Roseto Comunale Prova

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Rosa, Rosae 69 a edizione PREMIO ROMA per nuove varietà di Rose Roseto Comunale di Roma

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Rosa, Rosae69a edizione

PREMIO ROMA per nuove varietà di Rose

Roseto Comunale di Roma

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Rosa, Rosae69a edizione

PREMIO ROMA per nuove varietà di Rose

Roseto Comunale di Roma

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Assessore alle Politiche Ambientali e del Verde UrbanoMarco Visconti

Direttore 10 Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde - Protezione CivileTommaso Profeta

Direttore Verde Pubblico e Decoro UrbanoMario Vallorosi

Organizzazione Amministrativa “Premio Roma”Massimo Rascioni

Organizzazione Tecnica “Premio Roma”Salvatore Ianni

Visite guidate al Roseto Comunale Salvatore Ianni, Antonello Santelli

TestiSalvatore Ianni

FotografieLuciano Rossetti

Coordinatore editorialeLuciano Rossetti

Coordinatore redazionaleRoberto Provantini

Progetto graficoBeecom S.r.l.

Stampa A&C - Advertising & Communicationvia Cristoforo Colombo, 134 - 00147 Romatel. +39 0647825146, fax +39 [email protected]

Si ringrazia l’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma per la gentile concessione della fotografia a p. 5.

Roseto Comunale di Roma

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Il Concorso per nuove varietà di rose Premio Roma rappresenta un grande motivo di vanto per la Città poiché,arricchendo di nuovi esemplari l’Antico Roseto Capitolino, offre al pubblico dei cittadini romani e dei tanti visitatoriitaliani e stranieri una collezione di rose davvero straordinaria.

Le nuove varietà messe a concorso, infatti, rappresentano solo una parte dell’inestimabile patrimonio che si coltivanel Roseto: le ultime nate, provenienti dai più grandi ibridatori del mondo, sono accostate agli esemplari più antichi, inun percorso botanico che unisce tradizione ed innovazione.

Il presente booklet offre una panoramica completa sulla storia del Roseto e del Concorso che testimonia, anzitutto,il grande impegno che ogni giorno viene profuso dai tecnici capitolini per rendere il giardino dell’Aventino, un vero eproprio museo a cielo aperto.

Buona lettura.

Marco ViscontiAssessore alle Politiche Ambientali

e del Verde Urbano Roma Capitale

The Premio Roma competition for new varieties of rose is a source of pride to the City, offering as it does thepeople of Rome and the many Italian and foreign visitors an exceptional opportunity to see the new examplesin the Antico Roseto Capitolino collection.

The latest varieties in the contest are only part of the inestimable wealth of the Rose Garden. Developed by someof the world’s greatest hybrid-breeders, the most recent acquisitions are planted beside the oldest examples, in abotanical show that blends tradition and innovation.

This little booklet offers a comprehensive overview of the history of the Rose garden, and its contest is tangibleevidence of the loving care taken by the experts of the Aventino garden to ensure its standing as a museum in theopen air.

Happy reading!Marco Visconti

Assessore alle Politiche Ambientali e del Verde Urbano Roma Capitale

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Un po’ di storia

Il Premio Roma, secondo per fondazione solo alConcorso di Bagatelle, vicino Parigi, venne istituito nel1933, grazie all’impegno della Contessa Mary GayleySenni, una “ostinata signora americana” che sin dal1924 esercitò una costante pressione presso le autoritàcomunali affinché Roma potesse avere, finalmente, ungiardino dedicato alle rose ed un suo concorso interna-zionale. Fino al 1940 la competizione si svolse nellasede di Colle Oppio, in quello che fu il primo Roseto diRoma, poi seriamente danneggiato durante il secondoconflitto mondiale. Dopo la forzata pausa dovuta aglieventi bellici e alla ricostruzione, il Premio Roma ripresenel 1951 nell’attuale sede del Roseto Comunale al-l’Aventino, donata a Roma dalla Comunità Ebraica.

A little history

Begun in 1933, the Premio Roma was the second tobe established after the Bagatelle contest which takesplace near Paris. Countess Mary Gayley Senni, an “ob-stinate American woman” had been pressing the localauthorities to create a rose garden and an internationalcompetition since 1924. Until 1940 the competition washeld at Colle Oppio, in what had been Rome’s first RoseGarden. The garden was seriously damaged during theSecond World War. After the interruption, caused firstby the war and subsequently by the reconstruction, thePremio Roma started up again in 1951. It was held inwhat is now the municipal rose garden at Aventino,given to Rome by the Jewish Community.

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La Contessa Mary Gayley Senni collaborò all’organiz-zazione del concorso e fece parte della giuria sino al 1954.

Il prestigio di questa manifestazione non deriva solodalla sua storia o dall’irripetibile cornice che la Città Eternaoffre a questo giardino, ma anche da interessanti aspettitecnico-botanici: grazie alla sua latitudine, Roma apre lastagione internazionale dei Concorsi nel Mondo e rappre-senta un valido test per saggiare il comportamento dellenuove varietà, esposte spesso a temperature elevate nellecalde estati romane, non proprio ottimali per la regina deifiori che gradisce invece un clima fresco.

Countess Mary Gayley Senni helped organize thecompetition and was one of the judges until 1954.

It is not only the long tradition and exquisite locationof this garden, framed by the Eternal City, which deter-mine the prestige of this show but also its interest froma botanical point of view. Because of its latitude, Romeopens the International Competition season. As such itprovides a good testing ground for the new varieties,often exposed to the high temperatures of the Romansummers… Quite a challenge for a flower that prefers acool climate.

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Un luogo ancora sacroIl giardino che ospita il Roseto Comunale è stato per quasi trecentoanni, dal 1645 al 1934, il cimitero della Comunità Ebraica di Roma,la comunità spontanea più antica di tutto l’Occidente (circa 160a.C.). Nel 1934, per dare corso al nuovo Piano regolatore, il cimiterovenne spostato al Campo Verano. Tra il 1941 e 1943, l’area verdeche rimaneva del vecchio cimitero venneutilizzata come “orto di guerra”. Nel1950 il Comune di Roma chiese alla Co-munità Ebraica la possibilità di utilizzarequest’area per allestire il nuovo RosetoComunale. La Comunità acconsentì,chiedendo l’apposizione di una piccolastele con le Tavole di Mosè per ricordarea tutti la passata sacra destinazione diquel giardino. Ma a sancire il legame traRoma e la sua Comunità Ebraica ci sonoi viali che, tra le rose, disegnano laMenorah, il candelabro a sette bracci.

A still sacred placeThe garden where the Roseto Comunale, the municipal rose garden, is sit-uated was for almost 300 years – from 1645 to 1934 – the cemetery of theJewish Community of Rome, the oldest spontaneous community in thewhole of the western world (circa 160 BC). In 1934, to accommodate thenew City Plan, the cemetery was moved to Campo Verano. Between 1941

and 1943, the green area that remained of theold cemetery was used as a wartime veg-etable garden. In 1950 the Comune di Romaasked the Jewish Community if they could usethe area to create a new public Rose Garden.The Community agreed, asking that a smallstele be put there bearing the Tablets of Mosesin reminder of the sacred function the gardenhad fulfilled in the past. To endorse the bondbetween Rome and its Jewish Community,however, is the layout of the avenues betweenthe roses, designed to represent the seven-armed candelabra known as the Menorah.

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Qualche curiosità...…

La Giuria Internazionale, che deve esprimere un giu-dizio estetico, è formata da membri non necessaria-mente legati al mondo delle rose. Questi componenti,non solo vengono scelti tra i direttori dei più prestigiosiParchi e Orti Botanici del mondo, ma anche tra i perso-naggi del mondo della cultura e dell’impegno sociale,come Susanna Agnelli, gradita presenza di alcuni annifa. O come l’eccentrica cantante lirica inglese Susan Da-niel, da anni impegnata in prima persona nel reperi-mento di fondi per la lotta al cancro. Talvoltaprovengono dal mondo della Diplomazia: ricordiamoancora la simpatia della signora Corinne Boggs, neglianni in cui era Ambasciatore degli Stati Uniti d’Americapresso la Santa Sede, oppure la competenza di LadyJessica Shepherd, moglie dell’Ambasciatore del RegnoUnito presso lo Stato Italiano. Tra i tanti personaggi chehanno onorato il nostro concorso, qualcuno narra dellafantomatica presenza, negli anni Cinquanta, di AgathaChristie, ovviamente sotto un altro nome…

A few curiosities...

La The International Jury, which judges appear-ance, is not necessarily made up of people con-nected with roses. Although members come fromsome of the world’s most famous parks and botan-ical gardens, there are also cultural figures and pa-trons such as Susanna Agnelli, who honoured thejury with her presence a few years ago. Or the un-conventional British opera singer Susan Daniel, per-sonally involved in fundraising for cancer charities.Others come from the diplomatic world, and we stillremember the kindness of Mrs Corinne Boggs whenshe was US Ambassador to the Holy See, as well asthe expert knowledge of Lady Jessica Shepherd,wife of the British Ambassador to Italy. Among themany people who have graced the competition withtheir presence, legend has it that during the 1950seven Agatha Christie attended, under a false nameof course…

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Un ultimo ricordo, questa volta un po’ inquietante:l’ultima edizione prima dell’entrata in guerra dell’Italiasi svolse il 14 maggio 1940. In quell’occasione, anche senon venne assegnata la medaglia d’oro, vennero pre-miate con un certificato di merito una varietà di rosefrancese, una tedesca ed una americana. Qualchegiorno dopo, il 10 giugno, ebbe inizio la tragica avven-tura con la dichiarazione di guerra consegnata agli Am-basciatori di Francia e Regno Unito.

Ma preferiamo parlare del Premio Roma come diuna grande occasione di incontro tra popoli e culture,unite nella passione per un fiore che fra i tanti signifi-cati, dati da epoche e tradizioni diverse, ne ha uno ri-conosciuto da tutti: Pace.

One final recollection of a rather less happy nature:Italy entered the War on14 May 1940 and that year, al-though the gold medal was not awarded, varieties ofFrench, German and American roses were given certifi-cates of merit. A few days later, the Embassies ofFrance and the United Kingdom received the Declara-tion of War, and on 10 June hostilities began.

On a lighter note, however, the Premio Roma is awonderful opportunity for the meeting of peoples andcultures united by their love of a flower that among itsmany different meanings deriving from different erasand traditions, has one that is universally understoodby all, and that is Peace.

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Una competizionelunga quasidue anni

Il Premio Roma è dedicato alle nuove varietà, cioèesemplari non ancora in commercio. Le rose parteci-panti arrivano a Roma venti mesi prima della manife-stazione (due anni e mezzo per le varietà sarmentose),per dar modo alle giovani piantine, provenienti da tuttii continenti, di svilupparsi ed ambientarsi nel nostroclima. In questo periodo vengono curate dai tecnici delRoseto Comunale e visitate periodicamente dai mem-bri della “Giuria Permanente”, composta da esperti delsettore di provata esperienza. Questi, attraverso incon-tri collegiali, devono esprimere un giudizio tecnico cheriguarda, ad esempio, il portamento della pianta, il co-lore del fogliame e quegli aspetti valutabili a più ri-prese, come la rifiorenza, la resistenza alle malattie.Ovviamente, sia i tecnici del Roseto che i giurati nonconoscono l’origine e la provenienza delle varietà ingara, identificabili solo con un numero. Così, il giornodel concorso vero e proprio, ogni rosa ha un suo pun-teggio di partenza al quale si somma quello espressodalla Giuria Internazionale, essenzialmente basato sucriteri estetici e… olfattivi.

È importante ricordare che dietro ad ogni nuovoibrido, c’è un lavoro di ricerca e selezione che dura al-meno dieci anni (talvolta quindici o addirittura venti!).Quindi le rose che vengono presentate al concorsohanno già subìto un rigoroso esame da parte dei loro“creatori”. Provate ad immaginare il patrimonio di

A competitionlasting almosttwo years

The Premio Roma is dedicated to new varieties thatare not yet on sale. The roses arrive in Rome twentymonths before the show (two and a half years for theSarmentose varieties). This allows the young plants,from all over the world, to develop and become accli-matized. They are cared for during this time by the ex-perts at the Roseto Comunale and are periodicallyvisited by the members of a Permanent Jury of special-ists. During meetings together they judge technical as-pects such as, for example, the bearing of the plant,foliage colour and features that are evaluated over time,like re-flowering and resistance to illness. Neither theexperts at the Rose G arden nor the jurors know the ori-gin of the varieties in the contest and the plants simplyhave an identification number. On the day of the com-petition each rose has its own starting score. To this isadded the International Jury’s score, which is essentiallybased on appearance and scent.

It is important to remember that at least ten yearsof study and selection goes into each new hybrid (andit can be fifteen or even twenty). The roses presentedat the contest have already been carefully selectedby their creators. Try and imagine the wealth of sci-ence and research represented by the many varietiesin the Premio Roma competition, which has more par-ticipants than any other in the world. This prestigiousrecord is largely due to the experts at the Roseto Co-

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scienza e ricerca rappresentato dall’insieme delle tantevarietà in gara al Premio Roma, che è la competizionepiù partecipata al mondo. Il merito di questo prestigiosoprimato, in buona parte va dato ai tecnici del RosetoComunale che, alla loro pluriennale competenza, ag-giungono un importante ingrediente: la passione perquesto lavoro. Sanno bene che, con il loro impegno,danno l’opportunità ad ogni giurato o semplice visita-tore, di serbare un bel ricordo di quest’angolo di Roma.Questa volta però, non per merito di antichi romani odi geni del Rinascimento.

munale and to their years of experience and dedica-tion to the task. They know that their commitment al-lows the jurors and ordinary visitors to conservewonderful memories of this corner of Rome. Thistime, though, it is not due to the ancient Romans northe geniuses of the Renaissance.

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Più “antica” del Leone d’OroIl Premio Roma, la cui prima edizione risale al 1933, risulta essere lacompetizione internazionale a carattere culturale più antica d’Italia.Riesce a superare di un solo anno anche la Mostra del Cinema diVenezia, la cui prima edizione risale al 1932, ma che divenne “compe-tizione” solo nel 1934.

Older than the Leone d’OroThe first edition of the Premio Roma dates back to 1933, makingit the oldest international cultural contest in Italy. Even older, by ayear, than the Venice Film festival which began in 1932 but onlybecame a competition in 1934.

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Il grande giorno…Tradizionalmente, il Premio Roma si svolge il terzo

sabato di maggio. I lavori delle Giurie, quella Interna-zionale e quelle Speciali, cominciano molto presto: alle9.00 la prima a cominciare è quella dei Bambini, seguitadalla Giuria Internazionale che include anche una Com-missione ristretta per scegliere la rosa dal profumo piùinteressante. Ogni giurato ha una scheda dove sono ri-portati, accanto al numero identificativo di ogni varietà,i punteggi medi tecnici espressi in precedenza dallaGiuria Permanente.

The big day…Traditionally, the Premio Roma takes place on the

third Saturday in May. The two Juries, International andSpecial start very early. At 9 am the first to start is theChildren’s prize followed by the International Jury thatincludes a select Commission who chooses the rosewith the most interesting scent. Each of the jurors hasa score card with the identification number of each va-riety and the average technical score already expressedby the Permanent Jury.

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I criteri di valutazione della Giuria Internazionalesono prevalentemente estetici (colore, forma del fiore,profumo) e il punteggio medio espresso viene som-mato al punteggio medio tecnico. Terminata la valuta-zione, i dati vengono elaborati con rapidità e precisionedal Settore Informatico del Servizio Giardini che, conl’aiuto di particolari sistemi operativi, già nel primo po-meriggio è in grado di individuare le varietà vincenti perogni categoria. Solitamente le categorie in gara sono:Floribunde (fiori a mazzetti), HT (rose a fiore singolo),Sarmentose e Arbustive da Parco (piante particolar-mente vigorose).

Accanto a questi riconoscimenti tradizionali ci sonoquelli speciali: “La Rosa dei Bambini” e il “Premio Fra-granza”. Quest’ultimo è conferito da una ristretta commis-sione di esperti capaci, con i loro nasi, di scindere lamelodia di un profumo in tante “note olfattive”.

La festa della Regina dei Fiori ha il suo epilogo la sera,quando durante la cena di gala vengono proclamate lerose vincenti di ogni categoria. E con quest’ultima cornicedal sapore mondano, si conclude una competizione co-minciata molto tempo prima. Intanto, da almeno ottomesi, si sta lavorando per l’edizione del prossimo anno.

The criteria of the International Jury are mostlybased on beauty and appearance (colour, shape of theflower and scent) and their average score is added tothe average score of the experts. Then the overallscores are rapidly calculated by the IT Department ofthe Gardens. By early afternoon the winners for eachcategory are already identified. Usually the competingcategories are: Floribunda (flower clusters), HT (singleflower), Sarmentose and Shrub and Landscape (partic-ularly robust).

In addition to the traditional prizes are the specialones: “La Rosa dei Bambini” and the “Premio Fra-

granza”. The latter is awarded by a select committee ofexperts able to separate the melody of a scent into aseries of different olfactory notes.

The celebration of the Queen of Flowers drawsto an end in the evening during a Gala dinner whenthe winners are proclaimed for each category. Andit is with this more social moment of the event thatthe competition, begun so much earlier, finallycomes to a conclusion. Meanwhile, the edition of thefollowing year has already been underway for atleast eight months.

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“La Rosa dei Bambini”, istituito per la prima volta proprio al

Premio Roma nel 2000 e riproposto, con nostra grande soddisfazione,anche in altri prestigiosi concorsi nel mondo.La cosa che stupisce è che i bambini, con voto segreto svelato solonella serata di gala, riescono sempre ed eleggere una rosa tra quellescelte e premiate dalle giurie degli esperti. Spesso si tratta della stessaMedaglia d’Oro!

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Una Giuria davvero specialeÈ veramente divertente vederli all’opera tra un fiore e l’altro, con ilnaso macchiato dal polline e l’espressione soddisfatta di chi sembrapensare “… Adesso i voti li metto io…”. Questa è la Giuria compostadai bambini delle Scuole Primarie di Roma, che conferisce il riconosci-mento “La Rosa dei Bambini”, istituito per la prima volta proprio alPremio Roma nel 2000 e riproposto, con nostra grande soddisfazione,anche in altri prestigiosi concorsi nel mondo.La cosa che stupisce è che i bambini, con voto segreto svelato solonella serata di gala, riescono sempre ed eleggere una rosa tra quellescelte e premiate dalle giurie degli esperti. Spesso si tratta della stessaMedaglia d’Oro!

A very special JuryIt is such fun seeing them at work among the flowers, nosesstained with pollen and a satisfied expression that seems to besaying “… This time I’m the one giving the marks…”. This Jury ismade up of children from Rome’s Primary Schools. They awardthe prize “La Rosa dei Bambini”, set up for the first time at thePremio Roma in 2000 and copied, to our great satisfaction, byother important contests around the world.What is most extraordinary is that the children, with a secret voterevealed only during the Gala evening, always manage to chooseone of the official prize winners. Often the Gold Medal itself!

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The gala evening…The much-awaited proclamation of the winning

roses is announced during a gala evening which takesplace after the competition.

Waiting with baited breathare jurors, nursery representa-tives, hybrid breeders and thePress.

The event takes place inthe Aranciera di San Sisto, alarge, Gothic cathedral-likestructure. Over five hundredguests are invited to celebratethe winning flowers: botanicalexperts from all over the

world, the authorities, exponents from the world of cul-ture and entertainment, plus the Mayor of Rome who,in his role as host, ratifies the importance of this excit-ing cultural and scientific occasion.

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Serata di gala…La sera del giorno del Concorso, accompagnato da

una cena di gala, arriva il momento più atteso da tutti:la proclamazione delle rose vincenti.

È atteso da ogni giurato,dai rappresentanti dei Vivaidagli ibridatori, e dai giornalisti.

La serata di gala è ospitatanell’Aranciera di San Sisto, unagrande struttura la cui archi-tettura ricorda una cattedralegotica. Qui a festeggiare lerose vincenti, trovano postooltre cinquecento invitati, traesperti botanici di ogni partedel Mondo, rappresentanti delle Istituzioni, della culturae dello spettacolo, oltre al Sindaco di Roma che, fa-cendo gli onori di casa, suggella l’importanza di unamanifestazione di alto valore culturale e scientifico.

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La Collezionedel RosetoComunaleIl Museo a cielo aperto

Il Roseto di Roma non deve la sua fama solo al Con-corso Internazionale, ma soprattutto all’interessantecollezione botanica composta da circa 1200 diversigruppi di rose tra botaniche, antiche e varietà moderne,che ripercorrono la storia e l’evoluzione della rosa dal-l’antichità sino ai giorni nostri.

The RosetoComunaleCollectionAn open air Museum

The Rose Garden of Rome is famous because of theInternational Contest, but above all for its interestingbotanical collection consisting of about 1200 differentgroups of roses including botanical, old and modernvarieties, which trace the history and evolution of therose from ancient times to the present.

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Le Botaniche o Specie (dette anche Selvatiche),sono le rose spontanee che crescono in varie zone dellaTerra, dalle più torride alle più fredde, ma solo dell’Emi-sfero Settentrionale. Probabilmente esistenti primadell’uomo (nell’Oregon è stato rinvenuto un repertofossile di una foglia di rosa risalente a quaranta milionidi anni fa), se ne conoscono circa 150 diverse specie.Solo poche di queste, però, sono le progenitrici delledecine di migliaia di rose esistenti tra antiche e mo-derne. Una di queste rose spontanee, comune anchenei nostri boschi, è la Rosa Canina.

Alla categoria delle Antiche, appartengono molterose che vengono raggruppate in classi a seconda dellaloro origine. Spesso sono il risultato di incroci spontaneitra rose botaniche che l’uomo, involontariamente, fa-ceva incontrare nelle sue migrazioni da una parte all’al-tra del Mondo. Talvolta sono il frutto delle primesperimentazioni nel campo della ibridazione, cominciatea partire dai primi decenni dell’Ottocento. Ecco alcunigruppi rappresentativi: Galliche, Alba, Damascene, Cen-tifolie, Muscose, Eglanteria, Moschate, Borboniane, Ru-gose, Spinosissime, Chinenses.

Nella vasta e generica categoria delle rose Modernevengono inserite le moltissime varietà ottenute dall’uomoa partire dalla fine dell’800, quando si cominciò ad utiliz-zare per incrocio le rose che gli inglesi portarono dallaCina e dalle altre regioni dell’Estremo Oriente con le navicariche di the (da qui, probabilmente, il nome Rosa Tea).La progenitrice delle rose moderne è proprio la Rosa Tea,ibrido spontaneo tra le specie botaniche Rosa Giganteae Rosa Chinensis. Incrociata successivamente con le an-

The Botanical or Wild roses grow spontaneouslyin various parts of the world, from the most torrid tothe coldest climates, although only in the NorthernHemisphere. Probably already in existence beforeman walked the Earth (a rose-leaf fossil found inOregon dates back forty million years), about 150 dif-ferent species are known. Only a few of these, how-ever, are the ancestors of the tens of thousands ofroses, old and new, still existing. One of these wildroses is the Dog Rose, commonly found even inwoodland areas.

Many of the flowers in the category of Old rosesare grouped into classes according to their origin. Oftenthey were the result of spontaneous cross-breeding be-tween botanical roses, something which occurred in-voluntarily as people migrated from one side of theWorld to another. At times they are the product of theearliest experiments in creating hybrids, which date tothe first decades of the 19th century. Some typicalgroups include: Gallica, Alba, Damascus, Centifolia, Mus-cosa, Eglanteria, Moschata, Bourbon, Rugosa, Spinosis-sima and Chinensis.

In the vast and general category of Modern rosesare the many varieties obtained from the 19th cen-tury onwards. The British brought roses back fromChina and other parts of the Far East on the old teaships to which the name of the Tea Rose probablyowes its origins. Indeed the ancestor of the modernrose is indeed the Tea Rose, a spontaneous hybridbetween the Rosa Gigantea and the Rosa Chinensis.Later crossed with the old roses already known in

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tiche conosciute da tempo in Europa, ha dato vita anuove classi di rose come le Ibridi di Tea o HT, chesono quelle che hanno un solo fiore su ogni stelo (lestesse che si comprano recise dal fiorista), le Flori-bunde, caratteristiche per i fiori a mazzetti, e nei de-cenni successivi alle altre varianti come le Miniature,le Ricadenti, e le vigorose Arbustive.

Europe, it generated a new class of roses such as TeaHybrids or HT, which only have one flower per stem(like the cut roses bought from a florist), Floribunda,with their characteristic clusters of flowers, and inthe following decades other variants such as Minia-tures and the vigorous Shrub roses.

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Qualche curiosità...Tutte le rose hanno qualcosa da raccontare: per il

nome che portano, per il profumo o il colore che hanno,perché legate a grandi eventi storici o a umanissime storie,o semplicemente perché curiosità botaniche, come nelcaso della Rosa Chinensis viridiflora, dal fiore verde che gliinglesi chiamano, ingenerosamente, Rosa Monstrosa.Un’altra curiosità è senz’altro rappresentata dalla Rosa Pte-racantha, dalle spine allargate che, nella forma giovanile,sono rosse e trasparenti. Vista in controluce ogni spinasembra una lampadina accesa. In questa gara delle mera-viglie non si risparmia la Rosa Chinensis mutabilis i cui fioriche cambiano continuamente colore: il bocciolo è rossoper passare all’arancione appena aperto. In poche ore di-venta giallo, poi crema, rosa chiaro, rosa intenso per con-cludere questa esibizione con un rosso cremisi. Il tutto in 4giorni! Intanto la Rosa Foetida dai fiori giallo splendente,per mantenere fede al suo imbarazzante nome, rilascia unodore (non molto gradevole) di cimice verde.

A few curiosities...All roses have a story to tell. Either for their name,

their scent or colour, because they are linked to im-portant historical events or very human tales, or sim-ply because they are of botanical interest. This is thecase of the Rosa Chinensis viridiflora, with its greenflower, and which the British sometimes unkindly callthe Rosa Monstrosa. Another curiosity is undoubtedlythe Rosa Pteracantha, with its broad thorns that arered and transparent when young. Seen against thelight each thorn looks like a lit light bulb. Among allthese wonders there is even the Rosa Chinensis mu-tabilis whose flowers constantly change colour: thered bud turns to orange as soon as it opens. A fewhours later it becomes yellow, then cream, pale pink,deep pink and finally crimson. All in the space of fourdays! And finally there is the Rosa Foetida with itsbright yellow flowers. As the name suggests, it smellslike a stink bug .

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Le visite guidateQuante cose può raccontare questo meraviglioso angolo di Roma…Questo è il luogo deve la Storia e le storie si incontrano, si confondonoe talvolta si nascondono tra i colori e i profumi donati dalla natura,mentre veniamo abbracciati da un panorama maestoso che ci ricordache questi sono solo i primi duemila anni della Città Eterna.Ma per meglio apprezzare le sensazioni che regala questo giardino,gli Istruttori del Roseto Comunale organizzano, nel periodo di aperturaal pubblico, numerose visite guidate, meticolosamente curate ed adat-tate per scuole di ogni ordine e grado, associazioni culturali, centri diassistenza o semplici cittadini. Le visite, della durata di circa un’ora,sono del tutto gratuite e si possono prenotare al seguente numerotelefonico: 06 5746810, dalle 9.00 alle 19.30. Ingresso gratuito.Bus 81 - 122 - 628 Metro linea B - Circo Massimo

Rosa Chinensis mutabilis Rosa Pteracantha Rosa Foetida

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Le visite guidateQuante cose può raccontare questo meraviglioso angolo di Roma…Questo è il luogo deve la Storia e le storie si incontrano, si confondonoe talvolta si nascondono tra i colori e i profumi donati dalla natura,mentre veniamo abbracciati da un panorama maestoso che ci ricordache questi sono solo i primi duemila anni della Città Eterna.Ma per meglio apprezzare le sensazioni che regala questo giardino,gli Istruttori del Roseto Comunale organizzano, nel periodo di aperturaal pubblico, numerose visite guidate, meticolosamente curate ed adat-tate per scuole di ogni ordine e grado, associazioni culturali, centri diassistenza o semplici cittadini. Le visite, della durata di circa un’ora,sono del tutto gratuite e si possono prenotare al seguente numerotelefonico: 06 5746810, dalle 9.00 alle 19.30. Ingresso gratuito.Bus 81 - 122 - 628 Metro linea B - Circo Massimo

Guided toursThis magnificent corner of Rome can tell us so many things… Thisis a place where history and story come together, are intermingledand sometimes hidden among the colours and scents of nature .A majestic view, meanwhile, reminds us that these are only theEternal City’s first two thousand years.To get the most out of the garden, experts at the Roseto Comu-nale organize numerous guided tours during the period when therose gardens are open to the public. Adapted specially for schoolsof all levels, cultural associations, care centres and ordinary visi-tors, the tours last about an hour and are completely free ofcharge. To book call: 06 5746810. From 9 am to 7.30 pm. Entrance free. Bus 81 - 122 - 628Metro linea B - Circo Massimo.

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Finito di stamparemaggio 2011

da A&C - Advertising &Communication

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