SENATODELLA REPUBBLICA · INDICE servi.Ìzinon di ... tali centrali eperiferici non 'puòessere de-...

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SENATO DELLA REPUBBLICA VI LEGISLATURA 290a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO " VENE RDI 31 MAGGIO l 974 Presidenza del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ECONOMIA E DEL LAVORO Trasmissione di parere Pago 14248 DISEGNI DI LEGGE Approvamone da parte di Commissioni per~ manenti 14247 Autorizzazione alla reLazione orale per il disegno di legge n. 1629: PRESIDENTE VIVIANI . 14278 . 14278 Deferimento a Commissionri permanenti in sede deliberante 14247 Trasmissione daHa Camera dei deputati . 14247 Seguito della discussione: «Proroga dei termini stabiliti dagli arti- coli 1, 3, 6 e 28 della legge 28 ottobre 1970, n. 775, repante modifiche ed mtegraziom alla legge 18 marzo 1968, n. 249, sul rior- dinamento deHa pubblica Amministrazio- ne» (114); «Modifiche ed integrazioni al- l'articolo 26 della legge 28 ottobre 1970, n. 775, concernenti il riconoscimento di Discussioni, f. 1075. INDICE servi.Ìzi non di ruolo dei dipendenti stata- Iii» (304), d'miziativa del senatore Filetti; «Interpretazione autentica dell'articolo 26 deHa legge 28 ottobre 1970, n. 775, e del- l'articolo 41 del decreto del Presidente del- la Repubblioa 28 dicembre 1970, n. 1077, in materia di v,alutamone dell'anzianlità di serviÌ.zio degM insegnanti» (516), d'Wzia- tiva del senatore Bartolomei e di altri se- natori; «Valutazione deli servizi ai fini del computo dell'an2Jianità nichiesta per l'ammissione agM scrutini di promozione degLi impiegati ,civili dello Stato» (580), d'ini1Jiativa del senatore Tan~: PRESIDENTE . . . AGRIMI, relatore '"' BARRA BUCCINI . . . . GUI, Ministro senza portafoglio '"' TaRos, Ministro senza portafoglio . Pago 14248 . 14249 . 14277 .14274 . 14256 . 14260 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI Annunzio . 14278 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di- scorso non è stato restituito corretto dall'oratore. TIPOGRAFIA DEL SENATO (USCI)

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SENATO DELLA REPUBBLICAVI LEGISLATURA

290a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

"VENE RDI 31 MAGGIO l 974

Presidenza del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ECONOMIAE DEL LAVORO

Trasmissione di parere Pago 14248

DISEGNI DI LEGGE

Approvamone da parte di Commissioni per~manenti 14247

Autorizzazione alla reLazione orale per ildisegno di legge n. 1629:

PRESIDENTE

VIVIANI

. 14278

. 14278

Deferimento a Commissionri permanenti insede deliberante 14247

Trasmissione daHa Camera dei deputati . 14247

Seguito della discussione:

«Proroga dei termini stabiliti dagli arti-coli 1, 3, 6 e 28 della legge 28 ottobre 1970,n. 775, repante modifiche ed mtegraziomalla legge 18 marzo 1968, n. 249, sul rior-dinamento deHa pubblica Amministrazio-ne» (114); «Modifiche ed integrazioni al-l'articolo 26 della legge 28 ottobre 1970,n. 775, concernenti il riconoscimento di

Discussioni, f. 1075.

INDICE

servi.Ìzi non di ruolo dei dipendenti stata-Iii» (304), d'miziativa del senatore Filetti;«Interpretazione autentica dell'articolo 26deHa legge 28 ottobre 1970, n. 775, e del-l'articolo 41 del decreto del Presidente del-la Repubblioa 28 dicembre 1970, n. 1077,in materia di v,alutamone dell'anzianlità diserviÌ.zio degM insegnanti» (516), d'Wzia-tiva del senatore Bartolomei e di altri se-natori; «Valutazione deli servizi ai finidel computo dell'an2Jianità nichiesta perl'ammissione agM scrutini di promozionedegLi impiegati ,civili dello Stato» (580),d'ini1Jiativa del senatore Tan~:

PRESIDENTE . . .AGRIMI, relatore

'"'BARRABUCCINI . . . .GUI, Ministro senza portafoglio

'"'TaRos, Ministro senza portafoglio

. Pago 14248

. 14249

. 14277

.14274

. 14256

. 14260

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio . 14278

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

TIPOGRAFIA DEL SENATO (USCI)

SenatO' della Repubblica ~ 14247 ~ VI Legislatura

290" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 31 MAGGIO 1974

Presidenza del Vice Presidente

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 10).

Si dia lettura del processo verbale.

A R E N A, Segretaria, dà lettura delprocessa verbale della seduta antimeridianadel giornO' precedente.

P RES I D E N T E. Non eSSlendovi os-servazioni, il processo verbale è aprpvovato.

Nel COll'SOdella seduta potranno esseve ef-fettuate votazioni mediante prooedimentoelettronico.

Annunzio di disegni di leggetrasmessi dalla Camera dei deputati

P R E ISI D E N T E. Il Presidente dellaCamera dei deputati ha trasmesso i seguen-ti disegni di Jegge:

Deputati MOSCA ed altri. ~ « Regalarizza-zione della pasizione assicurativa dei dipen-denti dei partiti politici, dene arganizzazionisindacali e delle associaziOini di tutela e rap-presentanza dena cooperazione» (1667);

«Aumento dell'organico del Corpo delleguardie di pubblica sicuvezza» (477-B) (Ap-pravato dal Senato e modificato dalla Came-ra dei deputati).

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede delibe-rante

p RES I D E N T E. I seguenti disegnidi legge sona stati deferiti in sede delibe-rante:

alla la Commissione permanente (Affaricostituzionali, affari della Presidenza del Con-siglia e dell'interna, ordinamento generale

Discussioni, f. 1076.

ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

dello Stato e della pubblica amministra-ziane):

« Aumento dell'organico del Corpo delleguardie di pubblica siouvezza» (477-B), pre-via parere della sa Commissione;

alla 4a Cammissiane permanente (Di-fesa):

«Modifiche alle norme stin'avanzamentodegrli ufficiali drell'Esevcito, della Marina edell'Ael'onautioa» (900-B), pvevio parere del-la 1a CommisSlione;

alla 11a Commissione permanente (La-vom, emigrazione, pvevidenza sociale);

Deputati MOSCAed altri. ~ « Regolarizza-zione della posizione assiourativa dei dipen-denti dei partiti politici, delLe ovganizzazionisindacali e delle associazioni ,di tutela e rap-pvesen1Janza deUa cOOiper,aziÌone» (1667), pre-vi paveri della 1a e delr1a 5a Commissiane.

Annunzio di approvazione di disegni di leggeda parte di Commissioni permanenti

P RES I D E N T E. Nelle sedute diieri, le Commissioni permamenti hanno ap-provato i seguenti disegni di legge:

6a Cammissione permanente (Finanze e

tesoro):

SEGNANA.~ Interpl1etazione autentica dellalegge 28 marzo 1968, n. 423, riguardante

l'esenzione dall'imposta di consumo dei mate-riali adibiti per la cost,ruzione o la ripara-zione di edifici di culto» (775);

8a Cammissiane permanente (Lavori pub-

blici, comunicaziani):

PACINI ed aLtri. ~ « Mutamento dena de.nominazione dell'aeroporto di Pisa~San Giu-

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14248 ~

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

sto le destinazione della quota parte dei 20miliardi di cui all'articolo 1, punto A),ddlal,egge 25 febbraio 1971, n. 111, assegnata aU'acostruzione del nuovo aeroporto di Fkenze,al potenziamento del ooLLegamento ferrovia~rio f,ra Firenze ed il citato aeropor:to )} (1502),con il seguente nuovo titolo: «Nuova de-nominaziO'ne dell'aeropO'rto di Pisa~San Giu-sto e destinazione al collegamento ferrovia~l'io t:ra Firenze ed il citato aeroporto dellasomma stanziata per ,la costruzione del nuovoaeroporto di Firenze)};

9a Commissione permanente (Agrico~~

tura) :

« Norme applicative del regolamentQ CEEn. 2511 del 9 dioembJ1e 1969 cornoernentemisure speciali per il miglioramento deHaproduzione e della commercializzaziQne TIlels,eUore degli agrumi » (1547) (Approvato dal~la lla Commissione permanente della Ca-mera dei deputati).

Annunzio di parere trasmesso dal CNEL

P RES I D E N T E. Il Presidente del,Consiglio nazionale dell'econQmia e del lavo-

1''0ha trasmesso il paTere formulato da quelConsesso sui disegni di legge: Azimonti edaltri. ~ « Provvedimenti a favoI1e dei lavo-

mtori studenti)} (281) e: F,errn.ariello ed al~tri. ~ « Norme sUii rapporti di Lavoro per ilavoratori studenti)} (1434).

DettO' parere, ai sensi del secondo commadell'articolo 49 del Regolamento, sarà stam~pato in allegatQ alla relaziorn:e che la l1aCommissione permanente (Lavoro, emig:ra-zione, previdenza sociale) presenterà suglianzidetti disegni di legge.

Seguito della discussione dei disegni dilegge:

« Proroga dei termini stabiliti dagli articoli1, 3, 6 e 28 della legge 28 ottobre 1970,n. 775, recante modifiche ed integrazionialla legge 18 marzo 1968, n. 249, sul rior-

dinamento della pubblica Amministrazio-ne)} (114);

«Modifiche ed integrazioni all'articolo 26della legge 28 ottobre 1970, n. 775, concer-nenti il riconoscimento di servizi non di

. ruolo dei dipendenti statali)} (504), d'ini-ziativa del senatore Filetti;

«Interpretazione autentica dell'articolo 26della legge 28 ottobre 1970, n. 775, e del-l'articolo 41 del decreto del Presidentedella Repubblica 28 dicembre 1970, n. 1077,in materia di valutazione dell'anzianità diservizio degli insegnanti» (516), d'inizia-tiva del senatore Bartolomei e di altri se-natori;

({ Valutazione dei servizi ai fini del computodell'anzianità richiesta per l'ammissioneagli scrutini di promozione degli impiegaticivili dello Stato» (580), d'iniziativa delsenatore Tanga

P RES I D E N T E. L'ordine del gio~~no reca il seguitO' deLla discussione dei diSie~gni di legge: ({ p.roroga dei termini stabilitidagli articoli 1, 3, 6 e 28 deli1a 1egge 28 otto-bl'e 1970, n. 775, l'ecante modifiche ed inte-gl'azioni aUa ,}egge 18 marzo 1968, n. 249, sulI1iordinamento della pubbboa amministrazio-ne »; «Modifiche ed integrazioni aLl'articolo26 della legge 28 ott.obl1e 1970, n. 775, concer-nenti il rioonoscimento di ,servizi non di ruo-lo dei dipendenti statali )}, d'iniziativa dell s'e~

natore Filet1Ji; ({ Interpl1etazione aut,enticadell'articolo 26 deLla legge 28 ottobne 1970,n. 775, e dell'artioolo 41 del deofleto del Pre~sidente della Repubblica 28 dioembre 1970,n. 1077, in materia di valutazione delll'anzia~nità di servizi.odegli insegnanti », d'iniziativadel senatme Bart.olomei e di altri senatori;« Valutazione dei servizi ai fini del oompu~t.o dell'anziani,tà ,~ichiesta per l'ammissioneagli scrutini di promozione degli impiegaticivHi dello Stato », d'iniziativa del s'enatoreTanga.

Ricordo che nella seduta dell 22 maggio1973, dopo la chiusura della discus.sione ge~nemle, l'Assemblea deliberò il dnvio in Com~missione dei disegni di legge per un nuovoesame in relazione ai numer.osi emendamenti

Se'lllto della Repubblica ~ 14249 ~ VI Legislatura

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

presentati. Congiuntamentle agli anzidetti di-segni di legge, in base ad apposita propostadella 1a Commissione, risulta iscrHto al no-st.ro ordine del giorno per connessione aTh-che il disegno di legge n. 580 che V'erte sumateria analoga.

Do la parola al senatore Agr,imi, l'dato re,perchè riferisca sul nuovo testo elaboratodalla Commissione.

A G R I M I , relatore. Onorevo'le Presi-dente, onorevoli coNeghi, aocoglieI1Jdo l'iinv~to della Presidenza, rifedrò sintenticamentesul ,risul,tato dei lavori svolti in 'seno allala Commissione 'peI'manente del Senato, Ja~vari che h3!I1!nodato luogo, dopo inteI'essan-ti, approfonditi e a volte anche appassiona-ti dibattiti, al testo che è Sitato pI1esentatoal Sell1a:toin una nuova formulazione piùcomp~eta e piÙ organica, che Hlustrain tuttisUOliaspetti il grave, importante ed uq~entetema del rioI'dinamento de]la pubbJilca am-ministrazione.

COlme l'onorevole Presidente ha del restogià nicoI1dato, nella seduta del 17 maggio1973, oonclusa la discussione generale sulprovvedimento, si dette JiniziJOalla ilJustra-zione degli emendamen1Ji aH'articolo 1; enella suooessiva seduta del 22 maggio, re-spinto un oI1dine del giorno ,che proponeva Hnon passaggio aglii art']ooli, si continuò nel-1'Iillustrazione degli emendamenti. A oondu-sione deHa discussione sull'3!rticolo 1, coluiche ha l'onore di pa,daI'e, nella 'sua qualitàdi:relatore, avanzò ,la proposta, già del restoadombrata in un lucido intervento dal se~natore Barra, di far ritornare in Commissio-ne H p['ovvedimento peI1chè si ,pot.esse perve-nilre ad Ulna più organ:ka strutturazlione del-,10 stesso in considerazione dei num,eI1osliemendamenti presentati, aLoUlni dei qualiavevano aspetti interessanti e meritevoli di3!ccogltimento, sliochè 'tutta la materia potes-se essere ordinataiJn modo da consentrireail Senato lID esame chiam, approfondito deltema, anzi dei diversi temi strettamente con-nessi alla completa si,stemazione di questamate['ia. Credo che ciò sia preLiminare adogn~ dJ'scor,so su 'nuoVli mode1li di svi,lUlprpoperohè qmdsiasi nuov.o modeLlo di sviluppo

per poter passaDe daHeenunciazioni .teori~che alla rea'hà ha bi1sognodi 'UIll nuovo mo-deHo di pubbLica amministrazione nel n.o-S.t,ro paese, un modelLo ,che tenga contodeJnuovo assetto costituzional,e da dare aiÌ pub-h1ioi poteri, considerati nell 10:1'0 insieme inlID quadr.o di oollaborazione attenta e pro-ficua, in lID redprooo scambio di notizie e~nfomnazioni, come è Isancito esplicit3!men.tein questo disegno di legge, sl]ochè iHd1Jtadinopos'sa avere a diSlposi:z;ione ,finaLmente lIDOstrumento funzionale ,ed 3!deguato.

1m sede di discussione in p:rima Commis-sione un problema importante 'Si profilò inl!inea pre:LiJminare. È quello al quale va attri-buita, alI di là del di,soorso astratto sul,le Ire-sponsabilità, 'la ragione rpr.indpale del m3!n-cato ordinato assetto, fino ad ora, dei pub-bl:iJci uffici. Non si possono, non si potevano,non si potranno .niordinare am modo chiaI10 ,eftmzionale i pubblid uffici nel nostro p3!esefino a qU3!llido non sarà completa,to, comecon questo disegno di legge ci si propone difare, dando apposita delega ail Governo, Ii[trasferimento dei poted, non più di compe-tenza deHo Stat.o, ai nuovi organismi regio-nali. Qualsiasi sistemazione assumerà sem-pre un carattere provvisorio fino a quandoquesto t'rasfenimento non avverrà in modooompleto, perchè, a parte le £aCini polemiJche,le rivendicazioni e Jemcdminazioni, sua dif3!tto che Uln riordinamento degli uffici sta-tali centrali e periferici non 'può essere de-i£iinitiv3!mente stabilito ,fino a che lIe compe-tenze degli ISltessi non v,engano .ridotte a dòche strettamente 1101'0 spetta, attribuendO'quel IOhe loro più non compete, ai sensi del-l'articolo 117 e, in certo senso, anche dell'ar-t]oolo 118 della Costituzione, alle regioni, al~rle provinoe, ai comUlni e agli ailtni enti Ilocali.

Soprattutto, ovviament,e, alle regioni, ehehanno una loro disdplina .costituzionale in-discutibile e per le quaM la Costituzione otf-fre già le materie per le quali esse devonoessere rnnteramen:te investite deLla Iresponsa-hiJlità, parzialmente Ilegislativa e interamen-te amminist,rativa.

Devo dke con lID oenno espLici:to di def,e-l'ente consenso, se mi è consentito, che que-'StO disegno della 1a Commissione venne age-

Senato della Repubbltca ~ 14250 ~ VI Legislatura

290a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO' STENO'GRAFICO' 31 MAGGIO 1974

volata daLla conoomitante li:n:iziativa che laCammissione per le questioni l'egionali, egre~giamente pJ:1esieduta dal senatare OLiva, as~sumeva negli stessi giami !per !nilChiesta esiP.li~citamernte massa dagli aIiganli regionali, iquali si dichiararana giustamente nan indif~

fel'enti al t'ema delI11ol1dino drella pubhlicaammilIlist,razione 'statale i:n quanta tale ,rior~dina 'toocava dilrettamente lorO' ÌinteI1essi, 'la~ro campetenze e 10m sfera di aìTIività. In se~de di CO'mmissiane per ,le questioni regiana~1dsi è svalta Ulna lunga serie di udienze ca~nasdtive nelle quali raippJ:1esentanti deUe Ire~giO'm, tanto oome oOiI1Jsigliquant'O oome @iun-te J1egionali, sono stati oJ:1dinatarrnente ascol~tati

.e si è proceduto poi anche ad ascoltare

'~Siperti ,di di,ritto cO's11iltuzionalle e ammi:ni~strativa. Ne è venuta fuori, per .ora, una rac-calta pre:dosa di dacumentazliOlne, di opinio~:ai autarevoli, di istanze .poHticamente qua-Hficate, che 1a Commissione ,oliva nan ha;mcora potuta sintetizzare IÌinun documentae i:n una valutaziane d'insieme, pe't1ohè sii.1:ratta di materia piuttosto vasta ed impegna-tiva. Invita, tuttavia, gli onor,evoli cO'lleghi,ohe a questa mateda si Ìinteressano (e sareb~be da augurarsi che fO'ssera in nume'l:1o mol~

1:0'maggio'l:1e di queLli che oggi sono presentiin quest'Aula e che hannO' 'Offerto, finoa questo mO'mentO', un contributo p're~io-sa per l'avanzamento di queSlta mateda li:nsede Ilegis<lativa a far capO' alla documenta-zione che la Commisslione per le questianin"gionali ha già appmntata, perchè rpuò es~sere utile ai fini di un'ordinata Ipmrposizionedei :temi, lungo un binariO' che ci deve con~clune il più 'rapidamente possibile ,ad affriDeuna 'strumento legislativa rÌndispensahHe al!paese. Si t'ra1:lta ~ appunto ~ di offIlire alpaese qualoO'sa ,dà cui ha bisogna, più forsedi quanta non ne abbia esso stesso oans3:lpe~vo.lezza: attirati da temi più eme:rgenti e piùeda:tanti nan Sii bada alla funziona1iJtà del-l'amm~nistrazione i,l cui cOlntr.ibuto è decisi~va per la soluzione di tutti i problemi, aIll~

che di queUi che meno ,sembrano essere v:ici~nJi alla materia di cui oggi ci accupiama.

PassandO' aU'esame del tesrta si v,edrà che>1J1Commissione l'antioalO' 1, il quaIe tirattava,di tutt'altra materia nell testo O'nilgin3:lria, è

diventata una norma irnpo:rtantissima, per~

chè è quella che dà attuaziane piena finail-mente agli ar1:lkoli 117 e 118 della Canta ()O~st:iJtuziomule. In [luogo dei vari deoretÌi dele-gavi, i q;uali, ministerO' per rministerO', t'rasfe~ri:rona nel gennaiO' 1972, se non vada enrata,le competenze alle regioni, Hellle materie in~dicate dall'ar1Jicolo 117, con questa Iilarmasi stabiJl.isoe di cO'mpletare questo trasferi~menta, nO'npiù, però, 'ministeI'a per 'min:iste~m, il che presuprporrebbe che le materie, mi~nistleI'a per ministe:rO', fossero >già ben Tipar~tilte, ma per settO'I1i organici, per materie OIr-ganicamente cansÌiderate, quale che sia ilminlis1teI'a al quale attual'rnente fanno oapo,in mO'do che, 'settore per \settOI'e, l,e IregionipO'ss3:lno aveI'e la IIO'ra ipI'edsa ,sfera di com-rpetenza e di 'respOlnsabililtà. Attuazione, quin~di, completa dell'articolo 117 deLla Castitu~zione ed attuazione, anche, dell'art,ioola 118nel suo p:dma e ,seconda comma: nel primacomma, a:Uorchè si delega ill Govel1I1O ad at~tniibuire alle pravince, ai comuni Q ad ahrienti locali funziO'ni amministrative dii:nteTes~s,e esclusivamente .locale; nel seoonda com-

ma mercè la delega alle ':regioni di funzianiamrninistrati¥e, oltre quelle nelle m3:ltel'Ì:e dicui all'artÌicolO' 117, anche Ìin materie con~nesse, i:n mO'do talle che si pO'ssa raggiUJ1Jgerequell'O'rgalnicità della quale pal'lavo aH'iniziaeVlitanda .che, in ma1Jerie O'hiettivamente can~nesse, per lil solo fatta che rIa dizione del 117non .la consentÌirebbein una intel1pl1etazionestret1Jamente letterale, si possa perveJ1Jilfe arÌipartÌiziOllli inO'ppartunee non fun:cionali t'raStata e n~giorri. Si supera cO'sì il concettodeHe funzioni residue, quale era delineatanella legge n. 281 del 1970: Iilon si tratta piùdi guardaI'e aLle funziO'ni res.idue, ma allleIfunzi:oni, così carne dovrebbero ,essere alfga~nÌiCa:mente att1rihuite :Ìinmaniera che, res~duea meno, possa la legge delegata attdbuirl:eegualmente alle r.egioni, al fine di cOlI1Jse~guire un'organica funzionalità settare persettore, materia per matenia.

I ariteri diTettivi di questa delega ~ suUaqUallie la di:siCussione in CommÌissione è statapÌiuttO'sta ampia ~ sO'no indiJcati nellla suc~oes'Siva steSUJ1a dell'artlkala 1 al quale mi:rif'0l1isoO'. Olt:re che a settori arganici, nelsensO' che ho sopra .indicato, si 'aocenna, tral'altra, alla :necessità di ,evitare fOl'me di

Senato della Repubblica ~ 14251 ~

31 MAGGIO 1974

VI Legislatura

290a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

codipendooza funzionale 1:ra u£fiJcideHo Sta-to ,e urffki delle regioni. Ciò è moho impor-tante perchè [lei limiti del possibile bisognaevitare Ìinmodo assoluto rOhe,la codiipea:1den-za tra Struto e regioni dei funzionad possa,al di là di ogni buona volontà, farli nolll.fun-zionare he[le lO.èper l'uno nè per Il'altro ente.

Si stabilisce, poi, ,il pdndpio de11a subde-Jega, principio forse disoutibi1e, deLle fun.-zio:ni amministrative delegate aHe r:egionLSuperando la regola, secondo la quale dele-gatus non potest de,legare si aJ£ferma nellalegge (per la neoessità di osservaI1e qualchecosa di più importanteddl'antko IlaNno ecioè l'articolo 5 della Costituzione, secondocui la Repubblica adegua la sua legilslazionealle esigenze del più ampio decoot:ramento)che, anche neLle mate:de delegate alle regio-ni (non quelle di pertÌinenza delle regioniper le quali la questione non esiste), si pO'ssasubdelegare a comuni, provÌil1!ceed ahri en-ti locali Il'éfettivo esercizio deLle funzioniamministra rive.

C'è poi il tema della Comunità economÌlCaeuropea, tema appassionante, difficile, che hatmvato faticosa !soluzione Inel testo del prov-vedimento al nostro esame e che ,pot'rà, for-se, trovare ulteriori perfezionamenti nel cor-so di questo dibattito per qualche dubbio le-gittimo che ho sentito affioraJ1e in rulouni de-gli onoa:-evol:ioolleghi primae dopo ,la disous-sione fin COImmiss1one.Si tratta delle materieche, secondo l'artko'lo 117 deLla Costituzione,sOIno,di competenza delle regioni, ma che og-gi ,largamente vengono elaborate più che .Ìinsede nazional,e in sede rOomunitaria ,e ,chedevono trovare adeguata cdUocazlione neLlaoompetenza delle 'T<elgioni.A parte i partico-lari che vedremo nel prosieguo ,di questa di-cussione, credo, tuttavia, che non si possa co-munque prescindere dal fatto che Irego'la-menti e diJ1ettiv,e della ComunÌità economicaeuropea prima di pot,er 'passrure al pratiooeserailZio, alla pratica 'Conc:retizzazione 'm se-de regionale (penso soprattutto,Ì1n questomomento, aHa materia de1l'agrÌiColtura, cheperò non è la sola,~n quanto c'è l'artigiana-to, c'è il turismo, 'Ci sono a'hri settori cheattengono alla competenza delle regioni) deb-bano essere preliminarmoote assunti nell'or-

dinamento stata!le att:raverso la legge del:loStato. Non è, infatti, iipotizzabi,le ~ ,sento

di poterlo affermaDe Hn d' ora ~ un -rappor->to dilretto t(["aComunità ,eoonomica europeae ,reg1oni, senza una ,legge nazionale 'Che de-ve, come primo atto, :recep,ke nel pJ1oprio 01'-dmamento i provvedimenti CEE e farli leg-

I ge dello Stato italiano. Ciò a pJ1esreindere dal-le complicazioni che sOI1gerebbero sullpianopratko ove si -Ìlpotizzasse assurdamente loscavaiÌcamento di quella che è la responsa-bilità naziolll.ale e intemazionale dello Statoitaliano Ì1n questa materia.

C'è infline tutta la materia, che rei occ:upògià nella precedente discussione, deUe regio-ni a statuto specialle. Su questa nOln mi sot-femno perchè ne parleremo al momento op-portuno, anche se ,il t,ema di fondo Irimaneuno sollo: adeguare il più pOSisibile l'o:nga-nizzazione periferka dello Stato nelle regio-[]i a statuto speciale a quella prefigurata per

le regioni a statuto ordinario, peI1chè non èI cO'l1Jcepibileche 1a struttura statale tl'ovi del-

le deroghe o delle eccezioni sOllo,perchè esi-ste uno statuto specialIe in alcune regioni.Lo statuto speciale vale per le regioni, ma icittadini devono sapeDe che ,la struttura na-zi,onale è uguale dalle Alpi allla Sidlia e nonpossono trovare uffici statali diversi soloperchè esistono statuti I1egionali speciali Ì1nUlna o nell'altra parte del paese. '

A completare Il'articolo 1 (per forza di ICO-se sono costr-etto ad essere sintetÌieo), c'è Iladisdplma della funzione di indirizzo e dicoordÌ1namento attribuita allo Stato, che idecreti delegati del geDlnaÌ10 1972 volta a vÒl-ta,Ì1n articoli distinti materia per materia,discip1i:navano Ì1n modo, se 'pure unÌiforrne,non uguale. Si è Iritenuto oppor,tuno ~edin questo 11ala Commissione è stata UlnanÌ1me~ stabibre che Ila funzione di 'CooI1dmamen-,to e di i,ndinizzo, attribuita aLlo Stato, fosse

sancita 'Con una norma immediatamente pre-cettiva, oontenuta, appunto, nell'articolo 1,ove è detto che ,la funzione di 'il1!dirizzo ecoordinamento deLl'attiv:hà amministratirvadelle regioni a statuto 'Ordinario 'Che attie-ne ad esigenze di carattere uni,tario, anchecon rifel'imento agli obiettivi rdeMapl'Ogram-mazione economica nazionale ed agili impe-

Senato della Repubblica ~ 14252 ~ VI Legislatura

290" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 31 MAGGIO 1974

gni derivanti da'gli obbLi!ghi im.tel1llazionaiHecomunitari, spetta al,lo Stato e Viiene 'eser-citata, in una forma che off're ampia ga~an~zia alle regioni, dal Consiglio dei mim.i'stlri,non dal minist~o oompetente per ma veria madal Consiglio dei mÌ1nist,ri nella sua co'L1egia-lità ,e solo .ìinvia ,eccezionale dall Comitato in~termim.isteriale per la programmazione eco-nomica.

Una vo:lta esaurito I~l ,tJrasf,erimen:to allet1egioni, seoondo gli artilOoLi 117 'e 118, oip'e~,razione per la quale la legge prevede i~ ter~mÌine di dodid mesi sul quale è oppontu:no,tuttavia, urn momento di rd£1essione, nel !pm-si,eguo della IllO'st~adiscussione, PO'trà averluogo iil [riordinamento degli uffi:CÌ stata1icentraili e periferici. Non prima, peI1chè ,sirischierebbe, alt>:dmenti, di dover disfare illlavoro già loompiuto.

Occorre, dunque, prima ,oompletare i'1tra-tìfe:rimento; ed è peliCÌò che l'articolo 2 pre~vedeootro un termine successÌlvo il riondim.a-mento dei servizi çenvrali e periferici dcl.loStato.

Non mi dilungo aid <illustrare l'articolo 2;ne parleliemo abbondantemente in sede didiscussione degli a'I~t,i,ooli.In umdici pUlIlti 'sip!I'ecisano, 'secondo il testo che abbiamo da-vanti a noi, i <Criteri e prindpi direttiv:i IOhedevono presiedere all'esercizio della deleg"l..Interessante è che sia stato [richiamato rl'ar~tÌJoolo 5 della Costituzione eheesige l'attua-zione del più ampio deoentralffiento ammini~strativo.

Ilnteressante alltresì che in quai1che modosi oominci a superare la 'ripalntizione tradi-zionale degli uffioi in direzionigenenali, di-visioni e sezioni, non n,elI senso che quest,epossano, O'ggi, essere abolite soprattuttoquando si vratta di uffici operativi, ma ndsenso didtenerla superata per uffici ohe as"so:lvano compiti di 'Studio, di 'pI1ogrammazio.ne, di metodo, di dceI1ca.

Il disegno di legge introduoe il concettodei gruppi di lavoro: taluni u£Hci devolnofunzionare attraverso gruppi di lavono e nonpiù con capidi'Vi:sione o capÌisezione in UJnarìJpartiz'Ì!O'nea volte non produoente di cam-petenze e di funzioni. Devono oostituiI1sigruppi di lavoro, gruppi di ,studio i quali de-

vono operare ndl/ambito di una nuova, piùela:st,ka, più moderna ,vi'siOllledi funzionalÌJtàdella pubrbiHca amministrazione. È il quarrbopunto dell'articolo 2 qudlo alI quale in que~sto momento mi riferi,sco.

Si rparla anche ~e concLudo sull'aI1ticolo2 ~ dei servizi ispettivi, vÌisti finalmente nOllsoltanto dall',angalo visuale dal quale veni~VrullOconsiderati fino ad ora: :la regolaritàfonmale, il carteggio a pO'sto, tutte le proce-dure ,rispettate, il ,fasCÌic()!lotenuto ,secondo leprescrizioni. Il servizio ispettivo lIlon dO'V'ràfermarsi a questo ma davrrà tendere a stu-diare la funzionruli:tà, la produttti'Vità del,ser~vizio affidata allo Stato.

In oocasione d~ll'iSjpezione si dovrà qUÌ1n~di guarda:re al ,perfeziO'namento, al tOoordina~mento mig1liore dell'a1Jione amministrativa.

Al punto Il si parla del decentramentodei contralli, un tema anche questo moltodelicata ed è infÌlne previsto il riardinamentodegli organi cansultivi della pubblica ammi~nistrazione perchè non si potrebbe compren~dere un rifacimento generale di questo tiposenza un ripensamenta di oampiti, funzioni ecompetenze di quegli orga:ni particolari dellapubblica ammirristr~ione, che sonO' i cO'n~Sligli superiO'ri, i quali devono anch'essi es~sere inseriti in una concezione più modernae funzionaI e dell'attiv,ità amministrativa delnast'I1Opaese.

Altra artioolo che ci occuperà a lungo,per il quale avvennero gli soantri più decisicirca un anno fa in quest'Aula, e che rappre-s,entò, farse, il motivo principale per oui ilGoverna ritenne di aderire alla praposta dame avanzata di un rinvio del provvedimentoin Cammissione, è quella del rioI1dinamentodieLleaziende autO'nome. I pareri sono di'Visisu questa punto: il testa elaborato oggi ècertamente migliore, più avanzato, tale dafugare in gran parte preaccupazioni e peri-coli, che pur esistono ed esisterannO' semprein questa materia.

Tuttavia IsentO'di poter afteI1mare ancOlrauna volta che non si può procedere ad unriordinamento della pubblica ammÌinistra-ziane, in Italia, strakiando il tema deUeaziende autoname, perohè esse sono unaparte casì viva ed impartante, anche da unpunto di vista quantitativa, del complesso

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290' SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

degli uffici e dei dipendenti pubblici, che èvano illudersi di riordinare tutto, meno que~ste aziende, perchè ciò vuoI dire lasciare inpiedi una causa di permanente disordine.Pur essendo, quindi, il tema difficile, mi per~metto di rinnovare l'invito, che il Governo£ece a suo tempo e credo rinnoverà in questaAula, per s,ollecitare il contributo di tutti igruppi politici al fine di una più precisa ela~borazione della materia, che, tuttavia, dev,erimanere inclusa in un riordinamento gene~rale, che voglia essere effettivamente tale.

r criveri qui stabiliti sono nOlt:i; v:edre,ma se sarà necessario integrarli. Ess,i rispon~dO'no a due prindpi, importanti entrambi,pur se difficili a concHiarsi: quello di unaampia ed effettiva autonomia organizzativa,patrimoniale, amministrativa e contabile del-le aziende e dei loro organi dirigenti, insiemeperò cO'I ipotel1e inded~n3!bi,le del ministm,che ne ha ,la 'responsabilità poltitÌiCa,di chie-dere il r,invio per un nuovo esame, la sospen-sione tempomnea o anche l'annullamen-to o la revoca, per contrasto con la polhicagenerale del paese e con la 'PJ1ogrammazione,di decisioni che venissem assunte dalle sin~gole aziende in forza, appunto, della loroautonomia. Occorre comunque un sistema dicollegament,o e di I1esponsabHizzazione in-nanzi al Parlament,o; non passiamo aggiun-gere alle disfunziani di oggi, sulle quali nonmi soffermo, perchè sOlno ben presenti allamente e, credo, anche al cuore degli onore-voli colleghi, perchè hanno toccat,o in oertioasi drammatici i sentimenti più profondi,altre forme di autonomia che, per eccessivoossequio astratto alle parole non trovin,onellParlamento aI punto di collegament,o e nelministro responsabile colui il quale innanzial Parlamento deve rispondenne. Sarebbeveramente assurdo che le aziende autonome,perchè tali, non rispondessero ad alcuno ocamminassero per una strada diversa daquella della programmazione economica ge~nerale, alla quale tutti dobbiamo abituarcia fare costante riferimento.

Per le azi,ende autOlnome è anche previstala consultazione più ampia, al fine appuntodel raocordo con la programmazione nazio~naIe, con le regioni, con i sindacati, oon lecategode produttive direttamente interes~

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sate alla vita dell'azi,enda, in considerazionedell'oggetto della sua attività. Mi permette-rei, infine, di rivolgere all'onorevole MiI1!j~stra della pubblica amministrazione un mo-destissimo suggerimento. Per le aziende au-tonome si prevede che, nel loro riordinamen~to, si debba tener conto dei nuovi processidi meccamizzaziOlne ed automazione nei servi-zi. È un fatta importante, già largamenteacquisito in molte aziende autoname e inqualohe ramo della pubblica amministrazio-ne. Forse non sarebbe inopportuno ~ è que-sto il mia modesto suggerimentO' ~ che an-che nel riordinamento degli uffici centrali eperiferici della Stato la oons.iderazione deinuovi pr,ooessi di automazione e di meocariiz-zazione dei servizi fosse tenuta presente tmquelle che devono guidarne l'attuazione.

n veochio, stavo per dire glorioso, ma for~se il termine non è appropriato, disegno dilegge n. 114, mel suo unico articoletto di pu-ra e semplke proroga dei termini della leg-ge n. 775 del 1970, considerava un tema, ri~masto anc,ora in saspeso: quello dei tecnicidello Stata.

n problema non ha trovato saluzione, in~vero, man per inattività del Governo ma per-chè il Governo, av,endo a suo tempo pr,edi~sposta Ulna schema che regolava anche que-sta materia, la vide largamente discusso e inlarga parte contestato dall'apposita Commis-sione consultiva, che comprendeva non soloi rappresentanti dei due rami del Parlamen-to, ma anche i rappresentanti del persomale.Oggi, come vedremo, la oomposizi,one dellaCommissione è diversa. Comunque in quellasede lo schema di decreto delegata inoontrò

I serie obiezioni sicchè la scadenza del 30 giu-gno 1972 sopravvenne senza che si p,otesseprovvedere al riordinamento delle carrieredei tecnici dello Stato. L'articola 6 del dise~gmo di legge in esame ripropone questo rior~dinamenta come i colleghi potranno agevOlI-mente I1ilevare e forse intendere meglio senon saranno afflitti da una illustrazione deltesto da parte mia. Ad un certo punt,o si ac~cenna a qualche cosa a mia avviso moltaimpartante dal momento che quella di oggiè una pubblica amministmziane nella qualenon è sufficientemente valutata il merita, nè,in situa:òione opposta, fatto pesare il deme-

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290a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 31 MAGGIO 1974

ritO. Oggi le carriere dei singoli progredi-scono, tanto se si è dilig,enti, quanto se si èmeno diHgenti, o addkittura negLigenti: c'èla I1egoladella pmgressioneautomatica, qua-le che sia .ilI1endimentO'. Ora, una Ipubblica::l!mminist'raz:ione che nO'n :desoe a iplJ1emiareimeritevoli e non sa punire, se è necessario,quelli che non sanno o non vogliono assol-vere ,i propri doveri non è in grado di assi-curare il fUinziO'namento efficaoe degli uffici.Nel secondo comma dell'artioolo 6 c'è un fu-gace accenno a questo problema, là dovesi parla della progr,essione in carriera e sistabilisce che si può eventualmente aocelera-re o ritardar,e l'avanzamento in relazione almndimento dei ,singoh, il che, sopra1tutto peri tecnici, ha oertamente un grande rilievo.NO'n che nO'n IO'abbia in ogni caso, ma perquan:to rigìUé\lI1dale attività tecniche e iptrof,es-sionali queSlta poss:ihihtà deve senz'altro eSli-ster,e, altrimenti si scoraggia ancora più diquanto oggi non avvenga l':Ungresso dei tecni~ci nella pubblica amministrazione: accessasooraggiato dagLi stipendi, non corrispon-denti alla r,ealtà attuale, soprattutto agli inizidella carriera, ma anche dal fatto che unprofessionista, immergendosi nel gral11demare della pubblica amministrazlione, nonritiene ~ e così oggi è ~ di poter essere ap-prezzato compiutamente nel suo valore pro-fesslionaI.e, come invece avv,errebbe se svol-gess,e la sua libera attiv,ità all'esterno. Un ap-parato burocratico che, nell'ambito dei teani~ci, ri,esca ad apprezzare gli element,i da va-lorizzare, a 'Pl1emiarJie a l1etribuirli, asslicu-rando loro una carriera più rapida, è esat-tamente quello che ci vuole. Nel secondocomma dell'articolo 6 Viiè, [ripeto, iSOIllOuntimido accenno, fOI1iero, tuttavia, di sviluppiinteressanti per .il futuro.

,L'artiaolo 7 concerne il tema della revisio-ne dei ruoli orgruniai da adeguare alle effet-tive ,esigenze del servizo. Si esprime, oosì, uncriterio ovviio, tanto ovvio, però, che, finoad oggi, non è stato applicato, nel senso chevi è certamente una pletora di funz,ionari ed, dipendenti in settori che non ne avrebbe-ro bisogno e scarseggia, invece, il personaleilTIaltri settori. IL'adeguamento dei ruoli or-ganici alle effettive es,igenze è, qruindi, unfatto ovvio, che bisogna, però, r,ealizzare. Bi-

sogna inoltr,e arrivare ~ anche questa è UlThagiusta aspettativa dei pubblici dipendenti

~ all'unificazione dei ruoli centrali e perife-rici della medesima amministrazione e pos-sibilmente ~ come si dice nel disegno dilegge ~ anche di amministrazioni affini, per-chè ciò consente la possibilità di spostamen-tid:i per.sonale da un mmo all'altro dell'am-ministrazione, secondo esigenze ed urgenzeche possono determinars,i. Realizzata la 'llilli-'ficazione dei ,ruali, si potrà, oame sanciscel'artioO'l'O 7, senti,to il ConSliglio sU!peniol1edella pubblica amministrazione, provvederea sopravvenute necessità dei servizi, anchemediante trasfeIìimento di personale da unaamministra2'Jione all'altra, in modo da oon-sentire il sollecito espletamento delle prati-che ed evitare ritardi.

L'artioolo 8 ~ e mi affretto ad arrivarealla conclusione, poichè altri colleghi devo-Ino svalgere questa mattina i loro interven-ti ad mustrazione degli emendamenti ~ ri~

guarda la disciplina dell'azione amministra~tiva. La legge sulla disciplina generale dellaazione amministrativa ha rappresentato loostaoolo di Eronte al qual1e si è infranta la vo~lantà gavernativa di attuare la delega con-cessa con l'articalo 6 della precedente leggedel 1970, n. 775. L'articolo 6 di quella leggestabiliva, infatti, che si daveva procedere al~lo snellimento dei singoli procedimenti am~ministrativi, una volta approvata, però, unalegge dello Stato che disciplinasse, in gene-raI,e, l'azione amministrativa. Questa leggegenerale sulla disciplina dell'aziane ammini-strativa non è mai venuta e invano vi si sonoadaperati eminenti parlamentari di questo edell'altro l'amÒ del Parlamoota. Desidero ri-cordare, per tutti, l'onorevole Lucifredi chedi questa argomento ha fatta una delle ra-gioni principali, forse, della sua attività par~lamentare, presentandala e ripresentandolaad ogni legislatura, arrivando, spesso, allaapprovazione in un ramo del Parlamento,senza, tuttavia, g.iungere 'mai all'approva-zione definitiva. ,ll Governo chiede, ora, canl'articola 8 una delega che credo il Parla~mento debba aocordatgli penchè fÌnailmentela legg,e g,enerale sull'aziane amministrativapossa essere varata. Chiede questa delegacan un termine brevissimo: sei mesi. Lo può

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO290a SEDUTA

fare perchè si tratta di materia elaboratanon da sei mesi, e sarebbe poco dire ancheda sei anni, perchè sono molti di più. . .

DINARO Sono trent'anni.

A G R I M I relatore. Sono, appunto,quasi trent'anni.

P1roprio rpeKhè la matenia è stata oggettodi studi approfonditi e di disegni di leggegiunti alla soglia dell'approvazione parla~mentare, esiste per il Governo la possibiltàdi presentare, entro sei mesi, un testo frut~to non di precipitazione o di improvvisazio~ne, ma di una lunga elaborazione parlamen~tare, giUll1ta fino ad una stesura pressochèdefinitiva del provvedimento.

Gli ultimi tre commi, se non erro, dell'ar~ti0Olo 8, quelli che concernono lo snell.imen~to dei singoli procedimenti amministrativi,trov,eranno, così, una volta approvata la de~lega, possihilità di essere immediatamenteattuati anch'essi entro un termine ragione~vale, successivamente, ripeto, all'approva~zione della legge generale sulla disciplina del~l'azione amministrativa.

L'articolo 9 stabilisce termini per l'emana~zione di testi unici; è molto importante, ov~viamentc, ma questa non è ceI1to materiacontroversa.

L'articolo 10 riordina la compet,enza deUeCommissioni consultive chiamate ad espri~mere il loro parere. Vorrei, tuttavia, direche più che esprimere un parere esse devonoaccompagnare, affiancare e collaborare conil Governo lungo tutto il corso del difficileìter per la r,ealizzazione della riforma. LaCommissione per le questioni regionali ~

quella, come accennavo prima, presiedutadal senatore Oliva ~ dovrà esprimere il pa~rere prev,entivo su tutti gli schemi di decretidelegati inerenti agli articoli 1, 2, 4, 5, 6 e 7della legge. Per le altre materie, che sostan~zialmente si riducono a quelle concernenti i

ruoli tecnici, il parere sarà espresso dall'al~tra Commissione consultiva, non essendovi,in effetti, competenza delle regioni su questoargomento. Questa seconda Commissioneconsultiva, come accennavo qualche momen~to fa, sarà costituita da nove senatori e novedeputati senza più rappresentanza del perso-

Discussioni, f. 1077.

naIe, perchè sui provvedimenti è prescrittal'acquisi~ione del parere del Consiglio sUlpe-riore della pubblica amministrazione nel qua~le i rappresentanti del personale ci sono esono al più alto livello come espressione fi~naIe e più qualificata delle singoLe organiz~zazioni sindacali che opemno nell'apparatodello Stato.

Con la nuova disciplina dell'articolo 10 sieviterà un altro motivo di ritardo, dovuto alfatto che alcuni decreti in passato sono statisottoposti al doppio esame della commissio~ne Oliva e della commissione Mancini (l'altraCommissione era presieduta, appunto, dal~l'onorevole Manoini); questa volta l'una or alItra Commissione dovranno esprimere il,proprio parere, mai entrambe.

Di gran lunga più importante ,appare, però,il penultimo comma dell'articolo, sul qualemi permetto di richiamare l'attenzione, trat~tandosi di un fatto nuovo nella prassi legi-slativa del nostro paese. Vi si stabilisce cheUlnavolta che le Commissioni abbiano espres~so illora parere e che il decreto ddegato siaandato al Consiglio dei ministri per la defi~nitiva formulazione, il provvedimento, ar-ricchito delle consliderazioni della Commis~sione, delle osservazioni delle regioni nellematerie di loro competenza, deLle osserva~zioni del Consiglio superiore della pubblicaamministrazione, pr,ima di diventare tutta~v,ia defini!tivo, debba ,I1itoI1nareaMa Commis~sione parlamentare perchè .lo esamini nellasua struttura definitiva. Soltanto dopo que~sto secondo vaglio, doipo questo secondoesame da parte del Panlamento, il Consigliodei ministri è autoI1izzato a vararlo, rperfe-zionandolo formalmente fino aLla pubblica~zione sulla Gazzetta Uffìciale. È prescritto,ovviamente, un termine per precisare le re-sponsabiità di ciascuno; neU'ultimo com~ma è stabilito infatti che, ove questo se-condo parere non venga espresso entro tren~ta gionni dalla richiesta, la procedura deveugualmente proseguire e il Governo deve as-solvere alla responsabiHtà sua propria, va-rando il provvedimento.

Gli articoli 11 e 12 concernono questioniriguardanti il personale. Il primo ha, comeintento di carattere generale, quello della pa~rificazione del trattamento dei funzionari di

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31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ruolo, assai spesso in pos,izione ingiustamelIl~1e sperequata, rispetto ai non di ruolo chehanno usufruito di larghe agevolazioni, qua~le la immissione in ruolo anche quando ave~vano prestato solo servizio saltuario. Unavolta 'immessi 'in cardera, twluni hanno r~pi~damemte progredito tanto da giungere al-l'assurdo che il capo ufficio di ruolo si èvisto qualche volta superato e scavalcato dalsuo ex collàboratore non di ruolo. Con l'ar~ticolo Il il personale di ruolo vede riparatauna ingiustizia e con le norme ivi stabilitesi evita, appunto, che situazioni del generepossano ripetersi in futuro, rimediandosi,frattanto, ai guasti già v,erificatisiÌ. L'artico-lo 12 ooncerne la valutazione dei servizi pre~cedentemente prestati, ai fini dell'attribuzio~me delle classi di stipendio; si tratta, anchequi, della revisione di un art1oolo (;i126) dellaprecedente legge. iDevo ohiarire al Senatoche, con questa norma, risultano assorbiti idisegni di legge iscritti all'ordine del giornoinsieme con quello govermativo, e precisa~mente quelli del senatore Filetti, del senatoreBartolomei e del senatore Tanga, i quwli sioccupano deJr1astessa materia, oggi compen~diata, sintetizzata nell'artkolo 12, laddov~s:; sancisce anche un'altra norma assai in~teressante, seconda la quale, o:ve alla stre~gua della lettera deLla legge son si possa~no stabilire precise corrispOlndenze tra car-riere da valutare lin mO'do unitario, ill mini~s1.ro viene autorizzato ad effettuare le oppor~tune parificazioni. Quando il disposto dellalegge non dSl)Jonde pienamente allo scopo, viprovvede l'autorità amministrativa, dopocongrua considerazione in rapporto a situa-zioni analoghe.

Concludo con un riferimento all'articolo14, importante certamente perchè istitui~s:ce .il principio deLla contrattazlione nellamateria del pubblico impiego, con ila re~sponsabilità derivante dal fatto che il pub-blico impiego è materia che interessa lI10nsolo gli addetti ma l'insieme dei cittadini. Visi stabilisce, perciò, che la contrattazione av-viene ogni tre <linni, organicamente, in ma-niera che unitariamente, ogni triennia, sipossa valutare la situazione, certo soprattut~to dal punto di vista delle retribuzioni, ma

anche sotto Il'aspetto delle carriere e dei ser~v.izi.

È questo, onorevole Pr,esidente, onorevolicolleghi, il compito che dovevo assolvere.Sono andato, forse, oltre i limiti di tempoche mi ero prefissi. Mi limito perciò a rinno~vare la richiesta che, dopo attento esame (hogià rilevato che vi sono aspetti spinosi e dif~ficHi da superare ancora), questo provvedi~mento venga approvato. Anche se occorre~ranno diversi mesi, fors,e qualche anno l)Jer~chè possano aversi, nella loro definitiva for~mulazione, i decreti delegati, speriamo chequesta legisJatura ~ è una piccoJa ambizio~ne degli addetti ai lavO']1i, diciamo così, p:re~senti oggi in Aula ~ possa offrire il 'presupipo~sto per il tanto atteso riordinamento gene-rale della pubblica amministrazione.

G U I, Ministro senza portafoglio. Do.mando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha f,aooltà.

G U I, Ministro senza portafoglio. Ono-revole Presidente, onorevoli senatori, primadi esprimere aloune considerazioni su que~sto disegno di legge così importante, sentoil dovere di rendere omaggio al mio prede-cessore, senatore Gava, il quale ha portatoavanti per 1a massima parte i ,lavori nelLaPlìeoedente discussione in Assemblea e poianche in CO'mmissione. La crisi di Governomi ha portato a suooedergli e a cantinuarela sua opera in Commissione; io ho potutocontribuire per una piccolissima parte, per-chè la maggior parte della,voro era già stataoompiuta.

Desidero rendel'e omaggio anche all'azionesvolta dal collega mini,stro Toros che, piùfortunato, ha potuto continuare l'opera dicollaboraziane per la rielaborazione del dise~gno di ,legge. Ringrazio inoltre e in partioo~lare il 'relatone s,enatore Agrimi non solo perla brillante lìelazione di stamane, ma per illavaro compiuto in Commissione, e con luitutta la Commissione, nel1a maggioranza enell'opposiziane, il cui alto valore e il cuigrande impegno ho potuto ammirare nellepoche sedute cui ho avuto ill piacere di par~tecipalìe.

VI LegislaturàSenato della Repubblica ~ 14257 ~

290a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO ST~N()GRAFICO 31 MAGGIO 1974

Fatta questa doverosa pl'emessa, dichiaroche il Governo in linea di massima, salvoquaLche modesto perfezionamento più chealtro formale, che mi permetterò di proporresotto forma di emendamenti, 'adedsce allanuova impostazione e aHa rielaboraziGne deldisegno di legge, il quale ~ la relazione delsenatore Agrimi oe l'ha dimostreto chiara-mente ~ è diventato un provvedimento diimportanza fondamentalie per la strutturadella pubblica amministrazione nel nostropaese sia per quanto si riferisce alle regio-ni che per quanto si riferisce all'amministra-Ziione centrale e periferka delllo Stato. Mi pia-oe anzi sottolineare l'organicità dello sche-ma del disegno di legge che è risultato dailavori della Commissione.

L'articolo 1 si occupa in particolare deUeregioni a statuto Grdinario e a statuto spe-ciale, e, completando gli adem.pimenti costi-

tU2'Jionali, affronta alcuni problemi che nonerano stati sufficientemente risolti ~ l1icordo

in particolare quello dei rapporti con i rego.lamenti e le direttive della Comunità econo-

mica europea ~ e chiarisce .i termini dòlcool1dinamento e dell'indinizZiO dell'attivitàamministrativa delle regioni. QUiesta impo-stazione deIl'articolo 1 incGntra il gradimen-toOdel Governo non solo per la sua esposi-zione fìormale, ma anche per il contenuto del-le nOI1me che vi sono espresse.

Di rilievo non meno importante, ma logi-camente e temporalmente successivo, è l'art~-colo 2. Non è pensabile di procedere ad unriord.inamento radicale, così come la pubbli-ca opinione richiede, deHe strutture e delleattribuzioni dell'amministrazione centraledello Stato e dei Ministeri se non si è chiusoil capitolo dell defe:dmento alle regioni delle10110 oompetenzeed anche ddl'attribuzionead esse per delega di funzioni proprie delloStato. Se non si ha Uina visione chiara e CO'll-clusiva di quali pGssono essere l,e competenzedate alle regioni, non si può valutare con se-

rietà e con organicità che cosa fare dell'am-ministrazione centrale e periferica dello Sta-

toO.11 Governo aderisoe quindi anche all'arti-0010 2, non sOlIo per questa chiarezza di vi-

sione ma anche per le nOI1me e i criteri diret-t1vi in esso contenuto. Sarà anche qui presen-

tato da parte mia qualche perfezionamentoo qualche modifica, che non intaccherannGminimamente la sostanza.

Non mi soffermo sull'articolo 3, modestonel suo significato, al quale pure aderisco.L'articolo 4 affronta il tema deLle ammini-strazioni e dene aziende autonGme, moltooontroverso come ha ricordato i,J senatoreAgrimi. Ma il Governo condivide ,la di lui opi-nione che non si possa coltivare l'ambizionedi una sistemazione definitiva, organica echiara dell'amministrazione delIG Stato, cen-trale e periferica, se non si affronta contem-

poraneamente anche questo problema delleamministrazioni autonome, sia di queUe chegià esistono che eventualmente di quelle chefossero da creare, come pl'evede l'articolosuccessivo, al posto di uffici diretti dell'am-ministrazione dello Stato.

Vada sè che la delega dev,e ,essere rinno-vata per quanto riguarda gli impiegati dellecarriere tecniche. Credo ,che tutti non possia-mo non lamentaJre una grave carenza dellanostra struttura pubblica, sotto questo ri-guardo. Chi è stato a capo di ministeri che sioccupano di amminist,razione attiva e di na-tura t,ecnica, come chi vi parla, non ha potutonon ricavare impressioni veramente deso-lanti.

Io ho avuto l'esperienza recente del Mini-stero della sanità. Mi pare di av,er già ripe-tutamente in£ormato la Camera e il SenatGdella situazione disastrosa dei ruoli tecnicidei medici di cui dispane 10 Stato. Essi so-no assolutamente insufficienti per fronteg-giare i bisogni della sanità, dell'igiene pub-blica per la parte che è rimasta alla compe-tenza dello Stato. E le regiani stanno forseancora peggio.

Oocorre qui intervenire non sOllo con or-dinamenti particalari, ma anche con misureche rendana appetibili ai giovani l,e carrieretecniohe dello Stato. Mi riservo di valutaremeglio l'articolo 6 anche sotto questa profilonel momento in cui arriveremo alla discus-sione. La delega certamente è necessaria, mapenso che un'incentivazione relativamentepiù incidente vi debba lessere oant'emplata af-finchè lo Stato speri di oolmar,e carenze gra-vi in funzianivondamentali. AMo Stata si chie-de sempr'e di più 'in intensità e in rapidità

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14258 ~

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di interventi, ma 10 Stato è sempre più sprov~v:isto di funzionari tecnici con i quali rispon~deDe a tali riohieste.

L'articolo 7 tocoa il tema della revisionedei ruoli organici degli impiegati civili e de~gli operai ed è senza dubbio conseguente aicriteri di riordinamento dell'amministrazio~ne centrale e periferica dello Stato, stabiHtinei criteri precedenti.

Concordo toto corde con quanto ha dettoil senatore Agrimi circa !'importanza dell'ar~tkolo 8 l'elativo all'azione amministrativa;mi auguro veramente che il Senato e il Par~lam'ento in geneI1e, con il loro consenso, vo~gliano mettere finalmente lo Stato itaHanoin condizione di poter ri\'edere questo im~portantissimo capitolo. Va da sè che non c'èbisogno di commenti sull'utilità di un testounico di tutte le norme, previsto daH'artic()~lo 9. E altrettanto dicasi per quanto riguar~cia l'opportunità della oonsultazione dellaCommissione paruamentare per le regioni.secondo quanto disposto nell'al1ticolo 10.

Poi vengono norme senza dubbio aip'prez~zabili ma di rilievo minore, più part>ico~iLwi,le quah assorbono anche p:l1Oposte diiniziativa parlamentare. So che in Commis-sione oi sono state deUe opinion~ diffe-mnti sull'opportunità di inserire qurest!e nor~me, di struttura meno sistemat'ka, nel dise"gno di legge. La maggioranza della Commis-sione si è pI10nunciata per l':inserimento ecome Governo aderisco.

L'aI'ticolo 14 introduoe una nO'rma mO'ltoimportantle, che è quella della cO'ntrattazionetriennale. Essa è frutto di lunghe trattative.Vi aderisco come Governo, salvovalutarnela fOJ1l1lUlazione più precisa in sede di di~scussione degli ,emendamenti, sempre nel ri-spetto degli accordi sindaoali ohe il Governoha stipulato a suo tempo, quando si è risoltal'importante vertenza.

È sufficiente questa rapidissima e somma~ria valutazione delle norme del disegno dilegge per rendersi conto ddla sua .straordi'l1a~ria importanza. OnoI1evoli senatori, abbiamoq:..li l'oocasione di soddisfare antiche aspira-zioni suLla .funzionalità della pubblica ammi~n:lstrazione e di adempieI1e ad impegni costi-tuzionali di straol'dinario rilievo per quantoriguardai ralPparti fra Io Stato e Je regioni ed

in genere il funzionamento complessivo denapubblica amministrazione del nostro paese.

Confermo dunque la mia adesione, salvole piocole modifiche che si potmnno intro~dUI're, e l'impegno del Governo perchè questalegge sia condotta in porto in questa legisla~tura e perchè, nei tempi st'abiliti nei vari arti~coli per le varie deleghe, siano realizzati isingoli provv,edimenti delegati.

Fatta questa premessa generale, iLlustrerògli emendament>i presentati dal IGoveI'no al-

l'articolo 1. IJ primo, 1. 52, è molto mode-sto. Riteniamo che ,il termine di dodici me-si iConcessial Governo per i decreti dele~gati debba essere portato a 18, non tantoper quanto si riferisce agli adempimenti dacompiere per le regioni a statuto ordinario,ma soprattutto per >le regioni a statuto spe-ciale. Vi è nell'articolo 1 un conoetto moltoimportante ~ non so se sarà conservato in

questi termini, ma, nella sostanza, credo disì ~ in base al quale si stabilisce che si deb~bono rispettare le pròcedure previste daglistatuti delle regioni a statuto speciale perquanto riguarda i trasferimenti di competen-ze e il regolramento dei rapporti con 10 Stato.Tuttj sanno però che queste procedure sono1,aboriose le complesse. Sie vogliamo persegui~

re l'ambizioso scopo di conferire uniformitàdi dderimento di competenze e di delega edi presenza deUo Stato in tutte lieregioni,dobbiamo tener conto di questa reahà delleregioni a statuto speciale ,e delle Iloro proce-dure particolaI1i, per cui dodici mesi forsenon sono sufficienti. Mi sono pertanto per-messo di proporre questa modifica.

L'emendamento 1. 53, peraltro anch'essoestremamente modesto, riguarda la Ilettera c)del pJ1imo comma, dove si parla di ulteriorideleghe alle regioni di funzioni stataJi. Si pro-pone di ,introdurre, aocanto ai conceui in es~sa contenuti, anche il criterio dj un I1Ìordina~mento dei modi con cui furono concesse lefunzioni già delegate. CO'me ministro della sa.nità, ho fatto una ,esperienza particolarmen~te dura e dolorosa per la mancanza in propo~sito di un coordinamento con lo Stato, inmateria di funzioni ,già delegate aLle regioni.

nel campo particolarmente delicato delle ma~,lattie infettive diffus,esi. Quindi ritengo che

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290. SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 31 MAGGIO 1974

questo criterio debba essere introdotto perevitare canfusioni e incertezze, che poi in~ceppano da una parte l'azione delle regiO'nie dall'altra quel1a dello Stato.

Vi è poi la questiane, di cui al secondocomma, del trasferimento alle regioni dellefunziani amministrative in materie che sonooggetto di .regolamento a di dh'ettive CEE. Iltema è malto delicato. Sono da tener presen~ti a questo proposito non solo gli obblighiche ci derivano dalla Castituzione, ma anchequdli che ci pervengano dai rapporti dell'Ita~lia con la Comunità ecO'nomica europea. Nel~l'articolo si trasferisce alle :regioni l'adempi~mento delle funzioni esecutive nei limiti ~

ecco già un leggero cambiamento al1testo cherp:ropongo ~ deHe materie devolute ai sensideM' articolo 117 della Costituzione. Per quan~to cancerJJle i .regalamenti della CEE, tuttisanno che questi sono iimmediatamente ese~cutivi. Essi possono quindi essere attuati su~bito dallile regioni. Le direttive invece nonsano immediatamente vincolanti per gli Sta~ti membri della CEE, che le devono recepirecon proprie leggi. A propositO' di queste ulti~me si pO'ne perciò un de!i:cato problema perquanto riguarda il valaDe di tali leggi neiconfronti delle regioni. Si propone <che es~se abbiano valore di pinindpi, pel1chè re l'e~giO'ni hanno una propria campetenza legisla~tiva nel tradurle in norme articO'late ed ope~ranti.

Ci si pone però una domanda: e s'e per ca~so qualche regiane nOn traducesse i prindpicantenuti in leggi dello Stato in leggi esecu-ti ve ed O'peran t,i'? È un IpUJJlto,che merita diess,ere cans~derato; pe:rchè s'e in ipotesi, percrisi :regionali o ,per impossibilità di funzio~namento, nan davesse Vlerificarsi J'emanazio~ne di tali leggi regianali, casa sucoederebbenell'ambito del territoriO' naziO'naLe? Senzadubbio una volta che le direttive sianO' statefatte propr~edallo Stato, s'impone una gene~

ralità di applicazione su tutto il terirtorionaziO'nale.

Propongo quindi, con <l'emendamento 1. 54,

di sostituire, al secondo comma, il numero Ci)stabilendo che, nel caso in cui le regioninon provvedessero, la legge dello Statoavrà anche valore di legge vera e propria,

da osservarSl non solo come princìpi ~ nelcaso che lIe regioni facciano ila loro legge ~

ma anche come legge vera e p:ropria. È una'ipotesi da non escludere in questo momento.Rimane il testo della Commissione perquanto rigua:rda Ila capaoità sostitutiva nelcampo esecutivo, qualora le regioni non Iprov-vedessero agli adempimenti necessa:ri.

Per quanto riguarda l'ultimo comma,l'emendamento 1. 55 del Governo perfeziona eVllene incont,ro alleintenzlioni della stessaCommissione. L'abrogazione ,integrale deLl'ar~ticolo 62 della legge 10 febbraio 1953 avreb-be comportato anche <l'abragazione del ter~zocomma e così s.i sarebbe tolto alle re~gioni il potere che esse hanno nei confrontidei comuni e delle province nel caso di fun~zioni deilegate, mentre questo potere deverimanere. Propongo quindi Ila soppI1essio-ne dei soli pr,imi due commi e di risolve~re il probema aHermando che, nel caso incui questi atti non vadano più alla com~mi,ssione contemplata nei primi due commi,non rimanga un buco per cui essi nan sianopiù soggetti ad alcuna forma di controllo.

Essi andranno aUe <commissioni provincialie regionali dspettivamente previste dagli ar-vicoli della medesima legge seguendo Ila sortedegli altri att.i delle province e dei <comuni.

Mi pave chiaro che l'emendamento all'ultimocomma è sostanzialmente un perfezionamen-to della stessa volO'ntà espI'essa dalla Com~missiane.

Signor Presidente, sono questi gli emenda~

menti che mi sono permesso di pmsentare anome del Governo. Man mano che discutere~

ma degli articoli sucoessivi pvesenterò qual-che altro perfezionamento, ma sempre di ri~lilevo modesta come quelli che ho ,inustratopoco fa. Perchè !'intenzione del Gaverno non

è minimamente quella di scanvolgere i lavo-ri della Commissione, ma anzi di agevolarneuna rapida oonclusiane cO'n l'approvazionedefinitiva da parte deU'Assemblea.

T O R OS, Ministro senza portafoglio. Do~mando di parlaI1e.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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31 MAGGIO 1974290" SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

,\ T O R OS, Ministro senza portafoglio.Onorevale Pl'esidente, anon;woli senatori, peri.l mandato che ho di tener i rapporti con leregiani ritenga doveraso fare alcune puntua-llz:z;azioni, soprattutto per quanto riguardagli articoli 1 le 10 del disegno di legge che ilninistra Gui ha p:resentato a nome del Go.verno can quegli emendamenti che lo rendo~no più pl'eciso. Tutto è stato elabomto in pie-na e oardiaLe collaboraziane. Questo testo na-sce dalla consapevolezza dello stretto collega-mento esistente tra il riordinamento dellapubblica amministrazione che il disegno dilegge vuole portare a compimento e quel de-collo del riordinamento l'Iegionale che il Governo si è impegnato ad attuare.

La riforma dell'amministrazione non pu~infatti prescindere dalla piena approvazionedell'asSietto articolato e pluralistico del no~stro ordinamento che la Costituzione ha de-Jineato e che ha nelle regioni ill suo punto disnodo essenziale ed ineliminab:He. Attraversole regioni passa infatti, come emerge chiara-mente dal sistema costituzionale, un disegnodi :redistribuzione delLe funzioni tra organicentrali ed autonomie locali che -investe il'inte-

l'O aSSietto del governo locale.La rifo:rma dell'amministrazione presuppo-

ne l'attuazione del disegno articolato e pIu-ralistico profondamente democratico volutodalla Costituzione, presuppone quindi l'allI.eg-gerimento dell'eooesso di competenze e di po-teri che gravano sui vertici dell'apparatodemocratico; pJ:1esuppone insomma la realiz-zazione di una redistribuzione di competenzetra centro e peri1ìeda conforme alla vastitàdei compiti e delle responsabilità che spet-tano alla amministrazione pubblioa nello Sta-to contemporaneo. La riforma dell'ammini-strazione ha quindi la sua premessa necessa-ria nel tras£er1mento delle funzioni dallo Sta-to alle J:1egioni con il quale si attua il primopasso di questa redistribuzione di compe-tenze.

Il testoohe è stato sottoposto aHa nostraattenzione ~ e mi associo aUe considerazio-ni fatte dal ,relatore Agrimi e dal ministroGui ~ tende arealizzaJ:1ein modo corretto edinsieme operativamente agile questo obiet-tivo. La delega al Govlerno consente di p:roce-dere al trasferimento delle funzioni in tempi

bJlevi così da permettere il decollo o, comesi usa dire, la fase costituente deLla dformal'Iegionale entm un periada di t'empo nel qua-le si concluderà ~ è bene non dimenticarlo~ la prima ,legislatura dei Consigli delle re~

gioni a statuto ol'dinario 'e si terranno l'e se-conde elezioni :regionali. Ocoorre però garan-tire l'autonomia delle l'egioni, assicurare la

10'1'0 partecipazione alla stessa elabomzionedelle norme. Per questo è pJlevista la consul-tazione delle regioni, non solo per quantoattiene ai decreti delegati l'elativi al trasferi-mento delle funzioni come quelli relativi alriordinamento degH uffici periferici dello Stla-to (ed appunto con l'articolo 10 si indicano iministri ai quali spetta di ooncerto di avan~

zal'e la proposta dei decl'leti delegati). L'arti-colo, come è stata fatto rilevar'e particolar-mente dal relatore, tende a sottolineare lanecessità di una coLlaborazione unitaria ecaordinata nei testi dei dec:reti, riducendoil perkolo di impostazioni settoriaIi o £mm-mentarie ed il peso anche di certle resistenzeburocratiche a cOJ1porative. Dunque un ruolodedsivo nella predisposizione deUe n'Orme,sul trasf,eriment'O delle funzioni e sul riordi-namento deLla pubblica amministrazione do-vrebbero avenlo i ministeri di indirizzo pali-tico che, non avendo funzioni e uffici da tra-sferire alle regioni, meno facilmente sono in-fluenzati da considerazioni oentraliistiche.

Ma nel merito del testo dell'articolo 1, intema di trasDerimenti alte 'l1egioni, credo didover attirare, sia pure rapidamente, l'atten-ziane dell'Assemblea su qualche punto. La de-lega a completare IiI trasferimento delle fun-zioni, degli uffici e del personale, anche me-diante le neoessarie modifiche ed integmzio-ni ai decreti delegati del gennaio 1972, impo-ne ,la necessità di una approfondita e sii speradefinitiva :dconsidera~ione della ripartizionedi competenze effettuata con la legge n. 281.E vale la pena di rilevaJle che questa riconsi-derazione potrà avvenil'e in condizioni obiet-tivamente assali migliori di quelle esistentiaLl'epooa della predisposizione dei deoreti del1972, sia rpel'Chè malto :più sereno e adattoappare oggi, superate le diffiooltà proprile diagni fase di partenza o di rodaggio, i,l climadei rapporti tra Governo e Jlegioni, tra Statoe regioni, come è dimost:rato dalle iniziative

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e anche dal lavar'Ù in sede di commissioneinterregionale, e sia pel'chè ora è possibileutilizzare, far tesaro delle pI1ime esperienzedi funzionamento delle regioni a statuto or~dinario le quali hanno fatto emergere a1cunelacune e akune insufficienze dei decl'eti del1972.

Ora, circa icrit'eri diret1Jivi sec'Ùndo i qualiil trasferimento davrà essere operato, valgo~

n'Ù quelli già enunciati dalla legge 281, conalcuni compIetamenti ed int1egrazi'Ùni mi parenon marginali. L''Ùrganicità, carne è stato fat~to rilevare, dei blocchi di funzione da tlrasfe~l'ire al,le regioni viene ribadita precisand'Ùesplicitamente che nessun rilieva ha ,in sededi identificaziane delle funziani da trasferireaUe regioni l'attuale ripartizione tra diversiministeri delle funzioni attinenH ad una me-desima materia. Si davrebbe casì eMminarcuna delle principali cause del frammentari-sma e dei ritagli di c'Ùmpetenze.

Viene precisata ina1tr1e la connessione tratrasferimento delle funzioni e trasfe:dmentodei beni demaniali e patrimonial1i con conse-guente modificazione dell'elenco dei beni re~gionali contenuto nell'articola 11 della 281.

Ma su un pun to penso che abbiama tuttiil dov,ere di riflettere e 1'0 ha fatto 'I1ilevareparticalarmente, oltre che i,l relatore, il mi~nistro Gui: cioè, secando una corretta inter-pretaziane del dettat'Ù costituzianaà,e ~ e ri-peto che dobbiama ri£lettere sull'imp'Ùrtanzadell'impostazjione data dall'attuale testo ~

e tenendo conto anche della discussione av-venuta alla prima Cammissiane affari costi~tuzionali della Camera dei deputati in occa~sione della discussiane del disegno di I,eggen. 2244 circa le di'retti've oomunitarie, si pre-cisa anche che saranno trasferit1e alle regionile funzioni rdative all'attuazi'Ùne delle diret~tive dei reg'Ùlamenti camunitari nelle materiedi competenza regionale.

Carne la Corte di giustizia delle Comunitàeuropee ha già più volte affermato, il p'roble~ma della competenza per l'attuaziane dei re-golamenti le delle direttive oomunitaÒe nelteritor.io di agni Stato membro è ,problemache va risolto secondo i pdndpi costituzio~nali propri dell''Ùrdinamento interno del sin~gol'Ù Stato. L'esistenza di un 'Ùbbligo, che èassoluto e ineludibile di attuarle direttive del~

la CEE non altera la ripartizione delle compe-tenze tra Stato e regioni, ma imp'Ùne alle re~giani, nell'esercizio dei pateri che la Costitu-zione lara affida, di eseguire i regolamenti,di recepire le direttive e impone a11'ÙStatadi cantrallare l'esecuzione delle direttive stes-se; esecuzione deUa quale lo Stat'Ù è Tespon~sabile di fronte alla Comunità.

Gli strumenti di tale controllo statale esi~stono già ndla legislazione vigente per quan-ta attli,ene agLi atti delle ]legioni: oont>rollostatale sulle leggi e sugli atti amministrativi.Non esistono ancora, viceversa, per quant'Ùattiene ai compO'I1tamenti 'Ùmissrivi, aInnerzliadelle r,egioni. Infatti la Corte costituzionalecon la nota sentenza n. 142 del 1972, ha invi~tatoil .legislatore a pr1evedere 'Per questi ul-timi casi, cOlme faceva prima rilevare il minj~stro Gui, forme di controllo sostitutivo delloStato precisando che aItI1imenti non sarebbestato possibile ricon'Ùscere aUe l'egioni unacompetenza propria neJ!'attuazione dei rego-lamenti e delle direttive della Comunità eco~nomica europea.

M O D I C A. Non è obbhgatorio racco-gliere questo invito.

T O R OS, Ministro senza portafoglio. Co~munque ho tenuto a fa l'e rilevare la situazio-ne che si era venuta a creare, e pensiamo noiche verrebbe ancora a crearsi se non introdu~ciamo questo meccanismo, come si vuole in~tradurre con il testo deLl'articolo 1. Il testoaccoglie oertamente !'invito della Corte e rea~lizza ,l'obiettivo di evitare ogni alterazionenel quadro delle competenze costituzionaJidelle regioni, pur assicurando allo Stato stru~menti efficaci per garantive la piena e t,em-pestiva attuazione dei regolamenti e delledir,ettive della Comunità econ'Ùmica europea.

Del resto questa è una impostazione che èstata anche valutata nei diversi inoontri avve-nuti tra il Governo e le vegioni.

DeSlidel'o far ,presente un secondo punto,che ipenso di grande r:iHevo. I decmtIi del 1972hanno lasoiato aperto questo prablema cheviene adesso risolto con la disposizione cheprevede il trasferimento alle regioni delle fun~zi'Ùni degli uffici, dei beTIlie del persona:le de~gli enti pubblioi nazionali e interregionali

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operanti nell'ambito, naturalmente, delle ma-berie di competenza regianale. In mancanzadi tale trasferimento le regiani restano tutta~.la prive di stllumenti essenziali per lo svalgi-mento di una efficace ,p;litka di interventonei settolli a lara affidati; mentre]l manca-to coordinamento tra interventi reg~onaIi einterventi di enti nazianali non dipendentidalle regiani parta a duplicaziani di attività,sprechi di risorse, quando non a conflitti, an-che, di campetenZie e di iniziative.

Il testa del disegno di legge~noltre prevedela possibilità di delegaI'e aUe regioni funzianiamministrative in materie connesse a quelledi competenza regionale, s'ecando criteri dirazionaHtà e di omogeneità.

Quanto aUe regioni a statuto speciale, pen-so anch'io di assooiarmi alle cansiderazioniche sano state fatte; l'i affermata cam'è la ne-cessità di una sallecita e piena attuazionedegli statuti nel rispetta delle specifiche di-spasiziani statutari'e, si prevede la delega d~funziani che pur nan essenda camprese daglistatuti fra quelle di campetienza delle singoleregiani a statuta speciale siano state aggettodi trasferimenta o di delega aUe regian~ a sta-tuta ardinaria. Costituisce ~nfatti un assurdologico, spiegabile solo can il mancato coordi-namenta di alcuni statuti con la Costituz,ia-ne, che per alcune materie manchi una com-petenza propria di alcune regioni a statutospeciale pur sussistendo una oampetenza del-l,e regioni ardinarie e deUe altre regiani a sta-

tuto speciale. È un assurdo al quale a mio,:wvisa occorre porre rimed~a se nan si vuolerendere difficile ,lo stessa riardinamenta del-l'amministrazione in questi settori. In essiinfatti, in mancanza di una delega di questotipo, lo Stato davrebbe mantenere in vitastrutture e uffici destinati ad aperare solonel territoria di una o due regiani. Ho volutofave anche queste cansideraz,ioni e puntuaIiz-zazioni per affiancarmi alle considerazioni,del J1elatore e a quelle fatte dal ministro Gui.

Concludo, signal' Presidente, onaJ1evali se-natari, confidanda che can una sallecita ap-p'rovazione del disegno di legge n. 114 siapassibile non solo par mano a quella riformadell'amministraziane che, non a torto, è sta-ta definita la riforma delle riforme, ma an-che completal1e le condizioni per quel decollo

della riforma regionale che costituisce, pri-ma anoora che un ,impegno politioo più volteribadito, un preoiso e daveroso obbligo costi.tuzionale.

,P RES I D E N T E. Riprendiamo oral'esame dell'articalla 1 nel nuavo testo pro-,posta dalla Commissione.

Se ne dia lettura.

A R E N A, Segretario:

Art. 1.

Il Governo è delegato ad emanare, entra12 mesi dalla data deU'entrata in vigoredeUa presente ,legge, uno o più decreti a7en-ti valare di ,legge olldinaria diretti:

a) a campletare il trasferimenta alleRegioni a statuto ordinaria delle .funzioniamministrative, considerate per settori or-ganici, inerenti al,le materie indicate nel-l'articola 117 della Costituzione, nanchè de-gH uffici e del persanale anche mediantele necessarie modifiche ed integraziani aidecreti delegati emanati ,in attuazione del-l'artkala 17 deUa legge 16 maggio 1970,n.281;

b) a trasferire aUe Regioni le funzionidegli enti pubblici nazionali ed interregio-nali .che a:perano neU'ambita deMe materiedevalute alla campetenza regionale, fattesalIve comunque quelle già trasferite, non~chè gli uFfici, i beni ed ill relativo personalenel rispetto delJa pasiziane economica ac-quisita;

c) a delegare alle Regioni a nOIima del-l'articolo 118, seconda comma, delLa Costi-tuziane, le altre funzioni amministrative sta-tali in materie connesse che valgano a ren-dere passibile un esercizio organico dellefunzioni amministrative trasferite a deJ.ega~te alle Regioni, pravvedendo contestualmen.te al trasferimento degli u£fki e del perso~naIe;

d) a prevedere e disciplinare la facoltàdelle Regioni di avvalersi degli uffici tecnicideLlo Stato;

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e) ad attribuire aLle Province, ai Comu~ni e ad altri enti locali, ai sensi dell'arti~colo 118, primo comma, della Costituzionele funzioni amministrative di interesse esclu_sivamente ,locale nelle materie indicate dal-l'articolo 117 della Costituzione;

f) a provvedere, in relazione alle fun-zioni trasferite, alla soppressione dei capi-toli dello stato di previsione della spesaJel bilancio dello Stato relativi aLle .funzionitrasferite ed al corris[Jondente incrementodel fondo comune di oui all'artkolo 8 della,legge 16 maggio 1970, n. 281.

Nell'emanazione dei decreti delegati di cuial comma precedente, il Governo si atterràai seguenti princìpi e criteri direttivi OIltreche a quelli contenutindl'articolo 17 delhlegge 16 maggio 1970, n. 2IS1:

1) .l'identificazione delle materie per set-tori organici dovrà essere realizzata in basea criteri oggettivi e non in base alle fun-.zioni finora esercitate dai Ministeri e>dagliorgani Iperiferici deLlo Stato;

2) nel trasferimento di uffici andrannoevitate forme di codipendenza funzionale trauffici dello Stato e delle Regioni; dovrà, al-tresì, essere completato il tra5ferimento al~le Regioni dei beni del demanio e del patri-monio dello Stato, che siano direttamentestrumentali aHe funzioni trasferite;

3) sarà prevista, a favO're delle Regio-ni, la facoltà:

a) di emanare norme ,legislative diorganizzazione e di spesa nelle materie de-legate dallo Stato in confoJ:1mità deI.l'arti-colo 118, secondo comma, deHa Costitu-zione;

b) di subdelegare alle Province, Co-muni ed ailtri enti lo,cali le funzioni dele-gate dallo Stato, prevedendosi i necessaripoteri di indirizzo, controIlo e rimedi sosti-tutivi, sia da parte dello Stato nei confrontidelle Regioni, che di queste nei confrontidei predetti enti Io,cali;

c) saranno, altresì,disciplinati i rap~porti finanziari fra Stato, Regioni ed entiIo,calli per l'eseI1cizio, delle funzioni deilegateo subdelegate;

4) l'attribuzione diretta a Province, Co-muni ed altri enti ,locali di funzioni di in-teresse esclusivamente lo,cale obbedirà a cri-teri di omogeneità evitando .la coesistenzadi competenze residue ,ddle Regioni; saran~no altresì regOllati i rapporti finanziari trai vari enti;

5) sarà provveduto al trasferimento, al-le Regio,ni deUe funzioni amministrative re.lative all'attuazione di regolamenti ddlaOEE e di sue direttive, fatte proprie dalloStato con legge che avrà vallore di prindpi,nelle materie indica te daLI'articolo 117 dellaCostituzione. Sarà .prevista la facoltà delConsiglio dei ministri, su Iproposta del Mi-nistro competente, di adottare, aocertata lainattività degli organi regionali che possacomportare l'inadempimento di obblighi co-munitari, :provvedimenti relativi ,in sostitu~zione dell'Amministrazione regiO'nalle;

6) sarà provveduto a che, in caso dipersistente inattività degM o,rgani regionalinell'esercizio ddle funzioni delegate, qualo-ra le attività relative aLle matel1ie delegatecomportino adempimenti da svolgersi entrotermini perentori previsti dal,la legge o ri-sultanti daLla natura degli interventi, il Con-s.igHo dei ministri, su proposta del Mini-stro competente, disponga il compimentodegli atti relativi in so,stituzio,ne IdeU'Ammi-nistrazione regionale.

Il Governo è delegato, altresì, ad emanare,entro ;lo stesso termine di aui al primo com-ma ed in conformità deiprinc1pi e criteridirettivi stabiliti al secondo COll'ma, uno opiù decreti legislativi per adeguare l' OI'ga-nizzazione amministrativa QJeriferica delloSta,to nelle Regioni a statuto speoia1e aquella delle Rcegioni a statuto ordinario.

Sono fatte salve le pro,cedure ed i teI'mi.ni previsti dagli statuti speciali per quantoattiene alla CO'mpetenza attribuita alle Regio-ni e Province ad autonomia speciale.

In attuazione di quanto dispostO' dai com-mi precedenti dovrà essere completato iltrasferimento, per settori organici, aUe Re-gioni a statuto spedale, e alle province au~tonome di Trenta e Balzano, de,lle attribu-zioni amministrative degli organi centraili e

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periferici dello Stato neUe materie spettan-ti alle Regioni e Province 'predette a normadei rispettivi statuti, mediante trasferimen~10 degli uffici periferici, dei servizi e del per-sonale dello Stato. Verranno in conseguenzaindicati i mezzi per ,far fronte alle spese re~lative provvedendo alla corrispondente sop~pressione dei ca,pitoli nel bilancio dello Stato.

Qualora gli uffid trasferiti siano tito,laridi competenze statali residue, e le funzionitrasferite siano prevalenti, il Governo ,potràemanare, d'intesa con ,le Regioni o le Pro-vince rispettivamente interessate, decretilegislativi per provvedere allla delega, ai sen~si dell'articolo 118, comma secondo, de~JaCostituzione e degH articoli 10 delJa leggecostituzionale 31 gennaio 1963, n. 1; 6 dellalegge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3;4 della legge costituzionale 26 febbraio 1948,n. 4 e 16 del decreto del Presidente dellaRepubblica 31 agosto 1972, n. 670.

Nel trasferimento e nella delega di fun-z;oni alle Regioni a statuto s:peciale e alleprovince autonome di Trento e Bolzano aisensi del comma precedente saranno comun-que comprese tutte le funzioni amministra-tive che sono state o saranno trasferiteo de~egate alle Regioni a statuto oI1dinarioa norma deUa legge 16 maggio 1970, n. 281,e a norma deJIa presente1egge.

.D'intesa con ,le Regioni a statuto specialt'o le Province rislPettivamente interessate,potrà essere ad esse trasferito il ,personalestatrule, anche deMe Amministraz.ioni cen-trali, nel limite del contingente corrispon-dente alle funzioni trasferite o delegate, prov-vedendosi contesvualmente aJ,le correlativeriduzioni degli organici delle A:mministra~zioni statali interessate.

Al personale statalle trasferito ai sensi delpresente articolo, saranno estese, in quantooccorra, le disposizioni e le agevolazioni pre~viste per gli analoghi trasferimenti alle Re~gioni già effettuati ai sensi dell'articolo 17della legge 16 maggio 1970, n. 281.

La funzione di indirizzo e coordinamen-to deLl'attività amministrativa deLle Regionia statuto oI1dinario che attiene ad esigenzedi carattere unitario, anche con riferimentoagJj obiettivi della programmazione eco no-

mica nazional,e ed agli im:pegni derivanti da-gli obblighi internazionali e .comunitari, spet~ta allo Stato e viene esercitata, fuorri dei ca~si in cui s.i provveda con ,legge o .con attoavente forza di legge, mediante delibera-z;ioni del Consi,glio dei ministri su propo~sta del PreSiidente ,del Consiglio, d',intesa conil Ministro o i Ministri competenti.

L'esercizio della funzione di cui al 'prece-dente commapuò essere delegato di voltain volta dal Consiglio dei :ministri al Comi-tato interministeriale per ,la programmazio-ne economica (CIPE) per Ila determinazionedei criteri operativ,i neLle materie di suacompetenza oppure al ,Presidente del Con~sigilio dei ministri con il Ministro compe~tente quando si tratti di affarri particolari.

Le disposizioni di cui ai precedenti dUi~commi sostituiscono ogni altra norma con~cernente l'esercizio della funzione di indi~rizzo e di coordinamento con particolare ri~guardo a queUe contenute nei decreti dele-gati emanati in attuazione deU'articolo 17deI.1a legge 16 maggio 1970, n. 281.

Gli organi stata~i e le amministrazioni re-gionali nonchè quelle ddle province di Tren.to e Bolzano sono tenuti a fornirsi recipro~camente ed a richiesta, per il tramite delcommissario del Governo nella Regione,ogni notizia uti,le 3'],]0svolgimento delI.e pro-prie funzioni.

L'articolo 62 della legge 10 :febbraio 1953,n. 62, è abrogato.

P RES I D E N T E. Su questo articolo.sono stati presentati numerosi emendamen-'ti. Se ne dia 'lettura.

A R E N A, Segretario:

Al primo comma, sostituite le parole:«entro 12 mesi », con le altr'e: «entro 18mesi ».

1. 52 IL GOVERNO

Al primo comma, sostituire la lettera b)con la seguente:

({ b) a çompletare il trasferimento alleRegioni deUe funzioni attinenti alle materie

VI LegislaturaSenato della Repubblico ~ 14265 ~

31 MAGGIO 1974290' SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

indicate daU'artkolo 117 della Costituzione,tuttora eserdtate ,da Bnti pubbiHai naZ1~ona-li ed interregionaili ed a trasferire contestual-mente gli uffici, i beni ed il rielativo Ipersona-le nel ris'petto delle posizioni giuridiche edeconomiche acquisite ».

1. 1 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA, PI-

STOLESE, ENDRICH

Al primo comma, lettera b), sostituire iltesto con il seguente: « a trasferire alle Re-g,ioni le funzioni inerenti aHe materie indi-cate nell'artioolo 117 della CosHtuz'Ìone esetr-citate da enti pubblici nazionali ed :i:nterre-gionali, fatte salve comunque queHe già tTa-sferite, nOillchè a trasfedre i Lispettivti uffi-ci, i beni ed il relativo per:sonaIe, nel rispet-to delia posizione economica aoquisita».

1. 47 BARRA, DE CAROLIS, SANTALCO, SI~

GNORELLO, FARABEGOLI, SALERNO,

MURMURA, NOÈ, PACINI

Al primo comma, lettera b), sopprimere leparole: « fatte salve comunque quelle giàtrasfìerite» ed aggiungere, in fine, le parole:« a provvedere alIo scioglimentoO di tutti glienti pubblici naZJionaiLio interregionaili cheoperano esclusivamente nell'ambito deUemater;ie trasfer:ite o delegateaHe ~eg1oni aisensi ddla legge 16 maggio 1970, n. 281, edella presente legge, salva la possibilità dimantenere in v:~ta, d'intesa oon le Regioniinteressate, enti .Ì!nterregionali da affidare al-la gestione consortHe d~llle Reg10ni \stesse;a provvedere aHo scioglimentoO degli entipubblici nazionali o interregionali che ope-rano prevalentemente nell'ambito deHe ma-teIìÌ!e predette, delegando ~n tal caso alleRegioni le funzioni res:~due, e salva la possi-bilità di mantener.e ,in vha, d'ilntesa con J.eReg~oni linteressate, enti ~nteJ:1J:1egionalidaaJffidare aUa gestione consortiJle ddl'e Regio-ni stesse; a provvedere al riordinamento de-~li enti pubblici naz~onali .o interregionaliche, operando prevalentemente nell'ambitodi matenie di competenza statale, cessano,in forza deLla presente legge, di eserdtare

,le funzioni .trasferite o delegate alrle Re-gioni ».

1. 33 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLINI, GROSSI

Al primo comma, lettera c), sostituire leparole da: « che valgano» a « dell persona-le» con le seguenti: « nonchè a riordinarequelle già delegate, all,fine di rendere possi~bHe l'esercizio organico da parte delIle Regio..ni delle frunzioni amministrative trasferiteo delegate, ;provvedendo con testualmente altrasferimento degli uffici e del rpersonaile ri-tenuti necessari ».

1. 53 IL GOVERNO

Al primo comma, lettera c), dopo le pa-role: «in Imat.erie connesse» aggiungere l?altre: «affini e complementari ».

1. 34 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLINI, GROSSI

Al primo comma, lettera c), dopo le pa.role: «trasferite o dellegate alle Regioni})inserire le altre: «ovvero 'Che risultino co-munque necessarie all'assolvimento dei com-piti assegnati al,le Regioni dalla Costituzio-ne e dagH statuti regionali, in particolarenel settore dei servizi sociali, delil'assettodel territor,io, dell'articolazione democrati-ca della programmazione ».

1. 35 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,

ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, Cr-

PELLINI, GROSSI

Al primo comma, lettera c), dopo le pa-role: «trasferite o delegate alle Regioni >}

inserire le altre: «ed a ricostituire l'unita-rietà organizzativa ed operativa ,per settoriorganici ».

1. 36 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,

ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLINI, GROSSI

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14266 ~

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Al primo comma, lettera c), aggiungere infine le parole: «ed evitando Ila coesistenzadi competenze r,esidue dello Stato ».

l. 37 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,

ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLINI, GROSSI

Al primo comma, sostituire la lettera d),con la. seguente:

«d) a disci:plinare il ricorso delle Re-gioni agli uffici tecnici dello Stato ».

l.2 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA

Al primo comma, sopprimere la lettera e).

] . 19 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO,

CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al primo comma, sostituire la lettera e)con la seguente:

« e) a determinare le funzioni propriedelle Province e dei Comuni, ai sensi dell'ar-ticolo 128 della CostJtuzione, e quelle di inte-resse generale che gH stessi svolgono ,perconto dello Stato; ed attriJbuil'e alle Provinc~ed ai Comuni e agili altri Enti locali le fun-zioni amministrative di interesse esclusiva-mente locale nelle materie indicate neLl'ar-ticolo 117 deUa Costituzione, in conformitàal disposto del successivo articolo 118, 10comma; ed attribuire alle Province ed aiComuni potestà regolamentare 'per quantoconcerne le modatlità di funzionamento deipropri ol'gani e la distribuzione delle com-petenze tra gli organi stessi.

1. 57 MURMURA

In via subordinata all'emendamento 1. 19,sostituire la lettera e) con la seguente:

« e) ad attribuire Cli1leProvince, ai Co-muni e ad altri enti Jocali l,e funzioni am-ministrative di interesse esclusivamente 110-

cale solo nelle mater,ie diverse da quelle in-

dicate neLl'articolo 117 .della Costituzione ,).

1. 20 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO,

CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLa, BRANCA, BRUNI

Al primo comma, lettera e), sostituire leparole: «ad attribuire» con le altre: «a di-sciplinare l'attribuzione ».

1. 3 BACCHI, NENCIONT, LANFRÈ, DESANCTIS, DINARO, PAZIENZA

Al primo comma, lettera e), sostituire leparole: «ad altri enti locali» con le altre:« alle comun~tà montane e consorzi di co~muni ,e province ».

1. 46 BUCCINT, CUCINELLI, DE MATTEIS,

ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLINI, GROSSI

In via ulteriormente subordinata, al-l'emendamento 1. 19, al primo comma, let-tera e), aggiungere, in fine, le seguenti pa-role: «che alla data di entrata in vigoredella presente legge non siano state trasfe-rite CliMeRegioni ».

1. 21 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO.CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al primo comma, lettera e), aggiungere,alla fine, le parole: «nonchè ad attribuiread. predetti enti locali, ai sensi degli articoli5 e 128 delila Costituzione, altre funzioni diinteJ:1esse locale, che valgano a rendere pos-sibile l'esercizio ol'ganico delle funzioni am-man'ÌistraHve Il'01'0 attribuite a norma deHaLegislazione vigente ».

1. 38 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTErS,ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-PELLINI, GROSSI

Al primo comma, lettera f), dopo la paro-la: «soppressione}} inserire le altre: «o allariduzione ».

l. 4 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14267 ~

31 MAGGIO 1974290' SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Al primo comma, dopo la lettera £), ag~giungere la seguente:

« g) a ;pravvedere al ,finanziamentO' deJ~le funzioni delegate w1J,eRegiani seconda lenaDme degH articali 8, 17 lettera b), 1.8e 19della legge 16 maggiO' 1970, n. 281 ».

1. 22 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO',

CEBRELLl, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLa, BRANCA, BRUNI

Al secondo comma, sostituire il numero 1)con il seguente:

« 1) IiI tras,f,e~imenta delle funziani saràpieno e integrale neLle materie di cuialn'arti~colo 117 della Costituzione, tenendo contodella maggiore ampiezza che le stesse hannO'assunto e della sempre più stretta connes~sione fra materie afìfini, complementaIìi estrumentali e perseguendo lo scopo di ren~dere possibile una gestione ,unitaria del ter~rhorio secondo il metodo daMa program~mazione e di rendere sempre 'più ampia eorganka la sfera delle competenze delle R:e~giani e di queMe di ,Province e Comuni, comearticolazioni dello Stato repubblicana, aisens,i degli articoli S, 114, 115, 117, 118, 12>3e deLla IX norma transitoria della Costitu~zione.

Le funzioni da trasferire saranno definitein relaziane alla natura oggettiva delle ma-terie di competenza regianale, indipendente-mente daUe loro attuali madalità di eserci~ I

zio da parte di diversi Ministeri, organi peri~ferid, enti a arganismi statali o pubblici. Lefunzioni saranno trasferite senza akuna ri~serva in favore di oI'gani diversi da ,Pravin~ce e Comuni o loro associazioni ed esclu~dendo ill mantenimentO' a organi centrali operiferici dello Stata o ad enti pubblici diqualsiasi fìunzione amministrativa direttanelle materie di competenza regionale.

La tutela degli interessi nazionali, anchein relazione alla programmaziane e agli ob~bHghi internazionali e comunitari, ed il ri~spetto degli ini<eressi di altre Regioni, essen~do a£Hdruti esclusivamente aLl'eserdzio dellllafunziane poiLitJicadi indirizzo e <coordinamen-to oLtrechè ail Jìispertta delle narme di cui

agli articoli 117, 125, 126 e 127 IdeUa Casti-tuziane, nan patranna legittimare nessun ri-taglia dalle campetenze reg,ianali di funzianiamministrativ,e da riservare allo Stata.

L'interesse regianale non sarà identificatosalo carne inerente a funzioni che riguardinO'H territaria di una singola regiane, ma comepertinente a tutte quelle funziani che, purinteressando più regiani, nan abbianO' rile..vante impartanza nazianale.

Saranno incluse nel trasferimentO' le fun-ziani relative al eredita e alla ipaHzia ammi~nistrativa neMe materie di campetenza re~gionale nonchè le funziani l'elative a settariarganicamente cannessi aiUe suddette mate~rie, quali: ogni interventO' pubbHca ,in mate~ria di assistenza sanitaria saciale e scala~stka, l'igiene e ,la proDillass1i,l'alimentazione,l'ecolagia, .la difesa dell'ambiente e del ter~ritoria, i parchi naturali, la sistemazioneidrogeolagica, Ila bonifica, la tutela dei cen~tri di interesse starico e artistica e dellezone di interesse archealagica e paesistka.Sarà esolusa qualsiasi limitaziane che passaimp.edire alle Regioni di parre in atta nellematerie di .laro campetenza interventi cheattuino serviZli saciali a vantaggiO' della gene~ralità dei dttadini ».

1. 23 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO,

CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE~

NANTE, VIGNaLa, BRANCA, BRUNI

Al secondo comma, numero 1), sostituirele parole: «e nan » con le altre: «quali pas~sona rilevarsi daUa na~mativa vigente e nonsaltanta ».

1. 5 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, <DINARa, PAZIENZA

Al secondo comma, numero 1), aggiungerein fine: «Dovrà esseI1e evitata la rris'crva a110St1rutadi settori o parti delle matlerie di cam~petenza regiona!le, pmvvedendosi alla tuteladegli interessi statali o savraI1egionali tut~tara sussistenti neUe materie stesse medialJ1~te la legislazione di 'PI'indpio le l'eserdzliQdella funzione di indirizzo e caordinamentodelle attività regionali spettante ,<unaStato

Senato della Repubblica ~ 14268 ~ VI Legislatura

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA -RESO'CO'NTO' STENO'GRAFICO'

a norma dell'artioolo 17 delLa l'egge 16 mag-gio 1970, n. 281; in particolare: neUe com-petellZJe regionali in materia sanitaria an-dranno comprese le funz10ni di med1cina Ipre-ventiva e riabiLitativa, di profilassi e di as-sistenza sanitaria di cui all'arti0010 13 deldecreto del P'residente della Repubblica 14gennaio 1972, n. 4; neLle funzioni T'egionaliin mateI1ia di benefioenna andmnno compre-se, ferma l'estando la competenza sltatale !inmateria di previdenza sociale, tutte le fun.:dani rdative ad attività e interventi socio-assistenziaJi, slia attravel'S'0 ,la creazione dijnf-ras;truttuJ:1e che attravel'SO l'cvogazione di-retta o indiretta di prestazioni, anche a ca-rattere cont1nuativa e previste in via gene-rale dalla legge per deteI1minate categoriedi assistibiài, ne1l'ambito deLla progressivarealizzazione di un sistema di sicurezza soda-le; . vi andranno ailtresì comprese tutte lefunzioni amministrative attualmente spettan-ti é1Jdorgani deLlo Stato nei confronti di co-mitati di so,ocorso ed 3!ltre istituzioni pri-vate di assistenza e beneficenza comunqueoperanti nell territoriO' regionale; neIde cam-petenze regianali in materia di urbanistica

é' di agrkaltura e fareste andranno campre-se tutte le frunziani rellative aLla tutela del-l'ambiente naturale, ailla sistemaziane idro-geologilCa, agli interventi per la pratezianecletla natura, alle riserve e parchi naturali,aUe <strutture agricolle, alla mocolta, canser-vaziane, [lavaraziane, trasfarmaziane dei pro.datti agricoli e relativi impianti; nelle cam-petenze ,regionali in materia di assi'stenzas'calastica andrannO' compresi tutti ,gli inter-venti intesi a garantire e realizzare, anchemediante .pravvidenze generali a mediantela creaziane di servizi ed infrastrutture, ildiritta 31110'studia di cui aU'articalo 34 delllaC'0stituzione; ndle cOilllpetenze regianali inmateria di tramvie e ilinee autamobilistiche,sarannO' cailllprese altresì le tiunziani ammi.-nistrative relative a linee interessanti centriaìbitati di d1verse Regiani, che saranno eser-dtate d'intesa fra le Rlegioni interessate ain farma c'0nsortllie, can esclusiane delle li-nee automobilis.tiohe coLleganti città capo-luogO' di Regione; saranno p3!rimenti trasfe-rite alLe Regioni int,eressate, perohè le eser-

citinO' in farma consartile, le gestioni gaver-nati've dei pubblici servizi di navigaziane suilaghi Mé1Jgg;ime,di GaI1da e di Coma ».

1. 39 BUCCINI, CUCINELLI, J?E MATTEIS,

ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLINI, GRassI

Al secondo comma, numero 2), dopo le pa~role: «aIll!dramna evitate », inserire 'le altre:«di regola ».

1. 48 BARRA, DE CAROLIS, SANTALCO', SI-

GNORELLO, FARABEGOLI, SALERNO,

MURMURA, NOÈ, PACINI

Al secondo comma, numero 2), aggiungerein fine il seguente periodo: «AndrannO' inparticalare trasferi/ti aNe Regioni il COl'pa fa_

restale della Stata e l'Azienda di Stata perle fareste demaniali; dovrannO' inoltre esseretrasferiti aille Regioni i beni dea demaniO' ar-mentizia, i semensai, i benideJ demaniO' flu-viale e lacuale, nanchè i beni del demaniO'marittima non interessanti la difesa nazio-nale a servizi di campetenza stata/le ».

1. 40 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,

ARFÈ, FERRALASCa, LICINI, CI-

PELLINI, GRO'SSI

Al secondo comma, dopo il numero 2), in-serire il seguente:

« . . .) Cantestualmente al trasferimentoo alla delega alle Regioni di funzioni eserci-tate da enti pubblici nazianali ed internazia-nali si procederà coi medesimi deer,eti Jegi-slativi aUa scioglimentO' degli enti che operi-

nO'in mO'da esolusiva a prevalente neLle mate-rie attrihuite o delegate alle Regioni.

Le eventuali campetenze residue di talienti sarannO' di na~ma delegate aLle Regianie salo nel casa che camprovate esigenze dicarattere tecnica nan cansentano tale dele-ga, sarannO' affidate ad uffici delJo Stato oad altri enti pubblici ».

1. 24 MAFFIOLETTI,MARSELLI,GERMANO',CEBRELLI, VENANZI, MO'DICA, ABÉ-

NANTE, VIGNO'La, BRANCA, BRUNI

VI LegislaturaSenatO' della Repubblica ~ 14269 ~

31 MAGGIO 1974290' SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Al seconda comma, dopo il numero 2), in-serire il seguente:

({ . ..) Il trasfer,imento delle funzioni sta-tali allle Regioni si estende anche ai proce-dimenti almministrativi che abbiano compor-tato assunzioni di impegni, ai sensi dell'ar-ticolo ~9 della Ilegge di contabilità della Sta-to, prima deJla data del trasferimento alleRegioni stesse delle funzioni amministrati-ve a.i sensi della legge 15 maggio 1970, n. 281,e della presente legge nonohè a.Ua .liquida-zione di spese pluriennali a carico di eser-cizi successivi a quello di trasferimento del-le funzioni alle Regioni qualora !'impegnorelativo ailla !prima annuallità abbia fatto ca-rico ad esercizi ,finanziari anteriori a dettotrasferimento. Sono perciò soppressi nei de-creti delegati emanati in attuazione deLl'arti-

'00'10 17 di detta Ilegge: 111primo commadeLl'articolo 11 del decreto del PresiJdentedella Repubblica 'n. 2; ii,lpl1imo comma dell'ar-ticolo 16 del decreto del Pres1dente della Re- (

pubblica n. 5; il 'primo comma delil'articolo 9del decreto del ,Presidente deUa Repubblican. 6; 11primo comma delil'articolo 11 del de-creto del Presidente della Repubblica n. 7;lil primo comma dell'articolo 10 del decretodel Presidente della RepubbJica n. 8; il pri-mo comma delL'articolo 8 del decreto delPres1dente della Repubblka n. 9; il primocomma dell'articolo 13 del decreto del ,Pre-sidente della ReipubbHca n. 10; il primo com.ma dell'a:rtiiOolo 10 del decreto del ,P:reSiidenteddla Repubblica 'il. 11 ».

1. 25 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO,CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al secondo comma, numero 3), sostituirele parole: «sarà ipmvista, a favore delle Re-gioni, Ila facoltà» can le altre: «sarà disci-pEnata la facoltà da parte deLLeRegioni ».

1. 6 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DESANCTIS, DINARO, ,PAZIENZA

Al secondo comma, numero 3), sostituirela lettera a) con la seguente:

« a) di emanare norme per l'integrazio-ne e attuazione deUa legislazione statale,

anche al fine di adattarla aJile 1101'0parti-colari es1genze, nonchè norme di organizza-zione e di sp.esa, in relazione a tutte Ie funzio-ni delegate dallo Stato ai sensi dell'arti-coLo 118, comma secondo, della Costi.tu-zione ».

1. 26 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO,

CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al secondo comma, numero 3), lettera a),

sopprimere le parole: «e di spesa ».

1. 7 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA

Al secondo comma, numero 3), lettera a),aggiungere, in fine le parole: «nonchè nei,limiti ,di spesa in conformità della leggedello Stato e delJa successiva lettera c) ».

1. 8 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DESANCTIS, DINARO, PAZIENZA

Al seconda comma, numero 3), lettera a),aggiungere, in fine, le seguenti parole: «non-ohè norme di attuazione delle leggi delloStato, ai sensi dell'articolo 117, ultimo com-ma, della Costituzione ».

1. 41 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLlNI, GROSSI

Al secondo comma, n. 3), sostituire lalettera b) con la seguente:

« b) di Siubdelegare alle Province, Co-muni ed alle Comunità montane o a !Consor-zi di comuni e province Le£Unziol1Jidelegatedallo Stato, fermi restando i poteri di indi-rizzo e di controllo dello Stato nei confron-ti degli atti di delega e di direzione adottatidalle Regioni nei c011lfronti degli enti localipredetti )}.

1. 42 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLINI, GROSSI

Al secondo comma, n. 3), lettera b), sasti-tuire le parale da ({ di .subdelegare » a ({ pre-

Senato della Repubblica ~ 14270 ~ VI Legislatura

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

vedendosi» COn le altre: «di stab:il!tire in or~

dine aJle materie delegate ».

1. 9 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA

Al secondo comma, n. 3), lettera b), sosti-tuire le parole: «,controllo e rimedi sostitu~li vi » con le altre: «rimedi sostitutivi ».

l. 27 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO,

CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al secondo comma, numero 3), lettera b),:ìopprimere la parola: «predetti ».

.l. 10 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA

Al secondo comma, numero 3), lettera b),aggiungere in fine le parole: «secondo lenorme dei rispettivi Statuti regionali ».

] . 28 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO,

CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE.

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al secondo comma, numero 3), lettera c),sopprimere le parole: «o 9ubdelegate ».

1. Il BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DESANCTIS, DINARO, ,PAZIENZA

Al secondo comma sopprimere il nume~

ro 4).

1. 29 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO.

CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al secondo comma sopprimere il nume-

ro 4).

1. 43 BUCCINI, CUCINELLl, DE MATTEIS,ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI~

PELLlNI, GROSSI

Al secondo comma, sostituire il numero 4)con i seguenti:

sere fatta COn niferimento alla dimensionelocale degli interessi pubbJid da soddisfaree all'esigenza di promuovere 10 sviluppo eco~nomico-sociale deLle collettività amministra-te. In a,pplicazione di tOO,ecriterio si provve~derà al trasferimento di funzioni anche dal~lo Stato alle Province e ai Comuni ed allaregolamentazione dei r<l1pporti finanziari traStato, Province e Comuni;

. . .) l'eserciZJio Iper conto delJo Stato difunzioni di interesse genemle sarà affidatoalle Province ed ai Comuni ovvero ai rispet-tivi organi, quando tali funzioni debbano es-sere svolte a ilivello .locale e, per esigenze tec-nico~organizzative od aJtre necessità ammini-strative, gli Enti e gli organi suddetti sianogli istrumenti più idonei. Saranno previsti ipoteri di controLlo e coordinamento e dieventuale supremazia gerarchica spettantiagli organi deLlo Stato per le suddette fun-zioni;

. . .) l'attribuzione diretta a Prov.ince, Co-muni e ad altri Enti .locali di funzioni di in-teresse esclusivamente [locale neUe materiedi cui all'articolo 117 della Costituzione obbe-dirà a criteri di omogeneità ev,ita:ndo la coe~sistenza di competenze residue delle Regio~ni; saranno altresì regolati i rapporti finan-ziari tra i vari ,Enti;

. ..) dovranno essere precisati gli attifondamentali che i Comuni e le Province, nel-l'es.ercizio de1La potestà regolamentare con-cernente la distribuzione deLle competenzetra i propri organi, dovranno riservare ai ri~Sipettivi Consigli e sarà altresì previsto chei regolamenti organizzativi degli enti attri~bu.iscano compiti di ri.levanza esterna ancheai segretari comunali e ai funzionari prepo-sti a vasti settori di amministrazioni secon-do i principi sanciti dall'articolo 97 della Co~stituzione;

1. 58 MURMURA

Al secondo comma, sopprimere il nume-ro 5).

4) ,la deteI1minazione delle funzioni pro- 1. 12prie delile ,Province e dei Comuni dovrà ,es~

BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14271 ~

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

In via subordinata all'emendamento 1. 12,I

50stituire il n. 5) con il seguente:

« 5) a disciplinare le modalità di attua-zione ~ per i casi in cui questa sia deman~data alle Regioni ~ di regollamenti e di di-rettive della CEE lin ardine alile materie indi-cate nel1'articOllo 117 deUa Costituzione ».

1. 13 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA

Al secondo comma sostituire il numero 5)con il seguente:

«5) sarà provveduta al trasfenimentoalle Regioni, nelle materie indkate dall'arti~colo 117 della Costi1JUzione, delle funzioniamministrative rela1Jive all'attuazione di re-galamenti della CEE a di sue direttive rece-pite can legge quadra del1a Stata, che stabi-lirà i prindpi fondamentali della legislazia-ne in materia ovverO', in mancanza, rece-pite can legge regionale; sarà prevista, inmateria, la facoltà del Cansiglia dei ministri,sentita la Regiane interessata nanchè la Com-missione parlamentare per le questioni re~gianali, di prescrivere, in casa di accertatainattività degli organi regionali suscettibiledi camportare la violazione di obblighi co~munitari, un congrua teI'mine alla Regianeper provvedere, nOlllchè la facaltà di adatta-re, trascarsa invanO' il tel1mine predetto, iprovvedimenti relativi in sostituz,iane del~l'amministraziane regianale ».

1. 44 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,ARFÈ, FERRALASCO,. LICINI, CI-

PELLINI, GROSSI

Al secondo comma, sostituire il n. 5) can ilseguente testo: «sarà IproiViveduto,neLle ma-terie devalute ai sensi del]l'articolo 117 dellaCostituzione, al trasferimento alUe RegionideLle funzioni amminiSltrative relative aM'at-tuazione di regolamenti deUa CEE e di suedirettive, fatte proprie dallla Stato con leggeche avrà valore di prindpi, prevedendasi, al-tresì, che in mancanza deUa ,legge regionalesarà osservata qlUe,}Jadello Stata. Sarà, in1ì~ne, pl1evista la facoltà del Consiglio dei mi.nistri di adottai:re, su !proposta del Ministro

campetente ed accertata l'inattività degli or.gani regionali che possa comportare fina-deilllPimento di obblighi comunitari, i neces-salfiÌ plfavvedimenti sostitutJivli; ».

1. 54 IL GOVERNO

Al secondo comma, numero 5), sastituireil primo periada con il seguente: «saràprovv1eduto al trasferimento alle Regiani del-le funzioni amministrativere1ative aWattua-ziane di regolamenti della CEE It di sue di-rettive nelle materie indicate dall'articolo 117della Castituziane, nel ri.spetto dei princìpifondamentali stabiliti dalle leggi deHo Stato,ivi comprese le \leggi che recerpisconole sud-dette direttiVie ».

1. 30 MAFFIOLETTI, MARSELLI, GERMANO,CEBRELLI, VENANZI, MODICA,

ABENANTE, VIGNOLO, BRANCA,

BRUNI

Al secondo camma, numero 5), sostituireil secondo periodo con il seguente:« Saràprevista la facoltà del Consig'uo dei mini-stri, su propasta del Ministro degli affariesteri, di richiedere alla Regiane, acoertata!'inattività degli organi regionali .che com-porti vialazione di obbliighi comunitari, diadottare entro congruo te:rmine i provvedi.menti di sua competenza. In caso di inattivi-tà persistente la Commissione padamentareper le questioni regionali valuterà se sus-sista grave violazione di legge, in relazionea quanto previSlto da:U'artkdlo 126 deilla Co-stituzione ».

1. 31 MAFFIOLETTI, MARSELU, GERMANO.

CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABR-

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al secando comma, n. 6), sostituire le pa~role finali da: «il Consiglia dei Ministri »,fino al termine con le seguenti: «il Consi~glio dei Ministri, su proposta del Ministrocompetente, provvede ad impartire istl'uzio~ni ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo121 della Costituzione, ed eventualmente, ri~1ìutandosi la Regione di provvedere, a di-sporre, sentita la Commissione parlamen-

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14272 ~

31 MAGGIO 1974290" SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

tare per le questioni regionali, il compimen-to degli atti relaltivi in sostituzione dell'am-ministrazione regionale ».

L. 45 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI-

PELLINI, GROSSI

Al secondo comma, numero 6), sostituirete parole finali da: «Il Consiglio dei Mini-stri » sino al termine, con le altre: «il Con-siglio dei Ministni, su proposta del Ministro.competente, dopo aver richiesto aU,a Regio-ne di adottareen-vro congruo termine i rela-tiv:i ,provvedimenti, disponga il compimentodegH atti mlativi ».

J . 32 MAFFIOLETTI,MARSELLI,GERMANO,CEBRELLI, VENANZI, MODICA, ABE-

NANTE, VIGNOLO, BRANCA, BRUNI

Al secondo comma, numero 6), sostituire leparole: «H Consiglio dei mintstri », con lealty,e: «H Presidente del Consiglio dei mi-nistri ».

1. 49 BARRA,DE CAROLIS, SANTALCO,SI-GNORELLO, FARABEGOLI, SALERNO,

MURMURA, NOÈ, PACINI

Alla fine del secondo comma dell' emenda-mento 1. 50, aggiunger.e il seguente periodo:« Con i decreti legislativli concernenti il tra-sferimento delle flUllzioni amministrative allaRegione autonoma della VallIe d'Aosta, chesaranno predisposti d'intesa con Ila Regione,si provvederà altresì a dettare le norme ne-cessarie per dare p.iena attuazione allo Sta-tuto specia.le di cui alla legge costituzionale26 febbraio 1948, n. 4 ».

1. 50/1 FILLIETROZ, TREfJ

Sostituire i commi teJYZo, quarto, quinto,se-sto, settimo e ottavo con i seguenti:

« lt1 Governo è delegato, altresì, ad ema-nare, entro lo stesso teJ:1minedi cui al primocomma ed in conformità, in quanto applica-

bili, dei princìpi e criteddirettivi stabilitial secondo comma, IUno o più decreti legisla-tivi 'per a.deguare l'organizzazione ammini.strativa Iperiferica dello Stato nelle Regionia statuto speciale a quella configurata nelleRegioni a statuto ordinario.

Ferma restando Il'emanazione delle nor.me di attuazione degli statuti speciali secon-do le procedure di cui agH articoli 43 dellaleglge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2,56 deLla legge costituzionale 26 febbraio 1948,n. 3, 65 della legge costituzionale 31 gennaio1963, n. 1, e 107 della legge costituzionale 10novembre 1971, n. 1, dovrà .essere completatoil trasferimento, per settori organici, alle Re-gioni a statuto SIpeciaLee alle Province auto-nOlme di Trenta e Balzano delle attribuzioniamministrative degli oJ:1ganicentraH e perife-rid dello Stato, nelle materie spettanti aUeRegioni e Province predette, a norma dei ri-spettivi statuti, mediante trasfenimento degliuffici :periferid, dei servizi e del personaledello Stato, regOllando, ove oocorra, i relativirapporti finanziari.

Qualora gLiuffici oggetto di trasferimentosiano tÌ'tolami di competenze Istata/Hresidue ele funzioni trasferite siano prevalenti, siprovvederà alla delega alle Regioni e Provin-ce deLle funzianci res.idue.

Ne1 trasferlimento e nella delega di funzio-ni aJiLeRegioni a statuto speciale e alle Pro-vince autonome di Trenta e Bollzano ai sensidei commi preoedenti samnno, di regola,comprese tutte .le l£un~ioni amministrativeche sono state o saranno trasferite o delegatealle Regioni a statuto ordinario a norma del-Ja legge 16 maggio 1970, n. 281, e a norma del~la ,presente legge, provvedendosi contestual-mente ai relativi tmsferimenti di uffici e per-sonale e allle correlative riduzioni degli orga-nid delle Amministrazioni statali interes-sate.

Alle Regioni a statuto speciale e alle Pro-vinoe autonome di Trenta e Bolzano saran-no, altresì, tras.fer:ite, nelle materde di lorocompetenza, de funzioni amministrative rela-tive aM'attuazione di regolamenti della CEEe di sue diretti ve, fatte proprie dallo Statocon .la legge di recepimento osservandosi il

Senato della Repubblica ~ 14273 ~ VI Legislatura

290a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 31 MAGGIO 1974

diJ~posto di cui aJ [l. 5 del Ipvecedente ,secO[ldocomma ».

1. 50 TREU, SANTALCO,SIGNORELLO,FA-RABEGOLl, SALERNO, MURMURA,

NOÈ, PACINI

Sostituire il quarto comma con il se-guente:

«Sono fatte salve Je autodzzazioni e leprocedure speciruli per la emanazione dellenorme di attuazione degli statuti specia:lidi cui agli articoli 43 della legge costi1Juzio-naIe 26 febbraio 1948, n. 2 (Statuto specialeSicilia), 56 deLla legge costituzionale 26 feb.braio 1948, n. 3 (IStatuto speciale Sardegna)65 de1la 'legge costituz]OInale 31 genna1io 1963,n. 1 (Statuto specirule FriuiLi-Venezia Giulia)e 107 della legge costituzionale 10 novembre1971, n. 1 (ModÌifÌrcazioni e integrazioni delloStatuto speciale Trentino-Alto A!dige) ».

1. 14 BRUGGER,ZANON,MURMURA,Fu.-LlETROZ

Dopo il quinto comma, inserire il se-guente:

«Con i decreti legislativi concernenti iltrasferimento delle funzioni amministrativeaLLa Regione autonoma ,della Valle d'Aosta,che sarm1!l1JOIpredisposti d'Ìin:tes'a cOIn 1a Ree-gione, si provvederà altresì a 'dettare lIe nor-me necessarie per dare piena attuazione alloStatuto speciaJe di cui alla l,egge costituzio-nale 26 febbraio 1948, n. 4 ».

1. 56 FILLlETROZ, TREU, BRUGGER, ZA-NON, ,MURMURA, BUCCINI, OSSI-CINI, GERMANO, MAZZEI

Sopprimere il seJttimo comma.

117 e 119 deiltla Costituzione, che le attivitàdi ogni Regione siano in ogni caso consoneall'jnteresse nazionale ed a quello deUe altreRegioni, spettano 31110Stato e vengono eserci-tate fuori dei casi in cui si provveda con ileg-gee con atto avente forza di leggle, mediantedeliiberazioiIJIi del ConSlÌigHodei mÌinistmi su.proposta del Presidente del Consiglio, d'in-tesa con il Ministro o i Ministri competenti.Presso la Pr,esidenza del Consiglio dei mini-stri viene costituito apposito ufficio 'per i,lcoordinamento delle attività regionali ».

1. 16 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, nINARO, ,PAZIENZA

Al decimo comma, sopprimere le parole:« a statuto ordinario ».

1.51 BARRA, DE CAROLlS, TREU, SANTAL-

CO, SIGNORELLO, FARABEGOLl, SA-

LERNO, MURMURA, NOÈ, PACINI

Sopprimere l'undicesimo comma.

1. 17 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE

SANCTIS, DINARO, PAZIENZA

Sostituire l'ultimo comma con il seguente:

« I primi due commi dell'arti'colo 62 dellalegge 10 febbraio 1953, n. 62, sono soppressi.

Il cantralla sulle deliberazioni adattate dal-le Province, dai Camuni e da altri enti la calinelle materie rud essi delegate dalla Regioneè attribuita rispett1Ì1Vrumente agli argani dicui agli articoli 55, 56 e 61 della citata leggen. 62, osservandasli per qurunta CO[lceiI'lle

l'esecutività di tali deliberazioni prindpi ana-loghi a quelli staJbiliti negli articoli 45 e 47 ».

1. 15 BACCHI, NENCIONI, LANFRÈ, DE 1. 55SANCTIS, DINARa, PAZIENZA

IL GavERNa

Sostituire il decimo comma con il se-guente:

« Le funziani di indirizzo e caardinamentadirette ad assicurare, ai sensi degli articoli

P RES I D E N T E . Avverto che da par-te del senatOI'e Buocini è stato presentatoun nuovo testo deWemendamento 1. 34 chesostituisce anche gli emendamenti 1. 35, 1. 36e 1. 37. Se ne dia ,lettura.

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14274 ~

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

A R E N A, Segretario:

Al primo comma, sostituire la lettera c)con la seguente:

«c) a delegare aiHeRegiOlI1ia norma del~f,a:rtiJoolo 118, secondo comma, della Cos.t~tuzione, le alltre funzioni ammilllistm1Jiv,e les1Jata!Hin materie connesse afifini e compl'0-menta:ri che valgano a rendere possihiJle uneserdzio organico delle fumzioni ammiJnilSlt'ra~Divetras£eiI1i,tea delegate aHe Regioni ovvel1OeheLisultino oomunque necesSiaJrieal,l' assol~vi!mento dei 'COmpiti ass,egnati alle Regioa::Lidalla Cast:Utuzione e dagli Statuti ,regionaH,'in partiiOo1lare nel s,ettO:l'edei servieli sodali,dell'assetto del terr.1torxa, dell',artioolazioa::Ledemocratica deLla pI1ogrammaziJone, ed a r1-costituire l'unitadetà organiJz:z;ativa e opero~1:ivaper settori argarnici, pl'ovvedendo conte~stua:lmente al tra:sfeI1imento degli uffici edel personale ed evitando la coesi:stenza dicampe,tenze residue dello Stato ».

1.34 BUCCINI, CUCINELLI, DE MATTEIS,

ARFÈ, FERRALASCO, LICINI, CI~

PELLINI, GROSSI

P RES I D E N T E . RiJcordo che ,gliemendamentli del Govern'O s'On'Ogià stati liJI~lustrati dal ministro Gui.

B U C C I N I. Domando di paruare.

P RES I D E N T E. Ne ha bcoLtà.

B U C C I N I . Onorevole Pres~delllte,onorevole Ministro, onorevoli coLLeghi', sen~za dubbio l'istituzione de]le 'regi'OiIlIÌ.ha ra[>~pl1esentato IUin fatto 'rivolluZJionamio per Ila Itmdiziona'le poLitica de]l'<llPparato burO'ara~ l

tÌiCodel nos,vro paese. L'ÌJSltituziOlnedeLle re-gjioni dopo ,a1cuni anni di appllicaZJione e diesperienze ha fatto sO'rg1erelin occaSiione dea~la diSiCus,sione de]la legge,delega due nuO'viOI1izZiOllIti:uno è l'ejlativoailila riscoper,ta dellapubblica a:mminist1razione. Silamo 'aln:dati unpo' Ituttialla dscoperta della pubbli!ca alm-mini,st'razilOne a comrnoiare dad: ,sindacati, iquaLi fino a ieri IrivoLgevano il'attenZJione ad

altI1i settoni, sottolineando ,la necessità chefossero affermati con strumenti più mader~Iili i prind:pi di legaHtà, di filillparziallittà, dieffiJcienza deLla ammiJnistrazione e che fos-se etfettivamente dato OOI'pa a]l'artkolo 97deLla nosltra CostituZ\ione. Non quindi unapubbllica ammilllistraziJone pi,egataad IÌlThteres~sii di parte, no'll più rl'esistenza di oamrozZiorniburooratioi. Inoltre l'listiJtuziO'ne delle regi:o~tllIi ha iSlpd:mto, in appMcazione dei :princìpicostiJtuziona:Li, gli orientamenti 'rela1Ji'V1iaHadea:nO'crazia, aLl'autonomia, al pluralismo,all-la parteciJpaziane, anche se l'espemienza fin'Oad aggi fatta nei 'rapporti Stato-regiJone èstata sotto certi aspetti ,amara regi'StlrandoposiZJioni diverse fra iregionaJlisti e cOllaroche hanno e conservano UJna vdJsione oentra~,1izzata dello Stato, con iJI,tentativo di (riJduI1reda pos:sibHiltà delle scelte politiohe e demo-cral1Jiche da parte deLle regioni e dO. conf1i-gura:nl,e o continalrle oome organi di decen-tmmelllto amministrativo e burocratico.

È din questa tOontrastant,e visione che aippa~

l'e giusto e :logico .che ,il Parlamento con scru~pol'O appJ1ofondilsca i Itemi. Anche ,in questasede rIa discussione sugH emendamenti nondeve essere fatta 1m malniera 'aocademica, sal~tanto perohè deve servilr,e a dimostlrare lapos&zione di una parte, ma è necessario cO'm~piere uno sforzo comune per trar,re daglistessi ',illmeglio. Infatti si ,tmtta di una :leg~ge che deve lessere quanta mali migiHorata,perfezion.ata, approfondita. La ilegge-delegagià (di per se st,essa, onor,evOlLi ooHeghi, nOinè un fatto Ise:mpl,ice. Per l'apphcazione del~l'artico'lo 76 della CO'stituziO'ne, non sohan-to sU!1tempo ma sui oriteri ,e sUii iprincìpi esoprat1tuHo s'Ug,l,ioggetti da defiJnke, il ìpro~]jlema è vasta e comples1so.

Già un notevole passo è stalto fattO' con11'aI1tico]0 17 deLla legge n. 281 dell 1970,in quanto talIe arti'COIJo nella sua inter:preta~zione migliore prevedeva li,l,trasferimento in-tegraleallleregioni delile furnZiiani svolte daoI1gani centraLi o perifeI1id delllo Stato senzares.idui o, come Isi di'Ce da pa'rte dei pubbH~

cisti, senza 'riitagli ,di competenza, cioè iltrasfeJ1imento oO'mpleto, organico per lO'ca-

Hzzare in peJ1iferia queLlo che em delil'O Sita~to. Pmtroppo \i decreti delegati del 1972 ri~

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14275 ~

31 MAGGIO 1974290. SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

servavano aLlo Stato funzioniamm~Di1stra-tive su matel'ie di competen:z:a:mg,ionalle. Du-pIke alilora l'esame: da una !parte Irivederei decreti delega1ti del 1972, dailil"altra partecOlTlipletare ,H trasferilmento senza J.1esiidui oritagli di competenza.

L'~nJd:iVliduazione dei settori riservatd aHacompetenza regionale penso che debba esserel'obiettivo di tutti, con i oOlntlDirbutiche eda-seLmo di noi può Iportave; non di'ffiooticandofra l'altro ehe nef corsodemindagine oono-scitiva svollta innanzi ,la Commiss~one per ,leques,tioni Ivegionali, ,ricordata dal coLlega re-latore, sono state ÌindiviJduate tre esigenzefondamenta,H. Prima esi:genza: lil Iraocordopermanente tra Stato e ,regioni,. È statodetto che questoracool1do permanente puòessere individuato nella BresÌidenza del Con-silgHo opportunamente rilSitrutturalta ,in ap-pliicazione ddl'artkolo 95 della Costituzione,che assegna proprio a!Lla Presidenza del Con-'siJglio la !politica generale del Governo

~

e larespO'nsahIlità di detta pdliJtirca. Seoonda esi- I

genza: il raccordo ,permanente tra ,regioni ePar1lamento che può Itrovare uti,le individua-~ione nella Commissione per 'le quesltioni re-gionali. Terza esiJgenza: presenza Ialttiva delUereg,ioni aLla elaboraz,ione anche del program-ma eoonomico nazJionale.

Penso che queste tJ.1eesi:genze debbano es-sere tenute presenti dal (legisilatore per unraccordo necessario e fOnJdamentaJe, ohrealma necessità dell'iJndividuazione più aocu-rata dei 'temi di trasferirmenti delle ulteriorimatenie di competenza regionale.

Onorevo'li colleghi, ,in questa v,isione noici penmettiamo di iJllustra:re gli emendamen-tIi che sono stati proposti aH'artko~o 1.L'emendamento 1.33 ,riguaJ1da soprattutto gHenti pubbLid na2Jionallti oiJntevregionali cheqperano esdusivameilllte neWamb:ito delle ma-terie trasferite o delegalte al,le ,regioni aisensi della Ilegge 16 maggio 1970, n. 281.

Noi prOlpo:r1iamo quesita dirz1one: «a p[10V~vedere rullo sciogHmeDlto di tuttJi glient1i pub-]jlici nazionali o interregionali che operano

esdusivamente nei.Ll'ambito delrle materie t['a-sferite o delegate allle Re:gi'oni ai sensi dclfrlalegge 16 maggio 1970, ,n. 281, e della rpresentedegg,e, salva la possibillità di mant,emere ,iJn

viJta, d'intesa con ,}e Regioni ti.rnte:ress3lte, ,entiiÌlI1terregiolIlali da affiJdare aJma gestione con-sortile deJ[e Regioni stesse ».

Vedo che nel progetto governativo g,ià di-scusso in Commissione s,i Iprevede anche 11aregiona'lizzaz1one degli enti ~nterregi,ona:li,ma non se ne i'I1!di'VIi,duaIla gestione IsurOces-s,il\'a. Forse (sarà imp1ilOito, nel senso che sidebba dilre che la gestione è affidata in que-sto caso alBe regioni dove gli enti operano.Ma con quali strumenti? Noi prO'poniamola creazione di un consorzio.

L'emendamento prO'segue: «a provvederea;I]lo sciOlgliJmento degli enti rpubbHai nazio-

nali o inteTl1egionali che operano prevalente-mente nell'ambito delle mat,e:rie pmdette, de-legando in tarl caso alle Regioni le funziJonrir,esidue» ~ s'empre per non far riI1lanereresidui o ritagli di oompetenze ~ «e salva

la posslihilHtà di mantenere in vilta, d'intesaoon le R<egioni inteI1essat1e, enti interre-gionali da affidare alla gestione consor~Itile delle Regioni stesse; a 'PI1Ovvedere alI riOlr-dinamento degli enti pubbLici nazioll1a1li o ~n-Iter.regionaH <che, operrando 'prev1aJlen:tementeneWambito di materie di competenza sta-tale, cessano, lin .forza deHa pI1esente l,egge,di esercitare le funzioni traSifedte o delegatealIle Regioni ».

AUa lettera c) del primo comma avevamoglii emendamenti 1. 34, 1. 35, 1. 36 e 1. 37,emendamenti ora sostituiti dal nuovo testodell'emendamento 1. 34. Non basta, a nostrO'avviso, dire ohe sono delegate «alle Regio-ni, a norma dell'articolo 118, secondo com-ma, della Costituzione, le altre funzioni am-ministrative statali in materie connesse »;per evitare il residuo di oO'mpetenze nori ag-giungiamo: «affini e complementari che val-gano a rendere pO'ssibile un esercizio or-ganicO' delle funzioni amministrative tra-sferite o delegate aLIe Riegioni ovveroche risultino comunque neoessari,e aIl'as-solvimento dei compiÌlti ass1egnati alle Re-gioni dalla Costituzione e dagli statuti:vegiOlnali, :in partitcolaTe nel settore dei ser-vizi sociali, dell'assetto dell territO'rio, deH'ar-ticoilazione demO'cratka ,ddla programmazio-ne ed a ricostituire 'l'unÌ!tarietà orga:nizzativaed operativa .per settori oI1gan~ai, provveden-do con:tesrtualmente al traslf,erirmento degli

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14270 ~

290a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 31 MAGGIO 1974

uffki e del personru!,e ed evitando la coesi-stenza di competenze J:'esidue ddIlo Stato ».Lo abbiamo voluto dire con mruggior chiarez-za prOlprio per sottd1inea!1e la necesSiÌltà iOhesiaJllo evitate le oompetenze resdldue da par-te dello Stato.

Alla lettera e) del prùmo comma prQPo\D!ia-ma gli emendamenti 1. 46 e 1. 38. Riltenia-ma cioè che bisogna specificare che si attri-buisce la delega agli enti locali. Si proponequindi di sostituire le parole: « ad altri entilocali» con le ahire: «GIIllecomunità monta-ne e consorzi di comuni e provincie», che co-stituiscono in realtà le nuove russociazioni, so-prattutto le oomunità montane.

P,roponiamo tilnoltre di ruggiungere alI prùmocomma, ,letJtera e), Ie parole: «iIlonchè ,rudattribuire ai predetti enti lacGllli,ai sensi degliarr.tkO'Li5 ,e 128 della Costi1tuzione, alltre fUltl-zioni di interesse locrule, che valgano a :rep.-dere poss:ibHe l'eseraiizio organiloo deHe fun-

ziani amministrative a loro aiÌÌ'r:ibuite a nor-ma deLla legi,s'lazione vigente ».

Al secondo comma dell'aI1tkolo 1, abbiamoproposto l'emendamento 1. 39 che oostituisoe

l.1'llles,empio di applioaziane dell'articolo 76della Costituzione.

L'emendamento 1. 40, a!l,seoondo comma,

n. 2), propone di trasferire in particolarea:Lle regioni :ill OOI1po forestale dello Stato e['azienda di Stato per le fOI1esltledemaniali;dovraJThllo inoltre essere trasferite alle regio-

ni ~ beni deJ demanio armentizio, i semell1Jsaa,l beni del ,demanio fluvirulee bcuale ~ sem-

p.re Iper i fiumi di carattere:regionale ~

.( illonchè i beni del demanio marittJimo non

:ùnteressrunti Ila diJfesa iIlazionale o servizli dicompetenza struta'le ». Questo è uno di que-g1i esempi di competenza I1esidua ÌIn app1i-cazione dei decretli delegati del gennaio 1972.

L'esperienza ha insegnato come le I1egio-ni siano praticamente incapaci di operare,proi]Jdo perchè ilmnca loro~a Jpotestà nar-mativa in questa mruteria. Con li:! IÌI:msferu-

mento di questi beni, di questi organi e diquesti carpi riteniamo che lie regioni possa-no megIio adempiere gli soopi istituzionali.Al seoondo comma, n. 3, lettera a), pI1oponia~ma di aggiungere, casì come dice l'articoloJl17, ultima comma, deLla Costituzione, che

bisogna delegaI1e alLe negiorri anche le normedi attuazione delle leggi dello Stato.

n probLema, onorevole MilndlStro,delle di-retdve CBE è certamente fO\D!damentale per"quanto riguarda l'articalo 1. Non vi è sdltan-to la sentenza deHa COI1tecostituzionale nu-mero 142 del 1972 che ha Hssruto i,lprincipiodella titolarità delle funzioni amminist,rati-ve per l'attuazione delLe diiJretti'VeCEE a'HoStato ex articolo 117, oan delega di eser-cizio aLle :regioni, ma vi è anche la senten-za che afferma .la 'possibilità deJila GIIPpHca-zione immediata delle diI1ettive stesse.

Di canseguenza, oltre che leggi-quadro che,lo Stato deve emanare, abbiamo anche il pro.blema se la regione di sua iniziativa possaapplicaI1e una diJ:1ettiva comunitaria. Cre-do che ciò sia possibiLe in applicazionedella sentenza della Corte oostituzionalle,che è stata rioo!1data. D'altra parte pareche il meccanismo ~ è un'osservazione che

deve esseI1e approfondita ~ di cui all'emen.-damento presentato dal Governo, nel sensodi ritenere valida la legge-quadro qua,lora ~aregione non pravveda all'emanazione di unalegge di applkazione di diI1ettive oomunita-rie, vada esaminato a fondo, perchè la legge-quadro, come dice 10 stesso nome, diffidl-mente può adattarsi al caso particolare. Infondo la legge-quadro struhilisce solo princìpie demanda pOli aUe I1egioni le iniziatJive neces-sarie. Se ad esempio si pI1esenta il caso dettodall'onorevole Ministro riguardante ~a pub-blica a:mministI1azione, ovvero il caso di unaregione in crisi la legge-quadro rimane diper se stessa insufficiente se non vi è la leggel'egionale. A questo punto è possibile ammet-tere interventi sosltitutivli, ma in modo dasalvare l'autonomia della regione.

Perciò perOlponiamo, con :l'emendamento1. 44, un nuovo teslto del numero 5) del se~condo comma.

L'emendamento salva l'autonomia delle re--giani, non dà la possibiHtà rullo Stato di in-vadere competenze I1egianali, e prevede anche!'ipotesi di aooertata inadempienza regianalecon le davute garanzie.

Con l'emendamento 1. 45 Iproponi'amo disost1ituire, al secondo comma, n. 6), le parole:{{ ConsigLio dei ministri» e seguenti con le al-t,re: {{ Il Cansiglio dei miIJJistri, su propostadel Ministro oompetente, provvede ad impar-

Senato della Repubblica ~ 14277 ~ VI Legislatura

31 MAGGIO 1974290' SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tire istruzioni ai sensi deLl'ultimo oomma del~l'articolo 121 de1la CostituZJione {,d eventual~mente, rHìutandosi la l'egione di provvedere,a disporre, sentita la Commissione par:lamen~tare per le questiani regionali, il compimen-to degli atti r,elativi in sostituzione dell'am~ministrazione regionale }}.

Signor Presidente, l'il:lustrazione dei no~stri emendamenti è legata dal filo logico cheprima ho ricordato, cioè migliO're definizionedegli aggetti, par1Jecipazione effettiva delle re-gioni e, soprattutto, salvaguardia per le re-giani della scelta palitica e democratica, ga-,rantendo un rapparta permanente a Livellogovernativo. Questi obiettivi dovranno sem-pre essere tenuti presenti. Il contributo deivalorosi oolleghi servirà a rendeJ:1e l'articola~ .to più adeguato alla realtà di oggi, più effi~ciente nelle prospettive, meglio 'rispondenteagli interessi per i quali rsiamo impegnati.

BAR R A. Damando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

* BAR R A . Onorevole prJ:1esidente,ono~revoli colLeghi,gliemenda:menti che ho l'omo~ I

re di Ì1J.rlust1rarere che ho presrentato con al-tri colleghi sono sostanzialmente semplici.L'emendamento 1. 47 può sembra,re pura-mente formale, ma ritenriJamo che sia chiari..fkatore. A:ggiung,erò che l'.iill'll'strazione del-l'emendamento 1. 33, prresentato dal senatoreBucdni e da altri senatori, ci con£erma laoppovtunità e la necessità ohe sia inequivo-cabJJmente defini,ta la mateI"Ìa, già :d:serva~ta ad enti pubblici naziO'nali ed interregio-mali, che a nastl'O avvÌiso va at,tribuita im.ba~se ai criteri stabiiliti dall'artilOolo 117 dellaCostituzione. Ciò per evitare un equivoco inordÌine alle competenze. In defi:nitiv:a, il mo-strO' emendamentO' tende a chiari'J:1eche .lamateria che viene assorbita ed ese;rcitatadaLle regioni, regionalizzando gli enti rpubbli~ci nazionali e ilnterregiornali, viene a:ttrribuirtaper lIe materie tassativamente elencate dal~l'alvtlicolo 117 della CostituZJione, al fine dieliminaTe ogni equivaoo tra le funziollli cuipotrebbe dar luogo la formulazione del te-sto già proposto dalla Commissione.

Nei seoondo comma ,deLl'artirco.lo Isi patrIadi criJteri indlicat:ial rlregislatore delegaltorJ:1elativa,ment1e aH'emanaziOlne dei deoretidelegati. Nel testO' delila Commissione sidiJce che nel trasferimento di uffici andraJD-no evitate fomne di codipendenza fU\nzionalet!ra uffici dello Stato e deUe 'J:1egioni. SullPlrin~oipio oSiamo tutr1Ji d'accordo; truHavia, daterle difficoIrtà .della distinZJione1Jra Ire mat'eJ:1ie'residue che potrebbero derivare daH'applka-zione pratica di questo comma, ai pemne{totJÌia~mo di proporre, con ,l',emendam,ento 1. 48, diaggiungeIie, dopo le parole: «alndmnmo evi-tate », le ahr,e: «di regola ». In queSita ma~:niera non si irncvina il prindpio ma si lasciaun limite di eventualeelastilCità .per supera~re le possibi'li diff.icoltà alPrpHcativre che p.o-trebbero insorgere.

Ail n. 6) dell' articolo si prevedano i poterisurrogatori del GO'vel'no 11!ell'ipo1Jesi di per-sis,tenlte imattlÌVlità degli ongaJDi .regionali il1el~l'esercizio delle funziorni delegate. Nel testodella Commissione il potere s.urmgatorio vie-:ne avocato dall Consiglio dei mi[1i:stri rSUIpro~.posta del mi:nistvo oompetente, mentre anOli sembra che, per IiI l'i'spetto dell'articolo95 del'la Cos.tituzione, saI1ebbe opportuno srt:a~bilireche il pO'ter,e surrogatodo viene avoca~to anzichè dal CO'nsiglio dei ministri dal pre~sidente del ConsiJglio. Spiego il dubbdo dinaltura costituzionaile ohe in moi sorg,e. L'ar~

ticolo 95 presorive che i ministri sono indi-vidualmente responsabili degli atti dei lorodÌicaster1i. Quindi stricto iure il potere SiUr~rogatol'Ìo andrebbe costituziomalmente eser~citato dal ministro responsabile per precet~to costituzionale. Ma qui, data la deliÌçatez-

za dell'eseroizio del potere sUirrogatorio, ilo sivuole legar:e ad UiDa re~ponsabi.Jirtà 'Più am~pia. Qu]ndi, a nOSltro avviso, se vogliamo

malntenerci nei Ilimiti dell'artJÌrColo 95 dellaCostituzione, questa responsabHità più am-pia va attribuita al presidente del Consigliodei ministri !Ìn considerazione del .fatto oheIla Costituzione attvibuisce a rlui il potrerre dipromozione e di coordinamento dell'attivitàdei ministri. R,itemiamo :iJnvece che con rIafOlrmu'lazione della Commirssione pot'rebbeinsorgere qrualche di£fircoiltà di na'tura C.oSrti~tuzionale. Ecco .perchè .iJn definit'iva :H no~

VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14278 ~

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

stro ,emendamento, ferma dmanendo l'ar1ti~colaZiione del oomma, mka a stabiH~e chequesta facoltà Slia attribuita non al Consigliodei ministri, bensì al presidente del Consi~glio, su proposta del ministro competent1e.

PRESIDENTE. ~iml:ioi,lseguitodena discussione ad altra Iseduta.

Autorizzazione alla relazione oraleper il disegno di legge n. 1629

V I V I A N I . Domando di padame.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

V I V I A N I. OnorevoleP,residente, a no-me della 2a Commissione (Giustizia), chiedo,ai sensli dell'articolo 77, secondo comma, delRegolameIlto, l'autorizzazione allIa !I1elazio~ne orale pe:r H disegno di legge n. 1629:« ConveI1s,ione in legge del deoreto.!Jeg,ge 20aprile 1974, n. 104, concernente mad:iJfica deil~l'articolo 538 del codice di procedura pe~nal'e ».

P RES I D E N T E . Non essendovi os-servazioni, Ila dch~esta del senatore Vivianiè aocolta.

Annunzio di interpellanze

P RES I D E N T E . Invito il senatoreSegretarìo a dare annunzio della interpellan-za pervenuta alla P:residenza.

A R E N A, Segretario:

NENCIONI, BACCHI, CROLLALANZA,TEDESCHI Mario, PAZIENZA, ARTIERI,BASADONNA, BONINO, DE FAZIO, DESANCTIS, DINARO, BNDRICH, FILETTI,FRANCO, GATTONI, LAiNFRÈ, LA RUSSA,.LATANZA,MAIORANA, MARIANI, PECORI~NO, PEPE, PISANO, PISTOLESE, PLEBE,TANUCCI NANNINI. ~ Al Presidente delConsigl~o dei ministri ed al Ministro del-l'intJerno. ~ Con riferimento al clima di vio~lenza che si è scatenato in Italia contro le

sedi del MSI~Destra nazionale ~ ignoratodalla stampa d'inforrmazione e soprattuttodalla radio e dalla televisione, evidentemen~te in esecuzione di un oI1dine ~ ed in par~ticolare alle devastazioni delle sedi del MSI~Destra nazionale e della CISNAiL di Berga-mo, di Torino, di Napoli, di Viareggio, alleviolenze di Milano., Como, Venezia, Mestre,Genova, Padova, Bologna, Trenta, Firenze,Tera:mo, Bari, Leece, Cagliari, Cosenza, Ca-tanzaro, Trieste, Caserta, alle aggressioni disingoli cittadini inerrmi ed alle azioni diguerriglia, come a Bergamo e Napoli, dopoe durante le manifestazioni «democrati~che» di prroteSlta per i tragid fatti di Bre-scia, indette dalla tripHce sindacale e daipartiti che si definiscono « antifasdsti », gliinterpellanti:

a) protestano viibrata:mente contro lachiara strategia p(jlitica che si ripete ormaidal 1969: allora, infatti, la strage di PiazzaFontana, puntualmente verificatasi, provo-cò la crisi della restaurazione del centro~si~nistra e l'entrata dei comunisti, con «l'op-posizione diversa », nell' area del potere; og~gi, in un momento politicamente delicato,dopo la strage di Piazza della Loggia a Bre-scia, il Partito comunista propone un go-verno di « emergenza », naturaLmente con lasua presenza egemone;

b) denunziano la volontà eversiva di in-dicare, durante una campagna elettorale,come bersaglio di tutte, le offese, le ingiu~rie e le violenze, il MSI~Destra nazionale;

c) chiedono di conoscere se le discri~minazioni in sede parlamentare e la strate~gia politica in atto non siano frutta di unavolontà eversiva diretta ad una svolta noncento indolore, in un momento di crisi poli-tica, di crisi economica, di crisi morale;

d) chiedono, infine, se il Governo nonritenga di prendere pravvedimenti idoneiper riportare la comunità nazionale ad unolima di oI'dine e di legalità.

(2 ~0323)

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E . :fnvito]l senatoreSegretario a dare anIJJunzio deUe itnterrOlga~zioni pervenute alla Presidenza.

VI LegislaturaSenL.1todella Repubblica ~ 14279 ~

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSr:MBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

A R E N A , Segretario:

DE CAROLIiS, BARRA, BARTOLOMEI,PALA, COLELLA, AGRIMI. ~ Al Presiden~

te del Consiglio dei ministri ed al Ministrodell'intierno. ~ Gli interroganti, con riferi~

mento allo scontro a fuoco svoltosi in pro-vincia di Rieti, dopo che una pattuglia dicarabinieri in pedustrazione aveva localiz~zato un gruppo armato appartenente all'or-ganizzazione di tipo fascista SAM, per espres-sa diohiarazione di uno dei componenti,mentre esprimono il loro apprezzamento ela più viva e grata solidarietà alle Forze del-l'ordine ed ai carabinieri rimasti gravemen-te feriti neWadempimento del loro dovereper la tutela dello Stato democratico, chie-dono di conoscere quali misure siano statepredisposte e quali ulteriori provvedimentiil Governo intenda adottare per individua-re ,la consistenza di tali formazioni parami-litari fasciste e deLle centrali di terrorismoche le alimentano e per idenHficarne gli or~ganizzatori, i finanziatori ed i mandanti, oc-culti e palesi.

(3 - 1185)

NENCIONI. ~ Al Presidente del Consiglio

dei ministri. ~ Ripetendosi fatti di strage,dall'episodio di Piazza Fontana a MÌiI'ano al~l'episodio :r;ecente di Piazza deLla Loggia aBrescia, ambedue criminali, brutali ed inu~mani;

poichè le indagini, per quanto concerne

Piazza Fontana, hanno subìto un punto di a'r~resto, dato che il SID ha opposto, « per scrit~to », al giudice D'Ambrosio, «1<1segl'eto diStato »;

dato che è rom delle responsabilità per~sonali e oonsiderata anche la « strumentaliz-zazione politica» dei dolorosi quanto cri-minali fatti,

l'linterrogante chiede di conoscere per qua-li ragioni si deve opporre il segreto di Statoall'accertamento di responsabilità penali edaJJa rep:r;essione della oriminalità.

(3 - 1186)

NENCIONI, BA;CCHI, CROLLALANZA,TEDESCHI Mar:io, PAZIENZA, ARTIERI,BASADONNA, BONINO, DE FAZIO, DESANCTIS, DINARO, ENDRICH, FILETTI,FRANCO, GATTONI, LANFRÈ, LA RUSSA,LATANZA, MAIORANA, MARIANI, PECO-RINO, PEPE, PISANÙ, PISTOLESE, PLE-BE, TANUCCI NANNINI. ~ Al Presidente

del Consiglio dei ministri ed al Ministro del-l'interno. ~ Con riferimento ad una nota

dell'agenzia AIPE, secondo la quale gli espo-nenti socialisti Lombardi, Signorile ed Achil~li hanno compiuto un intervento presso il mi-nistro Taviani perchè vengano sospese leperquisizioni a sinistra suUe indagini in ognidil1ezione per soopril1e gli assassini di Bre-scia ad ogni livello, gli interroganti chiedonodi conoscere se il fatto sia vero e, in caso

~ affermativo, se il Governo non ritenga che ilfatto stesso rintegri un tentativo scoperto diintimidire gli inquirenti e di mantenere unclima di J:1eazione in una di:r;ezione politicaper inconfessabili obiettivi di potere.

(3 ~ 1187)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

CORRAO. ~ Al Ministro dei lavori pub-blici. ~ Per conoscere:

se la direzione dei lavori dell'autostra-da Mazara~Punta Raisi procede ai controllidei materiali impiegati dalle ditte appal~tatrici (in particolare sul lotto 16 c sul lot-to 19, nonchè nei Javori del lotto 1 dellaveloce Alcamo-Trapani), a quali laboratorisono affÌ1dati detti controlli e con quali esiti;

se non intende aprire immedIatamenteun'inchiesta amministrativa, affidata a fun-zionari estranei all'amministrazione del~l'ANAS ed affiancata da geologi di Stato, periil controllo dei materiali estratti da cavedella zona di Montelepre;

se è a conoscenza di improvvisi arric-chimenti patrimoniali di qualche dipenden~te del Compartimento ANAS di Palermo ese intende procedere ad un rapido avvicen~damento di quei funzionari improvvisamen-

Senato della Repubblica ~ 14280 ~ VI Legislatura

31 MAGGIO 1974290a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

te arricchitisi e di coloro ohe sono prepostialla direzione di detti lavori.

(4~3319)

Ordine del giornoper la seduta di mal"tedì 4 giugno 1974

P RES I D E N T E. Il Senato torneràa riunirsi in seduta pubblica martedì 4 giu-gno, alJe ore 17, 'COIl il s€1guente ol1dine delgionno:

I. Discussione dei disegni di legge:

1. Conversione in legge del decreto-Ieg-ge 20 aprile 1974, in. 104, concernente mo-diJica dell'articolo 538 del Codice di pro-cedura penale (1629). (Relazione orale).

2. Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 8 aprile 1974, n. 95,recante disposizioni relative al mercatomobiliare ed al trattamento fiscale deititoli azionari (1666) (Approvato dalla Ca-mera dei deputati).

II. Seguito della discussione dei disegni dil'egge:

Proroga dei termini stabiliti dagli arti-coli 1,3,6 e 28 della legge 28 ottobre 1970,

n. 775, recante modifiche ed integrazionialla legge 18 marzo 1968, [1. 249, sul rior-dinamento della pubblica Amministrazio-ne (114).

FILETTI. ~ Modilfiche ed integrazioni

all'articolo 26 della legge 28 ottobre 1970,n. 775, concernenti il riconoscimento diservizi non di ruolo dei dipendenti sta-tali (504).

BARTOLOMEI ed altri. ~ Interpreta-zione autentica dell'articolo 26 della legge28 ottobre 1970, n. 775, e dell'articolo 41

del drecreto del Pres1dente della Repub-blica 28 dicembre 1970, n. 1077, in materiadi valutazione dell'anzianità di serviziodegli insegrnanti (516).

TANGA. ~ Valutazione dei servIZi ai

fini del computo dell'anzianità richiestaper l'ammissione agli scrutini di promo-zione degli impiegati civili deLlo Stato(580).

La seduta è tolta (ore 12).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari