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Biblioteca Passerini – Landi Piacenza, 27 febbraio 2012 Seminario formativo «Quale qualità per le biblioteche?» La qualità possibile Ovvero, scegliere la qualità in relazione al (nonostante il ) contesto di riferimento. Relatore Alessandro Sardelli <[email protected]> BIBLIOTECHE ITALIANE CERTIFICATE

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Intervento contesto di riferimento

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Biblioteca Passerini – LandiPiacenza, 27 febbraio 2012

Seminario formativo

«Quale qualità per le biblioteche?»

La qualità possibileOvvero, scegliere la qualità in relazione

al (nonostante il ) contesto di riferimento.

RelatoreAlessandro Sardelli

<[email protected]>

BIBLIOTECHEITALIANE

CERTIFICATE

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In un contesto di crisi economica qual è quello in cui ci troviamo

Si può pensare di applicare la Qualità?

Si può parlare di qualità senza limitarsi a «fare dell’accademia»?

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Noi crediamo di sì, specialmente quando il contesto di riferimento

esprime delle forti criticità

E’ proprio in condizioni critiche che la gestione della Qualità può diventare uno strumento, una leva, indispensabile per consolidare le organizzazioni, individuare le priorità su cui intervenire, eliminare le attività superflue.

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Il valore dei beni di una organizzazione normale

2000

Mezzi Sapere Persone Mezzi Sapere Persone

Valore

Mezzi Sapere Persone

19901960

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Scenario nazionale- Conflitti istituzionali- Conflitti d’interesse fuori controllo- Crescita della disoccupazione- Precarietà del lavoro invece di flessibilità- Privilegi della politica fuori controllo -Radicamento sul territorio nazionale della criminalità organizzata- Decuplicazione della corruzione-Assenza di leardership nella classe dirigente-Mancata riforma della P. A.- Mancato rinnovamento basato sulla competitività e la meritograzia- Progressivo deterioramento delle infrastrutture (amm. della giustizia, trasporti, ospedali, biblioteche…)

Scenario sulla Qualità- Nel 1991 inizio del dibattito sulla Qualità in ambito bibliotecario (Petrucciani, Poggiali …) - nel 1999 il 45° Congresso nazionale dell’AIB è dedicato al tema della Qualità- nel 2000 Convegno alle «Stelline»: «La Qualità nel sistema biblioteca»- dal 2000 il CAF viene proposto come modello per la P.A. e indetto il “Premio Qualità PA”- nel 2001 la BNCF si certifica ISO 9000 - nel 2007 nasce il BIC- …

A n n i 1 9 9 6 - 2 0 1 1

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Obiettivi di una mancata riforma della P.A.

La La semplificazionesemplificazione di norme e procedure d’ufficiodi norme e procedure d’ufficio

La P. A. orientata ai La P. A. orientata ai risultatirisultati e alla qualità dei servizie alla qualità dei servizi

La P. A. accessibile La P. A. accessibile on-lineon-line ((ee-Government)-Government)

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Uno sguardo alla legislazione per la riforma della Pubblica Amministrazione dagli anni ’90

1990 L 142/90 "Ordinamento delle autonomie locali." 1990 L 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso

ai documenti amministrativi” 1992 L 421/92 sulla razionalizzazione delle amministrazioni pubbliche con l’inserimento di

elementi di natura privatistica 1994 Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri 261/94 “Principi per l'istituzione ed il

funzionamento degli uffici per le relazioni con il pubblico” 1994 Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri, 27 gennaio “Principi sull’erogazione dei servizi

pubblici” con disposizioni per la realizzazione della “Carta dei servizi” 1995 D L 163/95 “Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il

miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni” 1997 L 59/97 (Bassanini 1) "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle

regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa“

L 127/97 (Bassanini 2) "Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo“

1999 D Lgl 30 luglio 1999 n. 286 “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Legge Bassanini).

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Uno sguardo alla legislazione per la riforma della Pubblica Amministrazione negli Anni 2000

2001 Legge costituzionale 3/01"Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione“

2001 D. Lgs 165/01“Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”

2002 Direttiva del Ministro per l’innovazione e le tecnologie sulla trasparenza dell'azione amministrativa e gestione elettronica dei flussi documentali

• 2009 Legge 4 marzo 2009, n. 15 “Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni…”

Nota: All’articolo 4, comma 2. lettera l) indica i principi e i criteri in base ai quali gli utenti o consumatori, anche rappresentati da associazioni o comitati a tutela degli interessi dei propri associati; possono adire ad azioni giudiziarie nei confronti della P.A. a fronte di lesione d’interessi giuridicamente rilevanti. per la violazione di standard qualitativi ed economici o per avere eluso gli obblighi contenuti nelle Carte dei servizi,

• 2009 D. legis. 27 ottobre 2009 , n. 150 “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”

• 2010 Delibera N. 88/10 della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche (Civit) “Linee guida per la definizione degli standard di qualità” (articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198)” ©2012 Alessandro Sardelli

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Il Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 orienta le PPAA alla gestione della performance

L’Art. 11 “Qualità dei servizi pubblici” inserisce il riferimento alla costituzione della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l‘Integrità nelle Amministrazioni Pubbliche <http://www.civit.it/> e ripropone i punti definiti nel decreto legislativo 286/99 che fa a sua volta capo alla Legge “Bassanini” n 59 del 1997.

Punto 1: I servizi pubblici nazionali e locali sono erogati con modalità che promuovono il miglioramento della qualità e assicurano la tutela dei cittadini e degli utenti e la loro partecipazione, nelle forme, anche associative…Punto 2: Le modalità di definizione, adozione e pubblicizzazione degli standard di qualità, i casi e le modalità di adozione delle carte dei servizi, i criteri di misurazione della qualità dei servizi, le condizioni di tutela degli utenti, nonché i casi e le modalità di indennizzo automatico e forfettario all'utenza per mancato rispetto degli standard di qualità sono stabilite con direttive, aggiornabili annualmente, del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità nelle amministrazioni pubbliche.

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Il questo contesto di riferimento legislativo sono facilitate quelle PPAA che hanno implementato

tecniche e Sistemi di Gestione per la Qualità

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L’attuale Governo guidato da Mario Monti non ha fatto alcun esplicito riferimento alla Qualità organizzativa, ma ha indicato almeno tre elementi per promuovere la modernizzazione del Paese che fanno parte della cultura necessaria per applicare la Qualità

Le tre leve messe al centro dell’azione di modernizzazione sono:

• Il merito

• La competitività

• I bisogni dei consumatori-clienti-utenti

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La riforma della P. A. sarà rilevante se riuscirà a garantire:

un’effettiva concorrenza del mercato,

sollevandolo da improprie interferenze della

politica ed eliminando impropri “costi burocratici”

applicando modelli ed indicazioni europee per

la gestione della Qualità

un’effettiva competitività dell’Italia nel contesto

internazionale

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Nella lettera dell’attuale Ministro della Pubblica Amministrazione e della semplificazione, Filippo Patroni

Griffi, di presentazione della prossima edizione del FORUM PA

si fa riferimento all’innovazione come strategia per fare recuperare all’Italia efficienza e produttività

“Il FORUM PA 2012 si situa in un particolare momento della vita della Repubblica, quando la crisi economica globale fa sì che le misure volte a migliorare l'efficienza dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche siano sempre più centrali per il sostegno della crescita, perché migliorare i

servizi vuol dire migliorare il prodotto delle prestazioni amministrative”

“La crisi economica e le restrizioni nella finanza pubblica impongono a tutti un grande senso di responsabilità nell’uso delle risorse: ma è con l’innovazione che si può e si deve recuperare efficienza e produttività così che il settore pubblico possa contribuire fattivamente a far uscire dalla crisi

un Paese più forte e competitivo. 

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L’Unione Europea chiede d’intervenirecon la Qualità nelle Pubbliche Amministrazioni

Nel novembre del 2000, a Strasburgo, i Ministri delle pubbliche amministrazione dell’UE, in una risoluzione generale unanimemente approvata, concordano sull’importanza di avere una “azione di modernizzazione concertata” delle Pubbliche Amministrazioni, e sulla costruzione di uno “spazio europeo per la qualità delle amministrazioni pubbliche”. sono adottate risoluzioni specifiche in materia di dialogo sociale,

e-government, qualità della regolazione e dei servizi pubblici;

si concorderanno indicatori di qualità europei e una procedura di

benchmarking

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Le biblioteche possono utilizzare i modelli per la Qualità applicati in Europa

ISO 9000

European Foundation for Quality Management (EFQM), utile per concorrere al «Premio Europeo per la Qualità»

Common Assessment Framework (CAF), che nasce nel 1999 dalla cooperazione tra i Ministri della Funzione Pubblica europei ed è una derivazione dal l’EFQM per favorire il miglioramento nelle organizzazioni pubbliche attraverso l’applicazione dei principi della qualità totale (Total Quality Management – TQM).

Il CAF viene presentato nella sua prima versione ufficiale nel 2000, alla I Conferenza Europea sulla qualità di Lisbona, e nell’ultima versione proposta, nel 2002, alla II Conferenza europea sulla qualità di Copenhagen©2012 Alessandro Sardelli

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Oggi che cosa possono fare le biblioteche?

Trovare risposte innovative, partendo dalla piccole cose (p.e.: applicare una “Carta dei servizi” e relativo monitoraggio)

Applicare tecniche e modelli per la gestione della Qualità in modo non burocratico

Superare il triste cliché dell’ente pubblico improduttivo e produrre (ma anche fare conoscere) i risultati

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Scegliere la Qualità con l’assistenza del

Coordinamento BIC

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• L’idea di un coordinamento a livello nazionale è nata per rispondere all’esigenza di condividere risorse ed esperienze fra le biblioteche che hanno ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001, o che intendono avviare questo percorso.

• Il Coordinamento BIC nasce nel 2007 con una logica di “mutuo soccorso” e di crescita

della professionalità dei partecipanti

Perché nasce il Coordinamento BIC

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E’ promosso da: Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Biblioteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Biblioteca del Dipartimento di statistica dell’università di Bologna

Vi aderiscono biblioteche di diversa natura e dimensione

Come nasce ed è formato il BIC

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• Nazionali• Civiche• Di ente• Universitarie

• One man library• Sistemi bibliotecari

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Le biblioteche aderenti al BIC

•BNCF_Firenze•Assemblea Legislativa_Bologna•Scienze Statistiche_Bologna•Comunale R. Fucini _Empoli•Sistema bibliotecario d’Ateneo Trento•Comunale _Fiorenzuola D’Arda•Civica S. Giampaoli_Massa•Civica Berio_Genova•Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale _Roma (ex Apat)• Centro bibliotecario d’ateneo – Università di Salerno•Comunale Teresiana_Mantova•Comunale Gino Baratta Mantova•Biblioteca centrale della facoltà di Ingegneria . Ateneo di Palermo•Sistema bibliotecario d'Ateneo dell'Università di Ferrara•Biblioteca della Regione Piemonte• Centro d’Ateneo per i servizi bibliotecari CASB università di Macerata• Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana ©2012 Alessandro Sardelli

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1. Convenzione fra gli enti rappresentati in BIC per favorire le occasioni di incontro e collaborazione

2. Partecipazione al Gruppo di lavoro dell’UNI per la redazione di Linee Guida per applicare le norme ISO 9000 nelle biblioteche

3. Partecipazione al Gruppo di studio AIB sulla Qualità

3. Elaborazione di un modello per audit efficaci nelle biblioteche

4. Partecipazione a convegni nazionali e internazionali

5. Realizzazione di incontri Skype e in presenza

6. Realizzazione di scambi di audit tra biblioteche

Le attività BIC

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BIBLIOTECHEITALIANE

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Interventi, in logica di «mutuo soccorso», per:• orientamento• testimonianze di percorsi• scambi di esperienze• condivisione di «buone pratiche»

Non fa parte dell’assistenza BIC la consulenza per definire ed implementare tecniche, processi e sistemi personalizzati per gestire la Qualità

ASSISTENZA BIC

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Proposta dedicata alle Biblioteche, alle Reti di biblioteche e agli Enti con Processi o Centri di documentazione interessati ad individuare percorsi per la Gestione della Qualità

Fornire assistenza di «orientamento» per:

1. Individuare tecniche di organizzazione per gestire la Qualità

2. Individuare un modello di riferimento per gestire la Qualità

3. Individuare un pretesto per avviare un percorso per la gestione della Qualità

Proposta operativa BIC

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