Sanaa La Storia Di Cortina
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La Storia di Cortina d’Ampezzo
Capitolo 4: Il buio con i Longobardi, Franchi e Ottoni.Capitolo 5: Il nome sulla pergamena. Lunga vita a
Botestagno
Sanaa El Qjiri
Dalla fine dell’impero romano
Per circa otto secoli la storia non ci racconterà più nulla Né per l’Ampezzo né per gli abitanti del Cadore Non esiste uno scritto, un monumento, nemmeno una pietra a
dire come vivevano, che usanze avevano, dove abitavano.NULLA
Invasioni barbariche
Portarono nelle vallate nuovi abitanti fuggiti dalle città insicure Si rifugiano i popoli paleoveneti dando origine ai ladini dolomitici A est si rifugiano altri popoli
I Longobardi
Governarono l’Italia Dividono il territorio e la sua popolazione in dieci comunità Ritengono che il Cadore abbia mutuato le Regole
I Franchi
Durante il loro dominio c’è la nascita del monastero benedettino di S.Candido in Pusteria
Alla fine dell’epoca si formano i confini linguistici A nord il tedesco A sud il latino e l’italiano Nelle famiglie si continuerà a parlare ladinoladino
Il primo documento nel 1156
Il 15 giugno festa di S.Vito martire Due fratelli comprano da un trevigiano un terreno Dicono al notaio che si trova in”Ampitium Cadubri” È la prima volta che appare il nome di Ampezzo ed è scritto sulla
pergamena custodita nell’archivio di S.Vito
Il secondo documento nel 1175 Un altro passaggio di proprietà, il notaio descrive a Botestagno Il venditore: un nobile di Monguelfo L’acquirente: Gabriele da Camino Il prezzo: 60 lire veronesi Si tratta di un discreto affare con testimoni tedeschi, romani e
longobardi Tutti i presenti conoscevano la lingua ufficiale il latino Usata dai notai, dai preti, dai e dai mercanti e dai viaggiatori