio

    Alla saggezza penso

    al silenzio consapevole

    al fiume lento.

    Se c' un corso

    un'onda

    se trascina con forza i rami

    una corrente

    se i remi sono in barca

    o remano nell'acqua

    come un motore il sangue

    che al centro batte

    senza riposo o combustibile

    senza una goccia

    che sia una e ultima

    di carburante.

    Al traguardo penso di un'esistenza

    dove riporre le ali

    dove l'armi

    un luogo dove accendere

    almeno a farsi soffio

    la speranza.

  • 23

    Aromi di latta

    Pensare cosa altra

    dallalba di latta

    che affiora alle labbra

    e alle corde una calca.

    Squame aderenti e piombo

    a filo di carta vetrata

    curva di trasparenza

    a due millimetri dalla credenza

    come spigolo mobile

    quadro vivo a parete

    lelegante poltrona

    le foglie dalloro il timo al limone

    gli aromi penetranti

    dei tuoi ammiccamenti.

    Non c scampo allo sguardo

    incollato alla via di fuga

    tra le piastrelle

    sopra il lavello la riga scura

    di ceramica dura.

    Macchie nere sui pavimenti

    per le scale grigiore

    filamenti e mascelle

    alti piani silenzi

    masticamenti.

  • 24

    Tu canti

    Tu canti il Padre

    perch ti affligge il pensiero

    della morte e chiamandolo

    pi volte con tanti nomi e forte

    lo rendi forse pi vero

    e pi vicino

    Tu gli domandi quale sia

    la sorte e dove la sera

    ti conduce a cogliere

    narcisi tra le spighe

    di un tempo che ormai

    corto di spago si dilata

    a dismisura e nella tessitura

    filo teso si recide

    Io fermento un verbo impuro

    tra i denti e le gengive

    e il succo che ne sprizza

    come vino si riversa

    dentro botti di castagno

    aromatica mistura che

    trabocca dalla fenditura

    Io coltivo pietre di caverne

    alghe in laghi di corallo

    la bocca grida chiusa

    nel bicchiere di cristallo

    vibra vuota darmonica

    la sabbia

    sulle labbra del silenzio

    lombra bianca.

  • 25

    Letargo

    Stai cambiando naturalmente

    come il tempo

    senza chiedermi tempo

    o il permesso di andare

    come ore di pioggia

    di stagioni banali

    virate dal gelo al sudare

    letargo freddo

    i pori ostruiti dal grasso

    il gancio di ferro a uncinare

    un cammino dabiti smessi

    il silenzio la torre del lago

    maschere dagli occhi chiusi

    deglutiscono vapore e chiodi

    i capelli legati ad anello

    intorno alle nocche

    fanno unonda sul volto

    pensare davanti a un bicchiere

    di birra parlare del nulla

    bere

    il vento lasciato alle spalle

    lentamente divora.

  • 26

    Tutto luce bianca

    Tutto luce bianca

    dalle sclere i bulbi gli occhi

    lucenti le pupille

    fiotti dalle palpebre

    le ciglia.

    Tutto benedetto

    nel silenzio esatto

    dei miei sguardi

    come pianto come foglie

    come aghi nella carne

    come

    un brivido di schianto

    il tetano che avanza.

  • 27

    Lanima ha uno sbocco pietoso

    L'anima ha uno sbocco pietoso

    di occhio alto nel cielo

    che tutto vede e che piove

    l'anima ha un silenzio notturno

    tra gli esseri che formano schiere

    libri collezioni di premi

    ma l'anima un'anima anomala

    come un onda che sbaglia

    che penosa si gonfia

    di un mare di cose

    non dette possibili grandi

    che quasi sembra che s'alzi

    e invece niente.

  • 28

    Trittico del sopruso

    Noi nasciamo dal sopruso

    quello versato sugli occhi ogni volta

    dalla nascita al giorno di natale

    quando aspettiamo ogni volta

    che spuntino le primule

    le ali sulla schiena

    la catarsi

    allunghiamo le braccia verso il sole

    e germogliamo penne dal futuro.

    Dal sopruso nasciamo e dalle pietre

    maturate al sole di gennaio

    come guerrieri sconfitti

    teste tagliate

    trentasei denti dIdra

    nella terra seminati

    bianchi e lucenti

    fioriti dal suo sangue.

    Lucente fiorisce

    e nelle ossa trema

    il freddo in trasparenza

    il gelo

    il cuore che sfiancato tiene

    battendo duro nel tallone

    per i veli in superficie

    per le coperte

    per la neve che dorme

    per la radice

    per le zolle rivoltate

    fino allimo

    per il silenzio delle piume

  • 29

    che divora la carne

    che impressiona.

  • 30

    Pantano

    Se non avessi pi niente da dire

    e il silenzio dicessi dei rivoli

    che si confondono dentro

    alla fine della cascata

    dei gelsomini stanchi

    di quel cespuglio enorme

    ora secco alle due colonne

    sulla strada per il mare

    appena fuori dal centro abitato

    direi che non importa pi niente

    il contributo

    la ricchezza del pianto

    il passo dallodola ed il volo

    la piaga leccata da lingue taglienti

    niente ha valore agli occhi

    del mondo

    e rilascio il sogno dellutopia

    il gelo delicatissimo al suo fianco

    il pensiero allo sguardo fermo

    offrendo il profilo allimmobilit.

    Il pantano di notte tace

    stretto tra labbra strette

    secche deterna vanit.

  • 31

    Estate

    Il silenzio trascorre in lamine doro

    che sulle labbra posano il cielo

    la tristezza il pozzo lento

    del pensiero

    sgocciolare dorato furtivo

    come frutto duva o dulivo

    pestato con forza nei tini

    un colore simile al mosto

    pressato da pietra angolare

    nel casale di tegole e cotto.

    Un vecchio attraversa la strada

    muove assorto le braccia e la bocca

    parla agli angeli di sguardi perduti

    con le ali che gli stanno vicino.

    Nella piazza del tempo le occhiaie

    sono cerchi di vetro azzurrino

    voci bianche argentine a coprire

    lascolto

    copricapo dintenti in frammenti

    angusti orizzonti a spezzare

    un sogno repentino di gloria

    la piena chiarezza del sole

    nei ronzii soprassalti frinire

    derba secca e cicale arrossire.

  • 32

    Senza cannone

    Cade larchitettura arcana

    eppure il male non quello

    quando bocca di mare verticale

    spiazza e irrompe la breccia

    leco il silenzio la treccia

    che poi di roccia in roccia

    sincrina la linea di fessura

    un martello che vibra

    la frattura

    Il pensiero ora trema

    tra le dita

    s'ingolfa di sabbia la parola

    riempie le sporte calamita

    i timpani la scocca ed il telaio

    ogni giorno un cannone

    un calendario.

  • 33

    Di ogni morte di poeta ho conoscenza

    Di ogni morte di poeta ho conoscenza

    di ogni morte per sua mano e mente

    dessere che siede fuori dalla porta

    bandito dal consesso umano

    non per azione necessariamente

    ma omissione maturata nel silenzio

    degradazione estraniamento

    esilio per scelta ostinata e volont

    di tutte ho il colpevole reo confesso

    deriso ferito massacrato

    condannato alla gogna eterna

    la sua ineffabile fragilit.

  • 34

    Non trovai nessuno

    Non trovai nessuno

    che per me parlasse

    nessun amore o piaga

    nessuno a pronunciare

    il contorno esatto della bocca

    nessuno che dicesse quanto il dire

    nel silenzio indaga

    e renda il preciso nome delle cose

    il pianto che esso sconta

    nessuno trovai

    a difendermi dal buio

    gli scudi sopra i ferri

    e sopra ancora gli elmi

    levati contro il sole.

    Cocci di frattura

    lago di ferita

    anima dispersa

    nessuno a rivelare la salvezza

    il percorso da guadare o risalita

    nessuno a guardare oltre

    il cielo sollevato il velo

    le pupille

    la bellezza.

  • 35

    In silenzio

    Scrivono in molti oggi qualcosa

    un libro un saggio un romanzo

    dappendice per passione

    intensa e questo e quello

    legando in bocca piena le parole.

    Eppure il dire ha il suo vero nome

    consegna ed onere di dare

    pane agli occhi e squarcio al velo

    esegesi di cosa ora nel mondo

    come lo vorremmo dove andare.

    Osserviamo ogni tre giorni

    un minuto di silenzio in segno

    di cordoglio grande

    per nostalgia indicibile

    di un grande foglio bianco.

  • 36

    Spariremo tutti

    Spariremo tutti

    chi pi chi meno

    sotto una coltre di silenzio

    nel buio dei cortili

    agli angoli del tempo

    come ununghia spezzata

    ci piegheremo al suolo

    lepidermide incrinata

    per tre giorni salzeranno onde

    forse persino un grido

    daquila o gabbiano

    poi lacqua torner alla forma madre

    senza voli rapaci

    nuovamente calma e tranquilla.

  • 37

    Grande

    Lo si diceva con la voce a filo

    che non cera da parlare

    che il silenzio cosa lunga

    (lungamente da aspettare)

    e non c strada che congiunga

    il pero al morso

    lelefante allunghia

    la distrazione al crimine

    al bavaglio

    che la giungla di liane

    non appiglio

    mentre il limo ci gorgoglia

    alle caviglie e sale piano

    a ricoprire il sole e luce alba

    ed ogni (altra) cosa alta

    vita che si vorrebbe grande

    che ad ogni passo affonda

    immacolata sponda

    che pi non sinnamora

    che di bellezza triste

    quando allimbrunire

    batte il capo sulla gabbia

    e di liquore impallidisce.

  • 38

  • 39

    Siracusa, 18 febbraio 2013

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