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La fotografia. Circa 36mila presbiteri diocesani, seicento i missionari na domenica per dire grazie ai sacerdoti e per ricordare che sono affidati ai fedeli. In tutte le parrocchie del Paese il 22 novembre, ad invitare a donare, ciascuno quanto può, e a te- stimoniare l’unità con la missione dei circa 36mi- la “uomini di Dio” in Italia – compresi circa 600 missionari e 3mila sacerdoti anziani o malati do- po una vita di servizio – ci saranno le omelie dei parroci. Poi le locandine e i “campanili” con i pieghevoli-bollettino postale. Di colore bianco, con il payoff della campagna “Insieme ai sacer- doti, insieme ai più deboli”. In circa mille par- rocchie di 60 diocesi i fedeli troveranno anche le speciali cassettine per la raccolta diretta. E in al- tre anche eventi di piazza sul sagrato per sensi- bilizzare al dono. L’intero appuntamento e le at- tività di raccolta, fino alla fine dell’anno, saran- no rese possibili dai 231 incaricati diocesani per il sovvenire e dalle migliaia di incaricati parroc- chiali, tutti volontari. Spiegheranno il valore del- l’Offerta, le 4 modalità per contribuire (vedi box accanto) e indicheranno ai fedeli come cono- scere da vicino l’opera dei preti diocesani: attra- verso il trimestrale “Sovvenire” (www.sovveni- re.it), da oltre 20 anni notiziario della comunità degli offerenti, inviato a chi dona un contributo. E la pagina Facebook “Insieme ai sacerdoti”, se- guita e commentata da circa 100mila persone, che dà conto del loro servizio al popolo di Dio. Nel 2014 le Offerte hanno raggiunto 10 milioni 546mila euro (-6,27% rispetto al 2013), con un contributo medio di 63 euro ma donatori in ca- lo. La raccolta provvede al 3% della remunera- zione del clero (con un mensile compreso tra 870 euro netti per un prete appena ordinato e 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensio- ne), che dunque resta in gran parte in carico all’8xmille. Far crescere le Offerte significhereb- be anche liberare risorse per le opere caritative. «So bene che il condividere e distribuire ci met- te in crisi e, allo stesso tempo, ci entusiasma – ha scritto Donato Negro, arcivescovo di Otranto e presidente del Comitato Cei per il sostegno e- conomico alla Chiesa –. Ma senza condivisione nessun luogo potrebbe essere abitato, nessun sogno accarezzato. Saremmo solo storie disper- se, indifferenti gli uni agli altri. La “con-divisio- ne”, ossimoro possibile della vita ecclesiale, è ge- sto che apre la terra al cielo, che moltiplica il po- co per tutti». Laura Delsere © RIPRODUZIONE RISERVATA U L’Italia con i suoi sacerdoti dalla parte dei più deboli Oggi la Giornata nazionale per il sostentamento del clero LAURA DELSERE hi sono per noi i sacerdoti? Perché ha valore sostenerli nella missione quotidiana? E perché non tutti i cri- stiani si sentono interpellati in prima per- sona dalla necessità di partecipare al loro so- stentamento? Oggi, Giornata nazionale del- le Offerte per i preti diocesani, sarà l’occa- sione per dialogare con i fedeli su questi te- mi, e fare un forte appello alla raccolta e al- la comunione nelle 26mila parrocchie ita- liane. Le risorse per il clero vengono so- prattutto dall’8xmille. Ma rispetto ad esso l’Offerta è un passo in più. Ha sì origine con- cordataria come la firma, ma è segno di u- na consapevolezza ulteriore, di una scelta di corresponsabilità verso la Chiesa. E ri- chiede una piccola spesa rispetto all’8xmille, che invece non costa nulla e si limita a de- stinare una quota dell’Irpef nazionale. L’Of- ferta è un grazie a chi ogni giorno si fa pa- ne spezzato per il popolo di Dio, quei mi- nistri della Parola e dei sacramenti la cui porta è sempre aperta, promotori di pro- getti di carità, che non solo rispondono al- le molte emergenze innescate dalla crisi, ma cambiano le persone e il volto del terri- torio, sollecitando tutti ad essere migliori, ad aprirsi con generosità verso gli accresciuti bisogni di famiglie, pensionati e giovani. Che, in una parola, ci insegnano ad avere un cuore instancabile, come quello del Padre. Alla vigilia del Giubileo straordinario e con il Natale alle porte, donare – magari poco ma in tanti – per il sostenta- mento del clero diocesa- no è il modo che i fedeli hanno oggi per accom- pagnare questi missio- nari della misericordia là dove fanno la differenza. Dalle città ai piccoli pae- si. Preti promotori del la- voro per i giovani come don Renzo Zocca, che a Verona ha avviato all’in- segnamento laureati e diplomati disoccupati grazie ad un accor- do con il locale provveditorato agli studi; o don Massimo Bottarel e don Massimiliano Cristiano che nell’unità pastorale di Villa- dossola (in diocesi di Novara) con una col- letta tra i fedeli hanno avviato borse lavoro per donne vittime di violenza domestica e famiglie disagiate. Lo stesso hanno fatto a Gragnano (Napoli), don Luigi Milano e don Alessandro Colasanto, aprendo un pastifi- cio artigianale gestito da alcuni giovani del- la parrocchia di San Leo- ne II. E ancora: parroci che formano alla fede e alla legalità dalla Cala- bria al Piemonte, sia i- spirandosi a modelli co- me il beato don Pino Pu- glisi, sia riutilizzando per il bene comune il patri- monio sottratto alle ma- fie: da don Francesco Pi- cone, successore di don Giuseppe Diana a Casal di Principe (Caserta), a don Vito Gaudioso che ad Andria dalle terre confiscate desti- na alla Caritas diocesana aiuti alimentari per 900 famiglie. E ancora padre Lino Dan che a Milano, nella parrocchia di San Fede- le, che fu la chiesa di Alessandro Manzoni, l’autore dei Promessi sposi, con un proget- to su misura accompagna le coppie lungo l’intera vita matrimoniale. O don France- sco Pati, uno dei sacerdoti al centro della campagna Cei per le Offerte 2015: respon- sabile delle case d’accoglienza nella dioce- si di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, da 33 anni si dedica ai senza fissa dimora. Fino a don Alfredo Levis, parroco di mon- tagna nelle 10 frazioni di Sospirolo (Bellu- no) che con l’arrivo del freddo va a dire Mes- sa nelle case perché ad anziani e malati non manchi l’Eucaristia. L’Offerta diventa così un nuovo punto di vista, a dir poco inedito, sull’opera dei sacerdoti, dal più lontano al nostro, pietra nell’edificio della Chiesa-co- munione prefigurata dal Concilio. © RIPRODUZIONE RISERVATA C Dalle metropoli ai piccoli paesi l’occasione per dire grazie a chi ogni giorno si fa pane spezzato per il popolo di Dio, spalancando le porte ai bisogni degli ultimi Il gesto In parrocchia “campanili” con i pieghevoli, bollettini postali ed eventi di piazza Il trimestrale Sovvenire e una pagina Facebook per essere sempre aggiornati Negro: «La “con-divisione” apre la terra al cielo, moltiplica il poco per tutti» Un’immagine della campagna nazionale 2015 16 Domenica 22 Novembre 2015 CATHOLICA COME FARE Quattro i modi per donare, i «sostegni» deducibili dalla dichiarazione dei redditi Sono quattro i canali attraverso cui è possibile donare l’Offerta per i sacerdoti: con bonifico bancario (gli Iban di Banca Etica e degli altri sei istituti sono disponibili sul sito www.insiemeaisacerdoti.it); con conto corrente postale (n. 57803009 intestato a: Istituto centrale sostentamento clero - Erogazioni liberali, via Aurelia 796 - 00165 Roma); con carta di credito CartaSì (attraverso il numero verde 800.825.000 o sul sito web www.insiemeaisacerdoti.it); con donazione diretta all’Istituto sostentamento clero della propria diocesi (l’elenco completo è su www.insiemeiaisacerdoti.it). L’Offerta può essere ripetuta più volte l’importo complessivo è deducibile dalla dichiarazione dei redditi fino ad un massimo di 1.032,91 euro ogni anno. È possibile richiedere la ricevuta al numero verde Donatori 800.568.568 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.30) oppure all’email [email protected]. Per chi dona tramite conto corrente postale, ai fini fiscali farà fede il cedolino. (L.D.)

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Page 1: RIPRODUZIONE RISERVATA L’Italia con i suoi sacerdoti dalla ... · na domenica per dire grazie ai sacerdoti e ... In circa mille par-rocchie di 60 diocesi i fedeli troveranno anche

La fotografia. Circa 36mila presbiteri diocesani, seicento i missionarina domenica per dire grazie ai sacerdoti eper ricordare che sono affidati ai fedeli. In

tutte le parrocchie del Paese il 22 novembre, adinvitare a donare, ciascuno quanto può, e a te-stimoniare l’unità con la missione dei circa 36mi-la “uomini di Dio” in Italia – compresi circa 600missionari e 3mila sacerdoti anziani o malati do-po una vita di servizio – ci saranno le omelie deiparroci. Poi le locandine e i “campanili” con ipieghevoli-bollettino postale. Di colore bianco,con il payoff della campagna “Insieme ai sacer-doti, insieme ai più deboli”. In circa mille par-rocchie di 60 diocesi i fedeli troveranno anche le

speciali cassettine per la raccolta diretta. E in al-tre anche eventi di piazza sul sagrato per sensi-bilizzare al dono. L’intero appuntamento e le at-tività di raccolta, fino alla fine dell’anno, saran-no rese possibili dai 231 incaricati diocesani peril sovvenire e dalle migliaia di incaricati parroc-chiali, tutti volontari. Spiegheranno il valore del-l’Offerta, le 4 modalità per contribuire (vedi boxaccanto) e indicheranno ai fedeli come cono-scere da vicino l’opera dei preti diocesani: attra-verso il trimestrale “Sovvenire” (www.sovveni-re.it), da oltre 20 anni notiziario della comunitàdegli offerenti, inviato a chi dona un contributo.

E la pagina Facebook “Insieme ai sacerdoti”, se-guita e commentata da circa 100mila persone,che dà conto del loro servizio al popolo di Dio.Nel 2014 le Offerte hanno raggiunto 10 milioni546mila euro (-6,27% rispetto al 2013), con uncontributo medio di 63 euro ma donatori in ca-lo. La raccolta provvede al 3% della remunera-zione del clero (con un mensile compreso tra870 euro netti per un prete appena ordinato e1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensio-ne), che dunque resta in gran parte in caricoall’8xmille. Far crescere le Offerte significhereb-be anche liberare risorse per le opere caritative.

«So bene che il condividere e distribuire ci met-te in crisi e, allo stesso tempo, ci entusiasma – hascritto Donato Negro, arcivescovo di Otranto epresidente del Comitato Cei per il sostegno e-conomico alla Chiesa –. Ma senza condivisionenessun luogo potrebbe essere abitato, nessunsogno accarezzato. Saremmo solo storie disper-se, indifferenti gli uni agli altri. La “con-divisio-ne”, ossimoro possibile della vita ecclesiale, è ge-sto che apre la terra al cielo, che moltiplica il po-co per tutti».

Laura Delsere© RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’Italia con i suoi sacerdotidalla parte dei più deboliOggi la Giornata nazionale per il sostentamento del cleroLAURA DELSERE

hi sono per noi i sacerdoti? Perchéha valore sostenerli nella missionequotidiana? E perché non tutti i cri-

stiani si sentono interpellati in prima per-sona dalla necessità di partecipare al loro so-stentamento? Oggi, Giornata nazionale del-le Offerte per i preti diocesani, sarà l’occa-sione per dialogare con i fedeli su questi te-mi, e fare un forte appello alla raccolta e al-la comunione nelle 26mila parrocchie ita-liane. Le risorse per il clero vengono so-prattutto dall’8xmille. Ma rispetto ad essol’Offerta è un passo in più. Ha sì origine con-cordataria come la firma, ma è segno di u-na consapevolezza ulteriore, di una sceltadi corresponsabilità verso la Chiesa. E ri-chiede una piccola spesa rispetto all’8xmille,che invece non costa nulla e si limita a de-stinare una quota dell’Irpef nazionale. L’Of-ferta è un grazie a chi ogni giorno si fa pa-ne spezzato per il popolo di Dio, quei mi-nistri della Parola e dei sacramenti la cui

porta è sempre aperta, promotori di pro-getti di carità, che non solo rispondono al-le molte emergenze innescate dalla crisi,ma cambiano le persone e il volto del terri-torio, sollecitando tutti ad essere migliori, adaprirsi con generosità verso gli accresciutibisogni di famiglie, pensionati e giovani.Che, in una parola, ci insegnano ad avere uncuore instancabile, come quello del Padre.Alla vigilia del Giubileo straordinario e conil Natale alle porte, donare – magari poco main tanti – per il sostenta-mento del clero diocesa-no è il modo che i fedelihanno oggi per accom-pagnare questi missio-nari della misericordia làdove fanno la differenza.Dalle città ai piccoli pae-si. Preti promotori del la-voro per i giovani comedon Renzo Zocca, che aVerona ha avviato all’in-segnamento laureati e

diplomati disoccupati grazie ad un accor-do con il locale provveditorato agli studi; odon Massimo Bottarel e don MassimilianoCristiano che nell’unità pastorale di Villa-dossola (in diocesi di Novara) con una col-letta tra i fedeli hanno avviato borse lavoroper donne vittime di violenza domestica efamiglie disagiate. Lo stesso hanno fatto aGragnano (Napoli), don Luigi Milano e donAlessandro Colasanto, aprendo un pastifi-cio artigianale gestito da alcuni giovani del-

la parrocchia di San Leo-ne II. E ancora: parrociche formano alla fede ealla legalità dalla Cala-bria al Piemonte, sia i-spirandosi a modelli co-me il beato don Pino Pu-glisi, sia riutilizzando peril bene comune il patri-monio sottratto alle ma-fie: da don Francesco Pi-cone, successore di donGiuseppe Diana a Casal

di Principe (Caserta), a don Vito Gaudiosoche ad Andria dalle terre confiscate desti-na alla Caritas diocesana aiuti alimentariper 900 famiglie. E ancora padre Lino Danche a Milano, nella parrocchia di San Fede-le, che fu la chiesa di Alessandro Manzoni,l’autore dei Promessi sposi, con un proget-to su misura accompagna le coppie lungol’intera vita matrimoniale. O don France-sco Pati, uno dei sacerdoti al centro dellacampagna Cei per le Offerte 2015: respon-sabile delle case d’accoglienza nella dioce-si di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela,da 33 anni si dedica ai senza fissa dimora.Fino a don Alfredo Levis, parroco di mon-tagna nelle 10 frazioni di Sospirolo (Bellu-no) che con l’arrivo del freddo va a dire Mes-sa nelle case perché ad anziani e malati nonmanchi l’Eucaristia. L’Offerta diventa cosìun nuovo punto di vista, a dir poco inedito,sull’opera dei sacerdoti, dal più lontano alnostro, pietra nell’edificio della Chiesa-co-munione prefigurata dal Concilio.

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Dalle metropoli ai piccolipaesi l’occasione per dire

grazie a chi ogni giorno si fapane spezzato per il popolodi Dio, spalancando le porte

ai bisogni degli ultimi

Il gestoIn parrocchia “campanili”con i pieghevoli, bollettinipostali ed eventi di piazzaIl trimestrale Sovvenire euna pagina Facebook peressere sempre aggiornatiNegro: «La “con-divisione”apre la terra al cielo,moltiplica il poco per tutti»

Un’immagine della campagna nazionale 2015

16 Domenica22 Novembre 2015C A T H O L I C A

COME FARE

Quattro i modi per donare, i «sostegni»deducibili dalla dichiarazione dei redditiSono quattro i canali attraverso cui è possibile donare l’Offerta per i sacerdoti: conbonifico bancario (gli Iban di Banca Etica e degli altri sei istituti sono disponibili sul sitowww.insiemeaisacerdoti.it); con conto corrente postale (n. 57803009 intestato a:Istituto centrale sostentamento clero - Erogazioni liberali, via Aurelia 796 - 00165Roma); con carta di credito CartaSì (attraverso il numero verde 800.825.000 o sul sitoweb www.insiemeaisacerdoti.it); con donazione diretta all’Istituto sostentamentoclero della propria diocesi (l’elenco completo è su www.insiemeiaisacerdoti.it).L’Offerta può essere ripetuta più volte l’importo complessivo è deducibile dalladichiarazione dei redditi fino ad un massimo di 1.032,91 euro ogni anno. È possibilerichiedere la ricevuta al numero verde Donatori 800.568.568 (attivo dal lunedì alvenerdì, dalle 9.30 alle 13.30) oppure all’email [email protected]. Per chi donatramite conto corrente postale, ai fini fiscali farà fede il cedolino.(L.D.)

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