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Allegato 4 “Relazione paesaggistica” INTERVENTI E OPERE DI CATEGORIA “B” documentazione completa DPCM 12.12.2005 Il presente schema di relazione va utilizzato sia nel caso di tipologie di Interventi e Opere che, pur di modesto impegno territoriale, risultino di rilevante impatto paesaggistico ed ambientale, indicate di categoria “B” nel Prontuario Tecnico per il Paesaggio, per i quali è necessaria una relazione paesaggistica completa che preveda comunque la mitigazione degli effetti. RICHIEDENTE – LOCALIZZAZIONE – TIPOLOGIA Comune di: Campo San Martino (PD) Richiedente: 1 Richiedenti: FINCO dr. ARISTIDE S.a.s. p. iva 01281290286 Via VIII Settembre 1/A, 35010 Campo S. Martino (PD) legale rappresentante: FINCO STEFANO c.f. FNCSFN60T29B564A nato a Campo San Martino (PD) in data 29/12/60, residente in via Manzoni n° 1, 35010 Campo San Martino (PD) Ubicazione dell'opera e/o dell'intervento Piazza Serres-Castet, comune di Campo San Martino (PD); Cartografie con indicati: ambito di intervento, edifici e manufatti interessati dall’intervento: Estratto catastale. 1 persona fisica società impresa ente (La compilazione della scheda e' a carico del soggetto che richiede l'autorizzazione paesaggistica).

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Allegato 4

“Relazione paesaggistica” INTERVENTI E OPERE DI CATEGORIA “B”

documentazione completa DPCM 12.12.2005

Il presente schema di relazione va utilizzato sia nel caso di tipologie di Interventi e Opere che, pur di modesto impegno territoriale, risultino di rilevante impatto paesaggistico ed ambientale, indicate di

categoria “B” nel Prontuario Tecnico per il Paesaggio, per i quali è necessaria una relazione paesaggistica completa che preveda comunque la mitigazione degli effetti.

RICHIEDENTE – LOCALIZZAZIONE – TIPOLOGIA

Comune di: Campo San Martino (PD)

Richiedente:1

Richiedenti:

FINCO dr. ARISTIDE S.a.s. p. iva 01281290286

Via VIII Settembre 1/A,

35010 Campo S. Martino (PD)

legale rappresentante:

FINCO STEFANO c.f. FNCSFN60T29B564A

nato a Campo San Martino (PD) in data 29/12/60,

residente in via Manzoni n° 1, 35010 Campo San Martino (PD)

Ubicazione dell'opera e/o dell'intervento

Piazza Serres-Castet, comune di Campo San Martino (PD);

Cartografie con indicati: ambito di intervento, edifici e manufatti interessati dall’intervento:

Estratto catastale.

1 persona fisica società impresa ente (La compilazione della scheda e' a carico del soggetto che richiede l'autorizzazione paesaggistica).

Carta tecnica regionale

Aerofotogrammetrico

Contesto paesaggistico con le indicazioni necessarie ad una più precisa localizzazione:

­ montano

­ pedemontano e collinare

­ della pianura

­ lagunare, costiero e della bonifica recente

Tipologia dell'opera e/o dell'intervento:

Ristrutturazione urbanistica area centro frazione di Busiago Vecchio, comune di Campo San Martino.

L’appezzamento di terreno costituito dai mappali 44, 45, 46, 195, 215, 219, 459 del foglio 6 coincide con il centro della

frazione di Busiago Vecchio.

Confina a nord ed est con le vie pubbliche via Risare e via Finco, mentre a sud ed ovest con altre proprietà private.

L’area è attualmente in parte occupata da edifici a destinazione commerciale e residenziale, tutti edificati tra la fine del

1950 e la fine del 1960, che sono destinati alla demolizione.

L’area da urbanizzare si inserisce tra edifici esistenti a posizione del nuovo edificio è in allineamento alle abitazioni

esistenti come da prescrizioni del Piano degli Interventi vigente.

ANALISI DELLO STATO ATTUALE 2

1 - DESCRIZIONE DEI CARATTERI PAESAGGISTICI DEL CONTESTO PAESAGGISTICO

AMBITO DI PAESAGGIO: PIANURA CENTRALE VENETA.

Il valore naturalistico dell’area oggetto della ricognizione è espresso dalla sporadica permanenza della struttura a campi

chiusi con sistemazioni a “cavino” (cavino: in agronomia, fosso della larghezza di circa 2 m funzionante da colatoio. Nella sistemazione del

terreno a c. (detta alla padovana, perché attuata diffusamente nella provincia diPadova) i c. sono disposti alla distanza di 80-100 m uno dall’altro e i campi

hanno una pendenza dell’1-2% verso di essi; trasversalmente ai c., a distanza molto variabile (da 20 a 60 m circa) sono disposti i filari di alberi (gelsi, pioppi,

aceri) in genere sostenenti la vite). Gli appezzamenti di dimensioni medio-piccole, accompagnati da prati, pioppeti (sia in

coltura specializzata che nel perimetro degli appezzamenti) e viti a sostegno vivo, con l’ausilio della sistemazione

idraulica a cavino, rendono il paesaggio vario e di particolare interesse sotto il profilo storico-agrario ed ecologico.

2 - DESCRIZIONE – VALUTAZIONE DEI CARATTERI PAESAGGISTICI DELL’AMBITO DI INTERVENTO

La sistemazione del territorio secondo la centuriazione romana ha permesso la conservazione in alcune zone del tipico

paesaggio a campi chiusi e con sistemazioni a cavino, che presentano un buon livello di integrità naturalistica.

È interessante osservare come l’antica divisione parcellare romana abbia condizionato fino ai giorni nostri una porzione

veramente ampia di territorio, non solo per quanto attiene la suddivisione dello spazio agricolo, ma per lo stesso

orientamento degli insediamenti urbani, delle ville, delle chiese e delle case coloniche. Queste campagne, con i fossati e

i filari che fi ancheggiano le diverse vie di comunicazione, costituiscono un interessante esempio di paesaggio

archeologico, arricchito lungo le strade dalla caratteristica alberatura di platani

e dai canali di scolo sul lato settentrionale dei decumani.

Ben conservato è l’interno delle centurie, solitamente suddiviso in campi sistemati alla padovana con baulatura

trasversale, contornati da fossati e delimitati da ceppaie, soprattutto di ontani, che conservano alcuni esemplari dalle

caratteristiche piantate di viti sorretti da salici e gelsi.

Alla presenza di elementi storico-testimoniali di rilevante interesse, tra cui spiccano numerose le ville, si

contrappongono modelli e tipologie edilizie proposte negli ultimi decenni che hanno reso meno riconoscibile il sistema

insediativo tradizionale, un tempo caratterizzato dall’infittirsi dell’edificazione lungo l’antica viabilità romana o ai

crocicchi. Le nuove espansioni dell’edificato infatti, saturando gli spazi liberi interni alle centurie, impongono spesso

delle logiche di aggregazione molto differenti da quelle storicamente consolidate: ciò è evidente in particolare lungo gli

assi viari di maggior afflusso.

2 Rispetto alla relazione per le opere di categoria “A”, la descrizione del contesto può essere ridotta in sintesi diversamente da quella dell’ambito di intervento che si ritiene debba essere descritto e valutato con analoga attenzione e perizia,

2.1 Pianificazione territoriale, urbanistica e di settore:

ESTRATTO DAL PTRC

ESTRATTO DAL PTRC

ESTRATTO DAL PIANO DEGLI INTERVENTI COMUNALE

2.2 Tutele e vincoli

Nessuno.

2.3 Il Vincolo Paesaggistico - fonti normative o provvedimentali della disciplina paesaggistica

L’area interessata è soggetta a tutela ai sensi dell’art. 142 lett. c) e lett. m) del D.Lgs. 42/2004 - AGRO CENTURIATO

DELLA PIANURA CENTRALE VENETA

3 – VALUTAZIONI SUI CARATTERI DEL PAESAGGIO (STATO DI FATTO)

L’ambito di intervento è parte di un’area agricola pianeggiante, situata al margine ovest del graticolato romano, quindi

soggetta alle prescrizioni della L. 431/85. Nello specifico, la zona del territorio interessata dall’intervento ricade in area

centro della frazione di Busiago Vecchio. Come detto precedentemente in questa parte di territorio, il graticolato è poco

leggibile avendo perso i capisaldi costitutivi nel corso del basso medioevo per i motivi prima spiegati. L’area di

intervento oggetto di ristrutturazione urbanistica non confina con ambiti o elementi naturalistici di particolare interesse.

La maggior parte delle abitazioni contermini sono state edificate fra il 1960 e il 2000.

Nei pressi dell’area non si rilevano altri elementi di importanza ambientale quali particolari siti naturalistici (biotopi,

riserve, parchi naturali, boschi), o sistemi insediativi storici (centri storici, edifici storici diffusi), paesaggi agrari (assetti

culturali tipici, sistemi tipologici rurali quali cascine, masserie ecc..), o percorsi panoramici.

Cenni storici e assetto attuale del paesaggio.

Il territorio di Busiago fu interessato in epoca romana dalla formazione del graticolato detto di Camposampiero che,

secondo la ricostruzione di Benetti, doveva estendersi, da nord a sud, da Loreggia ad Altichiero e da est ad ovest, da

Mirano a Curtarolo. Campo San Martino e Marsango si trovavano inserite tra due importanti strade romane che

collegavano la città di Padova, in epoca fiorente sede del mercato della lana, con l’altopiano di Asiago e il massiccio del

Grappa, poco lontane dall’arteria consolare Postumia che attraversava tutta la pianura padana collegando Genova ad

Aquileia e che le incrociava; le due strade erano la via Val Medoacus (attuale Valsugana) e la via Aurelia che

corrisponde all’attuale Strada del Santo.

Ai giorni nostri si può notare che la centuriazione è ben conservata nella parte a est della via Aurelia mentre è quasi

completamente scomparsa ad ovest; una serie di concause, l’abbandono delle campagne per le continue invasioni

barbariche e alcune grandi alluvioni attorno al VI secolo che provocarono la modifica del corso dei fiumi,

consolidarono quella grande estensione boschiva conosciuta come il Bosco di Busiago e ricordata in molti documenti

del XI e XII secolo.

F-10

EDIFICIO DADEMOLIRE

EDIFICI DADEMOLIRE

PLANIMETRIA CONI DI RIPRESA FOTOGRAFICA

ALTRA PROPRIETA'

F-9

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F-4 F-5F-2F-1F-6F-3

Tra il 1000 e il 1200, Campo San Martino e la frazione di Busiago sono interessate dal consolidarsi di alcune famiglie

che costruiscono le proprie dimore alle cui porte si vanno a formare dei borghi contadini di proprietà dei Vescovi di

Padova e della famiglia Mussato quest’ultima a partire dal 1278 sino ai primi anni del '800.

4 - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA: CONI DI RIPRESA FOTOGRAFICA DELL’AREA

Foto 1 Foto 2

Foto 3 Foto 4

Foto 5 Foto 6

Foto 7 Foto 8

Foto 9 Foto 10

PROGETTO

5 - Descrizione dell'intervento e delle caratteristiche dell'opera

Si tratta di un intervento di ristrutturazione urbanistica di un’area di circa 8000 mq (già in parte costruita) che

comprende la realizzazione di una piazza di 2000 mq circa (che sarà oggetto di un progetto specifico anche se qui è

rappresentata per completezza di informazioni) e l’urbanizzazione dell’area rimanente di circa 6000 mq.

In sintesi il progetto prevede:

1. una piazza a confine con via Risare e via Finco e un’area privata da destinare a costruzioni residenziali e ad

eventuali attività commerciali e/o direzionali.

2. un’area privata che sarà destinata all’edificazione di residenze, negozi e uffici (questi ultimi prevalentemente lungo

il fronte prospettante sulla futura piazza);

3. aree da destinare al soddisfacimento degli standard relativi al punto 2;

Gli accessi previsti sono due, in quanto ognuno sarà a servizio di un gruppo di edifici.

Nella progettare l’area residenziale si è cercato di:

- costituire una zona privata a bassa intensità abitativa, evitando, per quanto possibile, gli accostamenti tra unità

abitative (nel rispetto di chi vi andrà ad abitare);

- orientare gli edifici e gli alloggi verso sud per sfruttare l’insolazione e l’illuminazione naturale quanto più possibile;

- ricavare più verde possibile, dotando le abitazioni di giardini esclusivi, possibilmente collocati sui fronti principali,

limitando nel contempo le aree pavimentate;

- limitare la circolazione automobilistica all’interno dell’area stessa.

Materiali e finiture.

Le pavimentazioni delle aree, sia pubbliche che private, saranno prevalentemente eseguite in masselli di calcestruzzo

posati a secco su sottofondi ghiaiosi al fine di limitare l’impermeabilizzazione del terreno.

Il verde dovrà essere l’elemento dominante e caratterizzante dell’intera area.

ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ PAESAGGISTICA

6 - Effetti conseguenti alla realizzazione dell'opera

L’intervento inciderà in modo limitato sulla percezione dell’assetto paesaggistico circostante in quanto si opera in

sostituzione di costruzioni esistenti; costruzioni che non presentano alcun valore documentale, sorte al solo scopo di

soddisfare le esigenze economiche dell’attività prima insediata.

7 - Simulazione post-intervento

Inserimento nell’aerofotogrammetrico

L’opera non interessa aree di valore naturalistico o edifici di valore storico-documentale.

Essa si inserisce in un tessuto urbano in buona parte già costruito e da riqualificare.

Compatibilmente con le esigenze derivanti dalle norme urbanistiche, sono state ridotte al minimo necessario tutte le

superfici carrabili e pavimentate, destinando quanta più superficie possibile a verde pubblico e privato.

8 - Mitigazione dell'impatto dell'intervento

La mitigazione dell’intervento sarà realizzata mediante la piantumazione di alberature a medio fusto, soprattutto in

prossimità degli accessi e del verde pubblico, e di siepi perimetrali lungo i confini privati.

La piantumazione avverrà in due momenti:

- nella prima fase, in concomitanza all’esecuzione delle opere di urbanizzazione, ci sarà la messa a dimora di

alberature all’interno dell’area verde e nelle aree da destinare a parcheggi, in particolare tigli nei parcheggi, aceri e

carpini nel verde pubblico;

- nella seconda fase, che sarà obbligatoriamente differita nel tempo e solo dopo la costruzione delle singole

abitazioni, ci sarà la messa a dimora di numerose altre alberature all’interno dei singoli lotti, che sarà mista tra

alberi da frutto e alberi ornamentali.

Altro aspetto che può contribuire alla mitigazione dell’impatto sarà l’impiego di pavimentazioni a secco parzialmente

drenanti evitando quanto più possibile colate ingiustificate di calcestruzzo per la realizzazione dei sottofondi.

Il Richiedente Il Progettista dell'intervento