Saverio Genua Medico di Medina Generale – cardiologo Presidente Comitato Etico Fiduciario FIMMG
description
Transcript of Saverio Genua Medico di Medina Generale – cardiologo Presidente Comitato Etico Fiduciario FIMMG
Saverio GenuaMedico di Medina Generale –
cardiologoPresidente Comitato Etico
Fiduciario FIMMG ASL AV1 di Ariano Irpino
VENAFRO (IS) Ospedale Civile S.S. Rosario
Sabato 1 dicembre 2007
Un problema per il medico di medicina generale:
aderenza e continuità terapeutica nel trattamento del paziente iperteso complesso
Come migliorare la cura del paziente iperteso e complesso: integrazioni delle competenze
BEN – Notiziario ISS – Vol 15 n.9 Settembre 2002
Eventi CV annui evitabili in relazione al controllo ottimale della PA
L. Hansol et al., Blood Pressure; 11:35-45, 2002
la non aderenza è un allarmante problema mondiale di salute pubblica
nei pazienti affetti da patologie croniche • ipertensione arteriosa• malattie cardiovascolari• asma• diabete,
fino al 50% circa varia autonomamente la posologia dei farmaci prescritti o ne sospende prematuramente l’assunzione
WHO: Adherence to long-term therapies. Evidence for action.Geneva: WHO; 2003 – http://www.who.int/
Association between adherence to beneficial drug therapy and mortality
21 studi45.000 pz
Association between adherence to placebo and mortality
8 studi19.000 pz
Percentuale di pazienti che assumono farmaci antipertensivi ogni giorno in modo continuativo (300 dosi minime/anno)
(ASL Ravenna, 2311 pazienti- Boll Inf Farm, 1;2005)
%
Media = 52%
Andamento dell’aderenza ai trattamenti cronici cardiovascolari.
Dati di prescrizione Azienda ASL di Ravenna (350.000 abitanti circa) 1999-2002
Numero di farmaci necessari per raggiungere il target pressorio in vari studi controllati
Dose giornaliera di farmaci antipertensivi in Italia
The Pandora Study (P Berto et al, 2002)
N° compresse / die
NUOVI MONDI MEDIA EDIZIONI novembre 2005
Ancora non si sa se l'ipertensione sia una malattia o un fattore di rischio… …la pressione alta attira molta attenzione da parte delle case farmaceutiche, perché può essere controllata con i farmaci e perché ha un target costituito praticamente da tutti gli anziani…
Per favorire la vendita di farmaci, il livello massimo accettabile d'ipertensione è stato abbassato, … si vendono questi medicinali a persone in buona salute, a scopo preventivo si dice. Oggi la cura è raccomandata anche a quelli che hanno una pre-ipertensione, cioè che hanno una pressione non ancora alta.… Non si dice agli anziani che la pressione si abbassa con il movimento, eliminando il fumo e cambiando alimentazione e stili di vita.
.… Nel 1999 l'associazione internazionale dei consumatori, Health Action International, e 800 medici scrissero al WHO, Organizzazione mondiale della sanità, denunciando che i livelli ottimali di pressione raccomandati dal WHO erano troppo bassi perché basati su suggerimenti delle case farmaceutiche www.uib.no/isf/letter/
R. Moynihan – A. Cassels
“Quel valore di pressione arteriosa in corrispondenza del quale diagnosi e terapia fanno più bene che male”
(E. J. Rose – 1971)
Definizione di Ipertensione Arteriosa
Pressione Arteriosa (mm Hg)
Altri fattori di rischio e storia clinica
Normale
PAS 120-129 o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139 o PAD 85-89
Grado 1 (ipertensione lieve)
PAS 140-159 o PAD 90-99
Grado 2 (ipertensione
moderata) PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3 (ipertensione
severa) PAS >=180
o PAD >=110
I ) nessun altro fattore di rischio
RISCHIO NELLA MEDIA
RISCHIO NELLA MEDIA
RISCHIO AGGIUNTO BASSO
RISCHIO AGGIUNTO MODERATO
RISCHIO AGGIUNTO ELEVATO
II ) 1-2 fattori di rischio
RISCHIO AGGIUNTO BASSO
RISCHIO AGGIUNTO BASSO
RISCHIO AGGIUNTO MODERATO
RISCHIO AGGIUNTO MODERATO
RISCHIO AGGIUNTO MOLTO
ELEVATO
III ) 3 o più fattori di rischio, sindrome metabolica, danno d’organo o diabete mellito
RISCHIO AGGIUNTO MODERATO
RISCHIO AGGIUNTO ELEVATO
RISCHIO AGGIUNTO ELEVATO
RISCHIO AGGIUNTO ELEVATO
RISCHIO AGGIUNTO MOLTO
ELEVATO
IV) malattie CV o renale conclamata
RISCHIO AGGIUNTO MOLTO ELEVATO
RISCHIO AGGIUNTO MOLTO ELEVATO
RISCHIO AGGIUNTO MOLTO ELEVATO
RISCHIO AGGIUNTO MOLTO ELEVATO
RISCHIO AGGIUNTO MOLTO
ELEVATO
Linee Guida ESH-ESC, 2007
- rischio basso: <15% a 10 anni di sviluppo di complicanze cardiovascolari maggiori- rischio medio: tra 15 e 20% a 10 anni di sviluppo di complicanze cardiovascolari maggiori- rischio elevato: tra 21 e 30% a 10 anni di sviluppo di complicanze cardiovascolari maggiori- rischio molto elevato: >30% a 10 anni di sviluppo di complicanze cardiovascolari maggiori
Stratificazione del Rischio a Scopo Prognostico
Come il MMG può migliorare aderenza e continuità terapeutica ?
• compliance• costo delle cure• scarsa informazione
Cause legate al paziente
• linee guida inapplicate• scarsa aggressività terapeutica• mancanza di tempo• problemi organizzativi• rapporto con lo specialista
Cause legate al medico
Ostacoli alla compliance
Lunga durata del
trattamento
Informazioni insufficienti
Costo del trattamento
Effetti collaterali
Necessità di controllo regolare
Assenza di beneficio
immediato
Assenza di sintomi
clinici
Informazione del paziente
Sottovalutazione della malattia
Distribuzione di materiale informativo
Mancata conoscenza dei valori
target di PA
Counseling permanente
Autogestione inappropriata
Automisurazione PA
• Medico di famiglia 29.6 %
• Televisione 16.4
• Stampa 13.1
• Familiari 10.6
• Medico spec. 9.4
• Altro 8.0
• Conoscenti 6.8
• Farmacista 6.0
FONTI DI INFORMAZIONE SULLA SALUTE
MODIFICAZIONI COMPORTAMENTALI
La riduzione dell’apporto di sale (da 10 a 5 g al giorno -> di 5-10 mm di Hg specialmente negli anziani e in chi parte da livelli pressori maggiori (grado A)
Riduzione del peso corporeo (5-10 kg -> 8-10 mmHg)
Limitazione dell’apporto di alcool
Aumento del consumo di frutta e verdure, soprattutto se associato alla riduzione dei grassi saturi (4 porzioni di frutta al dì -> 3-6 mmHG)
Attività fisica regolare (30 minuti x 4 volte a settimana -> 4-8 mmHG)
British Hypertension Society: Giudeline for management of hypertension, 2000
educazione pz
obiettivi pressori
politerapia
scelta del farmaco
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
Dati HEALT SEARCH 2004
Punti critici per il MMG nel management dell’ipertensione
Okonofua E, Simpson N, Jesri A, Rehman S, Durkalski V, Egan B “Therapeutic inertia is an impediment to achieving the Healthy People 2010 Blood Pressure Control Goals”
Hypertension 2006; 4:.345-351
• compromesso di non intervento
• inerzia terapeutica
la rinuncia ad incrementare o variare il regime terapeutico quando gli obiettivi del trattamento non sono raggiunti
• età più avanzata dei pazienti e dei medici curanti• presenza di diabete • ipercolesterolemia• insufficienza cardiaca• coronaropatia
difficoltà per i medici di medicina generale
di gestire simultaneamente
politerapie complesse
Dati HEALT SEARCH 2004
Difficoltà per la politerapia
Dati HEALT SEARCH 2004
Numero di antiipertensivi utilizzati
Motivi di fallimento della terapia
Dati HEALT SEARCH 2004
Rapporti con lo specialista
• mancata interazione nell’applicazione delle linee guida• mancata fornitura informazioni essenziali
per valutazione del danno d’organo
• utilizzazione protocolli non omogenei
SHARED CARE
Barriere nell’applicazione delle linee guida
Studio europeo REACT SURVEY
Barriere logistiche
•Mancanza di personale dedicato
•Mancanza di tempo
• Insufficienti reminders nel software professionale
CARTELLA CLINICA INFORMATICA NEL MANAGEMENT DEL PAZIENTE IPERTESO
“…la continuità delle cure espressa dal numero di visite
effettuate, non è risultata associata ad un miglior
controllo della pressione arteriosa…”
Insker M, Montgomery A, Donnan P, MacDonald T, Sullivan F, Fahey T “Organisational factors in relation to control of blood pressure: an
observational study” British Journal of General Practice 2005 Dec:931-937
AMBULATORIO DEDICATO
• Miglioramento della sensibilità diagnostica per il problema con individuazione di pazienti che
precedentemente erano ignorati
• Prevenzione efficace delle complicanze
• Utilizzazione più appropriata delle risorse diagnostiche specialistiche (SHARED-CARE)
• Riduzione dei ricoveri e degli accessi impropri alle prestazioni diagnostiche specialistiche con riduzione dei
costi di gestione
• Miglioramento compliance
puzzle
USUAL CARE:
l’accesso in
ambulatorio avviene con tempi e modalità casuali o definiti dal paziente
INTENSIVE CARE:
l’accesso e la tempistica di accertamenti e terapie seguono un protocollo predeterminato secondo le linee guida correnti