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Fiumicino Esterino Montino e Mario Baccini candidati Sindaco: già più di un’ipotesi Qualcuno dice che rappresentano un freno al ricambio generazionale, qualcun altro invece che fanno bene a mettere ancora a disposizione della collettività la loro esperienza Nettuno Vittorio Marzoli e Carlo Eufemi pronti a sfidarsi e a tornare in campo ostia Bordoni e Bonelli, il faccia a faccia della politica legata al XIII Municipio A ttuAlità PoliticA croNAcA turismo culturA EcoNomiA Anno V - Numero 11 - 29 giugno 2012 www.reporternews.it € 0,50 COPIA OMAGGIO S e il mare, principale fon- te di sostentamento delle attività del litorale roma- no, viene “massacrato” a colpi di abusi e prepotenze, i buoni propositi restano tali. Lo scenario descritto dai volontari di Legambiente non lascia spazio a dubbi. abusi&Prepotenze Nostalgici e attivi: i «rieccoli» della politica i L PUNTO coSiMo Bove I risultati che emergono dai dati sono degni di nota: su 10 stabilimenti scelti a campione solo quattro ri- sultano essere a norma di legge, mentre negli altri sei oltretutto non è possibile arrivare neanche fino alla battigia. Costumi&Malcostumi OSSeRVaTORiO Mario Scagnetti pagina 2 pagina 23 pagina 5 Avviso speciale per i pazienti: al Grassi andate soltanto in costume da bagno All’interno Quote rosa: il tallone d’Achille del sindaco di Ardea. Da alleate ad acerrime rivali Al nosocomio di Anzio tagli regionali in contrasto con i diritti costituzionali Balneari in rivolta: Papagni annuncia una lista per le prossime elezioni Intervista a Moriconi, presidente del Tribunale del Lido, tra «risparmio e burocrazia» Rifiuti: il servizio di raccolta va migliorato E l’incubo discarica è ancora presente Musica, cultura e teatro Appuntamenti d’estate Sul Mare di Roma ce ne sarà davvero per tutti i gusti. E se Anzio ha già diffuso il proprio calendario di eventi, gli altri Comuni non hanno certo voglia di restare a guardare

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La Voce del Mare di Roma. Attualità, cronaca, politica, inchieste, approfondimenti, turismo, cultura, economia, cucina, curiosità

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FiumicinoEsterino Montino e Mario Baccini candidati Sindaco: già più di un’ipotesi

Qualcuno dice che rappresentano un freno al ricambio generazionale, qualcun altro invece che fanno bene a mettere ancora a disposizione della collettività la loro esperienza

NettunoVittorio Marzoli e Carlo Eufemi prontia sfidarsi e a tornare in campo

ostiaBordoni e Bonelli, il faccia a facciadella politica legata al XIII Municipio

AttuAlità PoliticA croNAcA turismo culturA EcoNomiAAnno V - Numero 11 - 29 giugno 2012 www.reporternews.it

€ 0,50 COPIA OMAGGIO

Se il mare, principale fon-te di sostentamento delleattività del litorale roma-

no, viene “massacrato” acolpi di abusi e prepotenze,i buoni propositi restanotali. Lo scenario descrittodai volontari di Legambientenon lascia spazio a dubbi.

abusi&Prepotenze

nostalgici e attivi: i «rieccoli» della politica

il PuntO

coSiMo Bove

Irisultati che emergono daidati sono degni di nota:su 10 stabilimenti scelti

a campione solo quattro ri-sultano essere a norma dilegge, mentre negli altri seioltretutto non è possibilearrivare neanche fino allabattigia.

Costumi&MalcostumiOsservatOriO

Mario Scagnetti

pagina 2

pagina 23

pagina 5

Avviso speciale per i pazienti: al Grassiandate soltanto in costume da bagno

All’interno

Quote rosa: il tallone d’Achille del sindacodi Ardea. Da alleate ad acerrime rivali

Al nosocomio di Anzio tagli regionaliin contrasto con i diritti costituzionali

Balneari in rivolta: Papagni annunciauna lista per le prossime elezioni

Intervista a Moriconi, presidente del Tribunaledel Lido, tra «risparmio e burocrazia»

Rifiuti: il servizio di raccolta va miglioratoE l’incubo discarica è ancora presente

Musica, cultura e teatro

Appuntamenti d’estateSul Mare di Roma ce ne saràdavvero per tutti i gusti. E seAnzio ha già diffuso il propriocalendario di eventi, gli altriComuni non hanno certo voglia di restare a guardare

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Altro che Mare Nostrum.Quello del litorale romano

è un Mare Monstrum, tanto perprendere in prestito il titolo diun dossier presentato in questigiorni dai volontari di Legam-biente. E il Lazio, in questa specialeclassifica del mare illegale, sipiazza nella top ten delle regioniche peggio hanno trattato la pro-pria costa, con 659 infrazioni ac-certate, 762 denunce ed arresti, e196 sequestri. Una media di 1,8reati per ogni chilometro di costa.Da brividi. Tra le infrazioni piùriscontrate da Legambiente conl’ausilio delle Capitanerie di Portonazionali, l’abusivismo ediliziosul demanio, depuratori malfun-zionanti, scarichi fognari, inqui-namento da idrocarburi e pescadi frodo. Unica nota lieta, in que-sto mare di abusivismo illegale,la scelta dell’amministrazione co-munale di Ardea, con l’abbatti-mento di 107 manufatti abusivia ridosso della spiaggia e su areedi pregio paesaggistico del co-mune. E poi «c’è un’altra Italia -come spiega Legambiente - uffi-cialmente invisibile, che non ri-

sulta sulle mappe perché è fattadi oltre un milione di immobili“fantasma”. E’ l’Italia emersa loscorso anno dal censimento av-viato dall’Agenzia del territorioin base al decreto legge 78/2010,la finanziaria-bis messa a puntodall’allora ministro Tremonti, cheprevedeva, appunto, l’accertamen-to delle case non censite». Ed èqui che subentra un’altra reginadel litorale romano, ai primi postidi questa speciale classifica di“case fantasma”: Anzio. La cittàneroniana si piazza al quattordi-cesimo posto nazionale delle città

con più case sconosciute al catasto:secondo i dati forniti dal dossierdi Legambiente infatti, sarebbero1.674 gli immobili non accatastati.Cifre inferiori solo a comunicome Napoli, Reggio Calabria,Palermo, Foggia, Salerno e Lecce,tanto per citarne alcuni. Ma iproblemi nelle città del litoraleromano, non finiscono qui. SeArdea, a fronte di una serie didemolizioni, deve fare i conti concentinaia di abusi ancora noncontrastati, Ostia ha ancora unalunga strada davanti per miglio-rare il suo accesso al mare. Si-

gnificative le parole presenti neldossier Mare Monstrum: «Lidodi Ostia, la spiaggia dei romani -spiegano da Legambiente - rimanecertamente uno degli esempi dipunta di come possa essere colo-nizzata e resa inaccessibile la costaitaliana. Ogni estate sale alla ribaltadelle cronache per le denuncedei bagnanti che si vedono negarel’accesso gratuito al mare: “se vuoipassare devi pagare il biglietto”, èquesta la risposta standard allarichiesta di poter raggiungere ilbagnasciuga». Altro che turismoe mare libero.

Per Legambiente il litorale romano si conferma un campionario di infrazioni

Tra i temi caldi dell’estate, non può mancare la cattiva depurazione. Solopoche settimane fa, Reporter si era occupato dell’argomento, segnalando ilimiti della qualità delle acque confermati dalle bandiere blu della Fee, cheancora una volta in provincia di Roma hanno premiato solo Anzio. Colpa diuna cattiva depurazione, ancora insufficiente a coprire le esigenze di città inforte espansione, e di scarichi abusivi continui nelle acque del litorale. Cosìad Ostia, Fiumicino, Ardea e Nettuno. Mentre ad Anzio, almeno per ora,fanno gli scongiuri. «Secondo i dati dell’Istat - spiegano da Legambiente - inItalia la copertura del servizio di depurazione arriva al 76% circa del totaledel carico inquinante prodotto». E il Lazio, neanche a dirlo, è sotto media,fermo al 65,4%. «Circa il 70% della rete fognaria nazionale - chiariscono daLegambiente - è di tipologia mista, raccogliendo insieme gli scarichi civili e leacque meteoriche. Il che provoca problemi in caso di intense precipitazioni,con gravi danni al funzionamento del sistema di depurazione».

il PuntO

Gli obiettivi sono sempre glistessi: incentivare il turismo erilanciare l’economia di un ter-ritorio che da tempo risente dellacrisi. Ma se il mare, principalefonte di sostentamento delle at-tività del litorale romano, viene“massacrato” a colpi di abusi eprepotenze, i buoni propositi re-stano tali. Lo scenario descrittodai volontari di Legambientenon lascia spazio a dubbi: c’èancora molto da lavorare. DaOstia, dove il “lungomuro” im-pedisce la vista della spiaggiaed i più temerari sono costrettia pagare per mettere i piedi sullasabbia, passando per Ardea eFiumicino, dove la qualità delleacque in molti tratti non sembraquella più adatta a località chepuntano sul mare. Difficile poinon fare i debiti scongiuri a Net-tuno, dove solo pochi giorni fal’annegamento di un operaio30enne ha riportato d’attualitàil tema della sicurezza dellespiagge libere, sempre più ab-bandonate a se stesse. E che diredel ripascimento partito in questigiorni? Possibile avviare un in-tervento di solito programmatocon mesi d’anticipo proprio nelbel mezzo della stagione estiva?Pare di si. Le incongruenze dellapolitica. Ma intanto un altroanno rischia di andare perso.Altro che rilancio turistico edeconomico del litorale. (C.B.)

La depurazione come optionalLe sacche di inefficienza

Tutti gli abusi del “Mare Monstrum”Anzio regina delle “case fantasma”, ad Ostia si paga per andare in spiaggia

di Cosimo Bove([email protected])

Fiumicino

Ardea

Erosione e pulizia delle acque sotto ac-cusa. A stagione ormai avviata i risultatisembrano essere ancora molto lontanidalle aspettative.

AnzioIl dossier di Legambiente ha creato uncaso: più di 1.600 immobili non de-nunciati al Catasto. Un abuso da recordper la città di Nerone.

Tra critiche al Pua ed un abusivismo ancoralontano dall’essere completamente debellato,la città rutula prova a districarsi per portarea termine la stagione.

Ostia

Pomezia

Spiagge off limits e mare da scrutarecol cannocchiale: il Lido si confermaun miraggio per residenti e turisti. Ameno che non si decida di pagare.

NettunoLa sicurezza? Un optional, almenosulle spiagge libere, dove ogni annopuntualmente si ripetono gli stessi in-cidenti. Urge maggiore controllo.

Spiagge da rivedere ed acque nondel tutto cristalline in alcuni punti fre-nano ad oggi il turismo balneare po-metino. C’è ancora da lavorare.

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La sezione di Anzio e Nettunodella Società Nazionale di Sal-

vamento, guidata dal direttore Fau-sto Onori, è pronta per entrare inazione. Gli oltre 200 volontari delledue città del litorale controllerannole spiagge, soprattutto quelle libere,dal 30 giugno al 9 settembre, enello stesso periodo organizzerannoanche due importanti iniziative:le “Giornate di Sicurezza in Mare”e “Papà ti salvo io”. Il compito piùimportante dei ragazzi di Onori,comunque, sarà quello di garantirela sicurezza di tutti i bagnanti, per-ché tra Anzio e Nettuno ci sonodiversi punti pericolosi, come l’are-nile nettunese che si trova dietroil santuario di San Rocco. «Lì sicreano pericolosi incroci di correntiquando il mare è agitato – spiegail direttore della Salvamento FaustoOnori – a causa delle dighe e delmolo sopraflutto del porto turistico.Altro punto pericoloso è la spiaggiadei Marinaretti (al confine traAnzio e Nettuno ndr), a causa delrischio derivante dalla falesia». Ivolontari della Salvamento, co-munque, sono professionisti formatinel migliore dei modi e possonocontare su attrezzature all’avan-guardia, come gommoni, moto

d’acqua e il defibrillatore portatile,oltre che sul supporto delle unitàcinofili Sics. «Siamo professionistidel salvataggio in ambiente ac-quatico e nel 2010 – aggiungeOnori – abbiamo presentato alComune di Nettuno un progettoper creare il primo centro di for-mazione permanente per la sicu-rezza in mare in tutta Italia. Perl’amministrazione non ci sarebberostate spese e noi ci impegnavamoa installare delle torrette fisse e apattugliare la costa via terra e marecon uomini, mezzi e cani. D’invernoavremmo formato i beach managerper la sicurezza e d’estate si sarebbepassati alla pratica. In cambio chie-devamo solo di poter installare ilcentro, realizzato a nostro spese,su una spiaggia libera. Il Sindacoci ha chiesto di realizzare una bozzadi convenzione: lo abbiamo fatto,abbiamo lavorato per un’estatesenza l’approvazione del progettoe poi a ottobre 2010 il DirettoreGenerale del Comune mi ha dettoche non si poteva portare avanti ilprogetto causa manca del Pua». Aquel punto Onori ha chiesto, in-vano, spiegazioni ufficiali e nel-l’ultimo consiglio comunale hoportato la questione all’attenzionedei capigruppo, ma l’assise è statasospesa causa mancanza del nu-mero legale.

A Nettuno allarme sugli arenili dei Marinaretti e del santuario di San Rocco

Il mare di Nettuno è malato. Certo, non l’intero tratto di costa,ma nelle spiagge che si trovano tra il porto Marina di Nettuno eil santuario di Nostra Signora delle Grazie vige il divieto di bal-neazione, deciso dal sindaco Alessio Chiavetta dopo i risultatidelle analisi effettuate dall’Arpa. Gli stabilimenti interessati daldivieto di balneazione sono Le Sirene, il Gabbiano e Il Salus.«Le analisi dell’Arpa – spiega Fausto Onori, direttore dellasezione di Anzio e Nettuno della Società Nazionale di Salvamento– parlano di enterococchi intestinali e, quindi, quell’acqua è pe-ricolosa. Lì è in vigore il divieto di balneazione e la gentefarebbe bene a rispettarlo, perché in ballo non c’è il rischio po-tenziale di un annegamento ma proprio la salute personale. Il30 giugno noi entreremo in servizio e andrò personalmente acontrollare se questi stabilimenti hanno esposto il divieto dibalneazione nella maniera che prevede la gente, se non saràcosì mi rivolgerò alle autorità competenti». Il problema, infine,sembra derivare dalle condizioni del fiume Loricina, che sfociain mare proprio nei pressi del santuario di Nostra Signora delleGrazie, e sul quale a questo punto andrebbero effettuati degliinterventi di bonifica. (M.s.)

A Nettuno scatta l’ora del ripascimento. Ma non sarà un po’tardi? Sicuramente lo è, visto che la stagione estiva è già co-minciata, che i lavori sono iniziati da pochi giorni e che du-reranno per diverso tempo. «Il tratto di mare che va dal san-tuario di Nostra Signora delle Grazie fino al grattacielo sitrova in uno stato di degrado totale: una distesa di sassiaguzzi, rifiuti e residui di manufatti cementizi –dice ClaudioPelagallo, responsabile per il Litorale di Sel Lazio – il ripasci-mento è necessario ma arriva con enorme ritardo e conenorme danno per il turismo».    La sabbia, comunque, saràprelevata a largo di Anzio e poi sparata con un tubo sullaspiaggia, nel frattempo la zona sarà interdetta alla balneazione.«Il prolungamento dei moli dei porti di Anzio e Nettuno –aggiunge Pelagallo – ha provocato il deposito abnorme dellasabbia nel tratto di costa tra Anzio e Nettuno e la conseguenteerosione del litorale di Cretarossa. Sono anni che invio tele-grammi alla Regione perché intervenga a bloccare l'erosionema l’unico provvedimento è stato l’inizio dei lavori per larealizzazione di una diga, poi definanziato dalla Polverini equindi lasciata a metà». E ora il Mare di Roma rischiaseriamente di restare senza la sua risorsa principale, e cioèsenza decine di chilometri di spiagge, che vengono meno acausa delle violente mareggiate. In pericolo, infine, ci sonoanche l’intera economia della balneazione e diverse abitazioniprivate. E un intervento tampone dell’ultima ora sembraessere tutto fuorchè una soluzione al problema. (M.s.)

Il ripascimento dell’ultima ora

Oltre alla sicurezza l’altro grandeproblema delle spiagge liberenettunesi riguarda l’abusivismo.Nel senso che sugli arenili sisono insediate persone che af-fittano materiale da spiaggiasenza averne la benché minimaautorizzazione. A segnalare ilproblema, comunque conosciu-to dalle forze dell’ordine cometestimoniano le operazioni dellapassata estate, è Fausto Onori,direttore della Società Nazionaledi Salvamento: «Evidentementeall’amministrazione comunalefa più comodo lasciare le spiaggelibere nelle mani degli abusivi,ma così si impedisce a un’isti-tuzione della Protezione Civilespecializzata nel salvamentonegli ambienti acquatici, comela nostra, di svolgere la propriamissione».

Gli abusivi

“Le 10 regole d’oro per unbagno sicuro” è il progettoche nell’ultimo anno scola-stico ha coinvolto più di tre-mila alunni di Anzio e Net-tuno. A portarlo negli istitutisono stati il Miur e la SocietàNazionale di Salvamento,con la sezione anziate e net-tunese che ha primeggiatoin tutto il Lazio. Ecco alcunedelle 10 regole: se non si ècapaci di nuotare mai av-venturarsi dove l’acqua arrivaal di sopra della cintura; nonentrare in mare dopo avermangiato; mai nuotare dasoli e quando si è troppostanchi, a quel punto megliogirarsi sulla schiena e ripo-sarsi; non entrare in acquadopo una lunga esposizioneal sole. E infine: mai ignorarela bandiera rossa e mai rac-cogliere siringhe dalla sabbia.Per nessun motivo.

Le 10 regole d’oro

«Su quelle coste si rischia di morire»Fausto Onori, direttore della Società Nazionale di Salvamento locale: «Colpa di moli,dighe e correnti. Il Comune ha bocciato il progetto per il centro di formazione»

«Il fiume Loricina va bonificato»

di Mario Scagnetti([email protected])

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Il mare è il vero tesoro dellitorale. Un tesoro che, però,

è difficile da trovare: e comela migliore tradizione pirate-sca impone non è difficile im-battersi in turisti e residentiche impugnano una cartinacolor giallo sbiadito con sopradisegnata una X. Già, perchélungo il Mare di Roma qual-cuno ha ben pensato, nel corsodegli anni, di occultare la vistadelle spiagge agli occhi di chile sta cercando disperatamenteper concedersi una giornatadi relax. Il caso più eclatanteè il lungomare di Ostia, nona caso ribattezzato il lungo-muro, dove ci sono ben 17chilometri e mezzo di pareti,alte e invalicabili, se non apagamento, posizionate pa-rallelamente al mare e allastrada che lo costeggia. Altroche il muro di Berlino. Il mes-saggio rivolto agli aspirantibagnanti è chiaro – «Ciò chesta al di là del muro non èroba vostra» – e a lanciarlosono, insieme, i gestori deglistabilimenti e le amministra-zioni, sia quelle del XIII Mu-nicipio che quella del Comunedi Roma, che non si adopera-no fino in fondo per trovareuna soluzione. Dalla parte dicittadini e turisti, comunque,c’è Legambiente che tutti glianni compie delle vere e pro-prie incursioni nelle piccolecrepe di questo muro. E i ri-sultati che emergono sonodavvero degni di nota: su 10stabilimenti scelti a campionesolo quattro risultano essere

a norma di legge, mentre neglialtri sei non è possibile arri-vare fino alla battigia. In re-altà, però, l’accesso al mareper legge è, ma forse sarebbemeglio scrivere, libero e gra-tuito. Come detto sarebbe li-bero e gratuito, perché poi igestori degli stabilimenti delLido, non tutti ovviamente,inventano i trucchi più dispa-rati per ottenere entrate damettere a bilancio anche peril solo ingresso in spiaggia.Tornelli, biglietterie, obbligodi tessera e inviti a cercare

una spiaggia libera da qualchealtra parte sono all’ordine delgiorno durante i mesi d’estate.Altro paradosso del mare na-scosto, poi, va in scena ad Ar-dea, dove l’amministrazioneEufemi, appena sostituita daquella Di Fiori, ha condottouna lunga lotta contro le caseabusive presenti sul litorale,demolendone ben 107. Pec-cato però che nel resto dellacittà proliferi l’abusivismo edi-lizio, tanto che negli ultimi15 anni (dati della RegioneLazio) gli abusi scoperti sonostati 657, alla media di 4,3 il-leciti ogni mille abitazioni e2,7 ogni mille residenti. No-nostante questi dati, a primavista sconfortanti, comunquela Giunta rutula che si è ap-pena insediata ha tutta l’in-tenzione di proseguire nel la-voro di liberazione del lun-gomare portato avanti dall’exprimo cittadino: perché adArdea i muri hanno deciso ditoglierli, anche a costo di ab-batterli con le ruspe e solosuccessivamente aspettare ilvia libera dai tribunali.

A Ostia 17,5 chilometri di pareti impediscono la vista del mare. E i gestori ne regolano l’accesso

«No, guarda, di qui non sientra, vai alla spiaggia li-bera. Entra da li, vai vaipiù avanti….». Se lo sentonoripetere tutti i giorni i vu-cumprà che provano ad ac-cedere agli stabilimenti bal-neari di Ostia dall’entrataprincipale. Anche l’accessoal mare è innegabile a chic-chessia, ma loro vengonopuntualmente rimbalzatialla porta, e senza cenni diminima insistenza giranole spalle e cercano di rag-giungere la spiaggia liberapiù vicina. Certo è che tro-varne una sul lungomaredi Ostia è sempre più diffi-cile, ma loro non demor-dono. Camminando ancheper chilometri riescono araggiungerla , entrano e conla schiena carica di mate-riale da vendere alle ba-gnanti provano a percorrerela battigia a destra e sinistra.E una volta finito il girochiedono allo stabilimentodi turno di poter usciresulla strada. Senza doverpercorrere di nuovo chilo-metri a piedi. Di solito al-meno questo non gli vienenegato, in uno slancio dibontà dei gestori, ma il gior-no successivo si ripete lastessa scena: «da qua nonpuoi entrare». Chissà se ungiorno uno di questi ven-ditori ambulanti poserà aterra la mercanzia e incro-ciando le braccia chiederà:«fammi vedere dove stascritto». (M.C.)

Out i vucumprà

Spiagge off limits tra muri e villette

Vendita di bibite e generialimentari senza la minimaautorizzazione o rispettodella norma sanitaria. Lodenuncia il Sindacato Bal-neari di Anzio e Nettuno,che attraverso il suo presi-dente, Daniela Di Renzoni,ha inoltrato un esposto allaProcura di Velletri ed alleautorità competenti, comu-ni in testa: «Vogliamo de-nunciare il dilagare di ven-ditori abusivi ed occupa-zioni abusive lungo tutte lespiagge di Anzio e Nettuno,formulando ufficiale richie-sta di tolleranza zero». Mala segnalazione del Sib pro-segue: «Spesso la venditaabusiva riguarda prodottialimentari che vengono po-sti in vendita senza nessuntipo di autorizzazione sa-nitaria e senza nessuna pre-cauzione di norme igienichenecessarie, oltre ad essereeffettuate senza nessunacertificazione fiscale. Unasituazione - si legge nel-l’esposto - che sta arrecandodanno economico e di im-magine a tutta la zona tu-ristica con problemi di or-dine pubblico». E spessoanche la buona educazioneva a farsi benedire. «Dob-biamo denunciare - conti-nuano i balneari - il conti-nuo ed indiscriminato uti-lizzo delle spiagge libere daparte di persone con i cani,senza alcun rispeto delleregole. Qualcuno si decidaad intervenire». (C.B.)

Esposto del Sib

Ad Ardea 107 immobili demoliti. Ma gli abusi edilizi restano tra i più alti del Laziodi Mario Scagnetti

([email protected])

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Centrodestra contro Centrosinistra sull’ipotesi Pizzo del Prete

Scaricabarile sui rifiutiMa il futuro è incerto

In breve dalle città

Anagrafe sotto osservazione«uffici da riorganizzare»Uffici obsoleti e servizi insufficienti. L’ufficio Anagrafe del comune diAnzio (chiuso senza preavviso di pomeriggio) sotto la lente d’ingrandimentodi Beniamino Colantuono, consigliere comunale di Rifomdazione co-munista. «Considerato che l’ufficio anagrafe - spiega Colantuono - sitrova nelle stesse condizioni in cui si trovava negli anni ‘70, che l’ultimaristrutturazione è stata effettuata nell’87, che il personale addetto si trovaa dover fronteggiare un carico di lavoro enorme, non riuscendo asbrigarlo in tempi accettabili, sarebbe opportuno che Sindaco e Giuntaprovvedessero ad una riorganizzazione degli uffici, potenziando quellicon maggiori richieste di pubblico, come l’anagrafe o l’Ufficio Tributi,con lo spostamento eventuale in essi di quei lavoratori al momentosotto utilizzati, in modo da distribuire in modo più equo il caricolavorativo tra i vari reparti del comune e ridare contemporaneamenteefficienza a degli uffici vitali per la vita sociale dei nostri concittadini».

New entry in GiuntaPerri nuovo assessore al BilancioIl Sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, ha nominato il nuovo Assessorealle Finanze, Bilancio e Patrimonio. Sarà Massimiliano Perri, 42 anni, adassumere la delega al Bilancio, Ragioneria Generale, Tributi, Affissioni ePubblicità, Patrimonio, Ufficio Espropri, Economato e Autoparco. E lenovità annunciate dal primo cittadino non sono finite qui. Canapini hainfatti delegato Luigi Satta a collaborare con l’amministrazione comunale,fino alla scadenza del mandato, per coadiuvarla nelle materie e neisettori relativi alla Pesca ed ai rapporti con l’Autorità Portuale. «Taleincarico sarà a titolo gratuito - spiegano dal Comune di Fiumicino - enecessario, data l’esperienza maturata nel settore dall’ex consiglierecomunale».

Handling&Occupazione«lavoratori da salvaguardare»Raffaello Biselli (Città Nuove), ha protocollato nei giorni scorsi unamozione che impegna il sindaco a farsi promotore con la Regione Lazio, laProvincia di Roma e i vertici Flight Care, di un tavolo interistituzionale persalvaguardare i livelli occupazionali dell’azienda, centinaia dei quali residentidi Fiumicino. «La questione Flight Care - spiega Biselli - non si starisolvendo come tutti auspicavano. L’accordo commerciale siglato tra glihandlers con la supervisione di AdR va abrogato. Accollare esclusivamentesulle spalle dei dipendenti la mancanza di direttive che regolino il settoredell’handling, è impensabile. Lo sviluppo aeroportuale, che non significaraddoppio, non può prescindere da rigide regole e da una diminuzionedegli handler che metta fine a una concorrenza forsennata che non fa altroche penalizzare i livelli occupazionali che si riflettono in maniera negativasull’economia di Fiumicino già provata dalla crisi Alitalia e aeroportuale».

Fiumicino si spacca sui rifiuti esull’ipotesi discarica a Pizzo del

Prete. E il consiglio comunale ormaivive di due fazioni ben distinte. Moraledella favola: si gioca a scaricabarilesulle responsabilità presunte nel casoin cui la discarica venisse realizzataproprio nel comune guidato da MarioCanapini. A dare il via alle danze èstata una mozione approvata dal con-siglio provinciale (con l’astensionedel Pd) per chiedere al presidenteZingaretti di escludere le aree di Pizzodel Prete, Valle Galeria e Pian del-l’Olmo come possibili siti per ospitareuna discarica. «Una cantonata - spie-gano il consigliere provinciale delPdl, Anselmo Tomaino e il presidentedel consiglio comunale di Fiumicino,Mauro Gonnelli - che non fa altroche smascherare le contraddizioni eil falso populismo che fino a oggi hacaratterizzato la linea del Partito de-mocratico, bravissimo a cavalcare perfini propagandistici la battaglia anti-

discarica, molto meno a proseguirecon i fatti quella stessa linea». Dellostesso parere il capogruppo Pdl Mas-similiano Graux: «Questo deprecabileatteggiamento del Pd della Provinciadi Roma - spiega - ci porta ad unasola considerazione: la politica deglistruzzi sta per finire. L’astensione alladelibera portata dall’opposizione control’ipotesi discarica a Pizzo del Preteconferma la grande distanza tra chi èin prima linea tralasciando le logichedi bassa cultura politica, e chi avallale logiche governative». Contro ilCentrosinistra si è poi schierato ancheLuigi Satta, leader della lista Noi In-sieme: «L’astensione del Pd è unoschiaffo morale verso tutti quei cittadiniche a differenza della classe politicahanno superato qualsiasi steccatoideologico e preso di petto la questione,unendosi e decidendo di parlare lastessa lingua per salvare il proprioterritorio da scelte obsolete e nonlungimiranti». Dichiarazioni che han-no scosso l’ambiete politico di Fiu-micino, ma che non hanno fatto tre-mare i consiglieri Saoncella, Califano,

Calicchio, Vona, e Zorzi, che hannoreplicato a muso duro alle accuse. «Iltentativo della maggioranza di ca-valcare per fini strettamente propa-gandistici il consiglio provinciale suirifiuti - replicano dal Pd - è talmentepuerile e di basso livello da ricalcarequesti nove anni di amministrazionedi centrodestra. Tomaino e Gonnellisanno benissimo come si sia arrivatialla decisione unanime dei capigruppoprovinciali, Pdl compreso, di utilizzarel’escamotage dell’astensione per farpassare entrambe le mozioni: quelladel Pd che pone rigidi paletti sullascelta del sito post Malagrotta attra-verso l’introduzione di una clausolache non permette alcuna deroga aivincoli ambientali. Questa ha eliminatonon solo Pizzo del Prete, ma la maggiorparte dei siti non idonei. Poi la mozionedel Pdl, con le sole tre aree di Pizzodel Prete, Valle Galeria e Pian del-l’Olmo. Alla base di tutto c’era un ac-cordo tra tutte le forze politiche. Ilresto sono mezzucci di quart’ordine.Ora non ci vorranno mica far credereche Gesù sia morto di freddo.

di Cosimo Bove([email protected])

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Politica 72 9 g i u g n o 2 0 1 2

Il presidente di Assobalneari Re-nato Papagni rompe la tregua e

come ha già fatto Montezemolo(ma non parlategli di seguire il“modello” del patron dellaFerrari) annuncia il suoingresso in politica.L’annuncio è soft,ma tale da provo-care subito unadeflagrazione: lapresenza di unalista civica targataAssobalneari po-trebbe essere piùdi una realtà con-solidata alle prossimeamministrative, e numerialla mano potrebbe sconvolgere ipossibili equilibri del territorio.L’idea è quella di trasformare Ostiain una vera cittadina balneare, maper farlo è necessario rendere ope-rativo il secondo polo turistico.«Ho deciso – ha annunciato Pa-pagni – di iniziare a pensare all'ideadi scendere in campo alle prossimeelezioni amministrative sia per il

XIII municipio che al Comune diRoma. Nessuno lavora per il futurodi questa città. In pratica Ostia èferma, sempre allo stesso punto.Il sistema turistico non ha ricevutonessuna forma di incentivazione,

solo ostacoli anche dallostesso Municipio di ap-

partenenza. Il bandoparcheggi nonsembra una formadi incentivo perrecarsi sulle spiag-ge e tanto menoun’azione finaliz-zata al migliora-mento e allo svi-

luppo dell’arredourbano». Il dado è

tratto. «Nel caso di nostrapartecipazione - ha precisato - sa-remmo comunque slegati dagliattuali gruppi politici. Presente-remo una lista tutta nostra, chesarà composta tra gli altri ancheda molte donne preparate e espertedel territorio, anzi una di loro po-trebbe essere la capolista. Nel XIIImunicipio non abbiamo assessoripreparati ad affrontare la materia

turistica e quindi serviva una forzapolitica capace di comprendere ibisogni della città e mettere afrutto idee e azioni che migliorinol'offerta turistica e lancino il litoraleromano, il mare di Roma, a livellointernazionale». La questione delripascimento, inoltre, vive ancorauna drammatica fase di stallo, no-nostante le ripetute richieste diintervento a Renata Polverini, Pre-sidente della Regione Lazio ed inumerosi incontri con tecnici edirigenti regionali. Poi, resta ancoraaperta la questione del Waterfront,il Sindaco di Roma Capitale GianniAlemanno, lo scorso 22 marzoaveva dichiarato che per la fine diaprile il progetto sarebbe stato

portato in Giunta. Ma dal Cam-pidoglio ad oggi non è arrivatoancora nessun segnale. Le novitànon finiscono qui. Per le notti delLido si cambia, non più solo di-scoteche per i giovanissimi, maun programma variegato, che at-tragga famiglie e giovani, serateche prevedono, in primo luogo,musica sotto le stelle in spiaggia,cinema (presso lo stabilimento LeDune con un pacchetto a paga-mento realizzato ad hoc, "Cine-mar", si cenerà con aperitivi fin-gerfood, si assisterà alla proiezionedi film e si ballerà sulle note deidj dal vivo, il tutto a circa 15 euro.I balneari sono pronti a sfidare lapolitica.

New entry nella Giunta comunaledi Nettuno. Dopo la cancellazionedella vecchia squadra di Governoe la nomina di cinque assessori,il sindaco Alessio Chiavetta hacompletato (o quasi) la rosa didelegati. Nei giorni scorsi infatti,all’Urbanistica ed Edilizia Privataè stato nominato Giuseppe Combi.Una novità solo in parte, consi-derato che Combi faceva già partedei fedelissimi del primo cittadinonettunese. La nomina è sostan-zialmente una conferma dell’in-carico, in quanto nella precedenteGiunta comunale Combi ricoprivagià la carica di assessore con ladelega alle Attività Produttive.«Con questa ultima nomina –ha chiarito il Sindaco Chiavetta– si completa la giunta a sei, cosìcome concordata con tutti i partitiche compongono la Maggioranza.All’Assessore Giuseppe Combido il bentornato in giunta conl’incarico all’Urbanistica, un ruoloprestigioso visto che la sua area èstrategica per la conclusione delprogramma di governo presentatodurante le elezioni. Per questo gliauguro buon lavoro nell’interessedella città di Nettuno».

Giuseppe Combi all’UrbanisticaIl sindaco di Nettuno completa la squadra:

«Avrà un ruolo chiave»

«Nessuno lavora per il domani di Ostia. I nostri amministratori non sono preparati ad affrontare la materia turistica. Lo faremo noi, senza appoggi politici»

Renato Papagni annuncia la creazione di una lista alle prossime elezioni

I balneari sulla scia di Montezemolo

Da valore aggiunto a spina nel fianco.Le quote rosa si stanno rapidamentetrasformando nel tallone d’Achille del-l’amministrazione guidata dal neo sin-daco Luca Di Fiori. Mentre in cam-pagna elettorale la lista “Io Donna”,composta interamente da professioniste,casalinghe, impiegate tutte rigorosa-

mente “rosa”, spingeva per l’elezionedi Di Fiori, oggi i primi dibattiti traMaggioranza ed Opposizione si stannoaccendendo proprio sulla mancanzadi una donna nella nuova Giunta. Laconferma è arrivata nel corso del se-condo consiglio comunale dell’era DiFiori, quando Partito democratico ed

Italia dei Valori hanno chiesto lumisulla mancanza di quote rosa. Unavera e propria bagarre, alimentata

dalle parole del neo assessore LucaFanco (per lui delega a Personale,Polizia Locale e Grandi Eventi) e di

Alessandro Quartuccio (Città Nuove),che hanno chiarito per l’ennesima voltacome la presenza di donne in Giuntanon sia prevista obbligatoriamentedallo Statuto comunale. Dichiarazioniche hanno infuocato gli animi, tantoche diverse ex candidate sono uscitedall’aula per insofferenza. Stati d’animoche non hanno cambiato l’esito dellamozione: respinta con i voti dei consi-glieri di Maggioranza. Almeno perora quindi, niente quote rosa. (C.B.)

Da buone alleate a rivali: donne bandite da Ardea

di Enzo Bianciardi

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Qualcosa si muove. Nell’ultimaseduta del consiglio comunale,l’amministrazione di Anzio haapprovato all’unanimità unamozione per salvare l’ospedaleRiuniti. «Anzio e Nettuno –ammettono - nonché Ardea edil litorale pontino, sono da sem-pre meta di villeggianti, che du-rante la stagione estiva, rad-doppiano se non triplicano, edoltretutto non sussistono altri

ospedali limitrofi a quello diAnzio. Una situazione è desti-nata ad aggravarsi ulteriormente,giacché dovranno essere con-cesse al personale dell’ospedaleperiodi di ferie obbligatorie perlegge, di cui molti arretrati epertanto non rinviabili ulterior-mente». Ed è così che il consigliocomunale «richiede alla RegioneLazio che venga riconsideratatale insostenibile situazione alla

luce di quanto sopra riportatoe che siano accolte al più prestole richieste avanzate dalla AslRmH per sanare i vuoti di per-sonale medico, infermieristico,ostetrico e tecnico, onde evitarela chiusura di reparti fonda-mentali per il territorio, ed im-pegna il sindaco, a mettere inatto tutte le iniziative tese ascongiurare il permanere di talesituazione».

Il consiglio comunale approva all’unanimità una mozione per salvaguardare la struttura

«La Repubblica Italiana tutelala salute come fondamentale

diritto dell’individuo e interessedella collettività, e garantisce curegratuite agli indigenti…». Così recital’articolo 32 della Costituzione Ita-liana. Ma questo diritto è sempregarantito? A giudicare da quantosta accadendo all’ospedale di Anzioe Nettuno il dubbio è legittimo.Tagli al personale, posti letto ridottiall’osso, alcuni reparti chiusi. Difficileessere ottimisti in un contesto comequesto. Il Riuniti rischia di sparire.Non senza qualche strascico pole-mico. Proprio per scongiurare questaipotesi infatti i cittadini hanno creatoun’associazione: il Comitato per ladifesa della sanità pubblica ad Anzioe Nettuno. E i dati riportati sonoinquietanti: «Il decreto regionalealla sanità locale – spiegano dalComitato – ha apportato una seriedi tagli. I reparti più massacratisono quelli di Oncologia (passatoda 6 posti letto del 2010 a zero nel2011), Urologia (da 7 a zero), Neo-natologia (da 5 a zero) e Nefrologia(da 4 a 2)». Una situazione imba-razzante, che sta ulteriormente de-

generando. «La continua carenzadi personale sanitario – continuano– ha privato la sanità locale di ulte-riori servizi e posti letto. Basti pen-sare che in base al decreto com-missariale n° 80 del 2010 (Riorga-nizzazione della rete ospedalieraregionale), al reparto di Otorinoerano previsti nel 2011 almeno 8posti letto (contro i 6 del 2012), aChirurgia 30 (contro gli effettivi14) a Pediatria 8 (a fronte di zeroposti letto ed un reparto chiuso), aMedicina 40 (contro gli attuali 26).

Non solo, i tagli hanno infatti ri-guardato anche i reparti di Orto-pedia (26 posti letto previsti e 16effettivi), Ostetricia e Ginecologia(21 posti letto annunciati e 13 real-mente presenti, con il reparto cheoggi è a rischio chiusura), e Terapiaintensiva (passato da 6 a 4 postiletto). L’ennesimo colpo alla sanitàlocale, che incrocia il dato, già diper sé allarmante, della estremadifficoltà di usufruire delle presta-zioni ambulatoriali a causa di tempidi attesa a dir poco incivili». Ed è

qui che torniamo al punto di par-tenza. Il diritto alla salute previstodalla Costituzione viene garantito?Nessuno ci crede più. «La RegioneLazio – spiegano gli utenti del-l’ospedale neroniano ed il personalesanitario, insieme in una manife-stazione che si è svolta nei giorniscorsi davanti al nosocomio – nonriesce neanche a garantire i servizida lei stessa imposti. Vogliamo sem-plicemente la garanzia del personaleidoneo ad erogare i servizi sanitariessenziali. Senza mettere in piediuna guerra tra poveri tra ospedalidi questa stessa azienda. I servizisanitari devono essere garantiti. Ilresto sono solo chiacchiere». E in-tanto sono infiniti i tagli già messia segno senza alcun filo conduttore:tra questi, il Centralino, la riani-mazione neonatale, il centro tra-sfusionale, gli ambulatori di radio-logia, cardiologia e ginecologia (afasi alterne), e l’accorpamento repartootorino e chirurgia con riduzionedei posti letto. Ma il risparmio èsovrano, ed altri tagli sono all’oriz-zonte. Ma, un taglio dietro l’altro, ilrischio è quello di veder sparire unospedale che serve un bacino d’uten-za di circa 100mila persone, ched’estate raddoppiano.

Al nosocomio di Anzio i tagli regionali in contrasto con i diritti costituzionali

Posti letto dimezzati: addio SanitàResidenti e personale in coro: «L’assistenza ai malati va sempre garantita»

Nessuno stia con le mani inmano. La chiusura dell’ospe-dale di Anzio va scongiurataad ogni costo, ed è per questomotivo, e per sensibilizzarel’opinione pubblica, che ilComitato per la difesa dellasanità pubblica ad Anzio eNettuno ha organizzato, pervenerdì 29 giugno, un’as-semblea cittadina all’internodella sala consiliare del co-mune di Nettuno. «Oltre aitagli ai posti letto ed ai ser-vizi sanitari apportati daldecreto commissariale n°80del 2010 – spiegano dal co-mitato - l’endemica carenzadi personale sanitario hacausato la chiusura del re-parto di Pediatria e la pro-babile chiusura del repartodi Ostetricia, oltre alla ri-duzione di altri posti letto.Il diritto alla salute va sal-vaguardato ad ogni costo».La speranza dei componentidel comitato, è che tra as-semblee pubbliche e raccoltefirme già avviate, si riescaad evitare un crack annun-ciato. Ma serve una parte-cipazione di massa per cam-biare un destino che ad oggisembra già scritto. (C.B.)

Raccolta firme percambiare il destino

Nettuno

di Cosimo Bove([email protected])

La Regionebatta un colpoLa Regionebatta un colpo

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Cronaca 92 9 g i u g n o 2 0 1 2

Un esame clinico da sostenereentro sessanta giorni esatti, su

specifica direttiva del chirurgo. Eun appuntamento fissato per il dop-pio del tempo, quattro mesi. A menoche non si decida di pagare trecentoeuro. E’ l’ennesima assurda storiache riguarda i tempi di attesa pergli esami clinici nelle strutture dellaAsl RmD, ormai con liste al collasso,personale al minimo storico e pa-zienti costretti a rivolgersi a costo-sissime strutture private. Il fatto èdi pochissimi giorni fa, la signoraAngela, di Ostia, rimane ricoverataall’interno dell’ospedale Grassi perdue settimane, per un intervento diroutine all’apparato digestivo. Nientedi grave, ma qualcosa di comunquedelicato e da tenere sotto controllo.Tanto che al momento del ritornoa casa il medico che si occupa delladimissione si raccomanda: «Signora,è necessaria una gastroscopia entroe non oltre sessanta giorni. Né prima,né dopo». La paziente torna a casa,e due giorni dopo si presenta pressogli sportelli di prenotazione del no-socomio lidense, dove riceve l’amaroverdetto: «Signora, il primo postolibero è il 10 ottobre, prima niente.E’ impossibile». Subito pronta la re-plica: «Ma sono quattro mesi di at-

tesa, il doppio di quelli prescritti unpiano qui sopra, in chirurgia. Ionon posso aspettare così tanto, ilchirurgo si è raccomandato». Nienteda fare, l’impiegato allarga le braccia.La signora torna a casa incredula, edecide di telefonare al Cup (numeroverde asl Roma, centro unico diprenotazione) dove le risposte sonosimili. Ma non uguali. La voce fem-minile che risponde infatti spiegache nonostante la prescrizione me-dica e l’urgenza l’esame non potràessere sostenuto prima di ottobre.A meno che non si decida di andareper via intramoenia. Cosa significa?Il termine è una locuzione latinache significa più o meno «all’interno

delle mura». E nell’ambito sanitariorappresenta le prestazioni erogatedai medici di un ospedale, al difuori del normale orario di lavoro,che utilizzano le strutture ambula-toriali e diagnostiche dell'ospedalestesso a fronte del pagamento daparte del paziente di una tariffa.Dunque, lo stesso identico esameche si avrà pagando il ticket, nellestesse strutture, con gli stessi medici,ma a pagamento. E con una lista diattesa diversa che privilegia chidecide di spendere soldi. Qualcosanon torna. Le scadenze per gli esamivengono stabilite dai medici, conscidelle liste di attesa. E i risultati sonocronaca di tutti i giorni.

Esami impossibili per chi non può pagareAll’ospedale di Ostia liste d’attesa di oltre quattro mesi per una gastroscopia con il ticket

Temperature bollenti all’ospe-dale Grassi di Ostia. La scorsasettimana un guasto agli im-pianti di aerazione ha causatonon pochi disagi ai pazienti,mettendo in seria difficoltàanche il personale sanitariodel nosocomio del Lido. A te-stimoniare il caldo subsaha-riano sono state le corse al-l’esterno dei pazienti ricoverati,anche quelli in carrozzina, cheventaglio alla mano, si sonocatapultati nei giardini in cercadi un po’ di refrigerio. «Dentronon si può stare - ammettono- si suda anche stando fermi».La motivazione? «Sono in cor-so lavori all'impianto – spie-gano dall’ospedale – e stiamoaggiustando le apparecchiaturereparto dopo reparto, ma civuole un po' di pazienza. L'or-ganico purtroppo è ridottoanche tra gli operai». E fortunache il guasto, o almeno il ri-sparmio energetico, se cosìvogliamo chiamarlo, è limitato

solo ai corridoi di collegamen-to ed alla sala d’attesa. Nei re-parti, almeno in quelli più arischio in caso di troppa calura,l’aria sarebbe infatti accesa.Almeno a Cardiologia, Neo-natologia ed al Pronto Soc-corso. Qui le temperature tro-picali non sono ammesse. Pec-cato che in un ambiente simileparenti, medici ed infermierisiano costretti a lavorare ai li-miti della sopportazione, gron-danti di sudore e sfiniti daun’afa ormai fuori controllo.Col rischio evidente, se l’im-pianto non verrà sistemato intempi brevi, di passare dall’altraparte della barricata: da medicie infermieri a pazienti colpitida un malore. E, facendo tuttii debiti scongiuri, in un pe-riodo in cui i tagli alla sanitànon garantiscono un’adeguatonumero di dipendenti, altredefezioni sarebbero insoppor-tabili. Non resta che sperareche una ventata di fresco col-pisca il Grassi. O che l’im-pianto venga sistemato.

Impianto d’aerazione guasto:al Grassi in costume da bagno

In intramoenia tempi ridotti: stessi mezzi e stessi medici. Ma costi molto diversi

di Christian Belvisi

di Marco Ciapetti

Via Capo Palinuro3° piano, 4 camere, cucina,bagno, ripostiglio,balcone, cantina.Da ristrutturare.122 mq affacciosud/ovest. Classeenergetica FEuro 340.000,00

Via Cansacchi Attico IV pianosenza ascensore.Ingresso, salone,camera, cucina ebagno. Terrazzacondominiale alivello. C.E. G - EPI175 kwh/mq anno.Euro 220.000,00

Ostia Centro IV pianocon ascensore.Adiacenze stazioneLido Centro. Salone,due camere, cucina,bagno, due balconi. 80mq. Palazzina ottimecondizioni. C.E. G -EPI: 175 kwh/mq anno.Euro 278.000,00

Via Ferdinando Acton4° piano in stradaprivata, saloncino,camera da letto,soppalco, armadio amuro, cucina, bagno,balcone, cantina, portablindata, esposizionenord/ovest. C.E. F.Euro 170.000,00

Via Genovese Zerbiprimo pianoristrutturato, saloneall'americana,cucina in muratura,2 camere,ripostiglio, 2soppalchi, bagno.C.E. F.Euro 280.000,00

Via delle TriremiAttico vista mareristrutturato, 90 mqcalpestabili, ingresso,salone di 32 mq, cucinaabitabile, 2 camere, 2 bagni, ripostigliogrande, soppalco. 2° cucina. C.E. F.Euro 495.000,00

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Cronaca 112 9 g i u g n o 2 0 1 2

Intervista al presidente del Tribunale di Ostia, Massimo Moriconi, tra risparmio e burocrazia

«Inutile tornare a Roma: restiamo qui»

Il Tribunale di Ostia da se-zione distaccata del Foro di

Roma a struttura autonoma,con una competenza territo-riale diversa, tale da riunire insè anche Fiumicino e Pomezia.Potrebbe essere la soluzionegiusta per evitare la ventilatachiusura del Tribunale di viadei Fabbri Navali, determinatadalla revisione delle circoscri-zioni giudiziarie e dalla venti-lata chiusura degli uffici giu-diziari periferici. Nascerebbecosì il Tribunale del litorale,soluzione forse più logica del-l’intera vicenda. Un’idea natasulla carta, fin dalla prima isti-tuzione della sezione distaccatadel Lido, alla quale però siguarda con rinnovato interesse.Sulla questione abbiamo ascol-tato il presidente del Tribunaledi Ostia Massimo Moriconi.

Presidente, si parte dalla pro-posta di accorpare Ostia conCivitavecchia. E’ un’ipotesi che non preoc-cupa, ma è impercorribile. Va-nificherebbe quanto di buonoè stato fatto sino ad oggi. Noncredo che un ministro attentocome Paola Severino, tra l’altroavvocato e quindi, perfetta-mente a conoscenza del fun-zionamento dei Tribunali, pos-sa prenderla seriamente in con-siderazione. Resta un’ipotesiventilata dal neo-sindaco diCivitavecchia: non aggiungoaltro.

Quale potrebbe essere, allora,la soluzione ideale per evitare

Mentre Ostia si organizza per evitare la chiusura del tribunale,Anzio sembra ormai quasi rassegnata. Gli uffici di piazza DanteZemini, nonostante una serie di manifestazioni di protesta disemplici cittadini ed avvocati, sembrano destinati alla chiusura.Il tutto nell’ottica di quel risparmio che vedrebbe il trasferimentodel tribunale civile e del Giudice di Pace direttamente alla sedecentrale di Velletri. Con buona pace degli avvocati di zona e ditutti coloro che giornalmente affollano gli uffici nella zonadella ex Pretura. La speranza, anche in questo caso, è che ilcomune e le associazioni di categoria si mobilitino per evitarela chiusura, magari mettendo a disposizione dei nuovi locali acosto zero per le casse dello Stato, ma che farebbero risparmiaretempo e denaro agli utenti del servizio . Un’ipotesi sollevatainizialmente dall’ordine degli avvocati, che però ad oggi ècaduta nel vuoto. E intanto la chiusura del tribunale rischia ditrasformarsi presto in realtà.

Anzio intanto spera ancora

Gli uffici giudiziari potrebbero rimanere al Lido, «purchè si trovino dei locali gratuiti»

di Enzo Bianciardi

la chiusura del tribunale?Quello che mi preoccupa dipiù è la questione del rispar-mio. Bisogna comprendere severamente si vuole privilegiareil risparmio rispetto all’effi-cienza ed alla tutela della col-lettività. La legge delega aveva,infatti, alcuni obiettivi priori-tari: il risparmio, l’efficienza eper i Tribunali maggiori, comeRoma e Napoli, ad esempio, ildecongestionamento delle pra-tiche. In virtù di quest’ultimopunto, visti i risultati conseguitisul litorale romano, il Tribunaledi Ostia svolge con grande me-rito ed efficienza questo com-pito. Non avrebbe, inoltre, sen-so chiudere la sezione di Ostiaper aprirne un’altra a Roma,magari all’Eur.

Ma come si può coniugare ri-sparmio con efficienza?Non bisogna equivocare. Il ri-sparmio non è visto in terminidi efficienza o di numero dipratiche trattate in un anno,anzi. La questione “spending

revue” infatti ruota tutta at-torno agli alti costi dei fittiche il Ministero deve corri-spondere per i locali che ospi-tano gli uffici giudiziari. Lasoluzione, alla quale si sta giàlavorando da tempo e per laquale si sono impegnati ancheil sindaco di Roma Gianni Ale-manno ed il presidente del Mu-nicipio Giacomo Vizzani èquella di trovare strutture pub-bliche in grado di ospitare gra-tuitamente il Tribunale. Nonpagando il fitto, verrebbe a ca-dere anche la questione neces-saria del risparmio.

ed allora, per raggiungerel’obiettivo di preservare gliuffici giudiziari di Ostia, cosabisogna fare?Si potrebbe considerare di ac-quisire i territori vicini, comeFiumicino e Pomezia, facendocrescere, in questo modo, lecapacità di smaltimento delTribunale di Roma. A riguardoè la stessa ipotesi che ha avan-zato l’ex-presidente del Tribu-

nale di Roma Paolo Di Fiore,che ha ipotizzato la nascita delTribunale del Litorale, ripe-tendo quanto già si disse, nel‘99, in occasione dell’istituzionedella sezione distaccata. L’ipo-tesi Fiumicino fu avanzata, an-che se restò lettera morta, mal’idea è proprio questa ed oggiè quanto mai attuale. Far na-

scere un secondo Tribunalenell’area romana con giurisi-dizione specifica sul litoralepotrebbe essere la soluzionemigliore. In questo contesto,si potrebbe far valere il buondiritto di una comunità cheraccoglierebbe oltre 500 milaresidenti (300 mila Ostia ecirca 200 mila tra Fiumicino ePomezia).

Ma se il comune di roma nontrova nuovi locali, il tribunalepotrebbe trasferirsi a Fiumi-cino o Pomezia?I locali servono ad Ostia, senzaniente togliere a Fiumicino oPomezia. La centralità di Ostiain questa nuova giurisdizionegiudiziaria è evidente e pro-pedeutica al buon funziona-mento del sistema. Personal-mente ritengo che sia impos-sibile e che a Roma non si pos-sano reperire locali idonei adospitare il Tribunale e l’Ufficiodi Giudice di Pace.

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Cronaca 132 9 g i u g n o 2 0 1 2

Raccolta porta a porta siparte. O almeno ci si pro-

va. La Giunta comunale diFiumicino, seguendo le indi-cazioni del consiglio comu-nale, ha dato il via libera alprogetto. Le linee guida sonotre: estensione del porta a por-ta su tutto il territorio comu-nale, contatti con la Provinciadi Roma per sbloccare i fondimessi a disposizione per lacopertura degli extra-costi(personale, campagna infor-mative e di sensibilizzazione,acquisto delle attrezzature) eun piano di fattibilità per mi-gliorare la gestione integratadel servizio di raccolta rifiutigià appaltato all’ATI Gese.Nu,Paoletti Ecologia e Coplat. Nei

giorni scorsi c’è stato un in-contro tra alcuni dirigenti delComune di Fiumicino e quelliprovinciali: «Il primo passo –spiega il consigliere provincialedel Pdl, Anselmo Tomaino –è la verifica anagrafica sia delleresidenze che delle attivitàcommerciali. Da questa analisisi potrà poi capire quali loca-lità, oltre a Parco Leonardo,saranno scelte per la speri-mentazione». Un solo intoppo,tutto tecnico, i soldi: «Dovre-mo attendere - spiega Tomaino- la votazione del bilancio re-gionale. Il fondo che la Pro-vincia metterà a disposizionedel Comune di Fiumicino è asua volta uno stanziamentodella Regione. Si tratta di unaimpasse meramente tecnicache di politico non ha nulla».

Critica l’opposizione. Il segre-tario comunale del Pd, RobertoSaoncella ha sottolineato come«con questa delibera la giuntafinalmente recepisce le indi-cazioni di comitati e associa-zioni cittadine che hanno fattocambiare idea sul caso disca-rica anche al Pdl fino a quelmomento fautore del binomio“discarica-inceneritore a tuttii costi". E decretato il falli-mento di un bando sul qualeil Pd da tempo si è scagliato.Un bando fallimentare, natovecchio, che non funziona giàpiù e sul quale pesa l’ineffi-cienza e la totale mancanzadi buon senso della maggio-ranza locale». Cosa significa?«Che gli otto milioni di eurol’anno versati direttamente daicittadini nelle casse delle tre

ditte che si sono aggiudicatel’appalto per fare poco o nullae lasciare nel degrado questoComune – dice Raffaele Me-gna, responsabile gruppo Pdambiente e territorio - nonsaranno sufficienti e ai citta-dini toccherà mettersi nuova-mente le mani in tasca. Alloranon era meglio cambiare ilbando quando il Partito de-

mocratico lo chiedeva? La te-stardaggine di questa maggio-ranza si ripercuoterà nuova-mente sulla città e sui contri-buenti, costretti ancora unavolta a sostenere a propriespese una mancanza di lungi-miranza che fino a oggi haprodotto milioni di euro didanni a tutto il Comune diFiumicino».

Tomaino (Pdl): «Ora dobbiamo attendere la votazione del bilancioregionale». Megna (Pd): «Il vecchio bando era soltanto una bufala»

A Fiumicino la Giunta comunale ha dato il benestare al progetto in attesa dei fondi

Sta lì, da qualche anno. Bru-ciacchiato, abbandonato, conun grosso tetto in eternit sbri-ciolato, a due passi dalla scuolaGrassi, in via del Serbatoio aFiumicino. Un capannone, exComune di Roma acquisitovent’anni fa dall’amministrazio-ne comunale dopo “il passaggiodi competenze”. È divenuto ilterrore dei cittadini della zona.«Da moltissimo tempo – spiegaFranco, un residente – stiamofacendo pressione sul Comuneaffinché si intervenga». Nelleultime settimane è partita una

raccolta firme. «Ne sono stateracimolate oltre 500» dice. Una

sola richiesta: abbattetelo. «Queltetto in amianto - sottolinea lamamma di un alunno dellascuola Grassi - fa paura. Tranoi genitori c’è parecchia pre-occupazione. Le polveri sottilisi disperdono nell’aria e i bam-bini le respirano a pieni pol-moni. Il plesso è a due passidal capannone. Qualcuno deveintervenire. L’eternit è tutto sgre-tolato». Altra mamma: «Questocapannone è persino andato afuoco e ha rovinato il tetto. Sesiamo arrivati a questo punto,organizzare una raccolta firme,

è perché non ce la facciamoproprio più. Così non va». Eun nonno con i nipotini cheabitano nella zona: «Ogni voltache si alza il vento ci vienel’ansia. Forse dopo anni chechiediamo una riqualificazionedella zona, l’amministrazionecomunale dovrebbe interveni-re». Il Pd sulla questione hapresentato un emendamento inconsiglio comunale, bocciato,e ora si appresta a protocollareuna mozione per impegnare ilsindaco a «intervenire urgen-temente per ristabilire le miglioricondizioni di sicurezza per lasalute dei cittadini rimuovendole strutture in amianto»; arrivarea un accordo con gli occupantiabusivi, perché nel frattempo è

stato pure occupato. E infine«dare completa attuazione alladelibera di giunta del 21 aprile2004 attraverso un progetto diriqualificazione della piazza chepreveda la simbolica restituzioneai cittadini di spazi pubblici neipiù breve tempo possibile». «Ladelibera in questione - affermail consigliere comunale del Pd,Paolo Calicchio - inseriva l’areadel fabbricato in un piano diriqualificazione e recupero ur-banistico-ambientale dell’areacompresa tra via Porto SantoStefano e via degli Orti con laprevisione di spostamento delmercato rionale e la demolizionedi vari immobili, tra i qualiquesto, trasformando la zona averde pubblico». (C.B.)

Il cattivo esempio amministrativo: capannone in amianto vicino la scuola

Porta a porta al via: ma i soldi ci sono?

«Oltre al danno pure la beffa».Un detto che ricorre spessotra i residenti di via di VillaGuglielmi, la gemella di viadel Faro per intendersi, quellarealizzata per il piano di rad-doppio di via del Faro, nataper snellire il traffico in entratae uscita dal Ponte Due Giugno.Un’oasi di pace prima, una stra-da ad alto scorrimento ora concode e smog a tutte le ore delgiorno. «Ormai dobbiamo con-vincere con rumori e puzza. Èun continuo. Una vera tortura.Fino a qualche tempo fa leuniche macchine che vedeva-mo erano quelle che parcheg-giavano a villa Guglielmi. Ora

invece è un via vai». La richie-sta? Barriere fono assorbenti.L’Idv con il capogruppo Clau-dio Cutolo hanno presentatouna mozione in bilancio: boc-ciata. Lui non molla e chiede«uno scatto d’orgoglio dell’am-ministrazione al di là che larichiesta arrivi dall’opposizio-ne». «C’è un disagio - spiegaCutolo - e si deve intervenire.Oltretutto Villa Guglielmi èdiventata una discoteca a cieloaperto. Ogni tipo di manife-stazione ormai viene svolta lì.Tutto in regola, ma i residentinon vivono più. Ogni sera sifa notte inoltrata». Ma non esi-ste solo Villa Gugliemi. Il ca-

pogruppo Udc Angelo Caroc-cia da tempo chiede inveceuna frammentazione su tuttoil territorio comunale: «VillaGuglielmi è uno dei luoghisimbolo di Fiumicino ed è giu-sto che venga sfruttata. L’am-ministrazione ha lavorato bene.La villa è stata ristrutturata eora è fruibile da tutti. Ma bi-sognerebbe spalmare questotipo di spettacoli e creare unampio cartellone, come hap-pening politici e altri eventiche richiamino centinaia dipersone su tutto il territoriocomunale per incentivare il tu-rismo e aiutare il piccolo com-mercio in crisi».

Farsi la doccia, lavare i piatti, riempire una pentola d’acqua perla pasta? Ad Aranova e Torrimpietrasta diventando un’impresa.La pressione dell’acqua diminuisce di colpo e fino alle 23diventa quasi introvabile. «In via Simala, Via Francesco Marcolini,via Nureci o in via Michele Rosi ad Aranova - spiega il neo pre-sidente dell’associazione Crescere Insieme, Massimo Butani -l’acqua durante il giorno subisce variazioni di pressione e inalcuni casi sparisce dai rubinetti: nemmeno una goccia. A Tor-rimpietra per farsi una doccia bisogna attendere mezzanotte».La causa? «Una delle cause – precisa Butani – è che la maggiorparte delle abitazioni possiedono giardini ma non pozzi perl’irrigazione, di conseguenza l’acqua utilizzata per irrigare èquella potabile. Oltre a essere vietato, e andrebbe ricordato suiterritori con regolare affissione, questa consuetudine contribuiscea indebolire ancora di più una pressione già minima». Sul pro-blema era intervenuta Alessandra Vona (Pd), incontrandol’Acea, cheaveva annunciato la realizzazione di un serbatoio neipressi di Aranova per potenziare le condutture del nord del co-mune». Ma per ora è rimasto un annuncio.

Aranova e Torrimpietra a secco:il serbatoio resta un miraggio

di Christian Belvisi

I residenti coi timpani rotti: «Servono barriere fonoassorbenti a Villa Guglielmi»

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2 9 g i u g n o 2 0 1 214 Cronaca

Che succede al porto di Anzio?Con l’arrivo dell’estate e delleattese partenze per l’isola diPonza, si sono moltiplicate lecooperative che gestiscono iparcheggi dei viaggiatori. Tantoche all’arrivo in banchina i piùfortunati sono costretti a unoslalom per evitare i parcheg-giatori a caccia di clienti. Unasituazione che sta creando piùdi qualche perplessità tra resi-denti e turisti, al punto che è

stato oggetto di un’interroga-zione avanzata dal consiglieredi Rifondazione ComunistaBeniamino Colantuono. «Pergestire le aree date in conces-sione per adibirle a parcheggicustoditi vengono fondate so-cietà cooperative in concor-renza tra loro, ma queste areespesso si trovano in luoghi didubbia idoneità, facendo pen-sare più ad un’occupazione disuolo pubblico per accaparrarsiaree strategiche in vista dellacostruzione del nuovo porto,

piuttosto che alla creazione diservizi effettivamente utili allacittadinanza. Per questo vorreiche il sindaco e gli assessoricompetenti rendessero pubbli-che e trasparenti le modalitàdi assegnazione delle conces-sioni e degli appalti alle coo-perative, e qualora venisseroaccertate irregolarità, sanarletramite la revoca delle conces-sioni e l’indizione di nuovegare d’appalto pubbliche». Ri-chieste che ad oggi però, nonhanno avuto risposta.

Ad Anzio è giallo sulle modalità di assegnazione degli appalti per i parcheggi vicino al porto

Sono arrivati in duecento sot-to le finestre del palazzo del

Governatorato per chiederemaggiore attenzione alla mo-bilità ciclabile. Per la “bicife-stazione” sono arrivati soprat-tutto da Acilia, Ostia Antica,Casalpalocco, Infernetto, Ca-salbernocchi e Ostia, con unalista lunga di richieste, a partiredai limiti di velocità nei centriabitati non oltre i 30km/h, lasistemazione presso le stazionidella Roma-Lido di 50 stalliche al momento giacerebberoinutilizzati in un magazzino delservizio giardini, ed infine, cheuna quota di bilancio sia desti-nata a favorire lo sviluppo dellaciclopedonalità. Un corteo chesi è snodato lungo il centro edil lungomare, per arrivare scam-panellando sotto il palazzo delGovernatorato. Quanti si aspet-tavano il lieto fine, ossia lo spa-lancarsi di porte e finestre el’accoglimento, almeno in parte,

delle richieste, è rimasto deluso.Tanto che la sensazione è statache la Maggioranza condivi-desse le considerazioni del con-sigliere municipale AlbertoMarchesi, che come si ricorderà,nel corso dei lavori della com-missione Lavori pubblici avevadetto: «Qui in bici ci vanno

solo i romeni». «Nessuno - haspiegato Paolo Bonucci, presi-dente di “Ostia in bici” - havoluto incontrare una nostradelegazione. Nel XIII non solonon si fanno più piste ciclabili,nonostante il territorio pianeg-giante abbia caratteristiche fa-vorevoli a questo tipo di mobi-

lità, ma addirittura si vuole can-cellare dagli interventi pro-grammati anche quelle future.Siamo in possesso di una lettera,a firma dell’ingegner Aldo Pa-palini, responsabile dell’UfficioTecnico del Municipio XIII, chechiede al presidente Vizzani dieliminare la pista progettata

per collegare Ostia Antica alCanale dei Pescatori dai lavoridi rifacimento di via di Castel-fusano. La cosa più grave, restal’atteggiamento di questa am-ministrazione che continua adignorare i problemi dell'utenzadebole e considera la questionedella mobilità solo come ri-servata esclusivamente alle quat-troruote». Dal Pd, che con unanota firmata dal segretario po-litico Andrea Storri ha raccoltol’appello dei ciclisti promettendoimpegno e “battaglia” in con-siglio municipale, arrivano pe-santi critiche: «Non ha giusti-ficazione la motivazione chenon ci sono soldi per le dueruote. Gli interventi per favorirela mobilità ciclabile passanoanche attraverso atti minimali,a partire dall’installazione dellerastrelliere già a disposizionedel municipio e la collabora-zione con gli operatori econo-mici per favorire stalli per lebiciclette nei luoghi di maggioraffluenza».

Cancellati a sorpresa i lavori previsti nell’ambito del rifacimento di via Castelfusano

Cooperativenel mirinoCooperativenel mirino

di Enzo Bianciardi

di Christian Belvisi

Addio piste ciclabili: il Lido è off limitsLe associazioni: «E intanto 50 rastrelliere giacciono inutilizzate nei depositi municipali»

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Cronaca 152 9 g i u g n o 2 0 1 2

Il costo? 2,50 euro. Basta un po’ di ghiaccio e una vecchia batteria. Tutto in nero

Il business delle grattachecchenon conosce limiti. Centi-

naia, migliaia di granite ven-dute ogni giorno sulle spiaggedi Ostia ai bagnanti assetati,in un vortice di gratta e incassache a fine giornata produceincassi da capogiro. Senza ne-anche una ricevuta fiscale. Dichi è questo prodotto? A chivanno questi soldi? La cosanon è nota, ma è arduo pensareche sia solamente un idea im-prenditoriale dei ragazzi chetrascinano il carro su e giù peril bagnasciuga. E che i cospicuiincassi finiscano nelle loro ta-sche. Anche perché il prodottoè semplicissimo da realizzare:un carro di legno con un mo-tore che genera ghiaccio ali-mentato da una batteria, cen-tinaia di bicchieri di plastica edi palette, e decine di bottigliedi sciroppo. I “grattacheccari”si fermano ad ogni stabilimentobalneare, e appena poggianole ruote a terra vengono assalitida una folla assetata. “Io limonee amarena”; una raschiata alghiaccio che viene subito ver-sato nel bicchiere fino a riem-pirlo, poi un bel po’ di sciroppo

d’amarena, lo stesso di limone,paletta infilata nel ghiaccio ebicchiere messo nella manodel cliente. Due euro e cin-quanta, e non c’è traccia discontrino o di ricevuta fiscale.Mai. Il carretto cammina tanto,e quei ragazzi che lo spingonofaticano davvero le famose settecamicie: fa caldo, il sole batteforte e non c’è un attimo dipausa. O spingono il carro dauno stabilimento all’altro osono intenti a grattare, servire,

incassare. E poi ripartono, epassano almeno tre volte algiorno nello stesso posto. «Ioli aspetto per ore – spiega Ales-sandra, ventiduenne magrissi-ma in bikini verde – alla grat-tachecca non so rinunciare.Non so se è più per tradizioneo perché mi piace davvero».Qualcuno invece ha da ridire:«Io ho un bar – spiega un pa-lestratissimo Simone, 34 anni- e se vendessi tutto a due euroe cinquanta al giorno senza

fare nessun scontrino dopo unmese sarei un signore. Ma lastretta del governo sull’evasionestringe solo chi gli pare?» Unvicino di ombrellone sente ildiscorso, è Claudio, 63 anni:«Ma che ci importa a noi senon fanno gli scontrini, questopaese è dei più furbi…». Il di-battito si anima, ma dopo unpo’ tutti si distraggono. E’ ar-rivato il carretto, e Simone sialza di scatto e grida: «per meciliegia e melone».

Sulla spiaggia di Ostia boom di vendite da parte di ambulanti con il carretto

Grattachecche da record, ma senza scontrino

L’arte di venderedi Marco Ciapetti

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2 9 g i u g n o 2 0 1 216 L’Inchiesta

Avolte ritornano. Per alcuni èun passo indietro, per altri

un ritorno al passato, per la genteè solo attaccamento alle poltrone.La vita di un politico è questa, traalti e bassi, a metà strada tra lagloria e la gogna, tra gli onori e glioneri che il ruolo comporta neiconfronti della cittadinanza. Ameno di un anno dalle elezioniamministrative che vedranno coin-volti i comuni di Fiumicino, Anzio,Nettuno ed il XIII Municipio diRoma, la corsa alle candidature ègià partita. Tra sorprese e nomigià conosciuti alla folla.

Passo indietro o ripartenza?La sfida alle urne per la carica diSindaco di Fiumicino è praticamentegià partita, con smentite che hannoil sapore di bugie ben calcolate. E’il caso del Pd, dove tra annunci di

primarie e nomi fatti rimbalzaresugli organi di stampa, si fa semprepiù largo la candidatura dell’attualecapogruppo del Partito democraticoalla Regione Lazio, Esterino Mon-tino. E non è un caso che mai comenegli ultimi tempi, l’ex presidentead interim della Pisana dopo loscandalo Marrazzo, abbia fatto sen-tire la sua voce e le sue idee perfatti riguardanti la città di Fiumicino:crisi aeroportuale, imu, blocco deilavori del porto della Concordia, echi più ne ha più ne metta. La suavoce non è mai mancata. Ultimoappuntamento con gli elettori dellitorale, solo pochi giorni fa, nelcorso del convegno “Fiumicino2013 – un comune da ricostruiredopo 8 anni di politica fallimentaredel centrodestra”, organizzato propriodal Pd di Fiumicino. Difficile pensarea semplici coincidenze. Il tutto no-nostante i vertici del locale Partitodemocratico cerchino di minimiz-zare: «Per il nome del sindaco è

prematuro. Per noi conta il pro-gramma». Più di qualche indizioperò, porta a Montino. Dopo i ruoliricoperti in Regione un passo in-dietro? O la conquista di un Co-mune determinante per la presenzadell’aeroporto, la vicinanza conRoma e la futura realizzazione delnuovo porto?

Casa dolce casa, senza coloriL’ambiente politico di Nettuno ègià proiettato alle urne della pros-sima primavera. E c’è un nome chepiù di altri sta scaldando gli animi:Carlo Eufemi, nettunese doc appenauscito da due mandati alla guidadella città di Ardea. L’esperienzada Sindaco nella sua città d’originelo alletta, questo è ovvio. Lo haconfermato lui stesso nel corso diun recente incontro con i cittadini.«Sono disponibile ad una candi-datura – ha ammesso Eufemi - manon ho nessuna intenzione di gui-dare un'Arca di Noè che funga da

ancora di salvezza di quei rifugiatigià bocciati dagli elettori di questacittà». Il messaggio è chiaro: «Io cisto, ma fuori dalla politica dei par-titi». Stessa esperienza della cittàrutula, ma sfida molto più difficileed intrigante. “Nemo propheta inpatria”, recita il Vangelo. Nessunoè profeta nella sua patria. Ma ilmomento è quello giusto. I recentirimpasti alla Giunta e le critichepiombate sull’amministrazioneChiavetta negli ultimi tempi, dannoqualche speranza agli outsider. Spe-cie quelli del calibro di Eufemi. Ilsuo team è già al lavoro. Ogni set-timana un quartiere diverso verràvisitato dall’ex sindaco rutulo e isuoi uomini. L’obiettivo? Raccogliereidee e uomini per rilanciare la città.E raccogliere consensi tra la gente.

Dalla Camera alla sala GiuntaSe insospettiscono le continue pre-senze di Montino sul territorio diFiumicino, altrettanto si può dire

di quelle di Mario Baccini, deputatodella Repubblica e Presidente delComitato Nazionale Italiano Per-manente per il Microcredito. Unnome di spicco con il quale il Cen-trodestra cercherebbe di ricrearequei consensi venuti meno tra glielettori nelle ultime settimane. Enon sembra casuale la recente pre-senza di Baccini alla manifestazioneantidiscarica a Pizzo del Prete dipochi giorni fa. L’impressione èche si arriverà ad una sfida tra gi-ganti, almeno politicamente par-lando. E la speranza degli elettoridi Fiumicino è che chiunque con-quisti la poltrona di Sindaco, lofaccia con determinazione, con lagrinta giusta per rilanciare la città.Non un ripiego dunque, ma unascelta convinta.

Controllo a distanzaDavide Bordoni ed Angelo Bonelli,due figure carismatiche, due per-sonaggi che ad Ostia hanno fatto la

di Cosimo Bove([email protected])

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L’Inchiesta 172 9 g i u g n o 2 0 1 2

C’erano centinaia di persone neigiorni scorsi a Nettuno per il ri-torno di Carlo Eufemi. Un in-contro pubblico per dare la suadisponibilità a correre per la pol-trona di primo cittadino alleprossime elezioni amministrative.Ed Eufemi non ha tradito leattese: «Sono pronto a candidarmi– ha ammesso – ma alle miecondizioni. Nessuna Arca di Noèper i rifugiati dei partiti, nessuntavolo politico di confronto perle nomine: mi fanno venire l’or-ticaria. Ci vuole un progetto: chivuole condividere il nostro, chenascerà sentendo la città, vengasenza dettare né patti né condi-zioni. E soprattutto senza chiederenulla in cambio». Tra i presenti,commercianti, esponenti politicilocali, semplici cittadini, impren-ditori. Tutti presenti alla primauscita pubblica di Eufemi dopola fine del suo mandato ad Ardea.«Vogliamo lavorare – ha conti-nuato Eufemi - su un'idea rivo-luzionaria: rendere Nettuno unacittà normale. Inizia la fase diascolto di tutto il territorio co-munale, puntando a cittadini,

categorie, movimenti, associa-zioni. Nettuno è una città ferita.Non si può far finta che non siasuccesso niente: è stata marchiatadi infamia e abbiamo il dovere,con un moto di orgoglio, di ri-scattare la città e i cittadini». Egiù applausi a scena aperta. L’exprimo cittadino rutulo è statocapace di trascinare la folla ca-valcando un’onda a metà stradatra l’antipolitica già recentementesperimentata da Beppe Grillocon il suo movimento, e l’espe-rienza di chi per anni ha gover-nato una città difficile e da rico-struire dalle fondamenta comeArdea. Il mix perfetto per provare

a rilanciare anche Nettuno. Re-sterà da capire come Eufemi af-fronterà questa nuova sfida elet-torale, quale sarà il seguito dellapopolazione, come il movimentoda lui stesso lanciato resisteràalle lusinghe di partiti politici incerca di rilancio. E se il suo in-tervento per Nettuno verrà in-terpretato come una forza nuovaper la città che ama, o il tentativodi un vecchio saggio della politicadi rientrare in pista a due passida casa. La corsa alla carica diSindaco intanto è partita. Nettuno,a poco meno di un anno dalleelezioni amministrative, è già inpiena campagna elettorale. (C.B.)

Eufemi: «Ci sto, ma non guiderò un’Arca di Noè»

Esterino Montino candidato sindaco diFiumicino, è già più di un’ipotesi. «Vadodove servo» ha ammesso nel corso diuna recente intervista pubblica ad Ostianel corso della Festa dell’Unità. Una di-chiarazione di servizio, come quelle checonfezionava Piero Fassino prima di ac-cettare la candidatura a sindaco di Torino,ma per la ricostruzione ed il rilancio diFiumicino è indubbio che serva un nomecapace di ridare fiato al Partito demo-cratico ed allo stesso tempo rappresentila tradizione avviata dal compianto Boz-

zetto. «Non ho mai detto che mi candi-derò. – ha ricordato Montino – per quantomi riguarda, resterò al mio posto in re-gione». C’è anche chi ipotizza una suapossibile candidatura a sindaco di Roma.«Saranno le primarie a decidere», ha ta-gliato corto Montino, che promuove l’ipo-tesi Zingaretti. Più Montino prende ledistanze da Fiumicino però, più sembraessere il candidato ideale per spodestareil Pdl dal timone del comune tirrenico.E al convegno-dibattito “Fiumicino 2013– un comune da ricostruire dopo 8 annidi politica fallimentare del centrodestra”,organizzato dal Pd, qualcuno ha provato

a smorzare i toni, cercando di prenderetempo sui nomi dei candidati. «Sul pro-gramma elettorale, a prescindere dal can-didato sindaco, sta già lavorando unaCommissione – hanno chiarito dal Pddi Fiumicino – ma si stanno delineandosolo eventuali linee programmatiche. Peril nome del sindaco è prematuro». E lostesso Montino, incalzato dai giornalistie dai curiosi, ad una domanda sul futuropolitico del territorio e sulla possibilitàdi lasciare spazio ai giovani, ha replicato:«Sicuramente si, sono il nostro futuro,ma in politica serve anche l’esperienza».Chiaro no?

Montino: «Largo ai giovani, ma in politica serve esperienza»

«A pensar male - ripetevaspesso l’onorevole Andreotti- si commette peccato, maspesso ci si indovina». E vo-lendo pensar male le recentiapparizioni di Mario Baccinisul territorio di Fiumicino,sempre più frequenti e sem-pre più numerose, un cattivopensiero tra i residentil’hanno provocato: MarioBaccini sarà il prossimo can-didato del Centrodestra allacarica di primo cittadino.E lui stesso nel corso dellapresentazione del libro diMonsignor Rino Fisichella,non ha sciolto completa-mente i dubbi, ammettendoche «in politica mai diremai». La pista Baccini dun-que resta in piedi. Chi siaspettava delle secche smen-tite, così come per Montino,resterà deluso. Lo scenarioè ancora incerto. Fiumicinoha già spinto Baccini a piùriprese verso l’elezione a de-putato, con consensi oltreogni più rosea aspettativa,e conti alla mano non èescluso che il Centrodestra,orfano di Mario Canapini,decida di affidarsi proprioa chi sul territorio ha sempreavuto il suo riscontro. Re-sterà solo da capire comeBaccini intenderà organiz-zarsi, dato che la carica diSindaco di un comune conpiù di 20mila abitanti è in-compatibile con quella diDeputato che attualmentericopre. Ma anche quellapotrebbe essere una dichia-razione d’affetto alla cittàche lo ha lanciato. O solouna scelta di vita. (C.B.)

Mario Baccini: «Mai dire mai»

Mario Baccini è nato a Roma il 14dicembre del 1957. E' sposato e hatre figli. Si è laureato presso la Lumsadi Roma in Scienze della Comunica-zione. Nel ’94 la prima elezione allaCamera dei Deputati. Il suo credo èquesto: «Grazie agli insegnamenti ri-gidi ed originali dei miei genitori,con poche semplici regole “franchezza,rispetto, onestà e rettitudine”, e un“sii te stesso sempre”, posso definirmiun uomo libero».

Esterino Montino è nato a Roma il6 aprile del 1948. Padre di quattrofigli, esercita oggi la professione dilibero professionista. La famiglia alprimo posto, così come ammette luistesso sul suo profilo facebook. «Hoquattro figli e due nipotini di cuisono orgoglioso». Da Fiumicino hainiziato la sua carriera: «Ho iniziatola mia esperienza politica nella Fe-derbraccianti di Maccarese». Vorràtornare alle origini?

Carlo Eufemi è nato a Nettuno il 7marzo del 1954. Laureato in Pedago-gia, ricopre attualmente l’incarico didirigente scolastico della scuola mediastatale Virgilio di Ardea, dove ha ap-pena terminato il suo mandato daSindaco. Appassionato di lettura, hadedicato gran parte della sua vitaalla crescita culturale dei ragazzi pas-sati per la sua scuola ed alla politica.E dopo più di un mandato lontanoda casa, ne sente la nostalgia.

di Enzo Bianciardi

storia, conquistando poi palcoscenicidiversi. Senza però mollare mai ilcontrollo del Lido. E c’è da giurareche, nonostante una loro candidaturasia da escludere, alle prossime am-ministrative saranno pronti a dareil loro contributo. Un nome a testa,un personaggio in grado di rilanciareOstia, rinnovando l’ambiente. Senzaperderne il controllo.

«altro che mafia, ci hanno fattofuori»Lui nicchia, dicendo di dover ancorariflettere sul suo futuro, ma dopoil recente incontro pubblico e lasmentita sulle accuse di mafia allasua amministrazione, Vittorio Mar-zoli sembra pronto a tornare incampo per la carica di sindaco diNettuno. «Non so ancora cosa farò– ha recentemente ammesso – mase la gente mi chiederà di tornare,tornerò». E a noi questa sembrapiù di un ammissione. Lo abbiamogià detto: a volte ritornano.

Le mani del passato sulle prossime elezioni comunali

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2 9 g i u g n o 2 0 1 218 Redazionale

Il Bed&Breakfast di Ostia propone camere di altissima qualità a prezzi più che convenienti

Una “Dolce Sosta” per una vacanza da sognoE per chi preferisce un po’ d’intimità, a disposizione anche delle Case vacanze

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Gioca e vinci un soggiorno. CliccaMi Piace sulla Fan page di Facebookdel Bed and Breakfast “La dolcesosta” e ti verrà assegnato un nu-mero. Una volta al mese avverràl’estrazione ed il vincitore sarà pre-miato con un soggiorno nelle strut-ture della Dolce Sosta.

Dormire a Ostia, in camere dialta qualità e spendendo cifre

a partire da 25 euro. Non è utopia,ne un progetto futuristico. E’ larealtà del Bed & Breakfast e delleCase Vacanze “La Dolce Sosta”. Unvero e proprio esempio di strutturaricettiva di nuova generazione, eallo stesso tempo una risposta alproblema che da anni affligge ilturismo del litorale romano: gli al-berghi costano troppo, e a questecondizioni molti turisti scelgonodi non dormire a Ostia. Ma “Ladolce sosta”, attività a conduzionefamiliare composta da un Bed andBreakfast e da alcune Case Vacanze,oltre a sovvertire questa regola, hacreato davvero un’alternativa a chivive decine di situazioni diverse eimpensabili. «Chi pensa – spiegaFederico, il gestore –che lavoriamosolo d’estate e solo con i turisti sisbaglia. Certo il turismo interna-

zionale è una realtà anche nel Lidodi Ostia, ma il territorio è comunquefonte di esigenze da soddisfare almeglio». Chi vive nel XIII Municipioo chi soggiorna per lavoro si trovadi fronte ad un rapporto qualitàprezzo non del tutto equo e spessonon equiparabile ad altre localitàdi mare della bella Italia. Ad esempio:state ristrutturando casa e per alcunesettimane non potete metterci piede?L’albergo diventa una risposta troppoesosa. E cosa dire poi dei deejay

che si esibiscono sui locali dellitorale? «Magari hanno bevutoun po’ troppo – spiega Federico -sono stanchi morti, e piuttosto cherischiare la propria incolumità equella degli altri mettendosi in autoper chissà quanti chilometri prefe-riscono venire a dormire da noi eripartire il pomeriggio successivo».Che dire poi dei matrimoni? «Iparenti di spose e sposi lidensi nonpossono essere tutti ospitati nelleabitazioni dei neo sposini. Fra l’altro

preferirebbero spendere soldi perun bel regalo idoneo a questa im-portante circostanza che dover af-

frontare un costo elevato per dor-mire ad Ostia. … tante volte non sipensa al bed&breakfast come so-luzione ai problemi perché lo sicrede di scarsa qualità. Ma noi di-mostriamo coi fatti che non è vero».Senza contare che Federico, inoltre,ha tutti i crismi del giovane im-prenditore new generation. Unavolta creata l’attività, ha deciso diterminare gli studi laureandosi in

Scienza dell’Economia e della Ge-stione Aziendale, con una tesi dilaurea dal titolo “Strategie delle at-tività extra alberghiere: il caso bedand breakfast La Dolce Sosta”. Eproprio da quella tesi possiamorubare un sunto dal quale si rias-sume tanto del pensiero di Federico:«Il prodotto turistico è un prodottoad alto tasso emotivo in quanto siconcretizza solo all’atto del consumoed è legato alle emozioni di quelmomento. L’obiettivo è infatti farvivere il soggiorno con piacere sindall’arrivo quando a primeggiaredeve esserci la sensazione di stuporedel cliente nel trovare locali superiorialle aspettative programmate». Qual-cosa di innovativo, dunque, cheriassumendo in poche parole puòessere definito così: camere eleganti,prezzi bassi, gestione professionale.Forse un esempio unico in un pa-norama troppo caro e da svecchiare.

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Pillole di Nera 192 9 g i u g n o 2 0 1 2

Blitz della Squadra Mobile diRoma in un terreno agricoloalla periferia di Ardea. L’ope-razione, scattata nei giorniscorsi, con le manette scattateai polsi di due romani di 40 e54 anni, S.D e M.E.. I duesono stati colti in flagrantedagli agenti all’interno del ter-reno, dove sono state rinve-nute e poste sotto sequestrocirca 100 piante di marijuana,alcune alte anche un metro epronte ad essere tagliate, es-siccate e rivendute. Per cercaredi nascondere la presenza del-lo stupefacente, molte pianteerano state mescolate tra quel-le di pomodori, ed al lato delterreno era stata realizzataun’abitazione in legno tale daimpedire la visuale all’interno.Un escamotage che non haimpedito agli uomini dellaSquadra Mobile, andati a col-po sicuro dopo un’attenta at-tività invstigativa, di portarealla luce la piantagione di ma-rijuana, evitando così che lostupefacente venisse immessosul mercato del litorale.

Ardea

Prevenire è meglio che cu-rare. Per questo le forze del-l’ordine con l’arrivo dell’estatehanno deciso di alzare la pre-venzione sul fenomeno dellerapine. Così nei giorni scorsii Carabinieri della Stazionedi Roma – Ponte Galeria,dopo aver eseguito una mi-rata attività di indagine, han-no arrestato L.M., 20 anni,italiano già noto alle crona-che, che nonostante si tro-vasse agli arresti domiciliariera uscito di casa rapinandouna prostituta. Diverso ilblitz dei Carabinieri di Ostiaantica, che nella zona del-l’Infernetto hanno individua-to un’abitazione probabilecovo di alcuni rapinatori ru-meni. In casa loro i militarihanno trovato 4 passamon-tagna, parrucche, pistole gio-cattolo ed altre armi di variogenere. I tre sono stati quindidenunciati all’Autorità giu-diziaria in stato di libertà perdetenzione abusiva di armi.Ma la lotta al fenomeno dellerapine prosegue.

Lido

Una volta al termine di unviaggio ci si avventurava

in un negozio si souvenir perportarsi a casa un ricordo delleferie, si scattavano centinaia difoto per ricordare un momento.Oggi il trend è cambiato: piut-tosto che fotografare un monu-mento, i turisti nella capitalepreferiscono portarsene a casaun pezzo. La scoperta è stataeffettuata dagli uomini della Po-lizia di frontiera di Fiumicino:nei bagagli dei turisti stranierifigurano sempre più spesso sam-pietrini, una pietra del Colosseoo, addirittura, un pezzetto di unmosaico datato tra il I e il II se-colo Avanti Cristo. Da non cre-dere. Ma vero. «Sono turisti cheprovengono per la maggior partedal Nord Europa – spieganodalla Polizia di Frontiera del DaVinci - e non è semplice trovarliperché il metal detector rilevasolo il metallo. Quindi dall'im-magine noi vediamo una mac-

chia scura che ci insospettisce eprocediamo al controllo. Nonsi tratta di ladri professionisti,e quindi se scoperti, si imba-razzano molto». Ma l'imbarazzonon impedisce loro di impos-sessarsi di un pezzo della CittàEterna. Un po’ quello che suc-cede in Egitto con i coralli oche capitava in Sardegna sullaspiaggia rosa. Come ricordo diuna vacanza si cerca di portarea casa un pezzo della storia del

posto. Senza l’avidità di chi fadi questo commercio un traffico,ma con l’incoscienza di turistiche non riflettono sul dannoche stanno causando. Eppure lalegge in materia parla moltochiaramente. La pena per chitenta di portarsi via sampietrinio pezzi di storia romana? De-nuncia per furto in stato di li-bertà. I sampietrini e gli altrireperti trafugati vengono invecerestituiti agli enti competenti.

Sempre di più i turisti che portano via pezzi di storiaCento piante di marijuana

tra i pomodori

Scoperto il covo di tre rapinatori

Sampietrini come souvenirLa denuncia arriva dalla Polizia di frontiera di Fiumicino durante i controlli in aeroportodi Christian Belvisi

Non bastavano i capi d’abbi-gliamento delle migliori griffenazionali, i cd e dvd, giocattolie profumi. Ci mancavano solo ibiglietti del treno. Rigorosamentefalsi e da consegnare a biglietteriee agenzie di viaggi del litorale.Questa la scoperta effettuata neigiorni scorsi da Procura, Guardiadi Finanza e Agenzia delle do-

gane di Livorno, che in un blitzhanno sequestrato oltre due mi-lioni di biglietti ferroviari con-traffatti del treno 'Leonardo ex-press', che da Roma Terminiporta all'aeroporto di Fiumicino.Il valore sul mercato? Circa 28milioni di euro. Il carico, desti-nato ad una ditta cinese dellaprovincia di Firenze, era conte-

nuto all'interno di un containerproveniente dal porto cinese diNingbo e sbarcato a Livorno edera stato stivato dietro un caricodi copertura di mobili e arrediper ufficio. Contraffazione diprima qualità, considerato chesolo la perizia di un funzionariodi Trenitalia ha evidenziato ladifferenza.

Biglietti del treno made in ChinaL’ultima frontiera del falso d’autoreFiumicino si conferma uno

scalo cardine per i narcotraf-ficanti internazionali. Nei giorniscorsi infatti gli uomini dellaGuardia di Finanza hanno se-questrato in una cassa per pro-dotti medicali proveniente daSanto Domingo, circa 10 chilidi cocaina. Stupefacente di pri-ma qualità, che se immessosul mercato avrebbe fruttatocirca 40 milioni di euro.

Da Vinci

Sequestrati 110 chili di coca

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2 9 g i u g n o 2 0 1 220 Turismo

Tre turisti su dieci che arri-vano in Italia per una va-

canza culturale, scelgono comedestinazione il Lazio. Con il33,7% delle preferenze, la re-gione si piazza infatti al primoposto per numero di presenzedi turisti stranieri, mentre è laseconda destinazione più sceltadai turisti italiani con il 15,8%.Dati che riassumono il successodella regione durante tutto l’an-no, e non solo nel corso dellastagione estiva. Non solo maredunque, ma anche turismo cul-turale. Un genere di turismoche Roma ovviamente fagocita.«Un viaggio – spiega GianpaoloRomano, amministratore dele-gato di CartOrange - fra leg-genda e storia: qui stanno leorigini del mondo civile. Qui,ci dice Virgilio, sbarcò Eneafuggito da Troia, e qui la suastirpe fondò la Città eterna, ca-put mundi della classicità. Mail Lazio è anche un passato piùantico immerso in una splen-dida cornice naturale, con levestigia etrusche e degli altripopoli italici, e dopo l’impero,le straordinarie testimonianze

della potenza spirituale e tem-porale dei papi». Il turismoculturale è in crescita esponen-ziale tanto che quello “interno”ha registrato una crescita del20% in soli due anni. Con “IViaggi nel Tempo”, ad esempio,un progetto, dedicato al turismoculturale nel Lazio, sono stateindividuate diverse proposte“storiche”: «Proponiamo di ri-vivere la storia - aggiungeGiampaolo Romano - iniziandodalle riminiscenze Etrusche, at-traverso un tour nelle più bellecittà dell’Etruria Meridionale,per poi puntare alla “riscoperta”di Roma, da guardare con occhi

diversi: a partire dall’amoreimperiale tra Augusto e Livia,sino alle tracce lasciate dall’im-peratore Tiberio. Infine, ci sonole mete alternative, come il li-torale, i Castelli romani». Cen’è per tutti i gusti insomma.Un modo diverso di viaggiare,per diventare protagonisti dellastoria. Nel primo semestre del2011, dei 15,6 milioni di italianiin viaggio, il 38,6% ha sceltolocalità di interesse storico-ar-tistico, sia italiane che estere,che sono state, di fatto, il primoprodotto turistico. In aumentodi quasi un punto percentualerispetto allo stesso periodo del

2010. Nelle città d’arte italianeil 60,2% delle presenze nel pe-riodo più “caldo”, ossia tra lu-glio e settembre, è italiano, il39,8% straniero. Con risultatiche sono andati oltre ogni piùrosea aspettativa: il turismoculturale, negli ultimi 10 anni,è cresciuto più di tutte le altretipologie. «Quello che la gentecerca – chiarisce infatti l’am-ministratore delegato di Car-tOrange - sono le proposte in-novative capaci di far scoprireil nostro Paese da un punto divista diverso, sia scovando igioielli nascosti, sia riscoprendole destinazioni più note».

L’Austria non ha sbocchi al mare,ma tra le sue montagne sogna diavere un piccolo mare. A Graz,infatti, il Mur, fiume che scorrenel cuore della città, durante l’estatesi trasforma in una spiaggia contanto di sabbia, surfisti all’operasotto il ponte Erzherzog-Johann,chioschi caraibici e concerti edeventi ogni sera, sino al primosettembre. Si vive in spiaggia, sigode un quartiere pieno di localinidi tendenza, si passa la serata al-l’aperto. La City Beach di Graz èun un appuntamento imperdibileper godere la vita cittadina delcapoluogo della Stiria. Il secondopasso sarà poi quello di immergersiin una sorta di “Triangolo delleBermuda”, l’area pedonale, tra ipalazzi barocchi di Mehlplatz,Glockenspielplatz e Fäberplatz,deliziose piazzette dove rilassarsi,mangiare bene, ascoltare buonamusica. Con eventi e concerti se-rali. Come la Murzsene, nella Ma-riahilferplatz, proprio a lato dellafamosa Kunsthaus, il museo diarte contemporanea che dal 26luglio al 17 agosto propone blues,musica latina, balcanica e jazz datutto il mondo. (e.B.)

E l’Austriasogna il mareA Graz di moda

la spiaggia fluviale

Nel corso dell’ultimo anno, dei 15,6 milioni di italiani in viaggio, il 38,6% ha scelto località di interesse storico-artistico. E Roma la fa da padrona

Nel Lazio le visite di turisti amanti del passato sono cresciute del 20%

La Regione regina della cultura

di Enzo Bianciardi

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Turismo 212 9 g i u g n o 2 0 1 2

Los Gigantes Il TeideIl Loro Parque

Alla scoperta del versante nord di Tenerife, tra Los Gigantes e il parco nazionale del Teide

Lontano dalle discoteche: l’isola che non t’aspetti

Sole&NaturaSole&Natura

Tempo d’estate. Di sole, dimare, di vacanze e di mo-

vida. E allora quale luogo mi-gliore di Tenerife per trascorrereun periodo di relax all’insegnadegli ingredienti appena elencati?Nessuno, è la risposta. Ancheperché la città spagnola non èsolo movida, mare e avventureestive, ma è molto di più di più,come per esempio le famosespiagge artificiali nere e El Me-dano, che si arrampica su per lacosta orientale ed è meta unicaper gli appassionati di surf datoil forte vento. Ida non perdere,inoltre, ci sono anche le enormiscogliere de Los Gigantes, chefiniscono direttamente nel bludell’acqua dai loro 600 metri dialtezza e che rappresentano unavera e propria delizia per gliocchi di tutti gli amanti dei pae-saggi naturali mozzafiato. Con-tinuando a grattare la superficiemodaiola e mondana dell’isola,poi, è possibile scoprire un ter-ritorio che ingloba una multi-culturalità sorprendente. Unacultura che è sempre più vicinaalle coste del continente africano,ma che dall’altra parte, e diver-samente non poteva davvero es-sere, è attratta e fedele alle tra-dizioni e alla mentalità made inSpagna. Ma a Tenerife tutto sem-bra essere cristallizzato in questa

duplice sfaccettatura. Perfino lanatura lo è, al punto che è tro-picale e fiorente nella parte norddell’isola e arida sul versantesud. Nel mezzo un cuore verdee rigoglioso che unisce due poliche più distanti tra loro nonpotrebbero proprio esserlo. Ilcuore di Tenerife è il parco na-zionale del Teide, patrimoniodell’Unesco e meravigliosa lo-cation per l’omonimo vulcano.Lo scenario è austero e partico-lare allo stesso tempo e l’arram-picata verso le sue vette rappre-senta un salto tra due mondi.

Non solo natura, comunque, aTenerife, ma anche tanta storia,come le testimonianze dell’in-vasione spagnola, i musei, i porti,

le chiese maestose e gli innu-merevoli parchi marini, comeil Loro Parque. Insomma Te-nerife non è solo cocktail e va-

canze da trascorrere tra spiaggee discoteche, ma è molto di più,soprattutto nel versante norddell’isola, e cioè nella zona an-cora non invasa da questa spe-cifica tipologia di turismo dimassa. Scoprire i lati nascostidell’isola, quindi, è ancora pos-sibile. Come è possibile, anchese è strano da scrivere e sicura-mente lo sarà anche da leggere,andare in vacanza a Tenerifesenza ascoltare il tormentoneestivo del dj più famoso del-l’estate e senza mai uscire all’albada una discoteca.

di Cinzia Pagliaroli

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Cultura 232 9 g i u g n o 2 0 1 2

Sul Mare di Roma si è uffi-cialmente aperta la stagione

estiva. E i singoli territori dellitorale sono pronti per esporretutte le proprie bellezze a resi-denti e turisti; d’altronde traspiagge, musei, reperti archeo-logici, location da mille e unanotte e altre bellezze naturalile occasioni sono davvero nu-merose. A recitare il ruolo diprotagonista assoluta, almenoin questa prima fase, c’è senzadubbio il Comune di Anzio;baste leggere la parole dell’as-sessore al Turismo UmbertoSucci per rendersene conto:«Sarà un'estate ricca di appun-tamenti che si apriranno, il 30giugno  con i festeggiamentiin onore del Santo Patrono (S.Antonio da Padova) ed il 1 lu-glio  con l'importante primoPalio del Mare che vedrà setteimbarcazioni, in rappresen-tanza dei quartieri del terri-torio, cimentarsi in un’appas-sionante competizione velicacon il percorso compreso lungol’itera costa anziate». Proprioil Palio del Mare è l’iniziativache ha già risvegliato la cu-riosità di chiunque ne sia aconoscenza: si tratta di un pro-getto che ha come scopo quellodi riscoprire lo spirito mari-naro neroniano e che è statoorganizzato, oltre che dal Co-mune, dalla pro loco Città diAnzio, dal centro missionarioSs. Pio e Antonio, dai circolivelici del territorio, da quelloVela di Roma, dal Reale Cir-colo Canottieri Tevere Remo,dalla Lega Navale Italiana Se-

zione di Anzio,  dallo YachtClub Anzio,  dal Circolo dellaVela Anzio Tirrena e  dallasezione velica della MarinaMilitare Italiana di Anzio. Lapartenza della regata è previstaper domenica primo luglio alleore 12 e il 29 giugno ci sarà lacerimonia ufficiale di presen-tazione, con tanto di corteonobilitato dai costumi storiciideati dalla customista MarinaSciarelli, che attraverserà levie del centro storico anziate.A contendersi il primo Palio,invece, ci saranno i quartieridi Anzio Colonia, Anzio cen-tro, Lido dei Pini e Sacida Fa-lasche e Villa Claudia, quar-tiere Europa, Lavinio Stazionee Lavinio Mare. Ma l’estate diAnzio non è certo finita qui,perché prima del Palio ci sa-ranno le celebrazioni in onoredel Patrono Sant’Antonio daPadova; poi, sempre il primoluglio, i caratteristici giochi amare, organizzati dalla LegaMarinara, musica, cabaret, gli

show di Gabriele Cirrili e Mar-co Marzocca, oltre al consuetospettacolo pirotecnico. Poi saràla volta del calendario AnzioE-stateBlu 2012 e qui gli eventisaliranno ancora di livello. Ec-coli in ordine sparso: l’11 ago-sto ci sarà il concerto di Mas-simo Ranieri, il 5 agosto quellodi Emma, il giorno dopo saràla volta di Sergio Cammarieree il di Samuele Bersani. Oltrealla musica, poi, sono in pro-gramma anche le serate dedi-cata al divertimento, il 15 lugliocon Ficarra e Picone, e al teatro,il 15 agosto con Vincenzo Sa-lemme. Infine, la lirica troveràspazio a Villa Adele, gli incontriletterari alla Villa di Nerone egli artisti da strada per le viedel centro storico, con il festivaldel 4 e 5 agosto. Più indietro,invece, gli altri Comuni, anchese Ostia, Fiumicino e Nettunosono pronti a stupire con i pro-pri eventi, che potrebbero es-sere ufficializzati proprio inquesti giorni.

Si accende l’estate del litorale romanoAnzio è la protagonista assoluta, con il primo Palio del Mare, Emma e Salemme

La stagione estiva di Ardeascatterà nei primi giorni diluglio. Almeno per quanto ri-guarda il calendario di eventie spettacoli. L’Ufficio Cultura,Sport, Turismo e Spettacolodel Comune, su indicazionedell’assessorato alla Cultura, hainfatti pubblicato l’avviso perpredisporre il calendario com-pleto della rassegnaArdea  Estate  2012, fissandola scadenza per il 30 giugno.Nel calendario saranno inseritesia le iniziative comunale chequelle presentate da associa-zioni, federazioni, comitati edenti pubblici che operano neisettori della cultura, dell’am-biente, dell’informazione, dellapromozione turistico-culturalee anche dell’istruzione. «Invito

le associazioni e tutti gli inte-ressati a presentare, entro il30 giugno 2012, le proprieproposte presso l’Ufficio Cul-tura, dove è possibile anchereperire tutte le informazioninecessarie – spiega l’Assessorealla Cultura e ai Servizi allaPersona Massimiliano Gobbi– al fine di definire il pro-gramma completo dove sa-ranno inserite sia le iniziativecomunali, che le iniziative pa-trocinate dall’amministrazio-ne. Nonostante il poco tempoa disposizione dovuto all'in-sediamento della nuova am-ministrazione e alla nominadella giunta – conclude l'As-sessore Gobbi – ci siamo atti-vati fin da subito per metterein campo tutte le azioni perpredisporre il calendario deglieventi estivi».

Ad Ardea lo show è a cura dei cittadini. Aperto il bando

Musica, risate, cultura e teatro.Insomma, sul Mare di Roma cene sarà davvero per tutti i gustinel corso della bella stagione del2012, anche perché se Anzio hagià diffuso il proprio calendariodi eventi gli altri Comuni nonhanno certo voglia di restare aguardare. Ostia, per esempio, èpronta a stupire con gli effetti spe-ciali. Al Lido, infatti, l’Assobalnearipresenta: “Cinemar”, lo schermod’acqua, con proiezioni in riva almare, presso Le Dune, drink dibenvenuto e party finale nell’areaspettacolo. Sarà anche l’estate delle

belle donne con Ostia che ospiteràper la prima volta la finale regionaledi Miss Italia (7 agosto – Le Dune);il 10 agosto, invece, è in program-ma in tutti gli stabilimenti balneari“La notte Blu”, una sorta di nottebianca in riva al mare il cui pro-gramma è ancora in via di defini-zione. Poi, tanto sport, con il cam-pionato nazionale di beach volleyed i festeggiamenti per la partenzadegli azzurri del nuoto (12 agosto).A Fregene, invece, si rilancia ilsuggestivo saluto… al sole, ospitatotutte le sere dal Singita MiracleBeach, che quest’anno festeggia ilsuo decimo anniversario. Le seratesono state inaugurate da Josè Pa-

dilla, padre fondatore della musicachill out e autore delle cd compi-lation di Cafe del Mar di Ibiza.Spettacolare ed unico, il momentodel tramonto quando la spiaggiasi trasforma in un grande salotto:i lettini del giorno lasciano il postoa grandi teli bianchi distesi sullasabbia, con cuscini e tavolini in-donesiani. Ed è in questo scenariosuggestivo che si celebra ogni serail rito del tramonto: con un ap-plauso si saluta la fine del giornoche se ne va e l’arrivo magico dellanotte. Fiumicino, invece, ha sceltodi iniziare la stagione estiva conun evento all’insegna della con-vivialità, con lo scopo di difen-

dere il cibo buono, pulito egiusto. Il tutto in compagnia diSlow Food, Birradamare e deiproduttori del territorio. Il Mer-catino dei Produttori del Terri-torio in versione “by night” (con

frutta e verdura, distillati, pre-parati di broccoletti, le pietanzedell’osteria della Condotta diFiumicino e la birra del Micro-birrificio Birradamare) è andatoin scena il 23 e 24 giugno.

Ostia punterà su “Cinemar”Fiumicino sui prodotti locali

di Cinzia Pagliaroli

di Lorella Di Carlo

di Enzo Bianciardi

Ancora in via di definizione, invece, i programmi delle altre città costiere

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Il Personaggio 252 9 g i u g n o 2 0 1 2

Per metà colombiana, cresciutain Grecia e poi in Italia, traRoma e Palermo. «Sono unapersona molto curiosa - dice laRapti Gomez - e non potrei farea meno di conoscere vari mixdi culture. Prima di arrivare aRoma mi ero stabilita a Londra,dove avevo cominciato a fre-quentare la facoltà di Medicina,ma poi ho dovuto abbandonareper motivi di lavoro».

Nel privato

«Sono moltocuriosa»

Cosmopolita

La Grecia è una meta moltoambita. E lei la conosce allaperfezione. «Quando dico chevado in Grecia per fare snow-board non mi crede nessuno,perché la maggior parte dellagente la conosce solo d’estate.Invece l’inverno in Grecia, incerti periodi dell’anno, c’è unfreddo pazzesco, ma rimanecomunque un posto da sco-prire anche nei periodi piùfreddi. La sua bellezza è sem-pre intatta.

Snowboardsul Pireo

Sportiva

L’attrice ha vissuto in diversi paesi, ma si è stabilita a Roma. Presto su Canale 5

«Sono stata concepita a Ostia e porterò quel posto sempre nel cuore»

Rapti Gomez: la girovaga del set

È uno dei volti più popolaridel piccolo schermo. Ha co-

minciato a muovere i primi passinel mondo dello spettacolo conuno spot e ci ha rivelato ancheuna piccola debolezza, che peròle ha portato molta fortuna. Na-thalie Rapti Gomez è un misto diculture. Nata in Colombia, ha vis-suto in Grecia, dove tutt’ora sitrova la sua famiglia, è arrivata aRoma e infine a Palermo, passandoper Londra. Curiosa e coraggiosaha interpretato molti ruoli finoad arrivare ad essere diretta dalpremio Oscar Carlo Carlei nelfilm “Romeo and Juliet”. Ma oralasciamo a lei la parola e scopriamoanche il suo particolare legamecon Ostia.

la tua popolarità comincia conlo spot di un famoso snack, eripiccolissima quali ricordi hai?Sebbene i miei genitori mi ap-poggiassero in tutte le mie sceltemi sentivo a disagio prima delleriprese. Ero molto piccola e avevol’apparecchio per i denti, me nevergognavo e ridevo a bocca chiu-sa. Inaspettatamente il fatto dinon mostrare un sorriso a boccaaperta mi faceva sembrare piùgrande dell’età che avevo e miportò fortuna.

ti vedremo prossimamente suCanale 5 in una fiction con virnalisi e sabrina Ferilli, com’è statolavorare con loro?Nel 2013 uscirà “Baciamo le mani”.Una fiction su una famiglia italianacoinvolta in un giro di mafia eambientata negli anni Cinquantatra la Sicilia e New York. Io saròun’italoamericana sposata, un per-

sonaggio decadente, un’alcolizzatache avrà tante sventure e colpi discena. Virna Lisi è mia suocera econ lei ho condiviso piacevolimomenti perché fuori dal set. Sitratta di una persona molto dolcementre durante le riprese dove-vamo avere il tipico ruolo con-flittuale tra suocera e nuora, conla famiglia che non mi accettava.È stato divertente. Con Sabrina

Ferilli avevo già condiviso il setde “La Provinciale”, c’è una simpatiareciproca.

interpreterai un ruolo ineditonella più classica e romanticadelle storie d’amore romeo andJuliet?In realtà è nominato in tutte leversioni ma questa è la prima voltache Rosalina appare. È un perso-

naggio inedito, perché è la donnache Romeo ama follemente primadi incontrare Giulietta e dalla qualenon è ricambiato. Sono molto af-fezionata a questo lavoro perché èstato girato a Mantova tra gennaioe febbraio, prima del terremoto. Èinevitabile che ogni giorno un pic-colo pensiero vada alle personecolpite da questa tragedia.

tu nella vita privata sei mai statanei panni dell’amante?Che io sappia no. (ride)

estate di lavoro o di vacanza?Tanto lavoro, ma mi piacerebbevisitare le isole Eolie dove nonsono mai stata, e poi vorrei tornaredalla mia famiglia in Grecia.

Conosci il litorale romano? Cherapporto che hai con il mare?Sono stata concepita ad Ostia, imiei erano molto giovani, 22 e 23anni. Basta questo per averla sem-pre nel cuore.

(Foto Jasmine Bertusi)

di Lorella Di Carlo

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2 9 g i u g n o 2 0 1 226 Economia

La crisi economica non lasciaun attimo di tregua alle im-

prese italiane. E se l’andamentonegativo della quasi totalità delleborse europee riguarda principal-mente i grandi colossi aziendali,le piccole imprese ormai sono let-teralmente annegate nella difficilecongiuntura che ormai va avantida troppo tempo. Questa la si-tuazione in una semplice, ma allostesso tempo agghiacciante, istan-tanea: in Italia ci sono sempremeno aziende e quelle che resi-stono sono sempre più piccole. Amettere paura è uno studio dellaCgia, che ha portato alla luce undato che rende il futuro degli ita-liani, soprattutto dei giovani, sem-pre più difficile. In Italia, infatti,ogni giorno chiudono 1626 im-prese. Nel primo trimestre del

2012 hanno cessato la propria at-tività ben 146.368 aziende, mentrenello stesso periodo dell’anno pre-cedente avevano chiuso i battenti“appena” 134.909 imprese. «A es-sere negativa è anche la differenzatra chi apre e chi chiude - spieganodalla Cgia - tanto che il saldo siattesta a meno 26.090 aziende. Equesto non è neanche il dato checi spaventa di più, perché a pre-occupare maggiormente è il fattoche le nuove imprese hanno di-mensioni occupazionali più basserispetto a quelle che chiudono».In altre parole, tra le imprese chehanno fino a un addetto ai lavoric’è un evidente supremazia deineoimprenditori mentre in quelledelle classi superiori il saldo èsempre negativo. In questo modoi posti di lavori diminuiscono aun ritmo ancora più vertiginosodi quello che riguarda semplice-mente il numero delle imprese, e

il circolo vizioso che si innescaporta l’Italia sempre più in fondoal tunnel della crisi economica.L’unica notizia positiva, ma anchequesta va interpretata, riguardal’aumento del numero di partiteIva senza dipendenti, che è in cre-scita (+ 3.987 nei primi tre mesi

del 2012). Ma dietro il numero,come detto da interpretare, si puònascondere un altro messaggionegativo: giovani e meno giovaniche hanno perso il posto di lavorooppure che non hanno speranzedi trovarne uno tentano la stradadell’imprenditoria.

In Italia ogni giorno chiudono 1.626 aziende. Avanza la disoccupazione

Cresce il saldonegativo tra le nuoveattivitàe le cessazioni.L’unico datopositivo arrivadall’aumento del numero delle partite Ivacon un solodipendente

di Francesco Pastoressa([email protected])

Obiettivo ripresa

Dall’Europa130 miliardiMorìa di imprese senza sosta

Crolla la fiducia dei consumatoriLa fiducia dei consumatori italiani è ai minimi storici. Secondol’indagine dell’Istat il dato a giugno è sceso a 85,3 punti, toccando ilminimo storico da quando sono cominciate le rilevazioni nel 1996. Ildato dell’Istat è elaborato sulla base di nove domande, che permettonodi valutare l’ottimismo o il pessimismo dei consumatori (situazioneeconomica, disoccupazione, convenienza, risparmi futuri e bilanciofamiliare tra i quesiti), e su una gamma di risposte predeterminate.Nell’ultima rilevazione, comunque, gli italiani sono risultati pessimisticome non mai, e pure a ragione c’è da aggiungere. Il clima economicogenerale è sceso da 64,2 a 59,7, mentre quello personale ha avuto unaflessione più lieve (95,2 a 94,8). Male anche il pensiero dei consumatoriper quanto riguarda il futuro, che dai 75,7 punti di maggio è sceso ai72,9 di giugno. Ma anche il presente mette davvero paura agli italiani,tanto che il dato rilevato dall’Istat non è andato oltre i 95,5 punti.Insomma, ormai, nessuna sembra più credere alla ripresa. (F.P.)

I grandi capi di Italia, Ger-mania, Spagna e Franciahanno deciso: in arrivo 130miliardi di euro per tornarefinalmente a crescere. Nelcorso della quadrilaterale diRoma dei giorni scorsi - alvertice hanno preso parte ilpremier italiano Mario Mon-ti, il presidente franceseFrancois Hollande, la can-celliera tedesca Angela Mer-kel e il primo ministro spa-gnolo Mariano Rajoy - in-fatti si è deciso di investirela cifra pari all’1% del pildell’Ue. Ma ci sono dei pa-letti, ovviamente dettati dallaMarkel, che ha tenuto a pre-cisare come crescita e fi-nanze solide siano i due latidella stessa medaglia. Aquanto pare, quindi, nessunascorciatoia e nessuna “aspi-rina finanziaria”, ma ancoratanto rigore prima di tornarea respirare. Per capire lestrategia che saranno messein campo dall’Europa, però,bisogna aspettare ancoraqualche ora, visto che il con-siglio europeo è in svolgi-mento proprio in questigiorni (28 e 29 giugno). Edalle stanze dei bottoni diBruxelles usciranno fuori lemisure per rilanciare l’eco-nomia, gli investimenti el’occupazione. (F.P.)

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Curiosità dal mondo 272 9 g i u g n o 2 0 1 2

Oslo«attentati barbarici ma necessari»Breivik svela la verità su utoya«Ho agito in nome del mio popolo,della la mia religione, e del mio Paese».Queste le prime parole di Anders Be-hring Breivik, l’estremista autore dellestragi di Oslo e del massacro di Utoya,in cui in totale hanno perso la vita 77persone, durante l’ultima udienza delprocesso in corso in Norvegia. E poinon pago ha anche aggiunto: «Perquesto chiedo l'assoluzione». A quelpunto i parenti delle vittime hannolasciato l’aula, dopo averne evidente-mente ascoltate troppo. L’uomo haanche insistito sul fatto di essere per-fettamente in grado di intendere e divolere, prima di ammettere che gliattentati sono stati «barbarici» e primadi sottolineare la loro «necessità perscongiurare il rischio che la Norvegiadiventi un inferno multiculturale».

Londraassange scappa in ecuadorChiesto asilo politicoAncora guai con la giustizia per Julian Assange. Il fondatore di Wikileaks,infatti, ha violato la libertà su cauzione e si è rifugiato nell’ambasciatadell’Ecuador a Londra. Ora se lascerà la sede diplomatica potrebbeessere arrestato. Agenti della polizia sono stati appostati davanti all'edificioche ospita la sede dell'ambasciata dell'Ecuador nel Regno Unito e lostanno aspettando. Assange da parte sua ha chiesto asilo politico.

VaticanoBertone passa al contrattacco:«C’è chi imita Dan Brown»Tra la fuga di documenti riservati e inuovi guai dello Ior quello attuale nonè certo un bel periodo per il Vaticano.Eppure il Segretario di Stato, il cardinaleBertone, tira in ballo scrittori famosie poteri maligni. «Molti giornalistigiocano a fare l'imitazione di DanBrown. Si continua a inventare favoleo a riproporre leggende. Come quelladi un monsignore del Vaticano chesarebbe venuto a Genova con l'incaricodi dissuadermi dall'accettare la propostadi Papa Benedetto XVI, che mi volevacome segretario di stato. È totalmentefalso. La verità è che c'è una volontàdi divisione che viene dal maligno».

Parigiuna forcina di Caterinade’ Medici in una latrinaUna forcina di Caterina de’ Medici, regina di Francuia dal 1547 al 1559, èstata ritrovata in una latrina comune del castello di Fontainebleau, a suddi Parigi. La forcina, lunga poco meno di 9 centimetri, è stata attribuitaalla regina grazie all'iniziale “C” e alle decorazioni bianche e verdi, noticome i colori preferiti di Caterina de' Medici. Inoltre è la prima volta cheviene ritrovato un oggetto dell’ex regina nel castello. Mistero, infine, perquanto riguarda il luogo del ritrovamento: secondo gli esperti la forcinale potrebbe essere stata rubata a suo tempo da qualche cortigiano.

Gioielli volatiliMessico

Nella comunità Tidong in In-donesia, dopo il matrimonio,per tre giorni e tre notti glisposi non possono andare inbagno. Secondo la tradizioneporterebbe divorzio, infertilitàe cattiva salute dei figli.

In Messico si sta diffondendola moda dei Makech, grossicoleotteri dello Yucatan tra-sformati in gioielli, con incollatedecorazioni in oro o altre pietrepreziose. Monili da evitare perpaurosi e animalisti.

Sposi senza bagnoIndonesia

Gli Hadzabe fischiano tra loro. Gli Aborigeni sono telepatici

Brevi dall’Europa

La comunicazione è semprestata un’esigenza fondamen-

tale per l’uomo. Ogni società hasviluppato un proprio linguaggioe studiato mezzi sempre più ef-ficaci per trasmettere messaggia grandi distanze. Negli ultimianni la tecnologia è entrata diprepotenza nelle nostre vite, stra-volgendole. Oggi le interconnes-sioni mediali sono diventate fon-damentali. La possibilità di essereraggiunti e di raggiungere chiun-que e ovunque e in ogni mo-mento è una comodità alla qualeè ormai impossibile rinunciare.E poi ci sono i social network,la casella di posta, i programmid’istant messaging. I ventennid’oggi sono sempre presenti sullarete, sono sempre più affacciatisul mondo. Che sia per contattaregli amici o per essere aggiornatisulle ultime notizie, questa è unagenerazione che non può fare ameno di comunicare. Se Cartesioun tempo diceva: «Cogito ergo

sum» (penso dunque sono) oggisicuramente direbbe: «Comunicoergo sum» Eppure si sa che leregole possono essere per moltima non per tutti, e la dimostra-zione ci viene da quegli angoli,anche se remoti, del modo doveancora oggi molte popolazionivivono senza l’ausilio delle sco-perte tecnologiche. Questi popolistanno nascosti nei loro territori,fuggono dall’uomo moderno evivono nelle foreste del Perù,del Brasile, della Colombia, dellaBolivia, dell’Ecuador, del Para-guay, dell’India e della PapuaOccidentale. Alcune di questepopolazioni hanno una linguacon pochissimi suoni e numeri,che è incomprensibile, mentrealtre hanno lingue simili ad al-cuni dialetti della zona in cuivivono, per cui è più facile potercomunicare. Comunque tuttehanno importanti fattori comuni,come la socializzazione e la festa.In un angolo sperduto della Tan-zania, vivono gli Hadzabe, gliultimi veri cacciatori e raccogli-

tori primitivi: conducono la stessaesistenza che l’umanità ha vissutoin epoca preistorica, prima discoprire l’agricoltura, la scritturae le forme di organizzazione po-litica. Sono rimasti in 1.500 ecomunicano tra loro con unidioma arcaico fatto di schiocchidi lingua, click e fischi, che spe-cialmente durante la caccia nonallarmano le prede. Una popo-lazione, che volendo possiamodefinire libera e completamentespogliata del progresso tecno-logico e dei condizionamenticulturali. In Australia, un con-tinente pieno di meraviglie e distranezze, tale da sembrare dav-vero di essere su un altro pianeta,vivono gli aborigeni che, a quantopare, sono in grado di comuni-care tra loro telepaticamente eper far ciò sembra che bastiessere mentalmente aperti versoil prossimo, scacciando ogni ti-more di mettere gli altri a cono-scenza dei propri segreti. Im-maginate che ridere se questoavvenisse in Italia.

di Cinzia Pagliaroli

Negli anfratti del mondosenza smartphone e wi-fi

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L’estate è la stagione dei cocktailda bere all’aria aperta passeggiando

in buona compagnia. E il Mare diRoma è pronto, anche quest’anno,per farsi trovare pronto all’appunta-mento con la bella stagione. Il Borgodi Nettuno, il porto di Anzio, il lun-gomare di Ostia, di Ardea e quello diTorvajanica, la darsena di Fiumicinosono già in fermento. Ma senza esa-gerare. L’estate 2012, comunque, segnail ritorno in voga dei cocktail vecchiostile, quelli che hanno segnato leserate di chi oggi è un uomo o unadonna di mezza età e che rappresen-

tano il segmento del bere miscelatodi qualità. Tra gli assoluti protagonistidei prossimi mesi ci sarà il Ten GoingerTea, un mix di gin, liquore di sambuco,succo di lime, cetriolo, due gocce diPeychaud Bitter, ginger beer, mentafresca e ribes rosso. Il Ten GoingerTea sarà il paladino di quello che gliesperti di tendenza chiamano mixo-logy d’autore e che è pronto a stregarele notti d’estate grazie a una strutturadi gusto pronunciata e un mix diprofumi e sapori mediterranei e spe-ziati. Il colore rosa antico, poi, rimandaal fascino dei drink di una volta, macon un contenuto alcolico moderato,come vogliono le tendenze attuali, e

con l’esaltazione del gin; il tutto mi-schiato con la freschezza della mentae il profumo del sambuco. Il drinkcoinvolge tutti i sensi ed è adatto pertutte le ore. Ma l’estate 2012 non ècerto finita qui, anzi è appena co-minciata, perché il Ten Goinger Teaè in ottima compagnia. Con lui cisono il Sidecar e il Gimlet, rigorosa-mente da servire in bicchieri vintage.Quelli che una volta affollavano lecredenze della nonna e che oggi, dasinonimo di sciatteria, si sono tra-sformati in pezzi unici in grado disegnare la personalità e il gusto di unlocale. I cocktail della bella stagioneche sta per entrare nel vivo, inoltre, si

rifanno a ciò che veniva bevuto unsecolo fa nei club più esclusivi riservatia soli uomini. La moda, che vedecome protagoniste la personalizzazionee la voglia di ritualità, è esplosa tra gliappassionati anglosassoni e in paesicome l’India o il Brasile, ma sta arri-vando anche sul Mare di Roma. Eallora ecco un’altra carrellata di classici:l’Americano preparato con vermouthartigianali; il Mojito nella sua variante“affumicata” con corteccia di querciaaromatizzata al pepe, alla vaniglia eall’acqua di fiori d’arancio. Infine ilBellini, il preferito dal gentil sesso apatto che sia preparato con pesche dialta qualità.

Il Ten GoingerTea saràil protagonista.Ruoli di primopiano anche per il Mojito“affumicato”,il Sidecar,il Gimlet.E per le donneBellini di qualità

Il 2012 segna il ritorno dei cocktail vecchio stile, quelli dei club per uomini di un secolo fa

Un’estate da bere tutta di un fiato

di Paola Bernieri

Ricette&Curiosità

ten Goinger teaGin, liquore di sambuco, suc-co di lime, cetriolo, due goccedi Peychaud Bitter, gingerbeer, menta fresca e ribesrosso.

Mojito “affumicato”Ai classici ingredienti va ag-giunta corteccia di querciaaromatizzata al pepe, allavaniglia e all’acqua di fiorid’arancio.

GimletLime juice cordial e vodkavanno serviti nella classicacoppetta da cocktail. Esisteanche la variante al gin, ilGinlet. Entrambi ottimi pergli aperitivi.

sidecarStrana storia quella del Si-decar: il nome deriva dalsuo inventore, un postino,che pare utilizzasse il sidecarcome mezzo per consegnarela posta e che durante lefredde serate d'inverno aveval’abitudine di fermarsi ad unbistrot che si trovava lungola strada chiedendo sempreun cognac con cointreau eghiaccio.

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Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del 25 febbraio 2008

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Abbiamo letto che c'è una correlazione in-versa tra lo sviluppo del traffico aereo (Pas-seggeri in partenza e in arrivo) e lavoratorioccupati. In altre parole, aumenta il numerodei passeggeri, diminuisce il numero deilavoratori occupati. Non fatichiamo certoa crederci in quanto conosciamo molti diquei lavoratori ancora in cassa integrazioneed altre centinaia di dipendenti di aziendecollaterali e cooperative che corrono il seriorischio di essere licenziati.Gli imprenditori in aeroporto hanno unsolo pensiero. “L’utile a tutti i costi e solo

Aeroporto Leonardo da Vinci: ritorno al passato?

l’utile”. Condividiamo il pensiero scritto inquesti giorni su Reporter dal dott. CarloMichieletto: «L'attuale gestione dell'aeroportodi Fiumicino appare peggiore di quantofosse alla fine degli anni sessanta con la ge-stione privata dell'Asa».Quella “battaglia” del diritto al lavoro colmadi manifestazioni e partecipazione cittadinafu risolta solo con la gestione dell’aeroportoad un ADR pubblica (gruppo IRI). E solodopo la sua privatizzazione avvenuta in se-guito abbiamo assistito ad un vero e proprioassalto ai diritti dei lavoratori.L’abuso del precariato da parte delle aziendeha portato delle forme di “sfruttamento” dellemanodopera.Oggi si parla di raddoppio dell'aeroporto,progetto con nuove promesse di posti di

lavoro! 4 mila posti per ogni milione dipasseggeri in transito (numeri previsti nelprogetto). Ma allora dove sono i 120milaoccupati degli attuali 30 milioni di passeggeri?La Lista Civica Perna  si rivolge a tutte leforze politiche ed i movimenti, chiedendoa gran voce che prima di ogni altro progettoè necessario ritornare a pensare ad una ge-stione pubblica dell’Aeroporto di Fiumici-no.Questo per fare in modo che si continuiveramente a garantire un efficiente sviluppoinfrastrutturale e tecnologico  dello scalopiù importante d'Italia e una più forte estabile occupazione della forza lavoro.

DirettivoLista Civica Perna

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