Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

download Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

of 45

Transcript of Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    1/45

    SULLE ERESIE

    Tutte le Opere - versione italiana > Polemici >

    Sulle eresie

    CAPITOLI

    1. Simoniani

    2. Menandriani

    3. Saturniniani4. Basidiani

    5. Nicolaiti

    6. Gnostici

    7. Carpocraziani

    8. Cerintiani o Merinziani

    9. Nazorei

    10. Ebioniti11. Valentiniani

    12. Secondiani

    13. Seguaci di Tolomeo

    14. Seguaci di Marco

    15. Seguaci di Colorbaso

    16. Eracleoniti17. Ofiti

    18. Caiani

    19. Setiani

    20. Arcontici

    21. Cerdoniani

    22. Marcioniti

    23. Apelliti

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    2/45

    24. Severiani

    25. Taziani o Encratiti

    26. Catafrigi

    27. Pepuziani (o Quintiliani)28. Artotiriti

    29. Tessarescedecatiti

    30. Alogi

    31. Adamiani

    32. Elcesei (e Sampsei)

    33. Teodoziani34. Melchisedechiani

    35. Bardesanisti

    36. Noeziani

    37. Valesii

    38. Catari o Novaziani

    39. Angelici

    40. Apostolici41. Sabelliani o Patripassiani

    42. Origeniani

    43. Altri Origeniani

    44. Paoliani

    45. Fotiniani

    46. Manichei47. Ieraciti

    48. Meleziani

    49. Ariani

    50. Audiani o Antromoporfiti

    51. Semiariani

    52. Macedoniani

    53. Aeriani

    54. Aeziani o Eunomiani

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    3/45

    55. Apollinaristi

    56. Antidicomariti

    57. Massaliani o Euchiti

    58. Metangismoniti59. Seleuciani o Ermiani

    60. Proclianiti

    61. Patriciani

    62. Asciti

    63. Passalorinchiti

    64. Acquari65. Coluziani

    66. Floriniani

    67. I dissenzienti sullo stato [finale] del mondo.

    68. Coloro che camminano a piedi scalzi

    69. Donaziani o Donatisti

    70. Priscillianisti

    71. Coloro che non mangiano con altri uomini72. Retoriani

    73. Gli assertori della passibilit della divinit di Cristo

    74. Coloro che ritengono che Dio sia triforme

    75. Coloro che ritengono che l'acqua sia coeterna a Dio

    76. Quei che dicono che l'anima non immagine di Dio

    77. Quei che ritengono l'innumerabilit dei mondi78. Coloro che ritengono che le anime assumano la forma di

    demoni o di certi animali

    79. Coloro che credono che la discesa di Cristo abbia liberato tuttele anime degli inferi

    80. Quei che attribuiscono un inizio temporale alla nascita di Cristodal Padre

    81. Luciferiani

    82. Giovinianisti

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    4/45

    83. Arabici

    84. Elvidiani

    85. Paterniani (o Venustiani)

    86. Tertullianisti87. Abeliani o Abeloiti

    88. Pelagiani o Celestiani

    PREFAZIONE

    1. A proposito di ci che cos di frequente e con insistenza mi

    chiedi, figlio santo Quodvultdeus, ovvero di stendere un'opera sulleeresie adatta alla lettura di chi desideri evitare formule di fedecontrarie al credo cristiano e che traggono in inganno per il lorospacciarsi per cristiane, sappi che gi molto tempo prima che tuavanzassi questa richiesta intendevo comporre una simile opera, el'avrei gi stesa se, considerata con scrupolo la difficolt e la vastitdell'impresa, non avessi ritenuto che ci fosse al di sopra delle mieforze. Ma, poich confesso che nessuno come te ha insistito con lesue esortazioni, ho tenuto conto tanto del tuo nome quanto della

    tua ostinata richiesta e mi sono detto: " Tenter e compir ci chevuole Iddio ". Ho fiducia, infatti, che Dio, servendosi della mialingua, voglia, se mi far arrivare alla fine di questa opera con lasua misericordiosa assistenza, o mostrare unicamente la grandedifficolt di questo lavoro, o, se mi dar un aiuto pi abbondante,toglierla. La prima delle due remore menzionate - quella relativaalla difficolt dell'impresa - da molto tempo che la riesaminosenza sosta e, dopo lunga meditazione, comincio a venirne a capo.La seconda, invece - quella relativa alla vastit -, ammetto di nonaverla superata. E mentre lavoro per raggiungere il primo scopo ementre chiedo, interrogo e ricerco, continuo a non sapere se potrperseguire anche il secondo scopo. So, tuttavia, che non potr nchiedere, n domandare, n sollecitare, quanto basta, se nonricever anche questa disposizione donatami da Dio che me laispira.

    2. In quest'opera dunque, che io ho intrapreso dietro le tue

    insistenti esortazioni e in accordo con la volont di Dio, vedi beneche per portarla a compimento non devo tanto essere costrettodalle tue sempre pi pressanti richieste che me ne fai, quanto

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    5/45

    essere aiutato da devote preghiere a Dio e non solo dalle tue, maanche da quelle degli altri fratelli che sei stato in grado di renderetuoi fedeli alleati in tale questione. Perch ci avvenga ho avutopremura di comporre, con l'aiuto di Dio, questa prima parte del

    libro, che contiene anche questa prefazione, per inviarla alla tuaCarit perch tutti voi, vedendo che questo vasto progetto che miavete chiesto di realizzare ha preso il via, capiate quanto poteteaiutarmi con le vostre preghiere nel completamento dell'opera.

    3. Dunque mi chiedi, come riportano le tue lettere inviatemi quandohai cominciato a interrogarmi su queste cose, di esporre "brevemente, in modo succinto e per sommi capi, in virt di cosa lareligione cristiana ha ricevuto il titolo di eredit promessa, quali

    eresie vi siano state e quali ancora vi siano, quali errori gli ereticiabbiano introdotto e tutt'ora diffondono, che cosa abbianosostenuto contro la Chiesa cattolica e quali siano le loro opinioniriguardo la fede, la Trinit, il battesimo, la penitenza, l'umanit diCristo, la divinit di Cristo, la risurrezione, il Nuovo ed il VecchioTestamento ". Dato per che ti sei reso conto che tali questioni simoltiplicavano all'infinito, pensasti di compendiarle in una frasegenerale e comprensiva e, perci, dicesti: " E, insomma, tutte lequestioni in cui essi si allontanano dalla verit ". Hai poi aggiunto: "Quali eresie abbiano il battesimo; quali non lo abbiano; e dopoquale eresia la Chiesa battezzi, senza, tuttavia, ribattezzare; conquali modalit essa accolga gli eretici che vanno a lei; e che cosarisponda a ciascuna eresia con argomenti tratti dall'AnticoTestamento, dall'autorit [del Nuovo] e dalla ragione ".

    4. Quando mi chiedi che esponga tutto ci, mi meraviglio che il tuobrillante ingegno sia assetato di verit su tante e tali questioni eche, allo stesso tempo, temendo la noia, chieda brevit. Ma tustesso, comprendendo ci che avrei potuto pensare riguardo aquesto passo della tua lettera, quasi per metterti al riparo dacritiche, hai anticipato il mio pensiero dicendo: " La tua Beatitudinenon creda che io sia tanto sprovveduto da non comprendere diquanti ponderosi volumi vi sarebbe bisogno per affrontareesaurientemente tali questioni. Ma quanto a me non desidero chevenga fatto ci, n dubito che ci sia gi stato fatto molte volte ". Ecome a volermi suggerire come poter esser breve e insieme esporre

    la verit, aggiungi le parole che ho citato poco fa e affermi: " Ma iochiedo che tu esponga brevemente, in modo succinto e per sommicapi le tesi di ciascuna eresia e che venga aggiunto abbastanza per

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    6/45

    illustrare cosa la Chiesa cattolica contrappone loro ". E qui di nuovomi richiedi un lavoro immane, non perch tutto ci non si debba onon si possa trattare in breve, ma perch le questioni sono costante che per quanto le si debba trattare brevemente richiedono

    comunque una lunga trattazione. E tu, ancora: " Cosicch con unasorta di compendio di tutto ci, se qualcuno volesse conoscere inmodo pi profondo, completo e chiaro le critiche e le tesi a questoproposito, possa rivolgersi a grandi e magnifici volumi che si sasiano stati composti a questo proposito da vari autori e soprattutto- aggiungi - dalla tua Santit ". Quando mi dici questo, fai vedereche desideri da me uno scritto sotto forma di promemoria di tutte lequestioni riguardanti le eresie. Ascolta, dunque, le mie parole, perrenderti edotto della natura del lavoro che mi chiedi.

    5. Un certo Celso ha raccolto in sei non esigui volumi le opinioni ditutti i filosofi che, sino alla sua epoca (n avrebbe potuto fare dipi), avevano fondato diverse sette. Non ha formulato alcunaconfutazione, ma si limitato a dare una semplice esposizione delledottrine di ciascuna di esse, trattandole con una sobriet tale dautilizzare le parole adeguate senza lodare n criticare, senzaacconsentire n difendere, ma cos da ricorrere a quelle chebastano per esporre e descrivere. Menzion circa cento filosofi; manon tutti tra questi furono iniziatori di una loro propria scuola,poich lo scrittore credette doveroso di non tralasciare nemmeno idiscepoli che seguirono i loro maestri senza mai dissentirne.

    6. Il nostro Epifanio, invece, vescovo di Cipro, scomparso nonmolto tempo fa, scrisse anch'egli sei libri in cui illustrava ottantaeresie, spiegando quanto alle circostanze storiche ogni cosa, nullainvece disputando per la confutazione della falsit e in difesa dellaverit. Gli opuscoli menzionati sono veramente brevi e, qualora siunissero in un unico libro, anche questo non sarebbe da paragonareper estensione ai libri nostri e a parecchi altri di altri autori. Se io,nel trattare le eresie, imiter la brevit dell'autore sopraddetto, nonavrai alcun motivo di chiedermi o di aspettarti una trattazione ancorpi breve. Ma questo non lo scopo principale del mio lavoro, comesar chiaro anche a te o perch te lo avr dimostrato o perch loindovinerai tu stesso quando vedrai ci che ho scritto. Ti accorgeraiinfatti senz'altro di quanto il vescovo ora menzionato resti al di

    sotto del genere d'opera che tu desideri venga fatta: e quanto al disotto di ci che io voglio. Infatti tu desideri, per quanto voglia che

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    7/45

    io scriva " brevemente, in modo conciso e per sommi capi ", unaconfutazione delle eresie menzionate: cosa che Epifanio non fece.

    7. Quanto a me intendo fare pi di questo, se Dio lo vuole: un testo

    grazie al quale poter evitare ogni eresia, nota o ignota che sia, egrazie al quale poter giudicare rettamente, non appena unadovesse manifestarsi. Infatti non ogni errore un'eresia, inveceogni eresia, poich si fonda nel vizio, non pu essere eresia se nona causa di un errore. Racchiudere in una rigida definizione cosa siaci che rende un uomo eretico, a parer mio, cosa o del tuttoimpossibile o molto difficile. Questa difficolt apparir chiaramentenel corso di questo mio lavoro, se Dio guider e condurr al fine,che mi sono proposto, le parti che lo compongono. Al luogo

    opportuno, poi, si vedr e si tratter l'utilit che persegue questaricerca, anche se non saremo stati capaci di enunciare in unaformula le note che definiscono l'eretico. Infatti, se si riuscir acomprendere come va definito, chi non vedr quanto sia grandel'utilit di un simile risultato? Dunque, la prima parte di questaopera sar dedicata alle eresie sorte dopo l'avvento e l'ascensionedi Cristo e contrarie alla sua dottrina e ci nella misura in cui ci riuscito di conoscerle. Nella seconda parte discuteremo di ci cherende un uomo eretico. Dall'ascensione del Signore in cielo sono,dunque, apparsi questi eretici:

    SULLE ERESIE

    1. I SIMONIANI prendono il loro nome da Simon Mago, il quale,battezzato dal diacono Filippo, come si legge negliAtti degli

    Apostoli, volle acquistare con denaro dai santi apostoli il potere diimpartire, mediante l'imposizione delle sue mani, lo Spirito Santo.Con le sue magiche macchinazioni aveva ingannato un gran numero

    di persone 1. Insegnava inoltre la detestabile sconcezza di rapportisessuali con donne, svincolati da ogni legge morale. Insegnava cheDio non fosse il creatore del mondo e negava la risurrezione dellacarne. Asseriva di essere Cristo; parimenti voleva esser credutoGiove, e che fosse ritenuta per Minerva una certa meretrice Elena,che egli aveva fatto cooperatrice delle sue scelleratezze. Offriva aisuoi discepoli, perch li adorassero, una sua immagine e quelladella sua meretrice, ritratti che aveva sistemato, con pubblicaautorizzazione, persino a Roma, come si trattasse di icone divine.Fu in quella citt che l'apostolo Pietro lo annichil in virtdell'autentico potere di Dio onnipotente.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    8/45

    2. I MENANDRIANI prendono il loro nome da Menandro, undiscepolo di Simone, mago anch'egli, il quale sosteneva che ilmondo fosse stato creato non da Dio, ma dagli angeli.

    3. I SATURNINIANI traggono il loro nome da un certo Saturnino,del quale si dice che abbia predicato in Siria le turpi dottrine diSimone; a suo avviso il mondo venne creato da sette angeli da soli,all'insaputa di Dio Padre.

    4. I BASILIDIANI traggono il loro nome da Basilide, le cui dottrinesi discostavano da quelle dei Simoniani perch credeva vi fosserotrecentosessantacinque cieli, tanti quanti sono i giorni checompongono un anno. Di qui egli raccomandava, come se fosse un

    nome santo, la parola . Secondo il sistema greco di calcolo lelettere di questa parola, sommate, davano infatti lo stesso numero.Le lettere sono sette: pi pi pi pi pi pi ; ovvero:uno, pi due, pi cento, pi uno, pi duecento, pi uno, pisessanta. La loro somma d appunto trecentosessantacinque.

    5. I NICOLAITI prendono il loro nome da Nicolao, di cui si dice chesia uno di quei sette ordinati diaconi dagli apostoli 2. Ritenutocolpevole di amare smodatamente la sua splendida moglie, si narra

    che, per espiare la sua colpa, permettesse, a chiunque lo volesse,di unirsi a lei. Questo gesto diede origine ad una setta abominevoleche consentiva di accoppiarsi indiscriminatamente a tutte le donne.Costoro non separavano neppure i propri cibi da quelli immolati agliidoli e non rigettavano altri riti pagani e superstizioni 3. Diconoanche varie fantasticherie sulla formazione del mondo, inserendonelle loro trattazioni non so quali nomi barbarici di potenze celesti,per spaventare con essi i loro seguaci, ma suscitando, nei piavveduti, pi il riso che non il terrore. Sono noti anche perch non

    attribuiscono a Dio la creazione, ma a certe potest celesti, che essicon somma insipienza si immaginano e credono.

    6. Gli GNOSTICI si vantano di essere cos chiamati, o del fatto chedovrebbero venir chiamati cos, per la superiorit della loro scienza,mentre sono soltanto pi vanitosi e turpi di quelli sinora nominati.In ogni caso vengono chiamati dagli uni o dagli altri, in vari puntidella terra, in modi differenti e alcuni li chiamano Borboriti, termineche significa " immondo ", a causa delle indicibili oscenit che sidice essi perpetrino nei loro riti misterici. Alcuni ritengono chederivino dai Nicolaiti, altri da Carpocrate, del quale parleremo pi

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    9/45

    avanti. Tramandano dottrine colme delle pi ardite fantasie.Anch'essi fanno loro le anime dei pi deboli con terribili nomi diangeli e di potenze celesti, e intessono su Dio e sul mondo raccontifantastici di ogni genere lungi dall'integrit del vero. Affermano che

    la sostanza delle anime di natura divina, e, in conformit a questiloro errori, con le medesime fantasticherie oltremodo lunghe estolte introducono l'infusione di esse nei corpi e il loro ritorno a Dio.Pertanto, fanno s che quelli che prestano fede a costoro, nonacquistino, come essi ritengono, una grande scienza, ma, mi siaconcesso dirlo, diventino sciocchi, per il loro fantasticare. Tra ledottrine di questi eretici, c' anche affermata, come noto,l'esistenza di un dio buono e quella di un dio cattivo.

    7. I CARPOCRAZIANI prendono il loro nome da Carpocrate. Costuiinsegnava ogni specie di immoralit ed escogitava ogni espedienteper peccare, poich, diversamente, non si sarebbero potuti sfuggiree oltrepassare i principati e le potest, cui sono gradite tali azioni,e, cos, si avrebbe la capacit di giungere al cielo superiore. Questoeretico, come ci viene tramandato, riteneva inoltre che Ges era unpuro uomo ed era nato da entrambi i sessi, ma che aveva ricevutoun'anima tale che gli dava la facolt di sapere e di annunciare lecose del cielo. Insieme con la resurrezione del corpo respingevaanche la legge. Negava che il mondo fosse stato creato da Dio e loreputava creato da non so quale potenza. Si dice che fosse membrodella sua setta una certa Marcellina, che venerava le immagini diGes e Paolo, Omero e Pitagora, adorandole e bruciando ad esseincenso.

    8. I CERINTIANI hanno origine da Cerinto e sono anche dettiMERINTIANI da Merinto Ritenevano che il mondo fosse stato creatodagli angeli, che fosse necessario circoncidere la carne e osservareanche le altre prescrizioni della legge. Asserivano che Ges statosoltanto un uomo, che non risorto ma che risusciter. Inoltrefavoleggiano che dopo la resurrezione ci saranno mille anni in unregno di Cristo sulla terra, in mezzo a piaceri dello stomaco e dellalibidine. Di qui costoro vengono anche chiamati CHILIALISTI.

    9. I NAZOREI sebbene ammettano che Cristo sia il figlio di Dio,osservano tuttavia i precetti dell'antica legge. Ma i Cristiani hannoappreso dalla tradizione apostolica che essi non vanno osservatisecondo la carne, ma intesi secondo lo spirito.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    10/45

    10. Anche gli EBIONITI affermano che Cristo sia soltanto un uomo.Osservano i precetti carnali della legge, come la circoncisione dellacarne e tutte le altre pratiche dalle quali siamo stati liberati grazieal Nuovo Testamento. Epifanio unisce questa eresia ai SAMPSEI e

    gli ELCESEI, trattandole tutte nello stesso paragrafo come sefossero una sola eresia, mettendo per in evidenza che qualchecosa le distingue. In seguito, per, parla di costoro, assegnandoloro il numero di serie ad esse spettante. Eusebio, quandomenziona la setta degli Elcesaiti, riferisce che costoro hannoinsegnato la liceit di negare la fede durante la persecuzione,purch venisse conservata nel cuore.

    11. I VALENTINIANI prendono il loro nome da Valentino. Costui

    escogit molte fantasticherie sulla costituzione dell'universo: asser,infatti, che ci sono stati trenta eoni, cio secoli, il cui principio sonoil profondo e il silenzio. Il profondo viene da lui chiamato anchepadre. Da questi due principi, presi quasi come coniugi, ritenevafossero proceduti l'intelletto e la verit, che, a loro volta, avrebberoprodotto, in onore del padre, altri otto eoni. Poi dall'intelletto e dallaverit sarebbero discesi il verbo e la vita e, da questi ultimi, altridieci eoni. Dal verbo e dalla vita sarebbero poi discesi l'uomo e lachiesa, origine, essi, di dodici eoni. Cos dunque otto pi dieci pidodici fanno trenta eoni che hanno, come abbiamo detto, come loroprimo principio il profondo e il silenzio. Cristo sarebbe statomandato dal padre, ossia dal profondo, e avrebbe portato con s uncorpo spirituale o celeste. Dalla vergine Maria non avrebbe presonulla: pass per essa come attraverso un fiume o un canale, senzaesserci stata alcuna assunzione di carne presa da Lei. Inoltre nonammette la resurrezione della carne, affermando che soltanto lospirito e l'anima ricevono la salvezza per mezzo di Cristo.

    12. I SECONDIANI, come affermazione comune, si distinguonodai Valentiniani per il fatto che aggiungono pratiche immorali.

    13. TOLOMEO, anch'egli discepolo di Valentino, desiderandofondare una nuova eresia, volle distinguersi da lui, affermando checi sono quattro Eoni, ai quali se ne aggiungono altri quattro.

    14. MARCO ancora, ma non so chi fosse, fond un'eresia che negala resurrezione della carne e afferma che Cristo non ha soffertorealmente, ma soltanto apparentemente. Ha professato anche

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    11/45

    l'esistenza di due principi tra loro contrari; sosteneva poi, quantoagli eoni, una dottrina simile a quella di Valentino.

    15. COLORBASO ha seguito gli eretici ora menzionati senza grandi

    differenze dottrinali e sostenendo che la vita e la generazione ditutti gli uomini dipendono da sette stelle.

    16. Gli ERACLEONITI prendono il nome da Eracleone, discepolodegli eretici ora ricordati, che ammette l'esistenza di due principi:l'uno deriva dall'altro, e da questi due moltissimi altri. Si dice cheredimano, per cos dire, gli adepti in fin di vita in un modo insolito,ovvero ungendoli con olio, balsamo ed acqua e formule invocatorie,che proferiscono con parole ebraiche sul capo di quelli.

    17. Gli OFITI traggono il loro nome dal serpente che, in greco, si dice .Ritengono che esso sia Cristo; hanno anche un serpente in carne edossa addestrato in modo tale da sfiorare i loro pani e in questomodo essi li santificano come se fossero l'eucarestia. Alcuniritengono che tali Ofiti derivino dai Nicolaiti e dagli Gnostici e adopera delle invenzioni mitologiche di costoro siano arrivati allavenerazione del serpente.

    18. I CAIANI sono chiamati in questo modo perch onorano Cainodichiarandolo essere un personaggio di straordinaria virt.Ugualmente ritengono anche Giuda, il traditore, una qualche entitdivina, e giudicano il suo misfatto un'azione benefica, poichasseriscono che costui aveva la prescienza di quanto grande beneper il genere umano sarebbe stata causa la passione di Cristo, e,perci, egli lo consegn ai Giudei, perch lo uccidessero. Di loro sidice che venerino anche quanti provocarono uno scisma nel primopopolo di Dio e morirono inghiottiti dalla terra 4, cos come anche i

    Sodomiti. Bestemmiano la legge e Dio, autore della Legge, enegano la risurrezione della carne.

    19. I SETIANI traggono il loro nome dal figlio di Adamo, che sichiamava Set. Codesti, come evidente, lo onorano, ma conl'insipienza propria della mitologia e degli eretici. Lo dicono, infatti,nato dalla madre celeste, che, come essi affermano, si sarebbeunita al padre celeste, affinch avesse origine un'altra divinadiscendenza, in certo qual modo, quella dei figli di Dio. Anche

    questi inventano molte ed astruse fole sui principati e sulle potest.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    12/45

    Alcuni autori affermano che costoro identificano Sem, figlio di No,con Cristo.

    20. Gli ARCONTICI prendono il loro nome dai principi (arconti);

    sostengono che l'universo che Dio ha creato opera dei principi.Praticano, inoltre, una certa immoralit. Negano la resurrezionedella carne.

    21. I CERDONIANI derivano il loro nome da Cerdone. Questiriteneva vi fossero due principi contrapposti e affermava che il Diodella legge e dei profeti non il padre di Cristo e non il Diobuono, ma quello giusto; che il padre di Cristo ad esser buono;affermava che Cristo stesso non era nato da donna e non ebbe

    natura umana, non mor veramente n ha in qualche modo patito,ma ha simulato la passione. Alcuni autori dicono che questo ereticoin questi suoi due principi professava due di, dei quali l'unosarebbe il dio buono, l'altro il cattivo. Nega la resurrezione dellacarne e, inoltre, non tiene in alcuna stima l'Antico Testamento.

    22. Anche MARCIONE, da cui traggono il loro nome i MARCIONITI,accetta la dottrina dei due principi di Cerdone. Tuttavia Epifanioscrive che egli ne abbia ammessi tre: il buono, il giusto, il cattivo.

    Ma Eusebio scrive che un certo Sinero e non Marcione statol'autore dei tre principi o, piuttosto, nature.

    23. Gli APELLITI sono coloro che hanno per capostipite Apelle.Costui, a sua volta, introduce due di, l'uno buono, l'altro cattivo:per essi non consistono in due principi diversi e contrari fra loro,ma uno solo il principio, cio il dio buono, e da questo statofatto l'altro; e questo, che risult essere cattivo, fece, in conformitalla sua cattiveria, il mondo. Alcuni autori dicono che codesto Apelle

    formul tesi tanto false su Cristo da affermare che egli non haportato la carne con s dal cielo, ma l'ha ricevuta dagli elementi delmondo che restitu al mondo quando, resuscitando senza carne,ascese al cielo.

    24. I SEVERIANI sono sorti da Severo. Costoro non bevono vino,poich nel loro vaniloquio mitologico dicono che la vite germinatanella terra di Satana. Anch'essi ricolmano le loro insane dottrinecon i nomi delle potenze che pi gli aggradano e rigettano, assieme

    all'Antico Testamento, la resurrezione della carne.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    13/45

    25. I TAZIANI, istituiti da un certo Taziano, e che sono chiamatianche Encratiti, condannano il matrimonio e lo mettono sullo stessopiano della fornicazione e delle altre dissolutezze, neppureaccettano nella loro setta quanti vivono coniugalmente, siano

    uomini, siano donne. Non mangiano alcuna sorta di carne, anzi ladetestano del tutto. Anche costoro professano di intendersi di certeemanazioni mitologiche dei secoli. Contestano la salvezza del primouomo. Epifanio distingue i Taziani dagli Encratiti sotto questoaspetto, affermando che gli Encratiti sono gli scismatici di Taziano.

    26. I CATAFRIGI sono coloro i cui fondatori furono Montano,considerato il paraclito, e due sue profetesse, Prisca e Massimilla.La provincia della Frigia ha dato loro il nome, poich l essi

    nacquero e vissero, ed anzi anche adesso hanno in quelle stesseparti la loro gente. Asseriscono che la discesa dello Spirito Santo,promessa dal Signore, avvenuta su di loro e non sugli apostoli.Considerano le seconde nozze alla stregua della fornicazione eperci ritengono che l'apostolo Paolo le abbia consentite perch lasua scienza e la suaprofezia erano imperfette: infatti non eraancora giunto ci che perfetto5. Nei loro deliri sostengono che laperfezione sia scesa su Montano e sulle sue profetesse. Si dice cheabbiano dei sacramenti spaventosi: si racconta infatti che prelevinoil sangue a un neonato di un anno mediante piccole punture sututto il corpo, lo impastino con la farina e ne facciano un pane cheutilizzano per celebrare cos una sorta di eucarestia. Se poi ilbambino muore, viene considerato da loro come un martire; seinvece sopravvive, un sommo sacerdote.

    27. I PEPUZIANI (o QUINTILLIANI) traggono il loro nome da unacerta localit che Epifanio dice essere una citt abbandonata.Costoro, invece, la chiamano Gerusalemme, poich la ritengonoessere un qualcosa di divino. Danno alle donne una supremaziatale, che vengono da costoro insignite perfino del sacerdozio. Infattidicono che Cristo si sia rivelato sotto figura femminile nella stessacitt di Pepuza a Quintilla e a Priscilla. Pertanto dalla sopraddettadonna costoro sono anche chiamati Quintilliani. Anche costorousano il sangue di un neonato cos come abbiamo sopra dettofacciano i Catafrigi: si dice infatti che i Pepuziani abbiano presoorigine da quelli. Vi sono ancora altri autori che raccontano che

    Pepuza non sia una citt, ma la villa di Montano e delle sueprofetesse Priscilla e Massimilla, e, poich era l che vivevano, quelluogo merit di venire chiamato Gerusalemme.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    14/45

    28. Gli ARTOTIRITI sono chiamati in questo modo per la naturadelle loro offerte sacrificali. Offrono infatti pane e formaggio,sostenendo che gi i primi uomini celebrassero offrendo i frutti dellaterra e delle greggi. Epifanio li accosta ai Pepuziani.

    29. I TESSARESCEDECATITI vengono chiamati cos perchcelebrano la Pasqua soltanto alla quattordicesima luna, qualunquesia il giorno corrente della settimana; se capita di domenica, essifanno di questo giorno un giorno di digiuno e veglia.

    30. Gli ALOGI sono chiamati cos, ovvero: senza verbo (infatti verbo in greco sidice ), perch si rifiutano di accettare Dio Verbo e rigettano il Vangelo diGiovannie la suaApocalisse, negando che egli sia l'autore di quegli

    scritti.31. Gli ADAMIANI derivano il loro nome da Adamo, del qualeimitano la nudit che gli fu propria nel Paradiso, prima del peccato.Cos condannano anche il matrimonio, poich Adamo non conobbecarnalmente la sua donna prima di peccare e prima di esserecacciato dal paradiso. Credono infatti che se non vi fosse statonessun peccatore non vi sarebbe stato neppure il matrimonio. Cosuomini e donne si riuniscono in assemblea nudi, nudi ascoltano le

    letture, nudi pregano, nudi celebrano i sacramenti e per questocredono che la loro chiesa sia il paradiso.

    32. Gli ELCESEI e i SAMPSEI sono ricordati da Epifanio a questopunto della sua serie, come aspettante ad essi. Lo scrittore affermache costoro furono ingannati da un falso profeta di nome Elci e chedue donne della sua famiglia venivano adorate come dee. Per ilresto erano simili agli Ebioniti.

    33. I TEODOZIANI, fondati da un certo Teodozione, affermano cheCristo sia stato solo un uomo. Si dice lo insegnasse lo stessoTeodozione perch, rinnegata la fede nel corso di una persecuzione,pensava di poter cos evitare l'obbrobrio della sua caduta dandol'impressione che non aveva rinnegato Dio, ma soltanto un uomo.

    34. I MELCHISEDECHIANI credevano che Melchisedech, sacerdotedell'Altissimo 6, non sia stato un uomo, ma una potenza divina.

    35. I BARDESANISTI prendono il loro nome da un certo Bardesanea proposito del quale si dice che fosse, originariamente, un'autorit

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    15/45

    quanto alla dottrina di Cristo, ma poi divenne vittima, sebbene nonin ogni sua dottrina, dell'eresia di Valentino.

    36. I NOEZIANI erano cos chiamati per via di un certo Noeto, il

    quale affermava che il Cristo, nella sua stessa persona, sarebbe siail Padre, sia lo Spirito Santo.

    37. I VALESII evirano se stessi e i loro ospiti poich credono che in questo modo che si debba servire Dio. Si dice anche cheinsegnano altre dottrine eretiche e turpi, ma Epifanio non dice qualisiano e io non l'ho potuto rinvenire da nessuna parte.

    38. I CATARI, che hanno dato a se stessi questo nome alludendo,

    in modo colmo di superbia e detestabile, alla loro purezza, nonammettono le seconde nozze, non concedono la penitenza. Poichin ci seguono l'eretico Novato, sono chiamati anche NOVAZIANI.

    39. Gli ANGELICI sono dediti al culto degli angeli. Secondo Epifaniosono ormai completamente scomparsi.

    40. Gli APOSTOLICI, con grande arroganza, hanno dato a se stessiquesto nome poich non ammettono tra loro chi abbia contratto

    matrimonio e chi possieda un patrimonio privato. La Chiesacattolica ha molti monaci e chierici che vivono in questo modo. Ma isopraddetti sono eretici proprio perch si separano dalla Chiesa epensano che chi faccia uso delle cose a cui loro rinunciano nonabbia speranza di salvezza. Essi assomigliano agli Encratiti evengono chiamati anche APOTACTITI. Si dice anche che insegninonon so quali altre dottrine eretiche loro proprie.

    41. I SABELLIANI si dice abbiano avuto origine da quel Noeto di cui

    abbiamo parlato sopra. Alcuni autori, infatti, dicono che Sabellio fusuo discepolo. Ma non so dire per quale motivo Epifanio computicome due eresie le loro dottrine, poich, come ci evidente, puessere avvenuto che codesto Sabellio sia stato pi noto, e che,quindi, da lui questa eresia abbia avuto la sua denominazione piusuale. Infatti difficilmente essi sono conosciuti da qualcuno con ilnome di Noeziani; invece come Sabelliani sono sulla bocca di tutti.Alcuni li chiamano Prasseani, da Prassea, ma avrebbero potutochiamarli anche Ermogeniani, da Ermogene: questi due, infatti,

    Prssea ed Ermgene, professano la stessa dottrina e si sa chesono stati in Africa. N, perci, le loro dottrine formano pi sette,ma sono molteplici nomi di una sola setta, derivati dai sopraddetti

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    16/45

    personaggi, che furono i pi conosciuti in quella eresia, comeDonatisti sinonimo di Parmenianisti, e Pelagiani lo di Celestiani.Per qual ragione sia avvenuto che il sopraddetto vescovo Epifanioabbia messo i Noeziani e i Sabelliani non come due nomi di una sola

    eresia, ma come due eresie distinte, non mi stato possibiletrovarne una chiara spiegazione: infatti le differenze che cipotrebbero essere fra di esse, egli le ha rivelate cos oscuramente,nell'intento, forse, di essere breve, che io non riesco a capirle. Edinvero precisamente su questo punto [del suo scritto], checorrisponde a quello in cui noi ci troviamo adesso, il vescovo neltrattare dei Sabelliani, posti a cos grande distanza dai Noetiani,dice: " I Sabelliani professano un credo simile a quello di Noeto,fatta eccezione della tesi secondo cui non stato il Padre a soffrire

    nella passione ". Tale asserzione come pu riferirsi ai Sabelliani, iquali sono diventati noti proprio perch dicono che il Padre hapatito, s da essere denominati pi frequentemente Patripassianiche Sabelliani? Ma se era intenzione di Epifanio che si intendesseroi Noezioni l dove dice " fatta eccezione della tesi secondo cui non stato il Padre a soffrire nella passione ", quale lettore potrebbe,davanti ad una frase cos ambigua, riconoscervi costoro? O come sipossono rilevare quelli che tra di essi affermano che il Padre non hapatito, dal momento che dicono che la stessa persona Padre, eFiglio, e Spirito Santo? Filastrio, vescovo di Brescia, a sua volta, nelsuo voluminoso libro sulle eresie, nel quale si credette in dovere diraccogliere centoventotto eresie, pone i Sabelliani subito dopo iNoeziani, e dice: " Sabellio, discepolo di costui, segu parimenti lastessa dottrina del suo maestro. Perci [i suoi seguaci] furonoanche chiamati Sabelliani, oltre che Patripassiani; ed ancoraPrasseani da Prssea, ed Ermogeniani da Ermgene; questi dueeretici furono in Africa. Essi e i loro seguaci vennero espulsi dalla

    Chiesa cattolica ". Senza dubbio questo autore ha detto che queglistessi eretici che professavano la dottrina di Noeto, vennero, inseguito, chiamati Sabelliani, e ha ricordato anche gli altri nomi dellamedesima setta. Ma, ci nonostante, egli ha messo i Noeziani e iSabelliani sotto due numeri, come se fossero due eresie: per qualemotivo lui a saperlo.

    42. Gli ORIGENIANI traggono il loro nome da un certo Origene,che, per, non quello noto quasi a tutti, ma non so da quale altro.

    Epifanio parlando di lui e dei suoi seguaci dice: " Gli Origenianiprendono nome da un certo Origene; dediti ad azioni turpi

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    17/45

    commettono atti nefandi e abbandonano i loro corpi alla corruzione".

    43. Invece [il menzionato scrittore] riguardo agli altri ORIGENIANI,

    che egli mette immediatamente appresso, dice: " Gli altriOrigeniani, sono i seguaci di Adamanzio, il trattatista. Costororespingono la resurrezione dei morti, inoltre professano che Cristo un ente creato e cos pure lo Spirito Santo, e interpretanoallegoricamente il paradiso, i cieli e tutti gli altri testi biblici ".Questo quanto dice Epifanio su Origene. Ma quanti lo difendonosostengono che egli abbia insegnato che il Padre, il Figlio e loSpirito Santo siano di un'unica e medesima sostanza e che nonabbia mai contestato la risurrezione dei morti. Tuttavia coloro che

    hanno letto molte sue opere si premurano di confutarlo ancheriguardo a tutti questi temi. Questo Origene ha anche altri dogmirigettati dalla Chiesa cattolica che, a questo proposito, non loaccusa a sproposito, n i suoi difensori possono venire in suo aiuto.Ci soprattutto quanto alla dottrina della purificazione, dellaliberazione e del ritornare, dopo un lungo intervallo, di tutte lecreature razionali alle medesime colpe. Ora, quale cristianocattolico, dotto o ignorante, non proverebbe orrore dinnanzi a ciche Origene chiama purificazione dai mali? Stando a lui anchecoloro che muoiono dopo una vita colma di scelleratezze, crimini esacrilegi e delle pi grandi nefandezze nonch lo stesso satana con isuoi angeli, sebbene dopo un lunghissimo periodo di tempo,saranno restituiti redenti e liberi al Regno di Dio e della luce. Poiper, dopo un lunghissimo lasso di tempo, tutti quelli che eranostati liberati torneranno a cadere negli stessi peccati. E questoalternarsi di beatitudine e perdizione della creatura razionale vi sempre stato e sempre vi sar. Su questa dottrina empia, del tutto

    infondata, ho disputato con grandissima cura nei Libri La citt diDio, polemizzando contro quei filosofi, dai quali Origene appresecodeste sue affermazioni.

    44. I PAOLIANI traggono il loro nome da Paolo di Samosata einsegnano che Cristo non sempre esistito, ma che prese adesistere nel momento in cui nacque da Maria; n credono che sianulla di pi di un uomo. Questa fu, per un certo tempo, l'eresia diun tale Artemone, ma, dopo la sua morte, la riprese Paolo e poi la

    consolid Fotino, cosicch i suoi adepti vengono ora chiamatiFOTINIANI piuttosto che Paoliani. Il Concilio di Nicea ha stabilitoche codesti Paoliani devono essere battezzati, quando vengono alla

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    18/45

    Chiesa cattolica. Di qui siamo tenuti e credere che essi non hannoun valido battesimo, che molti eretici si sono portato via, allorch sisono separati dalla Chiesa, e che conservano.

    45. FOTINO messo da Epifanio non subito dopo Paolo, n trattato insieme con Paolo, ma dopo un'interposizione di altrieretici. Non si omette neppure di dire che costui profess le dottrinepaoline, tuttavia, si ricorda che in alcuni punti egli ha contraddettoPaolo, ma non si dicono affatto quali siano questi punti. Filastrio,invece li pone ambedue di seguito con una numerazione propria edistinta, come se si trattasse di due eresie, nonostante che egli dicache Fotino ha seguito in tutti i punti la dottrina di Paolo.

    46. 1. I MANICHEI trassero origine da un certo persiano di nomeMani. I suoi discepoli tuttavia, quando cominciarono a predicare inGrecia la sua folle dottrina, preferirono chiamarlo Manicheo, perevitare l'omonimia con il termine greco che indica la pazzia. Per lastessa ragione alcuni tra loro, quelli che erano un po' pi dotti eproprio per questo pi mendaci, raddoppiarono la " N " e lochiamarono Mannicheo, come se egli fosse il largitore della manna.

    46. 2. Codesto eretico ha congiunto due principi diversi e contrari

    e, in pari tempo, eterni e coeterni, cio che sarebbero esistiti dasempre; ed ancora sentenzi che ci sarebbero due nature e, piprecisamente, sostanze, cio quella del bene e quella del male,seguendo gli altri eretici antichi. La lotta e la mescolanzavicendevole di queste due sostanze, la separazione del bene dalmale, e la dannazione eterna del bene che non si sar potutoseparare dal male sono le dottrine che costoro professano e sullequali cianciano diffusamente; tuttavia, elencare in questa mia operatutte le loro affermazioni sarebbe un lavoro oltremodo lungo.

    46. 3. In conseguenza, poi, di codesti loro stolti ed empifavoleggiamenti sono costretti a dire che le anime buone sono diquella natura che propria di Dio: infatti ritengono che essedevono venir liberate dalla mescolanza che hanno con le animecattive, cio di natura contraria.

    46. 4. Essi sostengono dunque che il mondo fu creato dalla naturabuona, ovvero dalla natura di Dio, ma che fu costituito di una

    mistura di bene e male che si origin quando queste due naturepresero a combattersi.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    19/45

    46. 5. Dicono pure che non solo le potenze di Dio eseguono lapurgazione e la liberazione dal bene da male in tutto il mondo e datutti i suoi elementi, ma che la compiono anche i loro Eletti permezzo degli alimenti che mangiano. Infatti ritengono che in questi

    alimenti, come lo nell'intero mondo, si trova mescolata lasostanza di Dio, e, quindi, credono, che essa venga liberata dentro iloro Eletti in virt di quel genere di vita, che fa gli Eletti deiManichei pi santi e pi pregiati dei loro Uditori. Infatti questieretici hanno voluto che la loro chiesa fosse formata da queste duecategorie: cio da quella degli Eletti e da quella degli Uditori.

    46. 6. Invero ritengono che in tutti gli altri uomini, e perfino neiloro stessi Uditori, la parte della sostanza buona e divina, sopra

    menzionata, la quale trattenuta nei cibi e nelle bevande,mescolata e legata ad essi, si trovi imprigionata pi strettamente econ maggior inquinamento; ci vale soprattutto per le persone chegenerano figli. Tutte le porzioni di luce, liberate in qualsiasi partedel mondo, sono, quindi, restituite al regno di Dio, come alla loropropria sede, per mezzo di certe navi, che, come essi pretendono,sono la luna e il sole. Ed infatti affermano che pure queste navisono formate da pura sostanza di Dio.

    46. 7. Dicono che sostanza di Dio anche codesta luce fisica cheviene a contatto con gli occhi degli esseri animati mortali, e nonsolo quella delle sopraddette navi, dove, a loro dire, essa purissima, ma lo anche quella di tutti gli altri corpi luminosi, dove,secondo essi, trattenuta dalla mescolanza [con il male] e, quindi,come credono, deve essere liberata. Attribuiscono, infatti, i cinqueelementi, ognuno dei quali gener un suo proprio principe, allastirpe delle tenebre, e danno a questi elementi i seguenti nomi:fumo, tenebre, fuoco, acqua, vento. Nel fumo sono nati gli animalibipedi, dai quali, come essi credono, traggono origine gli uomini;nelle tenebre sono nati i serpenti, nel fuoco i quadrupedi, nell'acquagli animali natanti, nel vento i volatili. Per debellare questi cinqueelementi cattivi sarebbero stati mandati dal regno e dalla sostanzadi Dio altri cinque elementi, e, nella guerra che ne segu, sisarebbero mescolati l'aria al fumo, la luce alle tenebre, il fuocobuono al fuoco cattivo, il vento buono al vento cattivo. Riguardo,poi, alle sopraddette navi, cio i due astri luminari del cielo, fanno

    questa differenza, cos che dicono che la luna fatta di acquabuona, e il sole di fuoco buono.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    20/45

    46. 8. E su quelle navi, poi, ci sarebbero sante potenze cheprendono forme maschili per sedurre le femmine della stirpeavversaria, e, di nuovo, forme femminili per sedurre i maschi,sempre della stirpe avversaria. E dopo che la concupiscenza di

    queste entit nemiche stata eccitata in seguito al dettoadescamento, fuggirebbe la luce che tenevano mescolata alle loromembra, e questa verrebbe accolta dagli angeli della luce peressere purificata, e, una volta, purificata, sarebbe caricata su quellenavi per essere riportata al regno loro proprio.

    46. 9. In forza di tale situazione o, piuttosto, per un non so qualenecessit imposta dalla loro detestabile falsa religione, i loro Elettisono costretti a prendere, se si pu cos chiamare, un'eucarestia

    cosparsa di seme umano, affinch anche da questo, come dagli altricibi che costoro prendono, sia purificata la anzidetta sostanza divinache in essi. Ma questi eretici affermano di non fare un tale rito, edicono che lo fanno non so quali altri, spacciandosi per Manichei.Per come sai, essi furono smascherati nella chiesa di Cartagine,mentre tu vi eri gi in qualit di diacono, allorch alcuni ve nevennero condotti per ordine del tribuno Orso, che a quel temposoprintendeva alla prefettura imperiale. Qui, quella ben notaadolescente di nome Margherita rivel codesta nefanda sconcezza,e disse di essere stata violentata, sebbene non avesse ancoradodici anni, a causa di questo scellerato rito. In quella stessacircostanza [il tribuno] riusc a stento a far confessare a una certaEusebia, manichea di professione esteriormente ascetica, di aversubto la stessa violenza per la stessa motivazione: costei, invero,in un primo tempo aveva dichiarato di essere illibata e avevachiesto di essere visitata da un'ostetrica. La donna fu, dunque,visitata e si scopr che cosa ella fosse, e ugualmente anche lei rivel

    tutta quella turpissima nefandezza, nella quale, per raccogliere eimpastare il seme umano di coloro che si accoppiano, viene stesadella farina sotto di loro; questa nefandezza Eusebia non l'avevaascoltata, perch non era presente, quando la rivel Margherita. Edancora ultimamente furono trovati alcuni di loro e, condotti inchiesa, confessarono, sottoposti ad accurato interrogatorio, codestonon sacramento, ma dissacramento, come dimostrano i regestiepiscopali che ci hai mandato.

    46. 10. Uno di codesti eretici, di nome Viatore, disse che coloro checompiono tali azioni sono chiamati con termine specifico Cataristi,mentre, secondo il suo dire, le altre sezioni della medesima setta

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    21/45

    manichea si dividerebbero in Mattari e in Manichei in senso stretto;per costui non pot negare che queste tre forme erano stateimpiantate da un unico fondatore, e che tutti sono,fondamentalmente, Manichei. E certamente tutti i Manichei hanno

    in comune, senza alcun dubbio, quei libri nei quali sono scrittequelle mostruosit sulle metamorfosi dei maschi in femmine e dellefemmine in maschi, al fine di adescare e di disgregare per mezzodella concupiscenza i prncipi delle tenebre, sia quelli maschi, siaquelli femmine, affinch la divina sostanza, trattenuta in essiprigioniera, venga liberata e fugga via da loro; da ci infatti derivala sopraddetta sconcezza, riguardo alla quale ognuno di loro diceche non lo riguarda. Credono, appunto, di imitare, per quanto loropossibile, le potenze divine mettendosi a purgare una porzione del

    loro dio, poich sono fermamente persuasi che essa sia trattenutainquinata allo stesso modo che lo nei corpi celesti, terrestri e neisemi di ogni specie, anche nel seme umano. E, pertanto, segue cheessi debbano, mangiando, liberarla anche dal seme umano coscome lo fanno dagli altri semi, che prendono nell'alimentarsi. Perquesta ragione vengono anche chiamati Cataristi, cio purgatri,appunto perch purgano la sostanza divina con tanta diligenza danon astenersi da una cos schifosa turpitudine di cibo.

    46. 11. Costoro, tuttavia, non mangiano alcuna sorta di carne,ritenendo che la divina sostanza sia fuggita da tutto ci che mortoo ucciso, e vi siano rimaste quelle quantit e qualit, che nonmeritano pi di essere purgate nella pancia degli Eletti. Neppureprendono mai uova, come se anche queste cessassero di vivere almomento della rottura, n si debbano assolutamente mangiarecorpi morti, e della carne rimanga in vita soltanto quella parte cheviene assorbita dalla farina, cos che non possa morire. Ma nel loro

    alimentarsi non fanno uso nemmeno del latte, nonostante chequesto sia munto o succhiato dal corpo di un animale vivente: e cinon perch ritengano che in esso non vi sia mescolato nulla dellasostanza divina, ma perch la loro errata dottrina non coerentecon se stessa. Infatti non bevono neanche vino, dicendolo essere ilfiele dei prncipi delle tenebre, bench mangino le uve. Neppureassaggiano alcun mosto, nemmeno quello appena spremuto.

    46. 12. [I Manichei] credono che le anime dei loro Uditori passino

    negli Eletti o, attraverso una via corta e, perci, pi felice, nei cibimangiati dai loro Eletti, cos che ormai purgate, di poi non passinopi in alcun altro corpo. Invece riguardo alle altre anime credono

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    22/45

    che esse passino nel bestiame e in ogni specie di esseri che permezzo delle radici fisso e alimentato nella terra. Infatti ritengonoche le erbe e gli alberi siano viventi in tal grado da far loro credereche la vita insita in essi, percepisca e soffra, quando viene

    danneggiata, e che nessuno possa, quindi, svellere o strapparealcuna loro parte, senza procurar loro sofferenza. Per tal motivoritengono un sacrilegio purgare un campo anche dai rovi. Diconseguenza costoro, nella loro demenza, accusano l'agricoltura,che fra tutte le attivit lavorative la pi innocente, come colpevoledi numerosi omicidi. Credono, poi, che tali colpe vengano perdonateai loro Uditori, solo perch costoro procurano da questa ilsostentamento per il loro Eletti, cos che la gi menzionata sostanzadivina, purificatasi nella loro pancia, impetra a quelli il perdono,

    essendo offerta da quelli per essere purgata. Pertanto i loro Eletti,poich personalmente non fanno alcun lavoro nei campi, nraccolgono frutti e neppure strappano mai una foglia, aspettano chetutti questi generi alimentari siano forniti al loro bisogno dai loroUditori, e, pertanto, cotali individui vivono, secondo la stoltacredenza di questi eretici, degli innumerevoli e gravi omicidi altrui.Esortano, inoltre, i loro stessi Uditori a non uccidere gli animali,quando vogliono mangiar carne, affine di non offendere i principidelle tenebre, tenuti prigionieri nelle regioni celesti, poich, dicono,da costoro ha origine ogni specie di carne.

    46. 13. Li esortano, pure, ad evitare nelle loro relazioni coniugali, ilconcepimento e la generazione, affinch la divina sostanza, cheentra in loro attraverso gli alimenti, non sia imprigionata dai vincolidella carne nella prole. Cos infatti credono che le anime arrivino inogni specie di carne, cio attraverso i cibi e le bevande. Di quicostoro condannano, senza alcuna esitazione, il matrimonio e, per

    quanto possono, lo proibiscono, per il fatto stesso che vietano diconcepire, fine cui tende l'unione matrimoniale.

    46. 14. Asseriscono che Adamo ed Eva nacquero da genitori cheerano i prncipi del fumo, dopoch il loro padre, di nome Saclas,aveva divorato i feti di tutti i suoi colleghi; e pertanto egli, quandosi un con sua moglie, incaten nella carne della sua prole, come inun catena saldissima, tutta la divina sostanza che si trovava adessere mescolata in quelli.

    46. 15. Riguardo a Cristo, poi, affermano che egli stato ilserpente menzionato nella nostra sacra Scrittura; e da questo,

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    23/45

    dicono costoro, sono stati illuminati, cos che hanno potuto aprire iloro occhi alla conoscenza e a distinguere il bene e il male; quello,poi, venne quale Cristo alla fine dei tempi, per liberare le anime,non i corpi; e non esistette in una vera carne, ma ostent una

    parvenza di carne, per trarre in inganno i sensi umani, e in talmodo poter simulare non solo la morte, ma anche la resurrezione;il Dio, che, per mezzo di Mos, dette la Legge e parl nei Profeti,non il vero Dio, ma uno dei prncipi delle tenebre. Poichritengono falsificati gli scritti dello stesso Nuovo Testamento, lileggono in modo da accettare solo quello che vogliono, e darifiutare quanto non vogliono; ed essi, poi, antepongono alcuniscritti apocrifi, come se questi contenessero l'intera verit.

    46. 16. La promessa fatta da Nostro Signore Ges Cristo riguardoallo Spirito Santo 7, dicono essersi compiuta nel loro eresiarcaManicheo. Perci costui nelle sue lettere si qualifica apostolo diGes Cristo, appunto perch Ges Cristo avrebbe promesso diinviare lui, e sopra di lui avrebbe inviato lo Spirito Santo. Perquesto motivo anche Manicheo ebbe dodici discepoli incorrispondenza al numero degli Apostoli, ed ancor oggi i Manicheimantengono questo numero. Infatti tra i loro Eletti hanno i dodici,che essi chiamano maestri, e come tredicesimo il preside dicostoro; quindi hanno settantadue vescovi, che vengono ordinatidai maestri, e, senza alcuna limitazione di numero, i presbiteri, iquali sono ordinati dai vescovi. I vescovi hanno anche i diaconi.Tutti gli altri sono chiamati soltanto Eletti. Ma anche tra costorosono mandati [in missione] quanti sono giudicati idonei o asostenere o a incrementare codesta eresia, dove c', o anche, dovenon c', a seminarla.

    46. 17. Il battesimo fatto nell'acqua non conferisce, secondocostoro, nessuna salvezza ad alcuno, n credono che si debbabattezzare alcuno di quelli che essi riescono ad accalappiare.

    46. 18. Fanno le loro preghiere, durante il giorno, rivolti al sole,verso qualunque punto esso stia girando; durante la notte, rivoltialla luna, se visibile, ma se questa non si mostra, guardano versola parte settentrionale, attraverso la quale il sole, dopo che tramontato, ritorna ad oriente. Pregano in piedi.

    46. 19. Ascrivono l'origine dei peccati non al libero arbitrio dellavolont, ma alla sostanza della stirpe avversaria, che, secondo la

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    24/45

    loro credenza, si trova mescolata nell'uomo. Affermano che lacarne, in ogni sua specie, non fattura di Dio, ma di una mentecattiva, la quale, essendo da un principio contrario, coeterna aDio. Dicono che la concupiscenza carnale, a causa della quale la

    carne ha desideri contrari a quelli dello spirito8

    , non un'infermitesistente in noi da quando la nostra natura si corruppe nel primouomo, ma la vogliono una sostanza contraria, aderente a noi tantoche essa si distacca da noi, quando ne veniamo liberati e purgati, e,tuttavia, anche essa rimane immortalmente viva nella sua proprianatura; queste due anime, o due menti, l'una buona l'altra cattiva,sono in conflitto tra loro in ogni singolo uomo, allorch la carne sierge con i suoi appetiti contro lo spirito, e lo spirito contro la carne;n in noi questa corruzione si sana, perch, come noi diciamo, un

    giorno non ci sar pi, ma [secondo codesti eretici] questa sostanzaviene staccata e separata da noi, e alla fine del tempo presente,dopo che ci sar stata la conflagrazione del mondo, continuer avivere entro una specie di sfera, come in un carcere eterno. E aquesta sfera dicono che sempre star applicata e aderir una speciedi copertura e di tetto, fatto di anime, buone per quanto riguarda laloro natura, che, per, non riuscirono a purificarsi dall'inquinamentocausato in loro dal contatto con la natura cattiva.

    47. Gli IERACITI, dei quali il fondatore riconosciuto Ieraca, nonammettono la resurrezione della carne. Accolgono nella lorocomunione solamente i monaci e le monache e tutte le persone nonconiugate. Asseriscono che i bambini non fanno parte del regno deicieli, poich non hanno alcun merito acquisito per mezzo delcombattimento, con il quale si vincono i vizi.

    48. I MELEZIANI prendono nome da Melezio. Costoro, poichricusarono di pregare con i ravveduti, cio con coloro che eranocaduti durante la persecuzione, fecero scisma. Adesso, poi, come risaputo, si sono uniti agli Ariani.

    49. Gli ARIANI, i quali hanno avuto origine da Ario, sono assaiconosciuti perch irretiti in quel particolare errore, in base al qualenon vogliono ammettere che il Padre e il Figlio e lo Spirito Santosono di una sola e identica natura e sostanza o, per esprimersi piprecisamente, essenza, termine che in greco si dice ; ma[dicono che] il Figlio una creatura, e lo Spirito Santo creatura diuna creatura, cio pretendono che Egli sia stato creatopersonalmente dal Figlio. Codesti eretici, per, sono meno

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    25/45

    conosciuti per l'altro loro errore, secondo il quale affermano cheCristo ha assunto soltanto la carne senza l'anima. E su questopunto non ho trovato che mai da alcuno si sia combattuto contro diloro. Tuttavia, anche Epifanio non ha passato sotto silenzio la verit

    di questa mia affermazione, e pure io, con assoluta certezza, nesono venuto a conoscenza da alcuni loro scritti e dalle mie dispute.Siamo anche a conoscenza che da costoro si ribattezzano i Cattolici,non so se anche i non Cattolici.

    50. Gli AUDIANI, come li chiama Epifanio, sono, secondo lapresentazione di questo autore, scismatici e non eretici. Altri,invece li qualificavano Antropomorfiti, poich costoro, pensando inmodo carnale, si immaginano Dio somigliante, nell'aspetto, ad un

    uomo corruttibile 9. Tale concezione Epifanio attribuisce alla lororozzezza, risparmiando loro l'appellativo di eretici. Afferma, inoltre,che costoro si sono separati dalla nostra comunione, perchaccusano i nostri vescovi di essere ricchi, e perch celebrano lapasqua nello stesso giorno dei Giudei. Tuttavia, secondol'asserzione di alcuni autori, costoro in Egitto sono in comunionecon la Chiesa cattolica. Sui Fotiniani, che Epifanio tratta a questopunto, ho gi parlato diffusamente in precedenza.

    51. I SEMIARIANI, come li chiama Epifanio, sono coloro cheasseriscono sul Figlio di essere di un'essenza simile [a quella delPadre], poich questo autore non li ritiene del tutto Ariani: dalmomento che gli Ariani non vorrebbero neppure dirlo simile, cosache, invece, continuamente ripetono gli Eunominiani.

    52. I MACEDONIANI provengono da Macedonio, e sono quelli che iGreci chiamano , poich sono in dissenso [con noi] riguardo allo

    Spirito Santo. Infatti la loro professione di fede riguardo al Padre e al Figlio

    ortodossa, dicendoli essere di una sola e medesima sostanza, ovvero essenza, manon vogliono credere la stessa cosa riguardo allo Spirito Santo,asserendo che questi una creatura. Alcuni autori preferisconochiamarli Semiariani, perch, in questa discussione, in parte sonod'accordo con gli Ariani, e in parte lo sono con noi; tuttavia,secondo le affermazioni di altri, costoro asserirebbero che lo SpiritoSanto non Dio, ma la divinit del Padre e del Figlio, e che queglinon avrebbe alcuna propria entit personale.

    53. Gli AERIANI provengono da un certo Aerio. Costui che era unprete, si offese, come si tramanda, perch non riusc a farsi

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    26/45

    ordinare vescovo; e caduto nell'eresia ariana, aggiunse ad essaalcune altre sue proprie proposizioni: disse che non si dovevanocelebrare messe per i morti, n si dovevano osservare i digiunifissati ufficialmente, ma che ciascuno doveva digiunare, quando

    voleva, per mostrare di non essere pi sotto la Legge. Diceva,inoltre, che il prete non doveva distinguersi dal vescovo pernessuna diversit. Alcuni autori dicono che costoro, come gliEncratiti ossia Apotactiti, non ammettono alla loro comunione senon coloro che fanno professione di continenza e quanti hannorinunciato al mondo s da non possedere pi nulla di proprio.Tuttavia, Epifanio afferma che essi non si astengono dagli alimentidi carne; Filastrio, invece, attribuisce loro anche questa astinenza.

    54. Gli AEZIANI prendono nome da Aezio, e i medesimi sonochiamati anche Eunomiani da Eunomio, discepolo di Aezio, e sottoquesta denominazione sono pi conosciuti. Ed invero Eunomio,ferratissimo nell'arte del sofisticare, ha difeso questa eresia con unacerta acutezza e notoriet, affermando che il Figlio dissimile dalPadre in tutto e per tutto, e che lo Spirito Santo lo dal Figlio. Sidice anche che codesto eretico stato tanto nemico dei buonicostumi, che giunse a dichiarare che n misfatti, n perseveranza inqualsivoglia peccato possono recare danno ad alcuno, se costuicondivide la fede, quella cio che era asserita da quell'eretico.

    55. Apollinare ha fondato gli APOLLINARISTI. Costoro sonodiventati dissenzienti dalla Cattolica, poich dicono, come gli Ariani,che Cristo Dio ha assunto solamente la carne senza l'anima. Inquesta polemica, bench confutati dalle attestazioni del vangelo,hanno detto che all'anima di Cristo mancava la mente, in virt dellaquale l'anima dell'uomo ragionevole, ma al posto di essa c'era inlei la persona del Verbo. Riguardo, poi, alla carne di Lui, come noto, si sono fatti tanto discordi dalla retta fede, che sono giunti adire che la sopraddetta carne e il Verbo sono di una sola emedesima sostanza. Infatti con somma pertinacia sostengono che ilVerbo diventato carne, cio che alcunch del Verbo si cambiatoe mutato in carne, e che, pertanto, la carne non fu presa dallacarne di Maria.

    56. Gli ANTIDICOMARITI sono eretici che prendono il loro nomedalla circostanza che si oppongono alla verginit di Maria al puntoda ritenere che, dopo la nascita del Cristo, si un con suo marito.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    27/45

    57. Quale ultima eresia Epifanio ricorda quella dei MESSALIANI,parola presa dalla lingua siriaca; in greco essi sono detti :sono stati chiamati cos dal verbo " pregare ". Invero preganotanto, che la cosa sembra incredibile a quanti la sentono, allorch si

    parla di costoro. Infatti le parole del Signore: Bisogna semprepregare e mai cessare10,e quelle dell'Apostolo: Pregate senzainterruzione11, le quali vanno intese, assai ragionevolmente, nelsenso che in nessun giorno si devono tralasciare i tempi stabiliti perla preghiera, codesti eretici le osservano tanto oltre misura, che,per questo motivo, si ritenuto di doverli annoverare tra gli eretici.Tuttavia, alcuni autori dicono che costoro raccontino non so qualifantasticherie e ridicolaggini da favole, e cio che si vedrebbe uscireuna scrofa con i suoi porcellini dalla bocca dell'uomo, quando viene

    purificato, e che in lui entrerebbe, sempre sotto forma sensibile, unfuoco che non lo brucerebbe. Con codesti eretici Epifanio congiungegli Eufemiti, i Martiriani e i Sataniani, e pone tutti costoro insiemecon i sopraddetti, come se formassero una sola eresia. Sugli Euchitisi dice che, secondo il loro parere, non lecito ai monaci fare alcunlavoro a sostentamento della loro vita, e che fanno la professione dimonaci con la condizione di tenersi del tutto liberi da ogni lavoro. Ilsopra menzionato Epifanio, vescovo di Cipro, ha, dunque, condottofino a costoro il suo scritto sulle eresie. Questo autore stimato daiGreci come uno dei loro maestri, ed lodato da molti, rinomati perla santit della loro fede cattolica. Io, per, nel recensire gli ereticinon ho seguito il suo metodo, ma l'ordine della serie. Infatti homesso alcune notizie tratte da altri autori, le quali egli non mise nelsuo, e non ve ne ho messe altre, che egli vi mise. Pertanto hotrattato alcuni punti pi ampiamente di lui, in altri, poi, ho datoprova di una brevit pari [alla sua], regolando ogni punto secondoche esigeva il piano del lavoro da me concepito. Parimenti il citato

    autore ha distinto dalle ottanta eresie le venti, che, in base alle suericerche, calcol essere sorte prima della venuta del Signore, eraccolse le restanti sessanta eresie, sorte dopo l'ascensione delSignore, in cinque libri molto brevi, e fece che tutte insiemeformassero i sei libri dell'intera sua opera. Io, invece, secondo latua richiesta, mi sono proposto di menzionare quelle eresie, che,dopo la glorificazione di Cristo insorsero contro la dottrina di Cristo,includendovi anche quelle che si camuffarono sotto il nome diCristo. Dall'opera del ricordato Epifanio ne ho prese per il mio libro

    cinquantasette, riportandone due sotto un solo [numero], quandonon mi stato possibile trovare una loro differenza; e, di nuovo,

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    28/45

    quando il sopra citato autore ha voluto fare di due eresie una sola,io le ho catalogate separatamente, ciascuna sotto il proprionumero. Per mi rimangono ancora da menzionare sia le eresie cheho trovato in altri autori, sia quelle che ricordo io stesso. Ora,

    dunque, aggiungo quelle che ha citato Filastrio, ma non Epifanio.58. METAGINSMONITI possono denominarsi tutti coloro cheprofessano il Mentangismo, in quanto asseriscono che il Figlio sitrova dentro il Padre, come un vaso dentro un altro vaso,ritenendoli, con una concezione carnale, come due corpi, s che il Figlioentri nel Padre come un vaso minore entra in un vaso maggiore. Di qui il sopraddetto

    errore ha preso anche la sua denominazione, e, pertanto, con termine greco detto

    ; in questa lingua, infatti vaso si dice ; per l'entrare di un vaso

    in un altro non pu esprimersi con vocabolo latino, come in greco stato possibiledire con .

    59. I SELEUCIANI o, meglio, gli ERMIANI discendono dai fondatoriSeleuco o, meglio, Ermia. Codesti eretici dicono che la materiaelementare, della quale fatto il mondo, non stata fatta da Dio,ma coeterna a Dio. Neppure attribuiscono a Dio l'anima, come asuo Creatore, ma pretendono che gli angeli siano i creatori delleanime, fatte di fuoco e di spirito. Riguardo al male, ora dicono che

    esso viene da Dio, ora dalla materia. Non ammettono che ilSalvatore sieda assiso nella sua carne alla destra del Padre, masostengono che se ne sia spogliato e l'abbia collocata nel sole,prendendone motivo dal Salmo, dove si legge: Nel sole ha posto lasua tenda12. Negano inoltre il paradiso percettibile ai sensi, nonaccolgono il battesimo dato con acqua, non ritengono che ci sar laresurrezione futura, ma che essa si operi ogni giorno mediante lagenerazione dei figli.

    60. I PROCLINIANITI si sono fatti seguaci di costoro ed hannoaggiunto che Cristo non venuto nella carne.

    61. I PATRICIANI, denominati da Patricio, affermano che lasostanza della carne umana non opera di Dio, ma stata creatadal diavolo, e ritengono che la si debba fuggire e detestare tanto,che alcuni di codesti eretici, come risaputo, si sono voluti liberaredella loro carne, dandosi perfino la morte.

    62. Gli ASCITI prendono il loro nome dall'otre: in greco, infatti, otre si dice. Si racconta che costoro si mettano a girare intorno ad un otre gonfiato e chiuso,

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    29/45

    schiamazzando di essere loro gli otri nuovi del vangelo, riempiti divino nuovo.

    63. I PASSALORINCHITI si fanno tanta premura del silenzio da

    sovrapporre alle loro narici e alle loro labbra il dito, per noncomandare nemmeno con il suono della voce il divieto di parlare, allorchcredono di dovere starsene zitti. Di qui viene il nome che stato loro dato: infatti in

    greco significa palo e naso. Per qual motivo coloro che hanno

    coniato questo nome [per codesti eretici] abbiano preferito indicare il dito con palo,non lo so, poich in greco dito si dice ; e, quindi, codesti eretici senz'altro si

    potrebbero denominare Dactilorinchiti, usando un appellativo molto pi chiaro.

    64. Gli ACQUARI prendono il nome dall'usanza di mettere nel calice

    del sacramento eucaristico l'acqua quale oblazione, e non materia[del vino], offerta da tutta la Chiesa.

    65. I COLUTIANI vengono da un certo Coluto. Costui diceva che Dionon datore di mali, contraddicendo cos l'affermazione dellaScrittura: Io, Dio, sono il creatore dei mali13.

    66. I FLORINIANI vengono da Florino. Costui, al contrario[dell'eretico precedente], affermava che Dio aveva creato i mali,

    contraddicendo l'affermazione della Scrittura: Dio fece tutte le cose,ed, ecco, tutte erano molto buone14. E, pertanto, codesti dueeretici, bench facessero affermazioni contrarie tra loro, entrambi,tuttavia, si opponevano alla parola divina. Infatti Dio crea il male,infliggendo castighi meritatissimi, cosa che Coluto non riusciva avedere, per non creando nature e sostanze cattive, in quanto sononature e sostanze, e su questo punto Florino era in errore.

    67. Filastrio menziona un'eresia senza darne n il fondatore, n il

    nome. Codesta eresia afferma che anche dopo la resurrezione deimorti questo nostro mondo rimarr nello stesso stato, nel quale orasi trova, e che non dovr cambiare s da esserci un cielo nuovo euna terra nuova15 come promette la sacra Scrittura.

    68. Un'altra eresia quella di coloro che camminano sempre a piedinudi, basata su quanto il Signore disse a Mos: Sciogli i calzari daituoi piedi16,e sul fatto che il profeta Isaia, come si legge,camminava a piedi nudi 17. [Codesta pratica] , perci, un'eresia,

    poich costoro non camminano in tal modo, per affliggere il lorocorpo, ma perch interpretano in questo senso le parole di Dio.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    30/45

    69. 1. I DONAZIANI o, meglio, DONATISTI sono coloro, che hannofatto, in un primo tempo, scisma a causa di Ceciliano, il qualevenne ordinato vescovo della Chiesa di Cartagine contro la lorovolont, accusandolo di crimini non dimostrati e, soprattutto, di

    essere stato ordinato da traditores delle sacre Scritture. Ma dopoche la causa, a lui fatta, fu discussa e conclusa, e fu palese che essierano colpevoli di falso, si rafforz il loro caparbio dissenso, ed essimutarono il loro scisma in eresia, ritenendo che la Chiesa di Cristo,in conseguenza dei crimini di Ceciliano, siano essi veri, o siano falsi,cosa, quest'ultima, che apparve pi evidente ai giudici, era andatadistrutta in tutta la terra, dove, invece, secondo la promessa divina,la Chiesa destinata a rimanere; e pertanto essa sarebbe rimastanella fazione di Donato, che in Africa, essendosi estinta nelle altre

    parti della terra, per essere stata contagiata dalla comunione [conCeciliano]. Hanno, inoltre, l'ardire, di ribattezzare i Cattolici, e conci hanno dato una maggiore conferma di essere eretici, dalmomento che l'intera Chiesa cattolica ha definito di non annullare lacomunione di battesimo, neppure nel caso degli eretici.

    69. 2. Dai documenti pervenutici sappiamo che l'iniziatore di questaeresia stato Donato. Costui, venuto dalla Numidia, cre unadivisione tra i fedeli di Cristo nei riguardi di Ceciliano, e, aggregati as alcuni vescovi del suo stesso partito, ordin vescovo di CartagineMaiorino. Successore di questo Maiorino fu un altro Donato, sempredella stessa fazione. Codesto con la sua eloquenza rafforz tantoquesta eresia, che molti credono che codesti eretici si chiaminoDonatisti a causa di lui. Ci restano i suoi scritti, nei quali risulta cheegli anche sulla Trinit non ha avuto una concezione cattolica, maha ritenuto il Figlio minore rispetto al Padre, e lo Spirito Santominore rispetto al Figlio, bench della medesima sostanza. Tuttavia,

    la folla dei Donatisti non ha posto attenzione a questo suo erroreriguardante la Trinit, n tra di loro si trova facilmente alcuno chesappia di questa sua professione [di fede].

    69. 3. Nella citt di Roma codesti eretici sono chiamatiMONTENSES: ad essi dalla nostra Africa [i Donatisti] sono solitimandare il vescovo; oppure i vescovi donatisti africani partono daqui alla volta di Roma, nel caso che abbiano deciso di ordinarne unol.

    69. 4. In Africa fanno parte di questa eresia anche coloro chevengono chiamati CIRCONCELLIONI, una razza di uomini rozza e di

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    31/45

    una violenza assai malfamata, poich non solo perpetrano immanidelitti sugli estranei, ma non hanno riguardo neppure di se stessi inquesta loro pazza ferinit. Infatti sono soliti suicidarsi con varigeneri di morte, e soprattutto gettandosi in un precipizio, nell'acqua

    e nel fuoco; parimenti a commettere tale folle gesto cercano diindurre quante persone possono dell'uno e dell'altro sesso, e perfarsi uccidere dagli altri, minacciano a questi, talvolta, perfino lamorte, se non vogliono farlo. Ma tali persone sono sgradite allamaggioranza dei Donatisti, i quali per non si sentono contaminatidalla loro comunione, anzi, nella loro demenza, rinfacciano all'interomondo cristiano un crimine, commesso da Africani sconosciuti.

    69. 5. Anche tra costoro si sono avuti molti scismi; da loro si sono

    separati altri e poi altri, cos da formare gruppi diversi, tuttavia delloro distacco non si sono accorti i Donatisti rimasti. Perl'ordinazione, avvenuta a Cartagine, di Massimiano incontrapposizione a Primiano, fatta da circa cento vescovi, seguacidel suo stesso errore, e la sua condanna, in base a terribiliincriminazioni, pronunciata dai rimanenti trecentodieci [vescovi], edestesa ai dodici che avevano partecipato all'ordinazione di lui anchecon la loro presenza fisica, li costrinse a sapere che anche al di fuoridella Chiesa c' la possibilit di dare il battesimo di Cristo. Infattihanno accolto [nella loro comunione] alcuni di questi scismatici econ quelli anche le persone che essi avevano battezzato, mentreerano fuori della chiesa donatista, conservando a ciascuno i grandisenza affatto ripetere il battesimo su alcuno. Neppure hannodesistito dall'intentare contro di loro cause, affine di farli ravvedere,ricorrendo alle pubbliche autorit; n, inoltre, hanno temuto dicontaminare la loro comunione per effetto dei crimini di quelli,crimini oltremodo gonfiati dalla sentenza pronunciata dal loro

    concilio.70. 1. I PRISCILLIANISTI, che Priscilliano ha fondato nella Spagna,seguono soprattutto le dottrine degli Gnostici e dei Manichei,mescolandole fra loro, bench altro sudiciume da altre eresie siaconfluito in loro, come in una fogna, orrida nella sua mistura. Afine, per, di occultare le contaminazioni e le turpitudini, hanno tra iloro placiti anche queste parole: " Giura e spergiura, ma non tradireil segreto ". Codesti eretici dicono che le anime sono della

    medesima natura e sostanza, che ha Dio; esse discendono[dall'empireo] passando attraverso sette cieli e vari principati,disposti a gradini, per dedicarsi sulla terra come ad una gara

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    32/45

    volontaria; ed incappano nel principe del male, dal quale, come essipretendono, stato fatto questo mondo, e da questo principe sonoseminate nei vari corpi di carne. Sostengono, inoltre, che gli uominisono vincolati alle stelle, le quali ne decretano il destino, e che lo

    stesso nostro corpo disposto in modo corrispondente ai dodicisegni zodiacali, come affermano coloro che comunemente sonochiamati Matematici, e, cos, collocano l'Ariete nella testa, il Toronel collo, i Gemelli nelle spalle, il Cancro nel petto, e, elencando pernome gli altri segni zodiacali, arrivano alle piante dei piedi, che essiassegnano ai Pesci, perch questo segno nominato per ultimodagli astrologi. Questa eresia ha voluto tener coperte dal segretoqueste e le altre sue dottrine fantastiche, insulse, sacrileghe, la cuienumerazione sarebbe troppo lunga.

    70. 2. Anche questa eresia rifugge dal mangiar carne, ritenendolaimmonda; e cos provoca dissenso tra i coniugi, ai quali essa riuscita a far credere questa malsana dottrina, cio fa dissentire imariti dalle mogli che non vogliono accettarla, e le mogli dai maritiche non vogliono accettarla. Ed infatti attribuiscono la formazione diogni specie di carne non al Dio buono e vero, ma agli angeli delmale; in ci sono pi subdoli perfino dei Manichei, perch [iPriscillianisti] non ripudiano alcun testo delle Sacre ScrittureCanoniche, leggendole tutte unitamente agli apocrifi e prendendolecome testi probativi, ma, mediante l'interpretazione allegorica,piegano nel senso che loro aggrada, ogni affermazione dei LibriSacri atta a demolire il loro errore. Riguardo a Cristo professanol'eresia di Sabellio, dicendo che Egli nella sua stessa identit nonsolo Figlio, ma anche Padre e Spirito Santo.

    71. Filastrio dice che vi sono altri eretici i quali non prendono ciboinsieme con altre persone. Per non spiega se tengono questausanza con la gente che non della medesima setta o anche fra diloro stessi. Dice ancora che codesti hanno una dottrina ortodossasul Padre e sul Figlio, ma che riguardo allo Spirito Santo nonprofessano la cattolica, poich lo ritengono creato.

    72. Filastrio racconta che da un certo Retorio ha avuto origineun'eresia di strabiliante assurdit: essa, infatti, afferma che tutti glieretici camminano per la strada retta e professano la verit: matale dottrina tanto assurda, che, a mio parere, inimmaginabile.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    33/45

    73. Un'altra eresia quella che dice che in Cristo pat la divinit,allorch la carne di Lui veniva inchiodata sulla croce.

    74. Un'altra eresia quella che asserisce la triformit di Dio, cos

    che una certa parte di Lui Padre, un'altra Figlio, e un'altra SpiritoSanto, cio sarebbero porzioni di un solo Dio quelle che formanocodesta trinit, come se Dio risultasse completo solo per queste tresue parti, n fosse perfetto in se stesso, n in quanto Padre, n inquanto Figlio, n in quanto Spirito Santo.

    75. Vi un'altra eresia che afferma che l'acqua non stata creatada Dio, ma sempre esistita, coeterna a Lui.

    76. Un'altra eresia dice che il corpo umano, non l'anima, immagine di Dio.

    77. Un'altra eresia dice che vi sono innumerevoli mondi, comeritennero certi filosofi pagani.

    78. Un'altra eresia dice che la anime dei malfattori si cambiano indmoni e in ogni sorta di animali, conformemente ai meriti che essehanno.

    79. Un'altra eresia crede che con la discesa di Cristo agli Inferivennero liberati tanto gli uomini senza fede come anche tutti glialtri.

    80. Un'altra eresia, poich non capace di comprendere che ilFiglio sempiterno per nascita, pensa che quella nativit abbiaavuto inizio in un tempo. Tuttavia, codesta eresia, volendoprofessare il Figlio coeterno al Padre, ritiene che quegli esistessegi in Lui, prima di nascere da Lui, cio che quegli esistettesempre; ma non sempre esistette come Figlio, ma incominci adessere Figlio dal momento della sua nascita da Lui [il Padre].

    Sono queste le eresie che ho deciso di riprendere dall'opera diFilastrio e riportare nella mia. Egli ne menziona anche altre, ma,quanto a me, non giusto definirle eresie. Riguardo a quelle che hodescritto senza dare loro un nome, anche egli le ha ricordate senzanome di sorta.

    81. I LUCIFERIANI hanno avuto origine da Lucifero, vescovo diCagliari, e di loro si parla spesso, tuttavia, n Epifanio, n Filastrio li

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    34/45

    hanno inclusi tra gli eretici. A mio parere, gli autori citati credetteroche codesti avevano creato solo uno scisma e non un eresia. In unautore, il cui nome non ho trovato scritto nel suo opuscolo, ho lettoinclusi tra gli eretici i Luciferiani, in questi termini: " I Luciferiani,

    dice questo autore, pur conservando in tutto la verit cattolica,cadono nel seguente errore, veramente insensato: dicono chel'anima generata in conseguenza di un travasamento, e diconoche la stessa fatta di carne ed della stessa sostanza della carne". , dunque, una questione estranea, e non mi sembra che sidebba trattare ora se il citato autore abbia creduto e sia statoobiettivo nel credere di dover annoverare i Luciferiani tra gli ereticiper il fatto che fanno le affermazioni citate sull'anima - se purveramente le fanno -, oppure, sia che facciano le affermazioni

    dette, sia che, di fatto, non le facciano, rimangano tuttavia eretici,proprio perch, con temerit caparbia, si sono mantenuti saldi nelloro dissenso.

    82. Nell'autore citato ho trovato anche i GIOVINIANISTI, che io giconoscevo. Questa eresia ha avuto origine nel nostro tempo,allorch eravamo giovani, per opera di un certo Gioviniano monaco,Costui, come i filosofi stoici, diceva che tutti i peccati sono uguali,che l'uomo, dopo che ha ricevuto il lavacro della rigenerazione, nonpu peccare, che n i digiuni, n l'astinenza da alcuni cibi avrannoqualche merito. Annullava la verginit di Maria, affermando laperdita dell'integrit nel parto. Metteva, inoltre, la verginit delledonne consacrate a Dio e la continenza maschile, professata daidevoti che scelgono la vita del celibato, sullo stesso livello di meriti,che ha il matrimonio vissuto castamente e fedelmente. Di qui accaduto, come risaputo, che nella citt di Roma, dove costuiinsegnava, alcune vergini consacrate, gi inoltrate negli anni, sono

    passate a nozze, dopo averlo sentito parlare. Tuttavia, costui naveva moglie, n voleva averla, e si metteva a sostenere chequesta sua scelta non era fatta per avere un qualche maggiormerito davanti a Dio, valevole nel regno della vita eterna, ma acausa dei condizionamenti imposti alla vita presente, cio per nonsottostare alle molestie causate dal matrimonio. Codesta eresia stata, per, prontamente soffocata e distrutta, e non pot neppuregiungere ad ingannare alcun sacerdote.

    83. Quando con grande attenzione ho fatto le mie ricerche nellaStoria di Eusebio, alla quale Rufino nella sua traduzione in latino haaggiunto due libri riguardanti anche il tempo successivo, non vi ho

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    35/45

    trovato alcuna eresia, che non avessi gi letto nei sopra citatiautori, all'infuori di quella che Eusebio ricorda nel libro sesto,riferendo che essa era nata in Arabia. Poich non ne ha menzionatoalcun fondatore, possiamo quindi denominare codesti eretici come

    gli Arabici. Costoro asseriscono che l'anima muore e si dissolveunitamente al suo corpo, e che alla fine del mondo risorgonoambedue. Eusebio per dice che essi furono molto presto ricondottialla retta fede dalla disputa di Origene, che si trovava l e discutevacon loro.

    tempo ormai di menzionare le eresie, che non abbiamo trovatopresso i citati autori, ma che ci sono venute alla mente in qualsiasimodo.

    84. Gli ELVIDIANI, i quali hanno avuto origine da Elvidio,impugnano tanto la verginit di Maria, che giungono a sostenereche ella, dopo Cristo, abbia partorito ancora altri figli, avuti daGiuseppe, suo marito. Mi meraviglia per che Epifanio abbiachiamati questi eretici Antidicomariti, tralasciando di menzionareElvidio.

    85. I PATERNIANI credono che le parti inferiori del corpo umano

    non sono state fatte da Dio, ma dal diavolo; e poich danno licenzaa commettere tutte le turpitudini che derivano da quelle parti,vivono con somma libidine. Alcuni autori chiamano codesti ereticianche Venustiani.

    86. I TERTULLIANISTI hanno origine da Tertulliano, del quale sileggono molti libri, scritti con straordinaria eloquenza. Costorodivennero a poco a poco fino al nostro tempo sempre menonumerosi, e poterono sopravvivere nelle loro ultime rimanenze

    nella citt di Cartagine. Mentre io mi trovavo l, alcuni anni fa,avvenimento che, come penso, anche tu ricordi, [costoro] si sonodissolti del tutto. Infatti quei pochissimi che erano rimasti, sonopassati alla Cattolica ed hanno consegnato alla Cattolica la lorobasilica, la quale , tuttora, ben nota. Tertulliano, dunque, come loattestano i suoi scritti, dice senza dubbio che l'anima immortale,per sostiene che essa sia un corpo, e non solo lo sia essa, maanche Dio stesso. Tuttavia, risaputo che egli non statodichiarato eretico per questo suo modo di parlare. Si potrebbe,infatti, opinare che egli chiami, in qualche modo, corpo la natura ela sostanza divina per se stessa, senza ritenerla per un corpo fatto

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    36/45

    di parti, alcune maggiori, altre minori secondo una possibile onecessaria valutazione, come lo sono tutte quelle sostanze che insenso proprio chiamiamo corpi, nonostante che egli riguardoall'anima abbia avuto una concezione del genere. Ma, come ho

    detto, sarebbe stato possibile ritenere a suo riguardo che egliasserisca la corporeit di Dio per poter affermare che Dio non unnulla, non una vacuit, non una qualit del corpo o dell'anima, mache Egli dovunque per intero e non frazionato da nessunospazio locale, e, tuttavia, perdura nella sua natura e sostanza senzaalcuna alterazione. Dunque non per questo suo modo di parlareTertulliano diventato eretico, ma perch, quando pass aiCatafrigi, che in un periodo precedente aveva completamenteconfutato, incominci a condannare anche le seconde nozze

    dichiarandole uno stupro, in contrasto con l'insegnamento datodagli apostoli 18; e in seguito si separ anche da questi eretici e simise a diffondere le sue congreghe. Questo stesso personaggio dicechiaramente che le anime degli uomini [che furono] molto malvagiesi trasformerebbero in dmoni.

    87. Nelle nostre campagne, cio nel territorio di Ippona c' unacerta eresia [tra la gente] contadina, o, pi esattamente, ci fu:infatti, essa, venuta meno a poco a poco, era rimasta in una solapiccola borgata, nella quale gli abitanti erano, senza dubbio, assaipochi, ma tutti erano dell'idea detta. Tutti costoro adesso sono statiricondotti all'ortodossia e sono diventati cattolici, n vi rimastoalcuno di quella setta. Erano chiamati ABELOM, secondo lariflessione del nome in lingua Punica. Alcuni dicono che codestieretici abbiano avuto la loro denominazione dal figlio di Adamo, ilcui nome era Abele; noi, pertanto, li potremmo chiamare ABELIANIoppure ABELOTI. Non si univano alle loro mogli, per non era loro

    permesso dalla dottrina della loro setta di vivere senza moglie.Maschi e femmine quindi coabitavano, facendo la professione dicontinenza, e adottavano un fanciullo e una fanciulla, i quali poisarebbero stati i loro successori nel seguire il medesimo patto diconvivenza matrimoniale. Alla morte dei singoli membri, se nesostituivano altri, solo badando che ai due morti di sesso differentesuccedessero in quella convivenza familiare altre due. Quando poifosse morto uno degli adottanti, gli adottivi servivano a quell'unicosopravvissuto fino alla sua morte. Per alla morte di codesto anche

    essi adottavano allo stesso modo un fanciullo e una fanciulla. N acodesti eretici manc mai l'ambiente, donde potessero prendere leloro adozioni, poich i loro vicini, in ogni parte, mettevano al mondo

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    37/45

    bambini e davano volentieri i loro figli poveri, per la speranza cheessi avessero l'eredit altrui.

    88. 1. In questo nostro tempo c' l'eresia dei PELAGIANI, l'ultima

    fra tutte, proveniente dal monaco Pelagio. Celestio ha seguito tantocodesto suo maestro, che i loro seguaci sono designati anche comeCelestiani.

    88. 2. Costoro sono ostili alla grazia di Dio: per mezzo di essa noi,infatti, siamo stati predestinati all'adozione di figli di Lui per mezzodi Ges Cristo 19; e per mezzo di essa veniamo strappati dal poteredelle tenebre, affinch crediamo in Lui e siamo trasferiti nel suoregno20, e riguardo a ci Ges ha detto: Nessuno viene a me, se

    non gli viene dato dal Padre mio21

    ; e per mezzo di essa la caritviene riversata dentro i nostri cuori22, cos che la fede agisce sottol'impulso dell'amore23. Costoro sono tanto ostili alla grazia, checredono che l'uomo pu mettere in pratica tutti i precetti di Diosenza il suo aiuto. Se una tale affermazione fosse vera, il Signoreavrebbe detto evidentemente invano: Senza di me non potete farnulla 24. Infine Pelagio, rimbrottato dai suoi confratelli di nonassegnare parte alcuna all'aiuto dato dalla grazia di Dio perl'adempimento dei suoi precetti, cedette alle loro rimostranze, ma

    solo fino a questo punto, che non antepose la grazia al liberoarbitrio, ma, con l'astuzia da miscredente la subordin ad esso:disse, infatti che essa data agli uomini unicamente al fine cheessi, mediante la grazia, possano pi facilmente adempiere iprecetti; precetti che essi sono tenuti ad osservare, mediante illibero arbitrio: dono che la nostra natura ha ricevuto da Dio, senzaalcun merito precedente da parte di essa; ed, invero, costoro sonod'avviso che essa lo ha ricevuto soltanto a questo fine, cio che noi,con l'aiuto di Dio datoci attraverso la sua Legge e il suoinsegnamento, apprendiamo quel che dobbiamo fare e quel chedobbiamo sperare, ma non perch noi, in virt del dono delloSpirito Santo, siamo messi in grado di fare quanto abbiamo appresoessere nostro dovere fare.

    88. 3. E con ci costoro vengono ad ammettere che da Dio ci data la scienza, per opera della quale viene cacciata l'ignoranza;ma rifiutano di ammettere che ci sia data la carit, in virt dellaquale si vive piamente: e, pertanto evidentemente si ha, chementre la scienza, la quale senza la carit fa insuperbire, sarebbe

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Sulle Eresie (ITA)

    38/45

    dono di Dio, non sarebbe dono di Dio proprio la carit, la qualeedifica, facendo in modo che la scienza non porti alla superbia 25.

    88. 4. Costoro giungono, di fatto, a distruggere anche le preghiere

    che fa la Chiesa, sia quelle per gli infedeli e per quanti sonorenitenti alla dottrina di Dio, fatte per la loro conversione, sia quelleper i fedeli, fatte affinch si accresca la loro fede e rimangonoperseveranti in Lui. Codesti eretici, invero, sostengono che gliuomini non ricevano queste mozioni da Dio direttamente, ma leabbiano da se stessi, in quanto che, secondo le loro affermazioni, lagrazia di Dio, ad opera della quale siamo liberati dall'empiet, civiene data proporzionalmente ai nostri meriti. Pelagio, per, nelprocesso fattogli dai vescovi della Palestina, per timore di esservi

    condannato, fu costretto a condannare codesta sua proposizione.Tuttavia, egli nei suoi scritti posteriori la professa apertamente.

    88. 5. Giungono perfino alla bestemmia di dire che la vita dei giustisu questo mondo non ha assolutamente alcun peccato, e che laChiesa di Cristo, in questa sua condizione mortale, risulta formatada costoro, cos da essere completamente senza macchia e ruga 26,come se non fosse la Chiesa di Cristo colei che in tutto il mondogrida a Dio: Rimetti a noi i nostri debiti27.

    88. 6. Affermano ancora che i bambini, discendenti per via digenerazione da Adamo, non contraggono, in conseguenza di questoloro primo modo di nascere, l'infezione prodotta dall'antica colpamortifera. Asseriscono, infatti, con tanta risolutezza che i bambininascono senza un qualsiasi legame con il peccato commessoall'origine, che non c' assolutamente nulla che debba venir lororimesso, mediante una loro seconda nascita; ma dicono che sonobattezzati solo al fine di essere adottati mediante la rigenerazione

    e, cos, venire ammessi al regno di Dio, cio essi sono trasferiti dauna buona condizione ad un'altra migliore, senza per che vengano,mediante il sopraddetto rinnovamento, liberati da un qualche maledovuto ad un debito ant