Rivalutazione pensioni Vertenze...vo, sull’intero trattamento pensionistico, quello Inps e quel-lo...

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INFORMAZIONE - ATTUALITÀ - SERVIZI - CULTURA - SVAGO ED ALTRO DICEMBRE 2011 Vertenze Vertenze Rivalutazione pensioni Rivalutazione pensioni

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  • 3737373737INFORMAZIONE - ATTUALITÀ - SERVIZI - CULTURA - SVAGO ED ALTRO

    DICEMBRE 2011

    VertenzeVertenzeRivalutazionepensioniRivalutazionepensioni

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    Associazione Pensionati e DipendentiAssociazione Pensionati e DipendentiAssociazione Pensionati e DipendentiAssociazione Pensionati e DipendentiAssociazione Pensionati e Dipendentidella ex Cassa di Risparmio di Torino e di altre Banche

    ExCRT&Co.via Nizza, 150 - 10126 Torino

    Tel. 011.662.4668 - Fax. 011.663.13.94E-mail : [email protected] - Sito: www.aspenscrt.it

    ORGANI SOCIALI (triennio 2011-2013)Consiglio Direttivo

    Burdese Piero (Presidente) - Delponte Rodolfo (V.Pres.Vicario) - Rosso Giulio (V.Pres.) - Balda Guglielmo (Segretario) - DovolichGiuseppe (Tesoriere) - Alessandria Mario - Arborio Domenico - Cane Vincenzo - Chauvelot Carla - Della Chiesa Rosanna - GalliniClaudio - Pransani Re Matilde (in rappresentanza dei pensionati indiretti e di reversibilità) - Seminara Giusto - Viotto Giorgio - ZorzinPiergiorgio – Per i soci in servizio: Gola Gianpiero - Sasso Giordana.

    Presidente onorario: Salza Franco.

    Comitato EsecutivoBurdese Piero, Delponte Rodolfo, Rosso Giulio, Balda Guglielmo, Dovolich Giuseppe, Seminara Giusto, Viotto Giorgio.

    Revisori dei ContiRocco Viscontini Cesare (Presidente) - Bringhen Virgilio - Poli Osvaldo.Supplenti: Chiarenza Paolo - Fazzolari Antonio.

    ProbiviriDelsoglio Bartolomeo (Presidente) - Tomè Piermario - Clara Giovanna.Supplenti: Santi Pier Giorgio - Roccati Adelia.

    Gli Uffici dell’Associazione sono aperti al pubblico (escluso il mese di agosto):

    DA LUNEDÌ A VENERDÌ - DALLE 9,30 ALLE 11,30

    Per chiamate urgenti possono essere usati i seguenti recapiti telefonici:

    Presidente - Burdese Piero 338.68.47.072 e-mail: [email protected]. Presidente Vicario - Delponte Rodolfo 338.66.44.959V. Presidente - Rosso Giulio 335.83.52.324 e-mail: [email protected]. Fondo Pens. CRT - Viotto Giorgio 335.73.17.578 e-mail: [email protected] - Balda Guglielmo 349.83.97.083 e-mail: [email protected] - Dovolich Giuseppe 335.23.11.58 e-mail: [email protected] Onorario - Salza Franco 335.58.95.829 e-mail: [email protected]

    Recapiti dei Responsabili dei vari Gruppi operativi nell’ambito dell’Associazione:PREVIDENZA

    Coordinatore: Delponte Rodolfo 338.664.49.59

    RIVISTA NUOVI INCONTRIDirettore responsabile: Zorzin Piergiorgio 333.61.68.510 e-mail: [email protected]: Racca Claudio 011.661.07.57 - 347.221.22.37 e-mail: [email protected]

    FA PCREDITO

    FEDERAZIONE NAZIONALE SINDACALEdelle ASSOCIAZIONI dei PENSIONATI del CREDITO

    GROUPEMENT DES RETRAITES ET DES PENSIONNESD E S C A I S S E S D ’ E PA R G N E E U R O P E E N N E S ,B A N Q U E S E T I N S T I T U T I O N S S I M I L A I R E S

    Aderente a:

    CONSULENZA FISCALECoordinatore: Alessandria Mario 389.075.35.50 e-mail: [email protected]

    PROSELITISMO - PROBLEMATICHE BANCARIECoordinatore: Viotto Giorgio 011.568.17.64 - 335.731.75.78 e-mail: [email protected]

    INIZIATIVECoordinatore: Cane Vincenzo 349.080.53.33 e-mail: [email protected]

  • Editoriale

    SommarioNUOVI INCONTRI

    Trimestrale - Riservato agli associati

    Periodico dell’AssociazionePensionati e Dipendenti dellaex Cassa di Risparmio di Torino

    e di altre BancheExCRT&Co.

    Via Nizza, 150 - Torinoe-mail: [email protected]

    DIRETTORE RESPONSABILEPiergiorgio Zorzin

    COMITATO DI REDAZIONECoordinatore: Claudio RaccaPiero Burdese - Giulio Rosso -

    Giusto Seminara - Giorgio Viotto

    Illustrazioni: Sergio Simeoni

    AUTORIZZAZIONE DELTRIBUNALE DI TORINON. 5949 del 3 Marzo 2006

    STAMPAS.r.l. F.lli Scaravaglio & C.

    Industria Grafica ed EditorialeVia Cardinal Massaia, 106 - 10147 Torino

    Tiratura 5.800 copie

    Articoli, lettere, pubblicazioni e varieimpegnano tutta e solo la responsabilità

    degli autori

    Copertina:Carosello Carabinieri

    (foto di P. Rosso)

    La parola al Presidente Piero Burdese ............................................................................................................................ 2Assemblea e Pranzo Sociale - Incontro 2012 ................................................................................................................ 3La sentinella del (nostro) Fondo

    Aggiornamento sul tema rivalutazione pensioni ............................................................................................. 4Le dimensioni della torta .............................................................................................................................................. 5Perché associarsi? ......................................................................................................................................................... 5Nuovo regime di decorrenza delle pensioni ........................................................................................................ 6Situazione delle cause ................................................................................................................................................... 7

    Varie fiscali, previdenziali e finanziarieTassazione delle rendite finanziarie ....................................................................................................................... 8

    La parola al CommercialistaAncora novità per le detrazioni d’imposta sulle spese di manutenzione edilizia .............................. 9Accertamenti esecutivi quasi pronti per il debutto ........................................................................................... 10

    La conciliazione facoltativa... è obbligatoria ................................................................................................................ 11Riflessione sui 150 anni dell’Unità d’Italia .................................................................................................................... 13Pensa alla salute

    Implantologia in odontoiatria ................................................................................................................................... 14Cuore: gli Omega 3 ti allungano la vita ................................................................................................................ 16Energie a terra? Ecco i rimedi utili ......................................................................................................................... 16Decalogo per l’uso corretto dei farmaci ............................................................................................................... 17

    Flash - Il maratoneta .................................................................................................................................................................. 17Dal baule delle vecchie cose

    Piazza Statuto....................................................................................................................................................................... 18Le nostre iniziative avvenute

    Sulle orme di Gaudenzio e Tanzio - Visita al Sacro Monte di Varallo .................................................... 19Sulle colline del Monferrato: Camino ......................................................................................................................... 20La magia del tadelakt, intonaco naturale impermeabile .................................................................................... 22Venatio Regia .............................................................................................................................................................................. 24Recensioni

    Culhwich, apprendista eroe alla corte di Artù ................................................................................................... 26Strategie (della serie “la montagna racconta”) ........................................................................................................... 28Prendiamoli per la gola...

    Pino natalizio e casetta .................................................................................................................................................. 30L’angolo del sorriso

    Cosa succederebbe se una potenza nemica attaccasse l’Italia? .............................................................. 31

    Vi consigliamo di non perdervi il numero di Dicembre della nostra Rivista, che non ha notizie eclatanti come il precedente, maquantomeno non è così triste, fatto salvo il grido di dolore che ci arriva dal Presidente e dall’Avv. Seminara (leggete “La parolaal Presidente” e “Le dimensioni della torta”). In materia di sentinella del Fondo, vi sono aggiornamenti sia sullo stato dellecontroversie (Avv. Iacoviello), sia sul tema della rivalutazione delle pensioni, sia infine sul nuovo regime di decorrenza dellepensioni (Viotto). In materia di tassazione delle rendite finanziarie ci informa Alessandria, mentre il commercialista si occupadi detrazioni d’imposta (ma ci saranno ancora?) sulle spese di manutenzione edilizia e di accertamenti esecutivi (che sicura-mente ci saranno) nel prossimo futuro. In materia di controversie civili, ancora l’ottimo Avv. Seminara che vi illustra l’obbligodi preventivo tentativo di conciliazione prima del giudizio , procedura che probabilmente pochi conoscono. Fortunatamente c’èanche chi si preoccupa della vostra salute, a cominciare dai vostri denti caduchi per continuare con consigli e avvertimentisicuramente molto utili. In tema di viaggi, Arborio vi racconta l’iniziativa del Sacro Monte di Varallo, mentre di sua graditainiziativa Elide Boero ci conduce sulle colline del Monferrato. Se avete un bagno da rifare, non perdetevi la nuovissima (anzi,antichissima) tecnica del tadelakt, presentata e illustrata riccamente da Daniela Re. Per la cultura (quella con la C maiuscola, enon solo perché c’è una recensione di Racca) spiccano un articolo di Daniela Cane Bonino intitolato “Venatio Regia” (per ilpopolo, Venaria Reale) e il racconto “Strategie” di Uberti, per la serie “La montagna racconta”, molto apprezzata da tutti. PietroRosso si sofferma ancora sul 150.mo mentre Giulio Rosso (non sono parenti) vi fornisce ricette per Natale ma evita di consi-gliarvi un ristorante sfizioso, in omaggio al noto proverbio.Non scandalizzatevi per il maldestro tentativo di farvi ridere con “Che cosa succederebbe se una potenza nemica attaccassel’Italia”: la satira, sempre permessa in democrazia, in questo caso non ha risparmiato nessuno di una classe politica che nonscatena più gli entusiasmi popolari.Il tutto condito da tante fotografie e dalle ottime illustrazioni del bravo Simeoni. Buone Feste a tutti.

  • 22222La parola al Presidente Piero Burdese

    Ancora una volta nell’accingermi a realizzare la mia con-sueta rubrica non posso sottrarmi dal rappresentare acco-ramento e preoccupazione per il futuro economico dei pen-sionati. Consapevolezza della fragilità di una categoriaconsiderata improduttiva, agiata, oggetto da tempo di unaforte attenzione politica ispirata all’obiettivo di recuperifinanziari.Mi riferisco alle manovre operate dagli alternanti Governiche testardamente perseguono l’obiettivo di ridurre o ad-dirittura annullare il sistema perequativo di aggiornamen-to delle nostre pensioni, metodo applicato annualmente percorreggere il diminuito potere d’acquisto della moneta.Ed anche questo Governo, con la manovra estiva, ha ope-rato in tal senso con il fine di rastrellare denaro colpendola categoria politicamente più debole. Spregevole ostina-zione di governanti disperati che ancora una volta non sisono fatti scrupoli nel colpire coloro i quali hanno sempreconcorso con trasparenza a pagare contributi e tasse, quel-li già gravati da uno smodato carico fiscale.Ma la cosa che più indispettisce è che ancora una volta ilprovvedimento si riverbererà, nel caso nostro e parallela-mente a coloro che si trovano ad avere un fondo integrati-vo, sull’intero trattamento pensionistico, quello Inps e quel-lo complementare. Ciò porterà beneficio finanziario allecasse in dissesto del nostro Stato ed un indebito arricchi-mento dei Fondi integrativi.Ad aggravare la situazione appare la mancata sensibilitàdell’opinione pubblica e degli Organi di informazione che,coinvolti dalle manifestazioni di protesta operate da alcu-ne Associazioni, non hanno raccolto i sensi della contesta-zione.Gli attacchi sempre più aggressivi al mondo delle pensionitendono a costruire nuove regole che erodono i principifondamentali delle stesse cercando con giustificazioni dimera cassa o demografiche di ridurre gli impegni presi dauno Stato che oggi si dimostra insolvente.Completamente nuova e direi tragica la pubblicazione diun articolo sul Corriere della Sera del 12 settembre c.a. afirma del giornalista Maurizio Ferrera intitolato “ Le veri-tà nascoste dello Stato sociale”, dove l’autore esprime l’au-spicio che lo Stato possa disimpegnarsi dal totem ideolo-gico che fino ad oggi ha bloccato una seria riforma previ-denziale: l’intangibilità dei così detti diritti acquisiti.E su questo argomento il giornalista prosegue esprimendoche i diritti sono una cosa seria ma che non sono tutti uguali.Traccia la differenza tra quelli ritenuti intoccabili qualiquelli civili e politici che tutelano la libertà e la facoltà dei

    cittadini e quelli sociali che “ conferiscono spettanze, os-sia titoli a partecipazione della spartizione del bilanciopubblico che a sua volta dipende dal gettito fiscale e dalfunzionamento dell’economia”.Asserisce in pratica che l’erogazione del diritto alla corre-sponsione delle pensioni deve essere commisurato alle di-mensioni della cassa, all’andamento dell’economia e dellademografia.Nella conclusione il giornalista auspica che sul welfarevenga fatta un’operazione verità che spieghi le motivazio-ni e come debbano essere cambiate le dissennate promes-se del passato.Nei giorni successivi alla pubblicazione dell’articolo cita-to un paio di altri giornalisti “illuminati” hanno seguitol’esempio scrivendo nelle loro testate altre sciocchezze enefandezze sulla scia, lasciando i lettori stupefatti ed i pen-sionati incolleriti.Ma, al di là delle espressioni formulate, la preoccupazionesorge dalla mancata reazione che mi sarei aspettata da par-te di un mondo consistente di milioni di pensionati checertamente non hanno colto il forte pericolo di quelle af-fermazioni.Solo alcune Associazioni, fra le quali la nostra, sono inter-venute prontamente a rispondere alle scemenze espressedimostrando ancora una volta la divisione di una categoriacon scarsa capacità di fare corpo unico.Una categoria che con la sua consistenza numerica potreb-be incidere pesantemente sulla politica nazionale più diogni altra ma che non riesce a coagularsi in una grandeConfederazione.La mia esposizione non intende atterrire ma allertare tuttipensionati ed anche quelli futuri a seguire e vigilare atten-tamente l’evolversi degli accadimenti politici- economicicercando di coinvolgere, anche nei rapporti interpersona-li, l’opinione pubblica esprimendo proprie considerazionisull’argomento con l’obiettivo di contrastare ogni tentati-vo di aggressione al mondo della quiescenza.Credo sia indispensabile che si sollevi una risoluta prote-sta dei pensionati per fare cessare tutte le mistificatoriecampagne rivolte alle pensioni che superano 5 volte il mi-nimo (da 2.341 Euro lordi mensili ca. in poi, le più colpi-te), classificate dai governanti “d’oro”, dimenticando chegli interessati hanno versato 35-40 anni di contributi al-trettanto d’oro.Ancora una volta sento il bisogno di rivolgere un appas-sionato invito anche ai Colleghi attualmente in servizio eparticolarmente a quelli iscritti al nostro Fondo pensioni

  • 33333affinchè curino maggiore interesse ed informazione per ilmondo della quiescenza.È assurdo che la stragrande maggioranza dei Colleghi inservizio dimostri così poca attenzione e conoscenza delloro futuro previdenziale.

    Banale rammentare loro che molto presto saranno fisica-mente e socialmente componenti del nostro mondo, unmondo al quale noi ci dedichiamo offrendo volontariamentetempo e lavoro con vero interesse e passione.

    ...di non dimenticare l’Associazione Pensionati e Dipendentidella ex Cassa di Risparmio di Torinoe di altre BancheAssociazione di volontariato senza scopo di lucro

    ExCRT&Co.

    Assemblea e pranzo sociale - Incontro 2012Anche quest’anno per cercare di anticipare i tempi e, grazie al suggerimento del socio Gotta Enzo, abbiamo individuatolocale e località ove organizzare la consueta Assemblea annuale dell’Associazione che si terrà il 12 maggio 2012a Casale Monferrato presso l’Hotel Candiani – Ristorante La Torre.Ovviamente sul prossimo numero di Nuovi Incontri il programma della giornata verrà ampiamente dettagliato e compren-derà anche l’intrattenimento per gli accompagnatori.È inoltre intenzione dell’Associazione agevolare il più possibile i partecipanti mettendo a loro disposizione un servizio dipullman che, oltre dal consueto punto di partenza di Torino, preveda anche partenze da Aosta, Pinerolo e Bra (con even-tuali soste lungo il percorso).Poichè questa impostazione è certamente impegnativa, è necessaria una più tempestiva collaborazione degli interessati;sono pertanto gradite le segnalazioni anticipate (indicative ma non impegnative) della scelta della località (iniziale o ditransito) da cui intenderebbero usufruirne in modo da permetterci di quantificare gli utilizzatori e di programmare le ferma-te lungo i percorsi (all’uopo telefonare a Cane Enzo 3490805333).

  • 44444La sentinella del (nostro) Fondo

    Giorgio Viotto

    Aggiornamento sul tema rivalutazione delle pensioniper il biennio 2012-2013

    Nell’articolo da me predisposto per il numero di settembredella rivista, preparato in estate con le informazioni alloradisponibili ed in attesa delle corrette interpretazioni dellaLegge di conversione, ho fornito una indicazione non deltutto esatta, che vado a precisare con il presente articolo.

    Come noto la rivalutazione dei trattamenti di pensione, lacosì detta “perequazione” è una percentuale di incrementostabilita con Decreto legge e calcolata sulla base dei prezzial consumo dei beni inseriti in un paniere Istat.Il blocco, anche solo parziale, della perequazione è un otti-mo strumento su cui i Governi possono intervenire per ri-durre l’impatto del costo complessivo dei trattamenti pen-sionistici e quindi contenere la spesa pubblica.

    Negli anni diversi interventi sulla materia hanno limitato laperequazione a favore dei pensionati dovuta all’aumentodel costo della vita, causando quindi una diminuzione delpotere d’acquisto degli stessi, con un impatto che non è solotemporaneo limitato alla durata del provvedimento ma chesi trascina per tutta la vita del pensionato ed anche sullapensione del coniuge superstite.

    Ebbene la Legge n. 111/2011, tra gli altri interventi di con-tenimento della spesa pubblica, ha previsto una perequa-zione limitata per tutte le pensioni lorde superiori a 3 voltela pensione minima con una differenziazione in relazioneal livello di pensione lorda percepita che vado a sintetizza-re nel riquadro che segue.

    I dati riportati sono stimati ipotizzando per il prossimo bi-

    PEREQUAZIONE AUTOMATICA DA APPLICARE NEL BIENNIO 2012 - 2013Decorrenza 1° gennaio 2012

    Fasce di importo lordo Percentuali dell’indice da applicare Importo perequazionePensione mensileFino a g 1.405 100% 2,30% g 32,32(pari a 3 volte il minimo)Da g 1.406 a g 2.341 100% sull’importo della 1ª fascia 2,30% g 51,70 (32,32 + 19,38)(pari a 5 volte il minimo) 90% sull’importo ricadente nella 2ª fascia 2,07%Oltre g 2.341 70% sull’importo ricadente nella 1ª fascia 1,61% g 22,62(oltre 5 volte il minimo) 0% sull’importo eccedente la 1ª fascia 0%

    ennio che l’indice ISTAT rimanga lo stesso di quello ten-denziale attuale del 2,30% e che il livello di pensione mini-ma INPS sia pari a quello attuale pari ad g 468,35; nellarealtà i dati potranno essere un po’ differenti, ma lo scopo èquello di dare una indicazione di un ordine di grandezzastimata.

    Come si può vedere dalla tabella in calce, le pensioni ri-comprese nella seconda fascia vedono limitata la parte ec-cedente i 1.406 g ed avranno come massimo un incremen-to di g 51,70 mentre è la terza fascia quella più penalizza-ta ed in sostanza, escluse le poche posizioni pensionisti-che comprese nella fascia da g 2.341 ad g 2.374, per lequali una così detta clausola di salvaguardia riserva unincremento superiore a quanto indicato nel prospetto, l’in-cremento delle pensioni della terza fascia per il biennio2012 – 2013 sarà limitato ad g 22,62 (sempre ipotizzandol’indice Istat tendenziale ed il livello di pensione minimaInps sopra indicati).

    Come al solito questo tipo di provvedimenti prevede qual-che deroga ben illustrata da un articolo di Franco Panzolinisulla rivista “Esperienza” ove scrive:“Il meccanismo dei tagli è stato ideato solo per esigenze dicassa; ma non riguarda i pingui vitalizi dei nostri 2.200parlamentari, che vanno da un minimo di 2.300 g ad unmassimo di 7.000 g mensili netti, ...con decorrenza dalladata di uscita dal Parlamento e non dai 65 anni come icomuni mortali: per costoro un’alta autorità istituzionale(si omette il nome per carità di Patria) ha detto che non sipossono toccare perchè sono diritti acquisiti; per i pensio-nati invece, che hanno lavorato una vita, i diritti non sonomai acquisiti!”

  • 55555Le dimensioni della torta

    Giusto Seminara

    Alcuni giorni fa è apparso su uno dei quotidiani più diffusiin Italia un articolo, credo di un giornalista, che ritiene sianecessario intervenire sui trattamenti di quiescenza pre-gressi, e non solo sui futuri, per sanare l’evidente e onero-so gravame che gli stessi determinano sul bilancio pubbli-co. Chi ha scritto l’articolo sostiene, in breve, che non esi-ste l’intangibilità dei diritti acquisiti ma che “ogni patto so-ciale” deve essere commisurato alle dimensioni della tortadi cui si dispone ed all’andamento dell’economia e dellademografia.È proprio sulle dimensioni della “torta” che si è fermata lamia attenzione, quella che con i nostri contributi avevamoformato e che avrebbe dovuto lievitare, con i giusti investi-menti, assicurando in tal modo il trattamento dovuto. Lacontribuzione versata da dipendenti e non, il cui importoera stato ed è calcolato in funzione della riserva matematicanecessaria a formare la “torta”, in effetti è stata utilizzataper sopperire ad altre necessità “sociali”, gratuite, pochevolte giuste e spesso politiche.

    Insomma non sono bastate le entrate provenienti dalle varieimposizioni a coprire gli oneri che gravano sul bilancio pub-blico e si è fatto ricorso alla “torta”!Vero è che la durata della vita è fortunatamente cresciuta eritengo che proprio in conseguenza di ciò il legislatore sisia preoccupato di modificare i termini per la concessionedel trattamento previdenziale, prolungando il periodo di at-tività lavorativa, modificando la metodologia del calcolodel trattamento previdenziale e ciò gradualmente.Non ritengo che attuando una ulteriore “espropriazione” siriesca a sanare il bilancio pubblico, ma modificando le fon-ti da cui attingere risorse destinate alla cassa integrazioneed assistenza, dovuta ma solo là dove necessaria, combat-tendo l’evasione, e se necessario chiedendo un contributo atutti i cittadini proporzionalmente ai redditi di ciascuno, nelrispetto delle norme costituzionali.Il ricorso ad una modifica dei cosiddetti “diritti acquisiti”(in altri termini espropriazione!) determinerebbe reazionicertamente incontrollabili.

    Perché associarsi?Giordana Sasso e Gianpiero Gola

    Come si può leggere sfogliando le pagine di questo numero della rivista molti sono gli argomenti di interesse generale chel’Associazione segue e cerca di rendere comprensibili a tutti, pur nella complessità ad esempio della materia previdenziale, cheè materia sì di specialisti ma sicuramente di interesse di ognuno.Diventa sempre più importante capire cosa può cambiare per chi in pensione c’è già e soprattutto per chi ci dovrà , prima opoi, andare.Tutti i colleghi ex Banca CRT che erano in servizio già nel 1990 risultano iscritti al Fondo Pensioni integrativo Banca CRTche, come dice la parola, integra la pensione principale che è quella dell’INPS, per un importo non trascurabile che puòrappresentare circa il 15% della pensione; è quindi importante essere aggiornati su cosa succede al Fondo Pensione.I soci possono trovare ogni giorno lavorativo della settimana qualche collega del direttivo dell’Associazione nei locali dellasegreteria di Via Nizza (nel corridoio che porta al CRAL) disponibili a fornire consulenza o farsi carico di approfondire construtture della Banca e del Fondo Pensione problematiche dei singoli soci.La rivista “Nuovi incontri” viene solo a fine anno inviata a tutti gli iscritti al Fondo Pensione (circa 6.000) ma viene pubblicataed inviata ai soli associati alla Associazione con cadenza trimestrale: molti quindi perdono notizie utili od interessanti.Noi che vi scriviamo, e che siamo i rappresentanti nella Associazione dei colleghi ancora in servizio, riteniamo che proprioquesti colleghi dovrebbero avere a cuore le sorti del nostro Fondo Pensioni, per cui invitiamo i non associati a valutarel’utilità di associarsi ed a tutti confermiamo la nostra disponibilità per portare all’attenzione della Associazione eventualiproblematiche o fornire informazioni di cui necessitino.I motivi non mancano sia per i pensionati che per i colleghi in servizio non iscritti per decidere di associarsi; ci potete trovareai seguenti numeri telefonici: Sasso Giordana 348.5865635 e Gola Gianpiero 348.0117102.Per quanto riguarda l’iscrizione come soci vi segnaliamo la presenza del modello di adesione sul sito dell’Associazioneall’indirizzo: www.aspenscrt.it alla voce modulistica, oppure richiederlo alla segreteria dell’Associazione al n. telefonico011.6624668 o direttamente agli scriventi, trasmettendolo poi compilato alla segreteria della Associazione stessa; vi ricor-diamo che per i soci in servizio il costo annuo è veramente piccola cosa, essendo ancora contenuto in g 20.

  • 66666Nuovo regime di decorrenza delle pensioni:

    quali effetti economici comportaGiorgio Viotto

    Come si ricorderà, in questi ultimi 2 anni ripetuti inter-venti del Governo hanno spostato in avanti la data di ac-cesso alla pensione.Nel 2010, con la creazione delle così dette “finestre mobili”che si applicano a chi matura i requisiti dal 1 gennaio 2011 inpoi, i lavoratori dipendenti conseguono il diritto alla decor-renza del trattamento pensionistico, di anzianità o di vecchia-ia, trascorsi 12 mesi dalla data di maturazione dei requisitianagrafici e contributivi; la Legge 111/2011 ha provveduto aspostare ulteriormente in avanti la finestra di uscita per i lavo-ratori che raggiungeranno i 40 anni di contributi dal 1 gennaio2012 in poi, aggiungendo un mese per ognuno degli anni com-presi tra il 2012 e il 2014, quindi sino a 3 mesi; da settembre siè anche aggiunto l’incremento per le sole donne al fine di equi-parare dal 2025 agli uomini l’uscita dal lavoro a 65 anni.

    Ma tutto questo che effetto economico ha sui colleghi/e eso-dati che andranno in pensione in una data successiva a quandoprevisto al momento della scelta di adesione all’esodo?

    La legge 122 del 30 luglio 2010 aveva previsto che la prece-dente normativa, che riservava una salvaguardia economicaai lavoratori in mobilità, venisse applicata ai primi 10.000lavoratori, di qualunque settore – dell’industria, artigianato odei servizi – che maturavano i requisiti di accesso alla pensio-ne a decorrere dal 1 gennaio 2011.

    Alla fine di ottobre l’INPS ha emanato una circolare alle pro-

    prie sedi al fine di chiarire le modalità di applicazione dellasalvaguardia del nuovo regime delle decorrenze del diritto allapensione, spiegando chi sono i 10.000 fortunati, individuan-doli in quelli che hanno cessato il lavoro alla data del 30ottobre 2008; per gli altri si auspica un provvedimento delGoverno che preveda la copertura economica per soddisfarele altre posizioni che si trovano nella stessa situazione (qual-che decina di migliaia). Il provvedimento del 2010 con lo slittamento dei 12 mesi inUnicredit dovrebbe essere stato in buona parte neutralizzato,facendo uscire per esodo i colleghi alcuni mesi dopo rispettoalla data a suo tempo prevista, ma per l’ultimo provvedimentodi settembre 2011 nulla risulta ancora deciso. Quindi tutti gliesodati Unicredit cessati dal lavoro dal 1° novembre 2008 eche devono ancora maturare il requisito alla pensione non han-no per ora certezza che i mesi di slittamento siano remunerati.Nel frattempo la Banca non ha assunto nessun provvedimen-to, per cui allo stato attuale, raggiunta la data di previsto pen-sionamento determinato al momento della adesione all’esodo,si apre un periodo di durata variabile per ogni esodato ovenon è per ora prevista l’erogazione di assegno nè da partedell’INPS nè da parte della Banca.

    Questa è la situazione al momento in cui scrivo e resta quindila speranza che possa arrivare successivamente o un provve-dimento legislativo o un intervento da parte Unicredit, senzadimenticare però che la situazione economico-finanziaria ge-nerale non è favorevole.

    Infine, ma importante, non occorre più transitare dalle hostess dell’ingresso per farsi rilasciare il“badge” da inserire nei tornelli.

    Dove siamoPer raggiungere i locali dell’Associazione si entra da Via Nizza 150, tramite il passaggio pedo-nale, si resta all’aperto e, andando sempre dritto, si attraversano i due cortili, fino a raggiungereil basso fabbricato situato sulla sinistra in fondo al secondo cortile. Poi si sale una scala metallicache porta al primo piano (c’è anche un ascensore). Di fronte la Biblioteca. Si prosegue per unbreve corridoio ed una svolta a sinistra e si è arrivati: sulla prima porta rossa sulla destra c’è lanostra insegna

    ExCRT&Co.

  • 77777Situazione delle cause

    a cura dello Studio Legale Iacoviello e Santilli

    Causa sul ricalcolo della pensione in base all’indennita’di vacanza contrattualeAltri Colleghi hanno vinto le cause per il ricalcolo della pen-sione in base all’indennità di vacanza contrattuale percepitada coloro che sono stati collocati in pensione dal 1° gennaio al31 dicembre 1993 (come impiegati) oppure dal 1° gennaio 1993al 30 giugno 1995 come Dirigenti o Funzionari.Tutte le cause sono state vinte dai pensionati sia in primo gra-do che in appello, ed i Colleghi interessati hanno percepito sial’aumento mensile che gli arretrati con interessi e rivalutazio-ne.Il Fondo Pensioni CRT ha proposto ricorso per Cassazione,ma questo per legge non sospende l’efficienza della sentenza,e quindi ha dovuto pagare.Non è stata ancora fissata (e ci vorranno circa tre anni) l’udienzain Cassazione sui ricorsi del Fondo.Vi sono ancora Colleghi che non hanno avviato alcuna inizia-tiva per ottenere questo loro diritto.Ricordiamo a costoro che possono a loro scelta:a. avviare la causa, ricordando che l’Associazione Pensionatiha in proposito stipulato una convenzione con Studio LegaleIacoviello, che la assiste dal 1994;b. aspettare l’esito della Cassazione confidando che in casodi vittoria poi il Fondo si decida a pagare spontaneamente,anche se non vi sono impegni formali in questo senso. Nelfrattempo occorre fare attenzione ad interrompere la prescri-zione ogni 5 anni, poiché altrimenti si perde il diritto agli ar-retrati.

    L’Associazione Pensionati è a disposizione degli iscritti perassisterli, quale che sia loro libera scelta fra le due ipotesisuddette.

    TFR - RicalcoloAllo stesso modo stanno andando molto bene le cause sul ri-calcolo del TFR, e parte degli Iscritti hanno già incassato lerelative somme.Per coloro che avevano conservato le buste paga, le cause nonhanno presentato problemi, salvo l’ipotesi che il lavoratoreavesse firmato con la Banca un accordo “tombale” in cambiodi un incentivo.Naturalmente le dichiarazioni firmate dai lavoratori andrannoesaminate caso per caso, essendo diverse una dall’altra.Su richiesta dell’ Associazione pensionati CRT lo Studio Iaco-viello è disponibile ad esaminare le singole dichiarazioni gra-tuitamente per gli Iscritti e ad esprimere un parere individualein proposito.Restano da definire le cause per coloro che erano privi di bu-

    ste paga.In proposito lo Studio Iacoviello ha già avviato le opportuneiniziative legali per ottenere la consegna delle buste paga dal-la Banca, che è tenuta a farlo per legge essendo dati personalidel lavoratore ai sensi della legge sulla privacy, e provvederàad informarVi dei relativi sviluppi.La Banca per alcune di queste cause ha già perso anche inCassazione; malgrado ciò per i restanti casi in itinere proces-suale si ostina a non pagare.Quindi chi vorrà recuperare quanto dovuto dovrà necessaria-mente rivolgersi alla legge, oppure rinunciare al dovuto.

    in commissione tributaria per la tassazione della capita-lizzazioneDopo l’esito favorevole della causa pilota in primo grado, siattende l’appello che confidiamo sia favorevole. Non dovreb-be mancare molto per la discussione.

    Causa solidarietàÈ in preparazione l’appello sulla causa promossa da numerosiIscritti per condannare la Banca Unicredit a garantire i debitidel Fondo Pensioni CRT, che al momento è stata sfavorevole.Vi daremo notizia della data dell’udienza di discussione.

  • 88888Varie fiscali, previdenziali e finanziarie

    Mario AlessandriaTassazione rendite finanziarie

    La Legge 148/11 della scorsa estate prevede per le renditefinanziarie l’accorpamento nell’unica aliquota di tassazione del20% delle aliquote precedentemente stabilite al 12,5% e al 27%.La decorrenza viene fatta coincidere con il 1 gennaio 2012 eapposite disposizioni transitorie assicurano una neutralità diimposizione per i “redditi maturati” sino al 31 dicembre 2011.Si fa riferimento, ad esempio, a “rendimenti relativi al periodosuccessivo al 31/12/2011”, oppure a “risultati positivi digestione maturati a partire dal 01/01/2012”, od a “proventidivenuti esigibili a partire dal 01/01/2012”, ... ecc; si tratta diregole specifiche per ogni fattispecie di strumenti finanziari.La normativa esclude alcune categorie di titoli e non intacca iredditi delle forme di previdenza complementare di cui al D.Lgs. n. 252/05 (fondi pensione/pip) per i quali l’imposizionerimane all’11%.Indichiamo alcuni strumenti finanziari/prodotti sui quali siapplicano gli effetti della nuova tassazione, sempre conriferimento a percettore persona fisica:

    Tassazione TassazioneFino 31.12.11 Dal 01.01.12

    Conti CorrentiCertificati di deposito 27% 20%Buoni di risparmioPronti contro termine 12,5% 20%(a secondadell’aliquota 27%applicata altitolo sottostante)Polizze Finanziarie 12,5% 20%Gestioni patrimoniali 12,5% 20%Fondi comuni e Sicav 12,5% 20%italiani ed esteriTitoli obbligazionari 12,5% 20%e titoli atipici 27%(a seconda dellecaratteristiche,fra cui la “durata”)Dividendi 12,5% 20%da partecipazioninon qualificatePlusvalenze 12,5% 20%

    La nuova aliquota del 20% si applica sui realizzi di plusvalenzeeffettuati a partire dal 01/01/2012 e, per evitare che l’aumentodell’aliquota colpisca anche le plusvalenze latenti al 31/12/2011, si potrà procedere alla rivalutazione del proprioportafoglio ai valori del 31/12/2011 (c.d. “affrancamento”) a

    condizione che la medesima scelta venga effettuata anche pereventuali fondi comuni mobiliari e SICAV.L’opzione potrà essere esercitata entro il 31 marzo 2012.Va da sé che eventuali minusvalenze potranno essere portatein deduzione dalle plus e dagli altri redditi realizzatisuccessivamente per una quota pari al 62,5% del loroammontare.Gli effetti della citata Legge n. 138 non si applicano in alcunicasi molto significativi:

    Tassazione TassazioneFino 31.12.11 Dal 01.01.12

    Titoli di Stato 12,5% 12,5%italiani ed equiparatiTitoli emessi da Stati 12,5% 12,5%inclusi nella white listTitoli emessi da Enti 12,5% 12,5%territoriali italianiTitoli di risparmio 5% 5%per l’economiameridionale

    Nel contempo, è stata rimodulata l’imposta di bollo sul depositotitoli tenendo conto degli strumenti finanziari immessi in basea contratti di custodia e amministrazione.L’importo viene calcolato per scaglioni in base al valorenominale o, in assenza dello stesso, con riferimento al valoredi rimborso o, in ultima istanza, al costo di acquisto.Gli importi previsti restano invariati, rispetto ai valori pre-manovra, se il valore complessivo dei depositi è inferiore adeuro 50.000 (euro 35,29). Si ricorda che se il valorecomplessivo dei depositi è inferiore ad euro 1.000 è dovutal’imposta di euro 1,81 mentre per ammontare inferiore ad euro77,46 si è in regime di esenzione del bollo. Occorre fareriferimento alla data di chiusura del periodo rendicontato.Nel caso invece di importi nominali o di rimborso da 50.000sino a < 150.000 euro l’imposta passa a 70,00 euro per gli anni2011/2012 e a 230,00 euro per l’anno 2013 e successivi. Perimporti da 150.000 e sino a < 500.000 euro l’imposta passa a240,00 euro per gli anni 2011/2012 e a 780,00 euro per l’anno2013 e successivi.Nel caso di importi superiori a 500.000 euro l’imposta sale a680,00 euro per gli anni 2011/2012 e a 1.100,00 euro per l’anno2013 e successivi.Nel caso di titolarità di più depositi presso il medesimointermediario, l’imposta è dovuta in relazione a ciascundeposito cumulando però i depositi che fanno riferimento allamedesima intestazione (ogni deposito sconta il bollo in baseal saldo che presenta e su quello di maggiore consistenza vieneapplicata l’imposta in base al valore complessivo).

  • 99999La parola al commercialista

    Ancora novità per le detrazioni d’imposta sulle spesedi manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo

    ovvero una ristrutturazione edilizia

    Può rimanere al venditore la detrazione residua del 36%Lo prevede la modifica introdotta dal Ddl. di conversione delDL 138/2011 approvato in Senato, in caso di vendita dell’unitàimmobiliare.Il testo Ddl. di conversione del DL n. 138/2011 approvato dalSenato contiene anche una misura sulla disciplina concernentegli interventi di recupero del patrimonio edilizio, che danno di-ritto all’ormai nota detrazione IRPEF del 36%. Si tratta, inve-ro, di una novità inserita in uno degli emendamenti approvati inCommissione Bilancio e poi riconfermata con il maxiemenda-mento su cui il Governo ha posto ed ottenuto la fiducia in Aula.La novella legislativa è recata dai nuovi commi 12-bis e 12-ter,che, in caso di approvazione definitiva dell’attuale ddl di con-versione, seguiranno il comma 12 dell’art. 2 del DL n. 138/2011.La prima disposizione interviene sull’art. 1, comma 7 della L.449/1997, in base al quale, in caso di vendita dell’unità immo-biliare su cui sono stati realizzati gli interventi agevolati, ladetrazione del 36% non utilizzata in tutto o in parte dal vendi-tore spetta per i rimanenti periodi di imposta all’acquirentepersona fisica dell’unità immobiliare. Ciò significa che, in casodi cessione dell’immobile su cui è stata effettuata una manuten-zione straordinaria o un restauro o un risanamento conservativoovvero una ristrutturazione edilizia – tutti interventi agevolati –il diritto alla detrazione del 36% sulle spese sostenute dal vendi-tore si trasferisce al nuovo acquirente. Quest’ultimo può prose-guire nella detrazione di tali spese, sino alla conclusione del pe-riodo di rateazione, che attualmente è stabilito in dieci rate an-nuali ovvero, su opzione, in cinque quote annue per gli over 75o tre rate annuali per gli over 80.Con la modifica normativa approvata dal Senato viene cambiatoil testo di tale art. 1 in modo tale che, nel caso di vendita del-l’unità immobiliare, la detrazione del 36% per i rimanenti pe-riodi d’imposta possa o essere trasferita al nuovo acquirenteo rimanere in capo al venditore, circostanza quest’ultima nonconsentita in precedenza.Il comma 12-ter previsto dal testo licenziato dal Senato introduce,invece, una modifica all’art. 2, comma 5 della Finanziaria 2003(L. n. 289/2002). Tale articolo, allo stato attuale, prevede che, incaso di trasferimento per atto tra vivi dell’unità immobiliare og-getto degli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cuiall’art. 1 della L. n. 449/1997, spettano all’acquirente persona fi-sica dell’unità immobiliare esclusivamente le detrazioni non uti-lizzate in tutto o in parte dal venditore.La novella normativa recata dal comma 12-ter, coerentemente

    con quanto stabilito dal comma precedente, prevede una sostitu-zione del testo poc’anzi riportato, in modo tale che sia previsto,al predetto articolo 2, comma 5, che la detrazione del 36% pos-sa essere utilizzata dal venditore oppure trasferita all’acqui-rente persona fisica per la parte residuante.Le modifiche normative sopra illustrate, di fatto, non alterano inalcun modo il gettito, atteso che la detrazione del 36% rimanesempre la stessa e nella medesima misura, ma aggiungono unnuovo elemento di valutazione nelle compravendite immobi-liari. Così, il venditore potrebbe pattuire con l’acquirente diriservare a sé il diritto di proseguire la detrazione già iniziata,in cambio di una riduzione del prezzo di vendita dell’immobile.La misura, quindi, potrebbe anche finire per stimolare, in qual-che modo, le transazioni immobiliari.Al di là di tale aspetto, ciò che è forse più importante, in attesa dichiarimenti dell’Agenzia delle Entrate e sempreché la misuravenga definitivamente approvata nell’iter di conversione deldecreto, è che le parti contraenti formalizzino, magari nel com-promesso o nel rogito notarile, l’eventuale accordo con cui siè scelto di attribuire il diritto alla prosecuzione della detrazionedel 36% al venditore piuttosto che all’acquirente, al fine di evi-tare possibili recuperi da parte del Fisco, in sede di controlloformale ex articolo 36-ter del DPR 600/1973, ed eventuali con-tenziosi con l’altra parte contraente.

    Ancora novità per quanto riguarda la procedura per po-ter accedere alla agevolazione fiscale, finalmente unasemplificazione ma con attenzione alla documentazioneda tenere.In relazione alla detrazione IRPEF del 36% per gli interventi direcupero del patrimonio edilizio, l’art. 7, comma 2 delDL n. 70/2011 (c.d. “Decreto Sviluppo”) pubblicato nella G.U.n. 11, sopprime:- l’obbligo di inviare la comunicazione di inizio lavori al Cen-tro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara;- l’obbligo di indicare distintamente, nelle fatture relative ai la-vori agevolati, il costo della manodopera.In merito all’abolizione della comunicazione preventiva al Cen-tro Operativo di Pescara, la lett. q) del citato art. 7, comma 2,modificando l’art. 1, comma 1, lett. a) del DM 18 febbraio 1998n. 41, dispone che, ai fini dell’agevolazione in questione, è ob-bligatorio indicare nella dichiarazione dei redditi alcuni datiprima contenuti nella comunicazione di inizio lavori ed in parti-colare:- i dati catastali identificativi dell’immobile oggetto di intervento;- nel caso in cui i lavori siano effettuati dal detentore (es. con-duttore), anziché dal possessore, gli estremi di registrazione

    In collaborazione con lo Studio Commercialistico Dal Zotto([email protected]).

  • 1010101010dell’atto che costituisce il titolo per la detenzione (es. contrat-to di locazione);- gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione (lalocuzione utilizzata dal decreto appare generica e non viene spe-cificato quali siano gli ulteriori dati che devono essere indicatinella dichiarazione).Alcuni dati vanno ora indicati nella dichiarazione dei redditiDovranno essere conservati ed esibiti, su richiesta degli uffici,i documenti che saranno indicati in un apposito provvedimentodell’Agenzia delle Entrate. Tale provvedimento dovrebbe chia-rire se i documenti che costituivano allegati obbligatori alla co-municazione di inizio lavori (soppressa) rientrino comunque traquelli da conservare ed esibire su richiesta degli uffici a cura delcontribuente, unitamente alle fatture o ricevute fiscali compro-vanti le spese sostenute per gli interventi agevolati ed alla rice-vuta dei bonifici di pagamento, per cui l’obbligo di conservazio-ne è stabilito, ora come allora, dall’art. 1, comma 1, lett. b) delDM 18 febbraio 1998 n. 41.In relazione alla soppressione dell’obbligo di indicare in fattura

    il costo della manodopera, si osserva che tale obbligo è statointrodotto a decorrere dalle spese sostenute dal 4 luglio 2006 (siveda l’art. 35, commi 19 e 20 del DL 4 luglio 2006 n. 223, conver-tito nella L. 4 agosto 2006 n. 248) ed è stato in seguito confermatodall’art. 1, comma 388 della L. n. 296/2006 (Finanziaria 2007), inrelazione alla proroga dell’agevolazione per l’anno 2007, dall’art. 1comma 19 della L. n. 244/2007 (Finanziaria 2008), in relazione allaproroga dell’agevolazione per gli anni 2008-2010 (e 2011) e dal-l’art. 2, comma 10, lett. a) e b) della L. n. 191/2009 (Finanziaria2010), in relazione alla proroga dell’agevolazione per l ’ a n n o2012. Poiché il DL n. 70/2011 abroga l’art. 1, comma 19 della L. n.244/2007, sembrerebbe che per le spese sostenute in relazione afatture emesse tra il 4 luglio 2006 ed il 31 dicembre 2007 permangal’obbligo di indicare il costo della manodopera in fattura.Si ricorda che l’indicazione del costo della manodopera costitu-iva una condizione indefettibile (a pena di decadenza) per il di-ritto alla detrazione.Quindi semplificazione sì, ma conserviamo tutta la documenta-zione con attenzione.

    Qualcuno di noi avrà certamente ricevuto una cartella esat-toriale: cosa cambia?Dagli atti emessi dal 1° ottobre 2011 parte il nuovo sistema, eoccorrerà versare le somme entro il termine per il ricorso.Si avvicina il momento di decorrenza dei nuovi accertamenti“esecutivi”: infatti, in base all’art. 29 del DL 78/2010, così comemodificato dal DL 98/2011, per gli avvisi di accertamento emes-si dal 1° ottobre 2011 e relativi ai periodi d’imposta in corso al31 dicembre 2007 scatta il nuovo sistema.Come novità preminente, dunque, il contribuente dovrà versarele somme entro il termine per il ricorso. Presumibilmente, oc-correrà utilizzare il modello F24, con i codici tributo che l’Agen-zia delle Entrate provvederà ad istituire.Vale la pena di rammentare che lo spartiacque è costituito dal-l’emissione del provvedimento, quindi dalla data in cui il fun-zionario competente ha sottoscritto l’atto, essendo, di conse-guenza, priva di rilievo la data di notifica.Inoltre, è importante ricordare che la cartella di pagamento nonscomparirà del tutto, anzi, rimarrà in vigore per una gran partedelle procedure impositive.Schematizzando:- negli avvisi di accertamento imposte sui redditi, IVA, IRAP,scatterà il nuovo sistema;- negli avvisi di accertamento sulle imposte d’atto (registro,successioni, donazioni, ipocatastali), rimane in vigore il “vec-chio” sistema, almeno per ora, quindi alla notifica dell’atto se-guiranno il ruolo e la cartella esattoriale;- nelle liquidazioni e nei controlli formali delle dichiarazioni,nulla muta, quindi ci potrà essere la diretta notifica della cartelladi pagamento.Ora può essere utile riepilogare, per sommi capi, le caratteristi-che salienti del nuovo assetto esattivo.

    Accertamenti «esecutivi» quasi pronti per il debutto

    In primo luogo, le somme contestate nell’atto dovranno essereversate entro il termine per il ricorso, di norma entro sessantagiorni dalla notifica del provvedimento, termine che può diveni-re “mobile” a causa delle diverse ipotesi di sospensione previstedalla legge, prime fra tutte la sospensione di 90 giorni da do-manda di adesione e la sospensione feriale dei termini. L’inten-sità degli importi da versare è legata al fatto che il contribuenteabbia o meno presentato ricorso, non a caso:- se il ricorso non viene fatto, il contribuente deve versare tuttele somme contestate;- se il ricorso viene notificato, occorre versare un terzo dellesomme vantate a titolo di imposta e nulla per le sanzioni, cheverranno richieste nella misura dei due terzi dopo la sentenzadella Provinciale.Esecuzione sospesa per 270 giorni.Sul versante più propriamente esattivo, decorsi trenta giornidal termine ultimo per il pagamento (di norma, novanta giornidalla notifica dell’accertamento), gli importi verranno dati incarico a Equitalia, che, se del caso, procederà con la riscossionecoattiva. E qui emerge la principale anomalia del sistema: solo aquesto punto il contribuente potrà chiedere di versare le sommein forma dilazionata.Per espressa previsione dell’art. 29 del DL 78/2010, la sola espro-priazione è sospesa, automaticamente, per un periodo di 180 gior-ni dal momento di affidamento del credito, quindi per un perio-do che, di norma, coincide con 270 giorni dalla data di notificadell’accertamento.La sospensione riguarda la sola espropriazione, pertanto Equita-lia ha il via libera, in costanza dei presupposti di legge, per bloc-care i veicoli del contribuente e per disporre le ipoteche. La sud-detta sospensione si verifica in via automatica ed è insensibilealla presentazione del ricorso.

  • 1111111111

    Giusto Seminara

    La conciliazione facoltativa... è obbligatoria

    Con decorrenza dal 20 marzo 2011 è entrata in vigore lanormativa, contenuta nel decreto legislativo 4 marzo 2010n. 28, che obbliga i cittadini, le Società, gli Enti, ecc., in-somma tutti, a ricorrere al “mediatore” per un tentativodi conciliazione delle liti. Tale obbligo, tuttavia, sino al 19marzo 2012 sarà relativo alle liti concernenti i diritti reali(proprietà, usufrutto, ipoteche, …), successioni e divisioni,patti di famiglia, locazioni, comodati, affitto di aziende, ri-sarcimento dei danni derivanti da responsabilità medica eda diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pub-blicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. Dal 20marzo 2012 sarà anche obbligatorio rivolgersi al “mediato-re” per il tentativo di conciliazione relativo alle controver-sie in materia di condominio e di risarcimento dei danniderivanti dalla circolazione di veicoli e natanti.Restano esclusi dall’obbligo del ricorso al tentativo di con-ciliazione i procedimenti che riguardano le ingiunzioni (dipagamento e di consegna) e le relative eventuali opposizio-ni, le convalide di licenza o di sfratto, i procedimenti pos-sessori, le opposizioni e gli incidenti di cognizione relativiall’esecuzione forzata, i procedimenti in camera di consi-glio e le azioni civili esercitate nei procedimenti penali.Il motivo che ha spinto il Governo ad assumere il provvedi-mento in esame, auspicato e suggerito dalla direttiva comu-nitaria 2008/52/CE, è fondamentalmente la consapevolez-za dei danni determinati alla economia privata e alle azien-de dai ritardi della amministrazione della giustizia, da cui lanecessità di ricorrere ad una risoluzione extragiudiziale inmateria civile e commerciale più rapida e risolutiva. Bastipensare che per ultimare una procedura di recupero creditiin Italia sono necessari in media 1210 giorni (da uno studiodella Banca Mondiale si evince che in tema l’Italia è primain classifica, seguita dalla Spagna con 515 giorni, dalla Cinacon 406 giorni ecc. sino agli USA con 300 giorni!). Inoltre,in Italia risultano pendenti 11 milioni di processi di cui oltrela metà riguardano cause civili e che, anche solo in primogardo, per risolvere un giudizio in media sono necessari treanni; un po’ meno per le cause di previdenza, molto di piùper i procedimenti esecutivi immobiliari (circa 5 anni!).Altro motivo determinante il ricorso alla “mediazione” è ilcosto elevatissimo dell’amministrazione della giustizia chein Italia, dalle indagini esperite dalla Banca Mondiale a mez-zo delle proprie speciali Commissioni, ammonta a ben 4miliardi e 88 milioni di euro, con la conseguenza che anchein questo siamo primi nella classifica rispetto a Francia (3miliardi e 350 milioni), Spagna (2 miliardi e 983 milioni),

    Olanda (1 miliardo e 13 milioni).Il mancato ricorso all’organismo di mediazione deter-mina la improcedibilità della domanda giudiziale.In altri termini, il fatto che parte attrice non abbia fatto ri-corso al tentativo di conciliazione, rilevato dal magistratoadito d’ufficio o a seguito di eccezione della parte convenu-ta, fa sospendere il giudizio ed in conseguenza il giudiceinvita le parti a proporre l’istanza di mediazione entro 15giorni e rinvia il proseguo del giudizio, in mancanza di con-ciliazione, sino alla scadenza del termine previsto per la dettaprocedura. Qualora la domanda giudiziale sia stata propo-sta in pendenza del tentativo di conciliazione, il magistrato,sospeso il giudizio, rinvia ad una udienza in data successivaallo scadere dei quattro mesi previsti.A nessuno sfugge l’importanza data dal legislatore al nuo-vo istituto, il che è confermato dalla disposizione contenutaal punto 2 dell’art. 5, là dove è prevista la facoltà anche delgiudice d’appello di invitare le parti a ricorrere alla media-zione quando ritiene che possano esserci i presupposti, te-nuto conto del comportamento delle parti, della natura dellacausa, ecc.

    Prima di procedere alla analisi del nuovo istituto, è benesottolineare come lo stesso provvedimento in esame con-fermi valido il ricorso facoltativo alla mediazione per laconciliazione delle controversie civili e commerciali e delleprocedure di reclamo previste dalle carte dei servizi: la dif-ferenza sostanziale tra la mediazione obbligatoria e la fa-coltativa sta oltre che nella procedura, disciplinata dalla cartadei servizi, nel fatto che a mediare, nella obbligatoria, saràun organismo terzo ed imparziale.

    Iter formativo del D.L.La Legge 18 giugno 2009, n.69, in tema di “sviluppo eco-nomico, semplificazione, competitività nonché in materiadi processo civile” all’art.60 delega al Governo di emana-re le norme in “materia di mediazione e conciliazione del-le controversie civili e commerciali”. Nel detto provvedi-mento sono dettati i principi cui devono uniformarsi le di-sposizioni delegate, non ultimi quelli dettati dalla norma-tiva comunitaria; e a tali disposizioni puntualmente si at-tiene il Governo (vista la direttiva 2008/52/CE, vista lapreliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri del28.10.2009, acquisiti i pareri delle competenti Commis-sioni della Camera e del Senato, vista la deliberazione delConsiglio dei Ministri in data 19.2.2010 e sulla propostadel Ministro della Giustizia) nell’emanare il decreto legi-slativo 28/2010.

  • 1212121212La conciliazione obbligatoriaLimitiamo l’informativa alla procedura indicata dal D.L. inesame.\Il legale al quale si è rivolto chi ha interesse alla tutela diun diritto disponibile, all’atto del conferimento dell’incari-co deve informare il cliente dell’obbligo del ricorso allaconciliazione (procedura, durata, agevolazioni fiscali,ecc.), facendo sottoscrivere una dichiarazione dalla qualerisulti l’avvenuta completa informativa: tale documentodovrà essere prodotto unitamente all’atto introduttivo delgiudizio.La domanda di mediazione deve essere presentata me-diante deposito presso un organismo di mediazione, la cuiscelta è devoluta, concordemente o singolarmente, alle par-ti interessate, senza attribuzione di competenza per territo-rio, bensì a giudizio delle stesse parti o del singolo. L’istan-za di mediazione, ovviamente, deve indicare, oltre che l’or-ganismo, le parti e l’oggetto della pretesa. Se esistono piùistanze di mediazione relative allo stesso oggetto o contro-versia, la mediazione si svolge davanti all’organismo che èstato per primo interessato della questione ed a tal fine si fariferimento alla data di ricezione dell’istanza.La durata del procedimento di mediazione non può esse-re superiore a quattro mesi, che decorrono dalla data di pre-sentazione dell’istanza.La nomina del mediatore ad opera del capo dell’organi-smo cui è stata rivolta l’istanza ha luogo entro 15 giorni dalsuo deposito unitamente alla fissazione della data del primoincontro tra le parti.Del deposito dell’istanza e del provvedimento del capo del-l’organismo viene data notizia all’altra parte “con qualsiasimezzo idoneo ad assicurarne la recezione, anche a cura del-la parte istante”.Il procedimento è informale e si svolge presso la sede in-dicata dal regolamento di procedura dell’organismo.Compito del mediatore, ovviamente, è quello di adoperar-si “affinchè le parti raggiungano un accordo amichevole”per la definizione della controversia. Il mediatore può av-valersi di esperti iscritti negli albi dei consulenti dei tribu-nali: essi vengono retribuiti secondo quanto stabilito nei re-golamenti di procedura dell’organismo.La mancata comparizione della parte convocata, senza ungiustificato motivo, può essere valutata quale argomento diprova nel successivo giudizio.Conciliazione – Se si raggiunge un accordo, al processo verbale si allegail testo dell’accordo stesso. Se non si raggiunge l’accor-do il mediatore può formulare una proposta di concilia-zione, atto che può in qualsiasi momento della procedu-ra essere richiesta dalle parti. Entro sette giorni dalla

    comunicazione della proposta le parti devono far perve-nire la propria accettazione; il mancato riscontro costi-tuisce rifiuto.L’accordo, per avere efficacia di titolo esecutivo deve esse-re omologato con decreto dal Presidente del Tribunale nelcui circondario ha sede l’organismo chiamato a mediare.Le conseguenze della mancata definizione della contro-versia mediante accordo od accettazione della propostadi conciliazione avanzata dal mediatore sono varie, forseanche non in ordine di importanza: le lungaggini procedu-rali del giudizio ordinario, le spese legali e di procedura,nessuna agevolazione fiscale, maggiori spese per la manca-ta accettazione della proposta di conciliazione, il fatto chela mancata comparizione nella procedura di mediazione puòcostituire prova a sfavore di chi non è comparso.

    Costi e agevolazioni fiscali.La procedura di mediazione non è oggetto di gravami fisca-li di qualsiasi natura (bolli, tasse, diritti). Il verbale di ac-cordo, se il valore non supera i 50.000 euro, è esente datassa di registro. Le spese della procedura sono deducibiliai fini IRPEF.Spetta all’organismo pubblico ed a quello privato, se la ma-teria da trattare è una di quelle per le quali è previsto l’ob-bligo del ricorso alla procedura di conciliazione, una inden-nità fisata con decreto ministeriale: allo stato è previsto unminimo di 65 euro per ciascuna parte se la causa non superail valore di 1000 euro, sino a 92oo euro se il valore dellacausa supera i 5 milioni di euro.Per il ricorso alla mediazione facoltativa valgono le tariffeche i privati prevedono nel lororegolamento.Comunque, se l’affare trattato è importante e complesso odin caso di successo della mediazione l’indennità può essereaumentata sino ad un quinto ed in caso di mancata compari-zione delle parti può essere ridotta di un terzo.In caso di successo della mediazione alle parti spetta uncredito di imposta nella misura che anno per anno vienedeterminata dal Ministero della Giustizia in base alle risor-se economiche destinate all’amministrazione della giusti-zia stessa ed all’importanza dell’affare trattato: in ogni caso,detto credito non può superare i 500 euro.

    CONSIDERAZIONI FINALIIl provvedimento esaminato evidenzia, in effetti, l’insuc-cesso del sistema giudiziario e tenta di arginarne le conse-guenze, ma anche di attenuare la litigiosità che non è solocaratteristica della civiltà mediterranea, ma può anche esse-re il risultato di uno stato di disagio sociale, economico,etico, politico, finanziario.

  • 1313131313Riflessione sui 150 anni dell’unità d’Italia

    di Pietro Rosso

    Da giovanotto, poco più che imberbe, ho partecipato con entusia-smo alla celebrazione del centenario dell’unità d’Italia. Era un’Ita-lia diversa dall’attuale. Il 1961 rappresentava il punto d’arrivo diquel periodo storicamente chiamato “della ricostruzione”. L’Italiaera uscita dalla seconda guerra mondiale in macerie, anche se, suc-cessivamente, qualche revisionista affermò che le macerie non era-no poi così tante, io, a Torino, le ho viste e posso dire che c’eranoed erano molte. La ricostruzione, dal 1945 in poi, avvenne prima ditutto sul piano politico-istituzionale, con una nuova Costituzionerepubblicana e democratica e poi su quello economico. Lavorava-no tutti, in quei tempi, contadini, operai e dirigenti con l’unico obiet-tivo di risollevare le sorti del Paese.L’esposizione di Italia 61 con i due palazzi, Nervi e Vela, la mono-rotaia, la teleferica di Cavoretto e tutti quei padiglioni zeppi dimeraviglie tecniche, rappresentava un messaggio al mondo interoche l’Italia c’era, era risorta e che era proiettata verso un futuromigliore.In effetti si può dire che, tra l’inconsapevolezza della maggior par-te degli italiani, stava iniziando il “boom economico” periodo in cuisi sarebbero ridotte, lentamente ma costantemente, le sacche di po-vertà e di ignoranza ed una più equa distribuzione del reddito avrebbemigliorato la vita di tutti gli italiani.Tutt’altra Italia quella che celebra il centocinquantenario dell’Uni-tà: la crisi economica, l’etica della politica ai minimi,il debito pub-blico al massimo livello, la disoccupazione giovanile, il precariato,ponti che non si fanno, trafori che non si vogliono, gente che inneg-gia alla secessione, il problema non risolto dell’immigrazione, clan-destina e non, giudici corrotti e corruttori di giudici, Ministri dellaRepubblica che appenna sentono l’inno nazionale alzano il ditomedio. La lista sarebbe ancora lunga, ma tanto basterebbe per rite-

    nere che, se dopo 150 anni l’Italia è questa, ci sarebbe ben poco dafesteggiare e che tutti quei morti per l’Unita e per la Resistenzasarebbero morti invano.Ma poi è arrivato quel fatidico 17 Marzo e vi è stata un’esplosionedi patriottismo. Esplosione, tanto inattesa quanto benefica, quasi adesorcizzare i gravi problemi che affliggono il Paese. Bandiere trico-lori ovunque, inno nazionale suonato e cantato come mai prima. Iostesso, malgrado il mio scetticismo, mi sono lasciato coinvolgere inquesta ondata di patriottismo ed ho partecipato con entusiasmo aparecchie delle tante celebrazioni e raduni: la festa della Repubbli-ca con le frecce tricolori, il raduno degli alpini con la loro immensa(con qualche aiuto esterno) simpatia, il raduno della Cavalleria operlomeno quello che è rimasto della Cavalleria, i Lancieri di Mon-tebello con i loro magnifici cavalli, il raduno dei Bersaglieri con leloro splendide fanfare, il raduno dei Carabinieri ed in particolare lospettacolare carosello del loro reparto a cavallo. È stato ed è, perchénon è ancora finita, un tripudio di folla. Mai avrei pensato ad unapartecipazione popolare così massiccia e soprattutto intrisa di unsentimento patriottico che si credeva ormai sopito. Devo dire cheho rivissuto la magica atmosfera del 1961 e quella delle Olimpiadidel 2006. Tutto ciò ha coinvolto in modo particolare i torinesi, iquali, da sempre sono fieri che la loro città sia stata tra le maggioriartefici del Risorgimento; ma ormai, dei cosiddetti torinesi, quelliche risiedono nella città da più generazioni, non è rimasto che unaminoranza e quindi tutta quella folla è parte di una società eteroge-nea, composta da cittadini provenienti da tutt’Italia e non solo. Hovisto etnie provenienti da tutto il mondo: dall’Africa, dal Medio-oriente e dall’Asia, dall’America del Sud ed altre ancora. Trattasiormai di una società multietnica e secondo alcuni Torino è per que-sto la più europea delle città italiane. Non so se sia vero, verrebbeda dire “esageruma nen”, però questa è la realtà e con questa ci sideve confrontare.Tale entusiastica partecipazione, manifestatasi con la quasi totale,salvo qualche servizio del TG Regionale, assenza della Rai, mi hafatto superare lo scetticismo iniziale, è stata come un’iniezione difiducia per il futuro. Con una popolazione del genere sarebbe delit-tuoso non risolvere i problemi che prima ho, sia pur parzialmente,elencato e che comunque devono essere affrontati nel migliore deimodi per i bene di tutti gli italiani (come Costituzione comanda),altrimenti l’alternativa è il fallimento del Paese Italia.

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    Implantologia in odontoiatriaPensa alla salute!

    L’implantologia è una tecnica chirurgi-ca atta a sostituire gli elementi dentarimancanti attraverso l’inserimento di im-pianti nell’osso mandibolare o mascel-lare. L’impianto è una vite in titanio fi-lettata all’esterno e all’interno che, inse-rita nell’osso, permette di sostenere neltempo una riabilitazione protesica fissacome una corona dentale in ceramica, omobile come una protesi totale e di sot-toporla al carico masticatorio. La possi-bilità di inserire impianti in titanio all’in-terno dell’osso e di ottenere una osteoin-tegrazione è stata scoperta casualmentecirca 40 anni fa dal chirurgo svedese PerIngvar-Branemark.

    Egli fu il primo a studiare l’osteointegrazione, cioè l’integra-zione del titanio con il tessuto osseo, e ancora oggi è conside-rato dagli odontoiatri di tutto il mondo il padre dell’implanto-logia moderna.Da allora sono stati inseriti milioni di impianti nel mondo, per-mettendo la riabilitazione protesica di altrettanti pazienti.L’adozione di sistemi implantari e di protocolli operativi bencollaudati ha permesso di limitare gli insuccessi e di ampliarele ricerche in ambito mondiale.Tra le diverse tecniche implan-tari è però opportunoricordare che la meto-dica Branemark, svi-luppata dall’aziendaNobelbiocare, è la piùtestata e studiata conoltre 40 anni di studiscientifici sull’osteoin-tegrazione, anche se sipossono ricordare nu-merose altre aziendecome la 3I, la Strauman(oggi sono circa 300)ognuna con la propriavalida tecnologia.

    Il presupposto per l’inserimento dell’impianto è la presenza diuna adeguata quantità di osso, e poi vi sono delle controindi-cazioni relative quali il fumo (riduce notevolmente la percen-tuale di successi), malattie sistemiche non compensate (diabe-te, ipertensione, malattie cardiache sono le principali) l’utiliz-zo di alcuni farmaci (difosfonati), giovani con meno di 18 anni.

    In caso di grave carenza ossea è possibile valutare interventidi ricostruzione maxillo-facciale, anche se molto complessicome il prelievo dalla cresta Iliaca.In caso di lieve carenza èpossibile attuare la rigenerazione ossea guidata, tramite l’ap-posizione di apposite membrane protettive che favoriscono laricrescita del proprio osso.La pianificazione implantare è fondamentale, ed è alla base

    del successo a breve elungo termine. Si attuaattraverso una valuta-zione radiografica ese-guita con la Tac Denta-scan che ci dà con as-soluta precisione laqualità e quantità diosso e ci orienta sullascelta dell’impianto, del

    suo posizionamento tridimensionale nell’osso e in un’ampiagamma di opzioni protesiche personalizzate.Le applicazioni cliniche implantologiche sono rivoluzionariee passano dalla riabilitazione del singolo dente mancante atutta l’arcata dentaria completa. Inserire un impianto dove man-ca un dente significa non dover preparare i denti adiacenti (spes-so sani) per poi inserire un ponte, con vantaggi estetici e fun-zionali. Realizzare una dentiera sorretta dagli impianti signifi-ca non aver problemi legati al movimento della stessa durantele normali attività (dal parlare al masticare) con notevole mi-glioramento della qualità della vita.Le fasi di inserimento e carico degli impianti sono le seguenti:Prima fase chirurgica: cioè l’intervento chirurgico di inserimen-to implantare. Si esegue ambulatoriamente, in anestesia locale,attraverso una piccola incisione gengivale e la realizzazione di unpiccolo foro all’interno dell’osso dove viene “avvitato” con unacerta forza (Torque) l’impianto. Si richiude l’in-cisione con un paio di punti di sutura.Seconda fase chirurgica: cioè la riaperturadella testa dell’impianto a osteointegrazioneavvenuta (2-4 mesi per la mandibola, 4-6 mesiper la mascella). Si esegue una piccola inci-sione in anestesia locale, e si avvita sulla testadell’impianto un cappuccio di guarigione.

    Prima fase protesica: cioè l’avvitamento delmoncone sull’impianto e la realizzazione delprovvisorio. Il moncone è un componenteprotesico che si unisce all’impianto attraver-so una vite interna e permette l’ancoraggiodel dente. Il provvisorio è un dente realizza-

    Dott. Davide Libro - Odontoiatra

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    to in materiale composito (resina) che serve per valutare lacapacità funzionale ed estetica dell’impianto e normalmentesi mantiene per qualche mese.Nel caso di una protesi rimovibile vi sono varie componentiche si possono utilizzare, dalla clips (ball aboutment) alle bar-re di collegamento tra più impianti.

    Seconda fase protesica: cioè la realizzazione della corona inceramica definitiva nel caso di protesi fissa, o la realizzazionedella protesi totale definitiva nel caso della protesi rimovibile.Si esegue rilevando l’impronta della bocca, dalla quale si ottie-ne un modello in gesso fedele riproduzione della bocca e sulquale il tecnico di laboratorio produrrà il manufatto protesico.

    La ricerca continua permette oggi di eseguire interventi rapi-di, sicuri, predicibili.

    Oggi si parla di carico immediato degli impianti, cioè la possi-bilità di montare un dente provvisorio subito dopo l’inseri-mento dell’impianto.Capitolo a parte merita l’edentulia totale (cioè la perdita ditutti i denti). Nel caso di una protesi totale l’inserimento anchesolo di due impianti per arcata permette di migliorare notevol-mente la stabilità della protesi e di migliorare le condizioni divita e sociali del paziente edentulo.

    La tecnica più utilizzata oggi è quella dell’overdenture sup-portata, cioè un sistema costituito da una protesi totale rimovi-bile ancorata a due impianti. Il paziente deve però sempre to-gliere la protesi per le normali manovre di igiene.Alternativa è fissare la protesi totale definitiva su almeno 4impianti per arcata (tecnica all on four). Il vantaggio di questatecnica è che il paziente non deve più togliere la protesi, losvantaggio è che la pulizia spesso è difficoltosa.

    È anche possibile, ma non consigliabile, eseguire trattamentirapidi con sedute ravvicinate e addirittura eseguire estrazioni,inserire e caricare gli impianti con protesi immediate. In que-sti casi l’unica tecnicavalida utilizzabile è laChirurgia ImplantareGuidata, una nuovacomplessa metodicache si basa sulla pia-nificazione [email protected]

  • 1616161616Cuore: gli Omega-3ti allungano la vitaDa: Forumsalute.it - Salute e Benessere News 5-10-2011DHA ed EPA per migliorare i valori di colesterolo, trigliceridie pressione arteriosa, per prevenire il rischio di infarto e, ingenerale, per una vita piu’ sana. Fanno bene a tutti: grandi,piccini e donne in gravidanzaLo scopo primario della dieta è fornire nutrienti sufficienti asoddisfare le esigenze della persona. Ma sono sempre più nu-merose le prove scientifiche a sostegno dell’ipotesi che alcunicomponenti alimentari abbiano effetti benefici per la saluteche vanno oltre l’apporto dei nutrienti di base. Tra questi, unruolo di primo piano è occupato dagli Omega-3, cioè gli acidigrassi “buoni” contenuti:• in alcuni semi (soia, girasole, zucca e lino): ecco come ivegetariani possono assumere queste preziose sostanze!• nelle noci• nei legumi• ma soprattutto nel pesce (sardine, aringhe, acciughe, trota,pesce spada, salmone e sgombro meglio se provenienti damare aperto)Mangiare cibi ricchi di Omega-3 fa un gran bene a tutto l’or-ganismo, fa invecchiare meglio e migliora il tono dell’umore.Lo confermano le evidenze scientifiche. Secondo le ultime ri-cerche allungherebbe addirittura la salute della vista, riducen-do il rischio di degenerazione maculare legata all’età.Ma gli Omega-3 sono importanti soprattutto per quanto riguar-da il cuore, sia dell’uomo sia della donna. È vero: l’infartonel gentil sesso è più raro, ma è anche più difficile da curare;perciò la prevenzione, attraverso l’alimentazione, diventa indi-spensabile per entrambi i sessi. Assumere un grammo al gior-no di Omega-3 è dunque prudente per chiunque!Affinché l’organismo ne abbia beneficio, le quantità di Omega-3 necessarie non sempre si riescono a introdurre solo con ladieta. Per quanto riguarda il pesce, poi, c’è il timore che unconsumo eccessivo possa portare a un accumulo di sostanze tos-siche nell’organismo, vedi mercurio. Per questo, spesso il con-siglio è di assumere questi acidi grassi attraverso integratori ali-mentari sotto forma di capsule o olio da bere (olio di pesce), apatto che siano stabili nel tempo e altamente digeribili.Gli Omega-3 sono costituiti da una lunga catena e vengonochiamati EPA e DHA. EPA e DHA hanno diverse “capacità”attraverso le quali, se assunti con regolarità, proteggono la sa-lute del cuore. In particolare:• abbassano il valore dei trigliceridi (fino al 30% in meno!)• aumentano il valore del colesterolo “buono” HDL• tengono sotto controllo la pressione arteriosa (sia in chisoffre di ipertensione sia in chi ha i valori nella norma)• riducono la formazione di coaguli nel sangue• prevengono le aritmie cardiache e l’aterosclerosi• migliorano la funzione endoteliale• riducono il rischio di morte cardiaca improvvisa nei sog-

    getti predisposti. I benefici per cuore e arterie di questi integrato-ri, in abbinamento a un regime alimentare corretto, si vedono giàdopo poche settimane dall’assunzione. Per verificarlo basta sot-toporsi agli esami di routine, per notare un consistente migliora-mento dei livelli dei trigliceridi plasmatici, del colesterolo buono,del rapporto trigliceridi/colesterolo HDL, tutti valori importantis-simi per la prevenzione delle malattie coronariche.Gli integratori di Omega-3 non hanno particolari controindi-cazioni e fanno bene a tutti: agli adulti, ai piccini e persino alledonne durante la gravidanza e l’allattamento per garantire unottimale esito della gestazione e dello sviluppo del bambino.Vuoi sapere quali sono i valori ottimali per scongiurare ilrischio di malattie cardiovascolari?Girovita: inferiore a 80 cm (donna), inferiore a 94 cm (uomo)Pressione arteriosa: inferiore a 130/85 mm HgGlicemia (a digiuno): inferiore a 100 mg/dLTrigliceridi: inferiore a 150 mg/dLColesterolo totale: inferiore a 200 mg/dLColesterolo LDL: inferiore a 100 mg/dLColesterolo HDL: superiore a 50 mg/dL (donna), superiore a40 mg/dL (uomo)

    Energie a terra? Ecco i rimedi utiliDa: Forumsalute.it - Salute e Benessere News 11-10-2011I ricostituenti, o integratori, che aiutano sportivi e sedentari aritrovare forza e vigore nel momento di fiacca e di spossatezzafisica e mentale, dopo malattie o semplicemente nei cambi distagione“Come sempre in questo periodo dell’anno batto la fiacca emi stanco con niente”.“Continuo a sbadigliare, a strofinarmi gli occhi e ho pocaenergia. Non posso ricorrere a un caffè dietro l’altro per po-ter lavorare…”“Al mattino mi sento a pezzi, il risveglio è tragico: resterei aletto tutto il giorno! E in ufficio ho paura di addormentarmisulla scrivania…”“Dopo le vacanze ho ricominciato a fare sport e ora mi sentouno straccio, ho bisogno di aumentare la mia soglia di resi-stenza fisica”La stanchezza fa parte integrante della vita, è l’elemento rego-latore dell’attività e del riposo. In breve tempo, però, questasensazione deve scomparire e quando ciò non accade vuol direche c’è uno squilibrio tra consumo e ricarica delle “pile”. Èproprio in questi momenti che si sente il bisogno di qualcosaper tirarsi un po’ su.Già, ma cosa? Un tempo li chiamavano ricostituenti e li pre-scriveva il medico di famiglia; oggi, invece, parliamo di inte-gratori alimentari e il loro utilizzo può avvenire in modo deltutto libero. Essere informati sulle sostanze che aiutano nelmomento di fiacca, di spossatezza, di debilitazione o sempli-cemente nei cambi di stagione diventa importante per una sceltaconsapevole del prodotto più utile per le proprie esigenze. Ildiscorso vale per tutti, e a maggior ragione per coloro che pra-

  • 1717171717ticano uno sport e dal proprio corpo devono ottenere molto dipiù in termini di prestazioni fisiche e consumo energetico.Le erbe ci accompagnano sin dall’antichità; ecco alcuni deirimedi dolci consigliati in caso di stanchezzaPremesso che la stanchezza si combatte principalmente a ta-vola (al bando l’alimentazione sregolata e ipercalorica, largoinvece al giusto mix di carboidrati, fibre, sali minerali, prote-ine e, soprattutto, tanta frutta e verdura ricche di vitamine!),esistono rimedi dolci utilissimi per fare in modo di ritrovarel’energia, la vitalità e la concentrazione necessarie per af-frontare i carichi di lavoro o di studio quotidiano. Tra quel-le che si possono utilizzare con ottimi risultati si segnalano ilginseng, l’eleuterococco, il guaranà e la damiana.• Il ginseng è utile quando le energie fisiche e mentali sono aterra. Lo possono usare gli sportivi che vogliono aumentare leproprie prestazioni, coloro che devono affrontare impegni

    Un decalogo per l’uso corretto dei farmaciDal Ministero della SaluteÈ stata pubblicata sul sito del ministero della Salute una mini-guida con dieci consigli ai cittadini per l’uso sicuro dei farma-ci. Dall’assunzione alla conservazione, con particolare atten-zione ai disturbi che possono comparire durante la cura, vienesintetizzato tutto quello che c’è da sapere per evitare pericolo-si “fai da te”. Ecco, dunque, le dieci “istruzioni per l’uso”.1) Assumo farmaci solo su indicazione del medico e non per-ché consigliati da un parente o da un amico oppure perché neho sentito parlare alla tv o letto informazioni su riviste o suinternet.2) Voglio essere informato della cura che sto facendo. Nonesito a chiedere al medico o al farmacista tutte le informazionisui farmaci che devo prendere e se non ho capito bene, chiedodi ripetere con parole più semplici.3) Parlo apertamente con il medico. Porto sempre la lista deifarmaci che sto prendendo, anche quelli prescritti da altri. Ri-ferisco se sto facendo uso di prodotti omeopatici, erboristici,fitoterapici, integratori o altri preparati acquistati in negozispecializzati.4) Informo il medico se sono allergico ai farmaci. Anche du-rante il ricovero, devo sempre riferirlo ai camici bianchi e agliinfermieri.5) Riferisco al medico i disturbi apparsi durante la cura. Luimi dirà come comportarmi.6) Rispetto le indicazioni fornite dal medico. Controllo sem-

    pre che il farmaco da assumere sia quello prescritto e che laquantità sia quella indicata. Se sbaglio medicina o quantità,prima di prendere iniziative, consulto il medico. Se mi dimen-tico di prendere un farmaco, non ne prendo due successiva-mente.7) Presto attenzione se devo assumere più farmaci. Riferiscoal medico o al farmacista la difficoltàa ricordare tutti i nomi e gli orari di assunzione e chiedo diavere un promemoria.8) Non sostituisco i farmaci né modifico la cura prescritta dimia iniziativa. Quando sono ricoverato riferisco quali medici-ne sto prendendo e, per evitare interazioni, non prendo i far-maci che eventualmente ho portato da casa.9) Conservo i farmaci in modo sicuro. Li ripongo in un luogoasciutto, al riparo dalla luce o, se indicato, in frigo e lontanodalla portata dei bambini. Separo quelli che hanno la confe-zione o il nome simili e possono trarmi in inganno e quelli peri bambini da quelli per gli adulti. Non lascio i blister o i flaco-ni aperti a portata di tutti. È buona abitudine conservare i me-dicinali nelle proprie confezioni originarie, con il foglietto il-lustrativo. prima di assumerli, controllo la scadenza e la cor-retta conservazione, osservando eventuali cambiamenti di co-lore e odore. Non lascio i farmaci in auto, specie d’estate o seè esposta al sole.10) Se assisto qualcuno, non esito a chiedere aiuto.

    (Tratto da Cardiopiemonte - dicembre 2010)

    importanti e vogliono essere concentrati al massimo, le per-sone che escono da una malattia debilitante, gli studenti chehanno difficoltà di memoria, uomini e donne che desideranoaumentare le proprie prestazioni sessuali.• L’eleuterococco aumenta il vigore, la resistenza fisica, lapotenza massima aerobica, la massa muscolare e innalza lasoglia di resistenza a stimoli stressanti, con una evidente mi-glior risposta dell’organismo allo stimolo dell’allenamento.• Il guaranà è stimolante: contiene sostanze del tutto similialla caffeina, ma senza i suoi effetti negativi, aiuta l’organi-smo a superare i momenti di maggiore stanchezza, a reagirepiù prontamente agli stimoli esterni e migliora lo stato di be-nessere psico-fisico generale.• La damiana, grazie alle sue caratteristiche, è stata da sem-pre utilizzata come tonico stimolante e, come il ginseng, è in-dicata in caso di astenia sessuale.

    Flash - Il maratonetaLa salute assiste sicuramente il collega Giuseppe Pavese, sempre più diversamentegiovane, che il 17 settembre scorso, in Germania, si è classificato primo nella Marato-na di 10 km (ovviamente nella categoria seniores). Complimenti!

  • 1818181818Dal baule delle vecchie cose

    a cura di Giulio Rosso

    un libro: “Torino, guida per oziosi e vagabondi”

    Capitolo 10: Piazza Statuto

    È una piazza bazar, una piazza campio-nario, dove ci sono portici e giardini,negozi e bancarelle, cinematografi e “ga-rages”, stazioni ferroviarie e catapec-chie.I tramway vi arrivano da corso Francia,da via Cibrario, da corso Principe Od-done, da corso Beccarla, da via Gari-baldi e da corso San Martino. Verso iltramonto le bande di ciclisti provenientidalle barriere, saettano incrociandosi dadodici strade diverse che fra grandi epiccole convergono in questa piazza, alcentro della quale un prodigioso croc-cante di cemento con pignoli di marmoeterna i fasti del traforo del Frejus.Chi vuol godere di questa piazza, deveandare a sedersi in un piccolo rondò ver-de, proprio di fronte alla biforcazione divia Cibrario con corso Francia.Alle spalle il rettangolo severo dei vec-chi palazzi Albertini, fa da immenso atrioal budello di via Garibaldi che verso serasi costella di luci al neon; davanti, c’è laTorino Umbertina, con le strade operaiefiancheggiate dai casamenti da specula-zione, rallegrati alla base da una fiori-tura di insegne policrome fra le qualistrillano più forte le macchie rosse dellepompe di benzina.

    Da Porta Susa giungono affievoliti dal-la distanza fischi di treni in manovra, dacorso Principe Oddone e da corso Fran-cia, sbucano sanguigni autocarri con ilrimorchio traballante, rasente i portici,le collegiali bianco-nere sembrano filedi formichine alla ricerca di una scre-polatura dell’asfalto per scomparirvi.Nelle oasi di verde disseminate qua e là,giocano i bimbi ingabbiati dalla cancel-lata, agucchiano le comari pettegole checommentano i fatti dei cortili vicini e siarenano i disoccupati spinti alla derivadall’alta marea della folla.Venditori di banane, di bibite e di librivecchi, si accampano negli angoli mortidella piazza in attesa del cliente occa-sionale o della donnetta che ha dimenti-cato di comprare la frutta al mercato.

    Caratteristica dei palazzi di piazza Sta-tuto sono le finestre inesorabilmentechiuse. In nessuna ora del giorno è pos-sibile vedervi un essere umano affaccia-to. Forse le persiane anchilosate allegiunture, rifiutano di aprirsi, e vien fat-to di pensare a intere famiglie pallidecostrette a vivere in saloni barocchi dailunghi specchi verdastri inclinati sulle“consolle” di marmo bianco, alla lucedei lampadari e prismi galleggianti come

    diafane mongolfiere di cristallo sotto levolte affrescate dal pittore dei Reali Pa-lazzi Francesco Gonin. Avendo la fortu-na di ignorare la storia di piazza Statu-to, posso vederla a modo mio e immagi-narla diversa a seconda delle ore e deigiorni.Nelle notti di luna, in quell’immenso ret-tangolo col pinnacolo del monumentoal centro, si respira la stupefazione dicerte tele di De Chirico. La fuga dei por-tici crea fantastiche prospettive e persi-no le statue bianche dei titani percossi,diventano meno grottesche e sotto la lunagiustificano fino a un certo punto la loropresenza fra i macigni.Nelle giornate di pioggia, la piazza si fadeserta e sembra grande il doppio, itramways stracarichi passano traballan-do su castagnole elettriche che scoppiet-tano, i portici giganteschi ricoverano duelustrascarpe, tre giornalai e quattro con-ducenti di taxi che fumano il sigaro te-nendo d’occhio le macchine. Ad ontadella sua inutilità (o forse appunto perquesto) piazza Statuto ha una sua bel-lezza severa e un pò triste che l’intensomovimento di certe ore del giorno nonriesce a dissipare. Forse perchè è unapiazza sopravissuta, che ha chiuso le fi-nestre per non vedersi morire.

  • 1919191919Le nostre iniziative... avvenuteSulle orme di Gaudenzio e Tanzio – 17 settembre 2011

    Visita al Sacro Monte di Varallo… e non soloDomenico Arborio

    Dopo numerosi giorni di sole caldo, leprevisioni meteo erano piuttosto incertee tendenti al brutto tempo per la giornatadi sabato 17 settembre. Comunque, allapartenza da Torino e per l’intera matti-nata, siamo stati fortunati potendo gode-re del sole e di una temperatura più chemite.Il viaggio è trascorso nel pieno rispettodei tempi previsti, compresa una brevesosta-caffè nonché “idraulica” all’auto-grill di Villarboit sull’autostrada per Mi-lano.Attesi dalla Guida, a Varallo, abbiamovisitato la Chiesa di S. Maria delle Gra-zie, monumento nazionale, dove lo stu-

    pore “a bocca aperta” ti coglie nell’am-mirare la spettacolarità dei 21 affreschisulla vita di Cristo, opera di GaudenzioFerrari risalenti al 1513, perfetti nel lorostato di conservazione senza aver subitoil minimo restauro.Saliti, quindi, al Sacro Monte in funivia,il nostro percorso si è snodato tra unaquindicina delle 45 Cappelle percorren-do i vialetti che le collegano, non senza

    qualche difficoltà visti l’accidentalitàdegli acciottolati ed i dislivelli da supe-rare. Brava la Guida che ha saputo illu-strare in modo completo, anche nei det-tagli minimi, quanto la vista di noi spet-tatori poteva ammirare.Scatti fotografici in quantità per fissarele scene, gli sguardi intensi delle figure,le sensazioni e le emozioni provate adogni tappa del sentiero: alla fine, un chedi stanchezza fisica unita al morso del-l’appetito, ci ha suggerito di fare rottaverso il meritato pranzo, che abbiamo

    raggiunto presso il Ristorante Italia per-correndo velocemente a piedi, dopo ladiscesa in funivia, alcune stradine del cen-tro storico che avremmo voluto ripercor-rere nel primo pomeriggio. Si pensava,infatti, di fare una passeggiata digestivaper ammirare le strette contrade del cen-tro storico di Varallo, i cortili interni, ilfitto tessuto di edifici religiosi e l’ediliziaborghese che testimoniano la storia anti-ca e recente del capoluogo della Valsesia.Il programma prevedeva anche di ammi-

    rare, nel contempo,alcuni negozi cheespongono esempi di artigianato localequali, tra gli altri, il “Puncetto Valsesia-no”, tipico ornamento per vestiti, mobi-li, tende, oppure lo “Scapin Valsesiano”,geniale invenzione dei Walser che rea-lizzarono (e tuttora riprodotta) una cal-zatura/pantofolina comoda, calda e resi-stente, con tessuti coloratissimi e, al con-tempo, molto economica.Purtroppo, mentre il pranzo volgeva altermine, un lungo e violento acquazzoneci ha rovinato la giornata, il cielo è di-ventato di piombo e siamo stati costrettia rientrare, passando all’ultima tappa delnostro viaggio, cioè l’Outlet del “cash-mere” di LORO PIANA, a RomagnanoSesia.Era metà pomeriggio ma sembrava not-te, un notte molto bagnata.La nostra attenzione e curiosità è statatuttavia ampiamente ripagata nel visi