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La Leva di Archimede Rampa Brancaleone, 58 00165 Roma Tel. 06-635884 Fax 06-632196 www.laleva.cc - www.laleva.org LA LEVA Bicarbonato di Sodio e il cancro Un cardiochirurgo ci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache Zucchero tossico Lo Zucchero potrebbe farti diventare stupido Un benvenuto alla Stevia. L’UE ha detto “sì” Aspartame: il rischio cancro nel dolcificante più diffuso Aspartame: l’inchiesta di Report Speciale Vaccini: ...per riflettere sul tema... Le Statine causano morte in allenamento letteralmente. I batteri della terra come antidepressivi Condannata la Bayer ad un risarcimento record Nimesulide: l’UE lo vieta, l’Italia lo rende rimborsabile La truffa del Signoraggio spiegata ai bambini In questo numero: Noi medici con tutta la nostra formazione, la conoscenza e l’auto- rità, spesso acquisiamo un ego piutto- sto grande che tende a rendere difficile ammettere che abbiamo torto. Così, eccomi qui. Ammetto di aver sbagliato. Da cardio- chirurgo con 25 anni di esperienza, dopo aver effettuato oltre 5.000 interventi chirurgici a cuore aperto, oggi è il mio giorno per riparare al torto fatto come medico e scienziato. Ho studiato per molti anni con altri medici importanti etichet- tati come “opinion makers” (autorità del settore). Bombardati continuamente dalla letteratura scientifica, frequen- tando seminari di formazione, noi profes- sionisti, abbiamo insistito che le malattie cardiache sono semplicemente il risultato della presenza di colesterolo nel sangue. L’unica terapia accettata era prescri- vere farmaci per abbassare il colesterolo e una dieta che limita fortemente l’assun- zione di grassi. La limitazione di quest’ul- timo, naturalmente, abbiamo creduto potesse far abbassare il colesterolo e quindi le malattie cardiache. Deviazioni da queste raccomandazioni sono sempre state considerate eresia e potrebbero apparire come negligenza medica. Non funziona! Queste raccomandazioni non sono più scientificamente e moralmente difendibili. La scoperta pochi anni fa che l’infiammazione della parete arteriosa è la vera causa delle malattie cardiache, sta lentamente portando a un cambia- mento di paradigma nel modo in cui le malattie cardiache e altre malattie croniche saranno curate. Le raccomandazioni dietetiche, a lungo termine, hanno creato epidemie di obesità e diabete, le cui conseguenze fanno impallidire qualsiasi piaga storica in termini di mortalità, sofferenza umana e disastrose conseguenze economiche. Nonostante il fatto che il 25% della popolazione prende costosi farmaci che contengono statine e nonostante il fatto che abbiamo ridotto il contenuto di grassi della nostra dieta, più americani moriranno quest’anno di malattie cardia- che rispetto al passato. Le statistiche dell’American Heart Association mostrano che 75 milioni di americani soffrono di malattie cardiache, 20 milioni hanno il diabete e 57 milioni hanno pre-diabete. Questi disturbi colpiscono le persone sempre più giovani in numero maggiore ogni anno. In poche parole, senza un’infiammazione presente nel corpo, non c’è modo che il colesterolo si accumuli sulla parete del vaso sanguigno causando così malattie cardiache e ictus. Senza l’infiammazione, il coleste- rolo è libero di muoversi in tutto il corpo come natura vuole. E’ l’infiamma- zione che causa l’accumulo di coleste- rolo. L’infiammazione non è una cosa complicata - è semplicemente una difesa naturale del corpo da un invasore estraneo, come tossine, batteri o virus. Un cardiochirurgo di fama mondiale ci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache Bicarbonato di sodio e il cancro - Al via la sperimentazione in Arizona Il Dr. Mark Pagel, membro dell’University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari come sovvenzione da parte del National Institutes of Health per studiare l’efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno. In altre parole, la sperimentazione clinica sull’uso di bicarbonato di sodio per via orale nei trattamenti contro il cancro al seno sta per cominciare! [1] Ovviamente ci sono studiosi che hanno capito che il bicarbonato di sodio (baking soda), che è la stessa cosa che può salvare la vita di una per- sona al pronto soccorso in un attimo, è una delle prime opzioni più sicure ed efficaci per la cura del cancro. Naturalmente mi sento ripagato per tutto ciò che ho scritto sul libro Sodium Bicarbonate – Rich Man’s Poor Man’s Cancer Treatment, che è considerato ancora come l’unica recensione medica completa in materia di utilizzo di semplice bicarbonato di sodio nella pratica della medicina. Quando assunto per via orale con acqua, specialmente in acqua con alto contenuto di magnesio, e quando assunto con sistema transdermico, il bicarbonato di sodio diventa una prima linea di cura per il trattamento del cancro, delle malattie renali, del diabete, dell’influenza e anche del raffreddore comune. E soprattutto, è anche uno scudo contro l’esposizione alle radiazioni, tanto che tutti dovrebbero farne uso il prima possibile. La salute di tutti è sotto pesante attacco nucleare da forti venti radioattivi che circondano l’emisfero settentrionale. In realtà non è una sorpresa che un ricercatore dell’Uni- versità dell’Arizona abbia ricevuto questo contributo, perché proprio in Arizona la ricerca sul cancro va avanti da anni. Il Dr. Robert J. Gillies e i suoi colleghi hanno già dimostrato che il pre-trattamento dei topi con bicarbonato di sodio ha dato dei risultati di alcalinizzazione nella zona intorno ai tumori. ... continua all’interno ... continua all’interno

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◊ Bicarbonato di Sodio e il cancro◊ Un cardiochirurgo ci illumina su ciò che provoca

realmente le malattie cardiache◊ Zucchero tossico◊ Lo Zucchero potrebbe farti diventare stupido◊ Un benvenuto alla Stevia. L’UE ha detto “sì”◊ Aspartame: il rischio cancro nel dolcificante più diffuso

◊ Aspartame: l’inchiesta di Report◊ Speciale Vaccini: ...per riflettere sul tema...◊ Le Statine causano morte in allenamento letteralmente.◊ I batteri della terra come antidepressivi◊ Condannata la Bayer ad un risarcimento record◊ Nimesulide: l’UE lo vieta, l’Italia lo rende rimborsabile◊ La truffa del Signoraggio spiegata ai bambini

In questo numero:

Noi medici con tutta la nostra formazione, la conoscenza e l’auto-rità, spesso acquisiamo un ego piutto-sto grande che tende a rendere difficile ammettere che abbiamo torto. Così, eccomi qui.

Ammetto di aver sbagliato. Da cardio-chirurgo con 25 anni di esperienza, dopo aver effettuato oltre 5.000 interventi chirurgici a cuore aperto, oggi è il mio giorno per riparare al torto fatto come medico e scienziato. Ho studiato per molti anni con altri medici importanti etichet-tati come “opinion makers” (autorità del settore). Bombardati continuamente dalla letteratura scientifica, frequen-tando seminari di formazione, noi profes-sionisti, abbiamo insistito che le malattie cardiache sono semplicemente il risultato della presenza di colesterolo nel sangue.

L’unica terapia accettata era prescri-vere farmaci per abbassare il colesterolo e una dieta che limita fortemente l’assun-zione di grassi. La limitazione di quest’ul-timo, naturalmente, abbiamo creduto potesse far abbassare il colesterolo e quindi le malattie cardiache. Deviazioni da queste raccomandazioni sono sempre state considerate eresia e potrebbero apparire come negligenza medica.

Non funziona!Queste raccomandazioni non sono

più scientificamente e moralmente difendibili. La scoperta pochi anni fa che l’infiammazione della parete arteriosa è la vera causa delle malattie cardiache, sta lentamente portando a un cambia-mento di paradigma nel modo in cui le malattie cardiache e altre malattie croniche saranno curate.

Le raccomandazioni dietetiche, a lungo termine, hanno creato epidemie di obesità e diabete, le cui conseguenze fanno impallidire qualsiasi piaga storica in termini di mortalità, sofferenza umana e disastrose conseguenze economiche.

Nonostante il fatto che il 25% della popolazione prende costosi farmaci che contengono statine e nonostante il fatto che abbiamo ridotto il contenuto di grassi della nostra dieta, più americani moriranno quest’anno di malattie cardia-che rispetto al passato.

Le statistiche dell’American Heart Association mostrano che 75 milioni di americani soffrono di malattie cardiache, 20 milioni hanno il diabete e 57 milioni hanno pre-diabete.

Questi disturbi colpiscono le persone sempre più giovani in numero maggiore ogni anno. In poche parole, senza un’infiammazione presente nel corpo, non c’è modo che il colesterolo si accumuli sulla parete del vaso sanguigno causando così malattie cardiache e ictus.

Senza l’infiammazione, il coleste-rolo è libero di muoversi in tutto il corpo come natura vuole. E’ l’infiamma-zione che causa l’accumulo di coleste-rolo. L’infiammazione non è una cosa complicata - è semplicemente una difesa naturale del corpo da un invasore estraneo, come tossine, batteri o virus.

Un cardiochirurgo di fama mondiale ci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache

Bicarbonato di sodio e il cancro - Al via la sperimentazione in ArizonaIl Dr. Mark Pagel, membro dell’University

of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari come sovvenzione da parte del National Institutes of Health per studiare l’efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno.

In altre parole, la sperimentazione clinica sull’uso di bicarbonato di sodio per via orale nei trattamenti contro il cancro al seno sta per cominciare![1] Ovviamente ci sono studiosi che hanno capito che il bicarbonato di sodio (baking soda), che è la stessa cosa che può salvare la vita di una per-sona al pronto soccorso in un attimo, è una delle prime opzioni più sicure ed efficaci per la cura del cancro.

Naturalmente mi sento ripagato per tutto ciò che ho scritto sul libro Sodium Bicarbonate – Rich Man’s Poor Man’s Cancer Treatment, che è considerato ancora come l’unica recensione medica completa in materia di utilizzo di semplice bicarbonato di sodio nella pratica della medicina.

Quando assunto per via orale con acqua, specialmente in acqua con alto contenuto di magnesio, e quando assunto con sistema transdermico, il bicarbonato di sodio diventa una prima linea di cura per il trattamento del cancro, delle malattie renali, del diabete, dell’influenza e anche del raffreddore comune.

E soprattutto, è anche uno scudo contro l’esposizione alle radiazioni, tanto che tutti dovrebbero farne uso il prima possibile. La salute di tutti è sotto pesante attacco nucleare

da forti venti radioattivi che circondano l’emisfero settentrionale.In realtà non è una sorpresa che un ricercatore dell’Uni-

versità dell’Arizona abbia ricevuto questo contributo, perché proprio in Arizona la ricerca sul cancro va avanti da anni.

Il Dr. Robert J. Gillies e i suoi colleghi hanno già dimostrato che il pre-trattamento dei topi con bicarbonato di sodio ha dato dei risultati di alcalinizzazione nella zona intorno ai tumori.

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Il processo di infiammazione è perfetto nel modo in cui protegge il corpo da questi invasori batterici e virali.

Tuttavia, se esponiamo frequen-temente il corpo ai danni da tossine o alimenti che il corpo umano non è stato progettato per elaborare, si verifica una condizione chiamata infiammazione cronica.

L’infiammazione cronica è nociva tanto quanto l’infiammazione acuta è benefica. Quale persona ragionevole vorrebbe intenzionalmente esporsi ripetuta-mente ad alimenti o altre sostanze che sono note per causare lesioni al corpo? Beh, forse i fumatori, ma almeno hanno fatto questa scelta volontariamente. Il resto di noi ha semplicemente seguito i consigli della dieta tradizionale a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di grassi polinsaturi e carboidrati, non sapendo che stavamo causando lesioni ripetute ai nostri vasi sanguigni.Queste lesioni creano un’infiamma-zione cronica che porta a malattie cardiache, ictus, diabete e obesità.Lasciatemelo ripetere:

le lesioni e l’infiammazione dei nostri vasi sanguigni sono causate dalla dieta a basso contenuto di grassi raccomandata per anni dalla medicina tradizionale.

Quali sono i maggiori colpevoli dell’in-fiammazione cronica? Molto semplice-mente, sono il sovraccarico di carboi-drati semplici e altamente trasformati (zucchero, farina e tutti i prodotti derivati) e l’eccessivo consumo di omega-6, oli vegetali come soia, mais e girasole, che si trovano in molti alimenti trasformati.

Provate a pensare di strofinare ripetu-tamente con una spazzola rigida la nostra pelle morbida finché non diventa tutta rossa e quasi sanguinante. Pensate di fare questo più volte al giorno, tutti i giorni per cinque anni. Se si potesse sopportare questa dolorosa spazzolatura, si arrive-rebbe ad avere un’area gonfia, sangui-nante e infetta che si aggrava dopo ogni ripetuto attacco. Questo è un buon modo per visualizzare il processo infiamma-torio che potrebbe essere in corso nel vostro corpo in questo momento.

Il processo infiammatorio è lo stesso, indipendentemente da dove avviene, esternamente o internamente. Io ho guardato dentro migliaia e migliaia di arterie. La parete di un’arteria malata fa pensare proprio a qualcuno che la abbia ripetutamente strofinata con una spazzola. Più volte al giorno, ogni giorno, i cibi che mangiamo creano piccole ferite che si aggiungono a ferite, stimolando l’organismo a rispondere in modo continuo all’infiammazione.

Mentre noi assaporiamo il gusto di un dolce appena cotto, il nostro corpo risponde in modo allarmante, come se un invasore straniero fosse arrivato a dichiarare guerra. Gli alimenti carichi di zuccheri e carboidrati semplici o elaborati con oli omega-6 per la lunga conservazione, sono stati il pilastro della dieta americana per sei decenni. Questi alimenti hanno lentamente avvelenato tutti. Come mai mangiando un semplice

dolce l’infiammazione aumenta fino a farti male? Immaginate di versare dello sciroppo sulla vostra tastiera e di avere una visuale di ciò che avviene all’interno. Quando consumiamo carboidrati semplici come lo zucchero, lo zucchero nel sangue aumenta rapidamente. In risposta, il pancreas secerne insulina il cui scopo primario è quello di guidare lo zucchero in ogni cellula dove viene immagazzi-nato per l’energia. Se la cellula è satura e non necessita di glucosio, lo zucchero in eccesso viene respinto per evitare di inceppare il meccanismo.

Quando le cellule già sature rifiutano il glucosio extra, lo zucchero nel sangue aumenta, viene prodotta più insulina e il glucosio viene convertito in grasso immagazzinato.

Cosa ha a che fare tutto questo con l’infiammazione? Il livello di glucosio viene controllato in un intervallo molto breve. Le molecole di zucchero in eccesso si uniscono a una varietà di proteine che a loro volta vanno a colpire la parete del vaso sanguigno. Questo danno ripetuto alla parete del vaso sanguigno scatena l’infiammazione. Quando si supera il livello di zuccheri nel sangue più volte al giorno, ogni giorno, è esattamente come prendere della carta vetrata e strofi-narla nei tuoi delicati vasi sanguigni. Anche se non sei in grado di vederlo, ti assicuro che è così. L’ho visto in più di 5.000 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico in 25 anni, che hanno tutti un denominatore comune - l’infiammazione delle loro arterie.

Torniamo al nostro dolce. Questo apparentemente innocente cibo, non contiene soltanto zuccheri, viene cotto in uno dei tanti oli omega-6 come la soia. Le patatine fritte sono immerse in olio di soia, prodotti alimentari trasformati sono realizzati con oli omega-6 per aumentare la durata di conservazione.

Gli omega-6 sono essenziali: sono parte di ogni membrana cellulare e controllano ciò che accade dentro e fuori la cellula – però devono essere nel giusto equilibrio con gli omega-3.

Se l’equilibrio si sposta in un eccessivo consumo di omega-6, la membrana della cellula produce sostanze chimiche chiamate citochine che causano diretta-mente l’infiammazione. La dieta americana tradizionale di oggi ha prodotto uno squilibrio estremo di questi due grassi. Il rapporto di squilibrio è nell’intervallo da 15:1 ad un massimo di 30:1 a favore degli omega-6. Questo indica l’enorme quantità di citochine che causano l’infiammazione. Un giusto, ottimale e sano equilibrio nell’alimenta-zione, sarebbe un rapporto di 3:1.

A peggiorare le cose, l’eccesso di peso provocato da questi alimenti crea cellule di grasso sovraccaricate che a loro volta riversano grandi quantità di sostanze pro-infiammatorie che vanno ad aggiun-gersi ai danni causati dalla presenza di zucchero nel sangue. Il processo che è iniziato con un piccolo dolce si trasforma in un circolo vizioso nel corso del tempo, portando a problemi cardiaci, pressione alta, diabete e infine, il

morbo di Alzheimer, mentre l’infiamma-zione continua senza sosta.

Non può sfuggire il fatto che più si consumano cibi preparati e tra-sformati, più agiamo sull’interrut-tore dell’infiammazione giorno dopo giorno. Il corpo umano non è in grado di elaborare, né è stato pro-gettato per consumare cibi ricchi di zuccheri e imbevuti di oli omega-6.

C’è solo un modo per spegnere l’infiam-mazione; tornare ai cibi più vicini al loro stato naturale. Per nutrire i muscoli, mangiare più proteine. Scegliere i carboi-drati che sono molto complessi, come frutta e verdura. Ridurre o eliminare i grassi omega-6 come l’olio di mais e di soia e gli alimenti trasformati che causano l’infiammazione. Un cucchiaio di olio di mais contiene 7280 mg di omega-6; uno di soia contiene 6.940 mg. E’ più salutare usare l’olio di oliva o burro da bovini allevati a fieno.

I grassi animali contengono meno del 20% di omega-6 e hanno molte meno probabilità di provocare una reazione infiammatoria rispetto agli oli polinsa-turi apparentemente etichettati come sani. Dimenticate la “scienza” che vi è stata inculcata nella testa per decenni. La scienza che afferma che i grassi saturi provocano malattie cardiovascolari, non dice il vero. Il pensiero scientifico che dice che i grassi saturi aumentano il colesterolo nel sangue non è attendi-bile. Dal momento che ora sappiamo che il colesterolo non è la causa di malattie cardiache, la paura dei grassi saturi oggi è ancora più assurda.

La teoria sul colesterolo ha portato alle diete senza grassi, o a basso contenuto di grassi, creando cibi che stanno provocando un’epidemia di infiammazione. La Medicina tradizionale ha commesso un terribile errore quando ha consigliato di evitare i grassi saturi a favore di cibi ricchi di grassi omega-6. Ora abbiamo un’epidemia di infiamma-zione arteriosa che porta a malattie cardiache e ad altri “assassini silenziosi”.

Ciò che si può fare è scegliere alimenti integrali “della nonna” e non quelli trasformati e lavorati, che oggi “la mamma” acquista nelle grandi catene alimentari. Eliminando gli alimenti che provocano infiammazione e con l’aggiunta di sostanze nutritive essenziali da prodotti alimentari freschi e non lavorati, si invertirà il processo di anni di nutrizione sbagliata e conseguente-mente, i danni alle arterie.

Il Dr. Dwight Lundell è stato a capo del personale e Primario di Chirurgia all’Heart Hospital Banner, Mesa, AZ. Il suo studio privato, Cardiac Care Center si trova a Mesa, AZ. Recentemente il dottor Lundell ha abbandonato la pratica chirurgica per concentrarsi sul trattamento nutrizionale delle malattie cardiache. Egli è il fondatore della Healthy Humans Foundation che promuove la salute umana con particolare attenzione su come aiutare le grandi aziende a promuovere il benessere. Egli è anche l’autore di The Cure for Heart Disease e The Great Cholesterol Lie.

Fonte: PreventDisease.comTradotto da: “La Leva di Archimede”

Un cardiochirurgo di fama mondialeci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache La Truffa del Signoraggio spiegata ai bambini... continua dalla prima pagina ... continua

Inizia ad elaborare teorie astruse ed incomprensibili da dare in pasto al villaggio per giustificare la presenza di questo debito, di cui si inizia a voci-ferare, che riguarda tutti i cittadini e che si ingrossa sempre di più. La situazione vera è che il villaggio è in debito con il sig. Amschel dell’ intera massa mone-taria che circola nel paese + svariate migliaia di euro di interessi (relativi, per l’appunto, all’ intera massa monetaria che il villaggio possiede in prestito, senza saperlo!). Il capovillaggio, per sminuire la cosa, fa intendere che il debito sia costituito solo dagli interessi in quanto se i cittadini immaginassero che si stanno scambiando del denaro che non è di loro proprietà probabilmente prendereb-bero il capo, gli leverebbero la pelle e lo immergerebbero nel sale grosso!

Ad un certo punto il sig. Amschel inizia a diventare un po’ più severo. Minaccia di ritirare tutti i soldi che circolano nel villaggio (creando una depressione senza precedenti - vedi Argentina) se non ven-gono pagati regolarmente gli interessi. Il capovillaggio non può pagare delle rate così elevate ed inizia a regalare, in cambio del condono degli interessi, dei beni appar-tenenti alla comunità: regala la fonte di acque potabili, così Amschel inizia a far pagare l’acqua ai cittadini; regala la centrale elettrica, ed i proventi vanno così al sig. Amschel; regala dei bellissimi palazzi pubblici ecc... Ai cittadini racconta di privatizzazioni necessarie per ren-dere i servizi più efficenti e altre storielle che i poveri villici, immersi nella loro igno-ranza, si bevono come camomilla calda!

Il sig. Amschel, uomo-ombra cono-sciuto solo dal capovillaggio, se la ride pensando a quanto è riuscito ad ottenere senza, praticamente, muovere un dito. Può produrre denaro a piacere a costo zero: paga infatti i costi vivi di carta, inchiostro e manodopera con parte del denaro prodotto. Lo può prestare al valore che c’è scritto sopra e chie-dere un interesse relativo alla cifra scritta su ogni banconota. Quando il capovillaggio non riesce più a pagare gli interessi può chiedere delle merci reali, dal valore vero (fonti d’acqua, palazzi, industrie pubbliche ecc...) in cambio... del nulla! Tutto questo non ha, ovvia-mente, nessuna utilità per i cittadini. Non serve a nulla e, anzi, li danneggia visto che gran parte delle tasse che pagano servono a pagare parte degli interessi sul debito.

Le tasse che i cittadini, ben presto si trovano a pagare, raggiungono vette inim-maginabili. Molte tasse sono nascoste, o difficilmente percepibili per cui essi hanno si la sensazione di pagare molte tasse, ma non così tante come realmente fanno. Essi pagano, mediamente, il 37 % di tasse sul reddito che percepiscono. Con i soldi che rimangono acquistano i beni di cui necessitano, sui quali grava una tassa media diretta del 20%. Inoltre, l’azienda che produce quei beni, riversa su di essi tutte le tasse che ha soste-nuto per produrli, che incidono per un ulteriore 40% sul prezzo dei prodotti. Senza saperlo, anche perchè sono vera-mente parecchio ignoranti questi schiavetti

zucconi, si ritrovano a pagare circa un 70% di tasse su ciò che guadagnano. Ovvero lavorano da Gennaio a Settembre inoltrato solo per pagar tasse ed il poco che rimane per acquistare beni! A scuola inse-gnano loro che, tempo addietro, esisteva una forma di sfruttamento dei villici chia-mata mezzadria; il padrone di una gran fetta di terreno consentiva ai contadini di lavorarlo e lui, senza fare niente, si trat-teneva metà del raccolto a titolo di affitto del terreno. Questo racconto era talmente convincente che zucconi del villaggio, dopo averlo ascoltato, se ne uscivano con dei commenti del tipo “poverini... meno male che certe cose non accadono più... viva la democrazia” e altre stronzate del genere. Adesso è peggio di allora ma gli zuc-coni non lo sanno!

Prima dell’avvento del cornacchione l’economia funzionava e le pensioni potevano essere pagate ad un’età decente, nella quale il fruitore poteva godersi un po’ di vita in condizioni di buona salute e di relativa giovinezza. Ma con gli interessi da pagare questo non è più possibile! Gli uomini, quindi, devono con-tinuare a produrre e a rendere almeno fino a 65 anni di età, ovvero più della media aritmetica dell’età di decesso! Per con-vincere i suoi polli a fare ciò, il capovillaggio si inventa di sana pianta un parametro (supportato da astruse ed inverificabili for-mule matematiche) per giustificare questa necessaria decisione, nascondendo nel contempo i veri dati sulla vita media dei cittadini. Così facendo crea la fami-gerata “aspettativa di vita o speranza di vita”... tarandola a casaccio intorno ai 79/84 anni... tanto, come per molte altre cose, egli sa che nessuno si permette di verificare o di porsi una benchè minima domanda su questo argomento.

Con la sua banca, l’oscuro cornac-chione, riesce a fare anche di più. I citta-dini, strangolati dalle inutili e subdole tasse che stanno pagando, si rivolgono sempre più spesso alla banca del sig. Amschel per dei prestiti di denaro. Egli, potendosi stampare il denaro a piacimento, non ha bisogno di possedere del denaro onestamente guadagnato per poterlo affittare ai cittadini. Così concede volen-tieri prestiti a chi li richiede chiedendo a sua volta però delle solide garanzie in cambio del prestito; per esempio chiede di ipotecare la casa, terreni, la macchina o altri beni guadagnati dai cittadini con anni di sacrificio. Loro firmano; spesso non hanno altra scelta. Il sig. Amschel si aggiudica così un’altra vittoria su quei ton-toloni dei villici... intanto, per non perdere l’abitudine, si fa restituire i soldi con un po’ di sani interessi. Poi, ad ogni prestito, fa aumentare il debito pubblico di tutta la comunità in quanto, prestando denaro, egli fa aumentare la massa monetaria circolante. Massa monetaria che, è bene ricordarlo, gli appartiene in toto e che i cit-tadini hanno in prestito con un interesse del 2,5% annuo. Inoltre se il povero citta-dino che ha chiesto un prestito non riesce a restituire quanto dovuto, l’avido cornac-chione, col sorriso sulle labbra, gli porta via la casa riducendo sul lastrico il ton-tolone di turno.

Questa storia, purtoppo, non ha il lieto fine in quanto i cittadini sono rimasti per 300 anni all’oscuro di tutto e, facilmente, sguazzeranno nell’ignoranza per altri 300 anni. Il cittadino medio non è curioso, non si fa domande, non cerca risposte... è intellettulmente pigro e quindi è il soggetto ideale per una sana e doverosa inculata a sangue! Inoltre, si sa, se la TV non parla di un certo argomento, tale argomento, praticamente, non esiste! Talvolta i TG annunciano una variazione del tasso di interesse della Banca Centrale in più o in meno ma il 99% di chi ascolta non è in grado di capire un bel niente di niente e non si pone nessun interrogativo. Amshel conosce le sue bestie! Accettando, ripeto senza saperlo, il denaro del sig. Amschel come moneta di scambio i villici si sono condannati ad un’economia basata sul produrre sempre di più. Ogni anno la produzione di beni materiali deve essere superiore a quella dell’anno prece-dente: non importa di cosa ce ne fac-ciamo di tutte quelle merci, l’importante è arginare il più possibile il crescere del debito (che comunque, per sua natura, è destinato a crescere all’infinito e a non essere mai saldato). Lavoreremo sempre di più per sempre meno. Lo Stato potrà, con trucchi e trucchettini vari, limitare i danni nell’immediato ma in un futuro non lontanissimo ci troveremo strangolati nella impietosa morsa del debito ed il sig. Amschel potrebbe anche decidere di rivolere indietro i “suoi” soldi!

I protagonisti di questo racconto, basato su una storia vera, sono: il capovillaggio = il governo; il villag-gio = lo Stato (inteso come “cittadini”); Amschel = la Banca Centrale Europea (oppure la Banca d’Inghilterra o la Federal Reserve... in pratica tutte quelle banche che si arrogano il diritto di stampare e di prestare il denaro agli Stati).

Lo scopo di questa storiella è quello di generare un’intuizione nel vostro cer-vello. Di aprirvi la mente, di illuminarvi in maniera da non essere più considerati dei giuggioloni imbecilli facilmente schiavizzabili. Adesso, per esempio, avete capito (spero) il perchè del fatto che se andate davanti alla questura, tirate fuori un biglietto da 50 Euro e gli date fuoco vi possono arrestare... state distruggendo una merce che non vi appartiene. E che non appartiene nem-meno allo Stato Italiano. Appartiene alla Banca Centrale Europea (che è un’ entità privata) da cui li avete ricevuti in prestito...

Per approfondire un po’ più seria-mente l’argomento andate qui:

http://www.signoraggio.it/

“E’ un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e mone-tario, perchè se accadesse credo

che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina”

J. Henry Ford

Fonte: http://www.boorp.com/

Gli stessi ricercatori hanno riferito che il bicarbonato aumenta il pH tumorale e inibisce le metastasi sponta-nee nei topi con cancro al seno.[2] Riduce anche il tasso di coinvolgimento linfonodale.

Ho recentemente pubblicato uno studio sulle infezioni da funghi, è stato associato il cancro al seno all’incremento nella frequenza di consumo di formaggio fermentato.[3] I funghi producono dei metaboliti tossici chiamati micotossine[4] che possono provocare il cancro. L’aflatossina è una micotossina con potere cancerogeno che si trova nel burro di arachidi scadente e in altri prodotti lattiero-caseari. Alcuni ricercatori, nel 1993, hanno esaminato un campione di un tumore mammario umano e hanno trovato una quantità significativa di aflatossine cance-rogene all’interno del tessuto stesso incriminando l’aflatos-sina e quindi il fungo come causa del cancro al seno.[5]

Il livello di pH dei nostri fluidi interni influisce su ogni cellula del nostro corpo. L’eccesso cronico di acidità corrode i tessuti del corpo, e se lasciato senza controllo interromperà tutte le attività e le funzioni cellulari. In altre parole, l’eccesso di acidità interferisce con la vita stessa. Questo è alla base del cancro.

I trattamenti medici con bicarbonato di sodio, sono il miglior modo per “accelerare” il ritorno dei livelli di bicarbonato nel corpo alla normalità. Il bicarbonato di sodio sembra essere una delle sostanze medicinali più utili in quanto agisce sull’equilibrio acido-alcalino alla base della salute umana.

Il pH dei nostri tessuti e fluidi corporei è fondamentale perché influenza e rispecchia il nostro stato di salute o la nostra pulizia interna. Quanto più il pH è vicino a valori come 7,35-7,45, tanto più alto sarà il nostro livello di salute e benessere. Se si rimane all’interno di questi valori, si aumenta notevolmente la capacità di resistenza alle malattie acute come raffreddore e influenza, nonché l’insorgenza di cancro e altre malattie. Mentre l’assunzione di bicarbonato di sodio ci dà un aiuto immediato verso l’alcalinità, per portare il nostro pH in un range positivo e mantenerlo nel tempo, è necessario apportare cambiamenti alla dieta ed avere uno stile di vita sano.

La scala del pH è come un termometro che mostra aumenti e diminuzioni del contenuto acido-alcalinico dei fluidi. Valori al di sopra o al di sotto di 7,35-7,45 di pH nel sangue possono segnalare sintomi potenzialmente gravi e pericolosi o patologie. Quando il corpo non riesce più in modo efficace a neutralizzare ed eliminare gli acidi, li trasferisce direttamente nei fluidi extracellulari e nelle cellule del tessuto connettivo compromettendo l’integrità cellulare. Viceversa, quando il corpo diventa troppo alcalino per troppo bicarbonato nel sangue, si verifica una alcalosi metabolica che può portare a gravi conse-guenze se non corretta rapidamente[6].

Jon Barron presenta un modo di osservare il pH che ci illumina su uno dei principali vantaggi dell’acqua alcalina:

“Gli ioni di idrogeno bloccano l’ossigeno. Ciò significa che più il liquido è acido, meno disponibile è l’ossi-geno in esso. Ogni cellula del nostro corpo neces-sita di ossigeno per vivere e per mantenere la salute ottimale. Uniamo a questo ciò che conosciamo sugli ioni di idrogeno e vediamo che più il sangue è acido (minore è il suo pH), meno ossigeno è disponibile per essere usato dalle nostre cellule. Senza entrare in una discussione coinvolgendo la chimica, possiamo capire il meccanismo con l’esempio di un lago colpito da piogge acide. I pesci muoiono letteralmente soffo-cati in quanto l’acido delle piogge “lega” tutto l’ossi-geno disponibile. Non è che l’ossigeno sia sparito, è

semplicemente non disponibile. Quindi, se rialziamo il pH del lago (rendendolo più alcalino), l’ossigeno torna disponibile riportando il lago in vita. Per inciso, vale la pena notare che il cancro è legato a un ambiente acido (mancanza di ossigeno), più alto è il pH (più ossigeno presente nelle cellule del corpo), più è difficile il proliferare della malattia”.

Capire questo è importante per due motivi: (1) rivela uno dei benefici primari dell’acqua alcalina, più ossigeno “disponibile” nel sistema e (2) spiega quindi perchè l’acqua alcalina aiuta a combattere il cancro.

L’oceano, culla della vita, ha un pH medio di circa 8,1.Il pH ideale per il sangue è circa 7,4,

leggermente alcalino, non acido. (Jon Barron)Barron conclude:

“Se stai mangiando bene e vivi in modo pulito, allora sì, puoi bere acqua comune con un pH leggermente al di sopra del neutro. Tuttavia, se stai mangiando la tipica dieta occidentale, ricca di carne, cereali, bibite e zuccheri che acidificano il corpo, allora è un’altra storia. Il tuo bilanciamento di pH è ormai così lontano dai livelli normali che per contrastarlo devi alcalinizzare l’acqua. La mia raccomandazione sul valore del pH per l’acqua da bere tutti i giorni è di circa 7,5-8, a seconda di quanto è “acida” la vostra dieta. Un consumo di acqua con pH più alto per periodi prolungati, dovrebbe essere riservato solo a circostanze particolari. Le acque di monta-gna più famose del mondo, le acque rinomate per le loro proprietà curative, sono altamente alcaline. Mi riferisco alle acque che scendono dall’Himalaya, e in particolare alle acque della Valle Hunza, che hanno un pH tra il 9 e l’11”.

Non bisogna necessariamente essere un medico per praticare la cura del pH. Ogni praticante delle arti curative e ogni madre e padre hanno bisogno di capire come utilizzare il bicarbonato di sodio. La carenza di bicarbonato è un problema reale che peggiora con l’età, ecco perchè è importante capire e apprez-zare tutta la ricchezza del bicarbonato di sodio.Fonte: http://tinyurl.com/imva-bicarbonatoTradotto da: “La Leva di Archimede”Riferimenti:1. Il bicarbonato di sodio potrebbe avere un potenziale contro il cancro:

http://digitaljournal.com/article/3236452. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/192763903. Uno studio arriva da Le, et al. (1986), in uno studio campione francese,

su 1.010 casi di cancro al seno e 1.950 controlli su patologie non maligne, è stato rilevato che il cancro al seno è associato all’incremento della frequenza di consumo di formaggi fermentati con muffe.

4. Going, et al. (1990) hanno trovato che cristalli di weddellite (ossalato di calcio) sono presenti nelle calcificazioni presenti nel tessuto mammario di pazienti con cancro al seno. I cristalli di ossalato di calcio si formano quando il calcio si lega con l’acido ossalico. L’acido ossalico è una micotossina che può essere prodotta da differenti specie fungine. Alcuni funghi producono quantità così alte di acido ossalico tanto da venire utilizzati per la produzione commerciale di agenti chimici. L’infezione fungina nei polmoni umani da Aspergillus niger produce grandi quantità di acido ossalico.

5. I ricercatori hanno esaminato il DNA umano da una varietà di tessuti e organi per identificare e quantificare le aflatossine DNA-addotti. Tali addotti sono considerati prova della presenza di micotossine in un determinato tessuto. La loro scoperta? “I tessuti tumorali avevano livelli più alti di aflatossine addotti del tessuto normale della stessa persona.”

6. http://tinyurl.com/medlineplus-ency

Bicarbonato di sodio e il cancro Al via la sperimentazione in Arizona

... continua dalla prima pagina

Ci teniamo a ricordare che il Dr. Tullio Simoncini, proprio a seguito di questo tipo di sperimenta-zioni è stato radiato dall’ordine dei medici, deriso e screditato.

Dopo essersi reso conto delle difficoltà e dell’enorme muro di gomma che tentava inutilmente di oltrepas-sare qui in Italia, ha deciso di portare in America i risultati delle sue ricerche e la sua esperienza.

Ora in Arizona il National Istitutes of Health, stanzia addirittura 2 milioni di dollari per portare avanti ciò che Simoncini tentava di farci capire da anni. A quanto pare aveva ragione.Chi volesse ulteriori informazioni può visitare il sito: www.curenaturalicancro.orgTra le letture consigliate:Il cancro è un fungo di Tullio Simoncini

Simoncini “docet”

Attenzione: quello di cui verrete a cono-scenza, proseguendo nella lettura, cam-bierà completamente la vostra visione del mondo. La politica vi sembrerà tutta una farsa ed inizierete ad intuire chi pos-siede veramente il potere di far crescere o di annientare le economie di interi Stati. Quando avrete capito i meccanismi dell’in-credibile trappola nella quale siete invi-schiati, vostro malgrado, anche voi, NON POTRETE PIU’ TORNARE INDIETRO! Se ritenete di essere pronti per sapere la verità proseguite pure. Se non volete aggiungere una preoccupazione (molto grossa) a quelle che già avete, fate dietro-front e RIMANETE TRANQUILLAMENTE NELL’IGNORANZA, è comunque un vostro diritto.

Partiamo con alcune domande fon-damentali. Provate a dare una risposta a questi quesiti apparentemente banali, magari pescandola da quanto avete appreso a scuola, oppure leggendo i gior-nali o ascoltando la TV, la radio ecc... Probabilmente avrete qualche difficoltà a rispondere con sicurezza!1. Di chi è il denaro (compreso quello che

avete nel portafoglio)?2. Dove prende i soldi una banca

quando ve li presta?3. Cos’è l’ interesse sul prestito appli-

cato dalla B.C.E.?4. Cos’è il debito pubblico? A chi dob-

biamo tutti quei soldi? Perchè aumenta sempre?

L’unico sistema per capire la complessa meccanica dell’economia mondiale è ripor-tare tutto ai minimi termini e ragionare con dei modelli semplici. Magari leggendoci una simpatica favoletta per bambini...

Immaginate una società in piccolo. Diciamo un paesino composto da un centi-naio di abitanti nel quale ognuno abbia un ruolo diverso, ovvero sappia fare qualcosa che gli altri non sanno fare. Ci sarà quindi il calzolaio, il barbiere, il ristoratore, il mura-tore, il falegname ecc... Un modellino di società standard in scala ridotta. Immaginate ora che il denaro totale pos-seduto da questa piccola società ammonti a... diciamo... 100.000 euro. Ogni abi-tante possiederà in media 1.000 euro in banconote di vario taglio. Immaginiamo che la cultura dominante di questa società sia il risparmio a tutti i costi. Se ognuno di loro si tenesse il denaro stretto stretto, senza spenderlo, la società sarebbe desti-nata a cadere nella miseria più totale nel giro di pochi giorni. Zero scambi com-merciali = morte sicura del nostro simpatico paesino di montagna in tempi brevissimi. La cultura dominante, affinchè la società prosperi, deve essere quella dello scambio commerciale conti-nuo, della vivacità di mercato costante. Avremo così il calzolaio che paga 100 euro il falegname per sistemare una porta; il falegname pagherà 30 Euro al ristoratore per il pranzo; il ristoratore pagherà 15 Euro il barbiere per i capelli, il quale pagherà 60

Euro il sarto per la camicia nuova ecc... Il denaro è sempre quello, ma per il solo fatto di passare di mano in mano quella società è destinata a migliorare il proprio benessere materiale all’infinito.

La società dei consumi si basa su questo semplice principio.

Immaginiamo che questa società sia governata da un capo saggio, buono e che lavori per il bene di tutti: lo so che è difficile da credere ma proviamo a fare questo sforzo di immaginazione (in una favola ci puo’ stare...)! Tale capo deciderà saggiamente quante banconote stam-pare (in base alla quantità delle merci in circolazione, al comportamento del mer-cato, all’aumento demografico, agli scopi comuni ecc...) e in che maniera distribu-irle; per esempio sottoforma di compenso per lavori di pubblica utilità. Il costo di produzione di tali banconote sarebbe irrisorio: carta + inchiostri + manodo-pera. Potrebbe ordinare al tipografo del paese di stampare il denaro, ricompensan-dolo con la giusta dose di banconote da lui stesso stampate, e a fine stampa potrebbe prendere i clichè e portarli al sicuro affichè nessuno ne abusi. Semplice no?

Tutto troppo bello perchè sia vero..Immaginiamo invece che il capo di

questo villaggio sia un tipo disonesto, arrogante, subdolo e che sia molto concentrato sul proprio e personale interesse e che del villaggio e dei suoi abitanti non gliene freghi proprio un bel niente! Immaginiamo che tale capo venga avvicinato da un losco individuo, che chiameremo “Amschel” il quale gli proponga un sistema per diventare immensamente ricchi entrambi, metten-dolo in quel posto agli ignari abitanti del villaggio. Il capo accetta di buon grado e si mette ad ascoltare la furbissima pro-posta del nero cornacchione: “per prima cosa” dice il losco Amschel “devi ritirare tutte le banconote che girano nel tuo villaggio e distruggerle!”. “Sei impaz-zito?” ribatte il capo: “sarebbe la fine di tutto!”. “No, tranquillo...” sussurra con un diabolico sorriso il sig. Amschel “...sarà l’inizio di tutto! Sostituirai tutte le banco-note, che ora sono di proprietà degli abitanti del villaggio, con quelle che ti darò io. Io però non ti regalerò le banco-note...eh! eh! eh!... ma te le presterò per un tempo indefinito. In cambio ti chie-derò un misero interesse... diciamo... un 2... anzi... un 2,5%!

Se metterai in circolazione le mie ban-conote io ti farò diventare ricchissimo!”. “Mmm... Tutto qui? Accetto , ovviamente! Ma per metterle in circolazione come faremo?”. ”Tranquillo capovillaggio. Dovrai concedermi il permesso di fondare una banca nel tuo villaggio, al resto penserò a tutto io! Ih! Ih! Ih!”

L’economia sembra funzionare più o meno come prima ma dopo un anno arriva la prima batostina... Amschel contatta il capovillaggio e gli chiede il pagamento degli interessi: il 2,5% di 100.000 Euro ovvero 2.500 Euro! Il primo anno il capovillaggio riesce a pagare, ma già il secondo anno si trova in difficoltà. Dovrebbe pagare altri 2.500 Euro ma la popolazione è aumen-tata ed il denaro totale è diminuito e così anzichè pagare si fa prestare altri 20.000 Euro da quel torvo del sig. Amschel. Il terzo anno gli interessi da pagare diventano 5.500 Euro, ovvero il 2,5% dei 100.000 iniziali + i 2.500 di inte-resse non pagato l’anno prima + gli inte-ressi sui 20.000 prestati l’anno prima. Il capovillaggio però non ha un euro e così chiede un prestito agli ignari abi-tanti del villaggio inventando il B.O.T.! In pratica dice: se mi prestate 5.500 Euro io tra sei mesi ve ne restituisco 5.700. Gli abitanti non si fanno pregare (sembra un buon affare) e così prestano il denaro al capovillaggio. Egli salda la rata di 5.500 Euro, ma sei mesi dopo si pre-senta il problema di pagare i 5.700 euro di B.O.T. agli abitanti. Il capovillaggio taglia la testa al toro e si fa prestare altri 10.000 euro dal cornacchione così può saldare il B.O.T. ed anche pagare la prossima rata di interessi al sig. Amschel. Intanto la massa monetaria nel paesino è aumentata e, di conseguenza, ogni singola banconota perde di valore (inflazione) e quindi la gente si ritrova ad avere bisogno di più denaro (che ora vale meno) per poter svolgere la propria attività. Ed è così che anno dopo anno quel paesino, senza sapere ne perchè ne percome, si indebita sempre di più e si avvicina sempre di più al punto di non ritorno. Amschel inizia a sfregarsi le mani... il suo piano sta dando i suoi frutti. Amschel, infatti, prestando delle merci di modico valore (il valore reale delle banconote è praticamente nullo composto solo da carta, inchiostro ed un po’ di manodopera) sta tenendo per le palle l’intero villaggio senza che gli abitanti abbiano il benchè minimo sospetto di cosa stia accadendo...Iniziate a capire?

Ben presto il capovillaggio si troverà invischiato in una gravosa situazione che non riesce più a controllare. Il debito è insaldabile; infatti anche ammettendo che quel genialoide del capovillaggio setacci l’intero paese, raccolga tutti i soldi in circolazione, li metta in un bel saccone e li restituisca in toto all’arcigno e diabolico Amschel non servirebbe a nulla: rimarrebbero sempre gli interessi da pagare! Comunque lui è ricco, inoltre viene sempre rieletto in quanto il buon Amschel gli paga le campagne elettorali, la gente non sa nulla di nulla e quindi chissenefrega!

IL CORNACCHIONE ED IL POPOLO TONTOLONE!

SCHIAVI DEL SISTEMA

La Truffa del Signoraggio spiegata ai bambini

Anche se non ami il giardi-naggio, giocare con la terra può giovare alla tua salute.

Il segreto sta in un batterio chiamato Mycobacterium vaccae, che una volta entrato nel vostro organismo agisce come un vero e proprio antidepressivo.

Proprio così. Un organismo vivente che agisce sul cervello umano aumentando i livelli di serotonina e noradrenalina facen-doci sentire più felici.

Tutto ciò è stato scoperto per caso, quando il Dr. Mary O’Brien, un oncologo presso il Royal Mardsen Hospital di Londra, durante un trattamento speri-mentale per il cancro del polmone, ha inoculato i pazienti con il M. vaccae per rinforzare il loro il sistema immunitario ma notando anche un notevole miglioramento sulla “salute emotiva, vitalità e funzione cognitiva in generale”.

Gli effetti dei batteri vengono confermati da uno studio pubbli-cato nel 2007 dalla rivista “Neuroscience”, dove il neuro-scienziato Dr. Christopher Lowry ci dice: “Questi studi ci aiutano a capire come il corpo comunica con il cervello e perché un sano sistema immunitario è impor-tante per mantenere la salute mentale”.

Provate quindi a immaginare un intrigante futuro dove i medici potranno curare la depressione o un disordine affettivo, semplice-mente consigliandoci di piantare un albero, un fiore, una pianta produttiva o semplicemente di

andare a giocare un pò con la terra del nostro giardino.Quindi, lasciamo che i nostri bambini si sporchino con la

terra e accompagnamoli in questo salutare gioco!L’articolo completo: http://tinyurl.com/batteri-antidepressivi

I batteri della terra come antidepressivi!Un recente articolo della prestigiosa rivista Nature, spiega

che lo zucchero, in particolare il fruttosio, ampiamente dispo-nibile in bibite e altri prodotti alimentari trasformati è respon-sabile di molte gravi malattie, come malattie cardiache, cancro, diabete, obesità e insufficenza epatica acuta[1,2]. Uno dei motivi che contribuiscono a queste patologie, è che il fruttosio e altre sostanze ad alto contenuto calorico, come l’alcol, non possono essere direttamente utilizzate dai tessuti del corpo e quindi devono essere metabolizzate dal fegato, dove generano tossine e portano il nostro organismo sulla via del diabete[3]. Inoltre, il fruttosio interfe-risce con il senso di sazietà e si tende ad ingerire un eccesso di calorie. Questo travolge il fegato, che deve poi convertire l’overdose di zucchero in grasso, il ché danneggia il fegato e potrebbe portare al diabete. Quindi gli zuccheri come il fruttosio, quando aggiunti agli alimenti trasformati, hanno gli stessi effetti tossici dell’alcol. Anche i non-obesi sono soggetti alla “sindrome metabolica”, in cui il fruttosio induce ipertensione, malattie cardiovascolari, insulino-resistenza e danni alle molecole biolo-giche come le proteine e i lipidi[1-3].

Le bibite che contengono principalmente zucchero, come ad esempio le bevande gassate e i succhi di frutta filtrati, non hanno abbastanza nutrienti per mantenere il corpo sano e privo di pato-logie. Essi forniscono calorie senza però i nutrienti essenziali che si trovano invece nel frutto intero. Queste calorie “vuote” quindi sostituiscono gli altri alimenti come i cereali integrali, la frutta e la verdura che sono la principale fonte di nutrienti essenziali. Ma l’aggiunta di zuccheri, non è limitata soltanto alle bevande anal-coliche. L’aggiunta di fruttosio, come lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, o soltanto lo zucchero normale (saccarosio, che è 50% di glucosio e 50% fruttosio), si trova in una grande varietà di alimenti trasformati come i cereali per la colazione, succhi, gelatine e marmellate, caramelle, prodotti da forno, salse, dolci e persino nei cibi già pronti e nella carne lavorata. Il fruttosio ha un sapore dolce ma non soddisfa la fame come fanno i cibi più nutrienti. L’alto contenuto di fruttosio aggiunto nei prodotti alimentari trasformati, porta dipendenza in modo simile all’alcool, soprattutto nei bambini piccoli. Questo ha causato un’epidemia di obesità nei bambini e negli adulti. Inoltre, la metabolizzazione del fruttosio nel fegato è simile a quella dell’alcool perché tende a sconvolgere il metabolismo del glucosio, generando grasso e causando resistenza all’insulina, che porta quindi all’infiamma-zione e alla degenerazione del fegato e a molti altri problemi[4].

Nel complesso, questo modello alimentare, che causa sovrac-carico di fruttosio nel nostro corpo, è un circolo vizioso che porta a carenze diffuse di nutrienti come vitamine e minerali essen-ziali, insieme al danno e all’infiammazione in tutto il corpo. Questo circolo vizioso di dipendenza da zucchero, coerente con la “sindrome metabolica”, è in gran parte responsabile dell’ele-vato tasso di mortalità portato dalla dieta moderna. Se la dieta moderna potesse essere modificata in modo da soddisfare la fame senza calorie in eccesso, contenendo una percentuale maggiore di nutrienti essenziali, l’epidemia delle malattie provocate dagli zuccheri aggiunti potrebbe essere evitata. Quando ingerito con la frutta, il fruttosio è meno dannoso perché viene assorbito lenta-mente dall’intestino e soprattutto è accompagnato da nutrienti essenziali.

Integratori di nutrienti essenziali possono aiutare, ma solo se le informazioni in merito ai dosaggi adeguati e ai loro benefici vengono rese ampiamente disponibili. Alcuni esempi sono gli inte-gratori di vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, magnesio, i grassi essenziali omega 3 e 6, che nelle forme e nelle dosi adeguate possono aiutare a prevenire carenze alimen-tari che causano malattie cardiache, cancro e diabete[5]. Altre scelte di vita possono aiutare, ad esempio, ridurre le calorie totali, aumentando l’assunzione di fibre e più esercizio fisico[3].

Ma i benefici di queste scelte sane non hanno convinto il consu-matore moderno. La massiccia spinta commerciale di bibite contri-buisce al problema. Per risolvere il problema di sovraconsumo di zucchero, è stato proposto di applicare regole come per l’alcol e il tabacco[1]. L’obiettivo sarebbe quello di cambiare le abitudini per ridurre i consumi. Molte scuole hanno già vietato la vendita di bibite gassate, ma le hanno sostituite con succhi di frutta o bevande artificiali che contengono sempre zuccheri aggiunti. Secondo questa proposta, potrebbero essere limitate le vendite di bevande zuccherate e cibi elaborati con aggiunta di zucchero nei distributori automatici delle scuole o in altri posti durante l’orario scolastico. Porre dei limiti di età per la vendita di alimenti zuccherati nei negozi potrebbe essere d’aiuto. Un limite o divieto di pubblicità dei prodotti con aggiunta di zucchero negli spot televisivi potrebbe anche essere utile. Una tassa sullo zucchero,

specialmente per lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, potrebbe essere utilizzata per finanziare la ricerca sulle sostanze nutritive essenziali e per pubblicizzare i loro benefici. L’idea alla base di tale regolamento sarebbe quella di convincere i consu-matori, in particolare i bambini, a consumare meno zucchero e

più nutrienti[1,2]. Questo porterebbe un grande beneficio alla salute pubblica. Si è sostenuto che una simile regolamen-

tazione sull’alcol sarebbe stata accettata perché avrebbe mantenuto il consumo di alcol sotto controllo[1]. Ad esempio, il cambiamento di ciò che veniva conside-rato un comportamento comunemente accettato, ha avuto successo in altri ambiti sociali, come il divieto di fumare nei luoghi pubblici, il guidatore prestabilito che non beve alcol e l’inserimento degli airbag nelle automobili. Per alcuni, un simile tipo di regolamenta-

zione governativa sullo zucchero sembrerebbe giustifi-cata dal fatto che al costo di una certa perdita di libertà

personale si potrebbe migliorare la salute e dare un taglio all’epidemia di malattie non-infettive.

D’altra parte però, molte persone vedono questa tassazione sullo zucchero e sugli alimenti che contengono zuccheri aggiunti, come ripugnante e draconiana. Dopo tutto, anche se provoca dipendenza[4], lo zucchero non porta al pericolo di essere ubriaco in autostrada e non presenta un pericolo imminente per la salute paragonabile al fumo. E’ più insidioso. Lo zucchero ha fatto a lungo parte delle abitudini alimentari di molte culture. Pertanto, qualsiasi regolamentazione governativa sul cibo si troverà davanti a molti critici che spiegheranno perchè tale regolamen-tazione sarebbe inefficace e, inoltre che dovremmo essere in grado di acquistare e mangiare qualsiasi cibo secondo le nostre preferenze.

Il problema di fondo in questo dibattito è il libero accesso del consumatore alle informazioni sulla nutrizione. Se i danni che ha provocato l’aggiunta di fruttosio alla nostra salute potessero essere resi noti, insieme alle informazioni sulle alternative sane a basso costo e facilmente disponibili, si potrebbero migliorare le condizioni di salute di milioni di persone. Porterebbe il consuma-tore a prendere in considerazione altre opzioni, come ad esempio succhi vegetali o un bicchiere d’acqua, insieme ad alimenti con nutrienti non lavorati e vitamine in dosi adeguate. Ciò che serve è una campagna che fornisca informazioni pratiche sulla dieta: quali sono i nutrienti di cui abbiamo bisogno, come determinare le dosi adeguate e i pericoli di una dieta fatta di cibi lavorati. Ciò potrebbe includere spot pubblicitari e programmi sulla salute, nonché programmi di studio che vanno dalla scuola elementare all’università. Si potrebbe anche includere un’etichettatura più dettagliata circa il contenuto nutrizionale degli alimenti, così come “cibo più sano e gustoso” servito nei ristoranti e nelle sale da pranzo. Le esigenze del mercato potrebbero quindi portare le aziende alimentari a vendere cibo più sano con dosi minime di zucchero aggiunto e un adeguato contenuto di nutrienti essen-ziali. La medicina ortomolecolare, la pratica per trattare la malat-tia fornendo sufficienti dosi di sostanze nutritive essenziali per evitare carenze, può contribuire a fornire queste informazioni[5-8].

Possiamo tutti diventare più sani rinunciando agli zuccheri in eccesso e ai prodotti alimentari trasformati che non contengono nutrienti essenziali. E quando questo è impossibile, dobbiamo essere comunque in grado di integrare la nostra alimentazione con nutrienti essenziali per prevenire epidemie di obesità, malat-tie cardiovascolari, diabete e cancro.Riferimenti:1. Lustig RH, Schmidt LA, Brindis CD (2012) The toxic truth about sugar.

Nature 482:27-29.2. Jacobson MF (2005) Liquid candy: how soft drinks are harming Americans’ health.

Center for Science in the Public Interest. http://tinyurl.com/liquidcandy-pdf3. Bremer AA, Mietus-Snyder M, Lustig RH. (2012) Toward a Unifying

Hypothesis of Metabolic Syndrome. Pediatrics. 129:557-5704. Lustig RH. (2010) Fructose: metabolic, hedonic, and societal parallels with

ethanol. J Am Diet Assoc. 110:1307-1321.5. Brighthope IE (2012) The Vitamin Cure for Diabetes: Prevent and Treat

Diabetes Using Nutrition and Vitamin Supplementation. Basic Health Publications. ISBN-13: 978-1591202905.

6. Roberts H, Hickey S (2011) The Vitamin Cure for Heart Disease: How to Prevent and Treat Heart Disease Using Nutrition and Vitamin Supplementation. Basic Health Publications. ISBN-13: 978-1591202646.

7. Hoffer A, Saul AW (2008) Orthomolecular Medicine For Everyone: Megavitamin Therapeutics for Families and Physicians. Basic Health Publications. ISBN13: 9781591202264.

8. Hoffer A, Saul AW, Foster HD (2012) Niacin: The Real Story: Learn about the Wonderful Healing Properties of Niacin. Basic Health Publications ISBN-13: 978-1591202752

Orthomolecular Medicine News Service, April 24, 2012Editorial by Robert G. Smith, PhDLink articolo originale: http://tinyurl.com/zucchero-tossicoTradotto da: La Leva di Archimede

ZUCCHERO TOSSICO

Pillole anticoncezionali pericolose: la Bayer paga 142 milioni di dollari

La Bayer ha pagato 142 milioni di dollari di risarcimento alle utilizzatrici americane delle pillole anticoncezionali Yasmin e Yaz in quanto sarebbero respon-sabili di emboli nelle donne.

La Bayer ha chiuso 651 cause che accusavano le sue Yasmin e Yaz di provocare degli emboli, talvolta fatali, che potevano portare ad infarti e ictus.

Il 10 aprile la Food and Drug Administration ha ordinato alla Bayer e ad altre compagnie di contraccettivi di potenziare gli avvisi di rischio embolia sui propri prodotti.

Pillole come la Yasmin, contenenti un ormone sintetico detto drospirenone, avranno quindi etichette di avvertimento dove si comunica che i ricercatori hanno scoperto che possono tripli-care il rischio di embolia nel sangue.

La FDA ha esaminato i dati su più di 835.000 donne che assumono pillole contenenti il drospirenone, inclusa la linea Yasmin della Bayer. Nel 2011 la Yasmin risultava al quarto posto fra i contraccettivi orali negli Stati Uniti nel 2011, con il 4.6% del mercato fino a settembre, secondo i dati forniti dalla IMSHealth. Tratto e tradotto da: http://www.bloomberg.comFonte: InformaSalus.itPer maggiori informazioni: http://www.babycomp-italia.blogspot.it/

Mentre l’Unione europea fa un passo indie-tro sul consumo del Nimesulide per i trat-tamenti cronici, l’Italia decide di renderlo rimborsabile.

Nel nostro Paese, nei prossimi mesi, il Nimesulide potrebbe infatti essere rimborsato dallo Stato per il trattamento del dolore acuto.

La rimborsabilità del farmaco sarà possibile solo dopo il rinnnovo della Commissione scientifica dell’Aifa (Agenzia del farmaco).

Il Nimesulide è a carico della Stato proprio per il trattamento dei sintomi di infiammazioni croniche di tipo osteoarticolare, le stesse per le quali la Commissione europea ha stabilito di elimi-nare con urgenza l’uso di questo medicinale.

Il Nimesulide è il principio attivo di diversi farmaci, tra cui l’Aulin. 16 Paesi europei tra cui Spagna, Finlandia e Irlanda lo hanno riti-rato dal commercio osservando come il consumo indiscriminato di Nimesulide fosse associato a gravissimi problemi di salute.

In mercati ghiotti come Giappone e Stati Uniti per il principio attivo non è stata nemmeno mai richiesta la registrazione.

Recenti studi hanno dimostrato quanto il Nimesulide sia dan-noso - soprattutto se usato spesso - per il fegato: basterebbero più di due settimane di terapia a base di nimesulide per avere già dei danni gravi alla salute. Ecco perché già qualche mese fa si era parlato di diminuire le dosi della classica scatola da 30 bustine.

Eppure, come rilevato in un articolo che abbiamo pubblicato in precedenza, “in Italia di tutti questi dubbi non c’è traccia. Tanto che il nostro Paese consuma il 60% della produzione mondiale di nimesulide”.Fonte: InformaSalus.it

Nimesulide: l’Ue lo vieta per i trattamenti cronici, l’Italia vuole renderlo rimborsabile

La natura ci ha fornito di migliaia di miliardi di microrganismi che convivono in simbiosi col nostro organismo, alcuni dei quali combattono le sostanze chi-miche tossiche che noi stessi abbiamo creato e che ci stanno uccidendo, ad esempio i pesticidi. Questi misteriosi aiutanti sono i batteri.

E’ stata osservata la capacità dei pro-biotici di degradare e favorire l’elimina-zione dall’organismo di insetticidi, pesti-cidi e sostanze chimiche tossiche che si trovano normalmente nelle cose più sva-riate, dagli scontrini di carta termica alle banconote, la plastica e molti altri beni

di consumo quotidiano. Introducendo Bifidobacterium brevis e Lactobacillus casei nella dieta dei ratti esposti a sostanze tossiche la loro concentrazione ematica è scesa in modo significativo e sono state eliminate nelle feci molto più rapidamente.

Nuovi ceppi batterici sono stati iso-lati da un piatto tradizionale coreano a base di cavolo fermentato, il Kimchi. I ricercatori hanno scoperto che i probio-tici responsabili della fermentazione del Kimchi hanno trasformato rapidamente insetticidi alquanto sgradevoli nella loro colazione, degradandoli fino all’83% al

terzo giorno e completamente al nono giorno. Logicamente il consumo di questi probiotici consentirebbe al tratto gastrointestinale umano di abbattere queste sostanze chimiche nocive.

Se pensate sia incredibile la capacità dei probiotici di mangiare e degradare le tossine considerate che sono in grado di favorire migliaia di funzioni vitali e di prevenire e/o ridurre i sintomi di quasi 200 malattie diverse.

Articolo completo: http://tinyurl.com/prob12

I probiotici distruggono le sostanze chimiche tossiche nel nostro intestino

Un nuovo studio rivela che questi farmaci per il controllo del colesterolo contribuiscono ad epidemie di artriti e malattie autoimmuni nella popolazione esposta.

Nello studio eseguito sui topi pubbli-cato sulla rivista Arthritis Research & Therapy dal titolo “Statins accelerate the onset of collagen type II- induced arthrits in mice” i ricercatori hanno trovato che il

100% degli animali sottoposti ai farmaci a base di statine sviluppavano artriti o segni di autoimmunità contro il 58% di quelli che non li assumevano.

Lo studio ha dimostrato che l’uso delle statine era associato all’incremento del rischio di sviluppare artriti reumatoidi.

Poiché l’aterosclerosi è risaputo abbia componenti autoimmuni, la connessione emergente tra statine e autoimmunità mina la giustificazione per il loro conti-nuo uso nella prevenzione primaria delle malattie cardiache.Fonte: GreenMedInfo.com

Aspartame, il rischio cancro nel dolcificante più diffusodi Luca De Carolis

Lo vendono come il dolcificante perfetto: buono per il palato, ottimo per la linea, sicuro. E lo mettono ovunque, dalle bibite alle caramelle, per arrivare ai farmaci, compresi quelli per i bambini. Ma l’aspartame, l’alternativa allo zucchero, potrebbe essere cancerogeno.

Un dubbio alimentato da studi e ricer-che, attorno al quale è stata costruita la puntata del 29/04/2012 di Report, su Rai3. La storia in sintesi di un prodotto commerciale, disseminata di ombre, conflitti di interessi e domande. Pesanti e attuali, tanto che entro settembre l’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, dovrà emanare un nuovo verdetto sulla salubrità o meno dell’aspartame.

Scoperto per caso, nel 1965 mentre la Searle, colosso farmaceutico americano, sta sperimentando un nuovo farmaco contro l’ulcera. Scopre che è dolce 250 volte più dello zucchero. E si lancia nelle ricerche sull’aspartame, dolcificante del futuro. Nel 1974, ottiene il via libera alla messa in commercio dalla Fda, l’agenzia statunitense dei farmaci.

Ma un’associazione dei consumatori blocca tutto: un patologo aveva scoperto che quella sostanza provocava buchi nel cervello dei topi di laboratorio. La lunga guerra di perizie e ricorsi sull’aspartame inizia così.

Studi successivi affermano che i test della Searle sono pieni di irregolarità. E che l’aspartame ha pesanti effetti collate-rali, sul cervello.

Entro settembre il verdetto dell’autorità europea per la sicurezza alimentare

Nel 1980, Ronald Reagan viene eletto presidente. Uno dei suoi primi atti è cambiare il commissario della Fda, che l’anno dopo dà il via libera all’aspar-tame. Una manna per la Searle, che come amministratore delegato, ha un certo Donald Rumsfeld: ovvero, l’esperto di Medio Oriente dell’amministrazione Reagan, futuro segretario alla Difesa con Ford e Bush junior.

L’aspartame si sparge per l’America, e presto approda in Europa, Italia compresa. Tutte le autorità scientifiche ne autorizzano la vendita: e tutte si basano su uno studio finanziato dalla Searle.

Nelle pieghe del documento, si ammette la morte di un certo numero dei topi di laboratorio. Eppure l’aspartame viene utilizzato in più di 5mila prodotti. Dalle bibite più popolari, ai dentifrici e ai medicinali, in molti casi pediatrici. Sui banchi dei bar di mezzo mondo dominano i dolcificanti. Ma le ombre rimangono, assieme alle segnalazioni di consumatori e studiosi. A rilanciarle, nel 2005, è una ricerca dell’Istituto Ramazzini di Bologna. Dal verdetto chiaro: l’aspartame è cancerogeno. L’Istituto compie altri studi, autofinanziati. L’Efsa, che nel 2002 aveva approvato l’aspartame, li respinge: “Non sono stati fatti secondo le proce-dure, sono incompleti”.

Dura reazione, da parte di un ente che ha 11 membri su venti che sono stati, o sono tuttora, consulenti di aziende dell’in-dustria alimentare. “Quando si discute di un prodotto della loro azienda si asten-gono – fanno sapere da Bruxelles – e comunque non c’è conflitto d’interesse, perchè lo hanno dichiarato”.

Tre parlamentari europee sollevano il caso. E alla fine la palla torna all’Efsa: che entro settembre dovrà pronunciarsi di nuovo sull’aspartame. Neppure nemico dell’obesità, secondo Franco Berrino, dell’Istituto Tumori di Milano: “Non esiste un solo studio che l’abbia provato. Anzi, c’è una forte ipotesi del contrario.Fonte: Il Fatto Quotidiano

Lo zucchero potrebbe fartidiventare “stupido”

Un benvenuto alla Stevia:l’UE ha detto “si”

Una delle cose migliori che potete fare per diminuire il rischio di malattie cardiache è l’esercizio fisico. Tuttavia, per le persone che assumono statine, l’esercizio fisico può essere pericoloso. Le statine sono note per avere effetti citotossici.

Tali effetti tossici sono moltiplicati con l’esercizio, e possono portare persino alla morte. Le statine sono indicative della tendenza della medicina moderna a curare le persone che non hanno alcuna malattia.

Vengono prescritte statine a persone senza alcun sintomo di problemi al cuore semplicemente perché hanno raggiunto una certa età o perché è stato rilevato un marker di rischio cardio-vascolare a dispetto del fatto che la maggior parte delle persone che hanno subito un attacco di cuore non hanno avuto alcun marker di rischio della malattia, rendendo il suggerimento di causa-effetto, ovviamente, una sciocchezza.

Un recente studio pubblicato sul Journal of Applied Physiology ha documentato che i ratti a cui sono state somministrate le statine sono meno resistenti all’esercizio fisico. Gli animali sotto statine sottoposti a corsa su tapis roulant si sono stancati molto più rapidamente. Lo stress ossidativo, un forte indicatore di danno cellulare, è risultato essere maggiore del 60% nei ratti in osservazione.

Essi non erano in grado di immagazzinare abbastanza glico-geno e carboidrati nei muscoli, che ha fortemente influito sulla capacità di esercizio. La funzione dei mitocondri, che producono energia in ogni cellula, è stata danneggiata, portando ad una diminuzione della produzione di energia del 25%.

Un altro studio pubblicato in Lipids in Health and Disease discute il caso di un uomo sano che era un corridore su pista. In seguito ai risultati di un esame del sangue di routine, è stato messo in cura con le statine. Ben presto ha cominciato ad accu-sare dolori muscolari. Il suo numero di globuli bianchi è salito, cosa che indica un danno ai tessuti. Nel momento in cui ha avuto un’influenza, i dolori muscolari sono diventati più forti del solito e il tempo di recupero è stato più lungo.

Un punto che va considerato è che il danno muscolare da statine non sempre guarisce dopo l’interruzione dei farmaci. Può essere permanente. Pertanto, non si deve presumere che si può semplicemente smettere di prenderli se si sviluppano i problemi, perché potrebbe essere troppo tardi.

Le statine oltretutto, possono stressare le funzioni renali, portando a un’insufficienza renale che può concludersi anche

con la morte. Anche il sito ufficiale Lipitor (atorvastatin) ricono-sce questo rischio:• LIPITOR può causare seri problemi muscolari che possono

portare a problemi renali, tra cui insufficienza renale.Il rischio di danno muscolare aumenta notevolmente, fino

al 75%, quando gli atleti prendono le statine. Così, la cosa migliore che potete fare per prevenire le malattie cardiache, cioè l’esercizio fisico, potrebbe essere controproducente se si assume il farmaco che i cosiddetti esperti consigliano a chiunque abbia superato i 50 anni. Essi hanno anche suggerito di usare il farmaco come condimento distribuendolo anche nei fast food!La scelta è vostra non del Dottore

Troppe persone pensano che tutto ciò che i loro medici dicono equivalga a un ordine. Ma il fatto è che i medici non sono gli esperti che dichiarano di essere. Tendono a seguire la moda nei loro trattamenti e consigli:• L’uso massiccio e improprio di antibiotici è una moda, e porta

a nuove e più virulente malattie. L’E.coli non era una malat-tia fino al 1983. Prima, non è mai stato altro che un batterio benigno di cui abbiamo bisogno che vive nel nostro tratto intestinale. Questo abuso è sempre stato di moda, anche in presenza di disturbi minori, gli antibiotici vengono prescritti “per sicurezza”.

• La terapia ormonale sostitutiva è una moda che è stata impo-sta a quasi tutte le donne che si avvicinavano alla meno-pausa. Il numero di donne che sono state uccise da tale moda non è stato ancora calcolato.

• Il trattamento di routine sui bambini che entrano in un ospe-dale in stato di shock è dare loro fluidi per via endovenosa, nonostante il fatto che esso non fornisca alcun vantaggio in questi casi e ne uccide letteralmente 3 su 100. Tale tratta-mento che non è mai stato esaminato e presume soltanto di essere utile, può essere solo chiamato moda.Le statine sono una moda, sostenute solo dalla scienza spazza-

tura e non dalla ricerca. Quindi, tocca a te decidere cosa è meglio.Puoi decidere di andare avanti con ciò che il tuo medico ti

ordina, oppure puoi scegliere una visione olistica della salute. Puoi prendere le statine, con tutti i rischi che esse comportano e la loro quasi completa mancanza di benefici, oppure puoi intra-prendere uno stile di vita più sano, facendo esercizio fisico e seguendo una dieta sana.

Impara a gestire lo stress. Ricorda che la salute non proviene da una pillola, anche se i medici e le aziende farmaceutiche ne traggono profitto.

Infine, ricorda che l’unica persona che vive dentro la tua pelle sei tu. Nessun altro subirà le conseguenze delle tue decisioni.

*Anche se sono stati istruiti sulla nutrizione, visti i loro trascorsi su tutto ciò che è correlato alla salute, è diffi-cile immaginare come i medici possano essere una buona fonte di informazioni sulla dieta e sulla nutrizione. Segui i loro consigli nutrizionali a tuo rischio.

Fonte: http://tinyurl.com/statine-killerTradotto da: “La Leva di Archimede”

Le Statine causano morte in allenamento Letteralmente!

Le statine sono in conflitto con una delle più importanti e salutari abitudini per il cuore: l’attività fisica. Quanto più ci si allena assumendo statine, tanto più è probabile subirne gli effetti mortali.

L’inchiesta, attraverso la storia esemplare dell’additivo più utilizzato nell’alimentazione (l’aspartame, un dolcificante artificiale), mostra le debolezze di un sistema di controllo che non tutela adeguatamente la nostra salute.

Infatti le industrie, per inserire nell’alimentazione una nuova sostanza, devono dimostrare a loro spese la sicurezza del prodotto finanziando le ricerche. Un sistema che, tra conflitti di interesse e corruzione, “addolcisce” la vita dell’in-dustria a danno della salute dei consumatori.

Ne parliamo da anni, ora finalmente anche i media spargono la voce. Assolutamente da vedere!Il link per il video: http://tinyurl.com/la-leva-report

DOLCE E’ LA VITA - REPORT: 29/04/2012

Un nuovo studio dalla University of California-Los Angeles indica che un alto contenuto di fruttosio nella dieta peggiora l’apprendimento e la memoria nei ratti. Lo studio, pubblicato sul Journal of Physiology, mostra anche come gli acidi grassi omega-3 sono in grado di contrastarne gli effetti.

“I nostri risultati dimostrano che ciò che si mangia influenza il modo di pensare”, ha detto il Dott. Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia presso la David Geffen School of Medicine presso la UCLA e professore di biologia integra-tiva e fisiologia presso la Facoltà di Lettere e UCLA Scienza.

In precedenza veniva indicato il fruttosio come dannoso per il suo ruolo sul fegato, diabete, obesità e grassi, questo studio rivela come il dolcificante influenzi anche il cervello, secondo i ricercatori.Fonte: University of California Scienze della SaluteArticolo completo: http://tinyurl.com/zucchero-e-cervello

La notizia è di grande importanza per noi in quanto segna la fine di una campagna d’informazione durata 10 anni.

Il Comitato permanente della Commissione Europea (Direzione generale Salute e tutela dei consumatori) a luglio 2011 ha votato per l’approvazione del regolamento degli estratti di stevia (glicosidi steviolici) da usare

come dolcificante a livello europeo e ha dato l’autorizzazione definitiva alla fine del 2011.

Avete notato quante pubblicità in giro e nelle riviste?!

Ora per chiudere il capitolo “Stevia vs Aspartame” non rimane che aspettare la FINE del dolci-

ficante chimico E951 ossia l’Aspartame.

Abbiate fede la vittoria è vicina!

Le statine causano artrite, problemi cardiaci e non solo...

Fa il vaccino anti-papilloma e si ammala: grave 12enne

... per riflettere sul tema Vaccini...

Fonte: Il Giornale A Milano, una bambina di

12 anni è stata colpita da una grave forma neurologica dopo essersi sottoposta al vaccino anti papilloma virus (HPV). È successo a Milano, alla fine di febbraio. La ragazzina è ancora in cura all’ospedale Niguarda e sta seguendo un percorso di riabilitazione.

La campagna di promo-zione del vaccino anti-papil-loma è iniziata nel nostro Paese quattro anni fa con le bambine nate nel 1996. Il vaccino è bene ricordarlo, è facoltativo: lo stato italiano (come molti altri) ha deciso di regalarlo alle dodicenni perché è “il primo vaccino antican-cro”. Di fatto è un vaccino contro un virus che nel 90% dei casi scompare da solo. E che quando si trasforma in un cancro viene subito diagnosti-cato grazie al pap test.

I genitori della bimba avevano aderito alla campagna promossa dalle Asl. Quattro giorni dopo la prima iniezione la bambina ha manifestato

importanti disturbi tanto da essere ricoverata d’urgenza nel reparto di rianimazione neurochirurgica dell’ospedale Niguarda.

Gaetano Elli, direttore medico di presidio dell’ospe-dale spiega che la “ragazzina è arrivata in rianimazione neurochirugica a fine febbraio accusando sintomi importanti di tipo neurologico” e che “non si può stabilire con certezza il nesso di causa-effetto tra il vaccino e la sindrome”.

Marino Faccini, responsa-bile profilassi e vaccini alla Asl milanese, ha assicurato che la sindrome che ha colpito questa bambina è il primo effetto collaterale importante

da quando è partita la campa-gna vaccinale e ha precisato “che per sapere con certezza che è stato il vaccino a provo-care la malattia bisogna fare uno studio epidemiolo-gico accurato. Certamente c’è stato un nesso tempo-rale, i disturbi sono comparsi a quattro giorni dalla prima somministrazione”.

Lei era una bambina sana, che faceva sport e correva: dalla fine di febbraio è diven-tata un’adolescente malata. Che senso ha tutto questo?Notizia del 18 maggio 2012L’articolo completo:http://tinyurl.com/vaccino-antiHPV

Importante sentenza dellaCorte Costituzionale

Si è riconosciuto il diritto all’inden-nizzo per i danni derivanti dai vaccini anche quando non obbligatori, ma raccomandati.

La Corte ha dichiarato illegittima la legge sull’indennizzo nella parte in cui esclude appunto i vaccini non obbligatori.

A questo indirizzo (http://tinyurl.com/sentenza-pdf), è possibile scari-

care la sentenza [evidenziato in rosso un passaggio essenziale] in cui si mette in evidenza la responsabilità pubblica che deriva da scelte vaccinali, che derivano dall’affidamento riposto sulle campagne di prevenzione; come dire che si tratta di scelte non proprio definibili come vere scelte, cioè libere e consapevoli.

Sentenza interessante non solo perchè amplia la tutela risarcitoria per i danni da vaccino, ma anche perché consente di approfondire il discorso sulle politiche di prevenzione sanita-ria e di promozione della salute, dal punto di vista del diritto ad essere informati, che è il presupposto per esercitare il diritto di scelte in campo sanitario.

La Corte Costituzionale conferma quindi il concetto espresso dal Tribunale di Milano, Sez. Lavoro, con la sentenza n. 625 del 13/12/2007: “non vi è ragione di differenziare il caso in cui il trattamento sanitario sia imposto per legge [vacci-nazione obbligatoria] da quello in cui esso sia, in base ad una Legge, promosso dalla pubblica autorità al fine di una diffusione capillare nella società [vaccinazione raccomandata]”.

Notizia del 26 aprile 2012Fonte: http://tinyurl.com/sentenza-corte

Vaccino contro l’influenza A/H1N1 enarcolessia: esiste un legame?

L’European Medicines Agency ha aperto un’inchiesta a seguito di un aumento considerevole di casi di narcolessia infantile, avvenuto in alcuni paesi europei proprio dopo la vaccinazione contro un’ipotetica epidemia di un nuovo ceppo influenzale, comunemente chiamato “influenza suina”.

I migliori specialisti misero a punto a tempo di record un nuovo vaccino, che venne somministrato senza alcuna speri-mentazione, facendo diventare di fatto, tutti coloro che vennero vaccinati, delle “cavie”.

Oggi il Dottor Steinar Madsen dice che: “quel vaccino era necessario. Ha salvato molte vite. Purtroppo, oggi sono stati riscontrati seri effetti collaterali.” Fu presto chiaro che era stata fortemente esagerata la pericolosità della “suina” e di tutto ciò rimangono solo le cattive conseguenze della vaccinazione. Tra queste conseguenze sembra esserci la narcolessia infantile. Si tratta di una malattia del sistema nervoso che si manifesta con attacchi improvvisi di sonno e sonnolenza. Sono decine i bambini che si sono ammalati.

Tra questi, Sigrud Bergsud di 8 anni, la cui vita è cambiata proprio dopo la somministrazione della dose di vaccino per la cosiddetta “influenza suina”. Soffre di allucinazioni e attac-chi di catalessi, incubi notturni, a scuola ha difficoltà a seguire le lezioni, “mi addormento così spesso che apposta per me hanno portato in classe una poltrona imbottita”.

I suoi genitori pensano di essere stati ingannati quando nel momento del loro consenso alla vaccinazione, i medici li avevano rassicurati dicendogli che il vaccino non aveva effetti collaterali ed era stato testato con accuratezza.

“Oggi posso dire di aver perso ogni fiducia in loro” ci spiega Monika Bergsud, la mamma di Sigrud.Notizia del 15 luglio 2012L’articolo completo: http://tinyurl.com/vaccino-suina

L’aumento del 78% del tasso di autismo nell’ultimo decennio coincide con i nuovi programmi di vaccinazione

Il tasso di autismo tra i bambini americani è quasi raddop-piato nell’ultimo decennio, secondo un nuovo rapporto pubbli-cato dalla US Centers for Disease Control and Prevention (CDC), passando da circa un bambino su 150 nel 2000, a circa uno su 88 nel 2008, l’anno in cui sono state effettuate le ultime stime ufficiali.

E’ interessante notare che questo costante aumento dei tassi di autismo coincide perfettamente con l’aumento dei programmi di vaccinazione approvati dal CDC e notevolmente aumentati dal 1980. Ad esempio, nel 1983, il CDC consigliava soltanto 10 vaccini per i bambini dalla nascita fino a sei anni. Oggi, quel numero è aumentato in modo significativo arrivando a 29, molti dei quali sono assunti tutti in una sola volta o in combinazioni, come quelli del morbillo, parotite e rosolia (MMR).

Eppure il sistema medico tradizionale, i suoi alleati nel governo e i media stanno volutamente ignorando questo fatto evidente, dando la colpa di provocare l’autismo a “cause scono-sciute” e “genetica”, giustificando il drastico aumento dei tassi

di autismo semplicemente con il miglioramento dei metodi di screening che ora portano all’identificazione di più casi.

Purtroppo, queste scuse riferite all’aumento dell’epidemia sono prese sul serio da molte persone, mentre le vere cause continuano a rimanere un tabù. I vaccini, per esempio, sia che contengano thimerosal (mercurio) o meno, vengono sempre più spesso legati a disturbi neurologici in gran parte inesistenti prima delle campagne di vaccinazione di massa.

Anche il “vaccine court”, tribunale speciale per giudicare i danni da vaccino, lo ha silenziosamente ammesso, come nel caso di un giovane ragazzo che ha evidenziato danni cerebrali acuti dopo la somministrazione del vaccino MMR. E poi, oltre ai vaccini, anche il fluoro, l’MSG, gli OGM, le sostanze chimi-che tossiche, sia nell’ambiente che nella catena alimentare, e i prodotti alimentari trasformati in generale, sono stati collegati ai disturbi dello spettro autistico.L’articolo completo:http://tinyurl.com/aumento-tasso-autismo

La “sicurezza” nell’usare Thimerosal come conservante nei vaccini è come il proverbiale “castello di carte” che manca di un fondamento tossicologico scientifica-mente valido. Come in qualsiasi struttura instabile, se una delle principali “carte” che tiene in piedi l’affermazione che il Thimerosal è sicuro viene a mancare, l’in-tera struttura è destinata a crollare.

Questo è il caso, in quanto esiste la prova che sono falsi tutti i risultati delle statistiche chiave revisionate dal CDC e tutti gli studi effettuati da chi lavora o collabora con il centro di controllo e prevenzione delle malattie statunitense (CDC). Inoltre, vengono minati tutti i processi amministrativi (ad esempio, i processi del “vaccine court” tribunale speciale per i danni da vaccino) basati su questi falsi studi.

Uno degli studi chiave che è stato ripetutamente utilizzato per “smen-tire” il nesso causale tra l’esposizione del bambino in via di sviluppo ai vaccini contenenti Thimerosal e l’”autismo” è, lo studio danese “Thimerosal and the Occurrence of Autism” pubblicato sulla rivista Pediatrics e nell’abstract dichiara: “l’interruzione della somministra-zione di vaccini contenenti thimero-sal in Danimarca nel 1992 fu seguito da un aumento dell’incidenza di autismo”.

Tuttavia, i danesi non hanno reintro-dotto il Thimerosal nei vaccini e la stima del 2004 (cioè più di un decennio dopo la rimozione del Thimerosal) sull’incidenza di autismo nei bambini danesi di età

compresa tra 5 e 9 anni nel 1995-2000 era cambiata per diversi motivi, al punto di arrivare a circa 1 bambino su “1400”.

Al contrario, negli Stati Uniti, dove non è stato fatto alcuno sforzo per “rimuovere” dal mercato i vaccini con Thimerosal fino a dopo il 2000, l’ultima stima dell’incidenza di “autismo” come anche i “disturbi dello spettro autistico” (ASDs) nei bambini di 8 anni nati nel 1999-2000 e sottoposti a controllo nel corso del 2008 è, in media, “1 su 88”.

Come si può non capire che l’azione intrapresa dalla Danimarca e i suoi risul-tati confronto a quelli negli Stati Uniti non sono compatibili con l’ipotesi che i vaccini con Thimerosal non hanno alcun effetto causale sul rischio e sull’incidenza di “autismo”?

La risposta è semplice: i documenti ottenuti recentemente dal CDC utiliz-zando il Freedom of Information Act (FOIA) hanno rivelato che alcuni, se non tutti, gli autori dello studio danese citati in questa discussione e persone in contatto col CDC sapevano che “l’in-cidenza e la prevalenza” (di “autismo”) “erano ancora in diminuzione nel 2001”. Perciò, il tasso di “autismo” è diminu-ito dopo la rimozione dei vaccini con Thimerosal.

Pertanto, l’affermazione nell’abstract dello studio “l’interruzione della sommi-nistrazione di vaccini contenenti thime-rosal in Danimarca nel 1992 fu seguito da un aumento dell’incidenza di autismo”, era, ed è, nella migliore delle ipotesi, una dichiarazione problematica.

OMS - “Scegliete da che parte stare”Viste le realtà descritte, sembra chiaro

che l’OMS ha due percorsi su cui poter scegliere da oggi in poi. Il primo è che l’OMS possa “improvvisamente” vedere la luce e sostenere la tesi “immediata” che vieta l’uso di Thimerosal e qual-siasi altro composto di mercurio nella fabbricazione di un vaccino o farmaco di altro tipo, oppure quello di continuare a far parte di quella schiera che “mente” sul fatto che il Thimerosal è “sicuro” rischiando così che tutti i paesi del mondo, scoprano la “menzogna” e non solo eviteranno l’utilizzo del Thimerosal, ma anche di qualsiasi altro vaccino – su questa base, se l’OMS, il CDC, i produt-tori di vaccini e i funzionari della sanità pubblica “mentono” sui danni causati dal Thimerosal nei vaccini, allora probabil-mente “mentono” anche sulla sicurezza di tutti i vaccini - falsus in uno, falsus in omnibus - che indica che ogni persona che falsifica deliberatamente una materia non è credibile su qualsiasi questione.

Non sappiamo quale sarà la scelta dell’OMS, ma sappiamo quali saranno probabilmente i risultati logici dell’una o dell’altra scelta. Ora, l’OMS deve scegliere il suo percorso, ma deve scegliere con attenzione dal momento in cui la “bugia” che è stata nascosta è stata rivelata e la verità si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo!L’articolo completo:http://tinyurl.com/falsus-in-uno

“Falsus in Uno, Falsus in Omnibus”L’enigma del Thimerosal nei vaccini By Paul G. King, PHD, CoMeD Science Advisor and Secretary

Riteniamo che l’obbligatorietà sia una violazione morale e

fisica della libertà personale e di coscienza oltre che una illogicità

scientificaPer qualsiasi informazione sulla Libertà di Scelta in materia di

Vaccinazioni potete consultare il sito di COMILVA all’indirizzo:

www.comilva.org

aumentano i successi giudiziariIl Tribunale di Rimini, Sezione Lavoro, con la Sentenza n. 148/2012

del 15.3.2012, ha riconosciuto in capo al minore B.V. il nesso di

causalità tra la vaccinazione e l’autismo, e i benefici di indennizzo di

cui alla Legge n. 210/1992.

L’articolo completo: http://tinyurl.com/autismo-indennizzi

Fa il vaccino anti-papilloma e si ammala: grave 12enne

... per riflettere sul tema Vaccini...

Fonte: Il Giornale A Milano, una bambina di

12 anni è stata colpita da una grave forma neurologica dopo essersi sottoposta al vaccino anti papilloma virus (HPV). È successo a Milano, alla fine di febbraio. La ragazzina è ancora in cura all’ospedale Niguarda e sta seguendo un percorso di riabilitazione.

La campagna di promo-zione del vaccino anti-papil-loma è iniziata nel nostro Paese quattro anni fa con le bambine nate nel 1996. Il vaccino è bene ricordarlo, è facoltativo: lo stato italiano (come molti altri) ha deciso di regalarlo alle dodicenni perché è “il primo vaccino antican-cro”. Di fatto è un vaccino contro un virus che nel 90% dei casi scompare da solo. E che quando si trasforma in un cancro viene subito diagnosti-cato grazie al pap test.

I genitori della bimba avevano aderito alla campagna promossa dalle Asl. Quattro giorni dopo la prima iniezione la bambina ha manifestato

importanti disturbi tanto da essere ricoverata d’urgenza nel reparto di rianimazione neurochirurgica dell’ospedale Niguarda.

Gaetano Elli, direttore medico di presidio dell’ospe-dale spiega che la “ragazzina è arrivata in rianimazione neurochirugica a fine febbraio accusando sintomi importanti di tipo neurologico” e che “non si può stabilire con certezza il nesso di causa-effetto tra il vaccino e la sindrome”.

Marino Faccini, responsa-bile profilassi e vaccini alla Asl milanese, ha assicurato che la sindrome che ha colpito questa bambina è il primo effetto collaterale importante

da quando è partita la campa-gna vaccinale e ha precisato “che per sapere con certezza che è stato il vaccino a provo-care la malattia bisogna fare uno studio epidemiolo-gico accurato. Certamente c’è stato un nesso tempo-rale, i disturbi sono comparsi a quattro giorni dalla prima somministrazione”.

Lei era una bambina sana, che faceva sport e correva: dalla fine di febbraio è diven-tata un’adolescente malata. Che senso ha tutto questo?Notizia del 18 maggio 2012L’articolo completo:http://tinyurl.com/vaccino-antiHPV

Importante sentenza dellaCorte Costituzionale

Si è riconosciuto il diritto all’inden-nizzo per i danni derivanti dai vaccini anche quando non obbligatori, ma raccomandati.

La Corte ha dichiarato illegittima la legge sull’indennizzo nella parte in cui esclude appunto i vaccini non obbligatori.

A questo indirizzo (http://tinyurl.com/sentenza-pdf), è possibile scari-

care la sentenza [evidenziato in rosso un passaggio essenziale] in cui si mette in evidenza la responsabilità pubblica che deriva da scelte vaccinali, che derivano dall’affidamento riposto sulle campagne di prevenzione; come dire che si tratta di scelte non proprio definibili come vere scelte, cioè libere e consapevoli.

Sentenza interessante non solo perchè amplia la tutela risarcitoria per i danni da vaccino, ma anche perché consente di approfondire il discorso sulle politiche di prevenzione sanita-ria e di promozione della salute, dal punto di vista del diritto ad essere informati, che è il presupposto per esercitare il diritto di scelte in campo sanitario.

La Corte Costituzionale conferma quindi il concetto espresso dal Tribunale di Milano, Sez. Lavoro, con la sentenza n. 625 del 13/12/2007: “non vi è ragione di differenziare il caso in cui il trattamento sanitario sia imposto per legge [vacci-nazione obbligatoria] da quello in cui esso sia, in base ad una Legge, promosso dalla pubblica autorità al fine di una diffusione capillare nella società [vaccinazione raccomandata]”.

Notizia del 26 aprile 2012Fonte: http://tinyurl.com/sentenza-corte

Vaccino contro l’influenza A/H1N1 enarcolessia: esiste un legame?

L’European Medicines Agency ha aperto un’inchiesta a seguito di un aumento considerevole di casi di narcolessia infantile, avvenuto in alcuni paesi europei proprio dopo la vaccinazione contro un’ipotetica epidemia di un nuovo ceppo influenzale, comunemente chiamato “influenza suina”.

I migliori specialisti misero a punto a tempo di record un nuovo vaccino, che venne somministrato senza alcuna speri-mentazione, facendo diventare di fatto, tutti coloro che vennero vaccinati, delle “cavie”.

Oggi il Dottor Steinar Madsen dice che: “quel vaccino era necessario. Ha salvato molte vite. Purtroppo, oggi sono stati riscontrati seri effetti collaterali.” Fu presto chiaro che era stata fortemente esagerata la pericolosità della “suina” e di tutto ciò rimangono solo le cattive conseguenze della vaccinazione. Tra queste conseguenze sembra esserci la narcolessia infantile. Si tratta di una malattia del sistema nervoso che si manifesta con attacchi improvvisi di sonno e sonnolenza. Sono decine i bambini che si sono ammalati.

Tra questi, Sigrud Bergsud di 8 anni, la cui vita è cambiata proprio dopo la somministrazione della dose di vaccino per la cosiddetta “influenza suina”. Soffre di allucinazioni e attac-chi di catalessi, incubi notturni, a scuola ha difficoltà a seguire le lezioni, “mi addormento così spesso che apposta per me hanno portato in classe una poltrona imbottita”.

I suoi genitori pensano di essere stati ingannati quando nel momento del loro consenso alla vaccinazione, i medici li avevano rassicurati dicendogli che il vaccino non aveva effetti collaterali ed era stato testato con accuratezza.

“Oggi posso dire di aver perso ogni fiducia in loro” ci spiega Monika Bergsud, la mamma di Sigrud.Notizia del 15 luglio 2012L’articolo completo: http://tinyurl.com/vaccino-suina

L’aumento del 78% del tasso di autismo nell’ultimo decennio coincide con i nuovi programmi di vaccinazione

Il tasso di autismo tra i bambini americani è quasi raddop-piato nell’ultimo decennio, secondo un nuovo rapporto pubbli-cato dalla US Centers for Disease Control and Prevention (CDC), passando da circa un bambino su 150 nel 2000, a circa uno su 88 nel 2008, l’anno in cui sono state effettuate le ultime stime ufficiali.

E’ interessante notare che questo costante aumento dei tassi di autismo coincide perfettamente con l’aumento dei programmi di vaccinazione approvati dal CDC e notevolmente aumentati dal 1980. Ad esempio, nel 1983, il CDC consigliava soltanto 10 vaccini per i bambini dalla nascita fino a sei anni. Oggi, quel numero è aumentato in modo significativo arrivando a 29, molti dei quali sono assunti tutti in una sola volta o in combinazioni, come quelli del morbillo, parotite e rosolia (MMR).

Eppure il sistema medico tradizionale, i suoi alleati nel governo e i media stanno volutamente ignorando questo fatto evidente, dando la colpa di provocare l’autismo a “cause scono-sciute” e “genetica”, giustificando il drastico aumento dei tassi

di autismo semplicemente con il miglioramento dei metodi di screening che ora portano all’identificazione di più casi.

Purtroppo, queste scuse riferite all’aumento dell’epidemia sono prese sul serio da molte persone, mentre le vere cause continuano a rimanere un tabù. I vaccini, per esempio, sia che contengano thimerosal (mercurio) o meno, vengono sempre più spesso legati a disturbi neurologici in gran parte inesistenti prima delle campagne di vaccinazione di massa.

Anche il “vaccine court”, tribunale speciale per giudicare i danni da vaccino, lo ha silenziosamente ammesso, come nel caso di un giovane ragazzo che ha evidenziato danni cerebrali acuti dopo la somministrazione del vaccino MMR. E poi, oltre ai vaccini, anche il fluoro, l’MSG, gli OGM, le sostanze chimi-che tossiche, sia nell’ambiente che nella catena alimentare, e i prodotti alimentari trasformati in generale, sono stati collegati ai disturbi dello spettro autistico.L’articolo completo:http://tinyurl.com/aumento-tasso-autismo

La “sicurezza” nell’usare Thimerosal come conservante nei vaccini è come il proverbiale “castello di carte” che manca di un fondamento tossicologico scientifica-mente valido. Come in qualsiasi struttura instabile, se una delle principali “carte” che tiene in piedi l’affermazione che il Thimerosal è sicuro viene a mancare, l’in-tera struttura è destinata a crollare.

Questo è il caso, in quanto esiste la prova che sono falsi tutti i risultati delle statistiche chiave revisionate dal CDC e tutti gli studi effettuati da chi lavora o collabora con il centro di controllo e prevenzione delle malattie statunitense (CDC). Inoltre, vengono minati tutti i processi amministrativi (ad esempio, i processi del “vaccine court” tribunale speciale per i danni da vaccino) basati su questi falsi studi.

Uno degli studi chiave che è stato ripetutamente utilizzato per “smen-tire” il nesso causale tra l’esposizione del bambino in via di sviluppo ai vaccini contenenti Thimerosal e l’”autismo” è, lo studio danese “Thimerosal and the Occurrence of Autism” pubblicato sulla rivista Pediatrics e nell’abstract dichiara: “l’interruzione della somministra-zione di vaccini contenenti thimero-sal in Danimarca nel 1992 fu seguito da un aumento dell’incidenza di autismo”.

Tuttavia, i danesi non hanno reintro-dotto il Thimerosal nei vaccini e la stima del 2004 (cioè più di un decennio dopo la rimozione del Thimerosal) sull’incidenza di autismo nei bambini danesi di età

compresa tra 5 e 9 anni nel 1995-2000 era cambiata per diversi motivi, al punto di arrivare a circa 1 bambino su “1400”.

Al contrario, negli Stati Uniti, dove non è stato fatto alcuno sforzo per “rimuovere” dal mercato i vaccini con Thimerosal fino a dopo il 2000, l’ultima stima dell’incidenza di “autismo” come anche i “disturbi dello spettro autistico” (ASDs) nei bambini di 8 anni nati nel 1999-2000 e sottoposti a controllo nel corso del 2008 è, in media, “1 su 88”.

Come si può non capire che l’azione intrapresa dalla Danimarca e i suoi risul-tati confronto a quelli negli Stati Uniti non sono compatibili con l’ipotesi che i vaccini con Thimerosal non hanno alcun effetto causale sul rischio e sull’incidenza di “autismo”?

La risposta è semplice: i documenti ottenuti recentemente dal CDC utiliz-zando il Freedom of Information Act (FOIA) hanno rivelato che alcuni, se non tutti, gli autori dello studio danese citati in questa discussione e persone in contatto col CDC sapevano che “l’in-cidenza e la prevalenza” (di “autismo”) “erano ancora in diminuzione nel 2001”. Perciò, il tasso di “autismo” è diminu-ito dopo la rimozione dei vaccini con Thimerosal.

Pertanto, l’affermazione nell’abstract dello studio “l’interruzione della sommi-nistrazione di vaccini contenenti thime-rosal in Danimarca nel 1992 fu seguito da un aumento dell’incidenza di autismo”, era, ed è, nella migliore delle ipotesi, una dichiarazione problematica.

OMS - “Scegliete da che parte stare”Viste le realtà descritte, sembra chiaro

che l’OMS ha due percorsi su cui poter scegliere da oggi in poi. Il primo è che l’OMS possa “improvvisamente” vedere la luce e sostenere la tesi “immediata” che vieta l’uso di Thimerosal e qual-siasi altro composto di mercurio nella fabbricazione di un vaccino o farmaco di altro tipo, oppure quello di continuare a far parte di quella schiera che “mente” sul fatto che il Thimerosal è “sicuro” rischiando così che tutti i paesi del mondo, scoprano la “menzogna” e non solo eviteranno l’utilizzo del Thimerosal, ma anche di qualsiasi altro vaccino – su questa base, se l’OMS, il CDC, i produt-tori di vaccini e i funzionari della sanità pubblica “mentono” sui danni causati dal Thimerosal nei vaccini, allora probabil-mente “mentono” anche sulla sicurezza di tutti i vaccini - falsus in uno, falsus in omnibus - che indica che ogni persona che falsifica deliberatamente una materia non è credibile su qualsiasi questione.

Non sappiamo quale sarà la scelta dell’OMS, ma sappiamo quali saranno probabilmente i risultati logici dell’una o dell’altra scelta. Ora, l’OMS deve scegliere il suo percorso, ma deve scegliere con attenzione dal momento in cui la “bugia” che è stata nascosta è stata rivelata e la verità si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo!L’articolo completo:http://tinyurl.com/falsus-in-uno

“Falsus in Uno, Falsus in Omnibus”L’enigma del Thimerosal nei vaccini By Paul G. King, PHD, CoMeD Science Advisor and Secretary

Riteniamo che l’obbligatorietà sia una violazione morale e

fisica della libertà personale e di coscienza oltre che una illogicità

scientificaPer qualsiasi informazione sulla Libertà di Scelta in materia di

Vaccinazioni potete consultare il sito di COMILVA all’indirizzo:

www.comilva.org

aumentano i successi giudiziariIl Tribunale di Rimini, Sezione Lavoro, con la Sentenza n. 148/2012

del 15.3.2012, ha riconosciuto in capo al minore B.V. il nesso di

causalità tra la vaccinazione e l’autismo, e i benefici di indennizzo di

cui alla Legge n. 210/1992.

L’articolo completo: http://tinyurl.com/autismo-indennizzi

Un nuovo studio rivela che questi farmaci per il controllo del colesterolo contribuiscono ad epidemie di artriti e malattie autoimmuni nella popolazione esposta.

Nello studio eseguito sui topi pubbli-cato sulla rivista Arthritis Research & Therapy dal titolo “Statins accelerate the onset of collagen type II- induced arthrits in mice” i ricercatori hanno trovato che il

100% degli animali sottoposti ai farmaci a base di statine sviluppavano artriti o segni di autoimmunità contro il 58% di quelli che non li assumevano.

Lo studio ha dimostrato che l’uso delle statine era associato all’incremento del rischio di sviluppare artriti reumatoidi.

Poiché l’aterosclerosi è risaputo abbia componenti autoimmuni, la connessione emergente tra statine e autoimmunità mina la giustificazione per il loro conti-nuo uso nella prevenzione primaria delle malattie cardiache.Fonte: GreenMedInfo.com

Aspartame, il rischio cancro nel dolcificante più diffusodi Luca De Carolis

Lo vendono come il dolcificante perfetto: buono per il palato, ottimo per la linea, sicuro. E lo mettono ovunque, dalle bibite alle caramelle, per arrivare ai farmaci, compresi quelli per i bambini. Ma l’aspartame, l’alternativa allo zucchero, potrebbe essere cancerogeno.

Un dubbio alimentato da studi e ricer-che, attorno al quale è stata costruita la puntata del 29/04/2012 di Report, su Rai3. La storia in sintesi di un prodotto commerciale, disseminata di ombre, conflitti di interessi e domande. Pesanti e attuali, tanto che entro settembre l’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, dovrà emanare un nuovo verdetto sulla salubrità o meno dell’aspartame.

Scoperto per caso, nel 1965 mentre la Searle, colosso farmaceutico americano, sta sperimentando un nuovo farmaco contro l’ulcera. Scopre che è dolce 250 volte più dello zucchero. E si lancia nelle ricerche sull’aspartame, dolcificante del futuro. Nel 1974, ottiene il via libera alla messa in commercio dalla Fda, l’agenzia statunitense dei farmaci.

Ma un’associazione dei consumatori blocca tutto: un patologo aveva scoperto che quella sostanza provocava buchi nel cervello dei topi di laboratorio. La lunga guerra di perizie e ricorsi sull’aspartame inizia così.

Studi successivi affermano che i test della Searle sono pieni di irregolarità. E che l’aspartame ha pesanti effetti collate-rali, sul cervello.

Entro settembre il verdetto dell’autorità europea per la sicurezza alimentare

Nel 1980, Ronald Reagan viene eletto presidente. Uno dei suoi primi atti è cambiare il commissario della Fda, che l’anno dopo dà il via libera all’aspar-tame. Una manna per la Searle, che come amministratore delegato, ha un certo Donald Rumsfeld: ovvero, l’esperto di Medio Oriente dell’amministrazione Reagan, futuro segretario alla Difesa con Ford e Bush junior.

L’aspartame si sparge per l’America, e presto approda in Europa, Italia compresa. Tutte le autorità scientifiche ne autorizzano la vendita: e tutte si basano su uno studio finanziato dalla Searle.

Nelle pieghe del documento, si ammette la morte di un certo numero dei topi di laboratorio. Eppure l’aspartame viene utilizzato in più di 5mila prodotti. Dalle bibite più popolari, ai dentifrici e ai medicinali, in molti casi pediatrici. Sui banchi dei bar di mezzo mondo dominano i dolcificanti. Ma le ombre rimangono, assieme alle segnalazioni di consumatori e studiosi. A rilanciarle, nel 2005, è una ricerca dell’Istituto Ramazzini di Bologna. Dal verdetto chiaro: l’aspartame è cancerogeno. L’Istituto compie altri studi, autofinanziati. L’Efsa, che nel 2002 aveva approvato l’aspartame, li respinge: “Non sono stati fatti secondo le proce-dure, sono incompleti”.

Dura reazione, da parte di un ente che ha 11 membri su venti che sono stati, o sono tuttora, consulenti di aziende dell’in-dustria alimentare. “Quando si discute di un prodotto della loro azienda si asten-gono – fanno sapere da Bruxelles – e comunque non c’è conflitto d’interesse, perchè lo hanno dichiarato”.

Tre parlamentari europee sollevano il caso. E alla fine la palla torna all’Efsa: che entro settembre dovrà pronunciarsi di nuovo sull’aspartame. Neppure nemico dell’obesità, secondo Franco Berrino, dell’Istituto Tumori di Milano: “Non esiste un solo studio che l’abbia provato. Anzi, c’è una forte ipotesi del contrario.Fonte: Il Fatto Quotidiano

Lo zucchero potrebbe fartidiventare “stupido”

Un benvenuto alla Stevia:l’UE ha detto “si”

Una delle cose migliori che potete fare per diminuire il rischio di malattie cardiache è l’esercizio fisico. Tuttavia, per le persone che assumono statine, l’esercizio fisico può essere pericoloso. Le statine sono note per avere effetti citotossici.

Tali effetti tossici sono moltiplicati con l’esercizio, e possono portare persino alla morte. Le statine sono indicative della tendenza della medicina moderna a curare le persone che non hanno alcuna malattia.

Vengono prescritte statine a persone senza alcun sintomo di problemi al cuore semplicemente perché hanno raggiunto una certa età o perché è stato rilevato un marker di rischio cardio-vascolare a dispetto del fatto che la maggior parte delle persone che hanno subito un attacco di cuore non hanno avuto alcun marker di rischio della malattia, rendendo il suggerimento di causa-effetto, ovviamente, una sciocchezza.

Un recente studio pubblicato sul Journal of Applied Physiology ha documentato che i ratti a cui sono state somministrate le statine sono meno resistenti all’esercizio fisico. Gli animali sotto statine sottoposti a corsa su tapis roulant si sono stancati molto più rapidamente. Lo stress ossidativo, un forte indicatore di danno cellulare, è risultato essere maggiore del 60% nei ratti in osservazione.

Essi non erano in grado di immagazzinare abbastanza glico-geno e carboidrati nei muscoli, che ha fortemente influito sulla capacità di esercizio. La funzione dei mitocondri, che producono energia in ogni cellula, è stata danneggiata, portando ad una diminuzione della produzione di energia del 25%.

Un altro studio pubblicato in Lipids in Health and Disease discute il caso di un uomo sano che era un corridore su pista. In seguito ai risultati di un esame del sangue di routine, è stato messo in cura con le statine. Ben presto ha cominciato ad accu-sare dolori muscolari. Il suo numero di globuli bianchi è salito, cosa che indica un danno ai tessuti. Nel momento in cui ha avuto un’influenza, i dolori muscolari sono diventati più forti del solito e il tempo di recupero è stato più lungo.

Un punto che va considerato è che il danno muscolare da statine non sempre guarisce dopo l’interruzione dei farmaci. Può essere permanente. Pertanto, non si deve presumere che si può semplicemente smettere di prenderli se si sviluppano i problemi, perché potrebbe essere troppo tardi.

Le statine oltretutto, possono stressare le funzioni renali, portando a un’insufficienza renale che può concludersi anche

con la morte. Anche il sito ufficiale Lipitor (atorvastatin) ricono-sce questo rischio:• LIPITOR può causare seri problemi muscolari che possono

portare a problemi renali, tra cui insufficienza renale.Il rischio di danno muscolare aumenta notevolmente, fino

al 75%, quando gli atleti prendono le statine. Così, la cosa migliore che potete fare per prevenire le malattie cardiache, cioè l’esercizio fisico, potrebbe essere controproducente se si assume il farmaco che i cosiddetti esperti consigliano a chiunque abbia superato i 50 anni. Essi hanno anche suggerito di usare il farmaco come condimento distribuendolo anche nei fast food!La scelta è vostra non del Dottore

Troppe persone pensano che tutto ciò che i loro medici dicono equivalga a un ordine. Ma il fatto è che i medici non sono gli esperti che dichiarano di essere. Tendono a seguire la moda nei loro trattamenti e consigli:• L’uso massiccio e improprio di antibiotici è una moda, e porta

a nuove e più virulente malattie. L’E.coli non era una malat-tia fino al 1983. Prima, non è mai stato altro che un batterio benigno di cui abbiamo bisogno che vive nel nostro tratto intestinale. Questo abuso è sempre stato di moda, anche in presenza di disturbi minori, gli antibiotici vengono prescritti “per sicurezza”.

• La terapia ormonale sostitutiva è una moda che è stata impo-sta a quasi tutte le donne che si avvicinavano alla meno-pausa. Il numero di donne che sono state uccise da tale moda non è stato ancora calcolato.

• Il trattamento di routine sui bambini che entrano in un ospe-dale in stato di shock è dare loro fluidi per via endovenosa, nonostante il fatto che esso non fornisca alcun vantaggio in questi casi e ne uccide letteralmente 3 su 100. Tale tratta-mento che non è mai stato esaminato e presume soltanto di essere utile, può essere solo chiamato moda.Le statine sono una moda, sostenute solo dalla scienza spazza-

tura e non dalla ricerca. Quindi, tocca a te decidere cosa è meglio.Puoi decidere di andare avanti con ciò che il tuo medico ti

ordina, oppure puoi scegliere una visione olistica della salute. Puoi prendere le statine, con tutti i rischi che esse comportano e la loro quasi completa mancanza di benefici, oppure puoi intra-prendere uno stile di vita più sano, facendo esercizio fisico e seguendo una dieta sana.

Impara a gestire lo stress. Ricorda che la salute non proviene da una pillola, anche se i medici e le aziende farmaceutiche ne traggono profitto.

Infine, ricorda che l’unica persona che vive dentro la tua pelle sei tu. Nessun altro subirà le conseguenze delle tue decisioni.

*Anche se sono stati istruiti sulla nutrizione, visti i loro trascorsi su tutto ciò che è correlato alla salute, è diffi-cile immaginare come i medici possano essere una buona fonte di informazioni sulla dieta e sulla nutrizione. Segui i loro consigli nutrizionali a tuo rischio.

Fonte: http://tinyurl.com/statine-killerTradotto da: “La Leva di Archimede”

Le Statine causano morte in allenamento Letteralmente!

Le statine sono in conflitto con una delle più importanti e salutari abitudini per il cuore: l’attività fisica. Quanto più ci si allena assumendo statine, tanto più è probabile subirne gli effetti mortali.

L’inchiesta, attraverso la storia esemplare dell’additivo più utilizzato nell’alimentazione (l’aspartame, un dolcificante artificiale), mostra le debolezze di un sistema di controllo che non tutela adeguatamente la nostra salute.

Infatti le industrie, per inserire nell’alimentazione una nuova sostanza, devono dimostrare a loro spese la sicurezza del prodotto finanziando le ricerche. Un sistema che, tra conflitti di interesse e corruzione, “addolcisce” la vita dell’in-dustria a danno della salute dei consumatori.

Ne parliamo da anni, ora finalmente anche i media spargono la voce. Assolutamente da vedere!Il link per il video: http://tinyurl.com/la-leva-report

DOLCE E’ LA VITA - REPORT: 29/04/2012

Un nuovo studio dalla University of California-Los Angeles indica che un alto contenuto di fruttosio nella dieta peggiora l’apprendimento e la memoria nei ratti. Lo studio, pubblicato sul Journal of Physiology, mostra anche come gli acidi grassi omega-3 sono in grado di contrastarne gli effetti.

“I nostri risultati dimostrano che ciò che si mangia influenza il modo di pensare”, ha detto il Dott. Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia presso la David Geffen School of Medicine presso la UCLA e professore di biologia integra-tiva e fisiologia presso la Facoltà di Lettere e UCLA Scienza.

In precedenza veniva indicato il fruttosio come dannoso per il suo ruolo sul fegato, diabete, obesità e grassi, questo studio rivela come il dolcificante influenzi anche il cervello, secondo i ricercatori.Fonte: University of California Scienze della SaluteArticolo completo: http://tinyurl.com/zucchero-e-cervello

La notizia è di grande importanza per noi in quanto segna la fine di una campagna d’informazione durata 10 anni.

Il Comitato permanente della Commissione Europea (Direzione generale Salute e tutela dei consumatori) a luglio 2011 ha votato per l’approvazione del regolamento degli estratti di stevia (glicosidi steviolici) da usare

come dolcificante a livello europeo e ha dato l’autorizzazione definitiva alla fine del 2011.

Avete notato quante pubblicità in giro e nelle riviste?!

Ora per chiudere il capitolo “Stevia vs Aspartame” non rimane che aspettare la FINE del dolci-

ficante chimico E951 ossia l’Aspartame.

Abbiate fede la vittoria è vicina!

Le statine causano artrite, problemi cardiaci e non solo...

Anche se non ami il giardi-naggio, giocare con la terra può giovare alla tua salute.

Il segreto sta in un batterio chiamato Mycobacterium vaccae, che una volta entrato nel vostro organismo agisce come un vero e proprio antidepressivo.

Proprio così. Un organismo vivente che agisce sul cervello umano aumentando i livelli di serotonina e noradrenalina facen-doci sentire più felici.

Tutto ciò è stato scoperto per caso, quando il Dr. Mary O’Brien, un oncologo presso il Royal Mardsen Hospital di Londra, durante un trattamento speri-mentale per il cancro del polmone, ha inoculato i pazienti con il M. vaccae per rinforzare il loro il sistema immunitario ma notando anche un notevole miglioramento sulla “salute emotiva, vitalità e funzione cognitiva in generale”.

Gli effetti dei batteri vengono confermati da uno studio pubbli-cato nel 2007 dalla rivista “Neuroscience”, dove il neuro-scienziato Dr. Christopher Lowry ci dice: “Questi studi ci aiutano a capire come il corpo comunica con il cervello e perché un sano sistema immunitario è impor-tante per mantenere la salute mentale”.

Provate quindi a immaginare un intrigante futuro dove i medici potranno curare la depressione o un disordine affettivo, semplice-mente consigliandoci di piantare un albero, un fiore, una pianta produttiva o semplicemente di

andare a giocare un pò con la terra del nostro giardino.Quindi, lasciamo che i nostri bambini si sporchino con la

terra e accompagnamoli in questo salutare gioco!L’articolo completo: http://tinyurl.com/batteri-antidepressivi

I batteri della terra come antidepressivi!Un recente articolo della prestigiosa rivista Nature, spiega

che lo zucchero, in particolare il fruttosio, ampiamente dispo-nibile in bibite e altri prodotti alimentari trasformati è respon-sabile di molte gravi malattie, come malattie cardiache, cancro, diabete, obesità e insufficenza epatica acuta[1,2]. Uno dei motivi che contribuiscono a queste patologie, è che il fruttosio e altre sostanze ad alto contenuto calorico, come l’alcol, non possono essere direttamente utilizzate dai tessuti del corpo e quindi devono essere metabolizzate dal fegato, dove generano tossine e portano il nostro organismo sulla via del diabete[3]. Inoltre, il fruttosio interfe-risce con il senso di sazietà e si tende ad ingerire un eccesso di calorie. Questo travolge il fegato, che deve poi convertire l’overdose di zucchero in grasso, il ché danneggia il fegato e potrebbe portare al diabete. Quindi gli zuccheri come il fruttosio, quando aggiunti agli alimenti trasformati, hanno gli stessi effetti tossici dell’alcol. Anche i non-obesi sono soggetti alla “sindrome metabolica”, in cui il fruttosio induce ipertensione, malattie cardiovascolari, insulino-resistenza e danni alle molecole biolo-giche come le proteine e i lipidi[1-3].

Le bibite che contengono principalmente zucchero, come ad esempio le bevande gassate e i succhi di frutta filtrati, non hanno abbastanza nutrienti per mantenere il corpo sano e privo di pato-logie. Essi forniscono calorie senza però i nutrienti essenziali che si trovano invece nel frutto intero. Queste calorie “vuote” quindi sostituiscono gli altri alimenti come i cereali integrali, la frutta e la verdura che sono la principale fonte di nutrienti essenziali. Ma l’aggiunta di zuccheri, non è limitata soltanto alle bevande anal-coliche. L’aggiunta di fruttosio, come lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, o soltanto lo zucchero normale (saccarosio, che è 50% di glucosio e 50% fruttosio), si trova in una grande varietà di alimenti trasformati come i cereali per la colazione, succhi, gelatine e marmellate, caramelle, prodotti da forno, salse, dolci e persino nei cibi già pronti e nella carne lavorata. Il fruttosio ha un sapore dolce ma non soddisfa la fame come fanno i cibi più nutrienti. L’alto contenuto di fruttosio aggiunto nei prodotti alimentari trasformati, porta dipendenza in modo simile all’alcool, soprattutto nei bambini piccoli. Questo ha causato un’epidemia di obesità nei bambini e negli adulti. Inoltre, la metabolizzazione del fruttosio nel fegato è simile a quella dell’alcool perché tende a sconvolgere il metabolismo del glucosio, generando grasso e causando resistenza all’insulina, che porta quindi all’infiamma-zione e alla degenerazione del fegato e a molti altri problemi[4].

Nel complesso, questo modello alimentare, che causa sovrac-carico di fruttosio nel nostro corpo, è un circolo vizioso che porta a carenze diffuse di nutrienti come vitamine e minerali essen-ziali, insieme al danno e all’infiammazione in tutto il corpo. Questo circolo vizioso di dipendenza da zucchero, coerente con la “sindrome metabolica”, è in gran parte responsabile dell’ele-vato tasso di mortalità portato dalla dieta moderna. Se la dieta moderna potesse essere modificata in modo da soddisfare la fame senza calorie in eccesso, contenendo una percentuale maggiore di nutrienti essenziali, l’epidemia delle malattie provocate dagli zuccheri aggiunti potrebbe essere evitata. Quando ingerito con la frutta, il fruttosio è meno dannoso perché viene assorbito lenta-mente dall’intestino e soprattutto è accompagnato da nutrienti essenziali.

Integratori di nutrienti essenziali possono aiutare, ma solo se le informazioni in merito ai dosaggi adeguati e ai loro benefici vengono rese ampiamente disponibili. Alcuni esempi sono gli inte-gratori di vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, magnesio, i grassi essenziali omega 3 e 6, che nelle forme e nelle dosi adeguate possono aiutare a prevenire carenze alimen-tari che causano malattie cardiache, cancro e diabete[5]. Altre scelte di vita possono aiutare, ad esempio, ridurre le calorie totali, aumentando l’assunzione di fibre e più esercizio fisico[3].

Ma i benefici di queste scelte sane non hanno convinto il consu-matore moderno. La massiccia spinta commerciale di bibite contri-buisce al problema. Per risolvere il problema di sovraconsumo di zucchero, è stato proposto di applicare regole come per l’alcol e il tabacco[1]. L’obiettivo sarebbe quello di cambiare le abitudini per ridurre i consumi. Molte scuole hanno già vietato la vendita di bibite gassate, ma le hanno sostituite con succhi di frutta o bevande artificiali che contengono sempre zuccheri aggiunti. Secondo questa proposta, potrebbero essere limitate le vendite di bevande zuccherate e cibi elaborati con aggiunta di zucchero nei distributori automatici delle scuole o in altri posti durante l’orario scolastico. Porre dei limiti di età per la vendita di alimenti zuccherati nei negozi potrebbe essere d’aiuto. Un limite o divieto di pubblicità dei prodotti con aggiunta di zucchero negli spot televisivi potrebbe anche essere utile. Una tassa sullo zucchero,

specialmente per lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, potrebbe essere utilizzata per finanziare la ricerca sulle sostanze nutritive essenziali e per pubblicizzare i loro benefici. L’idea alla base di tale regolamento sarebbe quella di convincere i consu-matori, in particolare i bambini, a consumare meno zucchero e

più nutrienti[1,2]. Questo porterebbe un grande beneficio alla salute pubblica. Si è sostenuto che una simile regolamen-

tazione sull’alcol sarebbe stata accettata perché avrebbe mantenuto il consumo di alcol sotto controllo[1]. Ad esempio, il cambiamento di ciò che veniva conside-rato un comportamento comunemente accettato, ha avuto successo in altri ambiti sociali, come il divieto di fumare nei luoghi pubblici, il guidatore prestabilito che non beve alcol e l’inserimento degli airbag nelle automobili. Per alcuni, un simile tipo di regolamenta-

zione governativa sullo zucchero sembrerebbe giustifi-cata dal fatto che al costo di una certa perdita di libertà

personale si potrebbe migliorare la salute e dare un taglio all’epidemia di malattie non-infettive.

D’altra parte però, molte persone vedono questa tassazione sullo zucchero e sugli alimenti che contengono zuccheri aggiunti, come ripugnante e draconiana. Dopo tutto, anche se provoca dipendenza[4], lo zucchero non porta al pericolo di essere ubriaco in autostrada e non presenta un pericolo imminente per la salute paragonabile al fumo. E’ più insidioso. Lo zucchero ha fatto a lungo parte delle abitudini alimentari di molte culture. Pertanto, qualsiasi regolamentazione governativa sul cibo si troverà davanti a molti critici che spiegheranno perchè tale regolamen-tazione sarebbe inefficace e, inoltre che dovremmo essere in grado di acquistare e mangiare qualsiasi cibo secondo le nostre preferenze.

Il problema di fondo in questo dibattito è il libero accesso del consumatore alle informazioni sulla nutrizione. Se i danni che ha provocato l’aggiunta di fruttosio alla nostra salute potessero essere resi noti, insieme alle informazioni sulle alternative sane a basso costo e facilmente disponibili, si potrebbero migliorare le condizioni di salute di milioni di persone. Porterebbe il consuma-tore a prendere in considerazione altre opzioni, come ad esempio succhi vegetali o un bicchiere d’acqua, insieme ad alimenti con nutrienti non lavorati e vitamine in dosi adeguate. Ciò che serve è una campagna che fornisca informazioni pratiche sulla dieta: quali sono i nutrienti di cui abbiamo bisogno, come determinare le dosi adeguate e i pericoli di una dieta fatta di cibi lavorati. Ciò potrebbe includere spot pubblicitari e programmi sulla salute, nonché programmi di studio che vanno dalla scuola elementare all’università. Si potrebbe anche includere un’etichettatura più dettagliata circa il contenuto nutrizionale degli alimenti, così come “cibo più sano e gustoso” servito nei ristoranti e nelle sale da pranzo. Le esigenze del mercato potrebbero quindi portare le aziende alimentari a vendere cibo più sano con dosi minime di zucchero aggiunto e un adeguato contenuto di nutrienti essen-ziali. La medicina ortomolecolare, la pratica per trattare la malat-tia fornendo sufficienti dosi di sostanze nutritive essenziali per evitare carenze, può contribuire a fornire queste informazioni[5-8].

Possiamo tutti diventare più sani rinunciando agli zuccheri in eccesso e ai prodotti alimentari trasformati che non contengono nutrienti essenziali. E quando questo è impossibile, dobbiamo essere comunque in grado di integrare la nostra alimentazione con nutrienti essenziali per prevenire epidemie di obesità, malat-tie cardiovascolari, diabete e cancro.Riferimenti:1. Lustig RH, Schmidt LA, Brindis CD (2012) The toxic truth about sugar.

Nature 482:27-29.2. Jacobson MF (2005) Liquid candy: how soft drinks are harming Americans’ health.

Center for Science in the Public Interest. http://tinyurl.com/liquidcandy-pdf3. Bremer AA, Mietus-Snyder M, Lustig RH. (2012) Toward a Unifying

Hypothesis of Metabolic Syndrome. Pediatrics. 129:557-5704. Lustig RH. (2010) Fructose: metabolic, hedonic, and societal parallels with

ethanol. J Am Diet Assoc. 110:1307-1321.5. Brighthope IE (2012) The Vitamin Cure for Diabetes: Prevent and Treat

Diabetes Using Nutrition and Vitamin Supplementation. Basic Health Publications. ISBN-13: 978-1591202905.

6. Roberts H, Hickey S (2011) The Vitamin Cure for Heart Disease: How to Prevent and Treat Heart Disease Using Nutrition and Vitamin Supplementation. Basic Health Publications. ISBN-13: 978-1591202646.

7. Hoffer A, Saul AW (2008) Orthomolecular Medicine For Everyone: Megavitamin Therapeutics for Families and Physicians. Basic Health Publications. ISBN13: 9781591202264.

8. Hoffer A, Saul AW, Foster HD (2012) Niacin: The Real Story: Learn about the Wonderful Healing Properties of Niacin. Basic Health Publications ISBN-13: 978-1591202752

Orthomolecular Medicine News Service, April 24, 2012Editorial by Robert G. Smith, PhDLink articolo originale: http://tinyurl.com/zucchero-tossicoTradotto da: La Leva di Archimede

ZUCCHERO TOSSICO

Pillole anticoncezionali pericolose: la Bayer paga 142 milioni di dollari

La Bayer ha pagato 142 milioni di dollari di risarcimento alle utilizzatrici americane delle pillole anticoncezionali Yasmin e Yaz in quanto sarebbero respon-sabili di emboli nelle donne.

La Bayer ha chiuso 651 cause che accusavano le sue Yasmin e Yaz di provocare degli emboli, talvolta fatali, che potevano portare ad infarti e ictus.

Il 10 aprile la Food and Drug Administration ha ordinato alla Bayer e ad altre compagnie di contraccettivi di potenziare gli avvisi di rischio embolia sui propri prodotti.

Pillole come la Yasmin, contenenti un ormone sintetico detto drospirenone, avranno quindi etichette di avvertimento dove si comunica che i ricercatori hanno scoperto che possono tripli-care il rischio di embolia nel sangue.

La FDA ha esaminato i dati su più di 835.000 donne che assumono pillole contenenti il drospirenone, inclusa la linea Yasmin della Bayer. Nel 2011 la Yasmin risultava al quarto posto fra i contraccettivi orali negli Stati Uniti nel 2011, con il 4.6% del mercato fino a settembre, secondo i dati forniti dalla IMSHealth. Tratto e tradotto da: http://www.bloomberg.comFonte: InformaSalus.itPer maggiori informazioni: http://www.babycomp-italia.blogspot.it/

Mentre l’Unione europea fa un passo indie-tro sul consumo del Nimesulide per i trat-tamenti cronici, l’Italia decide di renderlo rimborsabile.

Nel nostro Paese, nei prossimi mesi, il Nimesulide potrebbe infatti essere rimborsato dallo Stato per il trattamento del dolore acuto.

La rimborsabilità del farmaco sarà possibile solo dopo il rinnnovo della Commissione scientifica dell’Aifa (Agenzia del farmaco).

Il Nimesulide è a carico della Stato proprio per il trattamento dei sintomi di infiammazioni croniche di tipo osteoarticolare, le stesse per le quali la Commissione europea ha stabilito di elimi-nare con urgenza l’uso di questo medicinale.

Il Nimesulide è il principio attivo di diversi farmaci, tra cui l’Aulin. 16 Paesi europei tra cui Spagna, Finlandia e Irlanda lo hanno riti-rato dal commercio osservando come il consumo indiscriminato di Nimesulide fosse associato a gravissimi problemi di salute.

In mercati ghiotti come Giappone e Stati Uniti per il principio attivo non è stata nemmeno mai richiesta la registrazione.

Recenti studi hanno dimostrato quanto il Nimesulide sia dan-noso - soprattutto se usato spesso - per il fegato: basterebbero più di due settimane di terapia a base di nimesulide per avere già dei danni gravi alla salute. Ecco perché già qualche mese fa si era parlato di diminuire le dosi della classica scatola da 30 bustine.

Eppure, come rilevato in un articolo che abbiamo pubblicato in precedenza, “in Italia di tutti questi dubbi non c’è traccia. Tanto che il nostro Paese consuma il 60% della produzione mondiale di nimesulide”.Fonte: InformaSalus.it

Nimesulide: l’Ue lo vieta per i trattamenti cronici, l’Italia vuole renderlo rimborsabile

La natura ci ha fornito di migliaia di miliardi di microrganismi che convivono in simbiosi col nostro organismo, alcuni dei quali combattono le sostanze chi-miche tossiche che noi stessi abbiamo creato e che ci stanno uccidendo, ad esempio i pesticidi. Questi misteriosi aiutanti sono i batteri.

E’ stata osservata la capacità dei pro-biotici di degradare e favorire l’elimina-zione dall’organismo di insetticidi, pesti-cidi e sostanze chimiche tossiche che si trovano normalmente nelle cose più sva-riate, dagli scontrini di carta termica alle banconote, la plastica e molti altri beni

di consumo quotidiano. Introducendo Bifidobacterium brevis e Lactobacillus casei nella dieta dei ratti esposti a sostanze tossiche la loro concentrazione ematica è scesa in modo significativo e sono state eliminate nelle feci molto più rapidamente.

Nuovi ceppi batterici sono stati iso-lati da un piatto tradizionale coreano a base di cavolo fermentato, il Kimchi. I ricercatori hanno scoperto che i probio-tici responsabili della fermentazione del Kimchi hanno trasformato rapidamente insetticidi alquanto sgradevoli nella loro colazione, degradandoli fino all’83% al

terzo giorno e completamente al nono giorno. Logicamente il consumo di questi probiotici consentirebbe al tratto gastrointestinale umano di abbattere queste sostanze chimiche nocive.

Se pensate sia incredibile la capacità dei probiotici di mangiare e degradare le tossine considerate che sono in grado di favorire migliaia di funzioni vitali e di prevenire e/o ridurre i sintomi di quasi 200 malattie diverse.

Articolo completo: http://tinyurl.com/prob12

I probiotici distruggono le sostanze chimiche tossiche nel nostro intestino

Gli stessi ricercatori hanno riferito che il bicarbonato aumenta il pH tumorale e inibisce le metastasi sponta-nee nei topi con cancro al seno.[2] Riduce anche il tasso di coinvolgimento linfonodale.

Ho recentemente pubblicato uno studio sulle infezioni da funghi, è stato associato il cancro al seno all’incremento nella frequenza di consumo di formaggio fermentato.[3] I funghi producono dei metaboliti tossici chiamati micotossine[4] che possono provocare il cancro. L’aflatossina è una micotossina con potere cancerogeno che si trova nel burro di arachidi scadente e in altri prodotti lattiero-caseari. Alcuni ricercatori, nel 1993, hanno esaminato un campione di un tumore mammario umano e hanno trovato una quantità significativa di aflatossine cance-rogene all’interno del tessuto stesso incriminando l’aflatos-sina e quindi il fungo come causa del cancro al seno.[5]

Il livello di pH dei nostri fluidi interni influisce su ogni cellula del nostro corpo. L’eccesso cronico di acidità corrode i tessuti del corpo, e se lasciato senza controllo interromperà tutte le attività e le funzioni cellulari. In altre parole, l’eccesso di acidità interferisce con la vita stessa. Questo è alla base del cancro.

I trattamenti medici con bicarbonato di sodio, sono il miglior modo per “accelerare” il ritorno dei livelli di bicarbonato nel corpo alla normalità. Il bicarbonato di sodio sembra essere una delle sostanze medicinali più utili in quanto agisce sull’equilibrio acido-alcalino alla base della salute umana.

Il pH dei nostri tessuti e fluidi corporei è fondamentale perché influenza e rispecchia il nostro stato di salute o la nostra pulizia interna. Quanto più il pH è vicino a valori come 7,35-7,45, tanto più alto sarà il nostro livello di salute e benessere. Se si rimane all’interno di questi valori, si aumenta notevolmente la capacità di resistenza alle malattie acute come raffreddore e influenza, nonché l’insorgenza di cancro e altre malattie. Mentre l’assunzione di bicarbonato di sodio ci dà un aiuto immediato verso l’alcalinità, per portare il nostro pH in un range positivo e mantenerlo nel tempo, è necessario apportare cambiamenti alla dieta ed avere uno stile di vita sano.

La scala del pH è come un termometro che mostra aumenti e diminuzioni del contenuto acido-alcalinico dei fluidi. Valori al di sopra o al di sotto di 7,35-7,45 di pH nel sangue possono segnalare sintomi potenzialmente gravi e pericolosi o patologie. Quando il corpo non riesce più in modo efficace a neutralizzare ed eliminare gli acidi, li trasferisce direttamente nei fluidi extracellulari e nelle cellule del tessuto connettivo compromettendo l’integrità cellulare. Viceversa, quando il corpo diventa troppo alcalino per troppo bicarbonato nel sangue, si verifica una alcalosi metabolica che può portare a gravi conse-guenze se non corretta rapidamente[6].

Jon Barron presenta un modo di osservare il pH che ci illumina su uno dei principali vantaggi dell’acqua alcalina:

“Gli ioni di idrogeno bloccano l’ossigeno. Ciò significa che più il liquido è acido, meno disponibile è l’ossi-geno in esso. Ogni cellula del nostro corpo neces-sita di ossigeno per vivere e per mantenere la salute ottimale. Uniamo a questo ciò che conosciamo sugli ioni di idrogeno e vediamo che più il sangue è acido (minore è il suo pH), meno ossigeno è disponibile per essere usato dalle nostre cellule. Senza entrare in una discussione coinvolgendo la chimica, possiamo capire il meccanismo con l’esempio di un lago colpito da piogge acide. I pesci muoiono letteralmente soffo-cati in quanto l’acido delle piogge “lega” tutto l’ossi-geno disponibile. Non è che l’ossigeno sia sparito, è

semplicemente non disponibile. Quindi, se rialziamo il pH del lago (rendendolo più alcalino), l’ossigeno torna disponibile riportando il lago in vita. Per inciso, vale la pena notare che il cancro è legato a un ambiente acido (mancanza di ossigeno), più alto è il pH (più ossigeno presente nelle cellule del corpo), più è difficile il proliferare della malattia”.

Capire questo è importante per due motivi: (1) rivela uno dei benefici primari dell’acqua alcalina, più ossigeno “disponibile” nel sistema e (2) spiega quindi perchè l’acqua alcalina aiuta a combattere il cancro.

L’oceano, culla della vita, ha un pH medio di circa 8,1.Il pH ideale per il sangue è circa 7,4,

leggermente alcalino, non acido. (Jon Barron)Barron conclude:

“Se stai mangiando bene e vivi in modo pulito, allora sì, puoi bere acqua comune con un pH leggermente al di sopra del neutro. Tuttavia, se stai mangiando la tipica dieta occidentale, ricca di carne, cereali, bibite e zuccheri che acidificano il corpo, allora è un’altra storia. Il tuo bilanciamento di pH è ormai così lontano dai livelli normali che per contrastarlo devi alcalinizzare l’acqua. La mia raccomandazione sul valore del pH per l’acqua da bere tutti i giorni è di circa 7,5-8, a seconda di quanto è “acida” la vostra dieta. Un consumo di acqua con pH più alto per periodi prolungati, dovrebbe essere riservato solo a circostanze particolari. Le acque di monta-gna più famose del mondo, le acque rinomate per le loro proprietà curative, sono altamente alcaline. Mi riferisco alle acque che scendono dall’Himalaya, e in particolare alle acque della Valle Hunza, che hanno un pH tra il 9 e l’11”.

Non bisogna necessariamente essere un medico per praticare la cura del pH. Ogni praticante delle arti curative e ogni madre e padre hanno bisogno di capire come utilizzare il bicarbonato di sodio. La carenza di bicarbonato è un problema reale che peggiora con l’età, ecco perchè è importante capire e apprez-zare tutta la ricchezza del bicarbonato di sodio.Fonte: http://tinyurl.com/imva-bicarbonatoTradotto da: “La Leva di Archimede”Riferimenti:1. Il bicarbonato di sodio potrebbe avere un potenziale contro il cancro:

http://digitaljournal.com/article/3236452. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/192763903. Uno studio arriva da Le, et al. (1986), in uno studio campione francese,

su 1.010 casi di cancro al seno e 1.950 controlli su patologie non maligne, è stato rilevato che il cancro al seno è associato all’incremento della frequenza di consumo di formaggi fermentati con muffe.

4. Going, et al. (1990) hanno trovato che cristalli di weddellite (ossalato di calcio) sono presenti nelle calcificazioni presenti nel tessuto mammario di pazienti con cancro al seno. I cristalli di ossalato di calcio si formano quando il calcio si lega con l’acido ossalico. L’acido ossalico è una micotossina che può essere prodotta da differenti specie fungine. Alcuni funghi producono quantità così alte di acido ossalico tanto da venire utilizzati per la produzione commerciale di agenti chimici. L’infezione fungina nei polmoni umani da Aspergillus niger produce grandi quantità di acido ossalico.

5. I ricercatori hanno esaminato il DNA umano da una varietà di tessuti e organi per identificare e quantificare le aflatossine DNA-addotti. Tali addotti sono considerati prova della presenza di micotossine in un determinato tessuto. La loro scoperta? “I tessuti tumorali avevano livelli più alti di aflatossine addotti del tessuto normale della stessa persona.”

6. http://tinyurl.com/medlineplus-ency

Bicarbonato di sodio e il cancro Al via la sperimentazione in Arizona

... continua dalla prima pagina

Ci teniamo a ricordare che il Dr. Tullio Simoncini, proprio a seguito di questo tipo di sperimenta-zioni è stato radiato dall’ordine dei medici, deriso e screditato.

Dopo essersi reso conto delle difficoltà e dell’enorme muro di gomma che tentava inutilmente di oltrepas-sare qui in Italia, ha deciso di portare in America i risultati delle sue ricerche e la sua esperienza.

Ora in Arizona il National Istitutes of Health, stanzia addirittura 2 milioni di dollari per portare avanti ciò che Simoncini tentava di farci capire da anni. A quanto pare aveva ragione.Chi volesse ulteriori informazioni può visitare il sito: www.curenaturalicancro.orgTra le letture consigliate:Il cancro è un fungo di Tullio Simoncini

Simoncini “docet”

Attenzione: quello di cui verrete a cono-scenza, proseguendo nella lettura, cam-bierà completamente la vostra visione del mondo. La politica vi sembrerà tutta una farsa ed inizierete ad intuire chi pos-siede veramente il potere di far crescere o di annientare le economie di interi Stati. Quando avrete capito i meccanismi dell’in-credibile trappola nella quale siete invi-schiati, vostro malgrado, anche voi, NON POTRETE PIU’ TORNARE INDIETRO! Se ritenete di essere pronti per sapere la verità proseguite pure. Se non volete aggiungere una preoccupazione (molto grossa) a quelle che già avete, fate dietro-front e RIMANETE TRANQUILLAMENTE NELL’IGNORANZA, è comunque un vostro diritto.

Partiamo con alcune domande fon-damentali. Provate a dare una risposta a questi quesiti apparentemente banali, magari pescandola da quanto avete appreso a scuola, oppure leggendo i gior-nali o ascoltando la TV, la radio ecc... Probabilmente avrete qualche difficoltà a rispondere con sicurezza!1. Di chi è il denaro (compreso quello che

avete nel portafoglio)?2. Dove prende i soldi una banca

quando ve li presta?3. Cos’è l’ interesse sul prestito appli-

cato dalla B.C.E.?4. Cos’è il debito pubblico? A chi dob-

biamo tutti quei soldi? Perchè aumenta sempre?

L’unico sistema per capire la complessa meccanica dell’economia mondiale è ripor-tare tutto ai minimi termini e ragionare con dei modelli semplici. Magari leggendoci una simpatica favoletta per bambini...

Immaginate una società in piccolo. Diciamo un paesino composto da un centi-naio di abitanti nel quale ognuno abbia un ruolo diverso, ovvero sappia fare qualcosa che gli altri non sanno fare. Ci sarà quindi il calzolaio, il barbiere, il ristoratore, il mura-tore, il falegname ecc... Un modellino di società standard in scala ridotta. Immaginate ora che il denaro totale pos-seduto da questa piccola società ammonti a... diciamo... 100.000 euro. Ogni abi-tante possiederà in media 1.000 euro in banconote di vario taglio. Immaginiamo che la cultura dominante di questa società sia il risparmio a tutti i costi. Se ognuno di loro si tenesse il denaro stretto stretto, senza spenderlo, la società sarebbe desti-nata a cadere nella miseria più totale nel giro di pochi giorni. Zero scambi com-merciali = morte sicura del nostro simpatico paesino di montagna in tempi brevissimi. La cultura dominante, affinchè la società prosperi, deve essere quella dello scambio commerciale conti-nuo, della vivacità di mercato costante. Avremo così il calzolaio che paga 100 euro il falegname per sistemare una porta; il falegname pagherà 30 Euro al ristoratore per il pranzo; il ristoratore pagherà 15 Euro il barbiere per i capelli, il quale pagherà 60

Euro il sarto per la camicia nuova ecc... Il denaro è sempre quello, ma per il solo fatto di passare di mano in mano quella società è destinata a migliorare il proprio benessere materiale all’infinito.

La società dei consumi si basa su questo semplice principio.

Immaginiamo che questa società sia governata da un capo saggio, buono e che lavori per il bene di tutti: lo so che è difficile da credere ma proviamo a fare questo sforzo di immaginazione (in una favola ci puo’ stare...)! Tale capo deciderà saggiamente quante banconote stam-pare (in base alla quantità delle merci in circolazione, al comportamento del mer-cato, all’aumento demografico, agli scopi comuni ecc...) e in che maniera distribu-irle; per esempio sottoforma di compenso per lavori di pubblica utilità. Il costo di produzione di tali banconote sarebbe irrisorio: carta + inchiostri + manodo-pera. Potrebbe ordinare al tipografo del paese di stampare il denaro, ricompensan-dolo con la giusta dose di banconote da lui stesso stampate, e a fine stampa potrebbe prendere i clichè e portarli al sicuro affichè nessuno ne abusi. Semplice no?

Tutto troppo bello perchè sia vero..Immaginiamo invece che il capo di

questo villaggio sia un tipo disonesto, arrogante, subdolo e che sia molto concentrato sul proprio e personale interesse e che del villaggio e dei suoi abitanti non gliene freghi proprio un bel niente! Immaginiamo che tale capo venga avvicinato da un losco individuo, che chiameremo “Amschel” il quale gli proponga un sistema per diventare immensamente ricchi entrambi, metten-dolo in quel posto agli ignari abitanti del villaggio. Il capo accetta di buon grado e si mette ad ascoltare la furbissima pro-posta del nero cornacchione: “per prima cosa” dice il losco Amschel “devi ritirare tutte le banconote che girano nel tuo villaggio e distruggerle!”. “Sei impaz-zito?” ribatte il capo: “sarebbe la fine di tutto!”. “No, tranquillo...” sussurra con un diabolico sorriso il sig. Amschel “...sarà l’inizio di tutto! Sostituirai tutte le banco-note, che ora sono di proprietà degli abitanti del villaggio, con quelle che ti darò io. Io però non ti regalerò le banco-note...eh! eh! eh!... ma te le presterò per un tempo indefinito. In cambio ti chie-derò un misero interesse... diciamo... un 2... anzi... un 2,5%!

Se metterai in circolazione le mie ban-conote io ti farò diventare ricchissimo!”. “Mmm... Tutto qui? Accetto , ovviamente! Ma per metterle in circolazione come faremo?”. ”Tranquillo capovillaggio. Dovrai concedermi il permesso di fondare una banca nel tuo villaggio, al resto penserò a tutto io! Ih! Ih! Ih!”

L’economia sembra funzionare più o meno come prima ma dopo un anno arriva la prima batostina... Amschel contatta il capovillaggio e gli chiede il pagamento degli interessi: il 2,5% di 100.000 Euro ovvero 2.500 Euro! Il primo anno il capovillaggio riesce a pagare, ma già il secondo anno si trova in difficoltà. Dovrebbe pagare altri 2.500 Euro ma la popolazione è aumen-tata ed il denaro totale è diminuito e così anzichè pagare si fa prestare altri 20.000 Euro da quel torvo del sig. Amschel. Il terzo anno gli interessi da pagare diventano 5.500 Euro, ovvero il 2,5% dei 100.000 iniziali + i 2.500 di inte-resse non pagato l’anno prima + gli inte-ressi sui 20.000 prestati l’anno prima. Il capovillaggio però non ha un euro e così chiede un prestito agli ignari abi-tanti del villaggio inventando il B.O.T.! In pratica dice: se mi prestate 5.500 Euro io tra sei mesi ve ne restituisco 5.700. Gli abitanti non si fanno pregare (sembra un buon affare) e così prestano il denaro al capovillaggio. Egli salda la rata di 5.500 Euro, ma sei mesi dopo si pre-senta il problema di pagare i 5.700 euro di B.O.T. agli abitanti. Il capovillaggio taglia la testa al toro e si fa prestare altri 10.000 euro dal cornacchione così può saldare il B.O.T. ed anche pagare la prossima rata di interessi al sig. Amschel. Intanto la massa monetaria nel paesino è aumentata e, di conseguenza, ogni singola banconota perde di valore (inflazione) e quindi la gente si ritrova ad avere bisogno di più denaro (che ora vale meno) per poter svolgere la propria attività. Ed è così che anno dopo anno quel paesino, senza sapere ne perchè ne percome, si indebita sempre di più e si avvicina sempre di più al punto di non ritorno. Amschel inizia a sfregarsi le mani... il suo piano sta dando i suoi frutti. Amschel, infatti, prestando delle merci di modico valore (il valore reale delle banconote è praticamente nullo composto solo da carta, inchiostro ed un po’ di manodopera) sta tenendo per le palle l’intero villaggio senza che gli abitanti abbiano il benchè minimo sospetto di cosa stia accadendo...Iniziate a capire?

Ben presto il capovillaggio si troverà invischiato in una gravosa situazione che non riesce più a controllare. Il debito è insaldabile; infatti anche ammettendo che quel genialoide del capovillaggio setacci l’intero paese, raccolga tutti i soldi in circolazione, li metta in un bel saccone e li restituisca in toto all’arcigno e diabolico Amschel non servirebbe a nulla: rimarrebbero sempre gli interessi da pagare! Comunque lui è ricco, inoltre viene sempre rieletto in quanto il buon Amschel gli paga le campagne elettorali, la gente non sa nulla di nulla e quindi chissenefrega!

IL CORNACCHIONE ED IL POPOLO TONTOLONE!

SCHIAVI DEL SISTEMA

La Truffa del Signoraggio spiegata ai bambini

Il processo di infiammazione è perfetto nel modo in cui protegge il corpo da questi invasori batterici e virali.

Tuttavia, se esponiamo frequen-temente il corpo ai danni da tossine o alimenti che il corpo umano non è stato progettato per elaborare, si verifica una condizione chiamata infiammazione cronica.

L’infiammazione cronica è nociva tanto quanto l’infiammazione acuta è benefica. Quale persona ragionevole vorrebbe intenzionalmente esporsi ripetuta-mente ad alimenti o altre sostanze che sono note per causare lesioni al corpo? Beh, forse i fumatori, ma almeno hanno fatto questa scelta volontariamente. Il resto di noi ha semplicemente seguito i consigli della dieta tradizionale a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di grassi polinsaturi e carboidrati, non sapendo che stavamo causando lesioni ripetute ai nostri vasi sanguigni.Queste lesioni creano un’infiamma-zione cronica che porta a malattie cardiache, ictus, diabete e obesità.Lasciatemelo ripetere:

le lesioni e l’infiammazione dei nostri vasi sanguigni sono causate dalla dieta a basso contenuto di grassi raccomandata per anni dalla medicina tradizionale.

Quali sono i maggiori colpevoli dell’in-fiammazione cronica? Molto semplice-mente, sono il sovraccarico di carboi-drati semplici e altamente trasformati (zucchero, farina e tutti i prodotti derivati) e l’eccessivo consumo di omega-6, oli vegetali come soia, mais e girasole, che si trovano in molti alimenti trasformati.

Provate a pensare di strofinare ripetu-tamente con una spazzola rigida la nostra pelle morbida finché non diventa tutta rossa e quasi sanguinante. Pensate di fare questo più volte al giorno, tutti i giorni per cinque anni. Se si potesse sopportare questa dolorosa spazzolatura, si arrive-rebbe ad avere un’area gonfia, sangui-nante e infetta che si aggrava dopo ogni ripetuto attacco. Questo è un buon modo per visualizzare il processo infiamma-torio che potrebbe essere in corso nel vostro corpo in questo momento.

Il processo infiammatorio è lo stesso, indipendentemente da dove avviene, esternamente o internamente. Io ho guardato dentro migliaia e migliaia di arterie. La parete di un’arteria malata fa pensare proprio a qualcuno che la abbia ripetutamente strofinata con una spazzola. Più volte al giorno, ogni giorno, i cibi che mangiamo creano piccole ferite che si aggiungono a ferite, stimolando l’organismo a rispondere in modo continuo all’infiammazione.

Mentre noi assaporiamo il gusto di un dolce appena cotto, il nostro corpo risponde in modo allarmante, come se un invasore straniero fosse arrivato a dichiarare guerra. Gli alimenti carichi di zuccheri e carboidrati semplici o elaborati con oli omega-6 per la lunga conservazione, sono stati il pilastro della dieta americana per sei decenni. Questi alimenti hanno lentamente avvelenato tutti. Come mai mangiando un semplice

dolce l’infiammazione aumenta fino a farti male? Immaginate di versare dello sciroppo sulla vostra tastiera e di avere una visuale di ciò che avviene all’interno. Quando consumiamo carboidrati semplici come lo zucchero, lo zucchero nel sangue aumenta rapidamente. In risposta, il pancreas secerne insulina il cui scopo primario è quello di guidare lo zucchero in ogni cellula dove viene immagazzi-nato per l’energia. Se la cellula è satura e non necessita di glucosio, lo zucchero in eccesso viene respinto per evitare di inceppare il meccanismo.

Quando le cellule già sature rifiutano il glucosio extra, lo zucchero nel sangue aumenta, viene prodotta più insulina e il glucosio viene convertito in grasso immagazzinato.

Cosa ha a che fare tutto questo con l’infiammazione? Il livello di glucosio viene controllato in un intervallo molto breve. Le molecole di zucchero in eccesso si uniscono a una varietà di proteine che a loro volta vanno a colpire la parete del vaso sanguigno. Questo danno ripetuto alla parete del vaso sanguigno scatena l’infiammazione. Quando si supera il livello di zuccheri nel sangue più volte al giorno, ogni giorno, è esattamente come prendere della carta vetrata e strofi-narla nei tuoi delicati vasi sanguigni. Anche se non sei in grado di vederlo, ti assicuro che è così. L’ho visto in più di 5.000 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico in 25 anni, che hanno tutti un denominatore comune - l’infiammazione delle loro arterie.

Torniamo al nostro dolce. Questo apparentemente innocente cibo, non contiene soltanto zuccheri, viene cotto in uno dei tanti oli omega-6 come la soia. Le patatine fritte sono immerse in olio di soia, prodotti alimentari trasformati sono realizzati con oli omega-6 per aumentare la durata di conservazione.

Gli omega-6 sono essenziali: sono parte di ogni membrana cellulare e controllano ciò che accade dentro e fuori la cellula – però devono essere nel giusto equilibrio con gli omega-3.

Se l’equilibrio si sposta in un eccessivo consumo di omega-6, la membrana della cellula produce sostanze chimiche chiamate citochine che causano diretta-mente l’infiammazione. La dieta americana tradizionale di oggi ha prodotto uno squilibrio estremo di questi due grassi. Il rapporto di squilibrio è nell’intervallo da 15:1 ad un massimo di 30:1 a favore degli omega-6. Questo indica l’enorme quantità di citochine che causano l’infiammazione. Un giusto, ottimale e sano equilibrio nell’alimenta-zione, sarebbe un rapporto di 3:1.

A peggiorare le cose, l’eccesso di peso provocato da questi alimenti crea cellule di grasso sovraccaricate che a loro volta riversano grandi quantità di sostanze pro-infiammatorie che vanno ad aggiun-gersi ai danni causati dalla presenza di zucchero nel sangue. Il processo che è iniziato con un piccolo dolce si trasforma in un circolo vizioso nel corso del tempo, portando a problemi cardiaci, pressione alta, diabete e infine, il

morbo di Alzheimer, mentre l’infiamma-zione continua senza sosta.

Non può sfuggire il fatto che più si consumano cibi preparati e tra-sformati, più agiamo sull’interrut-tore dell’infiammazione giorno dopo giorno. Il corpo umano non è in grado di elaborare, né è stato pro-gettato per consumare cibi ricchi di zuccheri e imbevuti di oli omega-6.

C’è solo un modo per spegnere l’infiam-mazione; tornare ai cibi più vicini al loro stato naturale. Per nutrire i muscoli, mangiare più proteine. Scegliere i carboi-drati che sono molto complessi, come frutta e verdura. Ridurre o eliminare i grassi omega-6 come l’olio di mais e di soia e gli alimenti trasformati che causano l’infiammazione. Un cucchiaio di olio di mais contiene 7280 mg di omega-6; uno di soia contiene 6.940 mg. E’ più salutare usare l’olio di oliva o burro da bovini allevati a fieno.

I grassi animali contengono meno del 20% di omega-6 e hanno molte meno probabilità di provocare una reazione infiammatoria rispetto agli oli polinsa-turi apparentemente etichettati come sani. Dimenticate la “scienza” che vi è stata inculcata nella testa per decenni. La scienza che afferma che i grassi saturi provocano malattie cardiovascolari, non dice il vero. Il pensiero scientifico che dice che i grassi saturi aumentano il colesterolo nel sangue non è attendi-bile. Dal momento che ora sappiamo che il colesterolo non è la causa di malattie cardiache, la paura dei grassi saturi oggi è ancora più assurda.

La teoria sul colesterolo ha portato alle diete senza grassi, o a basso contenuto di grassi, creando cibi che stanno provocando un’epidemia di infiammazione. La Medicina tradizionale ha commesso un terribile errore quando ha consigliato di evitare i grassi saturi a favore di cibi ricchi di grassi omega-6. Ora abbiamo un’epidemia di infiamma-zione arteriosa che porta a malattie cardiache e ad altri “assassini silenziosi”.

Ciò che si può fare è scegliere alimenti integrali “della nonna” e non quelli trasformati e lavorati, che oggi “la mamma” acquista nelle grandi catene alimentari. Eliminando gli alimenti che provocano infiammazione e con l’aggiunta di sostanze nutritive essenziali da prodotti alimentari freschi e non lavorati, si invertirà il processo di anni di nutrizione sbagliata e conseguente-mente, i danni alle arterie.

Il Dr. Dwight Lundell è stato a capo del personale e Primario di Chirurgia all’Heart Hospital Banner, Mesa, AZ. Il suo studio privato, Cardiac Care Center si trova a Mesa, AZ. Recentemente il dottor Lundell ha abbandonato la pratica chirurgica per concentrarsi sul trattamento nutrizionale delle malattie cardiache. Egli è il fondatore della Healthy Humans Foundation che promuove la salute umana con particolare attenzione su come aiutare le grandi aziende a promuovere il benessere. Egli è anche l’autore di The Cure for Heart Disease e The Great Cholesterol Lie.

Fonte: PreventDisease.comTradotto da: “La Leva di Archimede”

Un cardiochirurgo di fama mondialeci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache La Truffa del Signoraggio spiegata ai bambini... continua dalla prima pagina ... continua

Inizia ad elaborare teorie astruse ed incomprensibili da dare in pasto al villaggio per giustificare la presenza di questo debito, di cui si inizia a voci-ferare, che riguarda tutti i cittadini e che si ingrossa sempre di più. La situazione vera è che il villaggio è in debito con il sig. Amschel dell’ intera massa mone-taria che circola nel paese + svariate migliaia di euro di interessi (relativi, per l’appunto, all’ intera massa monetaria che il villaggio possiede in prestito, senza saperlo!). Il capovillaggio, per sminuire la cosa, fa intendere che il debito sia costituito solo dagli interessi in quanto se i cittadini immaginassero che si stanno scambiando del denaro che non è di loro proprietà probabilmente prendereb-bero il capo, gli leverebbero la pelle e lo immergerebbero nel sale grosso!

Ad un certo punto il sig. Amschel inizia a diventare un po’ più severo. Minaccia di ritirare tutti i soldi che circolano nel villaggio (creando una depressione senza precedenti - vedi Argentina) se non ven-gono pagati regolarmente gli interessi. Il capovillaggio non può pagare delle rate così elevate ed inizia a regalare, in cambio del condono degli interessi, dei beni appar-tenenti alla comunità: regala la fonte di acque potabili, così Amschel inizia a far pagare l’acqua ai cittadini; regala la centrale elettrica, ed i proventi vanno così al sig. Amschel; regala dei bellissimi palazzi pubblici ecc... Ai cittadini racconta di privatizzazioni necessarie per ren-dere i servizi più efficenti e altre storielle che i poveri villici, immersi nella loro igno-ranza, si bevono come camomilla calda!

Il sig. Amschel, uomo-ombra cono-sciuto solo dal capovillaggio, se la ride pensando a quanto è riuscito ad ottenere senza, praticamente, muovere un dito. Può produrre denaro a piacere a costo zero: paga infatti i costi vivi di carta, inchiostro e manodopera con parte del denaro prodotto. Lo può prestare al valore che c’è scritto sopra e chie-dere un interesse relativo alla cifra scritta su ogni banconota. Quando il capovillaggio non riesce più a pagare gli interessi può chiedere delle merci reali, dal valore vero (fonti d’acqua, palazzi, industrie pubbliche ecc...) in cambio... del nulla! Tutto questo non ha, ovvia-mente, nessuna utilità per i cittadini. Non serve a nulla e, anzi, li danneggia visto che gran parte delle tasse che pagano servono a pagare parte degli interessi sul debito.

Le tasse che i cittadini, ben presto si trovano a pagare, raggiungono vette inim-maginabili. Molte tasse sono nascoste, o difficilmente percepibili per cui essi hanno si la sensazione di pagare molte tasse, ma non così tante come realmente fanno. Essi pagano, mediamente, il 37 % di tasse sul reddito che percepiscono. Con i soldi che rimangono acquistano i beni di cui necessitano, sui quali grava una tassa media diretta del 20%. Inoltre, l’azienda che produce quei beni, riversa su di essi tutte le tasse che ha soste-nuto per produrli, che incidono per un ulteriore 40% sul prezzo dei prodotti. Senza saperlo, anche perchè sono vera-mente parecchio ignoranti questi schiavetti

zucconi, si ritrovano a pagare circa un 70% di tasse su ciò che guadagnano. Ovvero lavorano da Gennaio a Settembre inoltrato solo per pagar tasse ed il poco che rimane per acquistare beni! A scuola inse-gnano loro che, tempo addietro, esisteva una forma di sfruttamento dei villici chia-mata mezzadria; il padrone di una gran fetta di terreno consentiva ai contadini di lavorarlo e lui, senza fare niente, si trat-teneva metà del raccolto a titolo di affitto del terreno. Questo racconto era talmente convincente che zucconi del villaggio, dopo averlo ascoltato, se ne uscivano con dei commenti del tipo “poverini... meno male che certe cose non accadono più... viva la democrazia” e altre stronzate del genere. Adesso è peggio di allora ma gli zuc-coni non lo sanno!

Prima dell’avvento del cornacchione l’economia funzionava e le pensioni potevano essere pagate ad un’età decente, nella quale il fruitore poteva godersi un po’ di vita in condizioni di buona salute e di relativa giovinezza. Ma con gli interessi da pagare questo non è più possibile! Gli uomini, quindi, devono con-tinuare a produrre e a rendere almeno fino a 65 anni di età, ovvero più della media aritmetica dell’età di decesso! Per con-vincere i suoi polli a fare ciò, il capovillaggio si inventa di sana pianta un parametro (supportato da astruse ed inverificabili for-mule matematiche) per giustificare questa necessaria decisione, nascondendo nel contempo i veri dati sulla vita media dei cittadini. Così facendo crea la fami-gerata “aspettativa di vita o speranza di vita”... tarandola a casaccio intorno ai 79/84 anni... tanto, come per molte altre cose, egli sa che nessuno si permette di verificare o di porsi una benchè minima domanda su questo argomento.

Con la sua banca, l’oscuro cornac-chione, riesce a fare anche di più. I citta-dini, strangolati dalle inutili e subdole tasse che stanno pagando, si rivolgono sempre più spesso alla banca del sig. Amschel per dei prestiti di denaro. Egli, potendosi stampare il denaro a piacimento, non ha bisogno di possedere del denaro onestamente guadagnato per poterlo affittare ai cittadini. Così concede volen-tieri prestiti a chi li richiede chiedendo a sua volta però delle solide garanzie in cambio del prestito; per esempio chiede di ipotecare la casa, terreni, la macchina o altri beni guadagnati dai cittadini con anni di sacrificio. Loro firmano; spesso non hanno altra scelta. Il sig. Amschel si aggiudica così un’altra vittoria su quei ton-toloni dei villici... intanto, per non perdere l’abitudine, si fa restituire i soldi con un po’ di sani interessi. Poi, ad ogni prestito, fa aumentare il debito pubblico di tutta la comunità in quanto, prestando denaro, egli fa aumentare la massa monetaria circolante. Massa monetaria che, è bene ricordarlo, gli appartiene in toto e che i cit-tadini hanno in prestito con un interesse del 2,5% annuo. Inoltre se il povero citta-dino che ha chiesto un prestito non riesce a restituire quanto dovuto, l’avido cornac-chione, col sorriso sulle labbra, gli porta via la casa riducendo sul lastrico il ton-tolone di turno.

Questa storia, purtoppo, non ha il lieto fine in quanto i cittadini sono rimasti per 300 anni all’oscuro di tutto e, facilmente, sguazzeranno nell’ignoranza per altri 300 anni. Il cittadino medio non è curioso, non si fa domande, non cerca risposte... è intellettulmente pigro e quindi è il soggetto ideale per una sana e doverosa inculata a sangue! Inoltre, si sa, se la TV non parla di un certo argomento, tale argomento, praticamente, non esiste! Talvolta i TG annunciano una variazione del tasso di interesse della Banca Centrale in più o in meno ma il 99% di chi ascolta non è in grado di capire un bel niente di niente e non si pone nessun interrogativo. Amshel conosce le sue bestie! Accettando, ripeto senza saperlo, il denaro del sig. Amschel come moneta di scambio i villici si sono condannati ad un’economia basata sul produrre sempre di più. Ogni anno la produzione di beni materiali deve essere superiore a quella dell’anno prece-dente: non importa di cosa ce ne fac-ciamo di tutte quelle merci, l’importante è arginare il più possibile il crescere del debito (che comunque, per sua natura, è destinato a crescere all’infinito e a non essere mai saldato). Lavoreremo sempre di più per sempre meno. Lo Stato potrà, con trucchi e trucchettini vari, limitare i danni nell’immediato ma in un futuro non lontanissimo ci troveremo strangolati nella impietosa morsa del debito ed il sig. Amschel potrebbe anche decidere di rivolere indietro i “suoi” soldi!

I protagonisti di questo racconto, basato su una storia vera, sono: il capovillaggio = il governo; il villag-gio = lo Stato (inteso come “cittadini”); Amschel = la Banca Centrale Europea (oppure la Banca d’Inghilterra o la Federal Reserve... in pratica tutte quelle banche che si arrogano il diritto di stampare e di prestare il denaro agli Stati).

Lo scopo di questa storiella è quello di generare un’intuizione nel vostro cer-vello. Di aprirvi la mente, di illuminarvi in maniera da non essere più considerati dei giuggioloni imbecilli facilmente schiavizzabili. Adesso, per esempio, avete capito (spero) il perchè del fatto che se andate davanti alla questura, tirate fuori un biglietto da 50 Euro e gli date fuoco vi possono arrestare... state distruggendo una merce che non vi appartiene. E che non appartiene nem-meno allo Stato Italiano. Appartiene alla Banca Centrale Europea (che è un’ entità privata) da cui li avete ricevuti in prestito...

Per approfondire un po’ più seria-mente l’argomento andate qui:

http://www.signoraggio.it/

“E’ un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e mone-tario, perchè se accadesse credo

che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina”

J. Henry Ford

Fonte: http://www.boorp.com/

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LA LEVA

07/2

012

◊ Bicarbonato di Sodio e il cancro◊ Un cardiochirurgo ci illumina su ciò che provoca

realmente le malattie cardiache◊ Zucchero tossico◊ Lo Zucchero potrebbe farti diventare stupido◊ Un benvenuto alla Stevia. L’UE ha detto “sì”◊ Aspartame: il rischio cancro nel dolcificante più diffuso

◊ Aspartame: l’inchiesta di Report◊ Speciale Vaccini: ...per riflettere sul tema...◊ Le Statine causano morte in allenamento letteralmente.◊ I batteri della terra come antidepressivi◊ Condannata la Bayer ad un risarcimento record◊ Nimesulide: l’UE lo vieta, l’Italia lo rende rimborsabile◊ La truffa del Signoraggio spiegata ai bambini

In questo numero:

Noi medici con tutta la nostra formazione, la conoscenza e l’auto-rità, spesso acquisiamo un ego piutto-sto grande che tende a rendere difficile ammettere che abbiamo torto. Così, eccomi qui.

Ammetto di aver sbagliato. Da cardio-chirurgo con 25 anni di esperienza, dopo aver effettuato oltre 5.000 interventi chirurgici a cuore aperto, oggi è il mio giorno per riparare al torto fatto come medico e scienziato. Ho studiato per molti anni con altri medici importanti etichet-tati come “opinion makers” (autorità del settore). Bombardati continuamente dalla letteratura scientifica, frequen-tando seminari di formazione, noi profes-sionisti, abbiamo insistito che le malattie cardiache sono semplicemente il risultato della presenza di colesterolo nel sangue.

L’unica terapia accettata era prescri-vere farmaci per abbassare il colesterolo e una dieta che limita fortemente l’assun-zione di grassi. La limitazione di quest’ul-timo, naturalmente, abbiamo creduto potesse far abbassare il colesterolo e quindi le malattie cardiache. Deviazioni da queste raccomandazioni sono sempre state considerate eresia e potrebbero apparire come negligenza medica.

Non funziona!Queste raccomandazioni non sono

più scientificamente e moralmente difendibili. La scoperta pochi anni fa che l’infiammazione della parete arteriosa è la vera causa delle malattie cardiache, sta lentamente portando a un cambia-mento di paradigma nel modo in cui le malattie cardiache e altre malattie croniche saranno curate.

Le raccomandazioni dietetiche, a lungo termine, hanno creato epidemie di obesità e diabete, le cui conseguenze fanno impallidire qualsiasi piaga storica in termini di mortalità, sofferenza umana e disastrose conseguenze economiche.

Nonostante il fatto che il 25% della popolazione prende costosi farmaci che contengono statine e nonostante il fatto che abbiamo ridotto il contenuto di grassi della nostra dieta, più americani moriranno quest’anno di malattie cardia-che rispetto al passato.

Le statistiche dell’American Heart Association mostrano che 75 milioni di americani soffrono di malattie cardiache, 20 milioni hanno il diabete e 57 milioni hanno pre-diabete.

Questi disturbi colpiscono le persone sempre più giovani in numero maggiore ogni anno. In poche parole, senza un’infiammazione presente nel corpo, non c’è modo che il colesterolo si accumuli sulla parete del vaso sanguigno causando così malattie cardiache e ictus.

Senza l’infiammazione, il coleste-rolo è libero di muoversi in tutto il corpo come natura vuole. E’ l’infiamma-zione che causa l’accumulo di coleste-rolo. L’infiammazione non è una cosa complicata - è semplicemente una difesa naturale del corpo da un invasore estraneo, come tossine, batteri o virus.

Un cardiochirurgo di fama mondiale ci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache

Bicarbonato di sodio e il cancro - Al via la sperimentazione in ArizonaIl Dr. Mark Pagel, membro dell’University

of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari come sovvenzione da parte del National Institutes of Health per studiare l’efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno.

In altre parole, la sperimentazione clinica sull’uso di bicarbonato di sodio per via orale nei trattamenti contro il cancro al seno sta per cominciare![1] Ovviamente ci sono studiosi che hanno capito che il bicarbonato di sodio (baking soda), che è la stessa cosa che può salvare la vita di una per-sona al pronto soccorso in un attimo, è una delle prime opzioni più sicure ed efficaci per la cura del cancro.

Naturalmente mi sento ripagato per tutto ciò che ho scritto sul libro Sodium Bicarbonate – Rich Man’s Poor Man’s Cancer Treatment, che è considerato ancora come l’unica recensione medica completa in materia di utilizzo di semplice bicarbonato di sodio nella pratica della medicina.

Quando assunto per via orale con acqua, specialmente in acqua con alto contenuto di magnesio, e quando assunto con sistema transdermico, il bicarbonato di sodio diventa una prima linea di cura per il trattamento del cancro, delle malattie renali, del diabete, dell’influenza e anche del raffreddore comune.

E soprattutto, è anche uno scudo contro l’esposizione alle radiazioni, tanto che tutti dovrebbero farne uso il prima possibile. La salute di tutti è sotto pesante attacco nucleare

da forti venti radioattivi che circondano l’emisfero settentrionale.In realtà non è una sorpresa che un ricercatore dell’Uni-

versità dell’Arizona abbia ricevuto questo contributo, perché proprio in Arizona la ricerca sul cancro va avanti da anni.

Il Dr. Robert J. Gillies e i suoi colleghi hanno già dimostrato che il pre-trattamento dei topi con bicarbonato di sodio ha dato dei risultati di alcalinizzazione nella zona intorno ai tumori.

... continua all’interno

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Giardinaggio Libero!!Libera il giardiniere che è in te!

Guerrilla Gardening è un gruppo aperto a tutti, un gruppo di appassionati del verde che ha deciso di interagire positi-vamente con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimo-strativi, quelli che noi chiamiamo “attacchi” verdi. Guerrilla Gardening si oppone attivamente al degrado urbano agendo contro l’incuria delle aree verdi. L’attività principale del grup-po è quella di rimodellare ed abbellire, con piante e fiori, le aiuole e le zone dimesse o dimenticate della città.

http://www.guerrillagardening.it/

Dieci Anni D’Informazione- 10 anni di giornalini cartacei - Che cosa aspetti? Diventa socio de La Leva e riceverai in regalo questa

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