Roma, 31 gennaio 2006 Alessandra Lanza – Chief Economist Lorenza Chiampo – Resp. Rischio Paese...

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Roma Roma , 31 , 31 gennaio gennaio 2006 2006 Alessandra Lanza – Chief Economist Alessandra Lanza – Chief Economist Lorenza Chiampo – Resp Lorenza Chiampo – Resp . Rischio Paese . Rischio Paese IL RISCHIO PAESE IL RISCHIO PAESE

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RomaRoma, 31, 31 gennaio gennaio 2006 2006 Alessandra Lanza – Chief EconomistAlessandra Lanza – Chief EconomistLorenza Chiampo – RespLorenza Chiampo – Resp. Rischio Paese. Rischio Paese

IL RISCHIO PAESEIL RISCHIO PAESE

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OutlineOutline

Da rischio sovrano a rischio commerciale: andamento delle attività delle ECAs

Vecchie e nuove crisi finanziarie: cosa è cambiato I nuovi sistemi di monitoraggio delle crisi finanziarie: l’approccio di bilancio

(settore pubblico, sistema bancario e settore privato non finanziario)

Il rischio paese in SACE: » Categorie OCSE: definizioni, metodologia» Le condizioni di assicurabilità» Composizione del portafoglio e principali paesi» Programma Africa

Lorenza Chiampo

Alessandra Lanza

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Unione di Berna: nuove garanzie 1982-2003Unione di Berna: nuove garanzie 1982-2003

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Mercati emergenti: vecchie e nuove crisiMercati emergenti: vecchie e nuove crisi

Esempi

Principali Player

Debito

Crisi

Indicatori di previsione

Ristrutturazione del debito

Africa ’90America Latina ‘80

Stati

Prestiti bancari (pubblici e privati)

Solvibilità paese

Servizio del debito (30%)Partite correnti (4%)Riserve (3 mesi)

Club di ParigiClub di LondraIFIs

Vecchie Crisi

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5

50,0

70,0

90,0

110,0

130,0

150,0

170,0

190,0

210,0

230,0

1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

Em

erg

ing

mar

kets

’ bo

nd

ind

ex (

EM

BI+

)Da una crisi all’altra: cosa cambia ?Da una crisi all’altra: cosa cambia ?

Crisi Messicana

Crisi

RussaCrisi

Asiatiche

Crisi Brasiliana

Turchia Argentina

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Mercati emergenti: vecchie e nuove crisiMercati emergenti: vecchie e nuove crisi

Esempi

Principali Player

Debito

Crisi

Indicatori di previsione

Ristrutturazione del debito

Africa ’90America Latina ‘80

Stati

Prestiti bancari (pubblici e privati)

Solvibilità paese

Servizio del debito (30%)Partite correnti (4%)Riserve (3 mesi)

Club di ParigiClub di LondraIFIs

Asia ’97, Russia ‘98Brasile ’99, Turchia e Argentina ’01 (Effetto Domino)

Stati, Banche, Imprese

Azioni/obbligazioni/strumenti finanziari

Liquidità Mismatch nei bilanci

Breve termine / RiserveFlussi di Hot MoneyBolle speculative

Ristrutturazioni a BTAccordi tra le partiRecapitalizzazioniFallimenti (regolam/ corporate governance)

Nuove CrisiVecchie Crisi

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Mercati emergenti: vecchie e nuove crisiMercati emergenti: vecchie e nuove crisi

Esempi

Principali Player

Debito

Crisi

Indicatori di previsione

Ristrutturazione del debito

Africa ’90America Latina ‘80

Stati

Prestiti bancari (pubblici e privati)

Solvibilità paese

Servizio del debito (30%)Partite correnti (4%)Riserve (3 mesi)

Club di ParigiClub di LondraIFIs

Asia ’97, Russia ‘98Brasile ’99, Turchia e Argentina ’01 (Effetto Domino)

Stati, Banche, Imprese

Azioni/obbligazioni/strumenti finanziari

Liquidità Mismatch nei bilanci

Breve termine / RiserveFlussi di Hot MoneyBolle speculative

Ristrutturazioni a BTAccordi tra le partiRecapitalizzazioniFallimenti (regolam/ corporate governance)

Nuove architetture finanziarie e mercato dei

capitali (riserve?)

Nuove CrisiVecchie Crisi Crisi Future?

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Il nuovo approccio al rischio paese: Il nuovo approccio al rischio paese: dal paese a imprese e banchedal paese a imprese e banche

RISCHIOPAESE

CRISI

VALUTARIE

DEFAULT

SUL DEBITO

SOVRANO

IMPRESE

BANCHE

Restrizione del

credito

Consumatori

Mismatch di bilancio

(tassi di cambio, portafoglio:

titoli dello Stato )

Governo

➜RISCHIO SISTEMICO – EFFETTO DOMINO

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Approccio di bilancio: Attività e Passività Approccio di bilancio: Attività e Passività FinanziarieFinanziarie dei settori istituzionalidei settori istituzionali

Settore Debitore Settore PubblicoSettore Privato

FinanziarioSettore Privato Non

FinanziarioResto del Mondo

Settore Pubblico (Incl. Banche Centrali)Base Monetaria

Altre PassivitàBreve termine

Valuta LocaleValuta Estera

Medio e Lungo TermineValuta LocaleValuta Estera

Settore Privato FinanziarioPassività Totali

Breve termineValuta LocaleValuta Estera

Medio e Lungo TermineValuta LocaleValuta Estera

Azioni

Settore Privato Non FinanziarioPassività Totali

Breve termineValuta LocaleValuta Estera

Medio e Lungo TermineValuta LocaleValuta Estera

Azioni

Resto del MondoPassività Totali

Breve termine e in valutaMedio e Lungo TermineAzioni

Fonte: FMI, 2005

Settore Creditore

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Approccio di bilancio: Finanza pubblicaApproccio di bilancio: Finanza pubblica

Debito pubblico:

E’ aumentato dal 60 al 70% negli ultimi 10

anni nelle economie emergenti;

E’ cambiata la composizione: da estera a

interna, ma prevale la denominazione in

valuta;

Punti di forza:

Avvio del processo di riforme strutturali

Rinnovata attenzione ai bilanci:

composizione della spesa

Vulnerabilità:

Aumento del peso del debito su Pil

Indicizzazione del debito interno al tasso

di cambio

0

25

50

75

100

Media AmericaLatina

AsiaSudorientale

EuropaCentrale ed

Orientale

M. Oriente,Africa eTurchia

Debito pubblico: composizione in valuta

(2002 in % PIL)

Fonte: FMI, 2005 Valuta estera Valuta locale

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Approccio di bilancio: Finanza pubblicaApproccio di bilancio: Finanza pubblica

0

10

20

30

Media AsiaSudorientale

M. Oriente,Africa eTurchia

E’ aumentata la porzione di debito pubblico detenuta dai privati e si è accorciata la maturità

Punti di forza: Diminuzione del costo del servizio del debito (in particolare in un contesto di bassi

tassi di interesse)

Vulnerabilità: Necessità di ricorso al mercato più frequente;

Gruppo di creditori meno incline ad accettare rollover

0

25

50

75

100

Media America Latina

Asia Sudorientale

Europa Centrale ed

Orientale

M. Oriente, Africa e Turchia

Debito estero: privato e pubblico

(anni 1992 e 2002, % debito pubblico totale)

Privati (Sub)Sovrano

Debito estero: durata media

2000/01 1990/91

Fonte: FMI, 2005

America Latina

Europa Centrale ed Orientale

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Approccio di bilancio : Finanza pubblicaApproccio di bilancio : Finanza pubblica

In generale, il FMI stima che un deprezzamento del 30% della valuta locale e un aumentodi due deviazioni standard del tasso di interesse (entrambe ipotesi storicamente plausibili econservative) inducano un aumento del 10% del rapporto debito pubblico/ PIL.

Valutazione della sostenibilità del debito pubblico

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Media AmericaLatina

AsiaSudorientale

EuropaCentrale ed

Orientale

M. Oriente,Africa eTurchia

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Media AmericaLatina

AsiaSudorientale

EuropaCentrale ed

Orientale

M. Oriente,Africa eTurchia

Variazione dello stock di debito pubblico a seguitodi un aumento del tasso di interesse

Variazione dello stock di debito pubblico a seguito di un deprezzamento del 30% del cambio

Baseline ShockFonte: FMI, 2005

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Approccio di bilancio : Settore privato finanziarioApproccio di bilancio : Settore privato finanziario

Struttura del debito delle banche

commerciali: Il peso del settore finanziario sull’economia è

aumentato in tutti i paesi, rendendo la solidità

dei bilanci bancari una variabile chiave per la

resistenza dell’economia a shock esterni

E’ aumentata l’esposizione delle banche al

rischio sovrano: circa il 40% in Medio-Oriente

e America Latina

Il 45% dei depositi è in valuta (tranne in Asia

dove è il 12%) con conseguente pressione ai

prestiti in valuta ai residenti

Mismatch (valuta e durata) e composizione

del lending: residenti/non-residenti

IMPORTANZA DELLE ESPORTAZIONI E DEL SETTORE PRIVATO NON FINANZIARIO

0

25

50

75

100

= M. Oriente, Africa e Turchia

Europa Centrale ed

Orientale

Media America Latina

Asia Sudorientale

Struttura del debito: verso privati e verso lo

Stato, 1992 e 2002

Privato Stato

Fonte: FMI, 2005

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Approccio di bilancio : Settore privato non - Approccio di bilancio : Settore privato non - finanziariofinanziario

Corporate e famiglie: Il peso del debito estero si è dimezzato: dal

40 al 20% del PIL, tranne in Medio Oriente.

Africa e Turchia;

Il debito estero a breve termine è calato

solo di un terzo, a causa della componente

del credito alle esportazioni trainata dalla

ripresa dell’export;

I prestiti domestici sono aumentati al 45%

del PIL (di cui il 30% denominato in valuta e

i due terzi posseduti da non residenti);

Nel complesso il livello di indebitamento del

settore privato non-finanziario è rimasto

invariato;

La crescita delle esportazioni e delle

rimesse degli emigrati ha quasi totalmente

compensato l’esposizione in valuta.

Variabili chiave: export; rimesse; percentuale di esposizione verso non-residenti; strumenti di

hedging

0

20

40

60

80

100

M. Oriente, Africa e Turchia

Europa Centrale ed

Orientale

Asia Sudorientale

Media America Latina

Domestico Estero

Debito del settore privato non finanziario

1992 e 2002 (% PIL)

Fonte: FMI, 2005

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ConclusioniConclusioni

Il rischio di sostenibilità del debito pubblico (interno + estero) e di rollover è aumentato

Il rischio di crisi valutarie e di liquidità è diminuito (riserve)

Permangono importanti differenze regionali:

I paesi che hanno subito crisi finanziarie negli anni novanta e nei primi anni duemila rimangono in una situazione di maggiore fragilità ( bilanci pubblici, accesso al mercato, ricapitalizzazioni bancarie forzate)

L’Europa Centrale ed Orientale è meno vulnerabile sotto il profilo dei bilanci, ma: boom del credito, deficit crescenti di parte corrente, rigidità del cambio;

L’applicazione degli approcci di ANALISI DI BILANCIO INTERSETTORIALI e CONTINGENT CLAIM aiuta a stimare il rischio di default.

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La Valutazione del Rischio Paese in SACELa Valutazione del Rischio Paese in SACE

Condizioni di

AssicurabilitàCategorie OCSE

I fondamenti della valutazione

del rischio paese in SACE:

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Definiscono il MPR (Minimum Premium Rate), ovvero il premio minimo applicabile dalle ECAs (Export Credit Agencies) per il rischio sovrano a MLT. Il MPR non si applica ai paesi di categoria 0.

Determinazione delle Categorie OCSE - definizioniDeterminazione delle Categorie OCSE - definizioni

8 categorie (0-7):

0 rappresenta un rischio trascurabile (Paesi UE, USA, Giappone, etc.)

7 rappresenta il rischio massimo (Argentina, Angola, Zimbabwe, Libia, Serbia e Montenegro…)

Le ECA (Export Credit Agencies) possono adottare criteri di classificazione dei paesi diversi da quello OCSE. Tuttavia, esse sono comunque tenute ad applicare il premio minimo legato alla categoria OCSE per la copertura del rischio sovrano a MLT.

Le Categorie OCSE:

Misurano la probabilità che il Paese non onori il servizio del debito nel medio-lungo termine (probabilità di default).

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I paesi sono suddivisi per aree geografiche ed esaminati con cadenza

trimestrale. Il processo si articola in 2 fasi:

CRAM (Country Risk Assessment Model), modello che include:

Indicatori economico-finanziari

Esperienza di pagamento delle ECA

Procedura di aggiustamento qualitativo del risultato in base a fattori non considerati nel modello (situazione politica, tensioni sociali, coerenza e sostenibilità della politica economica)

Determinazione delle Categorie OCSE - metodologiaDeterminazione delle Categorie OCSE - metodologia

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Determinazione delle Categorie OCSE – il CRAM (1)Determinazione delle Categorie OCSE – il CRAM (1)

INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI

Il CRAM considera le seguenti variabili:

INDICATORI FINANZIARI Debito estero/PIL, deb. estero/export Debt-Service Ratio Riserve (mesi imp.ne)

INDICATORI ECONOMICI Policy performance: inflazione; deficit/PIL; deficit partite correnti/export tot.

Potenziale di crescita: tassi di risparmio e investimento; crescita PIL reale e pro capite, livello di sviluppo (reddito pro-capite; aspettativa di vita)

Indicatori di vulnerabilità: export mat. prime/exp. tot; import. petrolio/import. tot; aid/import. tot

Gli indicatori sono combinati e danno come risultato lo score economico-finanziario (0-100%), che viene confrontato con l’esperienza di pagamento.

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Determinazione delle Categorie OCSE – il CRAM (2)Determinazione delle Categorie OCSE – il CRAM (2)

ESPERIENZA DI PAGAMENTO

Si considerano gli impegni assicurativi e gli indennizzi registrati dalle ECA, nonché eventuali arretrati verso FMI e Banca Mondiale. In caso di accordi di ristrutturazione, si considera anche la situazione post cut-off date (COD). Gli indicatori inclusi sono:

Arretrati/impegni

Indennizzi/impegni

Importi pagati/importi dovuti (in caso di accordi di ristrutturazione)

A parità di score economico-finanziario, è penalizzato il paese che riporta indennizzi da recuperare o arretrati nei pagamenti. Un peso maggiore è dato ad eventuali arretrati/indennizzi post COD.

Il risultato del modello è il peggiore tra lo score economico-finanziario e quello relativo all’esperienza di pagamento. Viene convertito in categorie (0-7) e costituisce il punto di partenza dell’aggiustamento qualitativo.

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Determinazione delle Categorie OCSE – il CRAM (3)Determinazione delle Categorie OCSE – il CRAM (3)

Elementi considerati per l’aggiustamento qualitativo:

Situazione politica (struttura istituzionale, livello di democrazia, possibilità di conflitti interni-esterni, sistema legale)

Situazione sociale (tasso di disoccupazione, tensioni sociali, rivendicazioni di minoranze etniche o religiose)

Coerenza delle strategie del governo (sostenibilità della politica economica), cooperazione con le Istituzioni Finanziarie Internazionali.

Altri fattori non inclusi nel modello Sistema finanziario/bancario

Debito pubblico

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Le Condizioni di AssicurabilitàLe Condizioni di Assicurabilità

Prevalente attività con debitori sovrani. L’analisi paese era considerata vincolante rispetto all’analisi delle controparti, che rimaneva in secondo piano

Condizioni rigide:

Non era consentito operare al di fuori delle condizioni di assicurabilità

Maggiore flessibilità:

Possibilità di operare (caso per caso) anche in paesi in sospensiva, revisione dei Paesi in base alla presenza di progetti validi

Valutazione del merito di credito delle controparti

IERI OGGI

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Le Condizioni di AssicurabilitàLe Condizioni di Assicurabilità

Classi (A-C) Restrizioni

Deroghe alla

sospensiva

Condizioni di

Assicurabilità

Apertura

Vs.

Chiusura

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Le Condizioni di Assicurabilità – Classi di RischioLe Condizioni di Assicurabilità – Classi di Rischio

APERTURA

SENZA

RESTRIZIONI

APERTURA

CON

RESTRIZIONI

SOSPENSIVA

Comprende i Paesi

industrializzati e alcuni Paesi

emergenti che non

presentano aspetti di

rischiosità particolarmente

rilevanti.

Esempio:

USA e paesi UE, Cina,

Kuwait, Russia, Brasile

Paesi per i quali possono essere

fissate restrizioni in relazione alla

situazione economico-finanziaria.

Esempio :

Iran, Algeria, Venezuela, Nigeria,

Pakistan, Bielorussia

Esempio :

Afghanistan, Angola, Bolivia,

Libano, Zimbabwe

Paesi in sospensiva per i quali

non è consentita la normale

operatività.

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ATTENZIONE!

Anche nel caso di apertura senza restrizioni, le operazioni vengono valutate singolarmente allo scopo di definire il merito di credito delle controparti. Qualora quest’ultimo fosse ritenuto inadeguato possono essere applicate restrizioni particolari correlate alla singola operazione.

Deroghe alla sospensiva. In caso di sospensiva possono essere considerate (caso per caso) operazioni strutturate, project finance, operazioni finanziate da IFI, da altre ECA o da Banche Regionali di Sviluppo investimenti e domande di copertura di rischi accessori.

Le Condizioni di AssicurabilitàLe Condizioni di Assicurabilità

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IMPORTICONTROPARTE

TIPI DI RESTRIZIONI

Le Condizioni di Assicurabilità – RestrizioniLe Condizioni di Assicurabilità – Restrizioni

% COPERTURADURATE

➜ Limitazioni o

particolari condizioni

relative alle

controparti (sovrane,

bancarie, corporate)

con le quali SACE è

disposta a operare.

➜ Limitazioni complessive

per paese (plafond) o

per singola operazione.

➜ Dilazioni massime di

pagamento previste

(solo BT o MLT).

➜ Riduzione della

percentuale

massima di

copertura (di norma

95% del valore del

contratto per il

rischio politico).

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Composizione degli impegni per tipologia di rischio (1999-2004, %)Composizione degli impegni per tipologia di rischio (1999-2004, %)

  1999 2000 2001 2002 2003 2004 1999-2004Rischio del Credito 66,9 96,5 96,1 84,5 79,1 90,4 88,8Politico 11,1 0,0 0,8 2,8 0,6 0,5 1,2Sovrano 23,1 43,6 48,5 29,6 32,9 14,3 30,6Privato 32,7 52,9 46,8 52,2 45,6 75,6 57,0

Project Finance 0,0 4,1 10,0 27,1 3,5 26,3 14,5Finanza Strutturata 0,0 42,3 20,5 2,1 21,5 0,0 15,7

ATR 5,5 0,3 0,6 0,3 0,4 0,0 0,5Corporate/banking 27,3 6,2 15,6 22,7 20,3 39,0 23,1

Credit Enhancement 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 9,7 3,0Working Capital Facility 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,2

Rischio Investimenti all'Estero 32,7 2,3 1,4 10,3 10,4 0,0 5,2Rischi Accessori 0,4 1,2 2,5 5,2 10,5 9,6 6,0TOTALE 100 100 100 100 100 100 100

Sovrano vs Privato

0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%

100%

1999 2000 2001 2002 2003 2004

Rischi privati

Rischio sovrano-politico

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Il Il portafoglio SACEportafoglio SACE

Composizione portafoglio SACE (ott. 2005)

Iran26,9%

Altri27,4%

Russia12,2%

Turchia7,0%Brasile

5,4%

R. Unito5,1%

Algeria2,3%

Venezuela4,0%

Marocco3,6%

Qatar3,0%

Oman3,0%

c

Nuovi impegni gen.-giu. 2005

Russia45%

Regno Unito30%

Iran9%

Marocco1%

Abu Dhabi1%

Turchia5%

Arabia Saudita

3%Algeria

2%

Polonia2%Oman

2%

➜ Il portafoglio SACE è fortemente concentrato un numero limitato di mercati, in particolare verso i paesi esportatori di petrolio. I primi 2 paesi (Iran e Russia) incidono per il 40% degli impegni totali.

➜ Grande incidenza delle operazioni di finanza strutturata.

Nuovi impegni 2005 per prodotto

Credito Fornitore

7%

Finanza strutturata

36%

Altri Prodotti18%

Credito acquirente

39%

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Il Il portafoglio SACE – i principali mercatiportafoglio SACE – i principali mercati

Iran - Impegni per tipologia di rischio

Rischio sovrano58,5%

R. privati31,8%

R. accessori9,7%

Russia - Impegni per tipologia di rischio

R. privati96,9%

R. accessori0,7%

Rischio sovrano2,4%

➜ Iran: numerose op.ni con garanzia sovrana (CIPE). Dal 2004 estesa la copertura a soggetti pubblici senza garanzia sovrana (NPC, NIOC, NISCO).

➜ Principali settori: energia, acciaio, chimica.

➜ Russia: preponderanza di rischi privati (Blue Stream). Buona operatività con le banche (Vnesheconombank, Sberbank, Vneshtorgbank).

➜ Principali settori: energia, acciaio, telecomunicazioni.

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Il Il portafoglio SACE - i principali mercatiportafoglio SACE - i principali mercati

Turchia - Impegni per tipologia di rischio

R. privati62,4%

Rischio sovrano37,1%

R. accessori0,5%

Brasile - Impegni per tipologia di rischio

R. privati40,7%

Rischio sovrano58,9%

R. accessori0,4%

➜ Brasile: Portafoglio sostanzialmente bilanciato. Op.ni di investimento (settore bancario).

➜ Principali settori: telecomunicazioni, chimico (fertilizzanti), energia (Petrobras)

➜ Turchia: Maggioranza rischi privati, op.ni strutturate e con banche (Turkiye Garanti Bankasi, Kocbank, Turkiye Bankasi, Yapi).

➜ Principali settori: telecomunicazioni, trasporti, acciaio.

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31MAURIZIO

CAPO VERDE

GHANA NIGERIA

NIGER

CIAD

REPUBBLICACENTRAFRICANA

S U D A N

CAMERUN

SA

O T

OM

É

GABON

RE

P. C

ON

GO

REP. DEM. CONGO

BURKINA FASO

BE

NIN

TO

GO

COSTAD’AVORIO

LIBERIA

SIERRALEONE

GUINEAGUINEA- BISSAU

MAURITANIA

SENEGAL

GAMBIA

MALI

SAHARA OCCID

ENTALE

MAROCCO

A L G E R I A

TU

NIS

IA

L I B I A EGITTO

ETIOPIA

S O M

A L

I A

KENIA

UGANDA

MA

LAW

I

MO

ZAM

BIC

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M A

D A

G A

S C

A R

ZIMBABWE

BOTSWANA

SWAZILAND

LESOTHOREPUBBLICASUDAFRICANA

NAMIBIA

ANGOLA

Z A M B I A

GUINEA EQ.

RWANDA

TANZANIA

COMORE

GIBUTI

BURUNDI

ERITREA

SEICELLE

Apertura senza restrizioniApertura con restrizioniSolo op.ni strutturate e investimentiSospensiva

PROGRAMMA AFRICAPROGRAMMA AFRICA

Page 32: Roma, 31 gennaio 2006 Alessandra Lanza – Chief Economist Lorenza Chiampo – Resp. Rischio Paese IL RISCHIO PAESE.

32

BRASILEA

RG

EN

TIN

A

C I

L E

PERU’

BOLIVIA

PARAGUAY

URUGUAY

ECUADOR

COLOMBIA

VENEZUELA

SU

RIN

AM

E

GU

YA

NA

GU

YA

NA

FR

.

MESSICO

PAN

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ICA

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DO

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HO

ND

UR

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BELI

ZE

GU

ATE

MA

LA

Apertura senza restrizioniApertura con restrizioniSospensiva

ANGUILLA

BARBADOS

ANTIGUAST. KITTS E NEVIS

ANTILLE OL.

ARUBA

CUBA

CAYMAN

GIAMAICA

BAHAMA

HAITI

REP.DOMINICAN

APORTORICO DOMINICA

ST. LUCIA

GRENADA

TRINIDAD E TOBAGO

ST. VINCENT E GRENADINE

BERMUDA

TURKS E CAICOSISOLE VERGINI

AMERICA LATINAAMERICA LATINA

Page 33: Roma, 31 gennaio 2006 Alessandra Lanza – Chief Economist Lorenza Chiampo – Resp. Rischio Paese IL RISCHIO PAESE.

33

Apertura senza restrizioniApertura con restrizioniSospensiva

ASIA ORIENTALEASIA ORIENTALE

FIJI

SOLOMON

PAPUANUOVA GUINEA

INDIA

PAKISTAN

SRI LANKA

CINA

MONGOLIA

MYANMARTAILANDIA

LAOS

VIETNAM

CAMBOGIA

MALAYSIA BRUNEI

NEPAL

AFGHANISTAN

GIAPPONE

COREADEL

NORD

COREADEL SUD

TAIWAN

MALDIVE

Hong Kong

BANGLADESH

BHUTAN

SINGAPORE

FILIPPINE

INDONESIA

MACAO

Page 34: Roma, 31 gennaio 2006 Alessandra Lanza – Chief Economist Lorenza Chiampo – Resp. Rischio Paese IL RISCHIO PAESE.

34

POLONIA

LITUANIA

LETTONIA

ESTONIA

BIELORUSSIA

ROMANIA

MOLDAVIA

BULGARIA

ALBANIA

MACEDONIA

MALTA

BOSNIA

UNGHERIA

SLOVACCHIAREP. CECA

SERBIA EMONTENEGRO

UCRAINE

SLOVENIA

CROAZIA

TURCHIA

CIPRO

RUSSIA

GEORGIA

ARMENIA

AZERBAIJAN

UZBEKISTAN

TURKMENISTAN

KAZAKISTAN

TAJIKISTANKYRGYZISTAN

EUROPAEUROPA

Apertura senza restrizioniApertura con restrizioniSospensiva

Page 35: Roma, 31 gennaio 2006 Alessandra Lanza – Chief Economist Lorenza Chiampo – Resp. Rischio Paese IL RISCHIO PAESE.

35

Apertura senza restrizioniApertura con restrizioniSospensiva

MEDIO ORIENTEMEDIO ORIENTE

ARABIA SAUDITA

YEMEN

OMAN

IRAQ IRAN

GIORDANIAISRAELE

SIRIA

LIBANO

KUWAIT

QATARBAHRAIN

EAU