Risponde Sergio Romano Gen Mario Roatta

2
RISPONDE SERGIO ROMANO L' ENIGMA DI MARIO ROATTA GENERALE DEL REGIME Mi sono imbattuto, nelle mie letture, nella figura generale Mario Roatta. Ideatore dell' assassinio de Rosselli, sterminatore di partigiani in Dalmazia, d ebrei nella stessa area. Può aiutarmi ad inquadrare correttamente questo personaggio? Alessandro anna is!ander""#gmail.com $aro anna. %uando incontrò Roatta a &rindisi dopo l' settemb (arold Macmillan, ministro residente della )ran &re nel Mediterraneo, scrisse nei suoi diari* +un buon un intelligente e na igato militare con tendenza a seccatore. Il perfetto attac- militare... il suo c s iluppato e ricco di sostanza del suo fegato1. Per Montanelli 2+3' Italia dell' Asse1, ed. Rizzoli4 +n fisico del condottiero. $on gli occ-i e la incipien pinguedine 5 caratteristic-e comuni a troppi alti u italiani del tempo 5 era un tipico generale da ta o corridoio, capace di destreggiarsi egregiamente nel e negli intrig-i c-e inquina ano i ertici delle 7o abile nel tessere ottimi rapporti con la gerarc-ia Per 8lderico Munzi, autore di un racconto storico o sceneggiato intitolato +Il generale1 2Angelo $olla fu un personaggio demoniaco, il +cuore di tenebra1 italianit6. Per molti altri fu lo sconfitto di )uad battaglia perduta del corpo di spedizione italiano durante la guerra ci ile4, il creatore dell' intell del regime fascista, il regista occulto dell' assas fratelli Rosselli in 7rancia nel giugno :;<=, il ma dei partigiani titini in $roazia, ma anc-e, come le protettore degli ebrei c-e cerca ano rifugio nelle occupazione dell' esercito italiano. Aggiungo, per

description

Questo gen. Mario Roatta è una figura snistra

Transcript of Risponde Sergio Romano Gen Mario Roatta

RISPONDE SERGIO ROMANO

L' ENIGMA DI MARIO ROATTA GENERALE DEL REGIME

Mi sono imbattuto, nelle mie letture, nella figura del generale Mario Roatta. Ideatore dell' assassinio dei fratelli Rosselli, sterminatore di partigiani in Dalmazia, difensore di ebrei nella stessa area. Pu aiutarmi ad inquadrare correttamente questo personaggio? Alessandro Sanna [email protected] Caro Sanna.

Quando incontr Roatta a Brindisi dopo l' 8 settembre, Harold Macmillan, ministro residente della Gran Bretagna nel Mediterraneo, scrisse nei suoi diari: un buon linguista, un intelligente e navigato militare con tendenza a essere un seccatore. Il perfetto attach militare... il suo cervello pi sviluppato e ricco di sostanza del suo fegato. Per Indro Montanelli (L' Italia dell' Asse, ed. Rizzoli) non aveva il fisico del condottiero. Con gli occhi e la incipiente pinguedine - caratteristiche comuni a troppi alti ufficiali italiani del tempo - era un tipico generale da tavolino e da corridoio, capace di destreggiarsi egregiamente nella rivalit e negli intrighi che inquinavano i vertici delle Forze armate, abile nel tessere ottimi rapporti con la gerarchia fascista. Per Ulderico Munzi, autore di un racconto storico o romanzo sceneggiato intitolato Il generale (Angelo Colla editore), fu un personaggio demoniaco, il cuore di tenebra dell' italianit. Per molti altri fu lo sconfitto di Guadalajara (la battaglia perduta del corpo di spedizione italiano in Spagna durante la guerra civile), il creatore dell' intelligence militare del regime fascista, il regista occulto dell' assassinio dei fratelli Rosselli in Francia nel giugno 1937, il massacratore dei partigiani titini in Croazia, ma anche, come lei ricorda, il protettore degli ebrei che cercavano rifugio nelle zone d' occupazione dell' esercito italiano. Aggiungo, per completare il quadro, che in un libro di memorie apparso dopo la guerra (Otto milioni di baionette) fu anche un giudice acuto e obiettivo delle debolezze dell' apparato militare italiano prima della seconda guerra mondiale e degli errori strategici commessi da Mussolini durante il conflitto. Ma non so se l' intelligenza della sua analisi debba essere considerata un merito o, piuttosto, una colpa ulteriore. Roatta fu due volte capo di Stato maggiore e avrebbe dovuto, nell' esercizio di queste funzioni, dire con franchezza a Mussolini e al re quali e quanti rischi avrebbe corso il Paese. Lo fece, sembra, nel caso della guerra contro la Grecia, ma debolmente e brevemente. Come altri generali prefer la piccola navigazione dei grandi burocrati, pi attenti a scegliere la rotta secondo le convenienze della carriera piuttosto che gli interessi della nazione. Personalmente ho qualche dubbio sulle sue personali responsabilit nella sconfitta di Guadalajara e nell' assassinio dei fratelli Rosselli. Ma non possibile dimenticare che tra i fuggiaschi dell' 8 settembre, a bordo della nave che salp da Pescara e approd a Brindisi, vi era anche il generale Roatta, capo di Stato maggiore di un esercito che era stato abbandonato a se stesso. Questoepisodio proietta un' ombra sul resto della sua carriera. RIPRODUZIONE RISERVATA

Romano Sergio

Pagina 43(2 febbraio 2011) - Corriere della Sera