Rione de' brozzi in festa 2015

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Un anno di attività del Rione e la Festa edizione 2015

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La prima Caveja rosa… Giallo/Verde!!“Non ci riusciremo mai! Dove le troviamo delle ragazze disposte a TIRARE?!”Queste le prime impressioni unanimi del gruppo tiratori, ormai più di un anno fa, di fronte all’iniziativa della Contesa di introdurre per l’anno 2015 il ‘tiro alla fune femminile’. Il tempo

passa, si avvicina la data del Palio, ancora nessuna novità, ma la Contesa crede nella sua proposta e pur di realizzarla coinvolge associazioni sportive e palestre lughesi. Alcune ragazze della palestra ‘Officina 25’, senza indugio, raccolgono il guanto della sfida lanciato dalla Contesa. È quindi così, che le strade del Rione Brozzi e dell’Officina 25 si incrociano e, nonostante inizialmente il tiro alla fune femminile sia conce-pito come una specialità extra-rionale, le ragazze dell’Officina iniziano a partecipare agli allenamenti dei nostri tiratori soprattutto grazie ad alcune conoscenze comuni ad entrambi le realtà.Silenzio tra i tiratori… Nessuno avrebbe immaginato potesse accadere: donne ad un allenamento di tiro alla fune!! E che donne!! Marika Aglieri, Maela Cumali, Sara Bolognesi, Martina Fenati, Sonia Dapporto, Valentina Bosi e Beatrice Castelluccio. Belle e grintose, subito cariche, fin dalla prima tirata. C’era molto da lavorare, ma si può fare!! Come dice il detto? “Tira più…”: si sparge la voce della presenza delle ragazze agli allenamenti dalla Minta, piazzale pieno, cinquanta “sportivi” pronti ad allenarsi!! Che spettacolo… mai vista tanta gente ad un allenamento! Siamo agli sgoccioli, ormai manca poco più di un mese al Palio, bisogna darci dentro per non arrivare impreparati. Si intensificano gli allenamenti per far sì che le atlete apprendano alla meno peggio le basi del tiro alla fune, quali posizioni, tempi, ritmi, comunicazione in pedana e con lo Zarlador, ruolo per cui la squadra ha scelto Francesco Feruzzi.“Comunque ragazze ricordatevi che è una manifestazione sportiva, una dimostrazione… Prendetela con filosofia! Il divertimento prima di tutto”.“No, noi andiamo per vincere!!” Questo è lo spirito giusto! Con la loro grinta eccezionale trasformavano tensione in energia, scendevano in pedana e tiravano a tutta forza, non rimaneva che trovare le posizioni in corda. Marika e Maela energiche ed entusiaste guidano e trascinano il gruppo, granitiche in pedana punti fermi per la squadra: ultime posizioni. Sonia è una tigre, il suo sguardo rispecchia la determinazione che mette nello sforzo: prima posizione, con mansione intimidatoria durante la gara. Vale sembra non abbia mai fatto altro in vita sua, si stende e tira, impostazione perfetta: al centro della squadra. Sara, fisico atle-tico, forte, non si stanca mai e mantiene bene la posizione in corda: secondo posto. Martina unisce vitalità ed allegria, il sorriso sulle labbra e ottima impostazione: prime posizioni. Infine Bea, ultima ma solo sulla corda, salda come una roccia, sguardo penetrante e deciso, perfetta per sostenere la squadra. Pronti via, possiamo iniziare a provare la squadra, manca la sincronia, si fatica a mantenere le posizioni, lo sconforto è in agguato, ma le tiratrici non si lasciano abbattere. L’allegria non manca mai, la passione e la determi-nazione accompagnano ogni minuto degli allenamenti e l’impegno profuso dà i suoi frutti: siamo pronti per la sfida. Sabato 16 Maggio.Il giorno è arrivato. La tensione per la gara è pal-pabile, la curiosità di vedere la piazza e quanta gente ci sarà, con il desiderio di non deludere le aspettative dei nostri amici di Rione e Palestra, ma con un unico obiettivo: dare il massimo e divertirsi!!“Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso...Lavorare insieme un successo”Questo è il motto delle tiratrici del Rione de Broz-zi! Ritrovo all’Officina 25, un brindisi, foto e video, qualche battuta poi pronti per la piazza.

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Non ci riusciremo mai

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Finalmente il momento tanto atteso e per cui ci eravamo tanto preparati era arrivato!Al centro del Pavaglione viene annun-ciato l’inizio della prima edizione del Tiro alla Fune Femminile, centinaia le persone intervenute per vedere, incita-re ed acclamare i rispettivi rioni che si sfideranno in campo.Palese è l’an-sia, l’agitazione e l’emozione di tutti i protagonisti prima di iniziare le tirate. Durante la presentazione delle squa-dre, con relativa chiamata di ogni singola partecipante dei rioni, si scor-gono sorrisi mozzati ed espressioni tese, chi non nasconde la propria agitazione reagendo con movimenti frenetici e chi invece la maschera con un’assoluta pacatezza, ma nessuno è riuscito a celare la propria de-terminata voglia di riuscire in quest’impresa e di uscirne vincitori. Scendono dunque in campo le tiratrici di ogni rione, agguerrite e determinate: la prima tirata se la aggiudica la Contrada del Ghetto, ma il morale è alto; si susseguono le tirate e le ragazze del Rione Brozzi riescono a vincerne un paio. Eliminato quindi il Rione Cento, risultato sconfitto in tutte le tirate, le tre rimanenti dovranno effettuare lo spareggio in mo-dalità petto-a-petto. Con regolare estrazione viene annunciato il primo spareggio: Madonna delle Stuoie contro Brozzi. Le quadre si danno battaglia vera e nessuno ha la minima intenzione di concedere anche solo un passo all’avversario: quasi 28 minuti di tirata, uno sforzo assurdo. Tutta la nostra ammirazione alle nostre ragazze, che hanno sofferto sulla corda, senza mai mollare e rimanendo lucide, nonostante gli evidenti e inevitabili dolori fisici, incitandosi e aiutandosi tra loro per vincere la sfida! Un vero spettacolo!!Spareggio vinto da Brozzi: prestazione superlativa acclamata dai supporter – direttamente dall’Officina 25 – e dai rionali. Tuttavia in piazza c’è tensione, gli animi si scaldano con polemiche a causa della durata eccessiva delle tirate e per la mancanza di un minimo di regolamento.Ultimo spareggio: Brozzi contro Ghetto (Madonna delle Stuoie si è ritirato a causa degli infortuni ad al-cune delle sue atlete). Corde in tensione, lo sparo ed è tutto finito: le ragazze del Rione Brozzi sbaragliano le avversarie andando a vincere il primo palio femminile, nell’emozione di tutti i partecipanti del Rione che raggiungono le vincitrici al centro del Pavaglione, travolgendole con abbracci, sorrisi e lacrime in una festa inarrestabile! Saremmo falsi nel dire che non ci importa avere vinto, ci importa eccome!! Ma quello che ci rimarrà di questa esperienza sarà tutto il lavoro, la fatica e anche il dolore che ci ha portati a quella vittoria, le persone e i momenti che ci hanno accompagnato e permesso di arrivare a tanto!Questa non è la fine: è l’inizio di un percorso, di una amicizia che ci porterà sicuramente tante altre sod-disfazioni! Siamo pronti per la prossima contesa: allenamenti, nuove leve, tanta volontà di farsi trovare pronti per la prossima sfida! Con l’augurio che il tiro alla fune femminile venga riproposto e regolamentato nel giusto modo, al fine di permettere a tutti di divertirsi e giocare in sicurezza.Le ragazze ci tengono a ringraziare animatamente il Presidente del Rione Stefano Mighetti per avere dato loro la possibilità di unirsi a questa fantastica famiglia che è il Rione de Brozzi, il gruppo tiratori per il supporto, il sostegno e il tempo dedicato loro e ovviamente tutte le persone che le hanno sostenute e “tifate”.

Lo ZarladorFrancesco Feruzzi

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Ogni anno, arriva per qualcuno, il momento di sedersi ad una scrivania e provare a scriverequalcosa sul proprio gruppo.Quest’anno invece che scrivere delle nostre meravigliose gesta in piazza, per le qualiabbiamo un piatto che dimostra che noi, proprio noi, abbiamo vinto qualcosa, vorrei rin-

graziare ogni singolo tamburino, perché è grazie ad ognuno di loro, che posso dire che il gruppo dei tamburi è tornato!Il primo grazie va a Giorgio, il cuore , lo scrittore, lo zio di tutto il gruppo, grazie per i rimproveri, gli incoraggiamenti, per esserci sempre e comunque, e per aver allietato le prove con ogni genere di conforto.Michi, tu per noi sei un po’ mamma, una sorella maggiore, per qualsiasi cosa ci sei, grazie per le tue battute, che ancora oggi..non fanno ridere nessuno.Grazie alla Mo, suona non suona, poco importa, quando appare si fa sentire e questo a noi basta.Ale e Davide, come non ringraziare le nostre New entry? Eh si perché una volta entrati nel tunnel, si fa fatica ad uscirne!! Grazie per i video imbarazzanti, i km fatti per fare festa con noi, per le pentole suonate, per la vostra dose di disagio e per voler rimanere ancora con noi.Grazie alla Ceci! Con il suo ritorno ci ha fatto capire cosa vuol dire essere tenaci e dove si può arrivare impegnandosi al 100%, grazie per il film più bello della storia!Sbet! Colei la quale ha messo in riga noi e i nostri capelli, ci ha fatto provare no stop, comprese prove di recupero per le più testarde, insieme alla ceci ha tradotto in canzoni tutti i brani della grande, e niente, se non sapete com’è una persona quando crede in qualcosa, lei ne è l’esempio, le sue lacrime e i suoi sorrisi ne sono la prova!Nicole, più testarda di una noce di cocco, quando si apre rivela più sorprese di un uovo di Pasqua, grazie perché ti sei fidata di noi e non hai mollato e solo i veri duri non mollano di fronte alle difficoltà.Grazie a Davidino, tutte le scuse sono buone per entrare a far parte dei tamburi, lui ha scelto di gio-care la carta dell’infortunio. Di Brunori ne avevamo già abbastanza nel gruppo, ma effettivamente ci mancava il maschio Alfa!E per fortuna c’è la Betta: rimedia alle pessime battute della cugina, facendoci piegare dal ridere, grazie per non averci abbandonato nonostante la maturità, e perché con te lo spettacolo è assicurato.Eli, nonostante sia una delle più giovani, è la regista della grande squadra, con i suoi cià cià bum, ci fa scattare come soldatini, peccato che quando c’è da festeggiare, tiri più pacchi che «Affari tuoi».Grazie a Gabri il “bello”, uno dei piccoli che fa spataccare noi grandi, ogni anno ci da un motivo per non dimenticarlo!!! Quest’anno lo ricorderemo per la sua suonata con l’ascella, uno dei momenti più belli di sempre!!!

Tamburellando

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Grazie alle due sorelle gemelle separate alla nascita, Emma & Marghe. Emma dispensa sorrisi a chiunque non la confonda con la Marghe, sempre sul pezzo, non perde mai un colpo; la Marghe sem-bra nel suo mondo, ma in realtà è solo un modo per resitere al “Bello” del gruppo.Grazie a te che da lassù continui a vegliare su di noi, grazie alla tua famiglia, che in quest’anno dif-ficile per tutti, si è fatta sempre sentire con la sua presenza!!!Grazie a tutti voi, che in un anno di prove, gare e uscite, mi avete dimostrato che quel qualcosa in più tra di noi c’è ancora!!! Grazie alle chiarelle e agli sba con i quali abbiamo condiviso un anno di fatiche ma anche di soddisfazioni!!! E per tutti questi grazie mi viene da dire...che anche l’anno prossimo mi avrete fra di voi. ;P

Pier

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Torsèllo s. m.[der. del lat. torsus, variante di tortus «torto, avvolto» (v. torto1)], ant. – 1. a. Balla di tela o lino arrotolato.

ANTEFATTO: il torsello è il premio che viene asse-gnato al vincitore del miglior Corteo Storico, que-sto premio non entra nel computo dei punti per l’assegnazione della Contesa Estense, da anni si

discute per regolamentarlo, ma senza successo. Quest’anno, prima del palio, il maestro di campo, in attesa di una linea guida corretta da seguire, ha proposto di non consegnarlo, le maestre di sfilata di Cento, Ghetto e Brozzi accettano subito Stuoie si riserva di comunicarlo ai vertici rionali...passa il tempo e nessuno accenna più alla cosa fino a una settimana dall’inizio del palio quando viene comunicato che Stuoie non sottoscrive la proposta.. il premio DEVE essere consegnato.Il nostro rione non si è mai speso molto per questa sfilata, però, tirando le fila di tutto il lavoro profuso negli anni per migliorare: la taverna sempre più bella, i nostri atleti in via di risalita dopo anni bui era doveroso risollevare il corteo, senza velleità di vittoria, ma con l’idea di fare una cosa che per tutti noi fosse bella, partecipata e coinvolgente.Con l’aiuto, in particolare, di Beatrice, piena di entusiasmo giovanile e del nostro Roberto, che è un vulcano d’idee, e la collaborazione di Ghego, Baldro, Luigi, Giorgio, sbandieratori, musici, cucinieri, coro, speaker rionale e tanti volenterosi figuranti siamo riusciti a portare in piazza una sfilata FANTASMAGORICA.Il progetto è partito ad ottobre, fino a quasi febbraio, le idee erano tante, ma di concreto non avevamo nulla, nemmeno i vestiti per il coro e alla fine, come al solito, ci siamo ritrovati a fare le corse per riuscire ad avere in tempo i vestiti. Tutte le sere dopo il servizio alla Taverna ci mettevamo a tavolino per definire i movimenti della nostra opera.. è stato un parto lungo, complicato e sicuramente non tutto è andato come lo immaginavamo noi, alla fine la “FESTA PAESANA AL BORGO DI BROZZI” è stato un INEGUAGLIABILE SUCCESSO… Eh si perché siamo riusciti a portare a casa quel TORSELLO che dalla sua costituzione era sempre stato appannaggio del rione Madonna delle Stuoie. Durante la Contesa Estense 2015, tante cose non sono andate nel verso giusto per i nostri colori e in tanti hanno cercato di metterci il bastone tra le ruote, comunque un sassolino dalla scarpa siamo riusciti a toglierlo.Grazie di cuore al consiglio rionale, senza il loro appoggio e sostegno quello che siamo riusciti a costruire quest’anno non sarebbe stato possibile. Orgogliosa e fiera di essere la vostra maestra.

Roberta

Il Torsello

Via San Vitale, 3S. AGATA SUL SANTERNO

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C.ome ogni anno ai primi di ottobre ci siamo ritrovati per cominciare gli allenamenti con i ragazzi under: qualche nuovo arrivo, molte conferme e tanta voglia di ricominciare a lavo-rare insieme! Così tra qualche urlo, molti incoraggiamenti, un po’ di fatica, alcuni momenti di sconforto e tante risate, sono passati i mesi ed è arrivato il momento di andare in piazza

per raccogliere i frutti del nostro lavoro.In piazza la tensione è alta: in pochi minuti si concentra il lavoro di tutti questi mesi.Iniziano i primi esercizi e con soddisfazione vediamo che i nostri singolisti Leo ,Calde e Jack si piaz-zano in ottime posizione.E’ quindi il turno delle coppie dove, per incanto, Pastina e Piraz centrano il successo!Bravi anche Jack e Biancuc che si piazzano al secondo posto. Infine la piccola squadra (molto sofferta!) che con Pastina, Calde, Riccioli, Leo, Piraz e Gian Luca, ci consegna la vittoria!Ma non c’è tempo di riposarsi: ci sono i Nazionali da preparare. Purtroppo alcuni nostri atleti non possono essere presenti, ma con l’aiuto di due sbandieratori del-la Contrada del Ghetto possiamo portare ad Ascoli Piceno tutti gli esercizi ottenendo ottimi risultati.Inutile dire che anche quest’anno è stata un’esperienza fantastica e che questo gruppo si è molto uni-to ricordandosi che sono impor-tanti i risultati ma è importante anche divertirsi!Per finire grazie e complimenti ai nostri ragazzi per i risultati ottenuti, a Stefano per l’impegno continuo e a Pigi per la conoscenza tecnica del regolamento che ci ha permesso di arrivare tra i primi 10 gruppi a livello nazionale!Ci ritroviamo a settembre tutti insieme e magari portate anche un amico!

S bandieratori Under 15

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I mpegno, sacrificio e fatica! Queste sono le parole che ogni sportivo, di successo o no, deve avere in testa.Quest’anno poteva essere quello della svolta, l’anno in cui i rioni di Lugo non avrebbero detto “Brozzi non ci fa paura, tanto stende”. Quest’anno potevamo finalmente far vedere a tutti che il rione de’ Brozzi esiste, che fa paura perché avrebbe vinto tutto. Invece non siamo andati bene come

speravamo. Anche se dalla classifica non si può notare ,abbiamo potuto constatare qualcosa di molto più importante della vittoria o di qualche piatto in ceramica o di qualche riconoscimento su un foglio di carta. Qualcosa che nessuno poteva darci, nemmeno il successo, qualcosa che abbiamo imparato da soli, giorno dopo giorno. Forse non avremo molto talento, ma abbiamo molto di più, qualcosa che ci differenzia dagli altri rioni , abbiamo una pazzesca voglia di allenarci e migliorare di allenamento in allenamento, perché indipendentemente da quanto tu sia dotato o no, il tuo talento ti lascia a casa se non sviluppi le tue capa-cità, se non corri, se non studi, se non ti alleni non potrai mai capire le tue vere potenzialità.Invece la volontà rimane sempre con te e non ti tradirà mai! Puoi essere anche l’antisbandieratore, ma se tutti i giorni ti alleni con costanza focalizzando tutte le tue energia in ogni singolo lancio, alla fine sarai più bravo di tanti altri. Quest’anno ho avuto l’onore di fare la coppia con mio fratello ( ed a esseri sinceri all’inizio non eravamo bravissimi ). Una sera, tornando da allenamento, mio fratello mi disse che non sa-remmo mai migliorati anche se ci fossimo allenati notte e giorno avremmo continuato a sbagliare sempre gli stessi lanci perché non eravamo dotati. Non posso dire se abbiamo talento o no, ma di sicuro posso dire che siamo migliorati moltissimo e che ho fatto cambiare idea a mio fratello riguardo le nostre potenzialità.Prima della gara all’ up and down ,il nostro coach morale Guido ,ci ha consegnato un foglio con scritto unpiccolo discorso da leggere sempre prima di ogni gara. Il testo è un piccolo riassunto di un discorso chefece il famoso attore americano Will Smith. La parte che preferisco recita: Non si può dire “non ce la pos-so fare”. Non devi partire con l’idea di costruire un muro intero. Parti dicendo:” Adesso metto giù questo mattone nella maniera migliore che un mattone possa essere posato. E poi fai così ogni singolo giorno e prima che te ne accorgi avrai il tuo muro.” Non so se quelle parole portano fortuna, ma ogni volta che le leggo l’ansia da pregara scompare e penso solamente a me alle mie bandiere e che abbiamo una missione: tenere alto il nome del mio rione, senza fare cadere nemmeno una bandiera, tenerle su in tutti modi possi-bili. Quest’anno è stato molto impegnativo, anche per il fatto che io sono uno sbandieratore under e anche assoluto e quindi per un motivo o per l’altro tutti giorni avevo un allenamento che variava da 2 a 3 ore; mai e poi mai mi sono azzardato a dire di essere stanco, tornavo casa sempre con la voglia di rincominciare e migliorare prendendo come esempio me stesso ,pensando a quello che avevo fatto il giorno prima.Nell’ambito degli sbandieratori under di seconda fascia, abbiamo ottenuto risultati che non ci aspettava-mo, mentre nella terza fascia potevamo fare meglio, abbiamo raggiunto il 2° gradino del podio sia con la coppia che con il singolo. Invece nella parte degli assoluti ,come già preannunciato, non ci siamo piazzati bene, i 3° posti hanno preso parte nella grande squadra e coppia ( per pochi centesimi non ci siamo clas-sificati per i nazionali), 4° nella piccola squadra e 2° nel singolo. Con gli under siamo appena tornati da Ascoli Piceno dai nazionali giovanili, grandi sorprese per tutti, per la piccola squadra, per il mio singolo e per la coppia, sia di terza che di seconda fascia.Questi sono i risultati di quest’anno, ma poco importa, perché come già detto ,l’importante è che il pros-simo anno si riparta ancora più motivati del precedente, perché giunga finalmente il tanto agognato mo-mento nel quale tutti i rioni, noi per primi, si convincano che Brozzi può fare la differenza… Che Brozzipuò VINCERE.

GiacomoAntonio

Forza Brozzi, sempre!

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Finalmente anche quest’anno siamo giunti alla fine e dopo innumerevoli prove siamo usci-ti sani e salvi (più o meno) dal

palio 2015.Rispetto all’anno scorso abbiamo faticato di più poiché, oltre al brano libero, dovevamo montare anche la Grande Squadra. Tutti i nostri sforzi alla fine sono serviti a qualcosa, infatti ci siamo qualificati secondi nel brano libero chiarine e primi come musici della Grande Squadra!!!!Tutto questo è stato reso possibile anche grazie all’aiuto di un nuovo amico del rione, Fabio, che ci ha supportato, aiutato, incoraggiato e sopportato per tutto l’anno!!!Per questo palio abbiamo iniziato ad allenarci da settembre per via della grande squadra che ha richiesto la maggior parte del nostro tempo e che ci ha portato ad allenarci tutte le sere per quattro ore già da aprile, cioè un mese prima del palio.A nome di tutte le chiarine ringraziamo Stefano Clo’ che ci ha scritto nuovamente il brano e ci scusiamo per averlo modificato all’ultimo momento.Ora passiamo a ringraziare: Ghego, il nostro responsabile chiarine, per il suo sostegno durante l’anno e per aver diviso due chiarine che altrimenti avrebbero parlato troppo durante le prove (per questioni di privacy nonmetteremo i loro nomi!); Ilaria, che quest’anno è rientrata nel rione nonostante l’università e che si è presa la responsabilità di suonare la prima voce nel brano; Flaviano, maestro anche quest’anno, che abbiamo deciso di nominare “degustatore dei liquori di Brozzi”! Scherzi a parte lo ringraziamo molto per averci supportato anche quest’anno e per aver fatto la Grande con noi facendo avanti e indietro da Faenza; Arianna, che oltre al suo impegno per il brano libero e la grande squadra ha deciso di proporsi, di sua spontanea volontà, come soave creatura! Michele, che ci ha illuminato con i suoi trucchetti da trombettista e che ha dimostrato di avere una grande pazienza, mantenendo sempre la calma durante le prove.Ringraziamo anche Lucia, che nonostante la lontananza ha comunque fatto il Brano e ha dato una mano a Giorgio con le chiarine under; Ultimo ma non meno importante, ringraziamo colui senza il quale non avremmo potuto vincere i musici nella grande squadra…Claudio, che ha dimostrato impegno e costanza a tutte le prove, l’unico a non aver steccato in piazza!!!Noi non ci ringraziamo per ovvi motivi e concludiamo dicendo che anche se è stato un anno faticoso, ci siamo divertiti tanto e siamo diventati anche un gruppo più unito e affiatato, speriamo che il prossimo anno sia ancora più bello!!!

CHIAra e SaRINA

Fiato alle trombe!

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Millefoglie di piadina con Squacquerone Crudo e RucolaMillefoglie di piadina con Squacquerone zucchine marinate e radicchioMillefoglie di piadina con salsa al Gorgonzola,speck e radicchioTagliere di salumi e sott’olio

Cappelletti al ragùPolenta al RagùGramigna del Capo RioneRisotto radicchio e formaggio di fossa

Pollo alla Contadina con patateSalsiccia ai ferri con patate fritte Somarino in umido con polentaSpiedone misto con misticanzaPorchetta con cipolline in agrodolcePiatto Etnico Mediterraneo (senza carne)

Antipasti

Primo Servito

Secondo Servito

FrizzoneCipolle in agrodolce Patate fritte

Frittelle di meleAlbana passitaScroccadenti e biscotteria

Caminate - Cantina Valli - Sangiovese di Romagna DOCTibano - Cantina Valli Sangiovese di Romagna Superiore DOCRiserva della Beccaccia - Cantina Valli Sangiovese di Romagna Superiore Riserva DOCPecorino Falerio DOP - Cantina Colli RipaniGewürztraminer - Kellerei KalternPignocco - Verdicchio dei Castelli di Jesi - Stefano AntonucciPasserina Igt - Cantina Colli RipaniBirra Weisse Weihenstephan 50clBirra Löwerbräu 40cl

Contorno Servito

Loverie

Per la Vescica

2015

Corso Mazzini - Lugo di Romagna

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ore 18,00 MERCATINO CREATIVI E PRODOTTI TIPICI lungo il Corso in collaborazione con PRO LOCO DI LUGO

ore 18,00 Grande apertura della festa con spettacolo itinerante con il mangiafuoco giocoliere ANDREAS, improvvisazioni di vita medievale della Compagnia della Forca, giocolieri, giullari, Sbandieratori e musici - ANGOLO DI PINOCCHIO Trucca bimbi - Gonfi abili gratuiti

ore 19,00 Apertura “Taverna del Gallo” stand, gastronomico lungo il Corso e sale di palazzo Malusardiore 19,00 Apertura “Hosteria delle Botti” già “di butò” vicolo Scalaberniore 20,30 Spettacolo itinerante con l’ensamble musicale La ROMANDIOLA, il Mangiafuoco giocoliere

ANDREAS, le Spade di fuoco della Compagnia della Forca, giullari, Sbandieratori e musiciore 21,00 Apertura “tiro al salame”ore 21,10 XI memorial “Italo Chellini” - gara di tiro alla funeore 21,30 palco sagrato S. Giacomo - Spettacolo di Magia e Illusionismo del Mago LINOore 21,30 palco corso Mazzini Cover band Entire sulle note dei maggiori successi pop / rock, grazie alla

potente voce di Federica Guerra, a seguire gli amici di Puccio presentano: Cover band Bad attitude - in viaggio nel rock.

EAEAEAEAAAAAAEAEAE TTITITTTITTTIIVIVIVIVVVIIVIVIIIVVV EEEEEEEE PPPPPPPPROROROROROOOOOOOORORODODODDODODOOODDDDODDDOOTTTTTTTTTTTTTIIII TITITTTITTTITIPIPIPIPPIPIPICICICCCCICISabato 12 Settembre

Programma

ore 11,00 S. Messa con rappresentanza del Rione in costumeore 17,00 MERCATINO CREATIVI E PRODOTTI TIPICI

lungo il Corso in collaborazione con PRO LOCO DI LUGOore 17,30 Spettacolo itinerante con i trampolieri della Compagnia CLERICI VAGANTES, l’ensamble musicale

La ROMANDIOLA, il Mangiafuoco giocoliere ANDREAS, le improvvisazioni di vita medievale della Compagnia della Forca, giullari, Sbandieratori e musici - ANGOLO DI PINOCCHIO Gonfi abili gratuiti

ore 18,30 Apertura “Taverna del gallo”, stand gastronomico lungo il Corso e sale di palazzo Malusardiore 18,30 Apertura “Osteria delle botti” già “di butò” vicolo Scalaberniore 20,30 Spettacolo itinerante con l’ensamble musicale La ROMANDIOLA, il Mangiafuoco giocoliere

ANDREAS, le Spade di fuoco della Compagnia della Forca, giullari, Sbandieratori e musiciore 21,15 palco sagrato S. Giacomo l’ensamble musicale La ROMANDIOLA presenta melodie medievali di

suoni e canti, virtuosismi con liuti, ghironde, chitarrini, zampogne, vielle, salteri e tamburelli!ore 21,30 palco corso Mazzini spettacolo di giullari con numeri di giocoleria “Paggio e Pello” della Compagnia CLERICI VAGANTES

nnnnn rrrrrrapappapaapapprprprrpreseseseseeseseneneneneneentatatatattatannnnnn aaaaaa dededdededed llll RiRiRiRiRionononoo ee ininininini ccccccosososososo ttttt memmememmeeeeDomenica 13 Settembre

ore 19,30 cena al lume delle candele alla “Taverna del Gallo” stand gastronomico nella splendida cornice della corte di Palazzo Malusardi.

dedededededededellllllllllllleeeeeeee caccacac ndndndndnnnndeleleleleeee alalalalllalalala ““““TaTaTaTaTaTaTaveveveveeveeeernrrnrnrnrnrnrnrnaaaaa dedededeeddddedddddddddd llllll GaGaGaGGaG llllllllo”ooo”o”o”o”o”o”o”oLunedi 14 Settembre

Lo stand gastronomico è raggiungibile da C.so Mazzini (Palazzo Malusardi) sabato 12 e domenica 13

da Via Amendola (Circolo G. Negri) lunedì 14.In caso di maltempo lo stand gastronomico funzionerà ugualmente e si trasferirà

nelle sale di Palazzo Malusardi

PER TUTTA LA DURATA DELLA FESTA SARÀ IN FUNZIONE LA PESCA DI BENEFICENZA NEL CORTILE DI S. GIACOMO

Per informazioni: Tel. 347 8209131 - E-mail: [email protected]

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La Rocca è il luogo dell’identità lughese: la Piazza per definizione, spazio dove ci si ritrovava, e ci si ritrova uscendo dai borghi, che in origine erano tre- quattro. Oggi i borghi si sono moltiplicati ed estesi all’intorno, al punto che non basta più la passeggiata a piedi e magari neppure la bi-cicletta per arrivarci. Il binomio Rocca+Pavaglione è l’erede di quello che nel Medioevo e ancora

secoli dopo era chiamato il Castello, Castrum Luci. La Rocca, più piccola dell’attuale in quanto priva dei bastioni, era protesa con la Cittadella ad occupare tutto il riquadro che a fine Settecento sarebbe diven-tato il Pavaglione.Nel 1202, l’arcivescovo di Ravenna Alberto, governante politico di Lugo, ordinò di fortificare la comunità locale costruendo una nuova Rocca, allo scopo di frenare le mire espansionistiche di Faenza e dei conti di Cunio1. Tale atto si può ritenere l’inizio della nascita del centro storico di Lugo.Dopo la distruzione di Lugo ad opera dei faentini nel 1218, il centro venne ricostruito e ripopolato. Molto importante fu l’intervento dei Frati francescani che, in quel periodo, costruirono un convento ed una chiesa sul fondo Poligaro. Poco dopo la metà dello stesso secolo XIII molti abitanti di Fabriago si spostarono a Lugo, abbandonando le loro abitazioni a causa di fenomeni alluvionali2; quest’evento consentì alla comu-nità lughese di espandersi verso nord, oltre il fiume Santerno, inglobando l’abitato di Fabriago3.Attorno alla Rocca erano sorte le prime case e i primi borghi si allungavano sulla direttrice Bologna-Ravenna (via Salara/ SanVitale), mentre all’interno della Rocca era posta la prima chiesa di S. Giacomo Maggiore, dove almeno a partire dal 1229 si tenevano le assemblee consiliari del Comune, gli incontri so-lenni e giurati4. Con lo sviluppo dei borghi, a fine ‘300 il titolo verrà trasferito nella sede attuale all’interno del borgo Brocij (Brozzi)5.La Rocca venne ristrutturata negli anni 1297/1299 durante la breve dominazione del ghi-bellino Uguccione della Faggiola da Pisa6. Nel corso del tempo essa fu la base logisti-ca per le varie dominazioni che si succedettero a Lugo: Bologna, Milano, Ferrara, Roma.

Il centro di Lugo:nascita della rocca ed origine,

sviluppo e declino della cittadella

A.Vasina, Lugo: villa, castello, comune, parrocchia. L’evoluzione dell’insediamento e del territorio (sec.XIXIV), in Storia di Lugo, acura di L. Mascanzoni e A. Vasina, Forlì 1995, vol.I pp. 183-184.Vasina, ibidem, pp. 184-185.G.Bonoli, Storia di Lugo ed annessi libri tre, Faenza, 1732, p. 337.Vasina, ibidem, p. 185.S. Gaddoni, Le chiese della Diocesi di Imola, pubblicazione della Diocesi di Imola, 2008, vol. III, p..21.Vasina, ibidem, pp.. 188-189.

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Lo storico L. Mascanzoni afferma che le truppe milanesi, partecipanti alla battaglia di Zagonara del 1424, provenivano da Lugo a quel tempo sottoposta al dominio dei Visconti7.Dal 1437, inizio della dominazione estense, la Rocca ospitava, oltre al governo della comunità locale, an-che quello della «Romandiola» cioè la Romagna estense. I Signori Leonello, Borso ed Ercole I ordinarono diversi lavori alla Rocca e la costruzione di una cittadella fortificata sullo spiazzo antistante. I lavori furono svolti dall’ingegnere ducale Pietrobono Brasavola; a tale fabbrica dovettero concorrere tutte le comunità della Romagna estense. La nuova cittadella non aveva una forma regolare, era dotata di torri rotonde ed era circondata da un fossato8.Nel 1569 la cittadella era ormai fa-tiscente e inadeguata all’uso militare del tempo caratterizzato dalle arti-glierie, perciò il Duca Alfonso II ne ordinò la distruzione, fece ristruttu-rare la Rocca e costruire un portica-to in legno, che servisse da cammina-mento fra la nuova Rocca e l’entrata laterale del Carmine, e da luogo de-putato al mercato del mercoledì e dei bachi da seta durante i mesi estivi9; preludio, con due secoli d’anticipo, del Pavaglione.Nell’estate del 2015, durante la ri-strutturazione del piazzale interno al Pavaglione, sono state ritrovate strutture riconducibili alle vicende relative alla Rocca ed alla cittadella. Gli archeologi non hanno ancora concluso gli scavi e lo studio di tali resti. Di tutto ciò intendiamo parlare, fra studiosi e pubblico, nell’incontro del 15 settembre presso il circolo “G. Negri”, parrocchia di S. Giacomo maggiore, in occasione della festa rionale.

Peppi LuigiRicci Lucchi Alberto

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777777 L.Mascanzoni, “Un dimen cato fa o d’arme: la qua rocentescaba aglia di Zagonara”, da “La Romandiola degli Estensi”, pubblicazione a cura del centro di Studi sulla Romandiola Nordoccidentale, Lugo novembre 2003, walber , pag. 76-77.E. Angiolini, Lugo ”capitale” della Romagna Estense (sec. XIV-598),in Storia di Lugo, cit., vol. I, pp. 243 sgg.Bonoli, ibidem, pp. 201-202.

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Nel riordinare un cassetto pieno di mie vecchie scartoffie ho trovato un volantino del 1993 che pubbli-cizzava una cena con spettacolo a

tema rinascimentale organizzata dal Rione de’ Brozzi nella corte di Palazzo Malusardi. Era la prima edizione di tante fortunate espe-rienze analoghe proposte, negli anni a segui-re, dal nostro Rione. Ricordo questa prima edizione perché mi occupai per la prima volta dello stand gastronomico del Rione che già da anni, inizio anni 70, aveva preso corpo grazie all’impegno di tanti Rionali: i primi anni la cucina era allestita in strada e il menù era molto ristretto pizza fritta, piadina con salsiccia, vino regalato dalle cantine locali, acqua e bibite; la domenica sera dopo il concerto dell’orchestra si distribuivano gratuitamente maccheroni al ragù. Negli anni ’80 con l’impegno di Valdo, Pierino, Luciano, Angelo, le loro mogli e tanti altri rionali iniziò l’era del cappelletto fatto in casa: fu un grosso salto di qualità con una minestra realizzata con il top delle materie prime (il parmigiano stravecchio veniva procurato e in parte regalato dall’ambulante “Angelini” che abitava in via Mazzini). La preparazione dei cappelletti era una festa; ci si trovava in sede almeno quaranta, cinquanta persone, reclutando anche amici e amiche volonterosi, sui tavoli da ping pong si appoggiavano i taglieri per consentire alle “azdore” di tirare la sfoglia a mano mentre i più piccoli davano il loro apporto contribuendo alla chiusura del cappelletto. Con l’avvento del cappelletto si iniziò ad allestire la “sala” in strada con tavoli e panche. Ritorniamo al nostro banchetto del 1993; agli inizi degli anni ’90 Don Angelo ci mise a disposizione la Corte di palazzo Malusardi per allestire lo stand, quindi si poteva predisporre una cucina più at-trezzata. Qui inizia la Storia della Taverna del Gallo: reclutai un mio compagno di classe delle medie, Giuseppe, che era diventato un cuoco “affermato” e gli chiesi di aiutarci ad impostare il menù e i piatti per i banchetti, ci insegnò a fare le frittelle di mele, a preparare un ragù con una ricetta che ancora ci tramandiamo, qualche rionale non più giovane si ricorderà l’impegno profuso per la farcitura di qual-che centinaia di quaglie. Con al soldo (zero) un cuoco professionista in cucina il gruppo di “azdore” e aiuto cuochi è cresciuto di professionalità renden-dosi nel tempo completamente autonomo. Con il passare degli anni sono cambiate le persone ma la qualità della cucina della Taverna è sempre stata di alto livello. Un’ ormai collaudata equipe di Cuochi alla guida di Alessandro è capace di destreggiarsi tra fornelli e pentole per proporre la cucina tradizionale del nostro territorio talvolta rielaborata con qualche tocco innovativo.

Ga taverna del Gallo

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Le chiarine under ai nazionali

L’appuntamento di settembre della Festa di Brozzi, con la cena all’aperto consumata ai tavoli posti lungo il corso Mazzini è ormai un classico che da decenni viene riproposto riscuotendo sempre grandi consensi.Negli ultimi anni la Taverna del Gallo, nata come punto gastronomico della Festa del Rione Brozzi, ha trovato una seconda location all’interno della Contesa Estense di metà maggio, aprendo i battenti sotto le logge del Pavaglione in concomitanza della festa del Patrono di Lugo. In questa seconda sede, con una apertura prolungata per ben nove giorni, lo staff della cucina ha potuto esprimere tutte le sue potenzialità proponendo una carta con piatti di pesce e piatti di carne che stanno riscuotendo ogni anno sempre maggiori consensi. La grande affluenza di commensali, che quest’anno ha fatto registrare in ogni serata il tutto esaurito, ripaga del grande impegno e del tanto tempo dedicato dagli oltre sessanta volontari che partecipano all’allestimento e alla conduzione della Taverna. Con l’avvento dell’apertura della Taverna nelle logge del Pavaglione è stata dedicata una particolare cura all’allestimento della “sala” proponendo un’ambientazione in stile rinascimentale. Ghirlande, drappi, lanterne, piante, candelabri, pannelli con decorazioni pittoriche e gli arredi, tutti rigorosamente tratti dall’iconografia rinascimentale, contribuiscono a rendere molto suggestivo e accogliente l’ambiente.

Roberto Pirazzini

Quest’anno noi chiarine under siamo andate ai campionati nazionali Italiani ad ASCOLI PICENO. Abbiamo iniziato con tantissime prove. Poi è arrivato il momento

di andare ad Ascoli ai nazionali: per andarci ci siamo alzati alle 4.00 di mattina. Quando siamo arrivati dovevamo fare subito le gare, però di conseguenza era molto caldo. Le gare sono finite domenica pomeriggio.Conclusione: noi chiarine e i tamburini, alla premiazione, ci siamo classificati sesti su 20!!!

Bea&Gaia

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Ragazzi ci risiamo!!! In piena burrasca €UROpea ci si mettono anche i vari ritorni di Caronte, Lucifero &co., uragani, tifoni e bombe d’acqua!!! Certo che Madre Natura ha la precedenza su tutto e tutti, ma ormai siamo allo stremo. Grecia su tutti, e tutti noi dietro ad arrancare...Alla fine per consolarci, per riacquistare quella serenità che ci permette di andare avanti, torniamo ad osservare le cose a noi

più familiari: un prato fiorito, un tramonto, un cielo stellato.Proprio dalle stelle è arrivato quel tocco di genialità che non t’aspetti!!! Tutti noi abbiamo gioito con AstroSamantha Cristoforetti, la nostra astronauta che ci ha reso familiare lo spazio e le astronavi.In uno dei suoi mille collegamenti, si è cimentata «ai fornelli spaziali», preparando uno dei suoi «pranzetti stellari» preferiti. Armeggiava con buste e bustine in alluminio, forni a microonde, imbuti e siringhe, ma quando ha fatto comparire una piadina, ho strabuzzato gli occhi!!! Dalle stalle alle stelle!!!Certo una piada secchina, farcita con pollo liofilizzato e qualche salsa iperproteica, certo asettica senza strutto e bicarbonato, ma SEMPRE PIADINA RIMANE!!! I ben informati sapranno che arriva addiruttura da Riccione!!! La semplicita di racchiudere il companatico nel pane, il «piatto» che diventa cibo anch’es-so!!! Altro che pillole a pranzo, come recitava una canzonetta di qualche decennio fa: la piadina vince anche la forza di gravità!!! Samantha azdora ad honorem!!!E se sentite qualcuno declassare la piada a cibo antico o da tradizioni contadine, dite senza paura:MA C’SA DIT INVURNÌ, I LA MEGNA NÈCA IN ORBITA!!!

Ed ora, senza paura di sporcarci:1 kg di farina debole, 1 etto di strutto buono, bicarbonato o dose da pizza salata ed un pizzico di sale. Impastate tutti gli ingredienti con acqua e fate riposare l’impasto almento mezza giornata al fresco.Dividete l’impasto in pezzetti grandi come il pugno di un bambino e via di sciadur a «tirare» le piadine.Riscaldate una padella pesante (se avete il TESTO ancora me-glio) e mettete a cuocere 2 minuti per lato.Ed ecco il cibo del futuro!!! Ciao Samantha!!!

Ghego

L’angolo dell’azdora

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RosticceriaDa IvanVia De Brozzi, 2248022 Lugo (Ra)

Chiuso il martedì

Tel. 0545 34875338 9957003

Via Baracca, 84 - LUGO (RA) - Tel. 0545 30935

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