Una GIORNATA ai CASTELLI ROMANI -...

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Una GIORNATA ai CASTELLI ROMANI l’arte e il paesaggio sono lì, aspettano solo di mostrarsi

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Una GIORNATA ai CASTELLI ROMANIl’arte e il paesaggio sono lì, aspettano solo di mostrarsi

Una GIORNATA ai CASTELLI ROMANIl’arte e il paesaggio sono lì, aspettano solo di mostrarsi

Grafica, impaginazione e stampa “La Matita”Albano Laziale, Piazza Salvatore Fagiolo n. [email protected] - tel. 06 93269891

Al GROTTINO vino e cucina

Un locale storico con mura risalenti al 1740, adibito sin dall’origine per ospitare le cucine del palazzo signorile.

Al suo interno un delizioso arco a volta è parte delle fondamenta del soprastante palazzo.

Da trent’anni di proprietà della famiglia del “Grottino”.Questa nel 2012 decide di intensificare il viaggio alla ricerca

dell’eccellenza degli ingredienti, delle tradizioni e dei sapori di una volta. Un percorso che continua giorno dopo giorno,

avendo sempre come compagna di viaggio la CURIOSITA’.

Cortesia ed accoglienza rendono la visita a “Al Grottino Vino e Cucina” un ritorno a casa, nel senso più sano del termine.

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CASALE CERTOSAazienda agricola

L’azienda Agricola CASALE CERTOSA nasce all’inizio degli anni ’60 e si estende su una superficie di circa 18 ettari, 13 dei quali coltivati a vigneto lungo le pendici dei Colli Albani che guardano verso il mar Tirreno, nel comune di Roma.

E’ a conduzione diretta ed ha saputo coniugare nel tempo i tradizionali si-stemi di coltivazione della vite, il rispetto della natura e le moderne tecniche di vinificazione. Una azienda molto attenta nella scelta dei propri collaboratori e delle tecnologie da adottare. Una solida esperienza professionale, uno staff tec-nico altamente specializzato ed un parco macchine tecnologicamente avanzato ci consentono di offrire uno standard qualitativo altamente competitivo, finaliz-zato ad un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Il valore più prezioso di CASALE CERTOSA è nei suoi vigneti, ai quali vengono dedicate le maggiori cure ed attenzioni, solo così si otterranno uve ec-cellenti e da queste vini onesti ed eccellenti. La nostra filosofia è quella di ottene-

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re sempre vini di buon livello pur nella naturale evoluzione delle stagioni anno dopo anno, ed è per questo che i nostri vitigni vengono vinificati tutti in purezza e solo successivamente vengono decisi i blend in funzione dei migliori risultati ottenuti. I vigneti di proprietà si estendono per circa tredici ettari, sono coltivati (senza saperlo) quasi da sempre con metodo biologico, semina di sovesci per il giusto apporto di nutrimenti nel terreno ed irrorazioni antiparassitarie a basso impatto ambientale. Dal 2004 l’azienda ha ottenuto la certificazione da agri-coltura biologica dall’organismo di controllo CODEX, mentre dal settembre 2011 ha iniziato un percorso verso l’agricoltura biodinamica, con vinificazioni a fermentazione spontanea e basso uso di solforosa.

La maggior parte dei vigneti è allevata a filare con sistema di potatura a cor-done speronato. Sono state impiantate sia varietà “autoctone” (trebbiano giallo, malvasia puntinata o del Lazio, grechetto, bombino) che “internazionali” (ca-bernet sauvignon, merlot, syrah). Inoltre parallelamente a queste vi sono varietà “tradizionali” (trebbiano toscano, malvasia di Candia, sangiovese, montepulciano) che se coltivate con sani principi di agronomia dan-no buoni risultati in cantina. Ven-gono prodotte circa 45.000 botti-glie l’anno oltre a un buon numero di baginbox sotto l’attento, ma non invasivo, esame dell’enologo Mau-rilio Chioccia. I nostri prodotti sono: la linea CONVENIO con cui vengono vinificati in purezza: malvasia puntinata, grechetto, treb-biano, merlot, syrah e la linea TOP in cui vengono assemblati nell’AL-BOREA grechetto e malvasia pun-tinata e nel LUPERCO merlot, ca-bernet sauvignon e montepulciano.

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ALBANO LAZIALE

Albano deriva il suo nome dalla mitica città di Albalonga, il centro più impor-tante in età protostorica (secondo millennio a. C.) della Lega dei popoli latini.In età arcaica ed alto repubblicana questo territorio ebbe una vocazione pre-valentemente agricola, testimoniata dalla presenza di piccole fattorie e nu-merosi luoghi di culto. Dopo la costruzione della via Appia nel 312 a. C. e a partire dalla tarda età repubblicana, il territorio albano si caratterizza per le grandi ville patrizie; tra queste la più imponente fu quella voluta dall’imperatore Domiziano (81-96 d. C.); le sue strutture infatti si estendevano tra la via Appia e il lago albano e tra i moderni centri abitati di Castel Gandolfo e Albano Laziale.Agli inizi del III secolo d. C., sotto l’imperatore Settimio Severo, fu costruito ad Albano il primo e unico accampamento per una legione su suolo italico: parliamo della Legio II Parthica, con 5.000 soldati stanziati in maniera fissa e regolare ad appena XV miglia di distanza da Roma. Ancora oggi lungo le vie cittadine sono visibili a più riprese i resti in opera quadrata del muro di cinta e di alcune porte di accesso al castrum.L’accampamento fu utilizzato per poco meno di 100 anni e a partire dal IV se-colo la storia di Albano si intreccia con quella della sede vescovile e dell’impor-tante santuario martiriale inserito all’interno della catacomba di S. Senatore.

I luoghi e le mete dei nostri itinerari Una GIORNATA ai CASTELLI ROMANI e DINTORNILe nostre proposte

PROPOSTA N. 1 - ITINERARIO GIALLO

Arrivo alla stazione ferroviaria di Santa Palomba e trasporto presso l’azienda agricola Casale Certosa (ore 10.30/11.00) con breve visita aziendale comprensiva di passeggiata in vigna, visita alla cantina e piccolo aperitivo con due assaggi di vini.Trasferimento presso Al Grottino Vino e Cucina di Albano Laziale (ore 12.30/13.00) per piccolo pranzo.Visita accompagnata alla Chiesa della Rotonda ed ai Cisternoni (14.30/16.30).Caffè o gelato di commiato (16.30/17.00) e trasferimento presso la stazione ferroviaria di Albano Laziale.

COSTO 50.00.

PROPOSTA N. 2 - ITINERARIO ARANCIONE

Arrivo alla stazione ferroviaria di Santa Palomba e trasporto presso l’azienda agricola Casale Certosa (ore 10.30/11.00) con breve visita aziendale comprensiva di passeggiata in vigna, visita alla cantina e piccolo aperitivo con due assaggi di vini.Trasferimento presso Al Grottino Vino e Cucina di Albano Laziale (ore 12.30/13.00) per piccolo pranzo.Visita visita accompagnata alla Chiesa di San Pietro, al quartiere me-dievale di Cellomaio (14.30/16.30).Caffè o gelato di commiato (16.30/17.00) e trasferimento presso la stazione ferroviaria di Albano Laziale.

COSTO 50.00.

PROPOSTA N. 3 - ITINERARIO VERDE

Arrivo alla stazione ferroviaria di Santa Palomba e trasporto presso l’azienda agricola Casale Certosa (ore 10.30/11.00) con breve visita aziendale comprensiva di passeggiata in vigna, visita alla cantina e piccolo aperitivo / pranzo con due assaggi di vini.Visita accompagnata al Museo Diocesiano ed alla Chiesa della Ro-tonda (ore 15.00/17.30).Caffè o gelato di commiato (17.30/18.00) e trasferimento presso la stazione ferroviaria di Albano Laziale.

COSTO 50.00.

PROPOSTA N. 4 - ITINERARIO AZZURRO

Arrivo alla stazione ferroviaria di Albano Laziale con colazione di benvenuto (ore 10.00/10.30), visita accompagnata alla Chiesa della Rotonda ed ai Cisternoni.Pranzo presso Al Grottino Vino e Cucina abbinato ai vini dell’azienda Casale Certosa (13.00/14.30).Visita accompagnata al Museo Diocesiano (ore 15/17.00).Caffè o gelato di commiato e trasferimento presso la stazione ferrovia-ria di Albano Laziale (ore 17.00).

COSTO 60.00.

I sei itinerari proposti sono pensati per gruppi di massimo otto persone che si muovono con mezzi pubblici di trasporto (se con mezzo proprio il numero dei partecipanti può essere ampliato).

Le sei proposte possono essere modificate e/o integrate per renderle più confacenti alle esigenze dagli utenti. In tal caso, naturalmente, gli orari po-trebbero subire delle modifiche.

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PROPOSTA N. 5 - ITINERARIO ROSA

Arrivo alla stazione ferroviaria di Albano Laziale con colazione di benvenuto (ore 10.00/10.30), visita accompagnata alla Chiesa della Rotonda e Catacombe di San Senatore.Pranzo presso Al Grottino Vino e Cucina abbinato con i vini dell’a-zienda Casale Certosa. (13.00/14.30).Visita accompagnata al Museo Diocesiano (ore 15.00/17.00).Gelato o caffè di commiato e trasferimento presso la stazione ferrovia-ria di Albano Laziale (ore 17.00).

COSTO 60.00.

PROPOSTA N. 6 - ITINERARIO MARRONE

Arrivo ad Albano Laziale (ore 15.00) presso Al Grottino Vino e Cu-cina. Visita accompagnata al Romitorio di S. Angelo in lacu con merenda (15:00/18:00).

COSTO 10.00.

Per info e prenotazioni:

Catia: 329 0612065Antonio: 338 4239238

[email protected]@tin.it

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I luoghi e le mete dei nostri itinerari

IL MUSEO DIOCESANO

Il Museo Diocesano è ospitato nel Palazzo Vescovile denominato anche Palazzo Lercari, perché venne fatto costruire nel 1727 dal cardinale Nicolò Maria Lercari, segretario di Stato di Benedetto XIII, nella prima metà del diciottesimo secolo. Il palazzo settecentesco, sicuramente uno dei più belli e meglio conservati di Albano, risalta per lo splendido portale d’ingresso sormontato da un elegante balcone. Da qui si accede nell’atrio che presenta decorazioni settecentesche in stucco e marmo bianchissimo. Nelle nicchie che ornano l’ingresso e l’accesso al cortile interno sono con-servate quattro statue di età romana che raffigurano rispettivamente: Ercole, Meleagro, Hygieia e un Satiro.Le sale del museo ospitano al piano terra una collezione di reperti archeo-logici provenienti dal territorio diocesano; nei piani superiori è esposta una interessante pinacoteca, una sezione dedicata agli arredi e paramenti sacri, e una dedicata all’oreficeria liturgica.

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SANTA MARIA DELLA ROTONDA

La chiesa riutilizza una grande aula circolare appartenente in origine ad un impianto termale, parte della grande villa fatta costruire dall’imperatore Do-miziano. Alcuni studiosi pensano invece che in origine la struttura fosse un tempio dedicato alla dea Minerva. La cupola ha una circonferenza di mt. 49.10 e culmina con un occhialone centrale oggi chiuso. L’ Archeologo Giuseppe Lugli così lo definiva “abbiamo (...) un piccolo Pan-theon (...) in quanto la sezione è un cerchio perfetto e la volta è costruita a stati orizzontali, senza nervature né arcate. Un foro rotondo nel mezzo aumenta la luce all’interno, mentre un pozzo al centro del pavimento (...) convoglia le acque piovane verso lo scarico”.Dalla fine del 1700 il santuario è di proprietà diocesana ed è aggregato alla parrocchia della basilica cattedrale di San Pancrazio.Importanti restauri avvenuti a più riprese tra gli anni ‘30 del secolo scorso e nell’immediato dopoguerra hanno restituito all’edificio la sua veste romanica nonché i volumi e le geometrie dell’originaria aula termale.

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I CISTERNONI

Tra le varie cisterne d’acqua che furono costruite dagli antichi romani per il rifornimento di ville private e imperiali, o per assicurare i servizi idrici dell’accampamento della Legione Partica, “I Cisternoni” è conosciuta in tutto il mondo per la sua grandiosità ed eccezionale stato di conservazione, e per essere, inoltre, l’unica nell’orbe romano che ancora funzioni.I Cisternoni rappresentavano il più grande serbatoio idrico a disposizione dell’accampamento della II Legione Partica. La sua posizione nella parte più alta del castrum permetteva la distribuzione delle acque per caduta naturale.I Cisternoni hanno una pianta pressoché rettangolare, con una superficie di mq . 1436,50 e possono contenere ben 10.132metri cubi di acqua. I lati lun-ghi misurano m 47,90 e m 45,50, mentre quelli corti m 29,62 e m 31,90.La cisterna fu scavata parzialmente in un banco di peperino per la profondità di 3 o 4 metri e, successivamente, vennero innalzati in muratura i 36 pilastri che dividono la costruzione in senso longitudinale in 5 grosse navate e sor-reggono con archi le grandi la volta a botte.

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L’ ANFITEATRO

L’Anfiteatro Romano di Albano Laziale è situato nella zona più alta del centro abitato di Albano Laziale, addossato al colle dei Cappuccini. Venne costruito in funzione dei vicini Castra Albana, l’accampamento della Seconda Legione Partica, voluto e fatto costruire dall’Imperatore Settimio Severo. La sua datazione è collocabile nei primi decenni del III secolo. Fu realizzato in parte scavando il banco roccioso di peperino e ricavando così parte della cavea in negativo; in parte attraverso i caratteristici fornici ed ambienti voltati necessari a sorreggere le gradinate. In origine l’anfiteatro presentava un doppio ordine di arcate. La struttura aveva forma ellittica, con il suo diametro massimo di 113m e quello minimo di 90m poteva accogliere al suo interno circa 16.000 persone. Come gran parte dei più importanti edifici romani nel Medioevo e nei secoli successivi fu “adibito” a cava di materiali da costruzione e a cimitero cristia-no. All’interno di uno dei suoi fornici fu installato in età tarda un piccolo oratorio cristiano.

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LA CATACOMBA DI SAN SENATORE

Le Catacombe di San Senatore furono ricavate all’interno di un sito prece-dentemente utilizzato come cava di pozzolana; la frequentazione a scopo fu-nerario e cultuale sembra iniziare intorno al III secolo, per arrivare fino al XII secolo. La lunga frequentazione dell’ipogeo è certamente dovuta al fatto che uno degli ambienti sotterranei venne trasformato in una vera e propria “ecclesia”, connessa al culto dei martiri locali.Notizie riguardanti le catacombe albanensi si trovano già nella prima metà del IV secolo, quando fonti documentarie ricordano il giorno 8 agosto come l’anniversario del martirio di Secondo, Carpoforo, Vittorino e Severiano, se-polti ad Albano. Circa un secolo dopo un’altra fonte menziona gli stessi santi , aggiungendo all’elenco San Senatore, la cui festa cade il 26 settembre.Di particolare interesse, tra gli affreschi presenti nell’ipogeo, è la rappresen-tazione del Cristo tra i santi Pietro, Paolo, Lorenzo e un santo di difficile identificazione. Altrettanto suggestivo è l’affresco del Cristo tra la Vergine e San Smaragdo, dipinto nell’abside della “Cripta storica”.

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LA CHIESA DI S. PIETRO E IL QUARTIERE DI CELLOMAIO

Sfruttando le strutture del grande complesso termale fatto costruire dall’im-peratore Caracalla agli inizi del III secolo d. C. nel medioevo il centro abitato di Albano Laziale si andò organizzando all’interno di questi ruderi imponen-ti. Ancora oggi una passeggiata tra i tortuosi vicoli del quatriere di Cellomaio permette di apprezzare il palinsesto di murature antiche, medievali e moder-ne visibili lungo le pareti esterne delle case.Riadattando un’aula di queste terme nel V secolo d. C. si realizzò la chiesa di San Pietro, il monumento che forse più di qualunque altro in Albano è in grado di raccontare la storia di questo luogo attraverso la lettura degli stili e delle diverse tecniche edilizie adottate nel corso dei secoli e ancora perfetta-mente leggibili lungo il perimetro esterno dell’aula di culto. I sepolcri di età repubblicana, le terme imperiali, la chiesa alto medievale con i suoi rifacimenti di IX secolo, i restauri e le integrazioni romaniche, i pesanti interventi cinquecenteschi voluti dalla potente famiglia dei Savelli, sono tutti testimoniati e “raccontati” attraverso le murature di questa chiesa.

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IL ROMITORIO DI S. ANGELO IN LACU

Entro la splendida cornice naturalistica del cratere del lago albano, nel mezzo di fitti boschi, dirupi e tortuosi sentieri, si trova il Romitorio di S. Angelo in Lacu, uno dei luoghi forse più affascinanti e carichi di mistero che si possano incontrare sui Colli Albani.Un lungo percorso panoramico, con continui affacci sul lago e sulla pianura fino a Roma, ci condurrà a scoprire tra la fitta vegetazione i resti di un piccolo insediamento eremitico databile attorno al XII secolo. Si potranno visitare strutture abitative costruite in elevato ma anche scavate nel sottosuolo; una chiesetta di cui si conserva ancora gran parte del campanile; un ambiente con tracce di pitture adibito ancora oggi a piccolo oratorio grazie alla spon-tanea religiosità di alcuni frequentatori di questo luogo.Il sito del Romitorio di S. Angelo conserva anche un particolarissimo ma-nufatto la cui funzione rimane incerta: una sorta di terrazzino affacciato sul dirupo sottostante e accessibile da una porticina, il tutto realizzato esclusiva-mente scavando e modellando un masso di pietra lavica.

Per info e prenotazioni:

Catia: 329 0612065; Antonio: 338 [email protected]

[email protected]