SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI - la tua diocesi sul web 11.pdf · E’ l’ora delle scelte 7...

24
Lutto Don Claudio Pontiroli Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 11 - Anno 27º Domenica 18 marzo 2012 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI • sdoganamenti import export • specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est • magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere • trasporti e spedizioni internazionali • linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria Consulente Commercio estero • Diritto Doganale Comunitario Import Export • Iva Comunitaria e Nazionale • Accise • Centro Elaborazione dati Intrastat • Contenzioso doganale Docenze • Formazione Aziendale in materia Doganale • www.samasped.com - [email protected] Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel. 059 657.001 · fax 059 657.044 www.cadmestieri.com - [email protected] dott. Franco Mestieri Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro 9 PAGINA PAGINA 21 PAGINA Cultura Quando la fede ispira Intervista a Trento Longaretti 11 Mirandola Aperti all’Europa Volontariato internazionale alla San Vincenzo PAGINA Viabilità A senso unico Un comitato per via Remesina PAGINA 8 Sanità Confronto sul Ramazzini Una serata organizzata dal Lions Host N EDITORIALE EDITORIALE Cattolici e politica, provare vie nuove E’ l’ora delle scelte 7 Pag. 12 Pag. 17 Pier Giuseppe Levoni egli ultimi anni si sono moltiplicati, da parte del Magistero, gli appelli e le sollecitazioni ai laici affinché, di fronte alle difficoltà del Paese, non restassero alla finestra paghi dell’impegno nel sociale, ma uscissero dall’insignificanza sul piano direttamente politico. Si sono realizzati convegni, si sono approfondite le analisi, sono state elaborate proposte, fino all’ottobre scorso, quando a Todi si è svolto un importante Semina- rio, rimasto, anche per la risonanza nei media, come il primo serio sforzo di rilanciare il protagonismo dei catto- lici dopo anni di immobilismo. E’ accaduto però che l’attenzione pubblica si concentrasse soprattutto sul “con- tenitore” da costruire, cioè un’eventuale riaggregazione partitica, esclusa a Todi almeno per l’attuale fase storica, individuando nel “pre-politico” l’ambito di impegno di- retto, essendo questo lo spazio in cui, come ha ricordato il cardinale Bagnasco, “maturano men- talità, si affinano competenze, si fa cultura sociale e politica”. Un convegno promosso da Alice, sabato 17 marzo a Carpi, per fare il punto sul ruolo delle figure non mediche nella cura dei malati In ascolto dei carcerati Sempre accanto Sempre accanto Lutto Don Claudio Pontiroli Pag 4/5/7 Una vita fatta dono 10 Quaresima Pag. 3 Oratorio Eden Giovani, siate profumo di Cristo Mortizzuolo Culla di vocazioni

Transcript of SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI - la tua diocesi sul web 11.pdf · E’ l’ora delle scelte 7...

LuttoDonClaudioPontiroli

Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 11 - Anno 27ºDomenica 18 marzo 2012

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

• sdoganamenti import export• specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est• magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere• trasporti e spedizioni internazionali• linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria

Consulente Commercio estero •Diritto Doganale Comunitario Import Export •

Iva Comunitaria e Nazionale • Accise •Centro Elaborazione dati Intrastat •

Contenzioso doganale Docenze •Formazione Aziendale in materia Doganale •

www.samasped.com - [email protected] Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel. 059 657.001 · fax 059 657.044 www.cadmestieri.com - [email protected]

dott. Franco Mestieri

Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

9PAGINA

PAGINA21PAGINA

Cultura

Quando lafede ispiraIntervistaa Trento Longaretti

11

Mirandola

Apertiall’EuropaVolontariato internazionalealla San Vincenzo

PAGINA

Viabilità

A sensounicoUn comitatoper via Remesina

PAGINA8

Sanità

Confrontosul RamazziniUna serata organizzatadal Lions Host

N

EDITORIALEEDITORIALE

Cattolici e politica, provare vie nuove

E’ l’ora delle scelte

7

Pag. 12 Pag. 17

Pier Giuseppe Levoni

egli ultimi anni si sono moltiplicati, da parte delMagistero, gli appelli e le sollecitazioni ai laiciaffinché, di fronte alle difficoltà del Paese, non

restassero alla finestra paghi dell’impegno nel sociale,ma uscissero dall’insignificanza sul piano direttamentepolitico. Si sono realizzati convegni, si sono approfonditele analisi, sono state elaborate proposte, fino all’ottobrescorso, quando a Todi si è svolto un importante Semina-rio, rimasto, anche per la risonanza nei media, come ilprimo serio sforzo di rilanciare il protagonismo dei catto-lici dopo anni di immobilismo. E’ accaduto però chel’attenzione pubblica si concentrasse soprattutto sul “con-tenitore” da costruire, cioè un’eventuale riaggregazionepartitica, esclusa a Todi almeno per l’attuale fase storica,individuando nel “pre-politico” l’ambito di impegno di-retto, essendo questo lo spazio in cui, come haricordato il cardinale Bagnasco, “maturano men-talità, si affinano competenze, si fa cultura socialee politica”.

Un convegno promosso da Alice, sabato 17 marzo a Carpi, per fareil punto sul ruolo delle figure non mediche nella cura dei malati

In ascoltodei carcerati

Sempre accantoSempre accanto

LuttoDonClaudioPontiroli

Pag 4/5/7

Una vitafatta dono

10

Quaresima

Pag. 3

Oratorio Eden

Giovani, siateprofumo di Cristo

Mortizzuolo

Culla di vocazioni

2 18 marzo '12

IV Domenica di Quaresima

Il ricordo di te, Signore,è la nostra gioiaDomenica 18 marzoLetture: 2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10;Gv 3,14-21 - Anno B – IV Sett. Salterio

Dal Vangelo secondo Giovanni

quel tempo Gesù disse a Nicodemo: 14ComeMosè innalzò il serpente nel deserto, cosìbisogna che sia innalzato il Figlio

dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vitaeterna.16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figliounigenito, perché chiunque crede in lui non vadaperduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non hamandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo,ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chicrede in lui non è condannato; ma chi non crede è giàstato condannato, perché non ha creduto nel nomedell’unigenito Figlio di Dio. 19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, magli uomini hanno amato più le tenebre che la luce,perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunqueinfatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luceperché le sue opere non vengano riprovate. 21Invecechi fa la verità viene verso la luce, perché appaiachiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.

Desidero sinceramente fareil bene per venire alla luce opreferisco lasciare spazi diun’ambigua semi-oscurità?

OratioGiovanni ci dice che è pro-prio l’incredulità a ostaco-lare il cammino dietro a Cri-sto. Chiediamo dunque alSignore che venga a guarirela nostra incredulità e ci rendasempre più credenti affin-ché, scampando il buio e letenebre, possiamo amare ecercare la vera luce.

ActioMi impegno in un discerni-mento attento nelle azioniquotidiane, in famiglia e allavoro, per riconoscere qualiparole e quali gesti creanoun clima di luce e dunquepositivo, quali invece dimi-nuiscono la chiarezza e fan-no aumentare le tenebre.Pongo particolare attenzio-ne nel pregare “venga il tuoregno, sia fatta la tua volon-tà” nel Padre Nostro, perpoter cercare la vera luce ediventare sempre più cre-dente.

A cura del SettoreApostolato Biblico

L’Evangelista Marco, Evangeliario di Lorsch (sec. VIII-IX)

ni la salvezza. I versi 16-18rappresentano uno sviluppodi questo pensiero centrale:Dio ha mandato il Figlio per-ché tutti gli uomini, e nonsolo una parte, possano giun-gere alla salvezza e non per-ché si sentano giudicati e con-dannati per i loro limiti. IlSalvatore, che è la luce, ve-nuto fra gli uomini, è già pre-sente e anticipa il giudizio:“E il giudizio è questo: laluce è venuta nel mondo, magli uomini hanno amato più

le tenebre che la luce, perchéle loro opere erano malva-gie”. A distogliere gli uominidalla luce è la preferenza del-le tenebre, cioè il compiereazioni malvagie. Nel Vange-lo di Giovanni l’autocondannaè quindi l’incredulità e il vol-gersi ad azioni malvagie. Finoalla fine Gesù esorta a “cre-dere alla luce finché la pos-siedono” (12,36) e l’incredu-lità della massa non impedi-sce ai singoli di trovare lafede.

MeditatioGli uomini temono il giudi-zio divino misurandosi sui loropersonali successi e insuccessi.Quando prego mi affido alSignore e pongo in Lui l’ini-zio e il compimento di ognimia azione, gratuitamente,senza pretendere una ricom-pensa o una gratificazionedagli uomini?Rifletto sulle azioni della miaquotidianità: i miei gesti illu-minano o creano oscurità?

LectioIn questa domenica di Qua-resima Gesù ci chiama a en-trare sempre più spiritual-mente nel cammino di con-versione verso la Pasqua. Inquesto brano del Vangelo diGiovanni, Gesù, rivolgen-dosi a Nicodemo, ci fa co-noscere il volto del Dio diIsraele, che nell’esodo dal-l’Egitto, non abbandona il

suo popolo. Citando l’espe-rienza di Mosè nel deserto el’episodio del serpente innal-zato, perché gli israeliti po-tessero salvarsi, Gesù rivelala sua Pasqua e il compimen-to della salvezza di Dio pergli uomini. Viene sottolinea-ta la necessità di questa ele-vazione per donare ad ognicredente la vita eterna: dalFiglio dell’uomo innalzatosulla croce giunge agli uomi-

Crijn Hendricksz Volmarijn, Gesù e Nicodemo(XVII sec.), Londra

A cura dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e di Notizie – Settimanale della Diocesi di Carpi

In collaborazione con

I servizi tv delle puntate precedenti sono disponibilisul sito www.carpi.chiesacattolica.it

su Youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/user/notiziecarpitv

Notiziecarpi.tvLa trasmissione dedicata alla Diocesi di Carpi

su è-tv Antenna1 sul digitale terrestre

Prossima puntataGiovedì 22 marzo ore 21.30

Replica domenica 25 marzo alle ore 8.30

Puntata successiva giovedì 5 aprile ore 21.30Replica domenica 8 aprile alle ore 8.30

In

318 marzo '12Speciale Quaresima 318 marzo '12

“B

Il messaggiodi BenedettoXVI perla Quaresima

Il dono della reciprocitàè sempre bisogno di uno sguardo cheama e corregge, che conosce e rico-nosce, che discerne e perdona (cfr

Lc 22,61), come ha fatto e fa Dio conciascuno di noi.Tale “custodia” verso gli altri contrastacon una mentalità che, riducendo la vitaalla sola dimensione terrena, non la consi-dera in prospettiva escatologica e accettaqualsiasi scelta morale in nome della liber-tà individuale. Una società come quellaattuale può diventare sorda sia alle soffe-renze fisiche, sia alle esigenze spirituali emorali della vita. Non così deve esserenella comunità cristiana! L’apostolo Paoloinvita a cercare ciò che porta “alla pace ealla edificazione vicendevole” (Rm 14,19),giovando al “prossimo nel bene, per edifi-carlo” (ibid. 15,2), senza cercare l’utileproprio “ma quello di molti, perché giun-gano alla salvezza” (1 Cor 10,33). Questareciproca correzione ed esortazione, in spi-rito di umiltà e di carità, deve essere partedella vita della comunità cristiana.I discepoli del Signore, uniti a Cristo me-diante l’Eucaristia, vivono in una comu-nione che li lega gli uni agli altri comemembra di un solo corpo. Ciò significa chel’altro mi appartiene, la sua vita, la suasalvezza riguardano la mia vita e la miasalvezza. Tocchiamo qui un elemento mol-to profondo della comunione: la nostraesistenza è correlata con quella degli altri,sia nel bene che nel male; sia il peccato, siale opere di amore hanno anche una dimen-sione sociale. Nella Chiesa, corpo misticodi Cristo, si verifica tale reciprocità: lacomunità non cessa di fare penitenza e diinvocare perdono per i peccati dei suoifigli, ma si rallegra anche di continuo e congiubilo per le testimonianze di virtù e dicarità che in essa si dispiegano. “Le variemembra abbiano cura le une delle altre” (1Cor 12,25), afferma San Paolo, perchésiamo uno stesso corpo. La carità verso ifratelli, di cui è un’espressione l’elemosi-na - tipica pratica quaresimale insieme conla preghiera e il digiuno - si radica in questacomune appartenenza. Anche nella preoc-cupazione concreta verso i più poveri ognicristiano può esprimere la sua partecipa-zione all’unico corpo che è la Chiesa. At-tenzione agli altri nella reciprocità è anchericonoscere il bene che il Signore compiein essi e ringraziare con loro per i prodigi digrazia che il Dio buono e onnipotente con-tinua a operare nei suoi figli. Quando uncristiano scorge nell’altro l’azione delloSpirito Santo, non può che gioirne e daregloria al Padre celeste (cfr Mt 5,16).

4-continua

C’

A sinistra, Marinella Pantaleoni accompagnatada Simona Caramaschi e don Ivan Martini

Appello alle parrocchie: “adottare un detenuto, scrivergli e manifestare lapropria solidarietà è un modo concreto per vivere da fratelli”

Messaggio dal carcere“Fare attenzione, guarda-re con consapevolezza,accorgersi di una realtà”:cogliendo l’invito del Papaper la Quaresima adaprirci ai fratelli, Notizieha approfondito la situa-zione dei detenuti allaCasa Circondariale San-t’Anna di Modena. DonIvan Martini, aiuto-cappel-lano del carcere, ha ap-profittato di questa occa-sione per riflettere suquesto tema con gli stessidetenuti, che hanno accet-tato di rispondere allenostre domande.

Benedetta Bellocchio

isogna ricordarsi sempreche siamo persone e noncasi giudiziari. Dietroognuno di noi c’è un vis-

suto fatto di sofferenza, speran-za, la dignità della persona deveessere al primo posto”. Angelo(nomi di fantasia, ndr) è un car-cerato. Così risponde a chi glichiede come bisogna porsi difronte ai detenuti per prenderesul serio la loro condizione.Condizione che, anche nella casacircondariale modenese, non èdelle migliori. “L’impressione –prosegue – è che il carcere siauna realtà avulsa dal contestosociale in cui è inserito. C’è di-sinteresse da parte dell’esterno,ma anche poca volontà di farsiconoscere da parte dell’istitu-zione carceraria”. Esiste però unasensibilità da parte di un certovolontariato sia laico che catto-lico che fa quel che può, peressere vicino ai detenuti, “è vero– precisa Nicola, un altro carce-rato – che una volta che dal-l’esterno si viene a confrontarsicon la vita carceraria, si nota unacerta simpatia e vicinanza versole persone detenute”.“L’attenzione all’altro – osservail Papa nel suo Messaggio, por-tato all’attenzione dei carceratiche seguono il percorso spiri-tuale proposto da don AngeloLovati e don Ivan Martini – com-porta desiderare il bene, sottotutti gli aspetti: fisico, morale espirituale. La responsabilità verso

il prossimo – aggiunge Bene-detto XVI - significa alloravolere e fare il bene dell’altro,desiderando che anch’egli siapra alla logica del bene”. Unpercorso di “correzione frater-na” senza pietismi,commiserazioni o giustificazio-ni, ma mantenendosi miseri-cordiosi leali e giusti è possibi-le, risponde Omar, se ci si ri-corda “che ogni persona e quindianche un detenuto ha bisognodi percepirsi come valore, persé e per gli altri. C’è bisognodunque di affidare loro respon-sabilità che permettano di ac-quisire fiducia e di crescere nellaresponsabilità, arrivando a con-cepire valori quali lacondivisione e la solidarietà”.I cristiani e le comunità, pervivere “da fratelli” e condivi-

dere la situazio-ne del carcerestanno già facen-do qualcosa. Mail cammino è an-cora lungo. “Sa-rebbe importan-te individuaredelle modalitàper far sentire in

concreto la vicinanza delle co-munità cristiane ai detenuti”,osservano. E non si fermanoqui: “un’idea potrebbe essereche ogni parrocchia prendessein carico un detenuto, manife-standogli vicinanza e solida-rietà attraverso scritti oppuresostegni diretti a lui o alla suafamiglia che spesso è la primavittima oltre lui stesso”.

La carpigiana Marinella Pantaleoniha incontrato i detenuti del Sant’Anna

Gesù, la mia luce“Guarda che non ci sono mica andata per me”. Con il suo linguag-gio schietto Marinella Pantaleoni, carpigiana, consacrata laica,chiede di non essere messa “in prima pagina”. “Don AngeloLovati che oltre ad essere cappellano del carcere è assistentedell’Ordo Virginum di cui faccio parte, da tempo mi chiedeva diandare. Ma tergiversavo perché temevo l’approccio a questa realtàsconosciuta di cui avevo un po’ paura”. Ma il sacerdote la conoscebene e sa che Marinella riesce a vivere le situazioni con speranzae passione, tirando fuori tutto il bello che c’è: ed è proprio questoche vuole comunicare ai suoi detenuti.“Dopo l’ennesima richiesta, ho accettato di raccontare il miocammino di scoperta di Gesù come luce”. Lei, non vedente dallanascita, questo percorso l’ha vissuto sulla sua stessa pelle. “L’im-patto con i carcerati è stato favorito dall’accoglienza di don Ivan,importantissimo perché mi ha fatta entrare in questa realtà, così dasciogliere i miei timori e i miei dubbi. Ero lì per loro e per Lui, peril Signore – spiega poi Marinella – per lanciare un messaggio:attraverso un’esperienza apparentemente negativa è possibile cre-scere, fare un cammino di fede”.Marinella ha dunque raccontato ciò che fa, e i dete-nuti hanno potuto anche porgere alcune domande.Due in particolare le sono rimaste nel cuore: “duerichieste particolarmente belle e toccanti mi hannofatto capire che mi hanno ascoltato con profondaattenzione, partecipando alla mia vicenda”.La prima, riguarda la richiesta, attraverso la preghie-ra, del dono della guarigione: “cosa succederebbe setornassi a vedere? Sarei felice ma, contrariamente aciò che tutti pensiamo, non sarebbe facile; credo che dovreireinventare la mia vita. È così nella gioia del matrimonio, penso,e anche nella liberazione da un’oppressione. La vera sfida èrispondere bene, con tutta la propria vita, a un avvenimento bello”.La seconda domanda era “tu come ci vedi?”. “Mi hanno chiestoinsomma che giudizio dò su di loro. Nessuno. Ciascuno di noi haqualcosa da dare e qualcosa da ricevere. Anche io ero lì e horicevuto tanto da loro. Tanto che sono disponibile, anzi desidero,incontrare anche le donne. Spero davvero che ciò possa avvenire”.

In questi giorni i detenutihanno incontrato anche donFrancesco Cavazzuti, cheritornerà al carcere in pros-simità della Settimana San-ta, per le confessioni.

4 18 marzo '124 18 marzo '12

Don Claudio Pontiroli

Un dono per tuttiNella notte di domenica 11 marzo il Signore ha chiamato asé don Claudio Pontiroli, parroco della parrocchia dellaMadonna della Neve di Quartirolo. La morte è avvenuta acausa del rapido decorso di un’inesorabile malattia. DonClaudio è deceduto nella sua abitazione circondato dallavicinanza dei familiari, dei suoi parrocchiani, dei mediciche gli sono stati particolarmente vicini. Nel corso dellagiornata di domenica aveva chiesto, pienamente cosciente,che si pregasse con lui e per lui e gli fosse amministrato daparte di monsignor Vescovo il sacramento dell’Unzione e ilSanto Viatico.La camera ardente è stata allestita nella nuova aula liturgi-ca e numerosi fedeli si sono fermati in preghiera addoloratiper la scomparsa di un padre dal quale si sono sentiti tantoamati. Tra le mani di don Claudio il rosario e un’immaginedel Servo di Dio Odoardo Focherini.

Figlio di Ario Pontiroli e Antonietta Gatti, don Claudio è natoil 2 febbraio 1944 a San Felice sul Panaro ed è stato battezzatonella chiesa di Mortizzuolo. Entrato nel seminario di Carpi, èstato ordinato presbitero il 21 giugno 1969 dal vescovo ArtemioPrati.Ha vissuto la sua prima esperienza pastorale come vice parrocoin San Francesco (1970-1979) insieme a don Enea Tamassia.“Qui ha cominciato a mettere il suo carattere esuberante aservizio del Vangelo – ha osservato il vicario generale donMassimo Dotti nella sua presentazione al termine della celebra-zione delle esequie – dedicandosi non solo alle attività ordina-rie della parrocchia ma allargando il campo della sua missioneall’ambito dello sport, la sua amata pallavolo”. Sempre inquesti anni carpigiani è avvenuta per don Claudio la scopertadel Cammino Neocatecumenale nel quale ha creduto diventan-done un entusiasta animatore.Traferito a Rolo nel 1979, ha vissuto un’esperienza importanteimpegnandosi per l’oratorio, le attività ricreative del CentroSportivo ed iniziare attraverso l’Acr un impegno che lo avrebbevisto anche successivamente come assistente diocesano. Haperfezionato gli studi licenziandosi in Teologiadell’evangelizzazione presso lo Studio teologico accademicobolognese.“Poi il trasferimento a Quarantoli nel 1983 – prosegue donDotti – dove sarà parroco per 15 anni assumendo successiva-mente anche la cura pastorale di Gavello. In questo periodo hainsegnato religione presso il Liceo di Mirandola dove haconosciuto tanti ragazzi e animato il cammino cristiano difidanzamento in tante coppie.Monsignor Bassano Staffieri gli propose di tornare a Carpicome responsabile della parrocchia urbana di Quartirolo. Era il1998; come sempre l’entusiasmo accompagnò la nuova respon-sabilità che gli veniva affidata”.Qui, tra le tante iniziative di cui si è fatto promotore, vasegnalata la costruzione della nuova aula liturgica, dei localiper le attività pastorali e del centro giovanile. Un’opera impo-nente che ha realizzato riuscendo a coinvolgere con entusiasmol’intera comunità.“Instancabile animatore dei bimbi e dei giovani (in particolaredell’Agesci), dinamico organizzatore della Sagra parrocchiale,tenace sostenitore della festa del Patrono di Carpi, sapevaconiugare la gioia con la solennità nella celebrazione liturgica;per questo volle che in parrocchia nascesse la Corale.Non è stato sempre facile collaborare con lui – prosegue ilVicario – e seguirlo nelle intuizioni pastorali: una generositàdirompente lo rendeva a tratti impulsivo ed esigente indivi-duando sempre traiettorie nuove per accogliere nuove sfide eopportunità di annuncio del Vangelo. L’amore per la nostradiocesi e le sue radici lo ha portato ad impegnarsi per tenerevive figure di testimoni esemplari come don Zeno di Nomadelfia,Mamma Nina e soprattutto Odoardo Focherini come vice-postulatore della causa di beatificazione”.Ritorna, per sua volontà, a Mortizzuolo, sepolto nel piccolocimitero vicino alla chiesa dove è stato generato alla vita nuovain Cristo Gesù che ora contempla nella pace eterna.“Il vuoto che lascia nel nostro presbiterio ci fa certo sentireancora più poveri – conclude don Massimo Dotti – ma abbiamofiducia che il Signore ‘pastore grande delle pecore’ non ci faràmancare le guide di cui abbiamo bisogno”.

INDUSTRIE IMBALLAGGI PACKAGING SOLUTIONS

MODENA BOLOGNA MILANO VICENZAMODENA

CHIMAR SpA Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo)tel. (+39) 059 8579611 - fax (+39) 059 858095 [email protected] www.chimarimballaggi.it

ww

w.a

pvd

.it

Martedì 13 marzo ore14,30. La nuova aulaliturgica di Quartirologremita, così come ilpiazzale antistante e lachiesa madre. Il Vangeloaperto, la stola e latunica, quattrofazzolettoni ai lati e,accanto a don Claudio, iragazzi del catechismo, iLupetti e le Coccinelle,sempre più vicini come aicampi estivi. Tra la folla,la commozione ma anchela gratitudine per il donoche il sacerdote è statoper coloro che lo hannoconosciuto.Al termine dell’omelia ilVescovo si è rivolto aigiovani: “il modo piùbello per esprimeregratitudine a don Clau-dio è quello di prendereil posto da lui lasciatolibero. Siate generosi conil Signore e il Signore losarà con voi”

uando muore unapersona cara, ilbuio sembra

scendere sulla nostraanima e siamo straziaticome da una lacerazioneinteriore, specialmentequando il distacco arrivain maniera drammatica,come una catastrofeinattesa.Così ci sentiamo oggi, difronte a don Claudio cheritorna per l’ultima voltain questa sua chiesa, dalui così tenacementevoluta, in mezzo a questopopolo che per tanti anniha servito e questopopolo ha dimostratotutta la sua riconoscenzaprendendosi cura di luicon una premura ed unaffetto quasi materno nelcorso della malattia chelo ha condotto allamorte.Don Claudio era unuomo che spesso usavaparole poco carezzevoli econ un carattere nonfacile e a volte conflit-tuale. Ne era ben consa-pevole! Il giorno primadi morire mi diceva consincero e profondorammarico: “Eccellenza,io non ho mai obbedito echiedo perdono perchého sbagliato e perché hofatto soffrire”.Tuttavia, “egli ha cercatoil Signore”, “ha confes-sato che Gesù è il Figliodi Dio”, ha creduto nellamisericordia di Dio. Ha

Q L’omelia di monsignor Francesco Cavina

Il Signoreci interpella

L’omelia di monsignor Francesco Cavina

Il Signoreci interpella

lasciato scritto nel suotestamento: “Confido solonella misericordia di Dioche mi ama e chiedo tantosuffragio per me poveropeccatore”. Ha amato laChiesa con un amoreoperoso; le sue mani,come quelle di Gesù,hanno donato l’Eucarestia,hanno benedetto, hannoassolto dai peccati, hannoamministrato i sacramenti,hanno soccorso i poveri…e come quelle di Gesùsono state crocifisse dauna mortale malattia che,seppure breve, lo hapurificato e impreziositoagli occhi di Dio.Cari fratelli e sorelle,davanti alla morte di unsacerdote, rapito allanostra famiglia diocesana,ancora nel vigore delleforze e nel pieno della suaattività pastorale, nonpossiamo fermarci allasola commozione o aldolore. Il Signore ciinterpella, ci provoca, ci

parla e ci chiama a chiede-re perdono per i nostripeccati, a percorrere finoin fondo la strada dellafede e dell’obbedienza –che l’amore sorprendentedi Dio ci propone – avivere sempre più dicarità, di purezza, dipreghiera, a lavorare per ilSignore, a fare la suavolontà anche se ci costa,a cercare le cose che sonodel cielo.Sembra che il Signore ciprivi delle risorse necessa-rie, ma in realtà Egli ci stafacendo crescere perchénoi sappiamo che il cri-stiano muore non soltantoperché partecipa dellafragilità di Adamo, maanche perché è chiamato apartecipare al sacrificioredentivo di Cristo: la suamorte ha dunque unsignificato e un valore piùalto. È la consolantecertezza che sgorga dallaPasqua: “Non abbiatepaura! Voi cercate Gesù

Nazareno, il crocifisso. Èrisorto, non è qui”. IlCristo risorto è capace difar sorgere cipressi dove cisono spini, mirti dove cisono ortiche, la vita dovec’è la morte.Don Claudio è andatoincontro al Padre, che hasempre fiduciosamenteinvocato e amato, mosso eispirato da quello Spiritoche egli aveva ricevuto nelbattesimo, nella cresima,nell’ordinazione sacerdo-tale. Ora che abita persempre nella casa di Dio, equindi è più vicino al Suocuore, continua a rischia-rare il nostro cammino e ciaiuterà in modo nuovo: unmodo più efficace e vero.Concludo rivolgendomi aigiovani qui presenti. Ilmodo più bello per espri-mere gratitudine a donClaudio è quello di pren-dere il posto da lui lasciatolibero. Siate generosi conil Signore e il Signore losarà con voi!

Confido solonella misericordia

di Dio chemi ama

e chiedo tantosuffragio

per me poveropeccatore

518 marzo '12

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

“Far crescere il welfare” Il ruolo del sindacato dei pensionatiLe conseguenze negative che colpiscono in particolare le fami-glie, i giovani, i lavoratori e i pensionati impongono un cambia-mento nella politica economica del Governo, il quale dopo lamanovra di fine 2011, per consolidare i conti pubblici e rientraredal deficit di bilancio è chiamato a mettere in atto politiche chefavoriscano la crescita, il lavoro, l’equità sociale e fiscale, asostenere una svolta coerente della politica economica europeaverso obiettivi di sviluppo e occupazione.Il Sindacato non intende in nessun modo delegare ad altri ilproprio importante ruolo di rappresentanza degli interessi deiLavoratori e Pensionati così come non intende rinunciare al pro-prio ruolo di contrattazione a tutti i livelli (Governativo e Locale).Cgil-Cisl-Uil hanno chiesto al Governo di invertire la pericolosatendenza recessiva in atto da alcuni mesi e di realizzare al piùpresto, l’obiettivo di far ripartire la crescita.La Fnp di Modena contribuisce a sostenere quest’obiettivoinvitando le pensionate, i pensionati modenesi e le loro famiglie,a partecipare agli incontri organizzati nei Punti d’Incontro apertiin tutta la città. È un’occasione per parlare dei problemi dellefamiglie e degli anziani, ma è anche il momento di un serioconfronto sui temi del Welfare. Per questo la Fnp/Cisl Lega diModena ha organizzato una serie di incontri, alcuni già effettua-ti, altri che proseguiranno secondo il calendario qui riportato:• Tre incontri (parrocchie: Madonnina (28 Feb.); S. Benedetto

Abate (22 Mar.); Albareto (17 Apr.) con l’Assessore alle

Politiche sociali e sanitarie, FRANCESCA MALETTI sultema: il WELFARE MODENESE: l’assistenza socio-sanitaria(Servizi domiciliari, strutture protette, ecc.);

• tre incontri con GIANPIETRO CAVAZZA Aretés – Modena:uno (parrocchia Gesù Redentore (9 Mar.) su: La situazioneeconomica attuale: dalla crisi al cambiamento, con stile. Gli stilidi vita assumono un valore nuovo e si presentano come passaggiocruciale per il cambiamento della società contemporanea;

• due (parrocchie di Regina Pacis (21 Mar.) e S. Faustino (19Apr.) su: Famiglie Territori ed Equità. Nuovi percorsi per losviluppo del welfare;

• uno (parrocchia di Baggiovara (8 Mar.) con SILVANABORSARI Direttore Distretto Ausl di Modena, su: i Servizi delDistretto di Modena (Cup; Saub; esami e visite specialistiche)

i Servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica e la Medici-na Legale (patenti; invalidità) attivati c/o il Nuovo Ospe-dale Civile di Baggiovara;

• uno (parrocchia di S. Lazzaro (29 Mar.) con MARIA LUISADE LUCA Dipartimento di Cure Primarie Distretto AUSL diModena: “L’ASSISTENZA TERRITORIALE“: COS’È,COSA FA IL DISTRETTO, COSA DICE IL PIANOATTUATIVO LOCALE (PAL), QUALI CONSEGUENZEPER I CITTADINI E PER IL DIPARTIMENTO DI CUREPRIMARIE (la struttura organizzativa del distretto deputataa garantire, in forma integrata, i servizi di assistenza prima-ria: cup; saub; esami e visite specialistiche, assistenzadomiciliare);

• tre (parrocchia di Cognento (7 Mar.) Portile (21 Mar.) SanDamaso (29 Mar.) con ANNALISA RIGHI - DirigenteSettore Politiche Sociali Sanitarie, LUIGI D’APICE coor-dinatore del Polo sociale 3 e l’Assistente Sociale ELENAMARINI del Polo Sociale 4, sul tema: I Servizi dei PoliSociali - Come si accede al Servizio; l’Assistente Sociale; ilPunto unico d’accesso; l’Assistenza Domiciliare; l’Assisten-za Residenziale.

I pensionati e le loro famiglie sono vivamente invitati a parteci-pare attivamente per fare sentire la loro voce! Vi aspettiamo!

Sergio DavoliResponsabile Lega FNP di Modena

Errata corrige: Nell’inserto Fnp-Cisl del numero del 4 marzo ècomparsa per un refuso una riga aggiuntiva al titolo. Ci scusiamo congli amici di Fnp-Cisl e con tutti i lettori.

518 marzo '12

Innamoratodel Signoree della suaChiesa

embrava invincibile.Sembrava invincibiledavvero don ClaudioPontiroli, un concen-

trato di energia e fede E intel-ligenza, ironia, lungimiran-za, entusiasmo. E di amore. IlSignore era la sua misura, lepersone che incontrava sullasua strada amici, presenzeconcrete di Gesù. Quel Gesùdi cui ha cercato le orme neisuoi pellegrinaggi in TerraSanta e che riconosceva inogni volto.Sempre generoso, qualchevolta brusco perché si stufa-va a ripetere o rifare la stessacosa due volte, diventava diuna tenerezza infinita se solopercepiva che il suo inter-locutore aveva bisogno di lui.Avrebbe potuto fare millecose nella vita e in tutte sa-rebbe riuscito bene perché isuoi talenti erano tanti. Hadeciso di fare il prete, perché“questa è la mia vera voca-zione”. Lo ha fatto, e lo hafatto bene.Sembrava invincibile donClaudio, ma di invincibile c’èsolo l’amore. Tre amici chesono stati con lui anche nellesue ultime ore lo ricordanocosì.“Siamo nati nello stesso pae-se, Mortizzuolo, siamo cre-sciuti insieme. Abbiamo fat-to il Seminario insieme, ciintendevamo subito, mi vo-leva molto bene e io uguale,ci siamo voluti davvero tantobene – ci confida don Ro-berto Bianchini, parroco diSan Francesco - don Claudioè don Claudio, un mito, e lodico sul serio. Era capace di

vedere il sole anche se c’eranole nuvole. Aveva carattere, siarrabbiava, poi dopo due mi-nuti era l’uomo più buono delmondo.Aveva una gran fede che vive-va quotidianamente, con pas-sione. E’ morto di corsa, cosìcome è vissuto.Mi mancherà moltissimo,l’unica cosa che posso fare perlui è pregare. Quando ieri serami hanno chiamato per dirmiche arrivava a casa, mi sonopreoccupato subito per gli olisanti, per un prete è moltoimportante. Ho cercato il Ve-scovo, non l’ho trovato cosìho telefonato al vicario gene-rale. Don Massimo Dotti hacontattato monsignor France-sco Cavina e siamo andati dadon Claudio. Il Vescovo gli hadato l’olio santo, insieme adon Claudio abbiamo recitatoil rosario.Ho perso don Nellusco che eramio fratello, adesso don Clau-dio. L’intimità, l’intesa chec’era tra noi è parte di me.Pregare, l’unica cosa che miresta da fare è pregare”.Tra i medici che gli sono statiaccanto Mario Santangelo,che è anche suo parrocchiano:“Il Don era una persona anco-rata alla fede. E’ morto conserenità, fino alla fine è statolucido e sereno. Si è affidato equando ha detto ‘stanotte fini-sce tutto’, lo ha fatto conespressione felice.Da don Claudio c’è tanto daimparare, lascia un grande in-segnamento di vita e di fede.Appena saputo della malattia,

si è affidato alla medicina ealla scienza, quando ha capitoche non c’era più niente dafare, si è affidato al Signore.Ha detto ‘voglio morire a casamia’ e così è stato. Circondatodall’amore dei tantissimi chegli hanno voluto bene. Forsenemmeno lui immaginava chefossero così tanti, ma non po-teva essere altrimenti. Luiamava, ed era riamato. Tuttoqui”.Oltre ad essere tra i medici chelo hanno seguito e assistito dasempre Massimo Zanni hacondiviso con don Claudiol’esperienza del Camminoneocatecumenale: “Chi eradon Claudio? Un prete inna-morato del Signore e della suaChiesa. Il Signore non l’hadeluso. E viceversa”.

A.B.

Era ricoverato inRianimazione al Ramazzinida qualche giorno, ma nelpomeriggio di domenica 11marzo ha voluto rientrare acasa perché è lì, tra le propriecose, con vicini gli affetti piùcari, che vogliono morire lepersone, e il don non ha fattoeccezione.E’ stato tutto così veloce chetutti intorno sono, siamo,frastornati. Smarriti, ecco cosasiamo.Appena quattro settimane fa,il 12 febbraio, sempre di do-menica, don Claudio si erasentito poco bene. Sembravaun abbassamento di pressio-ne, è stato l’inizio della fine.Subito dopo una serie di esa-mi, il ricovero al Policlinicodiretto dal suo amico StefanoCencetti, l’intervento chirur-gico venerdì 17 febbraio, laconvalescenza, il rientro a casapoi il ricovero al Ramazzini el’ultimo ritorno in quella casaospitale che tutti ricordiamo,aperta dalla mattina alla seraperché così deve essere la casadel Signore.Era tornato dall’India il 26

gennaio, era voluto andare avedere di persona da doveveniva don Lorenzo Pollayl,il suo viceparroco. Un bel-lissimo viaggio con tanti ami-ci e parrocchiani nella dio-cesi di Cocin, stato delKerala. Nemmeno il tempodi mettere insieme foto epensieri, ricordi di un viag-gio importante, che la ma-lattia si è fatta avanti, vio-lenta.“Stasera a finiss tutt”, hadetto appena arrivato a casa.Lui già sapeva e aveva pia-nificato praticamente ognicosa, come sempre. Ma per-ché ci sia un nuovo inizio,qualcosa deve irrime-diabilmente finire.Ciao prete, amico carissi-mo. Andrai a riposare aMortizzuolo accanto alla tuaamata mamma Antoniettache quando parlava di te di-ceva al me Claudion. Seistato un grande, ti portiamonel cuore. Ci mancherà tut-to di te, ma faremo tesorodella tua forza e della tuafede.

A.B.

Se

Una famiglia specialenon fosse per il visogonfio di GiuliBellesia, qualcosa di

ben di più di una semplicesegretaria, a contatto di go-mito con don ClaudioPontiroli dall’ottobre 2002,se non fosse per la porta delsuo studio chiusa, sembrereb-be tutto come sempre. Il soli-to via vai di gente, GabriellaBertelli che si muove comefosse a casa sua, RinoMeschiari seduto al suo po-sto, come fosse in attesa deldon per cominciare a discute-re di calcio - lui milanista,don Claudio supertifosointerista – o del prossimo viag-gio a Nomadelfia. Poi due deitre Maurizi, Maurizio Sac-chetti stranamente più loquacedel solito, MaurizioGasparini stranamente piùsilenzioso del solito. Mancasolo Maurizio Marani, stra-namente altrove.Già, sembra tutto come sem-pre ma niente sarà più comeprima.Don Claudio se ne è andato,ma per lasciare questa terraha voluto far ritorno a casa.

S

Corte di Villa Canossa.

CORTE DI VILLA CANOSSA.VITA DI CITTÀ, ARIA DI CAMPAGNA.A pochi passi dal centro di Carpi, ma circondate dal verde: le abitazioni

di Villa Canossa conciliano il fascino della campagna con il comfort della

città. Soluzioni abitative di diverse metrature, per un abitare sostenibile a

contatto con la natura.

> Aria condizionata

> Solare termico e fotovoltaico

> Riscaldamento di ultima generazione

> Finiture personalizzabili

Consulenze e vendita:Immobiliare Sigonio srl

tel. 059 6322301 www.cmbcarpi.it

hicadv.it

EDIFICIO

IN CLASSE A

ad alto

risparmio

energetico

718 marzo '12 718 marzo '12

La vera aula liturgica era la sua vita

ontinua dalla primaC E’ l’ora delle scelte

Comune di CarpiL’amministrazione comunale di Carpi ricorda lo spirito dicollaborazione sempre manifestato da don Claudio Pontirolinei confronti di tante iniziative promosse dall’ente locale invari campi e l’attivismo della parrocchia da lui retta per tantianni, senza dimenticare il suo operato a favore della causa dibeatificazione di Odoardo Focherini.

Comune di Mirandola“A titolo personale e di tutta la città porgo le più sentitecondoglianze alla famiglia di don Claudio. Come arciprete diQuarantoli e Gavello- afferma il sindaco Maino Benatti - hasvolto un ruolo importantissimo nella vita delle due frazioni.Era infatti un infaticabile organizzatore di iniziative, dallecorali alle sagre, con una straordinaria capacità di sapercoinvolgere le persone. Non ha esitato ad affrontare concaparbietà i problemi sociali come, agli inizi degli anni ’90,l’aumento dell’immigrazione”.

Il saluto della famiglia di Quartitolo

Ciao Don (Claudio), te ne sei andato troppo presto. Noi tuoiamici, ti volevamo bene, e si stava bene in tua compagnia.Per noi non eri solo il Parroco, ma un fratello saggio, uncompagno di viaggio, un consolatore, un prete ricco diumanità ed un esempio di generosità, di disponibilità versogli altri. Il Signore ti ha chiamato, ha voluto porre fine aldolore che l’improvvisa e severa malattia ti aveva colpito,e che i medici nonostante il loro generoso impegno, nonsono riusciti ad eliminare.Ci consola il fatto della tua serena morte, e di come fino allafine hai pensato a noi. Poi dopo aver accolto la Grazia degliOli Santi, serenamente sul tuo viso è apparso un sorriso e cihai lasciati. Ti pensiamo in Paradiso, con i tuoi genitori, conOdoardo Focherini, Mamma Nina, don Enea, don Nellusco,e tanti altri tuoi amici, santi e beati. Tu che ci hai sempreinvitati a pregare, da lassù fra gli angeli e la madre di Dio,Maria Santissima, nostra protettrice, ti preghiamo: guidaci,aiutaci a diventare più buoni, più generosi e disponibiliverso gli altri, come tu ci hai insegnato e dato l’esempio.Ciao Don, ho dato voce a tanti che portano queste cose nelcuore. Che il Signore Gesù Cristo e Dio Padre ti abbiano ingloria. Così sia.

Dino P.

Universal PallavoloUn grave lutto ha colpito domenica la comunità carpigiana, ilsuo mondo sportivo e l’Universal Pallavolo. Quarant’anni fa,don Claudio era stato uno dei fondatori, all’ombra del campa-nile di San Francesco, della Libertas Universal. “Quella di donClaudio è una perdita improvvisa e pesantissima per tutti noi- dice Stefano Allorini attuale presidente dell’Universal - Loconoscevo personalmente da quando avevo 17 anni, allenavola squadra femminile e lui era il responsabile della Acr di SanFrancesco. Ha sempre promosso uno sport ispirato dai valoricristiani, è stato promotore di tante iniziative portando lapallavolo anche a Rolo e Quarantoli. Aveva la grande capacitàdi ascoltare tutti, il suo ufficio era sempre aperto per chiunqueed era un vero vulcano di idee, basta vedere cos’ha realizzatonella sua parrocchia. Ultimamente, nonostante non avesseincarichi nell’Universal ma ne fosse rimasto solo un grandetifoso, stavamo lavorando insieme al progetto del quarantennaledella società. Sento dire da tante persone ‘povero don Clau-dio’ io invece dico ‘poveri noi senza di lui’. Ci lascia un grandevuoto. Ciao don Claudio, continueremo a far volare quelpallone che tanto hai amato”.

Don Claudio amico dei missionari

La notizia del ritorno al Padre di Don Claudio Pontiroli mi hacolto di sorpresa e non posso pensare di non rivederlo al mioprossimo ritorno. Sempre accogliente, sempre attento a noimissionari, sempre cercava un’occasione di incontro, semprecol sorriso su quel grande volto rubicondo e dallo sguardolimpido e furbacchione ma comunque innamorato del Signo-re Gesù. Non si può dire che non abbia speso tutte le forze pereducare ragazzi, giovani, adulti e rendere la vita cristianagustosa e piena agli occhi di tutti. Lo ricordo già dai primicampi ACR sempre pieno di iniziativa e punto di riferimentoper tanti fino agli ultimi incontri a Quartirolo, un “uomo diDio” davvero, ma anche un uomo che come Gesù si è dato deltutto a tutti ... la vera Aula Liturgica è stata la sua vita, luogoe occasione di incontro con un Dio dal volto amabile, scher-zoso, simpatico ma anche determinato ad andare fino infondo. Come eri orgoglioso di quella bella pensata dell’Aulaliturgica, frutto del pensiero e azione della comunità cheavevi educato! Me la spiegavi nei particolari immaginando ilbel tutto ancora quando non c’era che polvere e cemento equanto ci tenevi che fosse terminata per la festa della Madon-na, l’Immacolata. Così siamo orgogliosi noi di avere avuto unsacerdote come te, Don Claudio, pronto troppo presto (dalnostro punto di vista) per il Regno di Dio ma prezioso eperfetto davanti al Signore che così ti potrà affidare incarichiancora più impegnativi dal cielo. Sì, perché chi ti tiene fermovedendo quanta gente ancora ha bisogno di ritrovare la stradadell’incontro con quel Signore che tu hai servito così fedel-mente in tutte le espressioni possibili e che come un atleta tisei allenato per essere sempre pronto a dare la disponibilitàsenza risparmiarti nulla. Non resta che dire GRAZIE a te DonClaudio e GRAZIE a Dio che ti ha donato a noi come fratello,amico, educatore, Padre. Continuiamo a contare sulla tuabenedizione dal Cielo!

Sr. M. Angela Bertelli

Nei mesi successivi, sotto l’in-calzare della crisi e l’avventodel governo dei tecnici, il temaè rimasto piuttosto ai marginidel confronto pubblico, fin-ché negli ultimi giorni tre au-torevoli prese di posizione lohanno riportato all’attenzio-ne. Abbiamo letto infatti sul“Corriere della Sera” un’acutaanalisi di Giuseppe De Rita,uno dei protagonisti di Todi,sulla politica attuata dal go-verno Monti, che, pur giusti-

ficata dalle imperiose esigenzedi risanamento finanziario, difatto “sacrifica gli spazi deisoggetti di base (individuali efamiliari) e il ruolo dei sog-getti intermedi”, vale a direrischia di dimenticare la giu-stizia sociale e il principio disussidiarietà, quando adottaun “neodirigismo statale” chepuò rompere il sano “equili-brio” fra vertice politico etessuto sociale, su cui si reg-ge la stessa democrazia.

Su questa esigenza diriaffermare, nella dialetticaculturale e politica, il valoredi taluni essenziali cardini delladottrina sociale cristiana si èsoffermato pure il Segretariodella Cei, mons. Crociata, alconvegno delle 96 “scuole”messe in campo dalle diocesiitaliane per educare il laicatoad una cittadinanza attiva chesappia reagire “sia alla tenta-zione di chiudersi nel priva-to, sia a quella di farsi pren-

dere dalla sfiducia e dalla dif-fidenza”.A sua volta il cardinaleBagnasco, incontrando i par-lamentari cattolici dei diversipartiti , ha ribadito l’urgenzadi un rinnovato impegno dellaicato sulle tematiche socio-politiche, tenendo conto so-prattutto di un dato: oggi la“questione sociale” si carat-terizza anche ed in primo luo-go per l’emergere della “que-stione antropologica”, con

gravi e delicate implicazionidi ordine bioetico che inter-pellano, oltre alla coscienzaindividuale, le scelte del legi-slatore.Dunque nessun dubbio sul-l’importanza della dimensio-ne sociale nel cursus formativoe nella riflessione rinnovatadei laici cattolici, che rischie-rebbero il peccato di omis-sione, trascurando l’impegnoin questa direzione. Resta peròil problema dello strumento

operativo, una volta compiu-ta l’opzione “pre-partitica”:mancano i modelli cui ispi-rarsi, ma se si vuole usciredall’astrazione, anche sugge-stiva ma sterile, occorre pro-gettare, occorre “provare”, apartire dall’ambito locale. Unasperimentazione diocesana,basata su premesse chiare efondata sui passi già compiu-ti, può essere una opportunitàda non trascurare. Avanti per-ciò con le proposte.

Lapam di Carpi

Il consiglio direttivo della Lapam di Carpi esprime profon-do cordoglio per la prematura scomparsa di don ClaudioPontiroli. A lui ci legava una profonda stima e amicizia chesi erano concretizzate nuovamente alla vigilia del Natalescorso attraverso il suo prezioso intervento nella serata/dialogo con lo psicoterapeuta Paolo Crepet sul temadell’eduzione dei figli, organizzato dalla nostra associazio-ne al cinema teatro Eden.Anche in quell’occasione, davanti ad una platea gremita,non aveva lesinato le sue doti di convinto uomo di fede e diprofondo educatore in un confronto a tutto campo. Uomo esacerdote schietto e generoso, don Claudio lascia un vuotosignificativo nella Chiesa di Carpi e in tutta la comunitàcittadina.

Consiglio Provinciale di ModenaLa scomparsa di don Claudio lascia un vuoto immenso. Perme, come per tanti, era prima di tutto un amico. Una personasensibile, di grande umanità.Era uomo di grande cultura e vasti interessi, da ogni discussio-ne e incontro con lui uscivi più ricco.Voglio ricordare l’impegno che mise per realizzare la nuovachiesa di Quartirolo e l’oratorio come centro di vita per tutti icittadini del quartiere. Quanti incontri abbiamo fatto perrisolvere i problemi urbanistici e legati alle proprietà delComune e della Diocesi.Ma alla fine ci siamo riusciti, grazie al suo impegno. E se oggiQuartirolo e tutta la città di Carpi possiedono una realtà comequella lo dobbiamo in primo luogo a lui.Cercheremo di colmare il vuoto che ci ha lasciato portandoavanti i suoi progetti facendo squadra, tutti insieme, come eracapace di fare lui.

Demos Malavasi

Andrea Baraldi, Vicedirettore ConfcommercioPurtroppo l’ho conosciuto tardi, sono solo due anni che imiei bimbi sono lì nell’Agesci di Quartirolo, ma le sueparole mi toccavano l’anima come solo quelle di don EneaTamassia sapevano fare; sarà un vuoto enorme per moltis-simi!Sono certo che Notizie ne darà grande risalto, anche il suointervento pubblico con Crepet ha già fatto storia.

“I Mirandolesi”I componenti della lista civica “I Mirandolesi” esprimonoprofondo cordoglio per la scomparsa di don Claudio Pontiroli,parroco di Quartirolo, ed in passato anche di Quarantoli eGavello. Nel porgere le più sentite condoglianze alla famiglia,Alberto Bergamini, capogruppo de “I Mirandolesi” ricordadon Claudio per “il suo carattere gioviale e amichevole non-ché il grande impegno ed entusiasmo profuso a favore deigiovani e dello sport e nell’organizzazione di varie iniziativenelle quali riusciva a coinvolgere le persone. Con la scompar-sa di don Claudio se ne va un amico ed una persona di granderilievo sociale. Ci auguriamo che il suo impegno sia presocome esempio dai giovani ma non solo”.

8 18 marzo '12 CronaCarpi

B

Una tavola rotonda organizzata dal Lions Host sullo stato di salutedel Ramazzini. Il primo scopo è conoscere, per poi intervenire indifesa dell’ospedale e dell’Area Nord

Daniele Franda

asta con la sanità Mo-dena-centrica: Carpi el’Area Nord devonoavere un Ramazzini al-

l’altezza delle esigenze. Sonoquesti i principi cardine usci-ti dalla riuscitissima serata diconfronto e dibattito sull’ospe-dale carpigiano organizzatamartedì scorso dal Lions Clubdella città dei Pio al PresidentHotel di Correggio. Una se-rata che ha visto la partecipa-zione di tre relatori: l’asses-sore alla sanità del Comunedi Carpi Alberto Bellelli, ildirettore del Pronto Soccorsodel Policlinico di ModenaDaniele Giovanardi eAnnalisa Bonaretti, respon-sabile della Cronaca di Noti-zie e rappresentante del co-mitato in difesa del Ramazzini.Hanno parlato ad una nutritaplatea in cui erano presentianche diversi professionistidel settore (i medici GiorgioVerrini, Fabrizio Artioli,Margherita Gavioli, tra glialtri), alcuni rappresentantidella politica e del volontariato

(la consigliera di ApC GiliolaPivetti e Nicoletta Arbizzidella onlus La nostraMirandola) e del mondo im-prenditoriale (tra cui GiovanniArletti di Chimar, VanisMarchi di Liu Jo), oltre che ilpresidente della FondazioneCassa di Risparmio di CarpiGian Fedele Ferrari. Il di-battito è stato moderato daRossano Bellelli, direttore diModenaQui. Se l’obiettivodella serata era fare il puntosullo stato di salute dell’ospe-dale carpigiano, le notizie nonpossono essere rassicuranti.Il Ramazzini è una struttura

non a norma, ha carenze im-portanti e gli investimenti chedovrebbero essere fatti persostenere il suo mantenimen-to sono fermi o stanno andan-do a rilento. E’ il caso delnuovo pronto soccorso, pro-getto per il quale è già prontooltre un milione di euro mes-so a disposizione dalla Fon-dazione Cassa di Risparmioma che l’Ausl sta incredibil-mente tenendo fermo in uncassetto. Motivi ufficiali nonce ne sono, ma è chiaro che iltentennamento (che ormaidura da un anno) è legato alladecisione sul nuovo ospeda-

le. Non a caso durante la sera-ta di martedì si è parlato so-vente di “sanità bloccata”,anche e soprattutto a causadel valzer dei direttori gene-rali: Giuseppe Caroli (Ausl)e Stefano Cencetti (Policli-nico) sono in predicato di es-sere trasferiti altrove per de-cisione della Regione (i duedg hanno dato le dimissionisabato, quattro giorni dopo ilmeeting). E intanto Carpi ri-mane a mani vuote, strettadall’incertezza tra la costru-zione di un nuovo ospedale ola sistemazione di quello at-tuale. Questo impasse peròsta costando caro. Qualchedato lo fornisce l’assessoreBellelli: “Secondo i calcolidell’Ausl, mettere a norma lastruttura esistente costa in-torno ai 50 milioni di euro,per costruire un nuovoRamazzini (da 310 posti let-to) servono invece 102 milio-ni. Ciò che la politica può edeve fare è sollecitare la Re-gione: la nostra parte l’abbia-mo fatta, nel Psc abbiamoindividuato l’area potenzia-le. La situazione del Ramazziniè grave: tre sale operatoriesono ferme per problemi strut-turali. Per questo i sindacihanno scritto quella lettera,che non è una lettera contro ilPal ma per protestare perchéle linee guida del Pal oggisono disattese”. “Anche lelinee guida del Pal preceden-te sono state disattese - halamentato Annalisa Bonaretti-. Credo però che noi possia-mo fare tanto per il nostroospedale: il tessuto formatodal volontariato è eccellente,i privati sostengono la causacon donazioni e le professio-nalità a tutti i livelli non man-cano”. Il dottor Giovanardisi è poi concentrato suldualismo Baggiovara-Policli-nico, un argomento affatto‘fuori tema’, visto che secon-do molti presenti i problemidel Ramazzini devono esserericondotti a quella scelta. Sottoaccusa c’è dunque il binomiopolitica-sanità: a pochi mesidall’approvazione del Pal nullaè cambiato. La pazienza dellasocietà civile si sta esauren-do: gli amministratori saran-no in grado di cambiare regi-stro per il bene della colletti-vità?

Una sanità di tuttiNel balletto delle dimissioni e delle nuovenomine dei due direttori generali, lapolitica locale fa la vittima o è assente

In arrivo...Il presidente della Provincia nonché presidente della Confe-renza territoriale sociale e sanitaria, Emilio Sabattini, dopoaver ricevuto la lettera inviata a lui, al sindaco di ModenaGiorgio Pighi e all’assessore regionale alla Sanità CarloLusenti risponde. Quando la patata tra le mani è bollente,tutti cercano di passarla a qualcun altro. Prima, probabilmen-te in accordo con la Regione, ci hanno provato i quattro

sindaci – Campedelli,Schena, Turci, Zanni-, adesso ci prova ilpresidente della Pro-vincia. Tirando in bal-lo il direttore genera-le dell’Ausl Giusep-pe Caroli che, comeil direttore generale delPoliclinico StefanoCencetti, un giornosì e l’altro pure, è sul-la graticola mediatica.Sabattini ricorda che“gli obiettivi e le scelte

strategiche per la riorganizzazione dei servizi sanitari dellaprovincia di Modena sono quelli stabiliti dal nuovo PianoAttuativo Locale, approvato all’unanimità dalla Conferenzaterritoriale (ovvero i sindaci, ndr).Rammenta che “l’ospedale Ramazzini sia indicato nel Palcome la priorità a livello provinciale per quanto riguarda gliinterventi strutturali, a partire dal pronto soccorso e dalle saleoperatorie, così come il potenziamento dei servizi sul territo-rio costituisce la scelta strategica del documento di program-mazione”.La sintesi di questo balletto è semplice: una certa politica stafacendo una figuraccia. La Regione non ha saputo gestire ilcambiamento, la Provincia, con il Pal, ha fatto il bello ecattivo tempo e i sindaci, i nostri almeno, “non erano sulpezzo”. Dovrebbero imparare da Graziano Delrio, il sindacodi Reggio Emilia che non molla i suoi due pezzi da 90: IvanTrenti e Giorgio Mazzi, rispettivamente direttore generale edirettore sanitario del Santa Maria Nuova.Così, dopo le dimissioni di una manciata di giorni fa di Carolie Cencetti, le nuove nomine si stanno avvicinando: LiciaPetropulacos, residente a Modena, laurea in Medicina esvariate specialità in tasca, è data per certa al Policlinico;all’Ausl dovrebbe arrivare Andrea Des Dorides, una laureain Filosofia, un impegno in ambito sanitario iniziato nel 1998presso l’Azienda Usl di Siena, per poi approdare al Careggidi Firenze e, dal 4 luglio dell’anno scorso, al San Carlo diPotenza, passando per una significativa esperienza comedirettore generale della Croce Rossa Italiana. Che significa150 mila volontari, 5 mila dipendenti organizzati in 580comitati territoriali. Un’esperienza da duro.Senza nulla togliere alle sue capacità, ci piace pensare a unasanità gestita da qualcuno più vicino, che conosce già bene larealtà – non c’è tempo da perdere – e che non la viva come unadelle tante esperienze professionali, ma come un fatto impor-tante anche perché riguarda il suo territorio. Per questo ciandrebbero benissimo sia Trenti che Mazzi. Uno dei duepotrebbe ancora arrivare se solo i sindaci (e Sabattini, perchéno) puntassero i piedi in Regione. Errani e Lusenti finora nonhanno giocato una gran partita, hanno buttato tutte le respon-sabilità su Caroli e Cencetti mentre loro ne hanno di più.Politica locale, se ci sei, batti un colpo.Non possiamo accontentarci di slogan vuoti. Impossibiledimenticare il Campedelli della campagna elettorale con ilsuo “Carpi avrà il nuovo ospedale”, un esempio di leggerezzae di cattivo gusto, visto che non si scherza sulle cose serie.

Annalisa Bonaretti

Andrea Des Dorides

918 marzo '12CronaCarpi

“C

Sabato 17 marzo a Palazzo Pio convegno regionale organizzato da Alice

Assistenza all’ictusAnnalisa Bonaretti

on questo convegno sievidenzia da parte diAlice una sensibilitàparticolare, soprattut-

to se si tiene presente il temadella lezione magistrale, “As-sociazioni di volontariato edetica” di Sandro Spinsanti.Inoltre Alice, come poche al-tre associazioni, ha colto finoin fondo l’importanza delvolontariato e di questa Casa.E’ grazie ad associazioni cosìche possiamo davvero diven-tare un punto importante perla città”. Con queste paroleMauro Benincasa, presidentedella Casa del Volontariato,ha introdotto Gabriele Gre-co, direttore dell’Unità ope-rativa di Neurologia delRamazzini e presidente diAlice Carpi. L’associazioneorganizza il convegno regio-nale “Le figure non medichenell’assistenza all’ictus cere-brale in fase acuta e post acu-ta” il 17 marzo dalle 9 alle 13alla Sala delle Vedute di Pa-lazzo Pio. “Siamo partiti daun asserto – spiega -, uno deipunti vincenti per combatte-re l’ictus è lamultidisciplinarità. L’aspet-to vincente per curare l’ictus

è una buona squadra compo-sta da medici neurologi, in-fermieri, fisioterapisti, dietisti,logopedisti. Abbiamo volutoquesto convegno come unmomento di riflessione tec-nico-scientifica, ma l’obiet-tivo finale è dare un aiutopratico ai pazienti e ai parentiche, da un momento all’altro,si trovano investiti dal tor-rente ictus. E’ indispensabileun grandissimo lavoro di pre-venzione e, come Alice, unafetta grossa della nostra atti-vità va in questa direzione.Per noi è importante darsi unamano, sia tra associazionicome la nostra a livello re-gionale che tra associazionidiverse, ma nate tutte per so-stenere i malati neurologici,della nostra città e dell’AreaNord. Collaboriamofattivamente con il GruppoParkinson e abbiamo ancoratanti progetti da realizzare.La Casa del Volontariato –così Greco ha ricambiato glielogi fatti da Benincasa – nonè un contenitore fisico, maanche un insieme di pensieroe iniziative. E’ un legame trapersone che vanno nella stes-sa direzione”.Mario Baratti, responsabiledella Stroke Unit, l’Unità Ictusdel Ramazzini, ha sottolinea-to l’intuizione di Greco nellascelta del tema del convegno:dare visibilità a chi si occupa24 ore su 24 del paziente nel-l’Unità Ictus. “Prima dell’aper-tura – ha spiegato - c’è stataun’importante opera di pre-parazione tra noi medici, in-fermieri, fisioteraposti perarrivare a un automatismo.Lo paragono al pit stop della

Frrari, il cambio gomme deveessere perfetto se si vuole vin-cere la gara. Così è per noi:bisogna fare tutto al meglioper non perdere tempo. Gliautomatismi sono tarati sullanostra dimensione, se fossi-mo un grande ospedale sa-rebbero diversi. Sono il frut-to di un confronto quotidianoe devo dire che tutti hannocollaborato in modo davveromirabile”.Se gli automatismi sono benoliati all’inizio della faseospedaliera, c’è ancora mar-gine di miglioramento per ilprima e il dopo. Baratti osser-va che per il pre esiste unproblema informativo che varisolto perché, come spiega

Greco, “la terapia trombolitica,un farmaco che lisa il trombo,va fatta entro le tre ore dal-l’episodio. Non perdere tem-po, non sottovalutare il pro-blema, non telefonare al me-dico di famiglia ma rivolger-si subito al 118. Di trombolisi– aggiunge il primario – nestiamo facendo abbastanza,ma non ancora a sufficienza.Se più persone arrivassero intempo, sarebbero molte di più.Va eliminato – precisa – ilcosiddetto ritardo evitabile.Studi recenti dicono che sipotrà estendere il tempo aquattro ore e mezzo, ma irisultati sono diversi se si in-terviene subito o dopo qual-che ora”. Non perdere tempo,ecco cosa fa la differenza.Un dato positivo è che l’ictus,a Carpi come in provincia ein regione, è in calo. Nel 2011rispetto al 2010 si registra un-13,5% su tutta la provincia,una percentuale troppo ele-vata per essere casuale. Undato non semplice da spiega-re visto che gli anziani au-mentano e l’ictus è una pato-logia correlata all’età, forsegli stili di vita stanno miglio-rando e iniziano a dare risul-tati. E se questo accade è an-che grazie al lavoro di asso-ciazioni come Alice, animateda professionisti capaci diindirizzare i motivati volon-tari nella direzione giusta perdiffondere il messaggio dellaprevenzione, senza tralascia-re l’attenzione per il post. Unafase delicata in cui pazienti efamigliari meritano una grandeattenzione, e non solo sottol’aspetto medico.

Un’amicizia produttivaA Budrione una serata pro-Amo

Una bella serata lo scorso 3 marzo a Budrione, una cena comesempre buonissima all’insegna della cucina tradizionale edella buona musica per un appuntamento che ormai è unclassico non solo per l’ambiente conviviale ma per la solida-rietà che lo caratterizza.Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente del circoloRinascita, Quirino Beltrami, che ha sottolineato l’impegnocostante del circolo nei confronti del sociale e del mondo delvolontariato e, in questo caso, il legame pluriennale con Amo.Stefania Zanni, sindaco di Campogalliano, ha ringraziato ilmondo del volontariato per l’impegno e l’operato che permet-te a tutti di vivere meglio e si è complimentata con Amo perl’attività di salvaguardia della sanità nel nostro distretto.Fabrizio Artioli ha ringraziato i presenti, ricordato a tuttil’entrata in funzione del reparto di Radioterapia e la recenteconsegna delle apparecchiature per la risonanza magneticaassistita.Insieme alla caposala Angela Righi, Artioli ha presentatol’attività sia del Dho che della Radioterapia (della qualeAngela è responsabile del personale infermieristico); hannopoi parlato del nuovo impegno di Amo per la costruzione diun laboratorio per la preparazione dei farmaci antitumoralinell’ospedale di Carpi.

Rita Amadei

omeopatiadietetica

erboristeriadermocosmesiprima infanzia

www.farmaciasoliani.it 41012 carpi (mo) - via roosvelt, 64-66/atel.059.687121

La Tisanoreica® e’ una dieta proteicache permette di nutrire l’organismocon completezza, anche in una fase disquilibrio come quella del dimagrimento.

LA TISANOREICA® FA PER TE

La Tisanoreica® e’ uno strumento cheviene perfettamente modulato epersonalizzato con l’assistenza del medi-co e di professionisti qualificati: per otte-nere il dimagrimento nel rispetto delbenessere e delle caratteristiche indi-viduali della persona.

Al Ramazzini nel 2010 sonostate effettuate 12 trombolisi,nel 2011 11. Nel 2010 ottopazienti dell’Area Nordl’hanno fatta a Baggiovaraperché al Ramazzini la sipuò effettuare dalle 8 alle20. La si può praticare soloa ictus ischemici, il limite èdegli 80 anni; l’età media dichi è stato sottoposto atrombolisi intravenosa è 72anni. Anche questa terapiasalvavita non è priva di ri-schi: può trasformare un ictusischemico in ictusemorragico, ma i beneficisono decisamente superioriai possibili rischi.Nel 2010 gli ictus ricoveratiin reparto sono stati 270,scesi a 226 lo scorso anno.C’è sinergia tra la Neurolo-gia di Carpi e quella diBaggiovara, e la collabora-zione tra i professionisti vaa tutto vantaggio dei pazienti.

Vanni Po e Ilva Tosi, con-siglieri di Alice, si sonosoffermati sull’importanzadell’aiuto che Alice può daresia ai malati che ai famigliari,con una trasversalità di in-terventi in grado di rispon-dere a vari bisogni. Biso-gni che Ilva Tosi conoscebenissimo avendo lavoratoper anni nel reparto di Neu-rologia. “Sono un’infermie-ra in pensione”, ha dettopresentandosi con un gransorriso. “Sono”, non fac-cio, una differenza enormeche fa capire come si viveun mestiere. E, quando si èscelto di essere infermiere,non si va mai in pensione.Perché si può smettere difare, non di essere.

“Accanto a ogni personache soffre ci sia sempre unapersona che ama”, questala frase di Giovanni PaoloII scelta da Alice per identi-ficare la propria mission.

Concerto in San RoccoL’orchestra del Vecchi-Tonellicon sei ospiti dall’Iraq

La rassegna di spettacoli gratuiti Una serata in San Rocco,proposta da Auditorium San Rocco e Fondazione Cassa diRisparmio di Carpi, si apre ai giovani talenti dell’Istituto distudi musicali Vecchi-Tonelli con l’Orchestra di fiati diret-ta dal maestro Massimo Bergamini, che si esibirà mercoledì21 marzo alle ore 21, all’Auditorium San Rocco.

Info: Ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento deiposti disponibili. Non si effettuano prenotazioni. Tel347.3263971 (lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.00alle 12.00); [email protected]

Angela Righi, Quirino Beltrami, Fabrizio Artioli, Stefania Zanni

Gabriele Greco,Mauro Benincasa,Ilva Tosi e Vanni Po

10 18 marzo '12 CronaCarpi

Un settore primario da sviluppareApC e l’Imu in agricoltura

Era ora che qualche politico si occupasse di agricoltura: lo hafatto con un’interpellanza Alleanza per Carpi, forse non è uncaso sia stata una lista civica, decisamente più attenta ai proble-mi veri dei cittadini. Giliola Pivetti e Giorgio Verrini partonoda quelle che definiscono “fonti giornalistiche dove si rileva chesono 250 le aziende agricole che hanno chiuso per difficoltàeconomiche nella provincia di Modena”.I consiglieri di ApC osservano: “Gli ostacoli per gli agricoltorisono notevoli. Si pensi alla crisi economica che produce aumen-to del costo dei carburanti agricoli; alla burocrazia per il loroacquisto; a pesantezza, costi e tempi della burocrazia sulleimprese agricole; all’aumento dei costi dei prodotti necessarialle coltivazioni. Misure efficaci per lo sviluppo del settore nonarrivano tempestivamente (forse per ora una qualche misura disnellimento), si registra una rivalutazione patrimoniale dei fab-bricati rurali e dei terreni agricoli”.Pivetti e Verrini puntualizzano che “l’agricoltura non è daconsiderare un bene di lusso da tassare, ma un settore primarioper lo sviluppoe che gli agricoltori restano così in parte nellemani delle decisioni fiscali dei Comuni, dove l’aumento del-l’imposizione fiscale per le aziende agricole risulta per oraconteggiato sul 300 per cento”. Una pazzia.Secondo i due consiglieri di ApC, è bene che l’agricoltore“coltivi prodotti alimentari e non sia tentato di coltivare...impianti fotovoltaici, mentre sembra che l’Italia si dimentichiche quello agricolo è un patrimonio aperto sul futuro. Il fotovoltaico– proseguono saggiamente - deve rimanere invece solo unabuona opportunità per il rifacimento e bonifica dei tetti dicapannoni agricoli e stalle”.Pivetti e Verrini interpellano la giunta sul tema. Sono stati iprimi a farlo, e hanno fatto bene. Perché la prima categoriaproduttiva è proprio quella degli agricoltori, anche se in troppilo dimenticano spesso.

“Un fardello insopportabile”Lapam Zona di Carpi interviene suglieventuali aumenti dell’Imu

Dai primi incontri con le amministrazioni comunale sui bilanci diprevisione 2012 sono purtroppo confermate le preoccupazionicirca un aumento considerevole dell’Imu a carico del mondo delleimprese. “Siamo infatti convinti – precisa Bruno Barletta, presi-dente di Lapam Zona Carpi – chenonostante la situazione complessi-va delle finanze comunali sia tutt’al-tro che florida, ci possano esser an-cora margini significativi perché alivello dell’Unione Terre d’Arginenon siano eccessivamente appesan-tite le aliquote a carico del mondoproduttivo ed economico. Decisioniche provocassero invece aumenti si-gnificativi (in alcuni casi pare, ancheoltre l’80% di quanto versato neglianni precedenti) non potrebbero nonavere pesanti ripercussioni sulle atti-vità di molte aziende, già fortemente penalizzate dall’andamentogenerale”. “In particolare poi – aggiunge Maurizio Lusvardi,presidente della sede Lapam di Carpi - crediamo siano particolar-mente ragionevoli le richieste da noi avanzate circa l’applicazionedi aliquote ridotte per gli immobili di proprietà delle impreseartigiani e commerciali utilizzati direttamente per lo svolgimentodella attività imprenditoriali (cioè utilizzati come beni strumentalidell’impresa). Come anche per i fabbricati realizzati dalle impreseedili ai fini della vendita e non ancora venduti. Decisioni contrariepotrebbero davvero costituire un ulteriore fardello insopportabileper un comparto, come quello edile, già fortemente compromessoanche sul nostro territorio”.

“C

Via Remesina: la protesta di Confcommercio, la nascita di un nuovo comitato

Storia infinitaAnnalisa Bonaretti

hissà come mai, pro-prio alcuni giorni dopoche siamo andati a con-segnare in municipio

le chiavi con le etichette deinegozi di via Remesina, dopoche abbiamo chiesto al sinda-co di ascoltarci, è uscito que-sto nuovo comitato del sì,ovvero i residenti favorevolialle modifiche sulla circola-zione apportate dall’ammini-strazione comunale in viaRemesina. Già, chissà comemai… - si chiede, con unabuona dose di ironia, Gior-gio Vecchi, presidente diConfcommercio Area Carpie vicepresidente provinciale-. Questa operazione – consi-dera – è ingegneria politica,hanno messo in moto la mac-china come fanno per le festedell’Unità. Non ci faremointimorire perché siamo si-curi delle nostre ragioni”.Riassumendo: giovedì 8 mar-zo, giorno di mercato scelto

non a caso, una delegazionedi commercianti di viaRemesina guidati dal diretto-re di Confcommercio AreaCarpi Massimo Fontanarosa,dalla vicepresidente BrunaLami che, tra l’altro, ha un’at-tività commerciale in viaRemesina e dal presidenteGiorgio Vecchi, ha attesoall’ingresso del municipio l’ar-rivo del sindaco EnricoCampedelli. Uno scambio dibattute, poi, come ricordaVecchi, “il sindaco ha cerca-to di liquidarci velocemente.Ci siamo consultati e io horibadito la nostra posizione:l’obiettivo era portare le chiavial sindaco, quindi la delega-zione è salita, ma Campedelli,adducendo un appuntamentocon un anziano che, peraltro,non abbiamo visto, ha ribadi-to che non avrebbe ricevuto irappresentanti dei commer-cianti della via. A quel puntoil gesto simbolico l’abbiamoportato a compimento, sonostate consegnate le chiavi con

le etichette dei negozi sul ta-volo in corridoio, a due passidall’ufficio del sindaco. Fran-camente il suo comportamentoci ha deluso. In campagnaelettorale ha sempre parlatodell’importanza dell’ascolto,ha impostato una campagnaproprio su questo e, quandosi presenta l’occasione di unincontro, forse anche di unconfronto, si ritira. Ma se l’am-ministrazione batte in ritira-ta, noi non lo faremo”.Vecchi nota che la facilità diraggiungere Carpi, soprattut-to per gli abitanti di Novi,passa proprio da via Remesina,dunque la riapertura della stra-da è un vantaggio per tutto ilcommercio carpigiano. Sareb-be bello, a questo punto, chetutti i commercianti si faces-sero carico dei problemi deiloro colleghi con attività com-merciali lungo la Remesina eli appoggiassero nella lorobattaglia. “Non vogliamo ri-correre alle maniere forti –conclude Giorgio Vecchi -,

D e t t o F a t t o&QUALCUNO HA SBAGLIATO CINEMA

Il Tempo riporta una frase del sindaco Enrico Campedelli, aproposito della levata di scudi a difesa dei lavoratori dellaBiblioteca Loria. Dice il sindaco: “Non ci si può più approcciareai problemi delle comunità come si faceva negli anni ’80 e’90. Adesso c’è un altro film, ma mi sembra che alcunisoggetti siano dentro un cinema diverso”.Il sindaco ha ragione: qui qualcuno ha sbagliato cinema.

Qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che una cittàdi 70.000 abitanti una Biblioteca aperta fino alle 20 se lapoteva permettere;

qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che la difesadi un posto di lavoro valesse uno sforzo di fantasia ammini-strativa, a maggior ragione in tempi di vacche magre;

qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che lo stipen-dio di un lavoratore costasse di più dell’incentivo di undirigente;

qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che per sosti-tuire 16 dipendenti privati fossero necessari almeno 16dipendenti comunali;

qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che le personenon fossero solo una voce in bilancio;

qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che a Ballarònon potesse andarci Carpi;

qualcuno ha sbagliato cinema, perché credeva che la secon-da legislatura di Campedelli sarebbe stata migliore dellaprima.

Saverio Catellani

Giorgio Vecchi

ma di certo faremo tutto quantopotremo per tenere viva l’at-tenzione sulla strada. Anchequesto comitato del sì che sisarebbe costituito ci lasciamolto perplessi. Vedremo seè, come pensiamo, una mos-sa politica o se i residentivogliono davvero che la stra-da sia a senso unico”. Menoinquinamento, dicono, menorumore. Ma a che prezzo.

“Entriamo in azienda”Lapam Carpi e Meucci ancora insieme

Lapam e l’Istituto Statale Meucci di Carpi proseguono, anchenel corso dell’anno 2012, il progetto “Entriamo in azienda” perfavorire una rete di relazioni tra la scuola e gli operatori econo-mici del territorio, con percorsi e iniziative di carattere didatticoe informativo che, con la collaborazione del corpo docente,possano coinvolgere attivamente gli studenti.

“Per Lapam Carpi – commenta il segretariodella Zona, Stefano Cestari – il rapportotra scuola e mondo del lavoro è semprestato di primaria importanza. Aiutare i ra-gazzi a inserirsi all’interno delle imprese ea formarsi in maniera completa è da sempreuna priorità per l’associazione. Il progettoinfatti prevede una serie di incontri in aula

e nella sede Lapam nel mese di marzo, allo scopo di trasferireagli alunni in modo concreto il valore della cultura del fareimpresa”. Saranno diverse le tematiche in base alla classefrequentata dagli alunni ma comunque tutte finalizzate all’ap-prendimento del saper fare all’interno dell’economia di un’azienda.“E’ il terzo anno che facciamo quest’esperienza - sottolineaAlessandra Baroni, coordinatrice del progetto - e abbiamodeciso di proseguire perché l’apporto dei professionisti dellaLapam permette di dare agli studenti conoscenze e competenzetecniche estremamente importanti nel loro curricolo di studi.Questo ciclo d’incontri integra la nostra programmazione epermette di dare agli studenti una formazione più completa siaper quanto riguarda la teoria che per la conoscenza pratica delfunzionamento dell’impresa. Gli allunni del triennio coinvoltiquest’anno dal progetto sono più di 200. E’ un completamentodel percorso formativo. Anche noi docenti impariamo molto daqueste esperienze”.

PUNTI VENDITA

CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57

Tel. 0535 57037RIO SALICETO - Via XX Settembre, 11/13

Tel. 0522 699110Aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 12

e dalle 14 alle 18 - Sabato mattina aperto fino alle 12

VINI ROSSI E ROSATI

LAMBRUSCO DI MODENA DOP ROSATO LAMBRUSCO DI MODENA DOP ROSATO

LAMBRUSCO PROVINCIA DI MANTOVA IGP ROSATO LAMBRUSCO PROVINCIA DI MANTOVA IGP ROSATO (solo stab. Poggio Rusco)(solo stab. Poggio Rusco)

LAMBRUSCO SALAMINO DI S. CROCE DOP ROSSO LAMBRUSCO SALAMINO DI S. CROCE DOP ROSSO

REGGIANO LAMBRUSCO DOP ROSSO REGGIANO LAMBRUSCO DOP ROSSO (solo stab. Rio Saliceto) (solo stab. Rio Saliceto)

LAMBRUSCO MANTOVANO DOP ROSSO (RUBINO) LAMBRUSCO MANTOVANO DOP ROSSO (RUBINO)

LAMBRUSCO DI SORBARA DOP ROSSO LAMBRUSCO DI SORBARA DOP ROSSO

VINI BIANCHI

BIANCO TREBBIANO IGPBIANCO TREBBIANO IGP

BIANCO TREBBIANO PROVINCIA DI MANTOVA IGP BIANCO TREBBIANO PROVINCIA DI MANTOVA IGP (solo stab. Poggio Rusco)(solo stab. Poggio Rusco)

PIGNOLETTO EMILIA IGPPIGNOLETTO EMILIA IGP

BIANCO DEL VENETO IGPBIANCO DEL VENETO IGP

VINO SFUSO PER LA FERMENTAZIONE NATURALE IN BOTTIGLIA

LUNE FAVOREVOLI ALL’IMBOTTIGLIAMENTLUNE FAVOREVOLI ALL’IMBOTTIGLIAMENTLUNE FAVOREVOLI ALL’IMBOTTIGLIAMENTO O O

Dal 7 al 20 FebbraioDal 7 al 20 FebbraioDal 7 al 20 Febbraio

Dal 8 al 21 Marzo Dal 8 al 21 Marzo Dal 8 al 21 Marzo

Dal 6 al 21 AprileDal 6 al 21 AprileDal 6 al 21 Aprile

Stefano Cestari

Maurizio Lusvardi

1118 marzo '12Mirandola Concordia

Un pubblico attento quelloche ha seguito, sabato 10marzo in Municipio aMirandola, la presentazionedel libro: “Riccardo Simonini,Pediatra e storico. La nascitadella pediatria nella societàmodenese 1865-1942” di Gio-vanni Battista Cavazzuti. L’au-tore, nipote di RiccardoSimonini, ha ripercorso, an-che attraverso curiosi aned-doti, la vita e soprattutto l’at-tività dell’illustre nonno.Come hanno ricordato i nu-merosi interventi, Simonini èstato un personaggio a 360gradi: medico e uomo di scien-za, organizzatore di iniziati-ve e istituzioni come l’ONMI(Opera Nazionale Maternità

Il tavolo dei relatori da sinistra: Gabriella Aggazzotti, preside Facoltà di Medicina e Chirurgia Universitàdi Modena e Reggio Emilia, Alberto Bergamini, presidente Associazione “I Mirandolesi”, Giovanni BattistaCavazzuti, autore del libro e Nunzio Borelli, presidente Circolo Medico “Mario Merighi”. (Foto Marchi)

magine dell’associazione”. InItalia la San Vincenzo diMirandola è stata una delleprime associazioni ad aderireal bando europeo: “Molti in-fatti si rivolgono al serviziocivile volontario, inserendo inassociazione giovani del terri-torio – continua Irene Natali -. Devo dire che avere con noidei ragazzi di altri paesi èun’esperienza incredibilmen-te bella e arricchente, sia pernoi che per loro”. I ragazzihanno la possibilità di appro-fondire la conoscenza della lin-gua italiana, oltre che con lapratica, anche grazie a lezionidi alfabetizzazione di alto li-vello tenute loro dalla volonta-ria Grazia Borellini. “La Com-missione Europea finanzia conun importo modesto la perma-nenza in Italia dei giovani vo-lontari – conclude Irene Natali-; a Mirandola per fortuna inte-gra il contributo la locale Fon-dazione Cassa di Risparmio”.

La San Vincenzo di Mirandola è tra le prime in Italia a promuovere il volontariato europeo

Una finestra sul continenteLaura Michelini

a sei anni ormaiMirandola è diventatauna delle tante mete delServizio Volontario

Europeo, (Sve), grazie all’as-sociazione San Vincenzo dePaoli che nel 2006 ha parteci-pato al programma della Com-missione Europea. Sono quat-tro i ragazzi che finora hannoscelto la città dei Pico comerealtà a cui dedicare il loroanno di servizio volontario. Ilprimo è stato Bugraham, 22anni di Istanbul, studente uni-versitario di Giurisprudenza cheha vissuto a Mirandola tra il2006 e il 2007. Nel 2008 èarrivato Kristian, 23 anni, pro-veniente da una realtà poveradella città di Pec in Ungheria.La terza volontaria è stataCecile, francese della Norman-dia, 24 anni. Ora a Mirandolac’è Constanze, austriaca, lapiù giovane di soli 19 anni.I ragazzi rimangono da set-

tembre a giugno e in quei mesisono a disposizione per svol-gere attività di volontariato perun numero di ore settimanaliche varia dalle 35 alle 40; aMirandola si occupano soprat-tutto di doposcuola,alfabetizzazione delle donne,alfabetizzazione degli stranie-ri nelle scuole, attività educativeall’oratorio parrocchiale: èl’ambito delle nuove povertà,

solo uno dei settori in cui ope-ra la San Vincenzo. “E’ unprogetto molto interessante perle associazioni, che spesso sof-frono della carenza di forzevolontarie – spiega Irene Na-tali, presidentessa del Consi-glio centrale della San Vin-cenzo e forte promotrice delprogetto -. Inoltre avere un gio-vane nel gruppo cambia inmeglio la percezione e l’im-

D

Le volontarie della San Vincenzo

Nella storia della pediatriaIl volume su Riccardo Simonini

e Infanzia), acuto filantropo.La sua genialità, laboriosità emodernità lo portarono adessere riconosciuto come ilprimo storico dell’infanzia

Ancora polemiche sul multisala

La questionedei parcheggiNei giorni scorsi sono state sollevatepolemiche a livello politico sulla que-stione dei parcheggi del futuro cine-ma multisala di Mirandola. Come ènoto, dei due progetti il Comune hascelto quello che prevede il multisalanei pressi dell’Ipercoop, basandosisul criterio del minore impatto sulterritorio. Scrive Enrico Aimi, consi-gliere regionale Pdl: “Tra dubbi e sospetti passa il nuovoregolamento regionale per la costruzione delle multisala. An-cora una volta sono privilegiati i grandi centri commercialiche, in Emilia-Romagna, sono molto spesso targati Coop. Lanuova normativa consente infatti ai Comuni di eliminare iparcheggi pubblici e quelli di pertinenza, i primi attraverso lamonetizzazione ed i secondi senza alcuna compensazione.L’importante - secondo questo regolamento - è che le nuovemultisala sorgano in aree multifunzionali (centri commercialiin primis) e che l’Amministrazione locale verifichi che iparcheggi esistenti, durante le ore del giorno, risultino liberi.Passando dalla teoria alla pratica, si rischia di incorrere indiversi problemi. Non ultimo il decreto liberalizzazioni che, difatto, permette l’apertura dei supermercati 7 giorni su 7 e finoa tarda sera. E’ evidente come siano sovrapponibili in buonaparte del weekend gli orari delle multisala con quelle degliipermercati. La questione è molto complessa, sul ‘piatto’ cisono diversi milioni di euro, e l’intervento, quasi ad orologe-ria, della Regione, potrebbe sembrare quasi una ciambella disalvataggio lanciata in extremis per riportare a galla un proget-to, sicuramente, nato male”.“La realizzazione del cinema multisala a Mirandola è una dellepriorità del programma della Giunta – risponde l’assessore aEconomia e Sviluppo Sostenibile del Comune Roberto Ganzerli-. Il multisala è una struttura che darà un valore aggiunto allacittà e al territorio, soprattutto in un momento di crisi, intermini di attrattività economica e culturale, oltre ad essere unpotenziale volano di posti di lavoro. Il chiarimento della normainterpretativa da parte della Regione Emilia Romagna sullacomplementarietà dei parcheggi, oltre a definire un sacrosantoprincipio di massimo contenimento del consumo del territorio,garantendo al tempo stesso principi di sviluppo sostenibile, ciconsente di procedere a pieno regime nella costruzione dellamultisala cinematografica. Il percorso per la sua realizzazioneè sempre stato, fin dall’inizio, molto chiaro e attuato nel pienorispetto delle regole e delle istituzioni politiche e amministra-tive. Al termine del percorso, che ha visto coinvolta anchebuona parte della città, il Consiglio comunale di Mirandola havotato all’unanimità la scelta di realizzare il multisala utiliz-zando un’area già dedicata a questa funzione con annesso unparcheggio multipiano realizzato in precedenza, evitando quindiun ulteriore consumo del territorio”.

L. M.

RobertoGanzerli

nonché innovatore del con-cetto di bambino nella suadignità di persona. Simonininacque nel 1865 a Castelvetrodi Modena e cresciuto sotto

l’impulso di un cattolicesimoaperto alla scienza e versatoal sociale visse gli anni diffi-cili del fascismo, ricoprendoruoli di responsabilità.

Constanze Guczogi, la ragaz-za austriaca che da settembre2011 vive a Mirandola nelmonolocale messo a disposi-zione dei giovani delvolontariato europeo, e che ri-marrà in Italia fino a giugno2012, racconta con entusiasmoperché ha deciso di passare quasiun anno a fianco dei volontaridella San Vincenzo, a contattocon le varie realtà di nuovepovertà di cui l’associazione sioccupa. “Vengo daOberpullendorf, un piccolopaese nella parte est dall’Au-stria, dove sono nata e dovefinora ho vissuto. Ho fatto unascuola superiore tipo ragione-ria, dove ho studiato l’italia-no” – racconta sfoggiando unabuonissima competenza nel-l’uso della nostra lingua -. Hosempre fatto un po’ divolontariato nella parrocchiadel mio paese. Poi, da tantotempo avevo il desiderio diandare all’estero una volta fi-nite le superiori e prima di co-

minciare l’università. Ho sen-tito parlare del servizio volon-tario europeo, e mi è piaciuto”.Constanze aveva in mente pro-prio l’Italia per la sua espe-rienza all’estero: “Mi è piaciu-to il progetto della San Vin-cenzo, con l’insegnamento econ le attività per i bambini egli adolescenti. Ho studiato l’ita-liano a scuola, poi abbiamoospitato una ragazza italianaper tre mesi a casa mia. Così ènata una piccola passione perl’Italia: il paese, la lingua e lagente che ci vive. Per questimotivi ho scelto di venire qui aMirandola, dove mi occupo deldoposcuola per i bambini dellascuola elementare, del corso diitaliano per donne straniere,delle attività di alfabetizzazionealle scuole superiori e poi fac-cio anche l’educatrice al cen-tro giovanile parrocchiale.

Consiglio ai ragazzi di farel’esperienza del volontariatoeuropeo, perché magari unapersona pensa di perdere unanno importante e anche tem-po prezioso. Però in questo annosi fanno moltissime esperien-ze, sia lavorative sia personali,che saranno utili nel futuro”.Constanze è una ragazza sola-re, che in poco tempo si è fattaapprezzare dalle persone chel’hanno conosciuta: “Dopo seimesi, mi trovo molto bene. Hoconosciuto tante persone, misono fatta degli amici e ho ri-cevuto tanta ospitalità. Sicura-mente l’inizio non era facile,però non ho mai perso l’atteg-giamento positivo. Una voltasuperato il limite della timi-dezza, sono diventata più sicu-ra di me”. Certo che Mirandolaè una piccola realtà, e forsepuò sembrare poco interessan-

te soprattutto agli occhi di unragazzo o di una ragazza cheha voglia di conoscere il mon-do: “Devo dire – commentaConstanze – che Mirandola nonoffre tante cose per i giovani,però è comunque vicino a grandicittà che hanno tutto quello cheserve. Alla fine uno deve soloorganizzarsi e Mirandola offretante attività sportive e musi-cali, di cui approfitto”.Constanze ha le idee chiare sulsuo futuro: “Finito l’anno divolontariato, vorrei andare al-l’università di Vienna e stu-diare l’italiano per diventareun’insegnante. E così continua-re a diffondere questa linguabellissima”. L.M.

L’esperienza di ConstanzeDall’Austria alla città dei Pico

Constanze Guczogi

12 18 marzo '12

Il Vescovo ha incontrato le realtà dell’Oratorio cittadino Eden

Siate il profumo di CristoBenedetta Bellocchio

enerdì 9 marzomonsignor FrancescoCavina ha incontrato irappresentanti delle

realtà ecclesiali, educative,sportive che operano all’in-terno dell’Oratorio cittadinoEden di Carpi. La celebrazio-ne eucaristica che per tradi-zione, all’inizio del mese, riu-nisce tutti in un momentounitario di preghiera è statadunque posticipata per potercondividere con il nuovoVescovo fatiche e speranze eper ascoltare le sue indica-zioni pastorali.Nell’omelia monsignorCavina ha voluto rivolgersiin particolare ai molti giova-ni presenti. A partire dal ri-tornello del salmo 104, “Ri-cordiamo, Signore, le tuemeraviglie”, e dalla storia diGiuseppe riportata nella pri-ma lettura, tra le più dramma-tiche dell’antico testamento,il Vescovo ha interpellato di-rettamente l’assemblea, chia-mandola a interrogarsi su qualifossero le meraviglie nellavicenda di Giuseppe. Non solo,come hanno osservato alcunigiovani, l’uomo in se stesso èuna meraviglia perché pezzoraro, unico, ma dentro a quel-la storia Dio ha tratto il benedal male, un bene che è talenon solo per Giuseppe stessoma per tutto il popolo d’Isra-ele. “Lui solo – ha commen-tato monsignor Cavina – traeil bene dal male che noi com-piamo”. L’invidia, la gelosia,l’odio – che accomunano laprima lettura e la parabola deivignaioli omicidi contenutanel Vangelo – arrivano fino afar progettare di uccidere: “ibrani ci dicono fin dove arri-va la cattiveria umana – haproseguito – ma anche findove arriva l’amore di Dio,disposto a dare per noi suoFiglio. Ma chi ha ucciso Gesù?– ha poi domandato ancora aigiovani presenti – Se gli ese-cutori materiali sono quelli di2000 anni fa, ad uccidere Gesùsiamo noi quando pecchia-mo. La Quaresima è dunqueun tempo in cui il Signore cichiede di lottare contro il pec-cato per vivere in comunionedi amicizia con lui, per potercogliere il dono che è GesùCristo per la nostra vita. Que-

“addetto ai lavori”, vive nellaconvinzione di non commet-tere peccati gravi: “attenti aciò che inquina profondamentela nostra coscienza, come l’in-vidia, la gelosia, la mancanzadi amore, il pettegolezzo”. Maanche il mancato rispetto deitempi di maturazione umana,della sessualità, tutto ciò in-somma che implica un voler-si sostituire al Signore, “tuttoquesto – ha osservato – avve-lena la nostra vita e ci fa per-dere il senso del peccato. Noisiamo chiamati alla santità”.Al termine dell’omelia il Ve-

scovo ha citatosant’Agostino: “Se unoha sano l’olfatto dell’ani-ma, sentirà in qual modopuzzano i peccati. A que-sto puzzo dei peccati sioppone quell’odore ci-tato da San Paolo, ‘Noisiamo infatti dinanzi aDio il profumo di Cri-

sto’ (2 Cor 2,15)”. Con uninvito ha dunque concluso:“Torniamo a essere il buonodore di Cristo”.Dopo la cena il Vescovo haascoltato la presentazione dellediverse realtà che animanol’Oratorio cittadino. “E’ sta-to un momento molto sempli-ce – spiega il direttore del-l’Ufficio di pastorale giova-nile, nonché dell’oratorio stes-so, Simone Ghelfi – ma checi ha permesso di spiegare amonsignor Cavina il servizioche ciascuno svolge. Voleva-mo infatti offrire uno sguar-do d’insieme su una realtàche ha una lunga storia allespalle, perché potesse inizia-re a comprenderla. A questoproposito è stata occasionepreziosa anche per chi vivel’oratorio tutti i giorni – pre-cisa Ghelfi –, poiché il fattodi incontrarsi periodicamen-te rende possibile condivide-re ancora le mete e gli obiet-tivi pastorali, al di là dellespecificità di ciascuno”. An-che la messa mensile ha que-sto scopo, ha ricordato, sot-tolineando come “la cosa piùimportante, ma allo stessotempo difficile, sia propriointrecciare, far interagire tut-ti, affinché l’Oratorio cittadi-no non sia semplicemente uncontenitore, un condominioin cui diversi soggetti gesti-scono degli spazi, ma un luo-go in cui muoversi insiemeper il bene della Chiesa”.

1 - Continua

V

sta – ha osservato – è la ric-chezza più grande, Gesù riem-pie il nostro cuore e ci fa fareun’esperienza inedita. Se riu-scissi a comunicare questonel mio episcopato sarei im-mensamente felice. Gesù,dunque è non solo un uomostraordinario: in lui abita lapienezza di Dio”.Monsignor Cavina ha ringra-ziato tutti i presenti per il ser-vizio svolto, invitando a unprofondo esame di se stessi,per non cadere nella contrad-dizione di chi, sentendosi un

Vi aiutiamo a non lasciare soli i vostri cari

Carpi, Via Meloni di Quartirolo 16tel. 059 644944, fax. 059 645212Modena, Via Degli Schiocchi 12, tel. 059 [email protected] - www.haltea.net

Per non dimenticareHaltea Servizi cura e mantiene costantemente in ordine lapidi e

cappelle di famiglia con posa dei fiori, nel rispetto della sensibilitàreligiosa dei nostri clienti.

Il servizio viene effettuato con la frequenza richiesta dal cliente.I servizi vengono svolti presso tutti i cimiteri delle province

dell’Emilia Romagna.A garanzia del lavoro svolto Haltea mette a disposizione

del cliente strumenti che permettono di avere un riscontrodella regolare esecuzione del servizio.

Sconti speciali per i lettori di NotizieSconti speciali per pensionati e disabili

Vita della Chiesa

Sul prossimonumero la presen-tazione dellediverse realtà cheaninmano l’Ora-torio Cittadino.

1318 marzo '12

CANTINA DI S. CROCE Soc. Agr. Coop. ( a soli 300 mt. dal casello autostradale di Carpi )

Tel. 059.664.007 - Fax 059.664.608 www.cantinasantacroce.it

Dalla Nostra terra,alla Tua tavola.

Dal 01/02/2012 Dal 02/03/2012 Dal 31/03/2012 Dal 30/04/2012

a l 21/02/2012al 22/03/2012al 21/04/2012al 21/05/2012

Le Lune 2012 imbottigliamento vini frizzanti

Speciale parrocchia di

San Giuseppe

Rompianesi, uno spazio diricerca, dove prova ed erroreinsegnano la via da percorre-re, ma solo a condizione diuna riconosciuta libertà cheesclude atteggiamenti di con-trollo e sentimenti di posses-so. Il ruolo di guida che l’edu-catore, custode della direzio-ne, assume si può realizzareattraverso l’esempio e soprat-tutto grazie alla narrazionedell’esperienza: “È l’esperien-za condivisa che costituisceil serbatoio di senso utile adaffrontare il proprio cammi-no”. Infine, educare significaaccettare la diversità, supera-re l’istintivo rifiuto di chi haun’idea diversa dalla mia, macollaborare con l’altro, con-frontarsi. “Questo è possibilesolo se in primo luogo accet-tiamo noi stessi, con i nostrilimiti e comprendiamo cheDio ci ha benedetti per pri-

Dio vide quanto avevafatto, ed ecco, era cosamolto buona. (Gen 1, 31)

el pomeriggio di do-menica 11 marzo si èsvolto un incontro diformazione aperto a

tutti sui rapporti educativi.Erano presenti i sacerdoti donLino Galavotti e don XavierKannattu, i membri del Con-siglio pastorale parrocchiale,genitori, educatori, giovani eadulti che hanno gremito ilsalone parrocchiale. Ospite eguida dell’incontro SandraRompianesi, pedagogista, cheha strutturato questo appun-tamento lasciando ampio spa-zio al confronto: ad una suaintroduzione ha fatto seguitoun’ora di lavori di gruppo,creati in modo trasversale peretà, e infine la condivisionein plenaria del lavoro dei grup-pi. “Educare non è un attoindividuale - ha detto larelatrice durante il suo inter-vento - ed è un processo chenon termina mai, per questo ègiusto che la comunità cri-stiana si interroghi e com-prenda la propria responsa-bilità nell’ambito educativo.Il confronto che nasce da taleresponsabilità - continua - nonporta però ad un sapere teori-co e tecnico sull’educazione,ma ad un sapere concreto,vivo e trasferibile. Continua-re a formarsi in ambitoeducativo significa acquisireun insieme di azioni concreteinserite in un orizzonte di sen-so. Solo in questo modo l’espe-

N

Educare compito di tuttirienza educativa dell’uno po-trà essere utile all’altro(trasferibile)”. La relatrice hapoi disegnato un percorso didefinizione del termine edu-cazione attraverso i diversiambiti della dimensione uma-na che attraversa o influenza.In primo luogo la reciprocitàdella relazione educativa, checontribuisce a colmare la per-sonale ricerca di senso, aper-ta sulla realtà spirituale del-l’uomo. L’educazione richiedepoi, secondo Sandra

Quaresimadi caritàLe offerte raccolte duran-te la Quaresima sarannodestinate al progettomissionario inMadagascar per il qualeopera MichelaMarchetto, originariadella parrocchia di SanGiuseppe Artigiano. Nelfrattempo si avvia alcompimento la raccolta dimateriali da inviare allamissione di Gramsh,Albania, realizzatasoprattutto grazie allasensibilità delle famigliedei bambini del catechi-smo e dei gruppi associa-tivi.

Dopo un lungo periodo di con-fronto e discernimento ad ope-ra in particolare del Consigliopastorale parrocchiale, si è giun-ti ad evidenziare la necessità diuna riqualificazione dell’ora-torio parrocchiale. Quest’areaparrocchiale è attualmente fre-quentata da circa 900 bambini,ragazzi e giovani che vivonoin parrocchia il catechismo, leattività dei gruppi associativi,il doposcuola e l’oratorio, maè, ed è sempre stato, disponibi-le per tutti i giovani del quar-tiere. Un quartiere popolosodei cui abitanti solo una picco-la percentuale partecipa atti-vamente alla vita parrocchia-le. Una Chiesa proporzional-mente poco numerosa che vor-rebbe aprirsi quanto più possi-bile alle esigenze del quartieree in particolare degli adole-scenti e dei giovani. A questo

desiderio di accoglienza e di-sponibilità si aggiunge la ne-cessità di offrire a chi già fre-quenta gli spazi dell’oratorioun luogo dove svolgere in si-curezza attività sportive e digioco. L’usura e gli agenti at-mosferici hanno infatti consu-mato la pista in cemento e lealtalene, mentre l’interno del-l’oratorio necessita di un am-pliamento per poter accoglierepiù persone. A fronte di questenecessità è stato elaborato unprogetto, con un preventivo dicirca 130 mila euro, che preve-de la sostituzione della tettoiain legno a lato della canonica,con una struttura in muraturache amplierà gli spazi internidell’oratorio e la sostituzionedella pista in cemento con unapiù moderna struttura multisportper pallacanestro, calcetto epallavolo.

mo, dice di noi che siamo unacosa buona. Così anche glialtri, per quanto diversi, sonoin primo luogo amati da Dioche ritiene anch’essi cosebuone. A questo punto sare-mo in grado di accettare l’al-tro e collaborare per il benecomune”. L’incontro ha avu-to esito decisamente positivoe si prospetta essere l’iniziodi un percorso di crescita econdivisione, verso un con-tatto sempre più stretto tra idiversi “nodi” che costitui-scono la rete educativa par-rocchiale.

Sandra Rompianesi

Oratorio parrocchialeUn progetto di riqualificazione

Esercizispirituali inAlbaniaIn occasione dell’incontrodi formazione “Educarecompito di tutti” è statapresentata la proposta,aperta a tutti i parrocchia-ni, di una settimana diesercizi spirituali inAlbania presso la missio-ne di Gramsh. Oltre adessere un’occasione diformazione spiritualevissuta insieme alle suoredella Carità di San Vin-cenzo de Paoli, saràun’occasione di servizioin cui accompagnare,anche se per poco, chiopera a favore degli ultimidi quella terra. Questoimportante progetto sirealizzerà da domenica 2 asabato 8 settembre.

Comunitàche pregaLe numerose attività deigruppi associativi sonoaccompagnate, in modoparticolare in questoperiodo quaresimale, daalcune costanti occasionidi incontro con la Paroladi Dio. Ogni mattina alleore 7.30 in cappellainvernale si recitano leLodi: un appuntamentodedicato in modo partico-lare ai giovani, ma apertoa tutti, guidato dal diaco-no Daniele Pavarotti.Ogni lunedì alle ore 21presso il centro SantaClelia, si tiene la LectioDivina, per approfondire econfrontarsi sulla Parola.

Michela Marchetto

Cerimoniadella Partenza

del gruppo scout

Pagina a curadi Pietro Guerzoni

AppuntamentiTutti gli appuntamenti di preghiera e formazione

sono segnalati sul sito della parrocchia:www.sangiuseppecarpi.it

14 18 marzo '12

Dal 1945 aModena eprovincial’associazione dilaici cristianipromuove illavoro lavoro lavoro lavoro lavoro e ilavoratori, educaed incoraggiaalla cittadinanzaattiva, difende,aiuta e sostiene icittadini, inparticolarequanti si trovanoin condizione diemarginazione oa rischio diesclusionesociale.

Per la giustizia e la solidarietà,per la tutela e la diffusione dei valori cristianiTessere i legami di una società che si basasul primato della persona, della famiglia edella comunità. E’ questa la mission delleACLI, una strada che l’associazione percor-re ogni giorno favorendo forme di governo edi cittadinanza responsabile.Le ACLI a Modena sono fortemente radicatenel campo del volontariato, del no profit edell’impresa sociale. Operano in piena eautonoma responsabilità per favorire la cre-scita e l’aggregazione dei diversi soggettisociali e delle famiglie. Promuovono solida-rietà e responsabilità per costruire una nuova qua-lità del lavoro e del vivere civile, nella convivenza ecooperazione fra culture ed etnie diverse, nella costruzionedella pace, nella salvaguardia del creato.L’azione educativa e sociale delle ACLI a Modena è fondatasul messaggio evangelico e sull’insegnamento della Chiesa,sulla fedeltà al movimento dei lavoratori e alla democrazia;l’associazione porta avanti la testimonianza del Vangelo perla giustizia e la solidarietà, per la tutela e la diffusione deivalori cristiani.L’attenzione delle ACLI a Modena è rivolta al sostegno della

persona e in particolare a coloro che sonoemarginati o esclusi, per garantirne losviluppo integrale secondo principi di de-mocrazia e giustizia, attraverso una retediffusa e organizzata di servizi, circoli,imprese sociali, progetti e realtà associati-ve.Per informazioni: www.aclimodena.itACLI Modena: le aree di intervento• Tutela e promozione dei diritti sociali• Educazione alla cittadinanza attiva

• Assistenza previdenziale attraverso gliUffici Patronato ACLI

• Assistenza fiscale attraverso gli Uffici Caf ACLI• Animazione culturale attraverso l’associazione UNASP

ACLI• Animazione sportiva attraverso l’associazione US ACLI• Turismo sociale attraverso il Centro Turistico ACLI• Formazione professionale• Promozione della condizione giovanile attraverso le attività

dei Giovani delle ACLI• Impegno e servizi nei confronti degli immigrati, attraverso

gli uffici ACLI Colf e gli Sportelli Immigrati

Servizi

a pagamento:• Assunzioni• Licenziamenti• Modifiche di contratti già

in essere• Fogli paga• Modelli sostitutivi del

Cud• Stampa bollettino Mav• Conteggi vari

gratuiti, in convenzione conil Ministero dell’Interno:• Rinnovi permessi di sog-

giorno e aggiornamenti• Rilascio carte di sog-

giorno e aggiornamenti• Ricongiungimenti fami-

liari• Richieste di cittadinan-

za per residenza e matri-monio

• Richieste test d’italiano

Gli Uffici Contabilità Colfe gli Sportelli Immigrati diModena e provincia sonoaperti al pubblico nei se-guenti giorni ed orari:Lunedì 08.30-14.30Martedì 08.30-14.30Mercoledì 08.30-12.30Giovedì 08.30-16.30Venerdì 08.30-14.30

Si riceve anche su appun-tamento telefonando al nu-mero 059 364681.Per informazioni:www.aclimodena.it/Servizi

Ogni quattro anni le Associazio-ni Cristiani dei Lavoratori Ita-liani celebrano il proprio con-gresso a tutti i livelli (circoli, zone,provincia, regione, sede naziona-le). E’ il momento durante il qua-le vengono definite le linee guidapolitiche del quadriennio succes-sivo, e durante il quale vengonorinnovati gli organismi dell’as-sociazione.In attesa del Congresso naziona-le, in programma a Roma dal 3 al6 maggio sul tema “Rigenerarecomunità per ricostruire il Pae-se”, da qui fino al mese di maggiosi svolgono in tutta Italia oltre3.000 assemblee di circolo, più di100 congressi provinciali e 21congressi regionali. L’appunta-mento modenese per il Congres-so provinciale 2012 è da segnarein agenda per sabato 17 marzo alCentro Famiglia di Nazarethalle ore 9.30: durante questo im-portante momento di incontro edi confronto, al quale prenderan-no parte con diritto di voto i nu-merosi delegati di tutti i circoliassociati della provincia di Mo-dena, verranno eletti il Consiglioprovinciale delle ACLI di Mode-na e i delegati al Congresso re-gionale.Il nuovo consiglio provincialeACLI resterà in carica fino al2016 e successivamente al Con-gresso avrà il compito di elegge-re il nuovo presidente provincia-le. Antonio Galli Pesenti, presi-dente delle ACLI di Modena dal2008 al 2012, sottolinea: “Le ACLIsono profondamente radicate nelterritorio modenese e negli ulti-mi anni è cresciuto sia il numerodi associati che quello dei circoliche si estendono in modo capillaredal Nord al Sud della provincia.Possiamo dire che ad oggi le ACLIassicurano consulenza e assistenzarispetto ai bisogni della popola-zione, svolgendo un’azione utilesoprattutto in un periodo di diffi-coltà economica come quello at-tuale, dove le esigenze cresconoe aumentano anche coloro chenelle strutture pubbliche non tro-vano un adeguato sostegno”. Inlinea con il tema di questo Con-gresso 2012, la nostra associa-zione, che ha molteplici spazi dicondivisione e di incontro con lepersone, è chiamata a svolgere inquesti luoghi un compito fonda-mentale, come ha sottolineato ilpresidente nazionale Olivero: “ol-tre a gestire attività o servizi, of-frire anche senso, interpretazionidella realtà, ragioni di conviven-za, prospettive di futuro”.

Al via sabato 17 marzoil 24° Congresso provincialedelle ACLI di Modena.Oltre 70 delegati, inrappresentanza dei 31 circoliche raggruppano oltre 3000tesserati, eleggerannoil nuovo Consiglio

Presso la sede Patronato ACLI Modena a te più vicinapuoi ricevere una consulenza completa, competente e deltutto gratuita in materia contributiva e previdenziale,informazioni e orientamento sulle questioni riguardantiil lavoro, l’invalidità, la salute. I nostri operatori tiaiuteranno inoltre nella preparazione e nell’inoltro ditutte le pratiche di pensione e di previdenza, realizzandotutti gli adempimenti richiesti e garantendo la massimatutela nei confronti di Inps, Inpdap, Inail, pubblicheamministrazioni ed enti locali, e di tutte le casse diprevidenza dei professionisti. Con i nostri servizi, dal1945, siamo al fianco delle persone e dei lavoratori pergarantire informazione, assistenza e tutela: ci rivolgiamoai dipendenti, del settore privato e pubblico, autonomi, a-tipici, e ai professionisti con proprie casse di previdenza.I nostri servizi di appuntamento e di consulenza sonoanche on line: con il Servizio Appuntamenti puoi preno-tare un appuntamento con i nostri esperti in materiaprevidenziale, scegliendo direttamente sede, giorno eorario. Attraverso il Servizio di Consulenza Filodirettoavrai invece accesso alla compilazione di un format cheti consente di sottoporre un quesitoagli esperti nelle diverse materie,ed avere risposta entro breve, an-che entro 24 ore.Per informazioni:

Servizi• Pensione di anzianità, vecchiaia,

invalidità, indiretta, reversibilità• Indennità di accompagnamento• Assegno / pensione invalidità• invalidità civile, legge 104/92 e collocamento mirato• Verifica costante della posizione contributiva• Valutazione periodi non coperti da contribuzione• Contribuzione per maternità e servizio militare• Rettifica della posizione contributiva• Totalizzazione• Infortuni sul lavoro• Malattie professionali

PATRONATO ACLI CARPIC.so Fanti 89 - 41012 Carpi tel/fax 059 652665 Orari:Lun 8.30 – 12.30 Mar 16 – 18.30 Mer e Gio 8.30 -12.30

Servizi• Assistenza fiscale e contabile per asso-

ciazioni e per titolari di partita iva• Assistenza fiscale a quei condomini che hanno già un

amministratore interno e cercano un aiuto solo in mate-ria fiscale

• Assistenza per l’elaborazione del modello 730 e delmodello Unico persone fisiche e trasmissione all’Agen-zia delle Entrate

• Elaborazione pre-compilato modello 730• Assistenza per il pagamento dell’IMU, tramite bollet-

tino o modello F24 e, se necessario, predisposizionedella dichiarazione ICI

• Assistenza nella predisposizione dell’indicatore ISEEe trasmissione diretta ad ACER e Asili nido•Compilazione e trasmissione modello RED

• Autocertificazione ticket*• Esenzione ticket*• Trasmissione telematica di tutte le tipologie di dichiara-

zioni fiscali, tra cui la scelta dell’8 per mille*• Aiuto alla compilazione del modello EAS per gli enti e

le associazioni• Assistenza e stesura pratiche di successione •

Gestione contratti di locazione• Compilazione modulo per Bonus Energia e Bonus

Gas*• Dichiarazione per prestazioni assistenziali Inps ICCRI

ICLAV*• Consulenza 36%• Cartelle esattoriali• Gestione rapporto lavoro domestico• Modelli detrazioni• Assistenza fiscale e previdenziale, accesso alle pre-

stazioni sociali agevolate: scegli la serietà e la compe-tenza degli operatori Caf Acli.

• Il Caf Acli opera da vent’anni in Italia e all’estero conuna efficiente rete di società convenzionate: le AcliService.

• Sono oltre 2 milioni i clienti che nel 2011 si sono rivoltial Caf Acli. Fai come loro!

CAF ACLI CARPIC.so Fanti 89 - 41012 Carpi, tel/fax 059 685211,[email protected] (su appuntamento): Lun 8.30 –12.30; dal Mar al Ven 8.30 -12.30 e dalle 14.30 -18.30

VALORICHE CONTANO

CENTRO TURISTICO ACLIinfo: [email protected]/Turismo

Speciale Acli Modena

1518 marzo '12

ProgrammaOre 9.30 - Recita Lodi

Ore 10.00 - Meditazione di S.E. Mons. FRANCESCO CAVINAOre 11.30 - S. Messa

La famiglia: il lavoro e la festa

Domenica 18 Marzo 2012Carpi - Seminario Vescovile

In preparazione al VII incontro mondiale delle famiglie

Ritiro spirituale di quaresima per le famiglie

Sarà attivato un servizio di baby sitter per i genitori che ne faranno richiesta a: [email protected]

La famiglia: il lavoro e la festa

JOM, Join mindfulness, è un percorso di gruppo che nascedall’idea di condividere le difficoltà che caratterizzano lescelte che ogni giovane si trova davanti nel momentodell’individuazione, cioè nel passaggio dall’età dell’ado-lescenza all’età adulta.Scegliere nuove compagnie, il lavoro del futuro, l’indipen-denza dai genitori, i nuovi interessi. Scelte queste che, inuna società complessa come quella attuale, implicanoindividuazione, vitalità e determinazione.Jom si focalizza sul gruppo come risorsa: attraverso ilgruppo aumento le mie capacità relazionali e, mentrericevo aiuto, sono d’aiuto agli altri; parte dalla consapevo-lezza: conoscersi consapevolmente nell’essere unici; aiutanel riconoscere i valori di riferimento e nel raggiungere ipropri obiettivi in direzione di essi; orienta verso una vitadi valore, consapevole di non essere soli e fortificandocicome “manager relazionali di noi stessi!”Questo “viaggio” si svolge in 8 - 10 incontri di gruppo,dove ognuno si sintonizzerà sulla frequenza dell’altro, conmodalità, strumenti e linguaggi appropriati all’età deipartecipanti, guidati da conduttori esperti.

L’equipe del Centro di Consulenza Familiare

Giovani a confronto

Presentazione del progetto

JOin MindfulnessJOin Mindfulness

informazioni: [email protected] cell.346.5205409Gruppo Facebook: JoM - Join Mindfulness

Martedì 20 marzo 2012 ore 20,30

Sala Multimediale Via Santa Chiara, 18 - Carpi

umerosi insegnanti del-le scuole paritarie han-no partecipato, marte-dì 6 marzo, al conve-

gno promosso dall’Ufficioscuola in collaborazione conla Fism (Federazione italianascuole materne).I lavori, introdotti da AndreaFarioli, counselor e formatore,hanno coinvolto i partecipantisul tema della relazione posi-tiva.Il relatore ha poi sintetizzatoin pochi punti i principiirrinunciabili per una buonaconversazione:· l’allenabilità cioè l’arte diaccettare le opinioni altrui edi non giudicare;· l’ascolto attivo o arte diascoltare: avviene quando la-sciamo da parte il nostro pun-to di vista e accogliamo quel-lo dell’altro, altrimenti solola nostra visione delle cose èla realtà· la circolarità: l’arte di co-struire insieme e collaborarenel comunicare le proprieemozioni.Questo richiama la responsa-bilità che ci dobbiamo assu-mere su ciò che diciamo ofacciamo, l’importanza di

chiedere scusa quando la re-lazione con gli altri è statacontaminata da “inquinanti”(frustrazioni, delusioni, rab-bia).Le fondamenta che sorreggo-no il tutto sono la fiducia in sée nell’altro, il rispetto di sé edell’altro e l’apprezzamentodi sé e dell’altro. Nella nostraumanità più profonda noi nonsiamo separati ma siamo uni-ti interconnessi gli uni aglialtri, solo a livello superficia-le siamo individui separati eindipendenti. Non possiamoavere fiducia, stima, apprez-zamento in noi se non lo ab-

biamo per gli altri e vicever-sa.Pertanto, afferma Farioli,qualora ci ritroviamo in unacomunicazione problematicanon possiamo dire “questonon mi interessa, non mi ri-guarda!”. La relazione coin-volge tutti e scendere in cam-po permette di riflettere suipropri punti di miglioramen-to e progredire. Al contrario,stare in tribuna significa ave-re un atteggiamento critico egiudicativo che punta il ditosugli altri e mai su se stessi.Nel corso del convegno ci hafatto dono della sua visita il

vescovo monsignor France-sco Cavina portandoci nonsolo un saluto ma esortando-ci ad essere insegnanti ededucatori capaci di prenderciresponsabilità sociali ed ec-clesiali. L’educatore, ha sot-tolineato il Vescovo, è un te-stimone della verità e del bene;è uno che sa rispondere consincerità a se stesso della suavita, altrimenti non è un testi-mone.Ci ha lasciato alcuni interro-gativi che fanno riflettere sullascelta della professione do-cente:· qual è il motivo per il qualeho scelto di insegnare?· quali aspetti della formazio-ne privilegio?L’incontro si è concluso conl’impegno di tutti a ritrovarciper lavorare insieme e aiutar-ci a crescere non solo in com-petenze ma anche in abilitàcomunicative e più responsa-bili.

Antonia Fantini,Ufficio Scuola diocesano

Elena Roncadi, Coordinamentopedagogico Fism Modena

Un corso sulla comunicazione per gli insegnanti delle scuole paritarie.“Siate testimoni della verità e del bene” l’esortazione del Vescovo

Comunichiamo sempre: ma come?

due incontri rivolti a genitori,docenti, educatori

13 Marzo - 27 Marzo ore 20,45

UFFICIO DIOCESANO

PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLA“Sono l’Alfa e l’Omega

il principio e la fine.”

Si educa comunicandoSi educa comunicando

Sguardi, desideri, condiViSIoninel rapporto educativo

Psicologo-Psicoterapeuta docentein corsi di formazione per educatori e genitori

relatore:

Dott. Francesco Zappettini

con il contributo della

SALA DUOMO, Piazza Duomo - Carpi (Mo)

In collaborazione con

L'Ufficio per la pastorale familiare

La ditta CARPIFLEX vanta una tradizioneventennale nel campo della produzioneartigianale dei materassi a molle.Produce i propri materassi presso il pro-prio laboratorio adiacente al punto di ven-dita diretta utilizzando i migliori materialisia nella scelta di tessuti che nelle imbotti-ture.Carpiflex da oltre ventanni investe energienella ricerca di nuovi materiali, nella ricer-ca e sviluppo di sistemi letto in grado dimigliorare la qualità del riposo, attraversouna posizione anatomicamente corretta. Via Giovanni XXIII, 113 - 41012 CARPI (Modena) - Tel. 059 686985

Confezione materassia mano e a molle

N

Al via il progetto Join Mindfulness del Centrodi consulenza familiare della Diocesi di Carpi

Giovani a confronto

Vita della Chiesa

NOZZE D’ORORaffaella Carlettie Ezio Terenziani

Domenica 18 marzoRaffaella e Eziofesteggiano il

50° anniversario dimatrimonio circondati

dall’affetto del figlio Paolo,della nuora Vera e della

nipote Chiara.Con l’augurio di una lunga

vita ancora insieme daifratelli Raffaele e Gabriellae dai nipoti Mariangela e

Carmine Carletti.

Andrea Farioli

16 18 marzo '12

1727 novembre '11

Intorno all’altareVirginia Panzani

on Claudio è stato lafigura trainante per larealizzazione di que-

st’opera. Non so se si sarebbepotuta fare senza di lui e sen-za il suo impegno”. Le paroledi Giuli Bellesia, segretariadella parrocchia di Quartirolodi Carpi, riassumono bene ilruolo svolto da don ClaudioPontiroli nell’edificazionedella nuova aula liturgica de-dicata alla Madonna dellaNeve. Un progetto, che gra-zie all’impulso del parroco,ha visto l’impegno corale dellacomunità, della Diocesi diCarpi e di alcuni enti ed im-prese locali, con il contributodeterminante della Cei trami-te l’Otto per mille. A quasidue anni dalla consacrazio-ne, avvenuta l’8 dicembre2009, l’edificio è frequentatoregolarmente per le celebra-zioni liturgiche ed è divenutoa tutti gli effetti “casa delpopolo di Dio”. Fu durante lavisita pastorale del vescovoElio Tinti nel 2002, raccontadon Pontiroli, “che si evidenziòl’esigenza di spazi adeguatiper la partecipazione alle ce-lebrazioni, e dunque per ac-cogliere circa 600 persone afronte delle 200 della chiesamadre. Incoraggiati dal no-stro vescovo, abbiamo intra-preso questo progetto che ciha portati ad avere oggi unastruttura moderna, accoglien-te, scaturita dalle indicazionidel Concilio Vaticano II”. Inquesto cammino, molto im-pegnativo, sottolinea GiuliBellesia, don Pontiroli “è sta-to fondamentale non solo dalpunto di vista spirituale maanche da quello tecnico per-ché ha affiancato con compe-tenza il lavoro degli ingegne-ri e delle maestranze, trascor-rendo ore e ore nel cantiere”.

Catechesiper immaginiLa stessa attenzione è stataposta da don Pontiroli nelseguire la realizzazione delpercorso iconografico dell’au-la liturgica, affidato all’arti

croce, ‘si nasconde’ nel paneeucaristico”. L’iconografia,insieme alle soluzioni adot-tate per i poli liturgici e all’at-mosfera di fede che pervadel’edificio, fanno sì che moltepersone, dall’Italia e anchedall’estero, vengano a visita-re la nuova aula di Quartirolo.Per loro è stato pubblicato unsussidio che illustra il per-corso iconografico. Che è

h li

Claudio, unita ad una grandeforza di volontà, nel renderepartecipi le diverse realtà checompongono la parrocchia, eanche chi vi si affaccia per laprima volta”.

Le associazionie i ragazziAccanto alla nuova aula li-

dio e l’Agesci - afferma Mau-rizio Marani, capogruppo delCarpi 4, che conta il maggiornumero di censiti nel territo-rio diocesano - c’è semprestato un reciproco rapporto distima e di amicizia. Lo defi-nirei vulcanico, non solo pertutto quello che riesce a fare,ma anche per il rapporto mol-to bello che sa instaurare coni bambini fra c i i t i i

Bellesia, “ha voluto un’acco-glienza a 360 gradi. Tutti igiorni e praticamente a tuttele ore, dalle 8 alle 24, la par-rocchia è aperta ai ragazzi eai giovani. Alcuni di questidopo aver frequentato il do-poscuola, continuano neglianni a venire riconoscendonella parrocchia un punto diriferimento importante”.

I conti tornanoIl costo complessivo per lacostruzione della nuova aulae delle opere parrocchialiammonta a circa 3.400.000euro. Due i contributi dellaCei: 1.720.850 euro a cui sisono aggiunti 93.750 euro perle opere d’arte. “Fin dall’ini-zio - spiega Stefano Batta-glia, economo della Diocesi -la parrocchia ha risposto congenerosità mettendo a dispo-sizione fondi propri e fondiricavati da tante attività, fracui innanzitutto la sagra an-nuale, molto conosciuta eapprezzata, mentre per copri-re tutta la spesa è stato acceso

“D

A due anni dall’inaugurazione, la nuova aula liturgica e le opereparrocchiali di Quartirolo hanno dato nuovo slancio alla vita dellacomunità. Grazie all’impegno di don Claudio Pontiroli

Intorno all’altare

Don Claudio Pontiroli al centro e i suoi collaboratori I sacerdoti diocesani,come don ClaudioPontiroli, dipendono, peril loro sostentamento,anche dalle offerte che ifedeli devolvono all’Isti-tuto Centrale Sostenta-mento Clero (Icsc).Queste offerte copronoperò circa il 3 per centodel fabbisogno e dunque ènecessario ricorrereall’Otto per mille pergarantire ai sacerdoti unaremunerazione mensiledignitosa. Se ci fosseropiù offerte liberali intesta-te all’Icsc - fiscalmentededucibili - con i fondidell’Otto per mille sipotrebbero finanziare piùopere di culto e di carità.Si ribadisce perciòl’invito non solo adapporre la firma perdestinare l’Otto per millealla Chiesa cattolica maanche a devolvere almenoun’offerta annualeall’Icsc. Un gesto concre-to a sostegno dei nostrisacerdoti e delle innume-revoli opere da loro svoltea favore della collettività

Vita della Chiesa

Settimana di animazione comunitaria e missionaria

Da uno sguardo, la fedeA Budrione la testimonianza dell’attorePedro Sarubbi diventato cristiano sul setdel film di Mel Gibson The Passion

“Caro Pedro, il tuo Barabba muto sarà per te e per il film piùimportante di un personaggiocon tante battute in un filmqualsiasi, fidati e vedrai”. Cosìdiceva nel 2004 Mel Gibson,regista di The passion of theChrist, all’attore PedroSarubbi, che lo scelse per laparte di Barabba, dopo averlovisto recitare ne Il mandolinodel capitano Corelli. Insom-ma, più che un’onesta propo-sta di lavoro quella di Gibsonpoteva sembrare, ad un attoredi un certo livello, quasi unafregatura. Eppure il regista eracosì convinto e seppe spiegar-si così bene, sia sul film, sia suquei pochi secondi in cuiBarabba sarebbe apparso nelfilm che Pedro Sarubbi accettò. E le parole di Gibson sirivelarono profetiche. Dopo quel film infatti la vita di Pedroè cambiata totalmente, anzi ha subito una vera rivoluzione:Pedro è diventato cristiano.Ce lo racconterà lui stesso, domenica 25 marzo, presso i localidella Parrocchia di Budrione alle ore 16.30. L’incontro saràuna magnifica occasione per inoltrarci nella vicenda dellaconversione di Pedro e per tornare con lui sul set del film ThePassion, con il racconto del backstage fatto da uno deiprotagonisti, alla scoperta delle ragioni che hanno generato ilfilm e del perché nessuno di quelli che vi hanno preso partene è uscito uguale a prima. Sarà il racconto di un evento digrazia che coinvolse tutti. La testimonianza di Pedro cimostrerà un percorso, fatto di tante tappe: quello sguardoricevuto sul set da cui ha preso il via tutto, le domande chesono scaturite da quell’episodio, i fatti e le risposte ricevute,che dalle scene di The Passion in poi lo hanno portato adabbracciare Gesù con sempre maggior certezza.

A cura di Davide Cattini

FRAGOLA

BLU

bper.it

QUALCOSA DI PERSONALE

Il prestito personale per realizzare i tuoi progetti

e i tuoi desideri

Mes

sagg

io p

ubbl

icita

rio c

on fi

nalit

à pr

omoz

iona

li. P

er tu

tte

le c

ondi

zion

i con

trat

tual

i si r

invi

a ai

fogl

i inf

orm

ativ

i a d

ispos

izio

ne d

ella

clie

ntel

a pr

esso

ogn

i filia

le d

ella

Ban

ca o

sul

sito

web

ww

w.b

per.i

t - a

prile

201

1

Voglia di Shopping?

Orari: 10,00-13,00 15,30-19,30STRADA STATALE MODENA-CARPI 290

APPALTO DI SOLIERA (MO)TELEFONO: 059 569030

Tra i vincitori Virginia Panzani

Premio “8xmillesenza frontiere”

è anche VirginiaPanzani di Notizie trai giornalisti premiati per

i servizi che il settimanale hadedicato nel 2011 agli inter-venti realizzati in diocesi coni contributi dell’8 per mille.Due gli articoli pubblicati daNotizie. Il primo ha riguarda-to gli interventi di conserva-zione e valorizzazione dei beniculturali diocesani, con un’in-tervista ad Alfonso Garuti,direttore del Museo di artesacra, mentre il secondo hadato spazio al ministero sa-cerdotale di don ClaudioPontiroli con particolare ri-ferimento all’edificazionedella nuova aula liturgica diQuartirolo.La premiazione avverrà nel-l’ambito del Convegno na-zionale del Servizio per lapromozione del sostegno eco-nomico alla Chiesa cattolicache si terrà dal 14 al 16 mar-zo, a Caserta. Il tema dell’in-contro, “Sovvenire: solidarietàfrutto di comunione ecclesia-le”, sarà poi sviluppato dadon Erio Castellucci, parro-co, vicario episcopale per lapastorale giovanile, scolasti-ca e universitaria della dioce-

si di Forlì-Bertinoro e docen-te all’Issr della Romagna.Durante il meeting, è previ-sta la premiazione dei 6 vin-citori della seconda edizionedel premio giornalistico“8xmille senza frontiere. Ver-so la Terra Santa alle radicidella cristianità”, ideato incollaborazione con la Fede-razione italiana settimanalicattolici (Fisc): per il Nord,Virginia Panzani (Notizie,Carpi) e Susanna Peraldo (IlBiellese, Biella); per il Cen-tro, Pietro Pompei (L’Anco-ra, San Benedetto del Tronto)e Luca Capannolo (VolaL’Aquila, L’Aquila); per ilSud e le Isole, Sabina Leonetti(Comunione, Trani) e VivianaCasu (L’Arborense, Oristano).Oltre al premio in denaro, cheverrà consegnato il 15 marzoda Matteo Calabresi, respon-sabile del citato Servizio Cei,e da Francesco Zanotti, pre-sidente Fisc, i sei finalisti vin-cono un viaggio in Terra San-ta alla fine di marzo.Complimenti a Virginia perquesto meritato riconoscimen-to. In rappresentanza di Noti-zie parteciperà al viaggio inTerra Santa Corrado Corradi.

C’

14 26 giugno '11

Grazie all’Otto per mille tante le operedi salvaguardia e valorizzazionedei beni culturali diocesani

Virginia Panzani

on avrà certo un’utilitàsociale immediatamen-te riscontrabile, come

hanno le diverse realtà a soste-gno di chi è nel bisogno o gliinterventi di ristrutturazioneed edificazione di luoghi diculto e centri parrocchiali.Tuttavia ciò che è stato possi-bile realizzare nel settore deibeni culturali della diocesi diCarpi grazie all’Otto per milleassume un duplice valore perla collettività. “Innanzitutto –spiega Alfonso Garuti, diret-tore dell’Ufficio diocesanobeni culturali – viene la salva-guardia degli ‘oggetti’ di inte-resse storico-artistico che, re-alizzati dalle generazioni checi hanno preceduti, costitui-scono la storia e l’identità del-la nostra comunità ecclesiale.Nello stesso tempo però varicordata anche la finalità pa-storale che questi oggetti, seadeguatamente valorizzati, ri-vestono ancora oggi”. Comeebbe a dire Benedetto XVI nelsuo discorso al clero della dio-cesi di Bolzano-Bressanonenel 2008, l’arte, insieme aisanti, costituisce la più grandeapologia del cristianesimo. “Secontempliamo – ha detto ilPapa - le bellezze create dallafede, ecco, sono semplicemen-te, direi, la prova vivente dellafede. (…) Tutte le grandi ope-re d’arte (…) sono un segnoluminoso di Dio e quindi vera-mente una manifestazione,un’epifania di Dio”.

Archivio eBibliotecaFacendo riferimento alla dio-cesi di Carpi negli ultimi cin-que anni, i fondi dell’Otto permille per musei, biblioteche earchivi ammontano a 39 milaeuro ogni anno. Tre le destina-zioni diocesane interessate,ovvero l’Archivio, la Biblio-teca del Seminario vescovile eil Museo di arte sacra Per

quanto riguarda il primo am-bito, si sono segnalati l’acqui-sto e il recupero di scaffalaturee armadi, e soprattutto il re-stauro di materiale archivisticoantico (manoscritti, pergame-ne, codici, registri, etc.), fracui quello proveniente da al-cune parrocchie della diocesi,e di alcuni preziosi disegni eincisioni oggi conservati neifondi archivistici del Museodiocesano. Presso la Bibliote-ca, oltre all’acquisto annualedi materiale librario, si è pro-ceduto in particolare al restau-ro di una serie dicinquecentine, ovvero di vo-lumi a stampa del XVI secolo.

MuseoUn capitolo a parte merita ilMuseo diocesano, di cui i fon-di dell’Otto per mille hannocontribuito ad arricchire l’al-lestimento. “Si pensi ad esem-pio – sottolinea Garuti – allamanutenzione di vari dipintie degli altari in scagliola. E’proseguita poi l’attività direcupero delle opere d’arteconservate nel deposito delMuseo, come quella che hariguardato due quadri di par-

ticolare pregio provenientidalla chiesa di San Bernardinoda Siena a Carpi. Il primoraffigura San Filippo Neri edè attribuito ad un pittoreveneto del ‘700. Il secondo,seicentesco e di scuola mode-nese, ha come soggetto la Ver-gine che consegna l’abito deiServi di Maria a San FilippoBenizi. Riportati alla loro bel-lezza originaria, entrambi sa-

N

Vita della Chiesa

Custodidella bellezza

InventariodiocesanoLa diocesi di Carpi è stata unadelle prime in Emilia-Romagna ad aver completatola schedatura dei beni storico-artistici conservati nelle par-rocchie del proprio territorio.La spesa per l’operazione,durata dal 1997 al 2009 nel-l’ambito del progetto generaledi inventariazione promossodalla Cei, è stata coperta inbuona parte dai fondi dell’Ot-to per mille, per un ammonta-re di circa 30 mila euro. “Sonostati schedati - sottolineaGaruti – ben 9.949 pezzi, ov-vero tutte le opere che fannoparte dell’arredo di una chie-sa, dagli affreschi ai dipinti,dalle sculture ai legni d’altare,dalle suppellettili alle argen-terie e ai paramenti. A diffe-renza di quanto previsto per ibeni dello Stato, la Cei ha sta-bilito che siano comprese an-che le opere contemporanee,cioè quelle che contano menodi cinquant’anni dalla loro re-alizzazione, qualora siano ri-tenute di pregio. Con la conse-gna dell’inventario ai parroci,possiamo dire di aver offertoun valido strumento a coloroche sono i primi custodi delpatrimonio artistico delle chie-se. E a ogni singola comunitàaffinché possa prendere mag-giore coscienza della ricchez-za della propria storia di fede”.

ranno esposti a breve all’in-terno del percorso museale”.Vero e proprio fiore all’oc-chiello - realizzato con il con-tributo di 10.450 euro - sonole teche espositive dispostedietro l’altare maggiore checontengono, spiega Garuti,“materiali molto preziosi qua-li tessuti antichi, reliquiari esuppellettili vescovili dei se-coli XVIII e XIX”. E il ri-

scontro da parte dei visitato-ri, di fronte alla bellezza deglioggetti esposti e dell’ambien-te museale stesso, è da sem-pre molto positivo. Lo dimo-strano i commenti lasciati sul-l’apposito registro dove ilMuseo è definito “bellissi-mo”, “tenuto in modo splen-dido”, “una cosa meraviglio-sa”.

Da non dimenticare è ladotazione di impiantiantifurto che, sempregrazie all’Otto per mille,ha riguardato diversechiese della diocesi: nel2006 Migliarina e SanMarino (14 mila euro); nel2007 la Cattedrale (circa15 mila euro); nel 2008Mortizzuolo (14.200euro); nel 2009 il Santua-rio della Madonna deiPonticelli, e le integrazioniper Cividale e Vallalta (18mila euro).

Alfonso Garuti

San Filippo Neri La Vergine e San Filippo Benizi

Virginia Panzani

Domenica 25 marzo alleore 16.30 presso la Par-rocchia di Budrione diCarpi testimonianza

dell’attore Pedro Sarubbi.

Vita della Chiesa

1718 marzo '12Speciale parrocchia di

MortizzuoloSacerdoti insieme nel ricordo di un confratello esemplare, don Armando Benattiel 75° anniversario

della morte delcanonico ArmandoBenatti alcuni

sacerdoti diocesani si sonoriuniti l’8 marzo presso laparrocchia di Mortizzuoloper un momento diincontro e di preghiera.Particolarmente significa-tiva per questa “seratasacerdotale” è stata lascelta del luogo, non soloperché proprio aMortizzuolo don Benattimoriva l’8 marzo 1937,ma anche perché laparrocchia ha donatonumerosi presbiteri alladiocesi negli ultimidecenni. Alle 19 è stataconcelebrata la messa,presieduta dal parroco donCarlo Bellini, a cui eranopresenti i nipoti di donBenatti e la comunitàparrocchiale. Durante lacelebrazione si è pregatoper le vocazioni sacerdota-li, per i preti ammalati eanziani e per quellidefunti, fra cui don RinoMalagoli. E’ stato ricorda-to inoltre con un’intenzio-ne particolare di preghieradon Claudio Pontiroli, lecui condizioni di salute sierano aggravate proprio inquei giorni. A seguire donCallisto Cazzuoli haproposto un ricordo di donBenatti, tracciandone ilprofilo umano e spirituale.La serata è poi proseguitacon la cena, a cui hapartecipato il vescovoFrancesco Cavina, che hapotuto visitare per laprima volta la chiesa e lacanonica di Mortizzuolo eche si è intrattenuto con ipresenti in un clima difraternità. Un vivo ringra-ziamento è andato infine adon Benito Poltronieri ea Matilde Benatti, che sisono fatti promotori diquesta iniziativa nelricordo di un sacerdoteesemplare. Come hainfatti affermato donCazzuoli, “nell’umiltà,nella mortificazione e neldono di sé agli altri donArmando Benatti hapercorso le tappe della suasantificazione personale.Tanto da essere considera-to, e non solo daimortizzuolesi, come unsanto. Questa fama disantità che ancora oggi locirconda ci fa pensare cheforse si poteva essere piùcoraggiosi nel prendere inconsiderazione l’avvio diuna causa dicanonizzazione. Perchédon Benatti, che ha spesoil suo sacerdozio perl’educazione della gioven-tù e la formazione deifuturi sacerdoti – haconcluso - non ha nulla dainvidiare a figure comedon Bosco, don Cafasso edon Calabria”.

Pagina a curadi Virginia Panzani

N

Una vita donata

Fra i sacerdotimortizzuolesi ricordiamodon Rino e don GinoBarbieri, don RobertoBianchini, don CallistoCazzuoli, don RinoMalagoli, don MarinoMazzoli, don BenitoPoltronieri, don ClaudioPontiroli, don AntonioSiena.

a sempre la comunitàsi è caratterizzata peruna forte tradizione re-

ligiosa e per una viva parteci-pazione sia alla vita liturgicasia alle attività di animazio-ne. Non stupisce allora che inquesta realtà siano fiorite tantevocazioni sacerdotali”. Cosìdon Carlo Bellini descrive laparrocchia di Mortizzuolo cheè stato chiamato a guidare dal2004. Anni in cui si è realiz-zato il progetto di recuperodel complesso parrocchialeche oggi può svolgere al me-glio la sua funzione di cuorepulsante della comunità. Conun rinnovato slancio nell’an-nuncio del Vangelo a tutte lerealtà presenti. Innanzitutto ibambini attraverso il catechi-smo e l’Acr, il centro estivo ei campi. “L’espansione edili-zia - spiega don Bellini - haportato ad un aumento deiresidenti nel territorio parroc-chiale, soprattutto di coppiegiovani con bambini. Pur nonessendo grandi numeri, sicu-ramente avranno una loro in-cidenza, in particolare nellapartecipazione al camminodell’iniziazione cristiana”.Si conferma buona la presen-za dei giovanissimi e dei gio-vani di Azione cattolica, no-nostante il problema genera-lizzato della “tenuta” dei ra-gazzi nel post-cresima. Conil gruppo dei giovani, sottoli-nea don Bellini, “si è sceltoquest’anno di trattare

innanzitutto del ruolo dei cat-tolici nella crisi economica edi accompagnare gli incontricon una veglia di preghieraaperta a tutta la parrocchia.Attualmente la riflessione èdedicata al tema della comu-nità e dell’accoglienza ed è inprogramma a fine aprile unavisita al Sermig di Torino”.Anche agli adulti, in partico-lare fra i trenta e i quarant’an-ni, con o senza figli, è statoproposto un percorso dicatechesi. “L’anno scorso -spiega don Bellini - si sonosvolti in via sperimentale dueincontri sull’argomento dellabellezza, dalle 19.30 alle 22,con la possibilità di cenareinsieme e il servizio dibabysitter. Visto il buon ri-scontro, abbiamo ripreso inautunno con un ciclo sull’es-senzialità della vita. Nono-stante lo sforzo di progetta-zione notevole per i catechi-sti, riteniamo sia una propo-sta valida - sottolinea donBellini - perché cerca di tenerconto di quell’esperienza divita e di fede e di quelle com-petenze con cui gli adulti, alcontrario dei bambini, si pre-sentano alla catechesi”.

L’annuncio del Vangelo a tutta lacomunità: bambini, giovani e adulti

Parrocchia increscita

La parrocchia di Mortizzuolosvolge da una ventina d’anniun servizio di distribuzionedi vestiario a chi si trova incondizioni di difficoltà. Se lerichieste di generi alimentarisono soddisfatte dalle parroc-chie vicine, dove questo tipodi distribuzione si è ormaiconsolidato, Mortizzuolo si èinvece, per così dire, specia-lizzata nell’abbigliamento.Alcune volontarie si occupa-no infatti di smistare e suddi-videre per genere - uomo,donna, bambino - e per età icapi di abbigliamento che tantidel paese, da Mirandola e daidintorni portano in parroc-chia. Gli indumenti sono poiesposti nel punto di distribu-zione e chi arriva sceglie ciòdi cui ha bisogno pagandouna quota simbolica. “I no-stri ‘utenti’ - spiega don Bel-lini - sono prevalentemente

A Porta Aperta la distribuzione di vestiario

Ero nudo…

Con una cinquantina di iscritti - al completo dei posti disponibili - la scuola dell’infanziaparrocchiale Filomena Budri costituisce una realtà educativa di primaria importanza. Direcente, spiega don Bellini, “si è compiuto un intervento di ristrutturazione che hainteressato in particolare il cortile. E’ stata creata una pavimentazione ‘in gomma’ e drenantein caso di pioggia, che permette di utilizzare di più e con maggiore sicurezza questo spazio”.La scuola ha inoltre promosso una serie di incontri rivolti a tutti i genitori con bambini da3 a 6 anni. Si inizierà giovedì 15 marzo dalle 18.15 alle 19.45 con l’intervento dellopsicoterapeuta Marco Carione sul tema “Bolle di rabbia: significati e gestione”.

“D

immigrati, anche se negli ul-timi tempi si sono aggiuntealcune famiglie italiane chehanno risentito degli effettidella crisi economica. Le ri-chieste sono numerose e spes-so anche specifiche, come peri bambini da 0 a 5 anni, i cuicapi di vestiario sono usatiper poco tempo ma costanomolto. Per questa fascia d’età

cerchiamo dunque di averesempre un’attenzione parti-colare. La comunità - conclu-de - considera molto impor-tante questo servizio e nonmanca di sostenerlo. Bastiricordare che durante laristrutturazione della canonicasono stati destinati allo scopoalcuni locali appositi”.

Novità alla scuola materna

don Carlo Bellini

18 18 marzo '12

Don Ivo Silingardi rievoca i fatti di Villa Emma

Nel solco dei GiustiN

Si

on è facile sentire dadon Ivo Silingardi ilracconto delle vicendeche lo hanno visto, or-

mai settant’anni orsono, pro-tagonista della Resistenzamodenese. L’occasione è ve-nuta da un invito rivoltogli daalcuni genitori di Nonantola,che sabato 10 marzo lo hannochiamato nei locali dell’Ab-bazia per rievocare quei gior-ni ed in particolare le vicendelegate ad un luogo particola-re di Nonantola, Villa Emma.Cosa accadde a Villa Emma?Tra il 1942 e il 1943, settantatréragazzi ebrei, in fuga permezza Europa, vengono ospi-tati dagli abitanti di Nonantola,che li salvano dai nazisti e poili aiutano a riparare in Sviz-zera, verso la salvezza. Per lamaggior parte ebrei di origi-ne tedesca, in fuga verso laPalestina quando l’occupazio-ne tedesca e italiana dellaJugoslavia bloccò loro la stra-da, i bambini arrivarono aNonantola in due gruppi: 40il 17 giugno 1941, 33 da Spa-lato nell’aprile del ’43. In to-tale 73 ragazzi, tra i 6 e i 21anni, tutti orfani dei genitorimorti nei campi di concentra-mento. A Villa Emma i ra-gazzi vissero con gliaccompagnatori e educatori,Josef Indig, Marco Schoky eil pianista Boris Jochverdson.Con l’occupazione tedescadell’Italia dopo l’8 settembre1943 e l’arrivo delle truppetedesche a Nonantola, la si-tuazione cambiò: in meno di48 ore Villa Emma fu abban-donata e i ragazzi trovaronorifugio nel seminario dell’Ab-bazia e nelle case di contadinie artigiani. Grazie all’impe-gno, in particolare, del parro-co don Arrigo Beccari, i bam-

bini furono aiutati a fuggire apiccoli gruppi in Svizzera, trail 28 settembre al 16 ottobre1943. La maggior parte diloro riuscì ad arrivare in Pa-lestina nel maggio 1945.Don Arrigo Beccari e il me-dico Giuseppe Moreali sonostati in seguito onorati nelloYad Vashem, il sacrario dellaShoah di Gerusalemme, ed èstato loro dedicato un alberonel Viale dei Giusti.La rievocazione di quei fatti

così lontani, condotta da donIvo Silingardi e dall’appas-sionato custode di tante testi-monianze su quel periodo, donEmanuele Mucci, parroco diBagazzano, è stata condottanel tentativo di cogliere neiprotagonisti di allora, il dottorMoreali, don Tardini, donBeccari, don Pelati ed un cen-tinaio ancora di nonantolani,la forza che li aveva mossi.Nel racconto di don Ivo que-sta forza ha preso un nome:Gesù. Come quando vengo-no ricordate le parole con cuidon Pelati accolse i ragazziebrei in Seminario: “Nel nomedi Cristo, entrate!”. Gesù operaattraverso quelle persone cherischiarono la vita per salvarequella del prossimo. Per lastessa ragione don Ivo e donArrigo Beccari, seppur pretipartigiani, a guerra finita ri-cevettero richieste di aiutoproprio da chi li aveva perse-guitati.Così da un storia lontana, cer-tamente esaltante, i presentihanno ricavato un’indicazio-ne per il presente, tempo nonfacile e che chiede di esserevissuto con una generosità daitratti non comuni.

Marco Martinelli

te quota di 36.000 euro.Il progetto (ideato nel 2009e redatto dall’architetto Ce-sare Sereni e dal geome-tra Mirco Massari, tec-nici del settore Restauro eConservazione del Patri-monio artistico e storicodel Comune), a fine 2010è stato approvato dalla So-printendenza regionale aibeni architettonici epaesaggistici e nel 2011dalla Regione EmiliaRomagna; 140 i giorni dilavoro impiegati per por-tare a termine le opere.L’evento cade vicinissi-mo alla data del 19 marzo,

in cui si ricorda la consacra-zione di Mamma Nina e, comeogni anno, tutta la sua grandefamiglia si ritrova per un mo-mento insieme. Intorno amezzogiorno sono previsti gliarrivi degli sposi e dei tantivolontari per salutare le so-relle che si trovano a letto, aseguire il pranzo a Sant’Agatadi Cibeno per poi ritornarealla Casa della Divina Prov-videnza per l’inaugurazione.

B.B.

Domenica 18 l’inaugurazione del nuovo ascensorealla Casa della Divina Provvidenza di Mamma Nina

Tutto più accessibile sono conclusi neigiorni scorsi i la-vori di

adeguamento della Casadella Divina Provvidenzadi Mamma Nina. PalazzoBenassi, edificio di pro-prietà del Comune di Carpidove dal 1936 ha sede laPia Fondazione che portail nome di MariannaSaltini, ha subito un inter-vento, nello spirito dellalegge regionale 14/2008sulle “Norme in materiadi politiche per le nuovegenerazioni”, che ha per-messo di consolidare evalorizzare un luogo cheper Carpi da sempre coincidecon un progetto educativo esociale: rivolto a bambine,adolescenti e giovani donnein difficoltà.Il grosso dell’opera riguardal’installazione di un elevatore(ascensore) interno per rende-re accessibili i quattro pianidell’edificio e che sarà inau-gurato domenica 18 marzo alle16.30 alla presenza dimonsignor FrancescoCavina, del sindaco Enrico

Campedelli e di ToninoZanoli, consigliere della Fon-dazione Cassa di Risparmio diCarpi. L’importo dei lavori,comprensivi della manuten-zione straordinaria, ammontaa 160mila euro, coperti con ilcontributo della RegioneEmilia Romagna per 84milaeuro, della Fondazione Cassadi Risparmio di Carpi per40mila euro e di Comune e PiaFondazione “Casa della Divi-na Provvidenza” per la restan-

Si terrà sabato 17 e domenica18 marzo la Giornata nazionaledell’Unitalsi. A Carpi barellierie sorelle saranno presenti nelledue giornate sul sagrato dellaCattedrale e in corso AlbertoPio per la distribuzione di ma-teriale informativo e per la rac-colta fondi tramite la tradizio-nale vendita delle piantine diulivo e dell’olio. I volontari sa-ranno presenti anche sul sagratodel Duomo di Mirandola.Prosegue intanto l’iniziativa del-la questua nelle parrocchie del-la diocesi dove, spiega PaoloCarnevali, “stiamo ricevendouna calorosa accoglienza da partedei parroci e delle comunità. Ilnostro intento però – sottolinea– non è solo di raccogliere fon-di per finanziare la partecipa-zione dei malati ai pellegrinag-gi ma anche e soprattutto dioffrire uno stimolo, un incorag-giamento ad unirsi alle nostreattività”. Un programma di ini-ziative che vivrà a breve unodei suoi appuntamenti princi-pali con il primo pellegrinaggiodel 2012 a Lourdes. “La novità– spiega Carnevali – consistenel fatto che da quest’anno ipartecipanti ai pellegrinaggi re-gionali saranno ospiti presso lastrutture alberghiere acquistatee ristrutturate dall’Unitalsi. Inquesto modo l’associazione si èimpegnata a migliorare il servi-zio di accoglienza, rendendolosempre più a dimensione di pel-legrino”.

V.P.

Via delle Magliaie 4/1 - CARPITel. e Fax +39 059.693136

email: [email protected] trovi su Facebook

“Ti aspetto in cucina”Lo chef Carlo Gozzi

ha creato un percorso per tutti coloro,donne e uomini,amanti del gusto e dell’olfatto che vogliono allargare

la gamma del loro sapere

Le Paste ripiene: 1° lezione sabato 10 marzo 2012Le Verdure: 2° lezione sabato 23 marzo 2012La Carne: 3° lezione sabato 31 marzo 2012I Risotti: 4° lezione sabato 14 aprile 2012

I Dolci lievitati: 5° lezione sabato 28 aprile 2012Il Pesce: 6° lezione sabato 5 maggio 2012

Gli Antipasti freddi: 7° lezione sabato 19 maggio 2012

Inizio ore 15.00-18.00, costo 40 euro a lezioneposti limitati • per prenotazioni

tel.059 693136 cell. Chef Carlo 3479770267

I corsisti sono “obbligati” a sporcarsi le manicollaborando con lo chef e degustando insieme il risultato.

APERTO LA DOMENICA A PRANZO

Il ristorante L’incontro presenta“Serate di gusto”

Lunedì 19 Marzo 2012 ore 21

La cantina Livio Felluga, conside-rata da tutti la capostipite dellavitienologia friulana, presenterà ivini della loro migliore produzio-ne con amore e passione che durada ben 5 generazioni.

Il menù dello Chef Carlo Gozziesalterà al massimo le qualità

organolettiche dei vini proposti

• Gamberi lardellati con salsa dicannellini - Sharis 2010(chardonnay e ribolla gialla)• Seppia cotta a bassa temperatu-ra in salsa all’arrabbiata - SauvignonColli Orientali del Friuli 2010• Risotto con zucca, trevigiano ecappesante - Illivio Colli Orientalidel Friuli Bianco 2010• Bianco di branzino in guazzettodi pomodoro e melanzane - TerreAlte Colli Orientali del Friuli Rosazzobianco 2009• Ricoperto di Spada - Sossò ColliOrientali del Friuli Rosazzo rossoriserva 1996• Tortelli fritti con crema al Picolite profumo d’arancia - Picolit ColliOrientali del Friuli 2007

Euro 55.00 - Per prenotazioniTel . 059/ 693136

Giornata nazionale UnitalsiSabato 17 e domenica 18 marzo

don Ivo Silingardi

Lourdes21-27 aprile in treno22-26 aprile in aereo

PadovaPellegrinaggio nazionale giovani19-21 maggio in pullman

Per informazioni: Unitalsi via San Bernardino da Siena14 a Carpi, tel. e fax 059 640590 (martedì e giovedìdalle 17.30 alle 19); per la zona di Mirandola, parroc-chia del Duomo, tel. 0535 21018 (sabato mattina).

Il “banchetto” dell’ulivo 2011

Pellegrinaggi

Vita della Chiesa

1918 marzo '12

Suor Franca e suor Joshita delle Figlie di San Francesco di Sales:dalla missione al servizio alla Chiesa di Carpi

Nella logica del donoSuor Franca e suor Joshita delle Figlie di San Francesco di Sales:dalla missione al servizio alla Chiesa di Carpi

Nella logica del donoMagda Gilioli

uardare un cielo stellatodalla città, con le lucied il frastuono che di-straggono, non è mai

come guardarlo in aperta cam-pagna dove il buio ed il silen-zio fanno cogliere particolarie sensazioni che toccano nelprofondo dell’animo. Stessasensazione lo ha dato l’ascol-to della testimonianza di suorFranca e suor Joshita nell’in-contro svoltosi in Centro Mis-sionario con il gruppo delleAnimatrici Missionarie duesettimane fa. Il Signore man-da sempre, al suo popolo, deisegni che indicano la stradache Lui vuole si percorra ma,la frenesia della vita quoti-diana, i rumori, le insegneluminose che abbagliano, fan-no perdere la percezione diquesto, del senso del silen-zio, del restare in ascolto percapire il messaggio che Luitenta di mandare. L’arrivo diqueste due suore della Con-gregazione Figlie di San Fran-cesco di Sales che hanno ac-compagnato l’arrivo del nuo-vo Vescovo monsignor Fran-cesco Cavina nella nostra dio-cesi, insieme a don Antonello,sono uno di questi segni coni quali il Signore sta tenden-do la mano ai suoi figli. Nonè un’oratrice, suor Franca, mal’amore che ha nel cuore peri bambini, i poveri, gli amma-lati che ha lasciato in SudAfrica dopo quarantuno annidi missione, e, l’amore per ilSignore, coinvolgono più diqualsiasi abile prestigiatore.Era il 1970 quando arrivò inAfrica, insieme a dueconsorelle, per aprire la pri-ma missione della sua con-gregazione nel villaggio diKamiskrun distante cinque-cento chilometri dalla capita-le Johannesburg ed erano 170i bambini dell’orfanatrofio acui tutti i giorni doveva dareda mangiare con pochissimimezzi. “Sono stata aiutata asuperare le varie difficoltà e acorrispondere al dono della

vocazione missionaria, gra-zie alle tante persone che mihanno voluto bene. Ho speri-mentato – racconta commos-sa suor Franca - anche tantegioie e tra queste, la più gran-de, è stata sempre quella dipoter visitare gli ammalati ele persone anziane per porta-re loro un po’ di confortospirituale e di aiuto materia-le, soprattutto mi sono sfor-zata di portare, Gesù”. Ricor-da anche quei bambini dellascuola, dove ha lavorato pernove anni, che ogni mattinafacevano a gara per essere iprimi ad andare in chiesa perun momento di preghiera pri-ma dell’inizio delle lezioni.Oppure quando chiedeva aibimbi, nel periodo quaresi-male, di dare qualcosa delloro piatto per gli ammalati e,loro con molto orgoglio, por-tavano una patata, una bieto-la o una carota.Suor Joshita ha ventinove anni,viene dall’India, ha l’ango-scia di non saper parlare benel’italiano ma è molto brava,

più di altri al suo posto. Im-piegò tre giorni di viaggio,dal suo villaggio nella regio-ne di Orissa, nell’est dell’In-dia, per raggiungere il Con-vento dove sarebbe diventatasuora. Qui ha dovuto impara-re l’inglese e quando ha emes-so i voti le hanno chiesto di

andare in un altro paese, l’Ita-lia. Le preoccupazioni hannolasciato spazio all’obbedien-za e alla volontà del Signoreper cui è arrivata a Roma, poia Lugo, ad Arezzo in una strut-tura per anziani: lei non sape-va dire nemmeno buongiornoe si chiedeva a cosa sarebbestata utile. Poi, lo scorso annole viene chiesto di venire aCarpi, cosa fare? Ha obbedi-to a quello che gli ha chiestoil Signore come ha obbeditosuor Franca, nonostante ilcuore africano che le batte inpetto. “Anche la nostra con-gregazione ha il calo dellevocazioni e, quando alla ma-dre generale, è stato chiestodi dare due suore per Carpi èstato un grosso sforzo, comepure per il Vescovo di Imoladare un sacerdote, donAntonello”.Dopo questa affermazione miè balzata agli occhi l’imma-gine della Messa assistita inuno dei miei viaggi inMadagascar, celebrata dalmissionario padre PedroOpeka (premio per la pace2009) alla sua comunità dimendicanti raccolti ai bordidelle strade della capitale, riu-niti su di una collina e messia lavorare nelle cave a spac-care pietre tutto il giorno sot-to il sole cocente e nella di-scarica di Tanà: l’inferno sul-la terra. Eppure questi pove-ri, al momento dell’offertorio,tutti, ma proprio tutti (circa 5

G

Sede: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 - Carpi.Recapiti: Tel e fax 059 689525.

e-mail: [email protected] 4 al 18 gennaio l’ufficio sarà aperto

dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12

Don Carlo Cavina, il donBosco della Romagna,nasce a Castel Bolognesenel 1820, a sedici anniriceve l’abito dal Vesco-vo di Imola (che divienepoi Papa Pio IX). Dopocinque anni in Seminariodiventa parroco aMontecatone. Da quelmomento fa suo il mottodi San Francesco di Sales“Da mihi animas, coeteratolle” (Dammi le animeprenditi il resto). Nel1850 diventa prevosto aLugo. Nel 1891 fondaufficialmente, con l’aiutodi madre Teresa Fantoni,la Congregazione didiritto diocesano delleFiglie di San Francescodi Sales, in risposta ad unsuo progetto religioso esociale. Alle suore chiedeil duplice apostolato dellapreghiera e dell’educa-zione cristiana dellagioventù. Queste suore“devono essere insiemeapostole della preghiera especialiste nell’educarealla fede, capaci difondere nella propria vitacontemplazione e azionein modo tale che questedue dimensioni sianoinseparabili e semprepresenti”. Oggi la con-gregazione conta circa400 religiose sparse inItalia, Sud Africa, India,Filippine, Brasile, Inghil-terra.

mila persone), si sono alzatied hanno dato il loro obolo.Indimenticabile! Perciò a me,semplice spettatrice di tantemeraviglie, sorgono sponta-nee queste domande: “Qualeil senso del cammino che haportato due suore dall’Africae dall’Asia nella piccola Carpi,quale il senso di un sacerdoteche ha lasciato una comunitàche comunque aveva bisognodi lui, quale messaggio Diosta dando al suo gregge? Qualeil senso del bimbo orfano chedà la sua patata all’ammala-to, quale il senso del miseroche dà la sua offerta durantela Messa? Saprà questa viva-ce e varia comunità diocesanaessere accogliente e attenta aquesti segni? Saprà abbando-nare abitudini consolidate perdare il suo obolo?”.

Sede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799

Filiale di Limidi di Solieravia Carpi Ravarino, 427 - Tel. 059.652799

Filiale di Bastigliavia Marconi, 44/46 - Tel. 059.652799

AGENZIA ONORANZE FUNEBRI

SALVIOLISRL

Serietà e professionalitàin ogni nostro servizio

Attenzione e rispettoper la sensibilitàreligiosa dei nostri clienti

Suor Franca e suorJoshita porteranno laloro testimonianzapresso la parrocchia diSanta Croce mercoledì21 marzo alle ore 21.

Corso per volontariEstate

in missioneProsegue il corso di formazioneorganizzato dai Volontari per leMissioni in collaborazione conil Centro missionario diocesanoe l’Associazione Amici del Perù.L’intento è di offrire agli aspi-ranti volontari una formazione/informazione di carattere gene-rale sulla realtà missionaria.

Martedì 20 marzo 2012Sede Volontari per le Missioni,Strada statale nord 112,S. Giustina a MirandolaQuale spiritualità per il volonta-rio?Mons. Douglas Regattierivescovo di Cesena Sarsina

Info: Volontari per le Missioni, Strada Statale 112, SantaGiustina di Mirandola; tel. 340 2482552; [email protected]; Centro missionario diocesano, CorsoFanti 13, Carpi - tel. 059 689525, e-mail [email protected];Amici del Perù, via Bologna 17/A, Carpi - tel 340 1038852,e-mail [email protected]

20 18 marzo '12

Norina Galavotti e Irene Bertoniricevono il Premio Picoda Edmondo Trionfini,

presidente della FondazioneCassa di Risparmio di Mirandola

Norina Galavotti ha concluso ilsuo cammino terreno per

incontrare il Signore a cui haconsacrato tutta la vita.

L’abbraccio della grande famigliadi Nomadelfia

ercoledì 7 marzo, alleore 2.40, è partita perla vita eterna Norina

Galavotti, “mamma di vo-cazione” a Nomadelfia. ConIrene Bertoni fu una delleprime giovani ad aderire al-l’opera fondata da don ZenoSaltini, dedicando la pro-pria vita ad un carisma par-ticolare: verginità e mater-nità. Rinunciando cioè aduna famiglia “del sangue”per aprirsi ad una famigliapiù grande, facendo da mam-ma ai “figli dell’abbando-no”. Una famiglia che si èriunita numerosa venerdì 9marzo a Nomadelfia per leesequie, celebrate da donFerdinando, successore didon Zeno. Erano presenti ifigli di Norina, fra cui alcu-ni dei primi da lei accolti, ifamigliari, con una delega-zione da Mirandola e SanGiacomo Roncole, e tantiamici. “Le mamme di voca-zione – ha detto donFerdinando nell’omelia -sono portatrici di una gran-dezza che può sembrare pic-cola poiché l’amore non farumore. In questo nostro tem-po che sembra aver pauradella maternità, ecco un raroesempio di quell’amore cheè l’alimento della vita. Lastoria di Norina dimostra cheil Vangelo è vero e che lelacrime versate sono ricom-pensate. Con donne comeNorina il mondo potrà esse-re davvero diverso”. E unclima di festa – come capitararamente nei funerali – haaccompagnato la celebrazio-ne in cui, con gesti toccanti,i bambini si sono stretti in-torno al feretro di Norina e igiovani di Nomadelfia han-no eseguito una danza.

Note biograficheSeconda di tredici figli,Norina Galavotti nasce aSanta Giustina Vigona, fra-zione di Mirandola, il 5 feb-braio 1923. Nel 1931 la suafamiglia si trasferisce a SanGiacomo Roncole.A 21 anni, nell’estate 1944,seguendo l’esempio di altregiovani, lascia la famigliaper entrare nell’Opera Pic-coli Apostoli, fondata da donZeno Saltini, e diventare

Chiamataad essere

mamma

M

La testimonianza“Io sono qui”In una testimonianzarecente Norina Galavottiaveva ripercorso la suavita, definendola “meravi-gliosa”: “Signore tiringrazio, perché hoprovato delle gioie che lenostre mamme che cihanno messo al mondonon hanno mai provato.Anche se ci sono statedentro tante lacrimeperché dico sempre che,se la mia stanza avesse lesponde, ci vorrebbe labarca per entrare. Gesùquello che ho chiesto mel’ha sempre concesso maquanto ho pianto e quantoho pregato! Io sono qua epenso che veramente ilSignore l’abbia volutaquesta cosa… dare ilsorriso a tanti bambini”.In un’intervista rilasciataqualche settimana faNorina aggiungeva: “Setornassi indietro, non fareinulla di diverso da ciò cheho fatto fin qui. Dicosempre che sarà quel cheDio vuole… ‘Signore, ioho scelto questo, camminainsieme con me; con Tefaremo delle cose grandi,da soli no’. Vorrei morirein pace, sapendo i mieifigli un po’ sistemati. Nonso, forse il mio è un attodi egoismo, forse perchésono i miei figli. So che diguai ce ne sono tanti,tanti, anche per gli altri,però dico sempre: ‘Signo-re, se vuoi, se puoi, iosono qui’. Non ha impor-tanza se sono ferma aletto, tra l’altro sonoservita e riverita....”. Eancora: “Io ho avuto tantegrazie, ma non posso dire:‘Basta Signore, cominciaad accontentare qualcunaltro’. Non lo dico perchésento proprio il bisognoche il Signore mi aiutisempre. Finché viviamo,abbiamo bisogno, tuttihanno bisogno, e Lui èinfinito. Lui può faretutto. L’unica cosa chenon dobbiamo fare èdisperare. Io sono qui,ecco ho quella bellafinestra, e vedo gli uccel-lini, gli alberi, i fiori, eccoil pettirosso. Viene e misaluta. Io sono qui”.

Il messaggiodel VescovoMonsignor FrancescoCavina, insieme aisacerdoti e ai fedelidella diocesi di Carpi, siè unito al dolore deifamigliari e della comu-nità di Nomadelfia perla dipartita al cielo diNorina Galavotti ed hainvitato tutti “a ringra-ziare il Signore perl’amore che, attraversoil sì di Norina, è statodonato a tanti bambini eragazzi senza unafamiglia”.

“mamma di vocazione”.Norina seguirà don Zeno poinell’ex campo di concentra-mento di Fossoli, occupatoe trasformato in Nomadelfia,che significa “legge dellafraternità”. Si formano in-tanto le prime famiglie disposi disposti ad accoglierecome figli i fanciulli abban-donati. Il 1952 è l’anno del-la grande prova: don Zenoviene allontanato daNomadelfia e, su sua richie-sta, ridotto allo stato laicale,mentre la comunità divisaviene dispersa in vari luo-ghi. Nove anni più tardi donZeno viene riammesso dapapa Giovanni XXIII al-l’esercizio del sacerdozio eNomadelfia, che ora ha sedein provincia di Grosseto, eret-ta a parrocchia. Nel frattem-po Norina è inviata in diver-se località ad avviare e ani-mare nuovi gruppi della co-munità. Dal 1963 al 1978risiede a Vezzano, pressoLa Verna (Arezzo). Quindiritorna a Nomadelfia, doveil 15 gennaio 1981 muoredon Zeno. Nella sua vita hadonato la maternità a 74 fi-gli. Con Irene Bertoni è sta-ta insignita del Premio Picodella Mirandola nel novem-bre 2006.

V.P.

Il film

“Norina. Una mamma 74 figli” è il titolo delfilm che qualche anno fa don MassimoManservigi, sacerdote e regista ferrarese, hadedicato alla mamma di Nomadelfia. Un’operacapace di trasmettere con efficacia, grazie allapartecipazione dell’intera comunità nomadelfa,l’esperienza umana e cristiana di una donna chesi è lasciata condurre da Dio in una straordinariaavventura spirituale. Il dvd del film è disponibilepresso Notizie, via don Eugenio Loschi 8, Carpie presso il negozio Koinè, Corso Fanti 42 afianco del Seminario.

Vita della Chiesa

Parrocchia di ConcordiaCircolo Anspi Splendor

Pellegrinaggioin Polonia

nei luoghi del Beato Giovanni Paolo IICracovia, Santuario della Divina

Misericordia, Wadowice, Czestochowa2-5 giugno

In aereoIscrizioni entro il 31 marzo. Info: don Franco Tonini,parrocchia di Concordia (via della Pace, 20); tel 053540531; e-mail: [email protected] o

oppure [email protected]

Circolo Anspi MarioGasparini Casari

Sant’Antonio in Mercadello

Pellegrinaggi/gite 2012Mercoledì 25 aprile

Pisa

Parrocchia di Cortilee San Martino Secchia

Circolo Anspi “Perla” di Cortile

Pellegrinaggi 2012

29 aprile-1 maggio:San Giovanni Rotondo

e Isole Tremiti

2 giugno: Padova – Basilicadi Sant’Antonio

20-21 ottobre: AssisiPrenotazioni:

tel. 059 662639 (dalle 20 alle 23)

Partenza ore 6 davanti alla chiesa e rientro in serata.Numero minimo partecipanti: 30 persone.

E’ richiesta la tessera Anspi (costo 8 euro)Prezzo: 65 euro. Iscrizioni entro lunedì 16 aprile presso

Giovanna Mantovani tel. 059 674178, cell. 348 1939737;Sandra Gasparini tel. 059 674233; Anna Maria Cavazza tel.

059 674195.

2118 marzo '12

APPUNTAMENTI

DONNE E ACQUERELLOFino a domenica 25 marzoCarpi - Sala espositiva Fondazione Crc (corso Cabassi)“Donne che fanno l’acquerello” è il titolo dell’esposizione delleopere di Sandra Campostrini, Lorena Ghizzoni, Libera Guidetti,Giuliana Lugli e Rosella Tagliavini, con un omaggio particolare aEdda Martini. A cura dell’Università della Libera Età Natalia Ginzburg,in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.Apertura della mostra fino a domenica 25 marzo: tutti i giorni ore 10-12 e 17-19. Ingresso libero. Info: tel. 059 652320.

LA LUNA DI DANTE, ARIOSTO E LEOPARDIVenerdì 16 marzoSan Possidonio – Teatro VariniAlle 20.45 l’Assessorato alla cultura propone una serata sul tema“Viaggio sulla luna con Dante, Ariosto e Leopardi”. Interviene LucaGherardi, giovane socio della Società Dante Alighieri. Ingressolibero. Info: www.comune.sanpossidonio.mo.it

MOZART O LA VITA IN MUSICAVenerdì 23 marzoCarpi – Auditorium Biblioteca LoriaProsegue il percorso guidato di visione ed ascolto critico di tremelodrammi del compositore Wolfgang Amadeus Mozart. ConduceMario Bizzoccoli, responsabile Centro Studi Musicali Teatrali Cine-matografici. Gli incontri sono collegati al corso “Storia della musica:Mozart o la vita in musica” promosso dall’Università Mario GaspariniCasari. Alle 15.30 il secondo appuntamento sarà dedicato al DonGiovanni. Ingresso libero. Info: [email protected]

Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

S

“Per un certo periodo ho dedi-cato la mia attenzione alla pittu-ra sull’uomo: ne è nato un ciclodi venti tele intitolato ‘HumanaPictura’. Ma da sempre la miapittura è dedicata all’uomo ealla donna. Non faccio paesag-gi, al massimo qualche naturamorta intimista e non dipingonemmeno persone reali, seescludiamo i ritratti che eseguosu commissione. Dipingo figu-re immaginarie, come in unmondo fantastico. Qualcuno miha fatto notare che, a volte, ri-chiamo Chagall. Penso sia vero,anche se che lui è ebreo e iosono bergamasco e cattolico.La sua, come la mia è una pittu-ra di estrema fantasia. In alcuniquadri ci sono anche dieci ododici lune, di tanti colori di-versi. Sono cose un po’ straneche fanno immediatamente ca-pire che non si tratta di pitturarealistica. E’ una favola, unafantasia, una poesia”. Così de-scrive se stesso e la sua arteTrento Longaretti, all’indo-mani dell’inaugurazione dellamostra a lui intitolata.Se in una prima fase prevale lastaticità dei personaggi, soprat-tutto dopo la guerra compaionofuggiaschi, viandanti,musicanti: “gente non infelice– chiarisce –, ma che cerca qual-cosa di meglio. L’altro grandemotivo della mia pittura è l’amo-re materno, la madre con il bam-bino che per me è la forma piùalta dell’amore. Io assommo lì

tutto quello che si può chiamareamore. Poi ci sono personaggipittoreschi, arlecchini, artisti delcirco dei poveri: tante altre fi-gure dedicate alle vicende del-l’uomo, al sentimento dell’uo-mo”.

Comunicazione, cultura, co-munione e pace sono i temi suiquali rifletteranno quest’an-no gli adulti di Azione Catto-lica a Carpi: quali tonalitàassumono queste parole al-l’interno della sua opera?Io sono un pittore figurativo ecredo di comunicare chiaramen-te il mio pensiero e le mie ricer-che. Credo che tutti capiscano,cosa è il mio quadro: se è unamadre, un uomo in cammino, ilvolto, l’espressione… La paro-la comunione mi fa pensare allasensibilità da parte dell’artistanei confronti di ciò che succedenel mondo. Io cerco di essere in

sintonia con le vittime delleguerre, delle tragedie. Alloradipingo gente costretta a fuggi-re, che abbandona tutto in cercadi salvezza: mi sento in comu-nione con loro.Con le mie opere esorto allapace perché faccio vedere glisfortunati, i colpiti dalle guerre.La mia pittura è una denuncia eun invito a non commettere piùqueste ingiuste atrocità. Se nelmondo ci fossero pace e giusti-zia, non ci sarebbero più i mieiprofughi e fuggiaschi. Invece,io voglio che chi guarda i mieiquadri pensi che ci sono ancheloro.

Il tema della povertà è ricor-rente all’interno della suaopera: come mai questa at-tenzione?Sin dall’inizio le mie tele eranosui poveri e non sui ricchi. Si-gnificativo a questo riguardo è

il titolo di una mostra che feci aRimini “Com-passione”, cioèla mia passione per questo mon-do che rappresento. Il mio è unfantasticare su questo mondodei meno fortunati. Io non sonopovero ma credo di capire cosavuol dire povertà. Uno degliscopi del mio lavoro, quandoentro nelle case con i miei lavo-ri e quando espongo nelle mo-stre, è di far pensare che al mon-do c’è anche la povertà.

Una veemente contestazionedella tragicità della vita o lasperanza di chi, anche nelledifficoltà, sa di essere nellemani di Qualcuno: quale diqueste due interpretazioni èpiù affine al suo pensiero?Non sono in sintonia conl’espressionismo tedesco cheera veramente tragico e dram-matico. Quest’anno ho presen-tato alla biennale di Venezia unquadro di tre metri, “viandantisotto l’occhio di Dio”: nel cieloè raffigurato un grande occhio,quello di Dio, che veglia sullesorti di quei migranti. I soggettiche dipingo non sono dei dispe-rati, cercano solo un mondomigliore, ma in loro non c’èrabbia. Non ci sono personeuccise o torturate, niente di tra-gico. E’ solo la realtà dei due

terzi dell’umanità che vive inpovertà per i quali ho un senti-mento di comprensione.

Ha realizzato molte opere diarte sacra: esiste nella sua pit-tura una differenza tra l’artesacra e quella per così dire“laica”?Io sono un pittore molto anzia-no e conosco molto bene il me-stiere. Per le chiese ho fattovetrate, mosaici, graffiti, paled’altare, insomma tutto quelloche fa parte dell’arte sacradevozionale. Il parroco che micommissiona una pala d’altarevuole che si capisca bene qual èil soggetto perché desidera chei fedeli siano invitati a pregaredi fronte ad essa. La Chiesa hasempre invitato gli artisti affin-ché le loro opere affiancasserola liturgia e aiutassero il fedelenella propria crescita spirituale.Diverse sono le mie classichefigure, come quelle di questamostra, di fronte alle quali noncredo che la gente sia invitata apregare. Un terzo tipo di opere,invece, le dipingo per me; sonoper esempio i quadri del Vener-dì Santo, sui quali a volte nonc’è nemmeno la figura, ma solola croce nera con qualche tintascura. Vedendoli, un sacerdotedi Bergamo ha definito l’arteche io faccio per me, più reli-giosa di quella che faccio per lechiese. Nei lavori che eseguoper le chiese c’è molto “mestie-re”. Invece in queste opere chefaccio per me c’è un intimismoreligioso. Paolo VI, che ho co-nosciuto molto bene, era moltovicino agli artisti e ha fatto unaraccolta di opere religiose con-temporanee in Vaticano. Ecco,io credo di entrare in questoconcetto di arte religiosa con-temporanea che anche chi non ècattolico può comprendere nel-la sua componente di religiosità.

A cura di Silvia Pignatti eBenedetta Bellocchio

Inaugurata la mostra di Trento Longaretti che racconta il suo percorso artistico

Dipingere l’uomoabato 10 marzo, in SalaDuomo a Carpi, allapresenza del Vescovo

monsignor Francesco Cavinae di varie personalità, si èinaugurata la mostra di TrentoLongaretti, maestro diinculturazione della fede.L’esposizione, proposta dal-l’Azione Cattolica con ilcoinvolgimento della Dioce-si e il patrocinio del Comunedi Carpi, rientra nell’ambitodel tema “Comunicazione ecultura” che l’associazionelaicale sta portando avantinei gruppi di catechesi orga-nica adulti.In linea con il percorso an-nuale, la Coa intende acco-gliere e portare all’attenzio-ne di tutti varie esperienze,tra cui l’incontro con figurecome Longaretti, testimonedi una fede che ha saputoincarnarsi nella quotidianitàe le cui opere sono lievitoevangelico nella nostra cul-tura.Longaretti ha orientato la suaopera su alcune tematichefondamentali, che fanno ri-flettere. Le sue figure prote-se, in movimento, le famiglie,i viandanti, i poveri, sono gentein fuga ma non disperata,perché alla ricerca di qual-cosa di meglio sotto l’occhiodi Dio. E’ un mondo di fedeche si offre a tutti, credenti enon, perché al suo centro cisono l’uomo e la grandesfaccettatura dell’umanità,dell’“Homo Viator” edell’“Homo Dolens”, benespressa dalla ricchezza deicolori.Monsignor Cavina ha sotto-lineato come nell’arte diLongaretti si colga immedia-tamente un messaggio di amo-re e di speranza, perché lavita dell’uomo è un viaggioverso un mondo migliore.

Maria Silvia Cabri

MirandolaMedioevo romantico

Nell’ambito del ciclo “Percorsidi lettura. Incontri con l’auto-re” promosso dalla Bibliotecacomunale di Mirandola gio-vedì 22 marzo alle ore 21 pres-so la saletta della FondazioneCassa di Risparmio diMirandola al Castello dei Picosarà presentato il volume “Me-dioevo romantico. Poesie emiti all’origine della nostraidentità” di Paolo Golinelli,docente di storia medioevaleall’Università di Verona. In-terverranno l’autore e MarioAllegri (Università di Vero-na).Il percorso proposto nel sag-gio è un’inedita carrellata suimomenti decisivi e, soprattut-to, sui personaggi più affasci-nanti della nostra storia me-dioevale che hanno fortemen-te condizionato tutta la culturadel XIX secolo e che hannodato vita a un medioevo ro-mantico fonte di ispirazioneper la costruzione di un nuovoStato libero e indipendente.

Il gallerista Evarista Bonelli,Trento Longaretti emonsignor Cavina

Nell’ambito della mostragiovedì 29 marzo alle ore21 presso la Sala Duomo diCarpi si terrà l’incontro daltitolo “Ero straniero e miavete accolto”. Interverrà conuna meditazione fratel Lino,segretario della comunità diBose.

La mostra resterà apertafino a domenica 1º aprile

con i seguenti orari:venerdì e domenica 16/19,sabato 9.30/12.30 e 16/19.

22 18 marzo '12 Agenda

VENERDÌ 16AZIONE CATTOLICA• Bardolino (Vr) e Albarè (Vr) – Eser-

cizi spirituali Acr. Fino a domenica18

• Ferrara di Monte Baldo (Vr) – Eser-cizi spirituali Giovanissimi biennio.Fino a domenica 18

DOMENICA 18INCONTRI• Ore 9.30 – Carpi, Seminario vescovile

– “La famiglia: il lavoro e la festa”,ritiro spirituale di Quaresima per lefamiglie. Aperto a tutti

LUNEDÌ 19PREGHIERA• Ore 19 – Carpi, San Giuseppe Arti-

giano – Santa Messa nella festapatronale presieduta dal Vescovo

VENERDÌ 23AZIONE CATTOLICA• Affi (Vr) – Esercizi spirituali Giova-

ni e Adulti. “Educati alla vita buonadel Vangelo. L’insegnamento nuovodi Gesù nel vangelo di Marco”, donAndrea Andreozzi. Fino a domenica25

SABATO 24GIORNATA DI DIGIUNOE PREGHIERA IN MEMORIADEI MISSIONARI MARTIRI

DOMENICA 25GIORNATA DIOCESANA DELLACARITA’

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

Amministrazione: [email protected]à: [email protected] Grafica: [email protected]

CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Pietro Guerzoni,Saverio Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Fotostudioimmagini.Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanaledella Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90.La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250.

Una copia 1,50(i.i) - Copie arretrate 3,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 43,00 (i.i)

ABBONAMENTO SOSTENITORE 60,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)

CURIA VESCOVILE

Curia Vescovile,

Corso Fanti, 13 Carpi

Tel 059 686048

UFFICIO PER LA PASTORALE FAMILIARE

Progetta momenti di riflessionespecifica sulle tematiche fami-liari più urgenti, creando occa-sioni e luoghi in cui sia possibileun confronto sui principali nodidella vita familiare

Sede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi. Tel e Fax 059 689525. e-mail:[email protected] ,www.pastoralefamiliarecarpi.org

CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE

Risponde alle esigenze relazionalidella vita di coppia, della fami-glia e della persona.

Senza scopo di lucro e gratuito,nel rispetto assoluto del segretoprofessionale.

Via Catellani 9 - Carpi Tel 059 644352.Sito internet: www.consultoriodiocesano.itE-mail: [email protected] riceve su appuntamento oppure attraverso ilsito nel servizio mail-help.

AGAPE DI MAMMA NINA

Casa di accoglienza femminilesecondo il carisma della venera-bile Mamma Nina Saltini. Gesti-ta anche con l’aiuto di volontari.

Sede: via Matteotti 91 – Carpi - Tel 059 641015– Fax 059 6223181.

SERVIZIO DIOCESANO PER LA PASTORALE GIOVANILE

Coordina, promuove e sostiene,attraverso la sua Commissione,le attività educative e la forma-zione degli educatori. Promuovela realizzazione di progetti edu-cativi specifici in vari ambiti pa-storali. Prepara le attività legatealla GMG a livello locale e na-zionale. Propone e diffonde i sus-sidi formativi per i giovani.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

EFFATÀ ONLUS

Si impegna nella promozione deidiritti dell’infanzia e dell’adole-scenza e nell’innovazione esperimentazione di servizi socio-educativi (doposcuola, sostegnoai disturbi specifici dell’appren-dimento, campi gioco estivi, for-mazione degli educatori di stra-da e dei centri di aggregazione).

Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18; Reca-pito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”

Tre sezioni – Biblioteca, Archivistorici ed Emeroteca eMultimediale – rivolte in modoparticolare a catechisti, animato-ri dei gruppi associativi, studen-ti, insegnanti.

Tel 059 653835 – E-mail:[email protected] - Martedì e venerdì dalle16 alle 19 - mercoledì e sabato dalle 9 alle 12

TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUS

Associazione costituitasi in oc-casione del 25° anniversario diordinazione sacerdotale dimonsignor Gildo Manicardi, persostenere giovani della Diocesidi Carpi che scelgano di studiareteologia dopo le superiori.

Sede: via Curta Santa Chiara, 17, Carpi.Tel/fax. 059/685210.

COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO

Nasce nel Novembre 1990 inCarpi con lo scopo di accoglie-re, valorizzare ed aiutare per-sone con disabilità e disturbomentale.

Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012 Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mailsegreteria: [email protected], sito internet: www.nazareno-coopsociale.it

SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA“S. BERNARDINO REALINO”

È rivolta a tutti coloro che vo-gliono approfondire la propriafede studiando la Sacra Scritturae il Magistero della Chiesa. Deltutto separata dall’Istituto Supe-riore di Scienze Religiose “B. C.Ferrini” di Modena per quantoriguarda i titoli, ma con un servi-zio di videoconferenza per chidesidera comunque usufruire dientrambe le proposte formative.

Sede: C.so Fanti, 44 – Carpi, Tel 059 685542,Fax 059 654202

MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA“CARDINALE RODOLFO PIO DI SAVOIA”

Il Museo è costituito innanzituttodalla chiesa stessa di Sant’Ignazioche è stata lasciata nella sua inte-grità, con il proprio arredo di ma-nufatti e di tele . Il materiale pre-sentato proviene da chiese dellacittà e della diocesi e costituisceuna selezione di opere significati-ve per il loro messaggio pastoralee didascalico. Fanno parte del-l’esposizione arredi e suppelletti-li sacre, argenterie dal XVI al XXsecolo, dipinti di pregio, incisio-ni, sculture, tessuti, scagliole.

Chiesa di Sant’Ignazio di LojolaCorso Fanti 44 – CarpiOrari di apertura: giovedì dalle 10 alle 12.30; sabato dalle10 alle 12.30; domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle18. Ingresso libero

Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,associazioni della Diocesi di Carpi:

Famiglia, Giovani,Educazione, Cultura

Gruppo di Preghieradi Padre Pio

“Santa Maria Assunta” di Carpi

Domenica 18 marzoChiesa di San Nicolò - Carpi

Incontro di preghiera

• Ore 15.20: Accoglienza• Ore 15.30: nel salone, catechesi e

comunicazioni al Gruppo• Ore 16.30: in chiesa, esposizione

del Santissimo Sacramento e ado-razione eucaristica

• Ore 16.55: Recita del SantoRosario

• Ore 17.30: Santa Messa

Tutti sono invitati a partecipare.

“Umiliati sempre ed amorosa-mente avanti a Dio ed agliuomini, perché Iddio parla a chiveramente tiene il suo cuoreumile dinanzi a Lui e l’arricchiscedei suoi doni”.

(Padre Pio)

Parrocchia della Cattedrale

Pellegrinaggio al santuariodi Boccadirio

Parco di Monte Solea Marzabotto

e abbazia di Monteveglio

Domenica 22 Aprile 2012

PROGRAMMA- Ore 8.00 partenza in pullman dal

Sagrato della Cattedrale di Carpi.- Ore 10.00 arrivo previsto al San-

tuario di Boccadirio.- Ore 11.00 S.Messa.- Ore 13.00 pranzo al sacco.- Ore 14.30 partenza per il Parco

di Monte Sole a Marzabotto e aseguire Monteveglio per visita del-l’Abbazia e recita dei Vespri.

- Ore 18.30 rientro verso Carpi conarrivo previsto per le ore 20.00.

Quota individuale di partecipazio-ne: Euro 25,00.Info: 348/2566001 rif. PasqualeCortese

2318 marzo '12

Il quotidianodei cattolici

Agenda

Frequenza per la diocesiFM 90,2

I parroci sono invitati a far pervenire alla redazione eventuali modifiche:tel 059 687068, fax 059 630238, e-mail [email protected].

ORARIO SS. MESSE

Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,00: Ospedale

Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Nicolò, S. Francesco • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30: Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Nicolò, S.Francesco • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale

Prima messa festiva: • 18,30: Quartirolo, Corpus Domini •19,00: S. Croce

Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15: Quartirolo, S. Croce• 11,30: Panzano, Corpus Domini

Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,Limidi

Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:Limidi

Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giu-seppe Artigiano, S. Marino Ponticell i , Fossoli • 20,30:Budrione

Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano • 10,00: Migliarina, Fossoli • 11,00: S.Marino, S.Giuseppe Artigiano • 11,15: S. Agata-Cibeno, Budrione• 11,30: Fossoli • 18,30: S. Giuseppe A.

Prima messa festiva: 18,00: Rolo, Novi di Modena • 19,00: S.Antonio in M. • 20,30: Rovereto

Festive: 8,30: Novi di Modena, Rovereto • 9,30: Rolo • 10,00:Novi di Modena, S. Antonio in M. • 11,15: Rolo, Rovereto •17,00: Novi di Modena

Prima messa festiva: 17,00: Mirandola Casa di Riposo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: MirandolaDuomo • 19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Fran-cesco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Prima messa festiva: 18,30: Concordia, S. Possidonio• 19,00:Fossa • 20,00: Vallalta

Festive: 8,00: Concordia• 9,00: Vallalta • 9,30: Concordia, S.Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Giovanni • 11,00:Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia • 11,30: S. Possidonio

Prima messa festiva: 17,00: San Martino SpinoFestive: • 9,30: S. Martino Spino, Gavello • 11,00: Quarantoli,

S. Martino Spino • 11,15: Tramuschio

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile

Corso Fanti 7 Carpi - Telefono 059 686707

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO)Tel. 059-652552 - [email protected]

In aereoAccompagna don Marino Mazzoli

Quota base: 1.400 euro.

Benedetto XVI ha conferma-to presidente della Conferen-za episcopale italiana, per ilprossimo quinquennio, il card.Angelo Bagnasco, arcivesco-vo di Genova. Il porporatoera stato nominato presiden-te della Cei il 7 marzo 2007 ecreato cardinale nel Concistorodel 24 ottobre 2007.

Il comunicatodel card. Bagnasco“La decisione di BenedettoXVI di confermarmi nel ser-vizio di presidente della Con-ferenza episcopale italianarinnova in me una profondaemozione”. È quanto ha af-fermato il card. AngeloBagnasco in un comunicatodopo la conferma a presiden-te della Cei. “Nell’accoglierecon gratitudine e in spirito difede la designazione del San-to Padre – commenta il cardi-

Benedetto XVI ha confermato il card. Bagnasco presidente della Cei

Con gratitudine e in spirito di fede2)”. Il card. Bagnasco saluta“cordialmente – all’inizio diquesto nuovo mandato – tuttii vescovi, ringraziando cia-scuno per la collaborazionefin qui sperimentata eauspicando di poter insiemecontinuare a servire la Chiesache è in Italia, cosìcapillarmente diffusa in ognicittà e contrada. La comunio-ne dei vescovi tra di loro eattorno al Papa rafforzi lamissione e la testimonianzacristiana in una società che,per quanto segnata da unaprofonda crisi culturale edeconomica, non cessa di spe-rare in un futuro migliore”.

La segreteria della Cei“Sentite e vive felicitazioni”al card. Bagnasco. A porger-le “a nome mio personale edella segreteria generale” èmons. Mariano Crociata,

ne del nuovo elevatore• Ore 19: nella chiesa di Santa Chiara, Lectio divina con i

giovani dell’Azione cattolica

LUNEDÌ 19 MARZO• Ore 19: nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano, Santa

Messa nella festa del patrono

MARTEDÌ 20 MARZO• Ore 21: sarà a Lugo nella parrocchia San Gabriele per una

Lectio divina su “Il segreto di Nazareth” in preparazione allaGiornata mondiale delle Famiglie

MERCOLEDÌ 21 MARZOBenedizioni pasquali nelle aziende del territorio

GIOVEDÌ 15 MARZO• Ore 21: nella parrocchia di Quarantoli interviene all’incon-

tro del corso in preparazione al matrimonio

SABATO 17 MARZO• Ore 18.30: a Concordia, celebra la Santa Messa con i

sacerdoti della Settima zona pastorale. A seguire, cena eincontro.

DOMENICA 18 MARZO• Ore 9.30: in Seminario, Lectio divina al ritiro di Quaresima

per le famiglie organizzato dall’Ufficio di pastorale familiare.• Ore 12: Santa Messa in Cattedrale• Ore 16.30: alla Casa della Divina Provvidenza, inaugurazio-

La Tvdell’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna

segretario generale della Cei.“Nel ringraziare il Santo Pa-dre – afferma mons. Crociata– viene spontaneo sottolinea-re lo stile rigoroso e l’autore-volezza crescente della pre-sidenza del card. Bagnasco,in anni nei quali le nostreChiese hanno affrontato sfi-de impegnative e condivisola fatica del Paese, segnato dauna profonda crisi economi-ca e valoriale. In questa nuo-va tappa del cammino, ci sen-tiamo impegnati a crescereancor più nella comunione,per adempiere alla missionedi educare alla vita buona delVangelo. Mentre rinnoviamoal cardinale presidente grati-tudine e stima per l’operasvolta, gli confermiamo pie-na disponibilità a collaborareal suo servizio per il benedella Chiesa in Italia”.

nale – desidero confermare aLui la mia personale dedizio-ne perché la Chiesa nel suoinsieme e, in essa, i Pastori,‘si mettano in cammino percondurre gli uomini fuori daldeserto, verso il luogo dellavita, verso l’amicizia con ilFiglio di Dio’ (cfr. Porta fidei,

Accompagna don Roberto BianchiniQuota di partecipazione

(8 giorni-6 notti): 1.615 euro.

UzbekistanCon Samarcanda

sulla Via della seta27 aprile-4 maggio

AndalusiaLa festa delle sante croci

Malaga, Siviglia, Cordoba,Granada e Gibilterra29 aprile – 6 maggio

Ascom Confcommercio Fam e Deutsche Bank

INVITANO imprenditori, lavoratori autonomi, commercianti, artigiani e liberi professionisti a

partecipare all’incontro pubblico di approfondimento sul tema:

LA NUOVA NORMATIVA “ANTIRICICLAGGIO”

EFFETTI SULLA GESTIONE QUOTIDIANA DELLE IMPRESE

INDAGINI FISCALI

che si terrà

MERCOLEDì 21 MARZO 2012

ALLE ORE 20,45

presso la Sala Riunioni di ASCOM CONFCOMMERCIO FAM

a Carpi in Via Mazzini n.5

Introduzione ai lavori :

GIORGIO VECCHI Presidente ASCOM CONFCOMMERCIO ZONA DI CARPI

Relatori:

Dott. GIACOMO GIUSEPPE SCARINGI

Responsabile antiriciclaggio Gruppo DEUTSCHE BANK ITALIA

Dott. GIORDANO BORGHI e Dott. MASSIMO GANDOLFI

Responsabili dell’Ufficio Fiscale ASCOM CONFCOMMERCIO MODENA

SABATO 24 MARZO P.V. ALLE ORE 11,00 VERRA’ INAUGURATA

UFFICIALMENTE LA FILIALE DI CARPI DELLA DEUTSCHE BANK

IN VIALE FELICE CAVALLOTTI N.20/E

Ascom Confcommercio – Imprese per l'Italia

Via G.Mazzini 5 – 41012 Carpi Tel.059.7364511 - Fax 059.641064 E-mail: [email protected] Via Matteotti 20 - 41019 Soliera Tel.059.7364151 – Fax 059.7364150 E-mail: [email protected]

ASCOMCONFCOMMERCIOFAM ZONA DI CARPI, NOVI DI MODENA E SOLIERA