RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

38
RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli D O C E N T I 25 FEBBRAIO 2008

Transcript of RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Page 2: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.
Page 3: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

RIESAME DELLA DIREZIONE …

Valutazione formale da parte dell’Alta Direzione dello stato del SGQ

e della sua adeguatezza, in relazione alla Politica e ad eventuali nuovi obiettivi

derivanti dal mutamento delle condizioni.

… QUESTO SCONOSCIUTO

2. O.d.G. : RDD

Page 4: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

LA NOSTRA POLITICA

Soddisfazione del cliente e delle parti interessateEfficacia del sistema di gestione per la

qualitàPotenziamento della cultura dell’autonomia

Attuazione di un percorso di formazione per far crescere la qualità nella didattica

Miglioramento della capacità di informazione e comunicazione del servizio

scolasticoSviluppo delle iniziative di continuità

Miglioramento dell’offerta formativa e innalzamento del successo scolastico

Efficienza nell’organizzazione interna di compiti e risorse

Conformità dei servizi erogati

Page 5: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

RIESAME DELLA DIREZIONE

Scopo e Responsabilità

Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dallo Staff di Direzione, è responsabile del riesame quadrimestrale del S. G. Q., sia sotto il profilo della sua adeguatezza, efficacia ed efficienza, sia dal

punto di vista della sua gestione da parte di tutte le componenti dell’organizzazione, in modo da fornire dati

utilizzabili per individuare esigenze di modifiche del S. G. Q., politica, obiettivi e traguardi e per pianificare il miglioramento

delle prestazioni del 3° Circolo “San Giovanni Bosco”.

In dettaglio gli scopi del riesame sono:• condurre un riesame dello stato del Sistema nella sua globalità;• verificare l'efficacia della Gestione del Sistema nella sua globalità;• verificare l’adeguatezza degli obiettivi;• valutare come il SGQ soddisfa le esigenze dell'organizzazione;• verificare il rispetto dei requisiti degli elementi e degli standard ISO 9001

Page 6: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

RIESAME DELLA DIREZIONE

ELEMENTO IN INGRESSO

INDICATORE

OBIETTIVO VALORE ANALISI E VALUTAZIONE

IRMOD/

TSS/01

IQPAMOD/

TSS/02

≤ 0,01

≥ 0,90

0,006

Sono stati registrati 6 reclami, relativi alla erogazione del servizio nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Tali reclami sono in fase di trattamento.

A fine anno scolastico.

Soddisfazione

del clientee delle Parti Interessate

IQPGMOD/

TSS/02

≥ 0,90 0,96 Il dato, che attesta il raggiungimento e superamento dell’obiettivo, è emerso dai 669 questionari (sui 697 somministrati) e dalle 35 interviste, somministrati rispettivamente a tutti i genitori di S.I. e S.P. in incontri appositamente pianificati e ai genitori rappresentanti di classe/sezione facenti parte dei Consigli di Interclasse/Intersezione. La tabulazione dei questionari ha evidenziato una significativa rilevazione della soddisfazione quasi totale dei genitori. In relazione alle “denunce” espresse nella precedente somministrazione dello stesso strumento, i risultati sono di gran lunga superiori e attestano il superamento del problema relativo all’a.s. 2007/2008 (ci si riferisce all’insegnamento della lingua straniera in alcune classi).

Obiettivo 1 IQPOSMOD/

TSS/02

≥ 0,8 A fine anno.

INC . ISCR.MOD/

TSS/02

≥ 0,05 0,16 L’obiettivo è raggiunto grazie all’incremento di 116 frequentanti rispetto all’a.s. 2006/2007. Si evidenzia la formazione di 8 classi 1^(n. 6 nell’a.s. 2006/2007) e n. 11 sezioni di scuola dell’infanzia (n. 10 nell’a.s. 2006/2007). Nella scuola dell’infanzia è funzionante, in aggiunta alle 11 citate, la Sezione sperimentale Primavera che accoglie 20 bambini/e dai 24 ai 36 mesi.

Page 7: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

ELEMENTO IN INGRESSO

INDICATORE

OBIETTIVO VALORE ANALISI E VALUTAZIONE

Conformità dei Servizi

Obiettivo 11

SIMOD/TSS/

08

≤ 0,05 0,04 S.G.B.0,008BAR.

Il livello di accettabilità di tale scostamento individuato per ritenere di qualità il processo di insegnamento attivato, tenuto conto delle differenze socio-culturali dell’utenza dei diversi plessi, e opportunamente inserito nella Politica per la Qualità, è raggiunto. Il dato – ricavato dalla somministrazione e tabulazione delle prove di verifica di 1° quadrimestre comuni al Circolo - dà evidenza del conseguimento dell’obiettivo. In sede di analisi dei dati a cura della commissione di Autoanalisi di Istituto vengono evidenziate alcune considerazioni a cui si rimanda con la lettura del report curato dall’ins. Mellone, FuS dell’area relativa all’autoanalisi di istituto.

NCSD ≤ 5 0 Non sono state emesse NC per l’erogazione del servizio didattico.

NCSAMOD/TSS/

09

≤ 5 0 Non sono state emesse NC per l’erogazione del servizio amministrativo.

Efficacia del SGQ

ESAMOD/TSS/

09

1 1 Dato confermato rispetto ai precedenti RDD

Obiettivo 2 IAPREGISTRO

AC

≥ 0,5 (6/10) 0,6

Il registro delle segnalazioni e comunicazioni dà evidenza dell’acquisita consapevolezza dell’utilità delle AP nel processo di miglioramento continuo. Vi sono registrate le 2 scaturite dalle Osservazioni di risultanza dell’ultimo audit della MIC.

Sostenimento

all’Autoanalisi

Obiettivo 4

POFMOD/TSS/

07

≥ 0,8 A fine anno

ContinuitàObiettivo 8

NODSEIMOD/TSS/

08

≥ 10 A fine anno

Page 8: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

ELEMENTO IN INGRESSO

INDICATORE OBIETTIVO VALORE ANALISI E VALUTAZIONE

Potenziamento

Cultura Autonomia

PADICMOD/TSS/11

≤ 10% 2,7% Il calcolo dell’assenteismo viene ormai effettuato – come proposto nell’ottica di miglioramento nel precedente a.s.- contando solo le assenze relative al rientro pomeridiano e/o a tutta la giornata che prevede il rientro. I risultati conseguiti da questo tipo di calcolo danno evidenza dell’efficacia della proposta e, al contempo, danno l’opportunità di rilevare che, anche per questo indice, il problema sembra rientrato in assenza delle persone che “condizionavano” l’andamento dei valori con il loro atteggiamento poco professionale.

Obiettivo 3 PADIIMOD/TSS/11

≤ 5% 2,7% I calcoli sono eseguiti distintamente per la S.I. e per la S.P. perché diverso il numero degli incontri.

PADIPMOD/TSS/11

≤ 4,5%

0 % ( 5 SI) 1,6 % ( 9 SP)

PPDCMOD/TSS/11

≤ 60% 53% Il calcolo è stato effettuato considerando una sola volta i docenti che fanno parte di più commissioni (in totale 7 commissioni). Il dato attesta la volontà di prendere parte attiva a quanto nella scuola si progetta, si organizza e si realizza solo da una parte, seppure consistente, del Collegio. Considerando che il computo complessivo dei membri delle 7 commissioni esistenti ammonta a 71, si evince che la partecipazione alle suddette attività si riferisce ad alcune persone che si trovano in più commissioni.

Page 9: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

FormazioneObiettivo 6

EPFMOD/TSS/10

1 A fine anno

PPFMOD/TSS/10

1 A fine anno

Informazione e

Comunicazione

Obiettivo 7

FIGMOD/TSS/05

≥ 1 1 Gli incontri programmati (Assemblee 1, Informazioni individuali alle famiglie 5, Interclassi con genitori 4, Riunioni di sintesi per alunni H 4) sono stati realizzati e hanno visto la partecipazione dei genitori.

GradimentoOfferta

FormativaObiettivo 9

GADMOD/TSS/02

≥ 0,9 A fine anno

Pianificazione Annuale

Obiettivo 10

EPAMOD/TSS/04

≥ 1 1 Il dato rilevato attesta l’efficacia della pianificazione annuale che consente la realizzazione delle attività previste in quanto ritenute necessarie.

Page 10: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

ELEMENTO IN INGRESSO

INDICATORE OBIETTIVO VALORE ANALISI E VALUTAZIONE

Processi relativi al

Cliente e alle P.I. Obiettivo

11

Discrasie comunicazion

eMOD/TSS/09/05

≤ 5 0

Non si registrano discrasie nel processo della comunicazione, anche se le modalità della stessa sia interna, sia in uscita, non sempre risultano efficaci nella correttezza e trasparenza.

Acquisti A1

MOD/TSS/060 0 Gli acquisti effettuati risultano conformi alle

richieste in termini di prodotti e servizi forniti.

A2

MOD/TSS/060 0 Gli acquisti effettuati risultano conformi alle

richieste in termini di prodotti e servizi forniti nel numero dei giorni concordati.

Page 11: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Progettazione

PG1

MOD/TSS/070 0 La progettazione delle attività curricolari è risultata

conforme alle procedure e alle istruzioni che i docenti si sono dati e che descrivono dettagliatamente le operazioni concrete e le modalità di svolgimento che sono parte ormai della prassi didattica e del processo di progettazione.

PG2

MOD/TSS/070 0 Non si registrano segnalazioni, né NC nei progetti

extracurricolari.

PG3

MOD/TSS/070 A fine anno

Erogazione S. D.

Obiettivo 6

ED1

MOD/TSS/08≤ 3 0 Le attività erogate hanno riscontrato il gradimento e

la soddisfazione del cliente. L’obiettivo è raggiunto.

SA MOD/TSS/08

≤ 0,1 S.G.B0,08

B. 0,04

Gli scostamenti dell’insegnamento, misurati su quelli degli apprendimenti per la K che determina le disparità socio-culturali dei diversi plessi, rientrano nel trend stabilito dall’obiettivo individuato dalla commissione SGQ e, pertanto, portano a ritenere di aver erogato un servizio didattico di qualità.

SI 0,80,5

MOD/TSS/08

≤ 0,05

S.G.B0,04

B. 0,032

Per un’analisi più dettagliata dei dati raccolti, si rimanda al report di autoanalisi di istituto curato dall’insegnante Mellone.

Erogazione S.A.

FIGMOD/TSS/05

≥ 3 0 L’erogazione dei servizi amministrativi segue le indicazioni stabilite nel MGQ e ha consentito il conseguimento dell’obiettivo.

Page 12: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Elemento in ingresso Analisi e Valutazione

Adeguatezza Obiettivi

e Politica per laQualità

Uno degli obiettivi mai conseguito prima – quello relativo alla partecipazione dei docenti (si vedano dati assenteismo) - e che ha continuamente sollecitato la riflessione di tutti i docenti è stato finalmente conseguito.Il valore di accettabilità attribuito all’obiettivo relativo agli scostamenti dagli apprendimenti e dall’insegnamento si è rivelato efficace.

Andamento Formazione

L’andamento della formazione sarà valutato al termine dell’anno scolastico, a consuntivo dell’intera attività di formazione.

Audit interni ed esterni e azioni seguenti Gestione del

Programma

Si procede all’esame del Programma degli Audit interni per l’A.S. 2007 – 2008 redatto in data 29.09.2007 da cui si evince che sono stati effettuati N. 4 Audit Interni pianificati. Le evidenze di tali audit accreditano il lavoro delle Commissioni (Curricolo di Scuola secondo le Indicazioni Nazionali / SGQ per la revisione dei questionari di soddisfazione) svolto nel rispetto delle procedure di riferimento. Gli audit relativi all’erogazione del servizio didattico hanno fornito elementi di comparazione di metodo e di risultati tra le due 1^classi auditate, anche rispetto alla verifica collegiale delle attività educative e didattiche effettuata il 19 dicembre a seguito di alcune segnalazioni di genitori.

Azioni CorrettiveAzioni Preventive

Le AP vengono ormai utilizzate nel corso dei processi posti in essere e a volte in uscita dal RDD come azione di miglioramento. E’ meno frequente l’uso delle azioni correttive scaturite da NC.

ReclamiNon Conformità

Sono stati registrati n. 5 reclami relativi all’erogazione didattica, in

particolare ………. Tali reclami sono in via di trattamento Andamento

Fornitori

Non avendo registrato né segnalazioni, né NC in relazione agli acquisti

effettuati, l’andamento fornitori si ritiene ottimale.

Page 13: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

3. O.d.G. : analisi C.M. prot. n. 1296 del 31 gennaio 2008

Misure di accompagnamento alla costruzione del curricolo

di scuola secondo le Indicazioni per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo

Page 14: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Si apre la seconda fase del processo di riforma.

La prospettiva è quella di sintonizzare i prossimi Piani dell’Offerta Formativa con le Indicazioni: con l’a.s. 2008/2009 le scuole

saranno chiamate a proporre , in prima applicazione,

il nuovo curricolo.

Page 15: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Strategie di scuola

Docenti - curricolo -crescita professionale

Dialogo e collaborazione

Mobilitazione e strategia operativa

a livello regionale febbraio agosto 2008

a livello nazionalefebbraio agosto 2008

Page 16: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Strategie di scuola

1. valorizzare al meglio le risorse umane e finanziarie disponibili

2. migliorare la qualità delle metodologie e degli itinerari didattici

3. raggiungere quei traguardi di sviluppo delle competenze – contenuti nelle Indicazioni – che costituiscono l’indispensabile premessa per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo scolastico 1. Imparare a imparare

2. Progettare3. Comunicare4. Collaborare e partecipare5. Agire in modo autonomo e

responsabile6. Risolvere problemi7. Individuare collegamenti e relazioni8. Acquisire e interpretare

l’informazione

Page 17: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Per un glossario condiviso

“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraversol’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

“Abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

“Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:

Page 18: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Nello scenario dell’autonomia organizzativa didattica e di ricerca

Ne

llo s

cen

ari

o d

ell’a

uto

no

mia

Assumono rilevanza centrale le scelte e gli interventi volti a rendere coerenti le pratiche didattiche quotidiane con la logica delle Indicazioni.Le indicazioni diventano il comune quadro di riferimento per dare una risposta solida, efficace e di alto profilo alle domande della società.

Page 19: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Docenti curricolo e crescita professionale

Gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di sviluppo delle competenze definiti dalle Indicazioni per il percorso formativo dai 3 ai 14 anni costituiscono per ogni docente un’occasione per riflettere sulle proprie metodologie di lavoro e sulle finalità complessive del processo di insegnamento/apprendimento.Le Indicazioni si presentano anche come una utile e feconda opportunità per aggiornare e migliorare la quotidiana attività in classe/sezione.

Ecco perché è necessario prevedere vari momenti di formazione in servizio in grado di rispondere alle reali esigenze dei docenti.In questa direzione va orientato l’intero sistema di opportunità formative a partire dal piano di formazione a livello di singola scuola o di reti di scuole, dalle scelte individuali dei singoli docenti, alle proposte dei nuclei provinciali e all’offerta specifica che l’Agenzia nazionale sta predisponendo.

Page 20: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Dialogo e collaborazione

Il dialogo tra le Istituzioni scolastiche è un requisito indispensabile per capire l’impatto delle Indicazioni, i problemi inerenti alla costruzione del nuovo curricolo delle scuole, ma anche per elaborare proposte.

La buona riuscita di qualsiasi innovazione è agevolata dalla condivisione più ampia possibile dei presupposti ispiratori e del significato della innovazione stessa; è altresì sostenuta dalla intelligente sinergia di risorse professionali interne ed esterne alla scuola.

Questo dialogo, aperto e pluralistico, si allarga alle comunità scientifiche, disciplinari e professionali e coinvolge le famiglie e gli organismi territoriali.

Page 21: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Azioni prioritarie

A livello regionale (febbraio - agosto 2008)

Conferenze / seminari / ascolto delle scuole/ disseminazioni di buone pratiche pubblicizzazione dei POF coerenti con le Indicazioni …

Responsabilità diffusa e condivisa

per sostenere e arricchire le iniziative di formazione

e di innovazione in atto nelle scuolee per definire il modello di certificazione delle

competenze al termine del primo ciclo .

A livello nazionale (febbraio - agosto 2008)

Seminari interregionali con l’Agenzia nazionale incontro nazionale con le associazioni genitori e le associazioni degli Enti Locali/ diffusione dei materiali / incontro - seminario con gli Editori / implementazione dello spazio web dedicato alle scuole / seminario internazionale di comparazione tra i curricoli di altri Paesi non solo Europei …

Page 22: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Per dare coerenza ai curricoli di scuola dell'infanzia, di scuola primaria, di scuola secondaria di primo grado

Spetta alle singole istituzioni scolastiche autonome definire e attuare un curricolo

di scuola nel rispetto degli indirizzi curriculari di carattere nazionale

CTR : Martina Franca n. 9 docenti: 2 incontri dalle ore 15.30 alle ore 19.30: il primo, il 23 gennaio, con il Dirigente Tecnico Volpe dell’USR per la Puglia; il secondo, il 29 gennaio, con il Dirigente Tecnico Marzano dell’USR per la Puglia

4. O.d.G. : formazione in rete

Accordo di Rete a Massafra : CD 1° / 2° / 3° - SS1°G – Andria e Manzoni

3 marzo ore 15.30Appia Palace

Page 23: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

La direttiva n. 68 del 3 agosto 2007 ha dato avvio alle misure di accompagnamento e di sostegno alla prima attuazione delle Indicazioni per il curricolo.

Le iniziative da realizzare nel periodo settembre-dicembre 2007 avevano l’obiettivo di diffondere nel modo più ampio possibile il testo delle Indicazioni per il curricolo, di adoperarsi perché tutti gli insegnanti ne ricevessero copia, di attivare idonei interventi di prima informazione, analisi, comprensione delle Indicazioni stesse coinvolgendo in questa azione la scuola, le famiglie, il territorio.

Non è possibile, infatti, avviare un processo di innovazione quale quello auspicato nelle Indicazioni, se non se ne conoscono e condividono i principi ispiratori, i criteri di fondo, l’impostazione innovativa dei contenuti disciplinari e delle metodologie.

5. O.d.G. : rapporto Ministeriale delle attività sulle Indicazioni per il Curricolo

Page 24: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Tutta questa operazione non poteva non richiedere l’apporto deciso e convinto dell’amministrazione scolastica nelle sue

articolazioni centrali e periferiche, in un’ottica di costruzione di un quadro unitario e sinergico pur nel rispetto e nella

valorizzazione della creatività e delle sensibilità delle singole autonomie territoriali.

In questo senso la Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici, in collaborazione con l’apposito gruppo di

coordinamento nazionale, ha monitorato in itinere l’attuazione della direttiva ed è, pertanto, in grado di fornire un rapporto

sullo stato dell’arte.

I dati e le considerazioni presenti nel rapporto sono ricavati dalle relazioni che le Direzioni Regionali hanno trasmesso alla Direzione Ordinamenti a seguito di puntuale richiesta dell’11-12-2007. Le informazioni sono state estrapolate anche dai siti degli USR e dal sito dell’Agenzia nazionale. La lettura della documentazione a disposizione è stata effettuata secondo i seguenti indicatori: organizzazione complessiva, ruolo dei dirigenti scolastici, costituzione e composizione del gruppo di coordinamento regionale e dei nuclei provinciali, iniziative intraprese per una prima informazione alle scuole, primo monitoraggio, questioni aperte, bisogni formativi, proposte.

Informazioni di carattere generale

Page 25: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Come previsto nella citata direttiva 68/2007 è stato costituito il gruppo di coordinamento nazionale.

Numerosi sono stati gli incontri realizzati per promuovere azioni di collaborazione con le associazioni professionali e disciplinari, con le associazioni dei genitori e con l’ufficio-scuola della CEI.

E’ stato realizzato, nei giorni 18-19-20 settembre u.s. il corso residenziale riservato a tutti i dirigenti tecnici del settore. Il 25-26 ottobre u.s. è stato poi organizzato, a cura dell’Agenzia nazionale, un altro seminario per la formazione dei “comunicatori”, ovvero di 150 tra ricercatori ex Irre e delegati regionali a cui affidare il compito di presentare le Indicazioni secondo parametri e criteri coerenti con il testo delle Indicazioni. Allo scopo l’Agenzia ha prodotto materiale informativo (video e slide) che in occasione del seminario è stato condiviso e acquisito dai partecipanti.

Sono stati predisposti a cura dell’Agenzia un piano di formazione e a cura dell’Invalsi un progetto di monitoraggio sull’impatto che le Indicazioni hanno avuto sugli insegnanti.

Sul portale del Ministero, così come sul sito dell’Agenzia nazionale, è stata realizzata l’area dedicata alle Indicazioni. Sono in cantiere i previsti numeri degli Annali.

Informazioni di carattere generale

Page 26: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Ciascun USR ha provveduto a costituire il gruppo di coordinamento regionale e i nuclei provinciali di supporto alle Indicazioni.

I gruppi di coordinamento e i nuclei provinciali hanno svolto e svolgono incontri per condividere scelte e programmare interventi e, in qualche caso, si sono già attivati per offrire alle scuole servizi di consulenza, di ascolto, di raccolta di domande e proposte (Campania, Liguria, Toscana, Sardegna). In Campania dal 5 dicembre 2007 sono attivi, a cura dei nuclei provinciali di supporto, n. 7 servizi permanenti di ascolto e consulenza alle istituzioni scolastiche, funzionanti a livello provinciale c/o gli UU.SS.PP. e a livello interdistrettuale c/o scuole polo.

Riguardo alle misure da attuare a livello regionale si può affermare che tutti gli Uffici scolastici regionali hanno elaborato il proprio piano di intervento in ottemperanza alla direttiva 68, coinvolgendo in prima persona i dirigenti tecnici del settore e in diversi casi i nuclei ex-Irre. Le azioni messe in campo nel mese di settembre hanno riguardato la distribuzione a tutte le scuole del testo delle Indicazioni, accompagnata con una nota informativa da parte dei Direttori generali. In contemporanea sono state previste le conferenze di servizio su base provinciale per i dirigenti scolastici.

Informazioni di carattere generale

Page 27: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Sono stati realizzati seminari regionali, territoriali, interprovinciali di analisi e studio delle Indicazioni e convegni territoriali anche in collaborazione con le associazioni culturali.Il materiale informativo – slide e video - realizzato dall’Agenzia è stato presentato ai referenti regionali nel corso del seminario nazionale del 25-26 ottobre . Sui siti regionali – così come sul portale del Ministero - è stato ritagliato uno spazio dedicato alle Indicazioni.Sono state costituite o riorientate reti di scuole per progetti di ricerca-azione (in Piemonte; in Basilicata, in Emilia Romagna; 25 reti in Abruzzo per progetti di ricerca sull’area antropologica in collaborazione con l’Università di Chieti; 26 nel Lazio; 11 in Umbria; in Sardegna gruppi di studio per gradi di scuola, per tematiche trasversali; 60 in Sicilia; in Toscana è stato distribuito a tutte le scuole il testo del prof. F. Cambi “ Ricerca-azione, materiali di riflessione”. Nella regione Puglia, i 40 Centri di risorse territoriali per la formazione, fungendo da nodi di una rete di servizio per le scuole appartenenti ai rispettivi territori, in collaborazione con i nuclei provinciali, hanno progettato e realizzato 120 corsi di formazione per approfondimenti nelle aree disciplinari delle Indicazioni, destinati a 3 docenti per ciascuna scuola in rete (oltre 1000 docenti).

Gli Uffici scolastici regionali hanno avviato autonomamente diverse iniziative.Sono state organizzate giornate seminariali per i dirigenti scolastici delle scuole statali e paritarie (Abruzzo, Basilicata, Campania) anche con la partecipazione di membri della Commissione (Veneto, Toscana); incontri su base provinciale per dirigenti scolastici (206 partecipanti) e docenti (oltre 300 partecipanti) in rappresentanza delle scuole della regione (Sardegna); 10 convegni provinciali volti all’approfondimento della conoscenza delle Indicazioni, alla costituzione di gruppi di ricerca-azione e alla individuazione di docenti referenti delle singole scuole (Sicilia).Sono state organizzate giornate di studio per i dirigenti tecnici e per i membri dei nuclei regionali e provinciali di supporto alle Indicazioni (Campania, Liguria, Veneto, Puglia), incontri informativi con le associazioni dei genitori e le associazioni disciplinari (Piemonte).

Iniziative intraprese dagli USR

Page 28: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

… Nella relazione della Puglia si sottolineano quali aspetti caratterizzanti le Indicazioni: lo sfondo culturale-pedagogico unitario per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado nonché la sollecitazione alla continuità verticale e orizzontale; il focus acceso sull’unitarietà del sapere; il richiamo alla valenza formativa delle discipline; le indicazioni metodologiche della didattica laboratoriale e dell’apprendimento cooperativo; la responsabilità della scuola nella costruzione del curricolo; la spinta a progettare per competenze.

Appaiono interessanti le modalità organizzative dei seminari regionali che si sono svolti in Liguria e in Lombardia.In Liguria è stata effettuata preventivamente - attraverso schede inviate alle scuole - una rilevazione dei bisogni formativi e delle domande. Sulla base delle questioni emerse il prof. Fiorin, chiamato in qualità di relatore del seminario, ha organizzato il proprio intervento.In Lombardia la rilevazione dei bisogni, dei quesiti e delle proposte è avvenuta all’atto dell’iscrizione al seminario, in un apposto spazio web dedicato. Le proposte sono state raccolte, suddivise per tematiche e consegnate, in anticipo, ai relatori (prof. Ceruti e prof. Fiorin), in modo tale che gli interventi potessero rispondere a quanto rilevato.

RELAZIONI REGIONALI …

Aspetti organizzativi e funzionali

Page 29: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

… dalla relazione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia- La valutazione che, in assenza di standard di riferimento, rimane tutta delegata alla responsabilità delle scuole. - La certificazione delle competenze.- La didattica laboratoriale.- L’apprendimento cooperativo.- La costruzione dei curricoli, soprattutto attraverso una più significativa collaborazione e integrazione con le scuole di grado diverso e con il contesto territoriale.- L’ampia flessibilità organizzativa e metodologico-didattica che presuppone modifiche ordinamentali.- L’affiancamento della sperimentazione con tecniche di autovalutazione e con microseminari di formazione mirati ai bisogni formativi di volta in volta emergenti.

Dalla lettura delle relazioni degli uffici scolastici regionali, si inferiscono, quando non si espongono esplicitamente, questioni aperte, punti da chiarire, priorità formative.

Questioni aperte e priorità formative

Page 30: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Si coglie una forte richiesta di informazione, presenza, dibattito; si percepisce un vivo interesse per le idee innovative presenti nelle Indicazioni. Del testo, tra l’altro, si apprezzano l’essenzialità, la semplicità e la comprensibilità del linguaggio.

Si registra una mobilitazione puntuale degli organismi istituzionali, rispettosa dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Le iniziative appaiono ben orientate a motivare, a stimolare il coinvolgimento delle scuole.

Ad un tempo emerge l’esigenza e la volontà di sostenere e supportare le scuole in questo cammino innovativo, attraverso la messa a disposizione di strumenti, di risorse professionali e finanziarie.

- Si manifesta in modo chiaro e forte il bisogno di soluzioni coerenti con il testo delle Indicazioni sul piano ordinamentale. - Si richiede una puntualizzazione di termini quali traguardi, competenze, certificazione.. anche in rapporto alle linee guida dell’obbligo.- Si evidenzia come prioritaria la necessità di sviluppare maggiormente la questione “valutazione”, che appare appena accennata all’interno del testo delle Indicazioni.

Page 31: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

6.O.d.G. : proposta di ri-modulazione orario docenti scuola dell’infanzia a.s. 2007/2008

Page 32: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

rivedere - se del caso - la valutazione in termini di punti di forza, aree da migliorare e punteggio

verificare il livello di diffusione degli approcci illustrati nel Documento

chiarire eventuali aspetti di interpretazione del Documento

confermare la validità del Documento di Partecipazione (o Application)

• Team Leader VAGNONI Ivo• Valutatore Sr PAPPAGALLO Giovanni• Valutatore Jr NAVARRA Federica

Il Team Leader proprio oggi si è messo in contatto con il DS per concordare i dettagli operativi della visita. Il periodo previsto per l’effettuazione della visita va dal 27 marzo al 10 aprile.

Non si tratta di un audit sull’Amministrazione, né di un semplice controllo della documentazione utilizzata:è piuttosto più in generale una verifica del livello d’integrazione dei principi di Total Quality Management (TQM) nell’organizzazione, sia dal punto di vista degli approcci sia da quello dell’eccellenza dei risultati.

Il Team di valutazione abbinato alla nostra Amministrazione è così composto:

7. O.d.G. : Premio Qualità PP.AA.

La visita sul posto ha lo scopo di:

Page 33: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Lo scrittore Paolo Choelo ricorda come sia la nostra apertura e disponibilità a rendere utili le lezioni

E’ solo una compilazione di moduli, di paura delle NC, di rigide

procedure da rispettare?

Quesito: per una persona di una amministrazione certificata per la qualità, cosa significa lavorare in qualità?

La mia personale risposta è NO!

LE GRANDI ASSERZIONI che testimoniano la grande vicinanza tra due mondi: il lavoro e la vita personale

Sant’Agostino invita a credere con il cuore in ciò che facciamo

Bertold Brecht suggerisce di investire sulla capacità di imparare da se stessi

Oltre alla conformità dei requisiti, viene richiesto, anche e soprattutto un modo di lavorare che, inevitabilmente, sconfina in un modo di essere.

Quale l’obiettivo di questa contaminazione? Sollecitare l’attenzione? Certamente sì, ma non solo. Questo esercizio, che ho vissuto in prima persona come piacevole gioco, è una dimostrazione che il nostro “io” nell’ufficio è lo stesso di quello che vive le vicende familiari.

Page 34: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

Le relazioni fra le persone condizionano l’esito di un processo: quando sono compromesse o inefficienti, la professionalità del singolo può essere svalutata quando il passaggio di informazioni interrotto.Nella pratica quotidiana, ogni persona riceve dati o informazioni da un collega e poi, a sua volta, passa il risultato della sua attività ad un altro. Questa dinamica altro non è che l’evidenza del doppio ruolo che ogni persona ha: ora di cliente interno, ora di fornitore interno. Quando in una organizzazione le persone, a tutti i livelli, sono capaci di vivere il processo, i risultati sono ben percepibili sia a livello organizzativo, sia di clima interno:- riduzione di costi dovuti a inefficienze e migliori risultati- maggiore motivazione e soddisfazione delle persone, e quindi clima lavorativo più produttivo

ORGANIZZAZIONE

Regole + flessibilità

Gruppo + singolo

Conformità + innovazione

Le regole sono importanti, ma non devono ingessare l’organizzazione: un delicato mix di regole e flessibilità responsabilizza il personale

Nella quotidianità lavorativa, le persone devono saper lavorare in gruppo ( processi, gruppi di miglioramento...) ma anche saper essere autonomi

Per avere successo oltre al rispetto delle conformità, è necessario dare spazio al miglioramento e alla innovazione

Page 35: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

la struttura organizzativa, le politiche, i valori, gli incentivi e la cultura possono sostenere il comportamento individuale e di gruppo, ma rimane comunque indispensabile …

Page 36: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.
Page 37: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

“La cultura della Qualità prima di essere un insieme di strategie e di tecniche,

è un atteggiamento mentale che determina

i comportamenti delle persone. E’ un modo di essere.

È questa la dimensione che la scuola può recuperare e dalla quale può ottenere

il valore aggiunto”.

Page 38: RIESAME DELLA DIREZIONE C O L L E G I O Grazia Castelli DOCENTIDOCENTI 25 FEBBRAIO 2008.

8.O.d.G. : informativa organico a.s. 2008/2009