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Ecomostro Emessa un’ordinanza della Capitaneria che vieta la navigazione proprio nelle vicinanze dei moli per l’assenza di segnalazioni e boe luminose Dossier di 4 pagine all’interno. Parte da Fiumicino l’operazione “Moli puliti” Polemiche Mauro Gonnelli, Presidente del con- siglio comunale, difende la città, re- plicando alle accuse di tangenti e allo scaricabarile della Regione indagini Nei prossimi giorni un nuovo dossier sarà depositato da Legambiente sulla scrivania del giudice Gianfranco Amen- dola presso il Tribunale di Civitavecchia rebus discarica Il post Malagrotta è un’incognita. Il vertice di giovedì tra il ministro Clini, Polverini, Zingaretti e Alemanno non ha sciolto i dubbi A ttuAlità PoliticA croNAcA turismo culturA EcoNomiA Anno V - Numero 5 - 30 marzo 2012 www.reporternews.it € 0,50 COPIA OMAGGIO O ltre ai supermercati nel mirino dei nuovi ladri, per- sone che rubano per mangia- re, ci sono anche i campi col- tivati. Quelle grandi piantagioni di ortaggi e verdura dove or- mai va di moda una nuova e illegale forma di spesa prole- taria. Eh già illegale, perché se rubare per fame è senza dubbio differente dal farlo per arricchirsi, non va dimenticato che sempre di reato si tratta. Spesa proletaria Il dubbio è uno solo: chi ha preso le mazzette? I L PUNTO mario sCagnetti L a sanità non ha colore, e quan- do qualcuno muore a causa di un errore umano o di mancanza di mezzi tecnici a disposizione dei medici, le lacrime scendono sia a Destra che a Sinistra. Per questo, dopo essere arrivati quasi al collasso, medici ed operatori sanitari protestano contro i tagli. Emergenza ospedali SANITÀ Cosimo Bove pagina 2 pagina 8 pagina 11 Truestar e Solution Teams si dividono. Futuro incerto per gli operai del Da Vinci All’interno A Nettuno prosegue l’inchiesta sulla nomina del direttore generale Faraone Al Lido posteggi a pagamento di notte per combattere il fenomeno degli abusivi Balbo e i suoi eroi. L’Idroscalo non dimentica gli aviatori dell’oceano L’arte di arrangiarsi: a Panama utilizzate le cortecce degli alberi per creare gli slip Viaggio a Inishmore in Irlanda: l’isola più verde d’Europa

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EcomostroEmessa un’ordinanza della Capitaneriache vieta la navigazione proprio nellevicinanze dei moli per l’assenza disegnalazioni e boe luminose

Dossier di 4 pagine all’interno. Parte da Fiumicino l’operazione “Moli puliti”

PolemicheMauro Gonnelli, Presidente del con-siglio comunale, difende la città, re-plicando alle accuse di tangenti eallo scaricabarile della Regione

indaginiNei prossimi giorni un nuovo dossiersarà depositato da Legambiente sullascrivania del giudice Gianfranco Amen-dola presso il Tribunale di Civitavecchia

rebus discaricaIl post Malagrotta è un’incognita. Il verticedi giovedì tra il ministroClini, Polverini, Zingarettie Alemanno non hasciolto i dubbi

AttuAlità PoliticA croNAcA turismo culturA EcoNomiAAnno V - Numero 5 - 30 marzo 2012 www.reporternews.it

€ 0,50 COPIA OMAGGIO

Oltre ai supermercati nelmirino dei nuovi ladri, per-

sone che rubano per mangia-re, ci sono anche i campi col-tivati. Quelle grandi piantagionidi ortaggi e verdura dove or-mai va di moda una nuova eillegale forma di spesa prole-taria. Eh già illegale, perchése rubare per fame è senzadubbio differente dal farlo perarricchirsi, non va dimenticatoche sempre di reato si tratta.

Spesa proletaria

Il dubbio è uno solo: chi ha preso le mazzette?

IL PUNTO

mario sCagnetti

La sanità non ha colore, e quan-do qualcuno muore a causa

di un errore umano o di mancanzadi mezzi tecnici a disposizionedei medici, le lacrime scendonosia a Destra che a Sinistra. Perquesto, dopo essere arrivati quasial collasso, medici ed operatorisanitari protestano contro i tagli.

Emergenza ospedaliSANITÀ

Cosimo Bove

pagina 2

pagina 8

pagina 11

Truestar e Solution Teams si dividono. Futuro incerto per gli operai del Da Vinci

All’interno

A Nettuno prosegue l’inchiesta sulla nomina del direttore generale Faraone

Al Lido posteggi a pagamento di notteper combattere il fenomeno degli abusivi

Balbo e i suoi eroi. L’Idroscalo non dimentica gli aviatori dell’oceano

L’arte di arrangiarsi: a Panama utilizzatele cortecce degli alberi per creare gli slip

Viaggio a Inishmore in Irlanda: l’isolapiù verde d’Europa

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3 0 m a r z o 2 0 1 22 Primo Piano

La crisi non risparmia nes-suno, cambia radicalmente

il concetto di spesa degli abitantidel litorale, per la maggior parteora lo scopo è la pura sopravvi-venza, e crea una categoria chesolo a scriverla mette paura,quella dei nuovi poveri. In altreparole: è allarme rosso all’internodei supermercati, degli alimen-tari e delle norcinerie del lito-rale.

Carrelli vuotiLe percentuali di vendita deinegozi segnano tutti trend incalo e questo era anche imma-ginabile. La novità sta nella ri-duzione drastica dell’acquistodegli alimenti di prima necessità:«Pane e pasta sono scesi del50% – spiegano dalla Pam diNettuno – e comunque in ge-nerale è diminuito l’importo de-gli scontrini che emettiamo».Segno evidente che la gente nonha più i soldi per mangiare. «Laspesa è diminuita del 20%» dice,citando un dato forse ottimisticoFabiola Iannuzzi, responsabiledel punto vendita Conad delle

Vele di Nettuno. «Le venditesono diminuite del 70%» le fainfatti eco Daniela Caprini delCentro Spesa nettunese di viaCavour. Anche ad Anzio la per-centuale è simile: «Il calo oscillatra il 50% e il 60%» assicuraFrancesca di Gusto Di.

Settori in crisiPane e pasta sono gli alimentiche in questo periodo hanno lapercentuale di calo più alta perquanto riguarda l’acquisto. Segnopessimo delle condizioni in cuiversano le famiglie del litorale

romano. «Ormaivendiamo pochiprodotti freschi– dice FabiolaIannuzzi dellaConad – e carne,frutta, pesce eg a s t r o n o m i asono i settori più colpiti». «Iltrend – assicura Daniela Caprinidel Centro Spesa – è lo stessoanche per i surgelati e i detersivi».Insomma pulire la propria casae portare qualcosa di caldo intavola ogni giorno è sempre piùdifficile. «I prodotti più colpiti

– aggiunge Francesca di GustoDi – sono quelli da scaffale, nonindispensabili per le famiglie.Anche pane e carne comunqueregistrano dei cali, anche se piùlimitati».

I nuovi poveriNei supermercati del Mare diRoma ci sono sempre meno an-

ziani e giovani.Sono queste ledue categoriesociali alle qualila crisi econo-mica pare nonlasciare spiraglid’uscita. Ma an-che loro do-vranno purmangiare: «Diragazzi e fami-glie numerose –sottol ineanodalla Conad diNettuno – or-

mai ne vediamo pochi all’internodel nostro punto vendita. Questedue categorie, infatti, si rivolgonoprevalentemente ai discount».Ecco spiegato come mangiarein tempi di crisi: basta rinunciarealla qualità e, in certi casi, anchealla salute.

Nuovi poveri: allarme spesa«Pane e pasta in calo del 50%. Anche carne e frutta tra i prodotti meno acquistati»

Giovani, anziani e famiglie numerose in grande difficoltà nei supermercati

Una volta nei supermercati si rubavano superalcolici, profumi ecosmetici. «Tanto che noi li abbiamo dovuti mettere sotto chiave»spiega Fabiola Iannuzzi, responsabile della Conad nettunese che sitrova nel centro commerciale Le Vele. Oggi però non è ancora così, esotto le maglie di improvvisati ladri, più che altro persone affamate chenon arrivano neanche a metà mese, finiscono prodotti di primanecessità, quali pane, pasta e formaggi. «Oggi i furti – continua FabiolaIannuzzi – riguardano principalmente carne e parmigiano». Se unavolta quindi si rubava per sfizio, magari per avere un profumo nuovoche non ci si poteva permettere, oggi invece il reato viene consumato acausa dei morsi della fame. E dove è difficile impossessarsi direttamentedi un prodotto senza pagarlo, lo si consuma direttamente all’internodel negozio. «Il nostro punto vendita è dotato di telecamere – concludeDaniela Caprini del Centro Spesa di Nettuno – ma ultimamentetroviamo sempre più spesso confezioni di merendine aperte». (M.S.)

Furti proletariOltre ai supermercati nel mirinodei nuovi ladri, persone che rubanoper mangiare, ci sono anche i campicoltivati. Quelle grandi piantagionidi ortaggi e verdura dove ormai vadi moda una nuova e illegale formadi spesa proletaria. Eh già illegale,perché se rubare per fame è senzadubbio differente dal farlo per ar-ricchirsi non va dimenticato chesempre di reato si tratta. E poi nonva messo in secondo piano neppureil fatto che le vittime dei furti sonopersone, agricoltori nel caso specifico,a loro volta alle prese con una crisiche non passa. Provate a chiederealla Confederazione Italiana degliAgricoltori, che ha denunciato unpicco di piccoli furti messi a segnoda ladri improvvisati. Come quellidi scarola e carciofi. Proprio que-st’ultimo caso ha lasciato il segnosul contadino vittima della razzia,perché oltre ai carciofi sottratti sonostate anche danneggiate le piante eciò avrà gravi ripercussioni sui rac-colti futuri. E se nel 2011 la Coldirettiha registrato furti nei supermercatid’Italia per tre miliardi di euro, chivive e lavora nei campi non se lapassa certo meglio. Il fenomeno,infine, sta colpendo a macchia d’olioanche le città del Mare di Roma,come Nettuno e Fiumicino, cheoltre al litorale fanno affidamentoanche su una lunga tradizione agri-cola. Una tradizione oggi messa inpericolo da nuovi ladri occasionali,disperati, inesperti e soprattuttoaffamati. (M.S.)

Ladri di merendine

di Mario Scagnetti([email protected])

Alimenti “vietati”La vendita di pane e pasta è calata del50% all’interno dei supermercati

Carne, pesce e frutta i prodotti che piùhanno risentito della crisi

Gastronomia, prodotti da banco esurgelati si vendono col contagocce

Rimedi estremiGioiellerie e compro oro ultimi baluardiprima della povertà

La vendita dei gioielli o di ricordi preziosipermette di arrivare a fine mese

In crescita il numero di persone chesceglie la via del prestito

Categorie a rischio

Le famiglie numerose sono quelle chesi trovano più in difficoltà

I giovani, con gli attuali stipendi, nonriescono a programmare il proprio futuro

Gli anziani costantemente alle presecon una pensione che non basta mai

Fai da teAumenta il numero dei furti nei

supermercati del litorale

Tra i prodotti maggiormente presi dimira parmigiano e carne

Sempre di più le merendine consumateillegalmente nel negozio

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Una volta si diceva che percerte famiglie fosse difficile

arrivare a fine mese, e solo unanno fa la quota di sopravvivenzaera scesa alla terza settimana. Oggiinvece al 15 di ogni mese lo sti-pendio è già finito. A raccontarloè Fabrizio Secchi, titolare della gio-ielleria Re Mida di Anzio, che ognigiorni accoglie nella sua attivitàpersone che cercano di sbarcare illunario: «La maggior parte dellagente che decide di vendere il pro-prio oro viene da noi tra il 15 e lafine del mese, quando magari han-no finito i soldi dello stipendio ehanno comunque delle spese a cuifare fronte, come per esempio lebollette della luce e del telefono».Insomma la gente deve pur man-giare, e per farlo è disposta a ri-nunciare ai propri monili, ancheperché addentare una cateninad’oro non è certo un’esperienzapiacevole. Ma chi sono coloro chesono costretti a rinunciare a unregalo ricevuto da un parente, ol

ricordo più caro della nonna de-funta, per arrivare alla tanto so-spirata fine del mese? «La maggiorparte delle persone che entra ingioielleria per vendere il propriooro sono madri e padri di famiglia- spiega ancora il titolare di ReMida - che hanno dei figli da man-tenere. Poi ci sono anche i giovanie gli anziani. I primi hanno un’etàche oscilla tra i 20 e i 25 anni e de-cidono di vendere i regali ricevutiall’epoca della prima comunione.Gli anziani, invece, sono quelli chesoffrono di più questa scelta, perchéquando decidono di rinunciare al-l’oro mettono sul piatto gioielli che

magari appartenevano al propriononno». Eppure nella stragrandemaggioranza dei casi vendere l’orodi famiglia rappresenta l’unica so-luzione. Sia perché chi ricorre aquesta opzione non può certo con-tare su una pensione da mille euna notte o su dei risparmi messida parte, sia a causa delle elevatequotazioni raggiunte nell’ultimoperiodo dall’oro, anche se oggi ilvalore di uno dei metalli più pre-ziosi al mondo è in leggera flessionee in gioielleria viene pagato 25euro al grammo contro i 30 diqualche mese fa. Vendere il propriooro con una frequenza del genere,comunque, è un chiaro indice delfatto che le famiglie del Mare diRoma sono davvero sull’orlo delbaratro. Una volta, infatti, si ri-nunciava ai monili solo per avernealtri, nel senso che ci si presentavain gioielleria per far squagliare unregalo non troppo gradito e ricavareun monile più conforme al propriostile. Oggi invece possedere qualcheciondolo e qualche catenina rap-presenta una vera e propria assi-curazione contro la povertà.

Fabrizio Secchi,titolare anziate di Re Mida: «I ragazzi mettonosul piatto i regalidella comunione.I pensionati i ricordi di nonni e genitori»

Per arrivare a fine mese gli abitanti del Mare di Roma sono costretti a disfarsi del proprio oro

I gioielli di famiglia sono in vendita

Cresce sempre di più il nu-mero di persone che scegliela via del prestito per farfronte al problema della li-quidità. E se prima si sceglievaquesta soluzione per l’acquistodi beni durevoli, come la mac-china e i mobili di casa, orail credito al consumo è unostrumento utile per affrontarela contrazione del potere d’ac-quisto. La maggior parte dellerichieste arriva da uomini el’età media è di 41 anni. Questii motivi: maggiore autonomia;acquisto di una macchinausata, perché in tempo dicrisi di nuove non se ne ven-dono; ristrutturazione immo-biliare. Le donne, comunquein netta minoranza, invecescelgono un prestito per il fi-nanziamento degli studi e perle vacanze. La richiesta media,infine, è di 11.500 euro darestituire in 67 mesi.

Prestiti

Crescel’esercito

dei debitori

Negli ultimi anni sul litorale ro-mano sono spuntati ovunque ne-gozi sulla cui insegna campeggiala scritta «Compro Oro». Rap-presentano l’ultima spiaggia perle famiglie in difficoltà.

Negozi ad hoc

Il baratto

Le quotazioni

Non solo pagamento in contan-ti. Chi decide di liberarsi del pro-prio oro infatti può anche sceglieredi barattarlo con altri gioielli op-pure con oggetti (orologi peresempio) di marca.

Brutta notizia per le famiglie delMare di Roma: il valore dell’oro èin calo. se fino a qualche mese faun grammo veniva pagato con30 euro in contanti, oggi invecela quotazione è scesa a 25 euro.

di Mario Scagnetti([email protected])

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La crisi economica non al-lenta la sua presa sulle fa-

miglie, nega il futuro ai gio-vani e impedisce agli anzianidi vivere un presente digni-toso, dopo anni di lavoro. Leistituzioni e i mercati finan-ziari, così come l’imprendi-toria, faticano a trovare unasoluzione. Eppure una viad’uscita deve esserci; deve es-serci perché la storia si ripetea cicli e già in passato il Maredi Roma, l’Italia e il mondohanno vissuto situazioni si-mili, che poi hanno innescatoperiodi di notevole crescita.E l’esperienza insegna, almenodovrebbe. Conoscenze e ca-pacità acquisite nel passato aparte, comunque una soluzio-ne innovativa arriva propriodal Mare di Roma, dove l’in-tegrazione tra popoli e razzedifferenti funziona nel mi-gliore dei modi e permettealle città del litorale di inne-scare un processo di crescitache fa affidamento sulle pe-culiarità e sulla mentalità distranieri e autoctoni. L’inte-grazione razziale di cui sonoprotagonisti alcuni quartieridi Ostia e Anzio, per esempio,può fungere anche da volanoeconomico per uscire da unacrisi che sembra non finire.Basta accettare la presenzadegli “altri”, come stanno di-mostrando di sapere fare iComuni del litorale, imparareda loro quanto serve e inse-gnare agli stessi tutto ciò cheè necessario. In questo modosi creano di microcontesti so-ciali che sono delle vere e pro-prie isole felici dal punto divista economico e sociale.

Ostia Ponente e l’in-tegrazione razziale.A che punto siamo?Come hanno preso icittadini l’animacommerciale maroc-chino-cinese che hatravolto il quartiere?Si, perché in questazona, nata negli anni‘50 dove oggi le fa-miglie sono quasitutte le stesse di al-lora, si era abituati afare la spesa da Fran-

co, prendere la frutta da Gino e lavare la macchina dal sorErnesto. Da qualche anno, invece il fenomeno dell’immigrazioneha dato al quartiere una diversa anima romano-mondiale. Ecosì capita di vedere Ernesto, classe 1924, spiegare a Mohammed,il fruttivendolo egiziano, come era diverso il sapore delpomodoro negli anni ‘50. Strappando un sorriso enorme al se-dicenne egiziano, che a malapena capisce quello che trapeladal dialetto romanesco antico del signore. Scene di integrazionerazziale ma anche generazionale, un anziano romano con ungiovane egiziano, scene che mai nessuno dei due avrebbepensato di vivere e che oggi sono un patrimonio da valorizzarein tutti i sensi. Anche economico perché senza dubbio acquistarenei negozi cinesi permette di risparmiare qualcosa, anche se avolte capirsi è difficile: la signora Flavia, classe ‘34, chiede aQuing, esercente cinese titolare di un megamarket, se «ha lecartelline di cartoncino fino, quelle per mettere i documenti».Il ragazzo dagli occhi a mandorla rimane fermo a guardarla,allarga le braccia e ripete «carlina fina….»; poi interviene unaragazza che cerca le cartelline sugli scaffali le dà alla signora espiega cosa sono al negoziante. Ostia Ponente vive bene la suaintegrazione razziale, in fondo non ci sono mai stati atti di raz-zismo o intolleranza. Si convive pacificamente tra romani,cinesi, egiziani e rumeni, che qui ci vivono solo perché lavoranonei cantieri di Fiumicino o nelle fabbriche di Pomezia. E a te-stimoniare la serenità del quartiere basta sentire un parere diAmehd, fruttivendolo egiziano di 23 anni da due in Italia: «Stotroppo bene qui, i romani in fondo sono come gli egiziani:simpatici, confusionari e festosi. Solo che sono un po’ menoabbronzati». (M.C.)

Le città del litorale hanno capito prima di altri il valore aggiunto della convivenza con gli stranieri

Ostia Ponente nonè l’unico quartieredel Mare di Romadove l’integrazioneè un valore aggiun-to sia dal punto divista sociale cheeconomico. Succe-de anche più sudlungo il litorale ro-mano, e per la pre-cisione nelle cittàdi Anzio e Nettuno.Soprattutto all’in-terno del territorio

comunale neroniano e in particolare modo nel quartiereperiferico di Lavinio Stazione, a pochi chilometri dalcentro storico. Lì da anni si è insediata una numerosa co-munità di indiani, pacifica, laboriosa e perfettamente in-tegrata con la realtà circostante. Come si sono perfettamenteintegrati con loro anche gli abitanti autoctoni della zona.E così ogni giorno ci sono persone nate e cresciute adAnzio che entrano dal fruttivendolo italiano per compraretutto ciò di cui ha bisogno e indiani che dopo pranzo siconcedono un caffè nel bar gestito da anziati purosangue.L’integrazione ha raggiunto livelli talmente elevati che lacomunità indiana ha potuto anche organizzare la propriafesta del Gurduwara in tutta tranquillità. Oltre a feste,caffè e momenti di svago, comunque, italiani e indianicollaborano anche a livello economico per cercare diportare la realtà in cui vivono al di fuori della crisi eco-nomica. Ognuno contribuisce secondo le proprie caratte-ristiche e le proprie peculiarità. Ma anche qui, oltre che aOstia Levante, quella dell’integrazione razziale sembraessere una valida via d’uscita per mettersi alle spalle ladifficile congiuntura economica. Nei microcontesti deiquartieri del litorale, comunque, questa soluzione sta fun-zionando, mentre per esportarla a livello più ampionecessita di una netta distinzione di integrazione e globa-lizzazione. Quest’ultima, infatti, come applicata dai mercatifinanziaria e dall’imprenditoria permette, quasi esclusi-vamente, ai grandi gruppi di arricchirsi ancora di più.L’integrazione razziale, invece, vuol dire valorizzazione,anche economica, delle singole peculiarità. (G.C.)

La comunità indiana è semprepresente. E il modello funziona

Lavinio

Integrazione razziale per battere la crisidi Gianluca Contiero

Marocchini, egiziani e cinesilavorano e ridono insieme

Ostia Ponente

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3 0 m a r z o 2 0 1 26 Politica

Il XIII Municipio è di fatto unComune autonomo. L’iter buro-

cratico-amministrativo si è concluso,con tanta fatica e poca chiarezza.Per il Pd resta uno spot pubblicitario,per il presidente del MunicipioGiacomo Vizzani, invece, si procede,a piccoli passi, ma si va avanti.«L’insediamento della Commissionebilaterale – spiega Vizzani – rap-presenta un passaggio fondamentaleverso una vera autonomia. Da que-sto momento, grazie alla formazionedella Commissione (presieduta daDavide Bordoni, Assessore capi-tolino alle Attività produttive ndr),il XIII Municipio partecipa al pro-cesso formativo delle delibere inprima persona, relazionandosi inmodo diretto con gli interlocutoriper decidere le scelte riguardanti illitorale». Un passo decisivo, maformale più che sostanziale, repli-cano dall’opposizione. «Tutte le de-libere che riguarderanno il litorale– dice Bordoni – dovranno transi-tare obbligatoriamente in questaCommissione. Pari dignità tra Mu-nicipio e amministrazione capito-lina. Tra le priorità i nuovi pianiurbanistici previsti sul litorale, iservizi sociali e le scuole. Ma anchela questione del personale, le risorseeconomiche in vista dell’estate, l’ur-banistica e le attività produttive».

Il Comune di Roma inoltre ha au-mentato i fondi per i Municipi eVizzani pensa alle infrastruttureviarie, necessarie a favorire i colle-gamenti con la città; via del Mare eColombo, in primo luogo, poi, laRoma-Lido, infine il waterfront eil turismo balneare. Resta un per-corso difficile quello del decentra-mento che secondo le opposizioniresta una “scatola vuota: «La deliberaistitutiva di aprile 2011 prevedevala riorganizzazione degli uffici –conclude Alessandro Paltoni (Pd),Presidente della Commissione mu-

nicipale – per far funzionare il Mu-nicipio servono degli uffici operativi,serve un nuovo organigramma fun-zionale, nuove posizioni ammini-strative per la dirigenza. Invecetutto è rimasto sulla carta. Ora siparte con la Commissione, un datoimportante, ma senza uffici in gradodi garantire l’operatività delle fun-zioni si può fare ben poco. Per ap-plicare le nuove funzioni ci voglionosoldi e personale, altrimenti c’è benpoco da fare. Ecco, l’impressione èche, comunque, questo processoverso l’autonomia sia rallentato».

L’autonomia c’è. Ma è vera?Tutte le delibere sul litorale passeranno per il nuovo organismo. Urbanistica,servizi sociali e scuole le priorità.Ma il Pd non ci sta: «Una scatola vuota»

Nasce la Commissione bilaterale tra il XIII Municipio e Roma

Tra gli entusiasti del decentra-mento del Lido c’è anche PieroCucunato, presidente della Com-missione Riforme istituzionalidella Provincia di Roma. «Il de-centramento amministrativo èun processo in grado di apportarereali cambiamenti. Stiamo la-vorando in questa direzione eper consentire ad Ostia di inte-grarsi completamente tra i Co-muni costieri di Fiumicino, Po-mezia ed Anzio Nettuno. L'ac-quisizione di competenze in ma-teria di appalti di costruzione distrade, reti idriche, manutenzionedi edilizia ordinaria, manuten-zione di strade, gestione dei ser-vizi connessi alla balneazione,così come la possibilità nella ge-stione dei servizi di stipulare ap-positi protocolli d'intesa, porteràalla risoluzione di molti dei pro-blemi prioritari del litorale ro-mano. In particolare – continuaCucunato – con il decentramentosaranno di competenza del Mu-nicipio, in parte, anche la salva-guardia di beni di interesse arti-stico, storico ed archeologico edil coordinamento di tutte le at-tività turistiche del territoriomunicipale, da cui, è facile intuirecome, attraverso l'attuazione deldecentramento, si possa raffor-zare un Municipio che, avendoil mare, rappresenta una risorsaunica per Roma». (E.B.)

Cucunato

Dopo un lungo periodo di ge-stazione il Pdl di Ardea ha final-mente individuato il propriocandidato a Sindaco. Le elezioniamministrative della cittadinarutula ormai sono alle porte e lascelta del successore di CarloEufemi era più che doverosa.Per questo dopo numerosi ten-tativi locali è intervenuta la se-greteria romana del partito e hafatto cadere la scelta sul nomedi Fulvio Bardi, che quindi orasfiderà il candidato del Centro-sinistra, Antonino Abate. «Dopogiorni di consultazioni - spiegail coordinatore regionale lazialedel Pdl Vincenzo Piso - abbiamoindividuato nella figura di FulvioBardi il candidato a Sindaco perle prossime elezioni ammini-strative. Con Bardi il nostro par-tito inizia un percorso che hacome scopo quello di aggregaretutte le forze moderate che ab-biano intenzione di aderire a unprogetto politico per vincere leelezioni e dare continuità a un’am-ministrazione che in questi anniha governato con competenze,raggiungendo ottimi risultati».per fare tutto ciò, però, il tempostringe e Antonino Abate è giàin netto vantaggio, visto che lascelta del Centrosinistra è arrivatacon molti giorni d’anticipo.

Bardi

Il Pdl sceglieil suo candidato

«Cambiamentireali e positivi»

di Enzo Bianciardidi Lorella Di Carlo

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Politica 73 0 m a r z o 2 0 1 2

Non si placa la bufera sull’am-ministrazione comunale di Net-tuno. Dopo lo stop al bilanciodella Corte dei Conti, l’ultimanota negativa sull’amministra-zione guidata dal sindaco Ales-sio Chiavetta arriva dalla Pro-cura della Repubblica, con larichiesta di sospensione dellaGiunta per l’ipotesi di reato diabuso d’ufficio. Al centro delcontendere, così come giàemerso nei giorni scorsi, la no-mina del direttore generale delComune di Nettuno, Faraone,sospetta secondo il parere deidue fuoriusciti dalla Maggio-ranza Pietro Tirocchi e Simone

Massari, tanto da portare adun esposto alla Procura dellaRepubblica di Velletri. In pocopiù di dieci giorni sono giàstati due i blitz effettuati dallaGuardia di Finanza negli ufficicomunali di viale Matteotti,nel tentativo di acquisire tuttigli atti necessari alla Procuraper fare luce su una vicendache tiene in ansia la città dasettimane. Ora il nuovo colpodi scena. Forse un atto dovuto,forse no. La richiesta di so-spensione di tutti gli assessoriin carica (il sindaco non rientraperchè eletto direttamente dalpopolo e non nominato d’uf-

ficio, ndr). La battaglia legaleperò, sembra essere solo alprincipio, considerato che giàalla comunicazione degli avvisi

di garanzia il primo cittadinoaveva alzato la testa, dichia-rando l’assoluta buona fede suae della maggioranza. Qualchenovità potrebbe esserci già apartire dal prossimo 30 marzo,quando il Gip del Tribunaledi Velletri ha convocato le partiper ulteriori approfondimenti.«Spiegheremo - ha assicuratoil sindaco Chiavetta - che nonè stato commesso alcun illecitoin questa vicenda». La città in-tanto attende sviluppi col fiatosospeso, nel tentativo di capirese rimarrà senza la sua Giuntaoppure tutto si risolverà in unabolla di sapone.

L’Imu, la fantomatica impostamunicipale unica, è a un

passo. L’aumento dell’Irpef seguea ruota. E a Fiumicino l’incuboIci sui terreni edificabili bloccatidal rischio idrogeologico in-combe come una spada di Da-mocle. Si parla di cifre abba-stanza cospicue (in questo ultimocaso di decine di migliaia dieuro) che graveranno tutte suisoliti noti. Insomma l’Italia e iComuni per risollevarsi chie-dono l’ennesimo sforzo ai propricittadini senza però fare i conticon i tagli dei costi della politica,tema che ai piani alti, Camera eSenato, sembra proprio non volerattecchire. Su come alleggerireil peso di questa nuova mannaiala politica locale di Fiumicinosi gioca gran parte della credi-bilità. Un pass da presentare alleprossime amministrative fissateper il 2013. Il Pd si è giocato lacarta delle riduzioni Imu da pre-sentare al prossimo bilancio: «Ilpiano - ha spiegato il consiglierecomunale Alessandra Vona -,non solo favorisce le attivitàproduttive vere. Ma tutela anchele fasce più deboli: soggetti conredditi bassi, cassintegrati, la-voratori in mobilità; ma anche i

terreni vincolati dal rischioidraulico». Punto centrale: laproposta di riutilizzare le sommeImu sulla prima casa sui territori,quindi presa in carico delle stra-de private e di pubblico passag-gio, opere di urbanizzazione, il-luminazione, asfaltatura, rete fo-gnaria. «In questo modo – sot-tolinea Vona – i cittadini ve-drebbero concretamente comevengono investiti e utilizzati isoldi prelevati dalle loro tasche».Altra proposta, accolta nelloscorso bilancio ma ancora infase di decollo è quella di ridu-zione del 20 per cento sulla Tar-su, la tassa sui rifiuti, per chiproduce compost: «In questomodo si ottengono tre risultatipositivi - chiosa Vona - si riduce

il materiale che viene inviato indiscarica, si risparmia il 20%sulla Tarsu, si produce un ottimoterriccio fertilizzante per i nostriorti e giardini». Tutt’avanti conl’Imu. Anche il Pdl porterà inbilancio un piano di riduzionedei costi dell’imposta municipaleunica. In che modo: «Propor-zionando - spiega il presidentedel consiglio comunale, MauroGonnelli - le aliquote da appli-care, non in base alle professioni,non in base alla appartenenza aquesta o all’altra categoria, main base al reddito vero delle per-sone. Ciò garantirebbe in modosemplice una migliore equitàsociale che sancisce il principioche chi più ha più contribuisce,così come dovrebbero essere in

un momento di solidarietà na-zionale». Altro punto: lo stopall’Ici sui terreni edificabili mavincolati dal rischio idraulico.«Si tratta - spiega il consiglierecomunale Pdl, William De Vec-chis - di applicare il punto nu-mero uno della delibera di fineprogramma nel quale si chiedel’esonero dal pagamento dell’Icisu aeree edificabili se ancoranon fosse stati rilasciati i per-messi di costruire. Permessi an-cora oggi sospesi per effetto delvincolo idrogeologico R4». Que-st’ultimo nodo, secondo il sin-daco Canapini, dovrebbe scio-gliersi entro una manciata disettimane. Ma fino a quando iterreni resteranno off limits laproposta rimane.

Sindaco e Assessori convocati dal GipNettuno: prosegue l’inchiesta sulla nomina del direttore generale

Movimenti in casa Udc. Laprima novità va registrata aFiumicino, dove il partito tri-plica la sua presenza in consi-glio comunale. La decisione èstata presa nei giorni scorsi,quando al partito di Casinihanno aderito anche l’assessoreall’Urbanistica Mario Russo ei consiglieri Roberto Merlini,Valerio Addentato e DaniloRocca, aggiungendosi ad An-gelo Caroccia e Fabio Ruti-gliano. Qualche dubbio va se-gnalato nella collocazione delpartito, considerato che, mentreCaroccia e Rutigliano siedonotra i banchi dell’opposizione, iquattro nuovi esponenti face-vano già parte della maggio-ranza di centrodestra alla guidadella città. Nei prossimi giornisono attesi sviluppi in tal senso.Intanto qualche novità nel par-tito di Casini viene registrataanche a Nettuno, dove l’Udc èuscito dalla Maggioranza.«L'uscita dalla maggioranza -spiega Gianni Molinari, re-sponsabile degli Enti Localidella Provincia di Roma - de-nota come il buon senso poli-tico alla fine prevale su alcunescelte fatte in modo frettolosoe con scarsa riflessione politica.Questo a riprova che le mieaffermazioni e quelle dell'Ono-revole Sbardella e del vice Pre-sidente della Regione LazioCiocchetti non erano poi tantoinsensate».

Cambi in corsa

Movimentiin casa

Udc

Alessandra Vona:«Vanno tutelate le fasce deboli e reinvestiti meglio i ricavi». Gonnelli:«Aliquote proporzionate al reddito»

Dopo anni di calma re-lativa l’amministrazionecomunale di Nettuno tor-na al centro di inchiestedella Magistratura. Gliavvisi di garanzia noti-ficati a sindaco, assessorie direttore generale, ag-giunti allo stop della Cor-te dei Conti al bilancio,portano simbolicamenteuna spada di Damoclesulla testa dell’ammini-strazione. Una macchiada lavare via in frettaper evitare che la cittàtorni ad essere marchiatacome ai tempi dello scio-glimento del consiglio co-munale. E’ tempo dimuoversi. Senza parole,ma con più fatti. (C.B.)S

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A Fiumicino Maggioranza e Opposizione si sfidano a suon di sconti sulle tasse

In consiglio avanti a colpi di Imu

di Christian Belvisi

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3 0 m a r z o 2 0 1 28 Cronaca

Il post Malagrotta rimane unrebus. Il super vertice di giovedì

tra il ministro Clini, Polverini,Zingaretti e Alemanno non hasciolto i dubbi. Ci si rivedrà. E aFiumicino la paura cresce. «Mase alla fine, gira che ti rigira, celo appioppassero proprio a noiil fantomatico impianto di rifiutie la discarica?». A Palidoro ezone limitrofe, nelle vicinanzedel sito di Pizzo del Prete, se lochiedono in tanti. Pizzo del Preteè in lizza. E pure pesantemente.Pd e Idv su questa ipotesi si sonoespressi già da tempo. I consiglieriCalifano, Calicchio, Cutolo, Vonae Zorzi sono pronti a fare barri-cate: niente inceneritore, nientediscarica, sì al porta a porta. Echiedono anche che sulla raccoltadifferenziata si acceleri e parec-chio visto che il tetto del 65 percento previsto per il 2012 nonverrà raggiunto. Nel bando rifiutiil servizio partirà sperimentalesolo a Parco Leonardo e fra 180giorni. Il Partito democraticodalla sua ha anche creato ungruppo di lavoro sugli assettiambientali, coordinato da RaffaeleMegna e Paola Magionesi, che

negli ultimi tempi si è dato pa-recchio da fare per buttare giù lelinee programmatiche per il 2013.Obiettivo: trasformare Fiumicino«in un territorio virtuoso, eco-compatibile». Il diktat numerouno, neanche a dirlo, è nientediscarica e niente inceneritore.E il centrodestra? Il sindaco Ca-napini qualche giorno fa si èespresso sulla discarica («siamofermamente contrari a una di-scarica di tal quale nel nostroterritorio anche se provvisoria»).Non lo stesso ha fatto sul temutoinceneritore. Tema sul quale in-

vece nove consiglieri del Pdl, ca-peggiati dal presidente del con-siglio comunale, Mauro Gonnellie dal consigliere provinciale An-selmo Tomaino hanno posto l’al-tolà, annunciando «dopo un’ap-profondita analisi e confrontosulla questione rifiuti una posi-zione netta e definitiva: no aqualsiasi tipo di impianto di trat-tamento rifiuti sul nostro terri-torio». Tutti d’accordo insomma,da destra a sinistra. E con loro icomitati che sono scesi più voltein piazza raccogliendo oltre15mila firme.

Fiumicino si schiera contro, scartando anche l’ipotesi inceneritore

Il rebus della discaricaPizzo del Prete trema

Proteste a 360 gradi

di Christian Belvisi

I residenti«Le nostre case ora valgono la metà»Protestano i cittadini residenti nella zona di Pizzo del Prete. AlessioPietrogiuli, che vive a Granaretto con moglie e una figlia di dueanni è uno di questi: «Quando ho comprato casa quattro anni faquesta ipotesi non c’era - dice -. Oggi ce la ritroviamo tra capo ecollo. Le abitazioni oggi valgono la metà. Mi ero trasferito per nonfar vivere mia figlia nello smog di Roma, oggi invece devo fare iconti con una discarica e un inceneritore». Il tutto in una dialtissimo pregio ambientale e per di più vincolato dalla Sovrintendenza.

Le aziende«Chi ci ripaga degli investimenti fatti?»Tra i più coinvolti l’azienda Casale del Castellaccio che lavora propriosul sito di Pizzo del Prete, proprietà di Claudio Lautieri: «L’inceneritore?Il 29 giugno scorso ho letto su tutti i giornali che Pizzo del Prete era ad-dirittura indicato come sito definitivo - spiega -. Mi è cascato il mondoaddosso anche perché avevo appena investito 800mila euro per unnuovo centro zootecnico per la produzione di carne a km 0». Alla finequindi, nonostante tante voci ed altrettante smentite, questo inceneritorenon lo vuole nessuno. Vedi un po’ che alla fine gira e rigira sceglierannoFiumicino.

I comitatiSciopero della fame davanti al MinisteroProtesta del Comitato Rifiuti Zero davanti al Ministero dell’Ambiente.Con tanto di sciopero della fame. Al momento di andare in stampa,Paolo Simonini, membro del Comitato, è arrivato al suo terzo giornosenza cibo per protesta contro la gestione dei rifiuti. Un atto che hasensibilizzato i dipendenti stessi del Ministero. «Hanno deciso -spiegano dal Comitato - di passare la pausa pranzo con Paolo in segnodi solidarietà ed hanno inoltre sottoscritto un documento di richiestaaffinchè i Comitati dei cittadini vengano ascoltati dalle istituzioni».

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Cronaca 93 0 m a r z o 2 0 1 2

Irifiuti del Lazio sono sull’orlodel baratro. E tra le prime

città che potrebbero cadere nelprecipizio c’è quella di Fiumicino,che oltre alla difficile situazioneriguardante i rifiuti potrebbeanche pagare lo scotto di ospitarela nuova discarica nella zona diPizzo del Prete. Le pessime no-tizie per i residenti del Mare diRoma sono arrivate al terminedel vertice dei giorni scorsi, chesi è concluso con una fumatanera. All’incontro hanno parte-cipato il ministro all’AmbienteCorrado Clini, il presidente dellaProvincia Nicola Zingaretti, ilgovernatore del Lazio RenataPolverini, il sindaco di RomaGianni Alemanno e il prefettodi Roma Giuseppe Pecoraro,commissario di Governo perl’emergenza rifiuti di Roma: etutti insieme non sono riuscitia trovare una soluzione definitivasul sito che erediterà il pesante

lascito di Malagrotta. Eppureper Fiumicino al termine dell’orae mezza di riunione sono arrivatebrutte notizie, perché sembraaccantonata l’ipotesi di realizzareuna nuova discarica a Riano eCorcolle, con il ministro Clinititubante rispetto alla gravitàdei vincoli esistenti in questedue aree. E allora Pizzo del Pretesi è guadagnato il poco ambitoprimo posto nella ristrettissimalista delle zone sotto osservazioneper la nuova discarica, che sonosette, comprese Riano e Corcolle,e con l’aggiunta della new entryAlbano. In questa fase, comun-que, le parti in causa stannoanalizzando i dati tecnici preli-minari raccolti nell’ultimo pe-riodo e presto dovrebbe arrivarel’ufficialità sul sito scelto. Ancheperché il Lazio, quindi l’Italia,rischia una pesante sanzione eu-ropea per aver violato negli ul-timi 10 anni la direttiva comu-nitaria che impone di trattare irifiuti prima di portarli in di-scarica.

Fumata nera tra Governo, Provincia di Roma e Regione Lazio. È caos sull’area

Isole ecologiche chiuse, raccolta rifiuti balbettante e zone impor-tantissime tenute fuori. Il servizio rifiuti a Fiumicino sembraessere partito con il piede sbagliato. I secchioni vengono svuotatima gli oggetti più ingombranti continuano a fare bella figura disé ai bordi delle strade. Il motivo? Le isole ecologiche sonochiuse. Risultato: discariche abusive e immondizia per strada.«Vero che abbandonare i rifiuti in giro non è il massimo delcomportamento. Ma è altrettanto vero che l’amministrazione fapochino per invogliare a gettarli nelle aree apposite - spiega ilconsigliere comunale Pd, Paolo Calicchio - Il motivo? Sembrache la società vincitrice non sia stata ancora costituita e, peggio,non abbia ancora i permessi per discaricare». «Spero che con ilbando vengano previste nuove aree per accogliere materiali in-gombranti: un piccolo segnale di una pseudo-differenziata che icittadini sarebbero pronti a mettere in campo» l’idea del capogruppodella lista Noi Insieme Luigi Satta. «Come va? Non sapevo fossecambiato il servizio - ammette Roberto V., residente in via Trinceadelle Frasche -. I secchioni rispetto all’ultimo periodo vengonosvuotati con maggiore frequenza, ma la situazione non è miglioratatantissimo. Speriamo solo si cambi marcia». (C.B.)

«Sui rifiuti del Lazio l'allarmerosso che avevamo annunciatogià un anno fa nella relazione pre-sentata al Parlamento si rivela oggiuna triste realtà». Queste le paroledel senatore Candido De Angelis(Terzo Polo), ex sindaco di Anzioe oggi vicepresidente della com-missione d’inchiesta sul ciclo deirifiuti, che fotografano perfetta-mente la situazione in cui versa laRegione. Le parole di Candido De Angelis sono arrivate dopo l’au-dizione del ministro Clini in commissione e fanno letteralmentetremare tutti gli abitanti del Mare di Roma, soprattutto quelli diFiumicino: «Il ministro Clini nel corso dell’audizione in commissione,ha messo in evidenza le problematiche sulla fattibilità dei siti diCorcolle e Riano. Era inevitabile. Con la differenziata che nondecolla – conclude il senatore neroniano Candido De Angelis –senza impianti funzionanti per il trattamento meccanico biologico,con Malagrotta ormai satura e in assenza di un piano strategicostrutturato era un allarme già annunciato». (M.S.)

Candido De Angelis lancia l’allarme

Ogni giorno Roma produce4.000 tonnellate di rifiuti,che vengono portati a Ma-lagrotta, discarica nella qualeormai una sola busta di spaz-zatura in più potrebbe por-tare al collasso. A queste4.000 tonnellate, poi, vannoaggiunti anche i rifiuti inarrivo da Ciampino, Cittàdel Vaticano e Fiumicino,con la somma totale che ar-riva a quota mille tonnellateal giorno. In un contesto delgenere, davvero in preda auna crisi a trovare una so-luzione sembra una missioneimpossibile, poi, la raccoltadifferenziata della RegioneLazio fatica a decollare: lalegge impone una quota del65% mentre la realtà parlaappena del 20%.

I numeri

Se la differenziata della Regioneè in crisi, quella della Provinciaviaggia a gonfie vele. Al puntoche Lorenzo Parlati, presidentedi Legambiente Lazio, l’ha definitacosì: «Una rivoluzione. Un mo-dello da esportare subito». E trai Comuni della Provincia chestanno portando un contributomaggiore c’è senza dubbio quellodi Anzio, città nella quale stafunzionando nel migliore deimodi il porta a porta lanciatodal sindaco Luciano Bruschini edall’assessore all’Ambiente PatrizioPlacidi. Per ora il progetto ri-guarda i quartieri di Anzio Co-lonia e Marconi, ma presto è giàin programma l’espansione delporta a porta anche negli altriquartieri della città anziate.

L’eccellenza

I rifiuti sono una bomba a orologeriaIn lizza per l’eredità di Malagrotta ci sono ben sette siti, con la città guidata da Mario Canapini in pole, mentre Riano e Corcolle dovrebbero scamparla. Intanto l’Europa è pronta alle sanzioni

Isole ecologiche fantasma

di Mario Scagnetti([email protected])

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Cronaca 113 0 m a r z o 2 0 1 2

La sanità ha chiamato. E, al-meno stavolta, la politica harisposto. All’incontro del neo-comitato di medici dell’ospedaledi Anzio hanno preso partediversi esponenti politici locali.Tra questi Gianni Molinari, re-sponsabile degli Enti locali dellaProvincia di Roma per l’Udc,Vincenzo Capolei, in rappre-sentanza del Pdl di Anzio, eFabio Capolei, capogruppo delPdl di Nettuno. Tanti gli im-pegni presi. «Non voglio pren-dere in giro nessuno – spiegaMolinari – e quindi vi dirò chedei tagli andavano fatti, ma do-vete indicarci le vostre priorità.Noi vi saremo accanto nellevostre battaglie». Quindi la de-cisione. «Vi assicuriamo – spie-ga Vincenzo Capolei – che siaio che Molinari ci impegneremoper organizzare un incontroqui in ospedale con il senatoreGramazio (Pdl) e con l’onore-vole Ciocchetti (Udc). Rende-remo note le vostre difficoltà».Infine la proposta di AgostinoCeccaroni (Pdl): «Dobbiamoorganizzare un consiglio co-munale congiunto Anzio-Net-tuno sulla questione». (C.B.)

La politica risponde

La sanità non ha colore, e quandoqualcuno muore a causa di un

errore umano o di mancanza dimezzi tecnici a disposizione deimedici, le lacrime scendono sia aDestra che a Sinistra. Per questo,dopo essere arrivati quasi al collasso,medici ed operatori sanitari del-l’ospedale Riuniti di Anzio e Net-tuno hanno deciso di formare uncomitato con l’appoggio della po-litica. «Solo con il riconoscimentodei politici locali – spiegano – pos-siamo avere una possibilità di essereascoltati dai vertici regionali». L’ideanasce da Luciano Graziani, sinda-calista della Fials (Federazione ita-liana autonomi lavoratori nella sa-nità), che nei giorni scorsi ha coin-volto nel progetto dieci medici del-l’ospedale di Anzio e Nettuno conl’intento di formare il comitato.«La mia paura e quella dei dottori– spiega – è quella di fare la finedell’ospedale di Nettuno, ma la AslRmH 6 (quella del distretto diAnzio e Nettuno) non può per-mettersi di perdere altri pezzi». E idati, così come snocciolati dai me-dici intervenuti all’incontro che hadato vita al comitato, sono im-pressionanti. «Il centro trasfusionale

è stato chiuso – ammettono incoro i dottori – alla patologia neo-natale sono stati tolti complessi-vamente cinque posti, il prontosoccorso è al collasso con tutti iproblemi che ne derivano, la riso-nanza magnetica manca, nel repartodi otorinolaringoiatria sono ormairimasti solo 4 posti letto, e l’endo-scopia sta lentamente sparendo».E le incongruenze sono infinite.«Pensate che l’unica rianimazionedi tutta la Asl RmH – spiega ladottoressa Emanuela Moroni – staall’ospedale di Anzio. L’unico Deadi secondo livello di tutta la pro-vincia è Anzio. Ma poi ci hannotolto il centro trasfusionale. E’ unafollia. Sono disposta anche ad in-

catenarmi qui fuori se non si smuo-ve qualcosa». E i problemi non fi-niscono qui, come segnalato daldottor Riccardo Rocchetti. «Il re-parto di Radiologia – avverte –entro un paio di mesi rischia diperdere l’h24, se pensate che oggisono cinque i tecnici che si alter-nano nell’arco della giornata, e pre-sto una di questi andrà in maternità.Ma nessuno si muove». Significativoil quesito posto dal dottor CarloBedini: «A questo punto va rivistaanche la responsabilità penale deimedici. Va valutata in base al postoin cui si lavora ed ai mezzi che sihanno a disposizione. E qui ognigiorno ci levano qualcosa. Non èpossibile».

Un attacco alla politica è statosferrato dal dottor Fabrizio Pi-stilli, presidente della Consalit(Consulta Sanitaria del Lito-rale): «Non credo che fino adoggi i Sindaci abbiano fattotutto il possibile per mantenerei servizi tagliati dalla RegioneLazio, ed indispensabili per lasalute dei cittadini del territorio.Devono capire che i problemisono infiniti e delle soluzionici sarebbero». Tante le per-plessità di Pistilli: «Anzio èl’unico Dea di secondo livello– spiega – che ha una piazzoladi atterraggio per le eliambu-lanze che non funziona, ed èdrammatico. Inoltre – continua– dobbiamo guardarci negliocchi e constatare che in dueanni questa emergenza è co-stata 21 morti, tra ritardi edaltre problematiche. Non sipuò andare avanti così». Se itagli dovevano esserci insom-ma, di certo sono stati fattinel modo sbagliato. Come con-fermato anche dal dottor DiGiorgio, del reparto di Pedia-tria. «Un Dea di primo livellocon la rianimazione e senzacentro trasfusionale non puòesistere. E’ assurdo. Così comenon si possono continuare atogliere posti dal reparto dipatologia neonatale». (C.B.)

L’accusa

«L’emergenza è giàcostata 21 morti» «L’ospedale rischia di sparire»

I medici del nosocomio di Anzio, vittime dei tagli, chiedono aiuto

Eliminati i servizi essenziali: «Impossibile lavorare in queste condizioni»

di Cosimo Bove([email protected])

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3 0 m a r z o 2 0 1 212 Cronaca

Parcheggi a pagamento sullungomare, ma solo la notte.

Allo studio del XIII Municipioc’è un progetto che prevede l’isti-tuzione di aree di sosta sul lun-gomare, gratuite di giorno ed apagamento di notte, quandovengono prese d’assalto dai gio-vani diretti in discoteca. «Sipagherà, in sostanza, solo laguardiania delle vetture – af-ferma Amerigo Olive, assessoreai Lavori pubblici – e stiamogià predisponendo un bandopubblico. La quota prevista nonriguarda il parcheggio della vet-tura che resterà gratis ma soloil controllo delle auto. L’idea èdare un servizio concreto aitanti ragazzi che scelgono Ostiaper passare qualche ora in alle-gria e che, invece, spesso di-ventano vittime di parcheggiatoriabusivi e topi d’auto. I residentisaranno esclusi dal pagamento».Amerigo Olive ha un assessoratodifficile: i Lavori pubblici, spessonel mirino delle proteste dellacittadinanza. «Le critiche sonosempre costruttive – ricordaOlive – ma non sopporto soloquelle gratuite, quelle di parte.Che le cose vadano bene in que-sto Municipio è difficile da so-stenere e non sarò io a farlo.Del resto con 55 milioni di metriquadrati di strade è impossibileche tutto funzioni per il meglio.Però posso affermare che qual-cosa abbiamo provato a fare equalche successo l’abbiamo rac-colto. Forse è poco, ma se guar-diamo a come eravamo, alla re-altà che ho trovato quando sonoarrivato in questo ufficio, allorala valutazione è diversa. C’è an-cora molto da fare, ma primadi condannare bisogna fare al-

cune considerazioni: la crescitadei quartieri dell’hinterland, letante strade prive di un fondoadeguato, un fondo sabbiosonella sostanza, le recenti allu-vioni che hanno danneggiatol’asfalto e persino la neve, pernon dimenticare: le radici deglialberi che costeggiano le mag-giori arterie e che provocanoautentici dissesti, come quelloche riguarda via di Castelfusano.L’impegno c’è e i risultati, forseper l’ampiezza del territorio,hanno avuto meno eco, ma lasituazione non è drammaticacome qualcuno vor-rebbe far apparire.Il comune ha spesooltre 5 milioni dieuro sulle maggioriarterie del Munici-pio ed anche il no-stro Ufficio Tecnicoha speso migliaia dieuro per garantirela viabilità cittadi-na». E in vista del-l’estate come si stamuovendo il Muni-cipio? «Per primacosa abbiamo pun-tato sul decoro ur-

bano mettendo incampo una squadradi pulitori per la si-stemazione degli edi-fici del centro storico,poi stiamo lavorandoper migliorare la via-bilità. Per i cittadinidi Acilia entro il mesed’aprile prenderannoil via i lavori per ilraddoppio di via diAcilia, atteso da 15anni».

Al Lido posteggi a pagamento di notte per combattere il fenomeno degli abusivi

La doppia faccia dei parcheggi

Con la stagione estiva alle porteè tempo di parcheggi a paga-mento anche nelle città di Anzioe Nettuno. Residenti e turisti,comunque, possono già tirareun sospiro di sollievo, visto chenon ci saranno rincari nella ta-riffa relativa alle tanto temutestrisce blu. Ad Anzio per un’oradi sosta si pagherà ancora 50centesimi all’interno, e nei pressi,

del centro storico, mentre restagratuita l’area di parcheggio LaPiccola. Inoltre nei mesi centralidell’estate, quindi luglio e agosto,il Comune attiverà di nuovo ilservizio di navetta, anche questogratuito, tra l’area di sosta e ilcentro storico neroniano. Di-scorso simile anche a Nettuno,dove dal primo giugno entreràufficialmente in vigore il piano

estate, che prevede l’aumentodelle zone in cui è necessariopagare per lasciare la propriavettura, come il quartiere diCretarossa che invece in invernogode di spazi gratuiti. Invariataanche la tariffa: 50 centesimiper mezz’ora di sosta e un europer lasciare la macchina nellestrisce blu per 60 minuti con-secutivi.

Ad Anzio La Piccola ancora gratis. A Nettuno dal 1° giugno scatta il Piano Estate

Le strisce blu mettono sempre meno paura

di Enzo Bianciardi

«Non è vero che sono irrag-giungibile, è solo che mi avetecontattato in un giorno sba-gliato». L’assessore ai Lavoripubblici del XIII Municipio,Amerigo Olive, risponde al-l’articolo di colore uscito nelloscorso numero di Reporter,in cui abbiamo raccontato inmaniera ironica come fossestato impossibile riuscire aparlare con l’Assessore. «Tuttii cittadini di Ostia sanno checon me si può parlare in ognimomento, ma il mio incaricoè impegnativo e spesso sonosommerso dal lavoro». Rice-vuto. Ma che ne sarà di viaBertolini? «Eh, sa quante stra-de con le buche ci sono aOstia? Però non mi sbilancio,devo vedere i fondi. Se dovessiscegliere rifarei via di Ca-stelfusano, lì ci muore la gen-te». (M.C.)

La rispostadell’assessore

Olive«Non sono

irraggiungibile.Era il giornosbagliato»

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Cronaca 133 0 m a r z o 2 0 1 2

Parcheggiare? A Fiumicino stadiventando un problema. In

via della Torre Clementina, il centrocommerciale della città, i lavori perla messa in sicurezza delle banchinesi sono mangiati un bel gruzzolo distalli. Mentre in via delle Ombrineil disco orario dalle 9 alle 19.30(non più di 60 minuti di sosta)chiesto da alcuni esercizi commer-ciali per avere più via vai di clientiha scatenato una protesta vibrante.Le indiscrezioni parlano di un’am-ministrazione pronta a fare dietro-front dopo la grandinata di reclamipiovuti. L’idea più calda sembra es-sere quella di una via di mezzo, peraccontentare un po’ tutti: discoorario ma solo dalle 8.30 alle 12.30.Si vedrà. Per ora la gente della zonamugugna. Guglielmo F. fa il turnistaall’aeroporto. Questo significa chequando lavora di notte non puòdormire di giorno: «L’alternativa -dice - è devolvere il mio stipendioalle casse comunali con le multeoppure licenziarmi e trovare unaltro lavoro». Le vie limitrofe sonopoi off limits. I parcheggi sonopochi, chi può se li tiene stretti: «Ein via Porto di Claudio molti stallisono riservati ai disabili, visto che

ci sono molte cooperative che tute-lano e aiutano proprio le personecon disabilità». Nunziata invece èanziana e vedere la figlia per unasemplice visita o ricevere quotidia-namente le cure che le servono stadiventando molto complicato: «Machi l’ha pensata questa pazzia?»chiosa candida. La politica locale,da destra a sinistra, si è ribellata. Ilconsigliere comunale Pd, Paolo Ca-licchio, ha avviato una raccoltafirme: «Le cose sono due: o questamaggioranza è totalmente incapaceoppure questo territorio lo odia,come detesta i suoi cittadini, a talpunto da mettere in campo, scien-temente, delle azioni che danneg-giano il nostro tessuto urbano».

Sulla stessa linea Claudio Cutolo,capogruppo Idv: «Una pazzia. L’en-nesima del centrodestra». Contrarioanche il presidente del consigliocomunale di Fiumicino, MauroGonnelli (Pdl): «Si tratta di un pro-getto che contrasta con qualsiasiipotesi di riqualificazione di viadelle Ombrine e con il piano par-cheggi che ha portato alla realizza-zione di nuovi stalli». Una soluzioneper salvare capre e cavoli però cisarebbe: «Dare gambe all’emenda-mento presentato da me lo scorsobilancio e approvato dal consigliocomunale - dice Raffaello Biselli,coordinatore di Città Nuove -: unparcheggio multipiano al posto del-l’attuale mercato coperto in degli

Orti e spostare i commercianti al-l’Isola Sacra. È una soluzione pronta,bisognerebbe solo lavorare per tro-vare imprenditori disponibili a in-vestire dei soldi per questa soluzio-ne». Lungo via della Torre Clemen-tina il problema è l’opposto: i par-cheggi ci sono ma dimezzati. I lavorisulle banchine mettono a dura provagli esercizi commerciali della zonae il parcheggio selvaggio impazza:«Devo spezzare una lancia in favoredei vigili urbani che permettonoqualche piccolo sgarro - dice peròBarbara Balletta del Bar SuperMario-. Niente di grave, per carità, maprima di fare una multa si affaccianoal bar per vedere se c’è qualcunoche sta prendendo un caffè».

Via di Cavallo Morto, alla peri-feria di Anzio, sarà completa-mente illuminata per garantirela sicurezza degli automobilistiin transito. «Dopo lungagginidi carattere burocratico iniziafinalmente la messa in sicurezzadi Via di Cavallo Morto, stradaprovinciale, in località Sacida diAnzio». Lo dichiara il consigliereprovinciale di Roma e capo-gruppo del Pdl al Comune diAnzio Romeo De Angelis checontinua: «La messa in sicurezzadelle periferie e dei quartieriesterni della città è un impegnodella nostra amministrazione eun mio impegno personale chesono riuscito a trasmettere ancheall’amministrazione provinciale.Questi due chilometri di illu-minazione stradale sono un tas-sello in più la riqualificazionedella zona Sacida-Borghesina».Ma De Angelis insiste: «Voglioricordare che i lavori di illumi-nazione Via di Cavallo Morto,strada di competenza provinciale,nascono sì da una progettazioneeffettuata dalla Provincia diRoma, ma sono stati segnalati evoluti dal sottoscritto».

Illuminazione necessaria

A breve i lavori della Provincia

a Cavallo Morto

Protestano residenti e commercianti della zona: «O ci prendiamo una multa o rinunciamo ad avere una vita». Al vaglio l’ipotesi di un disco orario ridotto

A Fiumicino l’amministrazione cerca una soluzione per via della Torre Clementina

Dietrofront sulle banchine

di Christian Belvisi

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3 0 m a r z o 2 0 1 214 Cronaca

Addio ai servizi duty free, sicurezzae parcheggi. Aeroporti di Roma siprepara a esternalizzare. E l’aero-porto da oasi felice rischia di tra-sformarsi nella nuova frontiera dellaflessibilità a tutti i costi, che qualcunovorrebbe per raddrizzare l’Italia.Insomma per rendere competitivoil nostro Paese cercano di renderci

precari a vita e con stipendi sotto i1.000 euro. Che idea. Aeroporti diRoma nei giorni scorsi scorso hacreato la prima società che si oc-cuperà di duty free. Da maggiosuccederà anche per sicurezza eparcheggi:  «La nascita di questesocietà – dice il vicepresidente delconsiglio comunale di Fiumicino,Raffaello Biselli, dipendente aero-portuale – è il chiaro segnale di un

piano di esternalizzazione che siripercuoterà solo ed esclusivamentesul costo del lavoro. Adr è una so-cietà che crea utili e questi utilinon possono solo servire per coprirei debiti contratti per scelte strategicheerrate». «Questa mossa – sottolineainvece il capogruppo del Pd, MichelaCalifano – non porterà altro chenuovo precariato e buste paga sem-pre più misere».

Il piano di esternalizzazione di Adr parte dai duty free. Califano: «Stipendi sempre più miseri»

Come lasciare senza lavoro 15persone. Senza un logico mo-

tivo, né una legge a favore. Prota-gonista della vicenda è la TruestarSpa, multinazionale operante inmolti aeroporti del mondo nel settoredi imballaggio dei bagagli. Queimacchinari gialli e neri che si occu-pano di rivestire di plastica verde levaligie in partenza. La Truestar hain concessione da Aereoporti diRoma lo spazio per posizionare 10macchinari in tre diversi terminal,e affida alla società Solution Teamslo sfruttamento degli stessi da ormaicinque anni. I lavoratori sono di-pendenti a tutti gli effetti della So-lution Teams, come dimostranocontratto e contributi versati al-l’Inps.

La mail di diffidaÈ la sera di venerdì 9 marzo quandoil Presidente della cooperativa inviauna mail a tutti i dipendenti, spie-gando come in data odierna sia ter-minato il rapporto di lavoro traTruestar Spa e Solution Teams Scrl.Il presidente invita tutti i dipendentia non recarsi a lavoro dal giornosuccessivo e di rimanere in attesa

di altre disposizioni. Truestar paventaun enorme danno economico emediante i responsabili aeroportualichiama tutti i lavoratori in tardasera. Per quelli di Fiumicino e Ciam-pino la telefonata è più o meno così:«Venite a lavoro domattina, nondate retta a quella mail. La Truestarha garantito che in settimana assu-merà tutti a tempo indeterminato,che ci importa della vecchia ditta».Tutti corrono a lavorare, e chi lamattina successiva esita davanti albadge per timbrare viene spronatodal responsabile aeroportuale conun «dai, forza, andiamo a lavorare,è la nostra grande occasione».

Il contrattoTutti lavorano nei giorni del 10,11, 12 e 13 marzo alle dipendenzedi Truestar Spa che dà appunta-mento a tutti martedì 13 nell’HotelHilton Airport per la firma deicontratti. Sedici dei 35 dipendentivengono ricevuti a parte, in quantoiscritti al sindacato Fisascat Cisl erappresentati dal segretario regio-nale aggiunto Rosalba Carai. Altavolo di firma l’azienda chiede ailavoratori di firmare le dimissionidalla Solution Teams, di aderire alsindacato autonomo di MilanoSpalast e di firmare un contrattocon prova di 26 giorni. Tre condi-

zioni inaccettabili per i lavoratoriche per voce del proprio sindacatohanno chiesto la modifica di questitre punti. L’azienda, però non hadato spazio al dialogo, dando man-dato agli altri operai non sindaca-lizzati (che hanno firmato l’accordo)di impedire agli altri l’accesso allavoro dal giorno 15 marzo. I “dis-sidenti” per evitare scontri hannoscelto la via pacifica: sit in autoriz-zato e volantinaggio. Ma la legge èdalla loro parte.

Le richiesteI 15 operai chiedono di essere rico-nosciuti formalmente come dipen-denti Truestar Spa con contrattomultiservizi di secondo livello. Per-ché? Perché hanno già lavorato perTruestar nei giorni dal 10 al 13marzo e senza uno straccio di con-tratto. Perché se c’è una successionedi azienda il personale va assorbitoe a condizioni uguali o migliorativedelle precedenti. Perché il sindacatoha chiesto solo un tavolo di dialogo,chiudendo gli occhi sulla presenzadel sindacato Spalast, che non avevatitolo a presenziare a quell’incontro.I 15 lavoratori hanno diritto a quelposto, ma ora sono senza lavoro esenza stipendio.

Futuro in bilico per 15 operai impegnati al Leonardo da Vinci

Il giallo dell’accordo sindacale Truestar e Solution Teams si dividono. E chi ci rimette sono i lavoratori

Striscioni, megafono e volan-tinaggio. Il sit in dei 15 ragazzista riscuotendo il gradimentodi tutto il mondo aeroportualee non. Fuori al Terminal 1 sisono fermati a parlare con loroil leader dell’Udc PierferdinandoCasini e l’ex ministro ClementeMastella. Marco Severa, coor-dinatore dei giovani Verdi havisitato gli operai fornendo illoro supporto. Come MicheleBaldi, leader del Movimentoper Roma. Le uniche due vociche si sperava di sentire perònon sono arrivate: Truestar spae Aereoporti di Roma conti-nuano a restare in silenzio.

Commenti e... silenzi

Chi garantisce il servizio diimballaggio ora? Il resto deglioperai che ha scelto di firmarel’accordo rifiutato dagli altri.Molti ragazzi e ragazze cheavevano un contratto a sca-denza hanno scelto di provarequesta via, mentre altri cheerano già a tempo indetermi-nato si sono rimessi in giocofirmando il periodo di provae l’adesione al sindacato azien-dale. Certo è che i 15 epuratinon sono stati sostituiti, e i ri-masti in servizio sono obbligatial tour de force.

Qualcuno ha firmato

di Tommaso Salustri

di Christian Belvisi

Boom di precariall’aeroportoBoom di precariall’aeroporto

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Ese da Fiumicino partisse una sorta di opera-zione Moli Puliti? In Italia i progetti di nuovi

porti già avviati sono diversi e ad oggi valgonocirca un miliardo di euro. Operazioni che ruotanotutte attorno agli stessi nomi. Dal bacino di Fiu-micino è partita un’inchiesta della Procura dellaRepubblica di Civitavecchia, che ha preso spunto

da una serie di segnalazioni e deduzioni dellaMagistratura di Imperia, impegnata nelle indaginiper truffa ai danni dello stato che hanno vistoimplicato il patron di Acqua marcia, FrancescoBellavista Caltagirone. E quello stesso sistema discatole cinesi era stato segnalato già un mese fada Reporter, che occupandosi del porto di Fiu-micino segnalò l’anomalia ed i mancati pagamentinei confronti delle ditte locali di movimento terrae trasporto di materiali nel cantiere del portodella Concordia. Più di 5,5 milioni di euro pattuiti

e mai versati nelle casse degli imprenditori,costretti in molti casi a chiudere i battenti. L’ope-razione Moli Puliti dovrà necessariamente portarealla luce anche questo tipo di problematiche, ve-rificando se nella realizzazione degli altri portiitaliani la situazione sia simile. Oggi intanto ildubbio che circola nei corridoi della politica èuno solo: chi, o per cosa, ha preso mazzette? Ecosa ne sarà del progetto del porto? Bando digara europeo o investimento privato poco importa.Ma rimuovete l’ecomostro di Fiumicino.

• Canapini: «Per la revoca dellaconcessione occorrono graviresponsabilità accertate daimagistrati, altrimenti non sene fa nulla»

• Lorenzo Parlati, Legambiente,pronto a collaborare con lagiustizia segnalando le procedureadottate nell’iter del porto

• Il presidente di Italia Navigando,Ernesto Abaterusso, invitato aFiumicino dal Pd

Speciale Porto 153 0 m a r z o 2 0 1 2

MOLI PULITICosimo Bove

dossier

Acqua MarciaF. Bellavista Caltagirone

Regione LazioEsterino Montino

Comune di FiumicinoMario Canapini

Iniziative PortualiGiuseppe Rinaldi

Procura di CivitavecchiaGianfranco Amendola

Italia NavigandoErnesto Abaterusso

Concessione demaniale a rischio per il bacino laziale da 1.500 yacht

Iniziative Portuali ha scaricato Francesco Bellavista Caltagirone

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3 0 m a r z o 2 0 1 216 Speciale Porto

Corruzione. Tangenti passate dimano in mano per snellire l’iter

ed accelerare i tempi, magari saltandoqualche passaggio burocratico indi-spensabile ma “fastidioso”. Queste leipotesi di reato sulle quali sta indagandoil procuratore capo di Civitavecchia,Gianfranco Amendola, nell’inchiestarelativa alla realizzazione del porto dellaConcordia, a Fiumicino. E da pochis-simo nell’inchiesta sono entrati anchegli uomini della polizia tributaria dellaGuardia di Finanza, delegati dal magi-strato per gli accertamenti sulle societàche hanno in gestione il cantiere: dal-l'Acqua Marcia di Caltagirone a IniziativePortuali, concessionaria dell'opera, pas-sando per l'immobiliare Sielt e la dittaesecutrice Save Group. Il procuratorecapo vuole vederci chiaro, passando alsetacio tutte le banche dati delle societàche hanno gestito un appalto da circa400 milioni di euro. Un’inchiesta co-munque che viaggia su più fronti, neltentativo di arrivare nel minor tempopossibile a dama ed individuare i re-

sponsabili di quanto si sta verificandoa Fiumicino. Da un lato la verifica dellebanche dati e dei bilanci delle societàcoinvolte nel progetto. Dall’altra le pre-sunte mazzette ad amministratori co-munali e regionali per oliare un mec-canismo di solito molto più complesso,soprattutto in un’area dall’elevato rischioidrogeologico. Non solo, perchè negliultimi giorni la Procura di Civitavecchiaavrebbe anche acquisito il ricorso pre-sentato al Tribunale Civile dall’impren-ditore Giuseppe Rinaldi, ancora titolaredel 6% delle quote della Ip (IniziativePortuali). Un contenzioso riguardantela diga foranea realizzata nelle acqueantisanti il nuovo porto di Fiumicino.«Abbiamo promosso un accertamentotecnico preventivo presso il Tribunaledi Civitavecchia - spiega Rinaldi -perchè la diga non è conforme al pro-getto. Sugli 850 metri di diga foranearealizzata il Ctu ha già riscontrato ladifformità dal progetto, carenze strut-turali evidenti e la mancanza del lettoghiaioso per contenere la massicciata.Entro 20 giorni credo che il Ctu pre-senterà le sue deduzioni, e dopo si ve-drà». Intanto i giudici del Tribunale

del Riesame si sono riservati di decideresulla scarcerazione di Francesco Bella-vista Caltagirone, e novità importantisono arrivate anhe da Invi-talia, la società del Mi-nistero dell’Econo-mia che ha per par-tner il costruttoreromano nella rea-lizzazione delporto di Fiumi-cino. Invitalia hainfatti chiesto e ot-tenuto la risoluzionedel contratto d’appalto peri lavori del Marina, assegnati senzagara al Gruppo Acqua Marcia. E, comedire, piove sempre sul bagnato. Invitaliainfatti avrebbe chiesto a Bellavista Cal-tagirone un cospicuo risarcimentodanni. Il motivo? Per aver aumentatola sua partecipazione nel Marina «senzadarne comunicazione» e per aver sco-perto di essere socia di due fiduciarieestere: una lussemburghesee l’altra sviz-zera. E proprio qui iniziano i probleminell’eventuale revoca della concessione.Così come spiegato da Roberto Cini,esponente locale del Pd: «Le ultime di-

savventure giudiziarie del patron diAcqua Marcia, Francesco BellavistaCaltagirone, non sarebbero di supporto

ad una eventuale azione re-vocatoria della conces-

sione in quanto ilGruppo si è in granparte disimpegna-to dalla compa-gine societariadella IP Porto Ro-

mano Srl, titolaredella concessione, che

oggi risulta partecipatoper il 58% dalla società Ma-

rina di Fiumicino Partecipazioni (a suavolta di proprietà al 50% di una societàLussemburghese e della Porti TuristiciAM Srl riconducibile al Gruppo AcquaMarcia), per il 32% da Italia Navigando(Ministero Economia) e per i restante10% circa frazionato tra soci minori.Per mettere eventualmente in mora lacommittente il Comune di Fiumicinoe la Regione Lazio devono quindi inti-mare l’immediata ripresa dei lavori esolo dopo, in caso di esito negativo, sicreerebbero i presupposti per una even-tuale revoca della concessione». Intanto

però, l’appalto non c’è più, e Italia Na-vigando adesso si fa avanti, chiedendola gestione diretta della realizzazione.«Bandiremo una gara pubblica europeae i lavori riprenderanno». Un’ipotesipoco gradita alla Maggioranza politicadel Comune di Fiumicino. «Sarebbeforse la soluzione migliore - spiegaMauro Gonnelli (Pdl) - ma noi ogginon possiamo scegliere la soluzionemigliore, ma solo il male minore. Conuna gara pubblica europea nel 2018staremmo ancora qui ad aspettare laripresa dei lavori del nuovo porto, eFiumicino non può permettersi diaspettare ancora tanto a lungo. Se laMagistratura accerterà che le procedureposte in essere sono state regolari, do-vremmo trovare un imprenditore di-sposto ad invstire e ripartire subitocon i lavori. Non c’è più tempo da per-dere. Il nuovo porto deve essere rea-lizzato, è troppo importante per la città.Sempre che non ci siano anomalie». Esempre che l’inchiesta della Procura diCivitavecchia non porti a galla un gi-nepraio di malaffare tale da costarecaro a tutta la città di Fiumicino per iprossimi decenni.

La Procura apre un’inchiesta su tre filoni. Indaga su episodi di corruzione, passando al setaccio i bilanci delle società e studiando la diga foranea, che non sarebbe a norma Area concessione

104,29 ettariopere a mare: 77,40 ettariopere a terra: 26,89 ettariaree verdi: mq 76.578commerciale: mc 129.700cantieri: 4,5 ettari

Posti barca:280 posti da 8 a 12 metri764 posti da 12 a 18 metri285 posti da 18 a 25 metri116 posti da 25 a 60 metri

Posti auto: 3.409

Occupazione650 addetti per la sua realiz-zazione2.500 addetti per la gestione

Investimento400 milioni di euro

Il progetto faraonico

«C’è poco da dire - ammettesconsolato Mario Garofano,proprietario di una delle dittecreditrici dei lavori al porto diFiumicino - considerato che daun anno e mezzo dobbiamoprendere i nostri soldi. E nes-suno si è mosso. Personalmenteho chiesto quattro appuntamential sindaco Canapini, e uno lohanno chiesto i miei avvocati,ma non si è mai degnato di ri-ceverci. Un giorno l’ho incon-trato nel corridoio del comunee gli ho urlato contro la miarabbia. Mi disse di stare calmoche avrebbe pensato a tutto lui,interessandosi del problema echiamando chi di dovere. Nonha fatto più nulla». (C.B.)

Urla su Canapini

I decreti ingiuntivi delle dittedi Fiumicino in attesa di paga-mento hanno colto nel segno.Ne è la dimostrazione quantoriferito nei giiorni scorsi da Vin-cenzo Zangrillo, raggiunto te-lefonicamente davanti al Tri-bunale civile di Roma. «Sonoqui perchè dopo un anno cihanno contestato la quantità dimateriale utilizzato per i lavori.E pensare che ogni camion ve-nivapesato all’ingresso ed ac-cettato nel cantiere. Sono senzaparole. Dobbiamo ancora pren-dere 2,5 milioni di euro, e seentro quest’anno non ne venia-mo in possesso, saremo costrettia chiudere anche noi, come tantinostri colleghi». (C.B.)

Ditte contestate

I nuovi moli sono pericolosiper chi lavora in mare. Paroladei pescatori di Fiumicino.Conferma della Capitaneria diporto, che in tal senso ha re-centemente emesso una ordi-nanza che vieta la navigazioneproprio nelle vicinanze dei moli.«Ufficialmente - spiega il te-nente di vascello Strusi, dellaCapitaneria di Porto di Fiumi-cino - i moli sono zone di can-tiere, non completate e non se-gnalate a dovere». Con un ri-schio evidente per chi fa dellanavigazione in mare il suo me-stiere, figuriamoci per i nonaddetti ai lavori. «Nelle scorsesettimane - continua Strusi -abbiamo chiesto spiegazioni

alla società che si sta occupandodei lavori, facendogli presenteche le boe di segnalazione deimoli erano state trascinate viadalle correnti, e che la situazioneè ormai di pericolo. Ci hannorisposto tramite mail lo scorso15 marzo, dicendo che avreb-bero provveduto a rimpiazzarle,ma giustificando quanto acca-

duto con le mareggiate che sisono verificate in zona. Hannopoi aggiunto che avrebbero ini-ziato i lavori in tempi brevissimi,ma ancora nullaè stato fatto.Ad ogni buon conto - concludeStrusi - in settimana effettue-remo dei sopralluoghi notturniper verificare quanto ci è statoriferito». (C.B.)

L’allarme della Capitaneria: «I moli non sono segnalati»

di Cosimo Bove([email protected])

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Speciale Porto 173 0 m a r z o 2 0 1 2

Parla Mauro Gonnelli, Presidente del consiglio comunale

«Fiumicino non è Imperia: Montino ricordi chi ha firmato la concessione»

Pillole dal Municipio

Ritardi sospettiLa vigilanza, questa sconosciutaAvrebbe dovuto vigilare sui lavori e sulla bontà delle procedureadottate, ma la Commissione di Vigilanza per il porto della Concordia,a Fiumicino, in realtà non ha mai preso piede. Lo confermano inmolti, a partire da Giuseppe Rinaldi, socio della Ip. «Il sindacoCanapini è una persona seria, ma in questa occasione credo abbiasottovalutato il problema, distraendosi sulla nomina della commissione.Non è stato abbastanza presente e vigile». Dello stesso avviso MarioGarofano, creditore per i lavori effettuati nel cantiere: «La responsabilitàpiù grande? Quella del sindaco che non ha nominato la commissionedi vigilanza. Avrebbero bloccato molto prima i lavori per i mancatipagamenti». Sulla stessa lunghezza d’onda Claudio Cutolo, capogruppoIdv. «Puzza di bruciato il fatto che non sia stata nominata la com-missione. Ed a questo punto anche i materiali utilizzati potrebberonon essere i migliori».

Il dibattito in aula«Per la revoca c’è da attendere»Botta e risposta tra Maggioranza ed Opposizione nell’ultimo consigliocomunale. Tra i più attivi Claudio Cutolo, capogruppo locale dell’Italiadei Valori. «Ciò che mi fa essere pessimista – spiega Cutolo – è che laconcessione per la strada di cantiere è stata appena rinnovata per unanno, e quindi credo che almeno fino ad allora i lavori non ripartiranno.Il porto oggi è nelle mani della Magistratura: devono decidere seFiumicino è paragonabile a Imperia oppure no». Il sindaco MarioCanapini ha poi spiegato che «per la revoca della concessione occorronogravi responsabilità accertate dai magistrati, altrimenti non si può farenulla. Sono fiducioso nel lavoro dei giudici». Cutolo però non la pensacosì. «Aspetta fiducioso? Evidentemente non gliene frega niente». Ilpresidente del consiglio Mauro Gonnelli però precisa: «La deliberaall’epoca è stata approvata all’unanimità».

Gli sviluppiGara d’appalto europea in vista?Qualche novità potrebbe esserci nelle prossime settimane. Lasensazione è che una via d’uscita ci sia, almeno dopo gli ultimisviluppi. «Sembra che Italia Navigando – spiega Cutolo – rivendichila proprietà del 30% delle azioni acquistate da Caltagirone daipiccoli soci della Ip senza darne comunicazione al consiglio d’am-ministrazione. Sarebbe una manna, perché così facendo la societàdirettamente collegata al Ministero del Tesoro acquisirebbe la mag-gioranza assoluta della società. Questo è ciò che più ci fa sperare.Chiaro che una gara d’appalto europea comporterebbe dei tempipiuttosto lunghi, ma la città deve uscire da questa empasse e chiarirela vicenda in ogni minimo particolare».

«Partiamo da un presupposto:Fiumicino non è Imperia».

Mauro Gonnelli, presidente del con-siglio comunale di Fiumicino, difendela città, replicando alle accuse ditangenti ed allo scaricabarile dellaRegione Lazio dopo l’arresto di Fran-cesco Bellavista Caltagirone. «Mipiace pensare a Esterino Montinocome il Robin Hood de noantri -attacca Gonnelli - considerato che èstato luio come presidente pro tem-pore della Regione Lazio a firmarela concessione per il nuovo porto. Esempre lui, sei mesi dopo, a chiedernela revoca, così come sta dicendotuttora. Eppure ricordo benissimoil giorno della posa della primapietra, quando per la sala giravanovolantini in cui c’era scritto “Pd=Por-to=Lavoro”. Nonostante sapesse be-nissimo che già allora nell’area esistevaun vincolo idrogeologico denominatoPs5. Ma allora perchè firmò la con-cessione?». Gonnelli poi passa alpresente, alla situazione che si stacreando ed al rischio concreto chesta vivendo la città. «Per Fiumicino

rischia di diventare un dramma.Noi vogliamo il porto, non ci interessachi lo realizzerà. E in questo periodonoto con piacere come Italia Navi-gando, a distanza di 18 mesi dallostop ai lavori, abbia preso una posi-zione netta. Eppure ricordo che lastessa Italia Navigando impresse unavolontà importante nel far entrareCaltagirone nell’affare del porto.Oggi comunque, non penso che larevoca della concessione sia la stradagiusta da intraprendere: la Ip deveripartire subito con nuovi fondi. Sela concessione era regolare dobbiamoripartire subito da lì, ma questo loscopriremo al termine delle indagini.A noi intanto interessa non creareun danno ambientale ed economicopiù grande di quello già creato, conl’erosione che rischia di mangiaretutto quel tratto di costa». Ma l’ipotesidi corruzione sembra non spaventareGonnelli, che continua carte allamano. «Il titolo è stato rilasciatodalla Regione Lazio - spiega - ancheconsiderato che il 70% dell’operadoveva essere realizzato a mare. La

concessione è stata firmata da Este-rino Montino il 2 febbraio del 2010.E la differenza con Imperia sta nelfatto che la Regione, allora comeoggi, ha mantenuto la sua giurisdi-zione sul demanio marittimo, con-trariamente a quanto fatto dalla Re-gione Liguria, che l’ha passata alcomune. Noi ratificammo solo l’ac-cordo di programma per le variantial Prg il 17 dicembre 2009, e loschema di concessione con cui ri-cavammo 30 milioni di euro peropere a vantaggio della città. Ma sitrattava solo di un atto formale.Ma le stravaganze in questa storiasono altre: perchè Montino firmòin tutta fretta la concessione e seimesi dopo ne chiese la revoca? Per-chè chiedere ora la revoca di unatto firmato da lui? Su che garanzieha sottoscritto quell’atto? Se il co-mune di Fiumicino deve diventareil capro espiatorio non ci sto. Ma laProcura di Civitavecchia, che nonha mai sofferto di manie di prota-gonismo, saprà fare chiarezza sututta questa vicenda». (C.B.)

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3 0 m a r z o 2 0 1 218 Speciale Porto

Lavoro extra in vista per laProcura della Repubblica di

Civitavecchia, titolare delle in-dagini sul porto della Concordiadi Fiumicino. Nei prossimi giorniinfatti, un nuovo dossier do-vrebbe esere presentato sullascrivanie del giudice GianfrancoAmendola, che sta seguendo ilcaso. A recapitarlo negli ufficidella Procura, Legambiente La-zio, che da tempo segue l’iterper la realizzazione del nuovoporto turistico di Fiumicino.«Proprio in questi giorni - spiegail presidente regionale LorenzoParlati - stiamo raccogliendo lecarte in nostro possesso per se-gnalare alla Procura le procedureche sono state adottate. Ci sonomolte situazioni da approfondire,ma soprattuttoil fatto che quellastessa area per molti anni è statadefinita ad alto rischio idrogeo-logico, come da noi più voltesegnalato, ed all’improvviso èstata rilasciata la concessioneper il nuovo porto». E per mesi,

almeno fino alle indagini, nes-suno ha parlato. «Già verso lafine di ottobre - continua Parlati- quando Goletta Verde arrivòa Fiumicino, segnalammo il pro-blema dello stop ai lavori e locollegammo a quanto stava ac-cadendo ad Imperia. Oggi peròla situazione è degenerata, siain Liguria che qui. L’unica stradada seguire è la revoca della con-cessione, con il ripistino dellostato dei luoghi da parte del co-mune prima che si venga a creareun danno ambientale molto gra-ve. I presupposti per la revocami pare che ci siano tutti». Le-gambiente in fondo non ha mainascosto la mano dopo aver ti-rato sassi contro la realizzazionedel porto della Concordia, sem-pre definito «un assurdo gigantedi cemento. 129.700 metri cubie 104,29 ettari di demanio per1.445 posti barca, nel pieno dellaFoce del Tevere, in area eson-dazione del fiume a rischio idro-geologico molto elevato R4». LaProcura di Civitavecchia ora,avrà materiale in più sul qualelavorare.

Legambiente Lazio ha in mano altre carte da consegnare al giudice Amendola

Visto quanto sta accadendo al cantiere per la realizzazione delnuovo porto della Concordia, è già tempo di bilanci e programmifuturi. Una proposta circa lo sviluppo della nautica di Fiumicino,o almeno una soluzione tampone in attesa che le cose migliorino,arriva da Roberto Cini, presidente del circolo Aldo Moro delPartito democratico. «Regione Lazio e Comune di Fiumicino -spiega - dovrebbero cominciare a ipotizzare seriamente una ri-conversione del progetto, dirottando parte dei fondi destinati alnuovo porto commerciale, già stanziati, ed utilizzare le strutturegià in parte realizzate per la darsena pescherecci e per i mezzi disoccorso delle forze dell’ordine e della Capitaneria nonché per irimorchiatori che, in caso di incidente aereo, con condizioni dimare avverse, si troverebbero nell’impossibilità d’intervenire par-tendo dal Porto Canale». Il tutto seguito da un’amara considerazione:«Ormai le barche in Italia non le comprerà più nessuno - spiegaCini - considerando che dopo cinque minuti dall’acquisto ci siritrova a casa la Guardia di Finanza per una verifica fiscale. tantovale lasciar perdere quel progetto e puntare su qualcos’altro.tanto c’è già Ostia che ha annunciato l’ampliamento del suoporto». (C.B.)

Il porto turistico Marina di Nettuno è fuori dal tunnel. I magistrati,infatti, hanno accolto la tesi dell’avvocato Bruno Chiarantano ehanno quindi tolto i sigilli dalla struttura. «La Procura ha deciso ildissequestro del porto turistico – spiega lo stesso legale che si è oc-cupato del caso per conto del nuovo consiglio d’amministrazione delMarina di Nettuno – e per quanto ci riguarda ora la vicenda è finita».In ballo restano i procedimenti a carico di chi si è occupato di gestireil Marina di Nettuno negli anni precedenti, come Valente, ma questaè un’altra storia. Come è un’altra storia quella che riguarda le areedalle quali la magistratura non ha voluto togliere i sigilli. «Sotto se-questro – continua il legale – restano le opere in contrasto con il pro-getto del 2006, come quella che viene comunemente definital’ecomostro». Anche in questo senso, comunque, è tornato il serenotra il Marina di Nettuno e l’amministrazione comunale della città delTridente, visto che già sono state studiate delle linee comuni per ri-solvere la questione. Fino a questo momento i progetti per riportarel’intero bacino nella legalità erano stati bloccati dai sigilli della Pro-cura, che di fatto impedivano qualsiasi tipologia d’intervento. Ma oranon è più così. Ora il Marina di Nettuno è una struttura libera e almassimo della propria operatività. Pronta a riprendersi quel ruolocentrale che ha sempre ricoperto per la città di Nettuno. (M.S.)

Intanto a Nettuno viene dissequestrata l’area

Il presidente di Italia Navigando,Ernesto Abaterusso, invitato aFiumicino per dare spiegazionialla cittadinanza su quanto acca-duto. La lettera è stata inviatapochi giorni fa da Roberto Cini,del Pd locale. Questo il testo:«Egregio Presidente, ho appresodalla stampa l'intenzione di re-vocare l'appalto del Porto dellaConcordia alla Acqua Tirrena, aquesto punto in attesa di unanuova gara vorrei gentilmentesapere i tempi per la ripresa deilavori, quale è la Sua intenzionerispetto le ditte che hanno effet-tuato i lavori e devono essere sal-date, i lavori pubblici per Fiumi-cino previsti dalla convenzioneche fine faranno. Sarei lieto d'in-vitarla a Fiumicino per dare allacittadinanza assicurazioni in me-rito. Le porgo i miei più cordialisaluti». Verrà? (C.B.)

Invitato Abaterusso

18 milioni di euro per opere diurbanizzazione primaria e se-condaria, comprese le strade diaccesso al polo nautico, 13 milioniper il nuovo Ponte Due Giugno,lo svincolo tra via Trincea delleFrasche e via dell’Aeroporto, unasilo nido per 60 bambini a IsolaSacra, e corsi di formazione per2500 impiegati, marinai e tecniciche avrebbero docuto lavorarenel nuovo porto della Concordia.Un vero e proprio libro dei sogniquello previsto dallo schema diconcessione ratificato dall’am-ministrazione comunale di Fiu-micino circa due anni e mezzofa. Opere che, alla luce di quantosta accadendo, rischiano di restarechiuse nel cassetto.

Il libro dei sogni infranti

A giorni in Procura un nuovo dossierLorenzo Parlati, Presidente regionale, pronto a collaborare con la giustizia:«Segnaleremo alla Magistratura le procedure adottate nell’iter del porto»

«Ora puntiamo sulla darsena pescherecci»

di Cosimo Bove([email protected])

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Pillole di Nera 193 0 m a r z o 2 0 1 2

Allarme furti all’Isola sacra, Fiu-micino. Cinque abitazioni sonostate svaligiate in poche ore invia dei Dioscuri, ed un paio distorici chioschi sul lungomaredella Salute, Papaya e Zenith,«visitati dai ladri. Ormai – rac-conta Claudio Cutolo, capo-gruppo Idv – è un bollettino diguerra. Il nostro comune è inmano alla microcriminalità. Abi-tazioni, negozi e macchine ven-gono prese d’assalto, sia in centroche nelle zone di Aranova, Fre-gene e Focene». Il punto è semprelo stesso: la mancanza di uominidelle forze dell’ordine, così comesegnalato già nelle scorse setti-mane da Reporter. E Cutoloconferma. A parte qualche bellaparola e l'idea delle passeggiatedella sicurezza si è fatto nullaper potenziare i corpi di carabi-nieri e polizia. La caserma lungovia della Foce Micina è bloccatae inutilizzata». Le soluzioni? Ilcoinvolgimento di tutte le forzedell'ordine Carabinieri, Polizia,Guardia di Finanza, Polizia pro-vinciale e locale, in un tavolo diinterforze.

Fiumicino

Rapina in villa per un impren-ditore romano di 40anni. I fattinei giorni scorsi alla periferia diPomezia, dove l’uomo è statoconvinto con uno stratagemmaad aprire il cancello pedonaledella sua abitazione da tre uo-mini, che dopo averlo minacciatocon una pistola al volto, lo hannocostretto a farli entrare in casaper poi derubarlo di monili d’oroe contanti custoditi nell’abita-zione. Ad interrompere il pianocriminale dei tre malviventi, unvicino di casa dell’imprenditoreromano, che dopo aver notatodei movimenti sospetti nel giar-dino, ha immediatamente aller-tato il 112. I carabinieri delDivino Amore e della Compa-gnia di Pomezia, giunti sul posto,sono riusciti a sorprendere unodei tre rapinatori ancora davantial cancello della villetta, arre-standolo in pochi secondi. I duecomplici, scoperti, sono quindifuggiti dal retro, facendo perderele loro tracce tra la vegetazione.L’arrestato, un 60enne romano,è stato invece arrestato con l’ac-cusa di rapina in concorso.

Pomezia

La droga? Si compra in frut-teria. Questo almeno quan-

to è stato scoperto dai carabi-nieri di Roma in un’attivitàcommerciale gestita da citta-dini cileni a Ostia, in via De-siderato Pietri. I militari hannoarrestato complessivamentecinque persone, tre cileni dietà compresa tra i 24 ed i 25anni, e due romani di 21 e 25anni, con l’accusa di detenzioneai fini di spaccio di sostanzestupefacenti e detenzione il-legale di armi con matricolaabrasa in concorso. L’indaginedei Carabinieri della Stazionedi Roma Villa Bonelli ha presoil via dal pedinamento di al-cuni tossicodipendenti, vistispesso recarsi nella frutteriadi Ostia. Allora è scattato ilblitz, grazie al quale i militarihanno scoperto che i gestoricileni del negozio, due uominie una donna, con la complicitàdi una ragazza di 21 anni e di

un 25enne, entrambi romani,avevano stoccato nel negozio1 Kg e 200 grammi di hashish,accuratamente riposti in dop-pifondi creati ad hoc in alcunecassette di frutta e verdura. E’stato allora che gli inquirentihanno voluto vederci chiaro,ispezionando anche le abita-zioni dei cinque arrestati. Edè lì che i militari hanno ritro-vato 400 grammi di cocaina,già suddivisi in singole dosi,

una pistola calibro 7,65 conmatricola abrasa e caricatoreinserito con 8 proiettili, 8.000euro in contanti, ritenuti pro-vento dell'illecita attività dellabanda, e tutto il materiale peril peso ed il confezionamentodelle dosi di droga. La pistolaè stata quindi inviata al Risper le indagini balistiche, men-tre i cinque arrestati sono statitrasferiti nei carceri di ReginaCoeli e Rebibbia femminile.

A Ostia un alimentari trasformato in centrale dello spaccio

Un vero e proprio droga party èstato interrotto nei giorni scorsidagli agenti di Polizia del Commis-sariato del Lido in un appartamentodi Ostia Ponente. Organizzatoredell’evento, se così può essere definito,un 39enne rumeno, P.L.C., proprie-tario della casa. Nel corso del blitz,avvenuto dopo una serie di pedi-namenti, gli uomini diretti dal diri-gente Antonio Franco hanno trovato

nel salone dell’appartamento cinquepersone, compreso P.L.C., seduteattorno ad un tavolo in una sorta didroga party. Sul tavolo alcune striscedi cocaina, una carta di credito uti-lizzata per sistemare le strisce, eduna banconota da 20 euro arrotolatausata per tirare la coca. Il rumenoalla vista dei poliziotti ha cercato didisfarsi di un involucro trasparentecontenente sostanza stupefacente.

Nella camera da letto dell'uomo, al-l'interno di un armadio i poliziottihanno trovato il «forziere», una sca-tola di cartone al cui interno eranocustodite 3.000 in banconote di pic-colo taglio. P.L.C. è stato arrestatoper il reato di spaccio e detenzionedi sostanza stupefacente. Sono incorso indagini finalizzate all'indivi-duazione di ulteriori persone coin-volte nell'attività di spaccio.

Droga party a base di cocaina in sala da pranzo: 30enne arrestato dalla Polizia

Anzio

Allarmefurti

a Isola Sacra

Sventatauna rapina

in villa

Arrestata una ragazza 19ennezingara per furto in un’abitazionenel quartiere Falasche, ad Anzio.La donna, entrata forzando lafinestra al piano terra, si è im-mediatamente messa al lavoroper portar via una serie di oggettiin oro, ma il rientro anticipatodei padroni di casa rumeni hasconvolto i suoi piani. Bloccatadai carabinieri, la donna dovràrispondere del reato di furto.

Hashish tra frutta e verduraCinque i fermati dai Carabinieri: tre cileni e due romani.

In casa loro trovata anche una pistola con matricola abrasa

Zingara sorpresa a rubare

di Gianluca Contiero

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3 0 m a r z o 2 0 1 220 Turismo

Roma e il suo litorale indos-sano l’abito buono per le

vacanze di Pasqua. In questoperiodo dell’anno, con la pri-

mavera che torna a fare festa eil sole che riscalda di nuovo legiornate di tutti i vacanzieri, lecittà d’arte emanano un’attrattivaancora maggiore. E Roma è trale capitali europee dell’arte. Daqui, poi, il passo verso le città

del litorale – Anzio, Nettuno,Ardea, Ostia, e Fiumicino – ilpasso è breve. Ecco perché siale aspettative degli addetti ailavori che il calendario di eventiprogramma per i giorni di Pa-squa sono di alta qualità. Par-tendo dal calendario la Capitaleospita, dal 31 marzo all’8 aprile,lo storico Festival di pasqua,che allieterà le giornate di turistie residenti con concerti chevanno dalla musica polifonicae gregoriana fino ai capolavoridei grandi compositori del tar-do romanticismo. Il tutto neiluoghi più suggestivi della cittàe a ingresso gratuito. Semprein tema di musica, poi, ci sonoi concerti di Pasqua e Pasquettaal Tempietto. E per chi allenote preferisce le mostre anchequi c’è solo l’imbarazzo dellascelta: “Il genio del Tintoretto”è allestita alle Scuderie delQuirinale, mentre “Gugghe-neim. L’avanguardia americana1945-1980” è al Palazzo delleEsposizioni. Per chi vuole ab-bandonarsi al divertimento in-

vece a Pasqua ci sarà lo showdi Brignano, “Tutto suo padre”,in programma al Palottomatica.Insomma, un programma dialta qualità che, insieme allebellezze di Roma, ha già con-quistato le prime prenotazioni,anche se il boom ci sarà negliultimi giorni, con i turisti sem-pre più attenti alle offerte lastminute in arrivo da svariatisiti Internet specializzati. I nu-meri, comunque, sono tuttidalla parte di Roma che nel-l’ultimo biennio (dati dell’EnteBilaterale del Turismo del La-zio) ha sfiorato quota due mi-lioni di arrivi in più, superandola soglia dei quattro milionidi presenza in più. Nella topten dell’incoming capitolino cisono Stati Uniti, regno Unito,Germania, Spagna, Francia,Giappone, Russia, Canada,Olanda, Brasile e Cina. Occhio,infine, alle new entry: i turistiturchi e cinesi che, insieme aquelli dell’Argentina, sono incostante aumento tra le millebellezze della città di Roma.

Associazioni turistiche, parigrado dei consumatori e Re-gione Lazio. Queste le tre realtàche hanno messo a punto unostrumento fondamentale peril rilancio del turismo all’in-terno di tutto il territorio la-ziale, quindi anche del Maredi Roma. Lo strumento è laCarta del turista, che è diven-

tata operativa da pochi giornidopo l’approvazione della leggeregionale numero 13 del 2007,che aveva introdotto lo stessostrumento. «Il documento –spiega l’assessore laziale al Tu-rismo, Stefano Zappalà – è ilfrutto di un approfondito la-voro di concentrazione con leassociazioni e ha lo scopo diporre maggiori attenzioni neiconfronti dei vacanzieri.

L’obiettivo è divulgare le nor-mative regionali e nazionalisul turismo, sui servizi, sulletradizioni e sugli usi, sullafruibilità dei beni storici, ar-tistici e ambientali del terri-torio». La Carta, comunque,consentirà ai turisti che visi-teranno una qualunque cittàdel Lazio di poter viaggiare inmaniera consapevole e respon-sabile, di accedere alle infor-

mazioni e utilizzarle nel mi-gliore dei modi, di rivendicarela tutela dei propri diritti. Edi impiegare al meglio anchei servizi relativi ai trasporti,agli alloggi, alla ristorazione,all’arte e alla cultura.

Le vacanze non sono mai state cosìresponsabili e semplici. Arriva la Carta

È operativa la legge del 2007

Associazioniin prima linea

Il documento tutelerà tutti coloro che scelgono di visitare il Lazio

Il boom di prenotazioni ci sarànegli ultimi giorni, grazieai last minute su Internet.Eventi di alta qualità a base di musica, arte e divertimento

Roma e il suo litorale sono pronti per l’invasione di viaggiatori. Positivi i primi numeri

La caricadei turistidi Pasqua

Non solo Roma. È tutto ilLazio a godere di un patri-monio storico, artistico eculturale che non teme con-fronti e rivali. «La Regione– sottolinea il presidenteRenata Polverini – ha unpatrimonio da valorizzaremaggiore rispetto agli altriterritori». E allora la sceltaè obbligatoria: puntare sulleproprie eccellenze per ri-lanciare la Capitale, il suomare e il resto del Lazio.«Questo patrimonio per noiè un elemento assolutamentepregnante rispetto a tutti ibandi che stiamo mettendoin discussione – concludeil Governatore laziale – esiamo intervenuti anche conrisorse della Regione pervalorizzare siti di proprietàdei Beni Culturali. Soprat-tutto, comunque, stiamo la-vorando con un occhio diriguardo per le nuove ge-nerazioni, favorendo l’au-toimprenditorialità e cer-cando nuove idee e progettiche possano aggiungerequalcosa in più rispetto aquello che la storia ci hagià insegnato». (C.P.)

Patrimonioda sogno:

cercasi idee

di Cinzia Pagliaroli

di Lorella Di Carlo

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Turismo 213 0 m a r z o 2 0 1 2

Il Dùn Aenghus Il Dùn DubhchathairUno dei caratteristici pub

Nelle Aran, Irlanda, si parla gaelico tra spiriti, resti di fortezze e l’oasi che non c’è

Inishmore è l’isola più verde d’Europa

Magia&NaturaMagia&Natura

Un tuffo nel passato a strettocontatto con la natura e

immersi in storie e tradizioniche si perdono nella notte deitempi. L’Irlanda offre anchequesto. E permette ai viaggiatoria caccia di mete al di fuori deiclassici itinerari turistici di co-ronorare il loro sogno. Certo,arrivare Inishmore, la più gran-de delle isole Aran, le altre duesono Inishmaan e Inisheer, èfaticoso. Ma ne vale assoluta-mente la pena. Qui si parla an-cora il gaelico, che viene inse-gnato nelle scuole e divulgatoattraverso le messe in lingua, eci si può immergere in un so-gno: poca gente e ampi spaziincontaminati. La leggenda nar-ra che un tempo la baia fosseun grande lago, il lago LochLurgan. Poi le sue rive si sonoerose ed è rimasto solo l’arci-pelago delle Aran a fungere dabarriera contro le onde del-l’Oceano Atlantico. Di certo c’èil fatto che le isole sono la partemersa dell’altopiano calcareodel Burren e che si possonoraggiungere con l’esclusivo ser-vizio di navi Aran Island Ferries.A Inishmore, comunque, ci sisposta principalmente a piedi,al massimo con i piccoli pul-lman turistici oppure in bici,

visto che le automobili sonobandite e che questo divietocontribuisce a portare i turistiin un’atmosfera che esula dalnormale scorrere del tempo.Tra i luoghi da non perdere c’èdi certo il Dùn Aenghus, unadelle fortezze di pietra meglioconservate di tutta Europa. Lastruttura è situata a picco sul

mare a un’altezza di oltre 100metri e il suo nome deriva daquello di un eroe della lettera-

tura gaelica medievale. La for-tezza è costituita da mura con-centriche, ha una pianta a ferro

di cavallo e un lato aperto sullostrapiombo oceanico. Avvoltadalla magia, invece, è l’oasi chia-mata Hy Brasil: un luogo chesi credeva abitato dai santi mache in realtà non esiste, anchese guardando verso le onde siha la sensazione di veder sbu-care un piccolo massiccio mon-tuoso. Per gli amanti delle coseconcrete, poi, c’è il Dùn Du-bhchathair, e cioè il Forte Nero,costituito da un solo grandemuraglione che isola un bracciodi roccia circondato dal maree i resti del complesso mona-stico Teampall Breachain. Me-glio conosciuto come il com-plesso delle Sette Chiese, anchese in realtà erano solo due lechiese, mentre le altre struttureappartenevano ai monaci do-minicani. Qui c’è anche un ci-mitero che racchiude le tombedegli uomini scomparsi in mare.Per i souvenir c’è l’Aran SweaterMarket & Museum, dove si tro-va la lana ecrù non tinta, mentreprima di tornare in hotel valela pena concedersi una serataal pub, uno dei luoghi in cui sisente maggiormente parlaregaelico e dove la gente si ritrovaper ascoltare musica e bere l’im-mancabile pinta di birra. Dascegliere rigorosamente tra labruna Guinnes, la rossa SmithWick’s e la bionda Harp.

di Cinzia Pagliaroli

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Cultura 233 0 m a r z o 2 0 1 2

Da Italo Balbo ai caduti del mare.L’associazione Severiana di Ostia

lancia l’idea di realizzare in piazzaLorenzo Gasparri un ceppo mar-moreo in ricordo dei caduti di Romasul mare, riprendendo un’idea, primadi Teodoro Buontempo e poi di An-gelo Paletta, per celebrare due mo-menti importanti della storia recented’Italia, e cioè la trasvolata atlanticadegli uomini di Balbo e le 1.352 vit-time dell’affondamento della cor-razzata Roma. «Roma, da semprecittà del Mediterraneo – ricorda An-drea Schiavone, Presidente dell’as-sociazione culturale Severiana – nonpuò dimenticare i suoi figli, civili emilitari, che hanno perso la vita inmare. Per questo motivo abbiamopromosso una serie di iniziative chehanno come scopo quello di realizzareun Monumento ai Caduti del Maredavanti piazza Lorenzo Gasparri,Ammiraglio di Divisione insignitodella Medaglia d'Oro al Valor Militarealla memoria». La data scelta perpresentare ufficialmente l’iniziativasarà quella del 9 settembre 2012.«Una cerimonia in cui vogliamo ri-cordare l’affondamento della Coraz-zata Roma – spiega Schiavone – av-

venuto nel 1943 al largo dell'isoladell'Asinara durante la Seconda Guer-ra Mondiale, dove morirono 1.266uomini d'equipaggio ed 86 ufficiali,prime vittime italiane dei tedeschidopo l'armistizio». C’è anche un boz-zetto del monumento marmoreoche prevede la realizzazione a terradella Rosa dei Venti preceduta dallascritta: "Ai caduti del mare di tutte leguerre e di tutti i mari". Su un latodel cippo marmoreo, la Preghieradel Marinaio, sugli altri tre, i duestemmi che compaiono sulla bandacentrale bianca delle bandiere delleMarine Italiane, quella Mercantile equella Militare, più i singoli stemmi,tra loro riuniti, degli operatori per lasicurezza in mare: l’Arma dei Cara-binieri, la Guardia Costiera, la Guardia

di Finanza, la Polizia di Stato e iVigili del Fuoco. Sopra il cippo,un'ancora avvolta da foglie di alloro.Si torna a parlare anche di ripetereannualmente una celebrazione pub-blica per ricordare quella che restauna delle più audaci imprese del-l'aviazione moderna: l'ammaraggioall'Idroscalo di Ostia il 12 agosto del1933 dello squadrone di idrovolanticomandato da Italo Balbo di ritornodalla storica trasvolata dell'oceanoAtlantico. Un momento e un’impresache hanno cambiato il concetto diaviazione e di cosa è possibile neicieli d’Italia e del Mondo. Un’impresache merita di essere ricordata in ogniangolo del globo, ma soprattutto aOstia, centro della storia di Balbo edei suoi aviatori.

I caduti in mare reclamano la loro dignitàScelta piazza Lorenzo Gasparri. Opera dedicata a tutti gli eroi che hanno solcato le acque del litorale

L’associazione Severiana di Ostia sta lavorando alla realizzazione di un monumento ad hoc

Una cerimonia annuale per ricordare l’impresa di Balbo e deisuoi aviatori del 1933. Tra il luglio e l'agosto di quell’anno,infatti, Italo Balbo, ministro dell'Aviazione, ha realizzato l'impresapiù stupefacente di quei tempi. Il 1° luglio 1933, 24 idrovolantiS 55 X, con a bordo 116 aviatori, sono decollati dalla laguna diOrbetello per un volo di 20mila chilometri: scali ad Amsterdam,Londonderry, Reykjavik, Montreal e Chicago, dove sono arrivatiil 15 luglio. L'accoglienza negli Stati Uniti è stata trionfale, contanto di incontro alla Casa Bianca col presidente Roosevelt. Ilviaggio di ritorno si è sviluppato sulla direttrice New York –Azzorre – Lisbona – Idroscalo di Roma Ostia, dove il 12 agostoi trasvolatori sono stati accolti da mezzo milione di persone. Eper agevolare l'arrivo delle decine di migliaia di persone inter-venute alla festa di benvenuto erano stati studiati percorsi, par-cheggi e tribune lungo tutto lo specchio di fiume interessato al-l'ammaraggio degli idrovolanti. (E.B.)

Balbo e i suoi aviatori L’Idroscalo non dimentica

«Un atto di amore della città versouna persona che ne è stata la guidae che ha profondamente amatoArdea». Queste le prime paroledel sindaco Carlo Eufemi nel mo-mento del ritorno sul territoriorutulo della salma di don AldoZamboni, figura storica e amatis-

sima che ha contribuito in manierafondamentale all’autonomia co-munale di Ardea. Per l’occasioneè stata organizzata un’intera gior-nata di celebrazioni sul territoriorutulo, un vero e proprio percorsodi memoria civica, «un eventoparticolare – aggiunge ancora Eu-femi – in cui si celebra un alto va-lore per una persona cara, per un

uomo della chiesa e un uomo delpopolo. Alle iniziative hanno par-tecipato, tra gli altri, il Vescovodella Diocesi di Albano MarcelloSemeraro, il prefetto GiuseppeProcaccini, il Questore di RomaFrancesco Tagliente e il Prefettodi Latina Antonio D’Acunto, oltreai tantissimi rappresentanti delleautorità civili, militari e religiosi

del territorio. Ad aprire le cele-brazioni è stata la messa presiedutadal vescovo Semeraro e concele-brata da don Adriano. Nell'omelia

il Vescovo, in riferimento al ri-torno a casa di don Aldo, ha par-lato di «un gesto di pietà, ricordoe gratitudine nei confronti dicolui che ha rappresentato per lacomunità un punto di coesionee di incontro». Al termine dellamessa il lunghissimo corteo deipresenti, accompagnato dalla Fi-larmonica rutula, si è diretto alcimitero storico monumentaledi Santa Marina, dove è stato se-polto don Aldo.

di Enzo Bianciardi

di Lorella Di Carlo

Don Aldo Zamboni torna ad Ardea

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Il Personaggio 253 0 m a r z o 2 0 1 2

L’attrice slovacca è vittima di stalking e violenze fisiche sul set di “Mai per amore”

Antonia Liskova tra divertimento e sociale

E’andata in onda da pochigiorni una delle puntate

della serie “Mai per amore”con protagonista Antonia Li-skova, una delle attrici più ri-chieste del momento, già am-mirata nella serie “Tutti pazziper amore”, che per questo pro-getto televisivo ha interpretatoun ruolo molto difficile legatoad una tematica molto attualecome lo è quella della violenzasulle donne. AntoniaLiskova, infatti, inter-preta una giovane don-na vittima di stalking.A Reporter ha parlatodella sua esperienza,fortunatamente indiret-ta, sull’argomento.

Che tipo di prepara-zione c’è per interpre-tare una donna vittimadi violenza?Non c’è un modo perprepararsi a prenderele botte o ad essere vio-lentata nella dignità, neldolore e nel corpo.

Ti sei mai trovata a do-ver vivere da vicino un’espe-rienza di questo tipo?Per fortuna non ho mai subitoviolenze psicologiche. È unacosa che non ti auguri nellavita. È terrificante pensare chequelle botte finte sul set pos-sano diventare vere nella realtà.Pensare di essere stata al postodi una donna che nella realtàha subìto violenze brutali, diavere avuto la stessa visualedel calcio che entra realmente

nella pancia è davvero terrifi-cante.

Alleggeriamo l’intervista. Pri-ma di interpretare un ruolocosì drammatico sei stata pro-tagonista di “Tutti pazzi peramore”. Sul set si respirava lastessa aria allegra e giocosatipica di questa fiction? “Tutti pazzi per amore” è statoun divertimento puro. Se que-sto fosse il lavoro lo farei per

tutta la vita. Mi sono moltodivertita e poi traspare moltonel prodotto finale.

In che sono diversi uomo edonna?Nella forza fisica. Non saràmai possibile raggiungere lastessa forza di un uomo. Intel-ligenza, sensibilità, e in tuttoil resto siamo pari ma le nonc’è possibilità di difendersi dallebraccia di un uomo perché pernatura il maschio è più forte.

Ti sei mai sentita in gabbiapsicologicamente?Certo credo che sia capitato atutti, c’è sempre una persecuzioneche non dev’essere per forza fisica.Ci perseguitano degli ideali, iproblemi economici che non aiu-tano l’unione della famiglia o ilrapporto conflittuale tra un uomoe una donna. Diventano problemiche non si riescono a gestire.Sono stata perseguitata dall’incubodi essere in qualche modo rim-patriata nel mio paese perché ero

immigrata clandestinamente inItalia. Per cui quando camminavoper strada o ero in macchina ave-vo il terrore che le macchine dellaPolizia mi potessero fermare perun controllo. Questa è una dellepiù grandi persecuzioni che hannolimitato la mia libertà.

Ma poi ti sei innamorata diRoma…Come si fa a non innamorarsi diquesta città. Venendo da una pic-cola città ed essendo cresciuta conl’immagine di Roma vista soltantosui libri, quando sono arrivata emi sono trovata davanti il Colosseoho subiton il suo fascino e hopensato che fosse la città più bellaal mondo. E poi amo una parti-colarità dei romani, che non sobene se sia un difetto che diventaun pregio o il contrario, e cioè laschiettezza nel dimostrare affetto.Ecco, io che vengo da un altropaese dove non c’è la stessa culturanel salutare le persone, in modocosì caloroso e affettuoso, scam-biandosi baci quando ci si saluta.

Conosci il litorale romano?Sono legata a Fregene perché lìho fatto il mio primo falò sullaspiaggia, con le chitarre, le co-perte e tutti gli elementi calassiciche costituiscono un falò.

Ancora pochi giorni per assistere all’imperdibile spettacolo diSimone Cristicchi che sarà in scena al Teatro Cometa di Romafino al 1° aprile con il monologo “Li romani in Russia”, trattodall’omonimo poema in versi di Elia Marcelli che ha superatole 100 repliche. Il cantautore romano salirà sul palco raccontandol’orrore della guerra attraverso la voce di chi l’ha vissuta inprima persona, come in un ideale incontro tra il mondo delleborgate di Pasolini e le opere di Rigoni Stern e Bedeschi.Innovativa la forma del testo, mediante l’utilizzo di due elementi:la metrica dell'ottava classica (quella dei grandi poemi epici) eil dialetto romanesco (la lingua del Belli) che rende la narrazioneancora più schietta e veritiera. Il risultato è un affresco epicoche non omette particolari crudi e rimossi dalla storia ufficiale(il luogo comune degli italiani brava gente). Simone Cristicchi,attore naturale e credibile, interpreta una nutrita galleria digrotteschi personaggi, raccontando con passione e coinvolgimentoquesta tragica epopea, in un monologo corale. (L.D.C.)

Cristicchi al Teatro Cometa

«Adoro Fregene, luogo del mio primo falò. Che incubo gli anni da clandestina»

di Lorella Di Carlo

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3 0 m a r z o 2 0 1 226 Economia

L’aumento dell’Iva dal 21 al23% rischia di uccidere il

commercio, con evidenti frenateper la crescita dei consumi. Que-sto l’allarme lanciato nei giorniscorsi dalla Confcommercio edalle associazioni in difesa deiconsumatori al Premier MarioMonti. Soprattutto queste ultimesi sono rivolte al Presidente delConsiglio per chiedere un passoindietro: «Chiediamo a Montidi fare dietrofront sull’annun-ciato aumento dell’Iva previstoper ottobre, la cui aliquota pas-serà dal 21 al 23%. - spieganole associazioni dei consumatoriaderenti a Casper – Comitatocontro le speculazioni e per ilrisparmio (Adoc, Codacons,Movimento Difesa del Cittadinoe Unione Nazionale Consuma-

tori) – Si tratterebbe infatti diun aggravio di spesa pari a 418euro annui a famiglia solo dieffetti diretti, senza consideraregli arrotondamenti dei prezzi ei fenomeni speculativi. Cifrache va ad aggiungersi ai 385euro di maggiore spesa a fami-glia determinata dal precedenteaumento dell’Iva di settembre,quando l’aliquota è passata dal20 al 21%». Il messaggio è chiaro:così come viene annunciata, lanuoca stangata di aumenti conl’Iva al 23% non può essere sop-portata dalle famiglie. E cree-rebbe nelle imprese i presuppostiper i licenziamenti. «L’aumentodell’Iva significa una stangatacomplessiva per effetto dell’Ivapari a 803 euro annui a famiglia.Una spesa – sostengono Adoc,Codacons, Movimento Difesadel Cittadino e Unione Nazio-nale Consumatori – che molti

nuclei familiari non possonopermettersi di affrontare, e chespingerebbe migliaia e migliaiadi cittadini nella fascia di po-vertà, con effetti disastrosi sulfronte dei consumi e relative ri-cadute negative sulle piccole emedie imprese. L’aumento del-l’Iva, inoltre, accentuando la

crisi delle imprese, porterebbea licenziamenti di massa coneffetti disastrosi anche sul frontesociale». Intanto il Ministro Pas-sera sta studiando col Governodelle soliuzioni alternative. Echissà che non riesca a venireincontro alle richieste dei con-sumatori.

Protestano le associazioni dei consumatori contro i rincari previsti dal Governo

I dati parlanochiaro: «Ognifamiglia sitroverebbecostretta a spendere 803 euro in più per gli acquisti».Si studianodelle alternative

di Francesco Pastoressa([email protected])

La Confcommercio

«In 4 anni persi38 miliardi»

Se i consumatori non fannoi salti di gioia, i commer-cianti e gli imprenditori ri-schiano di entrare in un pe-riodo di recessione ancorapiù nero di quello nel qualesi sta trovando il Paese. L’an-nuncio choc è arrivato neigiorni scorsi dalla Con-fcommercio, i cui vertici sisono riuniti al forum diCernobbio per la presenta-zione del dossier “Le pro-spettive economiche del-l'Italia a breve-medio ter-mine”. A premdere la parola,illustrando i danni di unaumento dell’Iva è stato ilpresidente Carlo Sangalli.«L'effetto complessivo degliincrementi delle aliquoteIva si traduce in una perditacumulata di spesa per con-sumi di circa 38 miliardi dieuro nel quadriennio 2011-2014. Se la mina non vienedisinnescata si approfondiràla crisi della domanda in-terna, della produzione edell'occupazione. Si stimo-lerà l'inflazione, si peseràmaggiormente sui piu' bassilivelli di reddito. Sollecitia-mo allora decisioni conse-guenti alle pur caute aper-ture del presidente Montisulla possibilita' di disin-nescare questa mina. Ma,anche alla più generale pro-spettiva della riforma fisca-le, continuiamo a ritenereche l'Italia abbia necessitàdi una riduzione netta dellapressione fiscale e non diun semplice spostamentodell'asse del prelievo delleimposte dirette alle imposteindirette». A buon intendi-tor, poche parole. La crisi èappena all’inizio. (F.P.)

«L’Iva al 23%? Un massacro»

La Finanza indaga sugli aumenti della benzinaDopo un inverno di rincari a non finire, la Guardia di Finanzaavvia delle indagini sulle principali compagnie petrolifere perl’aumento dei prezzi della benzina. L'indagine, si legge in unanota delle Fiamme Gialle, è nata da un «esposto presentato allaProcura della Repubblica di Varese dall'associazione di consumatoriCodacons, riferito a possibili manovre speculative su prodottipetroliferi atte a determinare, indebitamente, il rincaro di benzinae gasolio al dettaglio sul mercato nazionale italiano». Nellospecifico le Fiamme Gialle vogliono capire quale sia la filieradelle attività che concorrono all'attribuzione dei prezzi delcarburante al momento della vendita al dettaglio (determinazionedel prezzo internazionale del carburante, il margine lordo dell'in-dustria petrolifera, la tassazione), la ricognizione delle norme edei provvedimenti che contribuiscono alla formazione dei prezzi».Gli automobilisti scoraggiati, intanto, aspettano. (F.P.)

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Curiosità dal mondo 273 0 m a r z o 2 0 1 2

DublinoPreti pedofili: il Vaticano svelamigliaia di abusi irlandesiNuovo mea culpa della Chiesa cattolicaper le violenze sessuali sui minori daparte di sacerdoti, seminaristi e religiosid’Irlanda. Nel Rapporto si parla addiritturadi «Vescovi e superiori religiosi inadeguatiad arginare il dilagare dei gravissimiepisodi di pedofilia tra il clero». Il docu-mento è stato redatto dagli inviati delPontefice a conclusione della loro visitaapostolica nella Chiesa cattolica irlandeseiniziata nel novembre del 2010. Il Rap-porto parte addirittura dagli anni Trentae parla di migliaia di abusi sessuali com-piuti da centinaia di sacerdoti fino aoggi. La Santa Sede e l’Episcopato irlan-dese si sono già impegnati in una rifles-sione comune. E il Vaticano imporràl’uscita di scena di tutti i vescovi che, piùo meno in buona fede, hanno insabbiatocasi di pedofilia nel corso degli anni.

KiddermisterCocaina e belle donne. Il giallodel professore è tutto da scoprireCosa hanno in comune uno stimato professore inglese e due chili dicocaina? Apparentemente niente e in realtà ancora non è dato saperlo.A restare coinvolto nel giallo, nel quale è coinvolta anche una fantomaticamodella, è il 68enne Paul Frampton, originario di Kiddermister e bentre lauree a Oxford. L’uomo è stato fermato con una valigia piena didroga all’aeroporto di Buenos Aires, mentre si accingeva a salire su unvelivolo diretto in Perù. Il professore si è proclamato innocente.

TolosaIl killer è stato ucciso da due proiettiliDilaga la polemica sulle responsabilitàMohammed Merah è stato ucciso daun colpo di arma da fuoco sul latosinistro della tempia e da uno che ha at-traversato l’addome, da fianco a fianco.Prima il killer di Tolosa era stato raggiuntoda altri 20 colpi. Dopo la strage allascuola ebraica, a quanto pare iniziataperché l’obiettivo originale, un soldato,era saltato, tutta la Francia si interrogasull’accaduto. E nel mirino sono finitianche il presidente Sarkozy, le forze diPolizia e l’intelligence transalpina. Tuttiaccusati dall’opinione pubblica per nonaver fermato prima Mohammed Merah,già finito nella No Fly List degli Usa.

VologdaFugge dal carcere con un elicotteroMa poi viene fermato in taxiEvasione rocambolesca dal carcere russo che si trova nei pressidi Vologda. Un detenuto, infatti, è riuscito a fuggire arrampicandosisulla scaletta calata da un elicottero privato, che era stato rubatodai complici dell’uomo e fatto volare sopra la prigione. Dopo ilvolo, poi, l’uomo è atterrato e ha rubato un taxi, prima di esserefermato a un posto di blocco. Restano ancora liberi, invece, icomplici che lo hanno aiutato a fuggire dal carcere situato 300chilometri a nord di Mosca.

Vampiro e avvocatoMessico

In Cina nuova applicazioneper iPhone che permette diavere informazioni sui centrimassaggi. Per 30 yuan (3 euro)si possono conoscere persinoi nomi delle donne segnalatedai precedenti clienti.

Massaggi sull’iPhoneCina

A Panama slip con le cortecce degli alberi. E in Brasile borse con le lattine

Brevi dall’Europa

María José Cristerna, la donna vam-piro, è messicana. Con ilcorpo coperto da tatuaggi,corna sottocutanee, caniniacuminati, ha quattro figlie fa l'avvocato in difesadei diritti delle donne.

La crisi costringe a sentimenti am-bivalenti, tra le difficoltà econo-

miche e la voglia di guardare positi-vamente al futuro. Ma in attesa diconoscere l'esito di una recessioneche, nell'opinione dei più, durerà an-cora a lungo, forse, ci si è in parte giàassuefatti. Mai come negli ultimitempi si torna a parlare di povertà ene nasce una nuova concezione perla quale non s’intende più solo unamancanza di benessere materiale,ma anche la negazione di opportunitàe scelte essenziali per lo sviluppoumano. Eppure in casi estremi, è in-credibile come l'essere umano riescaa trovare quel giusto connubio tral'arte di arrangiarsi e la necessità disopravvivere. Molti esempi arrivanoda diverse parti del mondo, doveper l’uomo l’unica materia prima èla propria inventiva e l’intraprendenzadiventa una risorsa. “In Senegal o cisi arrangia o si prende il gommone”.Questo detto popolare riassume benela situazione dei senegalesi: l’unicapossibilità per chi non ha ingegno è

la fuga clandestina verso l’Europa.Così da queste parti non si butta vianulla perché a qualsiasi oggetto sipuò dare nuova vita. Dall’assemblaggiodi automobili da catorci, ai pezzi diricambio per cellulari, fino ad arrivarealle carte delle caramelle per la rea-lizzazione di abiti, questa parte d’Africaimpara a sopravvivere con inventiva,intraprendenza, coraggio e semprecol sorriso sulle labbra. Un altro belviaggio nella fantasia al servizio del-l’arte dell’arrangiarsi, lo si può compierepercorrendo Panama da nord a sud.Da queste parti sono molti i produttoridi caffè che non possono permettersimacchinari specializzati e li costrui-scono da soli con pezzi riciclati nellediscariche, ma c’è anche chi arriva autilizzare le cortecce degli alberi perricavare mutande e chi utilizza lelinguette delle lattine per confezionareborse. Da questa tecnica, uno studiodi design, l’Escama Studio, con unasede in California e una in Brasile,ha creato una vera e propria linea diborse fatte a mano, rese uniche daun particolare design. Parte viva eintegrante di questo progetto sono

un centinaio di donne e qualcheuomo, tutti provenienti dalle zonedisagiate di Brasilia, proprio perchél’Escama Studio è membro di unafederazione che promuove il com-mercio equo nel Nord America e fa-vorisce, a livello globale, piani d’in-serimento per combattere la povertà.Ogni borsa è firmata dalla personache l’ha creata, di cui è possibileleggere la biografia e conoscere ilviso sul sito dedicato. Di personeche cercano di sbarcare il lunario,usando quotidianamente la propriaimmaginazione, ce ne sono anche aMadagascar, dove i poveri sono abi-tuati a inventarsi il futuro giorno pergiorno. Qui in ogni angolo delle cittàsorge un mercato o una piccola bot-tega, dove si praticano contempora-neamente più attività, dove dalle vec-chie giacche di pelle si ricavano scarpeda ginnastica e dalle marmitte delleauto si ricavano pentole. Così si puòtranquillamente affermare che: «L'artepiù diffusa e apprezzata è l'arte di ar-rangiarsi. In ogni angolo della terra,infatti, c'é una mostra collettiva per-manente».

di Cinzia Pagliaroli

L’arte di arrangiarsiai quattro angoli del mondo

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3 0 m a r z o 2 0 1 228 Cucina

Il Vinitaly non hai mai riscossotanto successo come quest’anno.

L’edizione 2012 è stata la più lungadi sempre della rassegna dedicataagli amanti del nettare degli Deie dei suoi distillati: dal 25 al 28marzo sono stati quattro giornipieni di sapori al Palaexpo di Ve-rona. Il salone internazionale èandato in scena nella città di Giu-lietta e Romeo su una superificiedi 95mila metri quadrati, con 12padiglioni occupati e l’intero se-condo piano della struttura de-dicato alla manifestazione. In to-tale gli espositori sono stati oltre

quattromila, e alcuni sono arrivatiaddirittura dall’Oceania, dall’Ame-rica, e dall’Africa, oltre che ov-viamente da ogni angolo del Vec-chio Continente. In un contestodel genere, dove la qualità supera,se possibile, i livelli di eccellenza,recitare la parte del leone non èaffatto semplice. Eppure le cantinedi Nettuno ci sono riuscite, valo-rizzando al massimo i propri pro-dotti e una tradizione vinicola,

quella della città del Tridente, chesi perde nella notte dei tempi. AVerona, infatti, le due cantinenettunesi Bacco e Divina Prov-videnza, hanno portato le novitàdella stagione. La Cantina Baccoè sbarcato al Vinitaly con il suonuovo spumante, il Frizzante diCacchione e la linea biologicaScoglio d’Orlando, sia bianco cherosso e già Igp. La cantina DivinaProvvidenza, invece, ha presentato

il nuovo Shyraz e la nuova annatadel Neroniano. Inoltre i vini diNettuno hanno preso parte anchea una degustazione riservata aibianchi tradizionali, che si è svoltaall’interno dello stand dell’Arsial.Per quanto riguarda la manife-stazione in generale, invece, cisono una novità assoluta e dueattività tradizionali che hanno ri-scosso particolare successo. Lanovità è ViViT, rassegna dedicata

Espositori,visitatoried esperticonquistaticon lo spumante,e col biologicoScogliod’Orlando,nella versionebianco e rosso

Al Vinitaly di Verona grande successo per la produzione della Cantina Bacco di Nettuno

In alto i calici sotto il balcone di Giulietta e Romeo

di Lorella Di Carlo

La ProvinciaUno spazio dedicato ai 36 pro-duttori della Provincia di Romapresenti alla manifestazione, unatavola rotonda a tema per di-scutere sui nuovi disciplinari diproduzione, la presentazione dellanuova cartina Vini Doc, banchid’assaggio e degustazioni guidateda esperti sommelier e giornalistienogastronomici. Anche que-st’anno la Provincia di Roma haporeso parte Vinitaly. «Abbiamoruolo di priano – spiega l’Assessoreprovinciale alle Politiche del-l’Agricoltura, Caccia e Pesca, Au-relio Lo Fazio –grazie alla parte-cipazione di numerose aziendedel territorio, pari quasi al 50%dei produttori del Lazio. Compitodelle istituzioni è stimolare e so-stenere i prodotti per la revisionedi tutti i disciplinari di produzionein funzione della qualità».

ai vini prodotti da agricolturabiologica e biodinamica con pa-rametri d’accesso molto restrittivi;la tradizione invece è stata portataavanti da “Taste Italy by DoctorWine”, momento dedicato ai tra-der stranieri, e da “Trendy oggi,Big domani”, osservatorio dei pro-dotti esordienti che coniuganoalta qualità e prezzo commercialeorganizzata in collaborazione conLuca Moroni.

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mera, cameretta, bagno primo piano. Mobiliato,termoautonomo, infissi in legno massello, doppivetri. Euro 158mila trattabili. No condominio.No agenzia. Classe energetica E. Telefono348/0105080Tor San Lorenzo in pregiato Villaggio ClubBuganvile, in quadrifamiliari ristrutturati erifiniti otto vani metri quadrati 170 su trelivelli, camino, termoautonomo, giardino di260 metri quadrati, due posti macchina. Piscina,calcetto, tennis, parco condominiali. Classeenergetica D. Euro 258mila trattaibili. Noagenzie. Telefono 348/0105080Affittasi appartamento via San Giacomo 20,Nettuno, 90 metri quadrati, 2 stanze, cucinae bagno ampi. Balconatissimo. Secondopiano. Parcheggio interno. Telefono329/4076560Dragona vendo terreno edificabile metriquadrati 882 a 200 metri da via dei Romagnolicomprensivo di monolocale condonato, pozzo,piante da frutta. Giuseppina. Telefono06/5666126Affittasi casa indipendente di 65 metri quadratia Tor San Lorenzo, 2 camere, bagno, cucina egiardino. Euro 650. Telefono 349/3831678Vendesi casa indipendente di 65 metri quadratia Tor san Lorenzo, a 500 metri dal mare, 2 ca-mere, bagno, cucina, garage e giardino di 450metri quadrati. Trattativa riservata. Telefono349/3831678Affitto depandance a Tor san Lorenzo (camera,angolo cottura, bagno) massimo due persone.Euro 400 al mese (compreso luce e gas).Telefono 349/3831678Affittasi cantina 10 metri quadrati, via deiFabbri Navali 66 Ostia. Telefono 06/50934569Cercasi monolocale, bilocale affitto, 40 o 45metri quadrati. Masismo 450 euro. ZonaCasal Bernocchi, Vitinia, Acilia. Telefono348/7608074Affitto stanza arredata a persona sola, ragazzao ragazzo a Lavinio, Anzio. Villino ind. 2bagni, garage, giardino, posto macchina, Internet

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Alla cortese attenzione del direttoreCosimo Bove,ho letto il suo articolo su Poste Italiane,non posso fare altro che confermare idisservizi creati dall'azienda poste ita-liane. Le allego documentazione diuna apertura procedura conciliazionecontro poste italiane. A causa di unerrore dell'impiegata o dei loro serviziinformatici, ho rischiato di prendermiuna accettata durante una rapina al-l'ufficio postale; nella loro carta dellaqualità non è previsto nessun risarci-mento per un vaglia errato...il vaglianon si compila là da solo! Gli impiegativengono indennizzati per quando su-biscono le rapine e io cliente no, e

Pre.mo Direttore,con la presente intendo riferirmi al-l’articolo apparso su Reporter del 30novembre 2011, pagina 13, articolo in-titolato “Intossicati all’asilo dopo pran-zo”. Mi vedo costretto a scriverLe, innome e nell’interesse della soc. La Pic-cola Gian.Des srl, giacché la Mia assi-stita non ha avuto il piacere e la sod-disfazione di leggere, sul Vostro quin-dicinale, un articolo ad integrazione e

completezza di quello del 30 novembrescorso e che riferisse degli esiti delleanalisi di laboratorio effettuate sui cam-pioni di cibo prelevati dalla AziendaUsl Roma H. Ebbene, preso atto di taleomissione, sono ad informarLa chetutti gli esami e le analisi eseguiti suicampioni di cibo prelevati presso lecucine e le dispense della società, esamie analisi effettuati da Arpa Lazio –Servizio Ambiente e Salute, Unità Ali-menti Droghe e Cosmetic – e dall’Isti-tuto Zooprofilattico Sperimentale diLazio e Toscana, hanno avuto esito ne-gativo. Tale risultato di laboratorio ri-muove senza alcun dubbio, ed in modoincontrovertibile, ogni ipotesi di re-sponsabilità nei confronti della soc.La Piccola Gian.Des srl per i fatti spia-cevoli accaduti presso l’istituto scolasticoSan Giuseppe di Lavinio il giorno 18

novembre 2011. Del resto quel giorno,cioè il 18 novembre 2011, la societàaveva fornito pasti a pranzo anche peraltri istituti scolastici della zona, istitutiscolastici presso i quali non è avvenutaalcuna intossicazione. Un motivo inpiù per ritenere che la fonte o il focolaiobatterico che dirsi voglia, non era nelcibo fornito a pranzo dalla società,bensì altrove. Vi sarei pertanto gratose sul periodico Reporter venisse pub-blicata questa mia missiva, oppure unintero articolo riguardante e riportantel’esito delle predette analisi, in modotale da rassicurare i vostri lettori, tracui vi sono molti genitori di bambiniche attualmente frequentano gli istitutiscolastici locali e che a pranzo usu-fruiscono dei pasti preparati e fornitidalla La Piccola Gian.Des. srl.

Avvocato Roberto Antonucci

Vendo o affitto terreno edificabile metri quadrati 1.096, B4, sito a Lavinio, in via Giove.Recintato, cancello, capanno per attrezzi, pozzo. Allaccio Enel, fognature e acqua dicarano. Diversi alberi da frutta. Prezzo vendita euro 150mila trattabili. Prezzo affitto300 euro mensili. Telefono 06/9874192, Paola

I disservizi delle Poste

La Piccola Gian.Des. non ha colpe

visto le mie non perfette condizionifisiche per tre giorni ho dovuto ricor-rere all’uso di tranquillanti.

Cordiali Saluti Andrea Ciccorelli

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FIUMICINO

Aeroporto Leonardo da VinciTerminal partenze a arriviStazione ferroviaria Bar torre uffici Via PortuenseSupermercato Eurospin Andreucci Gomme Frimm BarBar +39Edicola Bar Mach 2 Comune di Fiumicino Jazz CafèBar benzinaio AgipVia delle OmbrineSupermercato Emmepiù Studio commerciale MichielettoBar NoccioliGioia DueJe.Ga. Bar TabaccheriaBar Il Peperoncino Gran Caffè Conti Via Torre ClementinaSupermario Bar ParrucchiereFarmacia S.Maria della SalutePizza a taglio Ge.Pa.Gi. Tabaccheria Pizzeria Sancho Mini Bar Porchetta da ToninoTabaccheria Bar paninoteca I Gabbiani Bar Fronte del Porto Pizza Rustica Marina Bar Torre Clementina Bar Sonia Edicola Via del CanaleBar del Canale Laura Via Foce MicinaRisparmio CasaTabacchi… e non solo Taxi Bar Bar Carlo Supermercato Todis Erboristeria Hair Space PizzeriaEdicola Bar gastronomia della Foce Via dei MitiliBar il Gatto e la VolpeVia Orbetello –Torre ClementinaBar caffetteria Patrizi Viale Traiano

Gelateria Rustichelli Bar Bandiera Blu

Via FiumaraPizza rustica Nonno Carlo Via Giorgio GiorgisBar Rustichelli Regali tabacchi profumi Edicola Bar gelateria Marcellino Zanzi Bar A Tutta Pizza M&D parrucchieri Bar Bazzana Via delle MeduseBar L’Aliante Non ci resta che pizza Non Solo BarVia del FaroAlimar Conad Via Coni ZugnaCaffè et Cafè Gianni Supermercato Todis F&V BarVia della ScafaCross Conad Bar Carlo Il signor 15 palle Via Antonio AngeloniSupermercato Gros L.mare della SaluteBar Bellavista mareBar Baffo Bar Hemingway Via Trincea delle FrascheBar La Dolce Sosta Bar Frovalschi Bar – ristorante La LanternaBar Canova Parco LeonardoCinema Stazione ferroviaria

LIDO DI OSTIA

Corso Duca di GenovaBar Remondi Duca Bar Bar L’Angoletto Bar Amigos Caffè del Mare Tabacchi Selvi King Bar Sport Bar Centro Anziani SommergibileVia dei PanfiliCaffè Luna Forno Causio Via delle Aleutine

Arlecchino Bar Via AldobrandiniEdicola Bar Raffaele

Via della StazioneVecchiaBar Maffei Piazza Anco MarzioEdicola Bar Sisto Bar Casina Fiorita Piazzale della Stazione del LidoBar Europa Stazione ferroviaria Pro LocoPiazza di CastelfusanoBar Al DollaroVia Cardinal GinnasiBar Polo Nord Via V. De GamaRingo Bar Caffetteria Millennium Bar Scacco Matto Tabacchi Regalomania Bar – tabacchi Raphael Via Capitan ConsalvoSnack Bar BudapestVia delle GondoleSupermercato Pam Bar Big Bar TabacchiForno Briciole di Pane Piazza di S. MonicaBar PrestigeVia dell’IdroscaloCaffè Il Castoro Via Pucci BoncambiForno Causio Bar La Parigina Via dell’AppagliatoreSupermercato Panorama Multistore Gli AquiloniCaffè CavalieriVia delle EbridiSupermercato IperfrescoVia della MartinicaCaffè MartinicaPorto TuristicoNabil Gelateria24 KaratiBar Mare MossoVia delle AzzorreBar delle AzzorreVia Isole del CapoverdeAndrew’s BarBar Il GirasoleVia Piola CaselliBar ParadiseCarrefour Express

Bar DanyVia Capo SpartiventoDual CaffèVia C. LaurentiBar Sole di OstiaVia E. CarlottoBar JollyCentro anziani

Via Pietro RosaBar Scala ParadisoCorso Regina MariaPiaBar MillevogliePiazza StazioneVecchiaXIII MunicipioVia ClaudioBar GrecoAnagrafe XIII municipioViale della MarinaBar DiamanteL.mare ToscanelliViceréBar OlivieriL.mare VespucciBar Venezia

OSTIA ANTICA

Viale dei RomagnoliBar Tharro’sDolce caffèBar Il GelataioTabacchi Di MequioAmbulatorio AslCentro anzianiViale E. OrtolaniCaffè d’Arte

ACILIA

Via di Macchia SaponaraAle&Tony barBar DominoSma SupermercatoIl mio fornaio GiacintiSaluini tabacchiBar PiersantiFratelli di pizzaBlockbusterSupermercato Conad Supermercato Tuodì Piazza San Leonardo da Porto Gran caffè LauraVia AciliaPizza BiagioBar MarikaBar MartinaBar CianfarelliGas Caffè

CASALPALOCCO

Via di CasapaloccoCentro commerciale VecchioSupermercato Di per DiEdicolaCentro comm. Le TerrazzeBar EliteLa bottega del fornaioBar bisteccheria GolaRistorante La LocandaBar Paradiso

INFERNETTO

Supermercato Map CraiBottega del Fornaio

TORVAJANICA

L.mare delle SireneSolymar barBar NicoLuxor BarBar Luna RossaViale SpagnaPlanet CafèViale DanimarcaCaffè centraleViale FranciaForno Antica PanetteriaCafè del MarL.mare degli ArdeatiniBar la Veranda

TOR SAN LORENZO

L.mare di TS LorenzoBar Me Ce PortiCentro commerciale ValeriaViale San LorenzoCaffè degli artistiSupermercato TodisOrange BarSupermercato EurospinSupermercato Sisa Bar TrovatoMail bar

ARDEA

Piazza del PopoloComuneBar dei RutuliGolden barVia NisoSupermercato ConadAlbachiara

APRILIA

Centro Comm. Aprilia 2

ANZIO

Santa TeresaEdicolaViale MencacciEdicola stazione ferroviariaPiazza C. BattistiComune di AnzioVia AmbrosiniVilla SarsinaVia FilibeckBar MarottaMarcatissimoVia G.MatteottiCinema AstoriaBar AstoriaPiazza PiaBar Grand’ItaliaBar L’ImbarcaderoTabacchiPizzeriaBar GraziosiMucho MachoRiviera MallozziBar Lido di NeroneTabacchi BiondiTrattoria Diavoletto 25Zazà kebabVia Porto InnocenzianoCornetto notteTabaccheria MingiacchiBar del PortoCorso del PopoloGelateria MennellaRiviera ZanardelliBar MalagaVia GramsciEdicola Viale MarconiEdicolaSupermercato SidisBar NolfiCompagnia CarabinieriBarEdicola Anzio ColoniaVia ArdeatinaPizzeria Le SireneTutto x Tutti TabacchiGreen barHotel Beauty RaphaelEdicolaBombe caldeForno CameliBar PortioliPiazza LaviniaPizzeria BoccioneGarden barBar

Via di Valle SchioiaBar MachiavelliBar ScarcellaBar CianfanelliBar HarmonySupermercato One PriceTabacchiBar stazione ferroviariaVia NettunenseNew Effetto BellezzaBar Pit StopMc Donald’sPasticceria StampeggioniBar Il Papero RosaTweety caffèEdicola FalascheVia della CannucciaCentro commerciale TontiniBarViale AntiumCentro commerciale AnteoBar FashionGolosità e tabacchiBar lotto e tabacchiSupermercato Gusto DiVia GoldoniEuroplanetBarVia Villa ClaudiaEdicola Bar GemmaForno Angolo del paneVia della FonderiaCentro comm. Lo Zodiaco

NETTUNO

Via delle SterlizieEdicolaBar delle SterlizieVia Santa BarbaraEdicolaSupermercato TodisBar Las VegasPiazza Cavalieri di V.VenetoChiosco barL.mare MatteottiCaffè del MarEdicolaCaffè VolpiBar della PostaNanarìGran caffè ItalianoComuneL.mare GiovanniPaolo IIPorto Marina di NettunoVia CavourEdicolaCentro SpesaGec Bar

Stazione ferroviariaCaffè LatinoPizzeria della stazioneTabacchiVia de GasperiMaster cafèPiazza BerlinguerChiosco barVia RomanaFantasy barEdicola GiulianaCaffè New GardenFantasy on the roadOlivettiEcofiorenzForno LolaVia San GiacomoL’angolo del PaneCaffè CelaniAntica HosteriaPasticceria AdamoForno civico n°40Via DiazDelizie del fornoPlanet Baseball trattoriaBar AmapolaVia V.VenetoL’angolo del PaneTabacchi Non solo fumoControventooligataBar dei MilleFarmacia BaroneVenere SpaPiazza 11 settembreIl Bar dei DesideriVia della VittoriaComando Polizia MunicipaleVia Don T.SignoriBar 7 BelloVia Aldo MoroBar De FeliciVia della LiberazioneBar BadiniBar MarcuccioAntico Forno dell’ArchettoBar BluesTabacchi Lotto ed EnalottoEdicolaBar ScacciapensieriDeposito CotralVia TraunreutSupermercato ConadStrada provincialeNettuno-CisternaSupermercato RossanaCantina BaccoCentro commercialeLe VeleIpersidisKaribù CafèVia Nettuno-VelletriBar Tony

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Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura

Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del 25 febbraio 2008

Direttore responsabile: Cosimo Bove

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Vice direttore: Mario Scagnetti

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Editore: Associazione Reporter News Europa

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Garante del lettore: dott. Carlo Giovanni Michieletto

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Impartisco lezioni individuali e di gruppo dalle elementari alle su-periori di francese, economia aziendale, italiano e diritto. Prezzodai 7 ai 10 euro l’ora. Per informazioni telefono 328/7886537, Ida

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