Report indagine Unindustria Reggio Emilia “Le aziende che resistono”

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La performance delle imprese manifatturiere reggiane 2010-12 Unindustria Reggio Emilia 6 Dicembre 2013 Stefano Cenni e Riccardo Ferretti

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La performance delle imprese manifatturiere reggiane 2010-12

Unindustria Reggio Emilia6 Dicembre 2013

Stefano Cenni e Riccardo Ferretti

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L’analisi dei dati di bilancio� Il campione 2010-2012

� 525 delle 683 imprese componenti il campione (statisticamente rappresentativo) utilizzato nel 2011

� Per 430 imprese su 525 disponibili informazioni di dettaglio sulla composizione dei debiti nel triennio

� Imprese vengono raggruppate in: � 4 classi dimensionali (tre dell’indagine precedente più Micro)� 8 settori

� Analisi descrittiva: medie e mediane (più significative)� Valori assoluti, indici di bilancio e relativi tassi di crescita� Dati aggregati vs. dati disaggregati o individuali

� Profili indagati� Investimenti, fatturato e dimensioni aziendali� Redditività e costi� Struttura finanziaria� Flussi finanziari

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Investimenti, fatturato e dimensioni� Investimenti

� Crescita significativa solo di quelli finanziari, concentrata nel 2012 *…

� … finanziati in prevalenza da mezzi propri (autofinanziamento e aumenti di capitale)

� Fatturato� In generale fatturato mediano inferiore a quello medio

� Soprattutto nella classe delle Medie� Differenze molto più ampie nella ripartizione settoriale rispetto a quella

dimensionale

� Significativa ripresa nel 2011; nel 2012, nonostante l’intensificarsi della recessione, non si registrano significativecontrazioni dei ricavi

� Molto bene le maggiori Grandi imprese e le PMI, in particolare le più“piccole”; male le Micro e le minori Grandi imprese

� Bene “Alimentari e bevande” e “Metallurgia e prodotti in metallo”; male “Apparecchi elettrici, elettronici e strumentazione” e “Altre manifatture”

� Dimensioni� “Ridimensionamento” in esaurimento: quota PMI in modesto

aumento, quota Grandi stabile

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Redditività e costi� Redditività

� Bassa e calante… ma fortunatamente quasi sempre positiva, in ciascun anno e nelle diverse classi dimensionali/settori

� Correlazione sempre più debole tra redditività e dimensioni� Aumenta in tutte le classi dimensionali la quota di imprese con MOL negativo� Aumenta la quota di imprese con ROA/ROS negativi, in modo particolare tra le

Piccole e le Grandi imprese e in tutti i settori� ROA/ROS calano principalmente nel 2012, ROE consolidato in marginale

flessione nel triennio grazie a utilizzo leva finanziaria (Grandi) e, soprattutto, al ricorso a proventi straordinari

� “Campioni” di redditività� Maggiori Medie imprese e minori Piccole imprese, seguite dalle Grandi� “Fabbricazione di macchine, apparecchi e veicoli”, “Chimica, gomme e materie plastiche” “Metallurgia

e prodotti in metallo”

� Costi� Confermato ampio ricorso a esternalizzazione e partecipazione a filiere,

l’occupazione non salirà a breve� Produttività del lavoro ed efficienza crescenti con le dimensioni aziendali, la

produttività del lavoro migliora in tutte le classi dimensionali e in metà dei settori

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Struttura finanziaria� Prosegue, lentamente, il generale miglioramento degli indici di

patrimonializzazione e di indebitamento� Bene le Piccole, soprattutto, e le Medie; male le minori Grandi imprese� Bene “Tessile e abbigliamento”, “Apparecchi elettrici, elettronici e

strumentazione” e “Fabbricazione di macchine, apparecchi e veicoli”; male “Chimica, gomme e materie plastiche”

� Confermata la relazione diretta tra dimensione e solidità finanziaria, non solo in generale ma anche in ciascuna classe dimensionale e settore

� Confermata la relazione diretta tra dimensione e facilitànell’accesso al credito� Cala in metà dei settori l’incidenza dei debiti finanziari: settori più indebitati

“Lavorazione di minerali non metalliferi ” e “Alimentari e bevande”� Maggiori difficoltà, in tutti i settori, per le imprese più piccole

� Stop al processo di allungamento della scadenza dei debiti finanziari…� … salvo nelle Grandi imprese, che riescono a contenere l’incidenza dei debiti

finanziari a breve intorno al 50%� … e in “Tessile e abbigliamento”

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Flussi finanziari� Oneri finanziari: +20% nel triennio!

� Aumento nel 2011 dovuto a effetto quantità, nel 2012 dovuto a effetto tassi

� Peggiorano indici di copertura degli OF e dei debiti finanziari,soprattutto nelle PMI e in sette settori su otto� In ciascuna classe dimensionale e metà settori meglio le imprese piccole

delle grandi imprese� Copertura OF/DF più bassa in “Lavorazione di minerali non metalliferi” e

“Altre manifatture ”

� A fine 2012, 39% imprese ha “troppi debiti”: una su due tra le Grandi e in “Altre manifatture”, “Lavorazione di minerali non metalliferi” e “Alimentari e bevande”� Per servire e ridurre il debito, nel 2012 imprese reggiane hanno

praticamente azzerato il fabbisogno di finanziamento del circolante e fatto ricorso a proventi straordinari

� A fine 2012 Grandi imprese più indebitate di tutte in rapporto al MOL: erano le meno indebitate nel triennio 2007-2009

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Autonome vs gruppi (I)*

* Questionario – campione 135 imprese

Frequenza risposte (%). Intero campione Imprese familiari

Autonome 69,6 72,0 Facenti parte di un gruppo 30,4 28,0

Capogruppo 51,2 38,1 Controllata 48,8 61,9

Di cui: Controllata da capogruppo italiana 85,7 100,0 Controllata da capogruppo estera 14,3 0,0

Domande A3e A6.1 del questionario. Fonte: nostre elaborazioni.

Frequenza di risposte (%). Autonome Facenti parte di un gruppo Totale Piccole 85,9 14,1 100,0 Medie 54,5 45,5 100,0 Grandi 23,1 76,9 100,0

Domanda A3 del questionario e banca dati AIDA. Fonte: nostre elaborazioni.

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Autonome vs gruppi (II)*

* Questionario – campione 135 imprese

Valori mediani (%). 2010 2011 2012§

ROE Autonome 5,06 5,76 5,02 Facenti parte di un gruppo 5,37 9,38 7,06 ROS Autonome 3,03 3,36 2,43 Facenti parte di un gruppo 3,51 4,42 3,40 Patrimonio / Totale attivo Autonome 35,2 31,7 32,6 Facenti parte di un gruppo 38,6 40,5 42,7 Debiti finanziari verso terzi / Totale attivo Autonome 16,6 16,7 12,7 Facenti parte di un gruppo 16,9 20,7 18,8 Oneri finanziari / Fatturato Autonome 0,61 0,64 0,61 Facenti parte di un gruppo 0,99 1,00 1,02

§ campione parziale di 108 imprese. Fonte: nostre elaborazioni su dati AIDA.

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Destinazione produzione (I)*

* Questionario – campione 135 imprese

Frequenza risposte (%). Intero campione Imprese familiari

Beni di investimento 20,7 17,3 Beni di consumo 30,4 32,0 Beni intermedi 48,9 50,7 Totale 100,0 100,0

Domanda A7 del questionario. Fonte: nostre elaborazioni.

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Destinazione produzione (II)*

* Questionario – campione 135 imprese

Valori mediani (%). 2010 2011 2012§

ROE Beni di investimento 4,30 7,43 6,60 Beni di consumo 8,01 3,81 3,71 Beni intermedi 4,03 7,46 8,27 ROS Beni di investimento 3,29 4,07 2,53 Beni di consumo 3,55 2,70 2,67 Beni intermedi 3,03 3,68 2,85 Patrimonio / Totale attivo Beni di investimento 35,8 30,2 29,6 Beni di consumo 33,2 34,0 32,2 Beni intermedi 37,4 35,9 39,8 Debiti fin. v. terzi / Totale attivo Beni di investimento 14,8 18,4 18,2 Beni di consumo 14,6 15,3 12,4 Beni intermedi 21,0 20,7 16,2 Oneri finanziari / Fatturato Beni di investimento 0,78 0,83 0,95 Beni di consumo 0,38 0,65 0,56 Beni intermedi 0,74 0,84 0,81

§ campione parziale di 108 imprese. Fonte: nostre elaborazioni su dati AIDA.

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Rapporti di filiera (I)*

* Questionario – campione 135 imprese

Frequenza risposte (%). Intero

campione Imprese familiari

Altre imprese

Grandi

Nessuno 48,9 54,7 42,1 46,2 Solo fornitore 25,9 24,0 28,1 23,1 Fornitore e committente 20,0 18,7 21,1 23,1 Solo committente 5,2 2,6 8,7 7,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Domanda A8 del questionario. Fonte: nostre elaborazioni.

Frequenza risposte (%). Destinazione prevalente della produzione

Rapporti di filiera Beni di investimento

Beni di consumo Beni intermedi Totale

Nessuno 21,2 30,3 48,5 100,0 Solo fornitore 22,9 20,0 57,1 100,0 Fornitore e committente 22,2 33,3 44,4 100,0 Solo committente 0,0 71,4 28,6 100,0 Totale 20,7 30,4 48,9 100,0 Domande A7 e A8 del questionario. Fonte: nostre elaborazioni.

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Rapporti di filiera (II)*

* Questionario – campione 135 imprese

� Nelle filiere, fra il 2010 e il 2012 migliora la redditività del posizionamento intermedio e peggiora quella della sola fornitura

� Nel 2012 la performance migliore è delle imprese collocate al vertice della filiera

Valori mediani (%). 2010 2011 2012§

ROE Nessuno 5,13 7,71 4,51 Solo fornitore 8,79 5,84 4,08 Fornitore e committente 2,01 5,91 6,55 Solo committente 8,56 9,26 6,63 ROS Nessuno 3,51 3,26 2,09 Solo fornitore 3,70 3,64 1,89 Fornitore e committente 2,62 3,76 3,60 Solo committente 8,48 7,59 6,87

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Strategie di crescita*

* Questionario – campione 135 imprese

Frequenza risposte (%). Intero campione Imprese

familiari Grandi

2008-10

2011-13

2008-10

2011-13

2008-10

2011-13

Per linee interne in ambito nazionale 60,6 52,6 52,7 47,3 50,0 46,2 Consorzi con altre imprese 0,8 1,5 1,4 1,4 0,0 0,0 Associazioni temporanee di imprese 1,5 0,8 1,4 0,0 0,0 0,0 Per incorporazione o acquisizione di altre imprese mantenendo il controllo

7,6 6,8 5,4 5,4 41,7 30,8

Entrando in un gruppo più grande 0,0 1,5 0,0 0,0 0,0 0,0 Contratti di rete rimanendo autonomi 0,8 5,3 0,0 8,1 0,0 0,0 Tramite internazionalizzazione produttiva e/o commerciale

19,7 23,3 27,0 27,0 8,3 23,1

Tramite altri tipi di accordi commerciali e di collaborazione con altre imprese

9,1 8,3 12,2 10,8 0,0 0,0

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Domanda B3 del questionario. Fonte: nostre elaborazioni.

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Export *

* Questionario – campione 135 imprese

Valori percentuali. 2011 2012 2013E

Intero campione Media 38,5 41,1 42,6 Mediana 34,0 40,0 43,0 Max 100,0 100,0 100,0 Deviazione standard 32,1 32,1 32,6

Imprese familiari Media 40,7 43,6 45,9 Mediana 35,0 45,0 50,0 Max 97,0 96,0 97,0 Deviazione standard 33,1 32,8 32,9

Grandi Media 54,9 58,9 61,2 Mediana 70,0 70,0 70,0 Max 80,0 79,0 82,0 Deviazione standard 28,1 22,0 21,6

Domanda B2 del questionario. Fonte: nostre elaborazioni.

Innovazione (specialmente di prodotto e di marketing) e presenza sui mercati esteri vanno di pari passo.

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Innovazione: tipologie (I)*

* Questionario – campione 135 imprese

In prospettiva, maggiore rilievo delle innovazioni organizzative-gestionali e di marketing.

Ammesse risposte multiple Frequenza risposte (%). Tipo di innovazione Biennio

2011-12 Biennio 2013-14

Intero campione Di prodotto 69,4 63,4 Di processo 49,3 45,5 Organizzativa-gestionale 38,8 50,7 Di marketing 26,1 35,1 Nessuna innovazione 7,5 9,7

Imprese familiari Di prodotto 72,0 65,3 Di processo 54,7 49,3 Organizzativa-gestionale 42,7 54,7 Di marketing 26,7 34,7 Nessuna innovazione 8,0 9,3

Domande A6.1 e C1 del questionario. Fonte: nostre elaborazioni.

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Innovazione: ostacoli (II)*

* Questionario – campione 135 imprese

Necessario l’approfondimento del rapporto fra imprese e istituzioni formative(università e istruzione tecnica) in merito alle professionalità richieste dal mondo del lavoro non solo per i profili tecnico-produttivi, ma anche per quelli piùstrettamente aziendalistici.

Frequenza risposte (%): abbastanza o molto. Innovazione Prodotto Processo Organiz. Marketing

Difficoltà nel reperire personale qualificato 58,1 62,1 55,8 60,0 Difficoltà di riorganizzazione aziendale 43,0 42,4 42,3 37,1 Difficoltà nel reperire finanziamenti 29,1 34,8 25,0 40,0 Dimensione aziendale insufficiente 20,5 22,8 30,8 31,4 Difficoltà nel relazionarsi con centri di ricerca/università

18,9 12,6 14,0 23,6

Altro 6,5 7,5 13,5 8,6 Domande C1 e C2 del questionario. Fonte: nostre elaborazioni.

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Governance (I)*

* Questionario – campione 135 imprese

Incidenza imprese a proprietà familiare 56,8% Età media del leader aziendale (anni): imprese familiari 54,0 Età media del leader aziendale (anni): altre imprese 54,1 Età mediana del leader aziendale (anni): imprese familiari 55,0 Età mediana del leader aziendale (anni): altre imprese 55,0 Quota femminile dei leader aziendali: imprese familiari 9,0% Quota femminile dei leader aziendali: altre imprese 1,8% Quota di leader aziendali esterni al gruppo familiare (imprese familiari) 2,7% Quota di leader aziendali esterni agli azionisti di controllo (altre imprese) 31,6%

Valori mediani (%).

2010 2011 2012§ ROE Familiari 5,42 3,81 4,08 ROE Non familiari 5,09 9,24 9,01 ROS Familiari 3,00 2,92 2,31 ROS Non familiari 3,49 4,10 3,34 Patrimonio / Totale attivo Familiari 39,7 38,0 39,1 Patrimonio / Totale attivo Non familiari 31,3 31,6 32,7 Debiti finanziari v. terzi / Totale attivo Familiari 15,5 17,1 17,1 Debiti finanziari v. terzi / Totale attivo Non familiari 20,2 20,5 13,3

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Finanza d’impresa (I)*

* Questionario – campione 135 imprese

• La sensibilità verso gli aspetti finanziari della gestione aziendale emerge non come elemento fisiologico ma in presenza di criticità. Il grado di importanza attribuita alle problematiche finanziarie appare una proxy della salute economico-finanziaria dell’impresa.

• Rispetto al 2007, quasi due imprese su tre hanno mantenuto stabile il numero dei rapporti bancari, mentre una su cinque lo ha ridotto. Anche il valore medio della quota di affidamenti facente capo alla banca principale si presenta in contrazione.

• Negli ultimi 3 anni (2010-2012) solo il 13,1% delle imprese rispondenti risulta avere cambiato la banca di riferimento, contro il 21,3% del triennio precedente (2007-2009), con un ritorno a livelli simili a quelli ante crisi (11,8%).

• Le imprese che hanno come banca principale una banca con sede nel territorio (Bper o Cdem) tendono a ottenere da questa una quota media di affidamenti tendenzialmente maggiore.

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Finanza d’impresa (II)*

* Questionario – campione 135 imprese

• Con la seconda coda della recessione è aumentata la quota di imprese che dichiara ‘difficile’ o quasi impossibile’ la potenziale ricerca di un altro istituto nel caso in cui fosse richiesto il rientro delle posizioni debitorie in essere, raggiungendo rispettivamente il 23,7% (era il 19,3%) e l’8,9% (era l’1,4%).

• Nel 2012 o nella prima parte del 2013 solo dieci delle imprese rispondenti, pari al 7,6% del campione, hanno ricevuto una richiesta di rimborso anticipato (dato nazionale 2012 il 10,3%).

• Il razionamento del credito ha interessato nel 2012 il 25% del campione e risulta essere in crescita, sia rispetto agli anni precedenti la crisi finanziaria (12,6%) sia al triennio 2008-10 (20% circa). La tendenza si accentua leggermente nel 2013. Il razionamento sopportato dalla imprese rispondenti ècomunque inferiore al dato nazionale del settore industria pari al 37,6% nel 2012.

• Sul razionamento, l’appartenenza settoriale pare incidere più della variabile dimensionale.

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Cluster*

* Questionario – campione 81 imprese

Cluster 1 2 3 4 5 6 Ros12 (%) 12,06 3,11 1,11 -34,30 3,80 0,13 Roa12 (%) 10,05 4,61 1,17 -62,19 4,78 1,03 PN/TA_12 (%) 70,52 24,05 55,24 -35,84 36,91 21,05 Ofin su ricavi 12 (%) 0,30 1,46 0,58 1,24 0,90 1,46 Settori 5,09 6,19 5 7 5,92 3,79 Dimensione aziendale 2,82 2,62 2,27 3,00 2,69 2,36 Destinazione produzione 2,45 2,06 2,27 2 2,38 2,25 Filiera 1,45 0,88 0,82 0 0,69 1,14 Quota Export 12 (%) 70 79 12 20 54 8 No interventi strategici pre-crisi (%)

18 12 45 0 8 36

Impresa familiare (%) 64 62 55 0 62 61 Patrimonio sufficiente (%) 100 69 100 0 92 79 Rilievo problematiche finanziarie

0,73 Poco

1,62 Abbasta

nza

0,95 Poco

0 Nullo

1,31 Poco

1,57 Abbasta

nza Ricevuto garanzie dal 2008 (%)

9 44 32 0 31 54

Ristrutturato debito (%)* 9 31 0 100 8 21 Razionato12 (%) 0 31 14 100 31 25 Ricerca altra banca 0,09

Facile 0,69

Difficile 0,27

Facile 0

0,31 Facile

0,46 Facile

Numero imprese 11 16 22 1 13 28 Missing 17

Fonte: nostre elaborazioni su dati del questionario e AIDA.

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Previsioni 2013 e 2014 (I)*

* Questionario – campione 135 imprese

2013 variazione sul 2012

2014 variazione sul 2013

Diminuzione Aumento Diminuzione Aumento

Dati di Conto Economico Fatturato 29,5 25,2 11,8 48,0 Esportazioni 10,2 41,4 5,7 52,0 Utile operativo 27,7 28,5 13,7 43,5 Utile netto 29,5 26,4 12,2 42,3

Dati di Stato Patrimoniale: passivo e netto

Debiti verso fornitori 18,6 13,2 13,1 15,6 Debiti finanziari a BT * 24,6 14,3 24,4 12,6 Debiti finanziari a MLT * 24,0 21,5 28,4 17,2

Patrimonio netto 16,0 36,8 8,5 39,8

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Previsioni 2013 e 2014 (I)*

* Questionario – campione 135 imprese

Beni investimento Beni consumo Beni intermedi (-) (+) (-) (+) (-) (+)

Dati di Conto Economico Fatturato 25,9 29,6 41,5 29,3 24,6 21,5 Esportazioni 11,5 38,5 5,0 52,5 12,9 35,5 Utile operativo 29,2 20,8 34,1 29,3 23,1 30,8 Utile netto 29,2 16,7 35,0 25,0 26,2 30,8

2013

Beni investimento Beni consumo Beni intermedi (-) (+) (-) (+) (-) (+)

Dati di Conto Economico Fatturato 8,0 52,0 17,5 40,0 9,7 51,6 Esportazioni 8,3 54,2 5,0 57,5 5,1 47,5 Utile operativo 4,3 47,8 22,5 40,0 11,5 44,3 Utile netto 4,3 43,5 23,1 38,5 8,2 44,3

2014