CLASSE 3^B RIONE PRINCIPE PRIMO CIRCOLO DIDATTICO … · 2019-06-09 · CLASSE 3^B RIONE PRINCIPE...
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UNITA’ DI LAVORO ESL
CLASSE 3^B RIONE PRINCIPE
PRIMO CIRCOLO DIDATTICO QUALIANO “Rione Principe”
SINTESI NARRATIVA
La 3^B è composta da 22 alunni: 10 maschi e 12 femmine.
Sono presenti due alunni D.A. che non seguono la programmazione di classe,un alunno BES non
certificato che segue un PDP e un alunno DSA.
Il livello di preparazione della classe è medio: ci sono12 alunni con un livello alto, 2 con un livello
insufficiente, il restante si attesta sulla sufficienza.
Il 3 maggio 2017 nella classe 3B alle ore 8.30 è stata effettuata la fase DO dell’attività ESL
programmata. Erano assenti tre alunni.
Tale metodologia è stata già utilizzata in precedenza, ma mai valutata a livello docimologico.
Ho scelto come obiettivo specifico dell’attività ESL programmata il confronto tra diverse tipologie
testuali sul tema della primavera.
Nella prima fase dell’attività sono state presentate sulla LIM le prime slides del PPT con i tre testi
poetici: “Filastrocca di primavera” di G. Rodari, “La primavera” di Piumini e “Ho visto la primavera”
di un autore finlandese.
Dopo la lettura delle poesie c’è stato un primo intervallo di 8 minuti con un’attività di BRAIN GYM
(Marta la matta).
Si è ripresa l’attività confrontando i tre testi per individuarne somiglianze e differenze ed
analizzandone la struttura. Inoltre, è stato letto ad alta voce il testo prosodico descrittivo sulla
primavera; stimolando gli alunni con domande per la comprensione del testo.
A questo punto c’è stato un secondo intervallo di 10’ minuti con la visione dell’animazione “Il ballo
di Simone”. Durante La proiezione gli alunni hanno cantato e ballato.
Nella quinta fase è stata presentata agli alunni una tabella in cui i tre testi sono stati messi a
confronto: gli alunni ,guidati dall’insegante, hanno analizzato e messo in evidenza le differenze e
gli elementi comuni.
Dopo tale attività c’è stato l’ultimo intervallo di 12 minuti durante il quale in un atteggiamento di
completo relax , gli alunni hanno ascoltato e visto “La primavera di Vivaldi”.
L’ultima fase è stata quella della verifica: agli alunni è stato sottoposto un questionario strutturato
con nove domande a risposta aperta e un cloze.
Dalla verifica sono emersi i seguenti risultati:
N° alunni
voto
1 10
Nella fase di riallineamento gli alunni che hanno raggiunto l’obiettivo in maniera completa sono
diventati tutor dei quattro compagni che hanno ottenuto risultato insufficienti.
Alla fine dell’attività tutti gli alunni hanno raggiunto l’obiettivo progettato.
3 9
6 8
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UNITA’ DI LAVORO ESL
CLASSE 3^C RIONE PRINCIPE
PRIMO CIRCOLO DIDATTICO QUALIANO
SINTESI NARRATIVA
La 3^C è formata da 21 alunni: 10 maschi e 11 femmine. E’ presente un alunno BES con problematiche relative sia all’apprendimento che al comportamento. La maggioranza degli alunni possiede un livello di preparazione medio: sono presenti 4 alunni con un livello alto e 3 alunni con un livello insufficiente Il 2 maggio 2017 nella classe 3^C alle ore 10,45 è stata effettuata la fase DO dell’attività ESL programmata. Va precisato che la metodologia dell’apprendimento intervallato non è nuova per la classe, anche se nelle altre occasioni del suo utilizzo, la stessa non è stata razionalizzata e valutata a livello docimologico. L’obiettivo specifico dell’attività ESL programmata è quello di confrontare diverse tipologie testuali che parlano della primavera. 1^fase Sono state presentate sulla LIM le prime slides del PPT con i tre testi poetici: “Filastrocca di Primavera”di G.Rodari; “La Primavera”di Piumini e “Ho visto la Primavera” di un autore finlandese. 2^fase(primo intervallo) Nel primo intervallo c’è stata un’attività di BRAIN GYM (Marta la matta) dalla durata di 8 minuti. 3^fase Abbiamo ripreso l’attività mettendo a confronto i tre testi poetici evidenziano somiglianze e differenze ed analizzando la loro struttura. E’ stato quindi letto ad alta voce il testo prosodico descrittivo sulla primavera. Dopo la lettura ho stimolato con domande la comprensione e la riflessione sul testo. 4^fase C’è stata quindi la seconda pausa con la visione dell’animazione “Il ballo di Simone”. Durante la proiezione del filmato gli alunni hanno ballato e cantato. La seconda pausa è durata 10 minuti. 5^ fase In questa fase sono stati messi i testi a confronto: in una tabella sono stati evidenziati gli elementi che li accomunavano o li differenziavano. 6^fase L’ultimo intervallo è stato caratterizzato da un’attività di completo relax: ascolto e visione dell’animazione “La primavera di Vivaldi” che ha avuto la durata di 12 minuti. 7^fase L’ultima fase dell’attività è stata dedicata alla verifica che è stata strutturata con 9 domande a risposta aperta e un clooze. La verifica ha prodotto i seguenti risultati:
n°alunni voto
2 10
3 9
6 8
2 7
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FASE DI RIALLINEAMENTO Nella fase di riallineamento i 5 alunni che hanno raggiunto l’obiettivo in maniera completa hanno fatto da tutor ai 3 alunni che hanno ottenuto risultati insufficienti. Alla fine dell’attività tutti gli alunni hanno raggiunto l’obiettivo progettato.
UNITA’ DI LAVORO ESL
CLASSE 3^D RIONE PRINCIPE
PRIMO CIRCOLO DIDATTICO QUALIANO
SINTESI NARRATIVA
La 3^D è composta da 19 alunni: 8 maschi e 11 femmine.
E’ presente un alunno D.A. e tre alunni BES non certificati che seguono un PDP.
Il livello di preparazione della classe è medio: ci sono 4 alunni con un livello alto e 4 con un livello
insufficiente.
Il 3 maggio 2017 nella classe 3D alle ore 8.30 è stata effettuata la fase DO dell’attività ESL
programmata.
E’ da precisare che la metodologia dell’apprendimento intervallato è stata già utilizzata in
precedenza, ma mai valutata a livello docimologico.
L’obiettivo specifico dell’attività ESL programmata è quello di confrontare diverse tipologie testuali
sul tema della primavera.
Nella prima fase dell’attività sono state presentate sulla LIM le prime slides del PPT con i tre testi
poetici: “Filastrocca di primavera” di G. Rodari, “La primavera” di Piumini e “Ho visto la primavera”
di un autore finlandese.
Dopo la lettura delle poesie c’è stato un primo intervallo di 8 minuti con un’attività di BRAIN GYM
(Marta la matta).
Si è ripresa l’attività confrontando i tre testi per individuarne somiglianze e differenze ed
analizzandone la struttura. Inoltre, è stato letto ad alta voce il testo prosodico descrittivo sulla
primavera; stimolando gli alunni con domande per la comprensione del testo.
A questo punto c’è stato un secondo intervallo di 10’ minuti con la visione dell’animazione “Il ballo
di Simone”. Durante La proiezione gli alunni hanno cantato e ballato.
Nella quinta fase dell’attività sono stati messi i testi a confronto attraverso l’utilizzo di una tabella
con gli elementi in comune e differenti.
Dopo tale attività c’è stato l’ultimo intervallo di 12 minuti durante il quale in un atteggiamento di
completo relax , gli alunni hanno ascoltato e visto “La primavera di Vivaldi”.
L’ultima fase è stata dedicata alla verifica strutturata con nove domande a risposta aperta e un
clooze.
Dalla verifica sono emersi i seguenti risultati:
N° alunni
voto
1 10
Nella fase di riallineamento i tre alunni che hanno raggiunto l’obiettivo in maniera completa sono
diventati tutor dei quattro compagni che hanno ottenuto risultato insufficienti.
Alla fine dell’attività tutti gli alunni hanno raggiunto l’obiettivo progettato.
2 9
4 8
6 7
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UNITA’ DI LAVORO ESL
CLASSE 3^E RIONE PRINCIPE
PRIMO CIRCOLO DIDATTICO QUALIANO
SINTESI NARRATIVA
La 3^E è formata da 17 alunni: 10 maschi e 7 femmine. La maggioranza degli alunni possiede un livello di preparazione medio: sono presenti 4 alunni con un livello alto e 3 alunni con un livello insufficiente Il 9 maggio 2017 nella classe 3^E alle ore 9,00 è stata effettuata la fase DO dell’attività ESL programmata. Va precisato che la metodologia dell’apprendimento intervallato non è nuova per la classe, anche se nelle altre occasioni del suo utilizzo, la stessa non è stata razionalizzata e valutata a livello docimologico. L’obiettivo specifico dell’attività ESL programmata è quello di confrontare diverse tipologie testuali che parlano della primavera. 1^fase Sono state presentate sulla LIM le prime slides del PPT con i tre testi poetici: “Filastrocca di Primavera” di G. Rodari; “La Primavera” di Piumini e “Ho visto la Primavera” di un autore finlandese. 2^fase (primo intervallo) Nel primo intervallo c’è stata un’attività di BRAIN GYM (Marta la matta) dalla durata di 8 minuti. 3^fase Abbiamo ripreso l’attività mettendo a confronto i tre testi poetici evidenziano somiglianze e differenze ed analizzando la loro struttura. E’ stato quindi letto ad alta voce il testo prosodico descrittivo sulla primavera. Dopo la lettura ho stimolato con domande la comprensione e la riflessione sul testo. 4^fase C’è stata quindi la seconda pausa con la visione dell’animazione “Il ballo di Simone”. Durante la proiezione del filmato gli alunni hanno ballato e cantato. La seconda pausa è durata 10 minuti. 5^ fase In questa fase sono stati messi i testi a confronto: in una tabella sono stati evidenziati gli elementi che li accomunavano o li differenziavano. 6^fase L’ultimo intervallo è stato caratterizzato da un’attività di completo relax: ascolto e visione dell’animazione “La primavera di Vivaldi” che ha avuto la durata di 12 minuti. 7^fase L’ultima fase dell’attività è stata dedicata alla verifica che è stata strutturata con 9 domande a risposta aperta e un clooze. La verifica ha prodotto i seguenti risultati:
n° alunni voto
1 9
2 8
5 7
5 6
4 4/5
FASE DI RIALLINEAMENTO Nella fase di riallineamento i 3 alunni che hanno raggiunto l’obiettivo in maniera più che soddisfacente hanno fatto da tutor ai 4 alunni che hanno ottenuto risultati insufficienti. Alla fine dell’attività tutti gli alunni hanno raggiunto l’obiettivo progettato.
Plesso Viale Europa
Classi III sez A -B
Docenti: Cirello Domenica Sabatino Teresa
Sintesi narrativa: Spaced learning.
Lezione: testi poetici ,filastrocche e testi prosodici a confronto
OBIETTIVO
Riconoscere e discriminare gli elementi costitutivi di testi poetici, filastrocche e
testi prosodici.
TRAGUARDI DI COMPETENZE
Riconoscimento degli elementi costitutivi dei testi proposti
Elaborazione di risposte pertinenti e corrette ad un questionario relativo ai suddetti
testi.
Creazione di rime all’interno di un testo poetico
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA:
La classe terza A ,del plesso “Viale Europa” è composta da 21 alunni, 6 femmine e 15
maschi , di cui quattro diversamente abili. Nel gruppo classe si evidenziano stili cognitivi e
ritmi di apprendimento differenti ,pertanto risultano diversificati anche i livelli di
acquisizione di conoscenze , abilità e competenze.
In questa mattinata si è deciso di coinvolgere gli alunni in una lezione ESL per stimolarli e
per motivarli maggiormente . La lezione è improntata sullo studio delle caratteristiche
essenziali e degli elementi costitutivi dei testi poetici e prosodici.
L’ESL proposta si compone di 7 fasi ,di cui 4 input e 3 intervalli
FASE 1
Ascolto e comprensione di due testi poetici e una filastrocca
FASE 2
Relax
Visione del video “Martalamatta” e Brain gym
FASE 3
Analisi della struttura dei testi poetici proposti
Ascolto e comprensione del testo descrittivo “ Primavera”
FASE 4
Relax
Esecuzione del canto “Il ballo di Simone “ e dei relativi movimenti.
FASE 5
Analisi strutturale dei testi presentati e relativo confronto
FASE 6
Relax
Visione di un cartone animato strutturato sulle note del brano “La primavera” di Vivaldi .
FASE 7
Verifica finale costituita da un questionario a risposte aperte e poesia con rime da
completare
Durante le attività gli alunni sono stati monitorati costantemente e poi valutati sia in
relazione all’apprendimento ,che all’interesse e alla partecipazione. I risultati sono stati
soddisfacenti in quanto questo percorso di lavoro ,basato su una didattica inclusiva e
collaborativa, facilita il raggiungimento degli obiettivi prefissati ,stimolando la
partecipazione e l’interesse degli alunni.
Alunni Voti
10
5 9
1 8
8 7
4 6
3 4-5
Nella fase di riallineamento 5 alunni ,che hanno raggiunto l’obiettivo in maniera completa ,
hanno fatto da tutor ai 4 alunni che hanno ottenuto risultati insufficienti.
Alla fine dell’attività tutti gli alunni hanno raggiunto l’obiettivo programmato.
Classe III B (Classe di controllo)
Sintesi narrativa
Lezione: testi poetici ,filastrocche e testi prosodici a confronto
OBIETTIVO
Riconoscere e discriminare gli elementi costitutivi di testi
poetici ,filastrocche e testi prosodici.
TRAGUARDI DI COMPETENZE
Riconoscimento degli elementi costitutivi dei testi proposti
Elaborazione di risposte pertinenti e corrette ad un questionario relativo ai suddetti
testi.
Creazione di rime all’interno di un testo poetico
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA:
La classe terza B ,del plesso “Viale Europa” è composta da 19 alunni, 9 femmine e 10
maschi. Nel gruppo classe si evidenziano stili cognitivi e ritmi di apprendimento differenti
,pertanto risultano diversificati anche i livelli di acquisizione di conoscenze , abilità e
competenze.
Oggi la lezione, proposta in maniera tradizionale ,è improntata sullo studio delle
caratteristiche essenziali e degli elementi costitutivi dei testi poetici e prosodici .
Ascolto e comprensione di due testi poetici e una filastrocca
Analisi della struttura dei testi poetici proposti
Ascolto e comprensione del testo descrittivo “ Primavera”
Analisi strutturale dei testi presentati e relativo confronto
Verifica finale costituita da un questionario a risposte aperte e poesia con rime da
completare
Durante le attività gli alunni sono stati monitorati costantemente e poi valutati sia in
relazione all’apprendimento ,che all’interesse e alla partecipazione. Dai risultati ottenuti
(vedi tabella ) si evince che l’ obiettivo programmato è stato raggiunto in maniera adeguata
.
Alunni Voti
10
2 9
1 8
7 7
6 6
3 4-5
Testo descrittivo
Ala
Dopo aver ascoltato la lettura dell’insegnante rispondi alle seguenti domande
.Chi era Ala ?
.Dove viveva ?
.In quale periodo viveva, secondo te ?
.Descrivi Ala
.In quale attività erano impegnati il papà e i fratelli di Ala ?
.Cosa vorrebbe mangiare Ala ?Cosa non le piaceva
mangiare ?
.Che cosa avresti fatto tu al posto di Ala ?Perchè?
La maestra Maria
La maestra Maria
Testo descrittivo
La maestra Maria
La maestra Maria è bassa, un po’ grassa e non molto giovane. Ha i capelli di colore grigio, ondulati e porta gli occhiali con la montatura di metallo. La maestra indossa una gonna grigia e una giacca di lana grigia. La faccia della maestra sembra grigia anche se sulla bocca ha un rossetto colore viola come il ciclamino. La maestra Maria vede una bambina con la mamma. La bambina tiene in mano un mazzolino di fiori. La maestra è felice: fa un gran sorriso. La maestra saluta tutti i genitori, stringe contenta le loro mani e dice parole gentili. Accarezza la testa delle bambine e tocca i loro capelli.
SEGNA CON UNA X, SI’ SE LA RISPOSTA E’ VERA, NO SE LA RISPOSTA E’ SBAGLIATA.
La maestra Maria è alta. SI’ NO
La maestra Maria è molto giovane. SI’ NO
La maestra Maria ha i capelli neri. SI’ NO
La maestra Maria porta gli occhiali. SI’ NO
E’ vestita con una gonna e una giacca grigia. SI’ NO
Si mette il rossetto. SI’ NO
La maestra sorride alla bambina per mano al papà. SI’ NO La bambina tiene in mano un vaso di fiori. SI’ NO
La maestra oggi è triste. SI’ NO
La maestra stringe le mani dei genitori. SI’ NO
SOLOMON
Solomon era diventato uno dei più bei siamesi che avessimo mai visto. E' vero, aveva ancora le
basette macchiettate e i piedi grossi. Ma aveva perduto il grasso dei cuccioli ed era levigato e
flessuoso come una pantera. La sua maschera triangolare, tutta nera salvo un solitario pelo bianco
proprio nel mezzo, scintillava come ebano lustro. Gli occhi, obliqui sopra gli alti zigomi orientali,
erano di un brillante color zaffiro, straordinari anche per un siamese. Secondo papà Adams,
quando stava sdraiato sul muro con le sue lunghe zampe nere che ricadevano elegantemente sul
bordo, aveva l'aspetto di uno sceicco in uno dei suoi palazzi orientali.
Hai letto un testo descrittivo in cui sono presenti dati oggettivi e dati soggettivi. Riconoscili,
sottolineali con colori diversi e riscrivili. Dati oggettivi:
…………………………………………………………………………………………………….
..............................................................................................................
..............................................................................................................
Dati soggettivi: .....................................................................................
…………………………………………………………………………………………………………………
………………
…………………………………………………………………………………………………………………
……………..
2) Trascrivi gli aggettivi qualificativi presenti nel testo assieme ai nomi a cui si riferiscono.
Esempio: basette macchiettate
3) Trascrivi i paragoni. Esempio:Il corpo era levigato e grosso come
.................................................
4) Completa con paragoni appropriati queste descrizioni:
● artigli aguzzi come..................................................................................... ● pelo soffice
come....................................................................................... ● occhi neri
come......................................................................................... ● pelo ispido
come........................................................................................ ● denti affilati
come...................................................................................... ● fisico snello e agile
come.......................................
● andatura goffa e lenta come........................................................................ ● naso grosso e
ricurvo come......................................................................... ● capelli lisci e lucenti
come........................................................................... ● carnagione liscia e rosea
come....................................
7) Descrizione individuale di un animale
ATTIVITA’ Descrivi un animale a tua scelta. Raccogli i dati nella tabella che segue, quindi utilizzali
per la stesura di un chiaro e completo testo descrittivo
La leggenda
Molto tempo fa al lago di Carezza, viveva una bellissima ninfa, la giovane dea del lago. Talvolta
usciva dalle acque e si sedeva sulla riva a cantare e a pettinare i suoi lunghi capelli, ma appena
sentiva un rumore si rituffava e scompariva. Sulla montagna vicina al lago viveva un mago, che si
era innamorato della ninfa e voleva rapirla per sposarla, ma non riusciva nemmeno ad avvicinarla.
Allora, disperato, si fece consigliare da una strega che gli disse: -Fabbrica un arcobaleno che
unisca il lago alla cima della montagna. Vedrai che la ninfa incuriosita uscirà dalle acque: non ha
mai visto un arcobaleno! Quando la ninfa sarà uscita, va’ da lei vestita da mercante e offrile un
sacco di ricchi gioielli. Vedrai che riuscirai a portarla con te!- Il giorno dopo il mago fabbricò un
arcobaleno, un ponte di colori e di luce che unì il lago alla montagna. Subito la ninfa uscì per
ammirare l’arcobaleno, ma il mago si era dimenticato da vestirsi da mercante. Appena le si
avvicinò, la fanciulla lo riconobbe e immediatamente si immerse nel lago. Il mago, furioso, per
sfogare la sua riva, afferrò l’arcobaleno e lo fece a pezzi. I pezzi luminosi caddero nel lago e
diedero alle acque i riflessi meravigliosi e i colori che tutti oggi possiamo ammirare.
Analisi del testo
Chi sono i personaggi presenti nella leggenda ?
Cosa faceva la ninfa ,quando usciva dalle acque del lago ?
Cosa faceva la ninfa quando udiva un rumore ?
Chi viveva sulla montagna vicino al lago ? Cosa voleva fare ?
Cosa suggerisce la strega al mago ?
Cosa accade dopo ?
Cosa fa il mago furioso ?
Vedi percorso per classi terze
LA LEGGENDA DEL PETTIROSSO
Da una delle porte di Gerusalemme usciva una gran quantità di gente e tutta la folla si dirigeva
verso il colle, dove un mamma uccellino dalle piume tutte grigie aveva il suo nido.
C'erano dei cavalieri su destrieri superbi, servi con lunghe lance e, davanti a tutti,
una massa di popolo che correva selvaggiamente. L'uccellino, tremando, stava
sull'orlo del suo nido. Temeva ad ogni istante che i suoi piccini venissero calpestati.
Ad un tratto l'uccello smise di gettare i suoi gridi d'allarme e tacque. Dimenticò quasi il
pericolo sovrastante. Improvvisamente saltò giù dal nido e allargò le ali sopra ai piccini.
«No, è troppo tremendo!» disse «Io non voglio che voi vediate. Sono tre malfattori che vengono
crocifissi .Io vedo che le spine hanno ferito la sua fronte così da fare scorrere il sangue» continuò.
«E quell'uomo si guarda attorno con sguardi così dolci che ognuno deve sentire d'amarlo.
Come è addolorato il mio cuore nel vederlo soffrire.» Egli vide il sangue gocciolare sulla fronte
del Crocifisso e non poté stare fermo nel suo nido. «Benché non sia che piccolo e debole,
pure debbo poter fare qualche cosa per aiutare quest’uomo» pensò l’uccello. Allargò le ali e
volò intorno al Crocifisso, dapprima senza avere il coraggio di avvicinarsi, perché era un uccellino
timido. Ma un po’ per volta si fece coraggio, volò molto vicino e col becco tolse una spina che
si era piantata nella fronte di Gesù. In quel momento una goccia di sangue del Crocifisso cadde
sul petto dell’uccello. Si allargò rapidamente, colò giù e tinse tutte le pennine delicate del petto
. Cristo poi aperse le labbra e sussurrò all’uccello: «Per la tua pietà ora avrai un dono: il tuo petto
sarà per sempre tinto di rosso, colore che ti farà ricordare per la tua bellezza ma soprattutto per la
tua bontà». Ma quando l’uccellino fece il bagno, la macchia rossa non scomparve dal suo petto.
E quando i suoi piccini divennero grandi, la tinta rossa splendeva anche sulle penne dei loro petti,
come d’allora in poi splende sul petto e sulla gola di ogni pettirosso.
Il testo è diviso in 7 parti, ognuna delle quali può avere un titolo; scrivi i numeri da 1 a 7
per riordinarli.
La mamma pettirosso protegge il suo nido
Il corteo dei condannati alla crocefissione
La mamma pettirosso si commuove
Una goccia di sangue sulle piume del petto
La mamma pettirosso cerca di aiutare Gesù
Tutti i pettirossi hanno rosse le piume del petto e della gola
Le piume della mamma restano rosse
Con l’aiuto dei sette titoli, racconta in breve sul quaderno la leggenda del pettirosso. Ricorda: non
usare il discorso diretto, racconta solo i fatti essenziali, in ordine ,avrai ottenuto il RIASSUNTO .
2 1 3 5 4 7 6
LA LEGGENDA
COME NACQUE IL GIRASOLE
Una giovane fanciulla di nome Clizia si era innamorata del Sole che durante l’intera giornata
guidava
il carro del fuoco percorrendo tutto il cielo. Ma un giorno il Sole si stancò dell’amore di
Clizia. La fanciulla pianse immobile in mezzo a un campo osservando a lungo il suo amato
che attraversa la volta del cielo. Lentamente il suo corpo si irrigidì, i suoi piedi si
conficcarono pian piano nella terra, e il suo esile corpo si trasformò in un lungo stelo
sottile. I suoi capelli diventarono una gialla corolla: si era trasformata in un girasole.
Ecco perché questo fiore, innamorato del sole, lo segue per tutta la giornata nel suo
giro nel cielo.
Dopo aver ascoltato la lettura dell’insegnante ,rispondi alle seguenti domande
Chi sono i personaggi della leggenda?
Di chi si era innamorata Clizia?
Cosa faceva il Sole tutto il giorno?
Cosa accadde un giorno?
Cosa fece Clizia dopo che il Sole si stancò di lei?
Che cosa vuole spiegare la leggenda?
Nella leggenda puoi trovare un fatto reale e un elemento fantastico:
Fatto reale
Elemento fantastico o magico
Arlecchino l’invisibile
Uno scienziato di Torre dei Merli inventò la pillola per essere invisibili. E Siccome si
era di Carnevale, pensò di comunicare i suoi esperimenti col signor Arlecchino.
Glu, glu, glu - lo scienziato gli fece ingoiare e digerire un tubetto intero di pillole
anto Arlecchino era digiuno da una settimana! Appena la maschera divenne invisibile
ne accaddero delle belle. In una pasticceria Arlecchino si mangiò otto chili
asticcini con la crema. La commessa, che si vedeva sparire le paste dal banco,
diede la colpa a una vecchia signora che stava comprando un etto
di caramelle alla menta. lo ladra? - si mise a strillare la vecchietta facendo
roteare l'ombrello. Si scatenò un pandemonio. Accorsero le guardie
e Arlecchino se la svignò passando in mezzo alle gambe del maresciallo.
Poi Arlecchino all'arrivò a un parcheggio di auto e si mise a sonare tutte le trombe
per fare l'orchestra. Arrivarono di corsa dieci vigili con
dieci fischietti, dieci biro sull'orecchio e dieci libretti delle multe. Il maleducato
tolse loro il fischietto e incominciò a fischiare con dieci fischietti
insieme e tutti fuggirono a gambe levate. A un tratto, l'effetto delle pillole finì.
Pantalone vide Arlecchino e.. siccome era sordo come una campana, riuscì
ad avvicinarsi, ad acchiapparlo e a dargli una sonorissima lezione di legnate sulle toppe di dietro
dei pantaloni.
Rispondi alle seguenti domande
Cosa inventò lo scienziato ?
A chi fece ingoiare le pillole?
Cosa successe dopo che Arlecchino ingoiò le pillole?
Cosa fece poi Arlecchino?
A chi diede la colpa la commessa?
Perché arrivarono dieci vigili?
Cosa successe quando l’effetto delle pillole svanì? Come finisce il racconto?
Fai il riassunto del racconto sul tuo quaderno
Illustra la parte più divertente del racconto
A proposito del Carnevale, sai che?
La parola Carnevale deriva dal latino " carnem levare ", ossia, " togliere la carne ": il martedì
grasso, ultimo giorno di Carnevale, era l'ultimo giorno in cui si poteva mangiar carne.
A Carnevale, poi, si va in “ maschera”, ecco una parola che ha attraversato il mare, e viene dall'
Arabia, dove " maskhara" voleva dire " buffo”
LEGGENDA è un racconto fantastico che spiega le caratteristiche di un animale, aspetti della
natura o la nascita di tradizioni popolari. Anche la leggenda ha un inizio, uno sviluppo ed una
conclusione
La leggenda Il gufo tintore
Molto, molto tempo fa, il gufo faceva il tintore. Tutti gli uccelli andavano da lui per farsi tingere le
penne. Il gufo gliele tingeva nei colori più belli, a seconda di come le desideravano. Tutti erano
soddisfatti di lui, all’infuori del corvo che disprezzava l’arte del gufo tintore e decantava sempre il
candore immacolato delle sue penne. Ma un bel giorno si stancò di tanta bianchezza, e volò dal
gufo dicendogli: «Tingi anche le mie penne. Però le voglio di un colore speciale, nessun altro al
mondo lo deve avere». Il gufo ci pensò un bel po’, prima di decidere il colore da dare alle penne
del corvo. E alla fine scelse il nero: «Ora le tue penne sono di un colore unico al mondo». Quando
il corvo si accorse che erano completamente nere, come se fosse passato attraverso ad un
camino, montò su tutte le furie. Ma cosa poteva fare ormai? Da quel giorno, tutti i corvi andarono
vestiti di nero. Ma non hanno mai perdonato il gufo. Ogni volta che lo vedono, gli si avventano
addosso. Ed ecco il motivo per cui il gufo sta nascosto durante l’intera giornata, e vola all’aperto in
cerca di preda soltanto di notte, quando tutti i corvi dormono.
Gianni Rodari
Cerca sul vocabolario il significato delle seguenti parole: tintore:
…........................................................................................................ candore:
…..................................................................................................... immacolato:
…..........................................................................................
avventarsi:
Rispondi alle domande:
Una volta, quale mestiere faceva il gufo?
Perché gli uccelli andavano da lui?
Perché il corvo disprezzava l'arte del gufo?
Perché un giorno andò da lui?
Cosa fece allora il gufo?
Come reagì il corvo?
Che cosa vuole spiegare questa leggenda?
LA LEGGENDA è un racconto fantastico che spiega le caratteristiche di un animale, aspetti della
natura o la nascita di tradizioni popolari. Anche la leggenda ha un inizio, uno sviluppo ed una
conclusione
LA LEGGENDA
Il gufo e il corvo
Molto tempo fa il gufo faceva il tintore e tutti gli uccelli andavano da lui per farsi tingere le penne. Tutti erano soddisfatti, all’infuori del corvo, che disprezzava l’arte del gufo tintore e si vantava
sempre delle sue penne bianche. Ma un giorno si stanco’ di tanta bianchezza e disse al gufo: e le sue penne erano completamente nere, come se fossero - Tingi anche le mie penne, pero’ di un colore speciale .Il gufo ci penso’ passate attraverso un camino, ando’ su tutte le furie. Ma che cosa
un po’ su e, alla fine, scelse il nero. Quando il corvo si accorse ch poteva fare ormai? Da quel giorno tutti i corvi andarono vestiti di nero.
COMPRENDERE
1. Cosa facevano gli uccelli tempo fa per farsi tingere le penne?
2. Tutti erano soddisfatti?
3. Cosa fece un giorno il corvo?
4. Cosa decise di fare il gufo?
5. Cosa fece il corvo quando si accorse che le sue piume erano nere?
IL RIASSUNTO
LAVORIAMO SUL TESTO:
Individua gli elementi del testo che ti sembrano necessari per raccontare la storia.
Ora prova a scrivere le “frasi chiave” del testo
Ora prova a fare un riassunto collegando tra loro le frasi chiave .
LA LEGGENDA
COME NACQUE IL GIRASOLE
Una giovane fanciulla di nome Clizia si era innamorata del Sole che durante l’intera giornata
guidava il carro del fuoco percorrendo tutto il cielo. Ma un giorno il Sole si stancò dell’amore di
Clizia. La fanciulla pianse immobile in mezzo a un campo osservando a lungo il suo amato che
attraversa la volta del cielo. Lentamente il suo corpo si irrigidì, i suoi piedi si conficcarono pian
piano nella terra, e il suo esile corpo si trasformò in un lungo stelo sottile. I suoi capelli diventarono
una gialla corolla: si era trasformata in un girasole. Ecco perché questo fiore, innamorato del sole,
lo segue per tutta la giornata nel suo giro nel cielo.
Rispondi alle domande
Chi sono i personaggi della leggenda?
Di chi si era innamorata Clizia?
Cosa faceva il Sole tutto il giorno?
Cosa accadde un giorno?
Cosa fece Clizia dopo che il Sole si stancò di lei?
Che cosa vuole spiegare la leggenda?
Nella leggenda puoi trovare un fatto reale e un elemento fantastico:
Fatto reale
Elemento fantastico o magico
Vedi percorso per classi terze
Molto tempo fa al lago di Carezza, viveva una bellissima ninfa, la giovane dea del lago. Talvolta
usciva dalle acque e si sedeva sulla riva a cantare e a pettinare i suoi lunghi capelli, ma appena
sentiva un rumore si rituffava e scompariva. Sulla montagna vicina al lago viveva un mago, che si
era innamorato della ninfa e voleva rapirla per sposarla, ma non riusciva nemmeno ad avvicinarla.
Allora, disperato, si fece consigliare da una strega che gli disse: -Fabbrica un arcobaleno che
unisca il lago alla cima della montagna. Vedrai che la ninfa incuriosita uscirà dalle acque: non ha
mai visto un arcobaleno! Quando la ninfa sarà uscita, va’ da lei vestita da mercante e offrile un
sacco di ricchi gioielli. Vedrai che riuscirai a portarla con te!- Il giorno dopo il mago fabbricò un
arcobaleno, un ponte di colori e di luce che unì il lago alla montagna. Subito la ninfa uscì per
ammirare l’arcobaleno, ma il mago si era dimenticato da vestirsi da mercante. Appena le si
avvicinò, la fanciulla lo riconobbe e immediatamente si immerse nel lago. Il mago, furioso, per
sfogare la sua riva, afferrò l’arcobaleno e lo fece a pezzi. I pezzi luminosi caddero nel lago e
diedero alle acque i riflessi meravigliosi e i colori che tutti oggi possiamo ammirare.
Analisi del testo
Arlecchino l’invisibile
Uno scienziato di Torre dei Merli inventò la pillola per essere invisibili. E Siccome si era di
Carnevale, pensò di comunicare i suoi esperimenti col signor Arlecchino. Glu, glu, glu - lo
scienziato gli fece ingoiare e digerire un tubetto intero di pillole tanto Arlecchino era digiuno da una
settimana! Appena la maschera divenne invisibile ne accaddero delle belle. In una pasticceria
Arlecchino si mangiò otto chili di pasticcini con la crema. La commessa, che si vedeva sparire le
paste dal banco, diede la colpa a una vecchia signora che stava comprando un etto di caramelle
alla menta. lo ladra? - si mise a strillare la vecchietta facendo roteare l'ombrello. Si scatenò un
pandemonio. Accorsero le guardie e Arlecchino se la svignò passando in mezzo alle gambe del
maresciallo. Poi Arlecchino all'arrivò a un parcheggio di auto e si mise a sonare tutte le trombe per
fare l'orchestra. Arrivarono di corsa dieci vigili con dieci fischietti, dieci biro sull'orecchio e dieci
libretti delle multe. Il maleducato tolse loro il fischietto e incominciò a fischiare con dieci fischietti
insieme e tutti fuggirono a gambe levate. A un tratto, l'effetto delle pillole finì. Pantalone vide
Arlecchino e.. siccome era sordo come una campana, riuscì ad avvicinarsi, ad acchiapparlo e a
dargli una sonorissima lezione di legnate sulle toppe di dietro dei pantaloni.
Rispondi alle seguenti domande
Cosa inventò lo scienziato ?
A chi fece ingoiare le pillole?
Cosa successe dopo che Arlecchino ingoiò le pillole?
Cosa fece poi Arlecchino?
A chi diede la colpa la commessa?
Perché arrivarono 10 vigili?
Cosa successe quando l’effetto delle pillole svanì? 8. Come finisce il racconto?
ARTE E IMMAGINE
Per colorare il disegno in modo che rispetti il contenuto del brano ,di quali caratteristiche devi tener
conto ?Cerchia gli aggettivi che definiscono i colori “ideali” per il paesaggio.
Vivaci -contrastanti -sfumati -tenui –densi-sbiaditi- leggeri
CAPPUCCETTO OSSO
Seguendo i suggerimenti e le domande descrivi Cappuccetto Osso e racconta la sua storia.
Cappuccetto Osso era una bambina magrissima perché non voleva mai mangiare niente. La chiamavano così perché sembrava …
Le sue braccia erano come ….
Non le piaceva nessun cibo. Non voleva fare colazione perché diceva che il latte era troppo bianco e….. A merenda … A pranzo …. Cosa faceva la mamma?La mamma cercava di prepararle … Un giorno la mamma le chiese di andare a trovare la nonna. Cosa pensò il lupo quando la incontrò nel bosco? Il lupo pensò :” Oh, che stuzzicadenti, non c’è proprio niente oggi da mettere sotto i denti!”? Cosa le disse? Cosa fece Cappuccetto?Cappuccetto raccogliendo fiori perse il cestino, si dimenticò della focaccia e ritornò a casa? D
Dopo aver letto il testo rispondi alle domande.
A scuola in ritardo Caterina arriva senza fiato. Il cortile della scuola è vuoto, tutti i bambini sono già nelle rispettive classi. Caterina aspetta un momento sul portone della scuola, poi sale le scale. Le tremano le ginocchia. “Ho corso troppo in fretta”, pensa. “Domani mattina mi alzo subito”. Nell’aula tutto è silenzioso. Caterina apre la porta. La signora Aceto siede alla cattedra e corregge i quaderni. I bambini hanno sul banco un foglio con gli esercizi di aritmetica. La signora Aceto alza la mano con la penna. – È già la seconda volta questa settimana. A Caterina viene caldo, insopportabilmente caldo, specialmente in faccia. – Non hai una sveglia? – chiede la signora Aceto. – Da noi funziona così – risponde Caterina, – mia mamma ha una sveglia e io ho mia mamma. I bambini ridono, e anche la signora Aceto. Sollevata, ride anche Caterina. Velocemente appende il giaccone e si siede al suo posto. La signora Aceto le porta un foglio con gli esercizi. – Adesso però lavorate – dice – l’ora è quasi terminata
Chi sono i personaggi del racconto che hai letto?
I fatti narrati possono essere realmente accaduti?
Dove si svolgono?
Quando?
Perché Caterina arriva senza fiato?
Chi è la signora Aceto?
Cosa stanno facendo gli altri bambini?
Ha una sveglia Caterina?
Alla fine la signora Aceto si arrabbia con Caterina?
Spiega di che cosa si parla nel testo
PRODUZIONE
Attenzione alle mosche!
La mosca è un insetto nocivo, capace di trasmettere all’uomo molte malattie. D’estate questi insetti
passano la loro giornata alla ricerca di cibo. Si posano sui rifiuti o sulle feci e mangiano; pochi
minuti dopo raggiungono una tavola apparecchiata e si posano sul cibo già pronto. La mosca
appoggia sul cibo il suo apparato boccale, dal quale esce una specie di saliva mescolata con
quello che ha mangiato poco prima. In questo modo ogni sorta di microbi viaggia con la mosca,
che è un vero taxi delle malattie: dai rifiuti alla minestra! Anche le zampe dell’insetto trasportano la
sporcizia che resta appiccicata ai piccoli peli che le ricoprono. Come evitare allora di prendersi
qualche malattia? Basta rispettare qualche norma igienica: • coprire bene i cibi che sono in tavola
fino al momento di mangiarli; • al bar e al ristorante controllare che panini, dolci e altri cibi siano
coperti in modo che le mosche non possano raggiungerli; • le mosche sono attratte dai rifiuti; per
questo è necessario tenere puliti la cucina e il bagno, sparecchiare subito dopo mangiato e
spazzare i residui di cibo caduti per terra.
Attenzione alle mosche
Completa la tabella delle informazioni scrivendo sui puntini le parole mancanti; cercale nel testo
che hai letto!
La mosca è un insetto ................, perché può trasmettere all’uomo molte ....................... . In estate
le mosche passano molto tempo alla ricerca di............ . Prima si posano sui............. o sulle feci e
dopo raggiungono il cibo già pronto. Dalla loro bocca esce una specie di ............. che è piena di
microbi e perciò può trasmettere all’uomo le .................... . La sporcizia si attacca anche ai ..........
delle zampe delle mosche. Per evitare le malattie bisogna seguire alcune norme igieniche:
• .......................i cibi che sono a tavola;
• al bar, controllare che i cibi siano stati....................;
• sparecchiare subito dopo mangiato e ..................... i residui di cibo caduti per terra.