Simposio Sculture 2010 - CORTINA

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1 XIX SIMPOSIO DI SCULTURE Dedicato all'equipaggio del Suem di Pieve di Cadore del 22 agosto 2009 Cortina d’Ampezzo 22 AGOSTO 2010 ore 19.00 Presentazione Conchiglia – piazza Venezia 23| 25 AGOSTO 2010 dalle 9.00 alle 19.00 Scultori al lavoro in centro 25 AGOSTO 2010 ore 17.00 Asta benefica delle sculture a favore delle sezioni di Cortina di Soccorso Alpino e Croce Bianca

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L’edizione 2010 di questo evento si intitola “Arte e solidarietà” ed assume un significato molto particolare: essa infatti è dedicata all’equipaggio del S.U.E.M. di Pieve di Cadore scomparso in un tragico incidente il 22 agosto 2009, e le opere che verranno realizzate dagli scultori, come sempre  di fama internazionale, verranno direttamente vendute attraverso un’asta benefica il cui ricavato verrà interamente devoluto al CNSAS di Cortina d’Ampezzo ed alla Croce Bianca di Cortina d’Ampezzo.

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XIX SIMPOSIO

DI SCULTURE

Dedicato all'equipaggio del Suem

di Pieve di Cadore del 22 agosto 2009

Cortina d’Ampezzo

22 AGOSTO 2010

ore 19.00 Presentazione

Conchiglia – piazza Venezia

23|25 AGOSTO 2010

dalle 9.00 alle 19.00

Scultori al lavoro in centro

25 AGOSTO 2010

ore 17.00 Asta benefica

delle sculture a favore

delle sezioni di Cortina

di Soccorso Alpino

e Croce Biancainfo: 0436 881812 www.cortina.dolomiti.org

Si ringraziano: Bottega Lampo, Hotel Ancora, Pasticceria Lovat,Bar La Suite, Bar Open Space , Libreria Sovilla,Boutique Franz Kraler, Enoteca Villa Sandi,Birreria Hacker, LP 26 Prosciutteria Dall’Ava di Cortina e Seal Kay di Flagship Srl di Galliera Veneta (PD)

Si ringrazia inoltre La Fondazione Cariverona per la gentileconcessione dell’immagine di copertina.

con il patrocinio di

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Le opere reaLizzate saranno vendute

attraverso un'asta BeneFiCa iL Cui riCavato

verrà interamente devoLuto aLLe sezioni

di Cortina d’ampezzo deL soCCorso aLpino

e deLLa CroCe BianCa

XIX SIMPOSIO DI SCULTURE

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Buongiorno a tutti, è con estremo piacere che porgo il benvenuto mio personale e di tutta l’Amministrazione di Cortina d’Ampezzo, alla XIX edizione del tradiziona-le concorso di sculture di legno, evento che fa parte da decenni dello storico calendario dell’estate ampezzana e che in ogni edizione raccoglie sempre un maggiore ri-scontro sia da parte del pubblico che della critica.

L’edizione 2010 di questo evento si intitola “Arte e solida-rietà” ed assume un significato molto particolare: essa in-fatti è dedicata all’equipaggio del S.U.E.M. di Pieve di Ca-dore scomparso in un tragico incidente il 22 agosto 2009, e le opere che verranno realizzate dagli scultori, come sempre di fama internazionale, verranno direttamente vendute attraverso un’asta benefica il cui ricavato verrà in-teramente devoluto al CNSAS di Cortina d’Ampezzo ed alla Croce Bianca di Cortina d’Ampezzo.

Si tratta quindi di un evento che, oltre a proporre il con-sueto interesse e la vivacità che caratterizzano gli eventi di scultura a Cortina d’Ampezzo, affianca un fine benefico che tocca molto da vicino la realtà peculiare della monta-gna ampezzana, che riconosce in questi enti una basilare garanzia di sicurezza per tutto il territorio.Prima di concludere non posso non rivolgere un partico-lare ringraziamento all’amico “Lampo”, che è riuscito a dare corpo a questa particolare edizione stringendo in un connubio perfetto lo spirito artistico delle sculture con lo scopo benefico che fa da corollario all’evento.

Certo del successo della kermesse invito quindi, a nome mio personale e di tutta l’Amministrazione, cittadini ed ospiti a partecipare all’evento, lasciandosi catturare dal profumo di cirmolo che si sprigionerà dalle opere create dagli artisti e che abbraccerà le vie di Cortina d’Ampezzo.

Buon divertimento a tutti.Dott. Andrea Franceschi

CORTINA D’AMPEZZOun simposio di soLidarietà

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È con profonda emozione che porgo un sincero saluto e ringraziamento agli amici scultori che hanno aderito a questo evento.

Cortina è una piccola perla nel cuore delle Dolomiti che guarda crescere insieme generazioni di Cirmoli ed Alpi-nisti e, quando uno viene a mancare, di Loro rimangono sculture e ricordi.

Quando ho esposto il progetto di questo simposio, “Arte e Solidarietà”, ai miei amici scultori è stato emozionan-te sentire da parte loro una grande condivisione, l’im-portanza di donare a quanti ci circondano un momento ed un’opera che possa essere di aiuto alle persone che all’interno di una comunità operano nel volontariato.

Sarà bello vedere le abili mani di Grandissimi amici/arti-sti dare forma e senso a dei Cirmoli nati in questa splen-dida conca. Un saluto agli amici del “Falco” e a tutte le persone che hanno amato le nostre Crode.

Un ringraziamento particolare al Sindaco Andrea e all’Amministrazione di Cortina che hanno abbraccia-to l’idea, alle persone che ci ospitano logisticamente e a quanti vorranno contribuire alla buona riuscita dell’evento.

Mauro Lampo

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PARTECIPANOGLI SCULTORI

Heidi Leitner

arianna Gasperina

paolo Frattari

Fabiano de martin

ivan Boneccher

Franco vergerio

Franco anselmi

roberto merotto

roberto nones

marco nones

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42 anni – Vive e lavora a Terento

1• HEIDI LEITNER

Heidi LeitnerVia Sonnberg, 239030 Terento (BZ)tel. 340 3034591www.heidileitner.com

Ha frequentato la scuola per scultori del legno in Val Aurina e Val Gardena raggiun-gendo il massimo dei voti mai assegnati in questa specializzazione. Ha partecipato a numerosi simposi e concorsi in Italia, Au-stria, Francia e negli Stati Uniti, dove ha creato sculture in legno, pietra e ghiaccio. Le sue creazioni artistiche sono state pre-miate dalle giurie e dal pubblico soprattut-to per la forte espressività.

Ciò che caratterizza Heidi Leitner è un va-sto spettro tematico, che però si riduce ad un comune denominatore. Ogni creazione artistica per Heidi Leitner rappresenta una manifestazione dettagliata e minuziosa delle sue osservazioni. Cerca poi di guidare l’oc-chio dell’osservatore su irregolarità e incri-nature dell’apparente ”struttura esteriore” completamente integrato nel contesto.La visione artistica sta nel creare uno spa-zio sociale immaginario in cui Heidi Leitner, assieme al suo pubblico, si incontra in un dialogo.

Testo di Brunhilde Rossi Agostini

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2 • ARIANNA GASPERINA

Arianna GasperinaLoc. Torricella, 1233098 Valvasone (PN)tel. 340 [email protected]

32 anni – Vive e lavora a Valvasone

Si misura con tecniche e materiali diversi: dalla modellazione della creta e del gesso per la re-alizzazione di opere in bronzo, alla lavorazione della pietra, e infine alla scultura del marmo e del legno. È proprio al legno che Arianna oggi dedi-ca le maggiori attenzioni, amandone le caratte-ristiche che ne fanno materia viva, mai domata, sempre diversa nella struttura tanto da rappre-sentare una sorta di sfida proprio per la varietà e le caratteristiche della materia, in un processo di continua ricerca.Il suo stile è prevalentemente figurativo, risolto con tecnica sicura e impetuosa, ma al tempo stesso accorata e affascinante, leggibile anche quando l’anatomia di volti e corpi si traduce in superfici appena abbozzate.

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47 anni – Vive e lavora tra Cerveteri e Ladispoli

3 • PAOLO FRATTARI

Paolo Frattari Via Colorado 9/a00055 Ladispoli (Roma)tel. 349 0994779

Chi conosce Cerveteri, la cittadina etrusca tra i monti della Tolfa e il mare Tirreno, fa fatica a capacitarsi di come un giovane del posto, nato in una famiglia di contadini, nutra un’autentica passione e uno spiccato talento per scolpire il legno. Ma se a Cerveteri la cultura del legno latita, non si può dire lo stesso per altre epifanie artistiche che là sono emerse copiose come funghi. Più che altrove, e con una forza e un’immanenza tale da condizionare anche le scelte espressive di Paolo Frattari. “Sot-to la presenza etrusca – spiega Frattari - ci nasci, non la capisci ma ce l’hai dentro. Que-sta presenza ce l’hai dentro ma non te ne accorgi, è talmente radicata in te che non te ne rendi conto, anzi sei attratto da altro. Io ero attratto dall’arte contemporanea, da Modigliani, per esempio. Ma la corda resta attaccata al figurativo, al classico. Non ce la fai ad andare verso l’astrazione. Guardi alla Grecia, all’arte classica. L’imprinting è quel-lo classico, greco-etrusco. Eufonio, massimo pittore greco dipinge in Etruria”.

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4 • FABIANO DE MARTIN TOPRANIN

Fabiano De MartinVia Milano, 59/a32040 Padola (BL)tel. 334 3182178

26 anni – Vive e lavora a Padola di Comelico

Alcune pennellate di vernice nera traccia-te su un pannello definiscono lo spazio da cui emerge una figura. Come uscita dalle pagine di un fumetto, la figura, un mezzo busto scolpito in legno di ciliegio dipinto sommariamente di bianco, lascia lo spa-zio bidimensionale ed entra a far parte dell’ambiente. Proietta le braccia avanti mimando l’atto di sparare. Oppure, ancora, guarda dritto davanti a sé o si abbandona alla forza di un vento, di un’energia fluida. È del 2008 il ciclo “Noir series” che l’artista ha presentato al GaBLs, la rassegna di Bel-luno sulla Giovane Arte Contemporanea. Opere che mettono in diretto contatto con l’abilità dell’artista nell’affondare la sgorbia nei linguaggi espressivi contemporanei. Eppure la sua è una formazione classica: sei anni di scuole di intaglio tra Brunico e Bolzano, nel segno della più consolidata tradizione scultorea dell’Alto Adige. Nessuna contraddizione, segnala un criti-co d’arte: “Pur continuando ad affinare il proprio mestiere, l’artista si segnala presto per un originale attitudine al superamento dei modelli espressivi ed iconografici arti-gianali”. E ancora: “Il lavoro di De Martin, pur conservando un equilibrio che lo tiene ben distante da qualsiasi forma di ecletti-smo, utilizza registri differenti, venendo declinato di volta in volta attraverso l’iro-nia caustica, il gioco, la citazione educata, la melanconia”.

Spiega l’artista: “Mi piace giocare con le forme, cerco il paradosso, un gioco fine, sottile, scherzoso e simbolico”. Un esem-pio? “A gennaio, con altri artisti del GaBLs, ho partecipato a una mostra dal titolo “Ani-mal Mirrors”, animali allo specchio. Ho fatto un coniglio assassino. Da dietro sembrava una nuvoletta bianca, davanti un killer con le fauci spalancate, insanguinate”.

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40 anni – Vive e lavora a Baselga di Pinè

5 • IVAN BONECCHER

Ivan Boneccher Vicolo delle Roge, 1538042 Baselga di Pinè (TN)tel. 349 [email protected]

Studiando Arredamento e Design presso l’Isti-tuto d’Arte Alessandro Vittoria di Trento, entra in contatto con le realtà artistiche della pittura e della scultura; quest’ultima ha caratterizzato fino ad oggi il suo percorso artistico.Negli ultimi dieci anni ha realizzato alcune opere pubbliche sacre come il gruppo scultoreo ligneo della via crucis dell’Antica Pieve di Baselga di Pinè; l’arredo liturgico in pietra della Chiesa di Taio in val di Non comprendente ambone, altare e seggio; l’ambone in legno per la chiesa barocca di S. Giovanni in Querciola in provincia di Reg-gio Emilia; il grande crocefisso presso la Malga la Casara di Miola di Pinè sul Monte Costalta.

Attualmente sta lavorando al progetto di un gruppo scultoreo per interni in Val di Non. Dal suo lavoro traspaiono narrazione e semplifica-zione formale, dove tutti gli elementi compo-sitivi non sono ornamenti, bensì strumenti in funzione dell’opera stessa. Dal 1998 ad oggi ha partecipato a numerose esposizioni, concorsi e simposi di scultura ottenendo premi e rico-noscimenti artistici. La sua ricerca artistica ed espressiva è in costante evoluzione.

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65 anni – Vive e lavora a Lentiai

6 • FRANCO VERGERIO

Franco Vergerio Via Garibaldi, 38/c32022 Lentiai (BL)tel. 338 2604728

“Tu lascerai ogni cosa diletta/più caramen-te; e questo è quello strale che l’arco dello essilio pria saetta. /Tu proverai sì come sa di sale/lo pane altrui, e come è duro calle/lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”. A differenza di quello di Dante Alighieri, l’esilio di Vergerio dalla terra natia - Lentiai, che lascia all’età di sette anni per Genova dove emigra con la famiglia - a un certo punto avrà fine. Esattamente dopo dicias-sette anni quando l’artista abbandonerà “la vita di città e l’opprimente lavoro d’ufficio per tornare al paese d’origine”. Così è scrit-to, tra l’altro, nelle sue note biografiche. “Facevo il disegnatore presso uno studio tecnico. Un buon lavoro. A ventun’anni ho mollato tutto e sono tornato qui, a Lentiai, nella mia terra. Un ritorno alla vita aperta. Ho iniziato per scherzo a fare il malgaro, senza immaginare che lo avrei fatto per un ventennio. Anno dopo anno, senza quasi accorgermene risalivo sui pascoli alti. Ad avvicinarmi all’arte sono stati decisivi gli incontri con molti personaggi. E così, oltre a fare il malgaro, ho incominciato anche a intagliare il legno, che col tempo è diventa-ta la mia unica occupazione”.

Riferendosi al suo stile, Franco Vergerio dice di essersi inspirato inizialmente a Hen-ry Moore “per la sua capacità di fondere insieme la figura umana e la natura”, anche se la sua attenzione è più orientata alla “ri-cerca degli equilibri e dell’armonia dei sog-getti” più che dei temi da rappresentare: “Cerco di appagare l’occhio. Il mio. La scul-tura mi deve soddisfare visivamente: ricer-co la forma pura”. “Ho incominciato con il figurativo e sono arrivato all’astratto, ma tengo sempre in considerazione la figura”. I materiali? “Il legno. Ma anche il bronzo e la terracotta”.

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7 • FRANCO ANSELMI

Franco AnselmiVia Martiri della Libertà, 4631029 Serravalle - Vittorio Veneto (TV) tel. 348 3036056

60 anni - Vive e lavora a Serravalle di Vittorio Veneto

Franco Anselmi è un artista che ha due doti: la preziosità della stesura del colore e la vena ludica che suscita giocosità e divertimento. La stesura del colore non è qui un gesto qualsiasi , ma il risultato di una istintualità preveggen-te, di una capacità di progettazione che lascia tuttavia libera la mano all’estro del momento. Troppo spesso l’arte contemporanea giustifica la sua ragione di esistere lanciando messaggi impegnati. Franco Anselmi , al contrario, ci co-munica la giocosa serietà dell’infanzia con la sua capacità di evocare immagini dalle fiabe e di dare concretezza ai sogni.

Anselmi è un pittore che si distingue sulla scena contemporanea per il coraggio che di-mostra nel respingere la tentazione di fare fi-losofia o sociologia, come troppi suoi colleghi. I suoi quadri ci conducono nel mondo degli animali, spassosi gatti guerrieri, o mici mo-nocoli un po’ sbronzi davanti ad una bottiglia in cui annegano chissà quale dolore , civette e gufi ilari e inoffensivi. Il divertente zoo di Franco Anselmi è anche un palcoscenico di animali grossi ma non grossolani, pensiamo agli elefanti a cui fanno da contrappunto i ca-valli che sembrano un po’ matti. Il suo universo è popolato anche di giocolieri baffuti, in stile anni trenta, di signore incappellate e persino di Madonne con bambino che si intrecciano in un immaginario pseudo-cubista .

Vittorio Sgarbi da “Le scelte di Sgarbi”edizioni Mondatori 2005

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Nelle sculture di Merotto le figure femmini-li hanno un ruolo centrale. Una ricerca che spinge l’artista ad analizzare il femminile – “principio generatore universale” – in tutte le sue complesse dimensioni simboliche. Che sia la “Dea Madre” primigenia, la “Ve-nere” del mondo classico, o la donna “reale e surreale” dell’età contemporanea, alla donna è affidato sempre il compito di rige-nerare la vita del genere umano. A seconda del suo stato d’animo, lo sculto-re fissa nel legno le qualità di madre (custo-disce nel grembo il figlio, lo protegge strin-gendolo al seno) o ne fotografa la bellezza fisica, il movimento flessuoso, il candore.

Non mancano le rivisitazioni in chiave con-temporanea di temi classici, e anche qui l’artista dimostra una potente capacità di leggere e interpretare lo spirito del tempo: se la Venere di Botticelli ‘sboccia’ dalla na-tura, quella di Merotto si eleva dagli scarti metallici dell’”homo economicus”. Merotto si è formato all’Accademia di Bel-le Arti di Venezia ed è stato allievo degli scultori Giancarlo Franco Tramontin e An-tonio Giancaterino. In vent’anni di attività ha realizzato le sue opere sperimentando materiali diversi quali argilla, gesso, pietra, ferro, e bronzo. E ovviamente il legno, che ha imparato a conoscere frequentando la bottega dell’intagliatore Armando Tittonel a Barbisano. Partecipa a concorsi nazionali ed internazionali di scultura e le sue opere sono esposte in Italia e all’estero.

8 • ROBERTO MEROTTO

Roberto Merotto Via Ferraglia, 11231020 Falzè di Piave (TV)tel. 347 9840408

41 anni – Vive e lavora a Falzè di Piave

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36 anni – Vive e lavora a Capriana

9 • ROBERTO NONES

Roberto NonesVia Miravalle, 938030 Capriana (TN)tel. 328 5512336

Spazza via con una battuta il tentativo di chi vuole vedere dietro alla sua produzione artistica una puntigliosa ricerca di nuovi ca-noni e modelli espressivi: “Lavorare il legno è una terapia: un modo di stare bene con me stesso e con gli altri”. Poi precisa: “Non è che ricerco qualche cosa di particolare, scolpire è un fatto personale, non ambisco alle mostre anche se ne ho fatte diverse”. 16 tra mostre e esposizioni negli ultimi dieci anni non sono proprio poche per un artista che non le ama. Probabilmente avrebbero potuto anche essere più numerose. Poi ci sono i simposi, ma quelli sono un’altra cosa, e anche qui le partecipazioni si sprecano. I simposi sono ‘altro’ perché consentono all’artista di scolpire in compagnia e di riscaldare l’atmosfera a suon di musica. “Suono la fisarmonica è sempre accanto a me, mi accompagna dappertutto”.

Tornando al suo stile scultoreo, definito dalllo stesso artista: “Naturalistico, anato-mico”, Nones cerca di modificare le forme senza arrivare all’astratto. “Le forme libere, astratte, hanno bisogno di grandi significati per essere interessanti. Poi i temi religiosi, l’arte sacra, senza cadere nel bigottismo. La mia rappresentazione della Sacra famiglia? Una famiglia normale, legata dall’amore”.Roberto Nones si è diplomato nel 1992 all’Istituto Statale d’Arte di Pozza di Fassa. Ha poi completato la formazione presso la Scuola Provinciale d’Arte di Selva Gardena conseguendo il diploma di “Intagliatore del legno”. Dal 1995 lavora in proprio nel suo la-boratorio di Capriana.

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Già alla fine degli anni Novanta è riuscito ad affermarsi con la scultura di radici di cirmolo, una pianta montana d’alta quota. Sono le linee contorte e le nodosità di que-sti monumenti naturali che hanno sugge-rito all’artista i soggetti da affrontare, con interventi essenziali che lasciano prevalere le asperità e la rudezza della materia. Fra i boschi della Catena del Lagorai l’artista ha accarezzato con lo sguardo una radice dopo l’altra. Le sue sculture sono nate da un rispettoso ascolto delle loro forme. For-me che il suo scalpello ha assecondato o esasperato, fino a liberare immagini poeti-che come lo sfarfallio delle ali di un angelo e il tormentato fluttuare delle anime di Pa-olo e Francesca. L’esclusività e la particola-rità delle sue opere gli hanno consentito di poter esporre nel corso degli anni in mostre e location importanti, fra cui Assisi, Catania, Lugano, Genova, Roma, Milano, Venezia.

Uno dei momenti che Marco Nones ricorda con intensa emozione è stato quello della consegna al Dalai Lama, in visita a Rove-reto nel 2001, dell’opera “La speranza del Tibet”, raffigurata con il volo mistico di un falco. “L’angelo in radice” di Marco Nones è esposto dal 2004 in Vaticano, nel foyer di Sala Nervi.

Il percorso artistico di Marco Nones ac-compagna fedelmente la sua meticolosa esplorazione della natura umana. Inizia dal rispetto della storia scolpita nelle radici, si insinua nel mistero dell’anima e, infine, in un respiro, si inerpica fra i rami, affidandosi all’ultraterreno.

10 • MARCO NONES

Marco Nones Piazza Scopoli, 338033 Cavalese (TN)tel. 347 2347488 [email protected]

44 anni – Vive e lavora a Cavalese

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Postazioni scultori

1. Heidi Leitnerpresso Bottega Lampo

2. arianna Gasperinapresso Hotel Ancora

3. paolo Frattaripresso Pasticceria Lovat

4. Fabiano de martinpresso Bar La Suite

5. ivan Boneccherpresso Bar Open Space

6. Franco vergeriopresso Libreria Sovilla

7. Franco anselmipresso Boutique Franz Kraler

8. roberto merottopresso Birreria Hacker

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9. roberto nonespresso LP 26 Prosciutteria Dall’Ava

10. marco nonespresso Enoteca Villa Sandi

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La società Gestione Impianti Spor-tivi Cortina srl – via Bonacossa n.1 32043 Cortina d’Ampezzo (BL) C.F. e P.IVA 00291120251 (di segui-to GIS), per il Comune di Cortina d’Ampezzo, organizza, a seguito del simposio annuale di scultori di legno, un asta benefica delle scul-ture, il cui ricavato sarà devoluto alle sezioni di Cortina d’Ampezzo di Soccorso Alpino e Croce Bianca in egual misura. La sessione unica di asta delle 10 opere eseguite da-gli artisti che partecipano al XIX Simposio di sculture avrà luogo il 25 agosto 2010 alle ore 17,00 pres-so la Conchiglia di Piazza Venezia di Cortina d’Ampezzo.

Condizioni di vendita

1. È possibile partecipare alla ses-sione unica dell’asta delle sculture di legno compilando e sottoscri-vendo l’apposito modulo di iscri-zione fino a 30 minuti prima della ora di inizio dell’asta stessa. Per i suddetti servizi non è posto a ca-rico del cliente offerente nessun onere aggiuntivo; GIS non si as-sume alcun tipo di responsabilità per iscrizioni inavvertitamente non eseguite, per errori relativi all’ese-cuzione delle stesse, non leggibili o errate, arrivate in ritardo e per qualsiasi disguido o disservizio. La partecipazione all’asta è consenti-ta previa iscrizione e sottoscrizione dell’apposito modulo (modulo di iscrizione) fornendo un documen-to di identità valido ed il codice fiscale. All’atto dell’iscrizione verrà fornito un numero con una paletta per le offerte. Nel caso l’acquirente agisca per una terza persona è ne-cessaria una delega scritta. Le scul-ture saranno fatturate al nome ed indirizzo rilasciati durante l’iscri-zione. GIS avrà il diritto di rifiuta-re, a sua completa discrezione, la partecipazione all’asta a chiunque ritenga non gradito, e potrà allonta-nare dalla sede dell’asta chiunque sia fonte di disturbo o d’ostacolo al

corretto svolgimento della stessa. Nel caso di offerte identiche verrà data precedenza a quella pervenu-ta per prima.

2. Le sculture oggetto d’asta saran-no poste in vendita esclusivamente alle persone che si iscrivono presso la segreteria di GIS, che agisce qua-le mandataria in nome e per conto di ciascuno Scultore sulla base di un mandato a vendere in base alle disposizioni della normativa vigen-te. Ciascuna opera è venduta nello stato in cui si trova ed è visionabile nei due giorni precedenti durante la loro creazione.

3. Ad ogni scultura, oggetto d’asta, verrà attribuito un valore di stima di 1.000,00 € (mille/00 Euro) che corrisponde al prezzo base d’asta sotto il quale la scultura non verrà venduta.

4. Le opere verranno aggiudicate al migliore offerente. Nel caso in cui sorgessero contestazioni tra più Aggiudicatari, a insindacabile giudizio, il Banditore provvederà a rimettere in vendita l’oggetto in questione e a procedere alla nuova aggiudicazione. Nel presentare la propria offerta, l’offerente si assu-me la responsabilità personale di corrispondere il prezzo di aggiudi-cazione, unitamente ad ogni altro onere e imposta dovuta.

5. Il Banditore, durante l’Asta, ha la facoltà di variare l’ordine di vendita o di abbinare le sculture. Nel caso in cui non ci siano offerte per un opera, il Banditore provvederà al ritiro della stessa. Per ogni scultura il Banditore comunicherà di volta in volta la cifra di partenza dell’asta, aggiornandola con le eventuali offerte ricevute e l’importo dei relativi rilanci. Il colpo di martello indica l’aggiudicazione della scultu-ra e in quel momento l’acquirente si assume la piena responsabilità dell’oggetto. I risultati della vendita

saranno pubblicati dopo l’asta.

6. Le cessioni dei beni oggetto d’asta provenienti dagli scultori, non sono soggette ad IVA, in quan-to l’incasso è destinato ad iniziative di solidarietà. Si richiede pertanto che a GIS venga conferito mandato irrevocabile contenente l’obbligo di versare il corrispettivo, in nome e per conto del cliente, in benefi-cienza.

7. Il pagamento dovrà essere effet-tuato da parte dell’Aggiudicatario, nella valuta corrente, immediata-mente dopo l’asta o comunque non oltre tre giorni lavorativi dalla data della stessa, secondo le seguenti modalità: 1. Contanti ed in questo caso le sculture potranno essere ritirate a fine asta; 2. Assegno circolare, soggetto a preventiva verifica con l’Istituto Bancario di emissione. 3. Bonifico bancario intestato a: Gis Cortina Srl CASSA RURA-LE ed ARTIGIANA di CORTINA D’AMPEZZO e delle DOLOMITI (IBAN IT95 MO85 1161 0700 0000 0008 448). Per i punti 2-3 la scultura aggiudica-ta verrà consegnato solo successi-vamente al riscontro del pagamen-to. Nel caso in cui l’Aggiudicatario non esegua immediatamente il pa-gamento totale dovrà corrisponde-re, all’atto dell’aggiudicazione, un acconto pari al 20% dell’importo di aggiudicazione con le seguenti modalità: contanti-assegno banca-rio o assegno circolare. In difetto di pagamento, oltre i termini conve-nuti, GIS potrà: a) procedere per l’esecuzione coattiva dell’obbligo di acquisto, e in generale di intra-prendere qualsiasi iniziativa ritenu-ta opportuna al fine di riscuotere somme dovute dall’Aggiudicatario b) vendere la scultura attraverso una trattativa privata. In entrambi i suddetti casi GIS tratterrà a titolo di penale l’acconto ricevuto, salvo il

REGOLAMENTO ASTA SCULTURE DI LEGNOSESSIONE UNICA

Conchiglia - Piazza Venezia Cortina d’Ampezzo - 25 agosto 2010 0re 17.00

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maggior danno. L’acquirente rinun-zia sin da ora a chiedere la diminu-zione equitativa della penale con-cordata. La scultura rimarrà presso GIS a rischio e spese dell’Aggiudi-catario fino a quando non sarà ven-duto come sopra.

8. Successivamente al pagamento di quanto dovuto, l’Aggiudicatario dovrà ritirare la scultura a sua cura, rischio e spese nei seguenti modi entro 7 giorni dall’aggiudicazione: direttamente presso la sede di GIS tramite un terzo o uno spedi-zioniere, in questo caso occorrerà inviare via posta o via fax la delega debitamente sottoscritta. Per l’im-ballaggio delle sculture è previsto un costo di € 20,00; tale importo potrà subire variazioni in relazio-ne alle dimensioni del collo e sarà

preventivamente concordato con l’acquirente. Qualora l’acquirente non provveda a ritirare il bene ac-quistato e pagato entro il termine di sette giorni dall’aggiudicazione, l’acquirente sarà tenuto a corri-spondere a GIS un diritto per la custodia e l’assicurazione, propor-zionato al valore dell’oggetto. Al termine dell’asta GIS non sarà più responsabile della custodia e dello stato di conservazione delle scul-ture stesse anche in caso di smar-rimento, danneggiamento, sottra-zione, furto, rapina o quant’altro, anche ove non sia intervenuta la costituzione in mora per il ritiro dell’aggiudicatario ed anche nel caso in cui non si sia provveduto alla assicurazione. Nel caso di dan-no o perdita della scultura entro i sette giorni dall’aggiudicazione,

cioè prima del trasferimento del rischio sull’Acquirente, GIS prov-vederà a rimborsare allo stesso esclusivamente le somme da lui versate a saldo del bene.

9. Le presenti Condizioni di Vendi-ta sono accettate automaticamente da quanti concorrono all’Asta. Gli aggiudicatari si assumono giuridi-camente le responsabilità derivanti dall’avvenuto acquisto. Per qualsia-si controversia è stabilita la compe-tenza esclusiva del Foro di Belluno.

10. L’acquirente dichiara di presta-re il proprio consenso espresso ai sensi dell’art. 23 D.Lgs 30.06.2003 n. 196 alla trasmissione dei propri dati personali dichiarando di aver ricevuto le informazioni di cui all’art. 13 D.Lgs 30.06.2003 n.19.

Spett.le GIS Cortina Srl Via Bonacossa n. 1 32043 Cortina d’Ampezzo (BL)

Il sottosCrItto

residente/via/cap/città

recapiti telefonici fisso/cell

Documento d’identità n° luogo/data rilascio

Codice fiscale e/o Partita Iva

intende partecipare all’asta di sculture di legno prevista in una sessione unica che avrà luogo il 25 agosto 2010 ore 17,00 presso la conchiglia di Piazza Venezia a Cortina d’Ampezzo (Bl) alle condizioni specificate nel regolamento emanato in merito, le quali dichiara di aver letto attentamente e quindi di conoscere e di approvare tutte le clausole ivi contenute.

luogo e data, Firma

Con la firma apposta alla presente si dichiara inoltre di conoscere l’informativa ed i diritti presenti nel D. Lgs. n. 196/03, Co-dice in materia di protezione dei dati personali, e di esprimere il proprio libero consenso affinché si proceda al trattamento dei propri dati personali come risultanti dalla presente scheda nell’ambito ed ai soli fini della pubblicità e promozione delle manifestazioni che si svolgeranno anche in futuro a Cortina d’Ampezzo.Estende altresì il proprio consenso al trattamento ed alla comunicazione di tali dati vincolandolo comunque al rispetto di ogni altra condizione imposta per Legge, in particolare alle modalità idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza.

In fede

MODULO DI ISCRIZIONEALL’ASTA DI SCULTURE DI LEGNO - SESSIONE UNICA

Conchiglia - Piazza Venezia Cortina d’Ampezzo - 25 agosto 2010 0re 17.00

(allegare fotocopia)

Page 20: Simposio Sculture 2010 - CORTINA

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XIX SIMPOSIO

DI SCULTURE

Dedicato all'equipaggio del Suem

di Pieve di Cadore del 22 agosto 2009

Cortina d’Ampezzo

22 AGOSTO 2010

ore 19.00 Presentazione

Conchiglia – piazza Venezia

23|25 AGOSTO 2010

dalle 9.00 alle 19.00

Scultori al lavoro in centro

25 AGOSTO 2010

ore 17.00 Asta benefica

delle sculture a favore

delle sezioni di Cortina

di Soccorso Alpino

e Croce Biancainfo: 0436 881812 www.cortina.dolomiti.org

Si ringraziano: Bottega Lampo, Hotel Ancora, Pasticceria Lovat,Bar La Suite, Bar Open Space , Libreria Sovilla,Boutique Franz Kraler, Enoteca Villa Sandi,Birreria Hacker, LP 26 Prosciutteria Dall’Ava di Cortina e Seal Kay di Flagship Srl di Galliera Veneta (PD)

Si ringrazia inoltre La Fondazione Cariverona per la gentileconcessione dell’immagine di copertina.

con il patrocinio di