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5B Liceo delle Scienze Umane DOCUMENTO FINALE 2014-15 Pagina 1 di 55 LICEO STATALE «SAFFO» Roseto degli Abruzzi DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO di CLASSE (ai sensi dell’art. 5 D.P.R. 323 del 23/07/1998) 5 ^ B Liceo delle Scienze Umane A.S. 2014-15

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LICEO STATALE «SAFFO» Roseto degli Abruzzi

DOCUMENTO FINALE DEL

CONSIGLIO di CLASSE

(ai sensi dell’art. 5 D.P.R. 323 del 23/07/1998)

5^ B Liceo delle Scienze Umane

A.S. 2014-15

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INDICE

1. Profilo didattico-educativo della classe Pagina 3 2. Obiettivi trasversali 4 3. Contenuti 4 4. Metodologie e strumenti 4 5. Verifiche 4 6. Valutazione 5 7. Attività formative 6 8. Simulazioni prove d’esame 6

9. Le discipline. Relazioni e programmi 6 9.1. Religione 7 9.2. Italiano 8 9.3. Storia 12 9.4. Latino 16 9.5. Lingua Inglese 18 9.6. Scienze Umane 21 9.7. Filosofia 25

9.8. Storia dell’Arte 28 9.9. Matematica 33 9.10. Fisica 36 9.11. Scienze Naturali 37 9.12. Scienze Motorie 40 10. Composizione del Consiglio di Classe 41 11. Allegati 42

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1. Profilo didattico-educativo della classe

La classe è composta di dieci alunni, nove femmine e un maschio, in seguito ad una selezione avvenuta soprattutto nel primo biennio, poi proseguita con ulteriori mancate promozioni: una al termine del terzo anno, due alla fine del quarto. Non c’è stato inserimento di nuovi alunni nel triennio conclusivo, nel corso del quale si è avuta un’ampia continuità didattica nei diversi insegnamenti, con l’eccezione di Scienze Naturali e Storia dell’Arte.

E’ giudizio unanime che tutti i membri della classe hanno fatto registrare, lungo il quinquennio degli studi superiori, un’evoluzione umana e culturale rilevante, che ha mosso i passi da livelli iniziali differenti, tanto per capacità naturali, quanto per la qualità dell’istruzione di base ricevuta e per com’è stata accompagnata dall’ambiente famigliare.

La frequenza delle lezioni è stata sostanzialmente assidua e regolare, con l’eccezione di un’alunna che, a causa di un serio incidente stradale in cui è rimasta coinvolta agli inizi di gennaio, è stata assente in modo continuato per due mesi e ha in seguito dovuto regolare la presenza a scuola con le esigenze della sua riabilitazione fisica.

Il rispetto del regolamento scolastico, nelle sue varie parti, è sempre stato puntuale e nessun elemento si è reso protagonista di episodi meritevoli di richiami formali o sanzioni.

Analizzando il profilo culturale della classe si può evidenziare che lo stile generale dell’apprendimento ha fatto registrare una positiva evoluzione da modi inizialmente più meccanici e passivi, verso uno stile caratterizzato da consapevolezza, gusto dell’approfondimento, interesse per la conoscenza, anche in chiave critica. Si è registrata simmetricamente una consistente crescita delle motivazioni intrinseche per lo studio, unita a una piena disponibilità a sperimentare, nello studio personale e nel lavoro in classe, nuove strategie didattiche, anche mediante l’utilizzo di linguaggi e tecnologie multimediali. Se i docenti hanno proposto innovazioni didattiche, sia per il lavoro in classe, sia per lo studio personale, la classe ha risposto all’unisono in modo positivo e convinto. Quasi tutti gli alunni, nel lavoro personale e domestico, hanno maturato un impegno responsabile, autonomo, sistematico e costantemente volto al miglioramento di sé.

Nel corso del precedente anno scolastico gli studenti hanno partecipato a un percorso di alternanza scuola-lavoro presso gli Istituti Comprensivi 1 e 2 di Roseto degli Abruzzi. Questa esperienza ha favorito l’approfondimento e il trasferimento delle specifiche conoscenze e abilità acquisite, attraverso l’applicazione dei contenuti dei principali campi d’indagine delle scienze umane ( cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica) a situazioni di realtà. L’esperienza ha permesso, inoltre, di attuare modalità di apprendimento attivo, ha favorito l’orientamento degli studenti e la valorizzazione delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali.

I risultati raggiunti sono migliorati nel corso degli anni e in questo momento vedono gran parte della classe attestata su livelli buoni, con aree di eccellenza. Vanno segnalate alcune criticità, per un esiguo numero di alunni, nell’area logico-matematica e nella lingua straniera.

Le relazioni fra gli alunni, ancor più in quest’ultimo anno, sono state contrassegnate da serenità, spirito di collaborazione, capacità di aiuto nelle difficoltà personali e scolastiche, buona coesione.

Tutti i docenti rilevano di aver potuto lavorare in un clima emotivo sereno, attento, motivato, cordiale, che ha reso possibile una comunicazione didattica efficace e un dialogo formativo a tratti anche profondo. 2. Obiettivi trasversali raggiunti

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2.1. Cognitivi

2.1.1. Conoscenze 2.1.1.1. Consapevolezza dei nuclei fondamentali dei saperi disciplinari e delle basilari

correlazioni tra ambiti culturali omogenei. 2.1.2. Abilità

2.1.2.1. Collegamenti fondamentali fra ambiti culturali diversi e sviluppo di elementi di criticità. 2.1.2.2. Buon utilizzo delle conoscenze e delle competenze acquisite nell’ambito dell’area

d’indirizzo per comprendere e interpretare temi e problemi. 2.1.3. Competenze

2.1.3.1. Uso generalmente corretto della terminologia specifica delle singole discipline. 2.1.3.2. Comunicazione consapevole e ordinata in forma orale e, perlopiù corretta, in forma

scritta. 2.1.3.3. Utilizzo di linguaggi e strumenti multimediali.

2.2. Socio-affettivi

2.2.1. Buone capacità di comunicazione e di autoespressione. 2.2.2. Buona qualità delle relazioni interpersonali. 2.2.3. Capacità di discutere e confrontarsi nell’ascolto e nel rispetto reciproci.

3. Contenuti trattati

I contenuti disciplinari oggetto di trattazione sono descritti, in modo analitico, nelle relazioni dei singoli docenti.

4. Metodologie e Strumenti

Nell’ambito della proposta didattico-formativa i docenti hanno utilizzato: • Lezioni frontali • Lezioni dialogiche ed euristiche • Lavori di gruppo • Lettura di testi e documenti seguiti da dialoghi e discussioni • Visione di film e documentari • Laboratorio di scienze naturali e scienze umane • Strumenti multimediali • Costruzione di percorsi di ricerca

5. Verifiche

Sono state compiute non solo per accertare i livelli di conseguimento degli obiettivi disciplinari, ma anche per valorizzare le potenzialità di ciascun allievo. Perciò alle prove tradizionali sono state affiancate modalità di verifica di varia natura (utilizzando anche prove scritte per le discipline “orali”), per consentire periodici e rapidi accertamenti di conoscenze, abilità e competenze raggiunti dai singoli e dalla classe. Il Consiglio di Classe ha concordato l’utilizzo delle seguenti tipologie: 5.1. Scritte

5.1.1. Questionari strutturati a risposta multipla. 5.1.2. Questionari semi strutturati 5.1.3. Questionari a risposta aperta 5.1.4. Trattazioni sintetiche 5.1.5. Risoluzione di problemi di matematica, fisica, scienze.

5.2. Orali 5.2.1. Colloqui frontali 5.2.2. Presentazioni individuali su lavori di ricerca individuali e/o di gruppo.

6. Valutazione

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Il processo valutativo è stato effettuato in modo trasparente, condividendo con gli studenti linearità e fondatezza dei criteri di valutazione, per chiarire loro i criteri stessi, informarli dei voti conseguiti nelle prove, ma anche per stimolarne la responsabilità e la capacità di autovalutazione.

6.1. Criteri. Nel determinare il giudizio finale di valutazione degli alunni hanno concorso:

6.1.1. L’esito delle verifiche sommative. 6.1.2. La considerazione delle difficoltà incontrate. 6.1.3. Lo sviluppo della personalità accaduto nel tempo. 6.1.4. L’incremento di conoscenze, competenze e capacità rispetto ai livelli di partenza. 6.1.5. Gli indicatori qualitativi del comportamento scolastico.

6.2. Misurazione delle prestazioni

VALUTAZIONE ORALE

VOTO INDICATORI GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE (3/10)

L’alunno non accenna risposta alle domande o fornisce solo qualche informazione, o non pertinente, o non rilevante.

INSUFFICIENTE

(4/10)

L’alunno risponde alle domande, ma le informazioni sono molto scarne o errate; le affermazioni sono molto generiche e non sono connesse fra loro; il lessico è impreciso; la restituzione è appena accennata, comunque impacciata e poco assimilata.

MEDIOCRE

(5/10)

L’alunno risponde alle domande ma le informazioni sono non del tutto pertinenti, oppure non errate ma minime; le affermazioni non sono sempre coordinate fra loro; il lessico presenta imprecisioni non diffuse; lo stile espositivo è prevalentemente meccanico.

SUFFICIENTE (6/10)

L’alunno risponde alle domande proposte in modo sostanzialmente corretto e con informazioni pertinenti, comunque non in contrasto fra loro; si esprime con accettabile ordine; il lessico è sostanzialmente appropriato; l’esposizione ha un minimo di stile argomentativo o, comunque, presenta collegamenti consequenziali fra le parti della risposta.

DISCRETO

(7/10)

L’alunno risponde alle domande con accettabile sicurezza, ricchezza di informazioni corrette, ordine espositivo, lessico appropriato, stile prevalentemente argomentativo, collegamenti non complessi fra argomenti, cenni di considerazioni personali.

BUONO (8/10)

L’alunno risponde alle domande con sicurezza, sostanziale completezza di informazioni corrette, lessico puntuale e appropriato, stile argomentativo, collegamenti fra argomenti. Sollecitato, l’alunno fornisce validi elementi di valutazione personale e critica.

OTTIMO (9/10)

L’alunno risponde alle domande con sicurezza; le informazioni sono dettagliate e complete, il lessico puntuale e appropriato; l’esposizione ha forma di argomentazione personalmente elaborata; sono effettuati collegamenti articolati, anche originali, fra argomenti; l’alunna propone in modo autonomo considerazioni frutto di elaborazioni personali e critiche.

ECCELLENTE (10/10)

Questo livello non attiene alla singola verifica. È attribuito, in sede di valutazione sommativa (quadrimestrale o finale), in presenza di prestazioni di livello prevalentemente ottimo e di riscontrata presenza di INDICATORI di QUALITA’, quali: • partecipazione attiva alla lezione • impegno costante nello studio individuale • interesse specifico per la disciplina • volontà di apprendere e incrementare la formazione culturale • partecipazione attiva al dialogo educativo.

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NOTA BENE: Ognuno degli “indicatori di qualità” appena elencati può essere preso in considerazione - in sede di valutazione sommativa (quadrimestrale o finale) - come elemento integrativo della valutazione medesima anche per rendimenti scolastici inferiori, a partire dal livello “mediocre”.

7. Attività formative

7.1. Lectura Dantis 7.2. Youandme4Europe 7.3. Attività d’Istituto per l’orientamento in entrata (con preparazione di attività laboratoriali e servizio di

accoglienza per gli studenti delle Scuole Secondarie di Primo Grado) 7.4. Attività d’Istituto per l’orientamento in uscita 7.5. Partecipazione elettiva a Open Days delle Università di Roma, Bologna, Chieti, Ascoli Piceno.

8. Simulazioni prove d’esame (Negli ALLEGATI si trovano i testi delle singole simulazioni con relative

griglie di valutazione utilizzate)

8.1. ITALIANO – 22 aprile 2015

8.2. SCIENZE UMANE – 29 maggio 2015

8.3. TERZA PROVA – Tipologia B – 3 quesiti con risposte da 8 righe al massimo per ognuna delle quattro discipline coinvolte

8.3.1. Il 27 febbraio 2015 – Matematica, Storia, Scienze Naturali, Latino

8.3.2. Il 13 aprile 2015 – Inglese, Fisica, Filosofia, Storia dell’Arte

8.4. COLLOQUIO ORALE – previsto per la prima settimana di giugno.

8.4.1. 2 studenti sorteggiati

8.4.2. Discipline con Docenti interni: SCIENZE UMANE, SCIENZE NATURALI

8.4.3. Discipline con Docenti esterni: INGLESE, ITALIANO, LATINO, STORIA

9. Le discipline. Relazioni e programmi

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9.1. RELIGIONE La classe è composta di 10 alunni che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica. La classe nel corso dell’anno si è dimostrata corretta nel comportamento e costante nella frequenza alle lezioni, facilitando il regolare andamento dell’attività didattica. Gli alunni hanno avuto sempre un atteggiamento positivo, dimostrando interesse nei confronti della disciplina, sovente accompagnato da una sana curiosità nei confronti del sapere in generale. Per quanto riguarda il profitto si possono distinguere due gruppi: il primo è costituito da alunni che hanno saputo arricchire le loro conoscenze grazie ad uno studio sistematico, ad una ricerca individuale, ad un impegno scrupoloso e ad un motivato desiderio di apprendere; il secondo è composto da alunni che hanno raggiunto una preparazione omogenea e l’elaborazione dei concetti è risultata essere semplice ma ordinata.

COMPETENZE RAGGIUNTE:

Gli alunni hanno sviluppato un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano,aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; _colgono la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo; _utilizzano consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana,interpretandone corretta- mente i contenuti,secondo la tradizione della Chiesa,nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Gli studenti hanno approfondito, in una riflessione sistematica, gli interrogativi di senso più rilevanti: finitezza, trascendenza, egoismo, amore, sofferenza, consolazione, morte e vita; _conosce, in un contesto di pluralismo culturale complesso, gli orientamenti della Chiesa sul rapporto tra conoscenza, libertà e verità con particolare riferimento al lavoro,giustizia sociale, questione ecologica e sviluppo sostenibile.

CONOSCENZE:

Riconoscono il ruolo della religione nella società in prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa. _Studiano il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo,con riferimento ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazione e la migrazione dei popoli e alle nuove forme di comunicazione.

Conoscono le principali novità del Concilio ecumenico Vaticano II, la concezione cristiano- cattolica del matrimonio e della famiglia, le linee generali della dottrina sociale della Chiesa.

ABILITA':

Gli studenti motivano le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana e dialogano in modo aperto, libero e costruttivo; _individuano, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico,sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere;

distinguono la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia: istituzione, sacramento, indissolubilità, fedeltà, fecondità, relazioni familiari e educative, soggettività sociale.

METODOLOGIA

Le spiegazioni,le lezioni frontali e le discussioni hanno orientato lo studio sul libro di testo. Si è fatto costante riferimento altresì alle esperienze personali e alle domande di senso degli alunni in relazione ai contenuti della Religione Cattolica. Gli strumenti di lavoro sono stati : il libro di testo, la Bibbia, i quotidiani e gli strumenti audiovisivi.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Le verifiche sono state effettuate tramite colloqui, domande, interventi spontanei e attività di ricerca. Per la valutazione si è fatto riferimento alla griglia di valutazione prevista dalla normativa relativa all’insegnamento della Religione Cattolica. LIBRO di TESTO: Autori vari ”Andare oltre “ ed.Marietti

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9.2. ITALIANO

Profilo della classe: La classe VB è formata da soli 10 alunni di cui un solo maschio. Dato l’esiguo numero risulta un gruppo gestibile, il comportamento è sempre stato corretto. Sono ragazzi educati e rispettosi delle regole scolastiche, puntuali nelle verifiche e negli impegni scolastici. L’interesse verso la disciplina è stato sempre molto vivo e tutti hanno raggiunto un buon livello di preparazione. Per quanto riguarda le competenze essi riescono ad analizzare testi letterari e ad affrontarli in maniera critica. Gli autori sono stati analizzati nel loro riferimento storico e filosofico. L’espressione scritta e quindi la produzione di testi risulta quasi sempre corretta e lineare e qualcuno riesce ad avere ottimi risultati. L’insegnamento della disciplina ha tenuto presente non solo il testo in uso ma si è preso in esame ogni occasione di stimolo giornalistico attuale anche perché l’indirizzo delle scienze umane deve tener presente l’intedisciplinarietà dell’italiano affiancato a materie quali le scienze umane, filosofia,lingua straniera come richiede il loro piano di studio. Obiettivi raggiunti: Conoscenze: -conoscere la struttura della lingua nelle sue componenti ortografiche, morfo-sintattiche e lessicali;

-conoscere le tematiche e i testi più rappresentativi della letteratura italiana relativi al programma svolto;

-conoscere i più significativi fenomeni letterari sviluppatisi tra fine Ottocento e circa metà del Novecento, l'ideologia degli autori, il contesto storico letterario;

-conoscere gli strumenti specifici dell'analisi del testo poetico e narrativo;

-conoscere gli elementi caratterizzanti il saggio breve, l'articolo di giornale, il tema.

Competenze: -saper decodificare un testo letterario;

-saper individuare le tematiche fondamentali;

-saper inquadrare un testo letterario e la sua tipologia nella poetica, nell'ideologia, nella produzione

dell'autore e nel contesto storico letterario;

-saper organizzare i contenuti appresi in un discorso orale caratterizzato da chiarezza e correttezza

espositiva;

-saper analizzare un testo letterario, poetico o narrativo, avvalendosi degli strumenti specifici già acquisiti nel biennio, cioè per la poesia: a) individuazione dei campi semantici b) individuazione delle principali

-figure retoriche e delle relative connotazioni c) osservazioni su lessico, sintassi, registro; per il testo narrativo: a) rapporto fabula / intreccio b) caratterizzazione dei personaggi c) spazi e tempi d) voce narrante e) punto di vista f) osservazioni su lessico, sintassi, registro; saper organizzare un saggio breve, un articolo di giornale, un tema;

-saper istituire collegamenti e confronti sul piano tematico tra testi e autori anche appartenenti ad ambiti culturali diversi.

Contenuti: FINE OTTOCENTO: Tra Positivismo e Decadentismo: 1) Il pensiero -Il Positivismo Storie di parole Positivismo (approfondimento) - L'irrazionalismo di fine secolo 2) La letteratura - Naturalismo e Verismo 3) Intellettuali e società - La figura dell'intellettuale nel secondo Ottocento - Il pubblico e i centri di produzione culturale - La lingua nel secondo Ottocento NATURALISMO E VERISMO: 1) Il Naturalismo francese

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La parola ai protagonisti Lo scrittore al servizio della società (approfondimento) 2) Il Verismo in Italia GIOVANNI VERGA: 1) La vita 2) Il pensiero: un crescente pessimismo La parola all'autore: l'ideale dell'ostrica (approfondimento) 3) La poetica 4) Le opere La poetica verista: -Lettera dedicatoria a Salvatore Farina La prefazione ai Malavoglia -Vita dei campi: Rosso Malpelo -Novelle rusticane: La roba -I Malavoglia: Visita di condoglianze -Mastro-don Gesualdo: La morte di Gesualdo LA SCAPIGLIATURA: 1) Modernità e ribellismo 2) Gli autori della Scapigliatura BAUDELAIRE E I SIMBOLISTI: 1) La poetica del Decadentismo in Francia 2) Baudelaire e la nascita della poesia moderna -Charles Baudelaire, L'albatro IL ROMANZO DECADENTE: 1) La letteratura del Decadentismo -Oscar Wilde: La bellezza come unico valore GABRIELE D'ANNUNZIO: 1) La vita 2) Il pensiero e la poetica -Approfondimento: D'Annunzio e l'arte della comunicazione 3)Le opere I capolavori in prosa: Il piacere e Notturno -L'attesa dell'amante -L'asta Sperimentalismo in versi. Canto novo e Poema paradisiaco: -O falce di luna calante -Consolazione La grande poesia di Alcyone -La pioggia nel pineto -I pastori GIOVANNI PASCOLI: 1) La vita 2) Il pensiero e la poetica 3) Le opere -Arano -Lavandare -Novembre -X Agosto Canti di Castelvecchio -Il gelsomino notturno PRIMO NOVECENTO Dall'età Giolittiana alla prima guerra mondiale: 1) Luci e ombre della Belle Epoque L'età dell'irrazionalismo: 1) La letteratura 2) Intellettuali e società 3) La diffusione della cultura: le riviste 4) La lingua Il Futurismo e le Avanguardia:

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1) Il Futurismo 2) Filippo Tommaso Marinetti - Manifesto tecnico della letteratura futurista Crepuscolari: 1) La corrente crepuscolare LUIGI PIRANDELLO: 1) La vita 2) Il pensiero 3) La poetica 4) Le opere -L'arte umoristica L'universo narrativo delle Novelle per un anno -Il treno ha fischiato... -La signora Frola e il signor Ponza, suo genero Il fu Mattia Pascal -La nascita di Adriano Meis -Nel limbo della vita ITALO SVEVO: 1) La vita 2) Il pensiero 3) La poetica 4) Le opere -Alfonso e Macario -Emilio e Angiolina La coscienza di Zeno -L'ultima sigaretta -Lo schiaffo del padre -La salute di Augusta Il nuovo romanzo europeo 1) Il romanzo del primo Novecento -Marcel Proust, La <madeleine> TRA LE DUE GUERRE: Tra irrazionalismo e impegno civile: 1) La diffusione della cultura: le riviste GIUSEPPE UNGARETTI: 1) La vita 2) La poetica 3) Le opere L'Allegria: -Il porto sepolto -Commiato -I fiumi -San Martino del Carso -Veglia Approfondimento: Ungaretti e l'Espressionismo -Fratelli -Natale Approfondimento: Pablo Picasso, Guernica L'ERMETISMO: -La poesia ermetica UMBERTO SABA: 1- La vita 2- La poetica 3- Le opere 4- l Canzoniere: -Trieste -A mia moglie EUGENIO MONTALE: 1-La vita 2-Il pensiero e la poetica 3-Le opere Ossi di seppia:

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-I limoni -Meriggiare pallido e assorto -Spesso il male di vivere ho incontrato Le occasioni: -Non recidere, forbice, quel volto Metodologia e strumenti: L'esperienza linguistica e letteraria degli allievi è stata guidata attraverso la conoscenza diretta di testi italiani e (in traduzione) di qualche testo straniero. Di tutti è stata eseguita un'analisi e alcune opere sono state lette in forma integrale, quando tale attività è apparsa compatibile con le esigenze della programmazione e del tempo a disposizione. L'analisi dei testina costituito l'elemento caratterizzante e qualificante dell'attività svolta in classe e del lavoro assegnato per la rielaborazione personale, al fine di sviluppare negli allievi una maggiore capacità critica e la formazione di un più ricco patrimonio culturale. Il testo è stato utilizzato come fonte diretta da cui poter indurre informazioni di carattere tematico, strutturale e stilistico per ricostruire la poetica e il pensiero di ciascun autore. Ampio spazio è stato riservato altresì alla trattazione del contesto storico culturale in cui si inseriscono autori e opere. Sono stati proposti confronti tematici tra testi e autori appartenenti anche ad ambiti culturali diversi per sviluppare la capacità di collegamento. Si precisa che oltre alla lezione cattedratica è stato privilegiato un modo di procedere volto a sollecitare la partecipazione diretta degli allievi al dibattito scolastico e la loro riflessione critica. Verifica e valutazione: Per quanto riguarda la metodologia e gli strumenti si rimanda alle indicazioni generali descritte nel documento e decise dal C.D.C. Libro di testo: IL ROSSO E IL BLU, SIGNORELLI,VOL 3 A /B AUTORI: RONCORONI, DENDI

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9.3. STORIA Profilo della classe: La classe VB è formata da soli 10 alunni di cui un solo maschio. Dato l’esiguo numero risulta un gruppo gestibile, il comportamento è sempre stato corretto. Sono ragazzi educati e rispettosi delle regole scolastiche, puntuali nelle verifiche e negli impegni scolastici. L’interesse verso la disciplina è stato sempre molto vivo e tutti hanno raggiunto un buon livello di preparazione. Lo studio della storia si è svolto in maniera critica attualizzandola il più possibile, gli alunni si sono mostrati sempre interessati anche perché ci si è avvalsi dell’uso di supporti multimediali che hanno permesso i collegamenti della disciplina con l’italiano, la filosofia e arte. Obiettivi raggiunti: Conoscenze:

• Conoscere la sistematicità dei fatti storici nella loro evoluzione • Conoscere le problematiche di causa ed effetto dei principali eventi storici • Conoscere il ruolo dei più grandi artefici della storia di fine 800 e metà 900

Competenze: • Saper individuare nell’epoca storica gli avvenimenti principali • Saper indicare l’evoluzione dei fatti storici in riferimento a quelli precedenti • Saper mettere a confronto i fatti storici con episodi di attualità • Saper analizzare in maniera critica i fatti storici studiati

Contenuti: L'ETA' GIOLITTIANA: - La strategia politica di Giolitti - La collaborazione politica con i socialisti riformisti - La crescita industriale - Il sistema giolittiano - La guerra in Libia - La riforma elettoriale e il Patto Gentiloni LA PRIMA GUERRA MONDIALE: 1- Le origini del conflitto: -Il sistema delle alleanze - Il piano Schlieffen - La polveriera balcanica 2- L'inizio delle ostilità e la guerra di movimento: -L'attentato di Sarajevo -Le decisive scelte tedesche -L'euforia collettiva dell'agosto 1914 -L'invasione del Belgio -La fine della guerra di movimento 3- Guerra di logoramento e guerra totale: -La guerra di trincea -Una guerra di logoramento -La guerra sottomarina 4- Intervento americano e sconfitta tedesca: -Rivolte e ammutinamenti - Il crollo della Russia - intervento degli Stati Uniti - Significato storico dell'intervento americano - La fine del conflitto L'ITALIA NELLA GRANDE GUERRA: 1- Il problema dell'intervento: - La scelta della neutralità - I sostenitori della neutralità - Gli interventisti di sinistra - I nazionalisti - Gli intellettuali 2- L'Italia in guerra: - Un nuovo stile politico - Il Patto di Londra

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- Il <maggio radioso> 3- La guerra dei generali: - Il generale Cadorna - La guerra alpina - Le battaglie dell' Isonzo 4- Da Caporetto a Vittorio Veneto: - L'Italia nella guerra globale - Il dibattito politico dopo Caporetto - L'ultimo anno di guerra IL COMUNISMO IN RUSSIA: 1- La rivoluzione di febbraio: - L'arretratezza della Russia - La crisi del sistema - I soviet - Menscevichi e bolscevichi - Lenin e le tesi di aprile 2- La rivoluzione di ottobre: - La rivoluzione contadina - Il governo Kerenskij - Stato e rivoluzione - L'estinzione dello Stato - La conquista del potere - La dittatura del partito bolscevico - L'ultima opposizione di sinistra 3- Comunismo di guerra e Nuova politica economica: - La guerra civile - Il comunismo di guerra - L'internazionale comunista - La rivolta di Kronstadt - La Nuova politica economica 4- Stalin al potere: - Morte di Lenin e lotta per la successione - L'industrializzazione della Russia - I kulaki e la loro deportazione - La collettivizzazione delle campagne - Il grande terrore IL FASCISMO IN ITALIA: 1- L'Italia dopo la Prima guerra mondiale: -Le delusioni della vittoria - D'Annunzio, Fiume e la vittoria mutilata - La situazione economica e sociale - Le contraddizioni dei socialisti - Il Partito popolare 2- Il movimento fascista: - Benito Mussolini - Il programma del 1919 - L'ultimo governo Giolitti - La nascita del partito comunista - Lo squadrismo agrario - Caratteristiche delle squadre d'azione - La nascita del partito nazionale fascista - La marcia su Roma - La conquista dello Stato e della nazione - Il delitto Matteotti 3- Lo Stato totalitario: - La distruzione dello stato liberale - La nazione e lo Stato - La mobilitazione delle masse - Il Duce, lo Stato e il Partito - La costruzione dello Stato totalitario - Il razzismo fascista - Le leggi razziali

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4- Lo Stato corporativo: - La negazione della lotta di classe - La politica economica del regime IL NAZIONALSOCIALISMO IN GERMANIA 1- La Repubblica di Weimar: - La leggenda della pugnalata alla schiena - La paura della rivoluzione - Il trattato di Versailles - L'inflazione del 1923 2- Adolf Hitler e Main Kampf: - La formazione a Vienna e a Monaco - Il Partito nazionalsocialista - Il razzismo di Hitler 3- La conquista del potere: - L' affermazione di Hitler - Passaggi che portano Hitler al potere - La politica interna ed esterna di Hitler 4- Il regime nazista: - La politica razziale di Hitler ECONOMIA E POLITICA TRA LE DUE GUERRE MONDIALI: 1- La grande depressione: - La disoccupazione - Gli Stati Uniti - La crisi del 1929 in America - New Deal - Inghilterra 2- Lo scenario politico internazionale negli anni Venti e Trenta: - La società delle nazioni - I trattati di Rapallo e di Locarno - La politica estera tedesca tre il 1933 e il 1936 - La conquista italiana dell'Etiopia 3- La guerra civile spagnola: - La situazione economica e sociale - Dalla repubblica alla guerra civile - L'insurrezione dei militari - La Chiesa, la guerra e le violenze anticlericali - La guerra e lo scenario internazionale 4- Verso la guerra: - La politica estera tedesca negli anni 1937-1938 - Il patto di non aggressione russo-tedesco LA SECONDA GUERRA MONDIALE: 1- I successi tedeschi in Polonia e in Francia: - La guerra lampo in Polonia - L'intervento sovietico - La guerra in Occidente nel 1940 2- L'invasione dell'URSS: - La situazione nell'Europa orientale - Motivazioni dell'attacco tedesco in URSS - Successi e limiti dell'offensiva sul fronte orientale - Il progressivo allargamento del conflitto nel 1941 3- La guerra globale: - L'entrata in guerra di Giappone e Stati Uniti - Stalingrado 4- La sconfitta della Germania e del Giappone: - Estate 1944: sbarco in Normandia e offensiva sovietica - La fine della guerra in Europa - La fine della guerra in Asia L'ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE: 1-Dalla non belligeranza alla guerra parallela: - Le carenze militari italiane - L'intervento 2- La guerra in Africa e in Russia:

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- La dispersione delle forze italiane 3- Lo sbarco alleato in Sicilia e la caduta del fascismo: - Lo sbarco degli alleati in Sicilia - La caduta del fascismo - L'armistizio e l'8 settembre 4- L'occupazione tedesca e la guerra di liberazione: - La Repubblica sociale italiana - La svolta di Salerno - Il movimento di Resistenza LA GUERRA FREDDA 1- La nascita dei blocchi: - La conferenza di Yalta - La nascita dell'ONU - La conferenza di Potsdam - La dottrina Truman e il piano Marshall - Il blocco di berlino L'ITALIA REPUBBLICANA: 1- La nascita della Repubblica: - Parri, De Gaspari e Togliatti - Referendum istituzionale e voto alle donne - I partiti di massa, dalla collaborazione allo scontro - Le elezioni del 1948 Metodologia e strumenti: Nell’ambito delle proposte didattico – formative i docenti hanno fatto ricorso a:

• Lezioni frontali • Lezioni dialogiche • Lavori di gruppo • Lettura di testi e documenti seguiti da dialoghi e discussioni • Visione di film e documentari • Attività nel laboratorio scientifico • Sussidi didattici e multimediali

Verifica e valutazione: Per quanto riguarda la metodologia e gli strumenti si rimanda alle indicazioni generali descritte nel documento e decise dal C.D.C. Libro di testo: Chiaroscuro, Sei, vol. 3. Autori: Feltri, Bertazzoni, Neri.

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9.4. LATINO

Durante questo anno scolastico la classe si è mostrata disponibile al dialogo educativo. Una buona parte degli alunni ha seguito con impegno continuo e ha partecipato attivamente alle lezioni mostrando interesse nei confronti della disciplina; pochi studenti hanno avuto un atteggiamento più distaccato nei confronti della materia e si sono impegnati nello studio con minore costanza.

Alcuni alunni hanno raggiunto una sufficiente conoscenza della lingua, altri meno sicura; tutti comunque sono in grado di orientarsi bene nella traduzione contrastiva di un testo latino di autore Rispetto agli obiettivi iniziali

• - mettere in relazione un testo latino, sia in prosa che in poesia, con una traduzione data rendendo conto di tale traduzione

• - trasporre in lingua italiana, con una traduzione libera, un testo latino opportunamente contestualizzato e in parte tradotto

• - riconoscere nei testi le fondamentali scelte stilistico-retoriche • - applicare le conoscenze acquisite sulla civiltà e cultura latina alla lettura dei testi per arrivare ad una più

completa comprensione del contenuto • - sviluppare opportuni confronti tra i testi

Alcuni alunni hanno ottenuto risultati buoni o discreti, pochi sufficienti

Gli autori della letteratura latina in programma sono stati affrontati partendo dallo studio della loro vita e del contesto per passare successivamente alla lettura dei testi, in latino per la maggior parte, che sono sempre stati analizzati sia nell’aspetto formale che nel loro contenuto, per mettere in rilievo i punti più importanti del pensiero dell’autore, le tematiche della sua opera, le peculiarità del suo stile e le strutture grammaticali .

Le lezioni sono sempre state aperte alla partecipazione degli studenti (per tenerne vivo l’interesse e per permettere loro di comprendere meglio gli aspetti della lingua latina che di volta in volta venivano messi in rilievo ) e hanno dato vita a conversazioni, tra gli alunni e con l’insegnante, che hanno messo in luce collegamenti fra i vari autori e proposto la riflessione su temi ancora oggi attuali ( grazie soprattutto all’opera di Seneca).

Per la valutazione delle verifiche ,sia scritte che orali, si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti, della capacità di contestualizzare, della qualità della traduzione e del modo di esprimersi.

Testi adottati: G. Garbarino, Opera. Letteratura – Testi – Cultura latina. Vol. 3

L’ETÀ GIULIO – CLAUDIA

SENECA:

• Dati biografici.

• I Dialogi.

• I trattati.

• Le Epistole a Lucilio.

• Lo stile della prosa senecana.

• Le tragedie.

• .L’Apokolokyntosis.

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- dal De brevitate vitae: cap. I, 1-14; X, 2-5

- da le Epistulae ad Lucilium, 47, 17-19:

PETRONIO:

• La questione dell’autore del Satyricon.

• Contenuto dell’opera.

• .Il mondo del Satyricon: il realismo petroniano.

-Satyricon: 37-38, 5; 41, 9-42; 50, 3-7.

• L’ETÀ DEI FLAVI:

MARZIALE:

• Dati biografici e cronologia delle opere.

• La poetica.

• Le prime raccolte.

• Gli Epigrammata: I, 10; X,8; X, 43; I, 15.

QUINTILIANO:

• Dati biografici e cronologia dell’opera.

• Le finalità e i contenuti dell’Institutio oratoria.

• La decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano.

- Institutio oratoria, X,I, 125-131; I, 2, 18-22; I, 2, 1-2; 4-8

TACITO

Biografia ed opere

- Agricola, 30-31,3 - Germania, 4; 9; 18-19

APULEIO

Biografia ed opere

- Metamorfosi, III, 24; XI, 1-2; IV, 28-31

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9.5. LINGUA INGLESE PROFILO DELLA CLASSE La classe 5^B dell’indirizzo Scienze Umane, dopo una selezione realizzata soprattutto nel primo biennio, risulta costituita da 10 alunni ( 1 maschio e 9 femmine). Assegnatami al primo anno di questo corso di studi, ho cercato di accompagnare gli alunni in una crescita che non fosse legata solo alle competenze linguistiche e alle conoscenze contenutistiche proprie della disciplina, ma cercando di introdurli nella realtà e a prenderne coscienza. Dopo un lavoro comune del corpo docente durante la fase del primo biennio, nella classe si è sempre registrato adeguato rispetto delle regole scolastiche e frequenza regolare; ma non sempre collaborativa e propositiva la partecipazione al dialogo educativo anche da parte di quel gruppo di alunni che hanno sempre mostrato buone competenze linguistiche comunicative, messe in atto attraverso adeguati processi di analisi e sintesi e supportate da studio regolare e responsabile. Gli stessi presentano, quasi tutti, una discreta, in alcuni casi, anche buona conoscenza dei contenuti trattati che sanno esporre in modo organico e chiaro anche se non sempre particolarmente articolato. Diversamente, già nel biennio, in qualche alunno, si registrava una difficoltà nell’approccio all’apprendimento linguistico di base e nel metodo di studio; pertanto, durante il percorso, oltre al lavoro sulle competenze linguistiche proprie della disciplina e sui contenuti, anche grazie all'esiguo numero di componenti della classe, tali alunni sono state guidati in modo mirato a conseguire un metodo di studio regolare, costante, responsabile, anche se non sempre del tutto autonomo; ma, nonostante reiterati interventi di recupero e di rielaborazione, sostenuti da continue sollecitazioni da parte dell’insegnante, si riscontra ancora qualche difficoltà nell' esposizione scritta e orale in lingua, talora vincolate ad uno studio ancora esclusivamente mnemonico e finalizzato alle verifiche, supportato da processi di analisi e sintesi solo parziali e se opportunamente guidati. Pertanto, tenuto conto della situazione generale della classe, nella trattazione degli argomenti letterari, si è ritenuto opportuno non esplorare un gran numero di autori, ma i più rappresentativi dei vari periodi letterari, dando ai candidati la possibilità di meglio focalizzare i contenuti presi in considerazione ed integrare gli stessi con la trattazione in lingua di alcuni argomenti di Studi Sociali, in quanto materia d'indirizzo. OBIETTIVI RAGGIUNTI Conoscenze La classe conosce:

• le caratteristiche fondamentali dei vari generi letterari • i principali avvenimenti storici e letterari dei periodi trattati nei contenuti di studio • i principali autori legati ai vari movimenti letterari inglesi

Competenze La classe sa:

• analizzare un testo letterario nelle sue componenti di base attraverso le diverse abilità linguistiche utilizzando un registro formale e letterario

• collocare un autore nel proprio contesto storico, sociale e letterario • tracciare le caratteristiche di un’ epoca nel contesto storico-culturale

Capacità La classe è in grado di:

• esprimersi attraverso un linguaggio semplice e corretto • sostenere brevi dialoghi o conversazioni con l’insegnante tramite l’utilizzo dei contenuti storico-

letterari assimilati • utilizzare la produzione scritta in qualità di trattazione breve o risposta a quesiti inerenti gli argomenti

trattati CONTENUTI ENGLISH ROMANTICISM

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• Romantic Poetry and its features. • Romantic poets: W. Blake, W. Wordsworth, J.Keats • W. BLAKE: life and his poetry: Imagination - The role of the Poet - The Child • Songs of Innocence and Songs of Experience – “The Lamb” and “The Tyger” • W. WORDSWORTH: life and his poetry – “The Solitary Reaper” – “My Heart leaps up” – "I Wandered

Lonely as a Cloud" • J. KEATS: life and his poetry – Keats and Aestheticism - “Ode on a Grecian Urn”.

THE VICTORIAN AGE

• Political and social context ( Political parties – Reforms – The Victorian Compromise – The Empire). • The rise and the features of The Victorian Novel.

Ø CHARLES DICKENS: life and works – Critical Notes - “HARD TIMES:” plot – characters – setting –

main themes (industrialism and materialism / symbols and imagery / Dickens and the children ). • “Coketown” from HARD TIMES. • "OLIVER TWIST": the plot

AESTHETICISM: T. Gautier and W. Pater

• The Aesthetic concept of ‘Art for Art’s Sake’ • OSCAR WILDE: life and works – “THE PICTURE OF DORIAN GRAY.”: • Plot – characters – setting – main themes (the philosophy of a New Hedonism / allegories and

images / mythic elements / art vs. life / sensual gratification / the relationship between Dorian and the other characters / The role of Sybil Vane).

• “II would give my Soul” from THE PICTURE OF DORIAN GRAY

THE MODERNISM

• Features of European and English Modernism - Major influences - The cosmopolitan spirit of Modernism

• Stream of Consciousness technique: “Molly’s monologue” from Ulysses by J. Joyce. • JAMES JOYCE: life and works • “DUBLINERS”: the origin of the collection and its structure – the use of epiphany – the theme

of paralysis – death - stasis • “Eveline” from DUBLINERS • GEORGE ORWELL: life and works - Social and Political views - His message through

political allegory - The Anti-utopia of 1948 - Winston Smith • “NINETEEN EIGHTY FOUR”: an anti-utopian novel / setting - / metaphors • “Big Brother is watching you” from “NINETEEN EIGHTY FOUR

*** IN TRATTAZIONE ***

• THE THEATRE OF THE ABSURD • SAMUEL BECKETT: life and works - Why Beckett wrote in French

"Waiting for Godot": Setting and characters- Action and structure - The title character - Time and Memory - What gives meaning to the play.

SOCIAL STUDIES

v The Industrial Revolution, new inventions & the Human aspect v The Figure of Child in the English Literature v The Children's exploitation & The Rights of Children v The Family in Anthropology. v Globalization. v The Protection of Human Rights & Amnesty International. v Immigration to the European Union: Causes, Patterns, Trends.

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v Main Features of Italian Immigration Flows. v Women in Society and in Literature. VISIONE DEI FILM IN LINGUA INGLESE

§ "A Christmas Carol", 2009, diretto da R. Zemeckis. § "Oliver Twist", 2005 diretto da Roman Polanski. § "The Picture of D.Gray", 2009, O.Parker.

METODOLOGIA E STRUMENTI Si è prediletto il metodo induttivo. Le lezioni sono state introdotte dalla comprensione di brani in lingua. I testi letterari sono stati codificati ed analizzati facendo uso di esercizi di reading-comprehension, privilegiando lo sviluppo delle abilità di comprensione e di produzione sia scritte che orali. Tenuto conto del ritmo di apprendimento degli allievi più deboli, si sono tenute lezioni prevalentemente di tipo frontale. Durante l’attività didattica, si è fatto uso del libro di testo in adozione; ma per una trattazione più approfondita degli argomenti di studio, si è utilizzato materiale fotocopiato, registratore, LIM e altri ausili multimediali come già esposto.

VERIFICA E VALUTAZIONE Come previsto, sono state effettuate le 7 verifiche scritte programmate, una simulazioni della terza prova (tipologia B) oltre, a verifiche sistematiche atte ad accertare in quale misura gli studenti avessero raggiunto gli obiettivi prefissati attraverso prove oggettive parziali su conoscenze circoscritte e prove globali atte a valutare obiettivi più complessi. Per la valutazione delle prove con quesiti a risposta chiusa o trattazione breve, si è adottato un criterio di valutazione in base ai diversi livelli di conoscenze letterarie, di competenze analitico - sintetiche e di capacità linguistico - argomentative . Nelle verifiche orali, formative in itinere e sommative finali, si é valutato: pronuncia, correttezza lessicale, organicità nell'esposizione e capacità di produzione autonoma. I criteri di valutazione sono da ricondurre alla griglia di valutazione concordata con i docenti dello stesso dipartimento di concorso, allegata al documento. LIBRO di TESTO: "VISITING LITERATURE", A.A.V.V.; ed. Petrini "GRAMMAR FILES BLUE EDITION" - J.Edward/Fiocchi Patrizia - ed. Trinity White Bridge Si è fatto uso anche di schede e fotocopie, di informazioni e contenuti tratti da libri di testo in uso in altri indirizzi di questa scuola o da test di AA.VV. e materiale multimediale.

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9.6. SCIENZE UMANE PROFILO DELLA CLASSE

La classe è composta di dieci alunni, nove femmine e un maschio, in seguito ad una selezione che, al termine del terzo anno, ha fatto registrare una mancata promozione, due a conclusione del quarto anno.

L’insegnamento disciplinare ha avuto piena continuità nel triennio, nel corso del quale gli attuali alunni hanno fatto registrare crescita umana, progressi nella cognizione e nella motivazione, miglioramenti sensibili nelle capacità relazionali, tra loro e con il docente.

Nel metodo di lavoro gli studenti hanno evidenziato una rimarchevole evoluzione da uno stile di apprendimento, all’inizio più meccanico e passivo, a uno caratterizzato da consapevolezza, gusto dell’approfondimento, interesse per la conoscenza, anche in chiave critica. La classe ha sempre risposto positivamente all’invito a sperimentare processi innovativi di apprendimento, che hanno comportato un’uscita da schemi più consolidati e rassicuranti, ma hanno contribuito all’evoluzione positiva di tutti i membri, che presentavano differenze anche sensibili nelle competenze di base, linguistiche e logiche, e nel substrato motivazionale. In particolare il docente ha potuto realizzare in collaborazione con la classe un percorso di ristrutturazione dell’attività didattica in cui, in maniera progressiva, le lezioni frontali sono state ampiamente integrate, con attività laboratoriali (lettura critica di fonti, realizzazione di mappe, schemi, tabelle a doppia entrata, presentazione di argomenti da parte degli stessi alunni). La classe si è cimentata con impegno ed entusiasmo nella realizzazione di percorsi di ricerca in cui la logica euristica è stata seguita con rigore e interesse e in cui il risultato del lavoro individuale, o di gruppo, è stato presentato spesso al docente e ai compagni con l’ausilio di linguaggi e strumenti multimediali, il cui utilizzo ha reso possibile in tutti un evidente miglioramento delle abilità comunicative, per la quasi totalità divenute sicuramente pregevoli, in grado di produrre una comunicazione orale assertiva, chiara e persuasiva.

Nel corso del precedente anno scolastico gli studenti hanno partecipato a un percorso di alternanza scuola-lavoro presso gli Istituti Comprensivi 1 e 2 di Roseto degli Abruzzi. Questa esperienza ha favorito l’approfondimento e il trasferimento di specifiche conoscenze e abilità acquisite con l’applicazione a situazioni di realtà dei contenuti dei principali campi d’indagine delle Scienze Umane. L’esperienza ha consentito, inoltre, l’attuazione di modalità di apprendimento attivo e favorito l’orientamento degli studenti mediante la valorizzazione delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali.

La relazione con il docente è stata caratterizzata da franchezza, cordialità, disponibilità, buona empatia reciproca, desiderio di migliorarsi, apertura al dialogo educativo.

Il gruppo-classe è coeso e ben capace di integrare le diversità di caratteri in modo funzionale e rispettoso.

La trattazione dei contenuti disciplinari è avvenuta in modo ordinato, con positiva alternanza di momenti di apprendimento individuale, attività didattiche varie, momenti formali di verifica. OBIETTIVI RAGGIUNTI CONOSCENZE I contenuti proposti sono stati accolti e assimilati in modo differente, ma in generale con una sostanziale corrispondenza con le capacità cognitive naturali dei singoli alunni. Non ci sono insufficienze e ci sono eccellenze. Tutti gli alunni, con gradi diversi, hanno buona consapevolezza di quanto appreso. COMPETENZE Generali • Orientarsi con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali

l’uomo vive come individuo e come totalità sociale. • Discutere e confrontarsi con gli altri nella tensione all’ascolto e al rispetto reciproco. • Praticare un metodo di studio con elementi fondamentali di consapevolezza e di partecipazione attiva al

processo di apprendimento. Interrogare i contenuti appresi con quesiti e riflessioni personali. Costruzione di percorsi di ricerca originali con elaborazione di quesiti-guida, individuazione e analisi di

fonti informative, costruzione di un report scritto, comunicazione orale del percorso di ricerca con l’ausilio di linguaggi multimediali.

Antropologia culturale Analizzare le diverse culture e le loro poliedricità e specificità riguardo all’adattamento all’ambiente, alle

modalità di conoscenza, all’immagine di sé e degli altri, alle forme di famiglia e di parentela, alla dimensione religiosa e rituale, all’organizzazione dell’economia e della vita politica;

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Analizzare le grandi culture-religioni mondiali e la particolare razionalizzazione del mondo che ciascuna di esse produce;

Riflettere sulla specificità dei metodi della ricerca antropologica. Pedagogia Accostare la cultura pedagogica in stretta connessione con le altre scienze umane per riconoscere in

un’ottica multidisciplinare i principali temi del confronto educativo contemporaneo. Sociologia • Utilizzare i concetti fondamentali della sociologia nell’analisi di situazioni sociali reali. • Avere consapevolezza del contesto socio-culturale ed economico in cui nascono e si sviluppano la prima

e la seconda modernizzazione. • Saper comprendere e valutare gli elementi essenziali dell' indagine sociologica "sul campo".

ANTROPOLOGIA

UNITA’ di APPRENDIMENTO CONOSCENZE ABILITA'

STORIA DELLE DOTTRINE ANTROPOLOGICHE

⇒ Pregresse ⇒ Realizzare un quadro sintetico di

approcci e metodi dell’antropologia culturale

LE SOCIETA’ UMANE

⇒ Società di caccia e di raccolta ⇒ Società pastorali ⇒ Società orticole ⇒ Società statali

⇒ Realizzare scheda di classificazione delle società

⇒ Realizzare ricerche autonome per documentare le categorie apprese

⇒ Elaborare schede di analisi e confronto delle società

LA VITA DI RELAZIONI

⇒ Lo studio della parentela ⇒ Il matrimonio ⇒ I gruppi di parentela ⇒ L’amicizia ⇒ Le emozioni

⇒ Elaborare l’analisi della realtà personale, familiare e sociale prossima applicando i concetti appresi

⇒ Realizzare ricerche autonome per documentare le categorie apprese

LA PRODUZIONE SIMBOLICA LA RELIGIONE

⇒ L’approccio antropologico alla religione

⇒ Il problema della definizione ⇒ Universalità dell’esperienza

religiosa e teorie connesse ⇒ Variabilità delle forme religiose ⇒ Le religioni nei rapporti tra i popoli ⇒ La mappa delle religioni nel

mondo

⇒ Elaborare l’analisi della realtà personale, familiare e sociale applicando i concetti appresi

⇒ Realizzare ricerche autonome per documentare le categorie apprese

METODI, STRUMENTI E PROBLEMI DELLA RICERCA (modulo interdisciplinare)

⇒ Sequenze del percorso di ricerca ⇒ I metodi della psicologia ⇒ I metodi della sociologia ⇒ I metodi della antropologia

⇒ Riflettere sulla specificità dei metodi della ricerca rispetto alla psicologia, alla sociologia e alla antropologia

⇒ Riflettere sulle potenzialità e sui limiti degli strumenti di ricerca

⇒ Analizzare ricerche classiche ⇒ Elaborare e realizzare semplici

percorsi di ricerca

SOCIOLOGIA

UNITA’ di APPRENDIMENTO CONOSCENZE ABILITA'

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I CONCETTI DI BASE DELLA SOCIOLOGIA

⇒ Il concetto di società ⇒ Strutture sociali: norme, istituzioni,

status e ruolo, organizzazioni, disuguaglianze sociali, stratificazione sociale

⇒ Processi sociali: comportamenti collettivi, movimenti sociali, socializzazione

⇒ Concetti microsociologici

⇒ Lettura e interpretazione di testi antologici

⇒ Costruire mappe sintetiche ⇒ Individuare situazioni sociali

esemplificative dei concetti studiati

⇒ Realizzare ricerche autonome per documentare le categorie apprese

LA GLOBALIZZAZIONE ⇒ Concetto di globalizzazione ⇒ Dimensioni della globalizzazione ⇒ Rischi e prospettive

⇒ Costruire mappe sintetiche ⇒ Individuare situazioni sociali

esemplificative dei concetti studiati.

⇒ Realizzare ricerche autonome per documentare le categorie apprese.

LA COMUNICAZIONE E I MEDIA

⇒ I modelli di Shannon e della Pragmatica della comunicazione

⇒ Comunicazione e basi neurofisiologiche

⇒ Breve storia dei media ⇒ Mass-media e New-media ⇒ Rischi e opportunità ⇒ Educare all’uso dei media

⇒ Costruzione di quadri sintetici ⇒ Trovare contesti reali di

applicazione delle categorie studiate

PEDAGOGIA

UNITA’ di APPRENDIMENTO CONOSCENZE ABILITA'

JOHN DEWEY

La scuola attiva

⇒ I fondamenti teorici: pragmatismo e strumentalismo logico

⇒ La concezione educativa: scienza, democrazia, educazione

⇒ Il pensiero come metodo

⇒ Consapevolezza dell’istanza della continuità tra esperienza scolastica, individuale e sociale

⇒ Consapevolezza del valore del lavoro di ricerca nel processo di apprendimento

MARIA MONTESSORI

⇒ La pedagogia scientifica ⇒ Il modello psicologico di sviluppo ⇒ La pedagogia: processo di

deviazione e normalizzazione ⇒ La Casa dei Bambini come

laboratorio didattico

⇒ Riconoscere le interconnessioni psicologia/pedagogia

JACQUES MARITAIN ⇒ La rifondazione della politica ⇒ Il contenuto politico e religioso

dell’educazione

⇒ Lettura e interpretazione di testi antologici

⇒ Riflessione sulla dimensione religiosa dell’educazione

JEROME BRUNER

⇒ Cognitivismo e post-attivismo ⇒ Il pensiero: strategie e categorie ⇒ Cultura e sviluppo cognitivo ⇒ Lo strutturalismo

⇒ Lettura e interpretazione di testi antologici

⇒ Riflessione sulla correlazione strutture disciplinari/metodo

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METODOLOGIA E STRUMENTI • Proposta dei singoli argomenti tramite lezione frontale • Sottolineatura della terminologia specifica e dei concetti fondamentali. • Suggerimento di nessi intra- e interdisciplinari. • Utilizzo del dialogo euristico. • Proposta di schemi e mappe concettuali elaborate dal docente. • Riflessioni comuni e brevi discussioni finalizzate a evidenziare l’applicazione dei concetti teorici acquisiti,

a situazioni problematiche suggerite dall’ambito disciplinare, dall’attualità sociale e/o dall’esperienza degli alunni.

• Realizzazione di percorsi di ricerca liberamente individuati dagli alunni secondo un piano di ricerca condiviso.

• Utilizzo sistematico della LIM per le spiegazioni e per le verifiche orali. • Circle-time sulla vita della classe.

VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche sono state continue, volte ad accertare conoscenze relative agli argomenti proposti, proprietà lessicale e terminologica, coordinazione delle diverse affermazioni nell’esposizione, presenza di uno stile tendente all’argomentazione, realizzazione di collegamenti fra gli argomenti, formulazione di interrogativi inediti e ipotesi risolutive, di valutazioni personali. Le verifiche sono state: • Scritte. Questionari con domande a scelta multipla e risposte aperte. • Orali. Presentazione alla classe del percorso di ricerca elaborato individualmente e risposta a quesiti di

alunni e docente. La valutazione è avvenuta in conformità a livelli di prestazione e con modalità contenuti nel POF e nella programmazione di classe. LIBRI di TESTO: • GIORGIO CHIOSSO, Pedagogia, EINAUDI. • BIANCHI – DI GIOVANNI, La dimensione sociologica, PARAVIA. • BIANCHI – DI GIOVANNI, La dimensione antropologica, PARAVIA.

TEMATICHE

⇒ L’integrazione dei disabili e la didattica inclusiva.

⇒ L’educazione in prospettiva multiculturale.

⇒ Media, comunicazione ed educazione.

⇒ Lettura e interpretazione di testi antologici e documenti

INSEGNAMENTO con metodologia CLIL Grazie alla collaborazione della Prof.sa Lerza e dell’assistente di Lingua Inglese, Miss Chloe Stout, è stato realizzato un modulo con lettura di testi, comprensione, dialogo, produzione orale autonoma ⇒ The family in antropology

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9.7. FILOSOFIA PROFILO DELLA CLASSE La classe VB è composta da 10 alunni dei quali alcuni hanno dimostrato buone capacità cognitive e desiderio di conoscere. Durante il triennio è migliorata per tutti l’assunzione di responsabilità e si è avuta una crescita sia livello comportamentale che nel rispetto dei doveri scolastici. Il livello di preparazione complessivamente raggiunto è medio – buono e per alcuni anche eccellente. OBIETTIVI RAGGIUNTI Conoscenze § Il lessico del pensare filosofico § Autori e correnti dei secoli XIX e XX Competenze § Comprendere e utilizzare il lessico specifico relativo alle unità tematiche proposte, definendo in termini e concetti § Sintetizzare in forma orale le tesi fondamentali delle tematiche proposte § Organizzare con ordine e sistematicità i contenuti appresi ponendo collegamenti trasversali fra tematiche e autori studiati, anche in modo autonomo. § Analizzare comportamenti etici, fenomeni socio-culturali, scientifici, anche tratti dall’attualità, sviluppando argomentazioni giustificate nella valutazione personale § Ricavare tratti essenziali del pensiero di un autore dalla lettura di brani, anche autonoma § Curare l’esposizione orale e scritta degli argomenti, dandole forma organica e sistematica Capacità § Rendere abituali riflessione, connessione e discernimento critico nell’acquisizione delle conoscenze disciplinari § Stabilizzare la responsabilità personale verso l’apprendimento e la propria formazione culturale § Consolidare la capacità di discussione e di confronto sviluppando la tensione all’ascolto e al rispetto reciproco § Consolidare l’attitudine ad interpellare i contenuti appresi con interrogativi e riflessioni frutto di processi personali

CONTENUTI

Destra e sinistra hegeliana. Feuerbach, Stirner ed Engels Marx critica ad Hegel Il concetto di alienazione. il materialismo storico Il comunismo. La scienza economica del capitale. La rivoluzione sociale e la questione dell'io individuale. Letture da "Il mondo come volontà e rappresentazione" Schopenauer il ripensamento dell'eredità kantiana, la vita e le opere. La struttura della coscienza empirica. Il mondo come rappresentazione. Lett. "Il mondo è la mia rappresentazione” Il mondo come volontà L'affrancamento della volontà. Paperga e Paralipomena Kierkegaard: “la soggettività è verità” le vicende della vita. La radicalità del cristianesimo; Testo: "L'esistenza e l'infinito", Testo: "Tempo e angoscia". Confronto con Hegel, importanza del singolo e dell'esistenza. Gli stadi dell'’esistenza: Lo stadio estetico. Lo stadio etico.

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Lo stadio religioso. Angoscia, disperazione, lo scandalo del cristianesimo. Il progetto positivista. Joan Stuart Mill la logica dell'esperienza. La scienza della società . Il problema dei libertà . Auguste Comte, la legge dei tre stadi. La nascita della sociologia: statica e dinamica sociale. La scienza come metafisica dell'umanità . Friderich Nietzsche vita e opere. Nietzsche: "la nascita della tragedia". La menzogna della verità , utilità e danno della storia. La svolta genetica. Morte del'io, morte di Dio. L’avvento di Zarathustra, lett."dall'io al superuomo". Dal mezzogiorno al tramonto La volontà di potenza L'eterno ritorno dell'’uguale Trasvalutazione di tutti i valori. Dal nichilismo passivo al nichilismo attivo Gli schiavi contro i signori La favola del mondo vero. H. Bergson ambiente culturale e vita. La scoperta della durata. Lettura Husserl " La coscienza del tempo". Materia e memoria. L'evoluzione creatrice fino all'intuizione. L'intuizione. La morale e la religione. Freud e la psicanalisi: vita. La nascita della psicoanalisi, la coscienza e l'inconscio. Seconda topica o dinamica psichica. Dalla psiche individuale all’inconscio sociale Il disagio della civiltà , la religione. Il monoteismo. Il pragmatismo americano: origini, nozione di "credenza", il termine "pragmatismo", il concetto di "abito". Peirce: vita, l'influenza di Kant. Critiche all'intuizionismo, la conoscenza come mediazione. La teoria pragmatista della conoscenza. L’abduzione James: vita e opere. La filosofia come libera scelta Una nuova psicologica oltre l'empirismo e il razionalismo. La teoria della verità e l'empirismo radicale. Dewey. Il concetto di esperienza Dal pragmatismo allo strumentalismo la morale

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il problema educativo METODOLOGIA E STRUMENTI Lezione, analisi e discussione degli argomenti letture di brani Esercitazioni Mappe tematiche Slides

VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche orali sono state effettuate giornalmente, ed hanno avuti carattere di feedback e controllo del processo di apprendimento degli alunni, per la valutazione sono state utilizzate le griglie allegate al POF. LIBRO di TESTO: “Le avventure della ragione” 3 Dalla crisi dell'’idealismo ai giorni nostri di Costantino Esposito Pasquale Porro LATERZA

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9.8. STORIA DELL’ARTE PROFILO DIDATTICO-COMPORTAMENTALE DELLA CLASSE La classe V sezione B, è composta da 10 alunni. Il profitto, pur con ovvie diversificazioni, è sempre stato per una modesta più che discreto ed in alcuni casi di

ottimo livello.

A questo risultato hanno concorso essenzialmente due fattori: la disponibilità degli allievi e la volontà di

sviluppare uno studio metodico, continuo e tendenzialmente critico.

La partecipazione è cresciuta con il tempo, il dialogo si è fatto più corale fino a sviluppare, in termini più

soddisfacenti, un sufficiente processo di socializzazione, e di interscambio culturale, a testimonianza di una

maturazione di base oltre ché intellettuale.

In effetti l'ambiente ed il numero esiguo di alunni ha favorito una progressiva responsabilizzazione di tutti gli

allievi nei confronti dei compiti richiesti.

Soprattutto in vista della preparazione dell'Esame di Stato le indicazioni fornite sono andate non tanto nella

direzione di uno studio a temi non omogenei, quanto in quella di una preparazione organica e pluri-

prospettica.

Si è cercato, così, di utilizzare ed integrare quella che è stata la cifra caratterizzante della classe ad uno

studio serio della disciplina.

Quindi, riassumendo si può parlare di una classe dove si è riscontrato un interesse di base concreto e

costante per la gran parte degli allievi, ma, nel contempo, è doveroso tenere presente oggettive differenze e

diverse gradualità d’apprendimento.

In alcuni allievi vanno messe in luce le non comuni capacità, in rapporto alla loro età, di lettura critica ed

originale dei contenuti culturali.

Per tutti gli allievi, comunque, nella loro naturale diversità, vanno evidenziate positive annotazioni sul piano

specifico dell'umana sensibilità all'interno delle loro anime.

Da un punto di vista strettamente disciplinare non vi sono particolari rilievi da fare nel rapporto classe-

docente in quanto questo si è sempre svolto sul piano della correttezza e del rispetto.

OBIETTIVI RAGGIUNTI La capacità di sviluppare atteggiamenti critici ed estetici nei confronti dell’opera d’arte, in modo da poter essere capaci di leggerla cogliendone il significato espressivo e culturale. All’alunno attraverso la Storia dell’arte, è stata data la possibilità di cogliere il messaggio che l’uomo di ogni tempo lancia mediante linguaggi plastici e figurativi. CONOSCENZE Individuare le coordinate storico-culturali entro le quali si forma e si esprime l’opera d’arte coglierne gli aspetti specifici relativi alle tecniche, allo stile e alle tecnologie. Riconoscere le modalità secondo le quali gli artisti utilizzano e modificano tradizioni e modi di rappresentazione e di organizzazione spaziale e linguaggi espressivi. COMPETENZE -Analizzare, comprendere e valutare una varietà di opere considerate nella loro complessità e diversità di realizzazione. - Utilizzare in modo appropriato e significativo il linguaggio specifico della disciplina. - Acquisire la terminologia tecnica e la padronanza delle tecniche espressive per il disegno. -saper riconoscere le peculiarità dei singoli fenomeni artistici in relazione a diversi ambiti e contesti

CAPACITA’

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Cogliere i diversi aspetti delle opere d’arte in relazione al periodo storico-culturale e alla vita dell’artista. Rielaborare personalmente le conoscenze in base alle proprie capacità. CONTENUTI IL NEOCLASSICISMO: Caratteri generali SCULTURA A. Canova, “Amore e Psiche che si abbracciano”, 1787-1793. A. Canova, “Paulina Borghese come venere vincitrice”, 1804-1808. A. Canova, “Monumento funebre a Maria Cristina D’Austria”, 1798-1805.

PITTURA J.L.David, “Studio di nudo dal vero” (Patroclo), 1799. J.L.David, “Il giuramento degli Orazi”, 1784. J.L.David, “La Morte di Marat”, 1793. PREROMANTICISMO F. Goya, “Il parasole”, 1777. F: Goya, “La Maya vestida, 1800. F. Goya, “La Maya desnuda”, 1800. F:Goya, “ il 3 maggio 1808”, 1814. IL ROMANTICISMO: Caratteri generali. Caspar David Friedrich, “Il mare di ghiaccio (Naufragio della speranza), 1824. W. Turner, “ Pioggia, vapore e velocità”, 1844. Thèodore Gèricault, “La zattera della Medusa”, 1819. Eugène Delacroix, “La libertà che guida il popolo”, 1830. Francesco Hayez, “Il bacio”, 1859.

LA SCUOLA DI BARBIZON

H.onorè Daumier, “Il vagone di terza classe”, 1862.

GUSTAVE COURBET E LA RIVOLUZIONE DEL REALISMO

G. Courbert, “L’atelier del pittore”, 1855.

G. Courbert, “Lo spaccapietre”, 1849.

IL FENOMENO DEI MACCHIAIOLI: Caratteri generali Giovanni Fattori, “Campo italiano alla battaglia di Magenta”, 1861-62.

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Giovanni Fattori, “Soldati francesi del’59”, 1859. Giovanni Fattori, “La Rotonda di Palmieri”, 1866. Giovanni Fattori, “In vedetta”, 1872. Giovanni Fattori, “Bovi al carro”, 1867. Silvestro Lega, “Il canto di uno stornello”, 1867. Telemaco Signorini, “ L’alzaia”, 1864. L’IMPRESSIONISMO: Caratteri generali La fotografia: caratteri generali. E. Manet, “Colazione sull’erba”, 1863. E. Manet, “Olympia”,1863 E. Manet, “Il bar delle Folies-Bergères”, 1881-82. C.Monet, “Impressione sole nascente”, 1872. E. Manet, “Cattedrale di Rouen, pieno sole,armonia blu e oro”, 1894. E. Manet, “stagno dell ninfee”, 1899. E.Degas, “La lezione di danza”, 1873-75. E.Degas, “L’assenzio”, 1875-76. Pierre-Auguste Renoir, “La Grenouillère” di Monet e Renoir, 1869. Pierre-Auguste Renoir, “Moulin della Galette”, 1876. IL POST-IMPRESSIONISMO : caratteri generali P.Cèzanne, “I giocatori di carte”,1898. P.Cèzanne, “La montagna di Sainte-Victoire”, 1904-06. Il PUNTINISMO: caratteri generali. G.Seureat, “Un bagno ad Asnières”, 1883-84. G.Seureat, “Una domenica pomeriggio all’Isola dell Grande Jatt”, 1883-85. G.Seureat, “Il circo”1891. P.Gauguin, “Il Cristo giallo”, 1889. P.Gauguin, “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”, 1897-98. Vincent van Gogh, “I mangiatori di patate”, 1885. Vincent van Gogh, “Autoritratto con cappello di feltro grigio”, 1887.

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Vincent van Gogh,”Il ponte di Langlois”, 1888. Vincent van Gogh, “Campo di grano con volo di corvi”, 1890. Henri de Toulouse-Lautrec, “Al Moulin Rouge”1892-93. L’ART NOUVEAU I presupposti dell’Art Nouveau la “Arts and Crafts Exhibition Society”di William Morris. V. Horta , Ringhiera della scala principale dell’Hotel Solvay, 1894. LE SECESSIONI IN EUROPA Gustave Klimt, “Giuditta”, 1901. Gustave Klimt, “Il fregio di Beethoven” 1902. LE AVANGUARDIE DEL PRIMO 900 I Fauves: Caratteri generali Henri Matisse, “La donna con il cappello”, 1905. Henri Matisse, “La stanza rossa”,1908. ESPRESSIONISMO: Caratteri generali Il gruppo dei Die Brucke E. L. Kichner, “Cinque donne per la strada”, 1913. E. L. Kirchner, “Marcella”, 1910. Evard Munch, “La Fanciulla Malata”, 1885. Evard Munch, “Il grido”, 1885-86. *IL CUBISMO Pablo Picasso, “Studio per Les demoiselles d’Avignon”, 1907. Pablo Picasso, “Ritratto di Ambroise Vollard”, 1909-10. Pablo Picasso, “Natura morta con sedia impagliata”, 1912. Pablo Picasso, “Guernica”, 1937. Georges Braque , “Violino e brocca”, 1910. Georges Braque, “Le Quotidien, violino e pipa”, 1912. *IL FUTURISMO *Gli argomenti contrassegnati con l’asterisco saranno completati entro il termine delle lezioni METODOLOGIA E STRUMENTI Si è lavorato seguendo il tradizionale svolgimento dei programmi, con la trattazione storica delle opere, degli

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artisti e dei movimenti che, per originalità e qualità, abbiano determinato un nuovo orientamento nella storia della cultura figurativa. Oltre al libro di testo si è fatto ampio uso del Videoproiettore per integrare le immagini e gli argomenti presenti sul manuale in uso. Presentazioni in power point. Durante l’anno gli alunni hanno riprodotto con la tecnica pittorica un’opera d’arte a piacere. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state orali e scritte. Nella seconda parte del 2° Quadrimestre è stata affrontata la simulazione della terza prova d’esame, una domanda è stata oggetto di valutazione. Sempre nel secondo Quadrimestre si è svolto il progetto nazionale CLIL in lingua inglese della durata complessiva di sei ore. Per la valutazione sono stati utilizzati quegli indicatori concordati dal Consiglio di Classe. Un discreto numero di alunni ha dimostrato di saper organizzare il proprio lavoro con senso di responsabilità e in modo autonomo, di utilizzare un linguaggio appropriato e di aver conseguito un valido approfondimento dei contenuti. LIBRO DI TESTO Nicoletta Frapiccini Nunzio Giustozzi, “Le Storie dell’arte” vol. 3, Hoepli.

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9.9. MATEMATICA Profilo della classe La classe è formata da dieci elementi. Ognuno di loro rappresenta la diversa modalità nell’essere studenti. Infatti c’è lo studente responsabile che partecipa costantemente alle lezioni, mostrando serietà nell’impegno. Lo studente che pur limitato da lacune pregresse ma motivato da una responsabile volontà si attiva costantemente nel raggiungere gli obiettivi. Lo studente che ha mostrato un impegno non sempre adeguato alle capacità. Nonostante queste diversità la classe è ben amalgamata. Si sta bene in questa classe. C’è un clima di cordialità, di rispetto reciproco, in cui ogni interazione può avvenire attraverso il dialogo. Per quanto attiene la matematica, va osservato che è una materia fortemente strutturata che necessita di una solida competenza in tutte le abilità pregresse oltre che di una forte motivazione che garantisca il superamento dei diversi ostacoli insiti nella materia. Nonostante la complessità oggettiva della matematica, va aggiunto che il programma va svolto in due ore settimanali, una in meno rispetto al corso tradizionale. Infatti attualmente nei cinque anni di corso hanno lo stesso numero di ore che prima avevano in tre anni. Il togliere tante ore alla matematica e il lasciare inalterato il programma ha tolto loro il tempo necessario per un’acquisizione solida del sapere. La riduzione delle ore non solo ha comportato una riduzione dei tempi necessari all’apprendimento, rendendo necessaria una maggiore immediatezza, ma ha comportato anche una maggiore capacità organizzativa tra un numero maggiore di materie (hanno meno tempo per studiare la matematica ed in più devono studiare ad esempio fisica che prima non avevano). Comunque il numero limitato di studenti ha permesso di ovviare, in parte, a questa riduzione e a talune difficoltà. Ciononostante, si è lavorato tanto, tantissimo. E filo conduttore di ogni mia azione didattica è stata la necessità di condurre la classe ad un adeguato successo formativo. La responsabilità ha loro garantito un adeguato successo scolastico e spero anche formativo. Struttura del programma annuale in moduli

CONTENUTI

OBIETTIVI

Competenze minime raggiunte

Sapere

Saper fare

Intervalli e funzioni • Gli intervalli in R • Gli intorni • Le funzioni matematiche • Le funzioni crescenti e

decrescenti • Classificazione delle

funzioni matematiche § Il campo di esistenza di

una funzione § Intersezione con gli

assi e studio del segno di una funzione

• Funzioni notevoli

A Conoscere il concetto di funzione B Conoscere il concetto di funzione costante, funzione identità… C Conoscere la classificazione delle funzioni algebriche e trascendenti. D Conoscere il concetto di grafico di una funzione. E Conoscere i grafici notevoli di funzioni elementari (funzione costante; funzione quadratica; funzione di proporzionalità inversa; funzione esponenziale; funzione logaritmica).

1 Saper definire una funzione reale di variabile reale 2 Saper classificare una funzione 3 Saper costruire il grafico di funzioni elementari 4 Saper determinare l’insieme di esistenza di una funzione

Riconoscere e classificare i vari tipi di funzione. Determinare l’insieme di esistenza di una funzione. Determinare gli zeri di una funzione Determinare il segno di una funzione Tracciare i grafici di funzioni elementari.

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Limiti • Il concetto intuitivo di

limite • Limite finito di una

funzione per x che tende ad un valore finito

• Limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito

• Limite finito di una funzione per x che tende ad un valore infinito

• Limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore infinito

• Limite destro e limite sinistro

• Definizione unitaria di limite.

• Algebra dei limiti per limiti finiti.

• Algebra dei limiti per limiti infiniti.

A Conoscere il concetto intuitivo di limite B Conoscere le definizioni di limite

1 Saper definire il limite di una funzione. 2 Saper calcolare il limite di una funzione noto il suo grafico e viceversa.

Enunciare con precisione le diverse definizioni di limite.

Calcolo del limite di una funzione

• Il calcolo dei limiti per funzioni continue.

• Il calcolo dei limiti che si presentano in forma indeterminata.

• Calcolo degli asintoti. • Studio del grafico

probabile di una funzione algebrica razionale.

A Saper riconoscere le varie forme indeterminate. B Saper definire gli asintoti di una funzione.

1 Saper calcolare il limite di una funzione. 2 Saper riconoscere e risolvere una forma indeterminata 3 Saper determinare gli asintoti di una funzione. 4 Saper rappresentare nel piano cartesiano gli asintoti della funzione.

Eseguire operazioni con i limiti. Individuare le varie forme indeterminate e la tecnica risolutiva che permette di calcolare il limite, rimuovendo la forma indeterminata. Determinare e rappresentare gli asintoti di una funzione.

*Le derivate • Il concetto di derivata. • Definizione e significato

geometrico di derivata. • Le derivate delle

funzioni fondamentali. • Le regole di

derivazione. • La derivata di ordine

superiore al primo.

*Al momento stiamo lavorando su questa unità didattica e sullo studio di funzione.

A Acquisire il concetto di rapporto incrementale. B Conoscere il concetto di derivata di una funzione in un punto. C Conoscere il significato geometrico di derivata. D Conoscere le principali regole di derivazione. E Conoscere il concetto di derivata di ordine superiore.

1 Saper definire la derivata di una funzione in un punto. 2 Saper calcolare le derivate di alcune funzioni elementari. 3 Saper applicare le varie formule e regole di derivazione (almeno per le funzioni che andremo a studiare) 4 Saper calcolare le derivate di ordine superiore di una funzione.

Calcolare la derivata di una semplice funzione elementare. Calcolare le derivate di funzioni, servendosi delle regole di derivazione.

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Lo studio di funzione • Monotonia di una

funzione. • Massimi e minimi

relativi di una funzione. • Lo studio di una

funzione.

A Conoscere il concetto di massimo e minimo relativo. B Conoscere i punti stazionari di una funzione. C Conoscere il concetto di monotonia di una funzione C Conoscere lo studio dei massimi e minimi relativi di una funzione, mediante lo studio del segno della derivata prima. G Conoscere i passaggi indispensabili per lo studio di una funzione.

1 Saper definire un punto di massimo e di minimo relativo. 2 Saper analizzare i punti critici di una funzione. 3 Saper determinare gli intervalli di crescita e decrescita di una funzione e gli eventuali punti di massimo e di minimo relativo, mediante lo studio del segno della derivata prima. 4 Saper effettuare lo studio di una funzione algebrica razionale e rappresentarne il grafico.

Alla fine dell’unità dovranno essere in grado di saper studiare in modo completo almeno semplici funzioni algebriche razionali e tracciare il grafico rappresentativo.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Discussione guidata. Lezione frontale. Lezione esemplificativa. Esercitazioni. Recupero in itinere.

LIBRO di TESTO Testi: M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi Matematica azzurro, Vol. 5 della Zanichelli.

VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione è derivata dalla "misurazione" dell'apprendimento secondo i gradi della conoscenza di dati, nozioni e termini, del possesso dei concetti, della padronanza del ragionamento, della capacità espressiva e applicativa. Nel valutare si è tenuto anche conto della storia dello studente secondo i criteri del progresso dell’apprendimento, della partecipazione attiva, della frequenza regolare e della responsabilità nell’impegno.

Tipologia delle prove Interventi individuali. Verifiche scritte tradizionali. Verifiche orali tradizionali.

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9.10. FISICA La classe poco numerosa ( è costituita da 10 elementi), è stata da me seguita anche nel precedente anno scolastico. Questo mi ha dato modo di apprezzare la continuità nell’impegno e il costante processo di crescita. Nei limiti delle loro capacità, gli alunni si sono sempre impegnati, manifestando un atteggiamento positivo e disponibile ad apprendere. I risultati raggiunti possono essere considerati mediamente discreti. Particolarmente apprezzabile, dal punto di vista umano, è stato il forte senso di solidarietà fra gli alunni che ha inciso positivamente anche nel profitto degli elementi più fragili. Lo svolgimento del programma è stato regolare. Elenco degli argomenti trattati: La legge di Coulomb

-­‐ L’unità di carica elettrica

-­‐ La forza fra due cariche elettriche

Il campo elettrico -­‐ Dal campo elettrico alla forza

Il campo elettrico generato da cariche puntiformi -­‐ Il campo elettrico di una carica puntiforme

-­‐ La rappresentazione del campo elettrico

L’energia potenziale elettrica -­‐ Il lavoro di un campo elettrico uniforme

-­‐ Il lavoro di un campo elettrico generato da una carica puntiforme

-­‐ L’energia potenziale elettrica nel campo di una carica puntiforme

Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale -­‐ Il potenziale elettrico nel campo di una carica puntiforme

-­‐ La differenza di potenziale tra due cariche elettriche

La corrente elettrica La resistenza elettrica

-­‐ La prima legge di Ohm

-­‐ La seconda legge di Ohm

Il magnetismo -­‐ Il campo magnetico

LIBRO DI TESTO: Caforio e Ferilli “Fisica! Le leggi della natura” volume 3 Sono stati svolti la maggior parte degli esercizi proposti dal testo per ciascuno degli argomenti.

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9.11. SCIENZE NATURALI PROFILO DELLA CLASSE

La classe, composta da 1 maschio e 9 femmine, ha visto, nel corso dei cinque anni, avvicendarsi insegnanti diversi di scienze. La mancanza di continuità ha inevitabilmente influenzato il percorso didattico formativo degli alunni i quali, comunque, hanno via via acquisito un livello di preparazione generalmente adeguato. Gli alunni si sono mostrati interessati alle attività proposte, disponibili e collaborativi nei confronti dell’insegnante e dei compagni, evidenziando coesione e rispetto degli impegni assunti. La regolare partecipazione alle attività svolte, fatta eccezione per un’allieva si è assentata per circa due mesi per motivi di salute, e il costante impegno nello studio hanno permesso, ad una parte della classe, di raggiungere in maniera più che soddisfacente gli obiettivi prefissati. Un piccolo gruppo di alunni ha manifestato difficoltà nello studio della disciplina, per carenze nelle abilità di base e discontinua applicazione nel lavoro svolto a casa; tuttavia, nel secondo quadrimestre, si è impegnato a superare le carenze mostrate migliorando la propria preparazione.

Obiettivi Le mete educative, alla fine del corso di studi, sono state raggiunte , a vari livelli, da tutti gli alunni. Gli obiettivi conseguiti in termini di conoscenze, competenze, capacità, sono: Conoscenze

• Tutti conoscono strutture, fenomeni e processi relativi alle tematiche affrontate: un piccolo gruppo di alunni mostra conoscenze complete ed approfondite, buona parte della classe conoscenze adeguate, un piccolo gruppo conoscenze sufficienti.

Competenze • Un ristretto numero di allievi è in grado di rielaborare e utilizzare in modo critico le conoscenze

acquisite e di applicarle in contesti differenti; per la maggior parte della classe tali competenze risultano sufficienti, due alunni evidenziano difficoltà nella rielaborazione critica.

Capacità • Buona parte della classe sa comunicare quanto appreso in modo chiaro, sintetico e con linguaggio

appropriato, alcuni alunni sono poco autonomi nella riflessione personale e necessitano di guida durante le verifiche orali.

Richiami di chimica inorganica • I legami chimici: il legame covalente, il legame ionico, il legame covalente puro e polare • L’elettronegatività • La simbologia di Lewis • Definizione di acido e base, teoria di Bronsted e Lowry e teoria di Lewis degli acidi e delle basi, la

ionizzazione dell’acqua, il pH

La chimica organica • Definizione di chimica organica • Caratteristiche dei composti del carbonio, i polimeri, gli isomeri • Definizione di formula molecolare, di formula di struttura, di formula di struttura condensata • I legami nei composti del carbonio: la teoria del legame di valenza, gli orbitali ibridi e la geometria

delle molecole

Gli idrocarburi • Definizione e classificazione degli idrocarburi • Gli alcani: definizione, formula generale, regole per la nomenclatura, formule molecolari e di

struttura, definizione e nomenclatura dei gruppi alchilici, proprietà fisiche, reazioni chimiche (la combustione), impiego e diffusione

• Gli alcheni: definizione, formula generale, regole per la nomenclatura, formula molecolari e di struttura, isomeria geometrica cis-trans

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• Gli alchini: definizione, formula generale, regole per la nomenclatura

Approfondimento: L’uso degli idrocarburi come combustibili, l’effetto serra e il riscaldamento globale I composti aromatici • Definizione • Struttura e legami del benzene • Strutture di risonanza

I gruppi funzionali 1

• I gruppi funzionali delle principali famiglie organiche • Gli alcoli: definizione, nomenclatura IUPAC e tradizionale, formule di struttura, proprietà fisiche. • Gli alcoli trivalenti • Reazioni di ossidazione degli alcoli: l’etilometro e alcool test • Gli alcoli più importanti: il metanolo, l’etanolo, la glicerina

Approfondimento: ” L’abuso di alcool: effetti e conseguenze sulla salute umana” I gruppi funzionali 2

• Gli acidi carbossilici: definizione, nomenclatura IUPAC e tradizionale, formule di struttura, proprietà fisiche, proprietà chimiche

• Gli acidi grassi: nomi, formule di struttura condensate, caratteristiche chimiche e fisiche • Gli esteri: definizione, nomenclatura, reazione di esterificazione • Gli esteri della frutta, le cere, i trigliceridi, i grassi animali e i vegetali • Il sapone e i detergenti: il processo di saponificazione

Le biomolecole • I carboidrati: definizione e classificazione. I monosaccaridi: classificazione e funzioni svolte, le

formule di proiezione di Fischer del glucosio e del fruttosio, le formule di Haworth, gli isomeri α e β del D-glucosio. I disaccaridi: il legame glicosidico, i disaccaridi più importanti (saccarosio, lattosio, maltosio). I polisaccaridi: classificazione e funzioni svolte, i polisaccaridi più importanti (amido, cellulosa, glicogeno, chitina).

• Approfondimento: “ Lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio può essere uno dei responsabili dell’obesità? ”

• Gli amminoacidi: struttura chimica, gli amminoacidi essenziali, il punto isoelettrico, l’elettroforesi. • Le proteine: il legame peptidico, le funzioni, la classificazione ( proteine fibrose, globulari, semplici,

coniugate). La struttura delle proteine: la struttura primaria, secondaria, terziaria, quaternaria, la denaturazione delle proteine.

• Approfondimento: “Il delicato rapporto tra struttura e funzioni di una proteina: il caso dell’emoglobina”.

• I lipidi: gli acidi grassi e trigliceridi. I fosfolipidi: struttura chimica e funzioni. Gli steroidi: il colesterolo, gli ormoni sessuali, gli acidi biliari.

• Approfondimento: “ I mille volti del colesterolo”. “ Dagli grassi trans agli omega 3 : una questione di salute”.

• Gli acidi nucleici e nucleotidi: il DNA e L’RNA. La struttura del DNA.

Le basi della biochimica • Il metabolismo cellulare: le razioni cataboliche e anaboliche. Reazioni esoergoniche ed

endoergoniche. Il concetto di reazioni accoppiate. • Le reazioni di ossidoriduzione • Ruolo e struttura dell’ATP • Gli enzimi: l’energia di attivazione e il ruolo dei catalizzatori. La specificità degli enzimi. Come

agiscono gli enzimi. La regolazione dell’attività enzimatica: inibizione competitiva, inibizione non competitiva. I fattori che influenzano l’attività enzimatica. I cofattori e i coenzimi.

La biochimica • Le vie metaboliche

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• La produzione di energia: la respirazione cellulare. La glicolisi. I mitocondri e il ciclo di Krebs. La fosforilazione ossidativa: la catena di trasporto degli elettroni e la chemiosmosi. Il collegamento tra respirazione polmonare e cellulare.

• La respirazione anaerobia: la fermentazione lattica e la fermentazione alcolica • La fotosintesi e i cloroplasti. Le fasi della fotosintesi. La luce ei pigmenti foto sintetici. La fase

luminosa della fotosintesi: i fotosistemi e la catena di trasporto degli elettroni. La fase oscura della fotosintesi: il ciclo di Calvin –Benson. Utilizzo degli zuccheri prodotti.

Genetica e biotecnologie • Genetica e biotecnologie • L’ingegneria genetica nella produzione agricola • Gli animali transgenici • Le biotecnologie nei processi industriali e in medicina

METODOLOGIA E STRUMENTI Come metodologia si è fatto uso prevalentemente di lezioni dialogiche, di commenti alle immagini ed ai grafici del testo, di disegni e schemi alla lavagna, discussioni guidate (brain storming), lavori in piccoli gruppi, esercitazioni domestiche e in classe, visione di filmati, presentazioni in ppt, navigazione in Internet. Lo strumento principale per lo studio è stato il libro di testo, supportato da riviste scientifiche, LIM, filmati, computer, mappe concettuali e schemi di riepilogo.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Le verifiche sono state prevalentemente orali, integrate da elaborazione di prodotti multimediali e da prove scritte conclusive delle unità didattiche. Nella valutazione si è tenuto conto, soprattutto, della capacità di orientarsi autonomamente all’interno di un macro-tema, di giustificare con adeguate argomentazioni le proprie affermazioni, della capacità di riprodurre disegni e di illustrare schemi o grafici del testo, di collegare tra loro le conoscenze acquisite. LIBRI di TESTO Autori: Zullini – Sparvoli -Sparvoli CORSO DI BIOLOGIA (livello avanzato) Ed. ATLAS Autori: Paolo Pistarà CHIMICA MODERNA dalla chimica organica ai processi biochimici e alle tematiche ambientali TOMO C Ed. ATLAS

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9.12. SCIENZE MOTORIE Quadro sintetico del profitto della classe Partecipazione al dialogo educativo La classe ha partecipato sempre in maniera attiva al dialogo educativo collaborando attivamente con il docente. Attitudine alla disciplina La maggior parte degli alunni ha mostrato buone attitudini per la disciplina, presentando capacità adeguate alla pratica sportiva utilizzando, all’occorrenza, tecniche specifiche. Hanno manifestato buone capacità di memorizzare informazioni e sequenze motorie con un discreto grado di difficoltà e riprodurle in maniera più che soddisfacente. Interesse per la disciplina L'interesse per la disciplina è sempre stato elevato nella maggior parte dei componenti della classe. Impegno nello studio Tutti gli alunni hanno mostrato impegno costante nello studio mostrando interesse per la parte teorica. Obiettivi realizzati Affinamento delle capacità condizionali e coordinative; conoscenza e pratica di alcuni dei grandi attrezzi; affinamento della destrezza; fondamentali degli sport di squadra (pallacanestro, pallavolo). Eventuali fattori che hanno ostacolato il processo di insegnamento / apprendimento Le lezioni pratiche hanno risentito della mancanza di spazi idonei spesso condivisi, peraltro, con altre classi. Mezzi e strumenti di lavoro Sono stati utilizzati piccoli e grandi attrezzi. Spazi Palestra di Via Alfieri, spazio adibito a palestra sede centrale, campo esterno. Metodi d’insegnamento Lezione frontale; insegnamento individualizzato; esercitazioni di gruppo. Le lezioni teoriche sono state tenute utilizzando il programma Power Point. Strumenti di verifica Prove pratiche; circuiti; interrogazioni.

PROGRAMMA

Libro di testo: Fiorini – Coretti – Bocchi, Corpo Libero, Ed. Marietti Scuola -Attività ed esercizi a carico naturale; -esercitazioni con elementi coordinativi; -attività ed esercizi di equilibrio; -esercizi di mobilità articolare; -progressione a corpo libero -circuiti coordinativi; -esercitazioni alle parallele; -fondamentali della pallavolo; -fondamentali della pallacanestro. TEORIA -Storia delle olimpiadi moderne; -lo sport durante il fascismo.

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10. COMPOSIZIONE del CONSIGLIO DI CLASSE

DIRIGENTE SCOLASTICO

RELIGIONE Prof.sa Daniela Piersanti

ITALIANO e STORIA Prof.sa Paola Di Filippo

LATINO Prof.sa Giorgia Settepanelli

LINGUA INGLESE Prof.sa Anna Rita Lerza

SCIENZE UMANE Prof. Massimo Nardi

FILOSOFIA Prof. Massimo Maddes

STORIA DELL’ARTE Prof.sa Francesca Spinosi

MATEMATICA Prof.sa Gabriella Di Berardino

FISICA Prof. Domenico Di Blasio

SCIENZE NATURALI Prof.sa Maria Antonietta Belardinelli

SCIENZE MOTORIE Prof. Vincenzo Renzi Ferri

Roseto degli Abruzzi, 14 maggio 2015

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11. ALLEGATI

Esame di Stato A.S. 2014/2015

Simulazione prima prova

Classe V B

Indirizzo : Liceo delle Scienze Umane

Insegnante Prof.ssa Paola Di Filippo

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO Giovanni Verga, da I Malavoglia, cap. III-IV cap. III […] Sull’imbrunire comare Maruzza coi suoi figlioletti era andata ad aspettare sulla sciara (1), d’onde si scopriva un bel pezzo di mare, e udendolo urlare a quel modo trasaliva e si grattava il capo senza dir nulla. La piccina piangeva, e quei poveretti, dimenticati sulla sciara, a quell’ora, parevano le anime del purgatorio. Il piangere della bambina le faceva male allo stomaco, alla povera donna, le sembrava quasi un malaugurio; non sapeva che inventare per tranquillarla, e le cantava le canzonette colla voce tremola che sapeva di lagrime anche essa. Le comari, mentre tornavano dall’osteria coll’orciolino dell’olio, o col fiaschetto del vino, si fermavano a barattare qualche parola con la Longa (2) senza aver l’aria di nulla, e qualche amico di suo marito Bastianazzo, compar Cipolla, per esempio, o compare Mangiacarrubbe, passando dalla sciara per dare un’occhiata verso il mare, e vedere di che umore si addormentasse il vecchio brontolone, andavano a domandare a comare la Longa di suo marito, e stavano un tantino a farle compagnia, fumandole in silenzio la pipa sotto il naso, o parlando sottovoce fra di loro. La poveretta, sgomenta da quelle attenzioni insolite, li guardava in faccia sbigottita, e si stringeva al petto la bimba, come se volessero rubargliela. Finalmente il più duro o il più compassionevole la prese per un braccio e la condusse a casa. Ella si lasciava condurre, e badava a ripetere: – Oh! Vergine Maria! Oh! Vergine Maria! – I figliuoli la seguivano aggrappandosi alla gonnella, quasi avessero paura che rubassero qualcosa anche a loro. Mentre passavano dinanzi all’osteria, tutti gli avventori si affacciarono sulla porta, in mezzo al gran fumo, e tacquero per vederla passare come fosse già una cosa curiosa. – Requiem eternam, biascicava sottovoce lo zio Santoro, quel povero Bastianazzo mi faceva sempre la carità, quando padron ‘Ntoni gli lasciava qualche soldo in tasca. La poveretta che non sapeva di essere vedova, balbettava: – Oh! Vergine Maria! Oh! Vergine Maria! Dinanzi al ballatoio della sua casa c’era un gruppo di vicine che l’aspettavano, e cicalavano a voce bassa fra di loro.

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Come la videro da lontano, comare Piedipapera e la cugina Anna le vennero incontro, colle mani sul ventre, senza dir nulla. Allora ella si cacciò le unghie nei capelli con uno strido disperato e corse a rintanarsi in casa. – Che disgrazia! dicevano sulla via. E la barca era carica! Più di quarant’onze di lupini! cap. IV Il peggio era che i lupini li avevano presi a credenza (3), e lo zio Crocifisso non si contentava di «buone parole e mele fradicie», per questo lo chiamavano Campana di legno, perché non ci sentiva di quell’orecchio, quando lo volevano pagare con delle chiacchiere, e’ diceva che «alla credenza ci si pensa». Egli era un buon diavolaccio, e viveva imprestando agli amici, non faceva altro mestiere, che per questo stava in piazza tutto il giorno, colle mani nelle tasche, o addossato al muro della chiesa, con quel giubbone tutto lacero che non gli avreste dato un baiocco (4); ma aveva denari sin che ne volevano, e se qualcheduno andava a chiedergli dodici tarì (5) glieli prestava subito, col pegno, perché «chi fa credenza senza pegno, perde l’amico, la roba e l’ingegno» a patto di averli restituiti la domenica, d’argento e colle colonne (6), che ci era un carlino dippiù, com’era giusto, perché «coll’interesse non c’è amicizia». [...] (1) sciara: termine siciliano con cui si indica la superficie formata dalla colata lavica, che ad Aci Trezza arriva a lambire la spiaggia. (2) Longa: il soprannome di Maruzza, la moglie di Bastianazzo. (3) Credenza: a credito. (4) baiocco: moneta di poco valore. (5) tarì: moneta del valore di 42,5 centesimi. (6) Colonne: zio Crocifisso controlla il buono stato delle monete, su cui errano effigiate 4 colonne. I brani, tratti dal romanzo di Giovanni VERGA, I Malavoglia, descrivono il naufragio della Provvidenza, la barca della famiglia, la morte di Bastianazzo, marito di Maruzza, e la perdita del carico di lupini. L’evento, che disgrega la famiglia, viene rappresentato attraverso il punto di vista degli abitanti di Aci Trezza. Il ritratto di zio Crocifisso, all’inizio del cap. IV, aggiunge un altro elemento per completare il punto di vista corale sulla disgrazia. 1. Comprensione 1.1 L’evento è narrato in modo indiretto (infatti manca ogni accenno diretto al naufragio della Provvidenza), e da un unico punto di vista, quello della collettività anonima, del coro dei paesani. Attraverso precisi riferimenti al testo, spiega attraverso quali espressioni e immagini il lettore venga messo a conoscenza del fatto; inoltre perché il narratore decide di non rappresentare direttamente il naufragio della Provvidenza. 2. Analisi 2.1 Attraverso l’esame del lessico e della sintassi individua quelle espressioni che possono essere pronunciate non da un narratore colto, ma da personaggi del popolo. Spiega inoltre attraverso quale tecnica vengano espresse le parole dei personaggi. 2.2 La descrizione dei personaggi riguarda le azioni dei personaggi o le loro emozioni? 2.3 Il personaggio di zio Crocifisso è rappresentato nelle sue azioni e nel suo pensiero attraverso i proverbi. Come lo caratterizzano quelli contenuti nel brano? Anche padron ‘Ntoni lo è nel romanzo: opera un confronto fra i due, evidenziando il loro essere “antagonisti” rispetto al lavoro che essi compiono. Ricorda inoltre che la barca dei Malavoglia si chiama “Provvidenza” , mentre quella di zio Crocifisso viene indicata, in altro punto della narrazione la “barca del diavolo” 3. Approfondimento 3.1 “ Il movente dell’attività umana che produce la fiumana del progresso (…) alle sue sorgenti” è anche la causa della catastrofe della famiglia dei Malavoglia: Spiega come il tema del progresso, o meglio degli effetti provocati dal progresso, venga realizzato in questo primo romanza del ciclo dei Vinti. 3.2 Confronta il romanzo verista di Verga con altri romanzi dell’Ottocento. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”. (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà foglio di protocollo .

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1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: La natura e la visione che l’uomo ha del proprio rapporto con essa. DOCUMENTI Voi, speculatori, non vi fidate delli autori che hanno sol co’ l’imaginazione voluto farsi interpreti fra la natura e l’omo, ma sol di quelli che, non coi cenni della natura, ma co’ gli effetti delle sue esperienzie hanno esercitato i loro ingegni. E riconoscere come l’esperienzie ingannano chi non conosce loro natura, perché quelle che spesse volte paiono una medesima, spesse volte son di grande varietà, come qui si dimostra. LEONARDO da Vinci, dagli Aforismi La natura ha fatto l’uomo buono e felice; la civiltà l’ha corrotto e l’ha reso infelice. In un tempo lontanissimo l’uomo viveva nello stato di natura, senza leggi, senza disuguaglianze sociali, libero, sereno. Il male, l’ingiustizia gli erano ignoti, perché sola regola era allora la natura che è buona e fa buoni gli uomini. Ora la società distrugge un così meraviglioso capolavoro di pace e di bellezza, e riduce l’uomo al delitto, al vizio, alla schiavitù e alla miseria. Jean-Jacques ROUSSEAU, dal Contratto sociale Trattare la natura secondo la forma del cilindro, della sfera, del cono, il tutto messo in prospettiva, cioè in modo che ogni lato di un oggetto o di un piano si diriga verso un punto centrale. Le linee parallele all’orizzonte daranno l’ampiezza di una sezione della natura o, se volete, dello spettacolo che il “Pater Omnipotens Aeterne Deus” ha disteso di fronte ai nostri occhi. Le linee perpendicolari a questo orizzonte daranno la profondità. Ora la natura, per noi uomini, è più in profondità che in superficie, e da ciò la necessità d’introdurre nelle nostre vibrazioni di luce, rappresentate dai rossi e dai gialli, una somma sufficiente di colori azzurrati per far sentire l’aria. Paul CÉZANNE, da uno scritto del 14 aprile 1904 CORRISPONDENZE La Natura è un tempio ove pilastri viventi lasciano sfuggire a tratti confuse parole; l’uomo vi attraversa foreste di simboli, che l’osservano con sguardi familiari. Come lunghi echi che da lungi si confondono in una tenebrosa e profonda unità, vasta come la notte e il chiarore del giorno, profumi, colori e i suoni si rispondono. Vi sono profumi freschi come carni di bimbo, dolci come òboi, verdi come prati – altri, corrotti, ricchi e trionfanti, che posseggono il respiro delle cose infinite, come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso; e cantano i moti dell’anima e dei sensi. Charles BAUDELAIRE, da Les fleurs du mal (1857) (trad. A. Bertolucci) ULTIMA LETTERA AL FIGLIO Non vivere su questa terra come un inquilino o come un villeggiante nella natura. Vivi in questo mondo come se fosse la casa di tuo padre. Credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto ama l’uomo. Ama la nube, la macchina e il libro, ma prima di tutto ama l’uomo. Senti la tristezza del ramo che secca, del pianeta che si spegne, della bestia che è inferma, ma prima di tutto la tristezza dell’uomo. Che tutti i beni terrestri

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ti diano a piene mani la gioia, che l’ombra e la luce ti diano a piene mani la gioia, che le quattro stagioni ti diano a piene mani la gioia, ma prima di tutto che l’uomo ti dia a piene mani la gioia. Nazim HIKMET (poeta turco, 1902-1963) Come d’arbor cadendo un picciol pomo, Cui là nel tardo autunno Maturità senz’altra forza atterra, D’un popol di formiche i dolci alberghi, Cavati in molle gleba Con gran lavoro, e l’opre E le ricchezze che adunate a prova Con lungo affaticar l’assidua gente Avea provvidamente al tempo estivo, Schiaccia, diserta e copre In un punto; così d’alto piombando, Dall’utero tonante Scagliata al ciel profondo, Di ceneri e di pomici e di sassi Notte e ruina, infusa Di bollenti ruscelli O pel montano fianco Furiosa tra l’erba Di liquefatti massi E di metalli e d’infocata arena Scendendo immensa piena, Le cittadi che il mar là su l’estremo Lido aspergea, confuse E infranse e ricoperse In pochi istanti: onde su quelle or pasce La capra, e città nove Sorgon dall’altra banda, a cui sgabello Son le sepolte, e le prostrate mura L’arduo monte al suo piè quasi calpesta. Non ha natura al seme Dell’uom più stima o cura Che alla formica: e se più rara in quello Che nell’altra è la strage, Non avvien ciò d’altronde Fuor che l’uom sue prosapie ha men feconde. Giacomo LEOPARDI, da La ginestra (1936), vv. 202-236 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: Lavorare per vivere o vivere per lavorare. DOCUMENTI Le conoscenze richieste al lavoratore non sono più soltanto quelle di uno specifico “saper fare”, acquisibile prima di iniziare l’attività lavorativa, ma devono essere continuamente aggiornate ed ampliate: il lavoratore deve saperne di più di quanto richiesto dal contesto attuale, per potersi rapidamente muovere nel campo delle tecnologie che evolvono e dei modelli organizzativi che cambiano. Deve, cioè, ampliare continuamente il suo know-how. Le forme che compongono il percorso lavorativo di una persona sono sempre più composite e caratterizzate da diverse posizioni nella professione (si passa più frequentemente dal lavoro dipendente a quello autonomo e viceversa), da diverso impegno temporale (diverse forme di part-time o full-time), da diversa durata del rapporto (da tempo indeterminato e determinato), in diverse imprese (per dimensione, comparto di attività). L’elemento di continuità dell’esperienza lavorativa non consiste più perciò né nella forma della prestazione né nell’impresa con la quale si stabilisce il rapporto, né nel settore di appartenenza. Come i dati evidenziano, il lavoro “atipico”, cioè diverso dal lavoro dipendente, full-time a tempo indeterminato, tende a diventare una

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forma ordinaria, soprattutto in certe fasi della vita lavorativa. Nel momento in cui la sicurezza nel lavoro non può essere ricercata nella stabilità del posto, nella durata dell’organizzazione d’impresa o nell’appartenenza ad una categoria sindacale forte, è necessario uno slancio innovativo che spinga decisamente alla ricerca di nuove modalità di combinazione tra le esigenze di sicurezza e le nuove condizioni di rischio. C. GAGLIARDI (direttore del Centro Studi Unioncamere), “Il lavoro che cambia”, in Famiglia oggi, n. 10, 2001 Spesso si richiede una dedizione così totale e monopolizzante al lavoro che lo si potrebbe catalogare sotto l’elenco delle idolatrie deprecate dalla Scrittura [...]. I costi in termini monetari per la casa e per gli spostamenti, quelli in termini affettivi per le prolungate lontananze degli sposi e quelle in termini educativi per seguire personalmente i figli, oggi sono molto alti: ci vogliono molto coraggio e molta solidità morale per continuare nella fedeltà e nell’amore familiare. Card. C. M. MARTINI, Discorso pronunciato in occasione della “Veglia dei lavoratori”, in “Martini ha ragione, troppo tempo al lavoro”, Corriere della Sera, 1 maggio 2002 Le donne lasciano la carriera perché qualcosa stride tra la loro sensibilità e il mondo del lavoro così come è stato concepito e costruito dall’altra metà del genere umano. Gli obiettivi da raggiungere sono insomma incastonati in un sistema di valori che non è – o non è ancora – fatto per le donne [...]. Le nuove generazioni, come Julia che ha vent’anni, studia e sogna un lavoro entusiasmante, ma che non sia tutto nella vita, sanno che, dopo la rivoluzione fatta dalle loro madri, è giunto il momento di superare le pari opportunità, verso una nuova organizzazione del lavoro. “Ottenuta l’uguaglianza e la parità, vogliamo umanizzare il modo in cui il mondo intero lavora” E. LOEWENTHAL, “Gene di donna”, La Stampa, 10 maggio 2002 Ecco il decalogo imposto al quadro: il lavoro è un bene; l’impiego è un privilegio; offri il tuo tempo senza riserve; l’impresa si aspetta molto ma non promette nulla in cambio, come previsto dalle dure leggi dell’economia; se fallisci prenditela solo con te stesso; sii docile e flessibile; il consenso è di somma importanza; non credere troppo in quello che fai; accetta senza riserve l’universo imprenditoriale; e ripeti: “la costituzione di imprese globalizzate è necessaria, il futuro è delle imprese flessibili”. A questo la Maier risponde con i suoi dieci contro-consigli che dicono: il lavoro salariato è la moderna condizione di schiavitù; inutile tentare di cambiare il sistema: ogni opposizione lo rafforza; il tuo lavoro non serve a niente e puoi essere sostituito dall’oggi al domani dal primo cretino che capita; sarai giudicato in base alle tue capacità di uniformarti a un modello; non accettare mai un incarico di responsabilità: avrai solo qualche soldino in più; scegli le imprese più grandi e i posti più inutili; evita i cambiamenti; impara a riconoscere da segnali impercettibili chi è con te, e infine ripeti costantemente che questa “ideologia ridicola veicolata e promossa dall’impresa non è più vera del materialismo dialettico eretto a dogma dal sistema comunista”. Corinne MAIER, da una recensione, Giornale di Brescia, 22.02.2005, p. 25 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Economia, organizzazione del lavoro e progresso tecnologico nel corso della Prima Guerra mondiale. DOCUMENTI All’interno [delle società industrializzate, n.d.r.] si verificò una radicale riorganizzazione del lavoro finalizzata a razionalizzare i processi produttivi per aumentare il rendimento. Con l’uso sistematico delle macchine e la standardizzazione della produzione, la fabbrica, da unità produttiva semplice, divenne sistema complesso, formato da un gran numero di “processi meccanici interconnessi”, ognuno dei quali doveva essere sincronizzato e reso funzionale agli altri. [...] Peraltro, a mano a mano che cresceva il numero degli operai concentrati nella medesima unità produttiva, che il lavoro diventava maggiormente dipendente dalla macchina e che le operazioni si facevano tra loro più interdipendenti, il problema della disciplina della forza-lavoro diventava cruciale. In questo quadro si affermò lo scientific management, l’organizzazione scientifica del lavoro industriale, introdotta, teorizzata e diffusa dall’ingegnere americano Frederick W. Taylor, da cui prese il nome. A. DE BERNARDI - S. GUARRACINO, La conoscenza storica, vol. II, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, Milano, 2000, pp.428-429 Lo sviluppo economico e industriale più recente aveva messo a disposizione degli eserciti mezzi di distruzione mai conosciuti nella storia dell’umanità. Il loro massiccio impiego impresse un’ulteriore spinta all’innovazione tecnologica, consentendo così alla scienza e alla tecnica, come all’organizzazione politica ed economica, di fare “salti di qualità” irreversibili. Per la prima volta la fitta rete ferroviaria e stradale, i mezzi di trasporto più rapidi (dalla locomotiva alle recentissime applicazioni del motore a scoppio) e gli strumenti di comunicazione più moderni, come il telegrafo e il telefono, furono utilizzati a scopo bellico. La guerra ebbe infatti il proprio epicentro proprio nelle zone più densamente industrializzate e “modernizzate”. Le conseguenze sullo sviluppo del conflitto furono tali da sconcertare gli stessi governi e comandi militari. P. ORTOLEVA - M. REVELLI, L’Età contemporanea, Il Novecento e il Mondo attuale, Edizioni scolastiche

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Bruno Mondadori, Milano,1998, p.50 Il primato del sistema industriale, della scienza applicata alla produzione e della nuova tecnologia era inoltre visibile nelle mirabilie del volo e del combattimento aereo, nei trasporti automobilistici (autoambulanze e autoblindo) pur ancora integrati con trasporti animali, nella complessità dei sistemi logistici, dei servizi sanitari e postali. Nella rilevanza delle pratiche burocratiche, dei timbri e dei certificati, divenivano manifeste la dimensione crescente e la presenza più estesa dello Stato nella vita privata e quotidiana. Tutto nella guerra appariva sovradimensionato, ogni fenomeno si presentava su scale di grandezza prima impensabili, tipiche della società di massa in corso di affermazione: il numero dei proiettili e delle mitragliatrici, quello degli uomini, quello delle derrate alimentari e delle lettere smistate dai servizi postali. […] Anche la morte si presenta per la prima volta nella dimensione dei grandi numeri, come risultato di operazioni in serie e prodotto di organizzazione industriale. […] Il comando del tempo era nelle mani di un potere invisibile e rispondeva a logiche superiori sconosciute. Tutte quante le abitudini apparivano sovvertite e soggette a ragioni imperscrutabili. Lo stesso lavoro prestato per la guerra, anche quando assomigliava al lavoro di sempre, si svolgeva in un’ambientazione innaturale: il rumore delle picche e dei badili che servivano a fare le fortificazioni, i ripari e i camminamenti si mescolava a quello dei proiettili in arrivo. […] Si può dire che la guerra insegnasse a milioni di uomini non solo l’orrore della morte ma anche le straordinarie possibilità che il mondo nuovo offriva, e che erano destinate a cambiare la vita di tutti. A. GIBELLI, La grande guerra degli Italiani. 1915-1918, Sansoni, Milano, 1998, pp.137-139, 141-144, 146-148 Occorreva aprire nuove industrie di prodotti bellici, aumentare la produttività del lavoro e riorganizzare la produzione in funzione della massima efficienza. L’“esercito industriale” crebbe con incredibile rapidità e per la prima volta anche le donne furono impiegate nell’industria pesante e in quella meccanica. In queste condizioni, la “produzione” divenuta un elemento decisivo per la “sicurezza” della nazione, fu assoggettata al diretto controllo dello Stato. [...] In Inghilterra il Munition of War Act del 1915 pose “tutta l’industria di guerra sotto il controllo dello Stato, limitò i suoi profitti, organizzò i prestiti, vietò gli scioperi, prescrisse agli operai di non cambiare lavoro senza speciale autorizzazione (J.B. Duroselle) [...] Anche i residui “diritti” dei singoli nei confronti dello Stato, compreso il diritto di proprietà, cedettero di fronte allo “stato di necessità”. […] Gli effetti dell’ingerenza dello Stato in ogni aspetto della vita sociale furono travolgenti anche sul piano politico: lo “stato di necessità” esaltò il potere di decisione, l’efficacia del governo e l’unicità del comando. Sottrasse credibilità e legittimazione agli organismi rappresentativi (pluralistici e necessariamente più lenti nelle loro procedure decisionali) e le trasferì agli organi esecutivi, più pronti ad affrontare rapidamente scelte da cui dipendeva la sopravvivenza della nazione. La “società politica” si massificò (tutti furono coinvolti nel massimo impegno politico: la difesa della patria), ma contemporaneamente tese a modellarsi su quella militare, ad assumere la stessa forma gerarchica, incompatibile con il rispetto della pluralità delle opinioni e delle posizioni. P. ORTOLEVA - M. REVELLI, L’Età contemporanea, Il Novecento e il Mondo attuale, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, Milano, 1998, p. 50 La guerra ha interrotto abitudini ed equilibri antichi: ha messo in movimento nuove forze ideali; ha mutato costumi, istituzioni politiche, rapporti morali e sociali. Con la vita di milioni di combattenti, ha fatto perdere alla nazione i superstiti caratteri ottocenteschi, e l’ha costretta ad assumere un volto più moderno. La guerra ha trasformato rapidamente e profondamente la realtà nazionale. P. PORISINI, Il capitalismo italiano nella prima guerra mondiale, Firenze, La nuova Italia, 1975 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana. DOCUMENTI Nel corso della storia è sempre accaduto che l’uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti – Isaac Newton, John Locke, René Descartes e altri – misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell’esistenza, fondata sulla matematica e sulla “ragione”. Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando “il diritto inalienabile” dell’uomo “alla vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà”. Alla vigilia della Rivoluzione americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l’umanità mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo. J. RIFKIN, da Economia all’idrogeno, Mondadori, 2002 Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura dei suoi problemi – e le possibili soluzioni degli stessi – se non ha un’idea esatta di cosa faccia la

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scienza. Inoltre, l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità della mente umana [...] La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall’opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno. J. GRIBBIN, da L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002 Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l’esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L’effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l’invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano. A. EINSTEIN, da Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965 Questa idea dell’incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l’ha chiamata “misticismo della macchina”. Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era nucleare, succedute all’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell’uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire d’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario. [...] Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l’influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l’intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell’evoluzione umana, Solly Zuckerman, «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti [...] la società e la tecnologia sono [...] riflessi l’una dell’altra». A. PACEY, da Vivere con la tecnologia, Roma, 1986 Non intendo certo sbrogliare l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere. [...] La tecnologia è importante per ciò che ci consente di fare, non di capire. [...] A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici dell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all’interno dello sviluppo scientifico, bensì nell’ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l’informatica che, con il calcolatore, ha fornito all’innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un’accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione. G. O. LONGO, da Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO La memoria delle atrocità che hanno caratterizzato la storia del secolo XX può rappresentare un antidoto sufficiente contro il loro ripetersi? Rifletti su questo problema alla luce di opportune esemplificazioni e facendo riferimento alla tua esperienza e alle tue conoscenze. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi; si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata. Discuti la questione proposta, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, illustrandone gli aspetti che ritieni più significativi.

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POLO LICEALE STATALE “SAFFO”

ROSETO DEGLI ABRUZZI

A.S. 2014/2015

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

classe 5^ B scienze umane Roseto degli Abruzzi, 27 febbraio 2015

Candidato ________________________________________________

Scienze Naturali

1) Dopo aver indicato la reazione con cui si formano i trigliceridi, spiega perché possono essere denominati in alcuni casi grassi ed in altri oli.

2) A quale gruppo di composti organici appartengono i polisaccaridi? Qual è la loro struttura chimica e che funzioni svolgono?

3) Come possono essere classificate le proteine?

MATERIE DOMANDE (max 8 righe)

PUNTEGGIO

SCIENZE NATURALI

1 /15

2 /15

3 /15

Latino

1 /15

2 /15

3 /15

STORIA

1 /15

2 /15

3 /15

MATEMATICA

1 /15

2 /15

3 /15

TOTALE CONSEGUITO /15

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Latino

1) Quali scopi si prefigge Quintiliano scrivendo l' "Istitutio Oratoria"

2) In quale opera compare il personaggio di Calgaco e qual è il contenuto del suo celebre discorso?

3) Nel “De brevitate vitae” in che modo Seneca affronta la questione del tempo?

Storia

1)PARLA DEL TRATTATO DI VERSAILLES. 2)LE RIFORME DI GIOLITTI NELL AMBITO DELLA POLITICA INTERNA. 3)CHE COSA STABILIVA IL PATTO DI LONDRA.

Matematica

1. Calcolare il seguente limite: L=

2. Determinare il dominio della funzione , dopo averla classificata.

3. Esprimere, prima in forma descrittiva utilizzando il linguaggio comune, e poi con la definizione rigorosa, il significato del seguente limite: .

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Polo Liceale Statale “Saffo” ROSETO DEGLI ABRUZZI

A.S. 2014-15

SIMULAZIONE

III PROVA ESAME di STATO 14 aprile 2015

Classe V B Liceo delle Scienze Umane

TIPOLOGIA B (massimo 8 righe per risposta)

DISCIPLINE COINVOLTE: • Filosofia

• Fisica

• Inglese

• Storia dell’Arte

Durata: ore 3 CANDIDATO ____________________________________ PUNTEGGIO CONSEGUITO _______/ 15

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FILOSOFIA 1. Identifica le caratteristiche del nuovo concetto di esperienza introdotto dal pragmatismo al confronto con

quello della tradizione dell'’empirismo moderno.

2. Dopo aver esplicitato il significato che il concetto di tempo assume nell’orizzonte della riflessione filosofica di Bergson, mostra come egli giunga alla ricomposizione del dualismo tra materia e spirito.

3. Confronta l’abduzione, il nuovo tipo di ragionamento sillogistico introdotto da Peirce, con l’induzione e la

deduzione.

FISICA 1. Quanto deve essere lungo un filo di costantana avente diametro pari a 1,6 mm, affinché la sua

resistenza, a temperatura ambiente, sia uguale a 1 Ω? (per la resistività elettrica della costantana a 20°C si possono usare indifferentemente: ρ1 = 4,9·10-7 Ω·m ρ2 = 5,0·10-7 Ω·m).

2. Data una carica puntiforme Q, definire il potenziale elettrico in un punto P distante r dalla carica.

Individuati due punti posti a distanze diverse dalla carica calcolare la differenza di potenziale fra gli stessi.

3. Definire tramite un’opportuna analisi le dimensioni della costante dielettrica di un mezzo qualunque.

INGLESE

1. In not more eight lines deal with the theme of "beauty "in the Romantic poet J. Keats, considered the forerunner of the Aesthetic Movement, and in the ‘dandy’ O. Wilde.

2. Expose Dickens's critical attitude towards the materialism and utilitarianism of his time. 3. What is 'Amnesty International' and what's its mission?

STORIA DELL’ARTE 1. Cosa si indica con il termine Post-impressionismo? 2. Qual è il principio del “contrasto simultaneo” a cui giunge George Seurat sulla base delle ricerche di

Chevreul ? 3. Illustra quali sono i tratti fondamentali della personalità di Van Gogh.

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GRIGLIE di VALUTAZIONE

PRIMA PROVA

TIPOLOGIA A : Analisi del testo Indicatori Punti Punti assegnati Comprensione complessiva del teso 1-2 Analisi ed interpretazione 1-4 Approfondimenti 1-3 Coerenza e coesione del testo. Correttezza e proprietà nell’uso della lingua 1-6 Punteggio totale 15 6.2 TIPOLOGIA B : articolo di giornale Indicatori Punti Punti assegnati Rispetto delle consegne e coerenza del titolo assegnato 1-2 Comprensione della documentazione e capacità di utilizzarla 1-2 Rielaborazione e sviluppo personale dell’argomento. 1-3 Immediatezza ed efficacia comunicativa 1-2 Coerenza e coesione del testo. Correttezza e proprietà nell’uso della lingua 1-6 Punteggio totale 15

TIPOLOGIA B : saggio breve

Indicatori Punti Punti assegnati Rispetto delle consegne (titolo, destinazione, lunghezza) 1-2 Comprensione della documentazione e capacità di utilizzarla 1-3 Rielaborazione e sviluppo personale dell’argomento. Argomentazione della tesi 1-4 Coerenza e coesione del testo. Correttezza e proprietà nell’uso della lingua 1-6 Punteggio totale 15

TIPOLOGIA C e D (Tema di argomento storico – Tema di ordine generale)

Indicatori Punti Punti assegnati Aderenza alla traccia 1-2 Conoscenza dell’argomento e completezza della trattazione 1-4 Rielaborazione personale e critica delle conoscenze 1-3 Coerenza e coesione del testo. Correttezza e proprietà nell’uso della lingua 1-6 Punteggio totale 15

Tabella di corrispondenza dei voti tra decimi e quindicesimi

Valutazione complessiva Voti in decimi Voti in quindicesimi Nullo – molto negativo 1-1,5 1 Negativo 2 2 Molto scarso 2,5 3 Scarso 3 4 Gravemente insufficiente 3,5 5 Insufficiente 4 6 Quasi mediocre 4,5 7 Mediocre 5 8

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Quasi sufficiente 5,5 9 Sufficiente 6 10 Più che sufficiente 6,5 11 Discreto- più che discreto 7-7,5 12 Buono – più che buono 8-8,5 13 Ottimo – più che ottimo 9-9,5 14 Eccellente 10 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SIMULAZIONE DEL 27 febbraio e 14 aprile 2015

TIPOLOGIA B CANDIDATO: ____________________________________________________________

QUESITI

FILOSOFIA FISICA INGLESE STORIA DELL’ARTE

1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3

PERTINENZA DELLE

RISPOSTE

NULLA / LIMITATA 0-1- 1,5

-2

PARZIALE 2,5 - 3

QUASI COMPLETA COMPLETA

3,5- 4 - 5

CONOSCENZE NULLE/SOMMARIE

0 -1- 1,5 - 2

NON SEMPRE PRECISE 2,5 - 3

QUASI COMPLETE COMPLETE

3,5- 4 - 5

CAPACITA’ DI SINTESI

LIMITATA 0- 1- 1,5

SUFFICIENTE 2-2,5

ADEGUATA 3

FORMA E LINGUAGGIO UTILIZZATO

ERRORI LESSICALI, GRAMMATICALI E SINTATTICI

0- 0,5

NON SEMPRE CORRETTI O APPROPRIATI

1 – 1,5

CORRETTI, APPROPRIATI E SPECIFICI

2

TOTALE PUNTEGGIO ATTRIBUITO

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

_ 15

PUNTEGGIO FINALE PER OGNI DISCIPLINA

______/15

______/15

______/15

______/15

PUNTEGGIO TOTALE :____________________/15

TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA QUINDICESIMI E DECIMI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 0,6 1,3 2 2,6 3,3 4 4,6 5 5,5 6 7 8 8,5 9 10