Seicento

27
La letteratura dell’età moderna (Seicento)

description

Presentazione didattica sulla cultura del Seicento (linee generali)

Transcript of Seicento

Page 1: Seicento

La letteratura dell’età moderna (Seicento)

Page 2: Seicento

1. Il quadro storico-culturale

Page 3: Seicento

Il Seicento

Politica: conflitto fra Francia e Spagna e declino di quest’ultima (Pace dei Pirenei: 1659) e dell’Italia che

dal 1559 (Pace di Cateau-Cambrésis) è sotto il dominio spagnolo

Religione: si fa definitiva la frattura fra paesi della Riforma (religione come fatto individuale, idee di tolleranza e libertà) e Controriforma (chiusura,

immobilità, censura)

Visione del mondo: con Galileo ha inizio la Scienza Nuova e il metodo sperimentale. Trova conferma la visione eliocentrica copernicana: l’uomo non è più

al centro del mondo.

Page 4: Seicento

Egemonia della Spagna

Ritardo nell’evoluzione

economica e civile

Crisi del commercio marittimo

mediterraneo

Esplorazioni geografiche

Controllo di ogni aspetto della vita

culturale e sociale

Crisi dell’intero sistema

conoscitivo

Teoria eliocentrica

Rivoluzione scientificaControriforma

Declino economico

Immobilità culturale

Rifiuto della tradizione

Fuga nell’edonismo

(Barocco)

L’Italia nel Seicento

Page 5: Seicento

2. Il Barocco

Page 6: Seicento

Etimologia del termine “barocco”

dal portoghese “barroco” (perla irregolare, non sferica)

…o dal vocabolo “baroco”, usato dagli scolastici per

indicare un sillogismo apparentemente corretto ma

in realtà errato

Page 7: Seicento

Parole chiave del Barocco

Vertigine cosmica, universo “in espansione”

Disarmonia, anticlassicismo

Analogia, metafora, concettismo

Morte, vuoto, niente.

Page 8: Seicento

L’universo in espansione

Page 9: Seicento
Page 10: Seicento
Page 11: Seicento
Page 12: Seicento

La disarmonia prestabilita

Page 13: Seicento

Michelangelo Buonarroti, David (1501-1504),– Firenze, Gallerie dell’Accademia

Page 14: Seicento

Gian Lorenzo Bernini: David (1623-1624) – Roma,

Galleria Borghese

Page 15: Seicento

Il concettismo e la metafora

Page 16: Seicento

“È del poeta il fin la meraviglia […] chi non sa far stupir vada alla striglia”

(Giovan Battista Marino)

Page 17: Seicento

“Consiste, l’ingegnoso artificio, in una enunciazione che appare ostica e fuori da

ogni senso comune, seguita da una spiegazione stravagante anch’essa e, a

volte, paradossale”

(Baltasar Graciàn, Acutezza e arte dell’ingegno, 1648)

Page 18: Seicento

“[Il reale] è popolato di segni densi di mobili ma precisi significati, mai diretti e referenziali, ma velati dietro iridescenze

metamorfiche quanto mai gradite all’uman genio che, sempre, ammira maggiormente la verità vestita che

ignuda”

(Emanuele Tesauro, Il cannocchiale aristotelico, 1670)

Page 19: Seicento

Il senso della morte…

Page 20: Seicento

NORD EUROPA…

Page 21: Seicento

Mattia Preti: Bozzetto per gli affreschi sulla peste di Napoli (c. 1660) – Napoli,

Galleria Nazionale di Capodimonte

…E SUD EUROPA

Page 22: Seicento

Philippe de Champaigne: Natura morta (c. 1630) – Le Mans, Musée des Beaux-Arts

Page 23: Seicento

Guercino, Et in Arcadia ego (1618-1622) – Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica

Page 24: Seicento

La poesia barocca

Giovan Battista Marino

Altri sperimentato

ri “minori”

Alcune esperienze

“eccentriche”

Claudio Achillini, Gabriello Chiabrera

Alessandro Tassoni, La

secchia rapita- Tommaso

Campanella, la poesia

filosofica

La lira – Lirica artificiosa,

multiforme, arguta

Adone: poema lirico in cui

viene dissolta la forma epico-

cavalleresca

La poesia europea

Shakespeare (Sonetti) in

Inghilterra – Gongora e Quevedo in

Spagna

Page 25: Seicento

3. La rivoluzione scientifica

Page 27: Seicento

Galileo Galilei

Pisa (1564) – Arcetri (1642). Professore universitario e studioso di fisica e matematica (ma anche di letteratura), fece importanti

scoperte scientifiche, fu il padre del metodo sperimentale e scrisse opere fondametali.

Ebbe aspri conflitti con la chiesa, che condannò i suoi studi sull’eliocentrismo e la sua contrarietà all’ipse dixit, e fu costretto

all’abiura.

Scrisse prevalentemente in volgare perché voleva che le sue teorie fossero diffuse presso un pubblico il più vasto possibile.

La sua opera principale è il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: un trattato in forma dialogica sulle teorie cosmologiche (tre personaggi: il copernicano Salviati,

l’aristotelico Simplicio, il mediatore Sagredo).