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Risveglio P E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia GIUGNO 2012 Risveglio Pentecostale Anno LXVI numero 6 Periodico Mensile Poste Italiane spa Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza “La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105) «Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa» [ISAIA 35:1]

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RisveglioP E N T E C O S T A L E Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia

GIUGNO 2012

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“La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero”

(Salmo 119:105)

«Il deserto e la terra arida si rallegreranno,

la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa»

[ISAIA 35:1]

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Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche“Assemblee di Dio in Italia”

Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517

Pubblicato dal Consiglio Generale delle Chiese Presidente: Felice A. LoriaVice Presidente: Vincenzo Spec chiSegretario: Davide Di Iorio Tesoriere: Giu sep pe TilenniConsiglieri: Eliseo Cardarelli, Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo, Gaetano Montante, Vito Nuzzo

Presidente emerito: Francesco ToppiConsigliere onorario: Francesco Rauti

Direzione, Redazione e Amministrazione:Via Altichieri da Zevio, 1 35132 PadovaTel. 049. 605127 fax 049.612565 - e mail: [email protected]

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Registrazione n.1688 del 1.3.2000 Trib. di Padova

La pubblicazione è distribuita a mem bri e simpatizzanti delle Chi e se Cri stiane Evan-geliche A.D.I. ed è so stenuta da offerte vo lon ta rie. In con formità alla Leg ge 675/96 e successive modifiche sulla tutela dei da ti personali, la Re da zio ne di Ri sveglio Pen te­co sta le ga rantisce l’assoluta riservatezza di quelli di cui è in possesso. Inol tre assicura i lettori che i loro dati personali sono custo-diti in un archivio elettronico presso la sede del giornale e ver ranno utilizzati soltanto per in viare la corrispondenza relativa al mensile Ri sve glio Pen te co sta le. Gli articoli firmati im pegnano esclu si va men te i lo ro au tori. I manoscritti non pub blicati non si restituiscono.

Direttore Responsabile:Vincenzo Specchi

Comitato di Redazione Risveglio Pentecostale Cristiani Oggi: Vincenzo Specchi (sostituto del presidente ex officio), Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin, Domenico Modugno, Elio Varricchione

RisveglioP E N T E C O S T A L EP E N T E C O S T A L E

È bello considerare che proprio l’apostolo Pietro esprime, con paro-le chiare, la vera identità della Chie-sa di Cristo.

Si è voluto da sempre identificare la Chiesa con la “religione di massa”, con tutte quelle persone battezza-te e pertanto considerate parte del-la cristianità.

Ma un poco di acqua non potrà mai dare il diritto di entrare a far par-te del Corpo di Cristo, se prima non avviene qualcosa di intimo nella per-sona.

La Bibbia non identifica mai la Chiesa di Dio con la massa, parla sempre, invece, di “piccolo gregge” e di “molti chiamati, ma pochi eletti”.

Elia viveva in mezzo al popolo chiamato “il popolo di Dio”, ma esi-steva un piccolo numero di fedeli che Egli aveva “appartato” per Lui.

La Parola di Dio dice chiaramente che la Chiesa di Cristo è formata da

tutti coloro che pongono la loro fede su Cristo Gesù, l’unica “pietra ango-lare”, e che perseverano nella sana dottrina. Essa non deve distogliere lo sguardo da Cristo Gesù, sprezzando i comandamenti della Parola di Dio.

Coloro che inciampano nella Bib-bia, comportandosi diversamente da come essa insegna, sono classificati come “disubbidienti” (v.8).

“Ma voi siete una generazione elet-ta...”

L’elezione ci parla di scelta. Dio ci ha scelto in Cristo, rivolgendoci una santa chiamata.

È stato Lui a venire da noi mentre eravamo lontani, immersi nel nostro peccato; nel Suo amore e nella Sua misericordia ci ha chiamati ed eletti alla dignità di Suoi figli.

Questo non deve costituire motivo di superbia o di orgoglio, ma piutto-sto di riconoscenza. Siamo stati scel-

“MA VOI SIETE…” [1 PIETRO 2:1-10]L’identità della Chiesa di Cristo

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maggio 2012

in questo numero

L'IDENTITÀ DELLA CHIESA DI CRISTORoberto Renda ................................. pag.2­3

COMUNIONE PER MEZZODELLA FEDEGioacchino Caltagirone ................. pag.4­5

LA TERRA TREMA IN EMILIAEliseo Lattucca, Simone Caporaletti ......................... pag.6­7

IL VALORE DI UNA PERSONA Francesco Lazzaro ............................ pag.8­9

SII D'ESEMPIO Daniele Vitale ................................ pag.10­11

LA SINCERITÀ CHE DIO AMAAlessandro Cravana ..................... pag.12­13

UN VERO AIUTOGennaro Chiocca ..........................pag.14­15

PAROLE INEFFABILI .................................................................pag.16

IL SOLE POTRÀ RISPLENDERE ANCORA SUL TUO TRAMONTOMichele Rutigliano ....................... pag.17­19

NOTIZIE DALLE NOSTRE COMUNITÀ ............................. pag.20­23

APPUNTAMENTI ..................... pag.24

Per notizie aggiornate consultate il sito www.assembleedidio.org

Risveglio Pentecostale è disponibile anche in edizione per non vedenti. Gli articoli, salvati in formato leggibile mediante computer con un program-ma screen reader, vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richiesta all’indirizzo [email protected] (i file sono dispo-nibili nei formati .rtf .txt .doc .epub).

ti per servire Dio con umiltà, come ci insegnano alcuni esempi biblici: • Maria, pur essendo stata scelta per un compito così glorioso (essere la madre naturale del Messia), si defini-sce “una umile ancella”; • Giovanni Battista, un grande pro-feta apprezzato dalle folle e da Gesù stesso, dichiara espressamente: “Bi-sogna che Egli (Gesù) cresca e io di-minuisca”;• Paolo, il grande apostolo dei gentili, parla di sé come “l’ultimo dei servi”.

Dio elegge il popolo d’Israele per essere una testimonianza tra i popoli.

La grazia di Dio, anche oggi, sce-glie, chiama ed elegge la Sua Chiesa.

“Ma voi siete... un reale sacerdo-zio...”

Come chiesa di Dio, siamo dei sa-cerdoti. Abbiamo avuto per gra-zia l’accesso al trono di Dio, al “luo-go santissimo”, lì dove era vietato en-trare. “Per quella via recente e viven-te” possiamo entrare nel santuario di Dio ed offrire sacrifici spirituali senza paura di castigo.

“Per mezzo di Gesù, dunque, offria-mo del continuo a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra confes-santi il suo nome!” (Ebrei 13:15).

Cristo infatti è entrato prima di noi, ha presentato al Padre un sacri-ficio eccellente, vale a dire il Suo san-gue, potente a cancellare ogni pec-cato, ed ora ci esorta a “presentare i [nostri] corpi in sacrificio vivente, san-to, accettevole a Dio; il che è il [no-stro] culto spirituale” (Romani 12:1);

“Ma voi siete... una gente santa...”Siamo santi! Forse questa escla-

mazione ci appare esagerata, ma la Chiesa di Cristo è formata esclusiva-mente da gente santa.

Paolo indirizza le sue epistole “ai santi” delle varie chiese.

Essere santi non implica l’incapa-

cità di fare il male, ma la capacità di operare il bene, perché rigenerati e santificati da Dio stesso.

Il sangue di Gesù ci purifica e ci rende santi; lo Spirito Santo che ope-ra in noi ci santifica giornalmente mediante la Parola di Dio.

Dobbiamo pertanto procacciare “la santificazione senza la quale nes-suno vedrà il Signore” (Ebrei 12:14) e tendere verso la perfezione giorno per giorno.

La Sposa di Cristo deve essere ve-stita di lino bianco, adorna di purez-za e santità.

“Ma voi siete... un popolo che Dio s’è acquistato”

L’apostolo dell’Apocalisse vide “una gran folla che nessun uomo po-teva noverare, di tutte le nazioni e tri-bù e popoli e lingue, che stava in piè davanti al trono e davanti all’Agnel-lo, vestiti di vesti bianche” (Apocalis-se 7:9).

Il popolo di Dio, per quanto etero-geneo (formato da persone di diver-sa cultura, ceto sociale, razza, sesso, carattere, storia, ecc..), è perfetta-mente unito, vive ed opera insieme.

Cristo lo ha acquistato, eletto, san-tificato affinché annunciasse le virtù, l’amore, la grazia, la potenza, la real-tà di Dio e della salvezza che Egli of-fre.

Voi siete... esprime la vera identi-tà della Chiesa. Non possiamo dire di appartenere alla Chiesa di Cristo se non viviamo in questa realtà che la Parola di Dio ci presenta.

Perciò custodiamo con dignità questa nostra realtà e non stanchia-moci di proclamare le virtù del no-stro Signore e Salvatore Cristo Gesù.

Tale è lo scopo della Sua Chiesa.

Roberto Renda

L’identità della Chiesa di Cristo

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COMUNIONEPER MEZZODELLA FEDE

I primi discepoli hanno vissuto in comunio-ne visibile con Gesù.

Giovanni all’inizio della sua lettera si espri-me in questo modo: “Quel che era dal princi-pio, quel che abbiamo udito, quel che abbia-mo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno tocca-to della parola della vita (poiché la vita è sta-ta manifestata e noi l’abbiamo vista e ne ren-diamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu mani-festata), quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo” (I Giov.1:1-3).

Pur tuttavia, anch’essi non poterono affer-rare, vedere e toccare con mano tutto ciò che Gesù aveva detto loro; i dodici erano chiama-ti ed esortati ad affidarsi unicamente alla per-sona gloriosa del Salvatore e alle Sue autorevo-li parole.

Infatti è scritto che “…senza fede è impossibi-le piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve cre-dere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6).

La fede in Cristo doveva costituire per i di-scepoli di allora e per noi oggi l’unica via di

accesso alla Sua Persona e ai Suoi tesori celesti. Gesù, dopo aver dichiarato che attraverso di

Lui si poteva accedere a pienezza di vita e di gioia, dovette scontrarsi con la passione e la cruenta morte in croce, mettendo così a dura prova la fede dei dodici.

Dopo questi fatti, Egli si mostra come il glo-rioso risorto, ed essi fanno veramente l’espe-rienza che Dio è dalla loro parte, la loro fede si irrobustisce.

Ma, per credere che come Cristo risuscitò così anche loro un giorno risusciteranno, i di-scepoli non hanno alcuna prova, hanno sol-tanto la Sua Parola: “Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede an-che in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò an-dato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giov.14:1-3). Sono chiamati ancora una volta a fidarsi della Sua benedetta Parola, ad avere semplicemente fiducia in Lui e a ricordarla ai loro cuori: “Sapendo che colui che risuscitò il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparire con voi alla sua presenza” (II Cor.4:14).

Paolo incoraggia i credenti, ricordando lo-

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ro questa grande verità: “Infatti, se crediamo che Ge-sù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormenta-ti” (I Tess.4:14).

Dopo la Sua ascensione al cielo i discepoli non han-no più comunione visibile con Gesù, pur tuttavia re-stano in stretto contatto con Lui, vivono secondo il Suo perfetto esempio, affrontano le fatiche della vita sorretti dallo Spirito Santo.

Questa nuova realtà è dichiarata con forza: “Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore” (I Cor.1:9).

Adesso con la loro vita trasformata e vivificata dall’immensa grazia di Dio non soltanto trasmettono la conoscenza di Gesù, ma soprattutto dimostrano di avere fede in Lui e di vivere in stretta comunione con Dio.

Infatti è scritto: “Se diciamo che abbiamo comunio-ne con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità” (I Giov.1:6). Ades-so Gesù abita dentro i loro cuori redenti, rendendoli ancora più forti e conducendoli alla pienezza della vi-ta eterna.

La comunione con Dio e con la Sua Sposa, la Chiesa del Signore, è quell’esperienza concreta, reale e attuale, che Dio riserva anche oggi a quanti aprono il proprio cuore nella Sua presenza.

Gioacchino Caltagirone

A B C della

Salvezza

A AMMETTI DI ESSERE

PECCATORE! Solo Gesù è morto sulla croce per il perdono dei tuoi peccati."Non c’è nessun giusto, neppure uno" (Romani 3:10). "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23).Chiedi a Dio il Suo perdono, ti ascolterà e ti perdonerà!

B BISOGNA NASCERE

DI NUOVO! "Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3). "Perché Dio ha tanto amato il mon-do che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non pe-risca ma abbia vita eterna" (Giovan-ni 3:16)."A tutti quelli che lo hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio" (Giovanni 1:12)."Io sono la via, la verità e la vita; nes-suno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6).Dio ti dice che, anche se hai peccato, nulla Gli impedisce di continuare ad amarti. Sì, Dio ti ama così come sei, ma vuole fare per te qualcosa di speciale, vuole darti una vita nuova

CCREDI NEL SIGNORE GESÙ, CONFESSALO COME TUO PERSONALE SALVATORE!

Se hai accettato Gesù come tuo Salva-tore, potrai rivolgerti a Lui in ogni mo-mento, per ogni cosa, ringraziandoLo con tutto il cuore, perché "in nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12)."Se con la bocca avrai confessato Ge-sù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti sarai salvato" (Romani 10:9)."Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia" (Atti 16:31).

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La terra trema in Emilia

NOTIZIE DA CENTO, FINALE EMILIA E SANT’AGOSTINO

Vi scrivo per rendervi nota la situazione crea-tasi a seguito del terremoto di domenica mattina 20 maggio. Desidero ringraziare il Signore per come ci ha preservato, oltre ai fratelli Loria, Spec-chi, Di Iorio, Tilenni, e altri pastori che si sono interessati per conoscere la situazione e dare una parola di incoraggiamento, facendoci sapere che i tanti credenti pregano per noi.

Domenica 20 maggio alle ore 4.04 una forte scossa di terremoto ha svegliato gli abitanti di molti comuni, colpendo un’ampia zona tra Mode-na e Ferrara, con epicentro nel comune di Finale Emilia. In questa località, in cui da anni stiamo evangelizzando, abbiamo una missione e si ten-gono regolarmente incontri cristiani in alcuni locali concessici dal Comune. Le Autorità, a causa del terremoto, hanno dovuto utilizzare quei locali e, per questo, non sappiamo quando potremo riprendere gli incontri aperti al pubblico.

Grazie a Dio, nessuno dei credenti della nostra comunità ha subito danni alla persona. L’abitazio-ne di una famiglia ha subito lesioni alla struttura,

un’altra ha subito danni al tetto.Nella giornata di lunedì con mia moglie e un

fratello ho raggiunto i credenti di Finale Emilia e di Sant’Agostino, portando loro generi di prima necessità. Di questi, 12 credenti (fra adulti e bam-bini) sono stati accolti da una famiglia della Chie-sa di Cento, altre tre famiglie hanno raggiunto loro parenti in altre regioni.

A così poche ore dal terremoto la situazione è caotica, altre scosse sismiche si ripresentano e vi sono condizioni atmosferiche avverse. Abbiamo trascorso la notte di domenica in auto e quella di lunedì in Chiesa, con alcuni credenti. Domenica, per motivi di sicurezza, sono stati sospesi tutti gli incontri. Per quanto riguarda la fratellanza, non ci sono particolari problemi se non i disagi e la paura del momento. Abbiamo il sostegno di Dio e l’aiuto della famiglia di Dio.

Vi ringraziamo tutti per la vicinanza, e siamo certi che continuerete a pregare per noi e per queste zone in modo che, anche in questo tem-po, in ogni cosa possiamo dare, anche pratica-mente, la testimonianza di “Tutto l’Evangelo”

Eliseo Lattuca

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La terra trema in Emilia

NOTIZIE DA MODENAAllora Samuele prese una pietra… e disse: «Fin qui il

Signore ci ha soccorsi» (1 Samuele 7:12)Modena, 20 maggio 2012: ore 4.04, terremoto

magnitudo 5,9 della scala Richter, una scossa mai re-gistrata in pianura Padana.

Subito dopo la prima scossa abbiamo contattato i credenti per verificare come stessero e che disagi avessero avuto le loro abitazioni.

A Modena abbiamo avuto, la mattina, regolarmen-te sia l’incontro della Scuola Domenicale sia la riunio-ne di Culto.

Nel pomeriggio, per precauzione, è stata sospesa la riunione di culto a Carpi poiché il locale affittato è un capannone.

Grazie a Dio solo alcuni credenti riferiscono di qual-che crepa alle pareti.

Alcune famiglie di fratelli sono state costrette a rifugiarsi in auto per cercare di riposare nelle prime due sere, a motivo del continuo sciame sismico.

Lunedì 21 maggio. Visitando la tendopoli di Miran-dola, abbiamo avuto l'opportunità di incoraggiare e dare alcune parole di conforto a famiglie di credenti e loro conoscenti. Vi chiedo di pregare per loro.

Abbiamo visitato una famiglia, la cui abitazione si trova nei pressi dell’epicentro; durante le scosse sono caduti soprammobili, TV, i mobili si sono spostati di almeno 20-30 cm dalle pareti.

Ci confortiamo nel Signore e ci lasciamo dopo una preghiera.

A un’altra famiglia, che abita lì vicino, è stato con-sigliato di non recarsi al lavoro a Mirandol; anche per loro preghiamo.

Martedì 22 maggio. Abbiamo offerto alla Protezio-ne Civile collaborazione nel raccogliere coperte nuove e usate e abbiamo ottenuto il consenso di distribuire letteratura evangelica.

Nella scuola di fronte alla tendopoli, altri volontari ci hanno invitato a portare abiti usati in buono stato e scarpe per bambini, ragazzi e donne.

Abbiamo annunciato una raccolta per sabato 26 maggio in cui si raccoglierà materiale per la zona ter-remotata di Mirandola.

Ringraziamo il Signore per la Sua protezione e dia-mo un rigraziamento sincero di cuore a tutti i pastori, ai fratelli che si sono interessati e a tutte le comunità che stanno pregando per noi.

Simone Caporaletti

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Il valore dato a una persona si può valutare in base al modo in cui viene trattata. Desidero con-siderare alcuni “trattamenti” che una persona riceve dai propri consimili.

IN CAMPO LAVORATIVOGeneralizzando, da sempre tutti i datori di la-

voro sono stati, e forse molti lo sono ancora og-gi, dei padroni che trattano gli operai come schiavi, senza nessuna considerazione.

Il fatto è ancora più evidente in determinati ambienti, in modo particolare nei confronti del-le donne, verso le quali si manifestano atteggia-menti e richieste che feriscono la loro dignità.

E ancora, a volte vengono superati i limiti nei confronti degli stranieri, che sono trattati disu-manamente dai datori di lavoro e sui quali viene usata violenza fisica, psicologica, morale. Pur-troppo in questi casi limiti, si verifica che per questi padroni, le persone nel campo lavorativo, non hanno alcun valore (almeno per la maggior parte di loro).

UOMO E ANIMALIL’uomo, da alcuni, viene talvolta stimato me-

no di un gatto; di un cane o di altri animali da compagnia, spesso amati più delle persone.

Si rimane male quando si sente parlare di somme da capogiro, che vengono lasciate in ere-dità ad animali, da quelli che sono stati i loro padroni, quando sappiamo che nel mondo ci so-no milioni di bambini che, ogni giorno, muo-iono di fame o milioni di famiglie, che faticano a sopravvivere per la mancanza di beni di pri-

ma necessità. Si comprende, allora, quanto valga una persona possa per costoro: meno di un ani-male! Si spendono soldi per l’assistenza, per le cure mediche, ma quando si tratta di essere soli-dali con l’uomo si è così lontani dalla realtà!

PER IL SIGNORE QUANTO VALE UNA PERSONA?

Dio ha fatto l’uomo in modo stupendo: “Io Ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupen-do” (Salmo 139:14).

Dio ci ha formati a Sua immagine “Dio creò l’uomo a Sua immagine, lo creò a immagine di Dio” (Genesi 1:27).

Gesù stesso ha potuto dire: “Voi valete molto più di loro” (Matteo 10:31).

Il valore di un’anima per il Signore viene cal-colato dal suo amore “Perché Dio ha tanto ama-to il mondo, che ha dato il Suo unigenito figlio, affinché chiunque creda in Lui non perisca ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).

Ora, se Dio ci ha così amati fino a dare il pro-prio Figlio, noi Lo dobbiamo amare fino al pun-to di dare a Lui il primo posto, in assoluto, nel-la nostra vita.

DarGli il primo posto nel nostro cuore: “Figlio mio, dammi il tuo cuore e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie” (Proverbi 23:26).

DarGli il primo posto nei nostri pensieri: “Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose amorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano

IL VALORE DI UNA PERSONA

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oggetto dei vostri pensieri” (Filippesi 4:8).DarGli il primo posto nel nostro udito:

“Attenti a come ascoltate: perché a chi ha sa-rà dato;ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere, gli sarà tolto” (Luca 8:18).

DarGli il primo posto nel nostro parlare: “Se uno parla, lo faccia come annunziando gli oracoli di Dio” (1 Pietro 4:11).

DarGli il primo posto nel nostro tempo. DarGli il primo posto nella vita di pre-

ghiera.DarGli il primo posto nelle nostre offerte

per il sostegno dell’opera del Signore. Il valore di un’anima per il Signore si

evidenzia nel prezzo del sacrificio di Ge-sù sulla croce, dove ha versato il Suo pre-zioso sangue: “Sapendo che non con co-se corruttibili, con argento o con oro siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere,tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo come quel-lo di un agnello senza difetto né macchia” (1 Pietro 1:18).

Possiamo affermare, a differenze dell’uo-mo, per il Signore l'essere umano ha un grande valore, perché Gli appartiene.

Un giorno, quando Gesù ritornerà, tut-ti quelli che Lo avranno accettato e avranno fatto la Sua volontà, andranno con Lui per godere la Sua gloria per tutta l’eternità.

Francesco Lazzaro

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X 1000FACCIAMO DEL BENE A TUTTI

CHIESECRISTIANEEVANGELICHEASSEMBLEEDI DIO IN ITALIA

Il Servizio Evangelico Assistenza Sociale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia pro-muove programmi di aiuto in vari Paesi del mondo con progetti di aiuto alimentare, medico, sociale, sco-lastico, a favore delle popolazioni dell’Asia e dell’Afri-ca e laddove si verificano situazioni di emergenza umanitaria.

COME ASSEGNARE L'OTTO PER MILLEALLE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIAAnche quanti ricevono i modelli CUD (ex 101, 201, certificati di pensione...) e non sono tenuti a presen-tarli, possono:1 Firmare la copia del modello nella casella Assem-blee di Dio in Italia2 Firmare in fondo alla copia del modello su firma3 Inserire la copia in una busta con scritto SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF4 Sulla busta scrivere il proprio codice fiscale, co-gnome, nome e indirizzo5 Consegnare la busta chiusa allo sportello di una banca o di un ufficio postale dopo averla firmata sui lembi di chiusura. Nel caso di Modello 730 o Unico (ex 740), compilare l’apposito modulo all’interno del-lo stesso e inserirlo nella busta di cui sopra.

Esprimere questa scelta non determinaun aumento delle imposte da pagare

Con la tua firma per l'8x1000 possiamo fare del bene a tutti

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Sii d�esempio

ei primi versi del capitolo quattro dell'Epi-stola di Paolo ai Filippesi sono riportate alcu-

ne raccomandazioni a carattere locale. Anche nel-le comunità più fedeli ci sono piccole questioni che devono essere risolte. Evodia e Sintiche erano in disaccordo, piccole volpicine stavano guastando la vigna! Bisogna stare attenti che non moltiplichino eccessivamente, toglierle è un dovere, ignorarle è una colpa grave.

Da buon pastore l’apostolo Paolo fa alcune rac-comandazioni utili anche a noi. Raccomanda man-suetudine, fermezza nei sentimenti, ricerca della pace e della concordia, equilibrio nell’affrontare la sfida della quotidianità, allegrezza cristiana carat-teristica del "nato di nuovo" è preghiera a Dio per ogni necessità. Altra importante raccomandazione, riportata al verso otto, è quella di essere saggi. Le cose buone, giuste, amabili, siano l’oggetto dei no-stri pensieri; altrove è scritto: "Ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene" (1Tess.5:21).

Paolo non viveva in un eremo, la sua azione mi-nisteriale si calava nel concreto; è vero che c’è tan-to male, tanto peccato, ma è pur vero che ci sono cose vere, buone, amabili di buona fama, onorevo-li: queste e altre simili possono essere l’oggetto dei nostri pensieri!

Desidero portarvi a considerare il verso nove: "Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e vedute in me, fatele; e l’Iddio della pace sarà con voi".

“Le cose”, quante i Filippesi ne avevano impara-te dall’apostolo Paolo! Il suo ministero aveva con-tribuito alla formazione di quella comunità in mo-do meraviglioso, fin dal principio della conversione di Lidia in quel luogo di preghiera. Qui l’apostolo, guidato dallo Spirito Santo, non aveva fatto manca-

Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e vedute in me, fatele; e l’Iddio della pace sarà con voi. [Filippesi 4:9]

re nulla ai nuovi convertiti: Parola, ammaestramenti, di-mostrazione di Spirito Santo e potenza divina, fermezza e salda testimonianza nelle prove. Il passaggio dalla pri-gione e la conversione del carceriere furono una chiara dimostrazione di esempio di vera fede. In tutte le vicen-de l’apostolo Paolo aveva dimostrato col suo esempio di vita che, quanto predicato, trovava riscontro pratico nel suo comportamento. Ecco il banco di prova per ogni cri-stiano: la coerenza e l’esempio personale devono cam-minare di pari passo con le dichiarazioni di fede.

Le istituzioni a vario titolo, religiose o laiche, hanno perso credibilità negli ultimi anni perché i loro rappre-sentanti non sono stati capaci di vivere coerentemen-te i valori fondanti delle istituzioni che avrebbero dovuto rappresentare.

Gli scandali finanziari, la corruzione, le intemperanze verbali, le degenerazioni hanno determinato la perdita della fiducia nei confronti di coloro che, per vocazione, avrebbero dovuto proteggere le persone a loro affidate, minori, anziani, malati, studenti. La stessa cosa si può di-re nell’ambito familiare, dove è grave il disorientamento delle giovani generazioni che si trovano a vivere con ge-nitori incapaci di rappresentare un modello da imitare. Sono convinto che l’esempio personale sia un formidabi-le strumento educativo e formativo.

L’apostolo parla di cose imparate, ricevute, udite. Que-sto ci fa comprendere che c’è stato impegno da parte sua nei confronti di questi fedeli.

Il guaio, oggi, è che non si ha la pazienza di insegnare il bene, trasmettere agli altri ciò che fa parte del nostro patrimonio spirituale e umano. Qualcuno dice di non avere tempo, di non aver pazienza, afferma che è diffici-le, e dice che, in fondo, la vita stessa sarà maestra... sem-bra di capire che alla base di tutto questo ci sia l’egoi-smo. Al contrario, Paolo dice di aver trasmesso qualco-sa di prezioso, poiché ha speso tutta la sua vita per tra-smettere la fede e i sani principi, e l’azione che prova la realtà della fede. A Timoteo dirà: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la cer-tezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bam-bino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza me-diante la fede in Cristo Gesù “ (2 Timoteo 3:14-15). Il gio-vane ministro fin da bambino aveva imparato in fami-

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Crediamo e accettiamo l’intera Bibbia come l’ispirata Parola di Dio, unica, infallibile e autore-vole regola della nostra fede e condotta (2 Tim.3:15,17; 2 Pie.1:21; Rom.1:16; 1 Tess.2:13).

Crediamo nell’unico vero Dio, Eterno, Onnipotente, Creatore di tutte le co-se e che nella Sua unità vi sono tre di-stinte Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo (Efe.4:6; Matt.28:19; Luca 3:21, 1 Giov.5:7).

Crediamo che il Signore Gesù Cri-sto fu concepito dallo Spirito San-to e assunse la natura umana in se-no di Maria vergine. Vero Dio e ve-ro uomo (Giov.1:1,2,14; Luca 1:34,35; Matt.1:23).

Crediamo nella Sua vita senza peccato, nei Suoi miracoli, nella Sua morte vica-ria, come “prezzo di riscatto per tutti” gli uomini, nella Sua resurrezione, nel-la Sua ascensione alla destra del Padre, quale unico mediatore, nel Suo perso-nale e imminente ritorno per i reden-ti e poi sulla terra in potenza e gloria per stabilire il Suo regno (1 Pie.2:22; 2 Cor.5:21; Atti 2:22; 1 Pie.3:18; Rom.1:4; 2:24; 1 Cor.15:4; Atti 1:911, Giov.14:13; 1 Cor.15:25; 1 Tim.2:5).

Crediamo all’esistenza degli angeli creati puri e che una parte di que-sti, caduti in una corruzione e perdi-zione irreparabili, per diretta azione di Satana, angelo ribelle, saranno con lui eternamente puniti (Matt.25:41; Efe.6:11-12).

Crediamo che soltanto il ravvedimento e la fede nel prezioso sangue di Cristo, siano indispensabili per la purificazio-ne dal peccato di chiunque Lo accet-ta come personale Salvatore e Signore (Rom.3:22-25; Atti 2:38; 1 Pie.1:18,19; Efe.2:8).

Crediamo che la rigenerazione (nuova nascita) per opera dello Spirito Santo è assolutamente essenziale per la salvez-za (Giov.3:3; 1 Pie.1:23; Tito 3:5).

Crediamo alla guarigione divina, se-condo le Sacre Scritture median-te la preghiera, l’unzione dell’olio e l’imposizione delle mani (Isa.53:45; Matt.8:1617; 1 Pie.2:24; Mar.16:17-18; Giac.5:14-16).

Crediamo al battesi-mo nello Spirito Santo come espe-

rienza susseguen-te a quella della nuova nasci-

ta, che si manifesta, secondo le Scrit-ture, con il segno del parlare in altre lingue e, praticamente, con una vita di progressiva santificazione, nell’ub-bidienza a tutta la verità delle Sacre Scritture, nella potenza dell’annun-cio di “Tutto l’Evangelo” al mondo (Atti 2:4; 2:42-46, 8:12-17; 10:44-46; 11:14-16; 15:79; 19:26; Mar.16:20; Giov.16:13; Matt.28:19-20).

Crediamo ai carismi e alle grazie dello Spirito Santo nella vita dei cristiani che, nell’esercizio del sacerdozio universale dei credenti, si manifestano per l’edi-ficazione, l’esortazione e la consola-zione della comunità cristiana e, con-seguentemente, della società uma-na (1 Cor.12:4-11; Gal.5:22; Ebr.13:15; Rom.12:1).

Crediamo ai ministeri del Signore glori-ficato quali strumenti autorevoli di gui-da, d’insegnamento, di edificazione e di servizio nella comunità cristiana, ri-fuggendo da qualsiasi forma gerarchi-ca (Efe.1:22-23; 4:11-13; 5:23; Col.1:18).

Crediamo all’attualità e alla validità delle deliberazioni del Concilio di Ge-rusalemme, riportate in Atti 15:28-29; 16:4.

Crediamo alla resurrezione dei morti, alla condanna dei reprobi e alla glorifi-cazione dei redenti, i quali hanno per-severato nella fede fino alla fine (Atti 24:15; Matt.25:46; 24:12,13).

Celebriamo il battesimo in acqua per immersione nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo per coloro che fanno professione della propria fe-de nel Signore Gesù Cristo come per-sonale Salvatore (Matt.28:18-19; At-ti 2:38; 8:12).

Celebriamo la cena del Signore o San-ta Cena, sotto le due specie del pane e del vino, ricordando così la morte del Signore e annunziando il Suo ritorno, amministrata a chiunque sia stato bat-tezzato secondo le regole dell’Evange-lo e viva una vita degna e santa davanti a Dio e alla società (1 Cor.11:23-29; Lu-ca 22:19-20).

IN CHE COSA CREDIAMO

glia i sani principi, aveva avuto accanto la madre e la nonna che gli avevano trasmes-so la Parola di Dio in maniera tale da far na-scere la fede nel suo cuore. In altre parole, i giovani, i futuri uomini, buoni, onesti, fedeli non si improvvisano, non si può raccogliere dove non si è seminato. Spesso sento dire da qualcuno: “Ho dato tutto, non gli ho fat-to mancare niente, ho lavorato tutta la vi-ta per assicurare ai miei figli una vita miglio-re”. Conoscendo “i soggetti”, ribatto loro che il tutto della vita dell’uomo non è quel-lo che riempie la pancia, né i migliori vestiti, il motorino regalato prima della promozio-ne e prima di aver conseguito il permesso di guida… il tutto per l'uomo non è il pane so-lamente, ma ben altro!

Che cosa dire di chi non ha avuto una fa-miglia, genitori, educatori all’altezza del ruolo? Può essere escluso dal circuito vir-tuoso? No, Dio ha pensato anche a lui: Ge-sù Cristo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perito! Dove i genitori non hanno potuto far del bene, dove la società non è stata capace di dare qualcosa di buono, do-ve le istituzioni non hanno dato una rispo-sta, Cristo Gesù è la risposta per ogni biso-gno dell’uomo!

Sono numerose le testimonianze di membri di nostre comunità che affermano di non avere avuto molto dalla vita in termi-ni affettivi ed educativi, ma la grazia di Dio, il messaggio del Vangelo, la predicazione della Parola, la vita santa dei fedeli incon-trati hanno determinato una svolta positi-va nella loro vita. Dove il peccato è abbon-dato la grazia è sovrabbondata (Rom.5:20 ). Coraggio fratelli, amici lettori, la soluzione esiste, non è vero che ormai tutto è perdu-to, da cristiani possiamo dire in Cristo tutto può essere recuperato e salvato.

Possiamo oggi disporci, come fece l’apo-stolo Paolo, per essere un esempio da imi-tare? Lo stesso apostolo, scrivendo al-la chiesa di Corinto, diceva: “Siate miei imi-tatori, come anch’io lo sono di Cristo” (1 Cor.11:1).

Il Signore ci dia grazia di recuperare il tempo perduto e le occasioni mancate per dare il buon esempio, per essere luce, sale, modelli da imitare in una generazione tanto bisognosa di uomini e donne fedeli.

Daniele Vitale

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“Ecco, tu ami la sincerità nell' interiore; insegnami dun-que sapienza nel segreto del cuore” (Salmo 51:6). Il Sal-mista pare ricercare la veracità spirituale, che soltanto Dio può cogliere ed insegnarci. Qual è la sincerità che Dio ama?

LA SINCERITÀ DI UN CUORE PUROIl Signore non gradisce una “sincerità delle labbra”,

cioè il gesto occasionale di chi, praticando abitualmen-te la menzogna, può dire la verità per propria conve-nienza, restando però falso nell’animo.

Certamente non era un cuore purificato dalla gra-zia di Dio quello di una giovane occultista della città di Filippi, che, dopo avere pedinato l’apostolo Paolo ed i suoi collaboratori, si mise a gridare: “questi uomini son servitori dell'Iddio altissimo, e vi annunziano la via del-la salvezza” (Atti 16:17). L’intento, infatti, era tutt’altro che un genuino appoggio alla fede cristiana.

Che cosa sarebbe accaduto se Paolo avesse accetta-to tale testimonianza, lasciando che quella donna fos-se associata dalla gente alla loro predicazione? Certa-mente, dopo la sua partenza dalla città, sarebbero state affermate tante menzogne da labbra che tutti avreb-bero stimato come “accreditate”! Dio ama la sinceri-tà che proviene da un cuore contrito, convertito a Lui (Sal.15:1-2)! Perfino uno scopo ritenuto giusto non pu-rifica comunque uno strumento menzognero, per-chè “ le labbra bugiarde sono un abominio per l'Eter-no, ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi” (Prov.12:22).

La Bibbia ci insegna ad essere sinceri in modo radica-le, che sia espressione della redenzione in Cristo Gesù, che siamo chiamati a celebrare “non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità” (I Cor.5:7-8). Il cristiano non ha più bisogno di mentire per tutelarsi, di millan-tare falsi meriti, né di simulare bontà per nasconde-

La sincerità che Dio ama

re difetti e camuffare errori. Tutta la vita del salvato per grazia è ora protesa ad innalzare, in umiltà e gratitudine, la gloria del suo Signore. Egli sarà quindi sincero, sine ce-ra cioè “senza cera”, privo di contraffazioni, per manife-stare non la propria perfezione, ma l’opera espiatrice di Cristo nella propria vita.

LA SINCERITÀ DI UNA COSCIENZA ILLUMINATA La caduta spirituale del re Davide, scrittore di questo

Salmo, macchiatosi di adulterio ed omicidio, fu seguita da un periodo di “quiete” con se stesso, finché Dio non gli mandò un profeta a mostrargli la sua crudele condot-ta (II Sam.12:5-9).

L’esperienza del re è emblematica; egli fu ingannato dalla propria coscienza, finché non riprese a verificare la voce di essa con la parola di Dio.

Tanti reputano sufficiente regolarsi con la coscienza o con la così detta “morale comune”; per quanti imparano la sincerità celeste è invece fondamentale che Dio illumi-ni la coscienza e la sensibilità degli uomini, perché queste non sono fonte di verità, ma, come specchi interiori, ri-flettono soltanto il grado di luce che vi è proiettato sopra. “Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti” (Sal.19:12).

Purtroppo anche taluni credenti confondono una “fede cieca” con l’essere in “buona fede”, rasserenandosi in una loro sincerità d’animo che Dio non approva affatto, per-ché refrattaria alla conoscenza della Bibbia.

Il Signore ama la sincerità di chi non si limita a con-frontarsi con l’etica sociale o perfino ecclesiastica, ma si lascia scrutare senza riserve dalle Scritture ispirate, sot-tomettendo la propria fede soggettiva alla verità assoluta della Parola di Dio. “Scrutami, o Eterno, e sperimentami; prova le mie reni ed il mio cuore. Poiché ho davanti agli oc-chi la tua benignità e cammino nella tua verità. Io non mi seggo con uomini bugiardi, e non vo con gente che simula” (Sal.26:2-4).

Permettiamo dunque a Cristo di santificarci nel-la vera sincerità, procedente dalla perfetta luce divina (Giov.17:17, Ebr.4:12).

LA SINCERITÀ DI CHI PORTA LA CROCESeguire Gesù in un mondo che preferisce le tenebre al-

la Sua luce, non è passeggiare in un campo fiorito. Spes-so il dover essere veritieri implica quesiti e dilemmi com-plicati, rischi concreti.

Alcuni, pur amando Dio, possono obiettare che vi so-no casi limite in cui è quasi necessario celare la verità. Sovente vengono addotti “esempi biblici” a sostegno, co-me quello di Abramo, che disse una mezza verità, facen-do passare la moglie Sara per sua sorella (Gen.20:2,12), o di Davide, che si finse pazzo per timore dei Filistei (I Sam.21:12-13). Soprattutto è citata Raab, la cananea, che mentendo ingannò i suoi concittadini in favore degli esploratori ebrei (Gios.2:4-6). Evitando facili accuse mo-

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ralistiche contro tali gesti, è tuttavia opportuno precisare che ci troviamo non dinanzi a ciò che il Signore ha insegnato o suggerito, bensì ad iniziati-ve umane, scaturite in momenti di sfiducia, scoraggiamento ed ignoranza.

Dio non ha mai benedetto la menzogna; prima di Cristo ha temporane-amente tollerato certi atti, riservandosi di condannarli alla croce: “Aven-do Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della Sua divina pazienza, per dimostrare dico, la Sua giustizia nel tempo presente…” (Rom.3:25-26). Non è pertanto corretto porre come modello la primitiva fede di una pagana su questioni che non riguardano unicamente una sal-vezza fisica. La sapienza biblica, infatti, afferma che “ il testimonio verace salva delle vite, ma chi spaccia bugie non fa che ingannare” (Prov.14:25).

Da credenti “nati di nuovo”, che godono di una redenzione più profonda, della completa rivelazione spirituale, nonchè di una speranza celeste, Gesù può aspettarsi molto di più: “Quello ch' io vi dico nelle tenebre, ditelo voi nel-la luce; e quel che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti. E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l'anima; temete piuttosto colui che può far perire e l'anima e il corpo nella geenna” (Matt.10:27-28).

La saggezza che onora Dio non è la furbizia derivante dalla paura di uo-mini, bensì la fedeltà di chi ha timore di Dio (Prov.30:5-6). Solamente se prendiamo la croce potremo seguire Gesù in quella sincerità che prima di piacere all’uomo è gradita a Dio, poiché “ il frutto della luce consiste in tut-to ciò che è bontà, giustizia e verità” (Efe.5:9). Ricordiamo, servendo Co-lui che è “la verità”, che le bugie onorano il diavolo, “padre della menzo-gna” (Giov.8:44), e che l’idea della “bugia bianca” è figlia di una tradizione religiosa umana, erroneamente abituata a distinguere tra peccati veniali e mortali.

LA SINCERITÀ CHE ACCOMPAGNA LA CARITÀIl Salmista pone la sincerità quale sinonimo di sapienza, essa quindi non

ci preserverà soltanto dal compromesso, ma anche da irruenti estremismi.L’apostolo Paolo esprime un grande equilibrio quando, separando la luce

biblica dalle menzogne umane, la mantiene tuttavia nel binario del com-passionevole amore divino, scrivendo che “seguitando verità in carità, noi cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo” (Efes.4:15).

Parlare senza riflettere, dire sempre tutto ciò che “ci passa per la testa” in nome della verità, potrebbe farci sbagliare. Sebbene talora la verità faccia male, non è tuttavia necessario che chi proferisce una verità debba nutri-re il fine di recare sofferenza. Tale sincerità risulterebbe un abuso, una di-storsione della verità, detta così erratamente. Invece, “ le parole dette a tem-po sono come pomi d’oro in vasi d’argento cesellato” (Prov.25:11). Considerare le circostanze, i momenti, le persone che abbiamo davanti, usando del tatto nel dire la verità, è un’espressione d’amore cristiano che deve accompagna-re lo zelo per essa.

La sincerità che Dio ama non è mai animata da sentimenti affini all’odio, né all’indifferenza verso gli altri, ma è il frutto della comunione con Lui.

VERACI ALLA GLORIA DI DIOQuali figlioli di luce, non lasciamoci adombrare dalla mentalità di questo

mondo, che intreccia luce e tenebre a suo piacimento, perché il Signore ri-getta “chiunque ama e pratica la menzogna” (Apo.22:15). Progrediamo piut-tosto nella trasparenza della nostra adorazione, serenamente consapevoli di essere sempre alla presenza dell’Iddio onnisciente, per vivere “sinceri ed ir-reprensibili per il giorno di Cristo, ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù cristo, a gloria e lode di Dio” (Filipp.1:10-11).

Alessandro Cravana

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Tutti gli uomini, almeno una volta nella loro vita, hanno provato il sapore amaro di una sconfitta più o meno grave, o per aver confidato nell’aiuto degli uo-mini o perchè hanno sperato “troppo” in loro stessi.

Non sempre abbiamo potuto vedere quanto l’uomo in generale fosse in grado di fornirci, nel momento in chi lo speravamo, un aiuto propizio che sapesse dav-vero corrispondere al nostro bisogno.

Ancora peggio, è avvenuto quando abbiamo pensa-to e creduto che da soli avevamo forze necessarie per poter superare qualunque “onda anomala” si abbat-tesse su di noi; probabilmente le sconfitte più doloro-se le abbiamo sperimentante quando abbiamo confi-dato nelle nostre capacità: che delusione!

Il salmista ha trovato la risposta ai suoi problemi, al-le sue angosce, alle sue molteplici perplessità; la ri-sposta è stata: il Signore!

Chi ha scritto il Salmo 121 sapeva bene che il soc-corso dell’uomo era vano, e che ci sono delle situa-zioni in cui nessuno può far niente per noi, neppure la persona più cara della nostra vita.

Ci sono dei momenti in cui conviene imparare pre-

sto il segreto della dipendenza da Dio, dalla Sua forza e dalla Sua sapienza.

Milioni di persone, dopo terribili delusioni, provo-cate dal vano soccorso dell’uomo, hanno trovato for-za nel Signore, che ha dato loro un formidabile aiuto che le ha sorretti nella prova, sostenute nelle batta-glie conducendole fino alla vittoria.

Da soli non ce la possiamo fare; abbiamo bisogno di un aiuto sempre pronto: “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà” (Salmo 46:1).

Dipendere da Dio non significa “essere deboli”, ma al contrario significa infatti, essere forti, secondo il se-greto della Scrittura: “Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica” (Filippesi 4:13).

Da soli non possiamo farcela, Gesù lo ha detto: “Senza di me non potete far nulla” (Giovanni 15:15). Egli non lo dice per scoraggiarci o per umiliarci, ma perché ci conosce, sa della nostra natura debole e peccaminosa, conosce perfettamente le esigenze e i bisogni che possiamo avere; senza di Lui avremmo troppe insormontabili difficoltà!

Un vero aiuto

“Alzo gli occhi verso i monti… da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra” (Salmo 121:1-2)

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RADIOEVANGELO la Buona Novella in ogni casaAscolta i programmi di edificazione e mu-sica cristiana di Radio Evangelo dalle emittenti locali, e anche on-line dal sito www.assembleedidio.orgEMILIA ROMAGNA Bologna 88,450 Mhz e 88,300; Mhz; Rimini 95,00 Mhz

PIEMONTE E LOMBARDIA Torino su TV digitale terrestre (sez. radio) Canale 67 Freq. 842000 Khz. (trasmette anche on line). Radio Evangelo Castellanza (VA) all’indirizzo: http://www.adi-castellanza.it/radioevangelo e digitale terrestre: in Lombardia, Piemonte (Novara, Vercelli, Biella), Liguria, Nord Est (Verona, Vicenza) Canton Ticino (Svizzera Italiana)

LAZIO Roma 101,700 Mhz; Colleferro 107,500 Mhz; Rieti 101,950 Mhz; Latina Sonnino 93,500 Mhz; Frosinone 89,300 Mhz; Sora 89,400 Mhz; Cassino 89,300 Mhz; Atina 102,800 Mhz; Isola Liri 101,400 Mhz

ABRUZZO L’Aquila Valle di Roveto 92,600 Mhz

CAMPANIA Napoli 102,800 Mhz; Monte Faito 102,800 Mhz; Avellino Casalbore 96,300 Mhz; S.Angelo dei Lombardi 91,200 Mhz; Salerno Atena Lucana 88,400 Mhz; Benevento Ponte 88,800 Mhz

CALABRIA Reggio Calabria 107,700 Mhz; Melito Porto Salvo 104,300 Mhz; S. Lorenzo Superiore 101,700 Mhz; Palizzi 104,800 Mhz; Ardore Marina 88,800 Mhz; Crotone Isola Capo Rizzuto 104,900 Mhz; Caccuri 107,400 Mhz; Catanzaro Monte Pero 90,500 Mhz; Striano 106,300 Mhz; Satriano Centro 95,00 Mhz

PUGLIA Bari 91,500 Mhz; Gravina di Puglia 103,500 Mhz; Ginosa 102,300 Mhz

BASILICATA Matera 98,300 Mhz e 93,00 Mhz

SARDEGNA Cagliari 101,750 Mhz

SICILIA Catania 91,00 Mhz; Macchia di Giarre 93,800 Mhz; Praino di Milo 93,400 Mhz; Acireale 92,500 Mhz; Acireale Piano D’Api 92,800 Mhz; Messina 99,00 Mhz; S’Agata di Militello 88,250 Mhz; Naso 91,200 Mhz; Forza D’Angrò 87,500 Mhz; Trapani Erice 103,00, Salemi 98,900 Mhz; Caltanissetta Gela 104,200 Mhz; Agrigento Raffadali 98,500 Mhz; Palermo Misilmeri 99,500 Mhz.

Radio Evangelo si può ascoltare anche con iPhone e iPad scaricando l'applicazione gratui-ta su Apple Store "Radio Evangelo".

Il Suo è un aiuto sempre pronto, sicuro, certo, perché è una Sua promessa e le Sue promesse non vengono mai meno: “Poi invocami nel gior-no della distretta; io ti tire-rò fuori, e tu mi glorificherai” (Salmo 50:15).

Non è confortante questa verità?

Non è sorprendente e mera-viglioso l’interesse di Dio per ciascuno di noi?

Sempre pronto: nell’afflizio-ne, nella malattia, nei bisogni spirituali, in quelli economi-ci, nelle distrette, nelle incom-prensioni, nella solitudine, fi-nanche nella prova più diffi-cile che arriva per tutti gli uo-mini, la morte, che per colo-ro che si affidano al Vero Aiu-

to diventa l'inizio della Vita Eterna.

Allora, perché continuare orgogliosamente a tentare di farcela da soli o a cercare aiu-to negli altri?

Dio offre il Suo prezioso aiu-to, unica vera garanzia di riso-luzione a tutto; riconosciamo i nostri limiti e quelli delle per-sone in cui fino ad ora abbia-mo confidato e chiediamo il soccorso di Dio.

Scopriremo ben presto risul-tati che non credevamo pos-sibili e daremo a Lui, insieme con la nostra vita, tutta la glo-ria e l’onore!

Gennaro Chiocca

“Alzo gli occhi verso i monti… da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra” (Salmo 121:1-2)

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“Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa... fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito all'uomo di pronunciare” (II Corinzi 12:2,4).

Sarà capitato a tutti un giorno di visitare una località e apprezzarne le sue bellezze, restare ammirati davanti al fascino di un meraviglio-so tramonto oppure percorrere in entusiastica contemplazione i saloni di un museo. Ricordiamo con gioia quei momenti quando, con dovi-zia di particolari, ci affrettiamo a renderne partecipi i nostri amici descrivendo con malcelato entu-siasmo ogni particolare, affinché le immagini di quelle scene possano essere dipinte nei loro occhi. Ecco, è proprio questo il punto, Paolo si trova nel luogo che nessun tramon-to, alba, paesaggio del mondo può uguagliare in bellezza; nessuna tela o statua può paragonarsi in ma-gnificenza e splendore, eppure... il suo apprezzamento non è diretto a quello che i suoi occhi hanno ve-duto, ma riguarda quello che i suoi orecchi hanno udito. Parole ineffa-bili che la delicatezza di Paolo non gli permetteva di replicare, ma che sorpassavano la bellezza delle im-magini raccolte dalla sua mente, per giungere oltre il suo stesso cuore, il profondo della sua anima. Niente è più importante per il nostro spirito, niente è più appagante e salutare della Parola di Dio: “Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo”. (Giovanni 6:33)

Tutto il nostro essere trae benefi-cio dalla grazia e la verità racchiuse

nella Parola, così come le promesse divine in Essa contenute ci consola-no e ci danno speranza per il nostro futuro. Prima di ogni atto creativo è la Parola che ha rotto il silenzio nel principio, dando vita a tutte le cose: “Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti” (Ebrei 11:3). Così come nella pie-nezza dei tempi, quella stessa Parola è venuta tra di noi per essere luce degli uomini. Quella stessa Parola ha squarciato le tenebre nel nostro cuore, quando abbiamo deciso di dare la nostra vita a Cristo, e ha dato luce alla nostra vita.

Paolo, in tutto il suo essere, in quel momento era percorso dalla Parola di Dio che riecheggia in tutto il paradiso, in tutta la Sua grazia, larghezza, lunghezza, altezza e profondità dell'amore di Cristo; con quali termini avrebbe potuto descrivere tale bellezza? L’esperien-za di Paolo è una esperienza che molti vorrebbero fare dimenticando che ogni giorno anche noi possia-mo udire quelle parole ineffabili. La Bibbia è il nostro “paradiso in terra” che ogni momento possiamo visitare, in cui scoprire il pensiero di Cristo, esaminare la volontà del Signore, conoscere le gloriose promesse di Dio. Come un turista arricchito dalla sua esperienza, così anche noi riceveremo quella fede che fa muovere la mano di Dio in nostro favore, arricchiti nella nostra vita di parole ineffabili.

*

Parole ineffabili

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IL SOLE POTRÀ RISPLENDERE ANCORA SUL VIALE

DEL TUO TRAMONTO“Allora Giosuè parlò al Signore,

il giorno che il Signore diede gli Amorei in mano ai figli d'Israele, e disse in presenza d'Israele: «So-le, fermati su Gabaon, e tu, luna, sulla valle d'Aialon!» E il sole si fermò, e la luna rimase al suo po-sto, finché la nazione si fu vendi-cata dei suoi nemici. Questo non sta forse scritto nel libro del Giu-sto? E il sole si fermò in mezzo al cielo e non si affrettò a tramon-tare per quasi un giorno intero. E mai, né prima né poi c'è stato un giorno simile a quello, nel quale il Signore abbia esaudito la voce di un uomo; perché il Signore com-batteva per Israele. Poi Giosuè,

con tutto Israele, tornò all'ac-campamento di Ghilgal.” (Giosuè 10:7-15).

“E Isaia gli aveva risposto: «Ec-coti da parte del Signore il segno, da cui riconoscerai che il Signo-re adempirà la parola che ha pro-nunziata: Vuoi tu che l'ombra si allunghi per dieci gradini ovvero retroceda di dieci gradini?» Eze-chia rispose: «È facile che l'om-bra s'allunghi per dieci gradini. No! L'ombra retroceda piuttosto di dieci gradini!» Il profeta Isaia invocò il Signore, il quale fece re-trocedere l'ombra di dieci gradi-ni sui gradini di Acaz, sui quali era discesa” (2 Re 20.9).

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Questi fenomeni atmosferici avvennero re-almente così come sono stati descritti, ma in ciascuno di noi c’è la certezza che un altro Sole splenderà e continuerà a splendere nel-la nostra vita, disperdendo le ombre del cre-puscolo, e questo succederà quando ci af-fideremo interamente nel Signore ed il So-le della nostra vita spirituale non tramonterà mai sul nostro cammino di fede.

È noto come alcuni campioni dello sport sono ancora esuberanti, malgrado la lo-ro età, e il loro fisico anche con il passar de-gli anni conservi ancora quella forza e quella tenacia che permette loro di non arrendersi neanche di fronte all’usura del tempo.

Naturalmente è necessario molto esercizio per parecchie ore al giorno, esercizio che pe-rò deve perdurare nel tempo.

Così destano stupore quegli atleti ormai maturi che però conservano ancora forti ca-pacità e possibilità di superare anche i più giovani.

Giacomo Lauri Volpi, a 85 anni, mandò in visibilio le platee del mondo per la sua vo-ce di tenore ancora fresca e potente come lo era stata a 40 anni, e la mente di Einstein, nella sua vecchiaia, si conservava agile ed energica come quella di un giovane.

Nell’antico Testamento, Mosè, il condottie-ro di Israele, iniziò il suo pellegrinaggio ad 80 anni, conducendo il popolo di Dio per altri 40 anni, attraverso il deserto fino alle porte del-la Terra promessa.

Sembra che il Sole, che illumina i giorni del-la nostra vita e che ci dona energia e prospe-rità durante gli anni della nostra gioventù, si sia fermato su questo uomo di Dio per brilla-re ancor di più sul suo tramonto.

Il titolo dato a questa meditazione può es-sere un incoraggiamento per tutti quei ser-vitori di Dio che, dopo aver lavorato durante i loro anni di maturità, rischiano di diventare pantofolai, quando appare sulle loro teste la canizie e il loro corpo comincia ad indebolir-si, quando i loro denti non sono più saldi co-me una volta, la loro vista comincia ad offu-scarsi e le loro orecchie a indebolirsi.

Spesso si soffre di ipoacusia spirituale,

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ALTAMURA (BA), Canaledue, Altamura, Matera e dintorni, Sab. ore 18:00 Dom. ore 9:00. BAR-LETTA (BA), Tele Sveva, Parte della Puglia, Sab. ore 18:00 Dom. ore 9:00. BENEVENTO, Rete 6 Tele Cervinara, Benevento e parte di Caser-ta, Lun. ore 9:00, Merc. ore 16:30. Benevento, C.D.S. TV, Benevento, Avellino e parte di Caser-ta, Dom. ore 12:00, Ven. ore 12:30. BOLOGNA, TSM (Ex.telestudio TV), Emilia Romagna, Sab. ore 20:30. CAMPOBASSO, Tele Molise, Campo-basso e parte del Molise, Lun. ore 12:30 e 20:30. CARBONIA (CA), Tulcis TV, Sulcis e Iglesiente, tutti i giorni ore 11:30 e 19:30. CHIANCIANO Terme (SI), Tele Idea, Arezzo e Siena e parte di Perugia, Dom. ore 11:30, Mart. ore 22:30. CIVI-TAVECCHIA (RM), Tele Civitavecchia, Civitavec-chia, Tarquinia, Viterbo e S.Marinella, Lun. ore 22:30, Mart. ore 18:00, Mer. ore 15:50. CROTO-NE, RTI Radio Tele Internat, Crotone e dintorni, Lun., Mar., Gio. e Ven. ore 17:30. FAVARA (AG), Sicilia TV, Prov. Agrigento, Caltanisetta, Enna, Ragusa Giov. ore 15:00, Dom. ore 14:30. FOG-GIA, Telefoggia, Provincia di Foggia, Merc. ore 18:00, Ven. ore 10:00, Sab. ore 12:30. LECCE, Ca-nale 8, Provincia di Lecce, dal Lun. al Sab. ore 11:30, Dom. ore 12:15. MODENA, TSM (Ex. tele-studio TV), Bologna, Parma, Reggio Emilia, Sab. ore 20:30. NAPOLI, Teleoggi, Campania, Dom. ore 9:00, Sab. ore 9:10. PALERMO, TGS, Sicilia, Ven. ore 21:00. PESCARA, ATV7, Abruzzo, Dom. ore 14:00. REGGIO CALABRIA, Telereggio, Pro-vincie di Reggio Calabria e Messina, Merc. ore 18:00, Dom. ore 12:00. ROMA, Teleroma 56, La-zio, Umbria, Sab. ore 12:00. S.AGATA DI MILI-TELLO (ME), Onda Mistero TV, Prov. Messina, Palermo, Reggio Calabria, Gio. ore 23:00, Dom. ore 12:00. SALA CONSILINA (SA), Italia 2 TV, Val-lo Diano (SA), dal Lun. al Sab. ore 19:00. SCIAC-CA (AG), Teleradio Sciacca(TRS), Prov. Agrigento e Trapani, Lun. ore 15:30, Giov. 22:30. TORINO, Quartarete, Piemonte, Sab. ore 10.00. TIVOLI Tele Blu, Lun. ore 18:20, Sab. ore 12:30. VIBO VALENTIA, Rete Kalabria, Vibo, litorale Tirreni-co, Ven. ore 21:30.

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quando non si è più capaci di udire e mettere in pratica la Parola di Dio: il Sole risplenda sul viale del tuo tramonto.

Lo sconforto e la demoralizzazione che spesso germinano nelle nostre menti sono come nidia-te di scoraggiamento e di abbandono, quando le prove e le delusioni ci portano a credere che or-mai il Sole tardi a risplendere nella nostra vita.

Ora sappiamo che non soltanto il Sole della giustizia risplenderà sul nostro deserto, ma che continuerà ancora a risplendere fino alla fine dei nostri giorni, fino all’ultimo anelito di vita.

Il Sole di giustizia non si fermerà giammai sul viale del tuo tramonto.

Esso continuerà a risplendere anche nella tua vecchiaia, e fino alla fine, per darti sempre vitto-ria sul tentatore.

Perché non c’è tramonto per l’uomo di Dio. E anche l’ombra sui gradini della tua vita retro-

cederà, come avvenne al tempo del profeta Isa-ia (2 Re 20:10), per conservare durante gli anni della senilità le tue forze e la tua capacità e poter servire il Signore con zelo sempre più rinnova-to. Il calore dello Spirito Santo non si spegnerà e non si affievolirà, se resterai fedele a Colui che ti ha chiamato per servirLo e per lodarLo.

Michele Rutigliano

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Risveglio Pentecostale dal 1946 al 2000

Con il terzo CD-ROM che presenta il ventennio di pub-blicazione dal 1981 al 2000 è stato completato l archivio dei numeri di Risveglio Pentecostale pubblicati dal 1946. Numero per numero, le pagine pubblicate sono disponi-bili per la lettura a computer delle notizie sul Movimen-to Pentecostale in Italia nel corso degli anni. Per richieste telefonate allo 049.605127, o inviate un fax 049.612565 o una e mail a [email protected]

Risveglio Pentecostale è la pubblicazione organo uf-ficiale delle Chiese Cristia-ne Evangeliche Assemblee di Dio in Italia che dal 1946 mantiene vivo il legame fra-terno che contraddistingue lopera del Signore in Italia.

Cristiani Oggi è il mensi-le a carattere evangelistico e di edificazione utilizzato per raggiungere molti con il messaggio di "Tutto l'Evan-gelo".

Le pubblicazioni, ciascuna con tiratura superiore al-le 13.000 copie mensili, so-no sostenute dalle offerte di lettori che, con il proprio contributo, collaborano così alla loro diffusione. In que-sto periodo i consistenti in-crementi delle tariffe di in-vio postale ci spingono a chiedere il sostegno delle vostre offerte perché le due testate possano continuare a essere di edificazione per migliaia di persone, creden-ti e non.

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Desideriamo rendere partecipe tutta la fratellanza della gioia che il Signore ci ha concesso nel vedere altre anime toccate dal messaggio dell’Evangelo. Abbiamo avuto delle riunioni evan-gelistiche, da venerdì 25 a domenica 27 novembre 2011, pres-so l’Auditorium di Gorla Minore in occasione della gradita visita del Coro “Eden” dal Nord Europa, accompagnato dal responsa-bile e pastore Salvatore Sorce. Sono stati tre giorni meraviglio-si in cui abbiamo potuto vedere tante anime nuove, che per la prima volta ascoltavano la Parola di Dio. Gli incontri sono stai deliziati da cantici eseguiti maestrevol-mente dal coro Eden e dalle testimonianze che hanno edifica-to il nostro cuore. Domenica mattina è stata una grande festa, perché quattro anime scendere nelle acque battesimali, confes-sando e testimoniando la loro conversione a Cristo Gesù.

La Parola del Signore ci è stata ministrata dal fratello Lino Bran-cato, responsabile del Centro Kades, che ci ha esortato come credenti, a manifestare in un mondo perduto la realtà concreta di figli di Dio. Abbiamo anche avuto la gioia di ascoltare la testi-monianza del fratello Rocco Giovinazzo da Melbourne (Austra-lia) in visita nella nostra zona. Il nostro desiderio è che, mentre attendiamo il ritorno del nostro Signor Gesù, altri possano pas-sare dalla morte alla vita, dalle tenebre alla luce e convertirsi a Dio. Vi chiediamo di unirvi alle nostre preghiere, perché vi sia in questi ultimi tempi una grande raccolta, nella consapevolezza che “se l’Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edifi­catori; se l’Eterno non guarda la città, invano vegliano le guardie.”

Silvano Basile

Desidero comunicare e condividere con immensa gioia a tut-ta la fratellanza che domenica 29 Gennaio per i credenti del-la comunità di Bordighera è stata una giornata di grande gio-ia. Abbiamo svolto un culto nel quale 2 giovani sono scesi nelle acque battesimali. Per l’oc-casione è stato con noi il fra-tello Calogero Sorce pastore a Genova. Il messaggio dal-la Parola di Dio tratta dal te-sto di Luca 9:51, ha invitato ad incontrare e seguire Gesù. La Parola di Dio ha toccato i cuo-ri di ogni credente e di quan-ti erano presenti per la prima volta, costatando e gustan-do la presenza del Signore. Domenica 19 Febbraio è sta-to con noi il fratello Paolo Fal-ciano pastore a Cuorgné (TO), e insieme abbiamo offerto al Signore un culto di Santa Ce-na, ricordando la morte del Si-gnore nostro Gesù Cristo e an-nunziando il Suo ritorno. La meravigliosa la Parola del Si-gnore, con il testo di Giovanni 19:28, ci ha invitato a cercare

il Dio vivente e non il dio religioso. Ringraziamo il Signore per averci dato in seguito la gioia di avere tra noi il fratello Terry Pe-retti e sua moglie.

Luigi Amodei

EVANGELIZZAZIONI E BATTESIMI – CASTELLANZA

NOTIZIE DA BORDIGHERA (IMPERIA)

Notizie dalle nostre Comunità

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A Torre Pedrera (Rimini) il 7, l'8 e il 9 Aprile 2012 sono stati gior-ni di particolare benedizione e benessere spirituale, goduti dai partecipanti alla diciannovesima edizione del Raduno Giovanile delle Chiese Cristiane Evangeliche della zona Italia Nord-Est. In giorni in cui tanti agnelli diventano loro malgrado i protagoni-sti, il nostro Signore ha preparato una mensa abbondante, buo-na e opportuna, per cibare e nutrire gli “agnelli” del Suo gregge mediante la Sua meravigliosa Parola. Tanti, giovani e giovanis-simi, provenienti dalle varie comunità ci siamo quindi ritrova-ti per servire il Signore attraverso il culto e l’adorazione e per ri-cevere quanto da Lui accuratamente preparato. Oltre ai fratelli pastori della Zona Italia Nord Est intervenuti ed avvicendatisi a vario titolo, ospite di questo lieto evento è stato il fratello Seba-stiano Bozzon, pastore delle comunità di Civitavecchia e Ostia, il quale è stato stru-mento nelle mani del Signore per mini-strarci la Parola di Dio attraverso i vari cul-ti e lo studio biblico. Con la Sua Parola il Signore ci ha ricordato come ancora oggi Egli sia Colui desidera soddisfare il vero bi-sogno dell’uomo (Giovanni 6:24-35), Colui che battezza e fortifica i Suoi figli (Atti 1:1-8) e Colui che ricorda e ci invita a ricorda-re il Suo amore e la nostra nuova identità! (Isaia 44:12-22). Il titolo dello studio bibli-co, “Dio cerca casa” ha preso spunto dal-la domanda riportata nel capitolo 1 del vangelo di Giovanni al versetto 38 “Mae­stro … dove dimori?”. Desiderio e proget-to del Signore è sempre stato quello di di-morare con le Sue creature; Egli non si è limitato ad abitare in mezzo al Suo popo-lo ma, mediante la grazia, Egli prende di-mora nel cuore dei redenti (Giovanni 14:23

- Apocalisse 3:20). È importante considerare che il Signore desi-dera edificare la nostra vita ed allo stesso tempo fare di noi una componente del Suo edificio; io e te siamo una pietra per Lui “irrinunciabile” da collocare nella Sua dimora. Fondamentale è non solo la consapevolezza di essere una di quelle “pietre”, ma la disponibilità a lasciarci lavorare e modellare come Egli vuole.Siamo grati al Signore per questi giorni di comunione fraterna e di particolare benedizione, nei quali abbiamo visto e realizzato maggiormente la Sua opera. Dei giovani sono nati a nuova vita, tanti credenti sono stati rinvigoriti, altri battezzati con lo Spiri-to Santo; il Signore ci ha benedetti e per questo Lo ringraziamo con tutto il cuore.

Antonio Fabio Briguglio

Sia ringraziato il Signore per l’avanzamento dell’opera Sua, che meravigliosamente porta avanti, continuando a salvare, guarire e battezzare nello Spirito Santo. Ringraziamo Dio, in particola-re, per la giornata di domenica 15 aprile in cui la comunità di Vi-cenza ha potuto gioi-re per la celebrazione di un culto di battesi-mo: sei giovani han-no reso testimonian-za di aver accettato Gesù quale persona-le Salvatore e di voler-Lo servire con tutto il cuore. La predicazione della Parola di Dio, portata dal fratello Mauro Ste-vanato, pastore del-la comunità di Thiene, ha incoraggiato, esor-tato e consolato i pre-senti, fra i quali diver-

se anime che per la prima volta hanno avuto l’opportunità di ascoltare il messaggio dell’Evangelo. A Dio la gloria!

Vincenzo Specchi

XIX INCONTRO GIOVANILE DI ZONA ITALIA NORD EST

BATTESIMI A VICENZA

Notizie dalle nostre Comunità

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Notizie dalle nostre Comunità

Con gioia comunichiamo ai lettori del Risveglio Pentecostale che il 14 aprile si è tenuta una giornata di evangelizzazione nella nostra zona Italia Nord-Ovest, precisamente Torino e pro-vincia e Val D’Aosta. Da diversi anni viene organizzata questa giornata, cui partecipano di diverse chiese e gruppi. Nonostante il tempo meteorologico sfavorevole, grazie a Dio sono stati raggiunti 11 comuni dove, divisi in gruppi, abbiamo distribuito migliaia di opuscoli intitolati “Gesù ti ama”. Inoltre, laddove è stato possibile, si sono tenuti culti all’aperto. Ancora una volta si sono manifestati l’entusiasmo e il desiderio di raggiungere coloro che non conoscono il Signore. È stata una giornata sentita con la partecipazione di circa 300 credenti, più degli altri anni. Ogni anno è un appuntamento importante in quanto per noi è anche un’occasione di incontrarci tra fratelli, il punto di incontro è stato il locale di culto di Beinasco. Ringraziamo il pastore Silva-no Bianco e tutta la chiesa per l’ospitalità. La giornata di evangelizzazione si è conclusa offrendo insieme il culto al Signore presieduto dal pastore Silvano Bianco. Il messaggio della Parola di Dio è stato presentato dal fratello Angelo Ciraldo, pastore della chiesa di Piossasco, dal testo di Atti 3:1-8 nel quale Pietro e Giovanni possono simboleg-giare la chiesa in azione sotto 5 aspetti: la chiesa determi-nata ad amare, adorare e ser-vire il Signore con disciplina, consacrazione e puntualità;

la chiesa ripiena della potenza dello Spirito Santo come lo era-no Pietro e Giovanni pronti per essere usati potentemente dal Signore come veri testimoni dell’Evangelo; la chiesa impegnata nell’evangelizzazione. Lo zoppo rappresenta i bisognosi, coloro che non conoscono il Signore; la chiesa dà quello che ha, ovvero la potenza nel nome di Gesù. Pietro e Giovanni non possedevano altro; lo zoppo dopo il miracolo entrò nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. Certamente non rimarrà solo un ricordo di questa giornata e, se il Signore non ritorna, l’anno prossimo raggiungeremo altri comuni senza trascurare l’evangelizzazione individuale di ogni singola chiesa.

Michele Alba

Con un cuore grato al Signore, vogliamo rendervi partecipi della gioia che abbiamo avuto nella nostra comunità il giorno 15 aprile 2012 nel vedere scendere nelle acque battesimali 5 neofiti che hanno testimoniato pubblicamente dell’opera che il Signore ha fatto nella loro vita. Per la chiesa di Abbiate-grasso, il culto battesimale è stato doppia-mente gioioso, perchè si è svolto dopo circa un anno dalla dedicazione del locale di culto al Signore. Dio ha toccato i cuori di noi tutti attraverso la Sua meravigliosa Parola, tratta dal capitolo 3 del libro di Ruth e predicata dal fratello Amelio Fatini, pastore della comunità di Lurate Caccivio (Co). Il locale era affollato, oltre che dai fratelli di altre comunità, anche da parenti ed amici, che hanno avuto l’occa-sione di ascoltare per la prima volta il mes-saggio dell'Evangelo. E alcuni di questi, alla fine del culto, si sono soffermati per avere notizie maggiori sul nostro credo. Invitiamo tutti i fratelli a pregare per noi, affinchè

la nostra comunità possa diventare un punto di riferimento per la salvezza delle anime. Giovanni Pilla

GIORNATA DI EVANGELIZZAZIONE TORINO, PROVINCIA E VAL D’AOSTA

NOTIZIE DA BUCCINASCO (MI)

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Può una vecchia officina abbandonata torna-re a splendere? E soprattutto, può diventare un caldo ed accogliente luogo dove non si cambiano più i vetri rotti di auto e camion, ma dove si fasciano le ferite della vita, offrendo speranza e sorriso ancora? Certo che sì! La co-munità di Trento già da qualche anno, per la precisione dal 2006, ha continuato a cercare, senza mai trovarlo, un nuovo locale. Di locali, in questi anni, ne sono stati visti tanti, ma ognuno aveva qualche piccolo particolare che lo rendeva non adatto. Con i fratelli si diceva: “Quando lo troveremo, diremo a gran voce, è questo!”. Final-mente, il 27 febbraio 2011, il nostro desiderio si è realizzato. Trovato il locale, però, sono iniziate le difficoltà burocratiche, le incomprensioni, i ritardi di ogni genere, che hanno rimandato tutto al 19 luglio 2011, quando finalmente si dava inizio ai lavori. Credenti locali, da Thiene, da Verona, da San Giovanni Valdarno e da Vicenza hanno collaborato con noi per aiutarci a realizzare quanto prima il nostro sogno. Intanto, tra stanze da finire, pia-strelle da mettere, porte da montare, il 7 agosto dello scorso anno tenevamo il primo culto alla gloria del Signore. Grazie a Dio, sabato 21 aprile, nell’unico giorno di sole in mezzo ad una strana primavera fredda e piovosa, alla presenza di Dio e dei tanti convenuti dalle comunità circonvicine di Verona, Padova, Vicenza, Thiene, San Bonifacio e Bolzano, nonché da altre realtà evangeliche del Trentino abbiamo offerto il culto di dedicazione. Siamo stati onorati dalla visita del fratello A. F. Loria, ma soprattutto grati al Signore per le tante persone della città che hanno partecipato all’evento, diverse delle quali ave-vano ricevuto uno dei 10.000 volantini realizzati e distribuiti per l’occasione. Il locale non è di proprietà, ma in affitto, e risponde perfet-tamente alle diverse esigenze di una comunità sì provata nell’ultimo anno, ma tanto desiderosa di guardare avanti e di conquistare altro terreno tra quello occupato abusivamente dal

diavolo e dai suoi seguaci. Un ringraziamento va ai tanti silenziosi e spesso invisibili fratelli e sorelle della comunità che hanno alacremente lavorato fino al giorno prima della dedicazione, ad alcuni figli di credenti che hanno realizzato la pace della riconciliazione con Dio, tra una martellata ed una pennellata qua e là, ad alcuni amici che hanno voluto lavorare con noi motivati dal nostro entusiasmo, ai fratelli del Comitato di Zona Italia Nord Est che ci hanno in-coraggiato e sostenuto, ed in particolare ai pastori Gigi Borelli e Mauro Stevanato che ci hanno assistito anche dal punto di vista tecnico e progettuale nell’impresa. Approfittiamo, infine, per fare un ringraziamento speciale ad un caro fratello, non della nostra comunità, che ha donato generosamente il suo tempo, la sua azienda, il suo guadagno mancato, realizzando tutta la struttura interna del locale, non-ché il controsoffitto. Per noi della comunità di Trento, il luogo di culto dove ci rac-cogliamo non è la meta della nostra vocazione, ma una tappa: infatti il nostro locale è solo un mezzo dove edifichiamo i salva-ti ed evangelizziamo i perduti. Il Signore ci ha permesso oltre quanto era nelle nostre possibi-lità, e per questo e molto altro che farà diamo a Lui ogni lode e gloria! L’indirizzo è il seguente: Via Ezio Maccani 28/1 - 38121 Trento

Giuseppe Romanelli

Carissimi,desideriamo con tutto il no-stro cuore condividere con Voi tutti la nostra gioia nel Signore, perché domenica 22 Aprile 2012 abbiamo tenuto il quarto servizio di battesi-mi in questa chiesa in provincia di Cuneo, dove per grazia di Dio sono scesi nelle acque battesimali due neofiti, moglie e marito, che hanno testimoniato della loro preziosa fede e della loro gioia nel Signore Gesù Cristo, che ha cambiato le loro vite. In tutto questo e con umiltà diamo la gloria a Dio, che si usa di noi per compiere la Sua meravigliosa opera di salvezza dei peccatori.

Francesco Laurendi

NUOVO LOCALE DI CULTO A TRENTO

NOTIZIE DA BRA (CN)

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INCONTRO PROVINCIALE PALERMOSabato 2 giugno a Corleone (PA), Incontro Provinciale delle chiese della provincia di Pa-lermo. Ospite il fratello Felice Antonio Loria, pastore a Cac-curi (KR) e Cosenza.

INCONTRO FRATERNO MATERA E POTENZASabato 2 giugno a Metaponto

(MT), Incontro Fraterno delle province di Matera e Potenza. Ospite il fratello Pasquale Puo-polo, pastore a Foggia, via Tito Serra.

INCONTRO INTERPROVINCIALE RAGUSA-SIRACUSADomenica 3 giugno a Pozzallo (RG), presso il Teatro Comuna-le, Incontro Provinciale delle

chiese delle province di Ragu-sa e Siracusa.

RADUNO FRATERNO NORD OVESTDa venerdì 8 a domenica 10 giugno, a La Tuille (AO), IX Ra-duno Fraterno della zona Italia Nord Ovest. Ospite il fratello Felice Leveque, pastore a Grosseto.

DEDICAZIONE LOCALE DI CULTO E INCONTRO PROVINCIALE AGRIGENTOSabato 9 giugno, a Menfi (AG), Dedicazione del locale di culto e Incontro Provinciale delle chiese della provincia di Agrigento. Ospite il fratello Antonino Mancuso, pastore a Milena (CL) e Campofranco (CL).

RisveglioP E N T E C O S T A L EP E N T E C O S T A L E

Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia”Ente Morale di Culto D.P.R.5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517

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appuntamenti

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domenica 10 giugno 2012 partecipa alla

GIORNATA NAZIONALEdi preghiera

“Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia... I miei occhi saranno ormai aperti e le mie orecchie attente alla preghiera fatta in questo luogo...” (2 Cron.7:1416). I pastori delle Assemblee di Dio in Italia, sentito il bisogno di raggiungere altre zone nel nostro Paese con il messaggio di “Tutto l’Evangelo”, invitano tutte le comunità A.D.I. a consacrare domenica 10 giugno 2012 come giornata di preghiera per presentare al Signore le molte località non ancora raggiunte dalla testimonianza Evange-lica Pentecostale. Vogliamo anche pregare per la consacrazione personale, per le popolazioni colpite da guerre e calamità naturali, per l’opera di Dio in Italia, per la fratellanza che si trova in difficoltà a motivo delle mutate condizioni economiche, per le campagne di evangelizzazione, per le trasmissioni televisive e radiofoniche, per la conversione dei nostri cari, per gli Istituti di assistenza A.D.I. e per altre necessità locali.