Ortona Nel Seicento

download Ortona Nel Seicento

of 65

Transcript of Ortona Nel Seicento

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    1/65

    rcerchecurad

    vtncenzo

    Dorgner(

    Enrico

    Coletti

    PaddeDi

    Lullo

    Andrea

    Di Marco

    Antonio Falcone

    ELioGiannetti

    Dino

    Pacaccio

    Emilia Polidoro

    Nicola

    Selafini

    Giorgio

    Zandegiacomo

    Associazione

    Ortonese

    di

    Storia

    Patria

    Azienda

    Autonoma

    di

    Soggiorno

    e Turis-mo

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    2/65

    Associazione

    Ortonesedi

    StoriaPatria

    ORTONA

    nel Seicento

    Azienda

    Autonoma

    di Soggiomo

    e Turs-mo

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    3/65

    CoUa di

    Saldi & Rcerche

    ORTONA

    NEL

    SEICENTO

    Testi

    @Associuiorc Ortorcse di StoriaPatria:

    VncenzoBoryheti, Ennco Coletti, Paide Di lllo,

    Andea D Mo, Aitoio Falcone,EIio

    Giaaaeni,

    Dino Pacacio, Enilii Polidorc, Ncolo Setufi,

    Giorgio

    Zandegio.ono.

    Disgni st|m robiliari

    Fotocomp$izione e stanpa

    Iip o ito

    gra

    Co ai

    zzi,

    O

    no@

    vietai. a

    riprcduione,

    AZIE}IDAAUMNOMA III

    SOGGIORNOE TIIRISMO

    P@ d.l. Repubblic{,

    66026O(IONA

    (CH)

    telefono

    085)

    9063841

    telefax

    085)

    9063882

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    4/65

    SOMMARIO

    Una mosa di

    spessore l termine

    di una ricerca

    EmIia PoldoroIl Seicentoh Abruzzoe in Ortona

    EIio

    Gianhetti

    La strutturaamministrativa

    Elio

    Gannett

    L

    anministrazionedella giustizia

    Antonio Falcone

    Una cita con 4000 abitanti

    Giorgo Tandegfuomo

    La dcoshuzione

    ubalistica

    NicolaSerafni

    La

    societortoneseattraverso

    n libro

    paocchiale

    Nicola Serani

    Quatho

    amiglie nobili

    Nove Conventi

    con una

    gmnde

    nffueza

    Antono Falcone

    Le pergamene

    Dino Pacacco

    12 maggio

    1600:nascea

    diocesiOrtona-CanpliEIio Gannefti

    I

    protagonisti

    dell'attivit artistica

    VbehzoBorghetti

    Musica e musicisti n

    Ortona ra

    ChqueceDto Seicento

    Enico

    Colctti

    Oreficeria

    n fuona

    Paride

    Di Lullo

    Il rivestimento

    della Toe dell'Orologio

    Antonio Falcone

    Le Vigne

    AndreaDi

    Marco

    La terdbile pestilenza

    del

    1656

    Paide Di

    Lullo

    I traffrci

    marittimi

    Paide

    D Lullo

    La pirateria

    nelle

    acqueortonesi

    Appendice

    Pag.

    7

    Pag.

    16

    Pag.

    18

    Pag.

    8

    Pag. 19

    Pag. 20

    PaE. 26

    Pag.30

    Pag.

    3l

    Pag.32

    Pag.38

    P^9. 40

    P^9.

    47

    Pag.48

    Pag. 49

    Pag.

    50

    Pag.

    55

    Pag. 57

    Pag.

    59

    In

    copertina:

    piana

    di

    Orbru dicaa

    a G.B. d4 Pizzis da

    ..il

    Regno d Napoti ir

    ptuspettivo

    di G.B. Pa.iche i,

    stampatoa Napoli

    nel 1703

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    5/65

    /).,

    e

    PantadiOronadellancdelxvl seolo

    diddscolie 1iAlesandtu Dotnno

    L

    CafeuoAraso.ese

    2. Poredelh Manna

    3.

    Monarero

    Chiera i SanAsostilo

    altualmenre.Riparizione

    Demosraica

    telComne,

    =

    4

    Chiesa

    i

    S. Tommaso 5. PilzzaCmnde i eravecchia

    altuale

    iazza .

    Tommasol 6. Porrdellabucciara

    uccesivamenle

    hiamaia

    del

    Carmnrc,

    =

    7 Ci a muraia ara edilcarea

    CieonD Cildora el

    rma

    m.d delXV secolo 3.PiazaCmndc j Tmanovr

    drualePizaS.

    mnccsco) 9.

    chisa d Sanra ia delleGrazienra mocnia convc todcFlari occolmti l0.Ponas.Giacoma ll. chicsa

    di S. Cacano= 12 Cbcsa cllAnnnciara ll. Manarera Chicsa i Sdta Crtnnr rel XVI scolaa chirsa

    ven ivach mbcbedSrach ida)=14.Porad iSanraCf tnn-15 .Fon l lnadiSanracacr ina=16.Ch iesrd

    Sada Sona Vecchi

    =

    I 7

    Chiesa i Sm ra

    Margan

    a

    Nuova.

    ata edificareda M aBanla d' Ausia comecompene.ro

    dePaluo Fmee

    =

    18.PiazaPiccola i TeEavecchia

    alfuale

    iazza elloRepubblica) 19.PalazoFamese

    20. Flana del 1506

    -

    21. Chiesae Convenlod S. Fmncesco

    =

    22. Ripa cmndc veso l ne

    (attalc

    Pasqaiata

    Orientale) 23 Chiesa Corvcnro i S. Doncnco

    =

    24.Ponicciolo 25.

    Cbjesr

    i S Nicola 2.MCazzni.

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    6/65

    UNAMOSTRA

    I

    SPESSORE

    AL TERMINEDI

    UNA RICERCA

    Continuando suo mpegno

    ulturale, 'Associazione

    Ortonesedi Sturta Patria

    ha

    decisonello

    scorsosetembre ha ricerca

    su Ofiona nel Seicento, ome

    percorso

    li

    studio

    annuale. I

    periodo

    stato scelfo

    perch

    noh molto conosciuto

    ebbenecco

    di elcmentiche sottolineayano

    a sua mpoanza

    comemomento

    qualifcante

    nella

    crescito

    e nello sviluppodella

    comunitortonesee del cohptehsorio.

    La Mostra che viene

    allesttanella Chiesadi

    S. Caterin.re nell'Oatorio

    del

    Clocefsso

    l risuhato deIa ricerca,

    che diventa visbile afttuverso

    una esposizio-

    ne ragionata

    di docwnent,

    erqamene,

    elepftoiche, libri, foto, piante,ecc.I soci dcll'Associazioneannocompiuto icerche

    n rart Archiyi,

    da

    quello

    di

    Napoli

    a

    quelli

    di Chiete

    di

    lancano,

    da Biblioteche

    collezioni

    rivae.

    a

    yicenda

    cofiplessa

    di una comuhit n cammino

    rasparedalle

    palole

    di un docu-

    mento

    appena eggbilc,

    da color d una tela

    pittorica,

    da reperf d un mamafto

    edilzio, dalle rghe

    di un lbro.

    Sino a

    qualche

    decefixo

    a

    il Seicento, 'et barocca n

    specie, l

    perodo

    che vo

    all'incirca dal 1600

    al 1650,era consitlerato

    non bene,

    per

    non drc alttu,

    da fanti

    studiosi:

    pregiudizi

    di tipo

    romantico oppure una

    certa vsione illuministica

    del

    progrsso

    umano

    ed anche uka lettura

    sohanto soco-economca ei

    dati sturtc

    ayeyanoaccantonatosenon limitato gli studi e gli approfondimenfinecessari er

    conoscere

    ettivamentc1' epoca.

    Cominciando n1)ece

    alla storia locale, dal

    dato

    particolare,

    dal docuhento

    nd-

    scutibile,

    possiamo

    conoscere

    ben alfro.

    Questo

    periodo

    non

    u

    affatto un'epoca

    negativa,d rcgresso,

    di

    fomalism

    nutili. Pensiarno

    alle innovaziohianche

    orga-

    nzzatiye

    che iI Conclio di Trento

    nnesc,

    pe

    cu oggi

    possamo

    conoscee utta

    la realt dcmogrartca,

    e mnuti

    particolai,

    attraverso

    libri manoscrttti

    conser-

    vat cofi

    tant amore nell'Archivio

    della Cattedrale; riguardiamo

    con attenzone

    alle tele

    pitoiche

    di

    Giown Battista Spinelli, d

    SebastianoMajeski, tli Tonoso

    Alessandrn,che rempionoalcunechiese:potremonotarc acilmentequalespes-

    sore I'arle e Ia cuLtura

    aggungesseron

    Ortona;

    le

    istituaon, ttaverso

    l

    Consiglio dell'Uniyerst,

    erano vh)esul

    piano

    ciyile; difendeyanoe rappresenta-

    rano bene

    a comunit utelandone

    problemi,

    afrontando con decsione

    e situa-

    zoni

    difrcilL

    come 'arivo dei soldat

    o le

    pestilenze

    o il tmore

    dei turchi;

    possia-

    mo conoscerc 'endta delle

    immgrazioni,da

    q

    eIIa

    degli sloy cristiani,

    gli

    schia-

    voni che

    popoLvono

    tante erre a su.d-est

    el territorio comnale,a

    quella

    d

    ami-

    glie

    lanbarde e spagnole,

    a

    quelle

    lel teramano.Lr1

    Chiesaera

    protagonista

    d un

    inpeqno icco,

    non sola

    pastoralc

    ha

    ancheciyile e sociale,

    ia

    attraverso

    'opera

    di vescovidi valore, sia attrave$o la presenzaoperuntedi ben nove Conl)enti:

    agostiniani, domenicani,

    conrentuali, hinori

    osseryanti,cary ccini,

    carmelitani,

    celestihi,

    atebenefrotelli,

    cistercens,

    ul

    pano

    economico, a trasfomazione

    lelle

    colfure, da

    grano

    e seminativo,

    a uva da vino, costitu

    una vera rivoluzione;

    sul

    piano

    urbahistco

    si cominci ad abitarc

    nei campi e nelle rille sehpre

    d

    pi,

    sul

    piano

    sociale comincia

    a nascereuna imprcnditoria

    mercantileche espofta vino

    e

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    7/65

    olio aftraverso il

    porto.

    Sorgono

    palazzL

    con i

    portali

    tardoinasc nentali, con

    I'impulso dao dall.e coslruzioni dopo l'ncursione

    turca e con I'infuenza deri-

    ,ante dalla

    presenza

    del

    Wlauo

    Famese.Anche

    sul

    pofto

    tuusicale, 'attivt dei

    naestri di

    cappella d

    yolore

    testinonia una vivacif non da

    poco.

    SI

    pano

    sani-

    tario, la presenzoli uno spidale tenuoda Fatebeneltatell imit i dann dovuti

    alle

    pesilenze

    e al

    passaggio

    di tanri

    soldati.

    lzggendo

    questo

    opuscolo,con artcoli sui settoi d icerca, ossemando

    docu-

    menti della

    Mostra, le tele,

    gli

    oggetti, Ieggendonee ddascalie,

    I vstatorc che

    non voglia essere

    rettolnso

    potrA

    coqlcle

    anpi atpeti di un'epoca

    poco

    conosciu-

    ta, ma rcca

    e ihteressante,n tal modo, avremo aggunto

    uno degli scopi

    dell'Associazione, a

    promozione

    culturale, a cui accompagnata,

    er

    un mese

    intero

    d

    Eksta

    estate, 'aperturo al

    pubblico

    di intercssanti eperli

    stoico-archi-

    tettonici, come n seicentescaChiesadi S. Caterina

    e il medevaleOratoro del

    Crocif8so,

    con

    BIi

    afreschi del Crtstu n croce.

    A nomedell'Associazone tngrazioquanti hanhopatrocinato a nostra niaatiya:

    I'Arcivrescovo di Lancano-Orona,

    che ci ha

    pemesso

    l'utiliuo delle strutt re

    edilizie

    per

    li Mostra, il Comunedi Ortona,

    per

    I'appoggio logistico

    omio,

    la

    Presidenza el

    Consiglio Regonalc, 'Azienda d Soggiomoe Turismodi

    Orona,

    che editrce del

    presente

    opuscolo'catalogo.Ringruzio

    poi

    quanti

    ci hanno

    per-

    messo 'esposizione i tele

    pitoriche,

    come l Conventodi S. Maia delle

    Grazie,

    a

    dott.ssaErnestina Stinzani,della

    Sopintendekzaoi Monumenti, l

    panoco

    della

    Cattedalcdi

    S, Tomnasoe

    quanti

    ahr in tant nodi hanno contribuito

    a realizza-

    re l'niziativa.

    Un cordak rtngra4iamento

    oi

    nfne a tutti

    gli

    amc

    dell'Assocazione i Stofia

    Patria per il lavoro svolto,semprevolofitario e puntuole,al senizio della cono-

    sceruastorca e dellA

    promozione

    cuhurale della nostra

    comunita,con I'augurio di

    altre tappe;senpre

    profcue,

    Luglio 1997

    Antonio

    Falcone

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    8/65

    IL

    SEICENTO

    INABRUZZO

    IN

    ORTONA

    Ortona, citt dello stato

    farnesiano. ai confni del

    sud

    Il Seicento, ncora

    per

    acuni aspettidel tutto inesplomto

    o dimenticato, appresenta

    un

    periodo

    affasciante

    i stoda nazionale

    e regionale.La storiognfia

    piuttosto

    avaravelso la nosha egrone

    e spessoisolve, solo con qualchepagin4

    fenomeni

    di

    vasta

    pofata.

    L Abruzzo

    sembn mmerso

    n un'apparente

    uotidianit

    e anonimato,

    condizione

    questa

    mposta,

    n un certo senso, a una

    dominazione pagrola apace

    e

    gabelliera.

    n realt

    spesso vittima,

    oltre chedi calamitnaturali,arche

    di compra-

    vendteestemporanee

    i interecita

    e territod, owiamente con tuti

    gli

    abitanti.Cos

    la vita sociale risulta determinatadalla dmmmatica ranmentazioneDolitica. con

    conseBuentesasperalo

    ampanilismo.d

    nolEe alle ivohee dalle epessioni.

    Quardo

    del 1646 Masaniello

    Norge contro

    dominatoti spagnolie aizza a

    folla

    furentenapoletana,

    'eco

    giunge

    anche n Abruzzo, ma a dspostaprcveniente

    dalle

    singolecitt ha motivazioni

    diverse, alora otalmente

    opposte.

    Chieti,

    demaniorcgio, si ribella

    all'erario,

    gli

    taglia

    gli

    alberi del

    giardino

    e

    gli

    incendia a casa,

    poi

    passa

    al

    paazzo

    del

    Covematore.Non accettadi essere

    en-

    duta per

    170.000ducati

    al duca Caracciolo.Vuole conservate li

    antichi

    privilegi

    e

    ci descecon a forza.

    Guadiagele attuauna rivolta flscale.

    Nel teritorio

    terainano ddirittum hagi

    anonime non ivendicate,ncendi

    clamorosi i

    case obifari tenorizzao uellapalte

    di

    popolazione

    henon

    prcnde arte

    alla rivolta-

    LAquila

    subisce'assedio i Alfonso

    Carafa.

    Michele Pignateli, regio govematore

    el Regno

    di Napoli e Sicilia, riesce

    a doma-

    re tutte

    le ribellioni, servendosi

    di banditi addeshati

    e

    refibuiti

    (A.

    Melchione

    -

    Storia d'Abruzzo tra

    att

    e memoie. Penne, 1989).

    La

    popolazione

    soffre

    per

    i

    continui abusi.

    Le costesono nfestate

    ai

    pirati,

    Ie zone nteme

    dai briganti.

    r-_economia, ivace nel primo

    decenniodel

    secolo, anguenei decenni

    successivi,

    condizionata

    negativamente a tre

    elementidi fondo: latifondo,

    mancanza i bmc-

    cia di lavoroperdecessi chiamataalle ami, e pastorizia.

    Pesante'ereditdel

    secolo

    prccedente. pochi

    tentatividi dcosuzione

    spesso

    eranosolo

    occasioni

    per

    taglieggiarc1apopolazione,

    aumentarea pressione

    iscale

    o

    giustifrcare

    a[uninishazioni improwisate

    o incapaci.D'altra

    parte

    applicare eggi

    uniformi o cdteri unici

    di equit fiscalenon era avvertito

    neppulecome aspirzio-

    ne. Meglio l'abbandono

    e Ia mise

    a

    genetulizzata.

    La societ

    abruzzese,

    per,

    nonostante

    utto, riesce

    a dimosfiare, olhe le inevitabili

    soffereDze, n femento

    civile e una enta ibetazione

    dal

    peso

    ngombrate

    della feudatit.

    Seguirc 'itinerario

    abruzzesen

    tutto I'arco dei Seicento

    i

    porterebbe

    ontanoe

    que-

    sto non 10scopodellapresenteicerca,percici limiteremoai brevi cend giaespo-

    sti, utili alla coprensione

    della vita della

    nostracitt nella

    prima

    rnet

    del secolo.

    Ortona e il ducato

    di Para

    Gli

    atti notarili e i documenti

    elativi al 1600conseflari

    presso

    'Archivio di

    Srato

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    9/65

    di Napoli, Chieti e Lanciano appresentano

    on

    solo una

    fonte autorcvoleed origi-

    nale

    per

    I'interpretazionestoriogafrcadel Seicentoortonese,

    ma indicano anche

    una chiavedi lettura

    per

    capiree spiega& a eacezionalennovazione

    ulturale

    pro-

    mossadal nostro seminadocittadino

    a livello regionalenel secolosuccessivo, io

    nel Settecento. ercicerchiamodi seguircattentamenteo studiodelle fonti stesse.

    Il

    21

    febbraio

    1582

    Ortona

    per

    cinquantaquattromilaucativiene acquistata a

    Margheritad'Austria.

    Passa

    os dal

    Regnodi Napoli alle dipendeDze el ducatodi

    Parmae Piacenza, l

    quale

    rester egata ino al

    1734,

    quando

    Cado m di Borbone,

    figlio di Filippo V ed ElisabettaFamese,oltre che duca di Parma,diviene

    per con-

    quista

    re di Napoli e Sicilia e successivaente

    c di

    Spagna.

    comparecos l duca-

    to e

    frona

    resta egataal regno di Napoli e Sicilia fino all'uni d'Italia. Dunque

    Orton4

    per

    un lungo

    pedodo

    di tempo,cio dal

    1582

    al

    1734,viene ncorpomta n

    uDostatodel Nord Italia, insiemead altri territori abruzzesi.

    Afferma tesnralmenle delrnoMarino:

    Ortona

    u

    I'uhima citt che entr nell'orbita

    famesiano-

    z fiodalitA e soplattut-

    to I'anno, oltre che Ia sonnt sborsata

    per

    l'acquisto,

    anno

    pensare

    a

    qualcosa

    di

    pit

    che non l'.more

    per

    I'amena

    posiTione

    di cui

    parb

    il

    De

    Cesariso

    per

    kt salu-

    brit dell'aia di cui

    parlaflo

    altri.

    Con

    molra

    probabilit

    Ortona signfc il com-

    pleamento

    i un disegno

    politico

    tendente

    fare

    de

    possedimenti

    amesani

    d'Abruzzo

    n

    potente

    stato omo|eneo. Con iI

    govemo

    di MarSherita d'Austria ha

    inizio infne una nuova

    ase

    dello

    eudalit

    regianaleabruzzese o

    pit

    ancorata

    aI

    possesso

    ondario,

    nto

    inclne

    al

    possesso

    egli ufri e aI controllo della burocra-

    zia

    (A.

    Marino

    -

    Margherta d'Austria e I'Abruuo,

    pag.

    19.Ofiona,

    1982).

    I,e affermazionidi Marino sono utte condivisibili, ma vanno ntegte con alcue

    riflessioni.

    Tutte e carte amesiane ell'Archivio di Stato

    di Napoli

    pa

    ano di stati famesiani

    d'Abruzzo e solo

    qualche

    ara volta di feudi d'Abruzzo. Comunque, l di h dei

    nomi, che

    pure

    a\Talllloun senso, erchiarmo i

    porci

    due nferogativi

    fondamentali:

    -

    perch

    Margheritad'Austria acquistaOfona;

    -

    in

    qualeposizione

    a citt

    viene

    a

    ovarsi dopo a morte della duchessa.

    Per dspondere,dpercoriamo con estremaessenzialit e tappe ondamentali

    del

    dcatodi

    Parma.

    Nascecome eudo dello stato della Chiesa iel 1537,qandoPapaPaolo II decide

    di affidado al nipoie Pier Luigi Famese.Diviene,

    poi,

    del tutto autodomo,ma

    gli

    attriti con o stato

    pontifrcio,

    che continuaa senti$i ffeditore, rcstanoe spessoiaf-

    fiorano.Un esempio ignificativo

    I'antagonismora il ducaodoardoFamese

    (1622-1646)

    e Uano \IIII Barberini, che

    provoca

    e due

    gree

    di Castro

    (Fov.

    Frosinone).La

    prima

    vittoria spettaa Pamn, che nel 194 col ftattato di Fenara

    riconquista Caso,

    la

    seconda

    al Papa nnocenzoX, che lade completamente l

    suolo a citt di castlo.

    Dunque, l

    piccolo

    ducato

    di Parma, utto concentato sulla ieraferma, accerchiato

    da statipi forti come Milalo, Veeziae i Presidi e 1o siessostatopontifrcio, che

    possono

    agocitarlo n ogni momento,cercaaffannosamenteno sboccoa marc e

    alea$zeda contappoe agli stati

    con cui confina. Le tene d'Abruzzo sono un

    mezzo

    pef

    conservare na orte alloanza on il rcgto di Napoli. una conferma

    pu

    venire

    ancheda un'attenta osse azionedella carta

    geografica

    del tempo. Ofiona,

    poi,

    ha

    qualche

    equisito

    pi.

    Ha uno sboccoal maree

    quindi

    una

    dignitosa

    pos-

    E

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    10/65

    sibilit

    di commercio

    arittimo

    con l'altra

    spondadell'Adriatico

    e indirettamente

    con Oriente.

    nanobill

    devota fedele

    in6ne 'a$enza

    di un potere

    baronale

    fofe,

    che

    possa

    ivendicare

    erreni

    e

    gabelle.

    Tutto

    il tenitoo

    ortoD;se

    nfafti, ville

    comprese,

    ppartiene

    ella

    quasi

    otalit a monasteri,

    onventi,

    benefici

    ecclesiasti_

    c o aI capitolodi S. To[maso. I rali conti o barcni locali vivono arroccatinelle

    loro

    posizioni,

    non riscuotono

    affatto

    a simpatiadella popolazione

    e sonoessi

    stes-

    si sottomessi

    i vescovi.

    Riferiamo n

    soloepisodio_

    el 1613 l

    vicario

    generale

    della diocesi

    di Ortona

    e Campli, Tommaso

    Acquistucci,

    ra le

    altre incombenze

    i

    caratterepastorale,

    ha pule

    l'onerc

    di far rispettaregli

    obblighi

    ai baroni.

    Infatti

    alla

    morte di Don

    Scipio Arcuccio,

    barone

    del castello

    di Arielli, dvendica

    con

    un

    documento

    crtto,

    diritti dell'arcivescovo

    di Lanciano,Galatino,

    al

    quale

    spettano

    per

    eredit l

    miglior letto

    con tutte le

    suppellettili,

    l miglior cavallo

    con i

    guami-

    menti

    e la spada.La

    moglie del

    barone,Feliciala,

    e il figlio

    prospero,

    nominano

    due

    procratori

    e impugnano l decreto,chiedonodi non essere ih molestatie siappellanoal Papa. l 26 agostodelle

    stessoanno,

    e

    proprio

    nel castellodi

    Arielli, il

    notaio, Domenico

    Antonio

    De Nardis di

    Lancianoregisha,

    n un

    atto formale,

    la

    ferma volont

    di

    madre e figlio

    a resistere,portandoper

    motivazioni

    il fatto che

    Feliciana non

    ha ancora

    ricewto la

    delega come

    nutrice, la

    brevit del tempo

    a

    dsposizione.

    a

    consuetudine

    i buoDi appofi

    a vescovo

    baroni lemoiei

    L-

    4.. Aninori.

    A cura di

    M. Scioli. L'Aqula,

    D.A.S.P,

    1995).

    loutile

    dire che

    'erede del

    baroneavr torto.

    Anche se

    non si trova

    un documento

    inoppugnabile,

    uttavia

    il 22 febbturo

    1626, come

    isulta dal

    registro dei

    battesimi,

    hospero

    Arcuccio

    barone

    presente

    nella

    cattedmledi

    S. Tommaso

    n

    qualit

    di

    compafe erun batEsimo. unquea riconciliazioneasenzaltroawro u; prezzo:

    l'ubbidienza.

    Allora possiamo

    concludere

    dicendo che

    Ortona e tutti

    gli

    stati d,Abruzzo

    faffto

    parte

    di

    un

    preciso progetto

    politico

    per

    creare

    uno stato orte

    da

    parma

    all'Italia

    centraleda

    contappone

    agli altd, a

    galanzia

    di equilibrio

    e come

    basedi lancio per

    altre conquiste.

    Cado III di Borbone,

    duca

    di Parma,divenendo

    e di Napoli

    e Spagna

    nel l?34,

    interprete

    autentico

    di un sogno

    durato oltre 100

    anni.

    Ortona tra

    'ragmstiche

    regie',egabll

    L archivio

    amesiano

    asce

    a Parmanel 1592

    con Ranuccio

    Famese.

    l ouale

    decretaa sislemazione

    i tutrj documenri

    elativi

    a suanonna

    Marshirira

    d Austria

    adAlessandro

    amese

    uoDadre,

    L archivista

    CesareRipa

    dispone

    utte ie carte

    per

    argomenti

    e

    in

    ordine alfabetico,

    aggiunge

    poi

    altre

    provenienti

    da Roma.

    Francesco

    Morcsco

    prosegue

    nel riordino

    e nel 1621

    ascia un

    apposito verbale,

    quasi

    a testimoniafe

    a fatica

    certosinadunta per

    anni.

    Carlo III

    nel 1734

    porta

    con s tutto

    I'archivio a Napoli,

    dove resta

    ino ad oggi,

    nonostante

    danni

    subiti nel

    1799, al tempo

    della Repubblicaparteopea,

    e nel

    1943a causadella seconda uera mondiale.Tutto I'archivio famesiano omprende

    attualmente

    300

    pergamene

    e olfie

    mille unit archivistiche.

    Di queste

    oltre

    12

    fasci

    riguardano

    solo la nostra

    citt. L esame

    accuratodi

    tutti i fasci dchiederebbe

    anni di studio.

    Per

    ora ci limitiamo

    a interpretare

    olo alcuni

    quadri

    riassuntivi.

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    11/65

    Ortona

    n tutto il 1600,ma soEattutto

    nella

    prima

    mea del secolo,

    vive una situa-

    zione drammatica,

    Dipende

    per

    tutti

    gli

    aspettianminisativi

    dal duca di Parma,a

    lui

    pagapuntual_

    mente asse

    e

    gabelle,per prammatiche egie ed ordini, emessia Napoli

    e accettati

    a Pama, diventanovincolanti per la cift. Il risultato unapressione iscale nso-

    stenibile,

    accresciutan ogri occasione.

    Il duca di Pama nscuote

    n Orton4 attaverso i suoi

    amminisftatori,diversi

    paga-

    menti fiscali, tla cui la

    gabella

    della farina. Purtroppo

    nel 1613 a

    gabella

    viene

    incassata a un altro creditore,

    l

    quale

    evidenteme[teapprcfitta

    della disattenzioDe

    altrui

    per

    saldarc

    l conto.

    QuaDdo

    l duca,

    che dsiede lontano, non dscuole,

    si

    rivolge

    alla Cameradella Sommaria

    a Napoli., che agiscecomeun

    tribunaleammi-

    nishativo e fibutario.

    Essadidme tufte le controveisie

    eudali, iti tla baroni,

    pva-

    ti e

    universit, struisce egolad

    processied emettedecreti nappellabili,

    servendosi

    anchedi consulte.

    Per l casospecificodi Ortona, a

    Regia Cameraesamina

    li

    atti

    e dedeta chegli affittatori sonotenuti improrogabilnente a pagare l dovuto alla

    corte

    pamense. n casodi mancato

    pagamento

    schiano

    cinquantaa Ii di calcele

    e

    comunquedevono essere mmediatamente

    ostituiti, siano essi sindaci

    o nobili.

    Infi[e

    gli

    anminisatori

    sono obbligati ad aggiornarc

    a ]ista di cassieri,esattorie

    corpi di entratacon i relativi

    tempi di

    pagamento.

    RanuccioFamese

    1592-1622)

    accetta a

    pmmatica regia e I'ordinalza diviene

    esecutiva

    Archivio

    di Stato di

    Napoli

    -

    Archivio Famesiano vol.

    1207

    -

    II

    -

    n.4,

    pag.

    2 e 3).Comunquea verten-

    za si

    protrae

    ino al 118.

    nfatti I'afnftatore AndreaMatteo

    De Pizzis descea sal-

    dare

    conti aehati relativi al

    periodo

    settembre

    1613-agosto1619, mentre alla

    datadel 12 taggio 1618 estanoancom rsoluti i ttibutr otdimti

    (Arch,

    Famesiano

    -

    1207

    -

    rol. II n. 5). Dalla nota delle

    gabelle, elative al 1629,emerge a realecon-

    sistenzadelle tasse he a citl deve

    sostenerc,ma

    qui,

    comenei documenti

    gi

    esa-

    minati,

    risultano solo i dati complessivi,non

    quelli relativi ai tuochi. Riportiamo

    alcuni nomi

    pi

    curiosl

    gabella

    dei dann

    dati

    p.

    93;

    gobella

    della bastasio

    p.790.50; gabella

    della sfondaruradel barile

    p.

    26;

    gabella

    dei ni e usdolane

    .

    2451; il bonatiusdei

    omai

    e

    arinai

    p.

    500;

    gabella

    delln cattapahza

    ;

    gabella

    della macina

    p.

    j600;

    gabella

    dei

    pesi

    e msure

    p.

    1600;

    gabella

    dei

    euAi

    e buccilt-

    ria

    p.600 (Arch.

    Famese

    1207 rol.23-5).

    I frmchi in tuona nel 1631sono917, di cui soltanto96

    bonatenenti.Ogni famiglia

    paga 15 granacome tzuisaordinaria, 48 per le fanterie spagnole,91 per i soliti

    donativi, 8

    perch

    alcuni

    fuochi sono venuti a mancmq 63

    per

    altri donativi.

    La

    tassa nnua omplessiva,empre

    er

    l 1631, di 4561 ar,moneta iciliana, enza

    alcuna

    disparitdi hattameDtora rcsidenti e

    forestiei

    (Arch.

    Famesano 12202

    vol Z). Comunque,

    titolo di curiosit,diciamo che

    gli

    aretrati insoluti

    continuano

    ad accumularsi

    er

    ttto il secolo,

    con rateizzazioDi

    erfino

    rentennali

    Arcfr.

    Farnesiano 205

    Memaie

    per

    l'Abru7xo 50.51).

    Tbuppe e ordini

    capitati

    Anche se 'Italia toccata

    marginalnentedalla

    gBerra

    dei Trent'anni, che

    nteress

    solo la Valtellina e il MoDferrato, e regioni dircttamentegovematedalla Spagnao

    da essa nfluezatesono

    ettemlmentesoffocateda amrolamenti,

    azzie e ricatti di

    ogni

    genere.

    l

    popolo

    ortonese,nfatti,

    pi

    della

    pressione

    rscale, eme

    gli

    attacchi

    corsari sul marc e

    cercadi difendersi n ogni modo. Per

    paa

    della

    peste

    scaccia

    10

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    12/65

    perfino

    Ie barche

    orestiercche tentano

    di

    pescare

    elle sue

    acque.D'alha

    parte

    l

    captano

    generale

    del

    rcgno di Napoli

    paficolamente

    attento e sollecito

    rclla

    nomina dei capitani

    di

    guera

    spagnoli,

    che hanlo I'obbligo di difendere

    Ortona e

    le suecoste.

    Tra i

    pi

    noti ricordiamo

    D. FrancescoHerera,

    cavaliercdell'abito

    di

    Sant.agoOrdi i capitati l62q eD, Anto o Sotelo 15giugno1631). utroppo

    il

    presdente

    el

    supremo onsiglio d'Italia

    non si limita solo a

    questo.

    Emette

    rl spagnoloun

    bando

    perentorio

    con cui chiamaalle

    armi

    le genti

    d'Abruzzo , armate

    di archibugio,spada,

    polvere

    e micci

    (Otdn

    1630).Orton

    risponde

    on 187

    giovani.

    L

    elenco ompletodei nomi

    privo

    purtroppo

    det'et,

    ma a

    franco

    sonosegnateutte e

    armi richiestedal bando

    Arch.

    Fameskto 1202

    -

    23-24).

    Il documento

    i

    inquietade giunge,per,

    da Sulmona,dove

    si

    stabilita uDacom-

    pagnia

    della fanteda

    spagnola.l

    comandante edro

    Sanchez, conoscenza

    ei

    debit ortonesi

    nei riguardi del duca

    di Pama, rivo8e ai

    magisfati, sindacie a

    tutti

    quelli a cui spetta l reggimento ellacitt di Ortonaun ordinepercntorio, he

    suonacome

    un vero e

    proprio

    catto, Essi dovrannoversare

    16

    granaper

    ogni

    sol-

    dato

    e il doppio agli ufficiali,

    altrimenti una

    squadradi mlitari occuper

    a cift

    fino al

    pagamento

    ell'ultima

    grana

    e con una

    penalit

    di mille ducati

    (Arcrr

    Farne ano I 202, 23

    24).

    Questa

    olta

    rateizzazioni

    e dnvii norl sono affatto

    previsti.

    Ma non

    per

    tutti

    i

    paesi

    d'Abruzzo cos.Atri

    ricorread uno

    sFatagemma.uor Ottavia,

    abbadessael

    monasterc

    di S. Chiara,

    compra

    per

    1000 ducati,

    con I'aiuto frnanziario

    di alcuni

    nobili locali, un

    mulino occupato

    alle ruppespagnole.

    ueste

    onocostrette

    sloggia$ immediatame\teRegestoergamene tri - yol. Il n. 769.L'AquiIa, 1985.

    Popolazione

    e registri

    parmcchiali

    Presso 'archivio parrocchiale

    di

    San Tommasosono

    gelosanente

    onseflati sei

    registri

    rifedti al 1600

    e riguardano matrimoni,

    morti, battezzatie cresimati,

    utti

    in ordine

    alfabetico.Sono una

    vastissimae ricca fonte

    di notizie. I'unica

    Dresente

    in Onona

    perquel pedodo.

    mai studiara i 6ni

    di unasroriografiaocale.

    registri

    dei matrimoni anno

    dal 1615al

    1744,

    quelli

    del banezzati al

    1626al 1698,dei

    nesimati

    dal 1624al 164.

    Il

    primo

    nterogativo

    riguardal

    perch

    sistono ei \,'roti emporali

    e imputabilia chi.

    lncuriadei redaftod, ssenzai direttiveprecise soltantoI casoche,dopo e

    distruzioni belliche,

    ha

    permesso

    r vassero ino a noi solo

    alcuni registri?

    Rispondere

    impossibile.

    Ci

    limitiamo

    a osservare'esisterite.

    Il

    Concilio di Trento nel

    capitolo del Matrimonio

    (sess.

    XXIV) aveva ibadito

    non

    solo la sacmlite I'indissolubilit

    di tale

    sacramento,ma con il dedeto cosiddetto

    Tametsi aveva

    dichiaratonullo e invalido

    il matdmonio segreio.

    Restava, ome

    unico

    mafimonio effrcace,

    olo

    quello

    celebnto dinanzi

    al

    parroco

    competente

    a

    due o tle testimoni.

    Infatti tutti i matrimoni

    ofonesi vengonocelebrati

    davanti aI

    parloco

    e alla

    presenza

    di testimoni, secondo l

    sacao ito della ChiesaRomana,

    nella chiesacattedraledi S. Tommaso,unica parrocchiaortonese,e solo eccezio-

    nalmente

    a S. Biagio, Santa

    Croce,SantaMaria della Pace,

    S. Matteo, Santa

    Margherita

    e S. Bartolomeo.

    Solo alcuni nobili

    possono

    permette$i

    il

    matrimonio n casa,come

    ad esempio l

    sig. Tommaso

    de Bemardis e la

    Sig.ra Cecilia Geflasone,

    che usufruisconodi un

    permesso

    el Vescovo

    onafaccia

    7

    giugno

    1661).

    l t

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    13/65

    Anchenei matrimoni

    n Chiesa nomi dei

    nobili sono

    preceduti

    da si8lore

    e signo-

    ra,

    gli

    ali

    non hanno nessunappellativo.

    Alcune not^zioni

    palticolari riglardano

    la residenza,

    a testimonianza i stato ibero

    per

    i forestieri e

    gli

    accertamenti

    ffet-

    tuati

    presso

    a cosiddetta

    torte

    episcopale ,e

    dispense

    er

    nozze a consatrguinei

    fino al teo gradodi parentela, decreti rasctti in latino. In nessun aso isulta il

    mestiere

    esercitato, omeawiene

    invece n un frarnento di fuochi

    di 13 famiglie

    ortonesi

    che operanoa l-anciano

    e risiedonoa Frisa. Sono

    n maggior

    parte

    nucei

    di

    sette

    -

    otto

    persone;

    l capofamig]ia

    quasi

    sempreesercita l

    lavoro di frnaro,

    carbonaro,

    amiciaroe

    pizzicaolo

    (Arch.

    Famesiano 1202 23.3).

    I rcgistri delle cresime

    iportano a formula iniziale

    col nome del vescovo, succes-

    sivamente

    a data e I'elenco dei cresimati,

    con a fraDco rispettivi

    paini e mai-

    ne.Trascurano'eta e saltano

    li

    annidal 1653al 1661. mesi

    scelti

    per

    'ammini-

    stazione

    del sacmmento ono:maggio,

    giugno

    e luglio.

    Per

    quanto

    riguarda

    l libro dei battesimi, esso

    quasi

    del

    tutto restaurato,nella

    maggiorpafle lleggibile con un udco dato certo: e pdmeletterc dell'alfabetopar-

    tono dal 1670 e

    vanno fino al 1698. solo dalla

    lettera F alla lettera N i nomi dei

    battezzati

    annodal 1625al 191:

    pertanto dati sonomolto incompleti.

    Tutti i registri nella

    prima pagina

    mostrano l decretovescovile,

    secondo I

    quale

    chiunqueosi

    stapparc o altemreuna

    pagina ncorre nella scomunica,a cui assolu-

    zione dseata al

    vescovo.

    Quadro

    riassrtivo

    Amo

    Fuochi Crcsimati

    1582 800

    1625

    ta6

    r6n

    1628

    1629

    1630

    t63t 917

    1632

    l33

    1634

    1635

    1636

    1637

    1638

    r639

    1640

    t&l

    1642

    \643

    \644

    1645

    164

    164',7

    1648

    1649 850

    1650

    tz

    94

    229

    120

    4l

    382

    Matrimoni

    3

    2'.1

    23

    10

    9

    2

    ,7

    8

    9

    l 6

    l 6

    l 3

    9

    21

    I

    u

    2l

    t'7

    13

    zl

    t4

    30

    30

    t7

    24

    Batlesm

    F - N

    15

    53

    46

    33

    54

    25

    3 l

    49

    26

    30

    62

    48

    54

    34

    n

    19

    5

    z8

    6

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    14/65

    l65

    l i2

    | 53

    Parmci

    776

    l l

    23

    20

    1625 1647:D. VincenzoRainaldi D. Frcesco Bcciarcllo

    1648 1653:D.

    Marc.AntonioVillimasni

    D.

    AntonioPeragalli

    1653 l55:D.

    CiovanniBattistaRossi

    i656

    -

    l58:D. Tommaso

    arscia

    l57: D. Giuseppe lbe.ino

    1658:D. Tomaso

    Salomone

    I59i D. Domenico

    ntonioDi Muccia

    1660:D. Silvio Beltino D. GiustinoPica

    Alcri sempi

    di rcgitrazione di nozz.e

    Ad 24 agosto1630

    Antonio Donenico di ToMsso di To

    o

    fum'n

    coneiunri h matfinonio secondo il rito

    dello

    Santa Chiesa Ronana da ne D-

    Wncenzo Rainaldi catunico e curco et

    Silvit di Giova i

    Mafteo Polidoro a a

    presenz.a

    i Francesco de a Viola Pircione di

    Cetii ed altri.

    Add 12

    siusno

    1630

    Blasio

    Cio.

    Don.co

    il Barhcio et Gio. d'Aamo

    urcno

    congunti in narimonio iwta R.S.R.E.

    da me D.

    llnc. Rainaldi canonico e curdo alla

    prcsenza

    di Gio. TomassoMassemino

    Cieri

    Atldi 23 agosto 1630

    Frcnces.o Giuseppedi Pierc suielto

    e Camilla di Giusepped Casola

    utuno

    congiunti

    in nari

    nonio .la D. Vn.enzo Rainaui

    .anonico e curato iwta R.S.R.E.

    alla

    prcsenza

    di nastr Antonio

    tnas eino, Evange

    i sta baie rc-

    Add 29

    oprile

    1630

    Io

    Don

    tanc.

    Rainaldi canonico

    cunto

    faccio ede

    cone I clenco Pierc di Pierc

    amico esta

    publicato

    il natimonio da

    contmffe trc Gioyanni Battista

    CawlLino et Chiara d Aniona

    pet

    rc

    Siomi Jsivi

    iner niss&e

    solennia e cora

    populo

    et niuno

    opporto rcsistenzache

    posa

    impe-

    de il suddetto nafinonio

    e hauendo nt6o iI lotu .onsenso

    u

    celebrcto il suddeonaniho-

    nioiwaR.S.R.E.

    et alla

    prcsenza

    di hgelsta Baierc

    il S.re Frunco Rugietu e ali.

    Addi 2 xbre

    (dicenbrc)

    1630

    TomassoDe Tello

    e Beatice di M. Gio. Paulo nassarc

    umno

    congiuni i rcnionio .la ne D.

    \tnc. Rainaldi cak.

    E cwoo wta R.S-P.E.alla

    prcsenza

    di Frc cesco Uola.

    Add Snassio 1630

    Il S. Pierc Paulo d Rado et

    Giu anza Cruzziero

    urono

    conqiunti in hatimono

    da ne D.

    Vnc: Rainald canonico e cunto iutta P.S.P.E.

    alla

    prcsen

    a di D. Tomaso

    Costantino et FraL

    Add 29

    gemarc

    1640

    Il Sign. Alessandtu de Fedenci e la sign Gi la Massatu

    umna

    congiu\ti

    in narinono secon-

    do RS.RE. a D- Fnncesco

    Bucciarello .uruto alla

    prcsenz.l1di

    arcnzo

    fearcse

    haryelista

    Add 20februm 1640

    Andrea di Pesarc et AWea

    d.i Fabizio

    ltrcno

    consiunn in

    nattimonio itrl;ta R.S.R.E.da Don

    Fruncesco Bucciarcllo

    cunto alla

    presenal

    di Marc. An|

    Massenino, e bangelisa Baiero

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    15/65

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    16/65

    Ad 6 gennem1637

    AngeloAntonio

    glio

    legnno e Mturule di Flaninino Fernrese e AntonioPulcino

    u

    bauez-

    zato

    do

    nu

    d. VncenzoRainadi curcto wta ntusS.R.E. compadrc

    u

    /// sok Ia comadrc a

    Add 28

    gennaio

    1630

    N.ol Innado Tonasso

    slio

    lesitino et naturuledi Lreto

    Cola et GiovannaPonpilio

    1t

    ba-

    tezzaoda me don Vic. Rana o canonicoe curuto iwta i-S.R.E. il

    conpadrc

    u

    il Sig.re

    Gercnimol Bemald' la conadre a S.ruAnM Stis.

    Conclusioni

    Nella

    prima

    met del

    1600 a vita degli ofonesi funestatada obblighi militari,

    tassee rivendichedi ogni tipo ha corte fanesiana,da

    cui Ofona dipende,e

    quella

    napoletana,

    che impone leggi e dirime connovemie con la forza delle alleanze.

    Completa l quadro,per nulla confoante, la pestedel 1656con i circa 1500morti

    (L

    DelUecchio D.A.S.P

    976-78,

    ag.

    83).

    Eppure contadinicontinuanoa coltivare

    gmno,

    veccia,uva, fichi,

    ulivo e un

    po'

    di

    lil|.o

    (E.

    Polidoro

    -

    S, Maria d Costantnopol n Ortona. l99l), i conciatori di

    pelli,

    funari, carbonarie

    pizzicaroli

    a sgobbarcda mane

    a sera; commerciantidi

    gno

    a venderee

    comprare n Puglia e sull'altra spondadell'Adriatico; i nobili

    a

    venderc erreni, contrare censi e lasciareprebende;

    l capitolo a

    prendemeposses-

    so, dpetendo a

    solita cerimonia: n canonico ammina ul tereno, smuove a

    terra, spezzaalcuni mi

    di alberi senzahovare opposiziore

    (D.PS.

    -

    Regesto elle

    pergamene ell'Archvio capitolaredi Ati. A cura d B. TrubianLVoL I. L'Aquila,

    1985. a n. 858an.

    909).

    T\rtta la cittadinaMa accoglie

    gli

    scampatialle due

    guere

    di Castro e i vati forc-

    stieri, li integn nella

    comudta locale,

    quasi

    sempre accolta ntomo al suo santo

    Paono

    S. Tomnaso.

    Solo nella seconda

    et del 1600,

    per,

    l

    popolo

    ofonese dprendevivacit e vigo-

    re e s'incamminaungo l

    sentiero

    ei

    secoli.

    fuona, cenhodi

    culta regionale, el Settecento, ttravercol Seminado; i

    profon-

    da innovazionedi idee ta

    '800

    e

    '900

    ,

    dusch ad

    ofiiite appieno a sua icchezza,

    fatta di lavoro e creativit, al contestonazioDale d europeonel Tezo millennio.

    BTRNARDI

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    17/65

    LA STRUTTURAMMINISTRATIVA

    Nel XVII secolo Ortona faceva

    parte

    del Regno di Napoli con assoggettamento

    feudale alla famiglia Famese.La concessioneeudalepernon sotaeva la citta

    dall'obbligo del

    rispetto

    dele leggi del rego

    giacch

    dettaconcessione ra sempre

    e soltantodi

    godimento

    del beneconcesso mai di

    propriet

    e di autonomia

    olitica.

    Le strutture

    giuridiche

    ed amministrative della citt erano

    pressoch

    dentiche a

    quelle

    degli altd centri dell'Italia meridionale

    con

    qualchevariazione

    egata

    princi-

    palmente

    alla morfologia del

    paese,

    al suo sviluppo economico,e all'aspeftosocia-

    le

    e

    religioso.

    In Ortona a stluttura amminisativa che

    govemava

    a

    citf era abbastanza mpia;

    la

    quasi

    otalit

    delle

    caliche veniva rinnovata

    nella riunione del Consiglio decurio-

    nale del 15 agostoe

    gli

    incarichi avevanouna durataannuale.

    Per meglio comprenderea macchina urocratica el'Universit i Ortonanel

    XVII secolodescriviamobrcvementee stutture e

    gli

    incarichi

    pi

    impofanti.

    Il Parlamento

    generale

    Era compostoda tutti i capi famiglia dell'Univenit

    (nobili,

    borghesie

    popolani).

    Stabiliva

    patti

    di alleanza,

    girava

    ede alle dinastie,deliberava a

    pace

    e Ia

    guera

    con altre citt, nominava membri del decurionato.

    Il Consiglio decurionale

    All'inizio del SeiceDtol Consiglio era composto

    di

    40

    decurioni

    (termine

    mpro-

    prio

    utilizzato

    per

    indicare i consiglieri) e il suo numero venne ddotto a 35 nel

    1671. I Consiglio i duniva n seduta rdinarial 15 agosto i ogniannosuconvo-

    cazioneamunciatadal piauaro o'\ubicta

    (baDditore).

    a sedutaera annunciata

    da 40 dntocchidella campanamaggiore

    ella Cattedrale. ella riunione,che si

    tenevaalla

    presenza

    el Govematore, i

    procedeva

    lla ripaftizione delle cariche; l

    Consiglio,

    inoltre, deliberavasui lavo

    pubblici,

    imposte, salute

    pubblica,

    difesa,

    pubblica

    struzione, este,ecc.

    I decurioni erano eletti a vita e

    quando

    uno di

    essi mova, la sostituzione eniva

    fatta dal ParlamentoGenerale enendo conto che i figli succedevano i

    padri

    e

    quando

    uD casatosi estingueva, eniva chiamato

    a far

    pafie

    del Consiglio un rap-

    presentante

    ella famiglia che egli

    ultimi anni aveva aggiunto a maggiore

    dignit ociale.

    I Sindaci

    Venivanoeletti h numero di due e costituivaro

    il

    potere

    esecutivodella citt. Se

    uno

    di

    essi

    moriva, restava n

    carica 'altro nno alla nomale scadenza; e venivano

    a mancarc nhambi l

    poterepassava

    l Mastrogirato. otevano

    ssereieletti

    dopo re anni dalla scadenza

    el

    loro

    mandatoa condizioneche non fosserodebito-

    ri dell'Universit e che conti della loro amministrazione, he erano enud

    a

    pre-

    sentare fine mandato,avessero ttenuto l

    parete

    avoreyoledei Razonala rive-

    dere

    Ii

    cont

    I:

    et iassima

    per

    esserc letti era di 75 anni.

    Il Mastmgiurato

    Il compito di eleggere l Mastrogiuratospettavaal Consiglio decurionale.Egli era

    presente

    tutte le riunioni del Consiglio e il suovoto era soltantoconsultivo.A lui

    era affidata a responsabilit ell'ordine

    pubblico,

    a vigilanza nottna dolla cita,

    l

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    18/65

    il conolo

    della chiusura

    delle sue

    porte e l'oEarti'zzazi,o\e

    dopo due ore

    d

    none delle

    ronde di vigilaaza.

    In caso di risse

    o rapine arrestava

    colpevoli che

    venivano

    poi giudicati

    dal

    Govematorc.La sua

    uscita n citt era

    annunciata a

    tre

    souiti di omba.

    Ii Barigello. Ufficiale di polizia di nominaducalealle dircttedipendenze el

    Govematore.

    l

    prescelto

    era normalmente

    n forestiero

    e durava n cadca

    un anno.

    tr

    Casciem.

    Compto

    del Cascieroo

    Erario, di nomina del

    Consiglio decuonale,

    eradi

    prowedere

    lla iscossione

    i tutte e

    entlate ell'Universit.

    o si sceglieva

    tra i cittadini

    idonei e dell

    pii

    acolfos

    in

    quanto, n caso di mancato

    nhoito

    delle

    tasse, ra enuto a

    rinftancare 'Univenit

    della

    porditasubita.

    tr Catapane,

    EIa incaricatodi fissate

    prezzi

    di alcuni

    aimenti, specialmente

    el

    pesce,e di verificare

    pesi

    e

    le misule usatedat

    venditori.Applicava

    e dscuoteva e

    multe in materia

    annonariae

    poteva

    persino

    ordinare

    I'aesto

    per

    i colpevoli

    di

    ftodecolti in flagranzad reato.

    I Razionali a

    riveder li conti delli Sindaci.

    Figure

    simili agli attuali

    revisori dei

    con],

    i Razionali a

    rtveler Ii cont erano

    nominati in numero

    di due e venivano

    sceti ra

    persone

    slraneel Consiglio.

    Il Giudice

    Civile, La sa

    competenza, olo civile

    e abbastanzaimitata,

    e eserci-

    tata nel solo territorio

    comunale.

    Il

    Mastm d'Afti della CoreCivile,

    coispondente

    all'attuale Cancellierc.

    tr Gidice ai contratti,

    pubblico

    ufficiale

    la cui

    presenza m necessalia

    per

    dale

    validit a

    qualsiasi

    atto

    giuridico.

    tr Cancelliere,figuraquasisimile all'attualeSegretario omunale, incaricatodi

    redigere

    gli

    atti dell'Universit. Normalmente

    ta laeato

    D ufroque ure

    (diit'

    to civileed ecclesiastico).

    Il Maestro di

    scola

    publico

    che

    nel 1600veniva

    icompensato

    con

    cento,

    et

    .lodec

    ducati d

    provsione

    'anno .

    I Medici della Citt.

    La hrtetadella salute

    pubblica

    era considerata

    no de compi

    ti essenziali

    della Universit.

    Difatti nella deliberazione

    decurionale

    del 30 aprile

    1600 roviamo

    che 4 esta Citt

    tiene salariato tre medici

    con

    provisone

    di

    ducati

    Il Consiglio, noltre,Fowedeva adeleggereatd cittadini a ricopdre ncaichipub-

    blici

    particolari

    come

    Procuratori delle

    chiese dei conventi

    della citt, i

    Procuratori

    del

    porto

    e scalo,

    Pmcuratori delle

    fonti, i cui compiti

    sono acil-

    mente ndividuabili.

    Venivanoaiche

    nominati due Eletti

    della Sanit

    per

    Mare e

    per

    Terra incancati

    di controllare Ie fedi

    di sanit di ogni

    nave o forestiero che

    arivasse in citt, e i Cavallari

    ossiasoldati

    a cavallo addetti alle

    torri costieredel

    Foro,

    di Mucchia e del Morc.

    I1 om compito era

    di sorvegliare a

    costadi

    giomo

    e

    di nottee di awisare

    a citt in casodi

    awistamentodi navi

    conare o turche.

    Figure tipicamenteortonesi

    erano tre Eletti

    a tener le chiavi

    del

    glorioso

    Apostolo Santo Thomasso, una carica

    di

    gande prestigio che veniva affidata

    a

    personaggi he n citt godevanodi maggioreprestigiosociale.Tale carica era tal_

    menteambita

    che deputati,una

    volta eletti, facevano

    di tutto

    per

    no nconsegnarc

    le chiavi a

    fine mandato antoche,

    pi

    volte, l Consiglio

    decudonale dovuto

    intervenire

    per

    nvitare

    Deputatiche non avevano

    pi

    titolo, a consegnare

    i nuovi

    eletti

    e chiavidell'umadelle eliquie

    ell'Apostolo.

    l 7

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    19/65

    TAMMINISTRAZIONE

    ELLA

    IUSTIZIA

    In tutto

    il territorio del

    Regno a

    giurisdizione

    penaleper

    i reati

    maggiod apparte-

    nevaal rc che la esercitavaattraveno i suoi uffici distrettalie provinciali. per i

    rcati minori

    che comportavato

    multe, ammende pene

    detentive

    di minorc entit,

    la

    giustzia penale

    era affrdata

    al Govematorc,che

    rappresentava

    li

    interessidel

    fedatario.

    Il Govematore

    Em ilpprcsentante

    n citt

    del feudatario,da

    cui venivanomjnato,

    e durava n

    cad-

    ca un anno.

    Tra suoi compiti

    vi era

    quello

    di

    presenziare

    utte e

    sedute onsiliari

    per

    riferire

    al Duca dell'andamento

    della

    buonaconduzione

    ella vita amministrativa.

    Amminishava

    a

    giustiziapenale

    cosiddettaminore

    e so\,Taiendeva

    quella

    civile

    neLsenso

    he

    giudicava

    n secondo

    ado li

    appelli

    roposti

    .lle enrenzepronuncia-

    te dal GiudiceCivie. In primo gradoavevacompetenzaullecause ommerciali.

    I1

    Covematoreesercitava

    nche

    poteri

    auninishativi

    di contiollo

    sull,Universit

    e

    controllava a

    regolaredscossione

    elle imposte.

    n Giudice Civile

    Era di nomina

    del Consiglio

    decurionale d esercitava

    a sua unzioneper

    un ano.

    Doveva

    necessariamente

    sseredottore

    n legge ed eta

    competentea

    giudicare

    e

    contoversie

    rclatrve at danni

    dati'

    ,

    ossia i

    danni causati

    alle coltivazioni

    daeli

    admali erranti. quelle

    elarive li

    aJfi(odelle

    gabelle

    . in

    genere.

    tufli ico-n-

    tratti di

    affitto relativi ad mnobili.

    Aveva I'obbligo

    di tentare

    a concili^zione

    a le

    parti

    e il condannato oteva

    appella$ialla sua sentenza avantial Govematore.Ordinariamenteqesta

    carica veniva affidata

    a forestied.

    I Giudici non

    poteva[o

    etsere i vil

    conditione,

    i

    ani,

    angafi,fgli di hierrci.

    nati llcgiftimi .

    UNA CITTA

    CON

    QUATTROMILABITANTI

    E molto difficile

    calcolarel numero

    degli abitanti

    di una cittadina

    pdna

    che ossero

    organizzati

    eri censimenti.

    Nel Seicento

    omenei secoli

    precedetrti

    i calcolavao

    'frocli

    . ossia

    gruppi

    amigliari.

    Questi

    eranocomposti

    d 4-5-6

    persone

    er

    media.

    l f1/ochi

    ctrc conosciamo

    ono

    questi:

    Del

    1595 emno

    917, nel 1648 erano

    859,

    nel 1669

    erario517, nel

    1696 emno 549. E pensabile

    he a popolazioneesidentein Ofiona nellapdma met dei Seicentosi aggimssentomo a 4000-4500

    abitanti.

    A met dei

    Seicentoci fu una

    terribile

    pestilenza

    che caus

    a morte di

    qualche

    nigliaio di

    persone.

    1 8

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    20/65

    LA

    RICOSTRUZIONE

    RBANISTICA

    In collaborazione

    on alcunisocidell'Associazione

    i Storia

    Paia,ho redatto na

    mappaurbanistica i Ortona,come essadovevaessere ei primi decennidel

    Seicento.

    E' una potesi di studio

    che si basasu documenti

    storici, comeatti

    notalili

    degli

    Archivi di Stato, e soprattutto

    sulle due mappe

    che sono

    pervenute:quella

    agostiniana

    el 1583,molto

    precisa

    nche

    ei dettagli

    quella

    e

    Pizzisdel 1685.

    Indubbiamente

    a citt era collocata

    quasi per intero dentro la cinta

    muraria che

    Giacomo

    Caldora avevacostrito

    nei

    primi

    decemi del

    Quatocento.

    Limpianto

    ubanistico era ancora

    quello

    romano-bizantino

    er

    Tenavecchiae

    quello dnasci-

    mentale

    per

    Terranova.Ho disegnato

    a cinta muraria con

    le

    pofe:

    Porta Caldali,

    PortaS. Giacoo,

    Portadel Camine

    (gi

    della

    Bucciaria),Portadella

    Madna,

    Pofia di S. Caterina.E' statacollocata 'area della zona ranata,dall'attuale Piazza

    del Teatro

    gli

    o i delle monache ) ll'Orientale,

    econdoa

    testimonianzai

    GiovanBattistade Lectis;

    a franadel 1506 ece sprofondare

    tre ntegre ie .

    sono stati ndividuati

    alcuni toponimi, sebbene

    uesti

    n alcuni casi ndicassero

    on

    solo

    unastrada,ma unazona. d esempio,

    iI collodi S. Giacomo ,

    orispondente

    atl'attuale

    via

    Cadolini,

    dove esistevauna antica

    chiesettadedicataa S. Giacomo,

    via Sofra

    per

    una chiesettamedievale

    dedicataalla sa[ta omonima,

    StradaGrande

    di Terranova S[ada

    Grandedi Terravecchia, ia

    delli Judei

    (\4a

    Giudea).

    Ho ripotato sul disegno

    gli

    edifici

    pubblici,

    come l Palazzo

    Ducale

    palazzo

    Famese),l palazzo ell'Universitil Comune), lcune casepalazziate ,ome

    quelle dei de Sanctise di altIe famiglie

    nobili ortonesi; nfine

    le chiese,sulla base

    di

    quanto

    scritto da Francesco

    aolo Recchini e Giovanni

    BoDanni:altra identifca-

    zionenguarda

    ConveDti sistenti ell'epoca

    ll'iDtemodella

    cinta muraria:

    gl i

    Agistiniani, Domenicari, Conventuali,

    Frati Minori o

    Zoccolanti, e Cistercensi

    di S. Caterina,

    Fatebenefratelli he n un sito

    che d oggi su PiazzaPlebiscito

    ave-

    val.o Dfro spidale

    Fuori

    delle mura rcstavanoaltre realt

    conventuali,come

    quella dei Carmelitanie

    dei Cappuccini,ungo

    a

    stmda

    che dava ve$o

    nord

    (attuale

    ia Roma) o dei

    Celestini,ungo a strada he davaversosud(attuale ia Costantinopoli),'area

    portuale,

    con

    magazzini,doganae arsenale,e

    fbntane.

    L ipotesi di studio

    permette

    di

    visualizzarcsul disegno

    a iealt urbanisticadi una

    citt organizzataungo I'asse Porta Caldari-Piazza

    on il Palazzo

    dell'Universit_

    Catte&ale-Castello,

    n asse he si martenulo

    al centrodella vita socae

    ortonese

    Der

    olte [ecentocinquanta

    nni,

    19

    Ju

    APRUZO

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    21/65

    LA

    SOCIETA

    RTONESE

    ATTRAVERSO

    N

    LIBRO

    ARROCCHIAL

    Nell'Archivio

    Parrocchiale

    ella Cattedrale,

    onoconservati

    versivolumi

    dei

    Iibri dei

    baftezzah,del

    cresimati,dei matrimoni,

    de morti,

    degli esposti

    trovatelli)

    e e

    StatidcllcAnime

    1814,

    1818 1854). pafire

    dal 1570, annodell'elevazio-

    ne a Diocesi

    della chiesaortonese

    i cumti e

    poi

    i

    parroci

    egistranoqueste

    mpor-

    tanti

    notzie egate i

    molteplicievenri

    ellavita dei

    singoi ndividui

    dellacomu-

    nit locale.La

    redazione i

    tali registrazioni

    ivenneobbligatoria

    olo dopo

    l

    Concilio

    di Trento

    1545-1563)

    d il loro

    studioanalitico

    offre uno

    spaccato

    dellasociet rtonese

    iccodi notr,,ie

    curiosira.l volume reso

    n

    consideazione

    per queste

    brevi note i1Liber Mortuorum che coplegli ani dal 1625al 1670.Lamaggiorpartedelleannotazioni fatta

    in una ingua

    molto vicina all'italiano

    attua-

    le; solo in

    rad casi si ricorre

    al latino. L

    elenco dei curati che

    hanno effettuato

    e

    registrazioni,raparcntesi

    'anno

    della oro

    prima

    annotazione, l

    seguente:

    Vincenzo

    RanaIIo

    1625).

    FrancescoBucciarello

    (1632\,

    Marco

    Anronio

    Vitlinapni

    |

    1647

    .

    L?onardo

    nonioBucciarcllo

    t648L

    Scipione i Monlp

    11650),

    nro;io

    Peogall

    (1651\,

    Gioyambattista

    e Ross

    1652),

    Nicol

    Mosca

    (t655\,

    Tomasso

    Rariscia

    (1657,

    di origine

    slava),Domenico

    Antonio di Tucco

    1659),

    Sitvio

    Bellino

    (1658),

    Giustino Pica

    (1661),

    Tonnaso

    Salamone

    7664\,

    Stefano

    Cnnera

    (1666),

    Vncenzo

    rescenzio

    1669),

    Domenico

    Bussaiulio

    1670')

    e

    GioseppeBellafante 1670).

    Ovviamente

    l numero

    dei defunti varia di

    alno in anno;

    eccoun esempio

    er

    decen-

    ni: 2l nel 1b30.55

    el 1640.

    l nel 1650. 2 nel

    1660 t6 net

    16i0.

    t

    picco

    i

    tocca el

    1656. nnodellaprste. uando

    morirono en

    75

    persone.

    defunti er

    ma1

    contagrbro urono

    umulati nei

    fossi i S. Spirifo

    (fuori

    Ie mura,

    a ridossodell,omo-

    n1m chlesa)

    e dei Vecchi

    Cappuccni

    f]uorile

    mura,dopo

    'attuale campo

    sportivo)

    e r\ell'

    Hospitale

    di S. Matteo

    (vicino

    Porta del Carmine,

    si affacciava

    suI,attuale

    PiazzaPlebiscito),

    ha essi

    si notanodue

    canoniciche

    probabilmente

    i etano

    Drodi-

    garj

    nellecureaj

    bisognosi:l curato

    don MarcoAntnjoVillimagni

    e don Marco

    Coccio.Diversi

    anche morti

    ammazzati,

    en 27 lra cri

    tre d'Archibugiata

    g

    donre danotare hecirca a met ono olda pagnolieedeschjJ.

    Molto rammente

    vengonocitate

    contradedell'agto

    ortonese:Caldari,

    Villa Tore,

    Vila

    SanTonmaso

    Villa Sant'

    Elena.Sono egnalate

    nche lcune

    iZocLvve-

    ro bigotte, rna

    anche lgli illegittimi

    e narrali:

    Antonio di Meglianco

    elio

    illegit-

    timo

    d'Antono di Francayilla

    di nes

    quindici

    nor

    (13/1011663),

    ntona

    glia

    naturalc di

    SantaSalvegna

    di Giulia nota mot

    d' anni tre incirca

    0^2/1666\.

    Spesso ccadeva

    he.per

    meglio dentificare

    l defunto

    o Ia defunta,

    ccorresse

    specficarel

    grado

    di

    parentela

    on una determinata enona:

    Caterina della Te

    a

    del Uasto

    moglie di Tomasso

    ella VoIa

    Caporale lella

    Torre del moro

    mor a 45

    anni (30/9/1654), omilia cioyannellidi Lancianosoceradi MastrcGioseDDe

    lmbastaromor

    a 82 anni

    27ll2l1655). iutia Ullante

    nollic di

    Franceseo

    cres

    spagnolo.

    o a 45 anni

    125t9/1667).

    ll

    16 agosto 1628

    s spegnealla venenda

    et di

    90 anni Md.lonna

    favostina

    del

    20

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    22/65

    ttignor)e

    Gior(an)

    Batqis)ta a

    letis,si tratta

    di Faustina 'Ambrosio

    di

    Vasto

    rsgnalala

    el 1980da

    Dino Pacaccio),

    edova terza

    mogliedel

    medico manista

    civan

    Battista e Lectis

    1522-1603),

    iene umulaa ccanto

    lle spoglie

    ell'il-

    lustre onsorteellaChiesa i s. Mariadelle

    Graze.

    Alcuni

    spiravano

    uori le mura: Paolo Venturodella Cit di I'ttficiano morse in

    campagna

    ella

    Torredel S8.

    Archidiacono

    e Pezais

    1212/1670),

    inone

    di

    Remabe

    della Citt di

    Pennad'et d'anni

    50 mora confessato

    n Campagnia

    nel

    Casone

    l Tomasso

    nt(oni)o ttlla Magna

    (2y?J1670).

    Da

    segnalateancora

    un Gasparo

    Petrillo scomparso

    50 anni

    circa il 19 maggio

    1657e sepolto

    n Cattedrale,

    orsecolui che

    ha dato l nome

    al toPonimo

    Rrulld

    (stradina)

    Petrilli

    (nella

    periferia suddel ceno

    abitato)

    I cognomi

    Tante

    notizie si

    possono icavarcda

    questo

    prczioso

    eperto

    d'archivio-

    Ad esempio

    vi sono n diversi

    modi annotati ognomi

    che troviamo

    trascritti

    nel Catasto-

    Onciario el

    1751 che,

    pur

    modificati,

    ono

    iuntisinoa noi

    ccone lcuni:

    Albanese

    provenienti,

    partire allaseconda

    etdel

    '500,

    dallavicina

    Albania)'

    Bemabeo

    appena

    rapiantati

    da Peme),

    Bdritci

    (d'origie

    sla ^\,

    Buzzelli,

    Ciminiera

    e Ciminiefi,

    Castelnuovo,Caraceni,

    Carffi,

    Cdtendro

    schiavone

    we-

    ro slavo nstiano

    roveniente

    alla

    Dalmazia), olIieui,

    Colonnello,

    acciacame'

    Cieri, Civinrese,

    Cichella

    e Cichell,

    D'Addario, Di

    Deo

    (purc

    schiavone),

    e

    Luca, De Grantlis, Grrrzarelli, Iarlori, MarchegianiMarchegianoe Marchesani

    (prcvenienti

    dal Marche, allora

    nello Stato

    della Chiesa),

    Massari,

    Mosca,

    Menna,

    Mancini, Montealcone,

    Manciocco,

    Napolone,

    Nardone, Orlandi,

    Petrosemoln,

    Polidoro,

    Palermo, Pacaccio,

    Pompilio

    (alcuni

    originad

    di Tolo),

    Pellegrin, Politi,

    Rapino e RaPini,

    Ricci, RanaIIi,

    Rasicci,

    Rossi,Scarnci,

    Scaricaciottoli,

    Secca,Tucci,

    urisci

    (di

    origine

    slava), Tibefio,

    Tella, Urbisci

    (di

    oflgie

    slav :),Valentneti,

    lllante

    (di,

    oi.grre spagnola)

    I

    ).

    Soprannomi,nomi e cognomiparticolari

    In

    molti casi,

    per riconoscere l defunto

    o la defunta,

    veniva usato

    l soprannome

    precedutoda alias o

    (letto

    (a):

    Inina,

    picco

    rosco

    (da

    cui

    poi

    il cognome

    Piccorossi),

    Tonto,

    ollo, Buscio, Citone,

    Rcciotto,

    Ininto, Pompa

    di Sallo, Raso

    Rosco,Vanzale,

    ettorina,

    magnamaccaroni,

    Guastarolo,

    rencipino,

    Pupulo,

    scosco,Greppa,

    occho

    di scoscio,

    raino,

    Scibinico,

    Cornacchiale

    Cascacchiale,

    china

    d.i

    pencio, Turricella

    (soptannome

    i Francesco

    de Sanctis'

    esponente i una

    delle famiglie

    p

    in

    vista dell'epoc

    r,

    occhio bianco,

    coccotrilos,

    Giovampegnaro,

    marrao,

    pacchiarotto, magna asciutto,

    betetlno,

    a I'ardata,

    sconcialetto, ranturco,ecciaro,scricchio,paladino,Barone,MammaCecca,

    morlacca,

    Cavaocchio,

    olpe, quIina,

    Patone,

    odoftt

    pisce,ceLla otta, cac,

    Tra i nomi

    odginali, si segn

    aoi

    Belonia, Rosata,

    Simiraldo

    o Simirata,

    Cantelma,Dionora,

    Florida,

    Intino, Minerva,

    Cleria, Gisvada,

    Ippolita'

    Foreso'

    Peuccio, Annbale

    e Geronimo,

    Ma

    vi erano anche

    dei cognomi

    paficolari, derivati

    probabilmenteda

    precedenti

    soprannomi:

    Scarafone,

    Porchetta

    deIIa Viola,

    Quatesima,

    FriSipane,

    Pisalavecchia,

    lntaccarella, Scoftione,

    ilel ingegniero,

    della

    Dohana,

    di

    lratac'

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    23/65

    cJ1i9,d'A pe fo,

    Sfucchetto,

    dell'Hospitale,

    del

    pitore,

    Zanzotto,

    Brusciafertu,

    Pulcno,

    Scalno,

    Pscullo,

    Scabiho,Tapino,

    di Trippa,

    Trabaccone,

    palletti.

    Spagnoli

    Sono registrati

    anche

    molti nomi

    e cogDomi

    stranied, prevalentemente

    i

    soldati

    spagnolidi sta4za n Ofionat Tristah Salgado,Alanso spagnolo,Matamores,de

    Jura

    greco,

    Mendiola

    spagnolo,

    Don

    Francesco

    Vrano

    clcrtco spagnolo,

    de Lara,

    Milosc, delle

    Scaledi

    Schiavohia,

    le Prados

    soaato,

    peres

    euitrina,

    Linares

    sol-

    dato,

    Juvan Diat

    soldato,

    Juan de Villante,

    Joannes

    Federcus

    Cibel

    L.) miles

    Alimanus

    lsoldato

    tedesco).

    Mateo de

    Aghilar

    soldaro spaenolo,

    Mighel

    peraha.

    l4lla Longa

    spagnola.

    Cristobal

    uriscapillas

    soldab,

    pietm

    Cogne-soldato

    pa.

    gnolo,

    Francesco

    Peres

    spagnolo.

    Llanalisi pi

    approfondita

    di questi

    dati ci

    offre

    questo

    quadro:

    ta il 30

    agostoe il

    23

    dicembre

    del 1653,morirono

    12

    soldati spagnoli

    delia

    Conpagnia

    del Capnn

    Marino Serrano,d'eta compresara i 20 e i 50 anni, il primo mor a a mina:forse espinseron

    anacco emico er

    via

    mare?

    E un'ipoesi,

    Da evidenziare,

    nohe,

    anche

    alcuni nomi

    di odgine

    eb.aica:

    Mos,

    Giobbe,

    Nrcodmo,

    Mastro

    Rael

    muratorc,

    paron

    GerardoMos

    d'Ancona.

    Forestieri

    Tra

    il 1625

    ed il 1670

    dovettero rovarsi

    n Orlona

    mohe

    Dersone

    rovenienti

    oltre

    chedai

    centriabruzesi

    anche

    a ale egioni

    meriOionali,

    da Sati iraliani

    srra_

    nier.

    Questo

    estimonia

    he a

    nostmcomunit

    non

    era chiusa

    n se stessa,

    ma

    aperta

    ache al

    nuovo. Grazie

    ale relazioni

    commerciali,

    ai lapporti

    di lavoro,

    molti artigiani, operai,mercatrti enivaDoa stabi l i rsi n ouestocentro

    sull'Adriatico.

    ovesi

    creavano

    ure

    dellesiruazionj

    ffettive

    tali

    foresrjeri

    Do_

    sando donre

    del

    luogo vi

    impiantavato

    la loro

    famiglia.

    euesti,

    a patte qu;[i

    abruzzesi

    heper

    brevia

    non cifo,

    i

    principali

    luoghi

    di

    provenienza

    sostantivi:

    Tefta,d

    Puelia,

    puglierq

    Barletta, Bad,

    Manfredonia,

    Guglionesi,

    Gaeta,Mola,

    napolitano,

    di SaleDo,

    ermolidi

    Capitanata,

    da bergamo,

    ergamasco,

    ombarilo,

    milanese,

    errarese,

    cremonese,

    l Veneta,

    venetiano,

    d,Aleisandria,

    Chloggia,

    Parmegiano,

    Citt di Parm&,

    Terro

    Cavatlogn

    stato

    di Milano,

    de Mantova,

    irra

    di Toscania,

    da Fermo

    dello

    Stato della

    Chiesa,

    della Marca,

    Osimo,

    d'Ancoha.

    Ascolano,.

    Romagnolo,

    Bolognese,

    d

    pesaro,

    Rjiln]^,

    della Matce

    (Amatrice),

    Senacapriola,da Cataru habtantenell' sola di Meuo, spagnolo,Galitiano, e

    Galia,

    Albanese,

    Greco, di

    Rado,

    Schiavone,

    Schiavoner;,

    di Schiavonia,

    da

    Zara,

    d'Istria, di

    Conlio,

    alemanno, edesco.

    Mstieri

    In molti

    casi vengono

    specificati

    mestieri

    dei defiDti,

    dive$i

    dei

    ouali amotati

    con a

    parlicelfa

    aJrlo

    davanti

    l nome,

    eguito oi

    da:

    muraor?. asaro,

    arbie_

    ro,

    ferriero

    o

    fenaro,

    scalpellino,

    omaro

    (a),

    ;avattino,

    rcarparo,

    falegtuune,

    abricatorq

    conciatore,

    artore,

    mbosraro,

    Mo-lti

    di

    questi

    artigiani sono

    ombatdi:milanesie bergamaschi; lcud provegonodalla vicinaLarciano.Altri mestiecitati:

    renlo

    la),

    senitore

    del Masti

    ponolano.

    uienarolo,

    izzicarclo.

    arzone,

    penditore,

    apo

    cacia,

    pescatore

    marinaro,

    Hortolana,piazzgro,

    raryitaro, pecoram,

    paron (comandad;

    di

    barcao almatore).

    22

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    24/65

    come

    si aletto,

    iversi

    militad,

    in

    prevalenza pagnoli

    e

    tedeschi:

    oldato o

    miles'

    solilato

    carallo,

    caporale

    della

    Regia

    Torte

    del Moro,

    alrtero

    (sottotenente)

    Per e

    persone

    i

    in

    vista, n seglo

    di rispetto,

    spesso

    i antepongono

    l nore"

    don

    e donna,Miser e Madonna.

    Tra i nominativi

    troviamo

    anche

    diversi pe$onaggi che esercitavano, a vivi, le

    cosiddette

    dfi liberali,

    oggi

    li chialneremmo

    iberi

    professionisti,vi sono

    quattro

    Dot,.li

    Notar):

    Giuseppe

    Cerio,

    Celio

    de Amicis,

    Giacomo

    d'Amato

    e Leone

    di

    Casoli;

    e ben

    quindi; a dottori

    in legge

    (awocati)

    e

    dottor

    rsici

    .(medici)"

    Giuseppe

    e Giovanfrancesco

    Masciobianco

    ltrico), Antonio,

    Francesco

    Antonio e

    Marc'Antonio

    Rocco,

    Tommaso

    Busagna,

    Cesare

    Pansa,

    Muzio

    de Fabdtiis,

    Panfilo Massari,

    Tommasodelle

    Carced

    (lsito),

    Domenico

    e

    Tommasode

    Lectis,

    Tornmaso

    eaLti,Auro

    Picae

    OrazioEranio

    Relieiosi

    NotJvole

    anche

    a

    presenza

    di

    chierici,

    frati, sacerdo,

    anonici

    e

    curati Vi

    sono

    ooi

    Vicari

    Ceneral i

    el la

    Diocesi

    dooAlessandro

    otamorto

    nel

    1652 don

    Andrea

    de

    Bemardis

    mono nel

    1659)

    un Arciprete

    i Caldari

    don

    Michelangeo

    Ciaffone

    aleceduto

    el 1669),

    un Arcidiacono

    del Capitolo

    (don

    Vincenzo

    dePrzzis

    scomparso

    el

    1649)

    due Vescovi:

    A di Primo

    ottobre

    1640.

    L'Ill(usrssi)mo

    e R(ererc

    dssi)mo

    Antituo

    deSliAxi

    Vescovo

    ' Orona

    e.Campl

    morl con

    tutti li Santssim

    acramenti

    d'et d'anni

    58 in

    circa

    fu

    seppelito

    nella

    Cathedrale hiesa li S. Tomasso Postolou accompagnatoal Rev(erendo)

    Cap(iolo

    e

    da tutti

    Ii ordni.

    A di

    25 Xbre

    1643

    L'Ill(ustrssi)mo

    Re(verendssi)mo

    ftan(ces)co

    n4on)o

    BiondoVesc(ov)o

    '

    Oft(on)a

    e Compli

    mor

    nelLaVIla

    del

    Treglio d'et

    d'(mni

    58 in circa

    l

    traspor-

    tato cqu

    in O;@n)a

    fu

    seppeli(to)

    nella Cathedrale

    Chiesa

    di S(an)to

    Tonl^sso

    ,Lposnto

    7u

    accompagnato

    al

    R(everen)do

    C(a)p(iro)lo

    e da tuti

    Ii ReLigios

    di

    q(ue)staCix con

    pomPa

    uneraLe.

    Pubblici Ulficiali

    Tra

    e cariche

    pi

    imPortanti:

    Sipnorc

    MalM

    CanZle

    RegioMastro

    Porrclano

    morto

    a

    40 anDie sepolto

    ella

    Ciesa

    el

    Carmine

    l0/l0ll46).

    Si8.

    Nicola

    Canale

    Napoli@no

    ncukncne

    del

    Reeio

    Portulano

    delta

    Provincia

    d'Apruzao

    Citla

    sPentosi

    a 55

    anni e

    anch'egli

    $;ulato

    nella

    Chiesadei

    Padri

    carmelitani

    (241111663), razio

    Restaino

    Regio

    asro Portolano

    morto

    a 60 anni

    e sepolto

    nella

    Chiesa

    di S

    Flancesco

    (3t1Ul64l),

    Chrtsbaro

    milanese

    pencliore

    kI

    S(ignor)

    PrcnciPe

    i Ascoli

    dece-

    uto a 35 anni e sepltonellachiesadi s Maria delleGrazie l/911626\'

    Luoshi

    di sepoltura

    Le slme

    venlvano

    umulale

    egli

    edifici

    di culto

    alcuni

    ei

    qualinon

    pi

    esictenl:

    Catte&ale

    Chiesa

    di S. Tommaso

    apostolo

    anche

    nella

    CaPpella

    del Sacnmento),

    chiesa

    di S.

    Fnncesco,

    chiesa

    del Camine,

    Chiesa

    di S

    Domenico

    (anche

    nella

    Cappella

    del Rosado),

    Chiesa

    di S.

    Agostino'

    Chiesadi

    S Malgheta

    Vecchiadetta

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    25/65

    an:.h*el

    llrCljgng

    o

    del Suffragio,

    Chiesadi

    S. Spirito

    o dei

    Celesrini

    (anche

    nella

    Cappella i

    S. Maria

    di CostaDlinopoli

    .

    Chiesa i

    S. Maeo

    o deirontatslli

    presso

    'Ospedale.

    hiesa i

    S. Croce.

    Chiesa

    i

    S. Maria

    del le

    Gtazie

    desl i

    Zoccolafti

    (dove

    l 20 luglio

    1647

    l can.

    Francesco

    Buccarello

    dj.52

    anni vi"tu

    seppellitodd J?are),Monasterodi S. Carerina vi furono tumulare e nobilalonne

    ortonesi

    Antonia

    de Bemardis

    mofa a

    70 anni il

    25 novembre

    1625e Dionon

    de

    Sanctis

    morta

    a 65 anni

    l 9 marzo

    1627),

    Chiesa

    dei

    Cappuccin

    dove

    l 5 novem-

    bre

    1648 i

    fu seppellito.on

    pe(iale

    icenza

    el Vsitanc

    Generale

    i dcni

    padri

    ll bergamasco

    esare

    Gervasone

    i

    70

    annl,

    e Chiesa

    di S.

    Margherila

    Nuova

    Coppelladell'Altezza

    Serenissiha

    i

    parma

    (vi

    fu tumulata

    'g-maggio

    1669

    all'et

    di 58 anni

    circa,

    a.tignola

    Lavnia

    Carissimi

    pencolini

    del;

    Ciffa

    d

    Parma

    madre

    del Sig.

    Cavalero

    Orozio

    pencolini

    Auditore

    Generale

    del serenssi-

    mo di Parma...accornpagnata

    al Rev(eren)do

    Capitolo,

    Clero, Fratere,

    Compagne.

    ).

    Nobili

    e borghesi

    Nel

    Lber

    mort orum

    sono

    annotati

    molti

    esponenti

    elle pir

    antiche

    amiglie

    ofto_

    nesi:

    de Pzzis,

    de Satctis,

    de Bemardis,

    de Thinis,

    euatrari,

    de

    Apruzzo

    e-deLetto

    obj l i . .per.

    ver

    posredulo

    perch

    ossedevano

    ncora

    eudi,

    e Bucciarel l i,

    Bonfiglio.

    e Lectis.

    Ranalli.

    Ma5sari,

    enella.

    Urbisci

    e de Fabriliis

    dipi

    recente

    fou_na

    ed

    esercitanti,prevalentemente,

    e

    arti liberali).

    SegnAate

    ancn'e

    e casate

    nobili

    e torghesi

    da poco

    trasferitesi

    n Ortona

    o appena

    assurtenel

    novero

    delle

    prncipalr:

    Cervasone

    da Bergamo,.

    Mignol

    {da lessandria),

    enafti,

    Rocco,

    vrl l rmagnj. e Zelis da Francavi l la).el leCarceri dal eramano).i Menna,

    Bonanni

    (da

    Penne,

    mer\tre

    I rarno

    marruvo proveniva

    dalle

    Marchei.

    Tra

    sli ulti_

    mi

    residi

    della nobilt

    forestiera,

    acquisita

    d

    quella

    ocale

    grazie

    ai matri-moni:

    romani

    Mantica, gli

    spagnoli

    Moron

    Montanez

    e i lancianesiMozzagrogni

    de San

    :e:e:o

    Sglo^reqilrlrj

    ache due

    esponenli

    el parrizialo

    ulmone-se,"il

    rgr.e

    ird t.ibritio

    Sania

    Cavalicro

    Gercsolimitano

    Giovan

    Santo

    Como

    modi

    ;sDet_

    tivamente

    50 e

    70

    anni

    oel 1630

    e nel t57.

    urono

    sepolli l

    p;mo

    a S. Ulna

    delle

    Grazie d

    l secondo

    S. Domenico.

    Morti

    Yiolente

    o

    paicolari

    La mortalit_nfantilee a gli adolescenti molto elevata..

    ngelrr

    dell,Hospidale

    tenuta

    n allievo

    da Tbmasso

    ntonio

    di Luccichino

    r oe

    a-4

    a\N

    egnirc'D,

    Rocco

    tg

    o di llca

    9allnl2lg

    Nalotitano

    R?eio

    Anendiatorc

    de Sati

    n

    quesia

    ?rovrncra

    morl di

    mesi ei

    'l / 2l1666\

    Tutavia

    .come

    i deno.

    vi sonopure

    diversi

    assassini.

    isgrazie

    morviolenre,

    parrcofafl

    o

    per

    malattje:

    Felice

    della

    Terra

    del

    Gesso

    baigcllo

    tcapo

    deglt sbirrt

    ovvero

    della

    polizia)

    in

    Orona

    mor

    ammozzato;

    a

    uionfessato

    et-hebbe

    I

    Sacramento

    dell'estrema

    lJnfione,

    d,et

    d'anni

    40 itr"circa,"lr

    ,"ppettito

    i

    Chida

    del Hosptale

    cio

    n S(an)to

    Matheo

    (2

    apn]f-

    rc52

    Ancheallora era dschiososervire a collettivit ta le orzedell,ordine,ma

    anche a

    giustizia

    non

    scherzava:

    annuccio

    e

    Tufiboti

    Ii

    l1r

    ngliata

    la esta

    dalli soldati

    dclla

    C.orte

    t suo

    corpoflt

    seppettito

    tt'nospiaU.

    iZn

    AiZl.-'-'

    Ld

    ancora:

    Betatuina

    ?l Uasto

    lias lnina

    mor

    carcerata

    17/lOl163q,

    Brigitta

    Palem&

    morl

    d'improvyisa

    uortea

    56 annj,

    20A011650),

    ntonio

    oi'-

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    26/65

    bardo muratore

    mor di morte subbtanea

    in

    altd casi dettamorte repentina)

    al'etrdi 35 anni

    2811211625),

    ngelodi mastro

    Nicolo mor di

    folgore

    d'ett

    d'anni

    49

    (1116/163'l\,

    artolomeo

    Panasalemorsedi cascata

    a 35 arri

    (24

    15/1652), \ SignoeFrancescoBernardi mor ammazzato

    30 nnL

    2719/1632),

    CoIa

    AntonoCastelnovo escatore

    or amnazzato er mare 121817644),on

    Ca o Biancordi

    Napolitano

    u

    afimazzatonel convento

    i Pii Cappuccinid'

    unosuo

    ratello

    d'et 26

    (26lll/1646),

    Donenicadi S. Silvestro

    mor d'a ni50

    incrca

    di dissenzo

    dissenteria)30/3/1661),

    altolomeo i Succiomor affoga-

    to d'et d'ann 45

    (29112/1669\.

    rancescoGalitano di Salemo

    soldao

    covallodi

    buona ogla ilella Compagnia elt'Ill.no Sg.

    conte di Palenamor

    di scolantia

    scolo)

    d et d'onni

    30 incirca

    (419/1625),

    untiodi

    Domenico i

    Pesaro

    mor annegatan una cisterna llUl644),

    Pasquale i Genitiamor

    affog.ttodol mared'et d'anni 25 (29112/1669\,oron Ciprianodell'Acqu*,et

    Pietrc Caron ribaltat i. lal

    mare, e trovati nel Lido sotto a Citadella

    (2/6/1660),

    Gio(van) AruJreaSchia|o

    fatto

    Chrstiano del Sig. Nicola Crescenzo

    R.

    Portulanodi

    questa

    Provincad'Apruzzo

    mor a tmazzato 'anni 35

    (41'711668),

    sabella del

    Pttore mor di

    parto

    a 43 anni

    (7ll/1648\,

    Luca

    Barisciomor anne

    ato

    (14/311626).

    De

    pittori

    si segnalano,nfiDe, e registrazioni ei

    nominatividi due valenti artisti, uno

    ocalee uno d'originebergamasca a comunque en nseritonel tessuto ociale

    in

    quanto

    mparentato on balor

    de Pizzis.Si trattadi Tommaso

    lessard ni,

    spentosi circa 70

    anni l 22

    giugno

    1640,e di Giovan

    BattistaSpinelli scom-

    parso

    l 20 novembre1657all'et di 50

    anni; entrambi urono tumulati nella

    chiesa di SanDomenico.

    Abbellironocon e loro tele molte chiese

    di Napoli,

    Ortona,

    Chietie Lanciano.

    Note

    I

    )

    Non si tratta di

    n elenco definitivo,

    poich

    i dati sono rilevati da

    un solo resisto

    paocchia-

    le. Infatti durdte

    le icerche solb ongini deua ma falniglia, ho tfovato,

    alcud anenati anno-

    tati come padrini e resimati nel 16l e 1664 su un lt"r Conltnlgtorum. kroltre ristra dr

    denle che in alcune dele

    principali

    chiese

    ali, cone

    qetla

    di Caldari

    (alla

    quae

    nel

    1580

    Mons. Rebiba

    primo

    Vescovo di Ortona aveva donato

    il font battesimale),

    venissero

    redari

    altri tibri

    pa.rocchiali

    e battezzati, sposati

    e

    tumulati

    i pochi abitanti del luogo. Attrimenti non

    si spiegherebbe 'assenza,ne]. iber mofuorun

    allzzato, di cognom

    quai

    Dragani

    (di

    orgi

    n slava) e Sanvital

    (provenienti

    da Parna),

    visto che nel Calasto-Onciario del

    1751 nsulta-

    no rappresenlaticon ben

    l7

    e

    14 fmistie.

    de

    LETTO

    dr-PlZZlS

  • 8/9/2019 Ortona Nel Seicento

    27/65

    QUATTRO

    AMIGLIE

    NOBILI

    Nel

    libretto

    GustiziaPremnenziale,

    tampato

    Romanel 1713. l,anonimoautore f) distinguea nobilt fonese n iobil i e.x rigine at?na

    secundum

    consuefudinem

    oci e nobili

    ex dignitate,

    puta

    iloctor.

    Owero la nobilt

    originaia

    che

    poteva

    vantare

    di

    possedere ma

    nella

    maggior

    parte

    de

    casi,d'averposseduto

    perpoco

    empo)

    eudi

    e/o titoli

    e la borgheia,

    antrca

    recente,

    omposta

    n

    prevalenza

    a

    professionistirnedici,

    otai,giudici

    e avvocati).roprierari

    i immobitie

    efieni.

    Tnquesta

    ede

    i Eacceranno.er

    inee eneraii.

    revinote

    sulle

    quaftro

    ami.

    glie

    della

    nobiltoriginaria

    oftonese,

    imitatamente

    l

    KVn secol:

    de

    pizzis-

    deSanctis,

    eThinir

    e Bemardi

    2,.

    I

    de Pizzis.

    Nel

    '600

    i tre peftonaggi

    egnidi

    notaappartenenti questo

    ntico

    casatourono

    baroni

    Ludovico I

    e Giovan

    Battista

    l,abateTommaso.

    Ludovico,

    nacque

    gli inizi

    del secolo,

    erzogenito

    i Giacomo

    Antonio,

    capita-

    no di fanteria.

    pos

    el 1634

    Calerina pioell i .

    o.igine

    ergamasca.

    a

    quale

    gli pof

    in dote

    circa3000

    ducari.Nel

    1644con

    un lascitodi

    GiovanFrancsco

    de Pizzis,

    fratelli Vincenzo,

    Giuseppe

    Ludovico

    ondarono

    'atcidiaconato,

    ovvero

    a

    prima

    dignit nel

    capitolo

    della Cattedrale,

    servandosi

    l

    diritto di

    nomina.Per

    due

    secolie mezzo

    urono arcidiaconi

    citati Vincenzo

    morto

    nel

    1649)e ciuseppe ancheVicariocene(aledellaDiocesi),poi GiovanFrancesco

    ed un alo

    FraDcesco.

    ra il

    1650ed il t652

    Ludovico

    aaquisr

    erree caqtelli

    nel

    chietiDo:

    anMafi ino.

    Filefto,Vacri

    e

    Guardiagrele.

    ai

    piacentini

    oDti

    Nicelli

    e dai

    principi

    Caracciolo

    i S. Buono.

    l

    de

    pizzis

    sbois

    olfte

    30.000

    ducati,

    procuratori

    ulono

    i suoi

    cognati

    Giacomoe

    Ciovan Battista

    Spinelli

    (notopiftore).

    Sempre el 1652,qualeprocuratore

    el conte

    pietro

    della

    Rbvere.

    venne

    nominato

    Govemalore

    Ducale

    di Ortona,giurando

    alla

    presenza

    ei due

    sindic

    3).

    Dal 1652

    al 1656 u

    RegioDoganiere

    ella

    Terradi Francavilla.

    In questoperiodo