Roma Venerdì, 16 novembre 2007

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Roma Venerdì, 16 novembre 2007 Le attività di prevenzione nella Regione Piemonte Seminario “Sistema nazionale di sorveglianza ondate di calore e programmi di prevenzione. Risultati estate 2007” Direzione Sanità

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Direzione Sanità. Seminario “Sistema nazionale di sorveglianza ondate di calore e programmi di prevenzione. Risultati estate 2007”. Le attività di prevenzione nella Regione Piemonte. Roma Venerdì, 16 novembre 2007. Direzione Sanità. - PowerPoint PPT Presentation

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Roma

Venerdì, 16 novembre 2007

RomaVenerdì, 16 novembre 2007

Le attività di prevenzione nella Regione Piemonte

Le attività di prevenzione nella Regione Piemonte

Seminario“Sistema nazionale di sorveglianza

ondate di calore e programmi di prevenzione. Risultati estate 2007”

Seminario“Sistema nazionale di sorveglianza

ondate di calore e programmi di prevenzione. Risultati estate 2007”

Direzione Sanità

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Direzione Sanità

20042004Progetto di sperimentazione della prevenzione di danni alla salute da eccessi di temperatura ambientale sulla popolazione anziana

nella città di Torino (Progetto emergenze estive anziani)

Progetto di sperimentazione della prevenzione di danni alla salute da eccessi di temperatura ambientale sulla popolazione anziana

nella città di Torino (Progetto emergenze estive anziani)

20052005

20062006

Prevenzione di danni alla salute da eccessi di temperatura ambientale nella popolazione anziana della città di Torino<< Protocolli interventi socio-sanitari per l’estate 2005 >>

Prevenzione di danni alla salute da eccessi di temperatura ambientale nella popolazione anziana della città di Torino<< Protocolli interventi socio-sanitari per l’estate 2005 >>

Protocollo per la prevenzione dei danni alla salute sulla popolazione anziana della città di Torino, provocati da eccessi di

temperatura ambientale – estate 2006

Protocollo per la prevenzione dei danni alla salute sulla popolazione anziana della città di Torino, provocati da eccessi di

temperatura ambientale – estate 2006

Protocollo per la prevenzione dei danni alla salute sulla popolazione anziana dei capoluoghi di provincia della regione

Piemonte, provocati da eccessi di temperatura ambientale – estate 2006

Protocollo per la prevenzione dei danni alla salute sulla popolazione anziana dei capoluoghi di provincia della regione

Piemonte, provocati da eccessi di temperatura ambientale – estate 2006

L’attuale piano regionale rappresenta un’ulteriore evoluzione dei precedenti piani sperimentali

L’attuale piano regionale rappresenta un’ulteriore evoluzione dei precedenti piani sperimentali

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Direzione Sanità

Con il progetto sperimentale del 2004, è stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da:

Con il progetto sperimentale del 2004, è stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da:

Dipartimenti Emergenza e accettazione

(Pronto soccorso)

Dipartimenti Emergenza e accettazione

(Pronto soccorso)

Protezione civileProtezione civile

Personale 118Personale 118

Distretti sanitari ASLDistretti sanitari ASL

GeriatriGeriatri

Medici di Medicina Generale

Medici di Medicina Generale

Medici della continuità assistenziale

Medici della continuità assistenziale

Direzioni sanitaria ASLDirezioni sanitaria ASL

Esperti informazione e comunicazione

Esperti informazione e comunicazione

StatisticiStatistici

EpidemiologiEpidemiologi

MeteorologiMeteorologi

Il gruppo di lavoro ha contribuito, attraverso appositi seminari di progettazione, all’impostazione ed alla ridefinizione dei protocolli operativi

Il gruppo di lavoro ha contribuito, attraverso appositi seminari di progettazione, all’impostazione ed alla ridefinizione dei protocolli operativi

Servizi sociali comunaliServizi sociali comunali

Servizi sociali regionaliServizi sociali regionali

Servizi sociali provincialiServizi sociali provinciali

Enti gestori funzioni socio-assistenziali e Associazioni

di volontariato

Enti gestori funzioni socio-assistenziali e Associazioni

di volontariatoCoordinamento:

Assessorato regionale alla

Tutela della Salute e Sanità della

Regione Piemonte

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Direzione SanitàIl piano operativo 2007

“Promozione degli interventi mirati a prevenire i danni alla salute provocati da

eccessi di temperature ambientali”della Regione Piemonte è stato assunto con

D.G.R. n. 2-5947 del 28 maggio 2007

Il piano operativo 2007“Promozione degli interventi mirati a

prevenire i danni alla salute provocati da eccessi di temperature ambientali”

della Regione Piemonte è stato assunto conD.G.R. n. 2-5947 del 28 maggio 2007

La D.G.R. n. 2-5947 riporta un Allegato tecnico:“Le misure preventive in caso di temperature elevate”

suddiviso in due parti:

La D.G.R. n. 2-5947 riporta un Allegato tecnico:“Le misure preventive in caso di temperature elevate”

suddiviso in due parti:

Parte IProtocollo operativo

Parte IProtocollo operativo

Parte IIRaccomandazioni per il

personale sanitario

Parte IIRaccomandazioni per il

personale sanitario

Riprende ed aggiorna le esperienze condotte negli anni precedenti nella città di Torino e, dal 2006 a titolo sperimentale, nei capoluoghi

di provincia della regione. Dal 2007 l’applicazione del Piano caldo/anziani viene estesa stabilmente a livello regionale

Riprende ed aggiorna le esperienze condotte negli anni precedenti nella città di Torino e, dal 2006 a titolo sperimentale, nei capoluoghi

di provincia della regione. Dal 2007 l’applicazione del Piano caldo/anziani viene estesa stabilmente a livello regionale

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Direzione Sanità

Protocollo operativoSezioni:

Protocollo operativoSezioni:

Raccomandazioni per il personale

sanitarioSezioni e schede:

Raccomandazioni per il personale

sanitarioSezioni e schede:

Bollettino previsionale ondate di calore Informazione alla popolazione

Popolazione oggetto dell’intervento e predisposizione degli elenchi degli anziani fragili Attività di monitoraggio attivo

Bollettino previsionale ondate di calore Informazione alla popolazione

Popolazione oggetto dell’intervento e predisposizione degli elenchi degli anziani fragili Attività di monitoraggio attivo

Interventi di tipo strutturale Interventi di tipo strutturale

Nota informativa sull’uso dei farmaci negli anziani durante le ondate di calore

Effetti dei farmaci sulle capacità dell’organismo di difendersi dal caldo Farmaci prescrivibili dal SSN (classe A) con effetti diretti sulla

termoregolazione

Nota informativa sull’uso dei farmaci negli anziani durante le ondate di calore

Effetti dei farmaci sulle capacità dell’organismo di difendersi dal caldo Farmaci prescrivibili dal SSN (classe A) con effetti diretti sulla

termoregolazione

Condizioni fisiologiche e/o patologiche favorenti la malattia da calore Le più comuni espressioni cliniche della malattia da calore

Approccio al soggetto esposto ad eccessivo caldo ambientale. Indicazioni per il personale sanitario

Promemoria per il personale sanitario

Condizioni fisiologiche e/o patologiche favorenti la malattia da calore Le più comuni espressioni cliniche della malattia da calore

Approccio al soggetto esposto ad eccessivo caldo ambientale. Indicazioni per il personale sanitario

Promemoria per il personale sanitario

Bibliografia minima Bibliografia minima

Di successiva stipula il “Protocollo di Intesa per l’applicazione di interventi mirati a prevenire i danni alla salute provocati dagli eccessi di temperatura ambientale” siglato tra l’Assessorato Tutela della

Salute e Sanità e le Organizzazioni sindacali Mediche di categoria (ex art. 29 Accordi Regionali per la Medicina Generale). Ratifica la consolidata collaborazione prestata da parte dei MMG su queste

tematiche

Di successiva stipula il “Protocollo di Intesa per l’applicazione di interventi mirati a prevenire i danni alla salute provocati dagli eccessi di temperatura ambientale” siglato tra l’Assessorato Tutela della

Salute e Sanità e le Organizzazioni sindacali Mediche di categoria (ex art. 29 Accordi Regionali per la Medicina Generale). Ratifica la consolidata collaborazione prestata da parte dei MMG su queste

tematiche

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Direzione SanitàProtocollo operativoProtocollo operativo

Bollettino previsionale ondate di caloreBollettino previsionale ondate di calore

Tre distinti bollettini previsionaliTre distinti bollettini previsionali Uno specifico per la città di Torino e per l’area metropolitana torinese. E’ in grado di definire il

livello di rischio a cui sono soggette le categorie più fragili della popolazione. Il bollettino,

utilizzato dal 2004, è stato sottoposto ad un processo di validazione che ne ha dimostrato

l’efficacia e l’utilità nell’applicazione delle azioni di prevenzione

Uno specifico per la città di Torino e per l’area metropolitana torinese. E’ in grado di definire il

livello di rischio a cui sono soggette le categorie più fragili della popolazione. Il bollettino,

utilizzato dal 2004, è stato sottoposto ad un processo di validazione che ne ha dimostrato

l’efficacia e l’utilità nell’applicazione delle azioni di prevenzione

Uno dedicato ai comuni della provincia di Torino che dettaglia la previsione delle condizioni meteorologiche e dei loro

effetti sulla salute per aree omogenee del territorio provinciale

Uno dedicato ai comuni della provincia di Torino che dettaglia la previsione delle condizioni meteorologiche e dei loro

effetti sulla salute per aree omogenee del territorio provinciale

Uno per gli altri capoluoghi di provincia della regione Piemonte, che presenta caratteristiche analoghe a quello sviluppato per la provincia di Torino

Uno per gli altri capoluoghi di provincia della regione Piemonte, che presenta caratteristiche analoghe a quello sviluppato per la provincia di Torino

Diffusi da ARPA Piemonte dal 15

maggio (dal 2 maggio a partire dal 2008) al

15 settembre mediante l’invio

quotidiano diretto tramite e-mail agli indirizzi di posta

elettronica di:

Diffusi da ARPA Piemonte dal 15

maggio (dal 2 maggio a partire dal 2008) al

15 settembre mediante l’invio

quotidiano diretto tramite e-mail agli indirizzi di posta

elettronica di:

Strutture aziendali ASL e ASO, comprese RSA a gestione diretta, presidi ospedalieri, case di cura

Strutture aziendali ASL e ASO, comprese RSA a gestione diretta, presidi ospedalieri, case di cura

Tutti i Medici di Medicina Generale

della regione

Tutti i Medici di Medicina Generale

della regione

Strutture dei servizi sociali dei comuni e delle province, enti gestori dei servizi sociali, associazioni di riferimento che

operano nel territorio provinciale e comunale

Strutture dei servizi sociali dei comuni e delle province, enti gestori dei servizi sociali, associazioni di riferimento che

operano nel territorio provinciale e comunale

Strutture per anziani quali RSA, RAF, strutture per

anziani e disabili convenzionate o private

Strutture per anziani quali RSA, RAF, strutture per

anziani e disabili convenzionate o private

Altre strutture interessate quali associazioni di volontariato, protezione civile, organi di

informazione, ecc.

Altre strutture interessate quali associazioni di volontariato, protezione civile, organi di

informazione, ecc.

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Direzione SanitàBollettini previsionali ondate di calore a +24, +48, +72 oreBollettini previsionali ondate di calore a +24, +48, +72 ore

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Direzione SanitàProtocollo operativoProtocollo operativo

Informazione e materiale di educazione sanitariaInformazione e materiale di educazione sanitaria

Pieghevole di educazione sanitaria: emissione complessiva di un

milione di copie distribuite capillarmente tramite ASL, ASO,

Province, Comuni, ecc.

Pieghevole di educazione sanitaria: emissione complessiva di un

milione di copie distribuite capillarmente tramite ASL, ASO,

Province, Comuni, ecc. Spazio a disposizione per l’inserimento di

numeri telefonici utili da contattare in caso

di emergenza

Spazio a disposizione per l’inserimento di

numeri telefonici utili da contattare in caso

di emergenza

Partecipazione a trasmissioni

radiofoniche, spot televisivi,

pubblicazione di tutti gli avvisi e dei

materiali utili sui siti web istituzionali.

Comunicati stampa e rinforzo

dell’informazione prima del verificarsi

di un’ondata di calore

Partecipazione a trasmissioni

radiofoniche, spot televisivi,

pubblicazione di tutti gli avvisi e dei

materiali utili sui siti web istituzionali.

Comunicati stampa e rinforzo

dell’informazione prima del verificarsi

di un’ondata di calore

5 giugno 2007: organizzata una specifica

Conferenza a livello regionale per la

presentazione delle attività di prevenzione

2007

5 giugno 2007: organizzata una specifica

Conferenza a livello regionale per la

presentazione delle attività di prevenzione

2007

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Direzione Sanità

Protocollo operativoProtocollo operativo

Popolazione oggetto dell’intervento e predisposizione degli elenchi degli anziani fragili

Popolazione oggetto dell’intervento e predisposizione degli elenchi degli anziani fragili

3 aprile 2007 estrazione delle informazioni relative ai soggetti

individuati in una prima fase quale popolazione oggetto degli interventi

attivi di prevenzione

3 aprile 2007 estrazione delle informazioni relative ai soggetti

individuati in una prima fase quale popolazione oggetto degli interventi

attivi di prevenzione

Formazione degli elenchi dei soggetti vulnerabili, suddivisi per distretto e

per ciascun Medico di Medicina Generale operante in regione e loro

memorizzazione su CD

Formazione degli elenchi dei soggetti vulnerabili, suddivisi per distretto e

per ciascun Medico di Medicina Generale operante in regione e loro

memorizzazione su CD20 aprile 2007 consegna dei

CD ai direttori dei Distretti sanitari delle ASL

20 aprile 2007 consegna dei CD ai direttori dei Distretti

sanitari delle ASL

Alla prima riunione di equipe utile consegna delle liste ai MMG

Alla prima riunione di equipe utile consegna delle liste ai MMG

Entro il 15 maggio riconsegna delle schede validate da parte dei MMG ai

Distretti

Entro il 15 maggio riconsegna delle schede validate da parte dei MMG ai

Distretti

Entro il 30 aprile 2007 verifica dei dati da parte dei distretti e stampa delle schede per ciascun MMG

Entro il 30 aprile 2007 verifica dei dati da parte dei distretti e stampa delle schede per ciascun MMG

Entro il 31 maggio verifica delle necessità di supporto/integrazione con i Servizi socio-assistenziali per

l’attivazione delle iniziative di sostegno/monitoraggio attivo

individuate

Entro il 31 maggio verifica delle necessità di supporto/integrazione con i Servizi socio-assistenziali per

l’attivazione delle iniziative di sostegno/monitoraggio attivo

individuate

Limite dei dati forniti

Limite dei dati forniti

Vista l’età avanzata dei

soggetti selezionati

aggiornamento dei decessi

Vista l’età avanzata dei

soggetti selezionati

aggiornamento dei decessi

Inoltre cambi di residenza dei pazienti,

aggiornamento relativo alla

scelta/revoca del MMG,

istituzionalizzazione del soggetto

Inoltre cambi di residenza dei pazienti,

aggiornamento relativo alla

scelta/revoca del MMG,

istituzionalizzazione del soggetto

1

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Direzione SanitàProtocollo operativoProtocollo operativo

Popolazione oggetto dell’intervento e predisposizione degli elenchi degli anziani fragili

Popolazione oggetto dell’intervento e predisposizione degli elenchi degli anziani fragili

Validazione delle informazioni esistenti

Validazione delle informazioni esistenti

Integrazione delle informazioni

esistenti

Integrazione delle informazioni

esistenti

Tappe per la validazione / integrazione dei datiTappe per la validazione / integrazione dei dati

Inserimento nuovi

soggetti

Inserimento nuovi

soggetti

Restituzione delle liste dei fragili aggiornate al distretto

sanitario per l’integrazione dei dati da parte dei Servizi socio-

assistenziali

Restituzione delle liste dei fragili aggiornate al distretto

sanitario per l’integrazione dei dati da parte dei Servizi socio-

assistenzialiVerificare in particolare:

corrispondenza assegnazione del

paziente al proprio MMG

Stato in vita dei soggetti selezionati

Correttezza indirizzo residenza

Eventuale istituzionalizzazione

ovvero aggiornamento

anziani residenti nel distretto risultanti in

ADP, RSA, RAF

Verificare in particolare:

corrispondenza assegnazione del

paziente al proprio MMG

Stato in vita dei soggetti selezionati

Correttezza indirizzo residenza

Eventuale istituzionalizzazione

ovvero aggiornamento

anziani residenti nel distretto risultanti in

ADP, RSA, RAF

Da parte del distretto o del MMG:Attivazione ADP

Ricovero c/o strutture ospedaliere Domicilio assistito se diverso da

residenza Se l’assistito vive da solo

Conferma vulnerabilità clinica Autonomia del paziente negli

spostamenti Presenza/adeguatezza caregiver Adesione assistito all’intervento

proposto di sostegno/monitoraggio attivo

Tipo di intervento propostoDai Servizi socio-assistenziali:

Presa in carico del soggetto da parte dei servizi

Tipo di servizio socio-assistenziale erogato

Tipo di intervento proposto

Da parte del distretto o del MMG:Attivazione ADP

Ricovero c/o strutture ospedaliere Domicilio assistito se diverso da

residenza Se l’assistito vive da solo

Conferma vulnerabilità clinica Autonomia del paziente negli

spostamenti Presenza/adeguatezza caregiver Adesione assistito all’intervento

proposto di sostegno/monitoraggio attivo

Tipo di intervento propostoDai Servizi socio-assistenziali:

Presa in carico del soggetto da parte dei servizi

Tipo di servizio socio-assistenziale erogato

Tipo di intervento proposto

Completare le informazioni Soggetti che usufruiscono di una solida ed efficace rete di

supporto (badante, rete familiare/parentale, vicinato, ecc.)

tenendo presente che nella pianificazione degli interventi va individuato un caregiver in grado

di gestire le diverse attività previste per i diversi livelli di

emergenza climatica Soggetti che possono usufruire

di una figura di supporto da reperire all’interno della rete di

volontariato locale Indicazione per una presa in

carico da parte dei servizi sociali

Completare le informazioni Soggetti che usufruiscono di una solida ed efficace rete di

supporto (badante, rete familiare/parentale, vicinato, ecc.)

tenendo presente che nella pianificazione degli interventi va individuato un caregiver in grado

di gestire le diverse attività previste per i diversi livelli di

emergenza climatica Soggetti che possono usufruire

di una figura di supporto da reperire all’interno della rete di

volontariato locale Indicazione per una presa in

carico da parte dei servizi sociali

2

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Direzione Sanità

2Asl Piemonte

Anziani suscettibili

% su > 75 aa.

1 5.746 21

2 4.736 18

3 4.324 19

4 3.427 18

5 6.128 21

6 3.345 23

7 3.274 20

8 4.785 20

9 3.919 19

10 2.413 16

11 3.233 15

12 3.175 15

Asl Piemonte

Anziani suscettibili

% su > 75 aa.

13 4.938 15

14 2.807 15

15 2.595 16

16 1.925 17

17 2.874 17

18 3.409 20

19 4.259 17

20 4.348 18

21 2.648 18

22 3.124 16

Regione 81.432 18

Numero medio anziani “fragili “ per MMG = 23

( 95% dei MMG < 45 anziani fragili )

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Direzione SanitàProtocollo operativoProtocollo operativo

Attività di monitoraggio attivoAttività di monitoraggio attivo

Identificazione e presa in carico

degli anziani fragili in relazione ai loro

bisogni socio-sanitari ed alle

caratteristiche della rete di supporto

Identificazione e presa in carico

degli anziani fragili in relazione ai loro

bisogni socio-sanitari ed alle

caratteristiche della rete di supporto

Anziano (con problemi sanitari in atto) con presenza di caregiver

Anziano (con problemi sanitari in atto) con presenza di caregiver

Anziano (con problemi sanitari in

atto) senza presenza di caregiver

Anziano (con problemi sanitari in

atto) senza presenza di caregiver

Anziano (con problemi sanitari in

buon compenso) con presenza di

caregiver

Anziano (con problemi sanitari in

buon compenso) con presenza di

caregiver

Anziano (con problemi sanitari in buon compenso) senza presenza di

caregiver

Anziano (con problemi sanitari in buon compenso) senza presenza di

caregiver

Presa in carico da parte del servizio sanitario (MMG, ADP, Cure domiciliari, ecc.), che fornisce l’informazione e la formazione al

caregiver, di cui è riferimento

Presa in carico da parte del servizio sanitario (MMG, ADP, Cure domiciliari, ecc.), che fornisce l’informazione e la formazione al

caregiver, di cui è riferimento

Presa in carico da parte del servizio sanitario (MMG, ADP, Cure domiciliari, ecc.), che fornisce l’informazione

e la formazione al caregiver, di cui è riferimento. Identificazione del caregiver da parte dei Servizi socio-

assistenziali attraverso la rete di volontariato, parentale, amicale, vicinato, ecc. o presa in carico diretta

Presa in carico da parte del servizio sanitario (MMG, ADP, Cure domiciliari, ecc.), che fornisce l’informazione

e la formazione al caregiver, di cui è riferimento. Identificazione del caregiver da parte dei Servizi socio-

assistenziali attraverso la rete di volontariato, parentale, amicale, vicinato, ecc. o presa in carico diretta

Si raccomanda il contatto e l’informazione del caregiver sulle attività di monitoraggio, da parte dei servizi sanitari

o socio-assistenziali di riferimento/volontariato se da questi già conosciuto

Si raccomanda il contatto e l’informazione del caregiver sulle attività di monitoraggio, da parte dei servizi sanitari

o socio-assistenziali di riferimento/volontariato se da questi già conosciuto

Presa in carico da parte dei Servizi socio-assistenziali. Identificazione del caregiver da parte dei Servizi socio-

assistenziali attraverso la rete di volontariato, amicale, vicinato, ecc. Contatto ed informazione del caregiver identificato sulle

attività di monitoraggio da parte dei Servizi socio-assistenziali di riferimento/volontariato

Presa in carico da parte dei Servizi socio-assistenziali. Identificazione del caregiver da parte dei Servizi socio-

assistenziali attraverso la rete di volontariato, amicale, vicinato, ecc. Contatto ed informazione del caregiver identificato sulle

attività di monitoraggio da parte dei Servizi socio-assistenziali di riferimento/volontariato

Page 13: Roma Venerdì, 16 novembre 2007

Direzione Sanità Alcune criticitàAlcune criticità

Definizione di “fragilità”.Suscettibilità clinica:• definizione scientifica (scale da letteratura o osservazione locale)• definizione operativa (disponibilità dati, privacy)• definizione condivisa (medici)Povertà di risorse sociali (materiali, di rete)Loro relazione …….

Definizione di “fragilità”.Suscettibilità clinica:• definizione scientifica (scale da letteratura o osservazione locale)• definizione operativa (disponibilità dati, privacy)• definizione condivisa (medici)Povertà di risorse sociali (materiali, di rete)Loro relazione …….

Politiche ed interventiValutazione di efficacia• rispetto ai diversi target (livelli di fragilità)• rispetto ai diversi interventi (es: sistema del compagno, custodia sociale, …)

Politiche ed interventiValutazione di efficacia• rispetto ai diversi target (livelli di fragilità)• rispetto ai diversi interventi (es: sistema del compagno, custodia sociale, …)

Fattibilità (“governance”)• in condizioni ordinarie: coordinamento distrettuale, mandato esplicito a soggetti chiave (MMG, servizi sociali, terzo settore)• in condizioni di emergenza: coordinamento con rete di emergenza, Protezione civile

Fattibilità (“governance”)• in condizioni ordinarie: coordinamento distrettuale, mandato esplicito a soggetti chiave (MMG, servizi sociali, terzo settore)• in condizioni di emergenza: coordinamento con rete di emergenza, Protezione civile

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Direzione Sanità

Grazie per l’attenzione