“Relazione paesaggistica” NTERVENTI E OPERE DI CATEGORIA “C”

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1 Modello “C” INT SET 2020 Compatibilità Paesaggistica ART. 146 - C.- DLGS 42/04 “Relazione paesaggistica” INTERVENTI E OPERE DI CATEGORIA “C” documentazione semplificata D.P.R. 9 luglio 2010, n. 139 Il presente schema di relazione paesaggistica semplificata va utilizzato nel caso di tipologie di interventi ed opere di ridotto impatto di categoria “C” come indicate nel Prontuario Tecnico per il Paesaggio, ovvero gli interventi di lieve entità, da realizzarsi su aree o immobili sottoposti alle norme di tutela della parte III del Codice, sempre che comportino un'alterazione dei luoghi o dell'aspetto esteriore degli edifici, come indicati nell’elenco riportato nell’Allegato 1, al D.P.R. 9 luglio 2010, n. 139, con esclusione degli interventi di cui all’art. 149, comma 1 del Codice. La forma tipo “quiz” indicata dal DPCM 12.12.2005, va intesa quale promemoria degli aspetti ed argomenti da affrontare e quindi dopo aver barrato le caselle indicate, dovrà seguire una breve descrizione e precisazione. A fianco ai titoli sono riportati tra parentesi i riferimenti allo schema di relazione proposto in allegato al decreto. RICHIEDENTE – LOCALIZZAZIONE – TIPOLOGIA Comune di: CASTELLO DI GODEGO, via Pagnana 1 - Richiedente: 1 GAZZOLA s.n.c. DI GAZZOLA FERDINANDO, STEFANO & C. con sede in 31033 Castelfranco Veneto (TV), via Brenta n. 175. Persona fisica società impresa ente 2 - Ubicazione dell'opera e/o dell'intervento (8) - Indirizzo: Castello di Godego (TV), via Pagnana - Cartografie con indicati con apposito segno grafico: ambito di intervento, edifici e manufatti interessati dall’intervento 1 persona fisica società impresa ente (La compilazione della scheda e' a carico del soggetto che richiede l'autorizzazione paesaggistica).

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Modello “C” INT SET 2020

Compatibilità Paesaggistica ART. 146 - 3° C.- DLGS 42/04

“Relazione paesaggistica”

INTERVENTI E OPERE DI CATEGORIA “C”

documentazione semplificata

D.P.R. 9 luglio 2010, n. 139

Il presente schema di relazione paesaggistica semplificata va utilizzato nel caso di tipologie di interventi ed opere di

ridotto impatto di categoria “C” come indicate nel Prontuario Tecnico per il Paesaggio, ovvero gli interventi di lieve

entità, da realizzarsi su aree o immobili sottoposti alle norme di tutela della parte III del Codice, sempre che comportino

un'alterazione dei luoghi o dell'aspetto esteriore degli edifici, come indicati nell’elenco riportato nell’Allegato 1, al

D.P.R. 9 luglio 2010, n. 139, con esclusione degli interventi di cui all’art. 149, comma 1 del Codice.

La forma tipo “quiz” indicata dal DPCM 12.12.2005, va intesa quale promemoria degli aspetti ed argomenti da

affrontare e quindi dopo aver barrato le caselle indicate, dovrà seguire una breve descrizione e precisazione. A fianco ai

titoli sono riportati tra parentesi i riferimenti allo schema di relazione proposto in allegato al decreto.

RICHIEDENTE – LOCALIZZAZIONE – TIPOLOGIA

Comune di: CASTELLO DI GODEGO, via Pagnana

1 - Richiedente:1 GAZZOLA s.n.c. DI GAZZOLA FERDINANDO, STEFANO & C. con sede in 31033

Castelfranco Veneto (TV), via Brenta n. 175.

Persona fisica società impresa ente

2 - Ubicazione dell'opera e/o dell'intervento (8) ­ Indirizzo: Castello di Godego (TV), via Pagnana

­ Cartografie con indicati con apposito segno grafico: ambito di intervento, edifici e manufatti interessati

dall’intervento

1 persona fisica società impresa ente (La compilazione della scheda e' a carico del soggetto che richiede l'autorizzazione paesaggistica).

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Individualizzazione dell’intervento: località Castello di Godego via Pagnana

L’area complessiva della ex cava/discarica risulta catastalmente censita nel Comune di Castello di Godego alla ex Sez.

U, Fg. XII,

mappali n. mq

274 750

275 159

276 890

277 *(frazionato in 1401,1402,1403 e 1404) 22.749

279 7.340

Totale 31.888

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­ estratto Catastale

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­ estratto Carta Tecnica Regionale: tavoletta 104111 “Castello di Godego”

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­ estratto Ortofoto

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3 - Tipologia dell'opera e/o dell'intervento:

Descrizione tra quelle di cui all’allegato I del DPR 9 luglio 2010, n. 139:

­ Interventi edilizi �

­ Aree pertinenziali �

­ Arredo urbano �

­ Viabilità �

­ Infrastrutture a rete e Impianti tecnologici

­ Opere idrauliche prelievo e tombinamento �

­ Difesa idrogeologica – idraulica �

­ Manutenzioni silvo-pastorali e riduzioni di superfici boscate �

­ Manufatti provvisori e di servizio �

Precisazione dell’intervento con i dati dimensionali di progetto che attestino la conformità a quanto richiesto

nell’allegato I al DPR 9 luglio 2010, n. 139: punto 27 “Posa in opera di manufatti completamente interrati (serbatoi,

cisterne etc.), che comportino la modifica della morfologia del terreno, comprese opere di recinzione o sistemazione

correlate”.

Trattasi di richiesta di messa in esercizio di un frantumatore mobile di

inerti con predisposizione di vasche di raccolta acque e regimentazione

delle stesse.

4 - Carattere dell'intervento (4) ­ temporaneo o stagionale; �

­ permanente: a) fisso b) rimovibile

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ANALISI DELLO STATO ATTUALE

5 - Contesto paesaggistico: ­ MONTANO � ­ PEDEMONTANO E COLLINARE � ­ DELLA PIANURA ­ LAGUNARE, COSTIERO E DELLA BONIFICA RECENTE �

6 - Descrizione dei caratteri del Contesto e dell’Area di intervento (7) 2 L’area in cui sorge il fabbricato fa parte di un contesto paesaggistico di pianura , in territorio agricolo dove regnano, tra

i campi coltivati, i numerosi corsi d’acqua, siepi, formazioni boschive, pioppeti.

Non manca, comunque la forte urbanizzazione anche artigianale.

Area in esame agricola ma fortemente urbanizzata

2 … devono essere descritti, in modo sintetico, i caratteri che effettivamente connotano l'area di intervento ed l contesto paesaggistico, in cui si

colloca l'opera da realizzare, al fine fornire l'esatta informazione in relazione alla sua ubicazione rispetto agli aspetti o elementi di rilievo

paesaggistico.

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Contesto paesaggistico agricolo

Urbanizzazione artigianale del territorio appena a nord dell’area di intervento

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Forte urbanizzazione residenziale del territorio agricolo lungo le strade di scorrimento

Contesto paesaggistico: aree agricole, residenziali e artigianali nei pressi dell’area in oggetto

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7 - Uso del suolo e degli edifici (5) Classificazione d'uso da partita catastale dei terreni e degli edifici (5.a)

­ privato

­ demaniale

Uso attuale effettivo dell’edificio:

­ residenziale

­ ricettiva/turistica

­ industriale/artigianale

­ agricolo

­ commerciale/direzionale

­ altro: ……………………………………………………………………….

Uso attuale effettivo dell’area di intervento: (5.b)

­ urbano

­ agricolo

­ bosco

­ incolto

­ altro: AREA EX CAVA ED EX DISCARICA DI INERTI RECUPERATA

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8 - Classificazione urbanistica dell’area interessata dall’intervento (5.b)

Estratto dello strumento urbanistico comunale PRG, PAT-PATI, PI e relative norme che evidenzino: l'edificio o sua

parte; area di pertinenza/il lotto di terreno, l'intorno su cui si intende intervenire.

PI del Comune di Castello di Godego

TAV. 1: CARTA DEI VINCOLI E DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

P.I.: TAVOLA 13.2.U

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PAT del Comune di Castello di Godego

TAV. 1A-1B: CARTA DEI VINCOLI E DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Cave dismesse e ripristinate ad uso agricolo

Discariche dismesse e ripristinate ad uso agricolo

Servitù idraulica Roggia Brentellone (D.L gs. 42/2004, art. 142 lett. C)

P.A.T.: TAVOLA 1A

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P.A.T.: TAVOLA 1B

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TAV. 2: CARTA DELLE INVARIANTI

P.A.T.: TAVOLA P2

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TAV. 3: CARTA DELLE FRAGILITÀ

P.A.T.: TAVOLA P3

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TAV. 4: CARTA DELLA TRASFORMABILITÀ

P.A.T.: TAVOLA P4

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9 - Documentazione Fotografica (9)

Le riprese fotografiche (da 2 a 4) devono permettere una vista di dettaglio dell'area di intervento e una vista panoramica

del contesto da luoghi pubblici o comunque di elevata frequentazione, punti dai quali è possibile cogliere con

completezza le fisionomie fondamentali del contesto paesaggistico, le aree di intervisibilità del sito.

Le riprese fotografiche vanno corredate da brevi note esplicative e dall'individuazione del contesto paesaggistico e

dell'area di intervento.

VISIONE AEREA

VISIONE dell’AREA

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10 - Il Vincolo Paesaggistico - fonti normative o provvedimentali della disciplina paesaggistica:

Estremi del provvedimento ministeriale o regionale di dichiarazione di notevole interesse pubblico, ai sensi dell’art. 136

- 141 - 157 DLgs. n. 42/2004: (10a)

cose immobili; ville, giardini, parchi; complessi di cose immobili; bellezze panoramiche.

Estremi del provvedimento di tutela e motivazioni in esso indicate:

Presenza di aree tutelate per legge ai sensi dell’ art. 142 del DLgs. n. 42/2004: (10b)

territori costieri; territori contermini ai laghi; fiumi, torrenti, corsi d'acqua; montagne sup. 1200/1600 m; ghiacciai e

circhi glaciali; parchi e riserve; territori coperti da foreste e boschi; università agrarie e usi civici; zone umide; vulcani;

zone di interesse archeologico.

ROGGIA BRENTELLONE: fascia rispetto corso d’acqua AMBITO DI PROTEZIONE ARCHEOLOGICA

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PROGETTO

11 - DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO Trattasi di richiesta di autorizzazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi in procedura ordinaria (ex art.lo

n.208 D.Lgs. n. 152/2006) mediante selezione cernita ed adeguamento volumetrico di rifiuti contemplati nel decreto

ministeriale 5 febbraio 1998 smi.

L’impianto è mobile (track mobile) con rete accumulo acque meteorologiche e regimentazione delle stesse con vasche e

fossato fitodepurazione.

Il sito è un’ex discarica di inerti riportata a piano campagna.

Si allegato le tavole di progetto.

COMPATIBILITÀ PAESAGGISTICA

12 - Effetti conseguenti alla realizzazione dell'opera3 (13)

Dovranno considerare degli effetti degli interventi dal punto di vista paesaggistico conseguenti alle trasformazioni:

­ dirette e indotte;

­ reversibili e irreversibili;

­ a breve e medio termine;

­ nell'area di intervento e nel contesto paesaggistico;

­ in fase di cantiere e a regime.

effetti positivi: �

effetti compatibili: �

nessun effetto negativo:

effetti contrastanti: �

effetti negativi: �

Sintetica descrizione degli effetti:

Si prevede l’inserimento di un frantumatore mobile all’interno di un’area ex-cava e ex-discarica completamente

recintata in un ambiente esistente in ambiente agricolo ormai fortemente urbanizzato.

13 - Mitigazione dell'impatto dell'intervento (14)

Vanno riportate le opere di mitigazione sia visive che ambientali necessarie per ridurre o migliorare gli impatti sul bene

tutelato sui caratteri del contesto paesaggistico e dell'area di intervento, come descritti.4

Come per le opere di categoria “B” gli interventi di cui alla categoria “C” non possono prevedere “effetti non

mitigabili”, nel qual caso vanno considerate di categoria “A” e soggetti a relazione paesaggistica completa.

Vengono recepite le prescrizioni di cui al parere della Soprintendenza del 08.04.2020: si inseriscono in progetto

piantumazioni di Populus Nigra var. Ital. e infittimento della siepe perimetrale.

Per l’abbattimento dei rumori, nel vaglio esistente sul fondo cava si prevedono dei pannelli da applicare direttamente

alla parte del vaglio rumorosa (pannelli che si rivelano anche migliorativi per l’estetica dell’impianto), e in zona

adiacente al nuovo trituratore. Questi ultimi saranno messi a 2 metri dal macchinario e non saranno visibili dall’esterno.

3 Lo scopo di tale punto è quello di fornire, con buona approssimazione, l'informazione sulle eventuali effetti conseguenti alla realizzazione dell'opera ed in particolare degli elementi o degli aspetti tutelati. tale valutazione si ricava dal confronto fra le caratteristiche dello stato attuale, gli elementi di

progetto e gli obiettivi della tutela. Al fine di orientare la compilazione di tale sezione si elencano qui di seguito alcune delle possibili modificazioni

dell'immobile o dell'area tutelata: (6) - cromatismi dell'edificio;- rapporto vuoto/pieni;- sagoma;- volume;- aspetto architettonico;- copertura;- pubblici accessi;- impermeabilizzazione del

terreno;- movimenti di terreno/sbancamenti;- realizzazione di infrastrutture accessorie;- aumento superficie coperta;- alterazione dello skyline (profilo

dell'edificio o profilo dei crinali);- alterazione percettiva del paesaggio (intrusione o ostruzione visuale);- interventi su elementi arborei e vegetazione 4 Le opere di mitigazione e compensazione si fondano sul principio che ogni intervento deve essere finalizzato ad un miglioramento della qualità

paesaggistica complessiva dei luoghi, o, quanto meno, deve garantire che non vi sia una diminuzione delle sue qualità, pur nelle trasformazioni.

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Descrizione dei caratteri del Contesto e dell’Area di intervento, punto 6

CARATTERI del

PAESAGGIO

montano pedemontano e collinare

della pianura lagunare, costiero e della bonifica recente

geomorfologici ed

idraulici

forma acclività esposizione

natura dei suoli rischi:

­ geologico

­ idraulico ­ sismico

forma acclività esposizione

natura dei suoli rischi:

­ geologico

­ idraulico ­ sismico

Forma: PIANURA

Natura dei suoli:

GHIAIOSA

Rischi:

idraulico LIMITATO sismico ZONA III

forma natura dei suoli

rischi:

­ idraulico ­ sismico

naturalistici SIC

ZPS Rete Ecologica

SIC

ZPS Rete Ecologica

Corso d’acqua

ZPS a circa 1 km Zona di protezione

archeologica

SIC

ZPS Rete Ecologica

forestali alpeggio boschi: ­ affermati

­ recenti

­ infestanti prati-pascoli:

­ monticati

­ abbandonati ­ evoluzione

­

boschi: ­ affermati

­ recenti

­ infestanti fasce boscate

prati

boschi: ­ affermati

­ recenti

­ infestanti fasce boscate

prati

filari alberati: SIEPI

boschi: ­ affermati

­ recenti

­ infestanti fasce boscate

prati

filari alberati

paesaggio agrario versanti terrazzati coltivati:

­ prati

­ frutteti ­ vigneti

fondovalle coltivati

versanti terrazzati coltivati:

­ prati

­ frutteti ­ vigneti

fondovalle coltivati

antica bonifica: partitura fondiaria storica:

centuriazione romana

bonifica veneziana, ecc. struttura viaria

interpoderale;

reticolo idrografico sistema drenaggi

siepi:SI

grandi alberi:

recente bonifica partitura fondiaria

struttura viaria

interpoderale; reticolo idrografico

sistema drenaggi

siepi grandi alberi

insediamenti storici centri storici -atlante

nuclei e aggregati

viabilità storica singoli elementi:

chiese - campanili

castelli – ville edifici rurali

capitelli – edicole fontane – sorgenti

ponti – guadi – passi

centri storici -atlante

nuclei e aggregati

viabilità storica singoli elementi:

chiese - campanili

castelli – ville edifici rurali

capitelli – edicole fontane – sorgenti

ponti – guadi – passi

centri storici

nuclei e aggregati

viabilità storica singoli elementi:

chiese - campanili

castelli – ville edifici rurali

capitelli – edicole fontane – sorgenti:

ponti – guadi – passi

centri storici -atlante

nuclei e aggregati

viabilità storica singoli elementi:

chiese - campanili

castelli – ville edifici rurali

capitelli – edicole fontane – sorgenti

ponti – guadi – passi

dinamiche insediative crescita urbana, ­ antica

­ recente

sviluppo: ­ produttivo

­ commerciale

­ turistico ­ del terziario

previsioni da PRG

tendenza

crescita urbana, ­ antica

­ recente

sviluppo: ­ produttivo

­ commerciale

­ turistico ­ del terziario

previsioni da PRG

tendenza

crescita urbana, ­ antica X

­ recente

sviluppo: ­ produttivo

­ commerciale

­ turistico ­ del terziario

previsioni da P.I.

ZONA AGRICOLA

crescita urbana, ­ antica

­ recente

sviluppo: ­ produttivo

­ commerciale

­ turistico ­ del terziario

previsioni da PRG

tendenza

percettivi

in rapporto ai caratteri

del paesaggio storicamente

documentato e

riconosciuto

Coerenti

Coerenti in parte incoerenti

Coerenti

Coerenti in parte incoerenti

Coerenti X

Coerenti in parte incoerenti

Coerenti

Coerenti in parte incoerenti

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Elenco degli interventi e delle opere soggetti a relazione paesaggistica semplificata D.P.R. 9 luglio 2010, n. 139 - Allegato 1, comma 1) Interventi edilizi 1. Incremento di volume non superiore al 10 per cento della volumetria della costruzione originaria e comunque non superiore a 100

mc (la presente voce non si applica nelle zone territoriali omogenee "A" di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n.

1444, e ad esse assimilabili e agli immobili soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e c), del Codice). Ogni

successivo incremento sullo stesso immobile è sottoposto a procedura autorizzatoria ordinaria.

2. Interventi di demolizione e ricostruzione con il rispetto di volumetria e sagoma preesistenti. La presente voce non si applica agli

immobili soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e c), del Codice).

3. Interventi di demolizione senza ricostruzione o demolizione di superfetazioni (la presente voce non si applica agli immobili

soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e c), del Codice).

4. Interventi sui prospetti degli edifici esistenti, quali: aperture di porte e finestre o modifica delle aperture esistenti per dimensione e

posizione; interventi sulle finiture esterne, con rifacimento di intonaci, tinteggiature o rivestimenti esterni, modificativi di quelli

preesistenti; realizzazione o modifica di balconi o terrazze; inserimento o modifica di cornicioni, ringhiere, parapetti; chiusura di

terrazze o di balconi già chiusi su tre lati mediante installazione di infissi; realizzazione, modifica o sostituzione di scale esterne (la

presente voce non si applica agli immobili soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e c), del Codice).

5. Interventi sulle coperture degli edifici esistenti, quali: rifacimento del manto del tetto e delle lattonerie con materiale diverso;

modifiche indispensabili per l'installazione di impianti tecnologici; modifiche alla inclinazione o alla configurazione delle falde;

realizzazione di lastrici solari o terrazze a tasca di piccole dimensioni; inserimento di canne fumarie o comignoli; realizzazione o

modifica di finestre a tetto e lucernari; realizzazione di abbaini o elementi consimili (la presente voce non si applica agli immobili

soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e c), del Codice).

6. Modifiche che si rendono necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica ovvero per il contenimento dei consumi

energetici degli edifici.

7. Realizzazione o modifica di autorimesse pertinenziali, collocate fuori terra ovvero parzialmente o totalmente interrate, con volume

non superiore a 50 mc, compresi percorsi di accesso ed eventuali rampe. Ogni successivo intervento di realizzazione o modifica di

autorimesse pertinenziale allo stesso immobile è sottoposto a procedura autorizzatoria ordinaria.

8. Realizzazione di tettoie, porticati, chioschi da giardino e manufatti consimili aperti su più lati, aventi una superficie non superiore a

30 mq.

9. Realizzazione di manufatti accessori o volumi tecnici di piccole dimensioni (volume non superiore a 10 mc).

10. Interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche, anche comportanti modifica dei prospetti o delle pertinenze

esterne degli edifici, ovvero realizzazione o modifica di volumi tecnici. Sono fatte salve le procedure semplificate ai sensi delle leggi

speciali di settore (la presente voce non si applica agli immobili soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e

c), del Codice).

Aree pertinenziali, 11. Realizzazione o modifica di cancelli, recinzioni, o muri di contenimento del terreno (la presente voce non si applica agli immobili

soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e c), del Codice).

12. Interventi di modifica di muri di cinta esistenti senza incrementi di altezza.

13. Interventi sistematici nelle aree di pertinenza di edifici esistenti, quali: pavimentazioni, accessi pedonali e carrabili di larghezza

non superiore a 4 m, modellazioni del suolo, rampe o arredi fissi (la presente voce non si applica agli immobili soggetti a tutela ai

sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e c), del Codice).

Arredo urbano

14. Realizzazione di monumenti ed edicole funerarie all'interno delle zone cimiteriali.

15. Posa in opera di cartelli e altri mezzi pubblicitari non temporanei di cui all'art. 153, comma 1 del Codice, di dimensioni inferiori a

18 mq, ivi comprese le insegne per le attività commerciali o pubblici esercizi (la presente voce non si applica agli immobili soggetti a

tutela ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettere a), b) e c) del Codice).

16. Collocazione di tende da sole sulle facciate degli edifici per locali destinati ad attività commerciali e pubblici esercizi.

Viabilità 17. Interventi puntuali di adeguamento della viabilità esistente, quali: adeguamento di rotatorie, riconfigurazione di incroci stradali,

realizzazione di banchine e marciapiedi, manufatti necessari per la sicurezza della circolazione, nonché quelli relativi alla

realizzazione di parcheggi a raso a condizione che assicurino la permeabilità del suolo, sistemazione e arredo di aree verdi.

Infrastrutture a rete e Impianti tecnologici 18. Interventi di allaccio alle infrastrutture a rete, ove comportanti la realizzazione di opere in soprasuolo.

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19. Linee elettriche e telefoniche su palo a servizio di singole utenze di altezza non superiore, rispettivamente, a metri 10 e a metri

6,30.

20. Adeguamento di cabine elettriche o del gas, ovvero sostituzione delle medesime con altre di tipologia e dimensioni analoghe.

21. Interventi sistematici di arredo urbano comportanti l'installazione di manufatti e componenti, compresi gli impianti di pubblica

illuminazione.

22. Installazione di impianti tecnologici esterni per uso domestico autonomo, quali condizionatori e impianti di climatizzazione dotati

di unità esterna, caldaie, parabole, antenne (la presente voce non si applica agli immobili soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136,

comma 1, lettere a), b) e c), del Codice).

23. Parabole satellitari condominiali e impianti di condizionamento esterni centralizzati, nonché impianti per l'accesso alle reti di

comunicazione elettronica di piccole dimensioni con superficie non superiore ad 1 mq o volume non superiore ad 1 mc (la presente

voce non si applica agli immobili soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere a), b) e c), del Codice).

24. Installazione di impianti di radiocomunicazioni elettroniche mobili, di cui all'articolo 87 del decreto legislativo 1° agosto 2003,

n. 259, che comportino la realizzazione di supporti di antenne non superiori a 6 metri se collocati su edifici esistenti, e/o la

realizzazione di sopralzi di infrastrutture esistenti come pali o tralicci, non superiori a 6 metri, e/o la realizzazione di apparati di

telecomunicazioni a servizio delle antenne, costituenti volumi tecnici, tali comunque da non superare l'altezza di metri 3 se collocati

su edifici esistenti e di metri 4 se posati direttamente a terra.

25. Installazione in soprasuolo di serbatoi di GPL di dimensione non superiore a 13 mc, e opere di recinzione e sistemazione

correlate.

26. Impianti tecnici esterni al servizio di edifici esistenti a destinazione produttiva, quali sistemi per la canalizzazione dei fluidi

mediante tubazioni esterne, lo stoccaggio dei prodotti e canne fumarie.

27. Posa in opera di manufatti completamente interrati (serbatoi, cisterne etc.), che comportino la modifica della morfologia del

terreno, comprese opere di recinzione o sistemazione correlate.

28. Pannelli solari, termici e fotovoltaici fino ad una superficie di 25 mq (la presente voce non si applica nelle zone territoriali

omogenee "A" di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale n. 1444 del 1968, e ad esse assimilabili, e nelle aree vincolate ai sensi

dell'articolo 136, comma 1, lettere b) e c), del Codice), ferme restando le diverse e più favorevoli previsioni del decreto legislativo 30

maggio 2008, n. 115, recante "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi

energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE", e dell'articolo 1, comma 289, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, recante

"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)".

Opere idrauliche prelievo e tombinamento 29. Nuovi pozzi, opere di presa e prelievo da falda per uso domestico, preventivamente assentiti dalle Amministrazioni competenti,

comportanti la realizzazione di manufatti in soprasuolo.

30. Tombinamento parziale di corsi d'acqua per tratti fino a 4 m ed esclusivamente per dare accesso ad abitazioni esistenti e/o a fondi

agricoli interclusi, nonché la riapertura di tratti tombinati di corsi d'acqua.

Difesa idrogeologica - idraulica 31. Interventi di ripascimento localizzato di tratti di arenile in erosione, manutenzione di dune artificiali in funzione antierosiva,

ripristino di opere di difesa esistenti sulla costa.

32. Ripristino e adeguamento funzionale di manufatti di difesa dalle acque delle sponde dei corsi d'acqua e dei laghi.

Manutenzioni silvo-pastorali e riduzioni di superfici boscate, 33. Taglio selettivo di vegetazione ripariale presente sulle sponde o sulle isole fluviali.

34. Riduzione di superfici boscate in aree di pertinenza di immobili esistenti, per superfici non superiori a 100 mq, preventivamente

assentita dalle amministrazioni competenti.

35. Ripristino di prati stabili, prati pascolo, coltivazioni agrarie tipiche, mediante riduzione di aree boscate di recente formazione per

superfici non superiori a 5000 mq, preventivamente assentiti dalle amministrazioni competenti.

36. Taglio di alberi isolati o in gruppi, ove ricompresi nelle aree di cui all'articolo 136, comma 1, lettere c) e d), del Codice,

preventivamente assentito dalle amministrazioni competenti.

Manufatti provvisori e di servizio 37. Manufatti realizzati in legno per ricovero attrezzi agricoli, con superficie non superiore a 10 mq.

38. Occupazione temporanea di suolo privato, pubblico, o di uso pubblico, con strutture mobili, chioschi e simili, per un periodo

superiore a 120 giorni.

39. Strutture stagionali non permanenti collegate ad attività turistiche, sportive o del tempo libero, da considerare come attrezzature

amovibili.