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RESISTENZA EPORTANZA

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PORTANZA

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DISTACCO DELLO STRATO LIMITE

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Al di fuori dello strato limite: nelle zone in cui la pressione aumenta (gradiente di pressione avverso), il fluido recupera energia a spese della velocità, in un processo reversibile.

Nello strato limite c’è un deficit di energia cinetica legato alla dissipazione viscosa, quindi il recupero completo non può avvenire: il fluido rallenta fino a fermarsi, lo strato limite si rompe e si stacca e si forma la scia.

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DISTACCO DELLO STRATO LIMITE

L’equazione dello strato limite per y = 0, essendo u =v = 0 alla superficie, diviene

2

2

1 xp v

x y

∂ ∂=µρ ∂ ∂

A valle del punto di distacco, si forma una zona di ricircolo (reverse flow)

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Per quanto detto sopra il distacco avviene necessariamentedove il gradiente di pressione è avverso, ovvero

0p

x

∂ >∂

Pertanto, dove il gradiente di pressione cambia segno, si ha un punto di inflessione del profilo di velocità e il gradiente di velocità alla parete torna ad aumentare

Il distacco dello strato limite ha luogo quando

0

0x

y

v

y =

∂ =∂

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LA RESISTENZA DI FORMA (1)

La scia causa una distribuzione asimmetrica di pressione tra prua e poppa e quindi una forza di drag dovuta alla forma che è molto difficile da modellare. Si assume

21

2( , , ,geom, )

D D

D

F C U A

C f Re M Fr

= ρ

= ε

A è un’area di riferimento (v. slide successiva)Per moti subsonici, flusso incomprimibile e

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La resistenza di forma si aggiunge a quella delle forze di taglio (skin drag) ma nei corpi tozzi predomina largamente su quest’ultima.

Per moti subsonici, flusso incomprimibile e corpi totalmente immersi la dipendenza da Mach (M) e Froude è trascurabile, per cui CD

dipende da numero di Reynolds, geometria del corpo e rugosità ε.

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CALCOLO DELLE AZIONI FLUIDODINAMICHE

IL calcolo delle forze esercitate su un corpo tozzo può essere portato a termine una volta che si conoscono la pressione e la tensione di taglio sulla parete; per corpo assialsimmetrico:

Tale calcolo è (in molti casi) possibile in

: ( cos sin )d

form drag + skin

: ( sin co

drag

s d )

D wA

L wA

U F p A

U F p A

= ϑ + τ ϑ

⊥ = ϑ + τ ϑ

∫∫

∫∫

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E’ anche possibile determinare il coefficiente di scambio convettivo nella forma Nu = f (Re, Pr): queste correlazioni hanno una larga base semiempirica e non sono riportate qui, ma si trovano su tutti i testi di trasmissione del calore, ad es. nel caso di tubi in “crossflow” (di grande interesse negli scambiatori).

Tale calcolo è (in molti casi) possibile in caso di creeping flow o di strato limite laminare e turbolento, ma non in caso di flusso separato (scia); in tal caso si ricorre a prove sperimentali per determinare i coefficienti CD, CL

2 2;

2 2

D LD L

ref ref

F FC C

U UA A

= =ρ ρ

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LA RESISTENZA DI FORMA (2)

Nei corpi tozzi l’area di riferimento, A è quella proiettata in direzione perpendicolare al moto (frontal area). Notare che i due corpi sopra hanno lo stesso valore di C .A e quindi la stessa

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Notare che i due corpi sopra hanno lo stesso valore di CD.A e quindi la stessa

resistenza di forma.

Nei corpi affusolati si fa invece riferimento alla “planform area”(lunghezza per larghezza)

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LA RESISTENZA DI FORMA (3)

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Per i corpi lisci i CD ha il seguente andamento:

• basso Re, CD = C / Re• Re intermedi CD = C / Re n , n < 1• alto Re CD = cost Pressione su un

cilindro

Per Re ancora maggiori, CD decresce all’aumentare di Re : questo è dovuto alla transizione turbolenta dello strato limite, che lo rende più aderente al corpo. Infatti uno strato limite turbolento “drena” maggiore energia dal flusso imperturbato, ed quindi ha maggiori possibilità di recuperare pressione. Per questa ragione le palle da golf sono scabre, e negli autoveicoli si aggiungono gli spoiler.

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LA RESISTENZA DI FORMA (4)

Valori di CD per una sfera, al variare della rugosità.

Una palla da golf ha

5

60 m/s , 42 mm

1.8 10D

U D

Re

= =

= ×

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La figura a destra mostra come l’introduzione di un risalto ad anello (nel rettangolo rosso) sulla sfera riduce l’estensione della scia.

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LA RESISTENZA DI FORMA (5)

Valori di CD per gli autoveicoli negli anni.

In mancanza di dati, l’area frontale si può calcolare come A = 0.8 bh.

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Andamento della pressione locale su un autoveicolo

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LA RESISTENZA DI FORMA (6)

Valori di CD per corpi tozzi sono generalmente intorno ad 1.

Questo vuol dire che la pressione è dell’ordine di

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dell’ordine di grandezza della pressione dinamica

21

2p Uρ∼

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PORTANZA (1)

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Teorema di Kutta-Jukowski

Ipotesi di Kutta: il punto di ristagno posteriore deve coincidere con l’estremità del profilo.

LFU

b= ρ Γ

Il dominio è doppiamente connesso, quindi esistono infinite soluzioni per il moto potenziale, associate a diversi valori di Γ.

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PORTANZA (3): Esempio

2//

2

1

2

295m

L LP F U C A

PA

= = ρ

→ = =

Stimare la superficie alare di un Boeing 747

U = 570 mph = 900 km/hP = 800000 lb = 378 tρ= 0.4135 kg/m3 a 10000 mCL ≈ 1

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Se si suppone L = 5 m, si ha b = 60 m

La pressione media sull’ala vale p = P/A = 13 kPa (0.13 bar)

2//

2295m

12 L

PA

U C→ = =

ρ

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21p p

q U∞

PORTANZA (2)

Valori locali della pressione sul

2//

1

2L LF U C A= ρA// = b L planform area Per i profili alari CL è dell’ordine di 1La portanza diminuisce (con ρ) all’aumentare della quota e della temperatura, e cresce con U 2

La forza portante o di lift si esprime come

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2U∞ ρ Valori locali della pressione sul

profilo alare

L’area tra le linee rappresenta la forza portante per unità di larghezza. Essa è dovuta soprattutto alla depressione sulla faccia superiore dell’ala.

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PORTANZA (4)La portanza varia con l’incidenza.

Ad incidenze troppo elevate si ha lo stallo (massimo della curva)

Ad incidenze negative si può avere zero lift e deportanza.

Variando la incidenza si mette l’aereo in posizione stabile ad una certa quota e velocità.

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La condizione ottimale si ha quando il rapporto portanza/resistenza è massimo.

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PORTANZA (5)

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Sviluppo dello stallo (con distacco dello strato limite su un profilo alare, all’aumentare dell’incidenza.

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IL VORTICE D’ALA

Si sviluppa al bordo delle ali per effetto della differenza di pressione tra faccia superiore ed inferiore.

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Vortici d’ala in uno stormo di Mig-25.

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DRAG IN CONDIZIONI TRANSITORIE

Massa aggiunta

Quando un corpo inizia a muoversi da fermo, bisogna anche considerare l’energia necessaria per mettere in movimento il fluido circostante.

Questo crea una forza resistente aggiuntiva .

Il fenomeno è particolarmente importante nei fluidi densi.

Per la stessa ragione, la massa aggiunta deve essere considerata quando un corpo immerso in un fluido oscilla. Trascurarlo può portare ad una notevole sovrastima delle frequenze proprie.

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delle frequenze proprie.

Per una particella sferica, moto potenziale, la forza aggiuntiva è data da

2f p p

add

V D vD uF

Dt Dt

ρ = −

Dove u e la velocità del fluido e vp quella della particella (dimostraz. omessa)

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DRAG IN CONDIZIONI TRANSITORIE

Massa aggiunta

L’equazione del moto della particella allora diviene

2p f p p

p

VD v D vDum F

Dt Dt Dt

ρ = + −

E raccogliendo vp

f p p f pV VD v Dum F

ρ ρ + = + ∑

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2 2pm FDt Dt

+ = +

Quindi è come se la particella muovesse anche una massa aggiunta di fluido pari a quella contenuta nella metà del suo volume

( )2

p f pp add

VD v D um m F

Dt Dt

ρ+ = +∑ , 0.5f

add pp

m C m Cρ

= =ρ

Il valore del coefficiente di massa aggiunta C dipende dalla forma del corpo e dalle condizioni al contorno

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DRAG IN CONDIZIONI TRANSITORIE

Massa aggiunta - esempio

Calcolare l’accelerazione di una bolla sferica di volume Vb che inizia a muoversi in un fluido stagnante.

( ) ( )2

0.52 2

f p f bg b f b f g b D b

V vD uV V a V g C A

Dt

ρ ρρ + ρ = ρ − ρ + +

essendo ρf >> ρg , u = vb = 0.

( ) ( ) V Duρ 2vρ

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Per una bolla al distacco (sfera in prossimità di una superficie) C = 11/16 .

0.5 2f b f bV a V g a gρ =ρ → =

g bVρ( )0.5 f b f gV a+ ρ = ρ − ρ( )2

f pb

V DuV g

Dt

ρ+

2

2f b

D b

vC A

ρ+

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Nella scia di un corpo tozzo possono crearsi vortici che si distaccano alternativamente dai due lati.

VORTEX SHEDDING

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L’entità del fenomeno dipende dal numero di Reynolds.

VORTEX SHEDDING

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La frequenza di distacco dei vortici dipende dal numero di Strouhalf D

SrV

=

VORTEX SHEDDING

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Per cilindri, 250 < ReD < 2x105 si può usare

Ad alto Re non si ha una singola frequenza ma una banda

19.70.198 1

D

SrRe

= −

Anche per cilindri non circolari si può usare la stessa formula, con D spessore della scia.

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Un palo circolare di diametro D = 20 cm è investito dal vento alla velocità U = 10 m/s. Calcolare la frequenza di distacco dei vortici

19.70.198 1 0.198

D

SrRe

= − =

VORTEX SHEDDING - esempio

55

10 0.21.33 10

1.5 10D

U DRe −

⋅= = = ×υ ×

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10f D SrU

Sr f HzU D

= → = =

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Il fenomeno è sfruttato per la misura di portata nei misuratori vortex

VORTEX SHEDDING

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VORTEX SHEDDING

Per evitare fenomeni di risonanza si inseriscono vortex breakers

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