IL BICARBONATO DI SODIO NELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE · la coppia vincente contro umidità e odori...

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Bicarbonato: stop ai funghi La nostra energia è il futuro Una mostra–evento alla Triennale di Milano per celebrare i 100 anni di Solvay in Italia. Il bicarbonato di sodio agisce contro lo sviluppo di micotossine nella conservazione dei cereali. IL BICARBONATO DI SODIO NELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE n°2 anno 2012 SOLVAY: 100 anni di presenza e di attività in Italia Le persone eccezionali spesso sconcertano. Lo stesso vale per Ernest Solvay, l’inventore del processo che è diventato, a tutti gli effetti, l’unico metodo di produzione della soda e del bicarbonato in Europa. Se fosse stato solo scienziato o ricercatore Ernest avrebbe corso il rischio di essere ignorato dai contemporanei, fino a quando l’avvenire non gli avesse dato ragione. Ernest ebbe invece il privilegio di portare a termine il suo destino, e se ne andò con la certezza che ciò che aveva creato con la sua intelligenza e determinazione non sarebbe finito con lui.

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Bicarbonato: stop ai funghiLa nostra energia è il futuroUna mostra–evento alla Triennale di Milano per celebrare i 100 anni di Solvay in Italia.

Il bicarbonato di sodio agisce contro lo sviluppo di micotossine nella conservazione dei cereali.

IL BICARBONATO DI SODIO NELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE

n°2 anno 2012

SOLVAY: 100 anni di presenza e di attività in ItaliaLe persone eccezionali spesso sconcertano. Lo stesso vale per Ernest Solvay, l’inventore del processo che è diventato, a tutti gli e� etti, l’unico metodo di produzione della soda e del bicarbonato in Europa.Se fosse stato solo scienziato o ricercatore Ernest avrebbe corso il rischio di essere ignorato dai contemporanei, � no a quando l’avvenire non gli avesse dato ragione.Ernest ebbe invece il privilegio di portare a termine il suo destino, e se ne andò con la certezza che ciò che aveva creato con la sua intelligenza e determinazione non sarebbe � nito con lui.

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E� etto del bicarbonato di sodio su alcuni agenti funginiÈ risaputo che dal metabolismo di alcuni funghi che colpiscono determinate derrate alimentari possono derivare delle sostanze, dette micotossine, che esercitano e� etti anche gravi sulla salute dell’uomo e degli animali che le ingeriscono.La loro produzione è da mettere in relazione con speci� che condizioni di umidità e di temperatura che possono veri� carsi sia in campo sia durante la conservazione delle materie prime. In particolare risultano essere critici i cambiamenti climatici che si riscontrano nel periodo estivo, quando si presentano frequenti e lunghi periodi di siccità con alte temperature che si protraggono anche nella prima parte della stagione autunnale favorendo la contaminazione da a� atossine. Invece, altre micotossine si sviluppano con maggiore frequenza sia in campo sia durante le fasi di conservazione, quando le temperature sono più miti e l’umidità elevata.

Le micotossine che evidenziano la massima tossicità sono le a� atossine: queste hanno e� etti cancerogeni e mutageni, sono prodotte dal genere Aspergillus, della specie � avus e parasiticus, e si sviluppano su semi di mais, arachidi e di altri prodotti (riso, frumento, cotone...).Nel caso delle vacche da latte, l’a� atossina B1 si trasforma in M1 a livello epatico con la comparsa nel latte due o tre giorni dopo la somministrazione di alimenti contaminati.Per contrastare l’azione degli agenti tossici possono essere attuati provvedimenti protettivi tra i quali va ricordata l’utilizzazione di agenti sequestranti o di basi forti. Il controllo delle condizioni ambientali durante le fasi in campo attinenti alla produzione ed alla raccolta dei vari prodotti, pur importante ai � ni di controllare lo sviluppo dei funghi, non è sempre di facile attuazione. Viceversa, gli strumenti disponibili per impedire lo sviluppo di agenti fungini durante le fasi di stoccaggio e di conservazione delle derrate sono maggiori. Alcuni ricercatori del laboratorio del dipartimento delle Scienze dell’alimentazione dell’Università del New Jersey hanno studiato gli e� etti di sostanze chimiche di di� erente natura, al � ne di contenere lo sviluppo di mu� e appartenenti a ceppi di Fusarium graminearum ed Aspergillus ochraceus.

La � gura 1 indica l’azione depressiva che il bicarbonato di sodio è in grado di esplicare sullo sviluppo delle unità formanti colonie fungine (UFC) quando viene impiegato a concentrazioni dell’1% o 2% sul mais frantumato grossolanamente e conservato ad una temperatura ambientale di 18°C.Nella � gura 2 è riportata l’azione delle due sostanze chimiche considerate in presenza di una T° di 28°C. Anche in questo caso il bicarbonato di sodio palesa un’azione di contrasto sullo sviluppo di miceli.

Sulla base dei risultati ottenuti gli Autori concludono positivamente sulle possibilità o� erte dal bicarbonato di sodio di agire selettivamente nel condizionare l’attività delle colonie e la relativa produzione di micotossine.Questi esiti hanno fatto seguito ad altri che indicavano come il bicarbonato di sodio sia in grado di esplicare un e� etto depressivo sullo sviluppo del genere Aspergillus. Anche altre ricerche hanno evidenziato la

capacità di questo sale di sodio di ridurre la tossicità del mais contaminato con deossinivalenolo e zearalenone.Se si unissero dunque le potenzialità micostatiche ai vantaggi zootecnici che ben conosciamo, si potrebbero agevolmente ipotizzare un quadro positivo sull’impiego del NaHCO3 nella conservazione delle cariossidi di mais e di altri cereali.

� gura 1

� gura 2

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Bicarbonato Solvay e BicarPlus: la coppia vincente contro umidità e odori

SOLVAY PRODOTTI

Bicarbonato SolvayIn casa sono molte le situazioni in cui le proprietà chimico/� siche e la struttura molecolare di Bicarbonato Solvay possono rivelarsi preziose. In cucina o in bagno, nel frigorifero o nella scarpiera, si dimostra una sostanza e� cace e versatile, oltre che innocua.Assorbendo l’umidità e creando un ambiente sfavorevole allo sviluppo di funghi e mu� e, costituisce infatti un utile alleato contro la formazione di odori sgradevoli proprio dove serve di più.

BicarPlusA proposito di umidità, chi non la teme a� atto è Bicarplus: 100% Bicarbonato Solvay, ma ancora più pratico da usare in cucina, grazie alla nuova formula in microgranuli anti-grumi e alla confezione ergonomica e waterproof.Per lavare frutta e verdura in modo più e� cace, oppure semplicemente per pulire tutte le super� ci delicate della cucina senza gra� arle.

Per saperne di più: www.bicarbonato.it

In occasione di un meeting organizzato dall’Associazione ESAPA (European Soda Ash Producers Association), Solvay ha aff rontato l’importante tema della Gestione del Rischio (HRM-Health Risk Managemet) con specifi co riferimento al BICARBONATO DI SODIO.

In un contesto di mercato sempre più globalizzato come quello attuale, ovvero con produttori, distributori ed utilizzatori � nali dislocati in diversi paesi, con problemi di lingua, di usi e di normative diverse, si possono veri� care incidenti causati da utilizzi impropri dei prodotti e/o cattive pratiche di gestione degli stessi. In tale situazione, e allo scopo di tutelare i consumatori, le Autorità emanano leggi sempre più complicate e restrittive. Ma questo purtroppo non basta! È infatti fondamentale che il produttore di BICARBONATO DI SODIO applichi una continua e costante vigilanza, non solo sulla sua produzione, ma anche sulla sua catena distributiva, al � ne di evitare usi non corretti dei propri prodotti. Ed è altrettanto importante che anche i clienti, utilizzatori intermedi e/o � nali, siano ben consapevoli di ciò che stanno acquistando, di quali siano le normative vigenti e che, a loro volta, vigilino a� nché il prodotto acquistato sia e� ettivamente quello idoneo.Non ci stancheremo mai di ricordare che il bicarbonato di sodio non è, infatti, qualitativamente tutto uguale e che esistono quattro diverse tipologie di prodotto:

BICARBONATO TECNICO

BICARBONATO PER ALIMENTAZIONE ANIMALE

BICARBONATO COME ADDITIVO ALIMENTARE

BICARBONATO PER USO FARMACEUTICO

Ciascuno di questi prodotti ha caratteristiche ben de� nite, un mercato di destinazione preciso e le relative normative di riferimento. Ciò rende i prodotti menzionati assolutamente non intercambiabili tra loro. Ad esempio, nel caso speci� co del BICARBONATO DI SODIO per l’alimentazione animale, è indispensabile che vengano rispettate le seguenti normative:

Regolamento Europeo N° 575/2011 concernente il catalogo delle materie prime per mangimi.

Regolamento N° 183/2005 che stabilisce i requisiti per l’igiene dei mangimi.

Direttiva Europea 2002/32/EC riguardante le sostanze indesiderabili nell’alimentazione degli animali

Va inoltre detto che: La certi� cazione HACCP è obbligatoria in quanto deve essere fatta

un’approfondita analisi di valutazione del rischio escludendo la presenza e contaminazione di determinate sostanze indesiderabili lungo tutta la catena (produzione, imballaggio e consegna al cliente).

Esistono regole precise sia per il “labelling” (ovvero l’etichettatura dei prodotti) che per la gestione dei trasporti e degli stoccaggi.

In alcuni paesi l’IVA applicata sui vari prodotti non è la stessa.

I rischi legati ad un mancato rispetto di quanto appena esposto possono essere estremamente gravi, sia per il produttore sia per il cliente.

Rischio di salute per le persone, basti pensare ad un utilizzo improprio del prodotto tecnico per l’alimentazione animale.

Rischio per la salute dell’animale. Possibili rischi giudiziari. Danno d’immagine con conseguente perdita di valore per l’azienda. Problemi � scali.

Non possiamo quindi che ribadire quanto sia cruciale, per tutta la � liera, rispettare severamente la normativa vigente, applicare sempre le buone pratiche commerciali (sia lato acquisti che vendite) e cercare di gestire al meglio il rischio in tutte le sue parti. Questo è il modo migliore per ridurre il numero di “incidenti” e mostrare a tutte le parti coinvolte, quali ad esempio Autorità ed azionisti, un’azione responsabile verso il prodotto.

ESAPA

E� etto del bicarbonato di sodio su alcuni agenti fungini

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Contatti Per informazioni tecniche contattare: ALBITALIA Alessandra Falco: [email protected] Giorgio Conforti: [email protected] La tua opinione è importante per noi! Quali temi vorresti vedere approfonditi su questa newsletter? Cosa ritieni di maggiore utilità? Invia i tuoi suggerimenti a Stefania Tornelli - SOLVAY CHIMICA ITALIA [email protected]

Solvay Chimica Italia S.p.A.Viale Lombardia, 2020021 Bollate (MI)Tel. +39.02.29.092.1 Fax. +39.02.65.70.581www.solvay.com

SolvayPharma la Passione per il Progresso®

Ernest Solvay nacque nel 1838 a Rebecq, un villaggio del Belgio.Ancora oggi, l’unico metodo di produzione della Soda e del Bicarbonato di sodio in Europa è quello da lui brevettato nel 1863.

Presente in 55 paesi

Oggi Solvay è un Gruppo multinazionale presente nel mondo in 55 paesi e con 110 principali siti produttivi in Europa in 12 paesi con 50 stabilimenti, di cui 7 sodiere (una delle quali in Italia).

Ernest Solvay

Dovette abbandonare gli studi a soli 16 anni per una malattia, ma proseguì da autodidatta le sue ricerche e sperimentazioni chimiche. Per aiutarlo, i suoi genitori allestirono in casa un autentico laboratorio.

La scoperta

All’età di 22 anni Ernest Solvay trovò impiego in una fabbrica di gas dove, nel corso di una sperimentazione relativa al trattamento delle acque ammoniacali, ottenne del bicarbonato di sodio. Dopo aver depositato il suo brevetto, fondò nel 1863 la Solvay & C.ie e costruì la prima sodiera a Couillet, in Belgio.

La sodiera di Rosignano

La prima sodiera in Italia venne costruita nel 1912 a Rosignano, vicino a Livorno, dove si trova ancora oggi.Il bicarbonato di sodio prodotto in Italia viene utilizzato in diversi settori: > BICAR® Z - materia prima per mangimi> BICAR® FCC - additivo alimentare> BICAR® TEC - bicarbonato per uso tecnicoInoltre l’impianto di BICAR®Z di Rosignano Solvay dispone di una certi� cazione HACCP, ISO 22000 e GMP+B2.Questo stabilimento, con una capacità produttiva di 260.000 tonnellate di bicarbonato di sodio è il più grande al mondo.

“La nostra energia è il futuro”: alla Triennale di Milano si è svolta una mostra-evento per celebrare il secolo di attività industriale nel nostro Paese del Gruppo belga.Un’installazione dedicata a Solvay: un’esperienza artisticatotalizzante che, rievocando la sensazione di immergersiin un laboratorio, ha voluto sottolineare quanto la chimica sia fondamentale per la vita quotidiana.

I 100 anni di Solvay in Italia

Solvay Story

un villaggio del Belgio.