SALTO DI QUALITÀ

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Vola anche tra i consensi dei tifosi, Theophilus Awua. Dopo il gol contro il Catanzaro, è stato tra i migliori biancorossi a Catania.

Cresce bene il settore giovanile biancorosso. Sfilata azzurra per una cinquina di ragazzi baresi dell’Under 15. Se il buongiorno si vede…

C’è un’impronta zemaniana nell’ospite di turno al San Nicola, allenata da Giacomo Modica allievo del tecnico boemo, fedele al 4-3-3.

Vivarini e i suoi uomini cercano i 3 punti,

l’ottavo risultato utile contro la Vibonese,

per avvicinarsi alla Reggina.

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C’è un Bari che va forte e invita a sognare un dolce epilogo di stagio-

ne. Ma c’è anche un altro Bari che guarda con preoccupazio-ne la capolista Reggina, forse già in fuga e comunque con 6 lunghezze di vantaggio sui biancorossi. Chi professa die-trologia è libero di addebitare tale distanza allo stentato av-vio di Antenucci e soci, duran-te la confusionaria gestione tecnica di Cornacchini. Sarà pure così, ma ora a che serve ristabilire l’ordine delle cose e degli eventuali responsabili? Diciamo pure che il Bari era amma-lato, comunque di salute assai cagionevole, e con l’arrivo del dott. Vivarini è guarito. Lo dico-no tante cose. Soprattutto i nu-meri: 4 vittorie e 3 pareggi per 15 punti conquistati in 7 partite. Lo dice la solidità dell’impianto difensivo che, pur soffrendo in talune circostanze, ha incas-sato soltanto 3 reti nello stes-

so periodo. Ma lo dicono anche i gol realizzati da quando Viva-rini è in panchina: 12. E allora, è opportuno guardare soltanto avanti. All’avvenire, a quel che si può e si deve fare per co-struire un futuro migliore. Per-ché, come tutte le squadre del mondo, questo Bari è miglio-rabile. Ora che ha posto basi solide, corre meno rischi ed è diventato cinico e concreto, gli occorre il salto di qualità. Il quid in più che, eventualmen-te, gli consentirebbe di appro-fittare di un calo della Reggina (quando e se ci sarà). Sei punti non sono tanti, ma nemmeno

pochi. Nella sto-ria del calcio c’è chi ha gettato alle ortiche un vantaggio ben più consistente, sulle concorrenti dirette. I bianco-rossi, però, sono pressochè obbli-gati dal copione d e l l ’a m b i z i o n e

a non sciupare occasioni. Gli ultimi 7 avversari del girone di andata, a partire dalla Vi-bonese ospite di turno al San Nicola, non sono semplici ma

certamente più abbordabili ri-spetto agli ultimi scogli supe-rati dal Bari: dopo la Vibonese, doppia trasferta a Bisceglie e Pagani, match casalingo con il Teramo, viaggio a Rende, sfida al San Nicola contro il Potenza e chiusura a Caserta. Inutile far calcoli, gli uomini di Vivarini devono collezionare il maggior numero di punti. Al giro di boa, si vedrà cosa avranno combi-

nato la Reggina e le altre. Ma, sia chiaro, aspettando che dal mercato di gennaio arrivino i necessari puntelli all’organi-co di Vivarini (sarà opportuno anche lasciar andare qualche calciatore che ha ben poco spazio), il salto di qualità non può essere rinviato. Ora il Bari deve pigiare sull’acceleratore.

SALTO DI QUALITÀ

In fotoSimone Simeri (protagonista della nostra copertina) in azione a Catania

© Riproduzione Riservata

L’ALTRA PARTITA / di Franco Cirici

Gli ultimi 7 avversari prima del giro di boa

sono decisamente abbordabili per

i biancorossi

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Valerio DI CESARE

Theophilus AWUA

Pierluigi FRATTALI

Il concorso “Galletto Top” avrà inizio il 30 settembre 2019 e per parteciparvi occorre votare ogni settimana sulla pagina Facebook www.facebook.com/ilgallettoweb.it i migliori tre BIANCOROSSI impegnati nella gara di turno. Possono partecipare solo coloro che possiedono un account Facebook con nome e cognome reali. Saranno esclusi pertanto quanti utilizzano nickname o nomi di fantasia.

Il voto va espresso in un commento al post Facebook de “il Galletto”(non valgono i commenti sotto i post di condivisione su altre pagine), in cui viene lanciato l’appuntamento settimanale (solitamente il lunedì, ma comunque il giorno dopo l’ultima partita). Saranno ritenuti validi i voti pubblicati fino al mercoledì successivo alle 23.59. Il concorso terminerà a fine stagione sportiva, sarà quindi sorteggiato un nominativo tra tutti coloro che faranno richiesta di partecipazione, scrivendo una mail all’indirizzo info@passwordweb.it e che dimostreranno di aver votato almeno in 10 occasioni settimanali, nonché di aver conservato almeno 10 copie (diverse) cartacee de “Il Galletto”. In palio una crociera MSC.

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SSC BARI

3-5-2 4-3-3

U.S. VIBONESE

STAGIONE 2019SPORTIVA 2020

ALLENATORE: Vincenzo Vivarini ALLENATORE: Giacomo Modica

13°

5L E P R O B A B I L I F O R M A Z I O N I

Domenica 10 Nov. 17:30

Bisceglie BARI

Sabato 16 Nov. 15:00

Paganese BARI

Domenica 1 Dic. 15:00

Rende BARI

Domenica 24 Nov. 17:30

BARI Teramo

1 FRATTALI Pierluigi

3 PERROTTA Marco

13 SABBIONE Alessio

6 DI CESARE Valerio

23 SCHIAVONE Andrea

14 AWUA Theophilus

26 BERRA Filippo

20 FOLORUNSHO Michael

4 COSTA Filippo

9 SIMERI Simone

7 ANTENUCCI Mirco

24 REDOLFI Alex

25 PETERMANN Davide

28 EMMAUSSO Michiele

21 ALTOBELLO Errico

19 BUBAS Nicolas

5 DEL COL Mariano

16 BERARDI Filippo

15 TUMBARELLO Giorgio

23 PUGLIESE Mario

3 TITO Fabio

1 MENGONI Riccardo

A DISPOSIZIONE A DISPOSIZIONEMARFELLA Davide ESPOSITO GiuseppeCORSINELLI FrancescoCASCIONE Bruno

2251624

GRECO Stefano MAHROUS Amir REZZI Mariano BERNADOTTO Bruno

22267

TERRANI GiovanniKUPISZ TomaszBIANCO RaffaeleSCAVONE Manuel

27182129

PREZZABILE AlessandroCIOTTO PietroNAPOLITANO FrancescoRASO Michele

8111418

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NEGLIA SamueleFLORIANO RobertoFERRARI Franco

20263032

TAURINO LeonardoMANISCALCHI FerdinandoPREZIOSO MarioGUALTIERI Gianluca

I P R O S S I M I I M P E G N I

Pietro Petruzzelli, quanto è tifoso del Bari da uno a dieci? “Abbastanza. Preferisco non dare i numeri, ma vado allo stadio ogni volta che posso”.

Con chi ci va solitamente e in quale settore del San Nicola?

“Quest’anno ho scelto di andare in Curva Nord, ho fatto l’abbonamento e vado con un gruppo di amici. Quindi vesto ancora di più l’abito del tifoso rispetto al ruolo istituzionale”.

Quante partite è riuscito a vedere tra stadio e TV?

“In casa le ho viste tutte, tranne

una durante la gestione Cornacchini e una con Vivarini.

In tv invece non le vedo mai. Di solito il mio fine settimana è sempre pieno di impegni e manifestazioni sportive del

territorio. Cerco di essere sempre presente”.

Dopo un avvio difficoltoso e il cambio in panchina, con Vivarini il Bari sembra rinato. Concorda?

“Prima c’era chiaramente qualcosa che bloccava i giocatori, non si esprimevano sfruttando le reali potenzialità. Se il problema fosse l’allenatore o fosse necessaria una scossa alla squadra, non so dirlo. La sensazione, al di là dei moduli di gioco che non mi sembrano molto diversi da quelli adottati da Cornacchini (ha chiuso la sua esperienza biancorossa

con il 3-5-2, ndr.), è che sia cambiato l’atteggiamento. E’ completamente diverso in campo”.

Che impressione le ha fatto Vivarini?

“Ottima. La squadra gioca con molta più grinta. E’ un peccato, ma lo era anche col vecchio allenatore, che con questo modulo vengano sacrificati esterni di valore come il talentuoso Floriano o D’Ursi, anche se ora è infortunato. La campagna acquisti era stata incentrata proprio sugli esterni. Però la regola del calcio vale sempre: squadra che vince non si cambia”.

Vivarini in futuro potrebbe virare su un 4-3-1-2, come ha fatto nel finale di Catania. Che ne pensa?

“Tutti i tifosi credono di essere allenatori, io non ho quelle velleità. Sono uno spettatore, pago il biglietto e mi piace veder vincere il mio Bari. Il 4-3-1-2? Bisognerebbe vederlo all’opera. Invito l’allenatore a farlo. Non domenica, però. Andrò a correre la maratona di New York”.

C’è un gol o una partita che l’ha esaltata in questa stagione?

“La vittoria contro la Ternana, arrivavata al San Nicola da

PETRUZZELLI: IL BARI È CAMBIATO.ORA C’È PIÙ GRINTA

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3.

L’assessore allo sport del Comune di Bari garantisce

20.000 nuovi seggiolini entro febbraio. E per i

teloni spera…

capolista. Abbiamo vinto 2-0 a suggello di una prestazione convincente”.

E nei suoi ricordi? “Mi viene in mente il volto, la bravura di Igor Protti. Mi è rimasto nel cuore. E’ davvero una bella persona. Ha uno spessore umano elevatissimo. E siccome il calcio vive anche di esempi positivi, Igor è il top”.

Tornando a quest’anno c’è un biancorosso che le piace particolarmente? Uno da cui si aspetta di più?

“Ho grande stima per il capitano, Valerio Di Cesare, un pilastro della difesa. Con lui cambia la tenuta della squadra, mi sta piacendo tantissimo. Vorrei qualcosa in più da Hamlili. Ma, lo so bene, sta recuperando da un infortunio”.

Il presidente De Laurentiis in alcune circostanze ha rilevato

lo scarso equilibrio dell’ambiente. E’ un fenomeno più marcato a Bari o è in linea con le altri grandi piazze?

“Bari esercita un pressing niente male,

però questa è solo una faccia della medaglia. Nel senso che una forte pressione vuol dire anche entusiasmo, un processo quasi di mitizzazione

della squadra. Comunque, se fossi un calciatore mi piacerebbe giocare in un clima come questo, piuttosto che in un ambiente freddo e piatto. Questa è la cosa bella di Bari”.

Capitolo stadio: Comune e società stanno dando una sterzata rispetto agli anni

scorsi, anche grazie alla nuova convenzione. Tiene banco il tema - seggiolini. Qual è la situazione del momento?

“A breve andremo in gara per la sostituzione, entro febbraio, di quasi 20mila seggiolini, previsti dalla normativa della Lega Pro nelle due tribune. La nostra intenzione è di farli bianchi e rossi, come colorazione principale. Abbiamo chiesto a taluni architetti, che lavorano attivamente con lo studio di Renzo Piano, di avere una ipotesi cromatica legata al biancorosso. Ci stanno lavorando. Se la Regione ci desse una mano, probabilmente cambieremo anche i seggiolini delle curve. I tifosi devono avere un po’ di pazienza per ora e accontentarsi delle tribune. Tra l’altro in tribuna ovest inferiore ci sono già i seggiolini a norma, con schienali di almeno 30 centimetri”.

Per la copertura la questione è più complessa, vero?

“Stiamo facendo quantificare i costi per il rifacimento dei teli, con una moderna tecnologia, ben diversa dai teflon di 30 anni fa. Vediamo, piuttosto, se la Regione potrà finanziare anche questo intervento. C’è da considerare inoltre che i teli hanno una funzione quasi esclusivamente estetica.

Anche in questo caso, come per i seggiolini, è necessaria l’approvazione dell’architetto Renzo Piano. Stiamo dialogando”.

Nella pagina accanto, Pietro Petruzzelli con il sindaco di Bari Decaro e il presidente biancorosso De Laurentiis. A sin. l’assessore allo sport con il figlio Matteo 10 anni, al San Nicola.

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Coordinatore Web:Maurizio Spaccavento

“È un peccato che con il 3-5-2

restino fuori esterni di valore come

Floriano e D’Ursi.Ma squadra che

vince, non si tocca”

8 L A S E R I E C I N C I F R E

DAL PRIMO ALL’ULTIMO L’apostrofo

Fino a qualche settimana fa Folorunsho era fermo per un infortunio. Prima di Catania aveva giocato in tutto 40’. Eppure, non gli hanno risparmiato critiche al cianuro dopo gli errori in Sicilia. Con i giovani ci vuole calma…

GONFIA LA RETE

LASCIAMOLO CRESCERE

Due anni dopo, un’al-tra Under 15 si esalta in biancorosso. Nel 2017/18 i ragazzi di

Michele Andrisani colleziona-rono successi in giro per l’I-talia, prima che la compagnia fosse smembrata dal crac Giancaspro e divorata (nei pezzi migliori) dai vivai più pre-stigiosi. Oggi, il neonato grup-po dei 2005 vuole raccoglier-ne l’eredità e porre le basi per la rinascita del settore giova-nile barese: 6 vittorie su 6 in campionato, 19 gol realizzati con 7 marcatori diversi e ap-pena 3 al passivo. Numeri d’o-ro ottenuti con il 4-3-3 vivace

e frizzante, proposto dall’ex difensore biancorosso Diaw Doudou, 44enne senegalese ormai barese d’adozione. Sarà pure Serie C (gli illustri prede-cessori raggiunsero i playoff riservati a squadre di Se-rie A e B), ma le qualità dei ra-gazzi scelti dal nuovo diret-tivo non sono sfuggite nep-pure all’osser-vatore azzurro Antonio Roc-ca. E dopo le quattro chia-

mate nelle rappresentative di C, ben 5 baby biancorossi si sono esibiti al raduno del Sud della Nazionale di categoria, davanti al ct Patrizia Panico. Tre conferme: il portiere Clau-

dio Turi, arrivato dalla Nick, nonchè gli ex Wonderful Sa-muele Mari (regista) e Dome-nico Dachille (centrale manci-no) già testato dall’Under 16 di C. Ma anche due novità: il cen-trocampista Vitantonio Nacci, altro prodotto della Wonderful, e Federico Lorusso, attaccan-te ex Levante Azzurro. Eppure, c’è chi giura che il meglio deve ancora venire.

UNA SPLENDIDA CINQUINA DI AZZURRINI MONDO BABYdi Onny Dellino

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Davide Brunello, responsabile settore giovanile SSC BARI

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di Onny Dellino

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LA VIBONESE DI MODICAE L’IMPRONTA DI ZEMAN

U n’altra impresa sfio-rata per confermarsi micidiale in casa, so-gnare il bis nella prima

assoluta al San Nicola e magari brindare con l’amaro di “fami-glia”. Il pareggio con la Terna-na, tredicesimo punto al “Luigi Razza” sui 16 conquistati fino-ra, ha confermato il momento felice della Vibonese, malgrado la debacle di Francavil-la (6-2, unica sconfitta nelle ultime sette gior-nate). Con un 4-3-3 di ze-maniana memoria, la squadra di Giacomo Modica (è stato allievo e collaboratore del tec-nico boemo) è risalita a un passo dalla zona playoff. Non una novità assoluta per i calabresi: l’anno scorso, con Ne-vio Orlandi in panchina, toccarono due volte il quinto posto. Piutto-sto, una conferma che

le scelte del patron Giuseppe Caffo si sono rivelate vincenti. Catanese d’origine, trapianta-to a Vibo Valentia per distilla-re anche il celebre “Amaro del Capo”, il presidente (in carica dal 2009) si è tolto la soddi-sfazione di rifilare un clamoro-so 5-0 alla squadra della sua città e del suo cuore. Un cuore diviso a metà con i rossoblù

di Calabria, portati per la pri-ma volta in Serie C nel 2016 e, dopo la retrocessione, sospinti immediatamente nella terza serie nazionale ripartendo da un d.s. giovanissimo. E’ toc-cato a Simone Lo Schiavo, 34 anni vibonese doc., allestire la squadra che ha subito vinto la Serie D e oggi punta a riscrive-re la storia.

Con lui, l’ex Errico Alto-bello, difensore di scor-ta in maglia biancoros-sa tra l’estate 2012 e gennaio 2014, punto fermo della retroguar-dia calabrese. Ma an-che il portiere Riccardo Mengoni e l’argentino Nicolas Sergio Bubas, capocannoniere (7 gol) e uomo simbolo del club, al punto da eredi-tare la fascia di capita-

no da Kenneth Obodo (passato al Savona). Esperienza e forza fresche – tra gli altri Alessan-dro Prezzabile e Francesco Napolitano, spauracchi del Bari

l’anno scorso a Marsala e Cit-tanova – che tuttavia non sono bastate a ritrovare la vittoria esterna: manca dal 27 gennaio scorso a Matera (nell’occasio-ne si presentò con la Berretti). Un “2” che, ovviamente, i tifosi baresi spazzano via con amu-leti e scongiuri.

SCOPRIAMO IL RIVALE DI OGGI

Le scelte del patron Giuseppe

Caffo si sono rivelate vincenti

Giacomo Modica, 55 anni,da questa stagione tecnico della Vibonese

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Registrazione Tribunale di Bari nr. 34 del 14/09/2009 _ Iscrizione ROC N. 33372 _ Direttore Responsabile: Franco Cirici

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