Sant'Agostino - Contro Adimanto (ITA)

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    CONTRO ADIMANTO

    Tutte le Opere - versione italiana > Polemici >

    Contro Adimanto

    CONTRO ADIMANTO

    Antitesi: Gen 1, 1s. - Io 1, 10 (la creazione).

    1. 1. I Manichei, oltremodo stolti, ritengono che il passo della Legge- da: In principio Dio cre il cielo e la terra a: E fu creata la sera efu creata la mattina: primo giorno1 -sia in contrasto con ilVangelo; essi affermano infatti che nella Genesi scritto che Diocre il cielo e la terra e la luce da se stesso, mentre nel Vangelo scritto che il mondo stato creato con lintervento di nostro SignoreGes Cristo, l dove si dice: E il mondo fu creato per mezzo di lui, eil mondo non lo ha riconosciuto2. Si possono tuttavia far loro treobiezioni. Innanzi tutto quando si dice: In principio Dio cre il cieloe la terra,il cristiano lo intende riferito alla stessa Trinit, in cuisono compresi non solo il Padre, ma anche il Figlio e lo SpiritoSanto. Noi non crediamo infatti in tre divinit, ma in un solo Dio,Padre e Figlio e Spirito Santo, sebbene il Padre sia Padre, il Figliosia Figlio e lo Spirito Santo sia Spirito Santo. Di questa unicit dellaTrinit sarebbe lungo trattare in questa sede. In secondo luogo

    dove si dice: Dio disse: " Sia ", e cos fu, bisogna intendere che eglici che fece lo fece per mezzo del Verbo. Naturalmente il Verbo delPadre il Figlio. Per questo motivo il capitolo della Genesi, dove sitrova scritto: E Dio disse: "Sia", e cos fu, non contrasta con quelpasso del Vangelo dove si afferma: E il mondo fu creato per mezzodi lui, vale a dire per mezzo di nostro Signore, dal momento cheegli stesso il Verbo del Padre per cui ogni cosa stata creata.Infine se non si ritiene che nella Genesisi alluda al Figlio, perchnon detto espressamente che Dio ha creato per mezzo del Figlio;

    neanche nel Vangelo Dio nutre gli uccelli per mezzo del Figlio eveste i gigli 3 e compie tutte le altre innumerevoli cose che lo stessoSignore afferma siano compiute da Dio Padre, quantunque non dica

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    che le faccia per mezzo del Figlio. Inoltre i Manichei portano asostegno quanto di nostro Signore Ges Cristo dice lApostolo: Egli il primogenito di ogni creatura; e per mezzo suo sono state createtutte le cose in cielo ed in terra, visibili ed invisibili4; ritengono che

    tali espressioni siano in contrasto colla Genesi, dove si afferma cheDio ha creato il mondo, ma non viene fatta alcuna particolaremenzione del Figlio: fortemente si ingannano. Non tengono contoinfatti che, se cos fosse, sarebbe lApostolo stesso a contraddirsi,tenuto conto che in un altro passo lo definisce il solo, dal quale,grazie al quale e per il quale sono tutte le cose5 e non fa menzionedel Figlio. Come in questo caso non viene fatta menzione del Figlioe tuttavia lo si discerne, similmente avviene anche nella Genesi; eallo stesso modo in cui non vi contraddizione tra questi due luoghi

    di Paolo, neppure ve ne tra Genesie Vangelo.

    Antitesi: il riposo di Dio.

    2. 1.I Manichei contestano anche il passo in cui scritto: Dio nelsesto giorno port a compimento tutte le sue opere che aveva fattoe si ripos nel settimo giorno di tutte quelle medesime opere cheaveva fatto6ed affermano che quanto sta scritto nella Genesi- cheDio nel settimo giorno si ripos di tutte le sue opere che aveva fatto

    - contraddetto dal Nuovo Testamento. Infatti nel Vangelo ilSignore dice: Il Padre mio opera fino ad ora7. Ma questaaffermazione non in alcun modo contraddittoria. Il Signore infatticonfuta lerrore dei Giudei, i quali ritenevano che Dio si fosseriposato nel settimo giorno e di conseguenza da allora non operassealcunch. Ma Dio si ripos da tutte le sue opere che aveva fatto, nelsenso che non continu a creare il mondo e le cose che in esso visono, non certo nel senso che si riposasse anche dal governo delmondo. Non scritto infatti: Dio si ripos di tutte le opere sue inmodo tale da non operare pi in seguito, ma scritto: Dio si riposdi tutta lopera che aveva fatto, sicch successivamente oper noncon la creazione del mondo, dalla quale aveva cessato dopo il suocompimento, ma governandolo; ed in questo senso il Signore hainteso dire che Dio ancora operante. Quel riposo non significa cheDio dopo la sua fatica abbia cercato uninterruzione, ma che cessdalla creazione delle cose nel loro ordine naturale dopo averleportate a termine, quantunque continui ad operare fino ad ora nel

    governarle.Il riposo del sabato nel senso spirituale dei credenti.

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    2. 2. I Giudei daltra parte non comprendevano losservanza delsabato, ritenendo infatti che bisognasse astenersi anche da quelleazioni necessarie alla buona salute degli uomini. Perci il Signore liredarguisce anche in altri passi con gli stupendi esempi del bue

    caduto in un pozzo e della bestia che viene sciolta per esserecondotta ad abbeverarsi 8. Il sabato del resto non stato rifiutatodai Cristiani, ma meglio compreso. Esso infatti ha cessato di essereosservato nel suo significato carnale, ma recepito nel suosignificato spirituale dai credenti, i quali comprendono le parole delSignore che prescrive il riposo dicendo: Venite a me, voi che sieteaffaticati, e io vi ristorer. Prendete il mio giogo sopra di voi, eimparate da me poich sono mite ed umile di cuore, e trovereteristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti dolce, e il mio

    carico leggero9. questo il sabato, questo il riposo indicatodalla Scrittura, che i Giudei non comprendevano e carnalmentenelleconomia dei tempi seguivano lombra, il cui corpo, se cos sipu dire, cio la verit, doveva essere data a noi. Ma come dopo lacreazione del mondo stato introdotto il riposo di Dio, allo stessomodo anche noi conseguiremo il riposo promesso, dopo averecompiuto le nostre opere terrene, se saranno giuste, nella settimaed ultima parte di questo secolo, di cui sarebbe lungo discutere. Inconclusione il Signore non abroga lAntico Testamento, ma spingead una sua pi intima comprensione; egli non abolisce il sabato,affinch venga meno ci che esso figurava, ma piuttosto lo svela,affinch appaia quel che in esso vi era nascosto.

    LAntico Testamento non contrasta il detto del Signore che bisogna lasciare la

    propria sposa per il regno dei cieli.

    3. 1. Si trova scritto nella Genesi: E Dio disse: Non bene cheluomo sia solo; facciamogli un aiuto. Allora Dio infuse il sonno inAdamo e questi si addorment; poi prese una delle sue costoledalla quale form Eva che condusse ad Adamo; e disse: Per questoluomo lascer il padre e la madre e si unir a sua moglie10. IManichei contestano anche questo passo, dicendo che lopinione iviespressa, cio che Dio abbia formato la donna e labbia unitaalluomo, contrasta con il Nuovo Testamento. Infatti il Signore dicenel Vangelo: Chiunque avr lasciato la casa o la sposa o i genitori oi fratelli o i figli per il regno dei cieli, ricever cento volte tanto nel

    tempo presente e nel secolo futuro posseder la vita eterna

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    . Iomi stupisco che in questa loro critica essi siano tanto accecati, o permeglio dire non mi stupisco affatto: Li ha accecati- cos sta scritto -

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    la loro malizia12. Chi non si accorge di quante raccomandazioni sitrovino nel Nuovo Testamento sullobbligo di amare la propriasposa? Allora perch dire che lAntico Testamento in contrasto conil detto del Signore che piuttosto bisogna lasciare la propria sposa

    per il regno dei cieli, e non che il Nuovo Testamento stesso acontraddirsi? Ma affermare una cosa di questo genere sarebbesacrilego. Infatti i passi che agli ignoranti appaiono contraddittoriibisogna cercare di comprenderli e non contestarli in manieraavventata.

    3. 2. A dire il vero il Signore, essendo stato interrogato dai Giudeise ritenesse lecito che la moglie fosse rimandata con latto diripudio, rispose loro con queste parole: Non avete letto forse che

    chi cre luomo da principio, li cre maschio e femmina e disse: Perquesto luomo lascer il padre e la madre e si unir a sua moglie esaranno due in una carne sola? Cos che non sono pi due, ma unacarne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, luomo non losepari. Gli dissero: Perch allora Mos ha ordinato di dare latto diripudio e di mandarla via? Disse loro Ges: Per la durezza dei vostricuori Mos vi ha permesso di mandare via le vostre mogli, ma daprincipio non fu cos. Daltra parte vi dico: Chiunque mander via lapropria moglie, tranne che a motivo di fornicazione, la renderadultera; ed egli stesso, se sposer unaltra, commette adulterio13.Ecco dunque ribadito dal Signore stesso, contro lignoranza deiGiudei, il senso del pensiero espresso nellAntico Testamento. Nellostesso tempo d atto a Mos che a motivo della durezza del lorocuore permise il divorzio. Ma forse i Manichei pensano che anche ilVangelo contraddica se stesso? Potrebbero osare dire che questotesto non autentico ed stato aggiunto da falsari della Scrittura(infatti sono soliti dirlo, quando non sanno cosa controbattere);

    allora chiunque altro potrebbe ritenere come unaggiunta e false leparole che essi stessi invece ammettono che il Signore abbiapronunziato: Chiunque lascer la casa o la sposa o i genitori o i figliper il regno dei cieli14, e ci che segue? Non si rendono neancheconto, poveretti, che con le loro affermazioni cercano di smantellaretutta la fede cristiana. Daltra parte la vera fede e la dottrina dellaChiesa cattolica conferma che entrambi i detti sono veri e sono statipronunziati dal Signore; essi non sono per nulla in contrasto traloro: infatti sia lunione di marito e moglie proviene dal Signore,

    come pure dal Signore proviene labbandono della moglie per ilregno dei cieli. Non certo perch Ges Cristo ha resuscitato imorti ed ha dato loro la vita, che la vita stessa non deve essere

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    lasciata per il regno dei cieli. Allo stesso modo quantunque ilSignore abbia assegnato alluomo una moglie, tuttavia, senecessario, essa deve essere lasciata per il regno dei cieli. In ognicaso ci non sempre necessario, secondo quanto dice lApostolo:

    Se uno che professa la nostra fede ha la moglie non credente, equesta consente a stare con lui, non la ripudi15. Evidentementevuol significare che se non consente a stare con lui, cio se nonapprova la sua fede in Cristo e non lo sopporta proprio perch cristiano, deve essere lasciata per il regno dei cieli, come lApostolostesso afferma successivamente: Ma se il non credente vuolesepararsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella nonsono infatti soggetti a servit16. Se dunque chi rinuncia al regnodei cieli, perch non vuole rinunciare alla moglie che non sopporta

    un marito cristiano, non riceve lapprovazione del Signore;similmente non riceve lapprovazione del Signore un marito chelascia la moglie, dopo averle dato latto di ripudio, se non sussiste ilmotivo di fornicazione o per ottenere il regno dei cieli. Non vi insostanza alcuna contraddizione tra questi due passi del Vangelo eneppure ve ne tra il Vangelo e lAntico Testamento: infatti ivi ladonna si unisce alluomo affinch insieme acquistino meriti perpossedere il regno dei cieli, ma allo stesso modo viene prescritto dilasciare la moglie qualora impedisca al marito di possedere il regnodei cieli.

    3. 3. E quando lApostolo ammonisce mariti e mogli, entrambicristiani, non lo fa forse con queste parole:Amate le vostre mogli,come Cristo ha amato la Chiesa, e ha dato se stesso per lei17? E:Le mogli siano sottomesse ai loro mariti come al Signore, perchanche la Chiesa sottomessa a Cristo? E le parole dellAnticoTestamento - Per questo luomo abbandoner il padre e la madre e

    si unir a sua moglie e saranno due in una sola carne - che questitapini di Manichei scherniscono, non sono forse intese dallApostolocome un grande mistero quando afferma: Questo mistero grande,lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa? Ed aggiunge: Quindiciascuno ami la propria moglie come se stesso e la donna siarispettosa verso il marito18. E non indica forse in maniera moltoevidente anche in un altro passo che la natura e lunione dei duesessi ha avuto per creatore ed ordinatore il Signore Iddio? Diceinfatti: Tuttavia, nel Signore, n la donna senza luomo, n luomo

    senza la donna. Come infatti la donna deriva dalluomo, cosluomo ha vita dalla donna: tutto poi proviene da Dio19. Setenessero conto di tutte queste asserzioni, i Manichei non

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    annebbierebbero gli inesperti separando dal loro contesto alcunitesti scritturistici e contrapponendoli artatamente tra loro; alcontrario essi si accorgerebbero che tanto nellAntico quanto nelNuovo Testamento stato lunico Spirito Santo a scrivere e

    tramandare ogni cosa.3. 4. Infatti anche nellAntico Testamento si trovano nel profetaIsaia diverse promesse riferite agli eunuchi, pertanto non credanoche sia stato solamente il Signore a lodarli nel Nuovo Testamento,l dove dice che vi sono alcuni i quali si sono castrati per il regnodei cieli ed aggiunse: Chi pu capire, capisca20. Infatti anche Isaiadice cos: Queste sono le parole che il Signore dice agli eunuchi:quanti osserveranno i miei precetti e sceglieranno le cose a me

    gradite, e saranno capaci di rispettare la mia alleanza, a loro darnella mia casa e tra le mie mura un posto e un nome molto miglioredi figli e figlie: dar loro un nome eterno che non sar maicancellato21. Quel popolo che ricevette lAntico Testamento,secondo una mirabile e ben ordinata successione dei tempi, primadellavvento del Signore, ha avuto una comprensione delle cose incerto senso come di ombre e figure; tuttavia in mezzo ad esso sitrovano una predizione e prefigurazione del Nuovo Testamento taliche non possibile rintracciare, in seno alla dottrina evangelica edapostolica, insegnamenti e promesse, per quanto profondi eprovenienti da Dio, che non siano presenti anche nei libri dellAnticoTestamento. Vero che le sante Scritture richiedono nondenigratori temerari e superbi, ma lettori diligenti e devoti.

    Non c opposizione fra la maledizione inflitta a Caino e le parole del Signore ai

    discepoli di non preoccuparsi del domani.

    4. Si legge nella Genesi: Il Signore disse a Caino: Che hai fatto? La

    voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo. Ora siimaledetto lungi da quella terra, che per opera della tua mano hainghiottito ed ha ricevuto il sangue di tuo fratello: dovrai lavorare laterra ed essa non ti dar i suoi frutti22. Nel loro modo di cavillaresu questo passo della Genesi, in cui Caino viene maledetto e vienepunito con linfertilit della terra, e nella loro bramosia didimostrare che esso contrario al Vangelo, a me sembra che iManichei pensino non saggiamente di avere a che fare non conuomini, ma piuttosto con delle pecore, che devono stare adascoltarli od a leggere i loro scritti; approfittano in questo mododella loro ignoranza e della loro lentezza dingegno, o per meglio

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    dire della cecit del loro animo. Sostengono infatti che contrastinocon quel brano scritturistico le parole che il Signore rivolge ai propridiscepoli: Non preoccupatevi per il domani; sar lo stesso domaniinfatti a preoccuparsi per s. Guardate gli uccelli del cielo, non

    seminano, n mietono, n ammassano nei granai23

    . Come se sipotesse paragonare il parricida Caino con i discepoli di Cristo! Comese, poich egli merit la pena della sterilit della terra, diconseguenza subissero la medesima sterilit anche coloro, che alseguito del Signore Ges Cristo venivano preparati alla predicazionedel Vangelo. In realt anche in questi due passi, uno della Genesilaltro del Vangelo, che i Manichei hanno contrapposto come avversitra loro, vi sono affinit ed accordo tali quali non si potrebbemaggiormente desiderare. Che cosa vi infatti di pi coerente e di

    pi conveniente del fatto che chi si macchiato dellomicidio delproprio fratello venga punito con la sterilit della terra da luilavorata, e che invece questa, senza che si debbano preoccuparedel domani, metta i propri frutti a disposizione di coloro che,predicando la parola di Dio, rendono possibile la salvezza ai fratelli?Se inorridiscono allidea che nellAntico Testamento a causa di unamaledizione di Dio la terra fu resa sterile per uno che avevapeccato, come mai non inorridiscono allidea che nel NuovoTestamento a causa di una maledizione di nostro Signore GesCristo si sia seccato un albero di fico 24, pur non avendo commessoil suo padrone alcun peccato? Allo stesso modo se si compiaccionoper le parole con le quali il Signore dice ai discepoli di nonpreoccuparsi del domani, perch Dio a prendersi cura del loronutrimento, come mai non si compiacciono anche per i versi che ilprofeta cant: Getta sul Signore la tua preoccupazione ed egli tidar nutrimento25? Insomma auspicabile che i Manicheicomprendano, se ne sono capaci, che sia quelle parole pronunziate

    da Dio nellAntico Testamento, che essi non accettano, sonotalmente giuste da ritrovarsi anche nel Nuovo Testamento; siaquelle che essi lodano ed esaltano nel Nuovo si ritrovano parimentinellAntico. Di conseguenza a chi considera esattamente le cose nonpu non apparire manifesta larmonia dei due Testamenti.

    Antitesi: chi il creatore delluomo?

    5. 1. Nella Genesista scritto: Facciamo luomo a nostra immagine e

    somiglianza

    26

    ; i Manichei affermano che anche questo passo dellaGenesi, in cui si dice che luomo stato creato ad immagine esomiglianza di Dio, in contrasto col Nuovo Testamento, poich il

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    Signore nel Vangelo dice ai Giudei: Voi avete per padre il diavolo, evolete compiere i desideri del padre vostro. Egli stato omicida finda principio e non ha perseverato nella verit, perch non vi verit in lui27, ed inoltre perch in un altro passo gli stessi Giudei

    vengono definiti " razza di serpenti e di vipere "28

    . Non capisconoche lessere stato creato ad immagine e somiglianza di Dio siriferisce alluomo prima del peccato, mentre ci che si afferma nelVangelo - Voi avete per padre il diavolo - riferito a dei peccatori eper giunta infedeli. A dire il vero nelle sacre Scritture il termine "figlio " assume tre accezioni: la prima concernente lordinenaturale, come nel caso di Isacco, " figlio " di Abramo, o anchedegli altri Giudei appartenenti ad una stessa stirpe; la secondariguardante lambito dottrinale, per cui un tale viene chiamato "

    figlio " del suo maestro: il caso appunto dellapostolo Paolo chechiama suoi " figli " coloro che hanno appreso da lui il Vangelo 29; laterza che viene attribuita in modo estensivo, come ancora nel casodellApostolo che ci definisce " figli " di Abramo, in quanto neimitiamo la fede 30. Di conseguenza i Giudei, peccatori ed infedeli,sono chiamati dal Signore " figli " del diavolo per due ragioni; operch hanno appreso da lui la loro empiet, come afferma deldiavolo stesso lApostolo: Il quale opera ora nei figli della diffidenza31; o perch lo imitano, nel qual caso risulta pi calzante ci che dilui si dice: E non ha perseverato nella verit, dal momento cheanche i Giudei stessi non perseverarono nella verit della Legge cheera stata loro data; il Signore lo attesta con le seguenti parole: Secredeste a Mos, credereste anche a me; perch di me egli hascritto32. A causa del veleno dei loro peccati sono definiti inoltre "razza di serpenti e di vipere ".

    5. 2. Non tuttavia solamente la Genesiad affermare che luomo

    stato creato ad immagine di Dio, ma lo ribadisce chiaramente anchelApostolo quando scrive: Luomo non deve coprirsi il capo, poichegli immagine e gloria di Dio, la donna invece gloria delluomo33. E affinch si comprenda con evidenza che luomo stato creatoad immagine di Dio non secondo la vecchiezza del peccato che locorrompe, ma secondo la sua pi vera configurazione spirituale,lApostolo stesso esorta a spogliarci dellabitudine al peccato, ciodelluomo vecchio, ed a rivestirci di una vita nuova in Cristo, quellachegli chiama uomo nuovo. Parla di un rinnovamento in quanto

    intende far capire che una condizione che noi abbiamo inprecedenza perduto. Infatti cos si esprime: Spogliandovi infattidelluomo vecchio con le sue azioni, vestitevi del nuovo, che si

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    rinnova nella conoscenza di Dio, ad immagine del suo Creatore34.Quindi figli di Dio sono gli uomini rinnovati a sua immagine e sonodiventati simili a lui a tal punto da amare i nemici; anche il Signoredice infatti che dobbiamo amare i nostri nemici per essere simili al

    Padre nostro che sta nei cieli35

    . Ed la Scrittura ad insegnare chequesto potere ci stato dato da Dio stesso, vi si dice infatti: Hadato loro potere di diventare figli di Dio36. Gli uomini sono definitiinvece figli del diavolo, quando ne imitano lempia superbia: alloraprecipitano gi dalle vette luminose della sapienza e non credonoalla verit. A costoro allude il Signore quando dice: Voi siete figli deldiavolo37... ecc. E con questo passo evangelico si accorda quantodice il profeta: Io ho detto: Voi siete di, siete tutti figlidellAltissimo. Eppure morirete come uomini e cadrete come un

    qualsiasi principe38.

    Antitesi: legami di sangue e regno di Dio.

    6. Anche il passo in cui Dio ordin di onorare i genitori (sta scrittonellEsodo: Onora tuo padre e tua madre39) i Manichei affermanoche sia in contrasto con quel passo del Vangelo nel quale ad un taleche diceva:Andr prima a seppellire mio padre, il Signore rispose:Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu vieni ed annunzia il

    regno di Dio40. Questa difficolt si risolve allo stesso modo di quellaprecedente, relativa alla necessit di lasciare la moglieper il regnodei cieli; infatti dobbiamo onorare i genitori, tuttavia li possiamotrascurare per annunziare il regno di Dio senza macchiarci di alcunaempiet. Se infatti a motivo di questo insegnamento il Vangelofosse in contrasto con lAntico Testamento, lo sarebbe anche conlApostolo, il quale esorta i figli ad onorare i genitori ed i genitori adamare i figli 41. Ma non basta. Potrebbe sembrare che il Signorestesso si contraddica (per sarebbe empio pensarlo), poich in unaltro passo dice ad un tale che aspirava ad ottenere la vita eterna:Se vuoi entrare nella vita osserva i comandamenti, tra i qualimenziona anche: Onora il padre e la madre. Ottemperando a questicomandamenti ci si eleva anche allamore di Dio, in cui risiede latotale perfezione. Infatti lamore verso il prossimo un sicurogradino che conduce allamore di Dio. Per questo motivo il Signorerivolto ancora a lui, che risponde di avere osservato tutti icomandamenti, aggiunge che gliene manca uno per essere

    perfetto: vendere tutto ci che possiede, donarlo ai poveri eseguirlo 42. chiaro dunque che il rispetto dei genitori debba avereun grado dimportanza suo proprio, e tuttavia senza dubbio

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    necessario che a confronto con lamore di Dio essi siano trascurati,soprattutto se costituiscono un impedimento. Lo afferma anchelAntico Testamento: Chi dice al padre o alla madre: Non viconosco, e chi non riconosce i propri figli, costui ha imparato a

    conoscere la tua alleanza43

    . In conclusione, se anche nel NuovoTestamento viene raccomandato il rispetto dei genitori e nellAnticoviene raccomandato di trascurarli, dai due contesti insieme derivalaccordo dei due Testamenti.

    Antitesi: vendetta e perdono.

    7. 1. Per quanto concerne ci che scritto nellEsodo: Io sono unDio geloso che fa ricadere sui figli fino alla terza ed alla quarta

    generazione le colpe di quei genitori che mi hanno odiato44

    , iManichei affermano che sia in contrasto con esso quel passo delVangelo nel quale il Signore afferma: Siate buoni come il vostroPadre celeste, che fa sorgere il sole sui buoni e sui malvagi45, equellaltro ancora in cui il Signore medesimo dice: non solo bisognaperdonare sette volte il fratello che ha peccato, ma anche settantavolte sette46. Tuttavia qualora io chiedessi loro se per caso Dio nonpunisca i suoi nemici, sarebbero di certo in imbarazzo. Essi stessidicono infatti che Dio prepara uneterna prigione a quella stirpe

    delle tenebre che affermano sia nemica di Dio. Ma c di pi; nonesitano a dichiarare che punir insieme a quella stirpe stessa anchele proprie membra. Quando si tratta per di capitoli dellAntico e delNuovo Testamento, per ingannare gli inesperti e per tacciarli diessere in contraddizione, si atteggiano a fin troppo buoni. Allora cispieghino: a chi mai si sarebbe rivolto il Signore dicendo: Andatenel fuoco eterno preparato per il diavolo e per gli angeli suoi47, dalmomento che perdona tutti e non condanna nessuno? Perci il fattoche Dio faccia ricadere le colpe dei genitori sui figli che lo hannoodiato comprensibilmente giusto; la postilla che mi hanno odiatochiarisce infatti che sono puniti per le colpe dei genitori quei figliche hanno voluto perseverare nella stessa perversit dei genitori.Non certo per la crudelt, ma piuttosto per la giustizia di Dio,nonch per la loro iniquit che essi vengono puniti, come dice ilprofeta: Infatti il Santo Spirito, che ammaestra, fugge lipocrisia esi sottrae ai discorsi privi di senno e si ritira quando sopravvieneliniquit48, cio luomo sar punito dalliniquit che simpadronisce

    di lui quando lo Spirito Santo lo avr abbandonato. E in un altropasso: Hanno pensato in questo modo ed hanno sbagliato; infatti laloro malizia li ha accecati49. Ed in un altro ancora: Ciascuno rimane

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    avvinto dai legacci dei propri peccati50. E concorda con questeattestazioni dellAntico Testamento anche il Nuovo l dovelApostolo dice: Dio li ha abbandonati ai perversi desideri del lorocuore51. Laccordo dei due Testamenti dimostra dunque a

    sufficienza che non Dio ad essere crudele, ma che ciascuno lodiventa contro se stesso peccando.

    7. 2. Il fatto poi che, com scritto, la vendetta divina si prolunghifino alla terza e quarta generazione, altro non significa - io credo -se non che dallo stesso Abramo, che cominci ad essere il padre delpopolo giudaico, vi sono, compresa quella attuale, quattro et, inbase a come le ha suddivise levangelista Matteo 52. La prima quella che va da Abramo fino a Davide; la seconda da Davide fino

    alla trasmigrazione in Babilonia; la terza dalla trasmigrazione inBabilonia fino allavvento del Signore; la quarta infine si svolge finoalla fine dei tempi, ed in quanto costituisce la vecchiaia del secolo pi lunga delle altre et. Noi riteniamo che queste et indichino legenerazioni, quantunque singolarmente constino di diversegenerazioni. Dal momento che la terza comincia dallatrasmigrazione in Babilonia, quando si verific la cattivit deiGiudei, e che nella quarta, cio dopo lavvento di nostro Signore, ilpopolo giudaico fu sradicato completamente dalla sua terra, sicomprende cosa significhi che Dio chieder conto dei peccati deigenitori fino alla terza e quarta generazione; e lo fa legittimamentee debitamente, in quanto i Giudei preferirono perseverare neipeccati dei loro padri piuttosto che seguire la giustizia di Dio. Infattiche i peccati di un padre non ricadano su un figlio che vive in modogiusto lo dimostra in modo chiarissimo il profeta Ezechiele 53.

    7. 3. Quanto poi viene detto nel Vangelo: Siate buoni come ilvostro Padre celeste che fa sorgere il suo sole sopra i buoni ed icattivi54 non affatto contrario allAntico Testamento. Dio infatti sicomporta in questo modo per spingerci alla penitenza, come dicelApostolo: Non sai forse che la pazienza di Dio ti spinge allapenitenza?55Ma non si deve per questo credere che Dio non punircoloro i quali, come dice lo stesso Apostolo:Accumulano sopra di sira per il giorno dellira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio,che render a ciascuno secondo le sue opere56. Questa pazienza ebont di Dio la esalta infatti anche il profeta dicendo: Tu, che ami le

    anime, perdoni tutti, perch tue sono tutte le cose57

    . Vi sonocomunque innumerevoli altri passi dai quali si comprende che

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    entrambi i Testamenti esaltano la misericordia e la giustizia di Diosia nella sua bont sia nella sua severit.

    7. 4. Se invece i Manichei sono sconcertati dallespressione: Io sono

    geloso; altrettanto dovrebbero sconcertarsi per le paroledellapostolo Paolo: Io nutro per voi una gelosia divina; vi ho infattifidanzati ad un solo sposo per presentarvi a Cristo come unavergine pura58. In effetti la Sacra Scrittura dal momento cheutilizza i nostri modi espressivi, dimostra anche nelle parole or oramenzionate che non possibile poter dire nulla che sia degno diDio. Perch non utilizzare allora parole di questo tenore ancheriguardo a quella maest divina di cui nessuna definizione risultadegna, dal momento che essa sopravanza per la sua ineffabile

    sublimit tutte le capacit espressive delle diverse lingue? In realtdato che i mariti sono soliti custodire con la loro gelosia la pudiciziadelle mogli, le Scritture hanno definito gelosia la severa regola concui Dio non permette che lanima fornichi impunemente. Lafornicazione dellanima naturalmente consiste nellallontanarsi daifrutti fecondi della saggezza e nel rivolgersi al concepimento delletentazioni e corruzioni dei legami temporali.

    7. 5. Che bisogna perdonare ad un proprio fratello non solo sette

    volte, ma anche settanta volte sette, si riferisce ovviamente ad unfratello pentito. Dio infatti afferma di punire i peccati di coloro chelo odiano, non certo di coloro che pentendosi si riconciliano con lui.Il Signore lo dice chiaramente anche per bocca del profeta: Io nonvoglio la morte del peccatore, ma che si penta e viva59. Apparedunque chiaro che sia in quella pazienza che invita al pentimento,sia in quella indulgenza che perdona i pentiti, sia in quella giustaseverit che punisce coloro che non vogliono ravvedersi, i dueTestamenti concordano tra loro e si armonizzano in quantoentrambi scritti dallo stesso Dio.

    Antitesi: ancora sulla vendetta e sul perdono.

    8. NellEsodo si trova scritto: Occhio per occhio, dente per dente60e altre espressioni di tal genere. I Manichei denigrano questo passodella Legge nel quale viene dato il permesso di una congruavendetta e si dice che bisogna rovinare un occhio per un occhio, undente per un dente, come se il Signore stesso avesse mostrato nel

    Vangelo che questi due precetti sono a lui avversi e contrari. Diceinfatti:Avete udito che fu detto agli antichi: " Occhio per occhio e

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    dente per dente ", io vi dico invece di non resistere al malvagio;anzi, se uno ti percuote nella guancia destra, porgigli anche laltra.E se uno vuole citarti in giudizio per portarti via la tua tunica,cedigli anche il mantello61. A dire il vero in queste due affermazioni

    si palesa la differenza tra i due Testamenti, i quali tuttavia sonostati fissati da uno stesso Dio. Infatti poich in un primo momentogli uomini carnali erano smaniosi di trarre una vendetta di granlunga superiore alloffesa subita; perci fu per prima cosa impostoloro un certo grado di dolcezza, di modo che il loro rancorevendicativo non fosse sproporzionato alloffesa ricevuta. In talmodo infatti avrebbe ben potuto talora perdonare loffesa chiavesse prima imparato a non oltrepassare la misura della propriavendetta. In seguito il Signore volendo elevare il popolo attraverso

    la grazia del Vangelo alla pace suprema, su questo gradino needific un altro, affinch chi avesse imparato a non vendicarsi inmodo sproporzionato al torto ricevuto, potesse assaporare nel suoanimo rabbonito la gioia di perdonare completamente. Anche ilprofeta lo spiega nei Libri dellAntico Testamento con queste parole:Signore mio Dio, se io ho fatto tale cosa, se vi iniquit nelle miemani, se io ho reso il male a coloro che me ne hanno fatto62. Esimilmente un altro profeta dice di un uomo capace di tollerare leoffese con tantissima mitezza: Offrir la guancia a chi lo percuote,si sazier di oltraggi63.Da ci si comprende che a ragione fu fissatoun limite alla vendetta di uomini carnali e si comprende altres cheil totale perdono di unoffesa non solamente il Nuovo Testamentoad insegnarlo, ma che molto tempo prima lo si trova annunciatonellAntico.

    Antitesi: il Dio visibile dellAntico Testamento e il Dio ineffabile e invisibile di

    Ges.

    9. 1. Dio ha parlato con Adamo ed Eva, con il serpente, con Caino econ altri del passato 64; sta scritto che ad alcuni di essi ancheapparso ed stato visto da loro. Non ad uno, ma ai molti luoghiscritturistici nei quali si rappresenta Dio che parla con gli uomini eche appare ad alcuni, si appigliano i Manichei per dire che sonocontrari al Nuovo Testamento, poich il Signore afferma: Nessunoha mai visto Dio, se non lunico Figlio che nel seno del Padre; eglice lo ha fatto conoscere65;ed ancora rivolto ai Giudei: Voi non

    avete mai udito la sua voce, non avete mai visto il suo volto e lasua parola non dimora in voi, perch voi non avete creduto a coluiche egli ha mandato66. Noi rispondiamo loro con le parole stesse

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    del Vangelo: Nessuno ha mai visto Dio, se non lunico Figlio che nel seno del Padre; egli ce lo ha fatto conoscere, le quali possonodare una completa soluzione del problema. Infatti il Figlio stesso,vale a dire il Verbo di Dio, non solo negli ultimi tempi, quando si

    degnato di manifestarsi nella carne, ma anche in passato fin dallacreazione del mondo ha fatto conoscere il Padre a chi ha voluto, siaparlando, sia manifestandosi, o attraverso qualche potest angelicao per mezzo di qualche altra creatura; perch egli la verit intutte le cose e tutto sussiste in lui; ogni cosa risponde al suo cennoed a lui sottomessa, tanto che appare agli occhi attraverso unacreatura visibile a chi vuole e quando vuole. Tuttavia per la suadivinit e per lessere il Verbo del Padre, a lui coeterno edimmutabile, per mezzo del quale ogni cosa stata creata, non pu

    essere visto che da un cuore del tutto puro e privo di malizia. Perciin certi passi la Scrittura stessa, quando parla di una visione di Dio,attesta lapparizione di un angelo 67. Cos nella lotta di Giacobbe sidice che quello che apparve era un angelo 68. Anche quandoapparve a Mos nel roveto 69 e similmente nel deserto quandoquesti ricevette la legge dopo avere portato fuori dallEgitto ilpopolo, fu Dio che gli parl 70. Anzi Stefano negliAtti degli Apostoliprecisa che sia nel roveto, quando gli affid la missione, sia dopo,quando gli diede la legge fu un angelo che gli apparve 71. Noidiciamo questo affinch qualcuno non creda che il Verbo di Dio, permezzo del quale stata creata ogni cosa, possa essere circoscrittoin certi luoghi e possa manifestarsi palesemente a qualcuno se nonattraverso una creatura visibile. Come infatti il Verbo di Dio nelprofeta, tanto che a ragione si dice: " Il Signore ha detto ", dalmomento che il Verbo di Dio, cio Cristo, per bocca del profetaproferisce la verit, allo stesso modo sempre lui a parlare perbocca di un angelo, quando un angelo rivela la verit; sicch a

    ragione si dice: " Dio ha detto " oppure " Dio apparso " edaltrettanto giustamente " lAngelo ha detto " oppure " lAngelo apparso ". Nel primo caso si intende parlare di Dio presente in undeterminato personaggio, nellaltro della creatura di cui si serve. Inbase a questo criterio anche lApostolo afferma: Volete forsericevere una prova che in me parla Cristo?72

    9. 2. Se poi risulta sconvolgente che nellAntico Testamento Dioparli anche a dei peccatori come Adamo, Eva o il serpente, prestino

    attenzione i Manichei ad un caso simile presente nel Nuovo, quellodelluomo stolto ed avido cui il Signore si rivolse dicendo:Insensato, questa notte stessa ti sar tolta lanima tua e quello che

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    hai preparato, per chi sar?73 Infatti se la verit rivolta anche aipeccatori, qualunque sia la creatura che la riveli, essa proviene dacolui che solo veritiero. ci che del resto dice ai Giudei: Voi nonavete mai udito la sua voce, perch essi non gli diedero ascolto nel

    momento in cui parlava con loro. E aggiunge anche: Non avete maivisto il suo volto, perch non possibile. Ed ancora: E la sua parolanon dimora in voi, perch in chi dimora la parola di Dio, dimoraCristo, che essi invece respinsero. Infatti quando il Signore disse:Padre, glorifica me con quella gloria che io avevo presso di te primache il mondo fosse, risuon una voce proveniente dal cielo: Lhoglorificato e ancora lo glorificher74. Molti dei Giudei presentiudirono quella voce, anzi a dire il vero non si pu dire che labbianoudita, perch non le diedero ascolto fino al punto di credere. Se non

    ci si deve dunque meravigliare che il Verbo di Dio, cio lunico Figliodi Dio che rivela il Padre, secondo il proprio volere si manifesta aduno da se stesso, ad un altro per mezzo di una qualche creatura,ora parlando ora mostrandosi, quantunque egli stesso, e attraversolui il Padre, sia visibile a chi sia puro di cuore - Beati infatti i puri dicuore, perch vedranno Dio75 - altrettanto non ci si devemeravigliare che tutti questi esempi ricavati da entrambi iTestamenti si armonizzino tra loro.

    Antitesi: tempio terrestre e tempio celeste.

    10. Dio parl a Mos e gli disse: Di ai figli di Israele: Raccoglieteda ciascuno delle offerte e destinatele a me, vale a dire oro,argento, bronzo, porpora, lino, un mantello scarlatto, peli di capra,pelli di montone tinte di rosso, legna intatta, olio per far luce,incenso, pietre preziose, cio berilli; poi costruite un santuario nelquale io possa stare insieme a voi76. Anche su questo passo dellaScrittura i Manichei trovano da ridire, e dicono che sia ad essocontrario quello del Vangelo in cui il Signore dice: Non giurerai nper il cielo, perch il trono di Dio; n per la terra, perch losgabello per i suoi piedi77. Infatti polemizzano e ritengono di avertrovato unargomentazione importante: Come pu abitare -affermano - in un santuario fatto doro, dargento, di bronzo, diporpora, di velli di agnelli e di pelli, quel Dio che ha per trono ilcielo e dei cui piedi sgabello la terra? E chiamano a testimoneanche lapostolo Paolo, poich dice che Dio abita una luce

    inaccessibile

    78

    . Noi a nostra volta solleviamo una questioneidentica, e quellargomentazione che hanno ricavato dal NuovoTestamento noi la traiamo dallAntico Testamento. Qui si trova

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    scritto infatti ancor prima: Il cielo il mio trono, la terra lo sgabellodei miei piedi; quale casa mi potreste costruire, o quale luogopotrebbe esserci per il mio riposo? Non forse la mano mia che hafatto tutte queste cose?79 Ecco dunque un passo dellAntico

    Testamento dove si afferma che Dio non abita in templi costruiti damano umana, e tuttavia il Figlio del nostro Dio dopo aver fatto unasferza di corde cacci dal tempio coloro che vendevano buoi ecolombe e rovesci i banchi dei cambiavalute dicendo: La casa delPadre mio sar chiamata casa di preghiera, ma voi ne avete fattouna spelonca di ladri80. Se dunque sulla base di questi due luoghiintesi come contrastanti tra loro, qualcuno volesse ingannare glisprovveduti, affermando che nellAntico Testamento si magnificaDio, di cui si dice che il cielo il suo trono e la terra lo sgabello dei

    suoi piedi, e negando che possa abitare in una casa costruitadalluomo, mentre invece nel Nuovo Testamento la sua dimoraviene definita un tempio costruito dagli uomini, forse che i Manicheialla fine non ammetterebbero che lespressione " dimora di Diocostruita da mano umana " va intesa in un significato specifico inentrambi i Testamenti e che in entrambi i Testamenti si afferma cheDio non abita in luoghi costruiti dagli uomini?

    Antitesi: gelosia e giustizia di Dio.

    11. Sta scritto nellEsodo:Voi non adorerete di stranieri, e ancora:Il vostro Dio si chiama Geloso; infatti in quanto geloso egli provagelosia81. Dal momento che i Manichei in questo testo censuranolespressione: Voi non adorerete di stranieri, mostranoapertamente di gradire che si adorino molti di. E non c dameravigliarsi, poich nella loro setta annoverano e glorificano unafamiglia assai numerosa di di : anzi si sono spinti fino alle cosevisibili, che essi venerano ed adorano come se fossero la luce dellaverit stessa; perci non loro gradito quanto sta scrittonellEsodo: Voi non adorerete di stranieri. Aggiungono inoltre chelaltra asserzione - Il vostro Dio si chiama Geloso, infatti in quantogeloso egli ha provato gelosia - stata fatta affinch noi nonamiamo un Dio geloso, la cui gelosia non ci permette di adorare distranieri. E perci dicono che tali affermazioni contrastano colVangelo, poich il Signore dice: Padre giusto, il mondo non ti haconosciuto82. Quasi che non si debba definire giusto Dio, se non ci

    permette di adorare di stranieri. Ritengono infatti che " Dio giusto" e " Dio geloso " siano espressioni in contrasto tra loro, eingannano quegli infelici che non comprendono che nella gelosia di

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    Dio riposta interamente la speranza della nostra salvezza. Infatticon questo termine viene indicata la provvidenza di Dio, la qualenon consente che nessuna anima si allontani impunemente da lui,come dice il profeta: Tu manderai in rovina coloro che si

    allontaneranno da te83

    . Come infatti quella che si definisce ira diDio non una passione dellanimo, ma la capacit di vendicarsi,cos la gelosia di Dio non quel tormento dellanimo per il qualesono soliti struggersi un marito verso la moglie o la moglie verso ilmarito, ma un atto di giustizia molto sereno e schiettissimo per cuinon consentito di essere beata a nessuna anima corrotta e incerto modo gravata da false credenze ed empie passioni. IManichei, i quali non si sono resi ancora conto di come nessunaparola possa essere adatta ad una maest ineffabile, provano

    orrore per queste parole. Cos ritengono che bisogna evitarle, comese non pronunciandole dicessero qualcosa degna di Dio. In realt loSpirito Santo, quantunque le supreme verit divine siano ineffabili,intendendo darne lo stesso unidea agli uomini intelligenti, havoluto servirsi di parole che di solito tra gli uomini sono utilizzateper indicare un vizio, affinch fossero avvertiti che anche quelleespressioni che gli uomini pensano di potere pronunciare in manieraconsona a Dio, sono indegne della sua maest, cui rende pi onoreil silenzio che qualsiasi parola umana. Io cerco di sapere cosa sia lagelosia delluomo; ebbene scopro un turbamento che strugge ilcuore. Se poi ne cerco la causa, non scopro nientaltro se non chenon si riesce a tollerare ladulterio del coniuge. appuntosoprattutto nel rapporto tra coniugi che si suole parlarepropriamente di gelosia. Ammettiamo che un marito fosse di per sbeato, onnipotente e giusto, egli punirebbe la colpa della mogliesenza alcun tormento, con ogni facilit e senza alcuna ingiustizia.Tuttavia esprimendomi in termini di linguaggio umano, quantunque

    non in senso proprio ma per traslato, io a buon diritto definirei ilsuo agire " gelosia ". Chi ha criticato Cicerone, che certamentesapeva parlare latino, quando disse a Cesare: Nessuna delle tuevirt pi ammirevole ed apprezzabile della misericordia84? Etuttavia si dice che la parola " misericordia " derivi dal fatto cherende " misero " lanimo di chi si affligge per la " miseria " altrui.Forse che dunque una virt rende lanimo infelice? Cicerone checosa avrebbe risposto ai suoi censori se non che col termine "misericordia " aveva voluto indicare la clemenza? Giacch si soliti

    parlare in maniera corretta, non solo utilizzando termini propri, maanche sinonimi. Ho voluto citare questo autore perch nel nostro

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    caso in discussione non il contenuto ma lespressione verbale.Come infatti i nostri autori, intendo quelli delle Sacre Scritture,hanno prestato attenzione in modo particolare ai contenuti, cos gliautori profani, al contrario, si sono preoccupati quasi

    esclusivamente delle parole. In ogni caso posso avvalermi delVangelo e di tutti i libri del Nuovo Testamento, nei qualispessissimo viene messa in rilievo la misericordia di Dio. Osinodunque questi poveri Manichei criticare anche tali passi e negareche Dio sia " misericordioso", affinch non si pensi che abbia unanimo " misero ". Come dunque pu accadere che in Dio vi sia "misericordia " senza " miseria " dellanimo, cos anche non vi sarper noi alcuna difficolt ad ammettere una " gelosia " di Dio senzacorruzione e tormento dellanimo; per elevarci al silenzio divino noi

    accettiamo i condizionamenti del linguaggio umano. Se affermanopoi che vi contraddizione tra Dio " geloso " e Dio " giusto ", cosamai diranno riguardo a quanto io trovo scritto nel NuovoTestamento: Io provo per voi la gelosia di Dio85; o la citazione,tratta dallAntico Testamento, riportata nel Vangelo: La gelosia dellatua casa mi divora86? E ancora, quando leggono nellAnticoTestamento: Il Signore giusto, ama le cose giuste, il suo voltovede lequit87, non dovranno ammettere forse che per gli inespertianche in questo caso i due Testamenti possono sembrare incontraddizione, dal momento che nel Nuovo si parla della gelosia diDio e nellAntico della giustizia di Dio? E che invece per chi licomprende bene entrambi sono in armonia tra loro in virtdellunit e del grande accordo dello Spirito Santo?

    Antitesi: il sangue e lanima.

    12. 1. Sta scritto che non bisogna mangiare il sangue, perch ilsangue lanima della carne 88. A questa prescrizione dellAnticaLegge i Manichei oppongono, ricavandolo dal Vangelo, quanto diceil Signore, cio che non bisogna temere coloro che possonouccidere il corpo, poich non possono nuocere allanima 89.Facendone una questione essi dicono: se il sangue lanima, comemai gli uomini non hanno alcun potere su di essa, tenuto conto checol sangue fanno molte cose, sia raccogliendolo per darlo come ciboai cani e agli uccelli sia spargendolo per mescolarlo alla melma o alfango? In effetti gli uomini possono fare col sangue queste e

    innumerevoli altre cose senza difficolt. Per questo motivo iManichei con arroganza chiedono in che modo, se il sangue lanima, un assassino possa non nuocere allanima di un uomo pur

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    avendo tanto potere sul suo sangue. Aggiungono inoltre quantoafferma lapostolo Paolo: Perch la carne e il sangue non possonoereditare il regno di Dio90 e di conseguenza affermano che se ilsangue lanima, cos come afferma Mos, non si trover alcuna

    anima in grado di ottenere il regno di Dio. Ad una tale calunniainnanzi tutto bisogna rispondere in modo tale da costringerli adindicare dove sta scritto nei libri dellAntica Legge che il sangue lanima delluomo. Questa asserzione infatti non la troveranno inalcun luogo di quella Scrittura che, sventurati, per quanto sisforzino di sviscerare non riescono in alcun modo a comprendere.Se non vi infatti detto niente del genere che riguardi lanimaumana, cosa importa a noi che lanima di un animale possa riceveredanno dalla sua uccisione o che non possa ottenere il regno di Dio?

    Ma poich costoro si preoccupano troppo dellanima degli animali(pur essendo infatti quelle degli uomini anime razionali, essiritengono tuttavia che si reincarnino negli animali), pensano chesar a loro stessi precluso il regno dei cieli, se ammettono che lo siaper le anime degli animali.

    12. 2. E che dire del fatto che Adimanto, uno dei discepoli di Mani,ricordato come grande dottore di quella setta, abbia anche osatoinsultare il popolo di Israele? S, ha osato insultare il popolo deiGiudei affermando che le anime dei loro padri, giacch loroopinione che il sangue sia lanima, sono state in parte divorate daiserpenti, in parte consumate dal fuoco, in parte seccate nei desertie su impervie montagne. Anche se si volesse ammettere che ci siavero, ci si dovrebbe convincere che avvenuto tuttavia senzaalcuna colpa di coloro che egli ha voluto offendere. Non sono statiinfatti loro a recare in qualche modo danno alle anime dei loropadri, alle quali - a suo dire - sono capitate tutte quelle sventure

    per il loro modo di pensare: semmai ne possono aver ricavatomotivo di lutto, non di colpa. Daltra parte lo stesso Adimanto cosafar, convinto com che anche le anime razionali, cio quelle degliuomini, possono essere cacciate nel corpo delle bestie? Qualegrande crimine commetter piagando il proprio cavallo con la frustaquando lento o trattenendolo con il morso quando scalpita,dacch in esso potrebbe esserci per caso lanima di suo padre? Pernon dire poi che potrebbe uccidere i suoi genitori anche in mezzo aipidocchi e alle pulci, dalla cui eliminazione i Manichei non si

    astengono. Infatti cosa giova loro negare talvolta che le animeumane possano reincarnarsi in animali cos minuscoli? Lo neganoper non essere incolpati di cos numerose uccisioni o per non essere

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    costretti a risparmiare pidocchi, pulci e cimici e a sopportare, nonavendo la libert di ucciderli, le loro molestie. In realt possonoessere messi alle corde chiedendo per quale motivo lanima umanapossa reincarnarsi in una piccola volpe e non possa invece in una

    faina, tenuto conto che un cucciolo di volpe forse anche pipiccolo di una grande faina. Inoltre se pu reincarnarsi in una faina,perch non pu in un topo? E se lo pu in questo, perch non anchein un geco? E se pu reincarnarsi in un geco, perch non lo pu inuna cavalletta? E ritrovarsi poi in unape, successivamente in unamosca, quindi in una cimice e financo in una pulce e, se esiste, inqualche animale molto pi piccolo? Essi infatti non pongono unlimite, e cos, a causa di questa puerile convinzione, caricano lapropria coscienza di innumerevoli omicidi.

    12. 3. Per quel che concerne ci che scritto, che il sangue di unabestia la sua anima, a parte quanto ho detto in precedenza, nonmi compete trattare della sorte dellanima di una bestia; del restoposso anche interpretare quellinsegnamento in chiave simbolica.Infatti il Signore non ha esitato a dire: Questo il mio corpo91,dando un significato simbolico del suo corpo.

    12. 4. LApostolo ha detto: La carne e il sangue non possiederanno

    il regno di Dio; anche nella Legge si dice: Il mio spirito non resterin costoro, poich sono carne92. Tuttavia nei Libri dellAnticoTestamento tante volte viene promesso il premio futuro alle animedei giusti. Lintenzione dellApostolo, dunque, era quella di indicarequale sarebbe stato il corpo dei giusti per effetto del mutamentoinsito nella risurrezione, poich le donnenon prenderanno maritongli uomini moglie, ma saranno come Angeli nel cielo93; perquesto motivo, volendo suggerire il futuro mutamento dei corpi deigiusti, lApostolo afferm: Vi dico, o fratelli, che la carne e il sanguenon possiederanno il regno di Dio94. Questa opinione non vieneformulata in modo isolato ed ambiguo, ma viene sviluppata in modoapprofondito per tutta la lettera, tanto che la si pu verificare -largomentare non per niente oscuro - anche ad una semplicelettura. Cos infatti egli si esprime: necessario che questo corpocorruttibile si vesta di incorruttibilit e questo corpo mortale sivesta di immortalit. E che si riferisca al corpo, appare chiaro daquanto detto in precedenza: Non ogni carne la medesima carne;

    altra la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella diuccelli e altra quella di pesci. Vi sono corpi celesti e corpi terrestri;ma altro lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi

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    terrestri; altro lo splendore del sole, altro lo splendore della lunae altro ancora lo splendore delle stelle. Ogni stella infatti differisceda unaltra nello splendore; cos anche la risurrezione dei morti.Viene seminato nella corruzione, risorge nellincorruttibilit; viene

    seminato nellignominia, risorge nella gloria; viene seminatodebole, risorge pieno di forza; viene seminato un corpo animale,risorge un corpo spirituale. Se c un corpo animale, vi anche uncorpo spirituale, cos come sta scritto: il primo uomo Adamo fucreato anima vivente, lultimo Adamo spirito vivificante. Non statocreato per primo ci che spirituale, ma ci che animale; ci che spirituale stato creato successivamente. Il primo uomo trattodalla terra terrestre; il secondo uomo venuto dal cielo celeste.Quale luomo fatto di terra, tali sono i terrestri; e quale luomo

    celeste, tali sono anche i celesti. E come abbiamo portatolimmagine delluomo terrestre, portiamo anche limmagine di coluiche venuto dal cielo. Questo vi dico, o fratelli: che la carne e ilsangue non possono ereditare il regno di Dio, n la corruttibilitpotr ereditare lincorruttibilit95. Dovrebbe certo essere ormaichiaro in che senso lApostolo si sia espresso. Perch alloraAdimanto con indegna malafede menziona solamente lultimaespressione ed omette le precedenti, dalle quali si potrebbecomprendere correttamente ci che viene invece malamenteinterpretato? Infatti dal momento che il corpo di nostro Signoredopo la risurrezione si levato al cielo, subendo una trasformazioneceleste funzionale a questa sua stessa celeste dimora, ci impostodi sperare altrettanto per noi nellultimo giorno; per questolApostolo ha detto: Quale luomo fatto di terra, tali sono iterrestri,vale a dire, mortali; e quale luomo celeste, tali sonoanche i celesti, vale a dire, immortali, non solamente nellanima,ma anche nel corpo. Per tale motivo aveva detto in precedenza che

    altro lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi terrestri.In merito poi a quanto da lui asserito che al momento dellarisurrezione il corpo sar spirituale, non si deve per questo credereche non sar pi corpo, ma spirito: in effetti lo definisce corpospirituale in quanto completamente sottomesso allo spirito, senzaalcuna corruzione o morte. Non certo perch chiama corpo "animale " questo che ora abbiamo, si deve credere che esso non siacorpo ma anima. Se, dunque, il corpo terreno definito "animale "in quanto sottomesso allanima, tuttavia non pu essere definito

    spirituale, in quanto non ancora pienamente sottomesso allospirito, almeno fino a quando corruttibile. Ma immediatamente lo

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    si chiamer " spirituale ", quando, privo di corruzione, potr teneretesta allo spirito e alleternit.

    12. 5. Tuttavia se non sembra ancora sufficientemente provato che

    lApostolo, quando afferma: La carne e il sangue non possonoereditare il regno di Dio, n ci che corruttibile erediterlincorruttibilit, si riferisce alla trasformazione che avverr infuturo, si presti attenzione a quello che aggiunge subito dopo: Eccoio vi annunzio un mistero: tutti risorgeremo, tuttavia non tuttisaremo trasformati in un istante, in un batter docchio, al suonodellultima tromba. Suoner infatti la tromba e i morti risorgerannoincorrotti e noi saremo trasformati. Poi, per mostrare di che naturasar la trasformazione stessa, continua ed aggiunge ci che io ho

    detto prima. Subito dopo in effetti afferma: necessario infatti chequesto corpo corruttibile si vesta di incorruttibilit e questo corpomortale si vesta di immortalit96. chiaro a questo punto perch lacarne e il sangue non possiederanno il regno di Dio; infatti quandoil corpo si sar vestito di incorruttibilit e di immortalit non sarpi carne e sangue, ma sar mutato in corpo celeste. Abbiamo coltoloccasione di affrontare questo problema, perch i Manichei sonosoliti contestare molto anche questa affermazione, negando larisurrezione dei corpi. Infatti la questione non riguarda il corpo, malanima; essi ritengono che la Legge la identifichi con il sangue,cosa che noi non intendiamo in alcun modo cos. Ma sebbene non cioccupiamo dellanima delle bestie, con le quali non abbiamo alcunlegame di razionalit, tuttavia noi riteniamo che quanto afferma laLegge - cio che il sangue deve essere sparso e non deve essereassunto come cibo, perch il sangue lanima - sia dettosimbolicamente come molte altre affermazioni; quasi tutti i misteridi quelle Scritture [sc. dellAntico Testamento] sono pieni di

    significati figurali relativi alla predicazione futura, che stata resamanifesta per mezzo di nostro Signore Ges Cristo. Il sangue lanima allo stesso modo di come la roccia era Cristo, quandolApostolo dice: Bevevano infatti da una roccia spirituale che liaccompagnava, e quella roccia era il Cristo97. risaputo daltraparte che i figli dIsraele nel deserto bevvero lacqua sgorgata dallaroccia 98: a loro si riferiva lApostolo con le sue parole; non dice chela Roccia indicava Cristo, bens che la Roccia era Cristo. E affinchnon la si intendesse in senso " carnale ", la definisce " spirituale ";

    in altri termini lascia intendere che la si deve interpretare in sensospirituale. Sarebbe lungo, e daltra parte inutile in questo momento,non potendolo fare se non succintamente, esporre i misteri

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    racchiusi nella stessa Legge. sufficiente che coloro i quali licriticano, comprendano che noi non li intendiamo cos come sonosoliti fare loro in segno di scherno, ma alla maniera degli Apostoli,che pur comprendendo tutti i misteri, ne spiegarono pochi, per

    lasciare ai posteri la comprensione dei rimanenti sulla base delleloro medesime regole.

    Antitesi: gelosia e bont di Dio.

    13. 1. Nel Deuteronomio sta scritto: Guardatevi dal dimenticarelalleanza che il Signore vostro Dio ha stabilito con voi e dal farvistatue e ritratti; e viene aggiunto inoltre: il vostro Dio un fuocodivoratore e un Dio geloso99. Lillustre Adimanto di queste parole

    della Scrittura ha proposto uninterpretazione malevola, che noi cisiamo assunti il compito di respingere e confutare. In realt credodi avere gi risposto precedentemente, e a sufficienza, alle sueaccuse calunniose relative alla gelosia di Dio. Mi preme ricordaretuttavia che non solo in quelloccasione, ma anche ora egli attaccale Scritture a proposito della gelosia di Dio, con lo scopo diaggiungere che in quei testi il Signore nostro Dio ci proibisce il cultodegli idoli, come se fosse sua intenzione biasimare la gelosia di Dioper nessun altro motivo se non perch quella gelosia stessa ci

    proibisce il culto degli idoli. Insomma egli intende mostrarsifavorevole agli idoli, cosa che i Manichei fanno per attirare sulla loromiserevole e delirante setta anche la simpatia dei Pagani. A questopasso della Legge essi oppongono quel luogo dove un tale siavvicin al Signore e gli disse: Buon Maestro, che cosa devo fareper avere la vita eterna?Ges gli rispose: Perch mi chiami buono?Nessuno buono se non Dio solo100. Ovviamente dovremmodedurre che questi due passi sono in contrasto, giacch nella Leggesi dice: Dio un fuoco divoratore e un Dio geloso, mentre nelVangelo: Nessuno buono se non Dio solo.

    13. 2. A proposito della gelosia ho avuto gi modo di ribattere chenella Scrittura queste parole non stanno a significare una qualsiasipassione o una sofferenza di Dio; tuttavia poich di Dio non possibile affermare nulla che ne sia degno, si fatto ricorso ad essee per quanto gli uomini le ritengano indegne, sono costretti adammettere che anche quelle espressioni riguardanti lineffabiledivina eccellenza, che essi pensano di dire in modo conveniente,sono in realt indegne della grandezza di Dio, la cui sapienza, nelmomento di scendere fino al corpo umano, prima discesa fino alle

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    umane parole. Ecco, ho usato la parola " scendere ", ma se solocominciassi ad analizzarla, mi renderei conto di non essermiespresso con propriet: non pu infatti " scendere " un qualcosa senon anche in grado di muoversi da un posto ad un altro. chiaro

    in effetti che chi scende, lascia un luogo superiore per raggiungerneuno inferiore. Invece la Sapienza di Dio, trovandosi dappertutto,non pu in alcun modo spostarsi da un luogo allaltro. a lei chenel suo Vangelo fa riferimento Giovanni, come chi stato vicino alpetto del Signore, quando afferma: Era in questo mondo, e ilmondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.Aggiunge nondimeno: Venne fra la sua gente, ma i suoi non lhannoaccolto101. In che modo " era " qui e in che modo " venne ", se nonperch necessario, per renderla comprensibile agli uomini,

    esprimere con parole umane quellineffabile eccellenza, mentre alcontrario con un divino silenzio che si deve comprendere, perchdivinizzi gli uomini? Si pu dunque dare una spiegazione razionaledel perch si dica cos, ma non si pu dire alcunch di Dio in mododegno, anzi gi indegno che lo si sia detto. Togli alla gelosialerrore e il dolore, cosaltro rester se non il desiderio di preservarela castit e di punire la colpa del coniuge? Quale altra parola se non" gelosia " di Dio, potrebbe meglio rendere lidea del legameconiugale con Dio cui siamo chiamati e che egli disapprova laperversione di un nostro rapporto peccaminoso, e punisce la nostraimpudicizia, mentre approva la castit? Non senza motivo che sidice volgarmente: Chi non prova gelosia non ama.

    13. 3. Un analogo ragionamento ben saddice allespressione fuocodivoratore di cui per non devo discutere. Piuttosto potrei chiedereai Manichei stessi, quale fuoco il Signore disse di essere venuto aportare in questo mondo. quanto si dice nel Vangelo, che essi non

    possono di certo mettere in discussione, non perch rispettinoCristo, ma per abbindolare i Cristiani. Quando viene loro ricordatoche il Signore ha detto: Sono venuto a portare il fuoco in questomondo102, gli sventurati obiettano che unaltra cosa. Noireplichiamo allora: non vi preoccupate, anche questa unaltracosa. infatti Cristo stesso che anche parla nellAntico Testamentoquando dice: Io sono un fuoco divoratore103, come anche luistesso ad affermare nel Vangelo di essere venuto a portare il fuocoin questo mondo, cio la Parola di Dio, vale a dire se stesso. Ad

    ogni modo dopo la risurrezione egli spieg ai discepoli il senso delleantiche Scritture, a cominciare da Mos e da tutti i Profeti, ed allorai discepoli stessi ammisero di avere ricevuto un fuoco e si dissero:

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    Non ci ardeva forse il cuore dentro durante il cammino, mentre cispiegava le Scritture?104 Egli veramente un fuoco divoratore:lamore divino infatti consuma la vecchia vita e rinnova luomo; ed perch Dio un fuoco divoratore che noi lo amiamo, mentre

    perch egli geloso che ama noi. Non temete dunque il fuoco cheDio , ma temete piuttosto il fuoco che Dio ha preparato per glieretici.

    13. 4. In quanto al passo che Adimanto ha tratto dal Vangelo perproporlo agli inesperti come contrario a questo della Legge, l doveil Signore dice: Nessuno buono se non Dio solo105, chi sarebbe ingrado di enumerare quante volte nellAntico Testamento ci siimbatte in passi relativi alla bont di Dio? Tuttavia io ne menziono

    uno solo che si canta ogni giorno in Chiesa: Celebrate il Signore,perch buono; perch eterna la sua misericordia106. Certoanche questo, come i Manichei ritengono, sembra essere contrarioallidea di un Dio geloso e tuttavia un canto dellAnticoTestamento. Similmente quel re che, celebrando le nozze del figlio,trov tra i commensali un uomo privo dellabito nuziale e dopoaverlo prima apostrofato col nome damico, ordin poi di gettarlofuori nelle tenebre, legato mani e piedi 107: a chi comprendemalamente egli non sembra buono. Se qualcuno portasse adesempio questo passo del Vangelo, cos come fa AdimantocollAntico Testamento, in modo da criticare maliziosamente ilVangelo stesso, elogiando piuttosto i libri dellAntico Testamento,dove si trova scritto: Celebrate il Signore, perch buono; percheterna la sua misericordia, e rimproverando al Nuovo che uncommensale, per giunta invitato, sia condannato ad un suppliziocos grande a causa del vestito; se in modo incessante, coningannevole perfidia, si adoperasse per raccogliere dallAntico

    Testamento tutti i passi relativi alla bont di Dio e dal Nuovo quellirelativi alla sua severit, contestando che sono in contrasto tra loro,lodando lAntico Testamento e censurando il Nuovo, potrebbeugualmente trovare degli inesperti e malamente versati nelle SacreScritture e persuaderli che bisogna accettare lAntico piuttosto che ilNuovo Testamento. Daltra parte ci che fanno anche i Manicheirespingendo lAntico Testamento come se fosse in contrasto colNuovo. Io mi stupisco che non riescano pensare che qualcuno unabuona volta li possa leggere entrambi e lodarli perch con laiuto di

    Dio li ha capiti; e che si rammarichi per la loro fraudolentamalvagit, come propria di esseri umani, o la eviti come tipica dieretici, o la schernisca come espressione di ignoranti e superbi.

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    Antitesi: sacrificio e uso delle carni, opere demoniache.

    14. 1. scritto nel Deuteronomio: Quando il tuo cuore lo desiderauccidi e mangia ogni tipo di carne, secondo il piacere che il Signore

    ti ha dato. Guardati per dal mangiarne il sangue, ma spargilo perterra come acqua108. Adimanto ritiene che sia in contrasto conqueste parole della Legge quanto il Signore dice nel Vangelo: Che ivostri cuori non si appesantiscano per eccesso di cibo e di vino eper gli affanni della vita109, e anche quanto dice lApostolo: Perci bene non mangiare carne, n bere vino110; e ancora: Voi nonpotete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni111. Noi al contrario diciamo che tutte queste affermazionidellAntico e del Nuovo Testamento hanno una motivazione propria

    e dimostriamo che non sono in contrasto tra loro. SebbeneAdimanto stesso nella citazione ricavata dallAntico Testamentoavrebbe potuto accorgersi che quanto detto - Quando il tuo cuore lodesidera uccidi e mangia ogni tipo di carne - non si riferisce ad unasmodata ingordigia, poich dopo si precisa, secondo il piacere che ilSignore ti ha dato. Il Signore non ti ha dato infatti un piaceresmodato, ma bastevole al sostentamento naturale e alla salute. Chipoi persegue una smodata ingordigia, asseconda il proprio vizio,non il piacere che gli ha dato il Signore; di conseguenza non vi

    contrasto con quanto detto nel Vangelo: Che i vostri cuori non siappesantiscano per eccesso di cibo e di vino e per gli affanni dellavita. Infatti quando si soddisfa quel piacere moderato e naturaleche il Signore ha concesso, il cuore non si appesantisce per eccessodi cibo e di vino e per gli affanni della vita.

    14. 2. Che non bisogna mangiare carne e non bisogna bere vinolApostolo lo dice non perch ritenga queste cose impure, comepensano costoro, sbagliando ed inducendo in errore coloro che sisono lasciati convincere. Del resto egli stesso ha motivato la suaaffermazione, sicch noi non dobbiamo spiegare od esporre la suaopinione. sufficiente infatti collegare allinterno del suo discorsotutto questo passo della lettera paolina, affinch appaiachiaramente il motivo per cui lApostolo abbia detto ci e diconverso la malafede di costoro, che scelgono alcuni testi dellaScrittura, con i quali ingannare gli inesperti, isolandoli dal contestoche li precede e li segue, grazie al quale si potrebbero invece

    comprendere la volont e lintenzione dello scrittore. LApostolodunque cos dice:Accogliete tra voi chi debole nella fede, senzadiscuterne le esitazioni. Uno crede di poter mangiare di tutto, laltro

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    invece, che debole, mangia solo legumi. Colui che mangia nondisprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chimangia, perch Dio lo ha accolto. Chi sei tu per giudicare un servoche non tuo? Stia in piedi o cada, ci riguarda il suo padrone; ma

    star in piedi, perch il Signore ha il potere di farcelo stare. C chidistingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali;ciascuno per cerchi di approfondire le sue convinzioni personali.Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chimangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie aDio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rendegrazie a Dio. Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessunomuore per se stesso, perch se noi viviamo, viviamo per il Signore;se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che

    moriamo, siamo dunque del Signore. Per questo infatti Cristo morto ed risorto, per essere il Signore dei morti e dei vivi. Ma tu,perch giudichi il tuo fratello? E anche tu, perch disprezzi il tuofratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale del Signore,poich sta scritto: Come vero che io vivo, dice il Signore, ogniginocchio si piegher davanti a me e ogni lingua render gloria aDio. Quindi ciascuno di noi render conto a Dio di se stesso.Cessiamo dunque dal giudicarci lun laltro: pensate invece a nonessere pietra di inciampo o di scandalo ai fratelli. Io so, e ne sonopersuaso nel Signore Ges, che nulla immondo in se stesso; mase uno ritiene qualcosa come immondo, per lui immondo. Ora seper il tuo cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti pisecondo carit. Guardati perci dal rovinare con il tuo cibo uno peril quale Cristo morto! Non divenga motivo di biasimo il bene di cuigodiamo! Il regno di Dio infatti non questione di cibo o dibevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: chi serveil Cristo in queste cose, bene accetto a Dio e stimato dagli uomini.

    Diamoci dunque alle opere della pace e alla edificazionevicendevole. Non distruggere lopera di Dio per una questione dicibo! Tutto mondo, daccordo; ma male per un uomo mangiaredando scandalo. Perci bene non mangiare carne, n bere vino,n altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi. Lafede che possiedi, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chinon si condanna per ci che egli approva. Ma chi nel dubbio,mangiando si condanna, perch non agisce per fede; tutto quello,infatti, che non viene dalla fede peccato112. C forse bisogno

    della spiegazione di qualcuno, per comprendere il perch lApostolosi sia espresso cos, e con quanta malafede costoro estrapolino

  • 7/30/2019 Sant'Agostino - Contro Adimanto (ITA)

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    alcuni testi delle Scritture per ingannare gli inesperti? LApostolo hadetto infatti che tutto mondo per chi crede, e che sono immondequelle cose che uno ritiene lo siano; proprio allora bisognaastenersene, quando possono costituire motivo di scandalo, cio

    quando un uomo incerto ritiene di doversi astenere da ogni tipo dicarne, affinch non gli capiti per caso della carne immolata daipagani; per tale ragione qualcuno potrebbe pensare che chi nemangia lo faccia in onore degli idoli e ne potrebbe esseregravemente scandalizzato; al contrario quella stessa carneimmolata dai pagani non offende nessuno se viene mangiata inbuona fede senza saperne lorigine. Per la qual cosa lo stessoApostolo in un altro passo proibisce che se ne chieda la provenienzaquando si compra della carne in una macelleria o quando, essendo

    stato invitato da un uomo senza fede, si vedono servite a tavolaquelle carni che costoro ritengono immonde, non perchprovengano da vittime immolate dai pagani, ma per il fatto stessodi essere carni, mentre lApostolo dice chiaramente che ogni cosa monda, che ogni creatura di Dio buona e che ogni cosa vienesantificata dalla parola divina e dalla preghiera; tuttavia bisognaastenersi se per caso un uomo incerto ne sia scandalizzato. E in unpasso in maniera lampante ha indicato costoro, quando dice chealla fine dei tempi ci saranno alcuni che proibiranno le nozze e siasterranno dai cibi creati da Dio 113. Infatti a dire il vero egli non siriferisce a coloro i quali si astengono da tali cibi per tenere a frenola propria concupiscenza o per rispettare la debolezza altrui, maperch ritengono immonde le carni stesse e negano che sia Dio acrearle. Noi al contrario ci manteniamo fedeli allinsegnamentodellApostolo, il quale afferma che tutto puro per i puri 114, seviene rispettata la moderazione evangelica, sicch i nostri cuori nonvengano appesantiti dalleccesso di cibo, dal bere il vino e dalle

    preoccupazioni secolari.14. 3. Infatti io non riesco a comprendere per quale motivo iManichei oppongano e ritengano quasi contrario a questo passodella Legge quello stesso in cui lApostolo dice: Non potetepartecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni. LaLegge a dire il vero non parla dei sacrifici, allorch nelDeuteronomio si afferma: Quando il tuo cuore lo desidera uccidi emangia ogni tipo di carne, secondo il piacere che il Signore ti ha

    dato115

    , bens dei cibi che servono dalimento alluomo. Ma poich iManichei ritengono che qualunque tipo danimale venga preparatoper il pranzo delluomo costituisca un sacrificio, sulla base della

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    propria interpretazione hanno stimato che questi due passi siano incontrasto. Per lo stesso motivo hanno citato il passo in cuilApostolo dice: Ci che i Pagani offrono in sacrificio, lo offrono aidemoni e non a Dio, dove molto chiaramente lApostolo si riferisce

    alle vittime che nel tempio vengono offerte ai demoni, non ai cibiche gli uomini preparano per s. Dice infatti cos: Che cosa dunque?Dico forse che quanto viene immolato agli idoli qualche cosa, oche un idolo qualche cosa? No, ma che ci che offrono insacrificio, lo offrono ai demoni e non a Dio. Io non voglio che voientriate in comunione con i demoni. Non potete bere il calice delSignore e il calice dei demoni. Non potete partecipare alla mensadel Signore e alla mensa dei demoni. Vogliamo provocare la gelosiadel Signore? Siamo forse pi forti di lui? Tutto lecito, ma non

    tutto utile; tutto lecito, ma non tutto edifica. Nessuno cerchilutile proprio, ma quello altrui. Tutto ci che in vendita almercato, mangiatelo pure, senza chiedere nulla per scrupolo dicoscienza. Infatti del Signore la terra e tutto ci che essacontiene. Se qualcuno non credente vi invita, e volete andarci,mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza farequestioni per motivo di coscienza. Se qualcuno per vi dicessechesi tratta di carne di vittime sacrificate, non mangiatene, perriguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza: miriferisco ovviamente non alla coscienza tua, ma dellaltro. Per qualemotivo infatti la mia libert dovrebbe essere giudicata dallacoscienza altrui? Se io partecipo alla mensa con rendimento digrazia, perch mai dovrei essere biasimato per quello di cui rendograzie? Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciatequalsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio116. Prestinoattenzione a questo i Manichei e comprendano in che senso dettonel Deuteronomio: Quando il tuo cuore lo desidera uccidi e mangia

    la carne, secondo il piacere che il Signore ti ha dato. Per quantoriguarda poi alcune specie di carne di cui stato proibito ai Giudeidi cibarsi e che sono ritenute impure, simbolicamente stanno asignificare gli uomini impuri, che vengono indicati tipologicamentenelle antiche Scritture. Allo stesso modo infatti di quel bue, al qualementre trebbia non consentito mettere la museruola, sta asignificare un evangelista, come lApostolo indica moltochiaramente 117, cos anche quelle cose che vengono proibite,stanno a significare alcune impurit delluomo, che non vengono

    accolte in comunione col corpo di Cristo, vale a dire nella Chiesaincrollabile ed eterna. Infatti riguardo ai cibi, appare molto evidente

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    che nulla vi in essi di impuro, tuttavia possono costituire undanno per un uomo che ne mangi e sia motivo di scandalo.

    Antitesi: animali immondi e purit interiore.

    15. 1. scritto nel Levitico:Separate limmondo da ci che mondo e nessuno mangi carne di cammello, di asino, di lepre, diporco, di aquila, di nibbio, di corvo, di avvoltoio, ecc. 118 Mai pichiaramente che in questa occasione, nella quale ha messo inrilievo che nel Levitico sta scritto di astenersi dalla carne di certianimali, possibile smascherare lanimo, zeppo di subdoli inganni,di questo uomo [sc. Adimanto], che presenta dei passi ricavati daentrambi i Testamenti come in profonda contraddizione tra loro.

    Infatti egli ritiene che si debba considerare in contrasto con questoquel passo del Vangelo dove il Signore dice: Non vi nulla cheentrando nelluomo possa contaminarlo, invece quelle cose cheescono da lui lo contaminano119. Se ha fatto ci con sventatezza,nulla vi di pi accecato, se invece lo ha fatto con consapevolezza,nulla vi di pi scellerato. Non aveva forse lui stesso poco primaportato ad esempio quanto afferma lApostolo: bene, fratelli, nonmangiare carne n bere vino120, nel tentativo di mettere incontrasto il Nuovo Testamento collAntico, che afferma: Quando il

    tuo cuore lo desidera uccidi e mangia ogni tipo di carne121?Comemai dunque gli riesce ora gradita lidea espressa dal Signore chenon vi nulla che entrando nelluomo lo contamini, ma sono quellecose che escono dalluomo a contaminarlo? Dove mai si nasconderAdimanto per sottrarsi ad essa? Dove fuggir - me lo dica! - dalmomento che va predicando, in nome di una continenza frutto diperversa e superstiziosa immaginazione, che bisogna evitarelimpurit delle carni ed eliminarla dagli alimenti dei pii? Di certoinfatti, se vero che quelle cose che entrano nelluomo non locontaminano, i Manichei sbagliano grandemente quando affermanoche i pasti sono impuri, se gli uomini si cibano di carne. Se tali cibisono impuri, che ne faranno mai di questo precetto manifestatodalla potenza di Dio nel Vangelo, dove il Signore afferma cheluomo non contaminato da ci che entra in lui, ma da ci cheesce da lui? O forse diranno, come son soliti fare quando lautoritdelle Scritture li mette alle strette, che questo passo uninterpolazione inserita nel Vangelo da coloro che contraffanno le

    Scritture? Perch dunque Adimanto si serve di questo passo comeprova e si sforza di attaccare lAntico Testamento traendoargomenti che gli si ritorcono contro? Infatti qualunque cristiano

  • 7/30/2019 Sant'Agostino - Contro Adimanto (ITA)

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    cattolico, che rispetta e comprende le due parti della Scrittura, glipotrebbe rispondere che esse non sono in contrasto. La prescrizionedi non cibarsi della carne di certi animali stata data ad un popoloancora " carnale " come simbolo di quegli umani costumi, che la

    Chiesa, in quanto corpo del Signore, non pu accogliere nel vincolostabile ed eterno della sua unit, respingendoli alla stregua di cibiimpuri e non assimilandone le sostanze; affinch tutte leprescrizioni imposte al popolo " carnale " profetizzassero la futuradisciplina del popolo " spirituale ", e non sono perci in contrastocon laffermazione del Signore - profondamente vera - che luomonon viene contaminato da ci che entra in lui attraverso il cibo.Infatti mentre quella sentenza impone oneri a degli schiavi, questasottrae al giogo della schiavit uomini ormai liberi, e tuttavia

    espressa in modo tale che gli oneri degli schiavi prefigurino la fededegli uomini liberi. Tutte queste cose - cos dice lApostolo -accadevano a loro come esempio; sono state invece scritte per noi,sui quali incombe la fine dei secoli122. Se dunque le sofferenzecapitavano loro come prefigurazione, accettavano anche comeprefigurazione le prescrizioni.

    15. 2. Avendo io dunque replicato queste argomentazioni e avendoin tal modo mostrato, dopo averli messi a confronto, che questi duepassi tratti dallAntico e dal Nuovo Testamento non sono incontrasto, cosa potr mai fare Adimanto, dal momento che gli si ritorta contro quella prova molto significativa che egli stesso avevaprodotto contro il suo avversario? stato lui infatti a menzionarequel passo del Vangelo nel quale il Signore dice che luomo nonviene contaminato dai cibi che entrano in lui, tuttavia non cessa diesortare e predicare che bisogna astenersi dalla carne come sefosse un cibo immondo. Ora si ben reso conto di quale ferita

    abbia inflitto a se stesso e di come il colpo gli si sia ritorto contro inmodo mortale. Gli si potrebbe chiedere infatti: Come mai proibite dimangiare carne se - come tu stesso ricordi - il Signore dice: Non vi nulla che entrando nelluomo possa contaminarlo, invece quellecose che escono da lui lo contaminano123? Ha voluto in certo qualmodo impiegare senza ragione una medicina per una ferita mortale.Cos infatti egli cita il passo evangelico stesso. Nel Vangelo -afferma - il Signore si rivolge alla folla e dice:Ascoltate ecomprendete: Non vi nulla che entrando nelluomo possa

    contaminarlo etc. Che egli menzioni la circostanza che il Signore sisia rivolto alla folla, nientaltro denota se non che agisce comeagisce non per ignoranza, ma per malafede, per poter dire poi ai

  • 7/30/2019 Sant'Agostino - Contro Adimanto (ITA)

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    suoi Uditori che il Signore ha parlato alla folla, non a pochi santi,quali essi stessi vogliono apparire. Siccome permettono che i propriUditori, in quanto ancora impuri, mangino la carne, mentreritengono che ci sia empio e nefando per loro stessi, in quanto

    puri, sembra che anche il Signore la pensasse cos, poich davaquesti precetti non a pochi santi, ma alla folla. Uomo dappoco,certo di riuscire a nascondere i propri inganni fidando nellanegligenza del genere umano! Infatti non credeva potesse esisterequalcuno capace di afferrare il Vangelo, di leggerlo con competenzae di scovare nelle pianure stesse dove il Signore pascola i suoigreggi chi tende trappole agli incauti e minaccia i meno previdenti.I discepoli, invero, colpiti da queste parole e credendo che ilSignore avesse parlato non alla lettera, ma piuttosto in senso

    figurato, quando affermava che luomo non contaminato da ciche entra in lui con il cibo, tanto pi che erano dei Giudei anche glistessi discepoli, ai quali fin da bambini era stato insegnato chebisognava evitare di cibarsi di alcuni tipi di carne, si avvicinarono alui e gli dissero: Sai che i Farisei si sono scandalizzati nel sentirequeste parole? Ed egli rispose: Ogni pianta che non stata piantatadal mio Padre celeste sar sradicata. Lasciateli stare; sono ciechi eguide di ciechi. Se poi un cieco si presta a far da guida a un altrocieco, tutti e due cadono in un fosso. Avendo dunque il Signoredefinito la mancanza di fede dei Giudei pianta che non era statapiantata dal Padre celeste, tuttavia Pietro, pensando ancora che sitrattasse di una parabola, e che i Giudei fossero stati rimproverati edefiniti ciechi in quanto incapaci di comprenderla, di rimando glidisse: Spiegaci questa parabola. E il Signore facendo intenderemolto chiaramente che non era una parabola, ma una suaaffermazione, disse loro:Anche voi siete ancora senza intelletto?Non capite che tutto ci che entra nella bocca, passa nel ventre e

    va a finire nella latrina? Invece ci che esce dalla bocca provienedal cuore ed questo che contamina luomo. Dal cuore infattiprovengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adulteri, lefornicazioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. Questesono le cose che contaminano luomo, ma il mangiare senza lavarsile mani non rende immondo luomo124. I Giudei intendevanopolemizzare a proposito delle mani non lavate, il Signore ne trassespunto per esprimere in generale la propria idea su ci che entra inbocca, passa nel ventre e viene espulso nella latrina, vale a dire sui

    nostri alimenti. Sebbene, dunque, sia scritto che egli disse alla follariunita presso di s: Non ci che entra nella bocca contamina

  • 7/30/2019 Sant'Agostino - Contro Adimanto (ITA)

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    luomo, ma ci che esce dalla bocca, tuttavia appare evidente,come ho detto prima, per quale timore Adimanto abbia aggiunto cialle parole utilizzate per la propria citazione: per avere la possibilitdi rispondere a coloro che gli avessero chiesto perch mai i capi dei

    Manichei ritengano cosa indegna cibarsi di carne, che il Signoreintendeva fare quella concessione alla folla solamente, non agliEletti. Ma poich dopo viene anche chiarito a Pietro che ne facevarichiesta, e mentre stavano ad ascoltare i discepoli, elevati allasommit della Chiesa, che il Signore non si era espresso in parabolae aveva indicato che le sue parole erano rivolte a tutti, costoro nonhanno argomenti per sottrarre alimenti dalla bocca degli uomini eper legarla col laccio della superstizione.

    15. 3. Forse qualcuno di loro potrebbe dire: Spiegaci allora cosasignifica la prescrizione che si trova nella Legge di astenersi dallacarne di porco, di cammello, di lepre, di nibbio, di corvo, etc. Nonintendo farlo, perch sarebbe lungo. Ma supponi pure che io nonabbia i mezzi per farlo; forse per questo nessun altro pu averli?Ormai vi sono innumerevoli scritti nei quali si trovano spiegatequeste cose. A nostro avviso abbastanza per confutare i Manicheiconsiderare quelle prescrizioni " ombra " di eventi futuri: non sonoio a dirlo, ma lApostolo, quando proibisce di restare legati in modoservile alla loro osservanza e chiarisce tuttavia il loro significatodicendo: Nessuno dunque vi condanni in fatto di cibo o di bevanda,o riguardo a feste, a noviluni o a sabati, tutte cose queste che sonoombra delle future125. Le cose future prefigurate da quelleosservanze si sono realizzate dopo la venuta del Signore GesCristo; sono state cancellate le osservanze che rendono schiavi, mala loro corretta esegesi mantenuta dagli uomini liberi. Qualunquecosa infatti simbolo della Chiesa futura, costituisce una profezia.

    LApostolo stesso lo afferma: Non respingete lo Spirito, nondisprezzate le profezie; esaminate ogni cosa e tenete ci che buono126. Bisogna insomma leggere la Sacra Scrittura, riconoscerela presenza dello Spirito Santo e percepire la profezia; bisognainoltre respingere la schiavit della carne e conservare lintelligenzapropria di un uomo libero.

    Antitesi: le osservanze giudaiche, espressione del regime demoniaco.

    16. 1. Sta scritto nel Deuteronomio: Osserva e santifica il giornoche il Signore ti ha prescritto. Sei giorni faticherai e farai ognilavoro ti competa, ma il settimo giorno, sabato, celebralo in onore

  • 7/30/2019 Sant'Agostino - Contro Adimanto (ITA)

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    del Signore tuo Dio, non facendo lavoro alcuno, n tu, n tuo figlioo tua figlia, n il tuo giovane schiavo o la tua giovane schiava, n iltuo bue, n il tuo asino, n le tue bestie, n il tuo colono. Cosdunque riposino il tuo schiavo e la tua schiava, allo stesso modo

    anche tu. Ricordati che sei stato schiavo in Egitto e che il Signoretuo Dio ti fece uscire con mano potente e braccio teso. Perci ilSignore ti ordina di osservare il settimo giorno127. Ed inoltre nellaGenesi scritto cosa Dio disse ad Abramo della circoncisione:Osserva la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te. Questa la mia alleanza che osserverai, tra me e te e la tua discendenza:tra voi farai circoncidere ogni maschio nella carne del suo prepuzioe ci sar il segno dellalleanza tra me e voi. In mezzo al vostropopolo, allet di otto giorni, farete circoncidere ogni maschio, sia

    quello nato in casa sia quello comperato presso gente straniera:questa sar lalleanza in mezzo al vostro popolo. E ogni maschioche non circoncider il suo prepuzio, perder la sua anima lontanodal suo popolo, poich ha violato la mia alleanza128. Adimantoriporta tutte queste parole dellAntico Testamento per contrapporlea quelle del Nuovo Testamento, e ritiene per certo che sonocontrarie a quelle che nel Vangelo il Signore dice del proselito: Guaia voi, Scribi e Farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra perfare un solo proselito; e quando lo avrete fatto sar figlio dellageenna, molto pi di quanto lo siete voi129. Come se il Signoredefinisca " figlio della geenna " il proselito perch circonciso erispetta il sabato, e non piuttosto perch costretto ad imitare iperversi costumi e la cattiva condotta dei Giudei, non in quantoosservino i precetti della Legge, ma per ci che fanno contro laLegge. Cosa che in modo chiarissimo afferma in un altro passo,dove dice che i Giudei respingono il comandamento di Dio perconformarsi alla propria tradizione 130: poich mentre la Legge ha

    imposto di onorare il padre e la madre, loro stessi hanno stabilito ilmodo di disonorare i genitori. Similmente quando li ammoniscedicendo: Guai a voi, Scribi e Farisei, che avete la chiave del regnodei cieli: voi non vi entrate n permettete che gli altri vi entrino131.O ancora in unaltra circostanza ordina a coloro che lo stanno adascoltare di ubbidire alle parole dei Farisei e degli Scribi, ma di nonimitarne le azioni. Disse infatti: Si sono