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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ESAME DI STATO
(L. 425/97 - D.P.R. 323/98, Art. 5)
Anno Scolastico 2017-2018
classe 5MS
SERVIZI SOCIO SANITARI
2
Sommario
ELENCO DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE……………………………….pag. 3
VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO ……………pag. 4
PROFILO DELL’INDIRIZZO e STRUTTURA PIANO FORMATIVO……pag. 5
-Finalità dell’indirizzo e percorso scolastico
PROFILO DELLA CLASSE
-Presentazione della classe……………………………………………………………………… pag. 6
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
-Comportamenti e obiettivi didattici del consiglio di classe ……………………pag. 7
-Competenze trasversali ………………………………………………………………………… pag. 8
-Metodologia, tecniche didattiche e attività di recupero ………………………pag. 9
-Contenuti e finalità dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL)………………………pag. 10 - 11
-Attività extracurriculari e criteri e strumenti della valutazione …….………pag.12
RELAZIONI FINALI……………………………………………………………………………… da pag. 13 - 28
PROGRAMMI SVOLTI ………………………………………………………………………….. da pag. 29 - 47
Prove di SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO………………………………da pag.48 - 60
GRIGLIE DI VALUTAZIONE………………………………………………………………… da pag.62 - 68
-Calendario simulazioni……………………………………………………………………………. pag. 69
FOGLIO FIRME DEI COMPONENTI IL CONSIGLIO DI CLASSE…….. pag.70
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ELENCO DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Materia Docente
Lingua e Letteratura italiana Giurizzato Marco
Storia Giurizzato Marco
Lingua Inglese Spigariol Elisabetta
Matematica Della Porta Giuseppe
Scienze Motorie Sportive Piccolo Belinda
Religione Cattolica Marignani Enrico
Igiene e cultura medico sanitaria Ianello Carmelina
Lingua spagnola Mizzoni Emanuela
Tecnica amministrativa ed
economia sociale Oddo Clotilde Susanna Maria
Psicologia generale applicata Zambon Sonia
Diritto e Legislazione socio-
sanitaria Zappone Liliana
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VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO
Disciplina A.S. 2015/2016 A.S. 2016/2017 A.S.
2017/2018 1 Psicologia applicata Baldin Sonia Geraci Lucrezia Zambon Sonia
2 Lingua spagnola Faggian Federico Basso Marta Mizzoni
Emanuela
3 Religione cattolica Fornasier Caterina Marignani Enrico Marignani Enrico
4 Igiene e cultura medico
sanitaria
Giovansana Elena Giovansana Elena Ianello
Carmelina
5 Diritto e Legislazione
sociosanitaria
Laquidara Maria
Rita
Cinà Antonio
Pauletti Beniamina
Prearo Silvia
Zappone Liliana
6 Lingua e Letteratura
italiana
Lastrucci Enrica
Serafino Anna
Giacomiello
Antonella Anna
Rizzelli Mirco
Giurizzato Marco
7 Storia Lastrucci Enrica
Serafino Anna
Giacomiello
Antonella Anna
Rizzelli Mirco
Giurizzato Marco
8 Metodologie Operative
Palmisano
Mariangela
----- ----
9 Sostegno
Radogna Attilio
------ -----
10 Tecnica amministrativa
ed economia sociale
---- Grasso Giovanni Oddo Clotilde
Susanna Maria
Insegnamenti che hanno mantenuto la continuità negli ultimi tre anni:
MATEMATICA prof. Della Porta Giuseppe
LINGUA INGLESE Prof.ssa Spigariol Elisabetta
SCIENZE MOTORIE prof.ssa Piccolo Belinda
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PROFILO DELL’INDIRIZZO
Finalità dell’indirizzo e percorso scolastico
L’indirizzo “Socio-sanitario” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del
percorso quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare, in collaborazione
con altre figure professionali, interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e
comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.
L’identità dell’indirizzo si caratterizza per una visione integrata dei servizi sociali e sanitari nelle
aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più
deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al
benessere.
Le innovazioni in atto richiedono che lo studente sviluppi competenze comunicative e
relazionali nonché scientifiche e tecniche correlate alla psicologia generale ed applicata, alla
legislazione socio-sanitaria, alla cultura medico-sanitaria.
Le competenze che si acquisiscono, al termine del percorso quinquennale, si collocano al
confine tra i vari ambiti sociosanitari e assistenziali e si avvalgono di un organico raccordo tra
le discipline dell’Area di istruzione generale e le discipline dell’Area di indirizzo.
Nel secondo biennio, l’utilizzo di saperi, metodi e strumenti specifici dell’asse scientifico
tecnologico consente al diplomato di rilevare e interpretare i bisogni del territorio e
promuovere, nel quotidiano, stili di vita rispettosi della salute e delle norme igienico-sanitarie.
Le discipline afferenti all’asse storico-sociale consentono di riconoscere le problematiche
relative alle diverse tipologie di persone, anche per azioni specifiche di supporto.
Un ampio spazio è riservato, soprattutto nel quinto anno, allo sviluppo di competenze
organizzative e gestionali, grazie ad un ampio utilizzo di stage, tirocini, alternanza scuola
lavoro, al fine di consentire agli studenti un efficace orientamento per inserirsi nei successivi
contesti di lavoro e di studio (ITS- Università).
STRUTTURA DEL PIANO DI STUDIO DEL 5^ ANNO
Materie Classe V
Area comune ore
RELIGIONE (RC) 1
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4
STORIA 2
LINGUA STRANIERA (INGLESE) 3
MATEMATICA 3
SCIENZE MOTORIE SPORTIVE 2
Area d’indirizzo
SECONDA LINGUA STRANIERA 3
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA 5
DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA 3
TECNICA AMMINISTRATIVA 2
IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA 4
Totale 32
6
PROFILO DELLA CLASSE
Presentazione
La classe è formata da 19 alunni, tutti provenienti dalla classe quarta dell’Istituto.
All'interno del gruppo classe è presente una allieva con bisogni educativi speciali che con
impegno e costanza è riuscita ad avere una discreta preparazione. Gli insegnanti, con un
lavoro paziente e continuo di stimolo e di incoraggiamento, hanno offerto ad un ragazzo poco
motivato, che più volte aveva manifestato l’intenzione di abbandonare gli studi e ha fatto
numerose assenze, la possibilità di proseguire gli studi e poter sostenere gli esami.
Nel corso del quinquennio non si è potuta garantire agli alunni la continuità didattica per gran
parte delle discipline e questo ha un po' penalizzato la classe; solo gli insegnamenti di
matematica, scienze motorie e lingua inglese hanno mantenuto la continuità con gli stessi
docenti negli ultimi tre anni come si può desumere dalla tabella “ Variazione del Consiglio di
Classe nel triennio”.
Nel primo biennio, parte della classe, risultava piuttosto immatura e poco interessata alle
attività scolastiche. Nel corso degli anni la situazione è migliorata, sono stati corretti gli
atteggiamenti esuberanti e di poca responsabilità. Oggi permangono dei tratti polemici tra
studenti ma il comportamento è sostanzialmente corretto: gli alunni hanno mostrato, durante
le lezioni, attenzione, disponibilità al dialogo educativo e un certo interesse verso gli argomenti
proposti soprattutto per quanto riguarda le materie di indirizzo.
Una parte della classe, seppure a livelli diversificati, è apparsa costante nello studio e
motivata. Nella restante parte di essa, invece, sono emersi dei punti deboli, come la fragilità
del metodo di studio, il limitato impegno nel lavoro domestico e qualche difficoltà espositiva.
Rispetto agli obiettivi programmati la maggior parte degli studenti ha ottenuto risultati
sufficienti nelle singole discipline; alcuni hanno conseguito un profitto discreto, se non in tutte
almeno in una parte di esse; un gruppetto di alunni è pervenuto ad una preparazione buona o
molto buona. Nell’ultimo periodo da parte di tutti gli studenti si è manifestata la volontà
generale di migliorare la propria preparazione in vista dell’Esame di Stato.
Si segnala che durante le esperienze di tirocinio svolte nelle varie strutture quasi tutti gli alunni
sono stati apprezzati per lo svolgimento puntuale delle loro mansioni ed i tutor responsabili
hanno riconosciuto ed apprezzato l’aspetto umano e sociale, la collaborazione con il personale
e la maturità nel rapportarsi con le figure adulte di riferimento.
Infine cinque alunni, durante l’anno, hanno frequentato con impegno il corso OSS per 1000 ore
complessive di cui 380 ore di crediti formativi.
Concludendo, il consiglio dei docenti valuta positivamente l’andamento della classe nel corso
del ciclo di studi in quanto nell’insieme si può dire che ha fatto un suo percorso di maturazione
e di consapevolezza non solo delle proprie capacità e potenzialità, ma anche delle proprie
difficoltà, cercando di superare queste ultime, per quanto possibile, attraverso l’impegno e
l’applicazione nello studio.
7
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
Comportamenti nei confronti della classe
● Sono stati comunicati agli allievi gli obiettivi di ogni disciplina, i tempi e i modi di
svolgimento delle unità didattiche;
● sono stati comunicati agli allievi gli obiettivi cognitivi trasversali stabiliti dal Consiglio di
Classe;
● sono stati illustrati i criteri di misurazione e di valutazione delle prove;
● gli allievi sono stati responsabilizzati ad una partecipazione attiva a tutte le proposte
didattiche;
● è stato sottolineato ed incoraggiato il progresso nell'apprendimento e stimolata la fiducia
dell'alunno nelle proprie possibilità;
● sono state date consegne chiare e precise per ogni attività proposta;
● sono stati controllati a campione saltuariamente i compiti assegnati;
● è stata richiesta la puntualità delle consegne;
● sono stati corretti gli elaborati scritti in tempo utile (max 15 gg.) affinché la correzione
diventi momento formativo;
● i carichi settimanali sono stati distribuiti nel modo più equilibrato possibile; si è cercato di
evitare la somministrazione di più di una verifica scritta nella stessa giornata, fermo
restando che, in momenti particolari del quadrimestre.
Obiettivi educativi:
Anche se la quasi totalità degli obiettivi sotto elencati sembrava essere stata raggiunta dalla
maggior parte della classe, si è ritenuto opportuno ribadire che tutti gli alunni dovevano:
● essere consapevoli del valore formativo ed educativo dello studio; ▪ lavorare nel rispetto dei propri compagni e dei propri insegnanti, del personale non
docente, dell’ambito di studio; ▪ collaborare attivamente con i propri compagni; a tal fine sono state scelte forme di
lavoro diverse (a coppie, in piccolo e grande gruppo); ▪ rispettare l’opinione altrui: intervenire durante una discussione al momento opportuno,
ritirare la parola qualora l’intervento risulti inutile, saper criticare senza offendere; ▪ aiutare i compagni in difficoltà e collaborare con l’insegnante nell’organizzare l’attività
didattica (uso di strumenti e sussidi didattici); ▪ tenere un comportamento corretto, proficuo per l’apprendimento (per es. essere
presente in classe all’inizio di ogni lezione, chiedere di uscire durante la lezione solo in
caso di necessità, svolgere puntualmente le consegne, osservare le norme riguardanti le
assenze e le giustificazioni, far firmare le comunicazioni tempestivamente ai genitori); ▪ pianificare il proprio lavoro, sia in classe che a casa; ▪ riconoscere i propri limiti senza demoralizzarsi.
Obiettivi didattici
Gli alunni devono saper:
▪ pianificare in modo efficace il lavoro domestico; ▪ utilizzare opportunamente i libri di testo; ▪ consolidare le abilità cognitive di base, con particolare riguardo alla capacità di
esposizione orale (parlato formale); ▪ approfondire specifici contenuti e lessici disciplinari; ▪ operare collegamenti multi/interdisciplinari, sia nell’area comune sia nell’area di
indirizzo; ▪ acquisire capacità di rielaborazione personale e di autonoma valutazione critica; ▪ coniugare le conoscenze professionali con specifiche competenze operative; ▪ applicare un metodo di lavoro funzionale ad un apprendimento non mnemonico e
meccanico (saper prendere appunti, schematizzare, sintetizzare); ▪ cogliere analogie, differenze, correlazioni. ▪ curare la precisione lessicale, sintattica e grammaticale nella produzione scritta
attraverso una sistematica attività di rilettura e controllo
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Comunicare
Collaborare e partecipare
Imparare ad imparare
Imparare ad imparare
Acquisire ed interpretare l’informazione
Individuare collegamenti e relazioni
Risolvere problemi
Progettare
Competenze trasversali
Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario,
tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali) rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,
scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali).
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei
diritti fondamentali degli altri.
Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale
ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio
metodo di studio e di lavoro.
Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale
ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio
metodo di studio e di lavoro.
Acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la
natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti
e la loro natura probabilistica.
Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività
di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e
realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di
azione e verificando i risultati raggiunti.
9
Metodologie e tecniche didattiche - strumenti
Strategie didattiche
Azioni
(situazioni di
apprendimento attivo
per scoperta)
Esperienze
(situazioni di apprendimento
non strettamente curricolari
anche riferite ad eventi esterni)
lezione frontale
lezione interattiva
lezione multimediale
analisi di testi e documenti
cooperative learning
problem solving
laboratorio
esercitazioni pratiche
simulazioni
progetti e compiti reali
percorsi multidisciplinari
Alternanza Scuola Lavoro
film
mostre
stage
teatro
incontri con esterni
Strumenti
Libro di testo
Materiali forniti dal docente
Quotidiani
Internet
Laboratori
LIM
Modalità di recupero/sostegno
o In itinere: Ripetizione dei temi trattati con tutta la classe
Assegnazione e correzione di esercizi specifici da svolgere a casa
o In orario pomeridiano (Sportello)
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Contenuti e Finalità dell’Alternanza Scuola Lavoro (ASL)
L’Istituto, in base alla normativa nazionale di riferimento e coerentemente con gli indirizzi
europei, attua nelle classi progetti di ASL (Alternanza scuola lavoro), per sviluppare
competenze di “digital reputation”, lingue straniere, imprenditorialità e interventi nel sociale.
L’Alternanza Scuola Lavoro è un arricchimento curricolare, un nuovo e più efficace luogo di
apprendimento, alternando momenti di scuola a momenti esterni ad essa nell'ambito di un
unico progetto educativo e formativo.
Con legge 107/2015 i percorsi di ASL vengono definiti “Al fine di incrementare le opportunità di
lavoro e le capacità di orientamento degli studenti…”
Tale attività permette l’integrazione con il territorio e il mondo produttivo e per gli Istituti
Professionali in particolare è volta a rafforzare il raccordo tra la scuola, il mondo del lavoro e il
contesto territoriale.
Agli studenti viene proposto di combinare lo studio teorico d’aula con forme di apprendimento
pratico svolte in un contesto professionale, seguiti da docenti tutor e tutor aziendali: in questo
modo potranno misurarsi direttamente col mondo del lavoro.
Tale attività ha il fine di rendere gli studenti in grado di acquisire conoscenze, abilità e
competenze
utili allo sviluppo della loro autonomia e professionalità.
E’ una metodologia che ha come obiettivi:
- l’attivazione di percorsi di formazione capaci di cogliere le specificità del contesto
territoriale - la creazione di un modello formativo che sia strumento di prevenzione dei fenomeni di
disagio e dispersione, ma anche di attivazione di processi di integrazione tra il sistema
di istruzione e il sistema imprenditoriale - l’attivazione di consapevoli ed autonomi processi decisionali di tipo scolastico e
lavorativo - l’accrescimento delle conoscenze degli allievi rispetto al contesto socio-economico e alle
opportunità di lavoro nei diversi ambiti produttivi, orientandoli alla cultura d’impresa e
ai valori e alla sicurezza sul posto del lavoro.
I percorsi di ASL che il Besta propone ai suoi studenti vanno oltre la semplice esperienza di
stage-tirocinio. Presupposto imprescindibile è il coinvolgimento diretto delle aziende nella
definizione di un progetto di lavoro mirato al potenziamento delle competenze degli studenti in
vista di un loro futuro inserimento nel mercato del lavoro. Questo prevede lo sviluppo di azioni
congiunte tra tutti i soggetti coinvolti che cooperano a definire gli obiettivi formativi in modo
tale che gli attori del percorso siano soprattutto gli studenti stessi. La collaborazione con i
soggetti del territorio che diventano partner nella funzione educativa e formativa della scuola,
comporta la creazione/costruzione di un curriculum in cui è prevista un’organica e sistematica
interazione tra fasi di apprendimento in aula e fasi di apprendimento in contesti lavorativi.
Soggetti coinvolti: studenti delle classi terze, quarte e quinte, famiglie, scuola, territorio.
La scuola propone il Progetto, cioè il Patto Formativo e di orientamento, che dovrà essere
sottoscritto da studente, famiglia, scuola, azienda.
Il Collegio approva contenuti, tempi e modalità dell’ASL e i CdC mettono in atto attività d’aula
prima e dopo il tirocinio anche attraverso le Unità di Apprendimento (UdA).
L’esperienza di ASL si chiude con un colloquio cui segue la valutazione disciplinare dei prodotti
previsti nelle UDA e infine la certificazione delle competenze nella quale convergeranno le
valutazioni delle competenze previste nelle UDA, del colloquio, l’autovalutazione degli studenti,
la valutazione del tutor aziendale.
I progetti sono oggetto di monitoraggio in itinere e finale. Questionari di rilevazione e
gradimento supportano le scelte della scuola.
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Attività formative per ASL comuni a tutte le classi terze a.s. 2015/2016 sono state:
● 4h modulo sulla sicurezza. ● 2h modulo con SME su Nidi, Nidi in famiglia, Micronidi e Scuole Materne. ● 2h conferenza con SME ULSS n.9 su sanità digitale e buon uso del farmaco. ● Tre settimane di tirocinio in azienda dal 26 gennaio 2015 al 14 febbraio 2016 ● Tipologia di aziende ospitanti: nidi pubblici e privati, micronidi, nidi in famiglia, scuole
dell’infanzia pubbliche paritarie anche con sezioni primavera.
Attività formative per ASL comuni a tutte le classi quarte a.s. 2016/2017 sono state:
● partecipazione alla “Giornata dello sport con i disabili presso gli impianti sportivi di
San Lazzaro.
● 1h modulo sulla sicurezza
● 2h Incontro con l’Associazione Operatori di Strada – orientamento in uscita
● 2h Incontro con SME ULSS n.9 per potenziale inserimento lavorativo
● Cinque settimane di tirocinio in azienda dal 25 maggio 2016 al 17 giugno 2016
● Tipologia di aziende ospitanti: Cooperative sociali, Onlus, Fondazioni, Case di Riposo
private e pubbliche o in convenzione, CEOD, CDD pubblici, privati e in convenzione
con AULSS n.2, Sindacato settore immigrazione, Operatori di strada, Centro Aiuto
alla Vita. ● Partecipazione a 2 conferenze su “Educazione alla salute” del Dott. Pratesi
Attività formative per ASL comuni a tutte le classi quinte a.s. 2017/2018 sono state:
● 1 incontro con SME del Centro per l’Impiego di Treviso 28/03/2018
● 1 visita a Job Orienta di Verona 1/12/2017
● Partecipazione alla “Giornata della Legalità e della Solidarietà” 07/10/17
● Partecipazione alla conferenza “La Banca degli Occhi” 7/10/2017
Verifica dell’attività
Al termine dell’esperienza pratica in struttura/azienda ogni allievo ha predisposto un report
sull’attività svolta. Tenendo conto della valutazione dei tutor aziendali, della relazione
elaborata e dell’andamento nelle lezioni teoriche, viene formulata la valutazione delle
competenze acquisite per ogni studente, il certificato delle competenze viene rilasciato dal
Consiglio di Classe a ciascun allievo.
ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI
A. Completamento ed integrazione delle attività svolte, secondo modalità previste dalla programmazione del CdC (viaggio di istruzione, visite guidate, uscite, scambi, stage):
attività finalità periodo/durata referente
La febbre e la tosse dell’oro
Incontro con Medici senza frontiere per riflettere intorno al tema dello sfruttamento del lavoro nelle miniere di diamanti
15/12/17 Zambon
Bob Dylan Approfondimento e ampliamento interdisciplinare
23/01/2018 Dipartimento di lettere
12
Giornata della memoria Approfondimento e ampliamento interdisciplinare
30/01/2018 Dipartimento di lettere
Incontro con coop. Sociali Approfondimento e ampliamento disciplinare diritto
Meneguz
Malattie sessualmente trasmissibili e gravidanza responsabile (Lilt)
Educazione alla Salute 6/02/2018 Bandiera
Giornate dello sport: conferenze
Approfondimento Dott. F. Pasteur:
“La preparazione
multidisciplinare come fattore di
prevenzione degli infortuni”,
Dott.ssa A. Stelitano: “Sport e
Fair Play come modello di
convivenza sociale?”, S. De
Biasi: “La sua esperienza di vita
e carriera sportiva” sul sitting
volley.
17/02/17/02/18
2018
Dipartimento di scienze motorie
Associazione “operazione Mato Grosso”
Approfondimento e ampliamento interdisciplinare
21/04/2018 Dipartimento di lettere
Rappresentazione teatrale “Il muro”
Approfondimento e ampliamento interdisciplinare
10/04/2018 Dipartimento di lettere
Criteri e strumenti di valutazione
➢ Verifiche scritte/orali inerenti alle abilità specifiche per ogni disciplina (questionari, esercizi,
test, colloqui, lezioni dialogate, quesiti a domande aperte, )
➢ Prove strutturate
➢ Risoluzione di problemi
➢ Produzione orale e scritta di testi di varia tipologia
➢ Controllo del lavoro domestico
➢ Sollecitazione di domande e di chiarimenti
FATTORI CHE HANNO CONCORSO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE (Svolgimento dei compiti a casa, lavori individuali di approfondimento, correzione dei quaderni degli appunti, interventi in classe, eventuale impreparazione o rifiuto a sostenere la prova…..)
➢ Impegno individuale nel superare le difficoltà iniziali
➢ Costanza e continuità nel lavoro scolastico e domestico
➢ Adeguamento dell’impegno personale alle proprie capacità intellettuali
➢ Disponibilità alla collaborazione e al dialogo
➢ Conseguimento degli obiettivi minimi stabiliti nei piani di lavoro di ogni singola disciplina
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RELAZIONI FINALI
Materia: Psicologia Applicata Classe: 5MS A.S. 2017-18
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
Tutti gli allievi provenivano dalla classe 4M per cui si conoscevano e lavoravano insieme già
da alcuni anni; al contrario è mancata la continuità di insegnamento per la mia disciplina
infatti ho iniziato a lavorare con loro solo da quest'anno. Inizialmente la partecipazione era
poco attiva, non volevano prendersi delle responsabilità e tendevano a studiare in modo
contenutistico ma con il tempo hanno dimostrato un atteggiamento più propositivo e aperto
alla riflessione. Il clima della classe non è sempre stato sereno spesso gli alunni hanno
polemizzato tra di loro ma in ogni caso hanno mantenuto nei confronti del docente un
comportamento corretto e rispettoso. Posso affermare che hanno fatto un percorso di
maturazione e di consapevolezza non solo delle proprie capacità e potenzialità, ma anche
delle proprie difficoltà. L'impegno nello studio è stato, per la maggior parte degli alunni,
abbastanza costante. Alcuni studenti sono molto interessati alla disciplina e quattro alunni
hanno frequentato durante l’anno anche il corso OSS. In linea generale tutti gli allievi hanno
acquisito una discreta padronanza dei contenuti trattati, dimostrando la capacità di utilizzare
le conoscenze teoriche su situazioni problematiche e sui bisogni di utenti di età e tipologie
diverse. Alcuni elementi non sono riusciti ad interiorizzare ed estendere i contenuti in compiti
autentici ma li hanno studiati in modo mnemonico. Permangono per alcune alunne lievi
difficoltà di elaborazione personale e di esposizione in lingua orale e scritta.
Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze
Le conoscenze esposte nel programma svolto sono state acquisite dalla quasi totalità della
classe in modo discreto/buono.
Tra le abilità hanno individuato gli elementi principali di ciascun approccio teorico che
possano risultare utili all'operatore socio-sanitario; sanno creare in modo autonomo degli
strumenti di osservazione fruibili in diversi contesti socio-sanitari; sono in grado di identificare
i servizi e le principali figure professionali presenti in ambito sociale e socio-sanitario
riconoscendone i compiti specifici; sanno come interagire con le varie tipologie di utenza e
identificare gli interventi più appropriati ai bisogni degli utenti.
Per quanto riguarda le competenze quasi tutte gli allievi hanno capito come realizzare azioni
a sostegno dell'utente riconoscendone la complessità e scegliendo modalità operative
adeguate, sulla base di ciò che i diversi orientamenti evidenziano.
Hanno dimostrato, soprattutto durante i tirocini, di saper collaborare nella gestione di progetti
e in attività dell'impresa sociale. Sono in grado di conoscere le principali utenze anziani,
minori e famiglia, soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti, soggetti disabili con le quali
l’operatore socio sanitario potrebbe lavorare
Il grado di preparazione raggiunto dalle allieve è stato periodicamente controllato attraverso
prove scritte, problem solving e verifiche orali.
Sviluppo della programmazione
Il programma si è svolto regolarmente anche se nell'ultimo periodo le frequenti interruzioni
scolstiche e le numerose iniziative formative hanno rallentato l'attività
Criteri didattici e metodologie seguite
14
La lezione frontale è stata affiancata da numerosi momenti di dialogo e discussione per
consolidare gli apprendimenti e stimolare una partecipazione attiva degli alunni.
Oltre al Testo adottato sono state consultate delle riviste specializzate in dotazione alla
scuola. Sono stati visti dei video legati agli argomenti trattati.
Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato
Vedi documento 15 maggio
Treviso 11/05/2018 Prof.ssa Sonia Zambon
Materia: MATEMATICA Classe: V MS A.S. 2017-18
Situazione didattico - disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
La maggior parte della classe, disponibile al dialogo educativo, ha lavorato con interesse ed
impegno; ha partecipato all’attività scolastica in modo abbastanza costruttivo. Quasi la metà
della classe ha manifestato delle difficoltà d’ attenzione e concentrazione, nonché poca
resistenza all’impegno dell’attività scolastica. Il comportamento, durante l’anno scolastico, è
stato sempre corretto nei confronti dell’insegnante e non è mancato, agli allievi, la capacità di
cooperare ed interagire tra loro. La classe è complessivamente più che discreta nella
preparazione finale.
Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze
Saper definire una funzione reale in variabile reale
Saper determinare il dominio di una funzione
Conoscere gli intorni di un punto
Saper determinare i limiti finiti e non di una funzione
Saper enunciare i teoremi sui limiti
Saper determinare gli asintoti di una funzione (Verticale/Orizzontale)
Conoscere quando una funzione è continua
Saper determinare le specie di discontinuità di una funzione
Sapere la definizione di derivata di una funzione e suo significato geometrico
Conoscere le derivate fondamentali
Conoscere le regole della derivazione
Calcolare la derivata prima di semplici funzioni
Determinare la crescenza e/o la decrescenza di una funzione
Determinare i massimi e/o i minimi relativi di una funzione
Sviluppo della programmazione
difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli
obiettivi
Buona e regolare senza nessuna difficoltà.
Criteri didattici e metodologie seguite
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Lezioni frontali
lavoro di gruppo e individuale
attività di recupero in itinere.
Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato
Treviso, 11-05-2018 Prof. Giuseppe Della Porta
Materia: DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA Classe: 5MS A.S. 2017-2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
La classe ha tenuto un comportamento sempre corretto ed educato, costruendo con il
passare del tempo buoni rapporti con l'insegnante. Inizialmente poco attiva e propositiva, a
seguito di alcune evidenti carenze, dovute anche al turn-over dei docenti della disciplina che
si sono susseguiti negli anni, la classe si è ha dimostrata alla fine del percorso scolastico
abbastanza attenta ed interessata all’attività proposta e maggiormente coinvolta nello studio
della disciplina. Il gruppo classe risulta nella sua composizione eterogeneo in termini di
atteggiamenti, di disponibilità, attenzione e partecipazione alle attività e quindi di risultati
conseguiti. Nonostante la nomina tardiva, ad oltre un mese dall’inizio dell’anno scolastico, gli
obiettivi prefissati, perciò, sono stati complessivamente raggiunti in modo diversificato dalla
classe: alcune allieve si sono mostrate attente, interessate e partecipi conseguendo anche
risultati più che discreti, la maggior parte della classe li ha raggiunti in modo più che
sufficiente. Solo alcuni allievi, infine, hanno raggiunto a fatica gli obiettivi minimi per uno
studio troppo superficiale ed incostante.
Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze
In relazione alla programmazione curricolare effettivamente svolta sono stati conseguiti i
seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Conoscere la nozione giuridica di imprenditore, di imprenditore commerciale, di piccolo
imprenditore, di imprenditore agricolo, di impresa familiare.
Conoscere gli obblighi a cui è sottoposto l’imprenditore commerciale non piccolo.
Conoscere i concetti di impresa e di azienda.
Conoscere i segni distintivi dell’azienda e le loro funzioni.
Definire il contratto di società ed individuarne i requisiti essenziali.
Classificare i tipi di società in relazione all’attività svolta e all’autonomia patrimoniale.
Conoscere le differenze fondamentali tra società di persone e di capitali.
Conoscere gli elementi caratterizzanti la società cooperativa.
Conoscere i due tipi di cooperative sociali.
Conoscere gli elementi fondamentali dell’impresa sociale.
Conoscere il principio di sussidiarietà e le forme di autonomia riconosciute agli enti
territoriali.
Conoscere il ruolo del terzo settore ed individuare i soggetti che partecipano alle reti dei
servizi sociali.
COMPETENZE
Usare in modo sufficientemente corretto il lessico specifico.
Rielaborare le conoscenze in modo adeguato ed autonomo.
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ABILITA’
Inquadrare e riconoscere specifici istituti giuridici.
Capacità di fare semplici approfondimenti e collegamenti, soprattutto se orientati
Sviluppo della programmazione
difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli
obiettivi
La classe si è dimostrata generalmente studiosa, ma parecchi allievi hanno privilegiato uno
studio mnemonico piuttosto che orientato ad un apprendimento personale e approfondito.
Il programma è stato svolto con sostanziale regolarità, anche se la nomina tardiva, i recuperi
delle insufficienze, i progetti, le diverse attività deliberate dal C.d.C., i giorni di chiusura
scolastica calendarizzati, specie nell'ultimo periodo dell'anno, hanno rallentato il suo
svolgimento non permettendo di trattare gli ultimi argomenti inseriti nella programmazione.
Come concordato in sede di dipartimento, non è stato trattato il modulo relativo alla
deontologia professionale e la tutela della privacy in quanto il programma preventivato si è
rivelato troppo vasto rispetto al tempo effettivo a disposizione.
Criteri didattici e metodologie seguite
Si è utilizzata oltre la lezione frontale, quella dialogata per operare il maggior coinvolgimento
degli alunni. Si è svolta attività di recupero e di sostegno in itinere. Oltre al libro di testo, si è
fatto ricorso anche alla lettura e all’interpretazione delle fonti originali del diritto, come la
Costituzione e il Codice Civile, alla predisposizione di schemi di riepilogo e di fotocopie di
aggiornamento di alcuni argomenti trattati.
Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato
La classe ha partecipato responsabilmente alle attività previste dal C.d.C.
In particolare si segnala la partecipazione al Job Orienta di Verona e alla conferenza sul
mercato del lavoro con il Centro per l'impiego di Treviso.
Treviso, 11 maggio 2018 Prof.ssa Liliana Zappone
Materia: Lingua inglese Classe: 5MS A.S. 2017-2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
La classe ha cambiato insegnante di lingua inglese al terzo anno. Durante il quarto anno si è
verificata la necessità di una lunga supplenza; questa situazione ha interrotto e quindi
rallentato il processo di insegnamento e apprendimento della classe. Infatti nel mio periodo di
assenza non è stato svolto il programma di microlingua che viene poi sviluppato in quinta.
Ciononostante la classe ha seguito le lezioni, anche se la partecipazione attiva è sempre stata
modesta; è sempre stato necessario incoraggiare e sollecitare a studiare in maniera più
approfondita e autonoma.
Il livello di preparazione raggiunto è mediamente sufficiente; alcune alunne, motivate nello
studio e costanti nell’applicazione, hanno raggiunto comunque un discreto livello sia
nell’espressione orale che in quella scritta, mentre la maggior parte manifesta limitata capacità
di rielaborazione personale e diffuse lacune grammaticali e sintattiche.
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Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze:
CONOSCENZE:
Gli studenti conoscono
- Le fondamentali strutture della lingua
- Il lessico relativo agli argomenti trattati
- I contenuti dei temi trattati
ABILITA’:
Gli studenti
- Sanno comprendere il senso globale di un testo orale esposto a velocità normale e in
inglese standard
- Sanno produrre testi orali di tipo espositivo su temi noti, con sufficiente chiarezza e
sufficiente pronuncia ed intonazione
- Sanno comprendere il senso generale e informazioni specifiche di testi scritti relativi ad
aspetti della professione
- Sanno produrre brevi testi scritti rispondendo a domande relative ad argomenti noti con
sufficiente correttezza formale e precisione lessicale.
COMPETENZE:
Gli studenti sono consapevoli degli aspetti strutturali e formali di un testo specialistico, che
sono in grado di affrontare individuandone il contenuto informativo.
In generale, gli allievi conoscono i contenuti dei vari temi affrontati in classe (cfr. Programma
svolto).
La competenza comunicativa è complessivamente sufficiente.
Permangono in alcuni casi incertezze per quanto riguarda la correttezza formale e l’uso del
lessico, non sempre appropriato, ampio, preciso.
Sviluppo della programmazione
Il numero di ore settimanali previste dal curricolo non sono sufficienti per il pieno
raggiungimento degli obiettivi di competenze in uscita previsti dalla normativa (livello B2 del
QCER).
La classe è stata spesso impegnata in attività extracurricolari ed è mancato così il tempo per
approfondimenti e revisioni.
I testi sono stati ridotti e sintetizzati dalla sottoscritta, dal momento che le capacità di analisi e
sintesi non erano riscontrate, per quanto alla fine del percorso scolastico.
E’ stato effettuato spesso esercizio per la correttezza della pronuncia e dell’intonazione, per cui
in molti casi si è verificata la memorizzazione delle frasi e dei testi.
Il livello conseguito dalla classe si attesta mediamente sull’A2 per le abilità di comprensione.
Criteri didattici e metodologie seguite
Nel proporre un argomento si è cercato di
- Illustrare gli obiettivi che si volevano raggiungere
- Graduare i contenuti scanditi in moduli nel rispetto dei ritmi di apprendimento
- Adottare strategie di anticipazione o di formulazione di ipotesi utili a richiamare
conoscenze relative ad argomenti già noti per favorire la capacità di riflessione e di
collegamento
- Procedere adottando il metodo deduttivo-induttivo
- Far acquisire e usare abilità metacognitive
- Alternare momenti espositivi a momenti operativi
- Lasciare spazio, nella parte iniziale e terminale della lezione ad eventuali osservazioni e
domande di riferimento sull’argomenti svolto
- Favorire, quando possibile, lavori di gruppo (cooperative learning)
- Favorire un raccordo interdisciplinare
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La valutazione ha tenuto conto
- Degli argomenti appresi e delle abilità acquisite
- Dell’interesse e della partecipazione dimostrati
- Dell’impegno
- Del metodo di lavoro seguito
- Dei progressi compiuti rispetto al livello di partenza e alle caratteristiche individuali
Attività integrative e/o extracurriculari alle quali la classe ha partecipato
La classe nel corso del terzo e quarto anno ha avuto l’opportunità di seguire delle lezioni con
un’insegnante madrelingua estremamente utili per far raggiungere a parte della classe il livello
A2 nelle abilità di comprensione.
Una ragazza ha partecipato al progetto Erasmus.
Treviso, 11 maggio 2018 Prof. Elisabetta Spigariol
Materia: LINGUA SPAGNOLA Classe: 5MS A.S. 2017-2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
Durante l’anno scolastico la classe ha dimostrato impegno ed interesse adeguati verso la
disciplina e gli argomenti trattati. Un gruppo ha evidenziato buone abilità di base e
partecipazione attiva al dialogo educativo. Tali studenti hanno conseguito, a fine anno
scolastico, risultati più che sufficienti, soprattutto grazie ad uno studio diligente e costante. Un
ristretto gruppo di alunni, che nel primo trimestre presentava qualche incertezza
nell’esposizione e rielaborazione dei contenuti disciplinari, ha dimostrato impegno e continuità
nel cercare di colmare tali lacune raggiungendo a fine anno risultati soddisfacenti.
Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze
CONOSCENZA: A livello differenziato gli alunni conoscono:
● le strutture morfosintattiche di base della lingua spagnola ● il lessico e la fraseologia di base di ambito socio-sanitario. ● I contenuti dei moduli trattati relativi all’adolescenza, alla vecchiaia e alle malattie.
COMPETENZE: a livello differenziato gli alunni sono capaci di:
● comunicare oralmente comprendendo i messaggi altrui, interagendo e rispondendo in
modo adeguato in varie situazioni reali, dando maggior spazio alle funzioni
comunicative e al lessico del settore socio-sanitario; ● esprimere con relativa spontaneità le proprie opinioni su argomenti generali e attinenti
al proprio ambito professionale utilizzando un lessico e una fraseologia adeguati; ● utilizzare lessico e fraseologia relativi all’indirizzo di studio.
ABILITÀ: a livello differenziato gli alunni sono capaci di:
● produrre testi scritti di carattere generale e/o specifico all’indirizzo di studi con
sufficiente coerenza e coesione utilizzando le strutture grammaticali e il lessico appresi; ● comprendere messaggi orali cogliendone le idee principali e gli elementi di dettaglio;
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● comprendere il senso globale di testi relativi all’indirizzo di studio o relativi ai temi
trattati; ● esporre in maniera chiara gli argomenti di indirizzo socio-sanitario trattati in aula.
Sviluppo della programmazione
Sono stati svolti tutti gli argomenti inseriti nella programmazione di classe e di dipartimento di
lingua spagnola.
Criteri didattici e metodologie seguite
Lo studio della lingua è stato affrontato in modo da privilegiare l’efficacia comunicativa sia
scritta che orale, dando rilevanza alle strutture sintattiche e alle capacità sintetiche e di
rielaborazione. Si è privilegiato l’uso estensivo della L2 ricorrendo alla L1 solo in caso di
possibili incomprensioni.
L’acquisizione progressiva dei linguaggi settoriali è stata guidata con opportuni collegamenti con le altre discipline, linguistiche e d’indirizzo.
Metodi operativi:
● lezione espositiva partecipata con metodo induttivo; ● brainstorming per attivare le idee e le conoscenze pregresse e creare collegamenti con
quanto già studiato o spiegato precedentemente; ● lettura, analisi e traduzione di testi; ● produzione di testi scritti e orali inerenti gli argomenti affrontati.
Il ripasso e il recupero sono stati integrati nelle ore curricolari, con approfondimenti o puntualizzazioni sui temi svolti quando richiesto dagli alunni o ritenuti necessari dalla docente.
Treviso, 11/05/2018 Prof.ssa Emanuela Mizzoni
Materia: Tecnica amministrativa ed economia sociale Classe: 5MS A.S. 2017-2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico. La didattica è stata svolta in conformità alle indicazioni delle linee guida del vigente
Ordinamento professionale ed a quanto stabilito in sede di Dipartimento Tecniche professionali.
Alcuni alunni hanno evidenziato un atteggiamento corretto nella condotta, diligente
nell'applicazione, responsabile e motivato nella partecipazione al dialogo didattico-educativo.
Per altri, la maggioranza, il comportamento è risultato eccessivamente vivace, tale da
arrecare, talvolta, disturbo alle lezioni. Per essi l'impegno, l'interesse e la concentrazione sulle
tematiche svolte si sono rilevati piuttosto modesti o discontinui.
__________________________________________________________________________ Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze. La componente più positiva della scolaresca ha conseguito un profitto soddisfacente rispetto
alla programmazione curricolare. Mediamente però il risultato dell'assimilazione delle
informazioni risulta appena sufficiente. L'interazione tra abilità e conoscenze è stata
condizionata da uno stile cognitivo seriale-descrittivi stico, così da penalizzare competenze ed
autonomia nell'esecuzione delle consegne.
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___________________________________________________________________
Sviluppo della programmazione. Il programma è stato svolto regolarmente e compiutamente. Negli alunni si riscontrano
comunque differenti livelli di attitudine alla materia, fragilità diffuse e talune carenze relative
alla formazione di base, tanto da rendere disomogenea e talvolta inaffidabile la preparazione
complessiva.
___________________________________________________________________
Criteri didattici e metodologie seguite.
La didattica frontale è stata sviluppata attraverso la trattazione , l'analisi, la sintesi ed il
commento dei blocchi tematici relativi ai moduli della programmazione e delle relative unità
didattiche. Stante l'indisponibilità di un testo di adozione, ci si è avvalsi di appunti forniti dal docente agli alunni nonché di dispense. Le valutazioni si sono formate attraverso verifiche
scritte ed orali. ___________________________________________________________________________
Attività integrative. Come da verbali del Consiglio di classe. Treviso, 11.5.2018 Prof. ssa Clotilde Susanna Maria Oddo
Materia: RELIGIONE Classe: 5 MS A.S. 2017/2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
E’ il secondo anno consecutivo che trascorro con gli studenti di 5 ms, e ciò ha permesso di
approfondire la loro conoscenza. Come l’anno precedente la classe ha avuto momenti alterni
di crescita e di stallo pur tuttavia ha raggiunto un grado di autonomia soddisfacente per la
conquista di una dinamica propria orientata alla mèta dell’esame finale. Il livello di
preparazione raggiunto dalla classe è mediamente, sulla base dell’ interesse, più che
sufficiente. Ottimi i risultati conseguiti da alcuni.
Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze
Dei tre nuclei didattici, antropologico, storico ed etico, gli ultimi due godono in quinta di
particolare attenzione e la riflessione si rivolge al drammatico quadro degli eventi che
segnano il ‘900, come alle prospettive ed ai problemi sollevati dalle conquiste scientifiche e
tecniche. Proposto il tema è stata offerta loro la possibilità della ricerca personale con
supporti audiovisivi ad integrazione della trattazione teorica, con il principale obiettivo di
porre gli eventi storici a stimolo per la domanda esistenziale e morale personale.
Sviluppo della programmazione
difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli
obiettivi
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L’intera classe, ad eccezione di due ragazze, ha seguito le mie lezioni. I rapporti reciproci
sono piuttosto buoni e hanno permesso una didattica condivisa, anche se non sempre
efficace. L’azione educativa e didattica è stata quindi orientata ad affrontare temi che
potessero coinvolgere indistintamente tutti con il fine precipuo di attrezzarsi per la prova
finale dell’esame di maturità. Nonostante la disponibilità all'ascolto e l'interesse partecipato
per gli argomenti, permangono perplessità sul raggiungimento dell'obiettivo. Percepisco,
assieme alla simpatia, una volontà non piena di affidarsi fiduciosamente al docente. Lo stile
relazionale nella comunicazione didattica è caratterizzato dalla disposizione a cogliere
l'elemento "leggero" della trattazione, pur affrontando temi culturali profondi. Con tutti i
componenti della classe si è stabilito un forte tratto empatico che però non è stato
pienamente utilizzato sul piano dell'acquisizione intellettuale.
Criteri didattici e metodologie seguite
Il criterio didattico è stato quello della “discovery” ossia della scoperta personale e di gruppo
dei temi trattati a cui ha fatto seguito la lezione dialogata per fare sintesi e collegamenti sulle
ricerche svolte; intervallata anche da lezione frontale sulle tematiche storiche.
Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato
Treviso, 11/05/2018 Prof. Enrico Marignani
Materia: Italiano Classe: 5MS A.S. 2017/2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
La classe ha dimostrato un discreto interesse per la disciplina, soprattutto
per quegli argomenti che hanno avuto un legame con alcune tematiche connesse al presente e,
nel caso di alcuni testi poetici, con la loro sfera personale e il loro sentire. Si è dimostrata
disponibile al confronto e al dibattito spontaneo o guidato dall’insegnante. Durante lo sviluppo
di alcuni moduli la classe ha manifestato adeguata curiosità e coinvolgimento specie per gli
aspetti biografici di alcuni autori o per il contesto storico sociale in cui si trovavano a vivere,
durante lo sviluppo di altri ha comunque manifestato interesse seppur talvolta sollecitata dal docente.
Per quel che riguarda il profitto si attesta mediamente su risultati che oscillano tra la piena
sufficienza e il buono, anche se lo studio è risultato talvolta solo parzialmente efficace e non
tutti gli alunni hanno sempre prodotto risultati confortanti, tuttavia da segnalare la generale volontà di recuperare qualora ci fossero state valutazioni insufficienti.
Tra le problematiche incontrate vi sono: una scarsa empatia verso problematiche non proprie
di questa epoca, la difficoltà di capire alcuni testi scritti in una lingua prenovecentesca e la
gestione dei carichi di lavoro. Da segnalare comunque la buona volontà generalizzata e
un’adeguata disponibilità al dialogo ed al lavoro.
Non si segnalano problemi disciplinari.
Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
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competenze
Conoscenze
Conosce il:
- contesto storico culturale tra il 1870 e il 1920: Positivismo: Flaubert, Naturalismo e Verismo, Zola e Verga
- la questione della lingua - crisi della Ragione: Decadentismo, Freud - innovazioni della poesia
francese di fine secolo (Baudelaire, Verlaine e Rimbaud) e Simbolismo italiano: Pascoli e
D’Annunzio
- la narrativa estetizzante e D’annunzio - destrutturazione del romanzo tradizionale: Joyce,
Proust, Kafka, Svevo, Pirandello - avanguardie artistiche e dissoluzione della poesia: crepuscolarismo, Futurismo, Dadaismo, Surrealismo,
- Sa individuare l’evoluzione, a grandi linee, del genere romanzo e della poesia
- E’ consapevole di alcune tappe dell’evoluzione della lingua italiana - ha padronanza della
lingua italiana - produce testi valutativi scritti/orali su testi letterari e non e su argomenti
pertinenti al settore di indirizzo – sa redigere le tipologie dell’esame di stato – sa produrre una
tesina per l’esame di stato, utilizzando anche mezzi informatici - sa produrre relazioni, sintesi, commenti ed altri testi di ambito professionale con linguaggio specifico
- sa interagire con interlocutori esperti del settore di riferimento anche per negoziare in contesti professionali - accedere a strumenti e strutture della comunicazione in rete
- sa scegliere la forma multimediale più adatta alla comunicazione nel settore professionale di
riferimento in relazione agli interlocutori e agli scopi
iconografico e confrontarlo con testi letterari - comprendere espressioni artistiche
- conosce le modalità per integrare le diverse forme di espressione artistica e letteraria
- sa collegare movimenti artistici e letterari (in particolare in relazione alle avanguardie)
- avere criteri per un’interpretazione di opere d’arte visiva e cinematografica - avere metodi e
strumenti per formulare un motivato giudizio critico
- sa ricavare dalle opere messaggi ancora validi per il lettore contemporaneo
- sa collegare i testi letterari con altri ambiti disciplinari - collegare e confrontare, a livello
semplice, le letture affrontate - confrontare temi letterari e artistici nel tempo e nello spazio - cogliere le innovazioni stilistiche
- sa individuare le tappe essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel suo processo di
unificazione dall’unità nazionale ad oggi. - costruire un piano per produrre testi orali/scritti su
tematiche di studio e di interesse sociale, culturale e professionale e produzione di testi
coerenti e coesi - esprimere il proprio punto di vista in modo equilibrato e consequenziale,
anche utilizzando documenti di supporto e capacità di autocorrezione - scegliere un registro linguistico adeguato alle varie situazioni comunicative, anche
Espressionismo - poesia tra le due guerre: Montale e/o Ungaretti, Saba
- conosce le principali strutture grammaticali della lingua - relazione su esperienze, attività di
studio e professionali - commento al testo letterario - tema di attualità e di storia - analisi testuale - articolo di giornale e saggio breve.
Abilità
- prendere appunti e formulare domande di chiarificazione - individuare caratteristiche di opere
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e dei fondamenti ideologici degli autori -
- operare confronti tra autori e opere
- confrontare temi letterari nel tempo e nello spazio
- analizzare un testo iconografico e confrontarlo con testi letterari - comprendere espressioni artistiche
- aver modalità per integrare le diverse forme di espressione artistica e letteraria
- collegare movimenti artistici e letterari (in particolare in relazione alle avanguardie)
- avere criteri per un’interpretazione di opere d’arte visiva e cinematografica - avere metodi e
strumenti per formulare un motivato giudizio critico
- ricavare dalle opere messaggi ancora validi per il lettore contemporaneo
- collegare i testi letterari con altri ambiti disciplinari - collegare e confrontare, a livello
semplice, le letture affrontate - confrontare temi letterari e artistici nel tempo e nello spazio - cogliere le innovazioni stilistiche
- individuare le tappe essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel suo processo di
unificazione dall’unità nazionale ad oggi. - costruire un piano per produrre testi orali/scritti su
tematiche di studio e di interesse sociale, culturale e professionale e produzione di testi coerenti e coesi
- esprimere il proprio punto di vista in modo equilibrato e consequenziale, anche utilizzando
documenti di supporto e capacità di autocorrezione - scegliere un registro linguistico adeguato
alle varie situazioni comunicative, anche professionali - usare un linguaggio corretto, fluido e
variato
- fare citazioni e fornire referenze bibliografiche
Competenze
usare autonomamente il manuale - leggere, analizzare, interpretare e testi, autori e movimenti
culturali della tradizione letteraria dall’Unità d’Italia ad oggi con riferimenti alle letterature di altri paesi
- cogliere, in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi
- contestualizzare momenti nodali dell’evoluzione artistica e letteraria in relazione ai processi sociali, culturali e politici del periodo studiato
- sviluppare una certa competenza critica
individuare l’evoluzione, a grandi linee, del genere romanzo e della poesia
- esser consapevoli di alcune tappe dell’evoluzione della lingua italiana - aver padronanza della
lingua italiana - produrre testi valutativi scritti/orali su testi letterari e non e su argomenti
pertinenti al settore di indirizzo - redigere le tipologie dell’esame di stato - produrre una tesina
per l’esame di stato, utilizzando anche mezzi informatici - produrre relazioni, sintesi, commenti ed altri testi di ambito professionale con linguaggio specifico
-interagire con interlocutori esperti del settore di riferimento anche per negoziare in contesti
professionali - accedere a strumenti e strutture della comunicazione in rete
- scegliere la forma multimediale più adatta alla comunicazione nel settore professionale di
riferimento in relazione agli interlocutori e agli scopi
Sviluppo della programmazione
difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli
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obiettivi
L’inizio dell’anno è stato in parte dedicato alla reciproca conoscenza e alla familiarizzazione con
il metodo di lavoro proposto. La programmazione didattica è stata condotta secondo la
progettazione e non ha subito rallentamenti o imprevisti. La classe si è dimostrata mediamente
interessata alla materia che ha approcciato con accettabile spirito critico e curiosità. I risultati
sono stati altalenanti ma mai sotto il livello della sufficienza, qualora ci siano state valutazioni
insufficienti, a parte un paio di eccezioni, gli alunni hanno manifestato chiaramente e
concretamente la voglia di recuperare. Complessivamente la programmazione è stata svolta secondo gli obiettivi prefissati.
Criteri didattici e metodologie seguite
Lezione frontale.
Lezione partecipata.
Utilizzo di supporti multimediali.
Discussioni in classe con interventi spontanei o sollecitati.
Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato
Vedi sezione apposita del presente documento.
Treviso, 11 maggio 2018. Prof. Marco Giurizzato
Materia: Storia Classe: 5MS A.S. 2017-2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
La classe ha dimostrato un discreto interesse per la disciplina, soprattutto per quegli argomenti
che hanno un evidente legame con tematiche connesse al presente e all’attualità. Si è
dimostrata disponibile al confronto e al dibattito spontaneo o guidato dall’insegnante. Durante
lo sviluppo di alcuni moduli la classe ha manifestato adeguata curiosità e coinvolgimento,
durante lo sviluppo di altri, meno attualizzabili, ha comunque manifestato interesse seppur
sollecitata dal docente.
Per quel che riguarda il profitto si attesta mediamente su risultati che oscillano tra la piena
sufficienza e il buono, anche se lo studio è risultato talvolta solo parzialmente efficace e non
tutti gli alunni hanno sempre prodotto risultati confortanti, tuttavia da segnalare la generale
volontà di recuperare qualora ci fossero state valutazioni insufficienti.
Tra le problematiche incontrate vi sono: la difficoltosa gestione della mole delle informazioni, il
non sempre critico approccio alle fonti e la difficile comprensione dei rapporti causa-effetto in
alcuni moduli specie se pre-novecenteschi. Da segnalare comunque la buona volontà generalizzata e un’adeguata disponibilità al dialogo ed al lavoro.
Non si segnalano problemi disciplinari.
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Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze
Competenze
Orientarsi nel processo storico sincronicamente e diacronicamente
Porre in relazione i processi e fatti storici in categorie spazio-temporali e logico-causali
Ricostruire e interpretare in modo semplice i processi storici attraverso documenti e/o fonti
Comprendere e usare i vari linguaggi della disciplina: immagini, schemi, tabelle, grafici, ecc
Ricodificare le informazioni apprese in codici differenti
Accedere a strumenti e strutture della comunicazione in rete.
Memorizzare informazioni da collocare sul piano logico, temporale e spaziale
Maturare valori coerenti con i principi della nostra Costituzione attraverso
Sviluppare una comprensione dell’evoluzione del rapporto tra individui e potere
Riconoscere i diritti umani, civili e sociali
Studiare la storia in una prospettiva interculturale.
Abilità
Memorizzare informazioni da collocare sul piano logico, temporale e spaziale;
Selezionare elementi informativi per uno scopo preciso;
Collocare nello spazio e interpretare eventi attraverso carte geografiche e tematiche;
Classificare le informazioni sempre più in modo autonomo secondo parametri economici,
sociali, istituzionali e culturali;
Collegare, se guidati, eventi passati con presenti;
Maturare valori coerenti con i principi della nostra Costituzione;
Sviluppare una comprensione dell’evoluzione del rapporto tra individui e potere;
Riconoscere i diritti umani, civili e sociali;
Studiare la storia in una prospettiva interculturale;
Individuare istituzioni e, a grandi linee, l’evoluzione delle istanze ideologiche delle componenti
sociali;
Individuare elementi nodali delle teorie economiche;
Comprendere la progressiva mondializzazione dell’economia;
Essere consapevoli dei caratteri delle dittature totalitarie vs quelli delle moderne democrazie
occidentali;
Rispettare pensiero e religioni altrui.
Conoscenze
Conoscere, anche analiticamente, i periodi storici affrontati, sapendone specificare i fatti,
le date essenziali e le figure storiche principali;
Conoscere le componenti sociali, economiche, politiche e religiose che caratterizzano
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ciascun periodo studiato;
Conoscere il significato dei termini storici specifici;
Conoscere le interpretazioni storiografiche a cui si fa riferimento;
Conoscere la collocazione geografica;
Conoscere gli elementi di continuità e frattura fra i principali periodi storici studiati;
Sviluppo della programmazione
L’inizio dell’anno è stato in parte dedicato alla reciproca conoscenza e alla familiarizzazione con il metodo di lavoro proposto.
La programmazione didattica è stata progettata in prosecuzione di quella del IV anno, in
rapporto alla programmazione di Dipartimento non è stato possibile raggiungere tutti gli
obiettivi prefissati proprio in relazione al punto di partenza che, dovendosi adattare a quanto precedentemente realizzato, non ha permesso il pieno raggiungimento degli obiettivi stessi.
Criteri didattici e metodologie seguite
Lezione frontale.
Lezione partecipata.
Utilizzo di supporti multimediali.
Discussioni in classe con interventi spontanei o sollecitati.
Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato
Vedi sezione apposita del presente documento.
Treviso, 11 maggio 2018 Prof. Marco Giurizzato
Materia: Scienze Motorie e Sportive Classe: 5 MS A.S. 2017/2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
La classe si presenta in possesso di un soddisfacente bagaglio motorio. Ha seguito il lavoro
partecipando nel complesso quasi sempre attivamente, ha saputo esprimere le proprie
potenzialità raggiungendo risultati positivi. Nel corso dell’anno il livello di relazione socio-
affettivo ed il grado di collaborazione sono risultati in parte faticosi per il difficile
comportamento di alcune allieve incitate ad un maggiore e più fattivo impegno alle attività
pratiche. La progressione all’apprendimento e al consolidamento motorio è risultata
abbastanza costante con un impegno adeguato ed un metodo di lavoro alquanto corretto.
Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze
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CONOSCENZE: Comprende il linguaggio tecnico- specifico. Conosce e rispetta le regole
dell’attività sportiva in generale e degli sport. Conosce gli effetti e l’utilizzo del riscaldamento.
Conosce le fasi di una lezione tipo. Conosce e sa assumere comportamenti igienici e
salutistici. COMPETENZE: Elabora risposte motorie efficaci in situazioni poco complesse. Sa
comunicare e rispettare regole comportamentali. Pianifica e organizza in parte il proprio
tempo di lavoro e il tempo libero per consolidare conoscenze e abilità motorie ed elaborare
nuove competenze. Conosce e utilizza piccoli attrezzi con combinazione di vari elementi.
CAPACITA’: Organizza ed esegue differenti tipi di esercitazione per la fase di
attivazione(riscaldamento), e per migliorare la resistenza generale e specifica (la destrezza,
la forza, la rapidità di reazione, la mobilità articolare). Esegue esercizi di coordinazione degli
arti superiori ed inferiori applicandoli poi alle pratiche motorie e sportive. Utilizzo delle abilità
tecniche acquisite.
Sviluppo della programmazione
difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli
obiettivi
La classe ha mostrato nel corso dell’anno un crescente interesse e sempre più attenzione alle
norme fissate per il sereno svolgimento delle lezioni. La programmazione ha avuto un
regolare svolgimento nel corso dell’anno.
UDA 1 IL MOVIMENTO: Consolidamento degli schemi motori e posturali. Affinamento delle
capacità coordinative, capacità motorie e condizionali e mobilità articolare. Le abilità motorie.
UDA 2 LE FASI DI UN ALLENAMENTO: L’Allenamento sportivo scolastico, le fasi di un
allenamento (Fase di riscaldamento, fase centrale, fase di recupero, e la fase di
defaticamento o fase di ripristino con esercizi di stretching). Esercizi di preatletica: andature,
balzi, saltelli. Prove di equilibrio del corpo statico dinamico. Esercizi di preatletica (corsa lenta
e veloce e salti con diverse andature) allungamento muscolare (stretching).
UDA 3 LA COORDINAZIONE MOTORIA: Le qualità motorie fondamentali, gli schemi
motori di base. Le abilità motorie con sequenza di esercizi motori in circuito con uso di piccoli
attrezzi. Prove di equilibrio del corpo statico, dinamico in movimento con uso di piccoli
attrezzi.
UDA 4 ESERCIZI SPECIFICI: Esercizi di potenziamento di tutti i distretti muscolari degli
arti superiori e inferiori. Esercizi di rafforzamento addominali, esercizi di riscaldamento,
esercizi di preatletica (corsa lenta e veloce e salti con diverse andature) allungamento
muscolare (stretching). esercizi mirati di potenziamento a carico naturale o con l’uso di
diversi attrezzi, esercizi sul fitness con le specifiche attrezzature e creazione di una sequenza
di allenamento e potenziamento muscolare in circuito. (Piccola coreografia).
UDA 5 ATTIVITA’ SPORTIVE DI SQUADRA La pallavolo: Il palleggio. La battuta. La
schiacciata. Il bagher, affinamento del gesto tecnico dei fondamentali da saper rielaborare ed
utilizzare in partita, attribuzione dei ruoli, tecnica dei fondamentali individuali regole di gioco,
arbitraggio e assistenza ai compagni in difficoltà.
Parte teorica: Conferenze e incontri con esperti. Argomenti trattati: il doping, le donne e lo
sport; i traumi più comuni in ambito sportivo; l’importanza dell’alimentazione e della
nutrizione in generale; il sitting volley (conferenza in aula magna con gli esperti nella
giornata dello sport).
Criteri didattici e metodologie seguite
Per lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie sono state
privilegiate le situazioni implicanti l’autonoma ricerca di soluzioni e sperimentazione; il
sentire il prendere atto interiorizzando e memorizzando movimenti ben precisi. La
valutazione è avvenuta tramite prove pratiche degli argomenti trattati. Nel processo di
valutazione si sono presi in considerazione: il percorso di apprendimento, la partecipazione
alle attività proposte; l’impegno, l’interesse e l’adeguato comportamento dimostrato durante
le lezioni. Per la verifica formativa sono stati utilizzati i seguenti strumenti: controllo dei
lavori eseguiti individualmente e/o di gruppo durante le lezioni; esercizi ginnici con i diversi
attrezzi. Peso notevole nella formulazione del giudizio e della valutazione ha avuto l’impegno,
la partecipazione e la volontà nello svolgere le attività pratiche frontali con esercitazioni
28
individuali, di coppia, e di gruppo. L’attività pratica inoltre è stata supportata da spiegazione
tecnica e fisiologica degli esercizi per rendere gli allievi consapevoli del movimento, per far
loro percepire la parte del corpo interessata, per abituarli ad ascoltare il proprio corpo
stimolando la presa di coscienza e migliorando la consapevolezza per prevenire gli infortuni,
per aiutarli a riconoscere i propri compensi e disequilibri. Le attività pratiche si sono svolte
con l’utilizzo degli spazi e delle attrezzature sportive presenti in palestra. Strumenti utilizzati:
palestra/attrezzi, e fotocopie.
Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato
GIORNATE DELLO SPORT INCONTRI CON ESPERTI. Argomenti trattati: le donne e lo sport; il
doping, i traumi più comuni in ambito sportivo e l’importanza dell’alimentazione e nutrizione
in generale; il sitting volley.
Treviso, 11 MAGGIO 2018 Prof.ssa Belinda Piccolo
Materia: Igiene e Cultura medico-sanitaria Classe: 5 MS A.S.: 2017/2018
Situazione didattico-disciplinare della classe al termine del percorso scolastico
La classe mostra un miglioramento nelle capacità espositive e cognitive. Ha raggiunto
autonomia e maturità nello studio con profitti soddisfacenti. Dal punto di vista disciplinare, si
possono evidenziare miglioramenti nelle relazioni interpersonali con incremento del rispetto
reciproco tra gli alunni.
Obiettivi programmati e risultati raggiunti in termini di conoscenze, abilità e
competenze
Gli obiettivi programmati sono stati effettivamente raggiunti. Gli alunni sono in grado di:
riconoscere gli elementi costituenti gli apparati riproduttori e la loro funzione; riconoscere le
principali malattie geniche e genomiche; riconoscere i bisogni e le problematiche specifiche
delle persone con disabilità; riconoscere le principali malattie croniche dell’anziano e saper
individuare i principali fattori di rischio.
Sviluppo della programmazione
difficoltà incontrate, rispondenza degli alunni, motivi di eventuali omissioni e/o modifica degli
obiettivi
Difficoltà iniziali dovute a lacune di base riguardanti sia le conoscenze che il metodo di
studio. La classe ha mostrato disponibilità all’ascolto e nel farsi coinvolgere durante la lezione
permettendo lo svolgimento completo del programma e l’assimilazione delle nozioni
trasmesse dall’insegnante.
Criteri didattici e metodologie seguite
Coinvolgimento della classe in discussioni collettive riguardanti gli argomenti trattati.
Ripetizione e schematizzazione dei vari argomenti. Approfondimenti.
Attività integrative e/o extracurricolari alle quali la classe ha partecipato
Treviso, 11 maggio 2018 Prof.ssa Carmelina Iannello
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PROGRAMMI SVOLTI
Materia PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Classe 5MS
Insegnante Sonia Zambon
Libri di testo Psicologia generale ed applicata (quinto anno degli Istituti
Professionali Sevizi Socio-Sanitari) di Clemente, Danieli,
Como. Edizioni Paravia
Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:
1. LE PRINCIPALI TEORIE PSICOLOGICHE A DISPOSIZIONE DELL’OPERATORE
SOCIO – SANITARIO
- Teorie della personalità: le teorie tipologiche, dei tratti (Cattel), la teoria del campo di Lewin,
le teorie psicanalitiche di Freud (le 3 istanze della psiche) di Adler (la volontà di potenza,
di Jung (inconscio collettivo e archetipi), di Lacan (stadio dello specchio) Da pag. 14 a
pag. 26
- L'analisi transazionale – modello GAP. Da pag.26 a 27
- Le teorie della relazione comunicativa: l'approccio sistemico-relazionale, gli assiomi della
comunicazione, l'approccio non direttivo di Roger, la prossemica. Da pag. 28 a pag. 34
- Le teorie dei bisogni: il concetto di bisogno, l'influenza dei bisogni sul comportamento (la
frustrazione e il need for competence). Da pag.35 a pag. 40
- La psicologia clinica e la psicoterapia: i trattamenti del disagio psichico secondo la teoria
psicanalitica e secondo la terapia sistemico relazionale. Da pag. 41 a pag.49
Questa unità è stata svolta in 20 ore.
2. METODI DI ANALISI E RICERCA PSICOLOGICA
-Che cosa significa fare ricerca: ricerca e progresso della conoscenza, l'oggettività della ricerca.
Da pag.62 a pag.67
- La ricerca psicologica: l'approccio clinico e sperimentale, le tecniche osservative di raccolta
dati (l'osservazione sistematica, l'intervista, il colloquio, i test, le indagini). Il disegno
infantile come strumento di osservazione. Da pag.68 a pag. 83
Questa unità è stata svolta in 15 ore.
3. LA PROFESSIONALITA’ DELL’OPERATORE
-Il lavoro in ambito socio-sanitario: le diverse professioni in ambito sociale e socio-sanitario (di
aiuto e di sviluppo), i valori deontologici e il burnout. Da pag. 96 a pag.107
- La cassetta degli attrezzi dell’operatore: la relazione di aiuto, le tecniche di comunicazione, le
abilità di counseling. Da pag. 96 a pag. 117
Questa unità è stata svolta in 20 ore.
4. L’INTERVENTO SUI NUCLEI FAMILIARI E SUI MINORI
-Il maltrattamento psicologico in famiglia: la violenza assistita e la sindrome da alienazione parentale. Da pag.128 a pag. 134
- L’intervento sui minori vittime di maltrattamento: il rilevamento, la diagnosi, la presa in cura; il gioco e il disegno in ambito terapeutico. Da pag.138 a pag. 150
- L’intervento sulle famiglie e sui minori: i servizi socio educativi e le comunità. Da pag. 152 a pag 161
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Questa unità è stata svolta in 25 ore.
5. L’INTERVENTO SUGLI ANZIANI
-Le diverse tipologie di demenza: Alzhaimer, fronto-temporale, a corpi di Lewin, vascolari. Da
pag. 170 a pag. 176
- I trattamenti delle demenze: la terapia di orientamento alla realtà, la terapia della
reminescenza, il metodo comportamentale, la terapia occupazionale. Da pag. 178 a pag. 190
- L’intervento sugli anziani: i servizi domiciliari e residenziali. Da pag. 191 a pag.194
Questa unità è stata svolta in 28 ore.
6. L’INTERVENTO SUI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
-La disabilità intellettiva. Da pag. 206 a pag. 210
- I comportamenti problema nella disabilità. Da pag. 210 a pag. 212
- Il disturbo da deficit di attenzione e di iperattività. Da pag. 212 a pag. 214
- Gli interventi sui “comportamenti problema” e i trattamenti del “ADHD”. Da pag. 217 a pag.228
- La presa in carico dei soggetti diversamente abili. Da pag. 230 a pag. 233
Questa unità è stata svolta in 25 ore.
7. L’INTERVENTO SUI SOGGETTI TOSSICODIPENDENTI E ALCOOLDIPENDENTI
-La dipendenza dalla droga: classificazione delle droghe, i disturbi correlati a sostanze, la droga e l'adolescenza, gli effetti della dipendenza da sostanze. Da pag. 244 a pag. 256
- La dipendenza dall’alcool: il consumo, tipi di bevitori, gli effetti dell'abuso. Da pag. 258 a pag. 265
- Gli interventi sui tossicodipendenti e gli alcoldipendenti: il SerT, le comunità terapeutiche, i gruppi di auto-aiuto. Da pag. 267 a pag. 277
Questa unità è stata svolta in 25 ore.
8. GRUPPI, GRUPPI DI LAVORO, LAVORO DI GRUPPO (unità didattica non ancora
svolta che si prevede di affrontare) -I gruppi sociali: il leader e l'utilizzo della sociometria.
- In gruppo si lavora meglio.
- I gruppi tra formazione e terapia. Da pag. 294 a pag. 317
Questa unità sarà svolta in 20 ore.
Treviso, 11 maggio 2017
Prof.ssa Sonia Zambon I rappresentanti degli studenti
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Materia MATEMATICA
Classe 5 MS
Insegnante DELLA PORTA GIUSEPPE
Libro di testo Casa Editrice: Petrini. Autore: Leonardo Sasso. Titolo: Nuova
Matematica a colori(edizione gialla). Volume 4.
Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:
Generalità sulle funzioni reali di variabile reale: Definizione di funzione reale di variabile reale
Tratteremo solo funzioni intere e fratte
Dominio e codominio, Intersezione con gli assi cartesiani, Studio del segno di una funzione.
Funzioni monotone
Limiti: Intervalli limitati e illimitati. Intorno di un punto e d’infinito
Verifica del limite Limiti di un punto e d’infinito, Operazioni sui limiti e sui limiti
infiniti (senza dimostrazione), risoluzione di forme indeterminate del tipo: ;
Funzioni continue (definizione), continuità di una funzione in un intervallo, discontinuità,
asintoti (definizione di asintoto verticale ed orizzontale)
Definizione di derivata e suo significato geometrico, Derivata di una funzione e sue
applicazioni: equazione della retta tangente ad una curva, Derivata delle funzioni algebriche
elementari, Regole di derivazione: somma, prodotto, potenza, quoziente.
Studio della derivata prima: crescenza e/o decrescenza, i massimi e/o i minimi relativi.
Studio di funzioni algebriche razionali intere e fratte:
Dominio, Intersezione con gli assi cartesiani, il segno, il comportamento agli estremi del
dominio, gli asintoti, la derivata prima (massimi e minimi relativi) e loro rappresentazione
grafica.
Treviso, 11-05-2018
Prof. Giuseppe Della Porta I rappresentanti degli studenti
Materia DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO_SANITARIA
Classe 5 MS
Insegnante/i Zappone Liliana
Libri di testo PERCORSI DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA-
Messori- M. Razzoli Ed. CLITT
Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:
MODULO N°1 – “PERCORSI DI DIRITTO COMMERCIALE: IMPRENDITORE ED
IMPRESA” – TOTALE ORE N°25
U.D.1 L’ ATTIVITA’ D’IMPRESA E LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI
L’Imprenditore (art.2082 c.c.)
La piccola impresa (art.2083 c.c.) e l’impresa familiare (art.230 bis c.c.)
L’imprenditore agricolo (art.2135 c.c.)
L’imprenditore commerciale (art.2195 c.c.)
U.D.2 L’AZIENDA
Nozione di azienda (art.2555 c.c.) e i beni che la compongono
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I segni distintivi dell’azienda: ditta – insegna – marchio
Il trasferimento dell’azienda: la vendita
U.D.3 LA SOCIETA’ IN GENERALE
Nozione di società (art.2247 c.c.)
I conferimenti
Capitale sociale(conferimenti) e patrimonio sociale (rapporti giuridici attivi e passivi)
L’esercizio in comune di un’attività economica
Lo scopo della divisione degli utili
Società e associazione
U.D.4 LE SOCIETA’ DI PERSONE E LE SOCIETA’ DI CAPITALI
Le diverse tipologie di società (ruolo dei soci/scopo/oggetto)
Le differenze fondamentali tra società di persone e società di capitali
Le società di persone
Le società di capitali
MODULO N°2 – “LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE” – TOTALE ORE N°21
U.D.1 LE SOCIETA' COOPERATIVE
Gli elementi caratterizzanti la società cooperativa (forma societaria/scopo
mutualistico/variabilità del capitale)
La disciplina giuridica ed i principi generali (atto costitutivo/iscrizione Registro Imprese e Albo
soc.coop., numero dei soci >9, principio variabilità del cap. sociale e principio della porta
aperta, scioglimento e insolvenza/liq. coatta amm.va )
Gli utili ed i ristorni
La cooperativa a mutualità prevalente
I soci e la loro partecipazione
Gli organi sociali
Le mutue assicuratrici
U.D. 2 LE COOPERATIVE SOCIALI
Sussidiarietà verticale (principi di adeguatezza e differenziazione) ed orizzontale
Il ruolo del terzo settore e la sua evoluzione
Lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative sociali
Le cooperative sociali di tipo “A” e di tipo “B” e l’oggetto sociale
I possibili interventi delle cooperative sociali
Caratteristiche e ruolo dei soci
Cooperative sociali e affidamento dei servizi pubblici (appalto, convenzione, affidamento
diretto)
MODULO N°3 – “I RAPPORTI TRA AUTONOMIE TERRITORIALI E ORGANIZZAZIONI
NON PROFIT” – TOTALE ORE N°17
U.D.1 IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’ E LA L. COST. 3/2001
Contenuto ed evoluzione del principio di sussidiarietà
La L. Cost.3/2001 e la sua attuazione
U.D.2 LE AUTONOMIE TERRITORIALI NELLA RIFORMA COSTITUZIONALE
Le autonomie degli enti territoriali
Il Comune
La Regione
La Provincia e la Città Metropolitana
U.D.3 LE FUNZIONI DEL BENESSERE E LO SVILUPPO DEL SETTORE NON PROFIT
Lo stato sociale e le funzioni del benessere
Il riparto di competenze tra Stato ed enti locali nel sistema di protezione sociale
La crisi del Welfare State
Identità e ruolo del terzo settore
Il nuovo Welfare e le reti sociali (pubbliche e private)
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U.D.4 L’IMPRESA SOCIALE E LE TIPOLOGIE DI FORME ASSOCIATIVE
L’impresa sociale(D.lgs.155/2006)
-oggetto sociale
-assenza di lucro
Nozioni di Associazioni, O.D.V., O.N.G., le Fondazioni, ONLUS.
MODULO N°4 – “IL MODELLO ORGANIZZATIVO DELLE RETI SOCIO-SANITARIE” –
TOTALE ORE N°/
U.D.1 LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE
La rete di servizi sociali e la l. 328/2000
La programmazione sociale ed il piano di zona
Sistema di finanziamento dei servizi sociali
I meccanismi di finanziamento del terzo settore
U.D.2 LA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA E LE MODALITA’ DI AFFIDAMENTO DEI
SERVIZI
L’autorizzazione (provvedimento amministrativo>rimozione ostacolo) e
l’accreditamento (atto unilaterale>accerta la sussistenza dei requisiti)
Le modalità di affidamento dei servizi sociali al terzo settore
Il Modulo 4 (non ancora svolto) sopra evidenziato sarà confermato dai programmi finali
sottoscritti da docenti e studenti al termine delle lezioni
Treviso, 11/05/2018
Prof.ssa Liliana Zappone I rappresentanti degli studenti
A.S. 2017-2018
MATERIA: INGLESE
CLASSE: 5MS
INSEGNANTE: ELISABETTA SPIGARIOL
LIBRI DI TESTO: I. Piccioli, A world of Care, editrice San Marco, vol.unico
P. Revellino, Growing into old age, CLITT
MODULO 1 : THE ELDERLY
- The last stage of life
- Physical changes
- Mental decline
- Quality of life in old age
- Carers for the elderly
- A new place to live: nursing homes
MODULO 2 : ADOLESCENTS
- What is adolescence?
- Risky behaviour: why teenagers do it
- From childhood to adulthood
- Peer group pressure
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- Parents and teens
- Focus on drugs – Special K
- Teen drug abuse
- Bullying
- Eating disorders (da dispensa)
MODULO 3 : DIVERSITY
- A developmental disorder: autism
- Down Syndrome
CONTENUTI LINGUISTICI
E’ stata effettuata una sistematica attività di revisione e consolidamento di lessico, funzioni
linguistiche e strutture grammaticali degli anni precedenti.
Sono state analizzate tutte le strutture linguistiche degli argomenti professionali proposti.
Treviso, 11 maggio 2018
Prof.ssa Elisabetta Spigariol I rappresentanti degli studenti
Materia Lingua Spagnola
Classe 5 MS
Insegnante Emanuela Mizzoni
Libri di testo Maria D’Ascanio, Antonella Fasoli, Atención Sociosanitaria,
CLITT.
Fotocopie e materiali predisposti dall’insegnate.
Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:
Contenuti Grammaticali:
● Revisione dei tempi verbali e delle principali strutture studiate negli anni precedenti.
● I tempi del passato del congiuntivo: el pretérito perfecto, imperfecto y
pluscuamperfecto.
● Le Frasi Temporali, causali e finali.
● Le frasi condizionali.
Microlingua
La adolescencia
● Los adolescentes de ayer y de hoy
● Los jóvenes y el tiempo libre
● La adolescencia
● La pandilla
● Aficiones de los adolescentes
● Las adicciones (alcoholismo, drogadicción, ciberadicción)
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La vejez
● Los ancianos de ayer y de hoy
● Los ancianos en la sociedad moderna
● Cómo van cambiando las personas mayores de España
● Imserso: Instituto de Mayores y Servicios Sociales
● Cómo elegir un buen cuidador
● Las residencias de ancianos
● La importancia de la actividad física en la tercera edad.
● El Parkinson
● El Alzheimer
Trastornos y enfermedades mentales
● Breve historia de la psiquiatría
● Clasificación de algunos trastornos mentales
● Ansiedad patológica
● Diferencia entre ansiedad patológica y adaptativa
● Ataques de Pánico
● Consejos prácticos para manejar ataques de pánico
● Las fobias
● La depresión
● El trastorno bipolar
● Trastornos alimentarios
● La Esquizofrenia
● Los trastornos del aprendizaje
● Los trastornos del Espectro Autista
El mundo del trabajo
● La entrevista de trabajo
Treviso, 11/05/2018
Prof.ssa Emanuela Mizzoni I rappresentanti degli studenti
Materia
TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE Classe 5 MS Insegnante/i ODDO CLOTILDE SUSANNA MARIA Libri di testo “TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE”. Editore: SCUOLA &
AZIENDA. Autore: PIERO GHIGINI - C. ROBECCHI – F. DAL CAROBBO
Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:
UNITA’ D- MEZZI DI PAGAMENTO E TITOLI CREDITO (da pag.90 a pag. 108)
Cenni sui mezzi di pagamento cartacei e elettronici.
I Titoli di Credito: tipologie e caratteristiche, la cambiale, i requisiti della cambiale, il pagherò,
la cambiale tratta a tre soggetti, a due soggetti, l’accettazione, la scadenza, il bollo,le garanzie,
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le girate, il pagamento e il mancato pagamento (azioni cambiarie, azione diretta e di regresso),
il protesto.
L’assegno bancario e l’assegno circolare, il pagamento dell’assegno bancario, l’avallo, il
mancato pagamento, clausole particolari relative agli assegni (“non trasferibilità” e “sbarratura generale e speciale”).
UNITA’ E- LA GESTIONE AZIENDALE E I SUOI RISULTATI
La gestione aziendale, le operazioni di gestione, i finanziamenti aziendali e il grado di capitalizzazione, gli aspetti e i cicli della gestione d’impresa.
Il patrimonio aziendale e le relazioni tra attività, passività e patrimonio aziendale.
Il reddito d’esercizio e la sua determinazione.
UNITA’ F- LA RILEVAZIONE AZIENDALE E BILANCIO D’ESERCIZIO
Il bilancio d’esercizio: funzione informativa e principi di redazione.
La struttura del bilancio d’esercizio secondo il codice Civile.
UNITA’ G- L’ECONOMIA SOCIALE
Cenni sul sistema economico e i suoi settori.
L’economia sociale e il mondo del non profit. Approfondimento:” Le cose da sapere sulla responsabilità sociale d’impresa”.
(www.europarlamento24.eu)
Le cooperative e le imprese sociali. Approfondimento:” Le potenzialità dell’economia sociale” (www.formez.it/notizie/progetto-dieses).
Le altre organizzazioni del terzo settore: le organizzazioni di volontariato (OdV), le associazioni
di promozioni sociale (APS). Le fondazioni, le associazioni, i comitati e gli enti filantropici, le organizzazioni non governative (ONG).
Le ONLUS e il regime fiscale delle ONLUS.
LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE: il nuovo CODICE DEL terzo settore(D.Lgs. 117/2017).
il patrimonio delle aziende non profit.
Il bilancio d’esercizio delle aziende non profit, il bilancio sociale delle aziende non profit, il bilancio d’esercizio delle imprese sociali.
UNITA’ H-IL SISTEMA BANCARIO E LE PRINCIPALI OPERAZIONI BANCARIE
L’attività bancaria, il credito e le funzioni della banca.
Le varie operazioni bancarie: le operazioni di raccolta e di impiego fondi. I certificati di
deposito, l’obbligazione bancaria, i certificati di deposito, l’obbligazione bancaria. apertura di
credito, sconto di cambiali, anticipo di portafoglio s.b.f., anticipi su fatture, il factoring, il mutuo ipotecario, il leasing finanziario.
Il credito al consumo, la banca etica e i finanziamenti pubblici. Case History: la banca del villaggio.
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Il conto corrente bancario: caratteristiche dei conti correnti bancari, tipologie di conto corrente,
apertura di un conto corrente, le operazioni che movimentano il conto corrente e l’estratto conto. I mezzi di pagamento elettronici.
UNITA’ I-LA GESTIONE DEL PERSONALE Cenni sul mercato del lavoro.
Treviso, 11 maggio 2018
Prof.ssa Clotilde Susanna Maria Oddo I rappresentanti degli studenti
Materia RELIGIONE
Classe 5 MS
Insegnante/i ENRICO MARIGNANI
Libri di testo -
Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:
IL NOVECENTO:
Breve introduzione al novecento e individuazione di sette aree tematiche da approfondire e
sviluppare con esposizione finale alla classe. Discussione sulla letteratura italiana del secondo
dopoguerra in compresenza con il prof. Marco Giurizzato. Consegnata la scheda con trentatrè
autori col compito di cercare per ognuno un paio di opere . Il neorealismo, i racconti
"regionali" e gli autori più significativi. Introduzione a Carlo Cassola con il racconto lungo: Il
taglio del bosco. Lettura del brano tratto dal libro di Francesco Piccolo "Il desiderio di essere
come tutti " sul rapimento di Aldo Moro.
BIOETICA
Accanimento terapeutico, consenso informato e DAT: Le novità della legge approvata il 14
dicembre 2017.
IL PROBLEMA DEL MALE NELLE RELAZIONI UMANE
Le buone prassi da seguire nelle relazioni affettive per evitare che la relazione si trasformi in
una molestia sessuale. Riflessioni sulla giornata della memoria in compresenza con la prof.
Alessandra Battistella. Visione del documentario "Gli apostoli di Hitler". Visione del film
"L'Onda" di Dennis Gansel. Analisi del film e discussione sull'origine della violenza e la violenza
agita. Incontro con i volontari dell'associazione onlus Operazione Mato Grosso.
Treviso, 11.05.2018
Prof. Enrico Marignani I rappresentanti degli studenti
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Materia Lingua e letteratura italiana Classe 5 MS Insegnante Marco Giurizzato Libri di
testo Marta Sambugar, Gabriella Sala “Laboratorio di Letteratura” Vol. II “Dal Barocco
al Romanticismo” e III “Dal Positivismo alla letteratura contemporanea”, RCS La
Nuova Italia, Milano 2018 Settembre
Modulo introduttivo: Giacomo Leopardi
Note biografiche.
Il pessimismo e le sue classificazioni.
La teoria del piacere e l’atarassia
Il romanticismo in Leopardi e l’atteggiamento dell’eroe romantico.
Leopardi tra romanticismo, illuminismo e oltre. Analisi del testo “Dialogo tra la natura e un islandese”.
La poetica di Leopardi, il classicista romantico.
Lo Zibaldone e classificazione delle opere.
Analisi dei testi poetici: “l’Infinito”, “a Silvia”, “La ginestra”.
Sezione 1: Dal secondo Ottocento al primo dopoguerra
Modulo: tra Positivismo e Naturalismo
Definizione di Positivismo di Evoluzionismo e Determinismo.
Il quadro politico, sociale ed economico in cui si sviluppano le nuove scuole di pensiero.
Cenni sul pensiero di Durkheim, Darwin e Spencer.
Definizioni di Naturalismo e Verismo.
La mediazione di Flaubert, il romanzo secondo Zola. L’impersonalità dell’autore, la funzione
sociale della letteratura, lo scrittore scienziato.
Luigi Capuana teorico del Verismo e mediatore Culturale.
Differenze tra Naturalismo e Verismo.
“l’Assomoir” di Emile Zola.
Le teorie naturalistiche e il determinismo, la funzione sociale del romanzo.
Ottobre/novembre/dicembre
La Scapigliatura
Introduzione alla Scapigliatura.
Focus su Emilio Praga e Iginio Ugo Tarchetti.
I temi della poesia scapigliata.
Il teatro dell’800 e il dramma borghese.
Analisi del testo poetico: “Fosca” di I. U. Tarchetti e “Preludio” di E. Praga.
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Modulo: Giovanni Verga e il Verismo
Note biografiche. Le tre fasi della poetica verghiana.
Il preverismo: “Storia di una capinera” e “Nedda”.
Analisi del testo: “Rosso Malpelo”.
la poetica verista in “Fantasticheria”.
La famiglia come religione e l’ideale dell’ostrica.
La prefazione ai Malavoglia. Le tecniche narrative: l’impersonalità dell’autore, la sua eclissi, il
discorso indiretto libero e la narrazione oggettiva. Il punto di vista dei personaggi. Aderenza al
concetto di Flaubert dell’artista creatore.
Verga tra Positivismo, Determinismo, Materialismo ed Evoluzionismo. La Famiglia come unica possibile salvezza.
Da “Vita nei campi” analisi de “La lupa” .
Introduzione e analisi de “I Malavoglia”. Focus su “L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni”. La fiumana del progresso.
Differenze tra linguaggio letterario e cinematografico (trasposizione di Visconti ne “la terra trema”).
Temi e poetica delle “Novelle Rusticane”. Lettura e analisi dei brani “La roba” e “Libertà”.
Analisi di “Mastro Don Gesualdo” dal punto di vista dell’intreccio e dei suoi personaggi.
Gesualdo come eroe tragico moderno e differenze con l’eroe tragico classico. Gesualdo come
vincitore vinto dalla vita.
Confronto tra il pensiero di Leopardi e quello di Vega. Parallelismi tra Mazzarò e Gesualdo.
Modulo: Giovanni Pascoli
Note biografiche. (Focus sulla particolare situazione familiare e impegno politico).
Pascoli intellettuale. Il saggio “il Fanciullino” e la sua idea di poesia, il modello Virgilio e l’idea
di socialismo umanitario.
Le opere poetiche “Myricae” e “I canti di Castelvecchio”. I poemi conviviali e i poemetti. “Odi e Inni”. Pascoli tra socialismo militante e umanitarismo.
La poetica di Pascoli tra simbolismo e impressionismo. Temi principali: la morte, il nido, la celebrazione della natura, il paesaggio e i suoi elementi, il cosmo e il mondo classico.
Le innovazioni stilistiche, il linguaggio analogico e allusivo. L’uso delle figure retoriche, il verso spezzato, il simbolismo, gli effetti musicali tra onomatopee e simbolismi.
Analisi dei testi poetici: “Lavandare”, “X Agosto”, “l’Assiuolo”, “Temporale”, “Lampo”.
Analisi dei testi poetici: “la mia sera” e “il gelsomino notturno”.
Cenni allo sperimentalismo pascoliano in “Italy”.
Analisi del testo: “la grande proletaria si è mossa”. Focus sul nazionalsmo pascoliano.
Dicembre/gennaio
Modulo: Gabriele D’Annunzio
Note biografiche. Il populismo, le iniziative politiche, le imprese militari.
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Il periodo estetico e quello decadentista. Classificazione delle opere principali.
Focus su “Il Piacere”. Il ritratto dell’esteta. Andrea Sperelli e il sofismo delle menzogna, la noia
e il dissidio psicologico.
Il superomismo. L’incontro con Nietszche: l’oltreuomo e l’affermazione della volontà di potenza. Apollineo e Dionisiaco come superamento del bene e del male.
Analisi e sintesi dei romanzi: “Il Trionfo della Morte”, “le vergini delle rocce” e “il Fuoco”.
I protagonisti tra superomismo e debolezza: Giorgio Aurispa, Claudio Cantelmo e Stelio Effrena.
Richard Wagner e l’opera d’arte totale.
L’aristocrazia di nobili e poeti, il Verbo come parola divina.
Il teatro di D’Annunzio tra tradizione e innovazione, teatro come catalizzatore delle masse.
La produzione lirica. Il vivere inimitabile e la vita come opera d’arte. La necessità del superamento dei valori, la morte di Dio.
Analisi del testo poetico “la pioggia nel Pineto”.
Analisi del testo: “il Verso è tutto”.
Modulo: le avanguardie
Definizione di avanguardie e caratteri comuni. L’Espressionismo e i suoi caratteri essenziali.
Il Futurismo, nascita del movimento, principi dell’ideologia futurista, i manifesti, le serate
futuriste. L’immaginazione senza fili e le parole in libertà. Il ruolo e la leadership di Filippo Tommaso Marinetti.
Analisi del testo poetico: “il Bombardamento di Adrianopoli”.
Analisi dei. testi: “il Manifesto del futurismo” e il “Manifesto tecnico delle letteratura futurista”.
Il Dadaismo e l’anarchia espressiva. Il rifiuto delle convenzioni.
Il Surrealismo e il manifesto di Andrè Breton.
Sezione 2: il ‘900
Panoramica su alcuni prosatori del ‘900. Il libero fluire della memoria in Proust. L’alienazione,
l’accettazione passiva e la vergogna in Kafka. La poetica di Joyce, l’epifania e il flusso di
coscienza.
Febbraio
Modulo. il romanzo e la dissoluzione dell’io
Italo Svevo
Note biografiche. L’incontro con Joyce e la pubblicazione dei primi due romanzi.
Sintesi e analisi dei romanzi: “Una vita” e “Senilità”. Confronto tra le inettitudini di Alfonso Nitti
e Emilio Brentani. Stefano Balli come superuomo.
Introduzione alla “Coscienza di Zeno”. I modelli letterari, la distorsione del tempo e dello
spazio. Freud come modello letterario. Il complesso di Edipo in Zeno Cosini. Analisi
dell’intreccio. lettura e analisi dei brani antologici: “il vizio del fumo” e “La morte del padre”.
La figura del padre assente, il dottore come figura paterna, lo schiaffo. Chiavi di lettura
freudiane.
41
Lettura e analisi del brano antologico: “un salotto mai più interdetto”. L’amore secondo Zeno,
lettura psicanalitica del rapporto con la famiglia Malfenti.
Il destino dell’umanità nell’ultimo capitolo del romanzo.
Marzo
Luigi Pirandello
Note biografiche. Classificazione delle opere pirandelliane. La produzione saggistica.
L’umorismo e il paradosso del sentimento del contrario. La maschera bifronte, la vecchia imbellettata.
I romanzi di Pirandello: cenni su “l’esclusa” e “il turno”. Analisi deil romanzi “il fu Mattia Pascal” e “Uno, nessuno e centomila”.
Il teatro pirandelliano. Tra maschere e umorismo, tra alienazione e follia. Il rifiuto del naturalismo. Il metateatro e la questione dell’identità. Il teatro come ispiratore della realtà.
Analisi delle opere teatrali: “Enrico IV”, “Così è se vi pare” e “Sei personaggi in cerca d’autore”.
L’annullamento dello spazio scenico, l’abbattimento della quarta parete, il teatro nel teatro, la
verità inattingibile, l’impossibilità di rappresentare la vita in modo univoco. La fluidità della vita contro la fissità delle forme.
Il superamento del realismo, l’incontro con Bergson, il relativismo assoluto e la crisi dell’Io.
Il forestiero della vita, la filosofia del lontano, la famiglia come trappola. Le nude maschere.
L’incomunicabilità e l’impossibilità di condividere, la follia come fuga dalla trappola.
Lettura del brano antologico: “il treno ha fischiato”.
Differenze a analogie tra: Mattia Pascal/Adriano Meis, Vitangelo Moscarda e Enrico IV. Il tentativo di cambiare identità con un’altra identità, di trappola in trappola.
La spersonalizzazione dell’uomo moderno all’interno della civiltà delle macchine. Serafino Gubbio e la realtà filtrata. Il mondo come merce.
Analisi dell’opera: “il giuoco delle parti”.
Aprile
Modulo: Poeti del ‘900
Giuseppe Ungaretti
Note biografiche. Il poeta come testimone e celebratore della realtà. Lo stile poetico e la scarnificazione del verso.
La produzione poetica. Il soldato in trincea.
“Il porto sepolto”, “Allegria dei naufragi”. Struttura e temi.
Analisi dei testi poetici: “Veglia”, “Fratelli”, “i Fiumi”, “San Martino del Carso” e “Mattino”.
Umberto Saba
Note biografiche. Il poeta appartato e antinovecentista. La psicanalisi, il rapporto con la
moglie, la persecuzione. Il poeta dallo sguardo incontaminato. Il dolore come destino, la dimensione universale, il capro espiatorio, l’empatia dei e tra i sofferenti.
Il “Canzoniere”, struttura e temi.
Analisi dei testi poetici: “Amai”, “A mia moglie”, “La capra”, “La città vecchia” e “Goal”.
Eugenio Montale
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Note biografiche. Il pensiero. La poesia come varco, lo straniamento, il correlativo oggettivo. Il
male di vivere, il ritorno della donna angelo, la frustrazione di fronte alla follia della guerra.
“Ossi di seppia”, “Le occasioni”. Temi e struttura.
Analisi dei testi poetici: “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”, “La casa dei doganieri”.
Modulo interdisciplinare
La classe ha intrapreso, in accordo col docente di IRC, Enrico Marignani, un percorso di
approfondimento sul Neorealismo. Ciascuno studente ha approfondito un autore attraverso uno studio monografico.
Modulo trasversale
La produzione scritta, con particolare riferimento alle tipologie della prima prova dell’Esame di Stato
Produzione scritta di testi (verifica formativa o sommativa) e ripasso delle tipologie testuali A
(analisi del testo), B (saggio breve e articolo di giornale), C (tema storico) e D (tema di ordine generale), introdotte durante il secondo biennio.
Treviso, 11 maggio 2018
Prof. Marco Giurizzato I rappresentanti degli studenti
Materia Storia Classe 5 MS Insegnante/i Giurizzato Marco Libri di testo A. Brancati, T. Pagliarani, Voci della storia e dell’attualità 2 & 3, La Nuova Italia
Settembre Cenni introduttivi Il problema della periodizzazione, la storia come racconto mediato dalle fonti. Il problema
dell’attendibilità delle fonti. Il concetto di rivoluzione e gli effetti delle rivoluzioni. La fascinazione delle masse per i leader.
Le conseguenze della Rivoluzione Francese. Modulo: La Restaurazione Riepilogo dei principali avvenimenti dal 1789 al 1814. Il fallimento della Rivoluzione Francese e
l’ascesa di Napoleone e la sua disfatta, l’eredità politica di un’epoca. L’Italia dopo il Congresso di Vienna. La Santa Alleanza. La posizione inglese e quella dello
Stato Pontificio. La situazione politica in Francia ed Inghilterra dopo il congresso di Vienna. Il fallimento delle
politiche conservatrici. La Costituzione di Luigi XVII. Il protezionismo inglese. L’allargamento
del suffragio universale. La suddivisione territoriale dell’Italia, la repressione e il dispotismo. Il governo austriaco e la
sua concezione politica. Ottobre Modulo: I moti rivoluzionari in Europa L’idea di Nazione, il principio di autodeterminazione dei popoli, il liberalismo come nuovo
pensiero. Il romanticismo. Focus sulla situazione in Germania, Russia e Spagna. I primi moti insurrezionali e la repressione della Santa Alleanza.
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I moti insurrezionali in Italia, il caso siciliano, la situazione nel Regno di Sardegna. Il caso
Lombardo Veneto. La fine del dominio Europeo nell’America del Sud. La dottrina Monroe. La situazione greca, la rivolta del 1822, la pace di Adrianopoli. La situazione in Francia, la
monarchia borghese di Filippo d’Orleans e la fine dell’assolutismo monarchico. Modulo: La rivoluzione industriale Definizione. La particolarità inglese. L’economia e l’espansione demografica, le premesse al
cambiamento. Le prime importanti scoperte: il cloro, i fertilizzanti chimici, la conservazione a freddo dei cibi.
Lo sviluppo della rete ferroviaria e la velocizzazione dei trasporti e delle comunicazioni, lo
sviluppo dell’industria siderurgica. Novembre Modulo: ll socialismo Introduzione al pensiero socialista. L’utopia socialista, l’abolizione della proprietà privata,
l’egualitarismo e la richiesta di diritti. Il pensiero di Blanc, Proudhon e Blanqui. Il Manifesto del
Partito Comunista, il pensiero di Marx ed Engels. La lotta di classe. Modulo: Il 1848 L’affermazione del modello borghese e la mobilitazione delle masse. Il fallimento della
Restaurazione. La crisi economica del 1845/7. Il fallimento del sistema capitalistico, la crisi
agricola e il blocco dei consumi. Il 1848 in Francia. Il fallimento della monarchia francese e l’incapacità di governo. La
rivoluzione del febbraio 1848 e la nascita della Seconda Repubblica, l’attività del governo
provvisorio. La creazione delle fabbriche nazionali, la reazione delle forze moderate. Le
barricate di giugno, Luigi Bonaparte al potere e la fine del sogno repubblicano. Cenni sul 1848 in Europa. L’Italia tra il 1830 e il 1848, cenni sulla situazione economica, la scarsa industrializzazione. Il pensiero di Mazzini, le idee federaliste di Gioberti, la visione politica di Balbo. Il 1848 in Italia, sommosse popolari e la concessione delle Costituzioni, loro limiti e restrizioni. Lo Statuto Albertino e il principio della libertà personale e di pensiero. I limiti della legge
sabauda. L’insurrezione di Venezia e le Cinque Giornate di Milano, l’indipendenza della Sicilia. La situazione politica del Regno di Sardegna. I progetti di Carlo Alberto. Focus sul Regno delle
Due Sicilie sullo Stato Pontificio. La dichiarazione di guerra all’Austria, la battaglia di Goito e le
sue conseguenze. La posizione di Mazzini e Cattaneo. La proclamazione delle Repubbliche e l’abdicazione di Carlo
Alberto. Il nuovo assetto politico. La resistenza di Roma e Venezia, la fine delle esperienze
repubblicane. Modulo: L’Unità d’Italia L’ascesa di Camillo Benso conte di Cavour e la sua visione politica. Il congresso di Parigi e gli accordi di Plombires. La seconda guerra di indipendenza, le battaglie
e l’armistizio di Villafranca. La nuova situazione politica nel territorio italiano, la rivolta di
Palermo, la spedizione dei Mille. La proclamazione del Regno d’Italia. Gennaio Modulo: La seconda rivoluzione industriale Lo sviluppo dell’economia di mercato, l’iniziativa privata, le imprese, il sistema bancario, la crisi
e la depressione economica, i dazi doganali. La diffusione del socialismo e la Prima Internazionale, il pensiero di Marx sul plusvalore e lo
sfruttamento capitalistico. Modulo: Stati Nazione e nuovi equilibri La comune parigina del 1871. Il concetto di suffragio universale, l’istruzione pubblica gratuita,
l’abolizione della distinzione tra potere legislativo e giudiziario, le leggi sul lavoro e sugli
alloggi, la redistribuzione delle terre. La fine dell’esperienza socialista in Francia. Il nuovo
potere repubblicano, laico e democratico. L’affaire Dreyfuss e l’antisemitismo.
44
La situazione nell’impero Austro-Ungarico e nella Russia Zarista, i tentativi di modernizzazione.
Il populismo russo e le sommosse popolari. La situazione nei Balcani e i nuovi equilibri politico-
internazionali. Gli esiti del Congresso di Berlino. L’Inghilterra vittoriana, la massima espansione territoriale, le
riforme sociali, il lavoro e l’ulteriore sviluppo industriale. Le riforme dei governi inglesi, i nuovi
diritti, l’abolizione del reato di sciopero, l’estensione del diritto di voto, i dazi doganali. Le
riforme che provano a ridurre le tensioni sociali, il femminismo. Cenni sull’imperialismo Giapponese e quello Americano. La conferenza Internazionale per gli
affari africani del 1884. Le zone di influenza e lo sfruttamento. Modulo: I problemi dell’Italia Unita Tendenze federalistiche contro accentramento piemontese. La scarsa alfabetizzazione, la
situazione sanitaria, l’assenza di opere pubbliche. La Destra storica e il governo protezionista, il timido sviluppo industriale, la questione romana,
la terza guerra di Indipendenza. L’influenza della Guerra Franco Prussiana, la breccia di Porta Pia e l’Unità. La diffusione del socialismo. Il governo della sinistra storica e il trasformismo. il Riformismo, De Pretis e il bilancio dello
Stato. I problemi parlamentari. il Governo Crispi, l’abolizione della pena di morte il
riconoscimento del diritto di sciopero. L’avventura coloniale e il concetto di protettorato. Febbraio Modulo: L’età giolittiana L’ascesa politica di Giolitti e i contrasti coi latifondisti. Il senso dello Stato secondo Giolitti. Le
dimissioni, il secondo governo Crispi, l’assassinio di Umberto I. Vittorio Emanuele III e il
ritorno di Giolitti. L’apertura ai cattolici, il Patto Gentiloni. La spaccatura del socialismo tra moderati e riformisti, la posizione di Mussolini. La conquista della Tripolitania. L’avvento di Salandra dopo le nuove dimissioni di Giolitti. La
settimana Rossa. Marzo Modulo: La Prima Guerra Mondiale. Premesse, gli equilibri europei, la polveriera balcanica. Le tensioni tra Francia, Inghilterra,
Germania e Austria. Il casus belli, l’attentato di Sarajevo. L’ultimatum e l’inizio del conflitto, gli schieramenti. Il
piano Von Schlieffen. Il Fronte Occidentale, l’intervento dell’Inghilterra. Il Fronte Orientale.
Definizioni di guerra di logoramento e posizione. L’Italia divisa tra interventisti e neutralisti. Il Patto di Londra, l’entrata in guerra. Le fasi del
conflitto, l’inutile strage, il ruolo di Cadorna, l’economia di guerra. L’armistizio di Brest Litovsk
e il ritiro della Russia. L’intervento degli USA. La disfatta di Caporetto e il nuovo governo Orlando. La nomina di Armando Diaz. Le dimensioni
del conflitto, la conclusione. La conferenza di Parigi. La posizione di Wilson, la posizione di Wilson, la nascita della Società
delle Nazioni. La nuova carta geografica europea. Le epidemie, i tentativi rivoluzionari in
Germania e Italia. Modulo: La rivoluzione russa Premesse, l’arretratezza del paese e l’inadeguatezza del modello zarista. La rivoluzione di
Febbraio e il governo provvisorio. La rivoluzione di Ottobre. Le manovre politiche di Lenin e le
sue tesi di aprile. L’ingovernabilità e l’affermazione di bolscevichi. Il Comunismo di guerra di
Lenin e la NEP. La nascita dell’URSS e la repressione del dissenso. La lotta all’analfabetismo e
la Costituzione, l’ateismo di Stato. La successione a Lenin. Lo Stalinismo, la politica economica, la repressione dei Kulaki, i piani
quinquennali, il tentativo di modernizzazione della Russia. Lo sviluppo industriale e la
collettivizzazione delle campagne. Le persecuzioni di tutti i dissidenti anche interni al partito. Modulo: il fascismo Il dopoguerra in Italia. la crisi economica e il malcontento di reduci ed operai. Il partito
Popolare e la scissione socialista. I Fasci di Combattimento, il programma di Piazza San
Sepolcro. Le elezioni del ‘19 e del ‘21. La crisi del Sistema Liberale, lo sviluppo del pensiero
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cattolico. Giolitti e il biennio Rosso. La questione fiumana e l’accordo di Rapallo. Il fascismo in
Parlamento, l’appoggio degli industriali e del ceto medio. La violenza squadrista. La marcia su
Roma, il progetto politico di Mussolini e la teoria del doppio binario. Il discorso del Bivacco e il
mito fondatore, la connivenza monarchica. La deriva autoritaria, l’incarico. La legge Acerbo. Le
elezioni del 1924. le denunce di Matteotti e l’assassinio. La Secessione sull’Aventino, il discorso
del 3 gennaio 1925. La soppressione delle libertà costituzionali, i rapporti con la Chiesa. Le
leggi fascistissime e la nascita del regime, il Gran Consiglio. Il controllo totale e il culto della
personalità, il consenso. Politica interna ed estera. I rapporti con la Chiesa. Modulo: Crisi economica La crisi del 1929 dopo gli anni ruggenti. Connessioni con la storia del '900. gli anni 20 negli Stati Uniti e la dottrina Wilson. L'elezione di Harding e di Coolidge. Il
protezionismo e il proibizionismo. Le aperture verso le esportazioni in Europa. L'economia tra
libero mercato e dazi. Modulo: il nazismo La nascita della Repubblica di Weimar e la caduta della monarchia. i problemi politici ed
economici della Germania e le ingerenze francesi. Hitler e il partito nazista, il fallito colpo di
Stato e la stabilizzazione dell’economia tedesca. Le conseguenze della crisi economica.
L’appoggio degli industriali. Le elezioni del ‘30 e ‘32, Hitler cancelliere. Il partito unico, il
terrore, l’opposizione interna, politica interna ed estera. L’ideologia e l’antisemitismo, la
Soluzione Finale. Modulo: La seconda guerra mondiale Cenni sulla situazione europea e mondiale. L’escalation nazista. Lo scoppio del conflitto, la
spartizione delle Polonia, l’apertura del fronte Occidentale, l’Italia dalla non belligeranza
all’intervento. L’occupazione della Francia. La battaglia d’Inghilterra. il patto tripartito. La
guerra diventa Mondiale, lo spazio vitale a Est, la Germania invade l’URSS. Gli Stati Uniti tra
isolazionismo e interventismo. Perl Harbour e l’inizio della controffensiva. La battaglia di
Stalingrado, la caduta del Fascismo e la guerra civile in Italia, la Resistenza e la Repubblica
Sociale Italiana. La vittoria degli Alleati, la liberazione dell’Italia. Le armi atomiche. Modulo: il mondo bipolare Cenni sulla Guerra Fredda e la coesistenza pacifica. Treviso, 11 maggio 2018
Prof. Marco Giurizzato I rappresentanti degli studenti
Materia SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Classe 5 MS
Insegnante/i PICCOLO BELINDA
Libri di testo
Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:
UD 1 LE FASI DELL’ALLENAMENTO: L’Allenamento sportivo scolastico, le fasi di un allenamento
(Fase di riscaldamento, fase centrale, fase di recupero, e la fase di defaticamento o fase di
ripristino con esercizi di stretching).
UD 2 IL MOVIMENTO: Esercizi di preatletica: andature, balzi, saltelli. Conoscere il movimento,
che cosa è il movimento, classificazione del movimento: riflesso, volontario, automatizzato.
Consolidamento degli schemi motori e posturali. Affinamento delle capacità coordinative,
capacità motorie e condizionali e mobilità articolare. Le abilità motorie.
UD 3 LA PALLAVOLO ATTIVITA’ SPORTIVE INDIVIDUALI E DI SQUADRA: Il palleggio. La
battuta. La schiacciata. Il bagher, il palleggio continuato, il palleggio di controllo, il palleggio
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dinamico, affinamento del gesto tecnico dei fondamentali da saper rielaborare ed utilizzare in
partita in gruppo e in coppia con osservazione sistematica, attribuzione dei ruoli, tecnica dei
fondamentali
UD 4 ESERCIZI SPECIFICI DI POTENZIAMENTO MUSCOLARE: Esercizi di potenziamento di tutti
i distretti muscolari degli arti superiori e inferiori. Esercizi sul fitness con le specifiche
attrezzature con piccoli attrezzi e creazione di una sequenza di allenamento e potenziamento
muscolare. (Piccola coreografia).
UD 5 LA COORDINAZIONE MOTORIA: Le qualità motorie fondamentali, gli schemi motori di
base. Le abilità motorie con sequenza di esercizi motori in circuito con uso di piccoli attrezzi.
Prove di equilibrio del corpo statico, dinamico in movimento con uso di piccoli attrezzi.
GIORNATA DELLO SPORT: Conferenze incontri con esperti. Argomenti trattati: il doping; le
donne e lo sport, i traumi più comuni in ambito sportivo, l’alimentazione e la nutrizione in
generale; il sitting volley.
Treviso, 11 maggio 2018
Prof.ssa BELINDA PICCOLO I rappresentanti degli studenti
Argomenti e attività svolte suddivise per moduli, UDA o unità didattiche:
Sistema riproduttore femminile:
Gonadi femminili (ovaie)
Strutture deputate per il trasporto dei gameti femminili
Caratteristiche strutturali e funzionali
Ovulazione
Differenza tra cellula somatica diploide e cellula gametica aploide (Cenni)
Differenza tra divisione cellulare mitotica e divisione cellulare meiotica (Cenni)
Sistema riproduttore maschile:
Gonadi maschili
Gameti maschili e strutture per il loro trasporto
Caratteristiche strutturali e funzionali
Gametogenesi maschile
Ciclo mestruale:
Ciclo ovarico
Ciclo uterino
Fecondazione:
Fecondazione della cellula uovo
Prime fasi dello sviluppo embrionale
Placenta, Sacco amniotico e liquido amniotico
Gravidanza e parto:
Tecniche diagnostiche prenatali: ecografia, villocentesi ed amniocentesi
Materia Igiene e cultura medico sanitaria
Classe 5 MS
Insegnante/i Iannello Carmelina
Libri di testo Igiene e cultura medico-sanitaria – S. Barbone, M.R. Castiello, P.
Alborino – Lucisano Editore
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Norme igieniche da attuare durante la gravidanza
Sintomi e comportamenti della donna in gravidanza
Parto
Malattie genetiche:
Mutazioni genomiche
Sindrome di Turner e Sindrome di Klinefelter
Sindrome di Down: manifestazioni cliniche; interventi abilitativi e riabilitativi.
Mutazioni geniche
Distrofia di Duchenne
Epilessia
Paralisi celebrale infantile
Fibrosi cistica
Malattie della senescenza
Aterosclerosi, arteriosclerosi, ipertensione
Cardiopatie ischemiche: Angina pectoris stabile ed instabile.
Infarto miocardico: quadro clinico, terapia farmacologica e chirurgica.
Morbo di Alzheimer
Morbo di Parkinson
Malattie cerebrovascolari
TIA
Ictus emorragico
Ictus ischemico: emiparesi ed emiparestesia. Afasia. Diagnosi e Terapia.
Treviso, 11 maggio2018
Prof.ssa Carmelina Iannello I rappresentanti degli studenti
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Prove di SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO
I prova di simulazione LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (1926) Edizione di riferimento: Oscar Mondadori,
Milano 1992
5
10
15
20
«Io non potevo vedermi vivere.
Potei averne la prova nell’impressione dalla quale fui per così dire assaltato, allorché, alcuni giorni
dopo, camminando e parlando col mio amico Stefano Firbo, mi accadde di sorprendermi
all’improvviso in uno specchio per via, di cui non m’ero prima accorto. Non poté durare più d’un
attimo quell’impressione, ché subito seguì quel tale arresto e finì la spontaneità e cominciò lo studio.
Non riconobbi in prima me stesso. Ebbi l’impressione d’un estraneo che passasse per via
conversando. […]
Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori, quando -
vivendo - non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello specchio: quello, e
non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima, scorgendolo, non ho riconosciuto.
Sono quell’estraneo che non posso veder vivere se non così, in un attimo impensato. Un estraneo che
possono vedere e conoscere solamente gli altri, e io no.
E mi fissai d’allora in poi in questo proposito disperato: d’andare inseguendo quell’estraneo ch’era
in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito diventava me
quale io mi conoscevo; quell’uno che viveva per gli altri e che io non potevo conoscere; che gli altri
vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo
conoscevano.
Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno solo credevo
d’esser io per me. Ma presto l’atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei centomila
Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome di Moscarda,
brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch’era uno anch’esso, uno e nessuno
ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo guardavo fisso e immobile negli occhi,
abolendo in esso ogni sentimento e ogni volontà.
Quando così il mio dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.»
Luigi Pirandello, (Agrigento 1867 - Roma 1936), tra i più grandi autori della
letteratura del Novecento, compose numerose opere narrative (Il Fu Mattia Pascal,
Uno nessuno e centomila, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Novelle per un
anno) e rivoluzionò il teatro italiano (Sei personaggi in cerca d’autore, Questa sera si
recita a soggetto, Enrico IV etc.). In tutta la sua produzione si delinea la visione
relativistica del mondo e della vita.
1. Comprensione del testo Riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Analizza l’aspetto formale (linguistico, lessicale, sintattico) del testo proposto.
2.2 “Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano”
(righe 14- 15). Soffermati sul significato di tale affermazione del protagonista.
2.3 Che cosa intende Moscarda con “la scoperta dei centomila Moscarda, ch’io ero non solo
per gli altri ma anche per me”?
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1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
2.4 Analizza la conclusione del brano, soffermandoti sulla valenza che i due termini “dramma” e
“pazzia” assumono nel brano e nel romanzo in questione.
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo, ed
approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Pirandello e/o di altri autori conosciuti.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio
breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni
opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se
vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
ARGOMENTO: Il tema della gelosia nella letteratura e nell’arte.
Edvard Munch, Gelosia, 1895, Bergen Kunstmuseum
La figura maschile sulla destra del quadro mostra una sfumatura
verdastra negli occhi e nel viso ed ha lo sguardo allucinato;
evidentemente la sua sofferenza nasce dalla scena che si svolge in
secondo piano, dove un uomo sta offrendo dei fiori rossi ad una donna
seminuda rappresentata nell’atto di cogliere un frutto da un albero.
«Quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo; alto di statura, ferrigno. Ma ora, tutto raso per obbedire alla moda,
con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso, dire che fosse bello, via, non si poteva più dire, soprattutto
perché pareva che lui lo pretendesse, anche così con la barba rasa, anzi appunto perché se l'era rasa.
- La gelosia, del resto, - sentenziò, - non dipende tanto dalla poca stima che l'uomo ha della donna, o viceversa, quanto dalla poca stima che abbiamo di noi stessi. E allora...
Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso, e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e
non lui. Donna Giannetta, che se ne stava ancora alla specchiera, con le spalle voltate, lo vide nello specchio, e con
una mossetta degli occhi gli domandò:
- E allora... che cosa?
- Ma sì, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese lui, con rabbia. - Da questa poca stima di noi, che ci fa credere, o meglio, temere di non bastare a riempire il cuore o la mente, a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco!»
Luigi PIRANDELLO, La fedeltà del cane, Novelle per un anno,
CDE, Milano, 1987
«Fra i poteri della gelosia c’è quello di rivelarci quanto la realtà dei fatti esteriori e i sentimenti dell’animo siano
qualcosa di sconosciuto che si presta a mille supposizioni. Crediamo di sapere esattamente le cose e quel che pensa la
gente per la semplice ragione che non ce ne importa. Ma non appena abbiamo, come hanno i gelosi, il desiderio di
sapere, davanti a noi c’è un caleidoscopio vertiginoso nel quale non distinguiamo più niente.»
Marcel PROUST, Alla ricerca del tempo perduto, Albertine scomparsa, trad. G. Raboni,
Mondadori, Milano, 1993
50
«La cucina è spenta, non preparo la cena, non apparecchio i piatti, niente vino. Siedo con il foglio del conto aperto e
aspetto. Lei ritorna, saluta, vede e si mette a sedere.
Quanto siamo rimasti zitti, poi che parole mandate allo sbaraglio nel campo dei centimetri che le nostre mani non
potevano attraversare: ho scordato. Deve avermi detto di non fare così, ma io non so più di che materia fosse quel
così, se bruciava o era spento.
Ora che è vita andata, recito l’atto di dolore: mi pento e mi dolgo, mi dolgo e mi pento di averle presentato il conto. La
presunzione di avere diritto mi gonfiava la vena della fronte. Avanzavo il mio rauco reclamo e più sacrosanto era, più
era goffo: le chiedevo conto, e mai si deve tra chi sta in amore. Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio,
esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.»
Erri DE LUCA, Il conto, Il contrario di uno,
Feltrinelli, Milano, 2009
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.
DOCUMENTI
«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire sulle nostre relazioni
sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla 'cyberpsicologa’ Linda Kaye,
dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla
personalità di chi la usa.
Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed email. E non è solo un fatto
generazionale, assicurano gli esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54%
di chi usa le faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura
anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata alla personalità che
all'età.
Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o FaceTime, usiamo non
solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o
le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto' scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat
va a creare un linguaggio che in qualche modo sostituisce la comunicazione non verbale.
"Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni
emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei
differenti modi sul come e perché le usiamo". […]
"Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna essere
consapevoli - ha concluso - che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad
esempio con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici".»
Altro che gesti, gli emoticon raccontano come siamo, «La
Repubblica», 17.1.2017
«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta. I francesi — chi
altro? — preferiscono però , secondo nella classifica internazionale. Al terzo posto assoluto l’affettuoso ,
seguito dal tenero e dal classico . Non c’è che dire: il mondo, quando comunica, è felice. Oppure, nascosto
dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della
università di Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. I
francesi sono risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio su cinque contiene un emoji — seguiti a
distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia, sono uno su dieci). Il primato degli emoji
negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele. L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra le
persone sono più stretti e le emozioni scorrono più liberamente. […]
Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata, iniziata venticinque anni fa con i testi
brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una
salutare domanda di sintesi; offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […]
Domanda: quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le vecchie parole
non sono più adatte per portare le emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si intuisce un sentimento. Dietro si
comincia a sentire il profumo dell’emozione preconfezionata.»
Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride, «Corriere
della Sera», 5.1.2017
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«L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è ironico e diretto.
L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico alla base della ricezione
del messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si
accorda bene con questo meccanismo, che funziona nella sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende,
senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri rimossi (incompatibili con la correttezza formale della
relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La comunicazione ironica
con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che
pesano. Si giova della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in
prossimità. Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri
complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni e della plasticità della
costruzione del discorso che offrono il testo scritto o l’opera pittorica. Di conseguenza irrigidisce il
movimento/espansione del gesto psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra espressione. Si
trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e
sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del nostro sentire, la
scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del nostro modo di essere.»
Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il
Manifesto», 30.5.2015
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il colonialismo italiano.
DOCUMENTI
«Chi, in Italia, non ha sentito almeno una volta alla radio o in televisione esecuzioni di canzonette del periodo
coloniale come Faccetta nera o Tripoli bel suol d’amore? Ma quanti sarebbero in grado di precisare quali domini
coloniali l’Italia liberale e l’Italia fascista stabilirono, in quali anni, per quale motivo e con quali risultati?
In quasi tutte le città della Penisola permane il ricordo toponomastico delle imprese coloniali dell’Italia unita: una
piazza Adua, un corso Tripoli o una via Mogadiscio, o simili, fanno ancora mostra di sé negli elenchi stradali italiani.
Ma quanti - soprattutto tra i giovani - sanno spiegarsi il perché di quei nomi a fronte dell’assenza di quelli di altre città
africane, forse anche più importanti ma che non furono dominio italiano?»
Nicola LABANCA, Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana, Il
Mulino, Bologna, 2002
«Si deve a singoli episodi se, in modo sporadico e irregolare, l’Italia uscita dal fascismo e dalla guerra ha ricordato e
ricorda il passato coloniale. La nostalgia ha cancellato le colpe dai libri di testo e i sensi di colpa dalle coscienze;
l’oblio ha appannato i sentimenti e gli interessi. Eppure il colonialismo, benché in parte fuori tempo e pieno di
manchevolezze, è parte integrante della storia d’Italia e della sua stessa formazione come nazione e Stato unitario. La
lunga frequentazione con l’Africa autorizza i documenti del ministero degli Esteri o il dibattito politico ordinario a
parlare pudicamente di legami storici e culturali, ma l’attenzione è scarsa, superficiale, inficiata da preconcetti e
luoghi comuni.»
Gian Paolo CALCHI NOVATI, L’Africa d’Italia. Una storia coloniale e postcoloniale,
Carocci, Roma, 2011
«… lo scopo di questi tentativi coloniali è quello appunto di convertire questi vasti territorii in larghi mercati e centri
novelli di consumazione. Quando in quelle ora deserte contrade il contatto di colonie italiane verrà mutando usanze e
tenore di vita, e vi saranno introdotte le istituzioni e le abitudini dell’Europa, gl’indigeni, invece di cibarsi malamente
di un po’ di dura [cereali], e di coprirsi di pochi cenci, cominceranno a sentire novelli bisogni, e diverranno
consumatori utili dei prodotti europei, per le esigenze create dal sole della civiltà. D’altronde, dovunque l’uomo
incivilito porta con sé in mezzo a popoli di civiltà inferiore capacità intellettuali, cognizioni tecniche, capitali, e
lavoro, è impossibile economicamente, che non produca e non accresca valori e ricchezze.»
Giorgio ROCHAT, da Dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Mancini, alla Camera dei deputati sulla politica
italiana nel Mar Rosso (27
gennaio 1885) – in Giorgio ROCHAT, Il colonialismo italiano,
Loescher, Torino, 1973
«La grande Proletaria si è mossa. Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori che in Patria erano troppi e dovevano
lavorare per troppo poco. […]
Il mondo li aveva presi a opra i lavoratori d’Italia; e più ne aveva bisogno, meno mostrava di averne, e li pagava poco
e li trattava male e li stranomava. […]
52
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano,
come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta
regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d’acque e di messi, e verdeggiante d’alberi e giardini;
e ora, da un pezzo, per l’inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è per gran parte un deserto. […]
Vivranno liberi e sereni su quella terra che sarà una continuazione della terra nativa, con frapposta la strada vicinale
del mare. Troveranno, come in Patria, a ogni tratto le vestigia dei grandi antenati. Anche là è Roma. […]
Ora l’Italia, la grande martire delle nazioni, dopo solo cinquant’anni ch’ella rivive, si è presentata al suo dovere di
contribuire per la sua parte all’umanamento e incivilimento dei popoli; al suo diritto di non essere soffocata e bloccata
nei suoi mari; al suo materno ufficio di provvedere ai suoi figli volonterosi quel che sol vogliono, lavoro ...»
Giovanni PASCOLI, La grande Proletaria si è mossa, discorso pronunciato a Barga il 26.11.1911 per celebrare la
guerra per la conquista della Libia – in Giovanni PASCOLI, Prose I.
Pensieri di varia umanità, Mondadori, Milano, 1971
Gazzetta del Popolo 10.5.1936 Corriere della Sera 6.5.1936
ARGOMENTO: L’attività umana e la sfida globale dei cambiamenti climatici: responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future.
DOCUMENTI
«[…] il cambiamento climatico è arrivato ad uno stadio avanzato, ma non ancora incontrollabile. La sua origine è
l’attività umana e, proprio per questo, l’uomo può ancora intervenire per limitarne gli impatti più disastrosi.
Per riuscirci, serve un cambiamento radicale nei nostri sistemi energetici, nelle nostre abitudini di consumo, nei modi
di produrre. In altre parole, serve un nuovo modello di sviluppo, una transizione – inevitabilmente lenta, ma da
guidare con mano sicura – verso un’economia sostenibile. Serve anche collaborazione internazionale, soprattutto a
favore dei Paesi in via di sviluppo, spesso i più vulnerabili ai cambiamenti climatici. E servono politiche chiare e
lungimiranti nei Paesi sviluppati. […] Abbiamo visto come il tema dei cambiamenti climatici sia strettamente legato a
quelli dell’uguaglianza sociale e dello sviluppo economico. Abbiamo parlato di economia, di salute e di equilibri
sociali usando metriche oggettive, basandoci sui risultati della ricerca scientifica, sia per quanto riguarda l’analisi
delle cause, sia per gli scenari futuri e le vie d’uscita. Abbiamo parlato di benessere, di opportunità, di convenienza.
[…] Servono una nuova strategia ed un nuovo sforzo economico nella ricerca – simile a quello fatto anni fa per la
ricerca spaziale – per individuare quelle tecnologie che, da un lato, ci possano permettere di produrre energia a basso
costo e senza impatti sul clima e sull’ambiente, dall’altro migliorino la nostra capacità di conservare l’energia prodotta
ed, infine, ci aiutino a rimuovere dall’atmosfera i gas serra che abbiamo immesso in questi ultimi decenni. […] La
strada da percorrere non dipende solo dalle istituzioni: ogni individuo, ogni impresa, ogni comunità può decidere di
intraprendere fin da oggi scelte coerenti nei consumi, nelle modalità di spostamento, nelle risorse utilizzate,
nell’organizzazione della produzione, nei servizi, nella tipologia delle abitazioni, ecc.»
Carlo CARRARO, Alessandra MAZZAI, Il clima che cambia, Il
Mulino, Bologna, 2015
53
«La Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura riunitasi a
Parigi dal 21 ottobre al 12 novembre 1997 nella sua 29a sessione. […] Constatando che la sorte delle future
generazioni dipende in gran parte dalle decisioni e misure prese oggi e che i problemi attuali, tra i quali la povertà,
l’insufficiente attrezzamento materiale e tecnologico, la disoccupazione, l’esclusione, la discriminazione e le minacce
all’ambiente devono essere risolti nell’interesse delle generazioni presenti e future. […] Proclama solennemente in
questo dodicesimo giorno di novembre 1997 la presente Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti
verso le generazioni future. […] Articolo 5. Protezione dell’ambiente 1. Affinché le generazioni future possano
beneficiare della ricchezza offerta dagli ecosistemi della Terra, le generazioni presenti dovrebbero agire per uno
sviluppo durevole e preservare le condizioni della vita e in particolare la qualità e l’integrità dell’ambiente.»
Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future adottata dalla
Conferenza generale dell’Unesco, in Codice di diritto internazionale dell’ambiente e dei diritti umani a cura di M.
Déjeant-Pons, M. Pallemaerts, S. Fioravanti
Sapere 2000, Roma, 2003
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Le leggi razziali del ’38.
«Con l’espressione «leggi razziali» si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea:
l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di
discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né
solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla
vigilia della seconda guerra mondiale.»
Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi),
Editori Laterza, Bari, 1996
Linee orientative. Per lo svolgimento del tuo elaborato potrai, se vuoi, fare riferimento ad alcuni tra i seguenti
argomenti:
● al contesto storico in cui vengono emanate le «leggi razziali»;
● ad alcune misure discriminatorie previste in queste leggi;
● ai concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;
● alle origini storiche dello stereotipo antisemita;
● al modo in cui queste «leggi razziali» furono applicate;
● a eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci.
Potrai, infine, concludere il tuo elaborato, se vuoi, con riflessioni e argomentazioni personali.
Se lo ritieni, potrai aggiungere una tua riflessione sulla valenza che le tendenze razziste assumono quando la loro
visibilità pubblica è «acquisita».
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Globalizzazione e vulnerabilità sociale. «Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la necessità di incrementare la produzione
agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree urbanizzate e un maggior consumo di suolo.
«Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo
non si sarebbe costruito per le cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una
maggiore esposizione al rischio delle nostre società: siamo più numerosi e più vulnerabili agli eventi naturali, anche e
soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di sempre maggiore interdipendenza tra i
Paesi.»
Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la
Lettura», 11 settembre 2016
Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi,
il tuo elaborato riflettendo:
● sul fenomeno del «vertiginoso aumento della popolazione», con riferimento alle aree del mondo in cui tale fenomeno si rende più evidente;
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● su ciò che si intende per «consumo di suolo»;
● sullo sfruttamento agricolo e industriale dei territori e sul fenomeno dell’antropizzazione delle aree a
rischio;
● sul fenomeno del cambiamento climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità dell’acqua;
● su ciò che si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».
Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in relazione ai fenomeni appena trattati. I
tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato.
Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura
del tema.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
II prova di simulazione PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella
seconda parte.
PRIMA PARTE
La disabilità
“L’intervento psico-educativo nei confronti dei comportamenti problema è davvero il banco di
prova per tutti: dai genitori ai dirigenti dei servizi: non lascia scampo. In altri ambiti di lavoro
educativo si può far finta di fare, passando da un gioco a un compito, a una gita o altro. Con i
comportamenti problema no, la persona disabile è più esigente, ci interroga continuamente con
i suoi morsi, le testate, le urla e non è facile nascondersi. E’ un banco di prova del nostro
impegno, della tenacia, della creatività, dell’intelligenza e della formazione di ognuno. E’ una
prova diretta di quanto, come operatori, siamo disposti a fare “alleanza” con gli altri,
soprattutto con i familiari, ascoltandoli realmente, valorizzandoli e imparando da loro (…)”.
(D. Ianes – S. Cramerotti, Comportamenti problema e alleanze psico-educative. Erikson,
Trento 2012
Caso - comportamento problema:
Marzio è un uomo di 28 anni ed è stato da poco inserito nel Ceod dove lavori. Marzio, che ha
una disabilità intellettiva medio-grave, tutte le volte che gli viene preso un oggetto che ha in
mano, o che semplicemente desidera, reagisce urlando, inveendo e talvolta aggredendo
fisicamente altri utenti o operatori. In alcuni casi adotta comportamenti autolesionisti. Questo
comportamento mette in difficoltà gli operatori e in generale la vita di comunità nel Ceod.
Il candidato, prendendo spunto dalle riflessioni scaturite dalla lettura del brano
sopra riportato e dalla descrizione del caso, tratti l’argomento dei comportamenti
problema nei casi di disabilità intellettiva, illustrando le difficoltà che si incontrano
nel trattare con soggetti che manifestano tali problemi.
SECONDA PARTE
1. Spiega una tecnica di impostazione comportamentista adatta a trattare i comportamenti
problema.
2. Quali sono le caratteristiche della relazione d’aiuto?
3. Spiega in cosa consiste l’approccio sistemico relazionale.
4. Quali sono i servizi a supporto della diversa abilità?
55
III prova di simulazione INGLESE
MATEMATICA
DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA
IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA
Nome ………….………………………………………………..….. Classe 5….
Data………………………………
LINGUA STRANIERA: INGLESE
SIMULAZIONE TERZA PROVA - TIPOLOGIA B
Punteggio: …../15 Voto: …../10
Answer the following questions in no less than 8 lines.
1. What do adolescents experience from an emotional point of view?
2. What typical behaviours do autistic children show?
56
3. What are the most severe neurological disorders in the elderly?
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SIMULAZIONE TERZA PROVA – MATEMATICA
CLASSE
COGNOME NOME
ESERCIZIO 1
Classifica i punti di discontinuità presenti nel seguente grafico.
ESERCIZIO 2
Verifica, utilizzando la definizione di limite, che
58
ESERCIZIO 3
Determina gli intervalli di crescenza e decrescenza della funzione
Nella prova è consentito l’uso della calcolatrice.
I.S.I.S.S. “ F. BESTA” Anno Scolastico 2017/2018
SIMULAZIONE TERZA PROVA
DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA
Data_____________ Classe 5^
Allievo______________________________________
1)Analizza la definizione di imprenditore evidenziandone i requisiti essenziali.
2)Indica, secondo lo scopo che intendono raggiungere, come vengono classificate le società
,
59
3) Definisci il terzo settore ed indica i soggetti che vi operano
Simulazione della terza prova
A.S. 2017/2018
MATERIA: Igiene e Cultura Medico-Sanitaria
1. Il candidato descriva la placenta e le sue funzioni.
______________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
_________________________
Il candidato definisca cosa s’intende per epilessia e descriva la crisi tonico-clonica.
__________________________________________________
__________________________________________________
60
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
Il candidato descriva i fattori di rischio dell’ictus, le due tipologie possibili ed i principali
sintomi.
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
__________________________________________________
61
GRIGLIE DI VALUTAZIONE per le simulazioni
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DELLA I PROVA
ESAMI DI’ STATO A. S. 2017-2018
TIPOLOGIA A Classe ___ ALUNNO _______________________________________ data__________________
Per gli alunni con DSA verrà considerato sufficiente il punteggio relativo al primo indicatore.
in neretto è indicata la soglia di sufficienza: 10/15
INDICATORI FASCE DI
PUNTEGGIO
CORRISPONDENZA PUNTI
MAX
CORRETTEZZA
ORTOGRAFICA
MORFOSINTATTICA E
PROPRIETA’
LESSICALE
1-4 Numerosi errori ortografici o grammaticali / sintassi
contorta/lessico improprio
1
Errori ortografici o grammaticali/ sintassi faticosa/ lessico
generico con alcune improprietà
2
Lievi errori ortografici o grammaticali / sintassi generalmente
corretta/ lessico accettabile
3
Nessun errore rilevante/ sintassi scorrevole/ lessico adeguato 4
COMPRENSIONE DEL
TESTO
1 - 3 Incerta o parziale 1
Globale (coglie gli elementi espliciti) 2
Dettagliata (coglie anche gli elementi impliciti) 3
ANALISI DEL TESTO 1 - 4 Scarso rispetto delle richieste 1
Parziale soddisfazione delle richieste 2
Richieste rispettate e globalmente soddisfatte 3
Adeguata/piena soddisfazione delle richieste 4
INTERPRETAZIONE
COMPLESSIVA ED
APPROFONDIMENTI
1 - 4 Interpretazione superficiale o poco pertinente 1
Interpretazione e approfondimento essenziali 2
Interpretazione esauriente e approfondimento essenziale 3
Interpretazione documentata e approfondimento articolato 4
Punteggio totale:
62
TIPOLOGIA B CLASSE ___ ALUNNO _______________________________________ data__________________
INDICATORI
FASCE DI
PUNTEGG
IO
CORRISPONDENZA
PUNTI
MAX
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E
MORFOSINTATTICA 1-4
Numerosi errori / sintassi contorta 1
Errori di grammatica consistenti/ sintassi faticosa 2
Lievi errori di grammatica/ sintassi generalmente corretta 3
Nessun errore rilevante/ sintassi scorrevole 4
PROPRIETA’ LESSICALE
(in considerazione della scelta: SAGGIO
BREVE/ ARTICOLO DI GIORNALE)
1 – 3
Generica 1
Semplice, ma appropriata/ Non sempre precisa 2
Adeguata 3
COMPRENSIONE, VALUTAZIONE E
UTILIZZO DEI DOCUMENTI
FUNZIONALI AL TITOLO E ALLA
DESTINAZIONE
(in considerazione della scelta:
SAGGIO BREVE/ ARTICOLO DI
GIORNALE)
1-4
scarsa 1
Insufficiente 2
Sufficiente 3
Buona 4
ORGANIZZAZIONE DEL CONTENUTO
E CHIAREZZA DELL’IMPOSTAZIONE
(in considerazione della scelta:
SAGGIO BREVE/ ARTICOLO DI
GIORNALE)
1-4
Sviluppo disorganico e superficiale 1
Sviluppo sufficientemente articolato 2
Sviluppo organico 3
Sviluppo organico ed approfondito con apporti culturali 4
Punteggio totale:
Per gli alunni con DSA verrà considerato sufficiente il punteggio relativo al primo indicatore.
In neretto è indicata la soglia di sufficienza : 10/15
63
TIPOLOGIA C – D Classe ___ ALUNNO _______________________________________ data__________________
INDICATORI FASCE DI
PUNTEGGIO CORRISPONDENZA
PUNTI
MAX
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E
MORFOSINTATTICA 1 – 4
Numerosi errori /sintassi contorta 1
Errori di grammatica consistenti/ sintassi faticosa 2
Lievi errori di grammatica/ sintassi generalmente corretta 3
Nessun errore rilevante/ sintassi scorrevole 4
PROPRIETA’ LESSICALE 1 – 3
Generica 1
Semplice, ma appropriata / Non sempre precisa 2
Adeguata 3
RICCHEZZA DEL CONTENUTO 1- 4
Superficiale 1
Essenziale 2
Sufficiente 3
Approfondito 4
CHIAREZZA
DELL’IMPOSTAZIONE E
COERENZA
DELL’ARGOMENTAZIONE
/ESPOSIZIONE
1 - 4
Sviluppo disorganico e superficiale 1
Sviluppo sufficientemente articolato 2
Sviluppo coerente e scorrevole 3
Sviluppo organico e approfondito 4
Punteggio totale:
Per gli alunni con DSA verrà considerato sufficiente il punteggio relativo al primo indicatore. In neretto è indicata la soglia di sufficienza : 10/15
64
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DELLA II PROVA
ESAMI DI’ STATO A. S. 2017-2018 Psicologia generale ed applicata
Indicatori di livello Punti
Conoscenze dei
contenuti
Conoscenze corrette ed approfondite. Ottima 6
Conoscenze corrette, abbastanza complete, ma poco
approfondite. Buona
5
Conoscenze essenziali, talvolta imprecise, superficiali e
frammentarie.
4
Conoscenze insufficienti, superficiali e frammentarie 3
Conoscenze gravemente insufficienti, 2
Conoscenze completamente assenti 1
Linguaggio e lessico
specifico
Espressione chiara e corretta, lessico specifico utilizzato con
padronanza ed efficacia.
3
Espressione linguistica sufficientemente corretta, anche
se con alcune imprecisioni.
2
Espressione molto imprecisa e scorretta, mancanza di lessico
specifico.
1
Assente 0
Struttura e
rielaborazione critica
Rielaborazione originale, autonoma ed efficace, ben
strutturata e coerentemente argomentata.
6
Rielaborazione efficace, abbastanza strutturata, nel complesso
logica e coerente.
5
Rielaborazione parziale e incompleta, ma strutturata in
modo sufficientemente chiaro e coerente.
4
Rielaborazione insufficiente, poco strutturata e non sempre
coerente.
3
Rielaborazione gravemente insufficiente, complessivamente
scorretta e con
radditoria.
2
Elaborato gravemente insufficiente, sconnesso, frammentario
o totalmente incoerente.
1
Assente 0
Punteggio totale
Valutazione finale in quindicesimi
In neretto è indicata la soglia di sufficienza : 10/15
65
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
ESAMI DI’ STATO A. S. 2017-2018
COGNOME ……………………………………… NOME ……….……………………….
CLASSE V MS
INDICATORI DESCRITTORI Punteggio
ai diversi
livelli
Punteggio
massimo
Conoscenze degli argomenti
relativi alle discipline
nulle Non conosce nessuno degli
argomenti proposti
0
6
scarse Conosce in modo confuso
solo qualche argomento
1
gravemente
insufficiente
Conosce gli argomenti in
modo frammentario e
disorganico
2
insufficiente Conosce in modo incerto gli
elementi fondamentali della
disciplina
3
sufficiente Conosce gli elementi
fondamentali della
disciplina
4
discreto/buono Conosce gli argomenti in
modo ampio e completo
5
ottimo Conosce gli argomenti in
maniera analitica e
approfondita
6
Competenze:
- Rispetto della consegna - Correttezza del
linguaggio specifico - Coesione, varietà e
ricchezza espressiva - Soluzione dei problemi
proposti.
nulle Non dimostra di possedere le
competenze richieste
0
6
scarse Non comprende i temi e gli
argomenti proposti;il
procedimento risulta
completamente errato
1
gravemente
insufficiente
Comprende con difficoltà le
tematiche proposte e non è in
grado di risolverle; commette
errori gravi e numerosi
2
insufficiente Comprende con difficoltà le
tematiche proposte
3
66
trattandole solo
parzialmente;commette gravi
errori
sufficiente Comprende le tematiche
proposte e le risolve in
modo sostanzialmente
corretto usando un
linguaggio tecnico
sufficientemente corretto
4
discreto/buono Sa elaborare le tematiche
proposte con correttezza
5
ottimo Sa elaborare autonomamente
le tematiche proposte con
varietà, ricchezza e
correttezza espressiva
6
Capacità:
- Analisi e sintesi - Organizzazione e
rielaborazione - Contestualizzazione - Rigore logico
insufficiente Tratta le tematiche in modo
stentato e scorretto;presenta
difficoltà di analisi
1
3
sufficiente Tratta le tematiche in modo
sostanzialmente lineare;si
rilevano elementi di analisi
e di sintesi;rielabora in
modo semplice
2
buono/ottimo Tratta le tematiche con
collegamenti ed in modo
completo, esprimendo valida
capacità di analisi, di sintesi
e di rielaborazione
3
67
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V Sezione: ___
FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio
(su 30) Punteggio assegnato
I Argomento proposto dal candidato
1. Capacità di applicazione delle conoscenze e di collegamento multidisciplinare
Autonoma, consapevole ed efficace Autonoma e sostanzialmente soddisfacente Accettabile e sostanzialmente corretta Guidata e in parte approssimativa Inadeguata, limitata e superficiale
4 3 2
1,5 1
2. Capacità di argomentazione, di analisi/sintesi, di rielaborazione critica
Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale
4 3 2
1,5 1
3. Capacità espressiva e padronanza della lingua
Corretta, appropriata e fluente Corretta e appropriata Sufficientemente chiara e scorrevole Incerta e approssimativa Scorretta, stentata
4 3 2
1,5 1
____/12
II Argomenti proposti dai commissari
1. Conoscenze disciplinari e capacità di collegamento interdisciplinare
Complete, ampie e approfondite Corrette e in parte approfondite Essenziali, ma sostanzialmente corrette Imprecise e frammentarie Frammentarie e fortemente lacunose
6 5 4 3
1-2
2. Coerenza logico-tematica, capacità di argomentazione, di analisi/sintesi
Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale
6 5 4 3
1-2
3. Capacità di rielaborazione critica
Efficace e articolata Sostanzialmente efficace Adeguata Incerta e approssimativa Inefficace
4 3 2
1,5 1
____/16
III Discussione prove scritte
1. Capacità di autovalutazione e autocorrezione
I PROVA Adeguata Inefficace
0,5 0
II PROVA Adeguata Inefficace
0,5 0
III PROVA Adeguata Inefficace
1 0
____/2
Punteggio TOTALE ____/30
La Commissione Il Presidente
68
Griglia di valutazione di Matematica utilizzata durate l’anno
Nome e cognome:……………………………………………Classe:……………..Data:………….
OBIETTIVI Max Obiettivo
raggiunto
Obiettivo
parzialmente
raggiunto
Obiettivo non
raggiunto
Comprensione del testo del problema e
applicazione delle tecniche risolutive 2 1,5 - 1,2 1 0,8 - 0,6
Conoscenza regole 2 1,5 - 1,2 1 0,8 - 0,6
Applicazione regole e Correttezza nel calcolo 1 1 - 0,8 1 0,8 - 0,6
Completezza dello svolgimento del compito 4 2 1 0,8 - 0,6
Precisione e ordine nell’ esecuzione 1 1 - 0,8 1 0,8 - 0,6
Totale 10 7 - 6 5
4 - 3
Valutazione: ____ /10
69
CALENDARIO SIMULAZIONI
I prova
ITALIANO
3 maggio 2018 esecuzione in 6 ore
II prova
PSICOLOGIA APPLICATA
4 maggio 2018 esecuzione in 5 ore
III prova
INGLESE
IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA
DIRITTO
MATEMATICA
7 maggio 2018 esecuzione in 3,5 ore
70
Elenco e firme dei componenti del CdC in tutte le sue parti:
Cognome Nome Firma
DELLA PORTA GIUSEPPE
GIURIZZATO MARCO
IANELLO CARMELINA
MARIGNANI ENRICO
MIZZONI EMANUELA
ODDO CLOTILDE SUSANNA
MARIA
PICCOLO BELINDA
SPIGARIOL ELISABETTA
ZAMBON SONIA
ZAPPONE LILIANA
I rappresentanti degli studenti
DE MARCHI IRENE ______________________________________
TURCHETTO REBECCA ___________________________________
I rappresentanti dei genitori
CECCONATO ANITA ____________________________________
BARCE’ DEBORA ____________________________________
FOGLIO FIRME DEI COMPONENTI IL CONSIGLIO DI CLASSE
I docenti, i rappresentanti degli alunni e i rappresentanti dei genitori attestano l’approvazione
del documento.
Il Coordinatore del CdC Prof.ssa Sonia Zambon
Il Dirigente Scolastico
Sandra Messina
__________________________