Eresie del Basso Medioevo

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LA CHIESA NEL MEDIOEVO

potere universale

potere spirituale potere temporale

la Chiesa ha funzioni economiche

corruzione della gerarchia ecclesiastica

simonia concubinaggio

nasce uno spirito di ritorno alla povert del vangelo

Vescovo benedice una fiera (miniatura del XII secolo)

RIFORMA O ERESIA?

riforma: cambiare la Chiesa dall'interno

eresia: seguire un'opinione diversa da quella della Chiesa

dal gr. airesis scelta

LE ERESIE TRA
CAMPAGNA E CITTA'

nascono prevalentemente nelle campagne, poi si diffondono nelle citt

CAMPAGNA 1) meno forte il controllo dei vescovi 2) pi sentito il malessere sociale contro il clero mondano e la Chiesa-feudataria

CITTA'commercio + scrittura =circolazione di persone e di idee

LE ERESIE DEL BASSO MEDIOEVO

si critica il clero (ruolo e comportamento) e la gerarchia ecclesiastica

c' bisogno di un mediatore tra il fedele e Dio?

vengono criticati i sacramenti (eucarestia, battesimo), il culto della croce, le immagini sacre

la croce solo un pezzo di legno, anzi un mezzo di tortura

MONFORTE (ASTI) 1027

castellani e contadini

vita in comunit

sono vietati i rapporti sessuali, i cibi a base di carne, la propriet

critica della gerarchia e dei patrimoni ecclesiastici

l'eresia coinvolge classi sociali diverse (ricchi, poveri, ecc.)

MILANO 1045: I PATARINI (STRACCIONI)

prima eresia urbana

contadini di recente inurbazionein conflitto con ilvescovo e l'aristocrazia imperiale

povert evangelicacomunione dei beniuffici liturgici ai laici

parteciperanno alla crociata dei pezzenti

LIONE: I VALDESI

vivono in povert e predicano (bench laici)criticano: il purgatorio, i miracoli, le preghiere in latinoimitano la vita degli apostolipraticano: celibato, moderazione sessualenegano l'utilit del lavoro manuale (sottrae tempo alla fede)

sono lupi travestiti da agnelli (Alano di Lilla)

Pietro Valdo: un borgheseche dona tutti i propri beni ai poveridopo aver ascoltato da un giullarela storia di un santo (1170)

LOMBARDIA: GLI UMILIATI

piccoli artigiani della lana

il lavoro manuale visto positivamente,come realizzazione dello spirito di carit

criticano (implicitamente) il parassitismo del clero

1201: vengono approvati dalla Chiesa

INNOCENZO III

assimilazione repressione

UMILIATIFRANCESCANI

CATARI

piccole volpi che devastano la vigna del signore

crociata

regola

LINGUADOCA: I CATARI

dal gr. kataros puro

due creatori: uno benigno (Dio) e uno maligno (il demonio)

il mondo un continuo conflitto bene/male, luce/tenebra(influenza delle religioni orientali)tutto il mondo materiale opera del demonio

non mangiare animali, latticini e prodotti del coitose si sposati, abbandonare il coniuge e la famigliacerimonia iniziatica preceduta da un digiuno

il movimento si diffonde anche in Italia (Lombardia e Umbria)

per qualche fonte ecclesiastica la radice etimologica catus gatto (animale diabolico)

LA CROCIATA CONTRO I CATARI (1209-1213)

1208: uno scudiero del conte uccide un legato papale

scomunica del conte di Tolosa e lancio della crociata interna

si forma un esercito di cavalieri della Francia settentrionale

uomini e donne, vecchi e bambini vengono massacrati senza piet

la regione di Tolosa annessa alla monarchia francese

Uccideteli tutti: Dio riconoscer i suoi

CONCILIO LATERANENSE DEL 1215

(III) I cattolici che, presa la croce, si armeranno per sterminare gli eretici, godano delle indulgenze e dei santi privilegi, che sono concessi a quelli che vanno in aiuto della Terra Santa. Decretiamo, inoltre, che quelli che prestano fede agli eretici, li ricevono, li difendono, li aiutano, siano soggetti alla scomunica; e stabiliamo con ogni fermezza che chi fosse stato colpito dalla scomunica, e avesse trascurato di dare soddisfazione entro un anno, da allora in poi sia colpito da infamia, e non sia ammesso n ai pubblici uffici o consigli, n ad eleggere altri a queste stesse cariche, n a far da testimone. Sia anche "intestabile", cio privato della facolt di fare testamento e della capacit di succedere nell'eredit. Nessuno, inoltre, sia obbligato a rispondergli su qualsiasi argomento; egli, invece, sia obbligato a rispondere agli altri.

CONCILIO LATERANENSE DEL 1215

(XV) Tutti i chierici si guardino bene dall'ingordigia e dall'ubriachezza; se essi non abusano del vino, il vino non abuser di loro e nessuno sia incitato a bere perch l'ubriachezza oscura l'intelletto e suscita le passioni carnali.Stabiliamo, quindi, che si sradichi l'abuso, per cui in alcune regioni i bevitori si incitano a vicenda a bere ed pi degno di lode chi riesce a farne ubriacare di pi e a bere pi bicchieri.Se, perci, qualcuno si rende colpevole su questo punto, e, ammonito dal superiore, non si corregge come si deve, sia sospeso dal beneficio e dall'ufficio. La caccia degli animali e degli uccelli proibita a tutti quelli che appartengono al clero. E non osino, quindi, avere cani o uccelli da caccia.

CONCILIO LATERANENSE DEL 1215

(LXII) Poich dal fatto che alcuni espongono le reliquie dei santi per venderle, si spesso presa occasione per detrarre la religione cristiana, perch ci non avvenga in futuro, col presente decreto stabiliamo che le reliquie antiche da ora in poi non siano messe in mostra fuori del reliquiario, n siano poste in vendita. Quelle nuove nessuno si azzardi a venerarle, prima che siano state approvate dall'autorit del Romano pontefice. Per l'avvenire i prelati non permettano che chi va nelle loro chiese per venerare le reliquie sia ingannato con discorsi fantastici o falsi documenti, come si usa fare in moltissimi luoghi per lucro.

ORDINI MENDICANTI:
domenicani e francescani

devono essere abili predicatoripraticare umilt e povert, vivere di elemosineapplicare le penitenzeseguire l'insegnamento del vangelosi chiamano non pi monaci ma fratii conventi non possono detenere patrimoni feudalii conventi sono collocati all'interno delle citt

etimologia proposta: domini canes (cani da guardia del signore)

INQUISIZIONE

tribunale ecclesiastico istituito nel 1231incaricato di reprimere l'eresia

strumenti: delazione, tortura, rogoindice dei libri proibiti (dopo l'invenzione della stampa)

l'organizzazione spesso affidata a francescani e (soprattutto) domenicani

in Spagna passa sotto il controllo della monarchia