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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015
(art. 5 D.P.R. 2 novembre 2005, n.254)
(Approvata con delibera consiliare n.10, del 31 ottobre 2014)
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Indice
Premessa pag.n. 3
1. IL QUADRO CONGIUNTURALE pag.n. 6
1.1. La situazione generale del paese
1.2. Lo scenario regionale
1.3. La congiuntura in provincia di Latina
2. IL QUADRO ORGANIZZATIVO pag.n. 17
2.1. Le risorse umane
2.2. Le risorse strumentali
2.3. Le partecipazioni camerali
3. IL QUADRO ECONOMICO E FINANZIARIO pag.n. 23
3.1. La situazione economica e finanziaria dell’Ente
3.2. Le risorse per il 2014-2015.
4. LE PRIORITÀ DELL’INTERVENTO CAMERALE NEL 2015: OBIETTIVI
STRATEGICI E PROGETTUALITA’ pag.n. 28
4.1. Favorire il consolidamento e lo sviluppo della struttura del sistema
economico locale
4.2. Sostenere la competitività delle imprese
4.3. Competitività dell’Ente
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Premessa
In osservanza al dettato regolamentare (art. 5 del D.P.R. 2 novembre 2005 n. 254
Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di
Commercio), l’Ente camerale ha elaborato la Relazione previsionale e programmatica per l’anno
2015, documento che si qualifica come strumento di ricognizione e di aggiornamento del
programma pluriennale 2015-2019, nonché come linea di indirizzo per la predisposizione del
bilancio preventivo dell’anno 2015 e del Piano della Performance 2015-2017. Nella Relazione
previsionale e programmatica sono state delineate le priorità e le linee strategiche attraverso le
quali l’Ente intende far fluire il proprio intervento nell’economia del territorio, con lo scopo ultimo di
dare piena attuazione ai progetti che consentiranno la realizzazione e il raggiungimento di concreti
obiettivi da apprezzare, misurare e migliorare nel tempo, perché si possa giungere ad un incisivo
processo di crescita reale del territorio.
La stesura del Programma pluriennale ha tenuto conto dell’’evoluzione normativa in atto, che
prevede un profondo riordino del sistema camerale, avviato con la previsione della riduzione
graduale del diritto annuo (35% nel 2015, 40% nel 2016 e 50% nel 2017), come disposto dall’art.
28 del D.L. 90/2014, convertito in Legge n.114, dell’11 agosto 2014. Pertanto, il conseguimento
delle finalità strategiche delineate nel Programma e declinate nella presente Relazione
Programmatica non avverrà solo attraverso le ormai ridotte risorse camerali, ma anche attraverso il
reperimento di fonti esterne, regionali, nazionali e comunitarie, concentrando le azioni in un’azione
condivisa, sinergica e partecipata.
Sulla base del Programma pluriennale, della Relazione previsionale e programmatica l’Ente
camerale costruisce, quindi, il percorso da seguire, in coerenza con gli obiettivi che si prefigge di
ottenere, nella consapevolezza della propria mission istituzionale, che è quella di supportare e
promuovere l’interesse generale delle imprese.
Nel 2015, in linea con gli obiettivi strategici del sistema camerale nazionale, e tenendo conto
della contrazione graduale del diritto annuale a far data dal medesimo anno, la Camera intende
proseguire nel potenziamento dei distretti della nautica, chimico-farmaceutico e agroindustriale e
nel rafforzamento della politica dei Sistemi Produttivi Locali, per l’importanza che rappresentano
nella promozione dello sviluppo del sistema delle imprese attraverso quelle azioni di rete tese a
rafforzare le misure organizzative, l’integrazione per filiera, lo scambio e la diffusione delle
tecnologie, lo sviluppo di servizi di sostegno e ogni forma di collaborazione tra le diverse realtà
produttive.
Altro obiettivo è la conferma delle politiche a supporto dell’Economia del mare con particolare
riferimento all’area del Mediterraneo, perseguendo una politica economica volta alla cooperazione
internazionale con l’obiettivo di consolidare e ampliare la rete di relazioni istituzionali e le
partnership tra gli attori pubblici e privati che favoriscono lo sviluppo socio-economico, culturale e
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scientifico del bacino mediterraneo, producendo incrementi reali di fatturato non solo per le
imprese della nautica ma anche per le realtà aziendali espressione delle altre filiere produttive di
eccellenza del nostro territorio, quali l’artigianato e l’agroalimentare, parimenti interessate e
coinvolte. In particolare, l’Economia del Mare rappresenta un paradigma produttivo efficace, nodo
centrale di future proposte di programmazione e promozione economica, la cui forza concreta e
reale risiede nella capacità di coinvolgere tutti i settori economici, articolati in filiere produttive
diversificate, di cui il territorio è ricco testimone. Strategica anche in tale prospettiva è “l’Azienda
Speciale per l’Economia del Mare” istituita nella precedente consiliatura, che nell’ottica della
regionalizzazione delle “Aziende” previste dal progetto di riforma camerale, potrebbe
rappresentare una straordinaria opportunità per il territorio. Una conferma del percorso finora
realizzato è stata l’organizzazione degli Stati Generali delle Camere di Commercio svoltasi nel
corso dello Yacht Med Festival 2014; un confronto unico a livello nazionale che non solo ha
consacrato il riconoscimento istituzionale della Risorsa Mare quale punto cardine da cui far
ripartire la forza imprenditoriale del nostro Paese ma ha anche generato, successivamente
all’evento, un momento di riflessione ed approfondimento tra gli enti territoriali “del mare” di Gaeta
(Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, Agenzia delle Dogane) e la Camera di Commercio di
Latina per sperimentare, in materia di semplificazione amministrativa, procedure operative agevoli
e snelle a vantaggio delle imprese.
L’Ente camerale continuerà, inoltre, a scommettere sulla cooperazione nel Mediterraneo e ad
insistere sull’internazionalizzazione che, nell’attuale scenario di difficoltà economica e finanziaria, è
efficace baluardo di affermazione della qualità produttiva locale anche per le piccole aziende che,
però, necessitano di maggior sostegno nei processi di import/export, sia in termini di formazione,
che d’incremento alla partecipazione a fiere, mostre ed iniziative di rilievo internazionale. Risulta
necessario, pertanto, sviluppare sinergie gestionali ed economiche per ridurre i costi di produzione
e mettere a disposizione degli operatori una metodologia alla portata delle imprese coinvolte allo
scopo di innalzare la competitività e l’immagine complessiva del territorio.
Politiche di rete e di marketing territoriale vanno sostenute anche attraverso sinergie con altri
soggetti della governance locale per avviare, attraverso una pianificazione strategica territoriale,
una proficua attività di programmazione e promozione economica che posa avvalersi anche della
concessione di sostegni a tutti i livelli (comunitari, nazionale, regionali) utili ad agevolare processi
di innovazione e ricerca.
La proiezione dei sistemi economici nei mercati globali impone la ricerca continua di soluzioni
innovative capaci di fronteggiare e sostenere ritmi sempre più competitivi ed agguerriti. Di
conseguenza, puntare sull’informazione e la conoscenza, in sintonia con i fabbisogni del mercato
del lavoro, diviene obiettivo imperativo e fattore strategico fondamentale per la crescita economica
e per la sopravvivenza stessa della realtà imprenditoriale provinciale.
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Il turismo, in particolare, merita azioni precise finalizzate alla valorizzazione della qualità e
dell’accoglienza mediante un’unica politica di sviluppo, senza sovrapposizioni. Resta ferma, inoltre,
la necessità di agevolare l’accesso al credito attraverso azioni volte a favorirne la concessione da
parte del sistema bancario per il riequilibrio finanziario delle piccole e medie imprese, oggi in
sofferenza protratta. E’ preciso compito delle istituzioni, infatti, ideare ed adottare una politica di
interventi che sia in grado di contenere la situazione di disagio economico e finanziario generale e
restituire speranza al mondo del lavoro rilanciando l’economia locale e favorendo non solo il
sostegno alle aziende in difficoltà ma anche la neo imprenditorialità. Tutto ciò impone di intervenire
immediatamente con misure straordinarie che devono essere attuate necessariamente di concerto
con gli altri Enti (Regione, Provincia, Unioncamere).
Ulteriore prius è rappresentato dal supporto alla filiera agricola e agroindustriale che in questi
anni ha visto le imprese di settore perseguire strategie di sviluppo accentuando i caratteri di
qualità e tipicità delle produzioni, curando gli aspetti immateriali e puntando sull’export. Ora le
aziende avvertono la necessità di agire anche sul fronte organizzativo, migliorando processi
produttivi, impianti e strutture; occorre, pertanto, favorire la crescita aziendale attraverso
meccanismi aggregativi per continuare a valorizzare le produzioni del territorio, anche
oltrepassando la filiera.
Al riguardo, appare sempre più necessario uno sviluppo complessivo dei sistemi produttivi
locali, valorizzabili attraverso il rafforzamento di politiche di sviluppo integrato che portino a
competere in un quadro di progetti e strategie più ampie in termini di riqualificazione territoriale
delle città, dei servizi, delle infrastrutture e delle attività economiche. Ciò, senza perdere di vista
l’obiettivo, altrettanto strategico, dell’efficienza e della riduzione dei tempi dell’azione
amministrativa, che, attraverso l’utilizzo di tecnologie più avanzate e processi di
reingegnerizzazione delle procedure, dovrà tendere verso la semplificazione degli adempimenti e
migliori performance dei tempi di conclusione dei procedimenti.
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1. Il Quadro congiunturale
1.1. La situazione generale del Paese
In un contesto di revisione delle stime di crescita dell’economia mondiale al ribasso, in ragione
delle accentuate difficoltà dell’Eurozona e del Giappone, anche in Italia si registrano dinamiche in
rallentamento che, con elevata probabilità, confermeranno la variazione acquisita per il 2014 al
-0,2%1, smentendo le attese di un consolidamento della ripresa nell’anno in corso.
Le previsioni dell’OCSE2
attestano il prosieguo della recessione in Italia anche nel 2014, peraltro
unico Paese dell’UE, e attese di stagnazione per l’anno successivo, con rischi di deflazione
crescenti e le relative conseguenze sul peso reale del debito sovrano e delle passività della
Pubblica Amministrazione.
FIGURA 1. PRODOTTO INTERNO LORDO Valori concatenati, dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (numero indice 2005=100)
Fonte: Istat, Conti economici trimestrali
La flessione del PIL italiano nel II trimestre si è attestata al -0,2% in termini congiunturali,
altrettanto in termini tendenziali, per una confermata debolezza della domanda interna ed un
ulteriore appesantimento degli investimenti fissi lordi (-2,1% rispetto ai dodici mesi precedenti),
penalizzati dalla componente dei macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto (-3,1% tendenziale)
e dalla crisi del comparto delle costruzioni (-2,3%), entrambi in ulteriore consistente arretramento.
Diversamente, si conferma il positivo traino delle esportazioni, in rinnovata accelerazione rispetto
allo scorso anno (+1,9% la variazione tendenziale).
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“Conti economici trimestrali”, a cura dell’Istat, agosto 2014 2
“Rapporto midterm”, a cura di OCSE, settembre 2014
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PROSPETTO 1. CONTO ECONOMICO DELLE RISORSE E DEGLI IMPIEGHI. II trimestre 2014, Valori concatenati, dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (milioni di euro)
Fonte: Istat, Conti economici trimestrali In termini di disaggregazione settoriale del valore aggiunto, mentre l’agricoltura mostra dinamiche
in crescita (+0,4% sul secondo trimestre 2013), l’industria in senso stretto registra una flessione
del -0,7% che diviene più consistente per il settore edile (-2,1%); i servizi mostrano tendenze
divergenti: commercio, turismo trasporti e comunicazioni registrano un calo del -0,6%, mentre le
altre attività mostrano variazioni positive (+0,6%).
1.2. Lo scenario regionale
Il quadro economico regionale resta critico; dall’indagine3 condotta da Unioncamere Lazio emerge
che tutte le variabili prese in considerazione hanno registrato, ancora una volta, un andamento
negativo: -4% sia del fatturato, che degli ordini e -0,7% dell’occupazione. Tuttavia, in apertura
2014, la flessione è stata meno marcata rispetto ai due trimestri precedenti.
Particolarmente colpiti dalle difficoltà risultano l’edilizia, il manifatturiero e il commercio, settori in
cui la percentuale di aziende che ha dichiarato di trovarsi in una fase di ridimensionamento si
avvicina o supera il 40% del campione. La situazione di crisi sembra un po’ meno evidente in
termini relativi nel comparto dei servizi (33,2% delle imprese in ridimensionamento) e in agricoltura
(25,9%), sebbene la porzione di imprese in difficoltà si mantenga comunque elevata.
Resta piuttosto debole la dinamica degli investimenti produttivi. Si attenua leggermente la
percentuale di aziende che denuncia il persistere di alcune criticità finanziarie, come la carenza di
mezzi liquidi o la difficoltà di recupero dei crediti commerciali.
Dunque, il clima di fiducia degli imprenditori del Lazio resta negativo; tra i fattori che ostacolano la
ripresa economica il 70% delle imprese lamenta il peso della burocrazia e una serie di procedure
troppo complicate per le imprese.
Per quanto attiene il mercato creditizio, la debolezza dell’attività economica si è riflessa sui
finanziamenti al settore privato non finanziario dell’economia (famiglie e imprese), che fino a luglio
scorso (ultimo dato disponibile) si sono contratti mediamente in termini tendenziali dell’11% (-6,5%
3
“Monitoraggio congiunturale del sistema produttivo del Lazio” a cura di Unioncamere Lazio, maggio 2014
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nella media nazionale). Secondo Bankitalia, la dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese nel
Lazio è stata condizionata da una domanda di credito ancora debole e da residue tensioni dal lato
dell’offerta. Sulla riduzione della domanda di credito da parte delle imprese ha influito, oltre che la
sostituzione di credito bancario con obbligazioni, l’incertezza sulle prospettive dell’attività
economica; mentre sulle politiche di offerta delle banche, orientate alla prudenza, ha inciso la
rischiosità percepita della clientela.
Per quanto attiene le vendite sui mercati esteri, le statistiche Istat mostrano un’apertura del 2014 in
rallentamento (-3,1% il dato tendenziale a giugno 2014), sintomatico del “raffreddamento” degli
scambi soprattutto nell’UE.
1.3. La congiuntura in provincia di Latina
Dall’analisi congiunturale condotta dall’Osservatorio economico emerge che nel secondo trimestre
dell’anno in corso non si confermano significative inversioni di tendenza rispetto al periodo
precedente, a meno di un lieve miglioramento del clima di fiducia degli imprenditori.
Anche a livello nazionale il recupero del sentiment degli imprenditori registrato in chiusura del 2013
si affievolisce progressivamente, scontando i nuovi scenari macroeconomici, fortemente influenzati
dall’instabilità politica crescente.
FIGURA 2 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DELLE IMPRESE4
– LATINA E ITALIA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Il lieve accenno di ripresa della fiducia non trova effettivo riscontro nei giudizi circa l’andamento dei
ricavi, in lieve crescita, ma ancora ben lontani dai livelli pre-crisi, peraltro con un differenziale sulla
media nazionale che si mantiene significativo, come illustrato nel grafico sopra riportato.
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Gli indicatori sono restituiti dalla somma tra le percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la metà della percentuale delle imprese che hanno espresso un valore di invarianza. Gli indicatori variano tra +100% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di miglioramento) e 0% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di peggioramento).
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FIGURA 3 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DEI RICAVI – LATINA E ITALIA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Esaminando il clima di fiducia espresso dagli imprenditori nei vari settori di attività, si osserva che
per quanto attiene il comparto manifatturiero (19,9% l’indicatore di fiducia relativa all’andamento
della propria azienda, in linea con i valori del trimestre precedente) non mutano i giudizi degli
imprenditori intervistati operanti nell’industria alimentare e chimico-farmaceutica, mentre crescono
le incertezze nel metalmeccanico e nel tessile.
FIGURA 4 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DELLE IMPRESE MANIFATTURIEIRE 2° TRIM – LATINA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Per l’intero comparto industriale si rileva in leggera ripresa il livello degli ordini, sia in termini di
domanda interna che estera, quest’ultima senz’altro più vivace; tuttavia, si mantengono bassi i
livelli produttivi, a dimostrazione di una domanda che non riesce a decollare come sarebbe
auspicabile e necessario; i prezzi di vendita delle imprese manifatturiere sembrano in lievissima
crescita, ma ancora in termini molto contenuti.
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FIGURA 5 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DEGLI ORDINI DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE– LATINA
Livello degli ordini interno Livello degli ordini estero
Fonte: analisi congiunturale Osserfare Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Un segnale che può essere preso in considerazione come positivo è quello relativo al livello delle
scorte e giacenze, presso le industrie locali, che paiono in diminuzione. Ma tale dato va letto anche
alla luce del significativo sottoutilizzo gli impianti produttivi, rispetto alle potenzialità esistenti: per
ben oltre l’80% delle imprese dell’industria della provincia di Latina il grado di utilizzo degli impianti
è risultato inferiore al 50% della loro potenzialità.
FIGURA 6 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE E DEI PREZZI DELLE IMPRESE
MANIFATTURIERE – LATINA
Livello della produzione Livello degli prezzi di vendita
Fonte: analisi congiunturale Osserfare Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Passando al comparto del commercio la fiducia delle imprese sembra essere in leggero
miglioramento in tutte le sue componenti (18% l’indicatore di fiducia relativa all’andamento della
propria azienda, a fronte del 16,5% rilevato lo scorso trimestre); fanno da traino le attività di
riparazione, in deciso rimbalzo (si attesta al 27% il giudizio sull’andamento della propria impresa, a
fronte del 17,7% relativo alla prima porzione d’anno). Tuttavia non si rilevano effetti significativi sui
ricavi, indicati in calo da oltre i 2/3 delle imprese.
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FIGURA 7 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO 2° TRIM – LATINA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Anche gli operatori del turismo mostrano un diffuso maggiore ottimismo, con giudizi
significativamente più positivi espressi per tutte le attività ricettive riguardo l’andamento della
propria azienda, influenzati anche dai fattori stagionali (l’indicatore dal 14,4% dei primi tre mesi del
2014 guadagna quasi 9 punti percentuali, attestandosi al 22,9%). Anche per tale comparto,
tuttavia, non si rileva una correlazione delle variazioni in termini di ricavi.
FIGURA 8 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DELLE IMPRESE DEL TURISMO 2° TRIM – LATINA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
I servizi sono sulla stessa lunghezza d’onda, sebbene con spostamenti più contenuti e dinamiche
che si confermano relativamente più vivaci nel campo della sanità e dei servizi alle persone; il
posizionamento relativo intersettoriale rimane confermato.
FIGURA 9 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DELLE IMPRESE DEI SERVIZI 2° TRIM – LATINA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
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Permane la situazione di grande difficoltà per il settore delle costruzioni, dove gli ordinativi
proseguono il trend decrescente, con un livello di attività molto basso; si tratta di un mercato in
situazione di profonda stagnazione.
FIGURA 10 GIUDIZIO SULL’ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE E DEI PREZZI DELLE IMPRESE
MANIFATTURIERE– LATINA
Livello del portafoglio ordini Livello di attività
Fonte: analisi congiunturale Osserfare Fonte: analisi congiunturale Osserfare
La dinamica relativa agli investimenti effettuati dalle imprese nell’ultimo biennio, mostra una
sostanziale stazionarietà: la percentuale delle imprese pontine che hanno dichiarato di avere
investito si attesta al 19,0%, valore di gran lunga inferiore a quanto rilevato a livello nazionale,
attestandosi la media Italia al 30,1% ed altrettanto può dirsi per ciò che riguarda le intenzioni di
investimento per i prossimi 2 anni.
FIGURA 10 INVESTIMENTI NEL CORSO DEGLI ULTIMI 24 MESI – LATINA E ITALIA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Nel secondo trimestre 2014 la situazione finanziaria di tutte le imprese, di Latina e del resto della
penisola, appare in ulteriore peggioramento e la percentuale di quante sono riuscite a far fronte ai
propri impegni si è ridotta, con prospettive di un ulteriore peggioramento; in sintesi, per il sesto
trimestre consecutivo si registra l’ennesima flessione dell’indicatore, mentre a livello nazionale si
registra una leggera inversione, anch’essa da prendere con cautela.
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FIGURA 11 CAPACITA’ FI FAR FRONTE AL FABBISOGNO FINANZIARIO 2° TRIM – LATINA E ITALIA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Si confermano in lento e progressivo miglioramento i tempi di pagamento da parte dei clienti delle
imprese operative nel territorio di Latina; il miglioramento dell’indicatore ricalca quanto sta
accadendo a livello nazionale, sebbene si mantenga inalterato il differenziale significativo a
svantaggio della nostra provincia.
FIGURA 12 RITARDI NEI PAGAMENTI 2° TRIM – LATINA E ITALIA
Fonte: analisi congiunturale Osserfare
Dalle risultanze dell’Osservatorio sul Credito (approfondimento ad hoc realizzato in sede di
indagine congiunturale) non emergono situazioni incoraggianti, stante la difficoltà delle imprese ad
ottenere aperture di credito da parte del sistema creditizio, il che avviene in misura più accentuata
nella nostra provincia rispetto allo scenario nazionale.
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FIGURA 13 OSSERVATORIO SUL CREDITO 2° TRIM – LATINA E ITALIA
Fonte: Osserfare, Indagine congiunturale II trimestre 2014
D’altronde, la situazione è indubbiamente connessa anche alle rigide regole imposte alle banche in
merito al Patrimonio di Vigilanza da parte della Banca d’Italia. Per cui gli Istituti di credito sono
portati a preferire gli investimenti liquidi piuttosto che assumersi rischi finanziari connessi alle
concessioni di credito a favore di imprese di Piccole e Medie dimensioni, senza rating e non
quotate.
Nel secondo trimestre 2014 resta stazionaria la quota di imprese che si sono rivolte al sistema
bancario per un fido, un finanziamento o la rinegoziazione di un fido: la quota si conferma intorno
al 12%, dunque significativamente al di sotto dei valori nazionali (16%), peraltro questi ultimi in
crescita costante da circa 12 mesi. Tuttavia, nella nostra provincia si rileva una seppur lenta ma
progressiva crescita delle imprese cui è stato accordato il finanziamento richiesto (26,6%, a fronte
del 31,0% a livello Italia) e, contestualmente, l’area di irrigidimento5 mostra tensioni in leggera
attenuazione, sebbene il confronto con la media nazionale evidenzi le maggiori complessità del
mercato del credito locale: 62% le imprese pontine (47,5% in Italia) che si collocano nell’area di
irrigidimento, di cui una quota del 33% non ha ricevuto il finanziamento (valore nettamente
superiore alla media nazionale pari al 23%) ed il 29% ha visto accolta la domanda di credito, ma
per un importo inferiore (24,5% il dato Italia). Unici aspetti positivi possono essere colti dal fatto
che si rileva una riduzione dei tassi di interesse praticati, ma nello stesso tempo vengono rilevati in
aumento i costi connessi alle altre condizioni per l’accesso al credito e una maggiore richiesta di
garanzie da parte degli Istituti di Credito.
Le risultanze rispetto agli impieghi “vivi”, che corrispondono ai finanziamenti erogati alla clientela al
netto delle sofferenze, mostrano una progressiva contrazione delle risorse erogate dal sistema
5
Irrigidimento = richiesta accolta con ammontare inferiore + richiesta non accolta.
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creditizio: i volumi erogati scendono sui 7.116 milioni di euro e a luglio 2014 risultano in calo
tendenziale del 3,7%, consolidando una serie mensile costantemente negativa, come illustrato nel
seguente grafico:
FIGURA 12 PRESTITI VIVI BANCARI (MILIONI DI EURO E VAR % TENDENZIALI) LATINA
-2,8-2,3 -2,5
-2,9-2,3
-3,1 -3,1-3,8 -3,5 -3,8
-3,4
-4,3-3,7
-2,8 -2,6-2,3
-3,7-3,5-2,6
-3,9
6.000
6.500
7.000
7.500
8.000
dic-
12
gen-
13
feb-
13
mar-
13
apr-
13
mag-
13
giu-
13
lug-
13
ago-
13
set-
13
ott-13 nov-
13
dic-
13
gen-
14
feb-
14
mar-
14
apr-
14
mag-
14
giu-
14
lug-
14
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
Var. %
Prestiti "vivi" in milioni di euro
7.116
Fonte: elaborazioni Osserfare su dati Banca d’Italia
Le dinamiche rappresentate nel grafico su esposto attestano una perdita di circa 183 milioni di
euro di risorse a discapito del tessuto imprenditoriale pontino, per un ridimensionamento del 5,7%
dei finanziamenti alle imprese locali.
Il grafico sottostante illustra in maniera molto sintetica il mercato del credito locale secondo le
destinazioni dei finanziamenti oltre il breve periodo, che approssimano le tendenze degli
investimenti fissi lordi da parte delle imprese, nonché gli acquisti più “impegnativi” da parte delle
famiglie in termini di beni durevoli e di immobili.
Per quanto attiene alle imprese, il comparto edile mostra un ulteriore flessione dei finanziamenti
erogati, con una preoccupante accentuazione negli ultimi quattro trimestri, a rappresentare le
complessità ormai costantemente crescenti del settore; d’altronde, le quotazioni in calo da oltre
due anni del mercato immobiliare residenziale, così come certificato dall’Istat6
, nonché la
sostanziale stazionarietà delle attività di costruzione e manutenzione (es: lavori stradali..), con
ripercussioni significative sull’indotto, sono solo alcuni dei fattori che concorrono a profilare la dura
crisi in atto del settore.
Al riguardo, i recenti interventi normativi7
finalizzati a dare al Paese un rinnovato slancio attraverso
lo sblocco dei cantieri e la realizzazione di opere pubbliche ed il sostegno dell’edilizia privata,
prevedendo semplificazioni amministrative e procedurali e interventi sulle dotazioni finanziarie, pur
con risorse disponibili non elevate data la concorrente necessità di contenere il disavanzo pubblico
per evitare il riacuirsi delle tensioni sui mercati finanziari, sono comunque un primo segnale che
potrebbe tradursi in un impulso anticiclico, purchè non resti disatteso dai successivi provvedimenti
attuativi.
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“Statistiche Flash: Prezzi delle abitazioni” a cura dell’ Istat, luglio 2014 7
D.L. 12 settembre 2014, n. 133
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L’acquisto dei beni durevoli conferma nella prima metà dell’anno in corso il deciso crollo registrato
nel 2013, attestando la minore capacità di spesa delle famiglie che ripiegano su comportamenti più
prudenziali, alimentando peraltro la raccolta bancaria. Non mostra variazioni significative, invece,
l’acquisto di immobili da parte delle famiglie, come evidenziato già lo scorso anno.
FIGURA 13 FINANZIAMENTI OLTRE IL BREVE TERMINE PER DESTINAZIONE ECONOMICA (N.I. DICEMBRE 2012)
90,9
95,194,7
92,493,1
99,099,2 99,6
90
92
94
96
98
100
102
104
dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14
Beni durevoli
Acquisto immboli
Costruzioni
Macchinari, attrezzature mezzi di trasporto
Fonte: elaborazioni Osserfare su dati Banca d’Italia
Passando alle vendite all’estero, i dati Istat relativi alle esportazioni della provincia di Latina dopo il
rimbalzo eccezionale avviatosi lo scorso anno mostrano un rallentamento delle dinamiche,
condizionate dalle crescenti tensioni politiche europee che stanno deprimendo gli scambi
internazionali nell’Eurozona.
Le vendite complessive pontine all’estero raggiungono nel primo semestre il valore di 2,6 miliardi
di euro, per una crescita tendenziale del 5,3%; 49% in più rispetto ai valori di inizio crisi.
Il confronto con gli altri territori rafforza la positività delle tendenze su esposte, atteso che sia a
livello regionale che nazionale si rilevano andamenti senz’altro sottotono rispetto a quanto emerso
per la nostra provincia, che danno evidenza della vivacità della nostra provincia e delle ottime
potenzialità in termini di predisposizione ad affrontare le sfide dei nuovi mercati.
FIGURA 14 VARIAZIONI TENDENZIALI DELLE ESPORTAZIONI A LATINA, LAZIO E ITALIA (DATI A PREZZI CORRENTI)
7,54,0 5,4 5,2
-5,1
-13,0
-1,2 -4,9
1,5 1,1
-20
-10
0
10
20
30
40
50
60
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim
2011 2012 2013 2014
Latina Lazio Italia
Fonte: elaborazioni Osserfare su dati Istat
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2. Il quadro organizzativo
2.1. Le risorse umane
La struttura organizzativa della Camera di Commercio si articola in:
UNITÀ ORGANI ISTITUZIONALI E SEGRETERIA GENERALE, retta dal Segretario Generale,
avv. Pietro Viscusi. L’Unità comprende:
- Ufficio Segreteria Generale e Ufficio Presidenza;
- Alta professionalità “Affari Legali”, affidata all’avv. Annalisa Di Giulio, per la parte relativa
alla gestione dell’ufficio legale.
- Posizione Organizzativa “Provveditorato e sistemi di controllo interno”, affidata alla
dr.ssa Sabina Balestrieri (per la parte relativa ai sistemi di controllo) e inerente: controllo di
gestione; struttura tecnica di supporto all’O.I.V.; ciclo di gestione della Performance - D.Lgs.
n.150/2009; trasparenza amministrativa e anticorruzione; controllo, rapporti con organismi
varie e Società partecipate; affari generali.
AREA 1 - AFFARI ISTITUZIONALI, retta dal dott. Rosario Cecere, comprende:
- Alta professionalità “Promozione e sviluppo del territorio”, affidata alla dott.ssa Loredana
Pugliese, inerente: promozione e sviluppo economico nazionale e internazionale, progetti,
missioni, mostre, imprenditoria femminile, fondo di perequazione; iniziative finanziarie per il
sistema imprenditoriale; Centro studi sul turismo; Organismo di controllo; Commercio estero;
Osservatorio economico; Organismi vari e società partecipate (parte di competenza);
consulenza ed assistenza all’Area.
- Posizione Organizzativa “Disciplina del mercato e Gestione delle risorse umane” (per la
sola parte inerente la “Disciplina del mercato”), affidata al dott. Massimiliano Colazingari,
inerente: la proprietà intellettuale, i procedimenti sanzionatori e i protesti cambiari.
- Alta professionalità “Affari Legali” (con esclusione della gestione dell’ufficio legale) affidato
all’avv. Annalisa Di Giulio, inerente la giustizia alternativa (arbitrato e conciliazione), strumenti
di regolazione del mercato (contratti tipo, clausole vessatorie, usi e consuetudini), adempimenti
in materia di privacy e regolamentazione dei procedimenti amministrativi.
AREA 2 – ANAGRAFICA, retta dal dott. Domenico Spagnoli, comprende:
- Alta Professionalità “Anagrafico-certificativa”, affidata al dott. Enzo Para, inerente:
consulenza, assistenza e funzioni sostitutive del Dirigente; coordinamento e supporto ai
responsabili di procedimento ed alle P.O. (con esclusione dei servizi di metrologia legale);
procedimenti d’ufficio; monitoraggio e controllo qualità dei procedimenti di iscrizione; ufficio
unico per i controlli; rapporti con i SUAP.
- Posizione Organizzativa “Pubblicità legale imprese individuali e REA”, affidata al dott.
Luciano Ciccaglione, inerente: iscrizione ditte individuali; denunce REA, servizi certificativi per
l’utenza, attività regolarmente soggette a verifica; servizi certificativi per l’utenza; albi e ruoli;
18
uffici decentrati; manualistica per l’utenza, Albi, ruoli ed elenchi (vigenti e soppressi), uffici
decentrati.
- Posizione Organizzativa “Pubblicità legale Società”, affidata alla dott.ssa Maria Assunta
Martinelli, inerente: iscrizioni atti societari, deposito bilanci, albo società cooperative, dispositivi
di firma digitale; elaborazioni elenchi merceologici e statistiche R.I., segreteria organo
consultivo; manualistica utenza, ambiente.
All’Area sono assegnate anche competenze in materia di vigilanza del mercato e servizi ispettivi,
procedimenti speciali e Artigianato.
AREA 3 - AMMINISTRATIVO CONTABILE, retta dal dott. Erasmo Di Russo, comprende:
- Posizione Organizzativa “Finanza”, affidata alla dott.ssa Donatella Baiano, inerente:
documenti di pianificazione e programmazione (parte di competenza); preventivo e bilancio
d’esercizio; gestione e controllo dei proventi ed oneri; verifiche contabili interne all’Ente;
assistenza al Collegio dei Revisori dei conti; collaborazione con il Controllo di gestione ed il
Servizio di controllo esterno; rapporti con l’Istituto cassiere; adempimenti in materia tributaria
ed assicurativa; diritto annuale e gestione contenzioso di I° grado; attività sanzionatoria e
riscossione coattiva ruoli esattoriali e rapporti con Equitalia Spa e con l’Agente della
riscossione locale, insinuazioni al passivo fallimentare, rimborsi e sgravi; monitoraggio e
verifica crediti; monitoraggio della spesa in base ai vincoli normativi; conto giudiziale; gestione
piattaforme MEF relative alla certificazione dei crediti ed al bilancio telematico; supporto
tecnico al controllo delle partecipate, versamenti al Fondo perequativo, quote associative a
Unioncamere e Unioncamere Lazio e contributi consortili Infocamere.
- Posizione Organizzativa “Provveditorato e Sistemi di controllo interno”, affidata alla
dott.ssa Sabina Balestrieri (per la sola parte relativa al Provveditorato), inerente: gare e contratti,
gestione delle acquisizioni in economia, gestione economale, gestione del patrimonio mobiliare
ed immobiliare, gestione dei servizi strumentali ed economali di supporto alle altre strutture della
Camera; archivio e gestione flussi documentali; protocollo informatico; servizi tecnici; gestione
sistema informatico dell’Ente.
- Posizione Organizzativa “Disciplina del mercato e Gestione delle risorse umane”, (per la
sola parte inerente la “Gestione delle risorse umane”) affidata al dott. Massimiliano Colazingari,
inerente: trattamento giuridico, economico e contrattuale del personale dipendente;
contenzioso e procedimenti disciplinari; reclutamento gestione e sviluppo professionale;
contrattazione decentrata e relazioni sindacali; fascicoli personali e rilevazioni
presenze/assenze; quiescenza/ previdenza e IFS e TFR; conto annuale; formazione tecnica ed
istituzionale; compensi a terzi.
19
UFFICI
Segreteria Generale
Presidenza
ORGANI ISTITUZIONALI E
SEGRETERIA GENERALE
(avv. Viscusi Segretario
Generale)
ORGANI ISTITUZIONALI E
SEGRETERIA GENERALE
Affari legali
Arbitrato, conciliazione,
mediazione
Protesti
Proprietà intellettuale
DISCIPLINA DEL MERCATO
Sanzioni amministrative
Interventi di sviluppo
Organismi partecipati
Studi e Statistiche
AREA 1
AFFARI ISTITUZIONALI
(dott. Cecere)
SVILUPPO ECONOMICO,
STUDI E STATISTICA
Commercio estero
Ufficio Registro Imprese
Attività qualificate REGISTRO IMPRESE
URP – Ufficio relazioni esterne
Albi e ruoli
Servizi ispettivi PROFESSIONI E SERVIZI
ISPETTIVI
Commercio interno
AREA 2
ANAGRAFICA
(dott. Spagnoli)
ALBO IMPRESE ARTIGIANE C.P.A.
Contabilità
Fiscale FINANZA
Diritto annuo
GESTIONE RISORSE
UMANE Personale
Archivio – protocollo
Servizi tecnici e spedizioni
AREA 3
AMMINISTRATIVO CONTABILE
(dott. Di Russo)
PROVVEDITORATO
Servizi informatici
20
Attualmente, risultano in servizio presso la Camera di Commercio n.70 dipendenti (di cui 27 uomini
e 43 donne) compreso il Segretario Generale (attuale dotazione organica approvata con
determinazione segretariale n.179, del 28 febbraio 2011). In particolare:
CATEG. PROFILO DOTAZ.
ORGANICA (vigente)
IN SERVIZIO (di cui)
Dirigenza Segretario Generale n.1 n.1
Dirigenza Vice Segretario Generale n.3 n.3
Profili professionali avanzati Funzion. Esperto amministrativo contabile n.4 n.3
Funzion. Esperto promozionale ed
economico statistico n.2 n.2
Funzion. Esperto in progettazione e sviluppo
locale n.1 n.1
TOTALE 7 6
n.1 D6 n.3 D5 n.2 D3
Profili professionali base Funzionario amministrativo n.12 n.7
Funzionario economico contabile n.4 n.2
Funzionario per le attività legali n.1 n.1
Funzionario per le attività informatiche n.1 n.1
“D”
TOTALE 18 11
n.4 D6 n.1 D5 n.2 D4 n.2 D3 n.2 D2
Profili professionali base Assistente amministrativo n.28 n.23
Istruttore anagrafico informatico n.5 n.4 “C”
TOTALE 33 27
n.15 C5 n. 7 C4 n. 4 C2 n. 1 C1
Profili professionali avanzati Operatore di sala n.12 n.10
Operatore contabile n.1 n.1
Addetto al protocollo archivio/segreteria n.1 n.1
“B”
TOTALE 14 12
n.4 B7 n.5 B6 n.1 B5 n.1 B4 n.1 B3
Profili professionali base Operatore amministrativo n.1 n.1
Operatore tecnico n.3 n.3
Addetto all’informatizzazione n.3 n.3
“B”
TOTALE 7 7
n.1 B7 n.2 B6 n.2 B5 n.1 B4 n.1 B1
Profili professionali base
“A” Ausiliario n.3 n.3
n.1 A5 n.1 A2 n.1 A1
TOTALE GENERALE 86 70
21
2.2. le risorse strumentali
2011 2012 al 09/10/2014 BENE DESCRZIONE N. N. N.
Server 5 5 4
Pentium I/80486 1 1 0
Pentium II 1 1 0
Pentium III 4 3 0
Pentium IV/IX 93 107 93
Obsoleti 5 15 5
Personal computer
Totale 109 132 102
Laser B/N – C 100 100 88
Inkjet 5 0 3
Aghi 0 0 0
Obsolete 10 5 0
Stampante
Totale 115 105 91
Formato A3 20 19 1
Formato A4 1 1 17
Obsoleti 2 0 0 Scanner
Totale 21 20 18
Notebook Pentium IV 7 7 19
Internet + Posta Elettronica 64 74 70 Collegamenti
Posta elettronica 19 14 11
Videoproiettore 4 4 4
Fotocopiatrici 3 3 3
Fax 12 12 11
Fiat Doblò 1 1 1 Autovetture
Lancia Thesis 1 1 1
Totale 2 2 2
22
2.3. Partecipazioni della Camera di Commercio di Latina distinte per settore al 1° ottobre
2014 (Collegamenti tra l’Ente e le società/organismi partecipati)
SISTEMA CAMERALE FORMAZIONE ASSIST. IMPRESE INFRASTRUTTURE SERVIZI E
TURISMO
Infocamere S.c.p.a 0,52%
Step Srl in
liquidazione 100%
SLM Logistica Merci
S.p.A. in liquidazione
2,71%
Tecnoholding S.p.A. 0,65%
Ulisse S.c.p.a.in
liquidazione 98,8%
Seci S.c.p.a.
In liquidazione 98,3%
Si.Camera S.r.l. IMOF S.c.p.A. 1,45%
TecnoService Camere S.c.p.a.
0,33%
CatConfcommercio S.c.a.r.l. 39,42%
Compagnia dei Lepini S.c.p.a.
5,98%
IC Outsourcing S.c.r.l. 0,32%
Terme di Suio S.r.l. 9,69%
Borsa merci
Telematica S.c.p.a. 0,013%
Palmer S.c.a.r.l. 13,07% MOF S.c.p.A.
7%
Isnart S.c.p.A. 1,23%
ALEA S.p.A. 10,69%
Job Camere s.r.l. 0,32%
Pro.Svi. S.r.l. in
liquidazione 16,21%
Terme di Suio
S.r.l. 9,69%
Consorzio
Industriale Sud Pontino
Consorzio sviluppo industriale Roma-
Latina
NOTA: Nel prospetto sono riportate anche le partecipazioni per le quali L’Ente ha deciso la cessione a terzi ai sensi dell’art.3, comma 27, della Legge 24 dicembre 2007 n.244 (Alea Spa, IMOF Spa, Terme di Suio Srl).. Inoltre, la quota di partecipazione nella società Si.Camera Srl, in cui sono confluite le società Mondimpresa Scarl, e Cam Com Universitas Mercatorum Scrl, è in corso di definizione.
23
3. Il quadro economico e finanziario
3.1. La situazione economica e finanziaria dell’Ente
Il Bilancio d’esercizio 2013 si è chiuso con un disavanzo di € 230.245,39, che ha comunque
intaccato parzialmente, rispetto a quanto previsto nell’aggiornamento al preventivo economico
2013, gli avanzi patrimonializzati dell’Ente, che vengono così a ridursi in € 259.505,57 (art.2, 2°
comma, del D.P.R. n.254/2005).
Tale risultato è stato conseguito in osservanza anche dei criteri espressamente dettati dalla
circolare esplicativa del MISE 3622/C, del 5 febbraio 2009, nella quale sono stati approvati, al fine
di rendere uniformi i documenti di bilancio di tutte le camere di commercio, gli indirizzi interpretativi
sui principi contabili, contenuti del regolamento di contabilità, enunciati dalla Commissione istituita
ai sensi dell’art.74 del D.P.R. n.254/05. In particolare, l’elemento di novità rispetto ai bilanci redatti
fino al 2007 è rappresentato dalla stima del diritto annuale di competenza, dettata secondo criteri
oggettivi uguali per tutto il sistema camerale, in cui si è tenuto conto di tutte le ditte iscritte nel
Registro Imprese, senza una preventiva esclusione (come avveniva nei precedenti esercizi) di
diritti connessi ad eventuali anomalie del sistema informatico, ad errori degli intermediari della
riscossione, nonché ad imprese da cancellare retroattivamente con efficacia ex-tunc (ad es:
fallimenti e liquidazioni coatte amministrative).
Il risultato di bilancio dell’esercizio 2013 è stato conseguito, comunque, sempre con un’attenzione
rivolta ad un contenimento del peso degli oneri di struttura sulle risorse dell’Ente, che si sono ridotti
rispetto all’esercizio precedente. All’interno di tali oneri, si è registrato, in particolare, un
decremento delle spese di funzionamento per € 323.853,5 (al netto delle quote associative), dovuti
principalmente all’esclusione dell’assoggettamento ad IVA dei corrispettivi, a fronte delle
prestazioni rese, a far data dal 2013, nel ricorso ad affidamenti in house e ad una
razionalizzazione della spesa; a ciò è corrisposto un decremento delle spese di personale, per €
79.717,13, connesso soprattutto alla cessazione di una risorsa a dicembre 2012 e ad un minor
ricorso al lavoro interinale, a seguito dei vincoli posti dalla legge di stabilità.
Per quanto esplicato, il quoziente di rigidità gestionale (oneri di struttura sul totale dei proventi
correnti, al netto del Fondo svalutazione crediti e della variazione delle rimanenze di magazzino) è
passato dal 53,3% del 2012 al 51,6% del 2013, da attribuire ad una rilevante riduzione degli oneri
di struttura attenuata, allo stesso tempo, da una diminuzione dei proventi correnti, dovuti ad un
calo degli stessi di quasi 100 mila euro, ma soprattutto per un maggiore accantonamento al Fondo
svalutazione crediti, a seguito di minori incassi e quindi di maggiori crediti rilevati a fine esercizio. I
contributi da Enti terzi, che hanno finanziato iniziative e programmi camerali, per un importo di
circa € 527.511,08, hanno subito un decremento di circa il 34,7% rispetto all’annualità precedente,
dovuto principalmente al venir meno dei contributi da parte della Regione Lazio per progetti
conclusisi negli esercizi precedenti. Sono stati confermati gli interventi a favore dello Yacht Med
Festival da parte delle Istituzioni regionali e locali.
24
IN C ID E N Z A D E G L I O N E R I P E R IL P E R S O N AL E S U I P R O V E N T I C O R R E N T I (1 ) 2 0012 002
2 003
2 004
3 .729 .90 9 ,16 32 ,0%
3 .47 2 .809 ,6 7 32 ,0 %
3 .3 93 .092 ,54 32 ,5% 2 005
11 .640 .52 0 ,24 10 .86 6 .139 ,4 8 10 .4 52 .261 ,09 2 006
2 007
IN C ID E N Z A D E G L I O N E R I D I F U N Z IO N AM E N T O S U I P R O V E N T I C O R R E N T I (1 ) 2 0012 002
2 0032 004
2 .075 .03 0 ,54 17 ,8%
2 .32 0 .922 ,5 8 21 ,4 %
1 .9 97 .069 ,08 19 ,1% 2 005
11 .640 .52 0 ,24 10 .86 6 .139 ,4 8 10 .4 52 .261 ,09 2 0062 007
IN C ID E N Z A D E L T O T . O N E R I D I S T R U T T U R A S U I P R O V E N T I C O R R E N T I (1 )(R IG ID IT A ' G E S T IO N AL E )
5 .804 .93 9 ,70 49 ,9%
5 .79 3 .732 ,2 5 53 ,3 %
5 .3 90 .161 ,62 51 ,6%
11 .640 .52 0 ,24 10 .86 6 .139 ,4 8 10 .4 52 .261 ,09
(1 ) I p ro ve n ti co rren ti son o a l ne tto d e l F .S .C e de lle va riaz. d e lle r im . d i m agazzino
(2 ) ne lle spe se pe r il pe rso na le 2011 è s ta ta im pu ta ta , pe r om ogene ità , anche la quo ta des tina ta a l r isu lta to de l pe rson a le , a ll'e poca acca n tona ta ne l fondo spese fu tu re
20 11 (2 ) 201320 12
20 11 (2 ) 20 12 2013
2 011 20 12 2013
32 ,5 %32,0%
32 ,0%
2 8,0 %
3 0,0 %
3 2,0 %
3 4,0 %
3 6,0 %
3 8,0 %
200 9 201 0 20 11
19 ,1%
21,4%
17 ,8%
1 2%
1 4%
1 6%
1 8%
2 0%
2 2%
2 009 201 0 20 11
51 ,6%
5 3,3%
49 ,9%
48 %
50 %
52 %
54 %
56 %
58 %
20 09 2 010 2 011
25
Continua la politica di forte razionalizzazione della spesa che l’Ente sta portando avanti, nel
rispetto delle sempre più stringenti normative in materia di contenimento della spesa, per un
miglioramento dell’efficienza della pubblica amministrazione, confermati dall’emanazione del
decreto legge 78/2010 (convertito in L. n.122/2010), che già avevano ispirato la stesura del
bilancio di previsione 2011 e dall’ancora più stringente normativa stabilita con il D.L. n.95, del 6
luglio 2012 (cosiddetto Spending Review), convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, nonché
dalla Legge 24 dicembre 2012, n. 228 (cosiddetta Legge di stabilità) e dalla Legge n.150, del 30
dicembre 2013, detto “Milleproroghe”.
Difatti, da un lato, in un’ottica di continua razionalizzazione della spesa degli apparati
amministrativi, l’art. 6, al comma 3, dispone che “a decorrere dal 1° gennaio 2011 le indennità, i
compensi, i gettoni, le retribuzioni o le altre utilità comunque denominate, corrisposti dalle
pubbliche amministrazioni ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo sono
automaticamente ridotte del 10% rispetto agli importi risultanti alla data del 30 aprile 2010; tali
importi non potranno variare sino al 31 dicembre 2014”, termine modificato dalla citata Legge
n.150/2013.
Restano inoltre confermati i vincoli normativi relativi alle spese per consulenza, di rappresentanza,
di pubblicità (limite del 20% della spesa rispetto a quella del 2009) e di trasporto (limite del 50%
rispetto alla spesa del 2011), che sono stati considerati già in sede di preventivo.
Dall’altro lato, il D.L. n.95/2012 (cosiddetto Spending Review) ha prescritto l’adozione di interventi
di razionalizzazione per la diminuzione della spesa per consumi intermedi, in modo da assicurare
risparmi nella misura del 10%, a decorrere dal 2013 (di cui si è tenuto conto in sede di
predisposizione del preventivo 2013 e 2014), della spesa sostenuta per consumi intermedi
nell’anno 2010, da versare ad apposito capitolo d’entrata del bilancio statale entro il 30 giugno di
ciascun anno. La circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 5, del 2 febbraio 2009,
avente ad oggetto la codificazione dei dati gestionali delle amministrazioni centrali dello Stato,
rappresenta un’elencazione dei consumi intermedi, intesi come “pagamenti di beni e servizi
consumati quali input in un processo di produzione, ad esclusione del capitale fisso, il cui consumo
è registrato come ammortamento”. Pertanto, si è proceduto ad una ricognizione dei consumi
intermedi, tenendo conto che, secondo i dettami delle citata circolare del MEF, ai fini
dell’individuazione della base imponibile, sono incluse anche le tipologie di spesa già soggette alle
misure di contenimento previste dalla normativa vigente, determinando un risparmio complessivo
di €72.913,66, imputato alla voce “Oneri imposti dalla legge”, che è stato versato entro la scadenza
ad apposito capitolo in entrata del bilancio dello Stato. Infine, va sottolineato l’intervento del D.L.
n.66, del 24 aprile 2014 (convertito nella Legge n. 89, del 23 giugno 2014), laddove ha disposto
all’art.50, comma 3 che, fermo restando quanto previsto dall’art. 8, comma 3, del D.L. n.95/2012,
convertito nella L. n.135/2012 (cosiddetta “Spending Review”), a decorrere dall’anno 2014 su base
26
annua gli enti che non ricevono trasferimenti dal bilancio dello Stato adottano interventi ulteriori di
razionalizzazione per la riduzione della spesa per consumi intermedi, in misura pari al 5% della
spesa sostenuta per consumi intermedi nell’anno 2010. La nota n.117490, del 26 giugno 2014, del
Ministero dello Sviluppo Economico, ha specificato che la riduzione relativa sui citati ulteriori
risparmi di spesa deve essere effettuata per otto/dodicesimi, per cui l’importo aggiuntivo che è
stato già versato, entro la scadenza del 30 giugno, unitamente agli altri risparmi di spesa delle
precedenti normative, tuttora vigenti, è pari ad € 24.304,55. L’importo complessivo dei risparmi di
spesa da versare al bilancio dello Stato per l’esercizio 2014 è dunque salito ad € 192.726,23.
Tornando all’analisi dei risultati del 2013, l’effetto combinato di tutte le componenti di reddito ha
consentito di distribuire sotto forma di interventi all’economia provinciale le somme a tale scopo
destinate; infatti, le stesse, comprensive delle quote associative per gli organismi del sistema
camerale (pari ad € 870.711,10), sono state pari ad € 4.572.833,77.
3.2. Le risorse 2014-2015
Per quanto concerne il 2014, l’impatto del D.L. n.90, del 24 giugno 2014, poi convertito nella Legge
n.114, dell’11 agosto 2014, che ha disposto, all’art.28, con decorrenza 2015, la riduzione del diritto
annuale nella misura iniziale del 35%, del 40% nel 2016 e del 50% a partire dal 2017, ha
influenzato, come plausibile, le capacità d’investimento sul territorio. Verrà meno, infatti, una fonte
cospicua di risorse da poter destinare allo sviluppo dell’economia, che invece dovranno essere
razionalizzate per lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali attribuiti alle camere di commercio
e per i costi di struttura. Già in sede di aggiornamento al preventivo 2014, al fine di conseguire il
pareggio di bilancio, senza il ricorso agli avanzi patrimonializzati, ai sensi dell’art. 2, comma 2°, del
D.P.R. 254/2005, è stato necessario operare una rivisitazione, ai fini di una riduzione, dei progetti
inseriti nei programmi approvati in sede di previsione, per l’importo di € 100.000,00. Pertanto,
come rilevato in sede di aggiornamento del preventivo economico, Il margine operativo netto
dell’esercizio è pari ad € 3.300.000,00, utilizzato per gli interventi per la promozione economica
senza il ricorso agli avanzi patrimonializzati per il raggiungimento del pareggio di bilancio.
Ovviamente, in un tale panorama legislativo, sono stati ridotti significativamente gli investimenti da
sostenere entro la fine dell’esercizio, secondo quanto programmato nell’aggiornamento del
preventivo economico 2014. L’esercizio è stato contraddistinto da una consistenza di cassa al
limite, che ha comportato la richiesta di un’anticipazione all’Istituto cassiere a copertura del primo
semestre 2014, per poter far fronte agli eventuali esborsi eccezionali concentrati nel primo
semestre dell’esercizio, prima della scadenza del versamento del diritto annuale (16 giugno 2014).
L’andamento dei proventi correnti per il prossimo esercizio finanziario, in ragione del più volte
citato art.28 del D.L. n.90/2014 (convertito nella Legge n.114/2014), che impone una riduzione del
35% del diritto annuale a far data dal 2015, vedrà una conseguente diminuzione proporzionale
rispetto ai dati di riferimento del 2014; le risorse provenienti dal sistema imprenditoriale camerale
27
sottoforma di diritto annuale subiranno una contrazione, dunque, alla luce di quanto già enunciato,
scendendo da € 10.689.899 del 2014 a meno di € 7.000.000 nel 2015. Diverse considerazioni
possono essere svolte sui diritti di segreteria, che, in base al trend storico osservato, vengono
riportati in leggera diminuzione, pari a circa € 2.100.000, dato assoluto di stima, in quanto non è
attualmente ipotizzabile il conferimento o la diminuzione di competenze da affidare al sistema
camerale, né tanto meno quantificare l’eventuale revisione dei diritti stessi. Dall’altro lato, i
contributi e trasferimenti sono prevedibili per quasi € 950.000, nel 2015, con un sempre maggiore
impegno per il reperimento di maggiori risorse esterne per la realizzazione degli interventi
economici: ciò, anche a seguito della diminuzione dei proventi di natura commerciale (per un
decremento dell’attività degli ispettori metrici, dovuta a nuovi obblighi normativi in materia di
distributori di carburanti, che non implicano l’attività ispettiva ed alla nascita di numerosi laboratori
accreditati per le verifiche metriche).
La gestione finanziaria e straordinaria evidenzia una previsione sostanzialmente in equilibrio,
anche se con un differenziale ancora leggermente negativo, come nelle previsioni 2014, per gli
ormai residuali effetti negativi derivanti dalle società partecipate in liquidazione.
Dal lato degli oneri, invece, le spese per il personale osserveranno una contrazione soprattutto per
le cessazioni dal servizio, senza ricorso al turnover. Dagli oltre € 3.400.000 del 2014, infatti, si
prevede una riduzione degli stessi di circa € 100.000 nel 2015.
La misura degli oneri di funzionamento vedrà un’ulteriore riduzione, oltre quella già attualmente in
atto per le politiche di razionalizzazione della spesa, dovuta al progressivo rientro dei servizi
esternalizzati entro il 2017, ai minori oneri erariali conseguenti alle cessazioni dal servizio previste
ed agli adeguamenti dei contributi consortili Unioncamere nazionale e regionale, a seguito della
contrazione del diritto annuale. Si stimano dunque circa € 2.870.000 nel 2015, con una riduzione di
oltre € 250.000 rispetto al 2014.
Gli ammortamenti ed accantonamenti, infine, diminuiranno sia per la riduzione, proporzionale alla
percentuale di decremento del diritto annuo, del Fondo svalutazione crediti, sia per il
ridimensionamento degli investimenti, che comporterà un alleggerimento degli ammortamenti.
Dagli oltre 4 milioni di euro del 2014, dunque, si stimano € 2.800.000 circa nel 2015.
Il risultato del margine operativo, dunque, anche se notevolmente ridotto rispetto al passato per
effetto dei noti interventi normativi che hanno riguardato il diritto annuale, consente di poter
comunque contare su un margine di quasi un milione di euro nel 2015. Tale dato, meramente
previsionale in questa fase, costituisce il potenziale di massima da destinare agli interventi di
promozione economica a sostegno delle imprese della provincia ed è suscettibile, comunque, di
revisioni, fino al momento dell’approvazione del preventivo economico 2015, soprattutto a seguito
dell’esito delle numerose azioni intraprese e progetti presentati/da presentare, volti al reperimento
di risorse esterne.
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Per quanto concerne gli investimenti, come già delineato in sede di aggiornamento del preventivo,
gli stessi sono stati ridimensionati da € 2.182.000,00 ad € 349.950,00, in ragione della contrazione
del diritto annuo. Tale prudenza nella gestione delle risorse disponibili e nella pianificazione degli
investimenti è del resto fortemente auspicata anche dal Ministero dello Sviluppo Economico, con
nota n.117490, del 26 giugno 2014, in materia di “Decreto Legge 24 aprile 2014, n.66, convertito
nella Legge n.89, del 26 giugno 2014 - Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale”.
4. Le priorità dell’intervento camerale nel 2015: obiettivi strategici e progettualità
In linea con le missioni e i programmi individuati dal Ministero dell’economia e delle finanze con il
D.P.C.M del 12 dicembre 2012, l’Unioncamere, sulla base delle priorità strategiche delineate dal
programma di attività già approvato per il triennio 2013-2015, ha costruito un quadro di raccordo
evidenziando le linee di intervento da mettere in campo per il sostegno e il rilancio del sistema
produttivo italiano.
Competitività e sviluppo delle imprese:
- regolamentazione e incentivazione dei settori imprenditoriali e delle filiere;
- agevolazione dell’accesso al credito e il sostegno alle imprese;
- semplificazione normativa e amministrativa;
- tutela della proprietà industriale;
- rilancio della sostenibilità ambientale e della crescita del capitale umano nel mondo del lavoro
e della formazione;
- promozione, innovazione, trasferimento tecnologico e digitalizzazione della PA, favorendo lo
sviluppo organizzativo del sistema camerale in una ottica di performance, qualità di servizi,
trasparenza.
Regolazione dei mercati:
- promozione della vigilanza e del controllo sui mercati e sui prodotti, consolidando la lotta alla
contraffazione, potenziando le attività in tema di giustizia alternativa e contratti tipo, favorendo
la concorrenza e la tutela dei consumatori.
Commercio internazionale e internazionalizzazione del sistema produttivo:
- sostegno della competitività delle imprese nei mercati esteri, sviluppando i servizi camerali per
l’internazionalizzazione anche in collaborazione con altre istituzioni e attuando gli accordi di
programma con MAE, Ministero dello Sviluppo Economico e ICE sul tema, favorendo il
coordinamento con altri organismi e soggetti camerali europei e internazionali, sviluppando e
semplificando le regole e la burocrazia per le attività di certificazione per l’estero;
Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni pubbliche:
- processo di riorganizzazione del sistema camerale;
- dematerializzazione dei flussi documentali;
- ottimizzazione ed efficientamento delle procedure di gestione.
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In una situazione di persistente crisi economica e nel pieno del dibattito sul riordino delle Camere,
il sistema camerale è chiamato a svolgere con efficienza, efficacia ed economicità le funzioni che
rispondono alle esigenze delle imprese concentrando l’impegno della promozione economica su
grandi progetti: un sistema di garanzia per il credito alle PMI, la realizzazione di infrastrutture,
l’orientamento per i giovani e il matching tra domanda e offerta di lavoro, l’internazionalizzazione
delle PMI e la valorizzazione dei contratti di rete, strumento prezioso non solo nel manifatturiero
ma anche in comparti di servizio come il turismo.
Gli obiettivi strategici sono in linea con il 2014.
4.1. PRIORITA’: FAVORIRE IL CONSOLIDAMENTO E LO SVILUPPO DELLA STRUTTURA
DEL SISTEMA ECONOMICO LOCALE
Obiettivo strategico: Iniziative per l’attuazione di nuovi distretti /sistemi produttivi locali e
sostegno a quelli già esistenti (chimico-farmaceutico, agroindustriale, nautico).
Programma: Progettualità distretti
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità finalizzate a:
- Sostenere la creazione di modelli di governance e l’attuazione di interventi strategici per la
nautica, il chimico farmaceutico, l’agroindustriale; sostenere la realizzazione di uno sviluppo
economico sostenibile attraverso la certificazione EMAS del territorio; ricerca ed innovazione.
Benefici attesi: rafforzamento delle politiche riferite ai sistemi produttivi Locali ed ai distretti
industriali e tecnologici quali paradigma di perdurante competitività; coordinamento e aggregazione
di iniziative riferite a varie filiere del sistema produttivo territoriale; sviluppo economico del territorio
nel rispetto dell’ambiente; supporto alla ricerca per prodotti (processi/servizi ed all’ideazione di
tecnologie flessibili ed innovative).
- Promuovere l’Economia del Mare attraverso un apposito piano di interventi, tra cui la rivisitazione
del modello Yacht Med Festival aperta a proposte di collaborazione strategico/produttive su
diversi mercati (in primis, il bacino del Mediterraneo).
Benefici attesi: promozione delle eccellenze locali (cantieristica navale, nautica da diporto, turismo,
produzioni tipiche, artigianato artistico) attraverso azioni strategiche originali ed efficaci che
tengano conto dei nuovi assetti internazionali; creazione di opportunità per trattative d’affari e
dialogo con partner commerciali qualificati; attuazione di politiche rivolte alla qualità ed
all’innovazione finalizzate al radicamento diretto delle imprese locali nei mercati “naturali”di
sbocco.
- Sviluppare azioni a sostegno di protocolli esistenti (Regio Prima Latium et Campania) e
partecipare ad iniziative nazionali ed internazionali per il sostegno della nautica (es. Boat Show di
Roma, Salone Nautico di Genova, Festival del La Plaisance di Cannes) e per la promozione delle
produzioni agroindustriali e rurali.
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Benefici attesi: fare rete tra territori differenti per offrire forme di supporto alle diverse economie
coinvolte; consolidare il ruolo centrale della Risorsa Mare per lo sviluppo del tessuto
imprenditoriale locale; sostegno al recupero di competitività delle imprese espressione delle
principali filiere del territorio.
Programma: Governance e sviluppo locale
Il programma prevede:
- Attuare politiche di sviluppo locale attraverso piani d’area, programmazione integrata, accordi di
programma (es. Patto per lo sviluppo con il Comune di Latina) tese alla realizzazione di
progettualità a favore del sistema territorio ed al raccordo funzionale tra le imprese e gli Enti locali.
Benefici attesi: accordi e azioni sinergiche a vantaggio della competitività del territorio in grado di
favorire processi di cooperazione tra imprese ed istituzioni; supporto all’analisi del contesto socio-
economico intervenendo strategicamente attraverso la formulazione di politiche pubbliche di
sviluppo; supporto alle problematiche di carattere infrastrutturale in ambito provinciale.
- Concertazione e marketing territoriale con organismi e istituzioni anche locali. Incentivazione alle
politiche per il commercio e sviluppo di un sistema integrato dei Centri Commerciali Naturali.
Benefici attesi: attuare strategie di concertazione per potenziare l’offerta commerciale urbana;
supportare il rilancio del potere attrattivo dei servizi commerciali ai cittadini; sostenere strumenti di
aggregazione a tutela del commercio tradizionale.
- Iniziative di pianificazione strategica/territoriale progettuali di rete con altre istituzioni (es. Bonifica
2.0 - Pianura Blu) per lo sviluppo economico e la competitività delle imprese del settore
agroalimentare, artigianale, turistico e dell’innovazione anche attraverso l’uso di informazioni
economiche e sociali relative al territorio.
Benefici attesi: coordinamento e aggregazione di iniziative riferite a varie filiere; promozione di
politiche volte alla sostenibilità ed alla tutela ambientale attraverso un uso più efficiente delle
risorse naturali del territorio, al fine di creare una armonica complementarietà tra ambiente ed
economia.
Obiettivo strategico: Valorizzazione e promozione turistica del territorio.
Programma: Turismo
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti:
- Club del Gusto della Provincia di Latina, potenziamento del Centro Studi sul Turismo (anche
attraverso i suoi laboratori sperimentali), turismo religioso, etico e responsabile (Green Economy),
storico-culturale-artistico, sportivo, itticoturistico, convegnistico.
Benefici attesi: esaltare la vocazione turistica del territorio attraverso l’integrazione con altre filiere
apicali del contesto provinciale al fine di migliorare l’offerta e soddisfare la domanda turistica;
investire sui principi base dell’organizzazione ospitale dei servizi e/o dei prodotti nonché su
un’offerta turistica integrata sistemica ed unitaria capace di creare sinergie e valore aggiunto.
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- Partecipazione a iniziative del settore (Buy Lazio - workshop e post workshop).
Benefici attesi: potenziare la conoscenza delle attrattive turistiche del territorio provinciale al fine di
dinamizzare le attività economiche tradizionali ad esse collegate tenendo conto della domanda,
dell’offerta, della concorrenza internazionale e delle tendenze di mercato.
Obiettivo strategico: Valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari
soprattutto attraverso interventi a sostegno delle filiere.
Programma: Prodotti tipici
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti:
- Attività di controllo Kiwi Latina IGP.
Benefici attesi: vigilanza sul prodotto recante il marchio di qualità comunitario e la conformità al
disciplinare di produzione anteriormente all’immissione sul mercato del prodotto stesso (requisiti
riferibili all’origine, alla tradizione e alle tecniche di produzione/confezionamento).
- Valorizzazione e promozione delle DOP e IGP riconosciute e/o in fase di riconoscimento della
provincia di Latina anche presso GDO e valorizzazione di prodotti tipici.
Benefici attesi: supportare la diffusione e la conoscenza della proposta eno-gastronomica
provinciale con l’obiettivo di contribuire alla creazione di nuove prospettive di mercato; sostenere la
commercializzazione delle produzioni locali su larga scala; potenziare la valorizzazione e la
comunicazione della qualità dei prodotti legata a risorse genetiche del territorio al fine di rispondere
adeguatamente alla costante ricerca di semplicità ed autenticità da parte dei consumatori.
Obiettivo strategico: Diffusione informazione economico-statistica ed implementazione di
metodologie e sistemi di rilevazione per l’analisi di tematiche di interesse per il territorio.
Programma: Informazione economico-statistica
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità finalizzate a:
- L’Osservazione economica attraverso studi, analisi, iniziative convegnistiche e indagini.
Benefici attesi: una più efficace analisi territoriale ed una più corretta interpretazione delle
dinamiche di sviluppo locale ai fini di una corretta azione a supporto delle imprese e, in generale,
dell’economia del territorio.
- Studi specifici, analisi territoriali e approfondimenti anche di temi d’interesse delle professioni.
Benefici attesi: una più efficace analisi e conoscenza di fenomeni e tematiche anche peculiari
quale strumento di interpretazione dell’articolazione territoriale e di sviluppo economico.
Obiettivo strategico: Valorizzazione di eccellenze produttive del territorio.
Programma: Peculiarità artigianali/Eccellenze locali
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità finalizzate a:
- Valorizzazione delle peculiarità artigianali ed eccellenze locali attraverso la partecipazione e/o
organizzazione di manifestazioni di settore (In Artis, Moa Casa).
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Benefici attesi: promuovere le produzioni di eccellenza delle imprese artigiane locali puntando sul
gusto inimitabile delle proprie espressioni artistiche che ne fanno un patrimonio su cui basare
efficaci strategie di promozione territoriale.
- Iniziative di promozione delle realtà artigianali tipiche.
Benefici attesi: favorire forme di aggregazione tra artigiani; tutelare le professionalità dei maestri
artigiani e le loro tecniche di lavorazione tradizionali.
Obiettivo strategico: Promuovere gli strumenti di regolazione del mercato e di tutela del
consumatore.
Programma: Regolazione del mercato e tutela del consumatore
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti:
- Svolgimento del servizio di mediazione, conciliazione e arbitrato.
Benefici attesi: garantire la funzionalità del servizio.
- Rilevazione dei prezzi sui mercati locali.
Benefici attesi: garantire la funzionalità del servizio.
- Favorire la conoscenza dell’attività camerale a favore dei consumatori.
Benefici attesi: aumentare il livello di percezione dell’istituzione camerale da parte dei consumatori
a livello locale e sensibilizzazione dell’utenza e dei consumatori sul tema delle scelte gestionali
sostenibili.
- Promozione di forme di controllo a tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti anche in
forma associata con altre Camere di Commercio (controllo sulle clausole inique presenti nei
contratti, vigilanza e controllo dei prodotti e metrologia legale, rilascio certificati d’origine, vigilanza
e controllo etichettature e conformità).
Benefici attesi: garantire la qualità dei prodotti, la tutela “made in Italy” e la diffusione di contratti
tipo.
4.2. PRIORITA’: SOSTENERE LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE
Obiettivo strategico: Implementazione di attività di assistenza creditizia alle imprese.
Programma: Sostegno al credito
Il programma prevede la realizzazione di progettualità riguardanti:
- Supporto ad organismi che operano per l’assistenza al credito alle imprese.
Benefici attesi: favorire il sostegno alla finanza agevolata per consentire alle imprese la definizione
di programmi di investimento a medio e lungo termine; facilitare la concessione di finanziamenti a
tassi agevolati destinati allo sviluppo dell’esercizio imprenditoriale.
Obiettivo strategico: Sviluppare l’internazionalizzazione delle imprese provinciali.
Programma: Internazionalizzazione
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti:
- Missioni economiche incoming/outgoing (es. workshop tematici, visite aziendali).
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Benefici attesi: supportare le imprese, attraverso mirati processi di internazionalizzazione, ad
affrontare il crollo della domanda interna proiettando la propria attività nel mercato aperto; aiutare
le imprese ad esporsi con successo al confronto ed alla concorrenza esterna.
- Partecipazione a fiere e mostre di carattere internazionale.
Benefici attesi: incrementare la partecipazione delle imprese locali ad eventi fieristici, quali
strumenti per far conoscere i propri prodotti, trovare canali di distribuzione adeguati, confrontarsi
con la concorrenza internazionale, sollecitare l’interesse di potenziali clienti e valutare i mercati
migliori per avviare strategie commerciali di esportazione.
- Formazione per lo sviluppo dell’internazionalizzazione.
Benefici attesi: creare le conoscenze e le competenze per consentire al sistema imprenditoriale
locale l’avvio e/o lo sviluppo di opportunità di affari ed investimento nel mercato globale; fornire alle
imprese gli strumenti cognitivi per ridisegnare l’offerta dei propri prodotti e servizi e pianificare una
solida strategia gestionale di carattere internazionale.
Obiettivo strategico: promozione della cultura d’impresa.
Programma: Formazione e cultura d’impresa
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità finalizzate a:
- Diffusione della cultura d’impresa tramite attività formative e informative (corsi di formazione,
seminari, sportelli, ecc.).
Benefici attesi: contribuire all’affermarsi di una cultura d’impresa.
- Iniziative nel campo dell’imprenditoria femminile (percorsi formativi e di professionalizzazione
delle imprenditrici o aspiranti tali).
Benefici attesi: consolidamento dell’immagine imprenditoriale femminile.
- Iniziative per lo sviluppo della neo-imprenditorialità anche in collaborazione con organismi
dedicati e altre istituzioni
Benefici attesi: sviluppo del tessuto imprenditoriale locale.
- Sostegno agli ITS del Poli Formativi della nautica e dell'agroalimentare.
Benefici attesi: assicurare un’offerta di tecnici di alto livello che rispondano in modo adeguato e
innovativo al mondo del lavoro, facilitando la transizione tra il mondo dell’istruzione e
dell’occupazione.
Obiettivo strategico: sostegno all'impresa locale attraverso il supporto all'attività di
Organismi esterni nonché mediante progetti del Fondo Perequativo Unioncamere.
Programma: Organismi esterni, progettualità e Fondo Perequativo
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti:
- Partecipazione ad Organismi strutturali all’attività di sostegno all’impresa (CAT, Isnart, Consorzio
Industriale Roma-Latina, Consorzio per lo sviluppo Industriale Sud Pontino, Borsa merci
Telematica, Assonautica provinciale, GAC “Gruppo d’Azione Costiero”, Ascame (Associazione
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delle Camere di Commercio del Mediterraneo), C.U.E.I.M., Si.Camera S.r.l. (Sistema Camerale
Servizi S.r.l.), Assonautica Nazionale, Assonautica Euromediterranea, Fondazione di
Partecipazione Bio Campus, Fondazione di Partecipazione G.Caboto, Fondazione Symbola,
Unionfiliere: Comitato di filiera per la nautica e Comitato di filiera per l’agroindustria.
Benefici attesi: creare una rete funzionale all’ottimale perseguimento delle finalità istituzionali.
- Attuazione dei progetti approvati dal Fondo Perequativo Unioncamere.
Benefici attesi: elevare lo standard qualitativo e quantitativo delle progettualità camerali attraverso
le risorse del Fondo Perequativo.
4.3. COMPETITIVITA’ DELL’ENTE
Obiettivo strategico: Ottimizzare il flusso di lavoro delle denunce Telematiche al Registro
delle Imprese attraverso la riduzione del tasso di sospensione ed il miglioramento dei tempi
di iscrizione; potenziare l’attività dei SUAP.
Programma: Tempestività ed efficienza
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti: miglioramento della
tempestività ed efficienza nell’erogazione dei servizi telematici attraverso la capillare informazione
agli utenti del Registro delle imprese (professionisti, intermediari, Associazioni di categoria,
imprenditori, etc.) sulle modalità di utilizzo della procedura Comunica e dell’applicativo Starweb,
anche potenziando l’attività dello sportello “Informaprofesisonisti” avviato in collaborazione con
l’O.DC.E.C.
Benefici attesi: ottimizzazione dei tempi di lavoro finalizzato all’erogazione dei servizi con
conseguente riduzione del tasso di sospensione e dei tempi di evasione delle pratiche.
Programma: efficacia ed accessibilità dei servizi
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti: sviluppo e
diffusione degli strumenti telematici di accesso ai servizi camerali attraverso idonee iniziative,
formative ed informative, rivolte in particolare a favorire una migliore funzionalità dei SUAP
comunali avviati in applicazione del DPR 160/2010, anche attraverso l’adozione da parte degli
stessi della piattaforma informatica del sistema camerale, al fine di ottimizzare i collegamenti con il
Registro delle imprese ed i servizi telematici all’utenza.
Benefici attesi: maggiore fruibilità degli strumenti telematici da parte dell’utenza e consolidamento
delle modalità di accesso al SUAP.
Obiettivo strategico: valorizzazione del capitale umano e benessere organizzativo
Programma: risorse umane
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti: azioni di
miglioramento delle competenze e delle capacità intellettuali e relazionali delle risorse interne
anche in riferimento a quanto specificamente richiesto dalle normative in vigore anche in tema di
legalità e prevenzione della corruzione.
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Benefici attesi: migliorare le capacità e le competenze professionali del personale, anche in
relazione all’importanza di realizzare uno spirito di comune condivisione degli obiettivi e delle
strategie dell’Ente attraverso esperienze e attività di collaborazione tra le diverse Aree.
Programma: Aggiornamento dei processi di lavoro interni
Il programma prevede la realizzazione di una serie di progettualità riguardanti: ottimizzazione delle
procedure di lavoro.
Benefici attesi: In linea con le risultanze dell’analisi del costo dei processi avviata da Unioncamere
Nazionale, l’Ente camerale proseguirà l’azione di miglioramento ed ottimizzazione delle procedure
interne di lavoro uniformando i processi interni alla mappatura definita da Unioncamere, al fine di
migliorare i livelli di efficienza, efficacia ed economicità dei processi lavorativi interni, e
conseguentemente la qualità dei servizi resi all’utenza, nonché il contenimento dei relativi costi.
Obiettivo strategico: garantire un’adeguata ed efficiente gestione delle risorse finanziarie e
patrimoniali dell’Ente.
Programma: “Spending Review”
Il programma prevede: monitoraggio ed attuazione delle prescrizioni normative in materia di riduzioni
di spesa (decreto legge 6 luglio 2012, n.95 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica
con invarianza dei servizi ai cittadini” convertito dalla legge 7 agosto 2012, n.135, legge 24 dicembre
2012, n.228, cosiddetta “Legge di stabilità”, Decreto Legge n.66, del 24 aprile 2014, convertito nella
Legge n.89, del 23 giugno 2014 “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale”).
Benefici attesi: razionalizzazione e risparmio della spesa con miglioramento dei livelli di efficienza
dell’Ente.
Programma: Gestione finanziaria: finanza e diritto annuo
Il programma prevede interventi per:
- Miglioramento del tasso di riscossione del diritto annuale, diminuzione dei crediti pregressi.
Benefici attesi: incremento delle risorse finanziarie e miglioramento del tasso di rigidità dell’Ente.
- Monitoraggio continuo delle spese destinate alla promozione economica ed interventi sugli
scostamenti.
Benefici attesi: ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse destinate alle spese di promozione;
elaborazione dati a supporto degli Organi camerali e dell’Organismo Indipendente di Valutazione.
- Monitoraggio continuo delle spese di struttura ed interventi sugli scostamenti.
Benefici attesi: ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse destinate alle spese di funzionamento;
elaborazione dati a supporto degli Organi camerali e dell’Organismo Indipendente di Valutazione.
Programma: gestione patrimonio, gare e contratti
Il programma prevede interventi per: ottimizzazione della gestione degli immobili camerali e delle
dotazioni strumentali anche attraverso il corretto svolgimento delle procedure di
acquisizione/affidamento.
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Benefici attesi: corretta gestione del patrimonio camerale e delle procedure di
acquisizione/affidamento per il miglioramento continuo della qualità dei servizi.
Obiettivo strategico: misurazione, valutazione e trasparenza della performance nell’Ente.
Programma: Ciclo della performance
Il programma prevede interventi per: attuazione delle disposizioni previste dal D.Lgs. n.150/2009 in
materia di ottimizzazione della produttività, dell’efficienza e della trasparenza nelle Pubbliche
Amministrazioni anche attraverso l’utilizzo di sistemi informativi finalizzati alla gestione delle
singole fasi del ciclo della performance. In particolare il programma prevede la predisposizione del
Piano della Performance 2015-2017 e della Relazione sulla performance 2014 con l’ausilio del
sistema Saturno e degli altri sistemi di gestione (Oracle, EPM); monitoraggio sullo stato di
attuazione degli obiettivi strategici ed operativi; valutazione della performance organizzativa ed
individuale; aggiornamento del Piano della Performance; predisposizione del Programma triennale
per la trasparenza e l’integrità come sezione integrata del Piano di prevenzione della corruzione, in
base a quanto previsto dalla legge 190/2012 e dal D.Lgs n.33/2013; organizzazione della giornata
sulla trasparenza, costante aggiornamento della sezione “Amministrazione Trasparente”. L’Ente
provvederà tra l’altro a: definire e aggiornare gli standard di qualità, i tempi medi di erogazione dei
servizi, integrare la guida on-line ai servizi, redigere apposita indagine di customer satisfaction,
contabilizzare i costi dei processi camerali partecipando all’attività di misurazione dei processi
avviata da Unioncamere, proseguire nella rilevazione degli indicatori Pareto, svolgere indagini sul
benessere organizzativo interno.
Benefici attesi: la piena applicazione della normativa vigente in materia di produttività, efficienza e
trasparenza punta ad assicurare il miglioramento della qualità dei servizi anche grazie al
coinvolgimento degli stakeholders (definizione degli standard di qualità – tempi medi di erogazione
dei servizi, integrazione della Guida on line ai Servizi, customer satisfaction), l’ottimizzazione e il
contenimento della spesa (contabilizzazione dei processi camerali, rilevazione dati Pareto che
permettono di definire misure di razionalizzazione attraverso il confronto con l’intero sistema
camerale), la crescita della competenza professionale dei dipendenti (piano di formazione,
indagine sul benessere organizzativo interno), la trasparenza dei risultati prodotti e delle risorse
impiegate per il loro raggiungimento.
Programma: Prevenzione della corruzione
Il programma prevede interventi per: attuazione delle disposizioni previste dalla legge 6 novembre
2012, n.190, riguardante le "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e
dell'illegalità nella pubblica amministrazione.". In particolare il programma prevede: 1) la
predisposizione del Piano di Prevenzione della corruzione, per il periodo 2014/2017, in coerenza
con le indicazioni presenti nel Piano Nazionale Anticorruzione (adottato dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica) con l’obiettivo di fornire una
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valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici camerali al rischio di corruzione e di
indicare gli interventi organizzativi da mettere in atto per prevenire il medesimo rischio. Il Piano
dovrà essere peraltro coordinato con gli altri strumenti di programmazione, in particolare con il
Piano della Performance; 2) la formazione in tema di anticorruzione. E’ prevista altresì la
tempestiva adozione di ogni misura di prevenzione obbligatoria.
Benefici attesi: la piena applicazione della normativa vigente e realizzazione di una efficace
strategia di prevenzione del rischio di corruzione.
Programma: “Open data”
Il programma prevede interventi per: garantire trasparenza e accessibilità totale dei dati anche
attraverso la gestione e implementazione del nuovo sito istituzionale realizzato su tecnologia Open
Source che consente la gestione, visualizzazione, stampa e download dei contenuti in lingua
italiana nel rispetto delle principali disposizioni normative vigenti sull’accessibilità e usabilità dei siti
web (D.L. 18/10/2012, n.179, convertito in L. n.221/2012 e Codice dell’Amministrazione Digitale
D.Lgs n.82/2005). L’Ente provvederà inoltre alla verifica costante degli obiettivi di accessibilità
(articolo 9, comma 7, del decreto legge 18 ottobre 2012, n.179).
Benefici attesi: l’accesso da parte dell’intera collettività a tutte le “informazioni pubbliche”, secondo
il paradigma della «libertà di informazione» dell’open government.