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Anno IV - Numero 8/15 maggio 2011 Attualità - Politica - Cronaca - Turismo - Cultura - Economia Il significato e il messaggio delle nostre visioni notturne, frutto di desideri nascosti e ricordi lontani Il Duce irrompe nelle elezioni comunali, aperta un’indagine per apologia di fascismo Tra sogno e realtà. Durante il sonno il pensiero regridisce a un anno d’età e il linguaggio si trasforma in immagini. La scienza e la cabala si contendono il primato notturno. Ma quali sono i sogni e gli incubi di chi vive sul litorale? Paura di perdere il lavo, volti sconosciuti incontrati di sfuggita durante il viaggio in treno o in metro e non mancano neppure Roma e Lazio, icone cal- cistiche del Mare di Roma. Scagnetti a pag. 16 e 17 Toponomastica oscurata da cartelloni pubblicitari sulle curve, sulle intersezioni, negli spartitraffico Buontempo rilancia l’autonomia “La delibera approvata dal Campidoglio non scrive la parola fine al progetto di Ostia Comune. Un progetto che abbiamo intenzione di rilanciare con le forze sane del territorio” Fiumicino, machismo e politica La denuncia parte dal consigliere Vona del PD. “E’ una realtà del nostro sistema distorto e unidirezionale che ben viene rappresentato dall’amministrazione comunale di Fiumicino” Abracadabra. Il mare è pulito! Migliorano le condizioni dell’inquinamento marino, complice il taglio dei parametri di rilevazione voluto dalla UE. Il risultato è stupefacente, il mare del Lazio risulta meno inquinato Bove a pag. 6 Belvisi a pag. 13 Amministrative Abusivismo € 0,50 COPIA OMAGGIO

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La Voce del Mare di Roma. Attualità, cronaca, politica, inchieste, approfondimenti, turismo, cultura, economia, cucina, curiosità

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Anno IV - Numero 8/15 maggio 2011

Attualità - Politica - Cronaca - Turismo - Cultura - Economia

Il significato e il messaggio delle nostre visioni notturne, frutto di desideri nascosti e ricordi lontani Il Duce irrompe

nelle elezioni comunali,aperta un’indagine per apologia di fascismo

Tra sogno e realtà. Durante il sonno il pensiero regridisce a un anno d’età eil linguaggio si trasforma in immagini. La scienza e la cabala si contendonoil primato notturno. Ma quali sono i sogni e gli incubi di chi vive sul litorale?Paura di perdere il lavo, volti sconosciuti incontrati di sfuggita durante ilviaggio in treno o in metro e non mancano neppure Roma e Lazio, icone cal-cistiche del Mare di Roma. Scagnetti a pag. 16 e 17

Toponomasticaoscurata da cartellonipubblicitari sullecurve, sulleintersezioni, negli spartitraffico

Buontempo rilancia l’autonomia“La delibera approvata dalCampidoglio non scrive la parolafine al progetto di Ostia Comune.Un progetto che abbiamointenzione di rilanciare con leforze sane del territorio”

Fiumicino, machismo e politicaLa denuncia parte dal consigliereVona del PD. “E’ una realtà delnostro sistema distorto eunidirezionale che ben vienerappresentato dall’amministrazionecomunale di Fiumicino”

Abracadabra. Il mare è pulito!Migliorano le condizionidell’inquinamento marino,complice il taglio dei parametridi rilevazione voluto dalla UE. Ilrisultato è stupefacente, il maredel Lazio risulta meno inquinato

Bove a pag. 6

Belvisi a pag. 13

Amministrative

Abusivismo

€ 0,50 COPIA OMAGGIO

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1 5 m a g g i o 2 0 1 12 Primo Piano

Un curriculum di tutto rispetto quel-lo di Raffaele Bendandi, l’uomo cheprevedeva i terremoti. Nato il 17 ot-tobre del 1893 a Faenza, dopo il sismadi Messina e Reggio Calabria del1908, si appassiona allo studio dei ter-remoti con l’intento primario di giun-gere ad una loro possibile previsione.Di umile famiglia, artigiano e in granparte autodidatta, non frequenta nes-suna università, non consegue alcuntitolo, scarse e occasionali le frequen-tazioni con altri scienziati. Ma le sueintuizioni, le sue scoperte e le sue pre-visioni sono davvero degne di nota. Lascienza di inizio ‘900, infatti, muove-va solo allora i primi passi nella geo-logia, tanto che l’età della terra si cal-colava ancora in pochi milioni dianni, piuttosto che miliardi. Le scopertesull’atomo e sulla radioattività eranoin divenire, ed ancora, non si sapevacosa bruciasse nel sole. E solo nel 1912Wegener pubblicò la sua teoria sulladeriva dei continenti. (E.B.)

Il mago dei sismi

L’ultimo miracolo di Bendandi è del1976: la previsione del terremoto delFriuli. Le autorità ignorarono peròil suo allarme e lo allontanarono, de-finendolo un ciarlatano. Eppure lastoria ha dato una risposta diversa:Bendandi non era un ciarlatano, mauno scienziato scrupoloso e intuiti-vo. Probabilmente non è mai riuscitoa trovare un vero metodo per pre-vedere i terremoti, semplicementeperché non esiste. I terremoti possonoavere varie origini, da movimenti tet-tonici, risalite magmatiche, eruzio-ni vulcaniche, crolli sotterranei, fra-ne sottomarine, ma Bendandi ave-va intuito qualcosa di geniale, di at-tuale e veritiero. Dopo le profezie diNostradamus si passa alle sue. Unconfine sottilissimo quello tra lascienza e la superstizione, soprattuttoin questo caso. La stranezza sta nelfatto che le previsioni di Bendandisono tutte di una precisione im-pressionante per quanto riguarda ilperiodo in cui il sisma avviene, maciò che non ha reso attendibile la suateoria è che non era così preciso suldove sarebbe previsto l'evento si-smico. Roma e il suo hinterland sa-ranno devastate da un terremoto dinotevoli proporzioni per l'11 maggio2011 e da un altro sisma di dimen-sioni apocalittiche tra il 5 e il 6 apri-le 2012. Anno che si fa coinciderecon le profezie dei Maya. (E.B.)

Scienza&Superstizione

Le premonizioni di Raffaele Bendandi, risalenti a circa 50 anni fa: a rischio i giorni a ridosso dell’11 maggio 2011, ma soprattutto del 5 aprile del 2012

Un terremoto che sconvolge il litorale.Una previsione terribile che non

preoccupa però i sismologhi italiani. I ter-remoti allo stato attuale non si possonoprevedere. Ma a chi risiede nella cintu-ra romana, leggere le premonizioni diRaffaele Bendandi desta preoccupa-zione. Allarme ingiustificato? Analiz-ziamo i fatti: il sismologo Raffaele Ben-dandi, vissuto tra il 1893 e il 1979, eraconvinto di essere in grado di prevede-re i terremoti. Proprio come Giampao-lo Giuliani, che aveva previsto la catastrofedell’Aquila di due anni fa. Ne avrebbeprevisti due: uno nella zona di Roma l’11maggio 2011 (o nei giorni immediata-mente successivi) e uno ancora più di-struttivo il 5 o 6 aprile 2012. Tra i do-cumenti presi in considerazione, un vi-deo degli anni ‘60 in cui Bendandi nelcorso del telegiornale affermava: «L’ori-gine dei terremoti è prettamente cosmica.Secondo dati da me raccolti e control-lati il sisma avviene quando nel giro men-sile di una rivoluzione lunare l’azione delnostro satellite va a sommarsi a quella de-gli altri pianeti». A quel punto l’intervi-statore chiedeva: «Quindi sarebberoprevedibili i terremoti?». E Bendandi re-plicava: «Prevedibili con esattezza».L’idea era che, così come il mare si muo-veva assecondando l’attrazione esercitatadalla Luna, lo stesso avvenisse anche perla crosta terrestre. La Luna, il Sole e glialtri pianeti del sistema solare provo-cherebbero, in sostanza, rigonfiamenti

della superficie terrestre e, quando le loroforze si sommano, scatenerebbero i mo-vimenti tellurici, proprio come accade allemasse liquide degli oceani. Il fenomenodelle maree era già da tempo imme-morabile associato alla luna; ma l’idea chequesta, insieme agli altri corpi del siste-ma solare, potesse attrarre la crosta ter-restre e deformarla fino a generare ter-remoti, a quel tempo era abbastanza av-veniristica. Una prova che queste intui-zioni avessero un fondamento la verifi-cò lo stesso Bendandi quando, spulciandotra i suoi appunti di qualche anno pri-ma, trovò che si era realizzata una suaprevisione del terremoto della Marsica,che risaliva all’ottobre del 1914. Il sismadi Avezzano ebbe luogo infatti alcuni mesidopo, il 13 gennaio 1915. Bendandi de-cise quindi di approfondire i suoi studi,raccogliere dati e procedere ad osserva-zioni sistematiche del movimento dei cor-pi celesti, utilizzando spesso strumenti dalui stesso costruiti. Alcuni di questi furo-no poi distrutti dallo stesso Bendandi po-chi anni prima della sua morte. La suafama raggiunse il culmine quando, il 23novembre 1923 davanti ad un notaio aFaenza, fece una previsione su un ter-remoto che si sarebbe verificato nelleMarche il 2 gennaio 1924. Il terremotosi verificò davvero, ma due giorni dopo.Da allora la scienza iniziò a prendere inconsiderazione le sue ipotesi, ma il “fee-ling” durò poco, tanto che gli studiosi locostrinsero a ritirarsi dalla vita pubblica.Oggi però, le sue teorie, risuonano nelMare di Roma. Nella speranza che si trat-ti di un bluff.

di Enzo Bianciardi

Le premonizioni di Raffaele Bendandi, risalenti a circa 50 anni fa: a rischio i giorni a ridosso dell’11 maggio 2011, ma soprattutto del 5 aprile del 2012

Nell’antica Roma la principale accusa rivoltaai cristiani era di provocare i terremoti

Quando la terra tremava era un presagio di sventura e un segnodella collera degli dei. I terremoti colpirono la Città Eterna nel 442d.C., nel 467 e soprattutto nel 476, anno in cui pare che Roma abbiatremato per 40 giorni di seguito. Neppure l’Anfiteatro Flavio restòimmune dal violento sisma dell’801, quando crollarono parecchiecolonne del portico superiore e parte delle gradinate. Riportaronoforti danni anche la basilica di San Paolo fuori le Mura e la chiesadi Santa Petronilla sull’Ardeatina.

• Il terremoto del 443Nei fasti «Vindobonenses Posteriores» si ricorda che, sotto il conso-lato di Massimo e Paterio (anno 443), Roma fu colpita da un terre-moto che fece crollare statue e i «portici nuovi», forse da identificarecon le due parti del portico del Teatro di Pompeo, che Diocleziano eMassimiano fecero restaurare. A questo terremoto è stata inoltreattribuita la responsabilità di un crollo nella navata maggiore di S.Paolo fuori le mura

• Il terremoto del 484 o 508Un'epigrafe conservata all'interno dell'Anfiteatro Flavio attesta re-stauri all'arena e al podio, in seguito a uno spaventoso terremoto.Certo è che nel 444 o 445, quando si celebrò un festeggiamento aValentiniano III, l'edificio risultava integro, mentre nel 519, in occa-sione di giochi pubblici documentati da fonti coeve, il portico già nonesisteva più e una parte delle gradinate era fortemente deteriorata

• Il terremoto dell’801Il Liber pontificalis, nella vita di Leone III, ricorda: «Nella nona indi-zione, a causa dei nostri peccati, avvenne improvvisamente un ter-remoto il 30 aprile, la chiesa di S. Paolo Apostolo fu scossa dalterremoto e i suoi tetti crollarono. Il grande ed illustre pontefice ve-dendo ciò ebbe grande dolore e prese a lamentarsi sia per le sup-pellettili d'argento, sia per le altre suppellettili che nella chiesaandarono distrutte o rovinate».

• Il terremoto del 1349Il terremoto del 9 settembre 1349 è stato uno dei più importanti ter-remoti storici con origine nell'Appennino centrale e probabilmentedell'evento sismico più fortemente risentito in Roma di cui si ha no-tizia. Secondo la testimonianza di Matteo Villani (sec. XIV), i danniin Roma furono decisamente consistenti, almeno su alcuni edifici dirilievo: «[i terremoti] feciono cadere il campanile della chiesa grandedi San Pagolo, con parte della nobile torre delle Milizie, e la torre delConte, lasciando in molte parti di Roma memoria delle sue rovine».

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Il litoralenon è a prova

di sismaLa frequenza con cui

la Terra tremacomunque è bassa«Prevedere un terremoto è

impossibile. Dire primacon esattezza la zona, l’ora, ilgiorno e la forza di un sisma ogginon è possibile. La natura èmolto complessa e i fenomeniche generano i terremoti piùforti durano secoli. Il margine dierrore di una previsione oscillatra i 10 e i 50 anni». Parola discienziato, parola di AlessandroAmato, dirigente e ricercatoredella sede di Roma dell’IstitutoNazionale di Geofisica e Vulca-nologia. In poche parole uno deimassimi esperti della massimaautorità nazionale in campo diterremoti. Nessuno meglio dilui quindi può smentire il sismadell’11 maggio 2011. «Questadata non esisteva neppure perRaffaele Bendandi. Non c’era trale sue carte e non so né perchéné dove è nata questa voce. Di si-curo posso dire che in Italiaogni giorno ci sono tra i 20 e i 50sismi, ma non sempre si avver-tono». Un terremoto, infatti,per essere ascoltato a “orecchionudo” dall’uomo deve sprigio-nare una forza di magnitudo2.5. E per fortuna nella maggiorparte dei casi non è così. Sgom-brato il campo dalle credenze e

dalle leggende del web è il mo-mento di lasciar parlare la scien-za: «La città di Roma non ha unrischio sismico molto elevato –sottolinea Alessandro Amato –perché è lontana dalle faglie piùimportanti, come quelle del-l’Appennino. La Capitale almassimo risente dei terremoti deiColli Albani, una zona sismicanota a causa della presenza del-l’antico vulcano ma comunque

molto limitata, dove sono stati re-gistrati sismi di magnitudo 4-4,5.Non si tratta di una forza eleva-ta, anche se sufficiente per esse-re avvertita dalla popolazione».Stesso discorso anche per il Maredi Roma, che quindi sembre-rebbe essere al riparo da impor-tanti e distruttivi terremoti. Sem-brerebbe perché il litorale devefare i conti con la faglia che sitrova a largo della costa di An-

zio. Una faglia avvolta nel mi-stero, che nel 2005 ha manife-stato la sua presenza per fortunasenza eccessivi danni. «E’ unazona poco nota – conclude Ales-sandro Amato – perché i terre-moti sono rari e perché la fagliasi trova molto lontana dalla co-sta. Non abbiamo ancora i si-stemi per effettuare uno studiosottomarino permanente, chetra l’altro è molto costosi».

Il Mare di Roma deve fare i conti con la faglia sottomarina di Anzio

«Prevedere i terremoti è impossibile»

Lo Stivale ogni giorno tre dalle 20alle 50 volte. Ma la maggior par-te di questi terremoti non rag-giunge la magnitudo di 2.5 equindi non è percepibile al-l’orecchio umano. Alla strumen-tazione dell’Istituto Nazionaledi Geofisica e Vulcanologia d’Ita-lia, che ha la sua sede centrale a

Roma, però non sfugge nulla. i ri-cercatori dell’istituto sono co-stantemente incollati con gli oc-chi ai monitor del sistema cen-tralizzato da cui vegliano sulla sta-bilità delle faglie italiane. Ognigiorno dell’anno – anche Natale,Pasqua e Capodanno – ci sono al-meno tre persone che controlla-

no in tempo reale quanto accadedalla sala operativa di Roma.L’Istituto Nazionale di Geofisicae Vulcanologia, comunque, hasedi sparse in tutto il Belpaese ele principali sono quelle di Mila-no, Bologna, Pisa, Napoli, Cata-nia e Palermo. Oltre a diversi di-staccamenti. Tutta l’Italia è mo-

nitorata e quanto accade non puòsfuggire all’occhio vigile dei ri-cercatori, che in caso di terremotosono in grado di mettersi in con-tatto con la sezione locale dellaProtezione Civile nel giro di unoo due minuti. L’unica cosa im-possibile da fare è prevedere il ter-remoto. (M.S.)

Dalle sede centrale di Roma l’allarme arriva alla Protezione Civile in due minuti

Niente sfugge all’occhio dell’Istituto di Geofisica

di Mario Scagnetti([email protected])

Roma e il suo mare si trovano aldi sopra di faglie sismiche atti-vabili, anche se piccole e in gra-do di originari terremoti con mi-nore frequenza rispetto al restod’Italia. Nonostante questo, co-munque, non si può parlare diuna zona completamente asi-smica, perché intorno ci sono fa-glie comunque importanti. «Peressere chiari non è possibileescludere a priori il verificarsi diun sisma ma lungo la dorsale ap-penninica la frequenza con cuitrema la Terra è più alta e le fa-glie sono più importanti» spiegaAlessandro Amato dell’IstitutoNazionale di Geofisica e Vulca-nologia per frenare subito qual-siasi forma di allarmismo. LaCapitale e le città di Anzio,Nettuno, Ardea, Pomezia, Ostiae Fiumicino quindi non devonoavere paura dell’11 maggio 2011e possono stare abbastanza tran-quille anche per il futuro. Lamappatura laziale delle zonemaggiormente a rischio terre-moti, infatti, vede in testa allaclassifica tutte le città che sitrovano in provincia di Frosi-none e di Rieti, soprattutto acausa della vicinanza conl’Abruzzo. (M.S.)

E se invece fosse tutto vero? E sele previsioni di grandi terremoti aRoma e sul litorale nel 2011 e nel2012 fossero sbagliate solo diqualche giorno? La scienza nega:prevedere i terremoti è impossibile,Bendandi non ha mai parlato diqueste due date. Eppure l’esote-rismo è tutto schierato dalla par-te del grande sisma che farà tre-mare la Capitale e il suo mare.Certo la scienza ha più autorevo-lezza ma non va dimenticata laposizione di chi invece preferisceaffidarsi a premonizioni e intui-zioni, e allora per tutti coloro

che sono in preda al panico per-ché l’esoterismo non mente eccoun altro elemento di estrema im-portanza a supporto della loro teo-ria: le quartine di Nostradamus,che in fatto di creare allarme e pre-occupazioni non sono seconde anessuno. «Il sole dentro i venti gra-di del Toro così forte la terra tre-ma, il grande teatro riempitocrollerà. L’aria, Cielo e Terra,oscurati e turbati. Quando l’infe-dele Dio e i santi invocherà». Sitratta della IX Centuria, quartina87, di Nostradamus, che inter-pretata fornisce ulteriori elemen-

ti a suffragio della tesi sismica. I 20gradi del Toro corrispondonoall’11 maggio, mentre il grandeteatro citato potrebbe essere rap-presentato dal Colosseo, dunqueRoma. Infine ci si mette pure lastatistica, che ricorda come i ter-remoti più cruenti avvenganosempre nel mese di maggio. Eccoqualche esempio: 27 maggio 1995in Russia, 30 maggio 1990 nelPerù Settentrionale, 26 maggio1983 in Giappone, 6 maggio1976 in Friuli e così via fino al si-sma del 20 maggio 526 di Antio-chia, Siria. A guardare la faccen-

da da quest’altro punto di vista vie-ne quasi da dire: «Ma allora è tut-

to vero». Allora, non resta che spe-rare nella ragione della scienza.

E se invece fosse tutto vero? Nostradamussi schiera dalla parte della catastrofe

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Allarmismi ingiustificati, privi diqualsiasi fondamento. Questo ilmessaggio lanciato in questi giornidal Presidente dell'AssociazioneBendandiana, nonchè Direttoredell'Osservatorio Geofisico Ben-dandi, Paola Lagorio. Lo scienzia-to di Faenza non ha mai previsto unterremoto a Roma per l’11 maggio.E tanto scalpore, a detta della re-sponsabile dell’Osservatorio, nonmerita risposte. «Quella frase at-

tribuita a Bendandi è una leggen-da metropolitana. Questa attribu-zione è stata ripetutamente smen-tita da questo Osservatorio e talismentite pubblicate dalla stampanazionale ed internazionale. Me-raviglia quindi che un consenso cosìprestigioso venga tenuto senza nep-pure peritarsi di controllare, anchesolo tramite una telefonata, alla fon-te che conserva i documenti au-tentici di Bendandi contribuendo ad

alimentare una leggenda metro-politana. Meraviglia ancor più –continua la dottoressa Lagorio - chequesto venga attuato da ricercato-ri che hanno dovere primo andare

alle fonti. Se è' sicuramente correttofare opera di diffusione della culturadelle scienze della terra, questoperò' non deve avvenire attraversola distorsione di fatti storici che al-

tro non farebbe che alimentare, tau-tologicamente, la nascita di leg-gende». Parole confermate ancheda Giampaolo Giuliani, il ricerca-tore dell'Istituto nazionale di Fisicanucleare noto alle cronache per averprevisto il terremoto che il 6 apri-le 2009 colpì l'Abruzzo, che oggigetta acqua sul fuoco. «Da mesi la-voro sui carteggi del Bendandi re-lativi agli anni 2010, 2011 e 2012e la capitale non è mai citata. Ne-anche la data dell'11 maggio cor-risponde. Semmai i calcoli dello stu-dioso parlano di un evento sismicodi dimensioni catastrofiche atteso ilprossimo 10 giugno. Ma il luogo re-sta imprecisato». (C.B.)

Paola Lagorio, direttore dell’Osservatorio Geofisico Bendandi, smentisce le voci sulla profezia

«Una leggenda metropolitana»

La psicosi corre sul web. Pre-monizione geniale o bufala

colossale poco importa. L’an-nuncio di un possibile terremotoin grado di devastare Roma ed ilsuo hinterland nei giorni imme-diatamente a ridosso dell’11 mag-gio, ha gettato nel panico gli in-ternauti. E la psicosi collettiva hacome teatro il social network piùconosciuto ed usato del momen-to: Facebook. Decine i gruppi diutenti che si confrontano e siscambiano ansie e consigli perquel fatidico giorno. C’è chi cischerza su, ma neanche troppo.Quasi che l’umanità abbia il bi-sogno di aspettare un’apocalisse:prima era stata la profezia deiMaya sulla fine del mondo fissa-ta al 21 dicembre 2012, ora quel-la di Bendandi sul devastanteterremoto in grado di distrugge-re la capitale. Paure di moda che

si susseguono. E sono già oltre 60le pagine su Facebook dedicate alsisma romano. C'è chi fa gliscongiuri e chi agita invece lospauracchio del sisma con vi-deo, prove inconfutabili (o qua-si) e conferme della teoria diBendandi, meglio noto comel'uomo dei terremoti. E le pro-poste sono infinite: qualcuno

propone di marinare la scuola, al-tri si danno appuntamento per sitin o scampagnate nei parchi.Qualcuno, preso da un impeto digoliardia, diffonde trovate stram-palate, cercando di esorcizzare lapaura lanciando l’idea di un’or-gia virtuale proprio per quelgiorno, o di una sbronza colossaleproprio poche ore prima del ter-

remoto. I luoghi scelti dai cy-bernauti romani per evitare pe-ricoli sono il Circo Massimo,Villa Pamphilj e Villa Carpe-gna, magari anche solo per fareun pic nic in compagnia di ami-ci. «Munitevi di sacco a pelo, ciboe bevande che possano allietarviil trapasso», spiegano nella mag-gior parte dei gruppi formati ne-

Migliaia di persone si scambiano preoccupazioni e consigli su come evitare la catastrofe

gli ultimi giorni. C’è chi ci scher-za su, per sdrammatizzare, iro-nizzando sulle paure di molti: «Vabene, tanto abito a Milano». Al-tri invece iniziano ad avere deidubbi man mano che i giorni sulcalendario si susseguono gli uniagli altri: «Questi giorni di pau-ra si avvicinano, ho già l'ansia,non so a chi credere». Reazioniche hanno scatenato anche la cu-riosità degli psicologi, che a que-sta psicosi collettiva hanno velo-cemente dato una spiegazione ra-zionale: «Rappresentano sem-plicemente – spiega Paolo DeNardis, ordinario di Sociologia al-l’Università La Sapienza di Roma- un surrogato delle nostre pau-re e dei problemi reali di fronteai quali ci sentiamo impotenti».E quale pretesto migliore di unterremoto per sfogare le proprieansie? Resta da capire, passata lasettimana di passione dell’11maggio, su cosa si potrà sfogarele proprie frustrazioni.

La psicosi collettiva corre sul webdi Cosimo Bove

([email protected])

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1 5 m a g g i o 2 0 1 16 Politica

Difficile non restare senza pa-role di fronte all’ultima pro-

vocazione elettorale andata inscena a Pomezia. Centinaia dimanifesti con l’immagine di Be-nito Mussolini sono stati affissiper la città dal candidato Gian-luca Caprasecca, della Lista Cit-tà Nuove, promossa dal Presi-dente della Regione Lazio Re-nata Polverini. E la motivazioneè scritta proprio sui manifesti.«Rispetto e onore», lo sloganscelto dal candidato, che ag-giunge: «Lui ha fondato Pomezia,a noi il compito di farla crescere».In molti sono sbiancati di frontealla scelta di un testimonial tan-to particolare, increduli per stra-da davanti ai manifesti con l’im-magine del Duce. Al punto chela stessa Governatrice del Laziosi è mostrata perplessa di frontea quanto riferitole dai giornalistial termine di una conferenzastampa. «Spero non sia vero», ilsuo primo commento. Poi, mes-sa di fronte alla realtà, ha assi-

curato: «Prenderemo i provve-dimenti che dobbiamo prenderee faremo ritirare immediata-mente questo materiale». Inuti-le aggiungere altro. La scelta diCaprasecca d’altronde, non po-teva passare inosservata. A livel-lo di marketing il prodotto haavuto la visibilità cercata, ma lereazioni non lasciano spazio adubbi. Sulla vicenda è interve-nuto nei giorni scorsi il consi-gliere regionale del Pd, ToninoD’Annibale, tra i più duri oppo-sitori del manifesto pro Mussoli-ni, chiedendo di aprire un’inda-

gine per ilreato diapologia dif a s c i smo.«Chi pub-blicamentee s a l t aesponenti,pr inc ip i ,fatti o me-todi del fa-s c i s m o ,oppure lesue finali-tà antide-mocratiche - spiega D’Annibale

Più quote rosa in Giunta ed in con-siglio comunale per restituire alledonne la dignità più volte recla-mata dal ministro alle Pari Op-portunità Mara Carfagna. A chie-derlo è Alessandra Vona, consi-gliere comunale del Partito De-mocratico di Fiumicino. «È assurdoche nel 2011 si debba ricorrere auna legge, ferrea, per garantire l’ac-cesso alle donne nei consigli co-munali. – chiosa il consigliere - Pur-troppo il machismo politico è unarealtà del nostro sistema distorto eunidirezionale che ben viene rap-presentato dall’amministrazionecomunale di Fiumicino che solo incorsa, dopo le vibranti proteste delPd, ha corretto il tiro integrandonella squadra tutta al maschile dueassessori donna. E non è un casoche sia proprio il Pd l’unica forzapolitica composta al cinquantaper cento da esponenti del cosid-detto gentil sesso». Ma il consigliereVona alza il tiro, sperando che qual-cosa possa cambiare già dal pros-simo futuro, e che le donne a Fiu-micino possano avere più spazio inpolitica. «Mi auguro come donnae come rappresentante istituzionaleche già dalla prossima legislaturasi possa dare vita a una nuova fasedella politica, con un coinvolgi-mento più attivo delle donne inconsiglio e in giunta».

Fiumicino

«Più donneIn consiglio» Il Duce irrompe nelle elezioni comunali

Pomezia, diffusi a macchia d’olio centinaia di manifesti con Mussolini come testimonial

Gianluca Caprasecca, candidato della lista Città Nuove, legata a Renata Polverini, nel mirino. Chiesta l’apertura di un’indagine per apologia di fascismo

di Cosimo Bove([email protected])

- viola la legge n. 645 del 20 Giu-gno 1952 e incorre in pene de-tentive e sanzioni pecuniarie. Inpratica commette un reato chemolti sembrano non ricordarepiù: apologia del fascismo. Il re-sponsabile che ha fatto affiggerea Pomezia quegli indegni mani-festi con l’effige del duce, proprioa pochi giorni dal 25 aprile, ha difatto commesso questo reato.Consiglio quindi alla Presidente

Polverini, oltre ai mani-festi, di rimuovere ancheesponenti a lei ricondu-cibili che inneggiano aun passato che si vuolevedere per sempre allespalle». E lanciare unacampagna elettoralescegliendo come testi-monial Benito Musso-lini, comunque la sipensi su una questio-ne tanto spinosaquanto controversa,non è forse il modomigliore per gettarsialle spalle un passa-to che rischia così di

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Politica 71 5 m a g g i o 2 0 1 1

Tirocchi e Massari lasciano il Pd per l’Mpa. Chiavetta: «Volevano assessorati e dirigenti»

«Tirocchi aveva promesso diusare una mazza da baseball

contro chi avesse provato a delegitti-mare Chiavetta. Oggi sono io che vor-rei presentarmi in consiglio comunalecon una mazza da baseball e l’obiet-tivo sarebbe chiaro». Parole e aned-doti di Giacomo Menghini, segreta-rio del Partito Democratico di Net-tuno, che mettono definitivamentefine al quadrilatero delle polemichetra lo stesso Pd, il sindaco Alessio Chia-vetta e i due consiglieri dissidenti Pie-ro Tirocchi e Simone Massari. A par-te l’immagine chiaramente provoca-

toria ed evocativa della mazza da ba-seball lo scontro è stato parecchio duroe ha rischiato di far vacillare la mag-gioranza della città del Tridente.«Ma adesso basta. Non sono più di-sposto ad accettare lezioni di mora-lità da certe persone». Questa voltaa parlare è il primo cittadino AlessioChiavetta, mentre i destinatari del-l’affermazione sono di nuovo Massarie Tirocchi, che nel frattempo hannoabbandonato il Pd e sono entrati nelMovimento per le Autonomie, ini-ziando subito un ragionamento po-litico con Fli e Udc per la creazionedi un Terzo Polo forte e compatto.Proprio il ragionamento politico èmancato nell’ambito della polemicainterna alla maggioranza nettunese.

Il caso è esploso quando i due dissi-denti hanno cominciato a chiedere ledimissioni dell’assessore ai LavoriPubblici Catia Baldetti, colpevole aloro dire di far perdere milioni di eurodi finanziamenti regionali al Comu-ne a causa della sua inadeguatezza alruolo e di quella dei suoi più stretti col-laboratori. Il Partito Democratico,l’Api e l’Italia dei Valori, insieme com-pongono la maggioranza nettunese,

in un primo momento hanno ab-bozzato, poi hanno risposto per lerime e ora hanno deciso di scopriretutte le carte. «Ci sono un documentoprotocollato al Comune e una ri-chiesta arrivata durante il i lavori delcongresso del Pd dello scorso anno –conclude Alessio Chiavetta – con iquali sono state dettate condizionichiare. Tirocchi e Massari volevanoassessorato e dirigente all’area Am-

biente e Sanità, il dirigente ai Lavo-ri pubblici e la gestione dell’ufficio Ma-nutenzione. Ma il loro non è il modocorretto di fare politica. Siamo pron-ti ad accettare sia il dibattito che il con-fronto dialettico, ma così non vabene». Punto e basta. Anche perchéc’è una città da mandare avanti.Una città, Nettuno, che ha vissutoanni bui e difficili ma che adesso è sulpunto di rialzarsi.

La maggioranza scopre le carte contro i due ex dissidenti. «Tuteliamo la città e non piccoli interessi di bottega». Il segretario Menghini: «Si dicevano pronti a tutto per difendere il Sindaco»

Lavori in corso all’interno del Popolo del-la Libertà a Nettuno. Nei giorni scorsi al-l’interno del Tennis club di Villa Borghese,la riunione del partito presieduto da Sil-vio Berlusconi. Presenti in sala, StefanoZappalà, Marco Mattei, Roberta Ange-lilli, Fabio e Vincenzo Capolei, ed Enri-ca Vaccari. Un incontro per rilanciare leambizioni del partito in vista delle eleio-ni comunali del 2013 e tracciare il profilo di un leader in grado di calamitare sudi sè voti e preferenze. «Sarebbee opportuno dare vita alle primarie per scegliere il can-didato politico», la proposta di Capolei. Proposta che però sarebbe stata digerita inmalo modo da alcuni rappresentanti del partito, convinti di avere le chiavi del suc-cesso per le prossime elezioni. E, nella bagarre scaturita dalla lista di possibili can-didati, pare che ci sia da gestire anche la voglia dell’ex sindaco Vittorio Marzoli dirimettersi in gioco come candidato alla poltrona di primo cittadino. Qualcosa si stamuovendo dunque, ma un’unità di intenti sembra essere ancora lontana. (C.B.)

Pdl a caccia di unità d’intentiAppena nata è già vittima di po-lemiche, spaccature e pressionipolitiche. Che invece sarebbero do-vute restare al di fuori di ogni de-cisione e progetto. La ConsultaGiovanili di Anzio non ha co-minciato con il piede giusto e su-bito c’è stato uno scontro tra il pre-sidente Andrea Battiata e l’asso-ciazione culturale Libertà e Azio-ne, tra i promotori dell’iniziativa.A cercare di fare chiarezza e ri-portare il progetto nei binari giu-sti ci pensa Roberto Giacoponi, de-legato alle Politiche giovanile delSindaco e consigliere comunale deLa Destra. «Il progetto della Con-

sulta Giovanile è stato protocolla-to da me e da Attoni il 23 maggiodel 2008, dopo essere stato un pun-to importante del programma elet-torale de La Destra. Il 17 luglio del-lo stesso anno è stato votato al-l’unanimità dall’assise neronianama alcuni consiglieri non ha vistosubito di buon occhio l’iniziativa.E in fase di stesura del regolamentosono stati cambiati numerosi aspet-ti». E fin qui è storia nota, ma ades-so arriva il bello: «Alcuni perso-naggi politici hanno esercitato ec-cessive pressioni politiche senza al-cuna decenza etica e morale. Qual-cuno – conclude Roberto Giaco-

poni – ha cercato addirittura di farpartecipare i gruppi partitici gio-vanili, ma sul nostro territorio nonesistono realtà del genere ad ec-cezione di qualche comunicato e diqualche iniziativa individuale. LaConsulta non è partita con il pie-de giusto ma faccio affidamento albuon senso e alla coscienza dei ra-gazzi affinché questo strumento dipartecipazione non venga usato inmaniera distorta». La ConsultaGiovanile di Anzio non è questo.La Consulta Giovanile di Anzio èun organo istituito per permette-re alle nuove generazioni di deci-dere del futuro della città.

Si gioca a baseball in consiglio comunale

Parte tra le polemiche la Consulta Giovanile

di Mario Scagnetti([email protected])

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1 5 m a g g i o 2 0 1 18 Cronaca

L’estate è partita. Mentreresta ancora senza solu-

zioni il nodo del traffico sullearterie dirette al mare, miglio-rano le condizioni dell’inqui-namento marino, complice il ta-glio dei parametri di rilevazio-ne voluto dalla UE. Il risultatoè stupefacente, il mare del La-zio risulta meno inquinato, tan-to che sono tornati balneabilicirca dieci chilometri d’arenile.Ha avuto inizio, infatti, l’ap-plicazione della direttiva co-munitaria sulla gestione dellaqualità delle acque di balnea-zione. I dati dell’Assessoratoregionale all’Ambiente hannoevidenziato, infatti, che in re-lazione al nuovo metodo co-munitario di rilevamento del-l’inquinamento, nel Lazio su361 chilometri di costacomplessiva ben 277sono stati dichiarati bal-neabili, da cui, scartan-do le foci di fiumi e ca-nali e le aree portuali, ildivieto di fare il bagnoper inquinamento ri-guarda solo 11 chilo-metri in tutto. Nel 2010i divieti per fattori mi-crobiologici e chimico-fisici riguardarono in-vece circa 20 chilometridi battigia nel Lazio, per cui,conti alla mano, avremo a di-sposizione oltre 9 chilometriin più. I miglioramenti più evi-denti sono stati possibili grazieall’adozione del nuovo mecca-nismo di rilevazione dell’in-

quinamento in mare e sonostati registrati proprio lungo lacosta della provincia romana.Dai confini di Civitavecchiasino a quelli di Nettuno laspiaggia recuperata all’inqui-namento supera infatti gli 8

chilometri. Mentre l’anno scor-so ad essere vietati ai bagnierano oltre 12 chilometri d’are-nile, quest’estate i divieti per-mangono solo su 4 chilometri.Situazione migliore soprattuttoa Ladispoli ed alla foce del-l’Arrone, tra Fregene e Macca-rese. La nuova direttiva comu-nitaria individua, nel partico-lare, soltanto due indicatori dicontaminazione fecale di pro-vata rilevanza sanitaria, con-trariamente al vecchio sistemanel quale i parametri da valu-

tare erano una ventina. Le ac-que di balneazione saranno co-munque classificate in quattroclassi di qualità: eccellente,buona, sufficiente e scarsa, sul-la base delle densità degli indi-catori microbiologici. La ridu-zione dei parametri da moni-torare, oltre a determinare unasemplificazione dell’attività euna riduzione significativa deicosti, permetterà, inoltre,di fo-calizzare l’attività di controlloin quei tratti di costa che risul-tano particolarmente critici.

Da Civitavecchia a Nettuno aumentano i chilometri di costa balneabili

La direttiva dell’Unione Europea meno fiscale nella valutazione

Acqua pulita, ma è un bluff

di Enzo Bianciardi

Anzio per il secondo anno con-secutivo si conferma come l’uni-ca città della provincia di Romaa conquistare la Bandiera Bludella Fee. Un premio alle scel-te dell’amministrazione comu-nale in tema di materia am-bientale. «All’indomani dellapresentazione della raccolta dif-ferenziata porta a porta - spie-ga l’assessore alle Politiche Am-bientali e Sanitarie, PatrizioPlacidi - unico Comune dellaProvincia di Roma, saremo pre-senti presso la Presidenza delConsiglio per raccogliere i frut-ti di un anno di lavoro per ren-dere più vivibile ed appetibile lanostra Città». Tra i comuni dellitorale pontino invece, ad esserepremiati dovrebbero essere Sa-baudia, Formia e Sperlonga,con l’esclusione eccellente diGaeta, che lo scorso anno ave-va ricevuto il riconoscimentodella Fee. Per Anzio ovviamen-te, già Bandiera Blu per seivolte tra il 2003 ed il 2010, que-sto premio è un importante ri-conoscimento nella ristretta èli-te dei Comuni rivieraschi italianiche hanno conquistato l’ambi-to riconoscimento, fondamen-tale per promuovere lo sviluppoturistico della città neroniana.

Anzio

Bandiera Bluper la seconda

volta consecutiva

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Cronaca 91 5 m a g g i o 2 0 1 1

I cani delle associazioni di salvataggio pronti a recuperare turisti in difficoltà

Bagnini a quattro zampe a difesadel litorale romano. Da Nettuno

a Fiumicino una schiera di cani Ter-ranova e Labrador vigilerà anche que-st’anno sulla sicurezza dei bagnanti invacanza sulle spiagge romane. Angelicustodi che assieme ai volontari del-le associazioni si riverseranno sulla sab-bia per la gioia dei più piccoli. Tra co-loro che da circa 12 anni si occupa-no della sicurezza dei bagnanti, i com-ponenti dell’associazione K9 Re-scue, Nucleo emergenza costieraunità cinofile. «In totale lavorano connoi 23 cani – racconta Marco Negri,presidente della K9 Rescue – so-prattutto Terranova e Labrador, maanche un Boxer ed un Rottweiler.L’importante è che si tratti di cani conun peso minimo di 30 chili, ma è chia-

ro che alcune razze rispetto ad altresono più portate per questo genere diattività». E nel corso della sua espe-rienza, Marco Negri ha provato sul-la sua pelle la bontà del lavoro svol-to da questi bagnini a quattro zam-pe. «E’ vero, circa quattro anni fa –racconta – ho avuto dei problemi inacqua e sono stato salvato da uno deimiei cani. Ma non ho mai dubitatodelle loro capacità». Mancano ormaisolo dei dettagli alla definizione di unaccordo tra la Regione Lazio e le as-sociazioni per la partenza del progetto“Mare Sicuro”, che già lo scorso annoaveva visto la partecipazione di circa400 volontari appartenenti alle 72 as-sociazioni presenti sul territorio. Nel-la zona di Ostia ancora una volta, sor-vegliata speciale sarà la zona antistantela pineta di Castelfusano, dove canie conduttori brevettati come assistentibagnanti pattuglieranno l’area per evi-

tare problemi. Le unità cinofile avran-no una postazione in spiaggia, e sa-ranno in costante contatto con le mo-tovedette in pattugliamento delle ca-pitanerie di porto, che potranno, incaso di necessità, imbarcarle per pre-stare soccorsi in cui si rende necessarioil loro operato. Ogni unità, formatada una coppia uomo/cane, è infattiin grado da sola di trainare a riva, an-che a grandi distanze, fino a 3 personecontemporaneamente, entrando inazione da qualsiasi mezzo, inclusi glielicotteri e le motovedette della Guar-dia Costiera. Stesso discorso nellazona compresa tra Torvajanica edAnzio, dove i volontari dell’associa-zione K9 Rescue faranno del loro me-glio per evitare sorprese poco gradi-te ai bagnanti. Verrà infine replicato,con tutta probabilità, il lavoro svoltonella zona del litorale sud dai com-ponenti della Società nazionale di sal-

Terranova e Labrador veglieranno sulla sicurezza dei bagnanti del litorale durante l’estate

Baywatch a quattro zampe sulla rivavamento, sezione di Anzio e Nettu-no, della Protezione civile, che lo scor-so anno avevano vigilato sulla zona diCretarossa (la più a rischio), garan-tendo la loro presenza ai bagnanti conuna torretta di avvistamento, un pat-tino di salvataggio, un primo prontosoccorso con il defibrillatore semiau-tomatico. Insomma quest’anno, se unbagnino a quattro zampe vi verrà in-contro sulla spiaggia, non scappate.Potrebbe salvarvi la vita.

Paura per aumenti di costosulle spiagge di Ostia a causadella tassa di soggiorno im-posta ai turisti dal sindacoAlemanno. I 50 mila euroche dovrebbero venire da que-sta nuova tassa verranno ver-sati dagli imprenditori bal-neari: 641 euro per ognunodei 78 impianti presenti. Equalche perplessità è statasollevata in queste ore dagliesponenti del Pd di Ostia.«Temiamo - spiega AntonioCaliendo, vice capogruppodel XIII Municipio - che la ci-fra sarà assorbita nel corsodella stagione con aumentidelle tariffe sui servizi offerti,facendo pagare così ai ba-gnanti la scelta di fare cassaproprio nel settore del turi-smo, che dovrebbe essere il vo-lano dell’economia della Ca-pitale e della stagione estivadel territorio».

Aumenti dei costi sulla riva

Estate sicura in anticipo. Il XIII Mu-nicipio in un summit con la Asl RmD ha delineato le linee guida del ser-vizio. Dell’argomento si è discussonel corso della riunione dell’Osser-vatorio socio-sanitario del XIII,dove si sono stabilite le fasi princi-pale del nuovo piano di sicurezza. Ilservizio “Estate sicura” partirà il pros-simo 1 giugno, con la dislocazionesul lungomare di quattro ambulan-ze (con a bordo un medico, un in-fermiere e l’apparato per la riani-mazione) e individuazione dellepostazioni fisse nelle aree di Ostia Po-nente, Levante, Capocotta e Ca-stelporziano. A riguardo, è stata rag-giunta l’intesa tra amministrazionemunicipale e la Asl RmD per la ria-pertura dei presidi sanitari sullaspiaggia di Castelporziano. Am-bulatori attrezzati per un primosoccorso, nei cui pressi sarà posi-zionata anche un ambulanza a di-sposizione degli oltre diecimila uten-ti di Castelporziano e Capocotta. Laripresa del dialogo con la Asl poi, di-viene un tema da sviluppare. «E’un’intesa che mira alla garanzia dellasalute dei cittadini. - affermano i con-sigliere municipali Marinelli e Zac-caria - Nei prossimi giorni saràpronto un vademecum per i citta-dini che saranno informati sui pre-sidi sanitari posizionati sul territo-rio, un vademecum che sarà resonoto alla stampa, distribuito negli al-berghi e negli stabilimenti». (E.B.)

Lido di Ostia

Tassa di soggiorno

Ambulanzee presidisalva vita

di Cosimo Bove([email protected])

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Cronaca 111 5 m a g g i o 2 0 1 1

«Non toccate il Centro Trasfusio-nale del Riuniti». Questo il gridod’allarme lanciata dal consiglierecomunale e provinciale del Pdl Ro-meo De Angelis, dai responsabileregionali di Sel Claudio Pelagalloe Ileana Piazzoni e dal segretariolaziale dell’associazione Cittadi-nanzattiva Giuseppe Scaramuccia.La struttura dell’ospedale di Anzioe Nettuno è finita nel mirino dei ta-

gli della Regione Lazio, decisi pertenere sotto controlli i costi e ab-battere la spesa sanitaria. Ma ilCentro Trasfusionale è troppo im-portante per il territorio anziate enettunese e per l’intero distretto del-la Asl RmH che si espande nellazona del Mare di Roma. «Chiu-dere il Centro Trasfusionale signi-fica lasciare senza sangue anche ilSant’Anna di Pomezia. Significa

mettere a rischio la salute dei cit-tadini. In caso di urgenza, infatti,il pronto soccorso del Riuniti do-vrebbe aspettare il sangue in arri-vo da Velletri, che dista ben 40 chi-lometri». I consiglieri comunaliDe Angelis, Zucchini e Rocchetti,invece, hanno chiesto un consigliocomunale straordinario per af-frontare la questione e lanciare unmessaggio univoco. (G.C.)

Il Centro Trasfusionale del Riuniti rischia di chiudere. Scoppia la polemica da destra a sinistra

La clinica Sant’Anna è salva.La scure che pendeva sulla

struttura ospedaliera che serve iterritori comunali di Ardea ePomezia è stata alzata proprio sulfilo di lana, appena un giornoprima della deadline stabilitadalla proprietà, che aveva indi-cato il 7 maggio come data ulti-ma per tenere l’ospedale apertosenza i soldi della Asl RmH e del-la Regione Lazio. Ma il 5 sonostati sbloccati i fondi e il 6 eranogià disponibili. Tutti felici e con-tenti quindi. Soprattutto il per-sonale medico e infermieristicoche ha salvato il posto di lavoroe i residenti delle due città delMare di Roma, che possono an-cora contare su un nosocomio eun pronto soccorso per le emer-genze. Ma perché si è arrivata aquesto punto? Perché è stato ne-cessario l’intervento congiuntodei Sindaci Carlo Eufemi edEnrico De Fusco? Perché si è ri-schiato di far chiudere l’unicoospedale compreso tra il Grassi

di Ostia e il Riuniti di Anzio eNettuno? Tutte domande lecite,visto che il Sant’Anna serveun’utenza di 110mila residentid’inverno e 300mila persone,

turisti compresi, durante l’esta-te. Ad essere sconvolgente è la ri-sposta: mancavano tre righe a undocumento del 2009 con il qua-le la Pisana autorizzava di nuo-

vo la clinica pometina a ripren-dere l’attività, dopo che eranostati riscontrati alcuni problemiche impedivano il proseguo dellavoro quotidiano, ma non rico-nosceva il diritto all’accredita-mento. «Tre righe in cui bisognasemplicemente scrivere che inquell’atto era implicita anchel’erogazione dei fondi da partenostra» spiega il Direttore Ge-nerale della Asl RmH AlessandroCipolla. E quelle poche parolescritte su carta intestata della Re-gione Lazio sono arrivate proprioquando la proprietà del San-t’Anna era agli sgoccioli con ilpagamento degli stipendi. Certotutto è bene quel che finiscebene, ma la vicenda è senzadubbio esplicativa del caos sani-tario in cui versa la Pisana. Cer-to i problemi sono numerosi, ildebito è enorme e bisogna ra-zionalizzare le risorse, ma non èpensabile cancellare 250 posti dilavoro e lasciare senza cure ben300mila persone, l’estate ormaiè alle porte, perché mancano trerighe e un timbro su un foglio dicarta.

Il Sant’Anna di Pomezia è salvo. Ma è stata necessaria l’apertura di un tavolo tecnico

Per tre righe si rischia la saluteNell’autorizzazione all’attività del 2009 la Regione aveva dimenticato il diritto ai fondi

Il sanguenon si toccaIl sanguenon si tocca

Nel bene e nel male

Renata Polverini

Carlo Eufemi

Enrico De Fusco

di Gianluca Contiero

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1 5 m a g g i o 2 0 1 112 Cronaca

Ostia diventa “comune”, esat-tamente il primo dell’area

metropolitana di Roma Capitale.Non è un divorzio da Roma, mauna separazione di poteri e re-sponsabilità che dovrebbe pro-muovere il litorale. Di sicuro, comeha sottolineato poi il sindaco Gian-ni Alemanno si è trattato di un «unpasso storico, fondamentale per ilrapporto tra Roma e Ostia. Una de-libera importante e di sostanza, nonun topolino, o una delibera vuotacome l’hanno definita le opposi-zioni. Partiremo da Ostia per rive-dere il decentramento dei Munici-pi». Ostia, dunque, come apripistadell’area metropolitana di Roma,anche se le incertezze e le doman-de irrisolte non mancano, a parti-

re, dai fondi a disposizione per il go-verno del territorio che resterannogli stessi, passaggio che ha consen-tito all’opposizione di rilevare chel’intera operazione appare piùcome un intervento di restyling difacciata piuttosto che un impegnoconcreto. In sostanza, al Municipioarrivano le competenze ma non cer-to i soldi per farvi fronte: morale, a

rimetterci, comunque vada, saran-no i cittadini. Il regolamento li-cenziato dall’aula Giulio Cesare in-fatti trasferisce al XIII municipionuovi poteri che vanno dall’urba-nistica al commercio, passando perla gestione del verde e il demaniomarittimo. Il municipio avrà, inol-tre, la possibilità di approvare un bi-lancio di previsione in relazione alle

attuali risorse finanziarie dei di-partimenti comunali a disposizioneper il litorale. Altro punto interes-sante è rappresentato dalla forma-zione di una Commissione bilate-rale a cui prenderanno parte con-siglieri comunali e municipali, chia-mati a discutere le decisioni che ri-guardano Ostia e l’hinterland diAcilia. Lo stesso Vizzani potrà par-tecipare a riunioni di Giunta sullescelte future del Campidoglio cheriguardano Ostia. «Da un parerenon vincolante - spiega Vizzani - sia-mo passati ad una partecipazioneattiva alle scelte strategiche che ri-guardano il Lido ed anzi, il nuovomunicipio potrà essere anche pro-tagonista, proponendo direttamentele future scelte». Al XIII passerà an-che la competenza sul demanio ma-rittimo (rilascio delle concessioni) ela stesura del Pua.

Quando autonomia è sinonimo di libertàNuovi poteri su urbanistica, commercio, verde pubblico e demanio marittimo

E’ fatta: Ostia è il primo comune dell’area metropolitana di Roma Capitale

Infinite le novità in programmacon l’autonomia di Ostia dal co-mune di Roma. In tema di abu-sivismo il XIII Municipio potràdecidere le ordinanze di demoli-zione, mentre nel commercio ver-ranno definite le fasce orarie diapertura dei negozi e degli ufficipubblici. Inoltre, altra novità di ri-lievo, la Giunta capitolina, verifi-cata la compatibilità di bilancio,determina annualmente le mag-giori entrate tributarie ed extra-tributarie, accertate e riscosse nelMunicipio, che saranno attribui-te al Municipio stesso per la ge-

stione. Un passaggio che apparecome una sorta di autogestione,che cosa si vuol dire con «nuoveentrate»? Il Municipio non puòcerto avere capacità impositiva,per cui, si tratterebbe di gestionepiù attenta del territorio, impe-dendo abusi ed evasioni, grazie adun controllo del territorio più di-retto. Oppure, questa frase sibil-lina rappresenta il via libera perl’imposizione di nuovi balzelli lo-cali, quali: parcheggi a paga-mento, occupazione di suolo pub-blico maggiorata, servizi a paga-mento. In definitiva, però, si trat-

ta di un’autonomia amministrativache supera in maniera consisten-te quella concessa una prima vol-ta nel 1992, con l’allora presidenteMarco Pannella che durante isuoi cento giorni di governo s’im-puntò con il sindaco Carraro, ot-tenendo un regolamento specia-le per il litorale. Il decentramen-to per il XIII Municipio, comun-que, è solo il primo passo verso unnuovo decentramento municipa-le che dovrà essere completato conil secondo Decreto attuativo suRoma Capitale, dopo la riperi-metrazione dei Municipi. (E.B.)

Voglia di crescita tra luci ed ombrePaura per l’aumento di tasse locali

Una storia, quella dell’autonomia diOstia, che parte da lontano. Il primoatto era stata una delibera di Giuntadel 24 novembre 2009 che il Consi-glio comunale ha poi impiegato piùdi anno per tradurre in un atto con-creto, dopo una votazione ad ol-tranza caratterizzata dai cosiddetti“pianisti” e conclusa solo alle tre di not-te. «Si apre una stagione nuova e fon-damentale per il XIII Municipio - haspiegato Giacomo Vizzani, Presi-dente XIII Municipio – tanto che ab-biamo portato a termine un altro deipunti della campagna elettorale inseritinel programma di governo. Ora,occorre lavorare insieme, nell’interessedella cittadinanza. Il decentramentoamministrativo è l’equilibrio esatto erappresenta una giusta autonomia checi permette di avere i vantaggi di uncomune autonomo e quelli di far par-te del sistema Roma Capitale». In-somma, un risultato storico. La vita diOstia riparte da qui. (E.B.)

Il fantasma di Ostia comune, dopo due re-ferendum bocciati dalle urne, torna anchein questa occasione ad agitare i sonni deinuovi autonomisti. Lo agita il presidentede “La Destra” Teodoro Buontempo, exdeputato eletto 4 volte nel collegio di Ostia,secondo il quale «la delibera approvata dalCampidoglio non scrive la parola fine alprogetto di Ostia Comune. Un progettoche abbiamo intenzione di rilanciare conle forze sane del territorio, ormai stanchedi dover assistere ad una Ostia a due mar-ce, quella degli amici dei politici con il ven-to in poppa e quella, invece, dei cittadini comuni privi dei servizi essenziali,costretti a sottoporsi a un calvario quotidiano per raggiungere la città eda vivere in una pericolosa insicurezza». (E.B.)

La storia

di Enzo Bianciardi

Un anno fasi muovonoi primi passi

Buontempo rilancia:«Non fermiamoci adesso»

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Cronaca 131 5 m a g g i o 2 0 1 1

Achi non è mai capitato di vol-tarsi a guardare una pubblici-

tà su un cartellone ai lati della stra-da, magari col rischio di trovarsicoinvolto in un incidente? E pensareche la stragrande maggioranza deipannelli piazzati lungo le principa-li arterie della Provincia di Roma sa-rebbero abusivi. Tanto che l’entepresieduto da Nicola Zingarettinon incasserebbe neanche un europer l’occupazione di suolo pubbli-co e le concessioni degli impianti inquestione. Difficile da credere con-siderando che Palazzo Valentinigestisce complessivamente circa2.200 chilometri di strade, tra le qua-li la via del Mare, la Pontina e la Por-tuense. Ma sono infiniti i pannellipiazzati su altre strade provinciali fre-quentatissime dai pendolari, comela litoranea Ostia-Anzio, la Nettu-nense, la Cisterna-Nettuno, la Pa-diglione-Acciarella, Albano-Torva-janica. Migliaia le affissioni dallequali la Provincia di Roma non per-cepisce un euro. E pensare che nel

2003 la Giunta guidata dall’allorapresidente Silvano Moffa si era do-tata di un regolamento specifico percartelloni ed impianti pubblicitari,illustrato nella delibera n°212 del 23febbraio, con lo scopo di otteneredalla concessione un pagamento inbase all’ampiezza del cartellone e al-l’importanza del tratto stradale.Qualcosa però, alla fine dei conti,non torna. Nel bilancio 2009 ad

esempio, la Provincia di Roma allavoce Cosap (canone per l’occupa-zione spazi e aree pubbliche) ha in-cassato complessivamente un mi-lione e 846mila euro, ma di questinemmeno uno per i cartelloni pub-

blicitari. E una confermaarriva dagli scranni del-l’opposizione. «Da quantoabbiamo appurato - de-nunciano dal Pdl alla Pro-vincia - circa 200mila europrovengono dagli incassiper i passi carrabili, circa7mila per le concessionidelle insegne di attività

commerciali e un milione e seicen-tomila per occupazioni di ponteg-gi o scavi o richieste per riprese ci-nematografiche. Ma per i cartello-ni pubblicitari che invadono tutte lestrade della provincia nemmeno

un euro». Una curiosità legittima intempi di crisi economica, in tempidi austerity, quando ogni centesimopuò contribuire alla realizzazione diservizi indispensabili alla comunità.Come confermato anche dal Presi-dente della Commissione LavoriPubblici di Roma Capitale, Gio-vanni Quarzo. « Si tratta di una que-stione seria perché questa inadem-pienza priva la Provincia di entra-te economiche importanti che sa-rebbero necessarie per garantireservizi sul territorio, oltre a creareproblemi di sicurezza stradale edecoro».

Si chiama “Cartellopoli” lo spa-zio sul web dove cittadini infuriaie comitati di quartiere alzano lavoce e si scambiano opinioni sulproliferare di impianti pubblicitariabusivi sulle strade della capita-le e del suo hinterland. «Roma -spiegano - è l’unica città occi-dentale le cui strade, piazze, giar-dini, aree tutelate, monumenti, re-sti archeologici, architetture con-temporanee sono letteralmentecircondate da un disordinato re-cinto di cartelloni più o menoabusivi, più o meno illegali. Il Co-mitato Cartellopoli vuole che siesaurisca l'annosa esperienza del-la "cartellopoli" romana, chevenga sgominata tutta quella rid-da di connivenze, di falsificazio-ni e di intrighi che abbiamo bat-tezzato "Mafia Cartellonara",che la città di Roma abbia uncomparto affissioni paragonabi-le a quello di altre città europee,gestito da una o comunque da po-che società, che presenti impian-ti gradevoli e di qualità, che re-stituisca alla città in termini dioneri concessori una parte deimolteplici ricavi da inserzioni».

La rabbiadei cittadini

«Adesso è oradi mettere

un po’ d’ordine»

Pubblicità abusive sulle strade provincialiPalazzo Valentini non incassa un euro, nonostantenel 2003 sia stato redatto un regolamento appositoper aumentare le entrate e investire in servizi

Da Ostia ad Anzio centinaia di pannelli fuorilegge e pericolosi per gli automobilisti

di Christian Belvisi

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1 5 m a g g i o 2 0 1 114 Cronaca

Ponte di Dragona: voi che nepensate? Si, perché Reporter ha

deciso di provocare la reazione de-gli abitanti di Dragona e Fiumicinosul loro parere riguardo all’ipoteticocollegamento tra i due quartieri.Perché? Il motivo principale è chementre il progetto di realizzazione delnuovo ponte della Scafa naviga in ac-que incerte, le immagini proposte inquesto servizio spiegano come da Ba-gnoletto (minifrazione tra Ostia An-tica e Dragona) la porzione di lettodi fiume che separa le due zone, al-trimenti lontanissime via automobi-le, è veramente minima. A tal pun-to che basterebbe un ponte come l’at-tuale della Scafa per risolvere i pro-blemi del collegamento tra l’hinter-land del XIII Municipio e il Comu-ne confinante. E poi si sa che il pro-getto del nuovo ponte è depositato inCampidoglio da tempo, allora che icittadini vedano le immagini e scri-vano la loro proposta o opinione.

L’ubicazioneBagnoletto non è proprio Ostia An-tica, ma nemmeno Dragona. E’ laparte meno popolare tra le due zone:

villini a due piani al massimo, giardiniverdi e curati, muri di cinta non trop-po alti a disegnare la cornice di unquartiere in espansione. E Bagnolet-to fa la sua bella figura, tra strade si-lenziose, poco trafficate e tanto ver-de. E tra i villini c’è la strada più si-lenziosa di tutte, via Dei Monti delSale. A destra il verde, a sinistra altroverde. Coltivazioni private a perditad’occhio, un ritrovo per modellisti diaeroplani telecomandati e due casa-li. Un panorama di campagna dovel’aria è meravigliosamente respirabi-

le e il sole bacia le coltivazioni. E la via,sterrata, termina sotto una piccolis-sima collina da salire a piedi. Dopodieci passi il panorama lascia sbalor-diti: davanti agli occhi l’insegna di Par-co Leonardo affianca quella di Au-chan. Si distinguono le persone af-facciate in balcone nei palazzi dietroal centro commerciale, a destra si vedemeno nitidamente il Da Vinci e sot-to c’è il fiume. Un letto verde di pic-cola entità, tra i tratti più stretti che ilTevere conosca, divide Dragona eFiumicino laddove un ponte risolve-

rebbe gran parte del pro-blema di traffico di unintero Municipio.

La propostaIl progetto c’è, de-positato in Cam-pidoglio e in attesadi approvazione edi vedere sblocca-ti i fondi. Ma nes-suno tra gli am-ministratori loca-li si è mai espres-so decisamente inmerito, spiegan-do nei dettaglil’iter da seguireper realizzare o nol’opera. Allora pas-siamo la palla aicittadini: scrivetecia l l ’ i n d i r i z z [email protected] e diteci lavostra opinione o ivostri suggerimenti ariguardo. I miglioriverranno pubblicatisul giornale e verran-no sottoposti alle isti-tuzioni locali. Stavolta adecidere sarete voi.

Dragona e Fiumicino sono più vicine di quanto si è mai pensato. Basta un ponte a Bagnoletto

Il passaggio segreto attraverso il Tevere

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Non servono lavori sulla struttura della Scafa. Voi che ne dite? Spediteci idee e progettidi Marco Ciapetti

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Cronaca 151 5 m a g g i o 2 0 1 1

Lo chiameremo Claudio, per fa-cilitargli la vita che intraprende-

rà da adesso in poi. Per evitare che isuoi errori, che cari gli sono costati eche hanno rovinato un decennio divita sua e dei suoi affetti, possano ro-vinargli anche il futuro. Claudioscommetteva pesantemente su tutto.Videopoker, gratta e vinci, cavalli,scommesse sul calcio e infine tutto in-sieme in un frenetico mix letale. De-biti, bugie, solitudine, notti insonni, la-vori persi. Fino alla faticosa ripresa,grazie all’unica persona che gli è ri-masto accanto.

Come hai iniziato a giocare?A 16 anni ho accompagnato unamico in una sala scommesse e ho vi-sto un signore ritirare una vincita di

quasi un milione di lire. Li ho co-minciato a pensare al gioco come unafonte di reddito. Una settimana dopoho iniziato col videopoker: ho 100milalire. Vincendo subito, ho pensatofosse facile

Eri giovanissimo, il resto comeè accaduto?Senza dire nulla a casa ho usato le100mila lire per garantirmi altrepartite senza usare soldi miei. Sonodurate una settimana perché non hopiù vinto. Allora ho provato il pic-chetto illegale, giocando 10mila liresu tre gare di calcio. Ho vinto quasiun milione di lire con risultati im-possibili. La mia condanna.

Perché?Perché non ho più smesso di gioca-re. Ogni settimana frequentavo la Snai

e l’ippodromo di Tor di Valle. I vi-deopoker erano roba quotidiana,come il gratta e vinci della colazione.Ero diventato maggiorenne, lavora-vo al cantiere come manovale. Gua-dagnavo e spendevo tutto.

Ma ti bastavano? Hai iniziato achiedere soldi in prestito?Non mi bastavano. Con la busta pagaho preso 15mila euro di prestito inbanca, spariti in tre mesi. Poi chiedevosoldi in prestito agli amici, ai colleghi.Prestiti mai saldati che mi hanno fat-to perdere il lavoro e le amicizie di unavita.

Quanti soldi hai buttato?Se conto i prestiti mai saldati, gli sti-pendi buttati, i due finanziamenti, leliquidazioni, e tutto il resto quasi100mila euro.

Quando sei crollato?C’è un episodio in particolare. Misono scavato il vuoto intorno, non ra-gionavo più. Solo un mio amiconon mi hai mai lasciato solo, nono-stante gli dovessi più di mille euro. Equando un giorno per la disperazio-ne ho tentato di rubare una cateni-na a casa sua lui mi ha visto, e inve-ce di cacciarmi via mi ha caricato inmacchina e mi ha portato da uno psi-cologo a sue spese. E’ stata la svolta.

Quanto sei stato in cura e quan-to è durato il periodo nero?Il periodo nero è durato un decennio,le cure due anni. Quando mia ma-dre ha saputo questa cosa da un miocreditore ha avuto un leggero esau-rimento nervoso. Mio padre inveceancora non mi parla.

«Ho perso lavori, amici e fidanzata. Ho bruciato 100mila euro tra finanziamenti e prestiti ma ora ne sono uscito». Un consiglio ai giovani del litorale: «Non entrate in questo tunnel»

Claudio ha iniziato a scommettere a 16 anni e da allora è entrato in un vortice di sconfitte

Come va ora?Ne sono fuori, ma non è facile. Nongioco da due anni, ma quando vedole macchinette del videopoker cipenso. Ma poi ripenso anche al vor-tice in cui ero caduto e vado via.

Un consiglio a chi legge?Il gioco è una droga silenziosa. Rovinai nervi e la vita sociale. E poi è im-possibile vincere. Lasciate stare sin dal-l’inizio altrimenti ci penserete tutta lavita.

Parite brevi, due, cinque euroalla volta. Luci, colori, suonie sedie comode. Le chiamanomacchinette mangiasoldi perquesto: la spesa è semprealta, anche 100 euro conmezzora.

Il gratta e vinci

Cappuccino, cornetto, siga-rette e un Milionario. Inse-rito nella spesa mattutinanon fa testo (o quasi) macomprarne dieci al giorno eaddirittura 50 in una sera di-venta vizio.

I cavalli pagano bene ma co-stano tanto. Le corse sono ra-pide e si susseguono, le salescommesse hanno le tv e si puòscommettere su più gare. Se sivince si rinveste, se si perde siriprova all’infinito.

Il videopoker La schedina

«Il vizio del gioco mi ha rovinato la vita»

di Marco Ciapetti

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1 5 m a g g i o 2 0 1 116 L’Inchiesta

Mostri, voli infiniti nel vuoto, scarafaggi,un animale cattivo e una creatura inno-cua che all’improvviso diventa minacciosa.Ma anche superpoteri che arrivano pro-prio quando c’è un cattivo da sconfigge-re. I sogni e gli incubi dei bambini se-guono un percorso tutto loro e dipendo-no soprattutto dall’ambiente familiare incui i sognatori più piccoli vivono ogni gior-no. Il mostro può essere un vicino che fapaura, mentre cadere nel vuoto può in-dicare anche infezioni all’orecchio e feriteal timpano. Se invece fisicamente il pic-colo è sano, allora dipende dalle incertezzeche sta vivendo in ambito familiare. Al-tro incubo ricorrente è quello degli insettinel letto oppure di un branco di scarafaggiin camera: i più piccoli vivono questeemozioni mentre dormono quando sonocostretti ad affrontare situazioni impre-vedibili da svegli, come la separazione deigenitori, una nuova casa e l’arrivo di un

fratellino. Continuando sulla falsarigadella vita reale parallela al sogno, invece,quando una creatura innocua si trasfor-ma in un mostro può voler dire che ilbambino ha a che fare con persone soli-tamente gentili ma improvvisamentedure e difficili. Quando dormono, co-munque, i bambini non vivono solo incubima anche bei sogni. E la loro immagi-nazione è più viva rispetto a quella degliadulti. Così capita che i giovani sognatoririescono a superare una situazione diffi-cile grazie a degli improvvisi superpote-ri, come la capacità di volare. Questa ti-pologia di sogno, ricorrente quando unbambino affronta una sfida importantenella vita quotidiana, indica abilità, in-telligenza, senso di potere e capacità di po-ter indirizzare la propria vita a piaci-mento. Tutte caratteristiche che sicura-mente torneranno più utili con il tra-scorrere degli anni. (G.C.)

Incubi e superpoteri dei bambiniGiovani sognatori crescono

«Siam quelli là, siam quellilà, siam quelli là. Quelli

tra palco e realtà». Il palco eraed è il sogno di Luciano Liga-bue, quindi parafrasando il testodel cantautore di Correggio ilpasso successivo è semplice dacompiere: ogni persona è so-spesa a metà tra i propri sogni ela realtà di tutti i giorni. Affer-mazione vera anche dal punto divista scientifico, perché le im-magini che si vedono mentre si

dorme sono una proiezione dinoi stessi, un modo di reinter-pretare i fatti accaduti durantela giornata e di elaborare leemozioni vissute. Ma i sognisono anche un modo per sban-care il lunario: chi non sogna diarrivare molto più facilmente afine mese grazie a un terno sec-co al Lotto con i numeri porta-ti in dono da un defunto carodurante il sonno? Insomma,quando abbiamo gli occhi chiu-si diventiamo protagonisti diun’altra vita. Una vita sospesa ametà strada tra il mondo del-

l’onirico e la realtà che ci attendenel momento risveglio.La scienzaSigmund Freud è stato il primoad assegnare ai sogni un signi-ficato psicologico, concependo ilsogno come un processo psi-chico. Secondo lo studioso i so-gni si originano dall’inconsciodell’individuo, che esprime i de-sideri di un uomo attraverso al-lucinazioni notturne. Per CarlGustav Jung, invece, i sogni van-no letti guardando al futuro erappresentano i temi propri del-l’incoscio collettivo, intesi come

parte dei pensieri di una perso-na che riguardano usi e costumidella sua collettività. Da unaparte Freud e i sogni dell’io, dal-l’altra Jung e i sogni del sé.

Le premonizioniCiò che accade mentre si dormenon sempre ha una spiegazione.E così succede che i sogni di al-cune persone possano rivelarsipremonitori, è cioè in grado discoprire eventi che si svolgono adistanza, che avranno luogo abreve e che non potrebbero es-sere neppure immaginare ba-

sandosi soltanto sulla logica e sulbuon senso. Chi è protagonistadi questi sogni li riconosce daquelli ordinari grazie alla loro vi-videzza e intensità. Si tratta divissuti onirici che il sognatore ri-corda facilmente al suo risveglioe che ha desiderio di racconta-re. Anche la teoria della relati-vità di Albert Einstein è par-zialmente nata durante un so-gno.

Gli incubi Ansia, paura, solitudine, senso dicolpa e depressione. Non sempre

Il mondo dell’oniricotra scienza e cabala

Alessandra CiancarelliHo sognato per ben due volte inuna settimana di perdere il mioposto di lavoro. La crisi sta toc-cando anche il mio settore e lanotte ci penso spesso, prima diaddormentarmi ormai è un pen-siero ricorrente. Una notte hoanche sognato mio nonno chemi dava quattro numeri, li hogiocati al Lotto per tre volte,come cabala vuole, ma è statodel tutto inutile.

Il licenziamento

Beatrice VitaliSogno tantissimo. Spesso quan-do chiudo gli occhi mi imbattoin situazioni movimentate, con-fusione, gente, facce incrociate lamattina e anche perfetti scono-sciuti. Ma non ho mai sognatonulla di concreto. Però ho capi-to che situazioni a cui non asse-gno la minima importanza, in-vece, rimangono ben impressenella mia mente e si affaccianola notte.

Gli sconosciuti

Daniele MigliaccioSembrerò sciocco ma ho so-gnato il presidente della miasquadra del cuore che vendevala società. Ho sognato Lotitovendere la Lazio. A trattativaconclusa ero in piazza con altritifosi a festeggiare e stappare bot-tiglie in segno di esultanza. Lo so,è una piccolezza e può sembra-re un sogno sciocco alla maggiorparte delle persone, ma per for-tuna c’è anche il calcio.

Lo sportivo

Luigi ContiniHo un sogno ricorrente: sonosolo in una stanza con un gior-nale vuoto in mano da leggere euna televisione che manda unfilm vecchissimo. Da fuori inve-ce arrivano voci straniere, ma ionon riesco a capire quello che di-cono. E’ questo il mio sogno ri-corrente che faccio sempre. Or-mai sono arrivato a vivere que-ste scene una volta al mese dacirca un anno.

L’informazione

Stefano FioravantiSogno poco o magari sogno tan-to ma non ricordo proprio le im-magini che vedo mentre dormo.Ma la notte prima che morisse ilmio cane ho sognato che mi par-lava e mi ringraziava per averglivoluto bene. La mattina quandomi sono svegliato ho trovato il miocane già in fin di vita. E’ morto perun avvelenamento e solo pochiminuti prima avevo vissuto l’uni-co sogno che ricordo.

Il miglior amico

di Mario Scagnetti([email protected])

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L’Inchiesta 171 5 m a g g i o 2 0 1 1

Il cinema è stato definito fin dalle sue origi-ni come la fabbrica dei sogni. E quindi il le-game tra il grande schermo e il mondo del-l’onirico è da sempre molto stretto. Ancoraoggi il cinema viene visto come il più gran-de strumento di evasione, in grado di rap-presentare e far prendere corpo ai desideridegli spettatori, anche a quelli più irrealiz-zabili. Ma al cinema molto spesso sono gli in-cubi degli stessi spettatori a prendere forma

dall’interno di una pellicola. In genere si trat-ta di film dell’horror nel corso dei quali i peg-giori incubi del protagonista prendono for-ma nella vita reale e la distruggono. Semprerestando in tema, poi, ci sono anche lavoribasati sulla distinzione tra la vita reale e unaltro mondo parallelo, nel quale è possibilecompiere incursioni per salvare il destino quo-tidiano. Su tutti spicca Matrix, la trilogia deifratelli Wachowski, ma c’è anche Inception,

il thriller onorico di Christopher Nolan. Lostesso discorso, infine, vale anche per i ro-manzi che portano il lettore direttamente nelmondo dei sogni. Anzi i libri, più dei film,sono in grado di accendere la fantasia oni-rica di una persona perché non ci sono im-magini scelte da qualcun altro. Sfogliando lepagine di un romanzo ognuno può co-struirsi da solo il proprio sogno, chiudere gliocchi e viverlo. (G.C.)

i sogni sono piacevoli e quandonon lo sono si chiamano incubi.Ce ne sono di vari tipo, comequelli rem o non rem e quellipost-traumatici. I primi due se-gnalano un disagio sul pianoemotivo, stress prolungato e di-strubi della personalità. Mentreper quanto riguarda gli incubipost-trauma si tratta di riviverenel sonno dei fatti sconvolgentirealmente accaduti, come undrammatico incidente d’auto,una violenza subita oppureun’aggressione.

La cabalaL’interpretazione dei sogni le-gata ai numeri della smorfia, dagiocare poi a Lotto, ha fatto lafortuna e la sfortuna di tantissi-me persone. Qualcuno si è ar-ricchito grazie a una stranacombinazione di cifre ricavatada una visita notturna dellamamma defunta. Tantissimihanno perso tutto. Il meccani-smo è molto semplice e nell’eradi Internet ci sono miriadi di sitiche facilitano ancora di più ilcompito del sognatore aspiran-te milionario: si chiudono gli oc-chi, ci si addormenta e si sogna.Al risveglio, poi, basta ricorda-re le immagini, interpretare illoro messaggio, legarlo a uno opiù numeri della smorfia. E cor-rere il più velocemente possibi-le alla ricevitoria sotto casa.

Cinema e letteratura. Un contributo fondamentale

«Nel sonno torniamo piccoli»

La psicoterapia studia l’incoscio per effettuare diagnosi

I sogni esistono da sempre, da quando esiste l’uomo. E la loro storia scien-tifica affonda le proprie radici nella notte dei tempi. «Già nell’Odiessea si par-lava di interpretazione dei sogni - spiega la psicoterapeuta Francesca Aran-gio - i greci avevano addirittura creato delle apposite figure professionali. LaChiesa nel 300, invece, ha bandito i sogni e messo al rogo tutti coloro che liinterpretavano, visto che era impossobile distinguere tra i sogni di Dio, quel-li di Satana e quelli da mal di stomaco». Poi è arrivato Freud. Il padre del-la psicoanalisi ha spiegato che i sogni sono i ricordi di una giornata defor-mati dalla mente delle persone. Si tratta di allucinazioni che si innescano perappagamento del desiderio mancato nella vita reale. «Oggi sognare - sotto-linea la dottoressa Arangio - non è più legato ai ricordi. Si tratta, invece, diun pensiero e un linguaggio che si esprimono per immagini. Un linguaggioche ci fa tornare bambini. Quando dormiamo recuperiamo e riviviamo il mododi pensare che avevamo a un anno di vita. In altre parole mentre dormia-mo la coscienza si perde e abbiamo la possibilità di lasciare esprimere la no-stra realtà interna e la dinamica dei rapporti». Ma il mondo dei sogni è an-che uno strumento molto utilizzato nella psicoanalisi, un modo che gli ad-detti ai lavori hanno per poter effettuare diagnosi e conoscere meglio i loropazienti. «E’ possibile scoprire se un pensiero è sano o malato perché siamonel mondo dell’incoscio. Come psicoterapeuta posso studiare la negazionee l’affettività attraverso le immagini. Dai sogni emergono anche l’anaffetti-vità e la dissociazione. Inoltre i sogni servono a scoprire che tipo di rappor-to si è instaurato tra me e un paziente». Insomma ciò che succede mentredormiamo è di estrema importanza. (M.S.)

Il mondo dell’oniricotra scienza e cabala

Le automobili e i mezzi di trasportoRappresentano il desiderio di guidare la propria vita. Complicazioni alla guida e nel-lo sterzo invece esprimono ansia circa l’autocontrollo. I problemi con i fari oppurecon i tergicristalli rappresentano le difficoltà relative al conoscere la direzione in-trapresa, cioè la meta e lo scopo della vita di un uomo.La casaRappresenta la psiche del sognatore. E’ formata da stanze e piani che hanno funzionidifferenti: la facciata sarebbe la maschera sociale, l’apparenza; la cantina rappre-senta l’inconscio; la cucina i processi di trasformazione e di digestione psichica del-le esperienze; la soffitta è il livello spirituale di una persona; il tetto rappresenta lacoscienza di un uomo.Il sessoSognare di fare l’amore vuol dire che sono previsti nuovi arrivi, che la famiglia cre-sce. Se l’accoppiamento avviene con una persona dell’altro sesso che si conosce vuoldire che arriveranno guadagni materiali o spirituali. Guardare due persone fare l’amo-re, invece, indica il desiderio di vedere due aspetti diversi congiungersi felicemente.

I soldiIn genere di buon auspicio, soprattutto per quanto riguarda la vita affettiva. Con-tare i soldi vuol dire che ci saranno entrate economiche, mentre trovare dei soldi por-terà gioia e serenità. Se invece si sogna di rubare dei soldi ci potrebbero essere pro-blemi di salute in vista.

Le immagini più ricorrenti

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Francesca Arangiopsicoterapeuta

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Donne, possibilmente anzia-ne, sole e in uscita dal par-cheggio di un centro com-merciale. Questo l’identikitdelle vittime preferite da unrapinatore di 38 anni che pergiorni ha seminato il terrorenella città di Anzio. Alla fine,però, l’uomo è caduto nellarete della Polizia neroniana enettunese. tutto è cominciatocon il rapimento di una60enne adescata nel par-cheggio del centro Lo Zo-diaco. La donna è stata mi-nacciata con una pistola eportata in una zona apparta-ta, dove l’uomo le ha rubatoalcuni gioielli e 200 euro incontanti. Poi è stata la voltadella proprietaria di un’edi-cola della Nettunense, mi-nacciata con un revolver, e diuno scippo nella zona delcentro commerciale. A inca-strare l’uomo sono stati gliidentikit delle sue vittime,l’arma e la macchina utiliz-zata per i colpi, una FiatPunto.

Anzio

Discutere in strada con altri au-tomobilisti è davvero pericolo-so. Per la conferma basta chie-dere all’autista di un autobus diFiumicino che si è visto puntareun mitra in faccia dopo un ba-nale alterco per motivi di via-bilità. Tutto è successo nel girodi pochi istanti, quando l’uomoha costretto l’autista ad acco-stare e lo ha minacciato davantiagli occhi increduli dei pas-seggeri. Poi si è fuggito a tuttavelocità. A rintracciare il mal-vivente è stato un Carabinie-re che stava passeggiando perFiumicino durante il suo gior-no di riposo. Nel porta ogget-ti della macchina sono statitrovati due coltelli proibitimentre nella casa dell’uomo,in via Borragine, i militarihanno sequestrato un’armada soft air: una perfetta ri-produzione di un mitra TokioMarui Vx61 Scorpion. Allafine per l’uomo è scattata unadenuncia a piede libero perminacce aggravate e porto dioggetti atti a offendere.

Fiumicino

Coffee shop al mareA Ostia casa adibita all’assaggio della droga in vendita

Minacciare di darsi fuoco perchéin contrasto con i vertici del-l’azienda per cui si lavora è sen-za dubbio un gesto estremo. Ungesto che deve essere aver rap-presentato, però, l’unica solu-zione possibile per un 48enne di-pendente dell’Azienda Munici-palizzata Pomezia Spa, visto cheha deciso di inscenare questaprotesta infiammabile e soprat-tutto dannosa per lui stesso.L’uomo, originario della Siciliama da anni residenti nel territo-rio comunale pometino, ha scel-to di manifestare in questa ma-niera dopo diversi disaccordicon alcuni dirigente della socie-tà per cui lavora. Il 48enne sta-va spiegando agli stessi il propriodisappunto in merito ad alcunequestioni personali quando, evi-

dentemente non soddisfatto dal-le risposte arrivate dai suoi capisi improvvisamente allontanatodalla sede della società. Ma laquestione non era affatto con-clusa, visto che il 48enne di Po-mezia è tornata in ufficio conuna tanica di benzina da due li-tri e si è cosparso il corpo con tut-

to il liquido infiammabile appe-na acquistato, minacciando didarsi fuoco. Subito sono stati av-visati i Carabinieri della Com-pagnia di Pomezia che arrivatisul posto hanno intavolato unalunga trattativa con l’uomo, riu-scendo dopo un’ora a farlo de-sistere dall’insano gesto.

La Squadra Nautica della Poliziaha sequestrato 200 chilogrammi diprodotti ittici destinati alla vendi-ta abusiva. Il fenomeno della pe-sca illegale riguarda tutte le città delMare di Roma, dove alcuni addettiai lavori continuano a prendere dimira aree protette e parchi. Su tut-te le Secche di Tor Paterno.

Pesca

Sequestrati 200 chili di prodotti

Carabinieri in trasferta per combat-tere l’illegalità all’interno delle Salzaredi Ardea. I Carabinieri di Castel Gan-dolfo hanno effettuato un blitz con-tro la droga sul territorio comunalerutulo: risultato: cinque arresti, 200grammi di cocaina, un chilo di ma-rijuana, 700 grammi di hashish e 4dosi di eroina sotto sequestro.

Criminalità

Rapinatoreseriale

di donne

Minacciaun autista

con il mitra

Il primato delle Salzare

Litiga con i dirigenti della sua aziendaTorna con la benzina e minaccia di darsi fuoco

In Italia i coffee shop sono il-legali. Ma a Ostia due giova-

nissimi ragazzi non hanno presotroppo sul serio questa legge ehanno deciso di adibire una saladella loro casa all’assaggio delladroga messa in vendita. Pipe e al-tri oggetti utili allo scopo veni-vano offerti ai clienti per prova-re la sostanza stupefacente primadell’acquisto, in puro stile Am-sterdam dove è possibile entrarein un coffee shop acquistare unpiccolo quantitativo di drogheleggere, provarlo comodamenteseduti nel locale e poi decidere secontinuare oppure cambiare so-stanza. Alla fine però i Carabi-nieri della Compagnia di Ostiahanno scoperto il giochetto ehanno messo le manette ai polsidi un 24enne e di un 23enne conl’accusa di detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti.Due veri e propri professionistidel settore che avevano deciso di

dedicare completamente l’ap-partamento al mondo della dro-ga. oltre alla sala assaggio, infatti,i militari hanno anche trovatouna vera e propria postazione peril confezionamento delle dosi.Una stanza con bilancini di pre-cisione e varie sostanze da taglio.Anche dal punto di vista della

quantità in quest’improvvisatomarket della droga non manca-va proprio nulla: cocaina, anfe-tamina, ketamina, hashish e ma-rijuana. Di tutto un po’. E so-prattutto prima di acquistareera possibile assaggiare como-damente seduti su una comodapoltrona.

di Christian Belvisi

Blitz dei Carabinieri in un improvvisato market di stupefacentiCocaina, anfetamina, ketamina e marijuana: non mancava nulla

Pillole di Nera 191 5 m a g g i o 2 0 1 1

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1 5 m a g g i o 2 0 1 120 Turismo

Da Fiumicinoa Minorca

con VuelingLa low cost spagnolaa giugno inaugureràil nuovo collegamentoIl cosmo ha sempre affascinato

l’uomo. Quello spazio dove in-contrare altre forme di vita e dalquale guardare il pianeta Terra intutto il suo splendore, lontano daltraffico e dallo smog cittadino, rap-presenta il sogno di moltissime per-sone. Ma bisogna comunque fareuna distinzione: c’è chi ci va per la-svoro dopo duri anni di addestra-mento e chi invece indossa tuta e ca-sco solo per concedersi qualchegiorno di vacanza. Si proprio così,invece di scegliere mete esotiche op-pure città d’arte è possibile preno-tare una stanza senza gravità al-l’interno della stazione dell’AgenziaSpaziale Europea. Nei giorni del 50°anniversario del primo viaggio del-l’uomo nello spazio, datato aprile1961 e compiuto da Yuri Gagarina bordo della navicella Vostok 1, èriesplosa la moda del turismo cele-ste. E sono tanti i viaggiatori aspiranticosmonauti in fila, tra cui figuranoanche due italiani. Il nome ovvia-mente è top secret, mentre è bennoto quello del primo agente di viag-gi spaziali nato sul territorio dello Sti-vale. Si chiama Luigi Aulisio ed è ilbusiness development di Virgin Ga-lactic, la società di viaggi nel cosmodegli Stati Uniti che rientra nel-l’orbita del Gruppo Virgin e allaquale fa Capo la Your Private Ita-ly, la prima agenzia di viaggi nellaquale è possibile sfogliare cataloghidove sono esposti gli anelli di Sa-turno, le fotografie della Terra vistadal cosmo e i menù a base di pasti-glie colorate. La società si occupa diviaggi suborbitali, ha base a Saler-no e cura tgutti i dettagli dei turistidel Belapaese. Concedersi una va-canza tr5a le stelle comunque è unlusso che possono permettersi in po-chi, visto che il prezzo del bigliettoè di 200mila e per scalare la lista d’at-tesa composta da centinaia di per-

sone si deve aggiungere una sommaextra. Unica consolazione il rim-borso totale in caso di ripensamen-ti. Il viaggio intorno alla terra, co-munque, dura in tutto due ore emezzo, nel corso delle quali si arri-va a toccare quota 120 chilometri.Per chi vuole risparmiare c’è ancheil pacchetto da 130mila euro, chepermette di arrivare a 100 chilometrida terra e di restare nello spazio perben due ore. La firma è semprequella della Virgin Galactic, che haanche realizzato lo Space Ship, il pri-mo shuttle turistico che nonostan-te il prezzo elevato del biglietto giàpromette di essere sempre pieno. Lanavicella è anche conosciuta con ilnome di Space Ship Two, in segnodi continuitàcon il primoprogetto realiz-zato nel 2004, epuò imbarcaresei persone allavolta. Lo shuttleè composto dadue fusoliereunite da un’uni-ca ala con la na-vicella al centroma non pèartirà

dal suolo, come avviene per glishuttle che ospitano i professionistidel settore, ma da un aereo che ar-riverà a 18mila metri d’altezza.Dopo il distacco lo Space Shippunterà verso l’atmosfera per rag-giungere un’altezza massima di 100chilometri dal suolo e dopo due rien-trerà nell’atmosfera terrestre peratterarre al suolo su una speciale pi-sta. Ma non è ancora finita qui, per-ché le due principali società aero-spaziali russe hanno deciso di ri-spondere agli Stati Uniti, in un cli-ma di concorrenza da “turismofreddo”. La Orbital Technologies ela Rocket and Space Corporationhanno annunciato di voler costrui-re e lanciare nello spazio la prima ae-rostazione commerciale. La data deldecollo è fissata per il 2016. Una vol-ta in orbita la base verrà messa a di-sposizione di cittadini privati, in-dustrie e scienziati interessati a uti-lizzare lo spazio come semplicemeta turistica oppure per sofistica-te ricerche. A quel punto chiunquepotrà avvicinarsi al mondo del co-smo e osservare almeno per cinqueminuti la Terra da un oblò.

L’America propone due ore in orbita. La Russia risponde con il primo albergo

Hotel e last minute per i turisti dello spazio

Il Lazio punta sul florovivaismo edassume “San Pellegrino in fiore”,la manifestazione che da 25 annisi svolge nel quartiere medioevaledi Viterbo e la classica “Infiorata”di Genzano quale strumento dipromozione turistica. «Il florovi-vaismo è una voce importante delcomparto agricolo regionale – ri-corda Renata Polverini, presente al-l’inaugurazione di “San Pellegrinoin fiore” – tanto ha dato, ma mol-to potrà ancora dare con azioni di

sostegno mirato, così come sta fa-cendo la Regione Lazio nell’ambitodel progetto Made in Lazio. L’ideaè quella di promuovere un settorevitale per l’economia laziale, at-traverso l’azione congiunta di bentre Assessorati (Agricoltura, Cul-tura e Lavoro), operando in que-sto contesto, soprattutto con i cor-si di formazione e aggiornamen-to, aiuti alle imprese del settore aifini dell’innalzamento dei livelli diqualità». La seconda fase del pro-getto la spiega Angela Birindelli,Assessore regionale all’Agricoltu-ra, che rimarca come «Questa

manifestazione rappresenti un’op-portunità straordinaria per lo svi-luppo della Tuscia ed in prospet-tiva del Lazio, con ricadute intermini economici e turistici digrande rilevanza. Si tratta solo delprimo di una lunga serie di even-ti con i quali vogliamo rilanciarel’agricoltura e con essa i compar-ti più direttamente collegati, comeil florovivaismo per l’appunto, le cuiattività generano un fatturato com-plessivo di 200 milioni annui, perla valorizzazione e la promozionedei territori rurali. “San Pellegri-no in Fiore”, entrerà a far parte di

un progetto più ampio, di naturaregionale, denominato Lazio inFiore che coinvolgerà tutte le cin-que Province laziali». Tra le ini-ziative allo studio, oltre alla for-mazione specifica nel settore diquelle professionalità indispensa-bili per assicurare la massima qua-lità nella cura del verde e negli al-lestimenti floreale, si sta lavorandoad organizzare una serie di even-ti e manifestazioni nelle diverseprovince per promuovere con i fio-ri, monumenti, arterie, interi quar-tieri ed eventi in grado di attrarre,a rotazione, nuovi flussi turistici.

La Regione punta forte sul florivivaismo. Pronti eventi e specifici corsi di formazione

Lazio in Fiore è l’ultima trovata per il salto di qualità

di Gianluca Contiero

Fiumicino e Minorca ora sonopiù vicine. E pure a prezzi dav-vero vantaggiosi per tutti coloroche intendono raggiungere l’iso-la. A giugno, infatti, la compa-gnia low cost Vueling farà de-collare per l’isoletta dell’arcipe-lago delle Baleari il nuovo voloche andrà ad aggiungersi ai set-te collegamenti già attivi dal-l’aeroporto Leonardo da Vinci.Fiumicino-Minorca quindi di-venterà una linea davvero ro-vente, anche per il peridioso as-solutamente non casuale sceltoper inaugurare il nuovo collega-mento. Durante l’estate l’isoladelle Baleari è una metà parec-chio ambita. A Minorca si potràvolare da Roma due volte a set-timana, il martedì e il sabato.Dalla parte della Vueling, inoltre,ci sono anche i numeri, che la po-sizionano tra le compagnie lea-der nei collegamenti tra l’Italia ela Spagna. Dal dicembre 2004,mese e anno di inaugurazione delprimo volo Roma-Barcellona, lacompagnia aerea spagnola hatrasportato ben 4,5 milioni dipasseggeri consolidando la lea-dership per i collegamenti traRoma e la Spagna. Per l’estatel’offerta verrà incrementata e iposti disponibili saranno quasi unmilione. «Vueling - annunciauna nota della compagnia - ha inprevisione di raddoppiare i ri-sultati raggiunti nel 2010, annoin cui ha trasportato 996.000passeggeri, il 12% in più rispet-to al 2009». Oltre a Minorca lalow cost collega Fiumicino aBarcellona, Madrid, Malaga, Va-lencia, Maiorca, Ibiza e Parigi.Dallo scalo El Prat di BarcellonaVueling collega altre 22 destina-zioni in Spagna.  Insomma perchi vive nel Mare di Roma e vuo-le regalarsi una vacanza in terraiberica la compagnia low costspagnola rappresenta davveroun’ottima soluzione nel ventagliodelle possibilità offerte dai colle-gamenti dello scalo internazioneLeonardo da Vinci.

di Enzo Bianciardi

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Turismo 211 5 m a g g i o 2 0 1 1

Praga Il castello di Fantaghirò Cescky Krumlov

In Boemia e Moravia sentieri tra laghi artificiali e cantine vinicole. A Praga musei on the road

In bici tra la natura e l’arte della Repubblica Ceca

Incanto&CulturaIncanto&Cultura

Vaste pianure coltivate, valliprofonde, prati e pascoli

sconfinati. E poi anche ville, ca-stelli e città storiche. Bellezzemozzafiato che l’Unesco ha fattosue inserendole tra i propri siti. LaRepubblica Ceca è una metatutta da scoprire e il modo mi-gliore per farlo è inforcando unabicicletta. Tranquilli, non bisognaessere allenati, l’importante èavere la passione per il bello e lapazienza di un’andatura lentaper non lasciarsi sfuggire neppu-re un fotogramma dei mille coloricechi. I più allenati, invece, pos-sono scegliere tra le mille meteraggiungibili in mountain bike altermine di un’impegnativa salita,come la Selva Boema, i MontiMetalliferi, quelli Jiserske, deiGiganti e i Monti Orlicke, i Car-pazi Bianchi e le alture boemo-morave. In un paesaggio incon-taminato, poi, si snodano anchepercorsi destinati alle famigliecon bambini al seguito. Itinerarinon competitivi pensati proprioper entrare a diretto contattocon una natura ancora inviolatadall’uomo. L’unico errore da noncommettere è quello di pensare ditrovarsi davanti a paesaggi mo-notoni, perché le piste ciclabile del

Sud della Boemia si insinuano trai laghi artificiali della zona di Tre-bon, mentre quelle del Sud del-la Moravia si snodano tra piace-voli saliscendi lungo i filari di vi-gne, a caccia di un paesino pit-toresco e di un’ottima cantinadove concedersi un attimo dimeritato riposo. Per chi, invece,ama le città d’arte ci sono Praga,

Pilsen, Olomuc e Cesky Krumlov,inserita dall’Unesco nella listadel Patrimonio Mondiale del-l’Umanità e circondata da una fit-ta rete di piste ciclabili. Perché an-che qui la vacanza sarà ovvia-mente su due ruote. Inoltre nonsi corre assolutamente nessun ri-schio spostandosi in bici, visto chela segnaletica delle piste ceche è

accurata e chiunque può muo-versi in completa autonomia. Edopo aver preso confidenza conla città sarà possibile anche pro-vare le grandi piste internazionali;quei percorsi che solcano la na-tura e la storia dell’Europa, conla Greenway Praga-Vienna, iltracciato paneuropeo Praga-Pil-sen-Parigi e il sentiero della Cor-

tina di Ferro, che ricalca il vecchioconfine tra l’Europa dell’Est e del-l’Ovest. Ma non è ancora finitaqui, perché dopo giorni trascor-si sui pedali la Repubblica Cecaoffre anche il dovuto ristoro a tut-ti i suoi visitatori. Relax in pisci-na, bagni sulfurei e massaggi di-stensivi sono solo alcune delle of-ferte delle città termali.

di Cinzia Pagliaroli

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1 5 m a g g i o 2 0 1 122 Cultura

Nave imperiale ritrovata durante gli scavi. Canapini in polemica con il Ministro

Il comune di Anzio e la Marina Mi-litare Italiana hanno sottoscritto l’ac-cordo che consentirà di custodire adAnzio, presso la sezione velica, lastorica imbarcazione “San Giu-seppe Due” con la quale il Co-mandante Ajmone Cat, decedutonel 2007, aveva raggiunto le acqueantartiche nel 1969, salpando dalporto di Anzio, con un equipaggio

formato anche da uomini dellaMarina Militare. Un accordo checonsentirà l’utilizzo della nave (in ri-strutturazione all’interno dei can-tieri di Peppino e Paolo Gallinari),grande 16 metri ed armata con duevele latine, per le uscite in mare de-gli studenti degli istituti scolastici del-la città, lo svolgimento di attività ve-lica, nonché approfondimenti sul-

le problematiche dell’ambientemarino mediante lo svolgimento diconferenze e programmi di studio.«La famiglia di Ajmone Cat ha ce-duto l’imbarcazione alla Marina –spiega l’assessore alla Cultura Um-berto Succi – e grazie a questo ac-cordo la terremo ad Anzio. Il 27giugno, in occasione della ricor-renza del viaggio in Antartide, or-ganizzeremo un evento per spiegareai ragazzi delle scuole ed alla cittàquale sarà il destino del San Giu-seppe Due».

Il San Giuseppe Due resta a casaTrovato l’accordo con la Marina

Verrà cambiato il progetto del ponte della Scafa. Ma quanti anni i citta-dini di Ostia e Fiumicino diretti in aeroporto dovranno attendere primadi vedere l’inizio dei lavori? Difficile dirlo, soprattutto dopo i ritrovamen-ti archeologici effettuati nel corso degli scavi preventivi sulle aree che ri-guarderanno le nuove opere stradali del viadotto di via della Scafa. L’ini-zio dei lavori però sarà probabilmente posticipato almeno sino a conclu-sione della campagna di scavo. «Oggi i cittadini di Ostia e Fiumicino – re-citano le opposizioni - sanno di essere stati presi in giro per anni: il pontefaraonico, alto 20 metri dal costo di oltre 40 milioni di euro, rischia di sal-tare per la mancanza di lungimiranza di chi ha rinunciato al progetto ini-ziale di semplice raddoppio del ponte attuale. Un progetto abbandonatoper il suo presunto impatto sui beni archeologici. Ed ora le autorizzazio-ni ambientali e archeologiche dovranno essere riconsiderate ed il proget-to dovrà essere rivisto». (E.B.)

Progetto da cambiare di nuovoInsorgono residenti e opposizioniQuando lo sviluppo e la storia

di una città si mescolano, il ri-schio è quello di non arrivare anulla. E’ quanto accaduto qualchegiorno fa a Fiumicino, dove du-rante gli indispensabili lavori di ri-facimento del Ponte della Scafa, èaffiorata tra lo stupore generale lafiancata destra di un’antica naveimperiale. Una scoperta stupefa-cente, che in qualche modo fa ca-pire dove potesse essere antica-mente la linea di costa, ossia cir-ca quattro chilometri più all’in-terno di quella attuale. «La sco-perta è una novità - ha spiegatoAnna Maria Moretti, sovrinten-dente archeologico di Roma eOstia Antica - perché a questa pro-fondità, 4 metri dal piano attualedi campagna, non è mai capitatodi trovare un'imbarcazione masolo stratificazioni o una struttura.Al momento sono affiorati 11metri di fiancata, né la poppa néla prua ma ci sono resti di corda-mi. Il restauro è delicatissimo. Labarca è costantemente ricopertad'acqua per non far seccare il le-gno, e il relitto va trattato con una

metodologia sofisticata». E nono-stante le parole di congratulazio-ni del Ministro ai Beni CulturaliGiancarlo Galan, intervenuto sulposto del ritrovamento per ren-dersi conto di quanto accaduto, al-l’amministrazione comunale diFiumicino i conti proprio nontornano. Basta ascoltare le paro-le del sindaco, Mario Canapini.«E’ indubbio che l’area archeolo-gica con la città di Ostia ed i Por-ti Imperiali di Claudio e Traianoabbiano un valore storico culturaledi livello mondiale, tuttavia vaanche rilevato che il Ministero deiBeni Culturali nulla ha fatto in

passato per promuovere e valo-rizzare questo immenso patrimo-nio. Per rendersene conto è suffi-ciente collegarsi al sito del Mini-stero, dove si può ancora oggi leg-gere che il Museo delle Navi, ri-venute durante la costruzione delLeonardo Da Vinci alla fine deglianni ’50, risulta “temporanea-mente” chiuso addirittura dal2002. Ci auguriamo che questorinvenimento non provochi ritar-di eccessivi nella realizzazione diun’opera da molti anni attesa e cheil Ministro Galan voglia sostene-re un progetto di valorizzazione ditutta l’area archeologica».

di Christian Belvisi

Antichi romani contro il Ponte della Scafa

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Uno scenario surreale ha ac-compagnato lo scorso 30

aprile la finale di Ballando con lestelle, trasmissione di prima sera-ta del sabato di Rai Uno. Un cli-ma teso a causa delle gravissimecondizioni di Lamberto Sposini,giurato del programma ricoveratoin prognosi riservata al policlinicoGemelli di Roma. Ma, nell’otticadel the show must go on, la tra-smissione è andata avanti. SaraSantostasi, la talentuosa 18enne inAnzio in gara assieme a UmbertoGaudino, dopo aver stupito tuttiper eleganza e semplicità, si è do-vuta accontentare del secondo po-

sto, superata al termine di un in-credibile televoto da Kaspar Kap-paroni, vincitore con il 50,5% del-le preferenze. Una finalissima cheera partita bene quella della San-tostasi, vincitrice poco prima sul-la bellissima Vittoria Belvedere. Poila delusione, seppur attenuata dal-la consapevolezza di aver conqui-stato il cuore del pubblico televisi-vo. «Sono felicissima di come è an-data – ammette Sara – anche per-ché è stata una delle esperienze piùbelle che io abbia vissuto in vita

mia. Consideran-do i campioni cheerano in gara conme poi, il secondoposto è un risul-tato fantastico, ela partecipazionea questo program-ma mi ha consenti-to di conoscere dellepersone che mi han-no dato tanto siadal punto di vistalavorativo che

umano. Ora mi dedicherò allostudio, considerando che tra pocoho gli esami, e nel frattempo sonoin attesa di risposte per alcuni la-vori nel mondo del cinema e del-

la televisione. A finemese poi, finalmenteuscirà al ci-nema il

f i l mL a s t

d a n -ce-balla

con noi,nel qualefaccio laparte del-la miglio-re amicadella prota-g o n i s t a .Non vedol’ora div e d e r -

lo».

Cultura 231 5 m a g g i o 2 0 1 1

di Christian Belvisi

Santostasi battuta in finale al fotofinish a “Ballando con le stelle”

Messo alle spalle il concerto gra-tuito dei Tiromancino, conside-rato da tutti l’evento clou, il mag-gio nettunese prosegue cone la tra-dizionale processione di ritornodella Madonna delle Grazie dal-la chiesa di San Giovanni alla suabasilica, e con una serie di eventiche andranno avanti fino allafine del mese. Tra usica, sport ecelebrazioni religiose, il pericolo diannoiarsi non esiste proprio.

Gli eventi

MaggioNettuneseSara, secondo posto che profuma di vittoria

Premiato KasparKapparoni con il 50,5%delle preferenze. «E’ stata un’esperienzafantastica - ammette la18enne di Anzio - che miha fatto conoscere dalgrande pubblico» Sabato 14 - ore 21,30

Neapolis Orchestra in concertocover band di Renzo Arbore inpiazza Cesare Battisti

Domenica 15 - ore 20,30Solenne processione di ritornodaSan Giovanni alla basilica di Nostra Signora delle Grazie

Martedì 17Mostra biennale di arte contemporanea “Shingle 22J” al Forte Sangallo

Sabato 28 - ore 10Seconda edizione della Festadello Sport in collaborazionecon il Coni provinciale

Domenica 29 - ore 8,308° raduno della manifestazione“In bicicletta a Torre Astura”

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Fabio, fratello di Fabrizio, ha messo in musica i capolavori del cinema. Anche “Kill Bill”

La colonna sonora della famiglia Frizzi

Il Personaggio 251 5 m a g g i o 2 0 1 1

Si è appena concluso lo spettacoloconcerto “Chi me l’ha fatto

fare?!” di Fabio Frizzi, fratello delnoto conduttore televisivo. «E’ un diario di vita aperto –spiega il compositore – con lamusica dei miei miti e la mie suo-nate per una serata confessione di-vertente e un po’ intima. Sono mol-te le persone che me lo hanno fat-to fare e a tutte loro va la mia sti-ma e la mia riconoscenza. Unicoimbarazzo di uno spettacolo comequesto è il confronto: le mie mu-siche eseguite insieme a quelleche ho sempre amato. Ma la coe-sistenza sulla scena di questi dueceppi musicali, le cose mie e le al-tre rappresentano anche il princi-pale motivo di soddisfazione epiacere personale. Insomma mu-sica e vita, giorno dopo giorno, in-contri, aneddoti, piccoli segreti.Un’autobiografia semplice in mu-sica».

E’ noto per essere uno deiprincipali compositori di co-lonne sonore per fiction, filme trasmissioni tv. Quando ènata la passione per la musi-ca?E’ nata con me: in famiglia c'era ilculto della musica, mia nonna Ade-le era cresciuta amando la lirica,mio padre cantava come basso inun coro polifonico a Bologna e suo-nava il mandolino nelle serenate.Già all'asilo partecipavo agli spet-tacoli musicali e dagli anni del-l'adolescenza ho capito che quellaper la musica era un'attrazione fa-tale.

Dove ha studiato?La mia famiglia mi voleva avvo-cato. Quindi finito il liceo classicomi sono iscritto a Giurispruden-za. Ma avevo cominciato a 14anni a studiare chitarra, poi pia-noforte e composizione, privata-mente. E negli anni delle supe-riori avevo creato i primi gruppimusicali. Cosí fra un esame e l'al-tro mi sono dato da fare e sonoarrivate le prime occasioni di la-voro.

Le sue musiche sono l’animadi film come “Fantozzi”, “Feb-bre da cavallo”, “Classe diferro” e tanti altri. Una suacanzone è stata scelta ancheda Tarantino per “Kill Bill”.Qual’è la differenza tra Usa eItalia?Nonostante la crisi globale, il gio-vane cinema americano, che spes-so trova il suo vivaio nei realizzatoridi cortometraggi, assomiglia al vec-chio cinema italiano: c'é entusiasmo,

estro, voglia di rischiare, disponibilitàverso i sacrifici, desiderio di con-fronto. E molto, molto professioni-smo. Ma la mia vita di lavoro è so-prattutto qui: i nostri punti forti sonola creatività, l'istinto, la capacità dirisolvere i problemi.

Come ha cominciato a scri-vere colonne sonore per la tve il cinema?Mio padre era uomo di cinema,quindi il virus della passione per ilgrande schermo lo avevo contrat-to da piccolo. L'incontro con Car-lo Bixio, il mio primo editore, mimise in contatto con la realtà mu-

sicale delle colonne sonore e da quelmomento la passione è diventataprofessione. Con lunghi anni di ga-vetta e un entusiasmo inesauribile.

Il film che l’ha divertita di più?Fra i film comici che ho commen-tato con la mia musica non possonon ricordare Fantozzi. Paolo Vil-laggio stava decollando artistica-mente, accanto a lui due sceneg-giatori fra i piú forti, Leo Benvenutie Piero De Bernardi e un regista dinome, Luciano Salce. Il copione erastraordinario, durante il mix del filmrischiai di sentirmi male dalle risa-te.

Che rapporto ha con il mare?Non potrei vivere lontano dalmare, è una delle mie prime fon-ti di ispirazione per comporre

musica e poi mi piace molto faredelle lunghe passeggiate sullaspiaggia lasciandomi ispirare dalpaesaggio.

di Lorella Di Carlo

Fabio Frizzi è nato a Bologna il 2 luglio 1951. È un compositore, attore cine-matografico e autore di colonne sonore italiane. Fratello del presentatore televisi-vo Fabrizio Frizzi, è uno dei collaboratori storici del regista Lucio Fulci. Per luiha composto infatti le colonne sonore di film divenuti cult: “Zombi 2”, “Pauranella città dei morti viventi” e “E tu vivrai nel terrore! L'aldilà”. Nel 2003 Quen-tin Tarantino ha inserito nella colonna sonora del suo “Kill Bill vol. 1” un bra-no scritto da Frizzi presente in “Sette note in nero”, diretto da Fulci nel 1977.In veste di attore, Frizzi ha interpretato due film: “Lacrime d'amore” e “AmoreFormula 2”, entrambi nel 1970. Fabio Frizzi ha iniziato a prendere lezioni dichitarra a 14 anni, quindi fondò un gruppo rock. Nel 1968 ha debuttato nel mon-do del cinema, componendo le musiche dello spaghetti-western “Ed ora... racco-manda l'anima a Dio!”. Nel 1975 è arrivato il grande successo grazie alla co-lonna sonora di “Fantozzi” composta insieme a Franco Bixio e Vince Tempera,con i quali ha formato un trio che ha creato diverse colonne sonore di successo. Nel-lo stesso anno, Frizzi ha incontrato per la prima volta Lucio Fulci, quando hacomposto le musiche de “I quattro dell'apocalisse”. Nel 1976 è la volta, insie-me a Bixio e Tempera, delle musiche di “Febbre da cavallo” e di “Il secondo tra-gico Fantozzi”. Nel 1979 ha curato la colonna sonora dell'horror di Lucio Ful-ci, “Zombi 2”. Nel 2002 è tornato a collaborare con Bixio e Tempera in occa-sione della colonna sonora di “Febbre da cavallo - La mandrakata”.

La scheda

«Ho sempre amato comporre. I miei pezzi nascono da lunghe passeggiate in riva al mare»

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1 5 m a g g i o 2 0 1 126 Economia

Quotazioni in rialzo per le di-more da mille e una notte

in riva al mare. mercato stazio-nario con punte di depressione.Sviluppi e contraddizioni delsettore immobiliare del Maredi Roma, che ormai è pronto avivere l’ennesima stagione esti-va da protagonista sul frontedegli affitti. Le agenzie immo-biliari del litorale hanno co-minciato a lavorare a ridosso del-le festività di pasqua e in questigiorni il mercato è in pieno fer-mento. Questo il borsino degliaffitti a oggi: il costo varia damille ai cinquemila euro al mese,a secondo del tipo di immobilee del mese scelto, con agosto cheresta quello più caro; a Fregenele ville si vendono a peso d’oro,così come ad Anzio dove le case

sul mare non conoscono rivali;a Ostia e Nettuno invece la cri-si si fa sentire. Tradotto ci sonoancora tanti romani che scelgo-no le città costiere come metàper le proprie vacanze, ma ognicittà ha una situazione immo-biliare ed economica differente.A Fregene i prezzi non sonocresciuti rispetto allo scorsoanno, anche se qui l’aspetto mo-netario è l’ultima preoccupa-zione dei clienti. La città, infat-ti, accoglie professionisti e per-sonaggi del mondo dello spetta-colo, che sono disposti a spen-dere in cambio di elevati stan-dard di comfort. La vicinanzacon Roma, inoltre, consente aFregene di avere la meglio nelmercato degli affitti anche conlocalità più blasonate. E un im-prenditore romano si è già ag-giudicato una villa fronte marecon piscina e ampio giardino al

prezzo di 60mila euro per tuttala stagione. Spostandosi versosud sul Mare di Roma, invece, ilcomfort cambia fisionomia, maresta comunque il motivo prin-cipale per scegliere di affittareuna casa dove trascorrere tuttal’estate. È cosi ad Anzio, tradi-

zionale mercato immobiliarecomposto da ex seconde case,oggi immobili in affitto, di pro-prietà capitolina. Qui il comfortnon è dato dalla piscina o dalgiardino, ma le case più richie-ste sono quelle con l’ascensore ea ridosso del mare.

Il mercato delle case estive è in crescita. Ma i clienti puntano sul comfort

Affittuari a caccia di qualitàI costi varianoda mille a cinquemilaeuro al mese.A Fregene, che battealtre località piùblasonate grazie alla vicinanza conRoma, ville a peso d’oro.Ad Anzio inquilini prontia pagare un prezzomaggiorato perl’ascensore

di Francesco Pastoressa([email protected])

C’è chi è pronto ad affittare tut-te le case di cui dispone, sfre-gandosi già le mani per i gua-dagni. E chi invece rischia di re-stare all’asciutto anche durantel’estate. Il mercato degli affitti delMare di Roma è in netta ripre-sa, ma sul litorale ci sono due cit-tà che non riescono a decollare.Ostia e Nettuno sono in nettadifficoltà. Al Lido si fatica a tro-vare un punto d’intesa tra chi hauna casa e chi ha un mese di fe-rie e vuole trascorrerlo in spiag-gia: in poche parole la richiestac’è ma i clienti vorrebbero spun-tare un prezzo d’affitto più bas-so almeno del 20% da quelloproposto dal mercato. Per que-sto motivo le agenzie immobi-liari, soprattutto quelle della vi-cina Torvaianica, che si stannomuovendo applicando scontidel 10% dominano il mercato.A Nettuno invece il mercato ri-stagna e a nulla è servito ancheil consiglio degli agenti di SoloAffitti di ritoccare i prezzi versoil basso. Peggio ancora a Fiu-micino e Focene, dove non c’èprezzo al ribasso che tenga. Daqueste parti, infatti, la crisi habloccato le vacanze e di conse-guenza il mercato degli affitti. ATor San Lorenzo, infine, la si-tuazione è in stand by perché leagenzie ormai si rifiutano ditrattare gli alloggi che non sonoin buone condizioni. Tanto ilmust del 2011 è la qualità. (F.P.)

Niente sold out

La crisicolpisce ancora

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Curiosità dal mondo 271 5 m a g g i o 2 0 1 1

LondraPippa ruba la scena a KateDanza sexy in reggiseno e gonnaPippa Middleton ha quasi rubato la scena allasorella Kate durante il matrimonio con il prin-cipe William. Mentre ci è perfettamente riu-scita in una fotografia, dove è stata immor-talata impegnata in un ballo sexy con un gio-vane sconosciuto. A destare scalpore è statol’abbigliamento dell’improvvisata coppia diballerini: reggiseno e gonna bianca per Pip-pa, solo boxer per il ragazzo. William e Katesono stati gli assoluti protagonisti del matri-monio reale, ma Pippa si è dato parecchio dafare per non essere da meno della sorella. Pri-ma ha lasciato tutti gli uomini di corte conla bocca aperta grazie a un vestito bianco chene ha esaltato l’avvenenza e le forme. Poi, al-meno in foto, ha tolto anche quello.

ParigiI socialisti viaggiano in PorscheStrauss Kahn pizzicato su una PanameraUna Porsche si è messa di traverso per intralciare il cammino di Do-minique Strauss Kahn verso l’Eliseo. Un fotografo ha immortalato ildirettore generale del Fondo monetario internazionale a Washingot,e probabile sfidante socialista di Sarkozy alle presidenziali dell’annoprossimjo, mentre saliva in macchina con la moglie Anna Sinclair inuna visita lampo a Parigi. Proprio la macchina è il problema: una Pa-namera S nera a quattro posti, che vale 100mila euro, ha 400 caval-li, raggiunge la velocità massima di 285 chilometri all’ora ed è in con-trasto con lo stile socialista. Per Dominique Strauss Kahn sarebbe sta-to meglio scendere da un’austera Volvo o da una patriottica Citroen.

ReykjavikContinua la “caccia” agli orsi polariUcciso il quarto esemplare in pochi anniL’Islanda non è certo una terra acco-gliente per gli orsi polari. Nei giorni scor-si, infatti, le autorità hanno abbattuto ilquarto esemplare in pochi anni. Come isuoi predecessori anche questa volta ilplantigrado aveva viaggiato in mare percentinaia di chilometri prima di rag-giungere l’isola. E per Jon Gnarr, comi-co diventato sindaco di Reykjavik con ilsuo Partito Migliore, stavolta non c’è sta-to proprio nulla da ridere. Gli animalisti,infatti, sono insorto contro il primo cit-tadino che nel suo programma elettora-le aveva promesso la costruzione di unariserva per gli orsi polari all’interno del-lo zoo comunale. Le autorità si sono rin-tanate dietro un laconico «avrebbe potutorappresentare un pericolo per l’uomo».

MoscaRompighiaccio nucleare in panneMateriale radioattivo disperso in mareUna nave rompighiaccio a propulsione nucleare ha seminato mate-riale radioattivo nell’Artico, a largo della Siberia Occidentale. La fugac’è stata quando la Rosatomflot stava lasciando il fiume Lenissei esecondo le autorità sarebbe dipesa da un guasto al sistema sigillan-te del primo involucro del reattore. Secondo l’Agenzia Federale perla flotta nucleare, comunque, il materiale disperso sarebbe irrilevante.

Vive a Kyotango, Giappone, l’uo-mo più vecchio del mondo, che hafesteggiato da poco i suoi 114anni. Lucido e sereno il signor Ji-roemon Kimura (ex postino ed exagricoltore), per il futuro spera diarrivare a festeggiare i 120 anni.

Obiettivo 120 candelineKyotango

A Marblehead, Stati Uniti, una casainfestata da fantasmi, fa una chia-mata al 911. Abbandonata dallascomparsa del proprietario, l’abi-tazione è apparsa agli agenti, conmuri impregnati d'acqua, muffa escantinato allagato.

I fantasmi chiamano il 911Marblehead

A Palmetto, in Florida una giova-ne donna al suo rientro in casa si ètrovata di fronte un alligatore. At-tratto da due gatti domestici ha usa-to la loro stessa porticina per entrarein casa, nonostante i suoi 2 metri dilunghezza.

L’alligatore domesticoPalmetto

Si chiama Lu Zhi-Hao, è cineseed è il bambino più grasso delmondo. Ha 4 anni, è alto 110centimetri e pesa 62 chili. I suoigenitori, entrambi normopeso, sisono rivolti a uno specialista diHong Kong dopo la dieta forzata.

Obeso a quattro anniHong Kong

Mai come negli ultimi giorni edopo i recenti avvenimenti in

campo internazionale, abbiamo sen-tito parlare dei super soldati ameri-cani, i Navy Seals, le "foche" dellemissioni impossibili. Il commandoche ha ucciso Osama Bin Laden eracomposto da 14 di loro, «Un pugnodi uomini coraggiosi», come li ha de-finiti Barack Obama nel suo di-scorso dopo la vittoria riportata neiconfronti del ricercato numero unoal mondo. Conosciuti principal-mente attraverso i tanti i film e tele-film che le loro azioni hanno ispira-to, di loro sappiamo che sono i su-perman in mimetica nera, con il pas-samontagna nero e il volto tinto dinero, sperimentati in decine di mis-sioni impossibili. Il nero è, dunque,il loro colore, come il buio della not-te, che tutto nasconde e nulla lasciaintravedere, perché impenetrabile,come il segreto che avvolge le loro vitee le loro identità. I Seal, sono famo-si per la capacità di operare in acquae sott'acqua, vengono dispiegati con

il lancio da elicotteri, percorrono i fiu-mi nuotando in immersione o abordo di gommoni. Per accedere alcorpo speciale dell'élite militare ame-ricana, i volontari devono sottopor-si a 11 mesi di addestramento du-rissimo. Chilometrica, è, di fatto, laserie di requisiti atletici di base ri-chiesti: saper nuotare 500 yards (455metri circa) in meno di 12 minuti e30 secondi, ma è meglio se si scen-de sotto i 10 minuti; “pompare” 42flessioni sulle braccia in 2 minuti, mafa carriera più velocemente chi arri-va a 90; fare 50 addominali in 2 mi-nuti, i più bravi arrivano a 100; sti-rarsi in 6 trazioni alla sbarra da po-sizione distesa, ma con 20 si viene pre-si in più seria considerazione dai su-periori; correre 1,5 miglia (circa 2,4chilometri) con anfibi e pantaloni lun-ghi in meno di 11 minuti e 30 se-condi, ma il record è di 9 minuti e 30secondi. Uomini, nel nostro imma-ginario, inavvicinabili, abitanti diun mondo dove i valori morali e gliatteggiamenti tipici della naturaumana come il coraggio, la forza, l'ef-ficienza, l'intelligenza, l'astuzia, si

fondono e confondono con la spre-giudicatezza, la capacità di mentire,d’intrigare e la freddezza per uccideree ingannare. Ogni nazione, comun-que, ha le sue forze speciali, fedeli aipropri valori, compiti e procedure,con metodi più o meno condivisibi-li. Tra le agenzie d’intelligence più fa-mose al mondo c’è il Mossad d’Israe-le, dalle modalità operative che parepermettano - sia pure come extremaratio - la commissione di gravi rea-ti, come il sequestro di persona el’omicidio. Anche qui il corso d’ad-destramento è duro e molto seletti-vo, con una proporzione tra chi ri-mane e il gruppo iniziale di 15 su5mila. L’Omon invece è il nome ge-nerico delle forze speciali della Fe-derazione Russa, il cui motto è «Noinon conosciamo pietà e non nechiediamo». Spietati e preparatissi-mi, fanno del loro particolare corsodi sopravvivenza, “lo Spetsnaz”, unvero e proprio culto religioso. Lo spet-snaz è un predatore in grado di in-tuire o captare la presenza del po-tenziale nemico in assenza di un con-tatto visivo, uditivo o olfattivo.

Forti, coraggiosi e furbi. Entrano in scena quando il gioco si fa duro

Il mito dei Navy SealsGli eserciti segreti del mondo

Brevi dall’Europa

di Cinzia Pagliaroli

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1 5 m a g g i o 2 0 1 128 Cucina

L’estate si avvicina e la prova co-stume inizia a monopolizzare

i pensieri di uomini e donne. Dopole abbuffate dell’inverno e dellaprimavera, ultima quella legata allefestività pasquali, tutti sono a dietaper cercare di smaltire i chili di trop-po e arrivare in tiro all’appunta-mento con il bagnasciuga. Ormaimanca circa un mese e poi sarà pos-sibile indossare bikini e pantalonci-ni da mare. Ma per dimagrire nonesistono formule magiche a zero sa-

crifici e l’unica via possibile è quel-la di mangiare di meno e muover-si di più. Quindi bisogna prestare lamassima attenzione a tutte quellediete che promettono miracoli inbrevissimo tempo. Le diete più se-guite, per la maggior parte iper-proteiche, infatti comportano unosquilibrio alimentare che è perico-loso per l’organismo. I rischi mag-giori per la salute arrivano dall’ec-

cesso di proteine egrassi saturi e dal-la carenza di car-boidrati, vitaminee fibre. La mag-gior parte dei re-gimi alimentariche promettono difare miracoli in vi-sta della stagioneestiva puntano sul-

l’assunzione di alimenti di origineanimale come carne, uova e for-maggi. Ma questa alimentazione, seprolungata nel tempo, aumenta il ri-schio di malattie coronariche, dia-bete, ictus, vari tipi di tumore, osteo-porosi e di disturbi sia ai reni sia alfegato. Se si vuole dimagrire, man-tenere il peso raggiunto e soprattuttorestare persone sane, quindi, l’uni-ca strada percorribile è quella dimangiare meno di quanto si con-suma. La dieta deve essere perso-nalizzata tramite l’aiuto di speciali-sti, perché non esiste una regola

d’oro valida pertutte le persone. E

poi non esistono cibi che brucianoi grassi. Questa è una prerogativaesclusiva dell’attività fisica. A livel-lo generale, comunque, un pro-gramma alimentare equilibratodeve prevedere un apporto di car-boidrati che non superi il 50%, di li-pidi intorno al 25% e di proteine aldi sotto del 25%. La dieta più sana,comunque, è quella mediterranea,al punto che negli anni addiritturail Ministero della Salute statuniten-se ha consigliato di mangiare comesi fa in Italia per limitare il diffondersidi malattie cardiovascolari. Tantaverdura, pasta, riso, pesce azzurro,olio d’oliva e il gioco è fatto.

Senza carboidrati e vitamine e con troppi grassi e proteinesi rischianomalattiecoronariche,diabete, ictuse vari tipidi tumori

Per dimagrire non esistono formule magiche: basta mangiare meno di quanto si consuma

di Paola Bernieri

Incombe la prova costume. Ma occhio alle diete killer

Anses (agenzia di sicurezza sanitaria francese), American Heart Association e British DieteticAssociation hanno stilato una lista nera delle diete da evitare assolutamente.Dieta Atkins: ipocalorica, drastica riduzione di carboidrati, uso libero di proteine e grassi (conmoderazione per i formaggi), assenza di fibre (apporto 10 volte inferiore al fabbisogno). Può svi-luppare tumori al colon, probabili effetti su reni e fegato e conseguenze sull’apparato cardiovascolare.Regime del dottor Dukan: iperproteica e ipocalorica nella prima fase, eccesso di sodio. Au-mento della pressione arteriosa, rischio di malattie cardiovascolari. Dieta disintossicante al limone: a base di limone e sciroppo di acero. Dieta iperglucidicae estremamente ipocalorica. Carenze in ferro, calcio, sodio, lipidi e proteine. Diversi rischi perla salute.Dieta Scarsdale: cospicua quota proteica, drastica riduzione di carboidrati di grassi (20%),mille calorie giornaliere per 14 giorni. Stessi effetti dannosi della Atkins. Dieta Zona: nuovo nome dato alle diete iperproteiche. Assunzione del 40% di carboidrati, del30% di proteine e del 30% di grassi. Sovraccarico del metabolismo renale, rischi cardiovasco-lari.Diete di Hollywood: evitare le diete proposte dalle star del cinema e ritenute follia dalla scien-za. Esempi: dieta del minestrone, dell’uva, dello sciroppo d’acero e della zuppa di cavolo.

La lista nera

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Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura

Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del25 febbraio 2008

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metri, acquistata il 29 marzo. Nuova conscontrino per garanzia. Vendo a 45 euro cau-sa errato acquisto. Telefono 347/9040410Honda Sh 150, nuovo, 70 chilometri. Co-lore perla, accessoriato e assicurato. Telefono346/1816243Vendesi Opel Astra 1.6 gls benzina, anno1995, colore bordeaux metallizzato, ottimostato, autoradio, vetri elettrici, aria condiziona-ta ricaricata, freni a disco, pasticche distribuzionerifatti, olio e filtri cambiati, gommata nuova90mila km. 1500 e + pass. Trattabili. Telefono347/3319271Box cam rettangolare con maniglie ematerassino imbottito, vendo a 30 euro.Passeggino Prenatal So Sunny Vip blu, biancoe grigio a euro 100, usato pochissimo. Seggio-lone Peg Perego reclinabile in quattro posizio-ni, colore azzurro e giallo, euro 40. Giostrina ca-rillon La Fattoria della Chicco a euro 10. ZonaOstia. Telefono 347/7365736Vendesi cerchi per Golf V serie da 18, unmese di vita. Euro 700. Vendesi cerchi perCitroen, Renault e Peugeot da 17. Euro 350. Te-lefono 329/6695944Vendo Grande Punto 1.3 Multijet diesel,full optional, unico proprietario, 62milachilometri originali, mai incidentata, con ga-ranzia. Euro 7.900. Telefono 339/8280756Cessata collezione bottigliette liquore mi-gnon svendo a un euro cadauna. Anchepiccoli lotti. Telefono 328/0307050Cane Corso maschio, fulvo, carbonato, di-sponibile per accoppiamento alta genealo-gia con pedigree. Ottimo carattere e linea di san-gue. No perditempo. Possibile invio fotografie. Nopretese su cuccioli. Hilario. Telefono 338/6203332e 348/7376855. Mail: [email protected] i corsi riconosciuti per Dj eSpeaker radiofonici a Roma (quattro ore asettimana per quattro mesi) che prevedonoesercitazioni e stage. Per informazioni [email protected]. Telefono 329/1812475Carena della Vbc per moto Bmw Serie K,ottime condizioni. Euro 250. Telefono06/9851348 e 338/6251311Vendo in blocco pezzi di ricambio perMagirus Deutz: due balestre posteriori, duealberi trasmissione, una barra dello sterzo, duedifferenziali posteriore e uno anteriore, vari se-miblocchi. Euro 5mila trattabili. Per informazioniGiampaolo. Telefono 06/9851648 ore pastioppure 338/6251311Vendo Magirus Deutz d26 310 con ribal-tabile, becchetti trilaterali, portata 240 quinta-li a pieno carico, 10 cilindri, tre assi gemellato,10 gomme nuove, freni, sincronizzatore al cam-bio, frizione e platò, valvole aria. Tutto in per-fette condizioni, tenuto gelosamente, sempre ingarage. Euro 8mila. Telefono 338/6251311Collezionista acquista fotografie, carto-line e libri vecchi. Telefono 328/5921944Vendo seggiolino auto Chicco colorearancione e grigio + uno blu. Telefono346/1816397Vendesi lavastoviglie ottime condizioni.Telefono 340/3768510Microbar Chatenet media con targhettapiccola immatricolata fine 2003. Euro3.200. telefono 329/4924785 e 349/3224908

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FIUMICINO

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Via FiumaraPizza rustica Nonno Carlo Via Giorgio GiorgisBar Rustichelli Regali tabacchi profumi Bar 7.000 Caffè Edicola Bar gelateria Marcellino Zanzi Bar A Tutta Pizza M&D parrucchieri Bar Bazzana Via delle MeduseBar L’Aliante Non ci resta che pizza Via del FaroAlimar Conad Via Coni ZugnaCaffè et Cafè Gianni Supermercato Todis Via della ScafaCross Conad Bar Carlo Il signor 15 palle Via Antonio AngeloniSupermercato Gros Lungomare della SaluteBar Baffo Bar Hemingway Via Trincea delle FrascheBar La Dolce Sosta Bar Riccio Bar – ristorante La Lanterna Parco LeonardoAttività commerciali della partenotturna del centro commerciale Stazione ferroviaria

LIDO DI OSTIA

Corso Duca di GenovaBar Remondi Duca Bar Bar L’Angoletto Bar Amigos Caffè del Mare Tabacchi Selvi King Bar Sport Bar Centro Anziani SommergibileVia dei PanfiliCaffè Luna Forno Causio Via delle AleutineArlecchino Bar Via degli AldobrandiniEdicola Tabacchi SmokeBar Raffaele Via Vincenzo VannutelliMassimo Montesi ceramicheVia della Stazione VecchiaBar Maffei Piazza Anco Marzio

Edicola Bar Sisto Bar Casina Fiorita Piazzale della Stazione del LidoBar Europa Ingresso stazione ferroviaria Piazza di CastelfusanoBar Al DollaroVia Cardinal GinnasiBar Polo Nord Via Vasco De GamaRingo Bar Caffetteria Millenium Bar Scacco Matto Tabacchi Regalomania Bar – tabacchi Raphael Derby Bar Via Capitan ConsalvoSnack Bar BudapestVia delle GondoleSupermercato Pam Bar Big Bar Forno Briciole di Pane Piazza di Santa MonicaBar PrestigeVia dell’IdroscaloCaffè Il Castoro Via Pucci BoncambiForno Causio Bar La Parigina Via dell’AppagliatoreSupermercato Panorama Multistore Gli AquiloniCaffè CavalieriVia delle EbridiSupermercato IperfrescoVia della MartinicaCaffè MartinicaPorto TuristicoNabil GelateriaBar Focacceria ToscanaBar Mare MossoVia delle AzzorreBar delle AzzorreVia Isole del CapoverdeAndrew’s BarBar Il GirasoleVia Piola CaselliBar ParadiseSupermercato Carrefour ExpressBar DanyVia Capo SpartiventoDual CaffèVia Cesare LaurentiBar Sole di OstiaVia Ermanno CarlottoSupermercato MetàBar JollyCentro anzianiVia Pietro RosaBar Scala ParadisoCorso Regina Maria PiaBar MillevogliePiazza Stazione Vecchia

XIII MunicipioVia ClaudioBar GrecoUfficio Anagrafe XIII municipioViale della MarinaBar DiamanteLungomare ToscanelliVicereBar OlivieriLungomare VespucciBar Venezia

OSTIA ANTICA

Viale dei RomagnoliBar Tharro’sDolce caffèBar Il GelataioTabacchi Di MequioAmbulatorio AslCentro anzianiViale Enrico OrtolaniCaffè d’Arte

ACILIA

Via di Macchia SaponaraAle&Tony barBar DominoSma SupermercatoIl mio fornaio GiacintiSaluini tabacchiBar PiersantiFratelli di pizzaDream’s pizzaBlockbusterSupermercato Conad Supermercato Maxisidis Piazza San Leonardoda Porto MaurizioGran caffè LauraVia AciliaPizza BiagioBar MarikaBar MartinaBar CianfarelliGas Caffè

CASALPALOCCO

Via di CasapaloccoCentro commerciale VecchioSupermercato Di per DiEdicolaLa bottega del fornaioCentro commerciale Le TerrazzeBar EliteForno La bottega del fornaioBar bisteccheria GolaRistorante La LocandaBar Paradiso

INFERNETTO

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TORVAJANICA

Lungomare delle SireneSolymar barFerramenta Articoli da RegaloBar NicoLuxor BarBar La dolce vitaPane pizza rosticceriaBar Luna RossaViale SpagnaRosticceria VivarelliPlanet CafèPasticceria MartinojaViale DanimarcaBar da PinoCaffè centraleViale FranciaGelateria Cuore di pannaForno Antica PanetteriaBar ErmesCafè del MarLungomare delle MeduseBar Ragno d’oroLungomare degli ArdeatiniBar la Veranda

TOR SAN LORENZO

Lungomare di TS LorenzoBar Me Ce PortiBar ValeriaCentro commerciale ValeriaViale San LorenzoCrazy barSupermercato ConadCaffè degli artistiSupermercato TodisOrange BarSupermercato EurospinSupermercato Sisa Bar TrovatoEdicolaMail bar

ARDEA

Piazza del PopoloComuneBar dei RutuliGolden barVia NisoSupermercato ConadLargo GenovaBar L’incontroLargo UdineConad&Polo supermercatiBar

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APRILIA

Centro Commerciale Aprilia DueStazione ferroviaria

ANZIO

Santa TeresaEdicolaViale MencacciStazione ferroviariaEdicola stazione ferroviariaPiazza Cesare BattistiComune di AnzioVia AmbrosiniVilla SarsinaVia FilibeckBar MarottaMarcatissimoVia Giacomo MatteottiCinema AstoriaBar AstoriaPiazza PiaBar Grand’ItaliaBar L’ImbarcaderoTabacchiBar GraziosiMucho MachoRiviera MallozziBar Lido di NeroneTabacchi BiondiTrattoria Diavoletto 25Zazà kebabGelateria TreccioniPizzeria La RivieraVia Porto InnocenzianoCornetto notteTabaccheria MingiacchiBar del PortoCapitaneria di PortoBar...AondaCorso del PopoloBar CaravellaGelateria MennellaGelateria MiramarePizzeria La LocandaRiviera ZanardelliBar MalagaVia GramsciEdicola Viale MarconiEdicolaSupermercato SidisBar NolfiCompagnia CarabinieriBar Chicco e BriccoBar SportEdicola Anzio ColoniaPausa CaffèVia ArdeatinaPizzeria Le SireneTutto x Tutti Tabacchi

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NETTUNO

Via delle SterlizieEdicolaBar delle SterlizieVia Santa BarbaraEdicolaSupermercato TodisBar Las VegasPiazza Cavalieri diVittorio VenetoChiosco barLungomare MatteottiCaffè del MarBar della PostaNanarìGran caffè ItalianoSerendipity barBanca di Credito CooperativoLungomare GiovanniPaolo II

Porto turistico Marina di Net-tunoVia CavourEdicolaCentro spesaGec BarStazione ferroviariaCaffè LatinoPizzeria della stazioneTabacchiVia de GasperiMaster cafèVia Santa MariaPiazza BerlinguerChiosco barVia RomanaFantasy barEdicola GiulianaCaffè New GardenFantasy on the roadOlivettiVia San GiacomoL’angolo del PaneCaffè CelaniAntica HosteriaPasticceria AdamoForno civico n°40Via DiazDelizie del fornoPlanet Baseball trattoriaBar AmapolaVia Vittorio VenetoL’angolo del PaneTabacchi Non solo fumo Contro-ventooligataBar dei MilleVenere SpaVia della VittoriaComando Polizia MunicipaleVia Don Temistocle Si-gnoriBar 7 BelloVia Aldo MoroBar De FeliciVia della LiberazioneBar BadiniBar MarcuccioAntico Forno dell’ArchettoBar BluesTabacchi Lotto ed EnalottoEdicolaBar ScacciapensieriDeposito CotralBar La Dolce VitaVia TraunreutSupermercato ConadStrada provincialeNettuno-CisternaSupermercato RossanaCantina BaccoCentro commerciale LeVeleIpersidisKaribù Cafè

La voce del Mare di Roma

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