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Rotary2030 MAGGIO 2010 N°5 Allegato a Rotary Maggio n. 5 2010. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Editoriale: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 Direzione e redazione: via Locatelli, 40 - 20121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] SOMMARIO 2 Assemblea, appuntamento a Torino 4 La “Pasionaria” dell’informazione 5 Sordevolo: dal Rotary con Passione 6 Storia: i rapporti con la Chiesa 9 Debutta il concorso Pavarotti C are Amiche e cari Amici, in questo mese di Maggio, libero da temi pre- fissati, desidero rivolgermi a Voi in maniera diretta e con quello spirito di amicizia che ha sempre contraddi- stinto i nostri incontri. Cer- tamente io ricorderò que- st’anno Rotariano, che volge al termine, con grande affet- to e gratitudine verso di Voi che mi avete offerto l’oppor- tunità di comprendere che cos’è il Rotary. È stato uno splendido viag- gio insieme, un viaggio pie- no di scoperte e con una grande autentica sorpresa: la ricchezza dei Vostri progetti e la generosità di Voi Rota- riani e dei Vostri Club. Avete fatto molto per molti: l’Università dell’Aquila, l’In- fanzia d’Abruzzo, i terremo- tati di Haiti, il progetto “Io ho quel che ho donato” per i bambini affetti da patolo- gie tumorali, il Campus di Noli per i diversamente abi- li, il Mondo della Scuola, il Progetto “Acqua per sem- pre”, l’aiuto per l’eradicazio- ne della polio, per l’alfabe- tizzazione, per le risorse idri- che, la lotta contro la fame, la povertà e la malattia, l’im- pegno a pubblicizzare il Ro- tary e una messe incredibile di service che ogni Club ha realizzato singolarmente, ma sempre più spesso con altri Club. Con grande soddisfazione ho notato che il messaggio “lavorare insieme” è stato re- cepito da molti Club. È cer- tamente questa la via da percorrere ed è una via che può portare i Club a fare in- sieme azioni sempre più grandi e più utili verso tanta parte del mondo che ancora oggi ha bisogno di un aiuto, ma vorrei dire di un “dono” offerto ponendo il servire al di sopra del proprio interes- se personale. Nel mese di maggio avremo un’occasione speciale per stare insieme, per ricordare ciò che abbiamo fatto e per consegnare a chi verrà dopo di noi il nostro lavoro, il no- stro sorriso e il nostro augu- rio di continuare a costruire un futuro sempre più gran- de per il nostro Rotary. L’oc- casione a cui mi riferisco è l’evento del XXXIII Con- gresso Distrettuale che, co- me sapete, si terrà nel Palaz- zo Ducale di Genova il 29 e 30 di maggio. Il Congresso rappresenta un momento fondamentale, un momento nel quale riper- correremo i passaggi salienti, le emozioni e i risultati di un anno dei nostri Club e quindi del nostro Distretto. Rivivremo, attraverso le im- magini, gli importanti servi- ce che singolarmente ed in- sieme avete realizzato. Il tema del nostro Congres- so “Quale Futuro per i Gio- vani?” è in linea con il tema del nostro Presidente Inter- nazionale John Kenny “Il Futuro del Rotary è nelle Vostre Mani”. Il Futuro sarà certamente nelle nostre mani se noi sa- remo capaci di dare ai Gio- vani l’aiuto necessario per- ché essi possano affrontare le nuove sfide di questo ter- zo millennio, resi più forti dalla consapevolezza che il Futuro per il quale abbiamo lavorato e lavoriamo è stato ed è rivolto a loro. In questo momento, ricor- dando con grande piacere i nostri incontri, sempre pieni di amicizia, di entusiasmo e di generosità, è grande la mia attesa di incontrarvi in questa occasione che con- clude un anno di importan- te e magnifico lavoro insie- me, ma che non conclude la splendida amicizia che ab- biamo costruito. Vi attendo numerosi e vi in- vito a coinvolgere i giovani Rotariani, Rotaractiani, In- teractiani ed i Vostri Figli. Con grande affetto LETTERA DI MAGGIO INVESTIGAZIONI GENOVA Via Cesarea, 2/2 - 16121 Tel. 010 540817 - 010 5953812 CUNEO Vicolo 4 Martiri, 1/b 12100 - Tel. 0171 601442 www.marlowe.it INVESTIGAZIONI GENOVA Via Cesarea, 2/2 - 16121 Tel. 010 540817 - 010 5953812 CUNEO Vicolo 4 Martiri, 1/b 12100 - Tel. 0171 601442 www.marlowe.it segue a pag. 3 Giovanni Vagnone di Trofarello e Celle, Rappresentante Distrettuale Rotaract We are the BESP, service dalla parte dei bambini Il Distretto Rotaract 2030 ha vinto il premio europeo I l sogno di chi fa informa- zione è quello di poter co- municare sempre buone notizie ma, purtroppo, ciò ac- cade molto di rado, a dispetto di desideri e speranze. Per questo, a maggior ragione, è un’immensa gioia nonché un grande orgoglio quando capita l’occasione di poterne dare ad- dirittura una grandiosa. Il Distretto Rotaract 2030 ha vinto il primo premio ai “Best European Service Project Awards”, il più prestigioso ri- conoscimento rotaractiano a livello europeo sui service in atto nell’anno sociale 2009/2010, sbaragliando la tenace concorrenza dei turchi del Rotaract Club di Istanbul - Galatasaray e degli olandesi del Rotaract Club Amersfoort, rispettivamente secondi e terzi classificati. È la prima volta in assoluto nella storia del Rotaract che il premio approda in Italia, ed è stato proprio il nostro Distret- to ad aggiudicarsi non solo un plauso di rilievo internaziona- le, ma una vera e propria “me- daglia d’oro”. Tutto in forza del progetto portato avanti con la onlus “Giù le mani dai bambini” nella categoria di ri- ferimento “children aid pro- ject”: il service, di cui il nostro Rappresentante Distrettuale, Giovanni Vagnone di Trofarel- lo e Celle, è sempre stato il massimo fautore, si sviluppa in una campagna di sensibiliz- zazione sul consenso informa- to e sulla farmacovigilanza re- lativa alla tematica degli psico- farmaci somministrati in età pediatrica. Un obiettivo di enorme porta- ta, perseguito con impegno in- defesso da RD e Distretto at- traverso incontri, discussioni sulla tematica, formazione di educatori, professionisti in campo medico e informazione ai genitori. Il fine perseguito è quello di diffondere il più pos- sibile un messaggio importan- te per la nostra generazione: crescere responsabilmente i fi- gli senza cercare scorciatoie, ascoltandoli ed affrontando i problemi con loro e non cer- cando terapie rapide per sin- dromi come l’ADHD, in mol- ti casi più “mode” che patolo- gie. La premiazione si è tenuta a Varsavia, durante l’Euco, il congresso annuale dell’ERIC, European Rotaract Informa- tion Center, questo primo di maggio, ma il grande lavoro del Distretto Rotaract 2030 non si fermerà con gli applausi e gli allori europei. Il service, infatti proseguirà fino alla fine dell’anno sociale, attraverso la raccolta fondi distrettuale a cui partecipano tutti i Club Rotaract di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Principato di Monaco. Insomma, il traguar- do per la realizzazione della campagna è ancora da rag- giungere ma, grazie al primo premio BESP, la commissione APIN, presieduta da Riccardo Cennamo, e la commissione azione internazionale, presie- duta da Marta Ludovici, e po- tenziata da Filippo Ogno, no- stro delegato all’Eric, hanno già ottenuto, insieme ad ogni singolo socio del nostro di- stretto, una grandissima sod- disfazione. Grazie di cuore, Giovanni. E grazie di cuore a tutti quanti voi. Luca Pautasso Direttore de “Il Quadrifoglio” L ’appuntamento è sabato mattina: 29 maggio. Al- le 8 in punto comincia la registrazione dei partecipan- ti al trentatreesimo congresso del Distretto 2030. Alle 9 è previsto il saluto del sindaco di Genova e della autorità cittadi- ne: alle 9 e trenta il Governa- tore Alessandro Pastorini apre ufficialmente i lavori di un congresso interamente proiet- tato verso il futuro, che vuole affrontare con pragmatismo e spirito di servizio rotariano il futuro dei giovani. La location è la prestigiosa sede del Palazzo Ducale, simbolo della potenza marinara ed economica della città superba. Anche con que- sta scelta il governatore ha vo- luto valorizzare il territorio del Distretto 2030: la lunga mar- cia, durata quasi un anno, di Alessandro Pastorini è, infatti, partita dalle montagne bianche di neve della Val d’Aosta con il Siag, nella magnifica cornice del Castello di Bard; è prose- guita con il Sipe nelle verdi e incantate colline piemontesi del Gavi. L’assemblea, che ha registrato il tutto esaurito, si è svolta a Saint Vincent. È stata poi la volta delle location nelle residenze sabaude del Piemon- te, il Castello di Racconigi per il seminario sulla leadership e la regale cornice di Venaria, la Versailles d’Italia, per il conve- gno sulla Rotary Foundation. Il Congresso nella sala del Maggior Consiglio al Palazzo Ducale di Genova chiude un anno di impegno per la valo- rizzazione del territorio di Li- guria, Piemonte e Val d’Aosta, dove 87 Rotary Club e 5.200 soci vivono e lavorano e di ser- vizio per la comunità interna- zionale. La parola d’ordine che lancia ora Pastorini è non mancare: al Congresso sono chiamati a partecipare tutti i rotariani. Essere presenti signi- fica voler costruire un futuro migliore, di pace e solidarietà in un mondo libero da fame e malattie, in un mondo libero dalla piaga dell’analfabetismo. Un mondo dove i giovani sa- ranno protagonisti, grazie alla fatica dei rotariani, che si sono riconosciuti nel motto: il futu- ro è nelle nostre mani. Sabato 29 maggio al palazzo Ducale di Genova Il Congresso celebra un anno dedicato a un futuro migliore Una suggestiva immagine del Palazzo Ducale vista da Piazza De Ferrari nel centro di Genova Che splendido viaggio al servizio dei giovani Rotary2030_5.qxd:Layout 1 30-04-2010 8:24 Pagina 1

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Rotary2030MAGGIO 2010 N°5

Allegato a Rotary Maggio n. 5 2010. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 ■ Dir. Editoriale: Andrea Pernice ■Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 ■ Direzione e redazione: via Locatelli, 40 - 20121 Bergamo ■

Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri ■ E-mail: [email protected]

SOMMARIO

2 Assemblea, appuntamento a Torino

4 La “Pasionaria” dell’informazione

5 Sordevolo: dal Rotary con Passione

6 Storia: i rapporti con la Chiesa

9 Debutta il concorso Pavarotti

C are Amiche e cariAmici,in questo mese di

Maggio, libero da temi pre-fissati, desidero rivolgermi aVoi in maniera diretta e conquello spirito di amiciziache ha sempre contraddi-stinto i nostri incontri. Cer-tamente io ricorderò que-st’anno Rotariano, che volgeal termine, con grande affet-to e gratitudine verso di Voiche mi avete offerto l’oppor-tunità di comprendere checos’è il Rotary. È stato uno splendido viag-gio insieme, un viaggio pie-no di scoperte e con unagrande autentica sorpresa: laricchezza dei Vostri progettie la generosità di Voi Rota-riani e dei Vostri Club.Avete fatto molto per molti:l’Università dell’Aquila, l’In-fanzia d’Abruzzo, i terremo-tati di Haiti, il progetto “Ioho quel che ho donato” peri bambini affetti da patolo-gie tumorali, il Campus diNoli per i diversamente abi-li, il Mondo della Scuola, ilProgetto “Acqua per sem-pre”, l’aiuto per l’eradicazio-ne della polio, per l’alfabe-tizzazione, per le risorse idri-che, la lotta contro la fame,la povertà e la malattia, l’im-pegno a pubblicizzare il Ro-tary e una messe incredibiledi service che ogni Club harealizzato singolarmente, masempre più spesso con altriClub.Con grande soddisfazioneho notato che il messaggio“lavorare insieme” è stato re-cepito da molti Club. È cer-tamente questa la via dapercorrere ed è una via chepuò portare i Club a fare in-sieme azioni sempre piùgrandi e più utili verso tantaparte del mondo che ancoraoggi ha bisogno di un aiuto,ma vorrei dire di un “dono”offerto ponendo il servire aldi sopra del proprio interes-se personale.Nel mese di maggio avremoun’occasione speciale perstare insieme, per ricordare

ciò che abbiamo fatto e perconsegnare a chi verrà dopodi noi il nostro lavoro, il no-stro sorriso e il nostro augu-rio di continuare a costruireun futuro sempre più gran-de per il nostro Rotary. L’oc-casione a cui mi riferisco èl’evento del XXXIII Con-gresso Distrettuale che, co-me sapete, si terrà nel Palaz-zo Ducale di Genova il 29 e30 di maggio.Il Congresso rappresenta unmomento fondamentale, unmomento nel quale riper-correremo i passaggi salienti,le emozioni e i risultati diun anno dei nostri Club equindi del nostro Distretto.Rivivremo, attraverso le im-magini, gli importanti servi-ce che singolarmente ed in-sieme avete realizzato.Il tema del nostro Congres-so “Quale Futuro per i Gio-vani?” è in linea con il temadel nostro Presidente Inter-nazionale John Kenny “IlFuturo del Rotary è nelleVostre Mani”.Il Futuro sarà certamentenelle nostre mani se noi sa-remo capaci di dare ai Gio-vani l’aiuto necessario per-ché essi possano affrontarele nuove sfide di questo ter-zo millennio, resi più fortidalla consapevolezza che ilFuturo per il quale abbiamolavorato e lavoriamo è statoed è rivolto a loro.In questo momento, ricor-dando con grande piacere inostri incontri, sempre pienidi amicizia, di entusiasmo edi generosità, è grande lamia attesa di incontrarvi inquesta occasione che con-clude un anno di importan-te e magnifico lavoro insie-me, ma che non conclude lasplendida amicizia che ab-biamo costruito.Vi attendo numerosi e vi in-vito a coinvolgere i giovaniRotariani, Rotaractiani, In-teractiani ed i Vostri Figli.Con grande affetto

LETTERA DI MAGGIO

INVESTIGAZIONI

GENOVAVia Cesarea, 2/2 - 16121

Tel. 010 540817 - 010 5953812CUNEO

Vicolo 4 Martiri, 1/b12100 - Tel. 0171 601442

www.marlowe.it

INVESTIGAZIONI

GENOVAVia Cesarea, 2/2 - 16121

Tel. 010 540817 - 010 5953812CUNEO

Vicolo 4 Martiri, 1/b12100 - Tel. 0171 601442

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segue a pag. 3

Giovanni Vagnone di Trofarelloe Celle, RappresentanteDistrettuale Rotaract

We are the BESP, service dalla parte dei bambini

Il Distretto Rotaract 2030ha vinto il premio europeo

Il sogno di chi fa informa-zione è quello di poter co-municare sempre buone

notizie ma, purtroppo, ciò ac-cade molto di rado, a dispettodi desideri e speranze. Perquesto, a maggior ragione, èun’immensa gioia nonché ungrande orgoglio quando capital’occasione di poterne dare ad-dirittura una grandiosa. Il Distretto Rotaract 2030 havinto il primo premio ai “BestEuropean Service ProjectAwards”, il più prestigioso ri-conoscimento rotaractiano alivello europeo sui service inatto nell’anno sociale2009/2010, sbaragliando latenace concorrenza dei turchidel Rotaract Club di Istanbul- Galatasaray e degli olandesidel Rotaract Club Amersfoort,rispettivamente secondi e terziclassificati. È la prima volta in assolutonella storia del Rotaract che ilpremio approda in Italia, ed èstato proprio il nostro Distret-to ad aggiudicarsi non solo unplauso di rilievo internaziona-le, ma una vera e propria “me-daglia d’oro”. Tutto in forzadel progetto portato avanticon la onlus “Giù le mani daibambini” nella categoria di ri-ferimento “children aid pro-ject”: il service, di cui il nostroRappresentante Distrettuale,Giovanni Vagnone di Trofarel-

lo e Celle, è sempre stato ilmassimo fautore, si sviluppain una campagna di sensibiliz-zazione sul consenso informa-to e sulla farmacovigilanza re-lativa alla tematica degli psico-farmaci somministrati in etàpediatrica. Un obiettivo di enorme porta-ta, perseguito con impegno in-defesso da RD e Distretto at-traverso incontri, discussionisulla tematica, formazione dieducatori, professionisti incampo medico e informazioneai genitori. Il fine perseguito èquello di diffondere il più pos-sibile un messaggio importan-te per la nostra generazione:crescere responsabilmente i fi-gli senza cercare scorciatoie,ascoltandoli ed affrontando iproblemi con loro e non cer-cando terapie rapide per sin-dromi come l’ADHD, in mol-ti casi più “mode” che patolo-gie. La premiazione si è tenuta aVarsavia, durante l’Euco, ilcongresso annuale dell’ERIC,European Rotaract Informa-tion Center, questo primo dimaggio, ma il grande lavorodel Distretto Rotaract 2030non si fermerà con gli applausie gli allori europei. Il service,infatti proseguirà fino alla finedell’anno sociale, attraverso laraccolta fondi distrettuale acui partecipano tutti i Club

Rotaract di Piemonte, Liguria,Valle d’Aosta e Principato diMonaco. Insomma, il traguar-do per la realizzazione dellacampagna è ancora da rag-giungere ma, grazie al primopremio BESP, la commissioneAPIN, presieduta da RiccardoCennamo, e la commissioneazione internazionale, presie-duta da Marta Ludovici, e po-tenziata da Filippo Ogno, no-stro delegato all’Eric, hannogià ottenuto, insieme ad ognisingolo socio del nostro di-stretto, una grandissima sod-disfazione. Grazie di cuore,Giovanni. E grazie di cuore atutti quanti voi.

Luca PautassoDirettore de “Il Quadrifoglio”

L’appuntamento è sabatomattina: 29 maggio. Al-le 8 in punto comincia

la registrazione dei partecipan-ti al trentatreesimo congressodel Distretto 2030. Alle 9 èprevisto il saluto del sindaco diGenova e della autorità cittadi-ne: alle 9 e trenta il Governa-tore Alessandro Pastorini apreufficialmente i lavori di uncongresso interamente proiet-tato verso il futuro, che vuoleaffrontare con pragmatismo espirito di servizio rotariano ilfuturo dei giovani. La locationè la prestigiosa sede del PalazzoDucale, simbolo della potenzamarinara ed economica dellacittà superba. Anche con que-sta scelta il governatore ha vo-luto valorizzare il territorio delDistretto 2030: la lunga mar-cia, durata quasi un anno, diAlessandro Pastorini è, infatti,

partita dalle montagne bianchedi neve della Val d’Aosta con ilSiag, nella magnifica cornicedel Castello di Bard; è prose-guita con il Sipe nelle verdi eincantate colline piemontesidel Gavi. L’assemblea, che haregistrato il tutto esaurito, si è

svolta a Saint Vincent. È statapoi la volta delle location nelleresidenze sabaude del Piemon-te, il Castello di Racconigi peril seminario sulla leadership ela regale cornice di Venaria, laVersailles d’Italia, per il conve-gno sulla Rotary Foundation.

Il Congresso nella sala delMaggior Consiglio al PalazzoDucale di Genova chiude unanno di impegno per la valo-rizzazione del territorio di Li-guria, Piemonte e Val d’Aosta,dove 87 Rotary Club e 5.200soci vivono e lavorano e di ser-vizio per la comunità interna-zionale. La parola d’ordine chelancia ora Pastorini è nonmancare: al Congresso sonochiamati a partecipare tutti irotariani. Essere presenti signi-fica voler costruire un futuromigliore, di pace e solidarietàin un mondo libero da fame emalattie, in un mondo liberodalla piaga dell’analfabetismo.Un mondo dove i giovani sa-ranno protagonisti, grazie allafatica dei rotariani, che si sonoriconosciuti nel motto: il futu-ro è nelle nostre mani.

Sabato 29 maggio al palazzo Ducale di Genova

Il Congresso celebra un annodedicato a un futuro migliore

Una suggestiva immagine del Palazzo Ducalevista da Piazza De Ferrari nel centro di Genova

Che splendidoviaggioal serviziodei giovani

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Patto di collaborazionetra Distretto e scuola

Anna Maria Dominici, direttore ge-nerale dell’Ufficio scolastico regio-nale per la Liguria, (al centro nella

foto), ha firmato con il governatore del Di-stretto 2030, Alessandro Pastorini, e il Pre-sidente della Commissione distrettualeMondo della Scuola, Alfredo Cammara,un importante patto di collaborazione traRotary e scuola. Il protocollo prevede con-corsi, borse di studio e tutte le iniziativenecessarie e utili per aiutare i giovani a cre-scere, costruire il loro futuro e realizzare iloro sogni. Il Rotary diventerà un preziosocompagno di classe, che sarà a fianco deigiovani nei momenti più importanti dellavita scolastica. Il progetto di collaborazione, che è statorealizzato anche in Piemonte, rientra nellacampagna dell’alfabetizzazione e accompa-gna le nuove generazioni dai primi annidella scuola dell’obbligo, alla laurea uni-versitaria e fino alle scelte professionali. L’iniziativa, infatti, prevede anche il servicedel tutorato universitario e l’erogazione diborse di studio per avvicinare sempre dipiù il mondo della scuola al mondo del la-voro.

Giorgi, inviatodi John Kenny:“Un temadi grande attualità”

«Il Tema del XXXIII Congresso delDistretto 2030 individuato dalGovernatore Alessandro Pastorini

“Quale Futuro per i Giovani?”, di estre-ma attualità e di notevole impatto emozio-nale, vuole senz’altro dare in un certo qualmodo una risposta concreta all’esortazionedel Presidente del R.I., John Kenny, con ilsuo stimolante motto “Il Futuro del Rota-ry è nelle vostre mani”, tale da intenderein chiave di riferimento ad un Futuro delRotary attraverso una particolare attenzio-ne ai Giovani, perché, ne siamo tutti con-vinti, un migliore futuro del Rotary dipen-de da quello che i giovani e le nuove gene-razioni di Rotariani ne vorranno fare». IlPDG Giuseppe Giorgi, rappresenta alCongresso di Genova il Presidente Interna-zionale, ed è entusiasta del tema scelta daPastorini.«Oggi - dice ancora Giorgi - abbiamo da-vanti a noi una moltitudine di giovani,preparati e motivati, con i quali dobbiamoassolutamente condividere i nostri valori egli obiettivi rotariani, oltre l’impegno versoil bene comune, se vogliamo che da questoesercito possano uscire i dirigenti di doma-ni, i nostri eredi naturali, l’elemento vitalecon il quale costruire il “Futuro del Rota-ry”. Per questo attendiamo con grande at-tenzione dalla Tavola Rotonda, prevista dalprogramma congressuale e coordinata dalDirector Eletto Elio Cerini, suggerimenti econferme alle nostre speranze».

IL CONGRESSO

Il Governatore eletto Gianni Montalenti

Mancano solo poche settimane al-l’apertura della Convention diMontréal, l’appuntamento rotaria-

no più importante dell’anno 2009-2010.La domanda che ogni rotariano dovrebbe porsiè: sono pronto a partecipare per essere presen-te a questa manifestazione che rinnova, annodopo anno, l’entusiasmo di far parte del Rota-ry International?Non è una domanda retorica, perché l’essenzadi essere rotariano è anche la partecipazione algrande meeting che riunisce ogni anno decinedi migliaia di Soci provenienti da tutto ilmondo, in cui non distingui più (quando tituffi nella folla multicolore e nella sua simpati-ca babele di lingue, costumi ed abitudini) sesei a Chicago o a Copenhagen, a Brisbane o aTokyo.Quest’anno, fra l’altro, l’evento è importante:dopo la Convention del primo centenario delRotary (tenutasi a Chicago) e dopo la 100°Convention (tenutasi a Birmingham) que-st’anno si celebra il 100° anniversario del Ro-tary in Canada!Il Distretto ha anche quest’anno organizzatoun viaggio, per consentire al maggior numerodi Soci di poter essere presenti all’evento e,con l’occasione, di visitare uno dei paesi piùaffascinanti del mondo, il Canada.La Commissione “Montréal 2010”, dopo aver

vagliato varie proposte, ha scelto quella che haottenuto una larga adesione preventiva da par-te dei suoi componenti, e che prevede una set-timana circa di visita alle più significative loca-lità del Québec prima di immergersi nell’at-mosfera rotariana di Montreal.Un viaggio che consente di assaporare gliaspetti più genuini della regione e di averecontatti in itinere con Rotary Club locali incorso di definizione.Partecipare è molto importante per poter vive-re la vera essenza della nostra associazione, chenon per nulla si chiama Rotary International:l’internazionalità.Partecipare nel gruppo del distretto 2030 èmolto importante per rinsaldare rapporti diamicizia con Soci di altri Club ed instaurarnedi nuovi.Le modalità di iscrizione al viaggio e di iscri-zione alla Convention sono già state illustratein varie comunicazioni del Governatore ai Pre-sidenti dei Club.Ricordo solo che chi avesse intenzione di iscri-versi dovrebbe farlo al più presto, sia per poteravere la certezza di ottenere una sistemazionealberghiera ottimale (il Distretto ha riservatouna ventina di camere nel prestigioso MarriottHotel) sia per poter far parte del gruppo orga-nizzato.Ricordo infine che chi non potesse assentarsidal lavoro per un periodo di 12 giorni comeprevisto dal programma, può partecipare conun “programma breve” che prevede la partenzail giovedì 17 giugno o venerdì 18 giugno e ilrientro il martedì 22 o mercoledì 23, concen-trandosi così solo sul “cuore” della Conven-tion.Per ogni necessità di chiarimenti, dettagli oesigenze personali, potete contattarmi in ognim omento ai recapiti abituali: 011841103 -3356912075 - [email protected].“Au revoir à Montreal!”.

Gianluigi De Marchi

Parola d’ordine: l’importante è partecipare

I Rotariani di tutto il mondo a Montrealper la Convention internazionale

In volo il 17 giugno sul fiume

Vista di Montréal

Il motto di Ray Klingin-smith, Presidente elettodel Rotary International,

“Impegniamoci nelle comuni-tà. Uniamo i continenti”, “ri-specchia al meglio chi siamo eche cosa facciamo come Rota-riani. Siamo un’organizzazioneunica e autorevole, indubbia-mente una delle migliori almondo”. Sono parole che indicano conprecisione le cose che sappia-mo fare meglio, che sottoli-neano i nostri successi e l’au-torevolezza della nostra orga-nizzazione capace di unire lepersone di buona volontà ditutti i continenti, con l’obiet-tivo ambizioso di rendere ilmondo migliore.È un invito ad operare ancorae sempre da rotariani, è l’invi-to a fissare sulla nostra agendal’appuntamento dell’8 maggioa Torino: la prima occasioneper partecipare al progetto dirilancio del nostro Rotary, cheogni anno, si rinnova per ri-

prendere vigore.Mancare all’Assemblea Di-strettuale, all’appuntamentocon il Governatore elettoGianni Montalenti, è sceglieredi non partecipare.Il programma della giornataprende l’avvio da questo invi-to, per passare poi all’esamedelle risorse disponibili: i rota-riani con la loro leadership, lenuove generazioni con il loropatrimonio di risorse, il nostro

rapporto con la comunità lo-cale e il principio di amiciziauniversale.

Enrico Mastrobuono

IL PROGRAMMAL’Assemblea Distrettuale di sa-bato 8 maggio si svolge all’Au-ditorium “Arturo Toscanini”Rai, Radio Televisione Italia-na, con accesso da via Rossini.Nel box a fianco il programmadell’intera giornata rotariana:

Assemblea Distrettuale a Torino sabato 8 maggio nell’Auditorium Rai

Montalenti: impegniamocinelle comunità e uniamo i continenti

- 9.45 Registrazione partecipanti- Saluto del Presidente del Rotary Club Tori-

no Pierluigi Baima Bollone- Saluto del Governatore Alessandro Pastorini- Saluto del Governatore Nominato Antonio

Strumia- Impegniamoci nelle Comunità, Uniamo i

Continenti- Gianni Montalenti - Governatore 2010 -

2011- Le Nuove Generazioni: Patrimonio del Ro-

tary Giancarlo Bassi - Governatore 2007-08 Distretto 2070- Leadership Rotariana: Motivare gli Indiffe-

renti Andrea Oddi - Governatore 2007-08Distretto 2040

- Ruolo del Rotary nella Società di oggi- Adele Maiello - Rotary Club Genova Est- Approvazione Bilancio preventivo 2010-

2011- Ernesto Ramojno - Tesoriere Distrettuale- 13.00 Buffet Giardini Reali- 15.30 Sindone 2010- Pier Luigi Baima Bollone - Rotary Club To-

rino- 16.30 Ostensione della Sindone - Visita Ro-

tariana

L’emozionante “whalewatching” il 14 giugno

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Per organizzare al meglio il trentatreesimo Congresso Distrettuale,il governatore Alessandro Pastorini ha schierato in campo uncampione del Diritto. Infatti nella cabina di regìa del Congresso

che si apre la mattina di sabato 29 maggio a Genova, nella prestigiosasede di Palazzo Ducale, simbolo secolare dell’antica potenza economica e marinara della cittàSuperba, c’è l’avvocato Francesco Illuzzi (nella foto). Past Presidente del RC Genova SudOvest, principe del foro, super-esperto di diritto fiscale e tributario, l’avvocato Francesco Illuz-zi è stato chiamato da Alessandro Pastorini a presiedere la Commissione distrettuale per ilCongresso, di cui, come organizzazione, fanno parte gli undici Presidenti dei RC di Genova ePortofino e Luigi De Concilio, come responsabile dell’immagine. Regista attento, abile e intel-ligente Illuzzi, con vera pazienza certosina e scrupolosa ricerca della perfezione, ha seguito ogniistante della complessa preparazione senza trascurare il minimo dettaglio, per garantire il suc-cesso dell’importante appuntamento rotariano.

XXXIII Congresso Distrettuale

“Quale Futuro per i Giovani?”Videoconferenza all’indirizzo:http://conferenze.rotary-2030.it

Sabato 29 maggio 201008.00-09.15 Registrazione dei Partecipanti09.30 Sala del Maggior Consiglio - Sala del Minor Consiglio

Onore alle bandiere. Indirizzi di saluto:Francesco Tomasinelli - Presidente Rotary Club Genova - Autorità

09.50 Apertura dei Lavori - Tema CongressualeDG Alessandro Pastorini

10.10 Saluto e prima allocuzione del Rappresentante del Presidente InternazionalePDG Giuseppe Giorgi - Rappresentante del Presidente Internazionale

11.00 Tavola Rotonda“Quale Futuro per i Giovani?”La Famiglia - la Scuola - il Lavoro - l’Economia - il RotaryCoordinatore: PDG Elio Cerini - Board Director 2010-2012SE Mons. Alberto Maria Careggio - Vescovo di VentimigliaProf. Ing. Francesco Profumo - Rettore Politecnico di TorinoDott. Giovanni Calvini - Presidente Confindustria GenovaDott. Angelo Benessia - Presidente Compagnia di San PaoloIng. Carlo Michelotti PDG - Training Leader Rotary International

13.30 Munizioniere - Colazione di lavoro 15.30 Loggiato Minore

I Service dei Club - Sessione PosterI Club del Distretto 2030

16.00 Sala del Maggior Consiglio - Sala del Minor ConsiglioIl Service del Distretto 2030: “Io ho quel che ho donato”I Direttori dell’Onco-Ematologia Pediatrica:Prof. Giorgio Dini - Istituto Giannina Gaslini di GenovaDott.ssa Franca Fagioli - Ospedale Infantile Regina Margherita di TorinoIl Service dei Distretti Italiani: Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila e Infanzia d’AbruzzoDG Ferruccio Squarcia - Distretto 2090SGS: Il Distretto 2030 accoglie il Distretto 1100 del Regno UnitoBartolomeo Berello - Coordinatore Sottocommissione SGS

17.30 “Mondo della Scuola”Alfredo Cammara - Coordinatore Sottocommissione Mondo della Scuola

17.45 “Acqua per sempre”Alessandro Russo Frattasi - Coordinatore Sottocommissione Protezione dell’Ambiente

18.00 Rotary Campus 2010 Gianni Scrinzo18.15 Presentazione Futuri Governatori ed RD18.30 Conclusioni e chiusura della prima giornata del Convegno DG Alessandro Pastorini20.30 Villa Spinola (Via Filippo Corridoni 5) Cena di Gala

Domenica 30 maggio 201008.00-09.50 Registrazione dei Partecipanti09.00 Chiesa di San Matteo (Piazza San Matteo) Funzione religiosa10.00 Sala del Maggior Consiglio - Sala del Minor Consiglio

Il Consiglio di Legislazione (COL) 2010: flash su novità e curiositàPDG Gino Montalcini

10.15 Presentazione del bilancio consuntivo Anno 2008-2009: PDG Ermanno Bassi10.40 Fondo di Solidarietà: PDG Giuseppe Capone10.50 Fondo per gli Studi Storici del Rotary: PDG Giuseppe Viale11.30 Seconda Allocuzione del Rappresentante del Presidente Internazionale

PDG Giuseppe Giorgi - Rappresentante del Presidente Internazionale12.00 Consegna delle P.H.F. e degli Attestati13.00 Chiusura del Congresso

DG Alessandro Pastorini13.30 Munizioniere - Colazione dell’Arrivederci

Programma AccompagnatoriSabato 29 maggio 201008.00-09.15 Registrazione dei Partecipanti09.30 Sala del Maggior Consiglio - Sala del Minor Consiglio

Onore alle bandiere. Indirizzi di saluto:Francesco Tomasinelli - Presidente Rotary Club Genova - Autorità

09.50 Genova medievale13.00 Palazzo Doria - Circolo Artistico Tunnel - Pranzo 15.00 Genova dal mare - Genova rinascimentale e barocca20.30 Villa Spinola (Via Filippo Corridoni 5) Cena di Gala

Domenica 30 maggio 201008.00-09.50 Registrazione dei Partecipanti09.00 Chiesa di San Matteo (Piazza San Matteo) Funzione religiosa09.45 Interni genovesi12.00 Sala del Maggior Consiglio - Sala del Minor Consiglio Consegna delle P.H.F. e degli Attestati13.00 Chiusura del Congresso DG Alessandro Pastorini13.30 Munizioniere - Colazione dell’Arrivederci

L’emozione e l’orgoglioper i risultati raggiunti,cancellano la fatica di

un anno intero di lavoro rota-riano. Il Governatore Alessan-dro Pastorini riassume così ivalori fondamentali del Rotaryche hanno contraddistinto ilsuo lavoro cominciato il pri-mo luglio dell’anno scorso: ilservire, l’amicizia rotariana, ladiversità, l’integrità e la leader-ship.“Il servire, spiega, perché ‘Ser-vire al di sopra di ogni interes-se personale’ è il motto e la ra-gion d’essere della nostra orga-nizzazione”. “L’amicizia rota-riana - continua Pastorini -perché su di essa è stato fon-dato il Rotary; essa rappresen-

ta un elemento fondamentaleoggi quanto nel 1905. Il Rota-ry sopravviverà soltanto se isuoi soci parteciperanno, conentusiasmo, alle riunioni deiClub e agli eventi rotariani”.“La diversità - aggiunge - per-ché rappresenta per noi unpunto di forza. L’integrità per-ché se c’è una caratteristicache riassume l’essenza del Ro-tary è il raggiungimento di ri-gorosi standard etici negli affa-ri e nella vita privata; la digni-tà e l’onestà dei Rotariani deverispecchiarsi nelle scelte quoti-diane personali e professionali.Ciò deve avvenire a livellouniversale da parte di tutti iSoci perché come basta un at-timo per distruggere una repu-

tazione guadagnata nel corsodi una vita, così il nome delRotary può essere distruttodalle azioni di pochi. La lea-dership, infine, perché, comeaveva fatto notare WinstonChurchill, la responsabilità è ilprezzo della grandezza. E la re-sponsabilità del Rotary spettaa noi perché, come dice il no-stro Presidente John Kenny: Ilfuturo del Rotary è nelle vo-stre mani. Questa grande re-sponsabilità l’abbiamo vissutainsieme”.Il Congresso è l’occasione pertrarre il bilancio di un anno diimpegno proiettato verso ilservizio degli altri. Un annorivolto in particolare ai giova-ni. Infatti il congresso distret-

tuale, che si svolge a Genova,sabato e domenica 29 e 30maggio ha i giovani come pro-tagonisti. Il Rotary Internatio-nal, spiega il governatore Pa-storini dedica un mese, quellodi settembre, alle Nuove Ge-nerazioni a testimonianza del-la particolare attenzione versoi giovani. Inoltre il Presidenteinternazionale John Kenny,intitolando il tema del suo an-no rotariano: “Il Futuro delRotary è nelle Vostre Mani”ha voluto indicare la via dapercorrere e al tempo stesso ri-chiamare all’impegno e alla re-sponsabilità di tutti nella co-struzione di un futuro e di unmondo migliore. “Il Rotary -spiega Pastorini - fin dalle sueorigini, ha sempre creduto neigiovani. Non a caso Paul Har-ris nel suo libro intitolato ‘Lamia strada verso il Rotary’ rac-conta ‘La storia di un ragazzo(la sua), di una comunità nelVermont e del Rotary e descri-ve il ragazzo come il re delcreato, come colui che può in-segnare all’adulto la compren-sione verso tutte le fedi reli-giose e politiche, la gioia del-l’amore per il prossimo, dellacordialità e della buona predi-sposizione verso tutti’”.È con questo spirito che è sta-to scelto il tema del Congressodel Distretto Rotary 2030.“Poiché - dice Pastorini - cre-diamo che la grande sfida delRotary del terzo millennio stianella capacità di scommetteresui giovani e nell’impegno allaloro crescita”. Il trentatreesimo Congresso,nella prestigiosa sede di Palaz-zo Ducale, avrà come partecentrale una Tavola Rotondaincentrata sul futuro dei Gio-vani in rapporto con la Fami-glia, la Scuola, il Lavoro,l’Economia e il Rotary. Alcongresso partecipa il vescovodi Ventimiglia, monsignor Al-berto Maria Careggio, il sacer-dote che accompagnava nellecamminate tra i monti dellaValle d’Aosta, Giovanni PaoloII, il papa dei giovani. È statopapa Wojtyla a istituire laGiornata mondiale della gio-ventù. “Voi difenderete la pa-ce, pagando anche di personase necessario - è l’eredità mo-rale che Giovanni Paolo II ha

dalla prima

Principe del foroin cabina di regia

IL CONGRESSO DISTRETTUALE Le prospettive per i giovani: Università, Chiesa, Economia e Industria a confronto

Pastorini: lottare contro la fame, la povertà e la malattia

lasciato ai giovani - voi non virassegnerete ad un mondo incui altri esseri umani muoionodi fame, restano analfabeti,mancano di lavoro. Voi difen-derete la vita in ogni momen-to del suo sviluppo terreno, visforzerete con ogni vostraenergia di rendere questa terrasempre più abitabile per tut-ti’’. Sono ideali in cui il Rota-ry crede profondamente e percui si impegna con tutte le sueenergie. La Chiesa si confron-terà sul futuro dei giovani conil mondo dell’Università, del-l’Industria e dell’Economia.Infatti alla tavola rotonda co-ordinata dal Pdg Elio Cerini,parteciperanno il Presidente diConfindustria Genova, Gio-vanni Calvini, il Rettore delPolitecnico di Torino France-sco Profumo, insieme con An-gelo Benessia, PresidenteCompagnia di San Paolo, eCarlo Michelotti PDG, Trai-ning Leader Rotary Interna-tional. “Le nostre aree priori-tarie in cui ci siamo impegnatiin quest’anno - dice Pastorini -sono state: eradicazione dellapolio, acqua, sanità e fame ealfabetizzazione. L’eradicazio-ne della polio è la nostra prio-rità. L’acqua è un’area assolu-tamente importante perché èuna risorsa primaria per uomi-ni, donne e bambini. Non sipuò vivere senz’acqua; dobbia-mo darci da fare per portarel’acqua potabile a chi non l’hae per garantire la sicurezza del-le riserve già esistenti. Tutti iprogetti per l’acqua devonoanche affrontare il problemadell’igiene perché senza di essai nostri progressi sarebbero va-ni. Strettamente legata all’ac-qua è l’area della salute e dellafame. Senza l’acqua non c’èigiene e sono impossibili le

coltivazioni e l’allevamento.La salute e la fame - continuail governatore - sono alla basedella maggior parte dei pro-getti rotariani. Dobbiamo ri-cordare che lavorare in questosettore significa anche contri-buire alla pace: non può esser-ci la pace in un mondo in cuiun vasto numero di personenon ha da mangiare. L’alfabe-tizzazione, infine, è importan-tissima perché, come ha dettoNelson Mandela: ‘un Paese icui futuri leader non hannostudiato, è un paese che nonpuò avere successo’”.Al PDG Giuseppe Giorgi ilcompito di rappresentare ilPresidente Internazionale. Nelpomeriggio di sabato, nell’am-bito del Service del Distretto:“Io ho quel che ho donato”,intervengono i Direttoridell’Onco-Ematologia Pedia-trica: Giorgio Dini, dell’Istitu-to Giannina Gaslini di Geno-va e Franca Fagioli, dell’Ospe-dale Infantile Regina Marghe-rita di Torino Si parla anchedel Service dei Distretti Italia-ni: l’Università dell’Aquila el’Infanzia d’Abruzzo, con ilDG Ferruccio Squarcia - Di-stretto 2090 e Bartolomeo Be-rello interviene su Il Distretto2030 accoglie il Distretto1100 del Regno Unito. C’èspazio per parlare dell’iniziati-va “Acqua per sempre” coordi-nata da Alessandro RussoFrattasi e del Mondo dellaScuola, commissione presie-duta da Alfredo Cammara.Domenica si presenta del bi-lancio consuntivo Anno 2008-2009, seguono la seconda allo-cuzione del Rappresentantedel Presidente Internazionale ela consegna delle PHF e degliattestati.

Silvano Balestreri

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Rotary20304

RC Savona

Un concertoper la città

e contro la Polio

Teatro esaurito e un successo da ricorda-re per il Rotary Club di Savona. È ac-caduto sabato 20 marzo al Teatro Co-

munale “Gabriello Chiabrera” in occasione delconcerto dei Birkin Tree, gruppo savonese co-nosciutissimo dagli appassionati di musica ir-landese e tra i più apprezzati in Europa, chehanno presentato il loro quarto album “Virgi-nia”. I Birkin Tree nel corso della loro lunga carrierahanno tenuto più di 1.600 concerti in tuttaEuropa e sono uno dei pochissimi ensemblenel mondo a esibirsi regolarmente in Irlandanei più importanti festival internazionali.L’evento, gratuito ma con offerta libera a soste-gno del Progetto Internazionale “End PolioNow”, è stato un omaggio del Club alla cittadi-nanza, per la cui organizzazione vi è stata diret-ta partecipazione dei Soci e dei giovani del Ro-taract. In città i manifesti del concerto avevanoevidenziato l’opera del Rotary Internationalmentre i giornali avevano anticipato l’eventocon articoli di rilievo, sottolineando la finalitàbenefica dell’iniziativa. Il pubblico ha gremitola platea e i quattro settori circolari dei palchi,costringendo la Direzione del Teatro ad affigge-re all’ingresso, con notevole anticipo rispettoall’inizio del concerto, il cartello “TUTTOESAURITO”. Prima di lasciare spazio alle note, il Presidentedel Rotary Savona Gianfranco Mancini, affian-cato dal Sindaco della città Federico Berruti, haillustrato l’importanza del Rotary Internationalnella lotta alla poliomielite ricordando chedall’avvio del Progetto Polio Plus, nel 1985,con una spesa a tutt’oggi di circa 800 milionidi dollari, è stato possibile vaccinare più di duemiliardi di bambini nel mondo riducendo i ca-si di polio che nel 1998 erano ancora 350.000a meno di 2.000 nel 2009.È stato quindi rimarcato lo sforzo che il RotaryInternational, unitamente ai numerosi partnersche si sono affiancati negli anni, intende com-piere per l’eradicazione di questa terribile ma-lattia nel mondo.

RC Torino Nordal fiancodei volontari

Il Rotary Club Torino Nord negli ulti-mi tre anni ha realizzato un importan-te service a favore dell’ASAI, Associa-

zione di animazione interculturale, per da-re vita e sviluppare una loro sede denomi-nata “Spazio Cantiere, Scuola oltre laScuola” nella zona di Porta Palazzo.L’ASAI è un’associazione di volontariatoche opera dal 1995 a Torino. Proponequotidianamente iniziative rivolte a bam-bini e giovani in quattro centri aggregativi(a San Salvario, Barriera di Milano, Parellae Porta Palazzo), in diverse scuole e neiluoghi di aggregazione informale dei gio-vani. L’obiettivo è quello di promuovereiniziative interculturali sul territorio, coin-volgendo i cittadini in azioni concrete, di-rette all’integrazione e alla convivenza neltessuto urbano.Una particolare attenzione è rivolta al-l’adolescenza e alle seconde generazioni,attraverso il loro coinvolgimento in attivitàaggregative, formative e ludiche.

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Affacciato sul Lago di Lucerna,a due ore e mezza da Milano,un 5 stelle per eventi, leisuree business. Per informazioni:

Èla stakanovista dell’informazione rota-riana. La chiamano affettuosamente“Prima pagina”, perché Silvia Miglietta,

past Presidente del RC Torino Lamarmora,scrive, fotografa, edita, digita, corregge, impa-gina e tiene tutti informati. Entusiasmo travol-gente, passione dirompente e tanto, ma tantodavvero, impegno continuo e costante, fannodi lei una colonna del Distretto 2030. Il tempodi sfilarsi il collare presidenziale e senza neppu-re un minuto di riposo, dopo un anno efferve-scente di service intelligenti, conferenze interes-santi, riunioni stimolanti e conviviali di grandeamicizia, Silvia Miglietta, da vera “pasionaria”rotariana, il primo luglio scorso si è gettata nel-la nuova, difficile, complessa e sconosciuta av-ventura del notiziario elettronico. Ha sgobbatosodo, lottato contro i “dispetti” del computer,sottratto ore al sonno, ma ce l’ha fatta: ha vara-

to il notiziario elettronico, che con un colpo diclick o di mouse unisce tutti gli 87 Rotary Clubdel Distretto e tutti i 5.200 Rotariani di Ligu-ria, Piemonte e Valle d’Aosta. Il notiziario elettronico è una vera e propria “ri-voluzione”, che ha annullato le distanze e tra-sformato il Distretto 2030 (il più informatizza-

to del mondo, grazie al mago delweb, il web master Luigi d’Andreapiù volte insignito di PH BRF, lapiù alta onorificenza rotariana,past Presidente del RC ViveroneLago) in un trasparente palazzo divetro, dove tutte le informazioni enotizie rotariane si possono cono-scere in tempo di vetro. Da annisi parlava di notiziario elettronico,il primo a lanciare la proposta, nel2004, era stato il past governatore

Giuseppe Nuzzo. Il governatore in carica Alessandro Pastorini hadeciso che il notiziario si doveva fare e per unamission quasi impossibile ha scommesso su Sil-via, la “pasionaria”. Insieme hanno vinto, per-ché adesso il notiziario elettronico è patrimoniodi tutto il Distretto.

Silvia, la Pasionariadelle news elettroniche

Silvia Miglietta conla torcia olimpionica

Silvia Miglietta tra i past governatoriSebastiano Cocuzza ed Ermanno Bassi

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2030Rotary 5

Il Distretto 2030 e i RotaryClub Biellesi (RC Biella,RC Vallemosso, RC Vive-

rone Lago) in sinergia con As-sociazione Teatro Popolare diSordevolo Onlus, hanno datovita al progetto.ROTARY E PASSIONE.Insieme... Per dare un futuro...La Nursery e la Scuola deiMestieri di Casa Maria.Da oltre duecento anni si per-petua a Sordevolo, ogni cin-que anni, la realizzazione deLA PASSIONE di Cristo (31rappresentazioni da giugno asettembre): la più grande rap-presentazione teatrale coraled’Italia, con oltre 450 tra atto-ri e comparse. Rotary e ed Associazione Tea-tro Popolare di Sordevolo han-no unito la loro “passione” e iloro sforzi per dare vita ad unprogetto che promuova la Pas-sione di Sordevolo Edizione2010 e nello stesso tempo ser-va per raccogliere fondi perdare continuità allo sviluppodi Casa Maria con i completa-mento della Nursery e la rea-lizzazione di una Scuola deiMestieri.Venerdì 25 giugno 2010 alleore 21.30 nell’anfiteatro co-perto (2.400 posti) di Sorde-volo si terrà la rappresentazio-ne de LA PASSIONE dedicataai rotariani e ai loro ospiti.Il 60 per cento del ricavatodalla vendita dei biglietti (alnetto degli oneri S.I.A.E.) ac-quistati tramite un Club saràdevoluto al service di CasaMaria e, segnatamente, alla

realizzazione della Nursery edella Scuola dei Mestieri.Il service Rotary e PASSIONEè un service biennale che saràrealizzato nell’anno 2009-2010 (raccolta fondi) e 2010-2011 (messa in opera delleopere progettate), voluto dalGovernatore del Distretto2030 Alessandro Pastorini cheha coinvolto nell’ambizioso eimpegnativo progetto anchel’Incoming Governor GianniMontalenti, facendo piena ap-plicazione del PDD (PianoDirettivo Distrettuale) chevuole assicurare continuità aiprogetti distrettuali, al fine didare continuità sia alle inizia-tive di servizio ed alla leader-ship.Ma che cos’è la “Passione diSordevolo”?Si tratta certamente del piùgrande spettacolo corale inItalia interpretato da attori di-lettanti, giovani e meno giova-ni che lavorano e si preparanocon estrema serietà e dedizio-ne, che ricorda le ultime ore diCristo.La messa in scena della Passio-ne, che si tramanda con conti-nuità di generazione in gene-razione, ed alla quale vengonoeducati i bambini che realizza-no, ad ogni appuntamento,una loro passione dei piccoli,garantisce una forma ormairara di teatro effettivamenteed integralmente popolare cheSordevolo coltiva con vivapassione. Non si sa con certezza in cheanno venne recitata per la pri-

Informazioni utiliPrenotazione. La prenotazione all’edizione speciale del25 giugno 2010 potrà essere effettuata solo dai Clubs(Rotary, Rotaract, Inner Wheel), contattando: • Teatro Popolare di Sordevolo:ufficio tel. 015.2562486;e-mail: [email protected] Passione di Sordevolo: www.passionedicristo.org• Per la sistemazione (hotels, agriturismi, bed and break-

fast) contattare:ATL Biella tel. num. verde 800.811.800Sito ATL: www.atl.biella.it• Informazioni supplementari potrà essere chiesta con-

tattando:segreteria dell’evento, Sig.ra Donatella (Studio Bonino)tel. 015.20984 e-mail: [email protected] commissione evento Rotary:Maurizio Ribaldone cell. 3294873601e-mail: [email protected]

Attori della Passione nelle vesti di centurioni romani

Tre Club Biellesi e tutto il Distretto impegnati in una straordinaria rappresentazione sacra

Dal Rotary con Passione per costruire il futuro

ma volta però, da uno studiodel 1891 dello storico DelfinoOrsi, intervenuto alla primarecita del 12 aprile del 1816.In seguito la Passione vennerappresentata nel 1897, 1901,1904, 1914, 1924, 1934. So-spesa per il periodo bellico, furipresa nel 1950, 1960, 1970,1975, 1980, 1985, 1992,2000, 2005.Il testo su cui si basa la rappre-sentazione risale agli ultimianni del quattrocento, operaelaborata in versi dal fiorenti-no Giuliano Dati, cappellanodella Chiesa dei Santi Martiriin Trastevere a Roma (BatinesBibliografia delle antiche rap-presentazioni sacre e profane). Per la verità Monsignor Giu-

liano Dati non ha fatto altroche “rimaneggiare” testi piùantichi che erano conservatinell’archivio della confraterni-ta del Gonfalone.Questi testi risalgono ad anti-chi laudari umbri e probabil-mente romani del 1300, anniin cui grazie all’opera di SanFrancesco e di altri scrittorinascevano queste opere consi-derate come le basi della lette-ratura italiana.Il testo della passione “roma-na” giunse a Sordevolo conmezzi e modi ancora scono-sciuti. Secondo alcune ipotesi,sembra che il testo originaledella Passione sia arrivato inPiemonte attraverso i rapportiche la Confraternita di Santa

Lucia di Sordevolo teneva, inqualità di diretta affiliata, conla Confraternita del Gonfalo-ne di Roma, oppure per i con-tatti commerciali che tenevacon clienti romani la famigliaAmbrosetti.Il luogo della rappresentazioneè un vasto spazio all’ aperto incui è allestito un frammentodi Gerusalemme dell’anno 33:la reggia di Erode, il Sinedrio,il Pretorio di Pilato, l’orto de-gli ulivi, il cenacolo, il monteCalvario, lo spettacolo è com-posto da un prologo e 25 sce-ne nelle quali sono presenticomplessivamente 400 perso-ne tra attori e comparse.È importante sottolineare ilcarattere profondamente libe-

ro e autonomo di questa origi-nale cultura locale e l’impegnoche essa suscita ancora ogginegli eredi moderni di questatradizione per la quale ogniaspetto dello spettacolo è af-frontato con le sole risorseumane e tecniche locali: l’as-setto organizzativo generale, laconfezione dei costumi e degliapparati, il progetto scenogra-fico, la regia, la scuola di reci-tazione, l’allestimento dellescene...Il valore quindi della Passioneè inestimabile non solo dalpunto di vista di teatro popo-lare ma anche come testimo-nianza di continuità di unatradizione letteraria secolaregiunta fin dalla capitale.

Loc. La Croisette, 36 - 11015 La Salle (AO)tel. +39 0165 86 41 11 - fax +39 0165 86 41 19www.hotelmontblanc.it - [email protected]

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Rotary20306

La storia dei rapporti traRotary e Chiesa Cattoli-ca, come noto, è stata

segnata dalle difficoltà genera-te prima dal Decreto della Sa-cra Congregazione Concisto-riale del 1929, che proibì aichierici di far parte dei Clubsrotariani, e poi dal provvedi-mento del Santo Uffizio del1951, che ammonì i laici divalutare con prudenza e circo-spezione l’adesione ai RotaryClubs.Alla luce della ricostruzionestorica condotta attraverso laconsultazione dei documenticonservati in Archivio SegretoVaticano, tuttavia, non sem-bra potersi parlare di due di-stinti periodi di crisi - quellodel 1929 e del 1950 - tra ledue istituzioni, ma piuttostodi una unica epoca di tensioniche va dalla seconda metà de-gli anni Venti (in coincidenzacon lo sviluppo del Rotary inEuropa) fino alla pubblicazio-ne della pronuncia del SantoUffizio del gennaio 1951. Sipuò affermare che in alcunefasi le tensioni si manifestaro-no in determinate aree geogra-fiche piuttosto che in altre, macerto il problema Rotary occu-pò le gerarchie ecclesiastichelocali e centrali in modo co-stante per almeno un venten-nio.Già negli anni che precedette-ro la pronuncia della SacraCongregazione Concistoriale,infatti, fu la stampa cattolicaeuropea ad innescare i primidubbi sulla partecipazione de-gli ecclesiastici ai RotaryClubs sparsi nel mondo.In alcuni rapporti del 1928 al-la Segreteria di Stato, i nunziapostolici in Cile e Bolivia fa-cevano esplicito riferimentoagli articoli contro il Rotarycomparsi, a partire dalla finedel 1927, su Razon y Fe a fir-

Giornata dedicata alla memoria storica e alla riflessione sulle prospettive future

Il Rotary e la Chiesa Cattolica

La visita nel 1957 al RC Milano del Cardinal Giovanni Montini,diventato poi Papa Paolo VI, cambiò i rapporti, finora alloranon facili, tra la Chiesa cattolica e il Rotary International

Una storia da riscrivere

Gran parte delle rievocazioni “storiche”rotariane, non solo in Italia, ha carat-tere agiografico e accenti celebrativi,

talora ad impronta vagamente salvifica, talida destare il sarcasmo di studiosi indipenden-ti. Non mancano rassegne più meditate, alie-ne da toni trionfalistici e aderenti alla realtà.Tuttavia, anch’esse si fondano generalmentesu documentazioni e testimonianze settorialirisultando, di conseguenza, parziali. Solonell’ultimo decennio ricercatori di varia for-mazione culturale hanno analizzato archivirotariani rimasti a lungo inesplorati, quali gliArchivi storici del Rotary International diLincolnwood-Evanston, del RC NumberOne di Chicago, dell’Europe-Africa Office diZurigo. Contributi di rilievo sono derivati anchedall’apertura agli studiosi di parti dell’Archi-vio Segreto Vaticano e di quello di CiviltàCattolica, organo dei Gesuiti. Ne è risultatauna serie di pubblicazioni che hanno sostan-zialmente modificato la saga corrente, deline-ando percorsi determinati da progressivo epartecipato impegno umano e non già conse-guenti a verità rivelate. È motivo di orgoglioper il Distretto 2030 rilevare che fra queste

opere innovative figurano a giusto titolo quel-le edite dal Fondo Distrettuale per gli StudiStorici sul Rotary. Emerge da questi studi, ri-gorosamente fondati su inediti documentid’archivio, un quadro del tutto nuovo dei pri-mordi del Rotary, del reale ruolo svolto daPaul Harris nel determinare l’evoluzione delsodalizio originario dal primitivo scopo utili-taristico all’impegno sociale attestato dal pri-mo documento costitutivo (impegno a favoredella comunità locale e promozione dello“spirito di lealtà” nei cittadini), delle circo-stanze che portarono alla diffusione del Rota-ry in Europa, delle controverse e pluriennalivicende sfociate infine nella costituzione deiprimi Club in Italia a seguito del determinan-te impulso dato dal Rotary britannico, e ditanti altri aspetti del percorso rotariano. Esi-ste attualmente un fervore di studi a livelloaccademico, che ha già aperto scenari sinoraignoti. La conoscenza storica si è in questi an-ni grandemente estesa. È forse giunto il mo-mento di una radicale riscrittura della nostrastoria, del resto già prospettata, seppure cau-tamente, nella prima parte del volume uffi-ciale edito dal Rotary International in occa-sione del Centenario.

La giornata dedicata alla memoria storica rotariana e alla riflessione sulle prospettive future si è svolta a Geno-va, sabato 27 marzo, nell’ambito del convegno annuale del Gruppo dei Past governatori d’Italia ed è stata orga-nizzata dal RC Genova, con la sapiente regìa del Past Governatore Giuseppe Viale (nella foto), coordinatoredella Collana storica rotariana, che ha già pubblicato sei volumi. Il “Fondo Distrettuale per gli Studi Storici sulRotary” ha quale scopo istituzionale la promozione e la pubblicazione di studi storico-sociologici, nonché laconservazione di quanto sia idoneo al mantenimento della memoria storica del Rotary. Il Convegno è statopresentato da Vito Rosano, Presidente del Gruppo dei past governatori. Umberto Laffi, past Direttore del Ro-

tary Internationale ha introdotto il seminario di studi in cui sono intervenuti: Giuseppe Viale, con la relazione “Una storia da ri-scrivere”; Anna Gianfreda con “Rotary e Chiesa Cattolica”; Adele Maiello con “Rotary italiano: da circolo ad associazione”; Tizia-na Agostini con la relazione “Dentro ai processi del Sessantotto attraverso la stampa rotariana”; e Carlo Collòca con “L’associati-vismo per la democrazia”. Il Convegno è proseguito con la conferenza di Raffaele Pallotta d’Acquapendente, past Direttore delRotary Internationale, su “Rotary e Mediterraneo”. È seguita la tavola rotonda su “Rotary ed Europa”, coordinata da Elio Cerini,incoming Direttore Rotary International con gli interventi di Guido Levi su “l’apertura del Rotary italiano all’Europa: l’adesioneal movimento federalista europeo”; di Marco Nicosia su “La riscoperta del Rotary nell’Est europeo: problemi di identità e distruttura”; e, infine, con l’intervento di Alvise Farina su “L’esperienza di un migrante: fra appartenenze consolidate e prospettive”.

ma di Padre Barcena, e chie-devano indicazioni sul conte-gno da tenere nei confrontidei numerosi ecclesiastici edalti prelati già iscritti o in pro-cinto di iscriversi al RotaryClub. Esemplificativo il casodel Vescovo di La Paz, iscrittoal Rotary della città. Il segreta-rio di Stato Vaticano, card.Gasparri, rispondeva pronta-mente ed in modo inequivocodi “consigliare ai […] prelati[…] di ritirarsi da detta Asso-ciazione” (19 aprile 1928) e difar “[…] comprendere amons. Vescovo di La Paz di-mettersi dal Rotary come fuanche suggerito ad altri prelatisudamericani” (3 maggio1928).Alle voci confuse e preoccupa-te che provenivano dall’Ame-rica latina, si aggiunse la seve-ra posizione assunta dai vesco-vi spagnoli in una serie diprovvedimenti contro il Rota-ry. Tra questi, particolare im-portanza assunse l’Ammoni-zione pastorale dell’arcivesco-vo di Toledo, Primate di Spa-gna, card. Segura y Saenz, ilquale a nome e con l’autoriz-zazione di tutti i Metropolitidi Spagna, metteva in guardia

tutti i fedeli (e non solo i chie-rici) dall’iscrizione al RotaryClub. Come emerge dall’ArchivioSegreto Vaticano e dalle carteconservate nei fondi di “LaCiviltà Cattolica”, mons. Se-gura ebbe un ruolo determi-nante nel “frenare” la chiarifi-cazione avviata da Ranelletti eSutton con alcune personalitàecclesiastiche romane, dopo lapubblicazione del Decreto del-la Congregazione Concistoria-le del 1929. In una lettera in-dirizzata al Card. Gasparri edatata 5 marzo 1929, infatti,il cardinale spagnolo si “preci-pitava a causa dell’urgenzadella questione” a chiedereconto alla Segreteria di Statodella veridicità delle notiziefatte giungere ai gesuiti di Ra-zon y Fe dallo stesso Sutton, ilquale, dopo i colloqui con pa-dre Rosa, Direttore de “La Ci-viltà Cattolica”, aveva diffusola notizia della “rettifica dellegerarchie vaticane sull’orienta-mento nei confronti del Rota-ry che l’episcopato spagnoloha recentemente sancito conla Ammonizione pastorale” edella imminente pubblicazio-ne di un articolo distensivo

dello stesso padre Rosa. Ilcard. Segura si dimostravaparticolarmente infastidito dal“rapporto confidenziale edamichevole” che sembrava sus-sistere tra padre Rosa e Sut-ton. A seguito di queste pres-sioni e di alcune indiscrezionitrapelate dalla stampa, l’arti-colo di Padre Rosa non fu maipubblicato e la distensione au-spicata nei rapporti tra le dueistituzioni non ebbe luogo.La situazione, anzi, si fece an-cora più complicata a seguitodella pubblicazione del librodi padre Barcena contro il Ro-tary, “Los Rotarios”, pronta-mente fatto giungere alla Se-greteria di Stato Vaticana. Inun promemoria manoscrittodatato agosto-settembre 1929,il cardinal Gasparri da un latoestrinsecava le sue preoccupa-zioni riguardo al Rotary sottoil profilo dottrinale (indiffe-rentismo assoluto, esiti di atei-smo pratico), dall’altro latoevidenziava come le sue per-plessità fossero legate anche alcontesto in cui era nato il Ro-tary nonché alle sue affinitàcon associazioni quali la YM-CA e con la massoneria.La fase successiva alla pubbli-cazione del Decreto della Sa-cra Congregazione Concisto-riale fu caratterizzata da unasituazione di confusione chevide nunzi apostolici di moltiPaesi del mondo (Belgio, PaesiBassi, Ungheria, Svizzera, epoi nella seconda metà deglianni ’30 anche Filippine, Yu-goslavia, Perù, Ecuador, Prin-cipato di Monaco) rivolgersialla Segreteria di Stato, che nelfrattempo aveva visto succede-re al cardinale Gasparri, il car-dinale Pacelli, da un lato peravere notizie e chiarificazionisul contegno da tenere neiconfronti di ecclesiastici e di

laici cattolici che continuava-no a frequentare le riunionirotariane, dall’altro lato perinviare rapporti talvolta rassi-curanti (come nel caso delleFilippine) talaltra allarmantisulla natura e le finalità del-l’associazione.Nel secondo dopoguerra, ilrinnovato clima di sospettodelle gerarchie ecclesiastichenei confronti del Rotary fualimentato dalla rapida ricosti-tuzione dei Rotary Clubs ita-liani. Si ricordi, per tutti, ilprovvedimento dell’ottobredel 1949, del Cardinale Schu-ster, allora arcivescovo di Mi-lano, il quale nell’elencazionedei “nuovi pericoli per la FedeCattolica”, accanto all’YMCA,annoverava il Rotary. Rotary eYMCA erano considerate del-le vere e proprie minacce allafede cattolica, in quantoespressioni della “Massoneria edel Protestantesimo”. I tonidel richiamo pastorale appari-vano severi e perentori e deno-tavano un certo allarmismodinanzi “a tutte le eresie” checontinuavano ad insinuarsinelle diocesi e a turbare le co-scienze.La presa di posizione dell’arci-vescovo di Milano contro ilRotary, peraltro, non era unfenomeno isolato nell’episco-pato italiano del periodo. Siapur con toni meno accesi, in-fatti, anche l’Episcopato delTriveneto riunito nella Confe-renza annuale del 25-26 mag-gio 1950, aveva richiamato nelsuo documento conclusivo ildivieto per il clero di parteci-pare al Rotary Club, in quan-to ascrivibile al genere delle“Società laiche di dubbia pro-venienza o per lo meno di nonchiara ispirazione”.Pur maturato in questo climaed in un contesto storico di

forte diffidenza della Chiesaverso la cultura nordamerica-na, il provvedimento del San-to Uffizio del 1950, che proi-biva a chierici e laici di parte-cipare al Rotary Club, giunsecomunque inaspettato negliambienti rotariani. A differen-za che nel 1929, infatti, talepronuncia non fu preceduta,almeno in Europa, da unacampagna di stampa “antirota-riana” tale da far percepire al-l’esterno il rinnovato clima disospetto nei confronti del so-dalizio o preannunciare unimminente nuovo provvedi-mento della gerarchia ecclesia-stica sul Rotary.Se una delle motivazioni allabase del Decreto del Santo Uf-fizio è stata per lungo tempoindividuata nella inesatta o su-perficiale conoscenza da partedelle autorità ecclesiastichedelle modifiche al codice eticorotariano deliberate a Dallas, idocumenti conservati in Ar-chivio Segreto Vaticano sem-brano invece evidenziare unaapprofondita informazione al-le alte gerarchie vaticane suglisforzi del RI nell’attenuare iprofili di possibile contrastocon la Chiesa Cattolica. Anco-ra una volta, quindi, a deter-minare la pronuncia del SantoUffizio furono probabilmentele prese di posizioni di alcuniautorevoli vescovi italiani e la-tinoamericani.Come noto, la diffidenza neiconfronti del Rotary inizierà adissolversi a partire dall’inter-pretazione autentica del decre-to del Santo Uffizio comparsasu L’Osservatore Romano il 27gennaio 1951, momento nelquale può essere convenzional-mente fissato l’inizio del nuovoperiodo nella storia dei rap-porti tra Rotary e Chiesa, chesarà confermato dalla visitadell’allora arcivescovo Montinial Rotary Club di Milano nel1957. Dai documenti consul-tati, sembra emergere comenel merito le perplessità sulRotary fossero legate essenzial-mente al contesto geografico ereligioso dal quale l’associazio-ne proveniva. La prudenza deiSegretari di Stato, che in pri-ma persona si occuparono del“problema Rotary”, la scarsitàdi prese di posizione ufficialidella Santa Sede e per conver-so la severità dei provvedimen-ti di alcuni episcopati, dimo-strano come, al di là delle di-chiarazioni di principi, in con-creto la questione necessitasseuna gestione ed un controllo alivello di chiese locali più chedi chiesa universale, perché iRotary Clubs avevano trattiprofondamente diversi nei variPaesi e non in tutti costituiva-no un problema per le gerar-chie cattoliche. La Segreteriadi Stato ha dimostrato di averesempre maggiore consapevo-lezza di questo aspetto di com-plessità e la scelta di attribuirein questa materia discreziona-lità di giudizio ai vescovi san-cita dall’interpretazione delDecreto del 1951 su L’Osser-vatore Romano, ha di fatto ri-solto la questione.

Anna Gianfreda

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sui giovani

Nel corso dell’annata rotariana2008/09, come accade ogni anno perogni Rotary Club si sono preparati i

programmi,peraltro già progettati nel tempood articolati su più annate,e sviluppate le azio-ni conformi alle “QUATTRO VIE”. Non sem-pre però le risorse economiche disponibili, sia-no esse pianificate a preventivo, con i versa-menti ordinari, oppure oggetto di ulteriori for-me di raccolta fondi con le varie modalità pos-sibili, consentono di soddisfare la sempre am-pia volontà di agire sul territorio e talvolta an-che fuori di esso,che i dirigenti con i Soci sitrovano ad esaminare nel corso del loro manda-to. Talvolta, però, il caso accorre in aiuto. Cosìè stato per il Rotary Club Sanremo quando,avuta notizia della encomiabile, volonterosa at-tività, in ambito cinematografico, di una cop-pia di giovani, appassionati “gemelli registi”pluripremiati in ambito nazionale, ed ancheeuropeo per la produzione di cortometraggi, ifratelli Marco e Riccardo Di Gerlando, si èchiesto: come fare per aiutarli nel loro ambizio-so progetto? Infatti i due giovani, indirizzandoal nostro Rotary Club una proposta di partne-rariato nella produzione della pellicola “C’erauna volta il Cinema”, destinata a concorre allaquinta rassegna cinematografica del “Festival diRoma” che si terrà il prossimo ottobre, propo-sta corredata da ogni elemento necessario: cur-ricula, palmares, dettagli del progetto, tema delfilm e costi preventivi con elenco dei soggetti,privati ed istituzionali, a cui avevano fatto ap-pello, avevano centrato il soggetto giusto perrealizzare, come recitava il “motto” dello scorsoanno rotariano il loro sogno! Una serata ordi-naria, frequente per ogni Club, è stata quellapropizia …Proprio la venuta di Franco De Ge-mini, interprete magistrale, con la sua magicaarmonica a bocca delle arie serpeggianti tra lecolonne sonore di Ennio Morricone, nei filmdi Sergio Leone offrì il destro per arrivare alsuccesso! Quasi per analogia dei generi, infatti,quella piacevole chiacchierata dell’artista, in-frammezzata dalla esecuzione di brani sonori,fu origine, per la presenza di una garbata e mu-nifica signora, ospite del Presidente, e da questiinformata della possibile azione di servizio, dipervenire al finanziamento necessario a soste-nere i giovani registi!! Prese le opportune infor-mazioni e fatte le doverose verifiche, anche in-tervenendo, in forma del tutto ufficiosa, a unamanifestazione di presentazione dell’attività deidue giovani talenti ove è stato possibile apprez-zare il loro lavoro e prenderne conoscenza di-retta, il percorrere un tratto di strada insieme aloro è parso subito naturale al Rotary Club edentusiasmante per il tenore della sfida!Così, vergata con il consenso collettivo di deli-bera assembleare la destinazione dei fondi…imprevisti al sostegno del progetto dei fratelliDi Gerlando si è proceduto allo stanziamento.Non è descrivibile l’euforia con la quale la noti-zia è stata accolta dalla “troupe” dell’“Associa-zione Sanremo Cinema” già intenta alla realiz-zazione della pellicola con grande sacrificiopersonale di tecnici ed attori, e impegnati nelleriprese degli “esterni” nella proprietà messa adisposizione da un Socio rotariano, il tesorieredi Club … La prima reazione è stata la più na-turale, per persone corrette e correttamentesoppesate: inviare il rendiconto aggiornato del-la loro attività di realizzazione con la distintadei finanziamenti ricevuti fino a quel momen-to. E siccome il contributo del RC Sanremo,grazie a quella garbata signora, era certamenteil più cospicuo ecco la sorpresa ed il premio an-che per il Club: essere qualificato quale princi-pale produttore del film con dizione riportata,con il logo del Club, sul sito stesso dell’“Asso-ciazione Sanremo Cinema”. Va detto inoltre,ad onore e riconoscimento di questi ragazzi,che ad ogni intervista, in ogni occasione uffi-ciale di incontro con gli organi di informazionee con il pubblico, la citazione, il cenno di grati-tudine e la menzione dell’azione del RotaryClub Sanremo non è mai venuta meno!!!

Giorgio Mantovani

Il magico “Gioco del Rotary”

Giovanna Scovazzi (Inner Wheel Club Tori-no Europea) ha curato il progetto editorialee Franco Testa (RC Torino Europea) il pro-

getto grafico. È nato così un nuovo divertente gio-co, sulla falsariga del gioco dell’oca, molto gradevolecon una veste grafica accattivante, con carattere lu-dico-didattico, rivolto ai bambini con lo scopo difar conoscere il Rotary e le sue molteplici attività diservizio, in linea con uno degli obiettivi prioritariossia la promozione dell’immagine del Rotary all’in-terno e all’esterno dell’organizzazione. Il gioco delRotary sarà inviato gratuitamente, all’indirizzo daindicare a Giovanna Scovazzi ([email protected]),per ogni Club del Distretto sono a disposizione 25giochi.“Potrete utilizzare questi giochi - suggerisce il gover-natore Alessandro Pastorini - per i Service dei Clubo per il Service Distrettuale “Io ho quel che ho do-nato”.

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Il campionissimo di calcio Gianni Rivera èstato il protagonista dell’Interclub organiz-zato da RC Gavi Libarna. Il tempo di una

partita di calcio: tanto è durata l’intervista-con-versazione con Gianni Rivera davanti ai nume-rosi soci ed ospiti che lo hanno ascoltato nell’ac-cogliente cornice della Villa Bollina. I tocchi diclasse, propri del campione di calcio che è stato,sono emersi anche nelle risposte e nelle sue con-siderazioni sui vari temi affrontati. L’intelligenzacalcistica riconosciuta da tutti, con il passare deltempo si è trasformata in saggezza e luciditànell’affrontare i problemi della vita di ogni gior-no, lontano dagli stadi. Non poteva tralasciaredi ricordare i momenti più esaltanti della suacarriera quali gli scudetti e le coppe vinte, il pal-lone d’oro, primo calciatore italiano ad aggiudi-carselo, ma ha espresso il suo punto di vista sualtri argomenti. Il doping, che nel calcio nonpuò fare il campione; i rapporti con gli arbitri,tanto cambiati in questi ultimi anni con una ca-duta del rispetto reciproco; la figura dei suoi

Rivera, campione di calcio e di stilePresidenti tanto diversi unodall’altro, discreti fino a non es-sere riconosciuti dagli stessi gio-catori o invasivi anche dal puntodi vista tecnico; i rapporti con gliallenatori ricordati con nostalgiae commozione per il loro caloreumano e la loro sensibilità; i rap-porti con la stampa non sempretenera con le critiche, ma affron-tati sempre con correttezza, rico-noscendo i compiti e le finalitàproprie della professione. Nonsolo di sport si è parlato: Riveraha fatto esperienza anche in altrisettori della vita sociale come la politica che lo havisto parlamentare sia della Repubblica che Eu-ropeo portandone un ricordo non esaltante perla chiusura e la difficoltà ad esprimere le proprieposizioni se non concordano con quelle dell’am-biente. Diversa l’esperienza nel mondo del vo-lontariato, conosciuto e vissuto fin da giocatore e

che ha contribuito ad accrescerela sua disponibilità umana nelrispetto e nell’aiuto verso i piùsfortunati e deboli. Non pote-vano mancare le sue considera-zioni tecniche ed il suo prono-stico sul prossimo campionatodel mondo che vede ancora unavolta la squadra italiana parteci-pante, ma con qualche dubbiosulle sue reali possibilità di ag-giudicarsi ancora il titolo. Se ledoti sportive di Rivera eranonote ai tifosi di calcio e soprat-tutto ai fan del Milan, squadra

in cui ha sempre giocato dopo la breve esperien-za iniziale nell’Alessandria. Dalla lunga, piacevo-le conversazione, anche i non sportivi hanno po-tuto constatare la sua intelligenza e umanità etrarre le conclusioni che Rivera non aveva solo i“piedi buoni”.

Dino Pastore

Gianni Rivera con Sandro Mazzola

RC Imperia

Prevenzioneper il cuore

Èla prima volta che riesco a parlare di“prevenzione cardiovascolare” ad unpubblico giovane. Colpa mia ma colpa

anche della Società in cui viviamo che è affettada un miope egoismo, come vedremo piùavanti. È una Società che ci vuole belli, sani,scattanti iperattivi. Non c’è adulto, uomo odonna che sia, che non si preoccupi del suo pe-so, del suo colesterolo della sua pressione e cosìvia. Queste preoccupazioni e queste ansie peròiniziano la maggioranza delle volte quandoqualche disturbo comincia far capolino nellanostra vita, cioè quando... i buoi stanno perscappare dalla stalla!!Le preoccupazioni per la nostra salute, in ter-mini di prevenzione, dovrebbero iniziare assaiprima che compaiano i disturbi. Viviamo inuna Società che, quando lo vuole, ci satura finda ragazzi di ogni cosa utile e inutile. Ci blan-disce con comodità, vita facile, merendine eTV, connessione multimediale planetaria. Madella salute dei giovani e di quanto potrà lorosuccedere in futuro se ne disinteressa completa-mente. Sapete perchè succede così? Vi sonodue motivi principali. Il primo è legato ancoroggi all’ignoranza. Ossia in linea generale siignora il problema. La salute in età giovanile,in termini di prevenzione, non esiste. Nei bam-bini, adolescenti e giovani si cura la malattiaacuta che quasi sempre guarisce e tutto finisceli. Questa è la cultura corrente.Il secondo motivo è più gretto: non c’é interes-se economico a investire le necessarie risorseper studiare e inquadrare queste problematiche.Le grandi multinazionali della sanità non si so-no ancora buttate su questo affare che è la pre-venzione in età giovanile. Il motivo, a mio av-viso, è sempre di natura economica. Nei paesioccidentali, lo Stato si fa carico, in modo più omeno completo, delle cure necessarie a suoi cit-tadini. E sono spese molto elevate cui lo Statofa fronte con parte del prelievo fiscale. La spesacorrente per la sanità è tale e in tale tumultuosoincremento che gli Stati non sanno più comefarvi fronte. Pur tuttavia, da qualche anno il di-scorso della prevenzione in età giovanile inco-mincia a farsi strada particolarmente a livellodelle malattie di cuore, infatti le Società Scien-tifiche mondiali e italiane incominciano aprendere coscienza del problema. Il dato chepiù ha colpito l’opinione pubblica è quellodell’obesità negli adolescenti. Obesità vuol diremaggior incidenza di malattia cardiovascolarenell’età adulta. Comporta con facilità la com-parsa di diabete mellito (la vera piaga del be-nessere). Induce alti livelli di grassi nel sangue(da cui gli infarti e le arteriopatie).Facilita la comparsa di ipertensione arteriosa(da cui gli ictus cerebrali). L’ipertensione arte-riosa colpisce almeno un settimo dei cittadiniadulti italiani (stima prudenziale) e che è deltutto misconosciuta (solo un settimo degliipertesi sa di esserlo) e mal curata (solo un set-timo di chi si cura raggiunge il target desidera-to). Il concetto della prevenzione dell’ obesità siè affermato in modo abbastanza diffuso, anchese poi è stato tradotto in pratica poche volte. Aprima vista parrebbe che sia una prevenzionesemplice e poco costosa. Non necessita infattidi alcuna terapia farmacologica. Basterebbemangiare meno e meglio e muoversi di più. Anche in tema di ipercolesterolemia c’è moltoconsenso da parte dell’opinione pubblica nelritenerla un flagello del mondo civile e opulen-to: gli adulti fanno e rifanno le relative analisidel sangue, spesso iniziano terapie “televisive”ma alla fine i risultati sono del tutto deludenti.Guarda caso, lo Stato non riconosce le relativeterapie (statine ed omega tre) se non negli indi-vidui ad altissimo rischio e già colpiti da malat-tia grave (infarto, ictus, diabete). Le due Socie-tà Scientifiche cardiologiche Italiane, SIC (So-cietà Italiana di Cardiologia) e l’ANMCO (As-sociazione Nazionale dei Cardiologi Ospedalie-ri) e le loro relative ONLUS hanno ritenutonecessario di intraprendere una campagna disensibilizzazione sulla prevenzione in campocardiovascolare, specificatamente rivolta ai gio-vani.

Mario De Thomatis, RC Imperia

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Il 6 settembre di tre anni fa, dopo una lungasofferenza, moriva uno dei musicisti italianicontemporanei più amati dal pubblico di

tutto il mondo, il grandissimo tenore LucianoPavarotti, che, con la sua voce straordinaria e unapersonalità dotata di un fascino e di un carismaquasi unici nel mondo della lirica, aveva entusia-smato per oltre quarant’anni i più importantiteatri dei cinque continenti. Il Maestro, è impor-tante ricordare, fu per lungo tempo rotariano delRC di Modena e il suo rapporto con il nostroDistretto e con i Rotary Club dell’area torinese,in particolare, si può dire privilegiato. Infatti trale sue numerose presenze a Torino spiccano, in-dimenticabili, due concerti di carattere straordi-nario, il primo tenutosi al Teatro Regio il 19 feb-braio del 1981 e il secondo al Palazzetto delloSport il giorno 11 maggio del 1986, quando perben due volte il grande Maestro ebbe a dimostra-re la sua eccezionale generosità, offrendo l’interoricavato dalla vendita dei biglietti delle manife-stazioni a due importanti servizi rotariani a favo-re della nostra comunità. La prima volta a favoredella Ricerca per la prevenzione dell’ Handicap ela seconda per l’AIRC ovvero l’Istituto per la Ri-cerca sul Cancro di Candiolo. Come non serbareun’eterna riconoscenza di rotariani al dono stra-ordinario venuto dalla armonia scaturita dallasua Arte e dalla generosità del suo grande cuore?Il Distretto 2030 del Rotary International haperciò pensato di progettare qualche cosa capacedi onorare nel modo più degno la memoria diLuciano Pavarotti, cercando di dare forma al suodesiderio di aiutare giovani musicalmente dotati,che desiderano seguire le sue orme, e utilizzando,nel contempo, gli strumenti offerti dalla nostraIstituzione che appaiono più idonei a costruireun evento caratterizzato dalla massima visibilità,nel rispetto del grande esempio della Sua personae nella trasparenza della scelta dei mezzi da im-piegarsi. Si è così deciso di istituire un certo nu-mero di Borse di Studio, delle quali la più im-portante può essere messa a disposizione dallaRotary Foundation, da destinarsi in seguito adun Concorso, aperto - come desiderava il Mae-stro - a tutti i giovani, senza distinzione alcuna diorigine e di formazione. L’organizzazione di taleevento comporta un notevole coacervo di espe-rienza e di professionalità specifiche; era quindiimpossibile soltanto pensare di poter organizzareun tale Concorso senza il sostegno e la collabora-zione di Istituzioni pubbliche o private già ope-ranti nel mondo della Musica e della Lirica inparticolare. A tale scopo è stato fondata l’“Asso-ciazione (tra rotariani) Luciano Pavarotti Giova-ni” con il compito di verificare quali siano le Isti-tuzioni pronte a cooperare per la realizzazione delprogetto, effettuare una scelta e provvedere infineall’organizzazione dell’evento. La ricerca di una tale collaborazione è stata piut-tosto lunga e complessa, ma alla fine ci ha con-dotto alla Società del Quartetto di Vercelli, cheda oltre sessant’anni realizza Concorsi Musicali difama internazionale nel nome di Giovan BattistaViotti. La Società del Quartetto ha manifestato ilmassimo entusiasmo a collaborare con la nostraAssociazione per organizzare un Concorso riser-vato ai Giovani nel nome di Luciano Pavarotti. IlConcorso permetterà di assegnare un congruonumero di Borse di Studio a giovani meritevoli,senza esclusione di alcuna classe, nel completo ri-spetto delle tradizioni rotariane.La collaborazione con la Società del Quartetto diVercelli ottempera perfettamente a tutte le esi-genze che ci eravamo proposti di soddisfare,quando è nata l’idea di onorare la memoria diLuciano Pavarotti nell’ambito dell’Azione in fa-vore delle Giovani Generazioni progettate dalRotary International per le ragioni seguenti:• la Società del Quartetto di Vercelli ha la grande

esperienza in materia di Premi musicali matu-rata con l’organizzazione del Concorso Interna-zionale Gian Battista Viotti, giunto ormai allasua sessantunesima edizione, noto come unodei pochissimi Premi Musicali Italiani ricono-sciuti in tutto il mondo.

• L’importanza di tale manifestazione si può an-che riconoscere indirettamente dal fatto che lostesso Luciano Pavarotti aveva già partecipatoall’edizione del Concorso nell’anno 1958, tre

anni prima del suo debutto a Reggio Emilia nel1961.

• La Società del Quartetto dispone di tutte lestrutture necessarie all’organizzazione dell’even-to, dalla disponibilità del Teatro cittadino, dellesale di prova, degli strumenti necessari ad ac-compagnare i cantanti durante le prove a quelladell’Orchestra per l’accompagnamento delle vo-ci durante le finali.

• La Società del Quartetto dispone di una seriedi Giurie esperte, capaci di operare con il piùalto grado di professionalità e la massima tra-sparenza.

Possiamo così dare l’annuncio ufficiale che unProtocollo di Intesa per la realizzazione del pro-getto è stato sottoscritto tra la Società del Quar-tetto e l’Associazione Luciano Pavarotti Giovani il12 aprile scorso, di conseguenza prima del Nataleprossimo, precisamente tra il 16 ed il 19 dicem-

bre 2010, si svolgerà il primo Concorso LucianoPavarotti Giovani. La prestigiosa manifestazioneartistica si svolgerà come Sezione speciale dellasessantunesima edizione del Premio Internaziona-le di Musica Gian Battista Viotti, sezione rivoltaalla attribuzione di tre importanti Borse di studiorotariane a giovani meritevoli di perfezionarsi nel-l’arte del canto. La prima borsa di studio sarà of-ferta dalla Rotary Foundation, mentre la secondae la terza saranno offerte dal Distretto 2030 delRotary International. Al progetto hanno aderitoben quattro Governatori, il past Ermanno Bassi,il governatore in carica Alessandro Pastorini,l’eletto Gianni Montalenti e il governatore desi-gnato Antonio Strumia.Alle Borse di Studio infine verranno anche asso-ciati due premi speciali, uno della JUVENTUF.C. per la miglior voce di tenore e uno dellaFONDIARIA-SAI per la miglior voce femminile.

Nuova iniziativa del Distretto: tre borse di studio nel nome del Grande Maestro

Debutta il concorso Pavarotti-Giovani

Luciano Pavarotti era rotariano iscritto al RC Modena

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Ryla International: dalla Mole al Bosforo,il bello di saper guardare lontano

Rotary203010

La primavera, com’è no-to, è tradizionalmente lastagione che più di ogni

altra sa essere foriera di novità.Noi rotaractiani del Distretto2030, non volendo smentirela nostra pluridecennale voca-zione al continuo rinnova-mento, pur senza mai smenti-re radici e tradizioni, stiamofacendo del nostro meglio perfar fiorire in tutto il suo splen-dore questo 2010 iniziato dav-vero in grande stile. A raccon-tarvi come e quando i nostriClub hanno saputo coniugarespirito di servizio, divertimen-to e amicizia ci penseranno levoci e le dirette testimonianzedei diretti protagonisti, ai qua-li non vogliamo sottrarre nem-meno un rigo di spazio. Ora ilnostro compito è quello disprintare con il massimo del-l’energia possibile verso il tra-guardo della chiusura dell’an-no distrettuale, in attesa, conil prossimo numero, di tirarele somme di quest’anno stra-ordinario trascorso con Gio-vanni, e rivolgere un gigante-sco “in bocca al lupo” all’inco-ming che già scalda i motoripronto a scendere in pista peroffrircene uno nuovo altret-tanto sorprendente.Questo mese voglio lasciarvicon un insolito ma, mi augu-ro, divertente compito per ilprossimo e, ahimè, ultimo ap-puntamento con voi su queste

Archiviato il mese diaprile con i preparatividi una distrettuale im-

portante e con una miriade diesperienza internazionali allespalle. Dallo scorso Quadrifo-glio, il Distretto 2030 ha ac-colto prima otto crocieristiprovenienti da mezzo mondo,poi quattro greci per il gemel-laggio iniziato con il viaggio aSalonicco lo scorso ottobre.Segnali importanti di un’aper-tura al mondo che è caratteri-stica fondamentale della no-stra associazione: lavorare per-sonalmente sulla comprensio-ne tra popoli e culture, e quale

miglior modo di farlo se nonincontrando ragazze e ragazziche si ritrovano nei nostri stes-si valori? Contemporanea-mente l’APIN prosegue, nelsuo impegnativo compito diraccolta risorse, grazie a tuttivoi, e di sensibilizzazione; ilprogetto Kenya va avanti con iprimi volontari reduci diun’esperienza formativa edumana unica. Altri progettidistrettuali fanno capolino,come il Progetto Buio Pesto ole varie attività delle commis-sioni che si stanno sbizzarren-do sulle tematiche più varie:dagli spettacoli teatrali, ai con-

certi di musica classica, ai con-vegni e conferenze. Il giro di boa è stato a Natale,a Pasqua abbiamo iniziato ilrush finale. Maggio è il mesein cui dare il colpo di reni pri-

ma della chiusura di quest’an-no e giugno sarà il momentodi stringerci insieme per il ri-sultato finale, pronti a riparti-re con tutto l’entusiasmo diquest’anno al fianco di AndreaContini e del nuovo direttivo.E poi… “gala tempora cur-runt!”: con la bella stagione iClub si stanno impegnandoper dare il massimo e regalareai soci serate straordinarie che,al pari di tutto il resto e delledistrettuali volutamente piùlow cost, rendono il nostro so-dalizio unico nel suo genere.

Giovanni Vagnone di Trofarello e CelleRD Rotaract 2030

pagine a giugno. Tranquilli,non c’è voto, anche se sono si-curo che se ci fosse sarebbe co-munque il massimo per tuttiquanti voi. Ecco di cosa si tratta. Il motto di quest’anno, decli-nato da ciascun socio e Clubin mille e una sfaccettatura, èstato “Il Rotaract sono io”.Protagonismo, ambizione, spi-rito di partecipazione, condi-visione e, perché no?, un pizzi-co di sana competizione sonostati il paradigma di 12 mesivissuti senza un attimo di re-quie, ma senza stancarsi mai.Perché dunque non fissare ipassaggi più significativi diquesta indimenticabile mara-tona corsa tutti insieme sullepagine del Quadrifoglio? E al-lora scrivete: 250 battute almassimo. Una frase, un saluto,uno slogan, una dedica o unmantra, purché parli di voi edel vostro Rotaract in questo2009/10. Le più simpatiche,ironiche, commoventi, filoso-fiche e quant’altro si guada-gneranno il diritto di campeg-giare in bella mostra sul pros-simo numero. Siete pronti?Certo che sì. E allora sotto achi tocca. Una sfida? Sì. Ungioco? Sì. Una sorpresa? Sì.Insomma, sì, sì, sì. Sia purequel che volete sia, purché vipiaccia. Sorprendeteci, ma so-prattutto… sorprendetevi.Luca Pautasso, Direttore “Il Quadrifoglio”

Adessotocca a voi

Il saluto dell’RD

Motori al massimo per il rush finaleL’editoriale

Capitan Basilico 2: “RAC, si gira!”

Il RAC Genova Nord NordOvest ha contribuito l’annoscorso alla produzione di un

film che uscirà nell’inverno 2010nelle sale della Liguria… e l’RDGiovanni, all’epoca incoming, haconosciuto il mitico Massimo Mori-ni, direttore d’orchestra del Festivaldi Sanremo e produttore di noti ar-tisti come il cantante Povia. Daquesto incontro è nata una collabo-razione che ha portato il DistrettoRotaract 2030 direttamente ad inse-rirsi come protagonista nel prossi-mo film dei “Buio Pesto”. Con l’idea di non prendersi mai troppo sul serio, mentre ci si impegna a dare il proprio meglio,siamo così giunti alla divertente puntata de “Il Rotaract sono io”, in cui il Distretto si è messoin gioco radunando un abbondante numero di soci, al Castello Vagnone a Trofarello, per l’oc-casione comparse di un lungometraggio cinematografico. Al di là della produzione, tutti gli in-cassi della pellicola vengono destinati dai Buio Pesto alle Pubbliche Assistenze liguri più biso-gnose… quindi al divertimento (faticoso, in cinque ore di riprese…) si aggiunge il service “Am-bulanza Verde”. Il Rotaract così farà bella mostra di sé, ed ha approfittato dell’occasione per di-vertire i presenti con costi contenutissimi e rilanciare con un progetto che ha un impatto eco-nomico davvero importante. Adesso non resta che attendere l’uscita del film e… perché no, anche una prima torinese.

Alessandro De Lucchi

Il 30 marzo l’ap-puntamento per irotaractiani del

Distretto 2030 è statoa Rivoli, al fast food -presidio Slow Food -“Mac Bun”, (in pie-montese: “solo buo-no”) per una serata di-versa, in un’atmosferarilassata e informale,con il pensiero rivoltoad un service davvero importante e di respirointernazionale. Da un’idea nata un po’ per caso tra i Presidentidei due Club ospiti della serata, Matteo Di Bel-la e Andrea Coller, e sviluppata poi tra i banchidel RYLA, ha preso forma un interclub dalledimensioni di una distrettuale, con 120 parte-cipanti e più di 150 prenotazioni da ogni partedel Distretto, e addirittura da fuori i confinidel 2030. La serata, ufficializzata dalla presenzadell Rappresentante Distrettuale Giovanni Va-gnone e dei Delegati di Zona, ha riunito amicirotaractiani, ryliani e rotariani per assaggiare ilfast-food in salsa piemontese proposto dallaprima “agri-hamburgeria” italiana, e si è con-

clusa con l’interventodi Francesco Bianco,uno dei due giovanisoci fondatori del lo-cale, che ci ha raccon-tato la filosofia “MacBun”: la storia di unascommessa vincente econtrocorrente all’in-segna della qualità,della territorialità edel risparmio della fi-

liera corta. E, tra “Mach-Bale”, “Friciulà” e“Mach ca brusa”, robiole al forno e hamburgerdi Fassone, il Rtc Susa e Valsusa e il Torino Stu-pinigi (con l’aiuto del Club Nord 45° Parallelo)hanno contribuito al progetto Shelterbox(www.shelterbox.org), mettendo le basi per l’ac-quisto di due “emergency shelter”, ovvero siste-mazioni abitative di emergenza, da destinare aipaesi recentemente colpiti da calamità naturalicome Haiti e il Cile. Insomma, un successo sot-to tutti i fronti, da quello del gusto del mangia-re sano stando insieme a quello della solidarie-tà. E chi non è riuscito a partecipare, si prenotigià per il prossimo anno.

Giulia Calori, Rtc Torino Stupinigi

Rotaract e M** Bun:very fast and very good

Anche se questo è il mio terzo an-no di Rotaract, non avevo maiavuto occasione di conoscere il

suo lato internazionale. L’occasione misi è proposta quando il mio Club ha in-vitato Derya Cantutan, giovane rotarac-tiana del Club di Istanbul Istinye, a par-tecipare ad alcune nostre riunioni e a ge-mellarci. Per ricambiare la nostra ospita-lità Derya ci ha cosi invitati a Istanbul eappoggiati per la partecipazione al RylaInternazionale che si è svolto nella capi-tale turca dal 2 al 4 aprile.Non avendo mai partecipato al Ryla di-strettuale non sapevo in cosa consistessese non dai racconti dei miei amici, e co-sì mi sono trovata a vivere una fantasticaesperienza. Un gruppo di 37 personeprovenienti da tutti i paesi europei enon, alcuni rotartactors provenienti daTunisia, Egitto, Libano, Pakistan, Cali-fornia e persino dall’Indonesia. Il Rylainternazionale è in primo luogo un in-contro tra culture, e l’insegnamento nefa solo da cornice.

Ed è proprio questo incontro fra cultureche mi ha permesso di vedere i modi di-versi di intendere e di fare rotaract inpiù parti del mondo, capire come gli al-tri rotaractiani ci percepiscono e tornarea casa con qualche spunto di riflessionein più sulla nostra percezione del Rota-ract. Quest’ultimo è stato senza dubbio- oltre all’indubbio arricchimento cultu-rale del seminario - l’insegnamento piùprezioso di questa indimenticabile espe-rienza.

Anche se credo non possano bastarequeste poche righe per descrivere tutto ilbagaglio con cui sono tornata a casa daquesta nuova esperienza, mi sento diconsigliare a tutti rotaractiani di non vi-vere solo il Club e il distretto, ma guar-dare il più possibile il lato internazionaleper arricchirsi di un qualcosa che il Ro-taract ti può dare e che ti rimarrà dentroper sempre.

Titti Irene DeorsoloRotaract Club Torino Europea

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Page 11: Rotary2030 5.qxd:Layout 1 30-04-2010 8:24 Pagina 1 …Rotary2030 MAGGIO 2010 N°5 Allegato a Rotary Maggio n. 5 2010. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Editoriale:

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O r ga n o d i i n fo r m a z i o n e d e l D i s t r e t t o R o t a r a c t 2 0 3 0

Rappresentante Distrettuale: Giovanni Vagnone di Trofarello e di Celle ■ Direttore Quadrifoglio: Luca PautassoRedazione: Valeria Abate (Liguria); Matteo Brancaleoni (Cuneese); Carlotta Marella (Piemonte Orientale); Davide Testa (Sud Piemonte) ■ E-mail: [email protected]

Crociera Giovani 2010

Rotaracton the road

Il famoso North West Italy Roundtrip è pas-sato come un veliero tra i nostri Club per laventiseiesima volta. Otto splendidi ragazzi,

un gruppo affiatato e scelto accuratamente dal-la bravissima Marta Ludovici, salpando da No-vara e visitando nell’ordine Arona, Biella, Casa-le, Asti, La Spezia, Genova, Sanremo, Torino eVarallo Sesia, ha dato modo a tutti noi di vive-re un’esperienza internazionale comodamente“seduti” sui divani delle nostre case. Il progetto“Roundtrip” è nel nostro distretto una tradizio-ne di lunga data, ma all’estero sta sempre piùprendendo piede su ispirazione di quella che danoi è ormai una consolidata abitudine: l’oppor-tunità di scambiare idee ed informazioni conragazzi che condividono i nostri valori e modidi pensare ma provengono da realtà tanto di-verse è qualcosa di unico ed insostituibile.Quest’anno, Marta ha superato se stessa ed èstata una presenza attiva, decisionale, una Pre-sidente della Commissione Azione Internazio-nale come non se ne vedevano da tempo: la suafortuna è stata anche quella di collaborare conun gruppo di Presidenti affiatato e disponibile,pronto a mettersi in gioco e ad offrire un’ospi-talità davvero sentita, sincera e spontanea. Unpo’ di curiosità? In tutta la Spagna ci sono 12Club e circa 200 Soci; a New York ci sono 3Club (con una media di venti soci ciascuno)contro i nostri 21 a Torino… se pensate che il2030 sia un distretto grande, sappiate che Po-lonia e Ucraina sono unite in un distretto uni-co, bilingue, in cui le comunicazioni sono unpo’ difficili! In Messico il Rotaract non orga-nizza né feste né cene, ma praticamente soloprogetti di service attivo, mentre in Croazia lecose funzionano praticamente come da noi… esiamo tutti i benvenuti all’isola di Pag. Questoè molto altro hanno raccontato, mentre l’in-stancabile RD Giovanni Vagnone li scarrozzavain lungo e in largo con un fiammante Ducato,reperito da Ivan Collino, su e giù per le nostreregioni. Un fuoripista a Portofino li ha incanta-ti quasi quanto una capatina sul circuito diMontecarlo. Nessuna giornata è stata noiosa,nonostante il tempo inizialmente ci abbia unpo’ fatto tribolare, e l’entusiasmo collezionatoin quasi dieci giorni di “Rotaract-Life” nonstop, mi ha dato una carica che non avevo maivissuto prima. Per la cronaca, sono stati tantigli aneddoti simpatici e divertenti, ma riman-diamo al blog dell’RD per non “intasare” ilQuadrifoglio. L’unico consiglio che possiamodare a chi non è riuscito ad entrare nello spiritoè quello di stare all’erta e cercare qualche roundtrip straniero: ce ne sono in Ucraina, in Un-gheria, in Messico, un po’ in ogni parte delmondo e noi, da bravi ospitanti, ora dobbiamoricambiare il favore di andare a visitare i nostriamici. Queste cose insegnano che c’è una di-mensione del Rotaract che non sappiamo anco-ra sfruttare appieno: pensateci per le prossimevacanze… perché non contattare il Club dellavostra destinazione e fare un incontro con ami-ci che… non conoscete ancora?

Mediterraneo, Mare Nostrum:una settimana di Ryla a RagusaÈ nato d’accordo con i Distretti Rotary dei Paesi che si affacciano sulMediterraneo, il “MEDITERRANEAN R.Y.L.A.” (Rotary Youth Leadership Award -www.rylamed.com). In concomitanza della settimana della cultura dall’11 al18 aprile, nella splendida cittadina di Ragusa sotto la direzione delGovernatore del Distretto 2110, Francesco Arezzo di Trafiletti otto personalitàda Spagna, Francia, Italia, Grecia, Turchia, Israele, Egitto e Maghreb hannopresentato la cultura del loro Paese facendoci scoprire ricchezze, valori e lavarietà dei popoli del Mediterraneo.

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Page 12: Rotary2030 5.qxd:Layout 1 30-04-2010 8:24 Pagina 1 …Rotary2030 MAGGIO 2010 N°5 Allegato a Rotary Maggio n. 5 2010. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Editoriale:

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