SADHANA SCUOLA DI FORMAZIONE - yogasadhana.eu · anatomia per familiarizzare con le nostra ossa,...
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L’anatomia è la scienza che
studia
la struttura del corpo umano
Professori di yoga:
Capire il funzionamento di alcune
di queste strutture per poter
comprendere gli effetti ed i
benefici delle asana.
Riconoscere dove sono i nostri
limiti fisici.
Osservare i nostri alunni nei loro
limiti ed aiutarli ad adattare il
lavoro fisico alle loro necessità.
Durante la formazione
apriamo questo spazio di
anatomia per familiarizzare
con le nostra ossa, muscoli,
articolazioni e fasce.
In questo ciclo lavoreremo
i concetti in relazione
all’anatomia del sistema
muscolare.
** Il sistema locomotore è formato da:
Sistema osseo
Sistema articolare
Sistema muscolare
Sistema nervoso
*L’APPARATO SCHELETRICO
È formato da:
Le ossa
Le cartilagini
Il tessuto connettivo denso
L’epitelio
Il tessuto adiposo
Il tessuto nervoso
Le sue funzioni:
Sostenere gli organi molli del corpo
Da inserzione ai tendini dei muscoli scheletrici.
Protegge gli organi interni.
Deposito di minerali : calcio e fosforo
Il sistema muscolare permette:
Che lo scheletro si muova o che
rimanga fermo.
Da la forma al corpo.
I muscoli:
Sono organi formati dal tessuto
muscolare
Derivano dal foglietto mesodermico
nell’embrione.
Il tessuto muscolare è formato da tre
elementi basici:
La fibra muscolare che si dispone in
fasci e fascicoli.
Una cospicua rete capillare
Tessuto connettivo fibroso di sostegno
(tendini).
Il ventre muscolare è
composto da:
Fibre muscolari
individuali ( unità
contrattili funzionali ).
Fibre che si raggruppano
in fascicoli.
I fascicoli si riuniscono in
fasci.
Il tessuto connettivo:
Ogni fascicolo è mischiato
a fibre di tessuto
connettivo che si uniscono
e terminano in un tendine.
Il tendine a sua volta
connette il ventre
muscolare all’osso
corrispondente.
nel termine muscolo sono compresi :
Il ventre del muscolo.
I suoi tendini
Aponevrosi:
Sono tendini con una superfice più
ampia.
È un foglietto di tessuto connettivo
denso che trasmette le forze tensive
dai muscoli scheletrici e dalle fasce,
ad altri muscoli, od a cartilagine e
ossa
Agisce come sistema di ancoraggio
unendo il muscolo all’osso.
Trasmette la trazione delle cellule
muscolari in modo che possano agire
insieme.
Possiedono nervi sensoriali che
trasmettono al cervello la tensione
muscolare e la posizione articolare.
Conducono i vasi sanguigni ed i nervi
delle fibra muscolari.
I tendini, come i legamenti hanno una limitata capacità di stiramento e non si contraggono
La pratica dello yoga:
Migliora la flessibilità dei tendini e legamenti.
Però è necessario non stirarlo oltre l’asse longitudinale abituale dato che si possono generare lesioni
Le fibre muscolari si contraggono in
risposta a stimoli nervosi afferenti che
sono giunti al sistema nervoso
centrale.
Il risultato di questo stimolo si
manifesta con la contrazione delle
fibre muscolari.
La forza di questa contrazione si
trasmette agli elementi fasciali non
contrattili che avvolgono il muscolo,
che a loro volta, trasmettono la forza
al tendine, e di seguito, all’ossa
muovendo le articolazioni
I muscoli possono trovarsi in uno dei
seguenti stati, in base alla tensione che
hanno nelle loro fibre muscolari:
DI CONTRAZIONE
DI RILASSAMENTO
DI STIRAMENTO
* I movimenti dei muscoli sono coordinati e
controllati dal cervello e dal sistema
nervoso
i muscoli involontari sono controllati dal
tronco encefalico
QUANDO DECIDIAMO DI MUOVERCI:
1. Corteccia motoria corno post.
Nervo perif. Muscolo contrazione.
2. Tensione musc. Inserzione musc.
Movimento dell’articolazione.
3. Recettori musc. e art. Nervo perif.
Cervelletto ci dice come è il movim.
I muscoli volontari sono regolati dalla
corteccia motoria ed il cervelletto
movimento coordinato ed
ininterrotto
Altri tipi di muscoli ci permettono
Che il cuore batta (cuore)
Che il torace si espanda e si contragga
quando respiriamo (diaframma)
Che i vasi sanguigni possano regolare
la pressione ed il flusso del sangue che
attraversa il corpo
Che possiamo sorridere e parlare
Che sia possibile il masticamento degli
alimenti
Che si realizzi la digestione e il
transito intestinali (stomaco e
intestini)
Che gli organi siano sostenuti
(pavimento pelvico)
Che ci permettono di rimanere eretti
nella pratica.
MUSCOLI LISCI
Hanno un aspetto liscio.
Sono controllati automaticamente dal sist.nerv.
Un esempio sono la parete dello stomaco e dell’intestino.
La parete dei vasi, comprime il fluido sanguigno che gli scorre attraverso aiuta a mantenere la pressione sanguina.
Si contraggono più lentamente dei musc. Striati, però può mantenere la contrazione più a lungo perché si stanca più difficilmente.
MUSCOLI STRIATI
Sono i muscoli scheletrici.
Sono uniti alle ossa: nelle gambe, braccia, addome, petto, collo e faccia
MUSCOLO CARDIACO
Si trova nel cuore, le pareti delle
cavità del cuore sono quasi
completamente costituite da fibre
muscolari.
È un muscolo involontario.
Le sue contrazioni ritmiche e potenti
spingono il sangue fuori da esso quando
è contratto.
MUSCOLI LUNGHI:
Situati in particolare nelle membra, i più
superficiali sono i più lunghi, alcuni di
questi possono interessare più
articolazioni ( bicipite femorale,
semimembranoso ).
MUSCOLI CORTI:
Si trovano nelle articolazioni dove i
movimenti hanno una piccola estensione.
Come nel caso dei muscoli dell’eminenza
tenar.
MUSCOLI LARGHI:
Sono appiattiti, si concentrano nelle
pareti delle grandi cavità, come il torace
e l’addome, alcuni di questi formano dei
veri setti di separazione come nel caso
del diaframma o del musc. Elevatore
dell’ano.
MUSCOLI ANULARI o CIRCOLARI:
Si situano intorno ad un orifizio del quale
assicurano la delimitazione e la chiusura
si chiamano orbicolari o sfinterici.
MONOARTICOLARI:
Quando attraversa una sola articolazione
iliaco, gluteo med./min
soleo
POLIARTICOLARI:
Quando attraversano più di una
articolazione e pertanto le mobilizza.
quadrato dei lombi
gemelli psoas
retto ant./femor.
MUSCOLATURA VOLONTARIA:
È controllata dal S.N.Centrale
Sono muscoli che possiamo contrarre
volontariamente e solitamente
corrispondono ai muscoli scheletrici.
MUSCOLATURA INVOLONTARIA:
Sono controllati dal S.N.Periferico e la
persona non ha nessun controllo su di
esso.
Sono quelli che drizzano i peli/capelli,
che mantengono il rimo del cuore, la
respirazione, che regolano la postura…
Occasionalmente possiamo intervenire
su alcuni di essi:
• Quando vuotiamo volontariamente la
vescica
• Quando agiamo sul ritmo respiratorio
Permettono allo scheletro di muoversi
Mantengono la stabilità sia nella statica che nella dinamica.
Ci danno sostegno per combattere la gravità e nel movimento.
Contribuiscono a dare la forma esterna al corpo.
Sono più di 650 muscoli
Si stratificano su più livelli attorno alle ossa.
Sono fatti da un ventre carnoso, fasce e tendi/aponevrosi .
Questi muscoli sono volontari nel movimento ed involontari nella statica.
I muscoli si fissano con le loro
estremità alle superfici detti punti di
inserzione.
La maggior parte si fissano sullo
scheletro.
Altri si inseriscono su:
• Sulla pelle (muscoli cutanei)
• Sulla mucosa (lingua e labbra)
• Su un organo molle (occhio , sinovia)
Abitualmente si inseriscono su un osso
o un altro muscolo per mezzo di un
tendine o di un aponevrosi.
I tendini possono avere forma
variabile: cilindrici, piani, corti, lunghi
o si estendono in grandi membrane.
L’origine di un muscolo
è nell’osso che rimane
apparentemente
immobile.
L’inserzione è nell’osso
che si muove.
L’origine e l’inserzione
di un musc. Possono
invertirsi in base al tipo
di movimento.
Quando si parla di movimento, il
muscolo che realizza l’azione si chiama
agonista e quello che fa il movimento
contrario antagonista.
La funzione muscolare produce il
movimento in forma equilibrata e
coordinata
Mentre un muscolo lavora (agonista)
l’altro si stira o rilassa facilitando il
movimento del primo
RIFLESSO O INNERVAZIONE RECIPROCA
È il fenomeno coordinato di
contrazione dell’agonista e del rilascio
dell’antagonista.
L’attivazione neuromuscolare al
contrarsi di un gruppo musc., inibisce
l’azione del gruppo muscolare
antagonista.
Senza questa innervazione reciproca
non esiste il movimento coordinato.
Quando diversi muscoli realizzano
insieme un azione si dicono sinergici
Per esempio:
Per la flessione dorsale del piede
lavorano in sinergia:
il tibiale anteriore
L’estensore dell’alluce
L’estensore comune delle dita
Per esempio:
Per estendere l’anca lavorano in
sinergia:
Il gluteo maggiore
Il gluteo medio
Il bicipite femorale