Scienziati nella rete - Panorama 24/04/2008

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Si moltiplicano i blog scientifici, dove medici e ricercatori parlano dei casi clinici, discutono, si accapigliano... Un’occasione unica per osservare il loro mondo in presa diretta. E anche per imparare qualcosa.

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Ebbene sì, siete collegaticon il blog di Spatuzzi. Emo’ sono c... vostri». A52 anni Enzo Spatuzzi,psichiatra, ha aperto un

diario online dove racconta storie di an-sia e depressione, sdrammatizzando conbattutacce, canzoni, giochi di parole.«Non imbratto un foglio elettronico perriempire un vuoto interiore» scrive ilmedico. «Sì, pure per quello, ma soprat-tutto per rispettare il pubblico. E con luipenso di comunicare proprio come se mitrovassi al centro dello stadio San Paoloun attimo prima che inizi la partita Na-poli-Juventus: rispetto e gioco».

Spatuzzi fa partedell’Associazione ita-liana psichiatri (Aip-si-Med) un gruppo dimedici che ha trasfor-

mato una pagina web in uno spazio diconfronto dove, attraverso commenti einchieste, emergono difficoltà, opinioni,emergenze. E dove chiunque può chie-dere aiuto nel forum «Le risposte del-l’esperto». «Con l’Aipsi-Med stiamo pergirare un film» anticipa Nicola Ponsil-lo, psichiatra all’Asl Napoli 1. «Intervi-steremo pazienti e familiari sulle condi-zioni dell’assistenza psichiatrica: alcunevolte chi ci contatta sul sito non sa nem-meno che esistano centri di ascolto».

Su internet la «città» dei blogger ita-liani è poco più grande di Genova, tra le600 mila e le 700 mila persone, e ora sista affollando di medici, ricercatori,scienziati, con la scommessa di aprire re-parti, laboratori, aule universitarie: dinon sentire il camice come una bar-

di LUCA DELLO IACOVO

I blogger italiani sonocirca 700 mila, sempre piùnumerosi gli scienziati.G

reteViaggi online

Si moltiplicano i blogscientifici, dovemedici e ricercatoriparlano dei casiclinici, discutono,si accapigliano...Un’occasione unicaper osservare il loromondo in presadiretta. E anche perimparare qualcosa.

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riera; di sviscerare sintomi, umori, at-tese; e di comunicare in modo immedia-to e informale. In Italia quello dei blogscientifici è un fenomeno emergente, manel mondo le discussioni su prove e pro-vette appassionano gli scienziati e han-no un pubblico in crescita: se ne parla inquesti giorni a Trieste, in occasione diFest, il festival dell’editoria scientifica.

È una realtà dove c’è di tutto. Nel blogdi Terry Tao, medaglia Fields della ma-tematica (diventato docente universita-rio a 24 anni), si assiste a un delirio crea-tivo di formule astruse e calcoli impos-sibili, in cui Tao invita a esplorare leequazioni di Ricci, il fenomeno Hamil-ton-Ivey e «le curvature dominate dacomponenti negative».

Sul sito del British medical journal,qualche mese fa, ci si imbatteva in unasorta di zuffa virtuale sui vari miti dellasalute da sfatare o, al contrario, confer-mare: un vespaio di pareri contrappostiprovenienti da medici di mezzo mondo.

Nelle scorse settimane un sondaggioanonimo di Nature fra i lettori ha rivela-to che uno su cinque fa uso di farmaci(metilfenidato, modafinil e betabloccan-ti) per potenziare concentrazione e me-moria. Nel blog collegato al questiona-rio alcuni scienziati hanno fatto «comingout». Charles Eaton, medico, ha rivela-to di aver fatto uso del modafinil per mi-gliorare l’attenzione: «Quasi quotidia-namente 50 milligrammi, per un anno».Non concorda uno studente di medici-na, Jeffrey White: «Gli stimolanti delsistema nervoso centrale includonoun’ampia gamma di sostanze, come teo-fanina (tè), caffeina, nicotina. Ma nonuserei mai metilfenidato o modafinil».

Chi entra nei blog ha un’idea in presadiretta dei temi che più appassionano odividono i ricercatori. E può trovare con-sigli. Il problema è pescare, in questooceano, informazioni affidabili.

Il Laboratorio di informatica medicadell’istituto Mario Negri ha provato a se-lezionare alcuni forum. Pneumonet.it,moderato da medici, è dedicato alle ma-lattie dell’apparato respiratorio, con lestorie dei pazienti. Nella bacheca di Fu-mo.it gli aspiranti non fumatori si inco-raggiano a vicenda: «Io sono arrivato a 2giorni... terribili crisi di astinenza... mapenso di farcela... Fatelo anche voi».

«Da tempo, già nei gruppi di discus-sione di Usenet, medici e pazienti si con-

frontano su internet. Quella dei blog èuna delle ultime frontiere» ricorda Giu-seppe Granieri, autore di La società digi-tale. Ora a fare la differenza è la facilitàper chiunque di inserirsi nelle discussio-ni tra addetti ai lavori, di intervenire, divedere immagini e video che arrivano di-rettamente dal mondo scientifico.

Negli Stati Uniti, dove il fenomeno èpiù diffuso, le conseguenze sono già evi-denti. Quando Ves Dimov, medico del-la clinica di Cleveland, ha iniziato il blogClinical cases, non si aspettava 350 mi-la lettori in un anno: qui sono descritticasi clinici di cardiologia, nefrologia, on-cologia, con tanto di cartelle cliniche eradiografie. I colleghi valutano, com-mentano, criticano. A proposito di

Clinical cases, blog (medicocon diagnosi, discussioni,cartelle cliniche)http://casesblog.blogspot.com

Aipsi-Med, blog/forumdi psichiatri a Napoliwww.aipsimed.org/

Gravità zero, un blogdi divulgazionehttp://gravita-zero.blogspot.com/

Approfondimenti

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una diagnosi di frattura del quinto me-tacarpo (parte inferiore del dito mignolo),il dottor Shaji scrive di avere tra le maniuna radiografia con questo tipo di lesio-ne, ma chiede consigli perché «la lineadella frattura arriva anche alla testa meta-carpale». Oppure, nel trattamento di«un’artrite temporale con mal di testa edolore alla mascella», un reumatologosuggerisce «una dose bassa di methotre-xate (mtx)».

Se il diario online può essere utile perriassumere le opinioni di più medici, lepiazze virtuali come i social network (unasorta di album fotografici dei conoscen-ti in rete) sono simili alle sale d’aspettodove le persone si raccontano ogni pato-logia. Con alcune sorprese: «Pensavo disapere tutto ciò di cui avevo bisogno sul-l’epilessia e i malati. Mi sbagliavo» am-mette sulla rivista Plos Dan Hoch, neu-rologo alla Harvard medical school diBoston, dopo aver letto le conversazionidi epilettici sul forum Braintalk. Qui ipazienti raccontano le conseguenze so-ciali della malattia, gli effetti dei farma-ci, le difficoltà quotidiane. Aspetti dif-ficili da affrontare e, talvolta, poco visi-bili per i dottori.

La voce dei malati si esprime pure conumorismo. Fammi ridere è il nome di unforum dove 1.600 persone depresse col-lezionano vignette e barzellette, per ini-ziativa della comunità PatientsLikeMe.

Ironia e immaginazione sono gli in-gredienti vincenti anche nella nuova di-vulgazione sul web. Strategie messe inpratica dagli autori di ScienceBlogs, uninsieme di diari online che ha grandesuccesso. «I maschi americani sono sem-pre accusati di pensare con i loro genita-li. Forse perché i geni espressi nel lorocervello sono simili a quelli espressi nel-le loro gonadi» dice a proposito di unaricerca sinoamericana Rich Meisel, dot-torando in genetica, su Evolgen, una del-le voci di questa comunità. In questa co-munità eclettica Paul Myers, biologoall’Università del Maryland, cura ilblog Pharingula, che si occupa di bio-logia ed evoluzione con una preferenzaper le notizie più curiose (tra cui la sco-perta di un fossile di serpente con duezampe di 92 milioni di anni fa).

Saltando da link a link può capitaredi incontrare menti eccezionali, altri-menti invisibili al grande pubblico. Nonpoteva non avere un diario online sir Ti-

Altri pubcast chiariscono con simulazio-ni virtuali analisi complesse di geneticao di proteomica.

«Con questo sistema» precisa AprylBailey, production manager di SciVee,«ciò che prima era tradizionalmente undocumento statico diventa dinamico».

I risultati le danno ragione: gli studiscientifici spiegati in prima persona so-no letti tre volte in più rispetto agli al-tri. «Video e audio permettono di enfa-tizzare i punti principali, con meno di-spendio di tempo. In questo modo, poi,si può avere accesso alle ricerche dovun-que, perché filmati e podcast sono por-tatili». E così nel lettore mp3 o sul cel-lulare, accanto all’ultimo successo musi-cale, può arrivare anche qualche pilloladi scienza. Facilmente digeribile. ●

mothy Berners-Lee, che ha disegnato suun foglietto il primo schema del Worldwide web. Anche attraverso il suo blogporta avanti l’evoluzione del Www, ilGiant global graph (Ggg), l’idea di unarete che ha al centro le persone.

A blog e forum si aggiungono i video,che rendono più accessibili i contenutidelle ricerche e fanno circolare le idee. Èla scommessa dei pubcast, brevi descri-zioni che permettono ai ricercatori dispiegare davanti alla telecamera paginedi formule, tabelle e grafici: un’idea svi-luppata da SciVee, già battezzato lo You-Tube della scienza. In alcuni casi il tito-lo dello studio può sembrare (ma non loè) uno scherzo, come «Dinamiche tem-porali del pipistrello europeo affetto dalyssavirus 1 e sopravvivenza dei pipistrel-li Myotis myotis nelle colonie naturali».

Chi rivela l’usodi stimolantiper il cervello,chi parla delledinamichetemporalidel pipistrelloeuropeo...

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