CORTINA TOPic
Embed Size (px)
description
Transcript of CORTINA TOPic
-
N U M E R O C I N Q U EE S T A T E
HANNOSCRITTOPERNOILORENZOCAPELLINI
LUCACASTALDINIFRANCESCAGRIMALDI
SERGIOMAGGIOGIOVANNIMORZENTI
CARLOEMARINARIPADIMEANAGIOVANNAZUCCONI
QUOTEROSA
QUOTEROSA
LAMONTAGNASEMPREPIDONNA
BIKEGOLF
RUGBY
BIKEGOLF
RUGBYSIETEPRONTI
PERUNAVACANZAATTIVA?
COVERSTORYLALEGGENDA
DEIMONTIPALLIDI
VISVISMAUROCORONA
ERRIDELUCA
-
14 Editoriale di Stefano Illing
att ualit16 INNANZITUTTO Il punto di Andrea Franceschi e Giovanni Morzenti Cortina 2015 / Un'avventura non ancora conclusa 20 FATTI&PERSONE La montagna donna / Quote rosa di Chiara Caliceti42 SENZA CONFINI Alpini sul Falzarego / A scuola di vita di Massimo Spampani
miti e riti26 COVER STORY Lusor de Luna / I Monti Pallidi a teatro di Gianpaolo Brusini30 PASSIONI Coppa d'Oro delle Dolomiti / Donne al volante di Savina Confaloni, Laura Confalonieri, Francesca Grimaldi34 V(ERTICAL) I(MPORTANT) P(EOPLE) A tu per tu con Daniela Bertagnin Benett on / Nelle mie corde di Paolo Tassi
a nit elett ive36 PRIMO PIANO Le grandi mostre dell'estate / Accadde a Cortina di Lorenzo Capellini, Giosett a Fioroni, Raff aele La Capria, Carlo e Marina Ripa di Meana50 COS VICINO COS LONTANO Blu Diamond / Al sett imo cielo
cultura e natura48 NATURA&CULTURA Erri De Luca e Mauro Corona / Vis--vis in croda di Andrea Gris58 L'att imo di Stefano Zardini80 ALTRI MONDI Una stagione da scoprire / Atmosfere d'autunno di Alessandra Segafreddo88 ALTRI MONDI / 2 Primo raduno nazionale dei Vigili del Fuoco / Cortina s'infi amma91 TRADIZIONE Tremui / Dillo con un fi ore di Ennio Rossignoli96 (BLOCK) NOTES Musica in montagna / Chiudi gli occhi di Ilaria Mancino
6080
96
48
26
48
4
-
moda e modi60 OLTRE LO SPORT/1 Mountain bike / Stile libero di Sergio Maggio66 OLTRE LO SPORT / 2 Golf / A passo di swing di Cristina Palmiott o70 OLTRE LO SPORT / 3 Rugby / Codice d'onore di Luca Castaldini74 OLTRE LO SPORT / 4 Fiorentina / Piccoli campioni crescono di Claudia Quatt rone
rubriche18 PLAY Link1/Link2 di Giacomo Fasola103 SALVA CON NOME Vivi l'estate a cura di Cristina Palmiott o106 CLOSE UP Il nostro album a cura di Lucia Portesi115 LIBRI Sulla scia della leggenda di Giovanna Zucconi116 PIANTIAMOLA Calendula offi cinalis di Annett e Gott mann118 FOCUS ESTATE In otio stat virtus a cura di Lucia Portesi119 PREVIEW Una fi nestra sull'inverno a cura di Marianne Morett i-Adimari e Maria Grazia Soravia
120 Cortina Top Friends Il circuito di distribuzione di CORTINA.TOPic
14 Editorial
current a airs16 FIRST AND FOREMOST Points of view An adventure that is not yet over20 FACTS&PEOPLE Female quotas42 NO BORDERS The school of life
myths and rites26 COVER STORY The stuff of dreams30 PASSIONS Women at the wheel34 V(ERTICAL) I(MPORTANT) P(EOPLE) In my element
special a nities36 IN THE FOREGROUND It happened at Cortina54 SO CLOSE SO FAR In seventh heaven
culture and nature48 NATURE&CULTURE Face to face58 The moment80 OTHER WORLDS/1 Autumn atmosphere88 OTHER WORLDS/2 Cortina's emotions are set ablaze91 TRADITION Say it with a fl ower98 NOTES Let's close the eyes
fashion and trends60 MORE THAN SPORT/1 Freestyle66 MORE THAN SPORT/2 At swing pace70 MORE THAN SPORT/3 Code of honor74 MORE THAN SPORT/4 Budding champions
features18 PLAY103 SAVE AS106 CLOSE UP115 BOOKS116 LET'S PLANT IT118 FOCUS SUMMER119 PREVIEW WINTER120 Cortina Top Friends
Foto di copertina di Stefano Zardini
20
6
-
Gianpaolo BrusiniTossicologo, responsabile scientifico della Comu-nit di San Patrignano, da oltre dieci anni si occu-pa di comunicazione e drammaturgia. La scrittura, inizialmente indirizzata alla divulgazione scientifi-ca, stata poi trasposta sul piano cinematografico e teatrale, soprattutto verso temi di interesse so-ciale. Nellanno in corso sono due i suoi spettacoli rappresentati in decine di teatri italiani: Ragazzi Permale e Fughe da Fermi.
Laura Confalonieri capitata nel mondo delle automobili per caso e ci lavora stabilmente da 14 anni come giornalista di Quattroruote. Ancor pi fortuito stato il suo incontro con le auto depoca che per ha scate-nato una grande passione. portacolori di Alfa Romeo, con cui ha disputato, oltre alla Coppa dOro delle Dolomiti, molte altre gare di auto storiche, conquistando, insieme alla driver Fran-cesca Grimaldi, diverse Coppe delle Dame.
Lorenzo CapelliniGenovese, inizia lattivit di fotografo nel 1958 a Londra collaborando anche con la Rai. Reportagi-sta dallAfrica, dal Brasile, dal Messico e Cuba, tor-nato nel 1968 in Italia, focalizza il suo obiettivo so-prattutto sugli artisti. Dal 1974 al 1986 a Venezia come fotografo della Biennale. Tra le tante mostre si ricordano la personale al Centre Pompidou di Parigi e quella allestita presso lUniversit di New York. Ha lavorato anche nella fotografia industria-le, nella moda, nell'architettura e nellarredamento.
Savina ConfaloniEclettica e versatile nel lavoro come nella vita: una laurea in Lingue e letterature straniere, un diploma al Conservatorio in pianoforte, anni di studio tra Londra, Vienna e Monaco di Baviera, e una grande passione per le auto storiche. Si divide tra programmi televisivi su Sky come Nate Ieri, A qualcuno piace classico, Ritorno al futuro, Porsche Live, Nuvolari Studio Live, Fly and Drive, America, e collaborazioni con prestigiose testate nazionali, come la Repubblica-Affari e Finanza e Il Tempo.
Giacomo Fasola27 anni, cresciuto a due passi dal Lario e altret-tanti dalla Svizzera, ha scritto le prime brevi sulla Provincia di Como. Dal 2008 lavora per Style, il mensile del Corriere della Sera, dove ogni mese segnala ai lettori eventi imperdibili e oggetti improbabili (vedi la rubrica Link giocattoli). Con gli sci e la tavola da snowboard, ha percorso le Dolomiti in lungo e in largo. Si ripromette di farlo anche in bici e a piedi, con la maglia da rugby e la borraccia colorata, come nelle pagine 18 e 19.
Luca CastaldiniParmigiano, 37 anni, lavora a Sportweek, il settima-nale de La Gazzetta dello Sport. Ama molto, anzi, moltissimo il rugby, il suo ambiente, la sua gente, le sue regole e lidea che, giocandolo, si possa imparare linutilit dellinganno. Ama per molto di pi la sua piccola Giulia, che a quattro anni chiama il rugby rebig e davanti agli inni e allhaka sembra quasi rapita.
Giosetta FioroniPittrice allieva di Toti Scialoja all'Accademia di Belle arti di Roma, l'unica donna, negli anni Sessanta, a far parte della Scuola di Piazza del Popolo con Tano Festa, Mario Schifano e Franco Angeli. Nel 1956 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia; oggi le sue opere sono nei principali musei italiani. Ha collaborato con diversi scrittori e ha illustrato decine di libri, pubblicato poesie, fiabe, memorie, ceramiche, fotografie, pitture e sculture.
Annette GottmannNata a Francoforte, nel 1992 si diploma come Maestra fiorista presso la scuola di D-Gruenberg, iniziando lattivit di insegnante con dimostrazioni, seminari e showroom in Italia, Germania, Austria e Svizzera. Stabilmente in Italia dal 1997, sei anni fa, progetta e realizza a Cortina dAmpezzo lOfficina delle Piante: un piccolo paradiso dove tiene corsi di coltivazione di erbe medicinali, addobbi, arredi e visite guidate. Fiera madre di tre figlie, specia-lizzata in arte floreale con piante medicinali.
8
-
Giovanni MorzentiClasse 1950, fu presidente del Comitato Alpi Occidentali dal 1996 al 2000 e oggi dirigente dazienda. Nel 2007 stato eletto alla guida della Federazione italiana sport invernali e confermato nella medesima carica durante lassemblea eletti-va svoltasi nello scorso mese di aprile a Torino.
Carlo Ripa di MeanaPolitico e ambientalista, negli anni Cinquanta, dirige a Praga la rivista World Student News, divenendo poi redattore per la Rizzoli. Dal 1974 al 1978 viene eletto presidente della Biennale di Venezia. Deputato socialista al Parlamento euro-peo agli inizi degli anni Ottanta, dal 1985 al 1992 commissario europeo alla Cultura e allambiente e nellanno successivo ministro dellAmbiente nel governo Amato e deputato europeo Verde fino al giugno 1999. Nel 1982 sposa Marina Punturieri e la sua vita non sar pi la stessa
Giovanna ZucconiGiornalista culturale, ha lavorato e lavora per La Stampa e l'Espresso, e per alcune radio, come Sumo e Radio2 Rai. Collabora a numerose tra-smissioni televisive tra le quali: Pickwick con Ales-sandro Baricco, Diritto di replica, Gargantua, Che tempo che fa. Ha abitato a Cortina.
Marina Ripa di MeanaUna donna uragano, come lha definita il marito Carlo in unintervista, una natura incendiaria. Marina Elide Punturieri, si sposa nel 1961 con Alessandro Lante della Rovere, da cui avr la figlia Lucrezia. Negli anni Settanta protagonista di una tormentata relazione sentimentale con il pittore Franco Angeli. Nel 1982 si sposa con Carlo Ripa di Meana. Da personaggio pubblico, spesso opinioni-sta televisiva, amica di intellettuali e scrittori come Moravia e Parise, conosciuta per il suo carattere esuberante e anticonformista, totalmente libero da schemi e pregiudizi.
Francesca GrimaldiDa molti anni si affaccia nelle case degli italiani come conduttrice Rai del Tg1. Responsabile della rubrica motori, anche inviato speciale per la re-dazione economico-sindacale.Interprete parlamentare e giornalista professioni-sta, si specializzata in giornalismo all'Universit di Berkeley, California.
Sergio MaggioIn Cond Nast dallormai lontano 1982, Sergio Maggio pu essere definito una delle memorie storiche della parte milanese del celebre gruppo editoriale. Fa parte della redazione attualit de LUomo Vogue dai primi anni Novanta e ha vissuto i vari passaggi e mutamenti della rivista attraverso ben quattro direttori, dai tempi epici di Cristina Brigidini sino all'attuale, carismatica guida di Fran-ca Sozzani. Oggi coordina, in particolare, i settori sport, motori e hi-tech.
Ilaria MancinoMusicista e giornalista di studi classici, si laurea in giurisprudenza e si diploma in canto con specia-lizzazione in musica da camera. Come giornalista, ha collaborato con diverse case editrici (Cond Nast, Mondatori e Rusconi) con articoli di musi-ca, viaggi, attualit. Si occupa di ambienti sonori, inquinamento acustico e sound design.
Raffaele La CapriaScrittore e sceneggiatore ma laureato in giurispru-denza, collabora alle pagine culturali del Corriere della Sera, condirettore della rivista letteraria Nuovi Argomenti e autore di radiodrammi per la Rai. stato anche co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi, tra i quali Le mani sulla citt (1963) e Uomini contro (1970). Nel 2001 ha ricevuto il Premio Campiello alla carriera e nel 2002 il Premio Chiara. Pi recentemente, ha collaborato con Giulio Perro-ne Editore.
10
-
Cortina.toPic un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina dampezzo.Copyright: tutti i diritti sono riservati. nessuna parte della rivista pu essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con luso dei sistemi elettronici e diffusa senza lautorizza-zione scritta delleditore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti.Pubblicit inferiore al 45%. Lelaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa at-tenzione, non pu comportare specifiche responsabilit per eventuali involontari errori o inesattezze.
Chiuso in redazione il 6 luglio 2010.
registrazione al tribunale di Bellunon. 04/08 del 23 maggio 2008
Cortina dampezzo fa parte dellassociazione europea Best of the alps che riunisce le 12 localit montane pi famose ed esclusive di 5 nazioni alpine.
Direttore editorialeStefano Illing
Direttore onorarioLamberto Sechi
Direttore responsabileChiara Caliceti
Supervisione creativa, foto e testiStefano Zardini
Redazione [email protected]
Cortina TurismoCoordinamento di redazione:
Eleonora AlverHanno collaborato:
Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Marianne Moretti-Adimari, Maria Grazia Soravia,
Gabriella TalaminiOmnia Relations
Coordinamento di redazione:Cristina Palmiotto, Lucia Portesi
Hanno collaborato a questo numero
TestiGianpaolo Brusini, Lorenzo Capellini, Luca Castaldini, Savina Confaloni, Laura Confalonieri, Giacomo Fasola,
Giosetta Fioroni, Andrea Franceschi, Annette Gottmann, Francesca Grimaldi, Andrea Gris, Raffaele La Capria, Sergio Maggio, Ilaria Mancino, Giovanni Morzenti,
Claudia Quattrone, Carlo Ripa di Meana, Marina Ripa di Meana, Ennio Rossignoli, Alessandra
Segafreddo, Massimo Spampani, Paolo Tassi, Caterina Vagnozzi, Giovanna Zucconi
FotoUgo Bell, Marco Bosa, Dino Colli, Abramo De Licio,
Olga Donati, Tobias Eble, Diego Gaspari Bandion, Giuseppe Ghedina, Giacomo Pompanin, Marco Pregnolato,
Tony Ramirez, Ettore Sottsass, Uli Stanciu
Archivio Acf Fiorentina, Archivio Associazione Astronomica Cortina,
Archivio Associazione Curling Cortina, Archivio Comando Truppe Alpine,
Archivio Coppa dOro delle Dolomiti, Archivio Cortina Car Club,
Archivio Cortina Snowkite Contest, Archivio Cortina Turismo, Diego-photo27, Archivio Festival e Accademia Dino Ciani, Archivio Foto Dak, Archivio Granfondo Dobbiaco-Cortina,
Archivio Mediaplan, Archivio Polo Gold Cup Circuit, Archivio Soltel, Archivio Sportivi Ghiaccio Cortina, Archivio Yacht Club Cortina d'Ampezzo, Foto Zoom
Archivio Fernanda Pivano, Archivio Storico Foto Zardini, Archivio Storico Paola Mazza
IllustrazioniDiego Gabriele, Marco Innocenti
Progetto graficoKidstudio Communications Firenzewww.kidstudio.it [email protected]
Art directionMarco Innocenti, Luca Parenti
TraduzioniKate Page, Hilary Wild
Comitato promotoreAndrea Franceschi
Sindaco del Comune di Cortina d'ampezzoHerbert Huber
assessore al turismo del Comune di Cortina d'ampezzo
Enrico GhezzePresidente Consorzio impianti a Fune di Cortina
Roberto CardazziPresidente associazione albergatori
di Cortina d'ampezzoMarco Siorpaes
Presidente Seam Servizi ampezzoFabio Bernardi
Presidente Scuola Sci CortinaDavide Gaspari
Presidente associazione artigiani di Cortina d'ampezzo
Cinzia GhedinaPresidente regole d'ampezzo
Luciano BernardiPresidente Cassa rurale ed artigiana
di Cortina e delle DolomitiPaolo Caldara
Presidente Cooperativa di CortinaEnrico Valle
Presidente Comitato Coppa del Mondo di SciNicola Bellodis
Presidente Sestieri d'ampezzoIgor Ghedina
Presidente dello Sci Club CortinaPiergiorgio Cusinato
Presidente associazione astronomica CortinaNicola De Santis
Presidente Gis Gestione impianti Sportivi CortinaMichele Da Pozzo
Direttore del Parco delle Dolomiti
Cortina TurismoProprietario ed editore
Sede socialeVia Marconi, 15/b 32043 Cortina d'Ampezzotel. +39 0436 866252 fax +39 0436 867448
StampaGrafica Veneta Spa
Via Malcanton, 2 35010 Trebaseleghe (Padova)tel. +39 049 9319911 fax +39 049 9385760
PubblicitCristiana Melis [email protected]
Gestione distribuzione circuito nazionaleValentina Ferri [email protected]
press-partner di Cortina turismo.
12
-
ortina donna? Cortina total-mente immersa in quel vasto mon-do di leggende preistoriche tra-
mandate nei secoli e raccolte nel ciclo dei Monti Pallidi. Che lanima delle Dolomiti sia femminile evidente nella grazia del paesaggio e delle montagne, grazia che ha fatt o nascere il mito della fi glia del re della Luna.
Ma Cortina donna? regina delle montagne che furono rivestite con il go-mitolo luminoso creato con la luce dei raggi di Luna diventando cos le Dolo-miti. confermata quindi la sua essenza femminile, almeno nel mito. Ma oggi e nel
C
LA REGINADELLE MONTAGNE
di stefano illing
EDITORIALE
ThE QUEENOF ThE MOUNTAiNsIs Cortina a woman? Cortina is en-tirely immersed in the vast world of prehistoric legends that has given us todays Dolomites, the Pale Moun-tains. The soul of the Dolomites is obviously feminine and is evident in its graceful landscape and moun-tains
But is Cortina really a woman? Bathed in a ball of bright moon-light, and thanks to the myth of the Princess of the Moon, the Dolo-mites took from and thus was born the Queen of the Dolomites. The essence of woman is confi rmed, at least in mythology.
What about today and in the future? Cortina is nature, fashion, culture literary events, festivals of music, art, research and an abun-dance of refi ned beauty and life all of which come from the power of women past, present and future.
Today, more than ever, women are leaders in all fi elds of endeav-our, on stage and as spectators in any event, be it cultural, artistic or scientifi c.
And, the myth of the Moon King's daughter has not ended; new balls of light are spinning making our emotional landscapes increasingly more soft and feminine.
Yes, Cortina is indeed a woman.
futuro? Cortina natura, fashion, cul-tura. incontri lett erari, festival di mu-sica, arte, ricerca e off erta del bello e del raffi nato nella vita. Il motore di tutt o ci sono sempre state le donne, nei secoli dei secoli. Oggi ancor di pi con la crescita della presenza femminile, da protagoniste e da spett atrici, in ogni evento culturale, artistico o scientifi co.
Il mito della fi glia del re della Luna non si esaurito, si stanno fi lando nuovi gomi-toli di luce che progressivamente rendo-no pi dolci e femminili i nostri paesaggi emotivi.
S, Cortina donna.
14
-
Il punto dI
UNAVVENTURANON ANCORA CONCLUSA
INNANZITUTTO
Our compliments to Vail for winning the World Championships, although Cortina lost with honour. At this point, in all probability we shall be compet-ing again in 2017 , as we had already decided prior to this Congress. Our thanks go out to the Government, which has given us such strong support, to the local institutions, to our sponsors in the championships and to all those who embarked on this adventure that is not yet over. A special thanks to the honorary president of our candidature, engineer Paolo Scaroni, who accompa-nied Cortina with such wisdom in this world championship experience.
Giovanni Morzenti, president of Fisi (Federazione italiana sport invernali, Italian Federation of Winter Sports)
Its true that Cortina did not win the competition to host the World Cup ski races in 2015. Despite coming second, Cortina did well to beat such a formida-ble competitor as St. Moritz.All the hard work and efforts that went into our bid will be rewarded; the foun-dations were laid for our bid to host the World Cup in 2017. During the campaign, there was, natu-rally, some controversy, and indeed a few mistakes. This is a normal part of the learning process that will stand us in good stead for 2017. We made the most of the area, we created a consensus about the value of the overall project and, most importantly we earned the for-mal support of Prime Minister Berlusconi and the president of the Region, Zaia. Born along on a wave of support throughout the country, we now have all the ingredients to succeed and win the prize: hosting this great event. We will use more energy and dedication; and together we will win 2017 for Cortina.
Andrea Franceschimajor of Cortina dAmpezzo
AN ADVENTUREThAT is NOT YET OVER
acciamo i complimenti a Vail che si aggiudicata i Mondiali, ma Cortina ha perso con onore. A questo punto,
con tutta probabilit, ci ricandideremo per il 2017, come era gi nelle intese precedenti a questo Congresso. Il nostro ringraziamen-to va al Governo che ci ha supportato in maniera davvero significativa, alle istituzio-ni locali, agli sponsor della candidatura e a quanti si sono prodigati in unavventura non ancora conclusa. Un grazie speciale al pre-sidente onorario della candidatura, linge-gnere Paolo Scaroni, che ha sapientemen-te accompagnato il cammino di Cortina in questa esperienza mondiale.
Giovanni Morzentipresidente Fisi
(Federazione italiana sport invernali)
Fvero, i Mondiali 2015 non li abbiamo ottenuti, tuttavia il nostro lavoro e il nostro impegno sono stati comunque
premiati.Cortina ha saputo ben figurare, arri-
vando seconda, sorpassando una temibile concorrente quale St. Moritz e mettendo le basi per ottenere lassegnazione dei Mon-diali del 2017.
Nel percorso della candidatura, nono-stante le polemiche e gli errori che inevita-bilmente disseminano tutti i grandi progetti corali, siamo riusciti a valorizzare al meglio la nostra localit, creando un consenso unani-me sul progetto complessivo ed ottenendo anche lappoggio formale del presidente Berlusconi e del presidente Zaia.
Sullonda positiva dellesperienza acqui-sita e soprattutto del sostegno che tutto il paese ci ha dimostrato, ci sono quindi tutti i presupposti per ripartire di slancio, questa volta con lobiettivo dichiarato di ottenere lorganizzazione delle gare. Ci metteremo ancora pi energia e abnegazione. Insieme a voi, per Cortina 2017.
Andrea Franceschisindaco di Cortina dAmpezzo
16
-
17
-
LINK1
Il dubbio ti att anaglia: city o mountain bike? Bici da strada o da sentieri? Non sempre bisogna scegliere. Matrix ha una forcella idraulica perfett a per livellare le asperit delloff road; ma basta bloccarla per mangiarsi lasfalto pi liscio. E dopo la pedalata, tac: in pochi secondi si piega e si infi la nel bagagliaio. Prodott a da Dahon. Quando usarla: durante i Cortina Bike Days, dal 23 al 25 luglio.
Without doubt its a tricky decision: city bike or mountain bike? To cycle on-road or off -road? Now, there is no need to choose. The Matrix hydraulic fork evens out rough surfaces off -road, you just lock it and up the miles on smooth asphalt. And when youve decided to stop, simple: in a few seconds the bike folds up and you slip it into the luggage van. Made by Dahon. When ride it? During the Cortina Bike Days from 23 to 25 July.
Al quarto vaso rott o in una sett imana, non hai fatt o una piega. Per, hai deciso: da sett embre, tuo fi glio si sfogher su un campo di calcio vero. Per non farlo arrivare impreparato, c una cosa che puoi fare fi n da subito: comprargli un paio di adidas F50 adizero, le scarpe di Lionel Messi. Pesano appena 165 grammi e giura il Pallone doro sono le pi veloci mai realizzate. Quando usarle: durante il Fiorentina Premium Camp, dal 15 al 30 luglio.
The third broken window the last straw; time to give up. But, you have decided: your son can exhaust his energy on a real football fi eld from September. In order to be well prepared, you must immediately get him a pair of Adidas F 50 adizero football boots the same as Lionel Messi. They weigh barely 165 grams and the Golden Ball swears they are the fastest boots ever made . When to wear them? During the Fiorentina Premium Camp, from 15 to 30 July.
Da quando la tua fi danzata ha visto in tv i fratelli Bergamasco, campioni della palla ovale, non ha occhi che per loro: quanto bello Mauro, guarda gli addominali di Mirco. Se vuoi riconquistare la sua att enzione, non hai che da procurarti la maglia della Nazionale di rugby, con fasce di silicone a sott olineare i pett orali (anche i tuoi). Prodott a da Kappa. Quando usarla: durante Cortina Seven, il 30 e il 31 luglio.
Since your fi ance started watching the Bergamasco brothers, champions with the oval ball, she has eyes only for them: Oh! Mauro is so handsome and look at Mircos six pack. If you want to get her att ention back, all you need to do is buy the jersey of the Italian national rugby team, with silicone protective padding that emphasises the pecs; yours and theirs. Made by Kappa. When to wear it? During the Cortina Sevens, 30 and 31 July.
Qual il segreto di Tiger Woods? Lasciando da parte i catt ivi pensieri, la risposta facile: i materiali. Come il driver VR460 di Nike, con fascia di compressione pi larga, che off re la possibilit di regolare il bastone in modo da scegliere tra ben 32 angolazioni della faccia. Per giocatori esperti che amano pavoneggiarsi con gli amici. Quando usarlo: durante lAudi In City Golf Trophy, il 16 e il 17 luglio.
What is Tiger Woods' secret? Sett ing aside any mischievous thoughts, its easy to reply: his equipment. Like the Nike driver VR460, with its compression channel technology that gives a choice of up to 32 diff erent angles. For both expert players as well as those who like to show off in front of their friends. When to use it? During the Audi In City Golf Trophy, 16 and 17 July.
una delle nostre rubrIche preferIte.
abbIamo cos chIesto a giaCoMo fasola dI style
magazIne dI raccontarvI cortIna, glI eventI
sportIvI dell'estate e le proposte bIKe, nature
e vertIcal a modo suo: gIocando con lIbere
assocIazIonI dI pensIerI.
pLAy
60 74 66 70vedi pag./see pg.:
18
-
Ogni volta che c da preparare le valigie, la stessa storia: non ci sta niente. Risparmia spazio con una giacca ideale per qualsiasi tempo, in primavera, autunno ed estate. Grazie al tessuto soft shell Windstopper, off re una protezione antivento totale pur mantenendo la massima traspirabilit. Prodott a da North Sails. Quando usarla: nei 16 itinerari del Bike Resort.
Every time you pack your bags, its the same story: not enough space. Save space with the ideal all-weather jacket good in spring, summer and autumn. The soft shell Windstop-per fabric is wind proof and allows maximum breathability. Made by North Sails. When to wear it: along the 16 Bike Resort routes.
Sai quanto tempo ci vuole per smaltire una bott iglia di plastica? Fino a 100 anni. Unalternativa ecologica c: la borraccia Sigg in alluminio. Ora tutt i sono a caccia della versione brandizzata Cortina. Un oggett o cult che rispett a la natura e che si presta agli usi pi svariati, tipo colpire gli alpinisti che riempiono le cime dolomitiche di cartacce (il rivestimento interno a prova di urto). Come ott enerla: grazie all'iniziativa Andar per Rifugi: l'omaggio che si riceve raccogliendo i timbri dei rifugi raggiunti.
Do you know how long it takes a plastic bott le to disintegrate? About 100 years. The ecological alternative: an aluminium Sigg fl ask. Now everyone's looking for the version with the Cortina name on it. Both classic and chic styles are cult items that respect nature. It lends itself to other uses, such as hitt ing the alpinists who leave waste paper on the Dolomite peaks (the inside coating is knock resistant). How to get it: courtesy of the initiative Andar per Rifugi: it's the free gift that you can get by collecting the stamp marks of the refuges you visit.
Se sullHimalaya si pu affi dare il bagaglio agli sherpa, per le uscite di pi giorni sulle Dolomiti meglio procurarsi uno zaino capiente. Come Salewa Pamir 60+, che ha 60 litri di volume e tasche per tutt e le esigenze. Studiato per permett ere un controllo ott imale del carico anche sui percorsi pi impegnativi, consente di distribuire il peso sui fi anchi e camminare al sicuro. Quando usarlo: nei 42 sentieri del Nature Resort.
In the Himalayas you can rely on sherpas to carry your baggage. But for long hikes in the Dolomites its bett er to get a large back pack. The Salewa Pamir 60+; 60 litre volume and pockets for every imaginable use. The design ensures a good distribution of weight on all sides, with safety even for the most challenging hikes. When to use it: on the 42 paths of the Nature Resort.
Ha 125 anni ma modernissimo: Victorinox secure, dedicato ai novelli MacGyver, unevoluzione dello storico coltellino che lesercito svizzero usava gi nellOtt ocento. Dai seghett i al cavatappi, c tutt o il necessario per le gite in montagna. Ma c anche di pi. Una chiavett a Usb inviolabile, con accesso tramite impronte digitali ai documenti segreti. Da 8 e 16 Gb. Quando usarlo: nei 15.560 metri di vie ferrate del Vertical Resort.
125 years old, yet modern: the Victorinox Secure, MacGyvers ever present friend, has evolved from the historic small pocket knife used by the Swiss army since the 1800s. From the saw to the corkscrew, it has everything you need for a walk in the mountains. And theres more a fi nger print USB fl ash drive to access your secret documents. 8 or 16 Gb. When to use it: along the 15,560 metres of cable-lined trails of the Vertical Resort.
LINK2
118 48 19
-
20
-
i aveva messo sulla buona strada Enrico Finzi ricercatore sociale, consulente, giornalista, sociologo
e presidente di AstraRicerche gi qualche anno fa con le sue indagini demoscopiche per Dolomiti SuperSki (2006) e per Cham-bre Valdtaine (2007) dimostrando, dati alla mano, quanto negli ultimi ventanni gli studi di marketing e le analisi sociologiche aves-sero cambiato il rapporto di genere con la montagna.
C
QUOTE ROSAdi chiara caliceti
FATTI&pERSONE
la montagna donna, molto pI dI quanto sI possa ImmagInare. un concetto che abbIamo per la testa da tanto tempo,
ma che ancora non avevamo razIonalIzzato come lo troverete scorrendo queste pagIne.
Prima spiega Finzi in antropologia, al mare veniva associata la femmina e alla montagna il maschio. Immagini che si ritro-vano anche nelliconografi a pi antica che allacqua associa il ventre materno. E che alla montagna collegano, invece, unasprez-za mascolina. Basti pensare agli scalatori, agli alpinisti, ai maestri di sci. Tutt i nomi ma-schili, implicitamente uomini, per una forza e una resistenza che ben pi si addice a una fi sicit maschile.
21
-
Poi qualcosa cambiato. E la monta-gna, improvvisamente, ha registrato una crescita di mountain users al femminile. Che pian piano si trasformata in una vera e propria femminilizzazione di approccio. Insomma, nel tempo proprio cambiato il modo di fruire la montagna e, sott olinea Finzi, determinante in questo passaggio stato proprio Messner, promuovendo un rapporto pi dirett o di uomini e donne con la montagna. Certamente non aveva questo scopo, ma nei fatt i ci che lalpini-sta ed esploratore italiano per antonoma-sia ha incoraggiato, stata una relazione pi semplice e dirett a con la natura, meno mediata da ramponi e scarponi da sbar-co sulla Luna. Da qui un nuovo modo di approcciarsi alla natura con un rinnovato
rispett o: dopo la fase dellindustrializzazi-ne e del consumismo, la montagna ritorna ad essere accarezzata, conservata, preser-vata, riverita. Ed cos che si impone un approccio pi femminile.
Come certamente pi "women orien-ted" sott olinea ancora Finzi sono le att i-vit complementary in montagna. Ci che rotea att orno allo sci dinverno e alle gite destate. Lo shopping, il cinema, loff erta culturale che in montagna sempre pi va-riegata e, guarda caso a Cortina, estrema-mente femminile.
Pensiero dopo pensiero prima con Finzi, poi sole, abbiamo passato in rassegna tantis-sime att ivit culturali portanti della stagione estiva e invernale. Da cui sono scaturiti ott o volti, in eff ett i tutt i di donna.
22
-
A few years ago Enrico Finzi social re-searcher, consultant, journalist, sociologist and president of AstraRicerche demon-strated that over the last 20 years, market-ing studies and sociological analysis show that mountains no longer are perceived as a male preserve. Finzi used quality data from his opinion polls for Dolomiti SuperSki in 2006 and the Chambre Valdtaine in 2007 conclusions.
Finzi explains: Initially in anthropol-ogy, the sea was associated with the female gender and the mountain were considered masculine. Images that associate water with the womb, and connect masculine harsh-
ness with mountains can be seen in the old-est iconography. Climbers, mountaineers, ski instructors, all have a masculine image since there is an implied maleness about the physical strength and endurance they need.
But things have changed. Suddenly we find that new "mountain users" are increas-ingly women. A more feminine approach has emerged, over time women have changed the way people enjoy the mountains. Finzi emphasizes: Messner, the great Italian mountaineer and explorer par excellence, was crucial to this development, promot-ing a more direct relationship between men and women and the mountains. He encour-aged a more simple and straightforward rapport with nature, less connected with the idea of crampons and boots as if land-ing on the moon. A new way to approach nature evolved; a sort of post-industriali-zation, post-consumerism approach. The mountains once more must be cherished, nurtured, protected and revered. A more feminine approach is required.
And certainly complimentary activities in the mountains are more women-orient-ed emphasizes Finzi. Whether skiing in winter or hiking in summer; shopping, cine-ma, cultural events are increasingly on offer in the mountains, and here in Cortina, they are very feminine.
Firstly with Finzi, then in ourselves, all our thoughts turn to the many cultural cor-nerstones of summer and winter. Eight fac-es: all women.
FEMALE QUOTAs
FATTI&pERSONE
In queste pagine una serie di scatti di Stefano Zardini sui diversi volti e colori della montagna.
In these pages, a series of shots by Stefano Zardini of the various faces and colours of the mountains.
23
-
Festival e Accademia Dino CianiHedy e Caterina CianiC la grande energia di due donne, madre e fi glia, dietro al successo di un festival che in appena quatt ro anni di vita gi una delle manifestazioni pi accreditate del suo sett ore grazie a un livello altissimo di nomi e proposte artistiche. Sono rispett ivamente cognata e nipote del grande pianista Dino prematuramente scomparso. Organizzare questo festival per loro un tributo per tenere vivo il ricordo del grande pianista innamorato di Cortina. Per maggiori info: www.festivaldinociani.com
Cortina InConTraIole Cisnett oHa fondato assieme al marito Enrico nel 2002 Cortina InConTra. presidente dellAssociazione Amici di Cortina di cui presidente onorario Francesco Cossiga.E come ogni anno, anche per questa estate 2010, Iole Cisnett o sar una delle protagoniste della cultura facendo sfi lare sul palco del Pala, nomi nazionali e internazionali del giornalismo, dello spett acolo, delleconomia, dellarte, della scienza e dello sport.Con lobiett ivo di rinnovare il successo di Cortina InConTra che, dal 2008, si svolge sott o legida dellAlto Patronato della Presidenza della Repubblica, con i patrocini della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero per i Beni e le att ivit culturali.Per maggiori info: www.cortinaincontra.it
Passione CinemaLudovica DamianiRomana di nascita, veneta dadozione. Il suo amore per il cinema lha portata a un trasferimento forzato a Venezia per anni per seguire luffi cio stampa della Mostra del Cinema. Passione che l'ha spinta a realizzare il suo primo grande progett o editoriale, il volume Set in Venice, sui fi lm girati in laguna, uscito lo scorso novembre per Electa. Per tutt o linverno, Ludovica Damiani stata avvistata a pi riprese a Cortina. Che non ci sia un nuovo titolo in arrivo?
Cortina InConTra
24
-
CircomixSigrid FederspielDalla Val Pusteria approdata a Cortina tre anni fa portando tutt a la gioia e lenergia della sua scuola di circo. I genitori della scuola Montessori sono rimasti folgorati dal suo progett o sintetizzato in una parola, Circomix, che sui banchi porta materie come giocoleria, acrobatica, danza, equilibrismo, teatro comico, mimo e clownerie. Trasformandoli in veri e propri strumenti pedagogici per bambini e adolescenti (ma volendo anche adulti). Circomix torner a Cortina a inizio e fi ne agosto. Per maggiori info: www.circomix.it
CortinametraggioMaddalena Mayneri stata la tenacia di Maddalena Mayneri, presidente del festival Maremetraggio
di Trieste, a riportare a Cortina i cortometraggi. A circa dieci anni da Cortinametraggio, i cortometraggi sono tornati con unedizione zero destinata a diventare una costante nel calendario primaverile di Cortina dAmpezzo.
Architett ura deccellenzaAmbra PiccinDa sempre il suo impegno volto a valorizzare le sinergie tra architett ura e artigianato ampezzani, per avviare un cammino di creazione di un vero e proprio marchio territoriale. E cos questanno larchitett o Ambra Piccin si concentrata su Details of excellence, il progett o che, a partire da un lavoro che ha coinvolto gli studenti dellIstituto dArte di Cortina e lAssociazione Artigiani, ha giocato sul confi ne tra artigianato e design. Il 27 agosto levento di presentazione.
Una montagna di libri Vera Slepoj stata una delle novit dellinverno 2009 e ne responsabile scientifi ca la psicologa e psicoterapeuta Vera Slepoj. Si chiama Una montagna di libri, la nuova manifestazione culturale di Cortina dAmpezzo che, forte del successo dei suoi sett e incontri invernali, ha gi pronto un ricco calendario per lestate. Guarda caso, anche quello molto femminile. Per maggiori info: www.unamontagnadilibri.it
i cortometraggi. A circa dieci anni da cortometraggi sono tornati con unedizione zero destinata a diventare una costante nel calendario primaverile di Cortina dAmpezzo.
Una montagna di libri
Circomix
FATTI&pERSONE
phot
o: d
gban
dion
.com
25
-
DELLA STESSAMATERIA
DEI SOGNI
COVER STORy
di Gianpaolo Brusini servizio fotografico di stefano Zardini
tra mIto e realt: ecco la genesI dI I montI pallIdI lusor de luna, lo spettacolo evocatIvo
per suonI, parole e ImmagInI su una delle pI celebrI leggende delle dolomItI raccontata dal regIsta
dell'adattamento teatrale.
a leggenda non poi cos lontana dalla verit; la storia non ancora messa a punto, diceva l'abate Cri-
stillin. Proprio come la leggenda dei Mon-ti Pallidi, la storia che racconta dellorigine delle Dolomiti, luogo solenne e misterioso che incute timore e rispetto in chi non vi nato. Un continuo alternarsi di luci, om-bre, rumori, musiche, suoni e figure che si confondono tra loro per dare vita ad un tuttuno di magico. Ogni pagina evoca unimmagine. Ed ogni immagine un colore e una nota. E tutti questi elementi, me-scolati, danno vita ad una sinfonia poetica unica. Onirica, per quanto pu esserlo una leggenda, ma allo stesso tempo vera e vicinissima a noi, specchio dei tanti di-sagi delloggi. Sotto lo sguardo benevolo
L della luna e dei Monti Pallidi scorre tutto ci che conosciamo, confuso tra sogno e realt, tra principi, ancelle, e salvans. Mondi lontani e diversi che, vincendo le difficolt, impareranno a conoscersi, ad avvicinarsi e, infine, amarsi.
Una lontananza che divide anche le varie anime che si avvicenderanno sul palco, gli attori, il Coro Cortina, il Corpo Musicale di Cortina, Jeffrey Swann e i concertisti del Festival e Accademia Dino Ciani ai quali, in un processo di reciproco avvicinamento, affidato il doppio compi-to di restituirci intatto il fascino di questo straordinario racconto senza tempo e di farci capire davvero ci che le leggende sono: la storia. Anche se non ancora mes-sa a punto.
26
-
I Monti Pallidi Lusor de Luna
Gioved 29 luglio 2010 ore 21.00Alexander Girardi Hall
Cortina d'Ampezzo
Spettacolo evocativo per suoni, parole ed immagini su una delle pi celebri leggende
delle DolomitiCon la partecipazione di: Coro Cortina, Corpo Musicale di Cortina d'Ampezzo e
Accademia Dino Ciani.
Scritto da: Brunamaria Dal Lago VeneriDiretto da: Gianpaolo BrusiniIllustrato da: Stefano Zardini
Info: www.festivaldinociani.com
27
-
Legend is not so very far from the truth; it is history that has not yet been properly told, said Abbot Cristillin. Hence the le-gend that relates the origin of the Dolomi-tes, the tale of the Monti Pallidi, a solemn and mysterious place inspiring awe and respect in all who were not born there a continuous play of lights, shadows, noises, music, sounds and images mingling to cre-ate a magic whole. Each page evokes an image, and each image evokes a colour and a note. All these elements blended give rise to a unique poetic symphony. It is as dreamlike as a legend can be, but at the same time a true and close reflection for us of the deep unease of modern life. Under the benevolent gaze of the moon and of the Monti Pallidi flows all that we know, in confusion between dream and
ThE sTUFF OF DREAMs
28
COVER STORy
-
Sar un'estate all'insegna della con-taminazione artistica quella della conca ampezzana. Nel programma della quarta edizione del Festival e Accademia Dino Ciani sono previsti ap-puntamenti Arte e musi-ca, che porteranno alcuni dei concerti in program-ma in localit della conca particolarmente significa-tive dal punto di vista arti-stico tra le occasioni da non lasciarsi sfuggire, lapprofondimento sulle pitture medioevali della chiesa di Ospitale. Da luglio a settembre il Museo d'arte moderna e contemporanea Mario Rimoldi esporr opere legate al tema del-le sette note nel percorso Il filo rosso della musica. Due progetti che si intrecceranno il 5 agosto quando il concerto dei giovani pianisti dell'Accademia Dino Ciani sar preceduto da una visita alla prestigiosa collezione d'arte delle Regole d'Ampezzo.
This summer will be characterised by the influence of the arts. The programme for the fourth edition of the Festival e Accademia Dino Ciani includes meetings titled Arte e
musica, which will take some of the concerts on the pro-gramme to localities of the valley that are particularly evocative from the artistic viewpoint: among those oc-casions that you should not miss is the in-depth analysis
of the mediaeval paintings in the Ospitale church. From July to September in the Mario Rimoldi Museum of modern and contempo-rary art there will be an exhibition of works linked to the theme of the seven notes in the itinerary Il filo rosso della musica. (The con-necting thread of music). Two projects will be intertwined on 5th August, when the concert by the young pianists of the Accademia Dino Ciani will be preceded by a visit to the prestig-ious art collection of the Regole d'Ampezzo.
MUSICA DA GUARDARE ARTE DA ASCOLTARE
MUsic TO LOOk AT ART TO LisTEN TO
Nella foto in basso, l'opera in olio su tela Concerto di Massimo Campigli (1943).
In the photo-graph, the work in oils on canvas titled Concerto by Massimo Cam-pigli (1943).
reality, between princes, maidservants and Salvans: distant and different worlds which, by overcoming the difficulties, will learn to get to know, approach and finally love each other.
It is a distance that also divides the various personalities that will take to the stage: the actors, the Cortina Choir, the Musical Band of Cortina, Jeffrey Swann and the players of the Festival e Accade-mia Dino Ciani, all of whom, in a process of reciprocal rapprochement, have been entrusted with the double task of rende-ring in its entirety the fascination of this extraordinary and timeless tale and of making us see the stuff that legends are really made of: history, albeit not yet pro-perly told.
29
-
30
-
DONNEAL VOLANTE
pASSIONI
Rivivranno la storia di questa corsa che dal 1947 al 1956 ha entusiasmato piloti e pubblico, 120 vetture costruite entro il 1961: dalle Sport barchetta come Ferrari 166 MM, Osca MT4, Maserati A6 GCS, Cisitalia 202, Stanguellini 1100, alle Gran Turismo come Fiat Zagato 8V, Lancia Aprilia, Aurelia B20 e B24, Mercedes Benz 300 SL, Alfa Romeo Giulietta Sprint, Porsche 356, e nella cate-goria Turismo le berline come Fiat 1100, Alfa Romeo 1900 TI, Lancia Appia.
They will revive the history of this race, which from 1947 to 1956 thrilled both drivers and spectators, with 120 cars bu-ilt before 1961: from the barchetta sports cars such as the Ferrari 166 MM, Osca MT4, Maserati A6 GCS, Cisitalia 202 and Stanguellini 1100, and the Gran Turismo cars like the Fiat Zagato 8V, Lancia Apri-lia, Aurelia B20 and B24, Mercedes Benz 300 SL, Alfa Romeo Giulietta Sprint and Porsche 356, and, in the Turismo category, the saloon cars such as the Fiat 1100, Alfa Romeo 1900 TI and Lancia Appia.
tra glI equIpaggI della scorsa edIzIone, se n dIstInto uno tutto al femmInIle. abbIamo chIesto alle due
componentI e alla conduttrIce delledIzIone 2009 dI raccontarvI la coppa doro delle dolomItI, questanno In programma dal 2 al 5 settembre.
31
-
unemozione unica prendere parte alla Coppa dOro, un mix straordinario di natura e glamour. un piacere percorrere a bordo di unauto storica le strade che attraversano i passi do-
lomitici, godersi ogni curva e ogni scorcio, saggiare lhandling della macchina e la potenza del motore in un contesto cos speciale, sulle rampe del Falzarego e del Pordoi, sugli allunghi del Passo Rolle o in quello di Campolongo. La kermesse di Cortina, al contrario della mitica gara di velocit che rievoca, ha un ritmo volutamente rilas-sato: il percorso lungo il giusto per far apprezzare ai concorrenti i luoghi e gli scenari. Ci si pu anche fermare a godere laria fresca delle montagne e a riempirsi gli occhi dei colori forti delle Dolomiti: il verde dei boschi, il blu cobalto del cielo, i grigi cangianti della roc-cia. E pazienza se qualche volta il grigio tinge anche il cielo e la gara diventa bagnata: anche questo fa parte del gioco. Tanto, al rientro a Cortina, ci si consola sempre con un bagno caldo e con un bicchiere di vino. Prima di prepararsi per la serata e farsi prendere dallallegra mondanit ampezzana.
Laura Confalonieri redattrice di Quattroruote
ette slanciate e cime come pinnaco-li e obelischi. Le alte pareti verticali incombono sulla valle, squarciate da
profondi canaloni. Un passo di montagna e poi un altro, e un altro ancora. Tra i colori delle rocce, sempre diversi, dal mattino fino al tramonto: dal bianco al giallo, al rosa, allarancio. Le Dolomiti sono uniche in Eu-ropa tanto per il loro paesaggio quanto per i quesiti geologici che ci presentano, scrisse-ro i primi viaggiatori inglesi.
E noi possiamo aggiungere a questa unicit, quella del viaggio a bordo di auto depoca, a loro volta uniche e meraviglio-se. La Coppa dOro delle Dolomiti offre a pochi il privilegio di attraversare passi, valli, vette, combinando il piacere della bellezza allo stimolo della gara. Tornanti da scalare in prima, discese da brivido con il freno motore, e la corsa al centesimo di secondo nelle prove speciali. Il tutto con-dito dalle imprevedibili piogge che colpi-scono oggi, come allora, tutti quelli che, come noi, viaggiano a cielo aperto.
Alla fine di una estenuante quanto ap-passionata sfida, il traguardo nella valle di Cortina. Jacques Balmat ricevette tre ghinee quando riusc per primo a scalare il Monte Bianco. Era il 1787. Nel 2010, come nelle scorse edizioni, il vero premio per gli equipaggi della Coppa dOro di essere ri-usciti ad affrontare le Dolomiti con coraggio, passione e sorriso. Solo con questo spirito, prima o poi, arriveranno anche le ghinee...
Francesca Grimaldicaposervizio e conduttrice tg1
V
Nella foto di aper-tura e nelle due in alto il team tutto al femminile compo-sto dalle giornaliste Francesca Grimaldi e Laura Confalo-nieri.
In the opening photo and in the two at the top, the all-women's team consisting of the journalists Franc-esca Grimaldi and Laura Confalonieri.
32
-
a Coppa d'Oro delle Dolomiti uno di quegli appuntamenti che rimango-no in agenda anno dopo anno. Chi
partecipa vuole tornare, chi non l'ha mai fatta non pu non averla in calendario. Vi-vere le Dolomiti a bordo di auto storiche un'esperienza unica, una sfida impegnativa che fa assaporare luoghi e profumi in modo pi intenso. Ogni tappa una scoperta e una conquista. La macchina diventa alleato fedele di un weekend che rimane nel cuore nei mesi che verranno. La gara competiti-va, ma nel rispetto della tradizione montana ogni incontro un incontro speciale, e ogni equipaggio si trasforma in compagno di av-ventura. Ecco, la Coppa d'Oro delle Dolomi-ti riesce ad essere una gara nel vero senso della parola, con percorso e prove difficili, non perdendo per mai quell'affiatamento fra partecipanti ed organizzatori che lascia la voglia di tornare. E a fine giornata non contano le penalit prese, quanto gli amici ritrovati.
Savina Confaloniinviata Nuvolari Tv
At the end of a gruelling and passionate challenge, with the finishing line in the Cor-tina valley, Jacques Balmat received three guineas when he was the first to climb Mont Blanc. That was in 1787. In 2010, as in past editions, the true prize for the crews of the Coppa dOro is to succeed in tackling the Dolomites with courage, passion and a smi-le. Only with this spirit, sooner or later, will the guineas arrive too
Francesca Grimaldisenior editor and anchorwoman of tg1
(Rai 1 News Service)
Taking part in the Coppa dOro is a unique emotion, an extraordinary mix of nature and glamour. It is a true pleasure to travel the routes over the Dolomite passes in a vintage car, with the thrill of every bend and every glimpse of the view, getting the feel of how the car handles and the power of the engine in this very special race on the steep slopes of the Falzarego and the Pordoi and on the climbs of Passo Rolle or Campolongo.
Laura Confalonierieditor of Quattroruote
The Coppa d'Oro delle Dolomiti is one of those events that come back year after year. Those who take part in it want to re-turn, and those who have never done so cannot help but include it in their calendar. Travelling through the Dolomites in a vinta-ge car is a unique experience, a demanding challenge that revives places and fragran-ces in a more intense way.
Savina Confalonicorrespondent of Nuvolari Tv
WOMEN AT ThE WhEEL
L
Di fucsia vestita, Savina Confaloni, alla presentazione dello scorso anno della Coppa dOro delle Dolomiti.
Dressed in fuchsia, Savina Confaloni, at the presentation last year of the Coppa d'Oro delle Dolomiti.
pASSIONI
phot
os: E
nzo
Gio
vann
elli
33
-
NELLE MIE CORDEservizio di Paolo Tassi
V[ERTICAL] I[MPORTANT] p[EOPLE]
aniela Bertagnin Benetton una ragazza bellissima e piena d'energia. La sua pervicacia una dote di fa-
miglia: fi glia di Giuliana Benett on che, as-sieme ai tre fratelli, ha costruito un impero partendo da un gomitolo di lana. Lei non stata da meno e, a soli 22 anni, ha avviato un progett o chiamato Undercolors che oggi conta 400 punti vendita in tutt o il mondo. Al gomitolo, Daniela preferisce la robustez-za di una corda da roccia, la stessa che le ha permesso di scalare sia d'estate che d'in-verno quasi tutt e le cime che circondano la valle d'Ampezzo.
Daniela Bertagnin Benett on is a beautiful girl who is full of energy. Her obstinacy is a family trait: she is the daughter of Giuliana Benett on, who, together with her three brothers, built up an empire starting from a ball of wool. Daniela herself has not been found wanting, at the young age of 22 start-ing up a project called Undercolors, which today counts 400 sales outlets worldwide. However, Daniela prefers a strong rock-climbing rope to a ball of wool, being a keen summer and winter climber who has scaled almost all the peaks surrounding the Ampezzo Valley.
D
con un gomItolo la sua famIglIa ha scala to le vette del successo. leI, con una cavo da roccIa, ha affrontato
le ImpervIe paretI delle cIme ampezzane. a tu per tu con daniEla bErtagnin bEnEtton e Il suo personale KIt da arrampIcata.
34
-
condividereMio marito, Riccardo Dei Rossi,
ha decisamente molta pi esperienza di me nel mondo dello sport: ha partecipato a quatt ro Olimpiadi nella disciplina del canott aggio ott enendo grandi risultati. Condividiamo le stesse passioni, lo stesso stile di vita. Pensa che la seconda volta che ci siamo visti, per noi fatale, ci siamo incrociati lungo la ferrovia mentre entrambi ci allenavamo di corsa, una matt ina di dicembre. Quante altre anime avrebbero scelto di fare una cosa del genere?
tramandareEntrambi i miei fi gli sono
gi svezzati: corda, magnesio, imbragature e sci fuoripista. Anche se, per adesso, preferisco che si divertano.
...sharedMy husband, Riccardo Dei Rossi,
has defi nitely had more experience than myself in the world of sport: he has taken part in 4 Olympics as a rower, with great success. We share the same passions and lifestyle. In fact, the second time that we saw each other, which was decisive for us, our paths crossed along the railway track while we were both running on a December morning. How many others would choose to do a thing like that?
...passed onBoth my children are already
familiar with ropes, fl ares, harness and off -piste skis although for the moment I prefer them to enjoy themselves.
Mon
tagn
a: u
na p
assio
ne d
a...
The mountains:a passion to be...
Il mio mondo verticaleIl mondo verticale per me come
un percorso: con un inizio, uno sviluppo e un fi ne da raggiungere. All'inizio, vivi un'eccitazione compressa per quello che ti aspett a. Poi, nello sviluppo bisogna dosare le forze e concentrarsi moltissimo per poter "leggere" la roccia e sentirti in sintonia. Quando arrivi alla cima, un piacere assoluto.
My vertical worldThe vertical world is for me like a route
with a beginning, a development and an end to be reached. At the start, you feel a suppressed excitement for what is to come. Then, along the way you need to measure out your strength and concentrate a lot so as to be able to "read" the rocks and feel in tune with them. When you get to the top, it's sheer pleasure.
Il mio mondo verticale
Meta o scalata?Sono due aspett i imprescindibili.
Uno senza l'altro un'azione incompleta.The aim or the climb?The climb itself and the aim of
reaching the top are two inseparable aspects. One without the other is an incomplete action.
Meta o scalata?
Io non ho paura: incoscienza, coraggioo adrenalina?
Non si pu non avere paura in montagna. Fa parte dello scenario. una compagna che impari a conoscere e a farti complice. Gli imprevisti in montagna sono inevitabili, ma l'att enzione che poni all'ascolto del tuo corpo e della parete ti permett e di superarli.
I'm not afraid: recklessness, courage or thrills?
It's impossible not to be afraid in the mountains. It's part of the scenario. Fear is a companion that you get to know and that becomes an accomplice. Unexpected events are inevitable in the mountains, but if you learn to listen to your own body and to the rock face, you'll be able to overcome them.
Io non ho paura:
Accanto, Daniela Bertagnin e il marito Riccardo Dei Rossi. In basso, da sinistra, Daniela e Riccardo con la guida Davide Alberti, e sulla Cre-sta dell'Antelao.
Adjacent, Daniela Bertagnin and her husband Riccardo Dei Rossi. At the bott om, from left , Daniela and Ric-cardo with guide Davide Alberti, and on the ridge of the Antelao.
35
-
eneto barbaro di muschi e neb-bie di Goff redo Parise e Lorenzo Capellini e Il sogno fotografi co di
Franco Angeli. Due mostre concepite, realizzate e intarsiate in tempi successivi, diversissime tra loro, ma che hanno un fi lo condutt ore comune, messo in evidenza dal loro stesso allestimento nello spazio storico della Casa delle Regole, curato dall'architett o Paolo Portoghesi.
Goff redo Parise, Lorenzo Capellini, Franco Angeli, Marina Ripa di Meana, sua fi glia Lucrezia Lante della Rovere: sono loro i protagonisti delle due esposizioni, di cui costituiscono il sott ile fi l rouge. Al centro, Cortina che, grazie a eventi cultu-rali di tale portata, ribadisce il suo legame con esponenti del mondo della lett era-tura e dell'arte che, tra gli anni Sessanta e Sett anta, hanno scelto la Regina delle Dolomiti a loro buen ritiro. Indimenticabi-li stagioni che hanno visto artisti, pitt ori, scultori, registi, mecenati, collezionisti, giornalisti e att ori trascorrere anche lun-ghi periodi all'ombra delle Tofane.
Veneto barbaro di muschi e nebbie by Gof-fredo Parise and Lorenzo Capellini and Il sogno fotografi co by Franco Angeli: two exhi-bitions conceived, set up and embellished at successive times, very diff erent from each oth-er but with a common thread running through them, as witness the fact that they are being staged together within the historical walls of the Casa delle Regole; they are supervised by the architect Paolo Portoghesi.
Goff redo Parise, Lorenzo Capellini, Fran-co Angeli, Marina Ripa di Meana and her daughter Lucrezia Lante della Rovere: these are the protagonists of the two exhibitions linked by this common thread. At the centre of the events is Cortina itself, which, by stag-ing cultural events of this calibre, strengthens its link with the exponents of the literary and art world who since the 1960s and 1970s have chosen the Queen of the Dolomites for their leisure playground. There have been unfor-gett able seasons when artists, painters, sculp-tors, fi lm directors, arts patrons, collectors, journalists and actors have spent long periods in the shadow of the Tofane.
suggestIve evocazIonI letterarIe e InedItI vIaggI nella memorIa sono
al centro delle due mostre fotografIcheche anImeranno la stagIone culturale
della regIna delle dolomItI.
ACCADDEA CORTINA
pRIMO pIANO
VONcE UPON A TiME
iN cORTiNA
36
-
Veneto barbaro di muschi e nebbie di Goffredo Parise e Lorenzo Capellini
Il sogno fotografico di Franco Angeli
1967 1975
11 luglio 19 settembreCasa delle Regole Corso Italia 69
Cortina dAmpezzoDalle ore 10.00 alle ore 12.30
e dalle ore 16.00 alle ore 20.00Ingresso libero
Info: 0436 3688.
Allestimento di Paolo Portoghesi
A cura di Carlo Ripa di Meana
37
-
ella lunga amicizia con Goffredo Parise spesso ci trovavamo a va-gabondare per il Veneto, la sua
patria. In questo vagabondare per citt, prati, acque, osterie, montagne, stradine di campagna, fattorie, gli chiesi di mo-strarmi i luoghi che amava particolar-mente per fotografarli e cos negli anni nato questo ritratto del "suo Veneto". Alle fotografie, Goffredo ha unito i suoi testi a formare un originale intreccio di foto-grafia e letteratura. Nel 1986 usc il libro Veneto barbaro di muschi e nebbie che, purtroppo, Goffredo non vide, poich mor qualche mese prima della pubblicazione. A vent'anni dalla sua morte, ho voluto ricordare il grande scrittore veneto rica-vando da quel libro una mostra con le mie fotografie e i suoi testi.
La mostra part dalla casa di Goffre-do a Ponte di Piave e da l gir per tante citt, fu invitata a Bruxelles dalla Commis-sione europea, and poi a Roma invitata dalla Camera dei deputati. La cosa poi a cui tenevo particolarmente era che venis-se esposta anche a Cortina, luogo tanto amato da Parise. Con Carlo e Marina Ripa di Meana pensammo di unire alla mia mo-stra, una delle fotografie di Franco Angeli, anche lui assiduo frequentatore della con-ca ampezzana ai tempi di Goffredo Parise. Ne parlai al sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, che subito ader alla proposta e poco dopo la Giunta deliber che le due mostre sarebbero state l'evento espositivo dell'estate cortinese. Sono molto felice di poter ricordare qui, tra le sue montagne, un grande artista che ho molto amato.
Lorenzo capellini
N
on Franco Angeli ho passato qua-si dieci anni di intensa passione. Di questi anni restano dei famosi
quadri e delle fotografie inedite che lui ha voluto consegnarmi. Infatti posso dire che non ricordo un giorno di quella gran-de passione che lui non ha fermato con la fotografia. Il giorno che ha smesso di fo-tografarmi ho capito che stato anche il
giorno che ha smesso di amarmi.Ho pensato di rendere pubbliche, con
questa mostra, le sue fotografie perch, oltre ad essere un atto d'amore tra me e Franco, un atto d'amore tra Franco e la vita, i suoi amici e i tanti luoghi che abbia-mo visitato.
Marina Ripa di Meana
C
A destra, Marina Ripa di Meana a Leningrado il Primo Maggio di fronte alla grande immagine di Lenin con l'Armata Rossa sullo sfondo. Sotto, Marina a Mosca.
At right, Marina Ripa di Meana in Leningrad on the First of May opposite the great image of Lenin, with the Red Army in the background. Below, Marina in Moscow.
pRIMO pIANO
38
-
o cercato, con l'aiuto di Marina e di Lorenzo Capellini, e il s del sin-daco Franceschi e della sua Am-
ministrazione, di presentare due mostre in parallelo, che ora andranno all'esame dei cittadini, i cortinesi e i tanti turisti, dal 10 luglio al 19 settembre. L'idea nasce da un desiderio di far conoscere delle foto-grafie che Franco Angeli, pittore, grafico e scultore della Scuola romana di Piazza del Popolo Schifano, Festa, Fioroni non ha presentato in vita. Corrispondono alla stagione comune con Marina Punturie-ri, sette anni tra il '67 e il '75. Una storia appassionata e anche tempestosa, con dei lunghi inverni a Cortina. Le fotografie che la mostra porter per la prima volta a conoscenza del pubblico hanno, natu-ralmente, un carattere anche di ricerca sperimentale e insieme una forte conno-tazione narrativa tra Franco e Marina, la sola figlia di Marina, Lucrezia Lante della Rovere, e la moda del tempo, le chimere ideologiche, gli amici.
In parallelo, la Casa delle Regole ospi-ter una bellissima mostra fotografica che Lorenzo Capellini ha realizzato con Goffredo Parise negli stessi anni in tutto il Veneto, prima di tutto a Cortina e poi nei siti pi significativi della grande ma-terna regione, appunto il Veneto barbaro
di muschi e nebbie, che reca il commento straordinario della scrittura, quasi dida-scalia sublime delle immagini.
Per finire, io spero che questo tandem che viene sperimentato nel 2010 possa incoraggiare una replica nelle prossime stagioni, quando si decider di realizzare delle rievocazioni video con cataloghi e testi, dedicate, appunto ogni anno, a due illustri ospiti della citt di Cortina dAm-pezzo che nel recente passato hanno a Cortina abitato, camminato, ricevuto, tra-scorso del tempo nelle diverse stagioni, segnando con la loro presenza fortemen-te un tempo, una nota nella Cortina dei decenni recenti. I nomi vengono in mente, e sono quelli tanto amati e tanto frequen-ti di Indro Montanelli, Vittorio Gassman, Dino Buzzati, Giorgio Soavi, Leonardo Mondadori, Nanda Pivano, e tante donne e tanti uomini italiani e non italiani che hanno intriso i luoghi, i profili delle Dolo-miti, i sentieri, gli chalet, con il loro fasci-no. Ogni anno, due grandi cortinesi, il loro stile, la loro vita, il loro ricordo, come ha fatto mirabilmente per Goffredo Parise e Franco Angeli nel nostro catalogo Ennio Rossignoli, memorialista ed egli stesso motore di tante iniziative.
carlo Ripa di Meana
H
A sinistra e sotto, Goffredo Parise durante i suoi soggiorni a Cortina: nella casa che prendeva in affitto e sugli sci.
At left and below, Gof-fredo Parise during his stays at Cortina: in the house that he rented and on skis.
39
-
oco so per esperienza diretta dei luoghi di quel Veneto barbaro di muschi e nebbie che Goffredo Pa-
rise aveva eletto a sua vera patria, e che ha evocato nei suoi libri. Le immagini me le offre in questa mostra Lorenzo Capel-lini che di Parise fu amico affettuoso e quei luoghi, insieme con lui, ha percorso in lungo e in largo. Devo aggiungere che questo Veneto barbaro prevalentemen-te campagnolo, montano, boschivo, e io dopotutto sono uomo di mare e, per di pi, amo la bella giornata mediterranea, e dunque sono poco propenso ai muschi e alle nebbie. Ma sono ben disposto a su-bire il fascino di chi mi sa comunicare con le parole un'emozione. Questa emozione, con parole proprio a me dirette, Parise me l'ha comunicata attraverso le lettere che mi scriveva.
Vorrei ora portarti con me in botte (parto ora, sette di sera, vado in laguna, domani sar bel tempo ma freddo, forse ghiacciato). Sono incatenato a questo posto, amo tutto, la legna che butto nel fuoco, la brina nella boscaglia del Piave, e quel mistero, quella magia di cui mi sento onorato e riconosciuto (da te) non mia, ma mi viene trapassata da tutto questo. Che bella lettera mi hai scritto, che onore mi fai. Quelli che mi vogliono bene pensi-no a me come a una persona morta, ma che per viva e felicissima, tra i giorni che passano come il vento, che ha cam-biato vita e non sa n come n perch. Ora parto, Dudd: vieni con me, copriti bene. Aurora porta un vento gelato dalle montagne serene e rosee coperte di neve, che increspa la laguna e muta maree.
A quell'ora passano alti, fuori tiro, i pri-mi germani a stormo perfetto, aerei dalle ali fischianti. Vieni Dudd, vieni che ti por-to via.
E certo mi portava via, m'incantava, e la mia immaginazione si accompagna-va alle sue parole e io vedevo i luoghi, la
casa sul Piave, la laguna, sentivo il vento arrivare, crepitare il fuoco nel camino, ve-devo gli stormi dei magnifici uccelli che volavano alti sulla sua testa, e avvertivo il suo amore per tutto questo, il suo desi-derio di farmi partecipare a tutto questo, capivo la sua felicit e la sua solitudine, il suo bisogno di amicizia e qualcosa ancora che mi turbava e mi commuoveva, il pre-sentimento, la consapevolezza che la sua vita se ne stava andando e che gli stava offrendo per le ultime volte, e ancora per poco, questo spettacolo che lo esaltava: la struggente bellezza del mondo.
In un'altra lettera mi dice:Ho scritto ieri questa frase che sareb-
be un bellissimo inizio di romanzo: noi ci dimentichiamo sempre che la vita bre-ve, ma ci comportiamo e viviamo come se fosse lunga. La giovent definitivamen-te andata, lo vedo nei volti delle persone care, e anche nel mio naturalmente: sento che non pi possibile far ruggire leoni, ognuno sta nel suo guscio e lentissima-mente si prepara. Perci invidio il sangue di Ilaria e tua figlia, insomma la tua fami-glia. Mentre ti scrivo c' un po' di vento e l'albero molto cavo, a tre metri dalla mia finestra scricchiola come il Benito Cereno. L'erba falciata, guardo l'immenso pra-to e il bosco che chiude il prato (canta il cuculo) oltre il quale c' il Piave. Non ho nessun programma per oggi, ma scrivere almeno queste due righe a un amico mio mi consola un po'.
Ecco, ora guardando le fotografie di Lorenzo Capellini pensavo che, mentre prima attraverso la lettera di Goffredo le parole creavano immagini, adesso le immagini mi portano alle sue parole. Le parole della neve, la neve della mia Pa-tria, l'elemento primo della mia vita... L'ho baciata, mangiata, leccata. Le parole dei ghiaioni del Piave, quelle della sua casa aperta ai venti, quelle degli alberi e delle
p
rocce. Mi ricordano le parole delle citt, Vicenza dalle colonne sproporzionate, le parole dei canali della laguna di Venezia che non puzzano ma emanano un odore, un odore come quello del corpo umano. Silvio Perrella in un suo saggio dice che la scrittura di Parise fatta di ricordi che rimandano ai ponti di Venezia, si verifica insomma uno slittamento dei luoghi sulla scrittura. Secondo Perrella ci si pu spin-gere anche pi in l e dire che Venezia agisce su Parise come correlativo sintatti-co, come un modo di disporre le frasi sulla pagina.
Le fotografie belle ed evocative di Lo-renzo Capellini rendono evidente questo rapporto assoluto, e direi sensuale, di to-tale identificazione di Parise con i luoghi da lui amati.
Raffaele La capria
pRIMO pIANO
40
-
Caro Lorenzo, so
no felice che V
enet o barbaro di
Caro Lorenzo, so
no felice che V
enet o barbaro di
muschi e nebbi
e, la serie di fot
o che hai dedica
t o
muschi e nebbi
e, la serie di fot
o che hai dedica
t o
ai luoghi ama
t i da Goffredo,
approdi ora in
ai luoghi ama
t i da Goffredo,
approdi ora in
muschi e nebbi
e, la serie di fot
o che hai dedica
t o
ai luoghi ama
t i da Goffredo,
approdi ora in
muschi e nebbi
e, la serie di fot
o che hai dedica
t o
muschi e nebbi
e, la serie di fot
o che hai dedica
t o
ai luoghi ama
t i da Goffredo,
approdi ora in
muschi e nebbi
e, la serie di fot
o che hai dedica
t o
una most ra a
Cort ina.
una most ra a
Cort ina.
ai luoghi ama
t i da Goffredo,
approdi ora in
una most ra a
Cort ina.
ai luoghi ama
t i da Goffredo,
approdi ora in
ai luoghi ama
t i da Goffredo,
approdi ora in
una most ra a
Cort ina.
ai luoghi ama
t i da Goffredo,
approdi ora in
Il pensiero va
al passat o, alla
vost ra amiciz
ia
Il pensiero va
al passat o, alla
vost ra amiciz
ia
che aveva come
luoghi predilet
t i, appunt o, V
e-
che aveva come
luoghi predilet
t i, appunt o, V
e-
nezia e Cort ina
.nezia e
Cort ina.che avev
a come luoghi
predilett i, app
unt o, Ve-
nezia e Cort ina
.che aveva come
luoghi predilet
t i, appunt o, V
e-
che aveva come
luoghi predilet
t i, appunt o, V
e-
nezia e Cort ina
.che aveva come
luoghi predilet
t i, appunt o, V
e-
Ricordo una t u
a casa a V enez
ia dove Goffred
o
Ricordo una t u
a casa a V enez
ia dove Goffred
o
st at o felice os
pit e con Morav
ia.
st at o felice os
pit e con Morav
ia.
Ricordo una t u
a casa a V enez
ia dove Goffred
o
st at o felice os
pit e con Morav
ia.
Ricordo una t u
a casa a V enez
ia dove Goffred
o
E ricordo Cort i
na (da Goffredo
per sempre
st at o felice os
pit e con Morav
ia.
E ricordo Cort i
na (da Goffredo
per sempre
st at o felice os
pit e con Morav
ia.
immort alat a
nella novella de
i Sillabari: A
mi-
immort alat a
nella novella de
i Sillabari: A
mi-
E ricordo Cort i
na (da Goffredo
per sempre
immort alat a
nella novella de
i Sillabari: A
mi-
E ricordo Cort i
na (da Goffredo
per sempre
cizia) luogo di
incontro di t a
nt i cari amici
e
cizia) luogo di
incontro di t a
nt i cari amici
e
indiment icabi
le paesaggio di
bellezza nat ura
le e
int eriore.
Erano anni ip
not ici per la g
iovent , per il
t umult uoso f
ut uro che si ap
riva per noi t u
t -
t i.Caro Lo
renzo, dunque
con t ut t o il
cuore che
mi rallegro per
l'iniziat iva
cort inese e sono
vicina e part ec
ipe alla manif
est azione.
Caro Lorenzo,
dunque con t u
t t o il cuore ch
e
mi rallegro per
l'iniziat iva
cort inese e sono
vicina e part ec
ipe alla manif
est azione.
Tua Gioset t a
Fioroniaro Lorenzo, sono felice che Ve-neto barbaro di muschi e nebbie, la serie di foto che hai dedicato ai
luoghi amati da Goff redo, approdi ora in una mostra a Cortina.
Il pensiero va al passato, alla vostra amicizia che aveva come luoghi predilett i, appunto, Venezia e Cortina.
Ricordo una tua casa a Venezia dove Goff redo stato felice ospite con Mora-via. E ricordo Cortina (da Goff redo per sempre immortalata nella novella dei sil-labari: Amicizia) luogo di incontro di tanti cari amici e indimenticabile paesaggio di bellezza naturale e interiore. Erano anni ipnotici per la giovent, per il tumultuoso futuro che si apriva per noi tutt i.
Caro Lorenzo, dunque con tutt o il cuore che mi rallegro per l'iniziativa cor-tinese e sono vicina e partecipe alla ma-nifestazione.
Tua Giosett a Fioroni
C
Le copertine dei due cataloghi delle mostre, entrambi editi da Minerva Edizioni.
The covers of the two catalogues of the exhibitions, both published by Minerva Edizioni.
A sinistra, come nell'immagine di apertura, Marina sulle nevi di Cortina fotografata da Franco Angeli.
At left , as in the opening photo, Marina on the snows of Cortina, photographed by Franco Angeli.
41
-
li Alpini sono un pezzo impor-tante della nostra storia: le gran-di pagine scritte sul Monte Nero,
sullOrtigara, sulle Tofane, la campagna di Russia. E poi ancora lanima del Corpo che si esprime attraverso i suoi simbo-li, la penna nera sul cappello, i veci, le adunate nazionali e la grande generosit messa in campo negli interventi di soc-corso nelle catastrofi naturali. Insomma, gli Alpini sono un punto fermo della no-stra Nazione. Ma come cambiato il ruo-lo degli Alpini in questi ultimi anni? Da quando stato chiesto loro di operare nella gestione di crisi internazionali? Ab-biamo rivolto la domanda al generale di divisione Claudio Mora, Deputy Chief of Staff Stability e rappresentante italiano in Afghanistan presso il comando Isaf, la missione internazionale della Nato che vede impegnate 42 Nazioni, tra cui l'Italia. Negli ultimi dieci, quindici anni, l'Esercito
italiano stato oggetto di una profonda trasformazione risponde il generale da Kabul si passati da militari di leva a un esercito composto esclusivamente da professionisti. Grazie a questa continua "professionalizzazione", il nostro Esercito pu oggi vantare un potenziale di tutto rispetto che ci viene costantemente rico-nosciuto anche in campo internazionale. In tale contesto, anche il ruolo degli Alpini profondamente mutato: oggi, come ieri, le truppe alpine rappresentano uno dei fiori all'occhiello dell'Esercito italiano. cambiato l'impiego, che oggi ci vede sem-pre pi protagonisti nei vari scenari multi-nazionali, ma non cambiato lo spirito di fondo basato sempre su una delle migliori scuole di vita, qual la montagna.
Fattore determinante per il consegui-mento del successo il contatto diretto con la popolazione locale. L'attuale stra-tegia in Afghanistan spiega il generale
dalle tofane all'afghanIstan: cambIano glI ImpegnI, ma non lo spIrIto deglI alpInI, un corpo sempre pI protagonIsta neglI scenarI InternazIonalI. come spIega Il generale dI dIvIsIone
Claudio Mora.
A SCUOLADI VITA
di Massimo spampani
phot
os: A
rchi
vio
Com
ando
trup
pe a
lpin
e
SENZA CONFINI
G
42
-
43
-
44
-
La montagna ancora oggi una delle migliori "scuole di
vita", che insegna a superare i propri limiti, le proprie
incertezze, le proprie paure pur senza mai trascurare il
fattore della sicurezza.
incentrata proprio su questo aspetto. In tale contesto le truppe alpine si sono sempre trovate a proprio agio, grazie alla loro tradizione di truppe militari che vivono da sempre tra la gente e per la gente. Per esempio, in una delle aree pi difficili della regione ovest dell'Afgha-nistan, dove sono impegnati gli Alpini, quale quella di Bala Murghab, la gente del posto allinizio ci guardava (nel mi-gliore dei casi) con assoluta diffidenza, oggi la popolazione (seppur timidamen-te) inizia a supporta-re la nostra presen-za. Recentemente, alcuni abitanti del villaggio ci hanno avvisato della presenza di un deposito illegale di armi e munizio-ni delle forze dell'insorgenza, dandoci la possibilit di scovare e sequestrare quel materiale che, altrimenti, sarebbe stato utilizzato per compiere attentati contro di noi. Ed proprio lessere alpino il va-lore aggiunto nelle operazioni di peace keeping. Penso proprio di s commenta il generale Mora la coesione, il rispetto per gli altri, il sapere soffrire, l'essere abi-tuati ad operare in un ambiente non cer-to agevole quale la montagna, sono solo
alcune delle nostre qualit peculiari, che gli afghani apprezzano e che sono quanto mai determinanti per trovare un comune piano di vedute, un modo per far breccia nei loro cuori.
E in questo contesto anche le eserci-tazioni, come per esempio quella che si
tenuta il 7 luglio a Cortina sulle Torri del Falzarego, costi-tuiscono un elemen-to importante. As-solutamente s ne convinto il generale oltre ad essere un banco di prova fon-damentale per te-stare il livello di pre-parazione specifico, sono un momento formativo molto im-
portante per il singolo alpino: la montagna ancora oggi una delle migliori "scuole di vita", che insegna a superare i propri limi-ti, le proprie incertezze, le proprie paure pur senza mai trascurare il fattore della sicurezza. Il saper soffrire, il saper vivere, muovere e combattere in ogni condizione rende, di fatto, l'alpino un soldato estre-mamente versatile e adeguato agli scenari operativi moderni e complessi: un soldato d'lite attaccato alle tradizioni, ma proiet-tato verso il futuro. Una risorsa per l'Ita-lia.
SENZA CONFINI
In queste pagine, alcuni momenti delle esercitazioni alpinistiche al Passo Falzarego.
In these pages, the Alpini during their manoeuvres on the Falzarego
45
-
The Alpini are an important part of Ital-ian history: great events that took place on Monte Nero, Ortigara, Tofane, and in the Russian campaign. The soul of the regiment is expressed through symbols, the black feather on the hat, the veterans, the national rallies and generously volun-teered rescue operations in natural disas-ters. In short, the Alpini are a cornerstone of the Italian nation.
How has the role of the Alpini changed in recent years since the regiment was asked to operate in international crises? We posed this question to Divisional General Claudio Mora, Deputy Chief of Staff Stability and Italian representative in Afghanistan with the ISAF command, the NATO mission involving 42 nations, including Italy. In the last ten or fifteen years, the Italian army has undergone a profound transformation the General an-swered from his base in Kabul We have moved from an army of conscripted men to an army composed exclusively of pro-fessional soldiers. Thanks to continuous professionalisation, our Army can now be proud of our all round potential for which we are consistently recognized in the inter-national field. In this context, the role of the Alpini has fundamentally changed, today, as yesterday, the Alpini Regiment is one of the jewels of the Italian Army. The role has changed for multinational military forces who operate in various military theatres, but what has not changed is the spirit, the camaraderie of fighting men, based on one of the best schools of life, the mountain.
The main factor in achieving success is direct contact with local people. The current strategy in Afghanistan said the General is focused precisely on this. The Alpini have always felt "at ease" because of their tradition as military troops who have always lived among the people, and for the
ThE schOOL OF LiFE
SENZA CONFINI
46
-
people. For example, in Bala Murghab, one of the most difficult areas in the west of Af-ghanistan where the Alpini are deployed, initially the locals were looking at us, at best, with absolute distrust. But today the population, albeit tentatively, has started to accept our pres-ence. Recently, some villagers alerted us to insurgents holding illegal arms and am-munition. This gave us the opportunity to find and seize the material that other-wise would be used to carry out attacks against us. The Al-pini can add value in peace-keeping operations. I really think this is true, yes comments General Mora Cohesion, re-spect for others, understanding suffering, being used to operate in a hard, uncertain environment such as the mountains these are just some of our unique qualities that the Afghan people appreciate. These qual-ities are also very important to help us find
a common point of view, a way to "break-through into their hearts" and to "win their minds".
And in this context, military exercises are important element, such as those that took place on July 7th in Cortina on Torri
Falzarego. Abso-lutely General Mora is convinced besides being a fundamental test to judge the level of specific prepara-tion, exercises are a very important learn-ing process for every Alpini soldier: the mountain is still one of the best schools of life" that teaches us to overcome our
limitations, our uncertainty, our fears with-out ever neglecting safety. Alpini know how to suffer, to live, move and fight in every type of battle field. This makes the Alpini extremely versatile and capable soldiers in complex, modern warfare: they are elite soldiers attached to traditions, but looking to the future. A resource for Italy.
The mountains are still one of the best "schools for life",
teaching us to overcome our limits, our insecurity
and our fears without ever losing sight of the need
for safety.
47
-
uno nato tra I boschI, l'altro sul mare. uno ha le vettenel dna, l'altro ha eredItato la passIone per I montI
dal padre. Mauro Corona, opInIonIsta della prIma edIzIone dI cortIna Incroda, passa Il testImone a Erri dE luCa.
chIacchIerando dI montagna InsIeme al dIrettore artIstIco della rassegna, che ha aperto per noI Il suo taccuIno.
tra appuntI dIsordInatI e macchIe dI vIno rosso.
VIS--VISIN CRODA
di Andrea Gris
NATURA&CULTURA
chIacchIerando dI montagna InsIeme al dIrettore artIstIco
48
-
Erri De Luca Il mio amore per la montagna un'eredit pater-na. La montagna l'unica cosa che ha salvato quel tempo ma-
ledett o, di tutt o quel tempo dannato della sua giovent passata in quella guerra infa-me, nulla tornato indietro, nulla ha volu-to raccontare tranne le montagne, questo tempo salvato, questo ambiente che lo ha accolto e nel quale ha potuto stemperare la sua malora poi passato anche a me, e in me diventata una possibilit di stare bene in mezzo a un secolo micidiale.
Mauro Corona A Cortina la neve fi rmata, ma i cortinesi, l'Ampezzo, altra cosa. Mi com-muovo sempre quando penso
agli Scoiatt oli, alle montagne che hanno conquistato con quell'umilt che stata loro insegnata dai grandi maestri di vita in montagna come Checco De Meleres o Santo Siorpaes, per non parlare poi del principe Angelo Dibona. Mi commuovo ancora di pi ricordando il principe, per-ch anche Marco Da Pozzo era chiamato il principe e questa estate non sar pi dei nostri. Sar una montagna diversa senza Marco. Sar una Cortina diversa. Mi lega una forte amicizia con queste maledett e montagne, con questi maledett i Scoiat-toli, in senso buono naturalmente, anzi lo dico con un p d'invidia. Sempre modesti, sempre timidi nel raccontare le loro av-venture. Mai una riga sopra. Cortina ha la capacit di fare rocciatori di prim'ordine, ma sempre modesti. Quanti nomi potrei fare, potrei stare ore a parlarti di loro e delle loro avventure. Loro in salita sciano, non salgono. Si muovono come lucertole e vanno su senza alcuna velleit di prota-gonismo. Hanno capito che la cima una fasciatura, una garza che ti medica dallo stress della vita. Loro lo hanno capito.
In alto, lo sgancio del moschett one che ha dato il via alla prima edizione di Cortina inCroda.
At the top, the release of the sna-plink that launched the fi rst edition of Cortina inCroda.
photos: Foto Zoom
49
-
Erri De Luca La scritt ura sacra, special-mente la parte che riguarda l'Antico Te-stamento, alpinistica. Il pi assiduo sca-latore Mos che sale tre volte sul Sinai e poi muore come un alpinista in monta-gna sul Nebo, dove la divinit lo fa salire per vedere la Terra Promessa, ma non a lui. Gli incontri principali di questa storia sono in montagna. Abramo, Isacco, Ges, tutt e storie di montagna, di sacrifi ci.
Mauro Corona La montagna non ha una vera e propria lett eratura come il mare. Mario Rigoni Stern, forse Thomas Mann, ma anche la sua Montagna incantata c'en-tra poco con la cima, con la vita in monta-gna. La mia lett eratura nasce in montagna, ma altro.
Erri De Luca Alpinisti sacri non ne cono-sco, profano invece tutt o l'alpinismo hi-malayano che all'inizio ha dovuto calpesta-re delle cime considerate sacre, tant' che ancora oggi al campo base non si sale mai prima di aver fatt o una cerimonia propizia-toria per chiedere scusa agli dei.
Mauro Corona Un alpinista sacro An-gelo Dibona. Una guida che palpava la roccia, la toccava con delicatezza, non la rovinava con chiodi o altro, un alpinista profano, pagliaccio, sono io con la mia vanit e con i chiodi che ho piantato per poter fare le vie che Dibona faceva senza alcun aiuto. E poi tutt o l'alpinismo della telecamera in vett a prima dell'alpinista profano.
Erri De Luca Il fatt o che l'UNE-sCo si accorga che le Dolomiti sono Patrimonio dell'Umanit spero faccia qualcosa di bene
alle Dolomiti, ma sicuramente ha fatt o qualcosa di bene all'UNEsCo che se ne accorto.
Mauro Corona Ben venga l'UNEsCo, ma att enzione per-ch la montagna non solo la roccia, sono anche i montanari,
coloro che vivono in montagna. In tutt e le zone montane i problemi sono innumere-voli. La bellezza delle Dolomiti risaputa, ma non aiuta nessuno a vivere meglio e senza problemi. Chi resiste in montagna siamo noi, sono i giovani che devono fare chilometri a piedi per raggiungere una scuola o gli operai che si devono alzare alle 4 del matt ino per raggiungere il posto di lavoro e la sera rientrano nel loro paese dove mancano negozi, bar, edicole, tutt o quello insomma che normale per un comune mortale. Quindi ragioniamo con i piedi per terra e cerchiamo di rifl ett ere su questo att estato che per il momento solo un pezzo di carta. Siamo noi patrimo-nio dell'umanit, non le montagne.
Qui accanto e nella pagina accanto, al-cuni momenti della rassegna Cortina in-Croda. Nella foto a destra, la dimostra-zione di arrampicata degli Scoiatt oli sulle pareti illuminate del-le 5 Torri durante il Party Verticale che si tenuto al Rifugio Scoiatt oli.
Here and on the op-posite page, some moments of the festival Cortina in-Croda. In the photo at right, the climbing demonstration by the Scoiatt oli on the illuminated faces of the 5 Torri during the Vertical Party held at the Scoiat-toli Refuge.
NATURA&CULTURA
Due scritt ori di successo, due opinionisti di grido, due
personaggi contesi dalle trasmissioni pi cult della televisione italiana, due
uomini che non le mandano a dire anche quando parlano
con la commozione di chi timidamente si conosce bene e, nella solitudine della montagna,
si ritrovato a ri ett ere su s stesso e il mondo che riuscito ad osservare dalle
vett e. Due uomini all'apparire completamente diversi, ma legati da un grande amore:
quello, appunto, per la montagna.
50
-
Erri De Luca My love for the mountains was inherited from my father. The mountains were the only thing that saved him
during those dreadful years of his youth spent in that terrible war, nothing of which came back with him: the only part of it he was willing to talk about was his time in the mountains, this time of salvation, this world that took him in and in which he was able to soft en the blow of his damnation, which was then passed down to me, enabling me to fi nd a foothold in the midst of a deadly century>>.
Mauro Corona At Cortina you have designer snow, but the people of Cortina and of the Am-pezzo Valley are diff erent. I am
moved whenever I think of the Scoiatt oli, of the mountains they have conquered with the humility that has been taught them by the great maestri of life in the mountains such as Checco De Meleres or Santo Siorpaes, not to mention Prince Angelo Dibona. I am yet more moved when I recall the Prince, since Marco Da Pozzo, who will no longer be among us this summer, was also graced with the same title. The mountains will be diff erent without Marco. Cortina will not be the same. I am bound by a strong friendship with these infernal mountains and these i