Set Febbraio 2012

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Emma Marrone vince il Festival delle donne febbraio2012 Arisa | Noemi | Samuele Bersani Set Talenti: Andrea Panichi | Radio Set: Federico Scavo | Palco&Scena: Laura e Giorgia Cinema: Verdone e Ozptek | Arte | Moda | e tanto altro ancora. anno XI n. 2 - Febbraio 2012 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta

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Set Febbraio 2012

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Emma Marronevince il Festival delle donne

febbraio2012Arisa | Noemi | Samuele BersaniSet Talenti: Andrea Panichi | Radio Set: Federico Scavo | Palco&Scena: Laura e GiorgiaCinema: Verdone e Ozptek | Arte | Moda | e tanto altro ancora.

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Emma Marrone vince il Festival delle donne. Terza vittoria nelle ultime quattro edizioni ad appan-naggio di cantanti arrivati alla ribalta dal mondo ta-lent. Un anno fa trionfava il prof. Vecchioni con il terzo posto di Albano. Oggi la classifica finale mostra un podio con età complessiva di 85 anni. Un Festival con età media bassa e ad appannaggio delle voci femminili che sin dalle prime battute hanno mostrato di avere una marcia in più a livello di interpretazione e voti. Un numero prevalente-mente dedicato a Sanre-mo, kermesse che ci ha visto ancora una volta pre-senti sul luogo del delitto.

Voci, protagonisti, vincitori e vinti raccontati dai nostri servizi e dalle nostre im-magini. Contenuti che da questo mese assumono una nuova veste grafica, un rinnovato contorno stilistico. Il “nostro” SET diventa più ricco di foto e soprattutto sempre più addentrato nei contenuti. Naturalmente con tante altre sorprese. Nuovo abi-to, uguale impegno e pas-sione: tutte caratteristiche che ci hanno accompa-gnato nei primi dieci anni del nostro cammino. Già, perché SET compie dieci anni esatti dalla prima stampa. Sia chiaro. Ab-biamo voglia di aggiunge-re ancora tante candeline a questa torta buonissi-

ma. Non solo Festival. In ribalta altri due fenomeni musicali: i Ghost gruppo che continua a scalare le classifiche, e i 99 Posse tornati con un progetto che non passa inosserva-to. Ogni compleanno che si rispetti vuole il suo rega-lo. Dal 5 marzo vi aspet-tiamo sulla nostra pagina facebook (Setweb.it) e sulle frequenze di New Radio Network. Ritorna il social game “Al Centro della grande musica”. Si vincono due biglietti per il nuovo live di Laura Pau-sini. Sui siti web del gior-nale e della radio i dettagli per partecipare al concor-so. Dieci anni e un mese: i nostri colori sono ancora più luccicanti che mai….

Set compie dieci anni. Vi regaliamo Laura Pausini!VINCE EMMA, LA MUSICA E’ DONNA!

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febbraio2012EDITORIALE

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12 16 2407 EMMA MARRONELa vincitrice del 62° Festival di Sanremo

16 NOEMITerza al Festival, prima nelle radio e in classifica

12 ARISAUna “Notte” che ha stregato tutti

24 GHOST“La vita è uno specchio”: il nuovo album

22 Set Libri | 27 Set Moda | 28 Set Solidarity | 30 Set Radio | 33 Set Arte | 34 Set Talenti | 40 Set Palco & Scena | 42 Set Cinema | 44 Set Da non perdere | 45 Set game | 46 Set Oroscopo

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SOMMARIO

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nel Festival delle donne (e di Celentano)

il trionfo diEmma Marrone

IN ARCHIVIO UN SANREMO ANCORA “VITTIMA” DEL TELEVOTO A DISPETTO DELLA QUALITA’. L’EX ALLIEVA DELLA DE FILIPPI SI IMPONE DAVANTI AD ARISA E NOEMI, IN UNA KERMESSE DOMINATA DAL GENTIL SESSO. A SAMUELE BERSANI IL PREMIO DELLA CRITICA, NINA ZILLI RAPPRESENTERA’ L’ITALIA ALL’EUROSONG CONTEST

tx Vincenzo [email protected] Domenico Ruggiero & Alessandro Tocco

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EEmma Marrone vince il Sanre-mo “cannibalizzato” da Adriano Celentano, della farfalla di Be-len, della foca di Rocco Papa-leo, dagli errori tecnici, dell’au-dio da festa di piazza, dagli stra-falcioni di Gianni Morandi, dagli ospiti internazionali (molti dei quali completamente fuori luogo e tema), del podio tutto al fem-minile. Sul ritorno in televisione del Molleggiato si è creata tutta l’attesa della vigilia, preparando il terreno a una kermesse che

ha sentito la mancanza di una “vera” star straniera e con un parterre di canzoni qualitativa-mente non eccellente. L’attesa per il “cosa dirà e farà” Celenta-no è stato l’autentico tormentone della sessantaduesima edizione. Intorno poco o nulla. Nulla come le stesse prediche di Adriano che, forse, hanno risentito sin troppo dell’aurea del personaggio, creando panico, scompiglio e dimissioni (quelle del direttore artistico Gianmar-

co Mazzi). Un Festival che ha fatto parlare molto di se su Twit-ter (autentica novità dell’edizio-ne 2012) e poco a livello disco-grafico. Non si intravede, infatti, un disco che possa quantomeno gareggiare con i mostri da clas-sifica. In un panorama musicale piatto e sempre costantemen-te condizionato del televoto, (che senso ha rivoluzionare la categoria giovani se poi vince Alessandro Casillo?), un’al-tra ex allieva della De Filippi si

impone forte di una community con numeri da capogiro. Grinta, voce, veracità e nessun pelo sul-la lingua. Ha chiuso al Festival un percorso iniziato un anno fa quando conquistò la piazza d’o-nore con Modà. E’ tornata con un pezzo di Kekko Silvestre, ma stavolta l’amore e i giorni di sole non c’entrano. La canzone rispecchia l’Italia e una parte del-la crisi che il paese sta attraver-sando. “Non è l’inferno” è desti-nata a mietere successi, grazie

anche ad un testo che puntando il dito sul mondo dei precari, può trovare credito anche su diver-si tipi di pubblico. Alla cantante salentina e alla sua anima rock, l’augurio di trovare in questa af-fermazione la partenza per nuo-vi progetti e per dare seguito alla sua crescita artistica. Cosa non riuscita a Marco Carta e Valerio Scanu, la cui carriera è andata in pensione anticipata dopo la classica foto di rito con il leone e la palma. Le cose da salvare 8

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PUOI AVERE SUCCESSO, VENDERE DISCHI, ANDARE FORTE NELLE CLASSIFICHE, MA QUANDO TORNI A CASA E NON TROVI AMORE TUTTO SVANISCE…

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ARISA E NOEMI AVEVANO DUE CANZONI MERAVIGLIOSE. HO FATTO IL TIFO PER LORO, E SOPRATTUTTO HO COMPRATO IMMEDIATAMENTEI LORO ALBUM

vai su www.setweb.it e guarda la clip video dedicata ad EMMA MARRONE

© Riproduzione riservata

di questo Sanremo? Il garbo e l’incisività di Samuele Bersani (seconda partecipazione e se-condo Premio della Critica), la bravura e il look di Nina Zilli (che vola a rappresentare l’I-talia all’Eurosong Contest), le note cullate della nuova Arisa, sicuramente vincitrice morale di questo Festival. Nota di merito anche per Gigi D’Alessio e Lo-redana Berté, accolti con gran-de scetticismo alla vigilia. Passo dopo passo hanno conquistato il pubblico e anche buona parte della critica. La loro “Respirare” si candida a successo radiofoni-co e, forse, Gigi riuscirà anche a fare pace con la certa stampa,

sempre troppo prevenuta nei suoi confronti.

EMMA MARRONE: “SENZA AMORE IL SUCCESSO NON HA VALORE”

“Sono come una camionista tra-vestita da cantante. Sono sem-pre stata una ragazza controcor-rente: le mie amiche scoprivano la sessualità a 14 anni, io ho aspettato i 21. Le altre vestiva-no griffate, io al mercatino, ma avevo sempre il più bel culo di Aradeo, Salento. L’accanimento della critica nei confronti dei can-tanti che arrivano dai talent? Sia-mo come gli altri, conta la voce, la musica, mica il posto da cui vieni. Sono andata a Canale 5 perché non avevo soldi per per-mettermi altre strade. Maria De Filippi mi ha coccolata, dato un ministipendio, permesso di fare questo mestiere. Cosa accadrà dopo la vittoria al Festival? Puoi avere successo, la gente ti batte le mani e ti compra i dischi, ma se quando torni a casa non c’è nessuno sei una persona persa. Guardiamo cosa è successo a Whitney Houston, aveva una voce, ma alle spalle c’erano altri disagi. Droga e alcol sono pro-blemi che vengono dopo, prima c’è il vero male, non avere amo-re”. Poi, svela quelli che erano i suoi pronostici: “Sono orgoglio-sa che fossimo tutte donne sul podio: il rock è donna, la mu-sica sta cambiando. Noemi è eccezionale e il suo graffiato assomiglia molto al mio. Era la mia favorita. Arisa, anche se si mostra così dolce e vulnera-bile è una donna tostissima che sa cosa vuole e come ot-tenerlo. Ho già comprato i loro dischi e li ascolterò in macchina e a casa”.

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E’

Arisa

tx Stefania [email protected] Alessandro Tocco & Marica Crisci

“Nella mia ‘notte’ ho scopertouna nuova vita senza piu’paure e vergogne”

NONOSTANTE ARRIVASSE A SANREMO CON UN CARICO DI POPOLARITA’, E’ STATA IL PERSONAGGIO RIVELAZIONE. UNA CANZONE MALINCONICA ARRIVATA IMMEDIATAMENTE ALLA GENTE. GRAZIE AD UN TESTO SCRITTO DALL’EX FIDANZATO E ARRANGIATO DAL GRANDE MAURO PAGANI CHE HA PRODOTTO “AMAMI”, L’ALBUM DELLA MATURITA’.

E’ stata il personaggio nuo-vo del Festival, nonostante arrivasse all’Ariston già con un pieno di popolarità. Ro-salba Pippa, Arisa, ha se-riamente rischiato di vincere Sanremo. Solo il rush finale del televoto la fatta scalare sulla piazza d’onore. Nuovo look, ma soprattutto nuo-vo stile musicale che ha garantito alla ex giudice di

“X-Factor” una pioggia di complimenti. La sua ugo-la raffinata ha esplorato le vene della malinconia at-traverso un brano poetico e commovente. Una canzone con una doppia firma, non casuale. Testo di Giusep-pe Anastasi, l’ex fidanzato di Arisa, autore degli altri successi sanremesi e, so-prattutto, Mauro Pagani, il

maestro, uno dei più gran-di arrangiatori della musica italiana. Pagani è anche produttore di “Amami” (Warner Music), il nuovo album. Il disco della matu-rità, della femminilità e dei nuovi sentimenti.

“Sono contenta che il brano di Sanremo sia arrivato alla gente. E’ stato molto emo-12

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VIVERE DELUSIONI SERIE MI HA RESO PIU’ CORAGGIOSA E COSCIENTE. HO TROVATO LA FORZA DI COMUNICARE, SENZA AVER PAURA DEL GIUDIZIO ALTRUI

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te. Non bisogna mai vergognarsi di nulla. E’ una consapevolezza che ho acquisito con il tempo”.

- “La notte” ha subito conquistato il cuore del pub-blico, eppure il noto giornali-sta Mario Luzzato Fegiz ti ha dato quattro in pagella. Per-ché?

“Perché non ho pagato. La mia canzone può non piacere ma il quattro lo trovo esagerato. Il mio brano è onesto e sincero, vissuto così coraggiosamente, quasi un pianto. Voglio ricordare, poi, che Luzzato Fegiz ha scritto del con-certo di Elton John senza esserci mai stato. Quindi…”.

- La tua acquisita sicu-rezza è dovuta anche a cose personali?

“Vivere e fare tutto da sola ti fa amare di più. E’ molto bello esse-re quello che si è. Non rimpiango nulla di quello che sono compre-si i difetti”.

- Eppure avevi grande paura di non essere ammessa a questa edizione di Sanremo

“La paura di non esserci ci stava. Sono molto grata a Gianni Mo-randi. A me serviva pubblicizzare questo disco che rappresenta un grande progetto”.

- Il brano è stato scritto dal tuo ex fidanzato. Hai canta-to qualcosa di autobiografico.

“Tutto sentito e autobiografico. Cantare e confessare il tuo amo-re finito davanti a milioni di spet-tatori non è cosa da poco, ma quando finisce una storia speria-mo sempre che ne arrivi un’altra”. Il bello del festival secondo Arisa?

“Il bello del festival siamo noi ar-tisti che portiamo sul palco il no-stro lavoro. La musica sta attra-versando un momento critico e tutti noi abbiamo il compito di im-pegnarci sempre e comunque”.

zionante per me cantare questa canzone e penso che si sia ca-pito dall’intensità della mia inter-pretazione. Sono stata sul punto di piangere prima di esibirmi, ma poi mi sono trattenuta ed ho dato il meglio di me stessa”.

- Terza esperienza a Sanremo: era una cosa che sentivi necessaria per ripro-porti come cantante oppure lo avresti fatto a prescindere?

“Volevo riprendere a cantare. La televisione, per mia fortuna, mi tiene tra le sue grazie, ma in realtà non voglio distogliere l’attenzione dalla musica. Negli altri anni a Sanremo ho portato dei brani che assecondavano il varietà, mi sono messa al servi-zio del Festival. Negli ultimi due

anni mi sono capitate tante cose e sono cresciuta tanto, sentendo l’esigenza di raccontare un po’ più di me e di instaurare con il pubblico un rapporto un po’ più confidenziale e più intimo”.

- Cosa rappresenta in te questo cambiamento?

“Non mi vergogno più di quello che sono, della mia femminilità e delle mie debolezze. Ho abban-donato tante zavorre. Tanti com-portamenti che oggi potrei addi-rittura considerare bigotti. Non è cambiata la mia voglia di condi-videre, di dare al pubblico. Però mi difendo un po’ di più perché ho ricevuto un bel po’ di delusio-ni, ma allo stesso tempo voglio far conoscere qualcosa di me che non sia solo il lato sorriden-

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Noemi

tx Stefania [email protected] Domenico Ruggiero& Marica Crisci

Radio e iTunes: vola la rossa di Sanremo.E non “sono solo parole”…

TERZO POSTO PER LA CANTANTE CHE HA CONQUISTATO LA PLATEA CON LA BELLA CANZONE SCRITTA DA FABRIZIO MORO DOVE EMERGONO VOCE ED INTERPRETAZIONE. PRIMA IN CLASSIFICA NEL FAMOSO STORE DIGITALE, RESTA TRA LE PIU’ AMATE DAGLI AUTORI. NON LE INTERESSANO LE VITTORIE, MA ARRIVARE ATTRAVERSO LA MUSICA.

Il pezzo presentato all’Ari-ston è tra i più gettonati in radio, i suoi duetti con Ga-etano Curreri e Sarah J. Morris hanno impreziosito ancora di più la presenza a Sanremo. Al Festival non era certo andata per fare la comprimaria. Ha creduto sin dal primo momento alla forza del brano scritto per lei da Fabrizio Moro. Non

è arrivato il primo posto, ma la vittoria morale ci sta tutta. “Sono solo parole” mette in risalto la forza della sua voce, l’immediatezza e la spontaneità del testo. Un refrain, forse, martellante (il titolo è ripetuto 27 volte), ma che in realtà rappresenta la vera incisività del brano. Veronica vola su Itunes. La settimana festivaliera l’ha

incoronata regina assoluta. Un primo posto conquista-to a mani basse. La sua seconda partecipazione a Sanremo ha lasciato il se-gno.

- Attraverso “X-Factor” e Sanremo, ti sei fatta conoscere, senza vincere niente di ufficiale, ma ti sei imposta al pub-

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LAVORARE CON AUTORI IMPORTANTI E’ UNA GRANDE RESPONSABILITA’, MA ANCHE UNA SODDISFAZIONE ENORME. IN QUESTO SONO MOLTO FORTUNATA

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che anche Vasco ha scritto per me. Le canzoni sono importanti e credo nei grandi autori e nelle collaborazioni”.

- Con questa canzone sull’amore, quanto hai impara-to su questo sentimento così difficile?

“Ho imparato quanto è complica-to rendersi conto realmente del-le situazioni e quanto è difficile avere il coraggio di affrontarle e uscirne. Questo brano parla di quei muri di solitudine che pos-sono, anche improvvisamente, alzarsi in una coppia”.

- Cosa c’è dopo Sanre-mo?

“Dopo il Festival c’è il mio tour che prevede date già fissate il 25 marzo Roma e il 5 aprile a Milano. Non c’era la possibilità materiale di scrivere un altro al-bum. Poi, nel vecchio (“Rosso-Noemi” uscito la scorsa prima-vera) c’è ancora tanto materiale da proporre e credo che possa-no uscire altri singoli da questo lavoro. Spero comunque di pro-porre come secondo singolo, “In un giorno qualunque”, scritta da Alessandra Flora e Marco Ciappelli. Stiamo ancora deci-dendo, ma mi auguro di far cono-scere tante altre canzoni per far scoprire altre cose di me”.

- Ad un giovane consi-gli la strada del talent? E cosa pensi dell’iniziativa Sanremo Social?

“Ognuno ha la sua strada per far-si conoscere. L’unico modo per riuscire è quello di non mollare mai, scegliendo tutti i canali che si hanno attualmente a disposi-zione. “Sanremo Social” è stata una grande iniziativa, ho sentito delle canzoni molto belle. Una cosa è certa: è stato dato spa-zio ai giovani che vogliono farsi sentire”.

blico. È vero che non ti inte-ressa vincere?

“Non è importante vincere, spe-cie se si tratta di competizioni musicali che sono un escamo-tage più che una gara. Certo quando arriverà un’affermazione ne sarò entusiasta. Non importa da dove si parte. I talent? Ci si fanno ancora troppe paranoie. Chi ascolta la musica è fotonico e non ha bisogno di indicazioni”.

- Ti sei sentita con Fa-brizio (Moro) durante il Festi-val?

“Sono contenta di come sono andate le cose. Volevo fargli onore con una bella esibizione. Mi sono sentita molto in forma durante questo Sanremo e an-che a Fabrizio è piaciuta l’inter-pretazione. Anche questo rap-

presenta un risultato. Quando ti viene affidata una canzone è sempre una responsabilità”.

- La tua collaborazio-ne con Sara J. Morris com’è nata?

“La collaborazione con Sarah J. Morris è nata dopo un incon-tro alla casa del jazz di Roma. Le ho portato alcuni miei cd e quando si è venuta a creare la possibilità di duettare insieme a Sanremo, l’ho contattata e lei ha risposto in maniera positiva. Una gioia grandissima dividere il palco con una donna straor-dinaria. Ci siamo molto divertite a cantare Battisti. Vorrei citare anche Gaetano Curreri, che ol-tre ad essere un grande artista è un amico e sono molto felice che abbia vissuto parte di questa esperienza con me. Ricordo poi,

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99Posse

Noi Cattivi Guagliuni: “L’Italia? Una Repubblica fondata sulla disuguaglianza”.

tx Wanda D’[email protected] Alfonso Papa

ZULÙ E CO. DI NUOVO INSIEME E PRONTI A PARTIRE CON L’ATTESO TOUR 2012, PRODOTTO DALLA VESUVIO LIVE MUSIC ED IL CUI BOOKING È CURATO DALLA BIG FISH. LI ABBIAMO SEGUITI DURANTE LA REALIZZAZIONE DEL VIDEO E ABBIAMO SCOPERTO TUTTI I SEGRETI DI QUESTO ATTESO RITORNO SULLA SCENA.

- “Cattivi Guagliu-ni” primo album dopo la reunion dei 99 Posse. Siete tornati più agguer-riti che mai e soprattutto con ancora tanto da dire?

“Diciamo praticamente le stesse cose da venti anni, però ogni volta un conte-sto diverso nel quale inse-rire i nostri contenuti, che poi alla fine sono sempre quelli di una società diver-sa, possibile e ancora tutta da costruire. Abbiamo co-minciato il nostro viaggio introspettivo, dal punto di vista politico, molto prima di scrivere questo brano e quest’album. Noi oggi arri-

viamo dalla realtà dei col-lettivi e delle occupazioni. Questo ci ha “armati” e di-fesi dal punto di vista ideo-logico e politico, ma anche fisicamente, noi abbiamo occupato dei posti e abbia-mo dovuto difenderli. Ciò ci ha dato modo di costru-ire una coscienza politica forte. Anche se in questo disco ci presentiamo un po’ più, come delle perso-ne comuni, non certo come delle soggettività politiche collettive, ma con una for-tissima coscienza politica di se stessi, del proprio ruolo e delle cose che “ngap a nui” (nella nostra testa) an-drebbero fatte per uscire da

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questa condizione di mar-ginalità”.

- Nei testi di que-sto nuovo album, tirate in ballo la microcrimina-lità, i reati minori, quelli spesso commessi per disperazione.

“Ho notato che le carceri italiane sono piene per la maggior parte di gente che ha commesso reati legati allo spaccio o alla droga, ma volendo guardare più a fondo il problema è sem-pre legato ai soldi, ovvero questa è gente che, ovvia-mente, non può permetter-si un team di avvocati che li difenda decentemente, perché sappiamo bene che chi può permetterse-lo, anche per reati molto più gravi è fuori! Oltretut-to c’è da dire che l’Italia è un paese poco tollerante, e le soluzioni potrebbero essere due riguardo i pre-giudicati: li ammazziamo? Non credo sia il caso. Li rieduchiamo? Mai visto un qualcosa di concreto in merito. Non esiste un reale programma rieducativo e di reinserimento al lavoro. Resta comunque lo status di pregiudicato. Il carcere li incattivisce ancora di più, non permettendogli di ri-farsi una dignità reale”.

- Italia SPA è una repubblica fondata sulla diseguaglianza, malaf-fare e corruzione. Una fotografia alternativa di questo paese proprio nell’anno in cui ricorro-no i festeggiamenti per il 150°

“Sembra quasi che oggi

o sei un italiano orgoglioso della bandiera, oppure sei un leghista o un separati-sta del sud. Quando invece secondo me si può essere tranquillamente italiani e lavorare per un concetto di italianità ed Italia unita senza però troppo osse-quiare questo tricolore. Il Sud dell’Italia in 150 anni avrebbe dovuto avere tutte le opportunità e tutti gli stru-menti per mettersi in pari con il Nord. Basta guardare alla Germania che dopo la caduta del muro è riuscita a ottenere uno sviluppo omo-geneo, sia ed est che ad

ovest è evidente che vole-vano arrivare ad essere una potenza e lo hanno fatto in meno di 150 anni. In Italia non c’è stata questa volon-tà, fin dal primo momento era chiaro che il sud doveva essere un serbatoio di voti, di manodopera ed anche di illegalità e proprio per que-sto non bisogna credere ai politici che dicono che vo-gliono sconfiggere camor-ra o criminalità perché la camorra e la criminalità, in questo modello di sviluppo sono strutturali non sono una cosa capitata per caso”.

NESSUN RICHIAMO POLITICO. DIFENDIAMO LE NOSTRE IDEE METTENDO IN EVIDENZA LE COSE CHE SI POTREBBERO FARE PER USCIRE DALLA MARGINALITA’.“

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L’ “uomo con il sole in ta-sca” è uomo che, pur avendo dominato l’immaginazione del nostro Paese, è diventato solo raramente un personaggio let-terario a tutto tondo. Cosa che invece accade in questo folgo-rante romanzo di Cesare De Marchi (Feltrinelli Editore, pag. 192, €. 17). Ed è come se l’im-maginazione disegnasse uno dei molti possibili esiti della vi-cenda umana e politica di tan-to protagonista. Il presidente del Consiglio viene rapito dal-le Nuove Brigate Rosse. Luigi Leandri, vecchio commissario di pubblica sicurezza a Mila-

no ora trasferito alla Direzione centrale della polizia di preven-zione, si occupa del caso. Il presidente, nella sua angusta cella tra strette pareti insonoriz-zate, passa dalla crisi di clau-strofobia alla lucidità analitica, dalla paura della morte all’im-pazienza. Si parla di democra-zia, di mafia, di realtà virtuale e televisione, e il presidente risponde sempre puntiglioso, qualche volta scherzoso. Sicu-ro nella sua dialettica affronta l’interrogatorio con una sorta di leggerezza accademica, quasi salottiera, e si convince sem-pre più di potersi salvare.

TIZIANO FERRO CONCEDE IL BIS. ALTRO DIARIO, ALTRE STORIE

UN UOMO CON IL SOLE IN TASCA CHE PARLA CON I TERRORISTI

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“Ho passato tanti anni a chie-dermi perché non ho mai smes-so di scrivere questi quaderni. Adesso lo so: perché amo la mia vita e non voglio rischiare di dimenticarlo mai”. Si conclu-de così il lungo diario che nel 2010 Tiziano Ferro sceglie di aprire ai fan, trovando una difficile misura tra sincerità e pudore, malinconia e spen-sieratezza, entusiasmo e di-sincanto. Era il 20 febbraio, la vigilia dei suoi trent’anni e di una nuova stagione della vita da affrontare finalmente a viso aperto. Sulla scia del grande successo dell’ultimo album e

alla vigilia del nuovo tour, Tizia-no Ferro ritorna tra gli scaffali, mettendosi ancora una volta a nudo. “L’amore è una cosa semplice” (Kowalski Editore, pag. 128, € 12,90). Questo secondo diario riprende la cro-naca dei giorni proprio lì dove si era interrotta per raccontare dal di dentro l’esperienza ca-tartica della scrittura, la nascita di un disco e la sofferta ricerca - su una strada non sempre li-neare - dell’equilibrio interiore. Ma soprattutto, la conquista di una nuova, esaltante, decisiva consapevolezza: l’amore è una cosa semplice.

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Ghost

“Noi antidivi di successo. Sbanchiamo le classifiche con il passaparola”

tx Stefania Salviph Domenico Ruggiero & Marica Crisci

DALEX ED ENRICO, FRATELLI IN MUSICA. RITORNANO SULLA SCENA CON UN NUOVO ALBUM. I PRIMI SINGOLI HANNO PORTATO DISCO D’ORO, DI PLATINO E PREMIO LUNEZIA. ORA IL NUOVO TOUR CON IL SOLITO BAGNO DI FOLLA. STORIA, VERA, DI DUE RAGAZZI CHE TRIONFANO NELLE TOP TEN SENZA PARTECIPARE A TALENT – SHOW…

Difficile continuarli a chia-mare “caso”, dopo una serie di successi e premi costantemente inanellati. Alex ed Enrico Magistri, fratelli in musica, che nel 1996 hanno dato vita al progetto Ghost, marchio che vanta un seguito (ven-dite e live) da far tremare i nomi più altisonanti del panorama musicale. “La vita è uno specchio” è il titolo del nuovo progetto composto da undici brani prevalentemente a sfondo rock. Title-track gettonato dalle radio, Disco d’Oro e di Platino. Con lo stesso brano prestigiosa vittoria anche al Premio Lunezia Menzione Speciale. “Un nuovo album – esordisce

Alex – dove si alternano conferme e novità. “La vita è uno specchio” è distribuito dalla Warner, ed è quindi possibile reperir-lo in tutta Italia. All’interno c’è la vita vissuta. Ci sono i Ghost. Ci sono sonori-tà pop, rock, funk: tante contaminazioni. Abbiamo passato tanto tempo tra la gente comune, con le loro ansie, i loro problemi e le loro difficoltà”.

- Le nuove can-zoni alle quali siete mag-giormente legati?

“C’è un pezzo, “Per sem-pre mia, bandiera”, che parla dell’Italia dove la ban-

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diera si trasforma in qual-siasi cosa, per esempio la fede calcistica, un amore profondo per una persona, la passione per la musica. Poi c’è “Relazione com-plicata” dove si parla della nostra vita e quindi anche di quella di tutti. Chi non ha avuto una relazione complicata con il cervello? Capita di incontrare perso-ne che in testa hanno nodi che non si sciolgono mai”.

- Avete un segui-to incredibile. Fans che spuntano da ogni dove. Eppure non siete divi da copertina: come vi spie-gate questo crescendo di massa?

“Segreti non ce ne sono tranne uno, quello di es-sere se stessi e suonare sempre dal vivo. Noi siamo nati come band live, abbia-mo alle spalle quindici anni di concerti. Cerchiamo di dare sul palco tante emo-zioni da condividere con il pubblico. Se sei vero e onesto le persone ti ama-no per questo e per l’ener-gia che trasmetti. Riesci così sempre ad andare avanti. Facciamo di tutto per mantenere sempre il legame con il pubblico an-che perché davvero ci in-segnano tanto”.

- Un consiglio ai giovani che vogliono fare musica. Siamo nella società dell’ “usa e get-ta”.

“Assolutamente mai tutto e subito perché in realtà la strada è lunga. Vasco e Liga, due colossi della mu-sica italiana, hanno fatto una gavetta impressionan-te. Bisogna confrontarsi e apprendere anche da chi, ipoteticamente sa anche

meno di te o da chi fa qual-cosa che magari non piace. Il primo consiglio è quello di suonare tanto dal vivo, essere sempre se stessi e portare avanti con passione e umiltà il proprio amore per la musica”.

- La musica in tele-visione: chi l’ha vista?

“Da bambini vedevamo concerti, programmi con classifiche, esibizioni live. Era bello perché i quindi-cenni di allora hanno avuto modo di considerare la mu-sica come una passione da coltivare, non uno strumen-

to per apparire e diventare famoso. Che poi sarà anche facile apparire, ma è altret-tanto immediato sparire ed essere dimenticati”.

- Il vostro rapporto con la Campania e i suoi tanti contesti musicali

“Napoli è la New York ita-liana. Artisti come Pino Da-niele sono un esempio per tutti. La musica classica na-poletana che è bellissima. Siamo particolarmente le-gati a Tony Esposito, tante volte nostro ospite con le sue impareggiabili esibizio-ni”.

SUL SITO WWW.GHOSTMUSIC.IT GLI AGGIORNAMENTI SUI LIVE. “I PROSSIMI OBIETTIVI? PORTARE LA NOSTRA MUSICA AL FESTIVAL DI SANREMO!“

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re A Parigi, capitale mondiale della moda, l’Haute Couture ha sfilato presentando le colle-zioni primavera estate 2012. In tre giorni, dal 23 al 25 genna-io scorso, si sono alternati su elegantissime e chicchissime passerelle le più importanti maison dell’alta moda plane-taria e diversi designer italiani che per livello sartoriale ed ar-tistico sono entrati a far parte del tempio sacro del fashion. Non potendoli citare tutti posso soffermarmi sui più interessan-ti, gli stilisti che hanno scritto la storia della moda e a proposito di storia sono interessanti gli abiti da sera di Christian Dior in cui rivivono gli anni ‘50. Vi-tino da vespa e gonne ampie donano classe e femminilità, metri di tessuto avvolgono la donna con stile ed eleganza. Tutta una serie di accessori testimonia come indossare un abito Dior voglia dire indossare una filosofia di vita. Valentino invece riconferma la sua don-na bucolica, romantica e mali-ziosa allo stesso tempo. Abiti dai toni candidi e tinte pastello che vanno dal bianco al rosa pallido, all’ecrù e all’argento, delicate stampe a fiori, giochi di trasparenze, tulle, seta e l’im-mancabile pizzo. Abiti da sera, abiti cocktail, cappottini, cami-cette tutto effetto acquarello. Altro stilista italiano salito sull’Olimpo dell’alta moda fran-cese è Giorgio Armani che per la primavera-estate 2012 presenta una donna lucertola dall’elegantissimo verde mela abbinato a un raffinatissimo grigio cangiante. Abiti dalle li-nee scolpite e lavorazioni sar-toriali spettacolari.

© Riproduzione riservata

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Le storie della

tx Vincenzo Lombardi

PADRE MIGUEL: “LA VITA E’ UN’OPPORTUNITA’”

L’associazione “V.I.D.A.”, ha in-contrato la…Vita. Il bellissimo ed intenso discorso di padre Miguel Cavallè, rivolto alla platea di gio-vani, ha infatti sancito il gemellag-gio tra i volontari che si occupano dell’infanzia e dei minori a rischio e, il Festival della Vita, kermesse giunta alla seconda edizione, orga-nizzata dalla Diocesi di Caserta e dalla Società San Paolo, attraver-so il Centro Culturale San Paolo, con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Campania, della Provincia e dell’Amministrazione Comunale di Caserta. “Vivere è…generare: gio-vani aperti alla vita”, è stato il titolo del dibattito.

- Padre Miguel, come si parla ai giovani di un tema come la vita?

“Trasmettendo loro un messag-gio profondo, senza filtri. Quando si parla della vita si parla del tema più importante per le nuove gene-razioni, quelle che hanno davanti a se ancora tanto cammino. Un cam-mino fatto anche di paure, come quella di non trovare lavoro, di non riuscire a risolvere un problema per-sonale, di non superare gli ostacoli.

Padre Miguel Cavallè durante il Festival della Vita

Continuano a ritmo serrato le attività di “V.I.D.A.” che stanno già gettando le basi per la prossima missione umanitaria che si svolgerà in India il prossimo agosto. E’ possibile contattare i re-sponsabili ed avere tutti i chiarimenti a riguardo attraverso il sito ufficiale (www.vida-ong.org), ma anche attraverso i social network come fa-cebook (Ong V.I.D.A.) e twitter (@vida_ong). Nei prossimi mesi tantissime iniziative di bene-ficenza per continuare la raccolta dei fondi e raggiungere gli obiettivi.

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Sono tanti i ragazzi che rischia-no di perdersi a causa di queste difficoltà. Perché, spesso, per i giovani è difficile capire qual è il modo più giusto di affrontare la propria esistenza. Trovare una strada, oggi, è complicato”.

- Quale il rischio mag-giore per le nuove generazio-ni?

“Di credere che la vita sia è un insieme di istanti scollegati. Mo-menti di intensità e di vuoto che si alternano. Nel mezzo di que-ste fasi si corre il rischio di vive-re senza un senso, un obiettivo. Questo non è il modo di rispet-tare il bene più prezioso che ab-biamo. La catena di momenti di godimento, interrotta dal vuoto, non ha senso”.

- Di chi bisogna diffi-dare?

“La vita non è facile, per nulla. Bisogna diffidare di coloro che vogliono inculcare la teoria della vita spensierata. Non esiste la ricetta della felicità. I ragazzi de-vono capire che queste persone non hanno a cuore il bene altrui, ma stanno semplicemente pen-sando ai propri interessi”.

- Di contro, a chi biso-gna credere?

“Bisogna credere a chi dice che la vita è difficile, che ci sono tante salite da affrontare, che bisogna sempre studiare ed im-pegnarsi. Ognuno nella vita do-vrebbe dare il meglio, sempre il massimo. Non essere passivi, dare il proprio contributo. Oggi è troppo facile essere manipo-lati. Paradossalmente proprio a causa della troppa informazione. Oriana Fallaci, non era una cat-tolica, ma nel suo famoso libro

“La forza della ragione”, diceva questo. Bisogna avere la capaci-tà critica di usare l’informazione, non di restarne vittime”.

- Con quale messaggio vuole salutare i suoi ragazzi?

“Oggi si parla di amore in ogni occasione, si trovano cuori dise-gnati in ogni posto, ma in real-tà si cerca solo la felicità facile. Anche nell’ambito dell’amicizia. Cerchiamo qualcuno da usare, non da amare. Tutto questo va a discapito della libertà. La vita è una sfida, anzi come diceva Madre Teresa di Calcutta, la vita è un’opportunità. Bisogna co-glierla. I giovani sono generosi. Chi si impegna ogni giorno, in silenzio, a dare il meglio di sé, senza cadere in violenza ed indi-gnazioni, è colui che realmente sta cambiando il mondo”.

Un momento del convegno tenutosi al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni

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FedericoScavo

tx Vincenzo [email protected]

Venti anni di consolle. Internazionale la sua musica. Toscano doc, re dell’house. Brani come “Strump”, “Lady”, “Otherside”, numeri uno in classifica. I suoi set sulle frequenze di Tendance Radio Show, il progetto di Tony Cortese.

Segui Federico su:

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Una vita per la musica la tua citazione preferita. Dove e quando nasce questa pas-sione?“Grazie a papà che era un mu-sicista e mi ha cresciuto a pane e Pinky Floyd. A sedici anni le prime feste private con gli ami-ci. Poi tutta la gavetta. Gli esor-di come light dj fino ai clubs più importanti del mondo. Un pas-so alla volta sempre con tanta passione e voglia di migliorare. Mi sono ritrovato nel 2011 a fe-steggiare i miei primi venti anni di carriera”.Cosa ti aspetti, musicalmen-te parlando, da questo nuovo anno?“Spero proprio che il 2012…sia il mio anno! Un augurio con poca ipocrisia. Gli ultimi dodici mesi sono stati molti importanti, sono riuscito a trovare un filone tutto mio e sono arrivati anche i risultati. Sono felice perché sento che sta tornando la me-lodia anche nelle tracce della dance”Come vivi l’invasione tecno-logica nel mondo della musi-ca e delle radio?“Accetto l’evoluzione tecnolo-gica, ma senza farmi condizio-

nare. Il dj non deve perdere la sua identità, il suo stile, le sue performance. Io suo con i cd, ma senza computer. Il mixer è sacro. Una sincronizzazio-ne fatta dalla macchina e non dall’uomo proprio non si può ascoltare, specie per chi come me ha conservato un po’ di stile vecchia scuola”.Chi è oggi il dj?“E’ soprattutto un producer. Le cose vanno di pari passo. Nel mio caso i due aspetti sono indivisibili. Grazie alle tracce che produco riesco a suonare al “Nikki Beach” di Miami così come all’ “Egg London”. Credo che sempre di più alla parola dj, verrà associata anche quella di produttore”.Miglior produttore house d’I-talia. Come si arriva a certi livelli? A quale produzione tieni di più?“Diciamo che stanno arrivando tanti risultati interessanti. Ci si arriva dopo venti anni di lavo-ro e sacrificio in un ambiente dove nessuno ti regala niente. Le produzioni sono come figli, si amano allo stesso modo, le senti tutte tue. Ultimamente, però, “Strump” mi sta regalan-

do tante soddisfazioni”.In radio è possibile ascoltarti su Tendance Radio Show“Un bel progetto che Tony Cor-tese e la sua squadra portano avanti con tanta passione. Non è certo facile coordinare cento radio sparse sull’intero territo-rio nazionale. La radio per chi fa il nostro mestiere è uno stru-mento molto importante, chi permette di arrivare alla gente, di farci conoscere in una veste diversa da quelle delle serate. Tendance è un format che si è parecchio evoluto, diventando ormai un faro su tutto il mondo della dance, capace di coinvol-gere appassionati di ogni ordi-ne e grado”. Un consiglio ai giovani che vogliono fare il tuo lavoro“Bisogna credere sempre in quello che si fa. Prendere spunto, ma non copiare spudo-ratamente. I Big vanno guardati fino ad un certo punto. Suono e stile devono essere perso-nali! Inutile dire che non biso-gna mollare mai, specie nei momenti più difficili. La vita di un artista è fatta di alti e bassi. Io stesso ho vissuto parecchie volte queste situazioni”.

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IL PERCORSO DEI SAPORI, COLAZIONE, PAUSA PRANZO, APERITIVO E CATERING PER QUALSIASI OCCASIONE:

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L’offerta di REDIPANE si articola con quasi un centinaio di specialità da forno.

Il retro banco ospita un accurato assortimen-to di pani tradizionali del territorio italiano e alcune specialità dai principali paesi europei.

Il contenuto di artigianalità è la costante che caratterizza tutto il percorso produttivo : ma-terie prime, ricette del territorio, lievitazione naturale e cottura su pietra. Con la stessa filosofia vengono sfornate le focacce speciali, le pizze , i croissant così come torte e dolci

tipici.Il suggestivo mondo del forno viene comple-tato da un fantasioso menù di caffetteria che accompagna le principali occasioni di consu-mo della giornata.

A Civitanova sbarcano anche i “Principini” : un menù di panini originali con ricette d’au-tore e farciti con le migliori materie prime e preparati al momento . Un mix di sapori ge-nuini in esclusiva per il primo autentico Ba-kery Cafè Italiano.

a cura di Maurizio Croceri

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Nel 2012 ricorre il suo 150° compleanno. Molte sono le cit-tà che in questo anno gli hanno riservato uno spazio speciale nei principali musei. Da Parigi a Vienna, da Berlino a Milano. Parliamo della personalità più carismatica della Secessio-ne Viennese: Gustav Klimt (Vienna 1862 – 1918). Le sue opere sono state spesso al centro delle discussioni della società, perché ritenute inac-cettabili per i concetti espres-si che andavano contro ogni ideologia, fino a giungere alla superiorità della donna, vi-sta come l’essere vivente in grado di procreare e di ab-bandonarsi completamen-te al sentimento dell’amore. Sintesi estrema delle figure, appiattimento dello spazio, motivi decorativi che passa-no dagli abiti al fondo d’oro. Sono questi gli elementi che fanno distinguere di gran lun-ga le opere di Klimt anche a chi non ha una buona cono-scenza nel campo dell’arte. Sin dall’inizio della sua car-riera, si è dedicato alla de-corazione di spazi pubblici e adesso le sue opere sono conservate nei più gran-di musei di tutto il mondo. Attualmente è possibile ammi-rare presso lo Spazio Ober-dan di Milano (3 Febbraio – 6 Maggio) una serie di disegni correlati al famoso affresco “Fregio di Beethoven” (1902 – Palazzo della Secessione di Vienna), dove si potranno am-mirare i motivi grafici e le alle-gorie ideate da Klimt per ce-lebrare il grande compositore. E’ forse uno dei dipinti meno noti, ma non per questo meno importante degli altri, dove Klimt da pieno sfogo al senti-mento e alla passione.

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CHI VUOLE SAPERE DI PIÙ SU DI ME, CIOÈ SULL’ARTISTA, L’UNICO CHE VALE LA PENA DI CONOSCERE, OSSERVI ATTENTAMENTE I MIEI DIPINTI PER RINTRACCIARVI CHI SONO E COSA VOGLIO.

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Mostra in corso dal 4 febbraio al 6 maggio 2012.Spazio Oberdan - Viale Vittorio Veneto, 2 - Milano“Gustav Klimt: disegni intorno al fregio di Beethoven”.

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AndreaPanichi

tx Wanda D’[email protected]

CITTÀ: TeramoETÀ: 29PROFESSIONE: AttoreSOGNO NEL CASSETTO:Finire di pagare il muto prima dei 35 anni

CONTATTO

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Un cuore che batte, i mormo-rii della gente che si fa strada verso la poltrona rossa, il tut-to attutito da un manto rosso che fa da muro. Le voci emo-zionate degli attori che ripas-sano le proprie battute e un bambino che guarda oltre il sipario. Ogni rumore è un’e-mozione che entra nel cuore. Lì comincia tutto, con queste emozioni insidiate nella sua carne si è iniziato al mestie-re di attore, pronto a dare il meglio e il peggio di se ai suoi personaggi, aspettan-do il ritorno di quelle stesse emozioni.

Ci racconti il tuo primo in-contro con la recitazione?

“La mia prima volta fu alle scuo-le medie, lo spettacolo era sta-to scritto dalla mia insegnante. Di quel giorno ricordo pratica-mente ogni cosa: le prove, l’an-data in scena. Fu un’esperien-za interessante, anche se una volta finita non fui triste più di tanto. Il mio unico pensiero era tornare a giocare a calcio con i miei amici. Compiuti sedici anni però, iniziai a capire che quello che volevo fare da grande era quello che avevo già fatto da

piccolo: stare su un palco o da-vanti una macchina da presa”.

La tua esperienza varia tra te-atro e tv. Quale di questi ge-neri, simili tra loro, preferisci e perché?

“Sono completamente diversi, a partire dalla lavorazione fino alla fruizione, ma allo stesso tempo due maniere affascinanti per dire delle cose. Non saprei dire quale preferisco, posso dire che sono più le volte che sono salito su un palco a di-spetto di quelle in cui sono sta-to davanti ad una Mdp. Il teatro ti rimanda delle cose legate alla natura dell’essere uomo e che restituisca qualcosa. Questo non vuol dire che ritengo più importante il teatro al cinema, ma solo che il primo ha delle specifiche tipiche mentre il se-condo, forse perché filtrato da mezzi tecnici, non riporta tutte le emozioni”.

“La lingua nel bacio” è stato Premio della Giuria nella pri-ma edizione di “Proposte in Cantiere” per il miglior cor-to, presidente Paola Tiziana Cruciani. Cos’è per un attore un premio?

“Solo il segno che magari hai fatto bene una cosa. Per quan-to riguarda “La Lingua nel Ba-cio”, eravamo nel residenziale per “Parabola” e Saverio Ta-vano, autore e attore, insieme a Chiara Lombardo e me, ci propose di partecipare a que-sta rassegna. Il tempo a di-sposizione era davvero poco, ma eravamo e siamo convinti di essere un gruppo abbastan-za affiatato sopra e fuori DAL palco. Credo che quel premio sia stato un riconoscimento di gruppo”.

Progetti futuri?

“Con Saverio e Chiara c’è “La lingua nel Bacio” che dovrà essere ampliata e portata a teatro per diventare uno spet-tacolo. Per marzo presentere-mo la serie indipendente “Mo Affittamo” scritta e diretta da Marco Todisco. Il 28 febbraio, con la mia compagnia, la “Gal-lo-Sansone”, debutteremo al Centrale Preneste di Roma, in occasione della rassegna “Voci del Territorio” con il testo “La Parabola della Croce Storta”, un testo scritto da Flavia Gallo e diretto da Flavia Gallo e Fio-na Sansone”.

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L’Incoronata

COSI’ LUISA SANFELICE RIVIVE NELLO SPETTACOLO DI EMANUELE TIRELLI.

tx Marica [email protected]

DOPO I SUCCESSI ESTIVI, RITORNA LA STORIA DELLA NOBILDONNA IN SCENA A NAPOLI, SALERNO E TORRE DEL GRECO. SPIEGA L’AUTORE: “IL RACCONTO DI UNA DONNA DIBATTUTA E CONTROVERSA. E’ UNA VICENDA CHE ANCORA OGGI PUO’ FAR RIFLETTERE SULL’ITALIA, PARTENDO DA NAPOLI CITTA’ TROPPO ACCONDISCENDENTE”.

Ha debuttato nello scorso mese di luglio e ha affron-tato un lungo e felice cam-mino. Uno spettacolo che associa storia e tradizione e che ora ritorna in scena in questo mini tour campa-no. Una commedia scritta e messa in scena da giovani dove la passione è l’ingre-diente che sopperisce a tanti problemi e difficoltà. Una passione percepita anche dal pubblico che sta continuando a premiare questo lavoro. Ritorna in scena Luisa Sanfelice, Na-poli, la rivoluzione del 1799 e l’ossessione. Sono solo quattro dei temi portanti de

“L’Incoronata”, assolo te-atrale scritto da Emanuele Tirelli per l’interpretazione di Mariangela D’Amora e la regia di Iolanda Salvato sulle musiche di Igor De Vita. La pièce torna in Cam-pania dopo le recite estive e gli appuntamenti romani dello scorso autunno. Dopo il primo “assaggio” al Teatro Civico 14 di Caserta, il tour prosegue al TIN Teatro In-stabile di Napoli (dal primo al quattro marzo), poi al Te-atro Nuovo di Salerno (nel mese di marzo) per chiude-re all’Ethnos Club di Torre del Greco (21-22 aprile).

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La produzione di Tavole da Palcoscenico parte dalla figura storica di Lui-sa Sanfelice, donna molto parlata e poco conosciuta che ricompare in compa-gnia di sua madre a Piazza Carità a Napoli nella notte dell’anniversario della sua morte per consumare la vendetta nei confronti di Ferdinando di Borbone. Il re, accanito contro di lei, l’ha condannata a morire rifiutandole la grazia chie-sta dalla stessa famiglia reale. Luisa si esprime in lingua napoletana e rac-conta un’esistenza pro-fumata di fiducia, l’amore per il marito Andrea che la abbandonerà per debiti di gioco, le amicizie dissolte, la morte dell’unico uomo che abbia avuto cura di lei, la rivoluzione napoletana. L’ossessione deflagra sul palco in una più ampia e dolorosa consapevolezza. Gonfia di rancore, l’ani-ma è cieca e preda di se stessa mentre inciampa in una corda sempre più ro-busta convincendosi che scioglierà tutti i suoi nodi in un colpo solo. Luisa vuole porsi come lo spec-chio di una volgarità ben più pericolosa, quella del potere che stritola senza mediazioni chi non si alli-nea ai suoi disegni. Ogni suo gesto diventa un atto di accusa verso coloro che dentro e fuori della Reggia hanno conosciuto un desti-no rispettabile, lasciandola in balia di una violenza che è sempre la stessa, qua-lunque maschera indossi nello scorrere dei secoli.

“Questa - commenta l’au-tore Emanuele Tirelli - è la storia della bellezza vinta da una solitudine numerosa e taciuta dal sorriso. Il racconto di una donna dibattuta e controversa. Di un periodo fondamentale per l’Italia, ma increspato da un regno ferino e da un ricordo sempre più sbiadito. E’ il ritratto di una necessità. La cornice di una città me-ravigliosa e forte, ma anche vanitosa e, troppo spesso, capricciosa e accondiscen-dente. Alla fine, l’unico vero incanto sarà quello dell’a-

scolto: è solo quando tutto è finito che tutto può iniziare davvero”.

La regista non si preoccupa di cucire addosso alla pro-tagonista elementi in grado di confermare o negare le accuse che furono mosse al suo personaggio. “Con l’e-spressione attoriale di Ma-riangela D’Amora - dice la Salvato - vogliamo raccon-tare questa vicenda come un’autoriflessione sull’Italia, su Napoli e su alcuni moti che caratterizzano l’essere umano”.

L’autore dello spettacolo, Emanuele Tirelli

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IL NUOVO ALBUM “PSYCO” CELEBRA I PRIMI VENTI ANNI DI CARRIERA DEL CANTAUTORE BOLOGNESE. 26 SUCCESSI RIVISITATI E DUE BRANI INEDITI

tx Vincenzo [email protected] Alessandro Tocco

Samuele Bersaniun gol al festival

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““Psyco – 20 anni di canzoni”, album di 26 brani, più due ine-diti: “Il pallone”, brano del Fe-stival e “Psyco”. Samuele ha vinto il Premio della Critica “Mia Martini”. “La canzone del Festival, per quanto musical-mente sembri semplice, non lo è per nulla. Del premio sono molto contento. Ogni volta che vado a Sanremo non torno mai a mani vuote”.

- Tempo fa cantavi “Chiedi l’autografo all’as-sassino?”. Frase diventata tristemente attuale.

“Tempo fa scrissi “Cattiva” (c’e-ra il delitto di Cogne, ndr) e nel ritornello dicevo quella frase. Il testo non fu subito compre-so. Oggi i tempi sono cambiati e lo squallore moderno por-ta la gente a farsi fotografare davanti alla nave affondata oppure a chiedere l’autogra-fo a “zio Michele”. La frase è così diventata profetica. Canto spesso la degenerazione. Ci sono, però, persone che han-no voglia di sapere, di fare do-mande, di ascoltare risposte”.

C’è un nesso tra il pallone sgonfio e rubato e lo scruta-tore non votante?

“Non c’è un vero e proprio nesso tra il pallone e lo scru-tatore non votante in cui si parla di coerenza e incoeren-za. Il pallone è una favola nel senso letterale del termine. È stata pensata dopo aver visto un cane felicissimo di avere in bocca un pallone comple-tamente bucato. L’ho trovata una bellissima immagine per cui un minuto dopo aver detto che non c’è speranza posso pensare, invece, che ci sia un qualcosa di positivo. Nella vita reale mi piace di più incontrare persone coerenti”.

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“EVIDENTEMENTE CON LA STAMPA DEVO AVERE UN BUON FEELING”. QUESTE LE PAROLE DEL CANTAUTORE BOLOGNESE DOPO AVER VINTO PER LA SECONDA VOLTA IL RICONOSCIMENTO ASSEGNATO DAI GIONALISTI. LA PRIMA FU NEL 2000 CON LA CANZONE “REPLAY”

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tx Alfonso [email protected]

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99 Posse - Mercato S. Severino (SA)

Giorgia PalaPartenope - Napoli

15 - 16 - Laura PausiniPalamaggiò - Caserta

Mario BiondiTeatro Agusteo - Napoli

Pino Daniele - Teatro Fenice(Senigallia)

PRIMAVERA CON LAURA E GIORGIA. “IL VIZIETTO” ARRIVA A TEATRO

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La depressione della “crisi” si può com-battere anche con spettacoli di qualità. Copertina per Laura Pausini e l’ “Inedito World Tour”, il concerto dei grandi nume-ri. Le canzoni storiche e i nuovi brani dove spiccano i meravigliosi testi di Niccolò Agliardi. Tris d’assi a Napoli. Mario Bion-di al Teatro Augusteo, il “Sud” di Fiorella Mannoia al Palapartenope e l’atteso “Die-tro le apparenze” di Giorgia che torna in live dopo una lunga assenza (27 marzo). Al Teatro Diana di Napoli spicca il Mae-stro Carlo Giuffrè con “Questi Fantasmi” (fino al 4 marzo), seguito da Carlo Buc-cirosso (con Valentina Stella) che ritorna con “Napoletani a Broodway”. La coppia inedita Massimo Ghini e Cesare Bocci nell’esilarante versione teatrale de “Il Vi-zietto”, in scena al Teatro Augusteo di Na-poli (9- 18 marzo).

TRE DATE A CASERTA PER LA PAUSININAPOLI IN SCENA AL DIANA CON CARLO GIUFFRE’ E CARLO BUCCIROSSONUOVO TOUR PER MARIO BIONDI

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Massimo Ghini – Cesare Bocci – Il Vizietto Teatro Augusteo - Napoli

Luigi De Filippo – A Che Servono Questi Quattrini?Teatro Comunale - Caserta

Gomorra – Di Roberto Saviano e Mario GelardiTeatro Delle Palme - Napoli

Carlo Buccirosso – Napoletani a BroodwayTeatro Diana - Napoli

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VERDONE &OZPTEK:GRANDECINEMA ITALIA

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Genere: Commedia | Nazione: ItaliaRegia: Lucio Pellegrini | Cast: Lucia-na Littizzetto, Rocco Papaleo, Gisella Burinato, Pietro Castellitto | Uscita: 23.03.2012

Genere: Commedia Drammatico |Nazione: Italia | Regia: Ferzan Ozpe-tek | Cast: Elio Germano, Margherita Buy, Vittoria Puccini, Beppe Fiorello, Andrea Bosca | Uscita: 02.03.2012

Tre pellicole nostrane tra comme-dia, risate e cinema d’autore. Co-pertina per Carlo Verdone. “Posti in piedi in Paradiso”, racconta le (dis)avventure di tre padri divorziati. Si ride e si riflette. Nel cast Pierfran-cesco Favino, Marco Giallini e Micaela Ramazzotti. I fratelli Van-zina provano a riportare in auge il loro cinema. Lo fanno con “Buona Giornata”, film ad episodi girato in varie città. Christian De Sica, Die-go Abatantuono, Vincenzo Sa-lemme, Lino Banfi, Maurizio Mat-tioli. Torza anche Ferzan Ozptek. Elio Germano, Margherita Buy, Beppe Fiorello e Vittoria Puccini interpreti di “Magnifica Presen-za”. Un film di paure, divertimento e dramma. Altri film consigliati: due generazioni a confronto in “Dieci regole per farla innamorare” con Vincenzo Salemme e Guglielmo Scilla. Giovanni Vernia (Zelig) porta al cinema il personaggio di Johny Groove in “Ti stimo fratello”. La strana coppia Rocco Papaleo – Luciana Littizzetto protagonista de “E’ nata una star”. Due genitori che scoprono di avere un figlio “divo” del cinema hard.

tx Vincenzo Lombardi

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Dopo l’intensa attività teatrale e letteraria che ha caratterizzato gli ultimi sette anni della sua carriera, Giulio Casale torna sulla scena musicale con “Dalla parte del tor-to”, un nuovo progetto discografico in cui fa rivivere la sua anima rock. “Mi pare ormai evidente a chiunque che “la crisi” che stiamo attraver-sando non sia un fatto solo e soltan-to economico ma casomai di siste-ma e, quindi, innanzitutto culturale.

Non ci sarà più nessun Pasolini, nessun John Lennon, nessun Mar-co Ferreri, no Bob Marley o Joyce, quell’epoca-epica è finita. Insieme resta vivo un certo “rampantismo” che rima sempre con egoismo, che cito, ad esempio nel brano “Fine”, facendo riferimento a una crisi di coppia (seni nudi e riga nera), em-blema di convivenza tra diversi non riuscita, mancata. D’altra parte è pur vero che ogni crisi apre sem-pre a sviluppi ulteriori e forse siamo semplicemente a un punto di svol-ta, qualcosa di meglio può ancora venire, per tutti. Se poi anche non fosse inviterei l’intero “Primo Mon-do” a festeggiare con un rock ‘n’ roll party i suoi ultimi giorni”. L’album “Dalla parte del torto”, curato da Marco Tagliola (Baustelle, Capos-sela, Giovanardi), è prodotto da Giovanni Ferrario.

Norah Jones ha fissato per il 2 maggio l’uscita di “Little Broken Hearts”, il nuovo album prodotto da Danger Mouse. La Jones ha, inoltre, rivelato la copertina dell’al-bum e la track-list di 12 canzoni originali co-scritte da lei e Burton. Norah ha tratto ispirazione per la copertina dell’album dai poster di vecchie pellicole che adornano lo studio di Burton a Los Angeles. “Little Broken Hearts” è il passo successivo dell’evoluzione artistica di una delle cantautrici più intriganti

al mondo. Norah è apparsa nella scena mondiale dieci anni fa con l’uscita di “Come Away With Me”, che ha fatto di una nuova voce un fenomeno globale, imponendo un nuovo parametro nella musica pop di quel tempo. Quasi sicuramente ad inizio aprile anteprima dell’album con il primo singolo radiofonico

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Ci sono tre scatole: la prima contie-ne due palline bianche, la seconda due palline nere e la terza una bian-ca e una nera. Sui rispettivi coperchi ci sono le scritte BB, NN e BN ma nell’apporre le etichette è stata fatta confusione e i coperchi risultano in disordine, in modo tale che quello che c’è scritto sul coperchio sicu-ramente non coincide con quanto è contenuto all’interno della scatola. Senza guardare all’interno di ogni scatola, quante palline è necessario estrarre, al minimo, per determinare l’esatto contenuto delle tre scatole?

Moratti va in chiesa. Ad un cer-to punto si sente una voce che dice: “MASSIMO...........MASSI-MO........” al che Moratti alza lo sguardo e dice:”Chi è????” e la voce:”MASSIMO SONO IO, SONO GESU’ !!!!!” Moratti:”E cosa vuoi da me?” GESU’ : “Massimo toglimi il chiodo dalla mano destra...” Moratti così si alza, si avvicina alla statua di Gesù e sfila il chiodo dalla mano destra, dopo di che torna a sedersi e a pregare. Dopo un po’ si sente ancora:”Massimo....toglimi anche quello dalla mano sinistra, per fa-vore!!!!” A queste parole Moratti si alza, si avvicina alla statua e sfila anche il chiodo dalla mano sinistra, e Gesù, battendo le mani: “NON VINCETE MAI.....NON VINCETE MAI....!!!!”

Sarà sufficiente estrarre una sola pallina, pur-ché dalla scatola dove vi è scritto BN. Se, ad esempio, la pallina estratta è bianca, poiché sappiamo che sicuramente l’etichetta è sba-gliata, il contenuto di quella scatola sarà ne-cessariamente BB. Lo scatolone marcato BB conterrà quindi due palline nere - e andrà con il coperchio NN e lo scatolone marcato NN conterrà una pallina nera ed una bianca, quin-di andrà con il coperchio BN - . Stesso ragio-namento se la pallina pescata è nera

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Febbraio2012

Ariete E’ un ottimo mese! Da sfruttare dall’inizio alla fine, per va-rare nuovi progetti, per liberarti da zavorre e manette, per mettere a tacere chi finora ti ha ostacolato nei programmi. Non serve essere cru-dele o troppo aggressivo. Sfodera la grinta che basta a farti valere e non lasciarti prevaricare da partner troppo autorevoli o da familiari opportunisti.

Leone L’inizio di febbraio si pro-fila ancora un periodo confuso e di-sarmonico. Ma non disperare. I moti planetari del mese sono tutti a tuo favore. Il primo, importantissimo, è il nuovo transito di Nettuno, che dopo molti anni di avversità prepara un cli-ma di rinascita per chi è nato in Leo-ne. Fortunate evoluzioni sono quelle promesse da una Venere strepitosa.

Vergine Marte, Giove e Plutone sono attivi nei confronti del segno. Per questo molti Vergine hanno am-pie energie interiori e la sensazione di poter avere tutto e subito. E’ vero, in molti casi puoi ottenere ciò che desideri con estrema facilità, ma senza un impegno costante i risultati saranno modesti. La fortuna è dalla tua parte, aiutala a favoriti, senza in-testardirti troppo su obiettivi difficili.

Capricorno Anche a febbra-io non mancano le protezioni astrali per i nati in Capricorno. Le stelle sostengono l’evoluzione personale, rafforzano la personalità, aiutano a crescere ed espandersi. Venere, Urano e Saturno ostili tendono ad influire sul tuo equilibrio emotivo. La paura di scivolare all’indietro rispetto ai progressi degli ultimi tempi potreb-be farsi strada nel tuo animo.

Bilancia Febbraio non è un mese di grandi prospettive. Le stelle non sono troppo insidiose e neppure troppo favorevoli. Tutto sommato un discreto bilanciamento di forze astra-li rende sopportabile la vita di tutti i giorni. Per prendere serie decisioni in merito all’amore è saggio, però, aspettare che l’umore risalga. Segui l’istinto e concediti il piacere della ri-flessione.

Acquario E’ ancora un buon mese, da sfruttare dall’inizio alla fine per varare nuovi progetti, per liberarti da zavorre e manette, per mettere a tacere chi finora ti ha ostacolato nei programmi. Non serve essere cru-dele o troppo aggressivo. Sfodera la grinta che basta a farti valere e non lasciarti prevaricare da partner troppo autorevoli o da familiari opportunisti.

Sorpione Febbraio è un buon mese, caratterizzato da moti planeta-ri piacevoli e molto favorevoli alla vita sentimentale. Bandita la noia, fatto largo spazio all’azione e all’avventu-ra ti attende un compito molto facile: vivere a 360 gradi questo periodo. E’ giunta l’ora di dare una nuova im-pronta alle tue giornate. L’evento più straordinario è l’ingresso di Nettuno in Pesci.

Pesci Solo Marte e qualche ba-gliore di Luna riescono a rendere ner-vosi e malinconici i giorni 2,3,15,23, per il resto il tuo cielo è splendido, e gode dei favori di tutte le stelle. In pri-mis di Nettuno che, da venerdì 3, si stabilirà per molti anni nel tuo segno. Il pianeta dell’ispirazione e dei sogni ti proporrà immagini e visioni molto più romantiche e creative rispetto al passato.

Sagittario Febbraio si presen-ta come un mese screziato da alti e bassi nella vita affettiva, specie se si tratta di quella familiare. Un evento significativo lo segnala Venere, pia-neta dell’amore, della bellezza, della creatività e della piccola fortuna che da mercoledì 8 occuperà la tua casa dell’amore. La tua vita sentimentale conosce nuove energie.

Toro Febbraio è caratterizzato da eccellenti aspetti planetari. L’amore e l’amicizia sono in festa e non potreb-be essere diversamente con i moti planetari che si susseguono nella casa delle amicizie, delle speranze e dei progetti da portare avanti con gli amici più cari. Dalle stelle ti viene offerto un bel periodo, all’insegna della sontuosità e della soddisfazione affettiva.

Gemelli Il tuo cielo di febbraio è davvero molto movimentato, non sempre in positivo ma questo ti tie-ne lontano dal rischio-noia. Persiste il lungo, pesante e faticoso transito di Marte, che innervosisce, agita e suggerisce di moderare le esaltazio-ni, le idee e gli atteggiamenti bizzarri, specie in famiglia. Saturno è perfetto per la continuità e la serietà della tua love stories.

Cancro E’ ancora un buon mese febbraio, che vede però arrivare qualche nuvoletta dispettosa verso la metà del mese. Hai a disposizione una splendida lucidità mentale, un in-tuito finissimo che, in molte occasio-ni, accresce le tue capacità di capire persone e contesti. Idee chiarissime sui tuoi progetti più intimi e sulle reali possibilità di portarli a termine.

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