Sant'Agostino - La santa verginità (ITA)

download Sant'Agostino - La santa verginità (ITA)

of 56

Transcript of Sant'Agostino - La santa verginità (ITA)

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    1/56

    LA SANTA VERGINITTutte le Opere - versione italiana > Morali Pastorali >

    La santa verginit

    LA SANTA VERGINIT

    Introduzione all'opera.

    1. 1. Or non molto abbiamo pubblicato un libro su La dignit delmatrimonio. In esso esortavamo le vergini di Cristo - come leesortiamo anche adesso - a non disprezzare i coniugi dell'anticopopolo di Dio, anche se, paragonandosi con loro, troveranno che ilproprio dono divino pi grande e pi sublime. Di tali coniugi e delministero che mediante la generazione dei figli rendevano al Messiaventuro fa l'elogio l'Apostolo chiamandoli il buon olivo, pereliminare ogni superbia nell'olivo selvatico che vi statoinnestato 1. Non si deve pensare che fossero inferiori in merito,anche se per diritto divino la continenza in se stessa pi

    eccellente del matrimonio e la verginit consacrata pi eccellentedelle nozze. Per loro mezzo, infatti, si preparavano e venivanorealizzandosi quegli eventi futuri che noi oggi riscontriamo essersiverificati con meravigliosa efficacia: tanto che la stessa loro vitaconiugale aveva un valore profetico, e non va attribuito ai solitimotivi di calcolo personale e di soddisfazione esclusivamenteumana se in certuni di loro la fecondit merit degli onori segnalatie se, in altri, fu resa feconda persino la sterilit. Ogni cosa in loroaccadeva per un'arcana disposizione divina. Quanto al tempo

    presente, invece, coloro cui si riferiscono le parole: Se non riesconoa contenersi, si sposino 2non hanno bisogno d'essere incoraggiatima rasserenati. Mentre gli altri, per i quali sta scritto: Capisca chipu 3, hanno proprio bisogno di esortazione perch non sispaventino, e di salutare timore perch non si inorgogliscano. Nonbasta quindi elogiare la verginit perch venga amata. Occorreranche aggiungere degli ammonimenti perch non si gonfid'orgoglio.

    Dignit delle vergini nella Chiesa, vergine feconda.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    2/56

    2. 2. quanto intraprendiamo con la presente trattazione. Ci aiutiCristo, figlio della Vergine e sposo delle vergini, nato fisicamente daun grembo verginale, sposato misticamente con nozze verginali. Setutta la Chiesa una vergine fidanzata a un sol uomo, il Cristo 4

    (come si esprime l'Apostolo), quale non dovr essere l'onore chemeritano quelle persone che custodiscono anche nel corpol'integrit che tutti i credenti conservano nella fede! La Chiesaricopia gli esempi della madre del suo Sposo e del suo Signore, ed, anche lei, madre e vergine. Se infatti non fosse vergine, perchtanto preoccuparci della sua integrit? E, se non fosse madre, di chisarebbero figli coloro ai quali rivolgiamo la parola? Maria mise almondo fisicamente il capo di questo corpo; la Chiesa generaspiritualmente le membra di quel capo. Nell'una e nell'altra la

    verginit non ostacola la fecondit; nell'una e nell'altra la feconditnon toglie la verginit. La Chiesa , tutt'intera, santa nel corpo enell'anima, ma non tutta intera vergine nel corpo, anche se lo nell'anima. Di quale santit non dovr dunque rifulgere in quellesue membra che conservano la verginit nel corpo e nell'anima?

    Parentela di sangue e parentela spirituale.

    3. 3. Un giorno - racconta il Vangelo - la madre e i fratelli di Ges

    (cio i suoi cugini) si fecero annunziare, ma rimasero fuori casaperch la folla non permetteva loro di avvicinarsi [al Maestro]. Gesusc in queste parole: Chi mia madre? e chi sono i miei fratelli? Estendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: Ecco i miei fratelli!Poich, chiunque fa la volont del Padre mio, questi mio fratello emadre e sorella 5. Ci insegnava con questo ad attribuire piimportanza al nostro parentado spirituale che non a quello carnale.Ci insegnava a ritenere beata la gente, non per i vincoli di parentelao di sangue che vanta con persone giuste e sante, ma perch,attraverso l'obbedienza e l'imitazione, si adeguano al loroinsegnamento e alla loro condotta. Proprio come Maria, la quale, sefu beata per aver concepito il corpo di Cristo, lo fu maggiormenteper aver accettato la fede nel Cristo. A quel tale, infatti, che avevaesclamato: Beato il grembo che ti ha portato!, il Signore replic:Beati sono, piuttosto, coloro che ascoltano la parola di Dioe laosservano 6. Si sa di certi fratelli di Ges (cio suoi parenti difamiglia), che non credettero in lui. A costoro cosa giov la

    parentela che li univa a Cristo? E cos anche per Maria: di nessunvalore sarebbe stata per lei la stessa divina maternit, se lei il

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    3/56

    Cristo non l'avesse portato nel cuore, con una sorte pi fortunata diquando lo concep nella carne.

    Prototipo delle vergini Maria, vergine per libera scelta.

    4. 4. La verginit di Maria fu certamente molto gradita e cara [alSignore]. Egli non si content di sottrarla - dopo il suoconcepimento - a ogni violazione da parte dell'uomo, e cosconservarla sempre incorrotta. Gi prima d'essere concepito vollescegliersi, per nascere, una vergine consacrata a Dio, comeindicano le parole con le quali Maria replic all'Angelo che leannunziava l'imminente maternit. Come potr accadere una talcosa - disse - se io non conosco uomo?7. E certo non si sarebbe

    espressa in tal modo se prima non avesse consacrato a Dio la suaverginit. Ella si era fidanzata perch la verginit non era ancoraentrata nelle usanze degli ebrei; ma s'era scelta un uomo giusto,che non sarebbe ricorso alla violenza per toglierle quanto avevavotato a Dio, che anzi l'avrebbe protetta contro ogni violenza. Chese nella sua risposta ella si fosse limitata a dire: Come accadrquesto?e non avesse aggiunto:poich non conosco uomo, anche inquesto caso le sue parole non sarebbero certo state una richiestad'informazioni sul come avrebbe messo al mondo il figlio che le

    veniva promesso, qualora sposandosi non avesse escluso ogni usodel matrimonio. L'obbligo di restare vergine poteva anche esserleimposto dall'esterno, affinch il Figlio di Dio assumesse la forma diservo con un miracolo degno dell'evento. Ma non fu cos: fu leistessa a consacrare a Dio la sua verginit quando ancora nonsapeva chi avrebbe concepito. E cos sarebbe stata di esempio allesante vergini, e nessuno avrebbe mai potuto credere che laverginit una prerogativa di colei che aveva meritato la feconditsenza il concorso dell'uomo. In tal modo questa imitazione dellavita celeste da parte di persone rivestite di corpo mortale e fragilecominci ad esistere in forza d'una promessa, non di unaimposizione; d'un amore che sceglie, non d'una necessit che rendeschiavi. E cos Cristo, nascendo da una vergine che aveva deciso direstare vergine quando ancora non sapeva chi sarebbe nato da lei,mostr che preferiva intervenire all'approvazione della verginitpiuttosto che ad impartirne il comando; e per questo motivo volleche, anche in colei che gli avrebbe somministrato la forma di servo,

    la verginit fosse di libera scelta.Fratello, sorella e madre di Cristo.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    4/56

    5. 5. Le sante vergini non debbono rammaricarsi se, conservando laverginit, non possono diventar madri in senso fisico. Caso unico,infatti, in cui fu conveniente che la verginit partorisse fu quello dichi, nella sua nascita, non avrebbe dovuto avere l'eguale. Del resto,

    il parto di quella Vergine singolare e santa una gloria di tutte lesante vergini: esse sono, in Maria, madri del Cristo, a condizioneper che facciano la volont del Padre. infatti a questo titolo cheMaria madre di Cristo in senso pi encomiabile e felice, secondola parola evangelica sopra ricordata: Chi fa la volont del Padremio, che nei cieli,costui mi fratello e sorella e madre 8. Elencatutti questi vincoli di parentela, ma, trattandosi del popolo deiredenti, li presenta elevati all'ordine soprannaturale, cio riferiti ase stesso. Egli ritiene per fratelli e sorelle i santi e le sante con i

    quali condivide l'eredit celeste. Sua madre la Chiesa universale,in quanto, mediante la grazia divina, genera le sue membra, cio isuoi fedeli. Inoltre, di ogni anima devota si pu dire che essa madre di Cristo, nel senso che, facendo la volont del Padre,mediante la carit - che virt fecondissima - d la vita a tutticoloro in cui imprime la forma di Cristo 9. Quanto a Maria, essaademp la volont del Padre; e in tal modo, se fisicamente fusoltanto madre di Cristo, spiritualmente gli fu sorella e madre.

    Parallelo fra Maria e la Chiesa.

    6. 6. Maria stata l'unica donna ad essere insieme madre evergine, tanto nello spirito come nel corpo. Spiritualmente per nonfu madre del nostro capo, cio del nostro Salvatore, dal qualepiuttosto ebbe la vita, come l'hanno tutti coloro che credono in lui(anche lei una di questi!), ai quali si applica giustamente il nomedi figli dello sposo 10. invece senza alcun dubbio madre delle suemembra, che siamo noi, nel senso che ha cooperato mediantel'amore a generare alla Chiesa dei fedeli, che formano le membra diquel capo. Per quanto invece concerne il suo corpo, essa la madreproprio del capo. Era infatti necessario che il nostro capo, con uninsigne miracolo, prendesse la carne da una vergine, per significareche nell'ordine soprannaturale le sue membra sarebbero dovutenascere da una vergine, cio dalla Chiesa. Dunque, soltanto Mariafu madre e vergine nello spirito e nel corpo: madre di Cristo,vergine di Cristo. La Chiesa, nei santi cui riservato il possesso del

    Regno dei cieli, , tutta intera, madre di Cristo e vergine di Cristo,nell'ordine spirituale; fisicamente per non tutta intera vergine emadre. In certuni soltanto vergine di Cristo, in certi altri

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    5/56

    soltanto madre, ma non di Cristo. Spiritualmente infatti si pu direche sono madri di Cristo tanto le donne sposate quanto le verginiconsacrate a Dio, purch siano sante, cio ornate di santi costumi especialmente della carit, cheprocede da cuore puro, coscienza

    buona e fede sincera11

    , e facciano la volont del Padre celeste.Nell'ordine naturale, invece, delle donne maritate non si pu direche, generando figli, divengano madri di Cristo ma solo di Adamo.Ed per questo - perch cio sanno cosa hanno generato - cheesse si affrettano a portare ai sacramenti i loro figli, affinch,ricevendone gli effetti salutari, diventino membra di Cristo.

    Generare figli non equivale a generare cristiani.

    7. 7. Ho detto questo prevedendo possibili attacchi delle personemaritate con prole contro le vergini rimaste incorrotte. Rifacendosi,infatti, a Maria, esse potrebbero ragionare cos: " Maria ebbe nelcorpo le due prerogative, della verginit e della fecondit: rimaseintatta ed ebbe prole. Noi non abbiamo potuto partecipare, tutte, aquesto duplice privilegio, ma ce lo siamo diviso a met: voi nepossedete la verginit, noi la maternit. Per voi, la verginit cheavete conservata vi consola della mancanza di prole; per noi, ivantaggi della figliolanza bilanciano la perdita dell'integrit

    verginale ". Un tal modo di ragionare delle spose cristiane neiriguardi delle sacre vergini si potrebbe, su per gi, lasciar correrese esse effettivamente generassero dei cristiani, e se la fecondit diMaria, a parte la prerogativa della verginit, non avesse altroelemento di superiorit se non quello d'aver generato lei il capo delcorpo mistico, le altre invece solo le membra di quel capo. Tuttavia,anche ammesso che a pronunciare tali parole siano persone che simaritino e si diano ai loro uomini per l'unico ed esclusivo fine d'averfigli, e, quanto ai loro figli, esse non si preoccupino d'altro se nonche divengano cristiani - e di fatto ce li rendano non appena loropossibile -, resta sempre vero che dalle viscere materne nonnascono dei cristiani ma

    ci diventano solo in un secondo momento: quando cio li rigenerala Chiesa, che spiritualmente la madre delle membra di Cristo,come anche ne , spiritualmente, la vergine sposa. A questo partosanto concorrono anche le madri cristiane, se, non avendo generatodei cristiani, procurano che i figli diventino ci che esse riconosconodi non aver potuto partorire. E il loro contributo si colloca l dove

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    6/56

    anche loro sono vergini e madri di Cristo: nell'ambito, cio, dellafede, che mediante la carit si esplica in opere buone 12.

    La verginit pi eccellente del matrimonio per il suo

    carattere sacro.8. 8. Nessuna fecondit carnale pu essere messa a confronto conla verginit consacrata, considerando anche solo la verginit fisica.La quale, se degna di onore, non lo per se stessa, in quantotale, ma per il fatto d'essere consacrata a Dio, e quindi, anche sepraticata nel corpo, il motivo per cui la si pratica un motivoreligioso e di ordine spirituale. Per cui anche la verginit del corpo un valore spirituale: in quanto cio la si promette e la si custodisce

    mediante le virt della continenza e della piet. A quel modo,infatti, che nessuno commette atti impuri se prima con l'anima nonne ha concepito il cattivo proposito, cos nessuno conserva lapurezza del corpo senza aver ben radicata nell'anima la virt dellacastit. , questo, il caso della castit coniugale. Essa si pratica nelcorpo, ma una virt dell'anima, non del corpo, poich per ildominio e il controllo esercitato dall'anima che si esclude ognirapporto carnale che non sia con il proprio coniuge. A maggiorragione, quindi, occorrer annoverare fra i valori spirituali pi

    elevati quella continenza per la quale si conserva l'integrit dellacarne e la si consacra con voto al Creatore delle anime e dei corpi.

    Donare figli alla Chiesa non compensa la perdita dellaverginit.

    9. 9. Non si pensi che, al presente, la perdita della verginit siacompensata dalla fecondit carnale, nemmeno in quelle madri chedal matrimonio non si ripromettono altro all'infuori della prole che

    intendono consacrare al Signore. Nei tempi prima di Cristo, invece,e in ordine alla sua venuta, fu necessario che la famiglia umana sipropagasse diventando un popolo numeroso e, in un certo senso,anche profetico. Oggi non pi cos: oggi che da tutte le famiglieumane e da ogni nazione dato raccogliere delle membra di Cristoperch divengano popolo di Dio e cittadini del Regno dei cieli. Oggichi in grado di capire il valore della verginit consacrata, veda dicapirlo 13; e soltanto chi non riesce a contenersi vada a nozze 14.Ponete il caso di una donna ricca che voglia spendere delle grandisomme in quell'opera di bene che riscattare gli schiavi, di diversanazionalit, e farne dei cristiani. Riuscirebbe senz'altro a generare a

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    7/56

    Cristo pi membra che non qualsiasi madre, per quanto feconda lasi voglia supporre. Tuttavia non vorr certo paragonare il suodenaro con la funzione e il pregio della sacra verginit. Anzi, sefosse un valore sufficiente a compensare la perdita della verginit

    l'aver figli da far diventare cristiani, ci potrebbe essere un sistemaancor pi redditizio: esigere cio una bella somma per la perditadella propria verginit e, attraverso il ricavato, riscattare molti emolti bambini da far battezzare, pi di quanti non se ne potesseroavere mediante la pi prolifica maternit.

    10. 9. La quale supposizione , evidentemente, quanto di piinsensato si possa dire. Per cui, si tengano pur caro le donnecristiane, se sposate, il bene del loro matrimonio (del quale

    abbiamo trattato a sufficienza in un altro volume). Ma onorino nellesacre vergini un bene superiore a quello che posseggono loro: comedel resto gi sono solite fare. E questo l'argomento dell'operapresente.

    Un'altra ragione inconsistente.

    10. 10. Le persone sposate non debbono stabilire confronti dimerito fra se stesse e coloro che praticano la continenza, nemmeno

    in base al fatto che proprio dalle nozze nascono le vergini. Questonon dipende dalle nozze ma dalla natura. Tale , infatti, per divinaistituzione, l'ordine naturale che da ogni rapporto carnaleconsumato fra i due sessi (non importa se legittimo e onesto ovverosconveniente e proibito), qualora ne nasca una femmina, questadebba essere vergine, ma non certo una sacra vergine... Si nascepertanto vergini anche da uno stupro; vergini sacre non nascononeppure dal matrimonio legittimo.

    La vergine e la vergine consacrata.

    11. 11. Se noi onoriamo le vergini, non perch siano vergini maperch sono vergini consacrate a Dio con la virt della continenza.Non vorrei dire una sciocchezza, ma a me sembra che una donnasposata si trovi in una condizione pi felice rispetto a una vergineche voglia maritarsi. La prima ha raggiunto ci che l'altra ancoraricerca, specialmente se non ancora nemmeno fidanzata. Laprima cerca di piacere a quell'unico al quale s' donata; l'altra,

    nell'incertezza del consorte cui dovr donarsi, cerca di piacere amolti, e la purit del suo pensiero salvaguardata soltanto dal fatto

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    8/56

    che, fra i molti, lei non va in cerca d'un adultero ma d'un maritolegittimo. Veramente superiore alla donna sposata la vergine che,ricercando l'amore dell'Unico scelto fra molti, non si espone ai moltiper cattivarne l'affetto, n deve adattarsi alle esigenze dell'uomo

    che si scelto, immergendosi in pensieri di mondo, sul comepiacere al marito 15. La vergine propriamente detta l'innamoratadelpi bello tra i figli dell'uomo 16; colei che, non avendo potutoconcepirlo, come Maria, fisicamente, l'ha concepito col cuore e gliha conservato intatta la propria carne.

    Madre delle vergini, la Chiesa.

    12. 11.Una tal sorta di vergini non fu mai prodotto di fecondit

    carnale; non pu essere prole di carne e di sangue. Se si vuolsapere chi ne sia la madre, lo la Chiesa. Le sacre vergini non legenera se non quella vergine sacra che fu sposata a un sol uomo,Cristo, al quale ha da essere presentata pura 17. Da questa Chiesa,che nello spirito tutta intera vergine e nel corpo lo sololimitatamente a certi individui, nascono le vergini sacre, che sonovergini nel corpo e nello spirito.

    Dignit del matrimonio.

    12. 12. Ha senza dubbio il matrimonio il suo valore positivo: nonquello di procreare figli, ma quello d'una procreazione onesta,legittima, casta e socialmente ordinata; quello della educazione checon perseveranza viene impartita alla prole in ordine alla salvezza;quello della fedelt e della convivenza, vicendevolmente rispettate,con l'esclusione di ogni profanazione del sacramento delmatrimonio.

    La verginit non ordinata a finalit terrene.13. 12. Ma tutto questo rimane nell'ambito dei doveri e deivantaggi umani. Al contrario, l'integrit verginale e l'astensione daogni rapporto sessuale praticata in virt della continenza sono dotiangeliche, testimonianza della incorruttibilit eterna attuata in unacarne corruttibile. A questa verginit si inchini ogni umanafecondit, come pure ogni castit praticata nel matrimonio. Laprima non un successo delle capacit [dell'uomo], la seconda non

    cosa che rimanga in eterno. La fecondit carnale non effetto dilibera scelta, la castit coniugale non roba di cielo. E senzadubbio, in quell'immortalit che sar partecipata da tutti gli eletti,

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    9/56

    avranno grandi privilegi coloro che, anche nella carne, posseggonoqualcosa che non carnale.

    13. 13. Dicono una colossale sciocchezza coloro che ritengono

    essere la continenza un bene necessario non al conseguimento delRegno dei cieli ma solo in relazione alla vita presente. Per loro, levergini e quanti fanno professione di continenza starebbero beneperch esenti dalle numerose e pressanti cure a cui soggiacciono lepersone sposate. Il vantaggio della rinuncia al matrimonioconsisterebbe solo nel non essere gravati dalle ansiet della vitapresente, senza alcun vantaggio per la vita avvenire. Per nonfigurare come autori di questa scemenza, sorta dalla vacuit delloro cuore, mettono in ballo le parole dell'Apostolo: Quanto alle

    vergini, non ho precetti da parte del Signore; voglio solo darvi unconsiglio, come uno che da Dio ha conseguito misericordia s daessere fedele. Ritengo pertanto che ci sia un bene a causa dellanecessit attuale, poich veramente un bene per l'uomo esserecos 18. Dicono: " Ecco un testo ove l'Apostolo asseriscechiaramente che ci un bene in relazione ai gravami della vitapresente, non in vista dell'eternit futura ". Come se l'Apostolopotesse interessarsi delle situazioni e istanze della vita presentesenza aver di mira il futuro e come provvedervi nella maniera piadeguata, egli, la cui attivit tutta intera non mirava ad altro se nona chiamare gli uomini alla vita eterna.

    Alla verginit promessa una gloria speciale.

    14. 14. Ci sono, nella vita presente, delle implicazioni che occorreevitare: quelle cio che ostacolano in qualche modo ilconseguimento dei beni futuri. Cos, nella vita coniugale, il doverpensare alle cose del mondo: vale a dire, per l'uomo, come

    contentare la moglie e, per la donna, come contentare il marito.Non che siano cose inconciliabili col Regno di Dio, come invece losono i peccati. Questi si debbono evitare non in forza d'un sempliceconsiglio ma per un precetto divino, al quale se non si obbedisse cisi meriterebbe la condanna. L invece soltanto questione di quelsovrappi che si potrebbe conseguire nel Regno di Dio se sipensasse maggiormente a piacere al Signore, e che risulter tantopi scarso quanto meno l'uomo, impedito dalle cure della famiglia,vi avr pensato. Perci dice: Circa la verginit non hoprecetti daparte del Signore 19. Se, dunque, vero che quando uno nonesegue un comando colpevole e merita castigo, ne segue che, se

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    10/56

    a non maritarsi e a non ammogliarsi non si fa peccato (sarebbevietato con un comando se fosse peccato), non ci debbono esserecomandi del Signore in fatto di verginit. Ma evitare i peccati oconseguirne il perdono non tutto: da raggiungersi la vita eterna.

    Ora, in questa vita eterna c' una gloria particolare cui nonparteciperanno tutti coloro che vivranno eternamente, ma sarriservata a pochi. In ordine a tale gloria poca cosa una vitaimmune da peccati; occorre far voto, a colui che ce ne ha liberati,d'un qualcosa che, a non consacrarglielo, non sarebbe stato colpa,mentre gran merito avergliene fatto voto e aver mantenuto lapromessa. Dice: Vi do un consiglio, come uno che da Dio haricevuto la grazia d'essere uno di sua fiducia 20. Non debbo sottrarreagli altri un consiglio, ritenuto sinceramente utile, io che, se sono

    degno di fede, lo sono non per i miei meriti ma per la misericordiadi Dio. Ritengo pertanto che questo sia un bene a motivo dellanecessit presente. Significa: Quanto vi ho detto delle vergini - aproposito delle quali non ho una prescrizione del Signore ma vogliodarvi un consiglio - ecco cos' che io ritengo un bene a motivo dellanecessit attuale. Conosco bene infatti quali siano le cure cheimpone il tramestio della vita presente, a cui sono asservite lepersone unite in matrimonio. Queste hanno certamente meno agiodi pensare alle cose di Dio, meno, cio, di quanto occorrerebbe perconseguire quella gloria speciale che non sar di tutti coloro chearrivano alla vita e alla salvezza eterna. Come - infatti - una stelladifferisce dall'altra in splendore, cos sar nella resurrezione deimorti21. Per cui bene che l'uomo rimanga cos 22.

    La verginit, ideale consigliato, non imposto.

    15. 15. Un po' pi avanti l'Apostolo soggiunge: Se sei sposato, noncercare di sciogliere il tuo matrimonio; se invece non lo sei, non tisposare 23. Di questi due suggerimenti, il primo un precetto, enon lo si pu trasgredire. Non infatti ammesso rimandare lapropria moglie, se non per motivo di fornicazione, come dice ilSignore nel Vangelo 24. L'altro, cio di non sposarsi qualora si siaancora celibi, un consiglio, un parere, non una prescrizione. Ci sipotrebbe, quindi, sposare, ma meglio non farlo. Seguita infatti:Se ti sposi, non fai peccato; e se una ragazza si marita, nonpecca 25. Alla prima frase, cio dove diceva: Se sei sposato, non far

    divorzio, non aggiunge: Se lo fai, non peccato. Aveva infatti dettopoco prima:A coloro che sono uniti in matrimonio comando, non io,ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito, e, se si

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    11/56

    separa, ha da restare senza nuove nozze, anzi, ha da riconciliarsicol suo sposo. Pu infatti capitare che una donna si debba separarenon per colpa sua ma per causa del marito. E poi prosegue: L'uomonon ripudi la moglie 26. , anche questo, un comando del Signore,

    per cui Paolo non aggiunge: Se la ripudia non pecca. Trattandosiinfatti d'un precetto divino, non eseguirlo peccato. Non unconsiglio, rifiutando il quale consegui un bene minore ma non faipeccato. Vengono poi le parole: Se sei senza moglie, non sposarti.Siccome non sono un precetto con cui si imponga di fuggire unmale, ma un consiglio in vista d'un bene maggiore, soggiungesubito: Ma se ti sposi, non fai peccato, e non fa peccato unaragazza quando vada a marito.

    La " tribolazione della carne ".

    16. 16. Aggiunge Paolo: Costoro per avranno le tribolazioni dellacarne, mentre io voglio esservi indulgente. Esorta in questamaniera alla pratica della verginit e della perpetua continenza, equasi quasi parrebbe distogliere dallo sposarsi. Il suo dire per misurato, come si conviene in una cosa non cattiva o illecita masoltanto onerosa e molesta. Infatti, una cosa abbandonarsi allasregolatezza carnale, e un'altra subire le molestie della carne. Nel

    primo caso si commette colpa, nel secondo solo questione difastidio da tollerare: di quei fastidi che, normalmente, l'uomo nonrifugge nell'adempimento del proprio dovere anche il pi onesto.Comunque, all'et nostra, quando la propagazione della specie nonriveste pi la funzione di servizio al Cristo venturo nella carne,sobbarcarsi al peso di questa tribolazione carnale che l'Apostolopredice ai coniugati proprio da insipienti: a meno che non si trattidi persone talmente incapaci di continenza che, sotto la furia delletentazioni diaboliche, cadano in peccato e incorrano nelladannazione. Che se poi dice, l'Apostolo, di voler essere indulgenteverso coloro cui predice tale tribolazione, non mi viene, per ilmomento, spiegazione migliore di questa: che, cio, egli non vuolmanifestare n descrivere in termini chiari quale sia in realt latribolazione della carne che predice a chi sceglie la vita nelmatrimonio. Sono i sospetti e le gelosie fra coniugi, la procreazionee il mantenimento dei figli, i timori e le lacrime della vedovanza. C'infatti persona sposata che non sia soggetta e, talora, sconvolta da

    simili angustie? Senza per che abbiamo ad esagerarle; poich nonconviene che noi siamo intolleranti l dove l'Apostolo ritenneopportuno usare indulgenza.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    12/56

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    13/56

    dottrina sana: scegliere i doni maggiori senza condannare i minori. un valore pi grande la verit di Dio contenuta nella Scrittura diDio, che non la verginit dell'uomo, di qualsiasi uomo, la posseggaegli nella mente o nella carne. Si ami pure ci che casto, ma non

    si rinneghi, per questo, la verit. Se uno, infatti, ritiene che lalingua d'un apostolo non sia rimasta vergine da menzogna propriomentre raccomanda la verginit del corpo, quale sar il male chenon oser pensare anche circa la propria carne? Coloro, pertanto,che scelgono il bene della verginit debbono in primo luogo e al disopra di tutto essere convinti in maniera assoluta che le sacreScritture non contengono menzogne. Ne seguir che saranno vereanche le parole: Se ti ammogli, non pecchi; e se si sposa unagiovane, non pecca 32. Non debbono pensare che il pregio,

    innegabilmente grande, della verginit venga sminuito se ilmatrimonio non un peccato. Tutt'altro! Se infatti una personarimane vergine, non per il timore della pena in cui sarebbe incorsasposandosi ma per il desiderio di una corona pi onorifica che speraconseguire ricusando le nozze, questo le sar senza dubbio motivoper attendersi fiduciosamente una palma di gloria maggiore. Quantipertanto decidono di non contrarre matrimonio, non fuggano lenozze come una sentina di peccati, ma trasvolino il colle d'un beneminore per andare a riposarsi sul monte della continenza, che unbene maggiore. Chi risiede su quel primo colle ha una legge chenon gli permette d'allontanarsene quando vorrebbe: difatti ladonna, finch vive suo marito, legata 33. Da l si passa, vero,come per un gradino, alla continenza vedovile; ma, quanto allacontinenza verginale, il matrimonio bisogna o scansarlo nonaccettando le richieste degli uomini, ovvero scavalcarlo medianteuna scelta che prevenga tutte le altre provenienti da uomini.

    Confronto fra due errori diametralmente opposti.19. 19. Non si pensi che i due stati di vita, buono l'uno, migliorel'altro, siano premiati con eguali ricompense. A evitare una taleconclusione, abbiamo polemizzato contro coloro che interpretano leparole dell'Apostolo: Ritengo che ci sia un bene a motivo dellanecessit presente 34nel senso che la verginit vantaggiosa sololimitatamente alla vita presente, non in vista del Regno dei cieli.Secondo costoro, la persona che ha fatto la scelta di questo bene

    superiore, nella vita eterna non otterrebbe niente di pi rispetto aglialtri. Sviluppando la trattazione di questo tema eravamo poi giuntialle parole dell'Apostolo: Costoro avranno la tribolazione nella

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    14/56

    carne, ma io voglio usarvi indulgenza 35. Ma qui abbiamo incontratoaltri tipi ancor pi reazionari. Costoro non solo non riconoscono allenozze la stessa dignit della continenza verginale, ma anzi lecondannano assolutamente. Sono, tutt'e due, errori gravi: porre le

    nozze sullo stesso livello della verginit consacrata, e condannare lenozze. Questi due errori, muovendosi oltre misura in direzioniopposte e non volendo conservare il giusto mezzo della verit, sitrovano in netto contrasto fra loro. Noi, al contrario, e per validiargomenti d'ordine razionale e per l'autorit delle Scritture divine,siamo convinti che le nozze non sono affatto un peccato, ma nonosiamo equipararle in dignit n alla continenza delle vergini enemmeno a quella delle vedove.

    20. 19. Certuni, invaghiti della verginit, pretesero di poterabominare le nozze, quasi fossero un adulterio. Altri, per difendereil matrimonio, non ammisero alcuna superiorit o differenza dimerito fra la continenza perpetua e la castit coniugale. Come se ipregi di una Susanna potessero sminuire la dignit di Maria, o,viceversa, la maggiore dignit di Maria dovesse coinvolgere unariprovazione per Susanna.

    L'onest delle nozze inculcata dalla Bibbia, sempre verace.

    20. 20. Assurdo, quindi, che le parole: Io per vi uso indulgenza 36,dette dall'Apostolo alle donne sposate o in procinto di sposarsi,equivalgano a un rifiuto di precisare la pena che nell'altra vita sarinflitta alle persone sposate. Sarebbe come se Paolo volesse spedireall'inferno colei che Daniele liber da una condanna temporale. Ocome se la vita coniugale e la fedelt, per la quale Susanna preferesporsi alla morte sotto la falsa accusa di adulterio, potesserodiventare motivo di condanna dinanzi al tribunale di Cristo. Lei

    diceva: meglio per me cadere [innocente] nelle vostre manianzich peccare dinanzi a Dio 37. Ma questo ragionamento sarebberisultato assurdo se poi Dio l'avesse non liberata, per averconservato la castit coniugale, ma condannata per essersi unita inmatrimonio. Ma la castit coniugale ha in sua difesa, contro ognisorta di detrattori e di denigratori, la sacra Scrittura e la sua verit.E ogni volta che s'interviene a difenderla, Susanna che vieneancora difesa dallo Spirito Santo contro falsi testimoni e vieneliberata dalla colpa falsamente attribuitale. E questo con risonanzaancora pi grande. Allora infatti si incriminava una sola persona,adesso tutta la categoria delle sposate; allora si esigeva la pena a

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    15/56

    causa d'un adulterio occulto e inesistente, adesso si intenta unprocesso contro l'istituzione stessa del matrimonio, regolare epalese. E l'accusa, allora lanciata contro una sola donna, si basavasu affermazioni di vecchi depravati; oggi sono sotto accusa tutti i

    mariti e tutte le mogli, per una sentenza che l'Apostolo si sarebbe(nientemeno!) rifiutato di pronunziare. Dicono infatti: La vostracondanna non ha voluto esprimerla, ma l'ha sottintesa nelle parole:Ma io vi uso indulgenza 38. Chi si sarebbe comportato cos? Coluiche un po' pi avanti aveva detto: Se prendi moglie non pecchi, ese una vergine si sposa non pecca 39. Come fate a vedere unacondanna del matrimonio nelle parole che egli per discrezione nondice, e a non riconoscere una apologia del matrimonio nelle paroletanto chiare che proferisce? Potr forse Paolo condannare tacendo

    uno che a chiare parole ha assolto? E non sarebbe pi leggeral'accusa, non dico di matrimonio ma anche di adulterio, lanciatacontro Susanna, che non l'accusa di falsit pronunziata contro unapostolo e la sua dottrina? Che fare di fronte a tanta minaccia?Convincerci che ugualmente sicuro e manifesto non doversiriprovare le nozze e la castit coniugale, come sicuro ed evidenteche la sacra Scrittura non pu contenere menzogne.

    Riepilogo delle argomentazioni precedenti.

    21. 21. Potrebbe obiettare qualcuno: Ma tutto questo cosa c'entracon la sacra verginit e la perpetua continenza, di cui si vuol farel'elogio nel presente trattato? Rispondo: In primo luogo - e loricordavo gi sopra - l'eccellenza dello stato verginale risultaaumentata se alla sua conquista si giunge non evitando un peccatoma lasciandosi alle spalle uno stato pur esso apprezzabile, qual lostato coniugale. Se cos non fosse - cio se la continenza perpetuasi abbracciasse per il solo fatto che le nozze sono peccato - nonoccorrerebbe tesserne elogi particolari: basterebbe non dirne male.In secondo luogo, quando si esorta la gente a tendere a questanobilissima meta, lo si fa non per adeguarsi a insegnamenti umanima per rispetto verso l'autorit divina della Scrittura. E allora lacosa riveste un peso tutt'altro che indifferente, n ci si pu passaresopra con leggerezza, per non dare ad alcuno l'impressione che siammettano delle falsit nella Scrittura stessa. Coloro che spingonole sacre vergini a seguire la loro vocazione condannando le nozze,

    fanno piuttosto opera di dissuasione che non di persuasione. Comepossono infatti ritenere per vero l'insegnamento che preferibilenon maritare una ragazza 40, se ritengono per falso quanto scritto

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    16/56

    poco avanti, e cio che chi la lascia sposare fa bene anche lui?Seinvece credono con fede assoluta alla sacra Scrittura quando parladell'onest delle nozze, incoraggiate dall'autorit e dalla veracitdella parola divina e rese da essa fervorose e fidenti, si

    muoveranno con passo spedito verso il loro ideale pi perfetto. Aquesto punto riteniamo d'aver detto abbastanza sul tema che cieravamo proposto e d'averlo dimostrato nei limiti del nostropossibile. Pertanto le parole dell'Apostolo: Ritengo questo essermeglio a motivo della necessit presente 41non debbono essereintese nel senso che le vergini consacrate siano, rispetto alle donnecristiane sposate, in una condizione di privilegio solo per quel checoncerne la vita presente, senza distinguersene in dignit quanto alRegno dei cieli e il mondo avvenire. Viceversa, le altre parole, dove

    alle persone che si orientano verso il matrimonio vien detto cheavranno la tribolazione nella carne o che si usa loro indulgenza 42,non bisogna intenderle quasi che le nozze siano un peccato, sullacui condanna l'Apostolo preferisce tacere anzich pronunziarsiapertamente. Di queste due sentenze si sono approfittati duemovimenti ereticali, fra loro diametralmente opposti: peccato perche non le abbiano capite! Della prima, ove si parla della necessitpresente, si sono fatti forti coloro che pretendono di porre sullostesso piano sposati e non sposati. Dell'altra, cio delle parole: Maio vi perdono, hanno abusato coloro che pretendono condannare ilmatrimonio. Noi per vogliamo restare fedeli alle sacre Scritture ealla sana dottrina; e quindi neghiamo che le nozze siano peccato,pur collocandole, nella scala dei valori, al di sotto della continenza,non solo verginale ma anche vedovile. Quanto alla necessitpresente delle persone sposate, diciamo che essa un ostacolo aconseguire il merito, non gi della vita eterna, ma di quella gloria edi quello splendore speciale che riservato alla continenza perfetta.

    Quanto alle nozze in se stesse, diciamo che, nell'era in cui viviamo,esse giovano solo a coloro che non riescono a contenersi. Efinalmente, se l'Apostolo non ha omesso di ricordare la tribolazionenella carne, che trae origine dall'amore carnale inerentenecessariamente alla vita matrimoniale abbracciata da chi non sacontenersi, l'ha fatto per ammonirci della vera realt delle cose, e,se non l'ha spiegato pi chiaramente, l'ha fatto per un riguardo allafragilit umana.

    un controsenso votarsi alla continenza perpetua per motiviesclusivamente temporali.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    17/56

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    18/56

    tutti capiscono questa parola. Ci sono infatti degli evirati che sonocos dalla nascita; e ce ne sono altri resi tali dagli uomini; ma ce nesono ancora di quelli che si sono mutilati loro stessi per il Regno deicieli. Capisca chi pu! 46Cosa poteva dire di pi vero e di pi

    chiaro? E chi lo dice Cristo, la Verit, la Potenza e la Sapienza diDio; e afferma che quanti si astengono dal matrimonio per motivisoprannaturali si rendono eunuchi per il Regno dei cieli. Come potrallora l'uomo, vano com', avere il coraggio, anzi l'empia temerit,di sostenere che chi abbraccia la continenza ha s il vantaggio disottrarsi a beghe e angustie che in questa vita esperimentano iconiugi, ma nel Regno dei cieli non conseguono nulla pi degli altri?

    Il " luogo segnalato " che Dio riserva ai vergini.

    24. 24. Di certi eunuchi parla il Signore per bocca del profeta Isaia.Dice che dar loro un luogo segnalato nella sua casa e dentro le suemura, molto pi distinto che non quello dei figli e delle figlie. E chisaranno mai costoro, se non quei tali che si sono resi eunuchi per ilRegno dei cieli 47? Poich, quanto agli altri eunuchi - ad esempio deinobili o dei re - che sono stati ridotti all'impotenza dagli uomini enon possono pi generare, sarebbe stato sufficiente, una voltadiventati cristiani e supposto che osservino la legge di Dio, ma

    conservano l'intenzione di sposarsi nei limiti loro consentiti, sarebbestato sufficiente (dico) porli sullo stesso piano di dignit che nellacasa di Dio occupano gli altri sposi cristiani: coloro cio che,generata la prole con atti leciti e senza mancare alla castit, laeducano nel timore di Dio e le insegnano di riporre in Dio ognifiducia. Non c'era bisogno d'assicurare loro un posto di privilegiorispetto ai figli e alle figlie. Essi, infatti, se non prendono moglie, lofanno per necessit fisica, non per virt dell'animo. Che sequalcuno, amante delle sottigliezze, s'ostinasse ancora a ritenereche il Profeta parli di questi eunuchi in senso materiale, mutilaticio nel loro corpo, anche in tale ipotesi e proprio da questo erroretrarrebbe un valido argomento la sentenza che abbiamoabbracciato. Vi si dice infatti che Dio preferisce questi eunuchi, nona gente che nella casa non rappresenta nulla, ma a coloro cheposseggono la dignit della gente sposata con figli. Quando infattidice: Dar ad essi un posto molto pi elevato 48, fa capire cheanche ai coniugi compete un certo grado di gloria; solo che molto

    inferiore. Ammettiamo dunque che la profezia annunzi l'esistenza,nella casa di Dio, di detti eunuchi nella carne, quali non esistevanonel popolo d'Israele. Constatiamo infatti che questi tali non

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    19/56

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    20/56

    faccia alla luce della verit l'oscuro della tua cattiveria? Perch, difronte a tanta limpidezza delle Scritture, cerchi le tenebre perinsidiare? Perch ai santi continenti prometti solo dei vantaggitemporali? Dar loro un nome eterno. Perch ti ostini a

    circoscrivere entro l'ambito di interessi terreni l'ideale di coloro chesi astengono da contatti carnali e che, in tanto se ne astengono, inquantopensano alle cose del Signore, come, cio, piacere a lui?Dar loro un nome eterno. Perch pretendi che si debba intenderelimitato a questa vita il Regno dei cieli, per il quale i santi eunuchi sisono volontariamente evirati? Dar loro un nome eterno. E se percaso volessi insistere nell'interpretare questo eterno nel senso di"durevole", aggiungo, sottolineo, ricalco: Non verr mai meno.Cosa cerchi ancora? Cosa dici ancora? Questo nome eterno,

    qualunque cosa esso sia, che viene promesso agli eunuchi di Dio,indica certamente una gloria loro propria e particolarmentesublime: una gloria che non sar comune a molti, anche se viventinello stesso Regno e nella stessa dimora [divina]. E pu darsi ancheche una tal gloria sia stata chiamata nome proprio perch distinguecoloro ai quali concessa da tutti gli altri.

    Comune, fra i santi, la vita eterna; diversa la gloria.

    26. 26. Ma allora - obiettano - cosa vuol dire quel denaro che,terminato il lavoro nella vigna, viene dato indistintamente a tutti,sia che abbiano lavorato fin dalla prima ora, sia che abbianolavorato un'ora sola 53? Cosa significa, se non un qualcosa che glieletti riceveranno tutti senza distinzione? E tale appunto la vitaeterna o il Regno di Dio, dove saranno tutti coloro che Dio hapredestinati, chiamati, giustificati, glorificati. necessario infattiche questo corpo corruttibile si rivesta di incorruzione, e questocorpo mortale si rivesta d'immortalit 54. Questo quel denaro,mercede di tutti. Tuttavia una stella differisce dall'altra insplendore; e cos sar anche nella resurrezione dei morti55. Questisono i diversi meriti che ciascun santo ha. Se quel denaro indica ilcielo, l'essere in cielo, ovviamente, comune a tutti gli astri; etuttavia altro lo splendore del sole, altro lo splendore della luna,altro lo splendore delle stelle 56. Se quel denaro indica la salute delcorpo, quando stiamo bene la salute comune a tutte le membra;e, se durasse fino alla morte, si troverebbe contemporaneamente e

    in uguale misura in tutte. E tuttavia Dio ha posto le membra,distribuendole nel corpo come ha voluto 57, perch non tutto ilcorpo fosse occhio, n tutto udito, n tutto odorato. Cos ogni

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    21/56

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    22/56

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    23/56

    29. 29. Ecco per, a un certo momento, l'Agnello incamminarsi peril sentiero della verginit. Come potranno seguirlo coloro cheirrimediabilmente hanno perso una tale prerogativa? L tocca a voiseguirlo, a voi, sue vergini. Voi seguitelo anche in questo, perch

    solo a questo titolo detto che potete seguirlo dovunque egli vada.Possiamo infatti esortare gli sposati a qualsiasi ideale di santit, incui seguire l'Agnello, eccettuato per quello che hanno perso inmodo irreparabile. Voi, dunque, seguitelo: mantenendo conperseveranza il voto che avete fatto con amore ardente. Finchpotete, datevi da fare per non perdere il dono della verginit,perch, una volta perso, non potreste far nulla per riacquistarlo. Viosserver la moltitudine dei fedeli, che in questo non pu seguirel'Agnello. Vi osserver senza invidiarvi; e, rallegrandosi con voi, in

    voi riavr quello che in s non ha pi. Infatti, se non potr cantarequel cantico che solo vostro, potr per ascoltarlo e gioire delvostro dono eccelso. Quanto, poi, a voi che lo canterete eascolterete (vi sar dato infatti d'ascoltare le vostre parole), voigioirete con maggiore felicit e regnerete con maggiore letizia. Unaletizia singolare, della quale tuttavia nessuno si rattrister,nemmeno chi non la possiede. Difatti, quell'Agnello che voi seguitedovunque vada non abbandoner coloro che non possono seguirlofin dove lo seguite voi. infatti un Agnello onnipotente, quello dicui parliamo: tale che, se preceder voi, non si allontaner daglialtri, quando Dio sar tutto in tutti79. E coloro che possederanno dimeno non dissentiranno da voi. Non ci saranno infatti sentimentid'invidia, ma solo delle diversit nella piena concordia. Fatevi,dunque, coraggio! Confidate, rafforzatevi, perseverate! Voi vi sieteconsacrate al Signore vostro Dio con perpetua castit. Orbene,mantenete i vostri voti80. Non per la vita attuale, ma per il Regnodei cieli.

    La verginit un'offerta volontaria.

    30. 30. Una parola anche a voi che ancora non avete fatto questovoto. Se potete capire, capite 81. Correte con perseveranza, affinchpossiate raggiungere la meta 82. Prendete ognuno le vostre offerteed entrate negli atri del Signore 83. Non per necessit, ma come chipu disporre liberamente della propria volont. Infatti non si pudire allo stesso modo: Non fornicare o: Non uccidere 84e: Non

    sposarti. I primi sono precetti, l'ultimo un'offerta. Se si compiequesta, si lodati; se invece non si rispettassero i primi, si sarebbecondannati. In quelli il Signore vi impone degli obblighi; in questo,

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    24/56

    se avrete sborsato qualcosa di pi, egli ve lo restituir al ritorno 85.Pensate a quel luogo insigne, qualunque cosa esso sia, entro le suemura, molto pi eccelso di quello dei figli e delle figlie 86. Meditatesu quel nome eterno. Chi potr spiegare di che nome si tratti?

    Qualunque esso sia, sar una realt eterna. Credendo, sperando,amando queste realt, voi avete rinunciato al matrimonio, nonperch fosse proibito, ma, bench vi fosse consentito, voi l'aveterifiutato per procedere oltre.

    Verginit e umilt.

    31. 31. Vi abbiamo esortato con tutta l'energia a tendere versol'ideale della verginit. Il quale, quanto pi eccellente e

    divinamente grande, tanto pi costituisce un richiamo alla nostrasollecitudine affinch diciamo, s, qualcosa sulla pregevolissimavirt della castit, ma ancor pi ci soffermiamo su quellamunitissima dell'umilt. Difatti, se a coloro che professano lacontinenza viene fatto di paragonarsi con gli sposati, subito siaccorgeranno che, secondo la Scrittura, questi sono inferiori a

    loro per l'opera, per la ricompensa, per la promessa e per il premio.In tal caso si dovranno ricordare di ci che scritto: Quanto pi sei

    grande, tanto pi umiliati in tutto, e troverai grazia presso Dio87

    .L'umilt di ciascuno, infatti, deve essere rapportata alla suagrandezza e al conseguente pericolo d'insuperbirsi: poich lasuperbia insidia maggiormente colui che si trova pi in alto.L'invidia poi segue la superbia come figlia pedissequa: la superbiala genera molto precocemente, anzi, mai si trova senza tale prole ecompagna. E cos, attraverso questi due mali, la superbia el'invidia, si rende presente il diavolo. Non per niente infatti propriocontro la superbia, madre dell'invidia, principalmente lotta tutta

    l'ascesi cristiana. Questa insegna l'umilt, con la quale si conseguee si custodisce la carit, di cui sta scritto: La carit non invidiosa.E, come se gli andassimo a chiedere il motivo per cui non invidiosa, subito aggiunge: La carit non si gonfia 88. come sedicesse: Non invidiosa perch non superba. Il Maestrodell'umilt, Cristo, cominci con l'annientare se stesso prendendo laforma di schiavo, diventando simile agli uomini e, quanto all'aspettoesterno, riscontrato effettivamente come un uomo. Umili sestesso, facendosi obbediente fino alla morte, e morte di croce 89.Quanto poi alla sua dottrina, chi potr spiegare con linguaggiosemplice con quanta solerzia ci inculchi l'umilt e come insista

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    25/56

    fortemente nel comandarla? E chi riuscir a raccogliere tutte letestimonianze che illustrano questo argomento? Per portare atermine una tale impresa o solo per provarci, occorrerebbe scrivereun libro a parte proprio sull'umilt. Mentre l'argomento di

    quest'opera un altro: e dell'umilt ci si occupa solo perch da unbene cos grande deve, con ogni cura, essere tenuta lontana lasuperbia.

    Lezioni sull'umilt tratte dal Vangelo.

    32. 32. Dell'insegnamento di Cristo sull'umilt riporter pochetestimonianze: quelle che il Signore si degner farmi ricordare eche, probabilmente, saranno sufficienti a chiarire l'argomento che

    mi sono proposto. Il discorso che egli tenne ai discepoli all'iniziodella sua missione, e che il pi lungo, comincia cos: Beati i poveridi spirito, perch di essi il Regno dei cieli90. Senza alcun dubbio,questi poveri sono gli umili. Se poi lod calorosamente la fede diquel centurione e disse di non averne trovata altrettanta in Israele,fu perch egli aveva creduto con umilt cos profonda da asserire:Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto 91. questo il motivoper cui Matteo pu dire che il centurione and lui stesso da Ges,mentre Luca dichiara apertamente che non fu lui ad andarci ma vi

    invi alcuni amici 92. Con la sua umilt piena di fede, eglipersonalmente si avvicin al Cristo pi di coloro che aveva mandati.Da qui il detto del Profeta: Il Signore altissimo: egli guarda conamore le cose umili, mentre osserva da lontano le cose elevate 93.Certamente come non avvicinabili. Non diverso il caso della donnacananea, a cui dice: O donna, grande la tua fede! ti sia fattocome desideri94. Prima l'aveva chiamata cane, e le aveva rispostoche non poteva darle il pane dei figli 95. Ma lei, accettando conumilt il rifiuto, aveva replicato: S, Signore! anche i cani mangianole briciole che cadono dalla mensa dei padroni96. Con unaprofessione di umilt merita quello che non aveva ottenuto conl'insistenza del suo gridare 97. Ci viene, ancora, proposto l'esempiodi quei due uomini che pregano nel tempio, uno fariseo, l'altropubblicano 98: parabola detta per coloro che si credono giusti edisprezzano gli altri, e nella quale alla enumerazione dei meritiviene chiaramente preferita la confessione dei peccati. Il fariseoringraziava il Signore per delle cose che lo riempivano di

    soddisfazione. Ti ringrazio -diceva -perchnon sono come gli altriuomini, ingiusti, rapaci, adulteri, e nemmeno come questopubblicano. Digiuno due volte la settimana; pago le decime di tutto

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    26/56

    ci che possiedo. Il pubblicano, invece, se ne stava in lontananza enon ardiva neppure alzare gli occhi al cielo, ma si percuoteva ilpetto dicendo: O Dio, sii propizio a me peccatore. Segue lasentenza divina: In veritvi dico: Il pubblicano usc dal tempio

    giustificato, molto pi che non il fariseo. E si allega anche il motivodella giusta sentenza: Chi si esalta sar umiliato; chi si umilia saresaltato 99. Pu capitare che qualcuno eviti effettivamente il male etrovi in se stesso dei beni veramente positivi, per i quali si senteobbligato a ringraziare il Padre dei lumi, da cui trae origine ognigrazia segnalata, ogni dono perfetto 100. Ci non di meno, costuinon pu incontrare l'approvazione divina, e proprio per il vizio dellasuperbia: se, cio, orgogliosamente insulta, anche con il solopensiero - che certamente Dio conosce -, gli altri peccatori,

    specialmente quelli che confessano i loro peccati nella preghiera. Acostoro infatti non si deve il rimprovero superbo, ma lacomprensione che non fa disperare. C' poi l'episodio dei discepoliche discutevano fra loro chi fosse il pi grande. Perch mai ilSignore mise avanti ai loro occhi un fanciullo piccolo piccolo e disse:Se non sarete come questo bambino, non entrerete nel Regno deicieli101? Non fu forse per inculcare efficacemente l'umilt, ponendoin essa il merito della grandezza? E quando i figli di Zebedeo gliesposero il desiderio di sedere al suo fianco nei seggi celesti, nonrispose che pensassero piuttosto a bere il calice della passione 102-come lui, che umili se stesso fino alla morte e morte di croce 103-anzich presentare la superba richiesta d'essere preferiti agli altri?E cosa insegnava, con questo, se non che avrebbe dato la gloriasoltanto a coloro che prima l'avessero seguito come maestro diumilt? Stando per affrontare la passione, lav i piedi ai discepoli eraccomand apertamente di fare ai condiscepoli e conservi ci chelui, Maestro e Signore, aveva fatto a loro 104. Che lezione di umilt!

    Per lasciarla pi impressa nel loro animo, scelse proprio il momentoin cui, stando egli per morire, i discepoli lo osservavano con piansiosit. E, certamente, avrebbero ricordato in modo tuttoparticolare quello che il Maestro per ultimo aveva offerto alla loroimitazione. Egli, in un momento come quello, fece un gesto cheavrebbe potuto compiere in qualsiasi altro dei giorni che avevatrascorsi con loro. Se l'avesse compiuto prima, per, avrebbe dato,s, lo stesso insegnamento, ma questo non sarebbe rimastoimpresso con pari efficacia.

    Umilt necessaria al cristiano comune, necessarissima aivergini.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    27/56

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    28/56

    cuore, sono inutili e servono pi alla ostentazione che non arendere migliore la vita. Non sono, per, queste le persone a cui ioraccomando di curare con diligenza l'umilt. In esse infatti lasuperbia trova pi d'un motivo per confondersi e arrossire, e

    pertanto viene fatta fuori dalle trafitture della coscienza. Una curasollecita per la santa umilt non sento il dovere d'inculcarlanemmeno alle ubriacone, alle avare o a quante sono affette daqualche altra malaugurata specie di malattia spirituale. Avendofatto professione di continenza, se poi vivono sregolatamente, sonoin stridente contrasto col nome che portano. D'umilt si potrebbeloro parlare solo se osassero vantarsi di questi mali, non convinteche la loro punizione sia solamente differita. Non parlo nemmeno diquelle donne che nutrono in cuore il desiderio di rendersi

    interessanti, ad esempio, per il vestito pi elegante di quanto nonconsentano le convenienze della loro sublime professione. Enemmeno di quelle che si acconciano la testa in maniera ricercataed eccentrica, o sistemandosi i capelli a guisa di elevati torrioni, ocoprendoli con veli cos trasparenti da lasciar vedere le retine[preziose] che vi sono sotto. A persone di questa levatura non ilcaso di tener discorsi sull'umilt; occorrer piuttosto richiamarleagli obblighi della castit e della modestia. Dammi invece unapersona che professi la continenza perpetua e che sia esente daquesti e da tutti gli altri vizi e macchie morali. In questa temo lasuperbia. Temo che a un dono cos grande rechi danno il gonfioredella vanagloria. S, quanto pi forti sono i motivi di compiacersi inse stessi, tanto pi vivo il timore che nutro sul pericolo che chi sicompiace di s non abbia a piacere a colui che resiste ai superbi,mentre d la sua grazia agli umili109.

    Invocazione al Maestro dell'umilt.

    35. 35. Il documento base e il modello pi perfetto della integritverginale si deve ammirare in Cristo stesso. Senza dubbio. Ma,allora, quale altro precetto sull'umilt dovrei io imporre a coloro chefanno professione di continenza, se non quello che Cristo diede atutti gli uomini: Imparate da me che sono mite ed umile dicuore 110? Egli aveva parlato della sua grandezza, e, volendomostrare quanto si fosse fatto piccolo per noi, lui che era cosgrande, disse: Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della

    terra, perch hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hairivelate ai piccoli. S, Padre, perch cos piaciuto a te. Tutto stato dato a me dal Padre mio: e nessuno conosce il Figlio se non il

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    29/56

    Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale ilFiglio avr voluto rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete affaticatie stanchi, e io vi ristorer. Prendete su di voi il mio giogo, eimparate da me, perch sono mite ed umile di cuore 111. Lui, s, lui

    al quale il Padre ha dato tutto, e che nessuno conosce se non ilPadre, e che solo conosce il Padre - insieme con coloro ai quali egliavr voluto rivelarlo -, non dice: Imparate da me a creare il mondo,o, a risuscitare i morti; ma: che sono mite ed umile di cuore. Odottrina salutare! O Maestro e Signore dei mortali!, ai quali lamorte fu propinata e tuttora si comunica nella coppa dellasuperbia... Non volle insegnare ci che egli non fosse. Non vollecomandare ci che egli non avesse eseguito personalmente. Con gliocchi della fede, che tu mi hai aperto, contemplo te, o buon Ges,

    che esclami e dici, come in un'adunata dell'intero genere umano:Venite a me, e imparateda me. O Figlio di Dio, per mezzo del qualetutte le cose furono fatte, e insieme Figlio dell'uomo, che sei statofatto come una delle altre cose, noi verremo da te. Ma per imparareche cosa? Che sono mite ed umile di cuore 112, rispondi. Ma davvero a questo che si sono ridotti tutti i tesori della sapienza edella scienza nascosti in te 113? proprio possibile che noi nonabbiamo da imparare da te altra lezione pi grande che l'essere tumite e umile di cuore? O dovremo proprio ritenere che l'esserepiccoli sia una cosa talmente grande che, se non si fosse realizzatain te, non avremmo avuto altra maniera d'impararla? Proprio cos.Non c' altra via per giungere alla pace dell'anima se non quellad'eliminare il gonfiore turbolento che la faceva apparire grande aisuoi occhi, mentre avanti a te era malata.

    Il convertito disposto ad accogliere l'invito all'umilt.

    36. 36. Ti ascoltino quanti cercano la tua misericordia e la tuaverit. Vengano da te e imparino da te ad essere miti ed umili dicuore. Vivano per te: per te, non per s. Ascolti ci quel peccatoreaffaticato e affranto, cos oppresso dal peso delle sue colpe da nonosare di alzare gli occhi al cielo: colui che si percuote il petto e, dalontano, diviene vicino 114. Ascolti il centurione, che non si stimavadegno d'accoglierti in casa 115. Ascolti Zaccheo, uomoragguardevole fra i pubblicani, che restituisce il quadruplo di quantoaveva incamerato con i suoi detestabili peccati 116. Ascolti la donna

    nota in citt come la peccatrice: lei che tanto pi versava lacrime aituoi piedi, quanto pi era stata lontana dalle tue vie 117. Ascoltino lemeretrici e i pubblicani, che precedono nel Regno dei cieli gli scribi

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    30/56

    e i farisei 118. Ascoltino i malati di ogni specie: coloro dei quali tupartecipasti al banchetto, con un gesto che ti fu rinfacciato comecolpa da coloro che si ritenevano sani e non cercavano il medico:mentre tu sei venuto a chiamare alla penitenza non i giusti ma i

    peccatori119

    . Tutti costoro, quando si volgono a te, facilmentediventano miti e umili davanti a te, memori della loro vita trascorsanel vizio e della tua inesauribile misericordia. In essi, infatti, doveera stato abbondante il peccato, la grazia fu ancora piabbondante 120.

    Invocazione per lo stuolo dei vergini.

    36. 37. Volgi lo sguardo alla moltitudine dei vergini: santi fanciulli e

    sante fanciulle. Questa categoria di persone sorta nella tuaChiesa: l, come da un seno materno, ha cominciato a crescere, agloria tua; l sciolse la lingua per pronunziare il tuo nome; l hainteso il tuo nome e l'ha succhiato come il latte della propriainfanzia. Nessuno di questa schiera ha da dire: Un tempo io ero unbestemmiatore, un persecutore, un violento; ma ottennimisericordia, perch agivo nell'ignoranza, essendo un incredulo 121.Anzi, essi hanno scelto, obbligandosi anche con voto, ci che tu nonavevi comandato ma solo proposto ai pi generosi, quando dicevi:

    Chi pu intendere intenda. E si sono resi eunuchi per il Regno deicieli122, non perch tu lo abbia imposto, ma per un tuo sempliceinvito.

    Ai casti conceda il Signore di essere umili.

    37. 37.A costoro grida; costoro da te ascoltino che tu sei mite edumile di cuore. Fa' che costoro, quanto pi sono grandi, tanto pi siumilino in tutto, per trovare grazia presso di te. Essi sono giusti:

    ma forse quanto te, che giustifichi l'empio? Sono casti: ma eranonel peccato quando le loro madri li nutrivano in seno 123. Sonosanti: ma tu sei il Santo dei santi. Sono vergini: ma non sono natida vergini. Sono integri nello spirito e nella carne: ma non sono ilVerbo fatto carne. E allora, imparino, non da coloro ai quali turimetti i peccati, ma da te che sei lo stesso Agnello di Dio, che toglii peccati del mondo 124: imparino che tu sei mite ed umile di cuore.

    L'anima vergine si lasci ammaestrare da Cristo.

    37. 38. Quanto a te, o anima pia e casta, che non hai cedutoall'appetito carnale e ti sei privata del matrimonio (che pure ti era

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    31/56

    lecito); che al corpo corruttibile non hai accordato nemmeno lasperanza di sopravvivere attraverso la generazione d'una posterit;che hai elevato delle membra caduche e terrene ad abitudini di vitaceleste: io non voglio mandarti a imparare l'umilt dal pubblicano e

    dai peccatori, anche se costoro nel Regno dei cieli precedono isuperbi. Non ti mando da costoro. Non infatti convenientemandare la verginit illibata ad imitare coloro che sono stati liberatidall'abisso dell'impurit. Ti mando dal Re del cielo, da colui peropera del quale sono stati creati gli uomini, e che stato creato tragli uomini per il bene degli uomini. Ti mando dalpi bello dei figlidegli uomini125, che si lasci disprezzare dagli uomini per amoredegli uomini: da colui che, pur dominando gli angeli immortali, si degnato servire i mortali. E non fu, certamente, il peccato a

    renderlo umile, ma la carit: quella carit che non invidiosa, nonsi vanta, non cerca il proprio interesse 126. Cristo - infatti - noncerc di piacere a se stesso, ma, come era stato scritto di lui, glioltraggi di coloro che ti ingiuriavano sono caduti su di me 127.Muoviti! Vieni da lui, e impara come egli sia mite ed umile di cuore.Non andare da colui che non osava alzare gli occhi al cielo per ilpeso della colpa, ma da colui che discese dal cielo per l'immensasua carit 128. Non andrai nemmeno da colei che con le lacrimebagn i piedi del suo Signore, chiedendo perdono dei suoi gravipeccati; ma da colui che, appressandosi il momento in cui avrebbeperdonato tutti i peccati, si mise a lavare i piedi dei suoidiscepoli 129. Riconosco l'eccellenza della tua verginit. Non tipropongo d'imitare il pubblicano che accusa umilmente i suoipeccati; temo, tuttavia, nei tuoi riguardi, l'atteggiamento del fariseoche ostenta superbamente i suoi meriti 130. Non ti dico di esserecome colei di cui sta scritto: Le sono rimessi i suoi molti peccati,perch ha amato molto; ma ho paura che, lusingandoti che ti sia

    stato perdonato poco, tu non abbia ad amare abbastanza131

    .Amore e timore.

    38. 39. Temo assai per te, ripeto, che, gloriandoti di seguirel'Agnello dovunque vada, tu non possa seguirlo per la via stretta acausa della superbia che gonfia. bene per te, o anima vergine,che, come sei vergine e conservi gelosamente nel cuore l'innocenzadella tua rigenerazione e nella carne l'integrit con cui nascesti, cos

    tu possa concepire mediante il timore del Signore e generare lospirito della salvezza 132. vero, infatti, che nella carit non c'timore e che l'amore perfetto scaccia il timore, come dice la

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    32/56

    Scrittura 133. Tuttavia l si tratta del timore degli uomini, non di Dio;del timore dei mali temporali, non dell'ultimo giudizio divino. Non tiabbandonare all'orgoglio, ma temi134. Ama la bont di Dio, temi lasua severit: tutt'e due ti impediranno d'essere superba. Amando,

    temerai di offendere gravemente colui che ami e da cui ti sairiamata. E ci potrebbe essere offesa pi grave che, per superbia,recare dispiacere a colui che per amor tuo ricus di piacere aisuperbi? E dove mai dovr ricercarsi quel timore casto che resta perl'eternit 135, se non in te, che non pensi alle cose del mondo ecome piacere al coniuge, ma alle cose di Dio e come piacere alui136? Quell'altro timore non conciliabile con la carit; questotimore casto, invece, non pu separarsi dalla carit. Se non ami,temerai di andare all'inferno; se ami, temerai di non essere gradita

    abbastanza. L'amore caccia via quel primo timore; se, invece, si hain cuore quest'altro timore, l'amore mette le ali. C' un passo di sanPaolo in cui si dice: Non abbiamo ricevuto uno spirito di schiavit,per cadere di nuovo nel timore, ma lo spirito di adozione a figli,mediante il quale gridiamo: Abba, Padre 137. Credo che si riferisca aquel timore dato nell'Antico Testamento al fine di impedire che siperdessero i beni temporali promessi da Dio a coloro che non eranoancora figli sotto la grazia, ma servi sotto la legge. E poi, esisteanche il timore del fuoco eterno: e servire Dio per evitare questapena non certamente amore perfetto. Una cosa infatti ildesiderio del premio, e un'altra il timore del supplizio. Una cosa dire: Dove andr per sottrarmial tuo spirito, e dove fuggir [percelarmi] dalla tua presenza?138; un'altra invece: Solo una grazia hodomandato al Signore, e questa gli chieder ancora: abitare nellacasa del Signore tutti i giorni della mia vita, per ammirare ladolcezza del Signore, al riparo del suo santuario. E ancora: Non minascondere il tuo volto 139, e: L'anima mia anela e si strugge per gli

    atri del Signore140

    . Potr pronunciare quelle prime parole colui chenon osava alzare gli occhi al cielo o colei che bagnava con lacrime ipiedi del Signore per impetrare il perdono dei suoi gravi peccati. Lealtre parole invece devi dirle tu, che sei occupata nelle cose delSignore, per essere santa nel corpo e nello spirito. Quelle parolesono accompagnate dal timore: timore che include angoscia ed cacciato via dall'amore perfetto. Le altre parole, invece, sonoaccompagnate dal timore casto del Signore: timore che durer ineterno. Agli uni e agli altri, tuttavia, si deve dire: Non abbandonarti

    all'orgoglio, ma temi141. Affinch l'uomo non insuperbisca e vogliadifendere i suoi peccati, ovvero presuma della sua giustizia. vero,

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    33/56

    infatti, che Paolo dice: Non avete ricevuto uno spirito di schiavit,per ricadere nel timore; ma, come ripensando al timore che deveaccompagnare l'amore, aggiunge: Fui in mezzo a voi in uno stato ditimore e di trepidazione 142. E perch l'olivastro innestato non

    insuperbisse nei confronti dei rami dell'olivo che s'erano spezzati,egli usc in quella sentenza che ho citato: Non essere orgoglioso,ma temi. E altrove, in un ammonimento che rivolge a tutte lemembra di Cristo, dice: Lavorate per la vostra salvezza contimoreetremore: infatti Dio che opera in voi il volere e l'agire,conformealla [vostra] buona volont 143. Questo, perch non si pensi che siriferisca solo all'Antico Testamento la massima: Servite ilSignorenel timore, e inneggiate a lui con tremore 144.

    Motivi di insicurezza e di umilt.

    39. 40. E quali membra di quel corpo santo che la Chiesadovranno interessarsi perch lo Spirito Santo riposi su di loro, pidelle persone che professano la santit verginale? Ovvero, comepotr, lo Spirito, restare dove non trova il luogo adatto? E qualesar un tal luogo se non un cuore umile, che egli possa riempiresenza essere respinto, che possa elevare e non deprimere? Inquesto senso fu detto in maniera quanto mai chiara: Su chi riposer

    il mio Spirito? Su chi umile e amante della pace e su chi teme lemie parole 145. Tu vivi da tempo nella giustizia e nella piet; vivinella purezza, nella santit, nella castit verginale. Tuttavia viviancora in questo mondo. E non vorrai umiliarti all'udire le parole:Forse che la vita umana sulla terra non una tentazione?146 Non tiritrae dall'orgoglio e dalla fiducia smodata il detto: Guai al mondoper gli scandali147? Non tremi all'idea di poter essere annoveratatra quei moltiil cui amore si raffredder per il moltiplicarsi dellacolpa 148? Non ti batterai il petto ascoltando: Colui che si crede distare in piedi, guardi di non cadere 149? Dopo tutti questiammonimenti divini e fra tanti pericoli umani, dovremo forseinsistere ancora nell'inculcare l'umilt alle vergini consacrate?

    Essere esentati dal male, motivo di amore e di umilt.

    40. 41. Per qual motivo penseremo che Dio permetta si mescolino,a quanti professano la vostra vita, molti e molte che poi se neallontanano? Lo fa certamente perch, attraverso la loro caduta,aumenti in voi il timore e si sgonfi la superbia: quella superbia cheDio odia talmente da umiliarsi - Egli, l'Altissimo - fin al limite [della

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    34/56

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    35/56

    L'innocenza, come l'obbedienza e il ravvedimento, dono diDio.

    41. 42. La prima preoccupazione della vergine di Dio sia pertanto

    quella di rivestirsi di umilt. Non creda che, quello che , lo sia persuo merito, ma piuttosto che questo dono sublime leprovengadall'alto, dal Padre della luce, presso il quale non esistecambiamento od ombra di variabilit 160. Cos non penser che lesia stato perdonatopoco per permettersi, di conseguenza, d'amarepoco; n avverr che, ignorando la giustizia di Dio e volendoaffermare la propria, rimanga al di fuori dell'azione giustificatrice diDio 161. In questo vizio cadde quel tale Simone, che fu lasciatoindietro dalla donna a cui erano stati rimessi molti peccati perch

    aveva amato molto. La vergine di Dio vorr essere ben pi saggia eaderire alla verit: penser con piena convinzione che, quando Dioimpedisce a certuni di cadere in peccato, costoro hanno daconsiderare che tutti i peccati sono stati loro perdonati in unamaniera pi radicale. Ne sono testimoni certe espressioni disupplica devota che troviamo nella sacra Scrittura: quelle, cio, incui appare che gli stessi comandamenti di Dio non possono tradursiin pratica senza il dono e l'aiuto di chi li aveva impartiti. Sarebberoinfatti delle domande senza costrutto, se i precetti per cui si pregapotessero essere adempiuti senza l'aiuto della grazia divina. Cos'comandato - ad esempio - in modo cos universale e con il massimorigore, come l'obbedienza, con la quale si osservano i precetti diDio? Eppure troviamo che questa obbedienza chiesta a Dio. Tu -dice - hai comandato di osservare fedelmente i tuoi precetti. Poiaggiunge: Deh! siano indirizzati i miei passia compiere i tuoistatuti: non arrossir nel fissare lo sguardo a tutte le tueingiunzioni162. Quello che prima aveva qualificato come un precetto

    divino, questo ora domanda di poter mettere in pratica: e ciproprio per non peccare. Se poi si peccato, viene impostol'obbligo di pentirsi, perch, difendendo e scusando il peccato, ilpeccatore non abbia a perire a causa della superbia, ostinandosicio a non eliminare con la penitenza il male che ha commesso. Maanche la penitenza domandata a Dio: naturalmente perch sicomprenda che non la si pu praticare se non ce la concede colui alquale la chiediamo. O Signore -dice -, poni un sigillo alla mia boccae una porta, quella della continenza, intorno alle mie labbra. Non

    permettere che si pieghi il mio cuore a cose inique, per trovarescuse ai miei peccati, come [fanno] gli uomini dediti alla iniquit 163.Si presenta, dunque, a Dio il desiderio e la richiesta

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    36/56

    dell'obbedienza, con la quale osserviamo i suoi precetti, e gli sipresenta ancora quella della penitenza, con la quale non scusiamoma accusiamo i nostri peccati. pertanto chiaro che, se sitraducono in pratica questi precetti, vi si riesce perch lui lo dona, e

    si ottiene l'effetto perch lui aiuta. Dell'obbedienza detto in unaforma ancor pi esplicita: Il Signore dirige il cammino dell'uomo egradisce la sua via 164. E, quanto alla penitenza, l'Apostolo dice: Inattesa che Dio conceda loro il ravvedimento 165.

    La continenza un dono di Dio.

    41. 43. E della continenza non forse detto in maniera quanto maiesplicita: Sapendo di non poter essere continente, se non me lo

    avesse concesso Iddio, gi questo era un frutto della sapienza: ilsapere da chi venisse questo dono 166?

    Dono di Dio la sapienza.

    42. 43. Ma se la continenza un dono di Dio, la sapienza potrforse l'uomo procurarsela da s? quella sapienza, dico, con cuiriconosce che il dono della continenza non suo ma di Dio.Tutt'altro! Dio che rende sapienti i ciechi167. E ancora: Laparola

    del Signore fedele e dona la sapienza ai piccoli168

    . Cos pure: Sequalcuno si riscontra privo della sapienza, la chieda a Dio che donaa tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sar concessa 169.Orbene, se conveniente che le vergini siano sagge, perch non sispengano le loro lampade 170, come potranno esserlo se nonescludendo ogni aspirazione per le altezze della sapienza elasciandosi attrarre da ci che umile 171? infatti la Sapienzastessa che dice all'uomo: Ecco! La piet sapienza 172. Se pertantonullapossiedi che non l'abbia ricevuto, non ti abbandonare

    all'orgoglio, ma temi173. E non crederti autorizzato ad amare poco ilSignore, quasi che ti abbia perdonato poco. Amalo molto, invece,poich molto egli ti ha dato. Se, infatti, ama colui al quale statocondonato un debito, quanto pi non dovr amare colui al quale stato accordato un beneficio? Difatti, uno che fin dal principio siconserva puro, Dio che lo sostiene. E un altro, che da impurodiventa puro, Dio che lo rimette sulla buona strada. Chi invecerimane impuro sino alla fine, Dio che lo abbandona. Tutto questoegli pu fare, con un giudizio che sar, s, occulto, ma giammaiingiusto. E se rimane occulto, lo sar, forse, perch se ne abbia pitimore e ci si inorgoglisca di meno.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    37/56

    L'umilt deve essere sincera.

    43. 44. Convinti che quel che si lo si per grazia di Dio, non sideve incorrere nell'altra tentazione, sempre della superbia, e,

    inorgogliti del dono divino, mettersi a disprezzare gli altri. Sarebbe,questo, il vizio di quel fariseo evangelico che, mentre ringraziavaDio per i doni ricevuti, si credeva superiore al pubblicano checonfessava i propri peccati 174. Che cosa, dunque, avr da fare unavergine, che cosa pensare, al fine di non ritenersi superiore agliuomini o alle donne che non hanno lo stesso grande privilegio? Nonbasta infatti un'umilt apparente; ne occorre una reale: poichun'umilt finta sarebbe una superbia ancor pi raffinata. E chel'umilt debba essere sincera, lo insegna la Scrittura quando dice:

    Pi sei grande, pi devi umiliarti in ogni cosa. E prosegue: Costroverai grazia al cospetto di Dio 175. Dove, evidentemente, nessunopotr presentarsi con umilt simulata.

    Molti doni divini sono occulti: evitare, quindi, i confronti.

    44. 45. Che diremo dunque? Non ci sar un motivo per il quale unavergine consacrata a Dio, se ci pensi seriamente, debba allontanareda s ogni sorta di preferenza nei confronti con le altre donne,

    vedove o maritate che siano? Parlo di una vergine fedele ai suoiobblighi: poich chi non capisce che una donna a posto vale moltodi pi che una vergine indisciplinata? Ma, supponendo l'una e l'altrain regola con i precetti divini, dovr una vergine esitare nella sceltafra la sua verginit consacrata e le nozze per quanto caste, fra lacontinenza e il matrimonio, fra il frutto del cento e quello del trentaper uno? Tutt'altro! Riguardo alla cosa in se stessa, non ci possonoessere dubbi. Quanto alle persone, tuttavia, la tale o tal altravergine, obbediente e timorata di Dio, non osi mai preferirsi alla

    tale o tal altra donna del popolo, che parimenti obbedisca a Dio eviva nel suo timore. Regolandosi altrimenti, peccherebbe disuperbia, e ai superbi Dio resiste 176. Su che cosa dovr riflettereallora? Che i doni di Dio sono occulti, e solo la prova li rendemanifesti: e ci anche per quel che riguarda noi stessi. Omettendoaltri esempi e limitandoci al caso d'una vergine che tutta deditaalle cose del Signore e cerca di piacergli177: chi sa se costei nonabbia interiormente una qualche infermit spirituale che la rendaimmatura al martirio, mentre l'altra donna, di cui si vantavad'essere superiore, sia gi in grado di bere al calice dell'umilt cheCristo Signore aveva offerto per primo da bere a quei discepoli che

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    38/56

    erano innamorati delle altezze 178? Voglio dire: come fa una verginea sapere che, mentre lei non ancora una Tecla, l'altra non sia giuna Crispina 179?

    45. 45. Finch manca la prova, evidentemente non si potr farmostra d'un simile dono.

    Diversi gradi di fecondit spirituale.

    45. 46. La grandezza di quella grazia che il martirio tale checertuni identificano con essa il fruttato del cento per uno 180. Ne fafede sino all'evidenza l'autorit della Chiesa. noto infatti ai fedeliin che ordine vengano menzionati, durante la celebrazione dei divini

    misteri, i nomi dei martiri e quelli delle sacre vergini defunte181

    .Quanto poi alla diversit del raccolto, di cui il Vangelo, e al suosignificato, se la vedano pure coloro che sono pi di noi addentro inquesta materia. Potrebbe darsi infatti che nel cento per uno sirappresenti la vita verginale, mentre nel sessanta per uno la vitavedovile, e nel trenta per uno la vita coniugale. Ma nel cento peruno potrebbe anche essere raffigurato il martirio, nel sessanta peruno la continenza, nel trenta per uno la vita coniugale. Similmente,potrebbe anche darsi che la verginit raggiunga il cento per uno se

    unita al martirio, mentre da sola costituisca il sessanta per uno:restando ai coniugi il frutto del trenta per uno, il quale, per,salirebbe al sessanta quando si trattasse di martiri. Per dire ci chemi sembra pi probabile, io penserei che il testo vada inteso nelsenso che molti sono i doni di Dio e che, quindi, non si possanoripartire in tre sole categorie. infatti noto che le grazie distribuitedalla bont divina sono molteplici e, fra loro, certune sono pigrandi e nobili che non altre. Come dice l'Apostolo: Cercate conardore i doni pi eccellenti182. In primo luogo, dunque, evitiamo di

    svalutare, fino a negarlo, il frutto della continenza vedovile. Nonabbassiamolo al livello della castit coniugale, n eleviamolo allostesso rango della verginit. Quanto alla corona del martirio, olimitato alla sola disposizione dell'animo - per il fatto che la provaesterna della persecuzione non si presentata - o concretatosi inpatimenti effettivamente tollerati, non la si deve avvicinare, senzaaccordarle un ampio margine di maggiore fecondit, a nessunadelle menzionate forme di castit. Finalmente, resterebbe daesaminare il caso di quei molti, uomini e donne, che vivono, s,nella continenza verginale, ma non praticano le parole del Signore:Se vuoi essere perfetto, va', vendi tutto quello che hai e dallo ai

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    39/56

    poveri: ne avrai un tesoro nel cielo. Poi vieni e seguimi183. Costoronon sanno decidersi ad abbracciare la vita di quei tali che nonhanno niente di proprio ma tutte le cose sono fra loro incomune 184. Che dire? che i vergini di Dio non conseguano alcun

    frutto, quando scelgono una tal vita? o che la verginit consacrataal Signore resti senza frutto, se non si compie un tal passo?

    I molteplici doni della grazia sono ordinati alla vita eterna.

    46. 46. Molti, dunque, sono i doni di Dio: altri pi, altri meno nobilied eccellenti. A ognuno viene dato il suo proprio dono, e capita cheuno ha da sfruttare pochi doni ma di grado eminente, mentre unaltro ne ha a disposizione di pi, quanto a numero, ma di grado

    inferiore. Quanto poi alle equivalenze o alle distinzioni che esistonofra l'uno e l'altro di tali doni in ordine al conseguimento della gloriaeterna, chi, fra i mortali, oser pronunziare una sentenza definitiva?L'importante, e quindi da tenersi per fermo, che questi doni sonomolti e, fra loro, diversi, e che i pi eccellenti mirano a unvantaggio non circoscritto alla vita presente ma sono ordinati allavita eterna. E se il Signore si limit a ricordare solo tre diversemisure di fruttato 185, quanto al resto lasci all'intelligenza dellettore che ne aggiungesse delle altre. Difatti un altro Evangelista

    menziona solo la resa del cento per uno 186; ma si potr forse, perquesto, dire che Luca abbia disapprovato o semplicemente ignoratole altre due quantit? O non piuttosto diremo che egli le abbialasciate supplire dalla nostra intelligenza?

    Il martirio, dono eccellentissimo della grazia.

    46. 47. Ad ogni modo, sia che il frutto del cento per unorappresenti la verginit consacrata a Dio - come avevo cominciato a

    dire -, sia che la diversa fecondit, di cui il Vangelo, debbaintendersi in altra maniera - fra quelle da me ricordate o anche frale non ricordate -, nessuno - a quanto posso valutare - oser maimettere la verginit in un piano superiore al martirio; e nessuno,parimenti, vorr porre in dubbio che il martirio una grazia cherimane occulta finch manca la prova esterna.

    Stimare il prossimo pi di se stessi.

    47. 47. La vergine ha numerosi temi di riflessione per restarenell'umilt e non offendere la carit. infatti, questa, il dono chesupera tutti gli altri: un dono senza del quale gli altri, pochi o molti,

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    40/56

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    41/56

    tuttavia detto: Nessuno puro agli occhi tuoi, nemmeno ilbambino che vive sulla terra da un giorno soltanto 192. Ammettiamopure che, anche nella fede, sia stata osservata senza alcunaviolazione una purit - diciamo cos - verginale, quella per la quale

    la Chiesa unita, come vergine casta, a un solo sposo. Tuttaviaquesto sposo singolare ha insegnato una preghiera non soltanto aifedeli vergini di spirito e di corpo ma a tutti indistintamente icristiani: spirituali o carnali, apostoli o penitenti dell'ultimo rango,una preghiera che si allarga dalle sommit dei cieli(per cos dire)fino all'altra loro estremit 193, una preghiera che contiene in sanche un ammaestramento. Vi si dice: Rimetti a noi i nostri debiti,come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori194. Paroled'invocazione, ma che nello stesso tempo ci mostrano che cosa

    siamo, invitandoci a ricordarlo. Noi preghiamo che vengano rimessia noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori; esappiamo bene che questa supplica non ci viene imposta a motivodei debiti che avevamo contratti negli anni che precedettero ilbattesimo, per la cui grazia e pace confidiamo che tutte le colpe cisiano state rimesse. Se cos non fosse, questa preghieradovrebbero averla sulle labbra i catecumeni, fino a che non sianobattezzati. Che se, al contrario, essa una preghiera che riguarda ibattezzati, membri della gerarchia e semplici fedeli, pastori egreggi, significa che in questa vita - la quale tutta intera unaprova 195 - nessuno pu vantarsi d'essere completamente immuneda colpa.

    Nessuno ha da ritenersi esente da colpa.

    49. 49. vero, quindi, che le sacre vergini, vivendoirreprensibilmente, seguono l'Agnello dovunque vada. Esse hannoconseguito una perfetta purificazione dal peccato e hannoconservato intatta la verginit: la quale, una volta perduta, nontornerebbe pi. Tuttavia l'Apocalisse, in cui a un vergine vienerivelata la sorte dei vergini, loda le vergini anche per un altromotivo: che, cio, sulle loro labbra non si trova menzogna 196.Pertanto, queste persone si ricordino di dire la verit anche inquesto: nel non dichiararsi senza peccato. Giovanni, il veggentedell'Apocalisse, che lo afferma: Se dicessimo di non aver peccati, ciinganneremmo, e non sarebbe in noi la verit. Se invece

    confessiamo le nostre colpe, egli fedele e giusto, esa perdonarci inostri peccati e purificarci da ogni iniquit. Sedicessimo di non averpeccati, sarebbe come un incolpare Dio di menzogna, e allora la sua

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    42/56

    parola non sarebbe in noi197. Queste parole non sono rivolte acategorie particolari di persone, ma a tutti i cristiani: fra i qualidebbono riconoscersi anche le vergini. Cos facendo, saranno senzamenzogna, come apparvero nell'Apocalisse; e l'umile confessione le

    metter al riparo dalle varie accuse. Fino a che non venga laperfezione [assoluta] che si conseguir in cielo.

    La facilit del perdono divino non deve facilitare le colpe.

    49. 50. Alle parole di san Giovanni sopra riferite qualcuno avrebbe- forse - potuto appellarsi per peccare con fatale sicurezza: sisarebbe, cio, potuto abbandonare pi liberamente al peccato colpretesto che, poi, si sarebbe fatto presto a cancellarlo con una

    facile confessione. Per questo motivo egli aggiungeimmediatamente: Figliolini miei, vi scrivo queste cose, perch nonpecchiate. Che seuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso ilPadre, Ges Cristo, il giusto. Egli la propiziazione dei nostripeccati198. Pertanto, nessuno ha da romperla col peccato con l'ideadi tornare a commetterlo. Nessuno ha da stringere col male quasiun patto d'alleanza, s da preferire la gioia che si prova nelconfessare la colpa a quella che si prova nel tenersene lontano.

    50. 50. La fragilit umana tanta che anche a chi si sforza e vigilaper non peccare succedono delle mancanze. Saranno piccole,saranno poche; ma non si pu dire che non ci siano. Esse, anzi,diverrebbero grandi e gravi se vi si aggiungesse la malizia e lagravit della superbia. Viceversa, se una fiduciosa umilt le stendeal suolo, con ogni facilit vengono perdonate dal Sacerdote cheabbiamo nel cielo.

    Contro certe insinuazioni pelagiane.

    50. 51. Non voglio entrare qui in polemica con coloro chesostengono essere possibile all'uomo, qui in terra, vivere senzapeccato. Non voglio discutere; non voglio contraddire. Potrebbedarsi infatti che misuriamo i grandi col metro della nostra miseria e,confrontando noi con noi stessi 199, non riusciamo a capirli. Unacosa soltanto per io so bene: che questi grandi - fra i quali noi nonsiamo n ci siamo mai accorti di esserlo - quanto pi sono granditanto pi debbono umiliarsi in ogni maniera, se vogliono trovar

    grazia dinanzi a Dio. Siano pur grandi quanto vogliono, ma non cisar mai servo pi grande del suo padrone,n discepolo pi grande

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - La santa verginit (ITA)

    43/56

    del proprio maestro 200. Eppure, questo Padrone, che poteva dire:Tutto mi stato dato dal Padre mio, lo stesso Maestro che diceva:Venite a me, voi tutti che tribolate, e imparate da me. Imparare,che cosa? Che sono mite - diceva - e umile di cuore 201.

    Verginit, carit, umilt.

    51. 52. Qualcuno potrebbe osservare: Ma questo non pi ormaiun trattato sulla verginit, bens sull'umilt! Quasi che la verginitdi cui sto sottolineando i pregi sia una verginit profana, e nonpiuttosto quella secondo Dio. La quale, come mi si presenta un grandono del Signore, cos ho paura del ladro che ne minaccia la rovina:cio la superbia. Orbene, solo Dio, che della verginit l'autore,

    in grado di custodirla. Ma, se Dio carit202

    , custode della verginit la carit: quella carit che ha la sua sede nell'umilt. infattinell'umilt che risiede colui che prometteva di far riposare il suospirito su l'umile, il pacifico e quanti temono la sua parola 203. Cosa,quindi, ho fatto di strano se, volendo che fosse custodito nellamaniera pi sicura il bene che elogiavo, mi sono anche preoccupatodi allestire una sede per il suo custode? Voglio, anzi, dire una cosaazzardata: senza paventare le stizze di coloro ai quali, pieno disollecitudine, rivolgo l'invito a nutrire, nei riguardi di loro stessi, un

    senso di timore pari al mio. Dico: pi facile che seguano l'Agnello(non certo dovunque egli vada, ma fin dove loro consentito) lepersone sposate, ma umili, che non le vergini che siano superbe.Come, infatti, potr seguirlo uno che non si cura nemmeno diavvicinarlo? Ovvero, come potr avvicinarglisi uno che non vada dalui ad imparare come egli mite ed umile di cuore 204? Per cui, tra isuoi seguaci, l'Agnello condurr dovunque egli vada solo coloro neiquali avr trovato un posto dove poggiare il capo. Ci fu, infatti, unavolta un tale, superbo e insincero, che gli and a dire: Signore, tiseguir dovunque andrai; ma il Signore gli replic: Le volpi hannola tana, e gli uccelli dell'aria il nido; il Figlio dell'uomo invece non hadove poggiare la testa 205. Accennando alle volpi, gli rinfacc