RELAZIONE ASSESSORE AL BILANCIO 2014 - provincia.lecco.it · PRESENTAZIONE PROPOSTA DI BILANCIO...
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RELAZIONE ASSESSORE
AL BILANCIO 2014
P. IVA 02193970130 - C.F. 92013170136
PRESENTAZIONE PROPOSTA DI BILANCIO 2014
RELAZIONE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO
PREMESSE
Questo è l’ultimo bilancio di questa Amministrazione ma potrebbe essere anche l’ultimo bilancio della
Provincia di Lecco nata, dopo anni di battaglie e iniziative, nel 1995.
Infatti il 2014 rischia di essere non solo l’ultimo anno del mandato amministrativo del Presidente Nava e
del Consiglio provinciale eletti direttamente e liberamente da tutti i cittadini e le cittadine del nostro
territorio nel 2009, ma potrebbe anche essere l’ultimo anno di vita di una Istituzione prevista dalla
Costituzione e che aveva una diretta legittimazione democratica.
Infatti sono all’esame del parlamento sia un disegno di legge costituzionale che abolisce la parola
Provincia dalla Costituzione, sia un disegno di legge ordinario che tende a trasformare la Provincia in
un Ente di secondo grado eletto indirettamente dai Sindaci e svuotato di tante sue funzioni. E tutto
questo avviene in un clima di assoluta incertezza, che continua da oltre due anni e che ha come
obiettivo quello di eliminare le Province elette a “capro espiatorio” da dare in pasto all’opinione pubblica,
con gran risonanza sui giornali e media, per dimostrare, senza paura di rendersi ridicoli, che l’abolizione
dei nostri Enti è la via principale per abbattere i costi della politica.
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E’ facile capire come tutto questo rende estremamente difficile il lavoro degli amministratori e dei
dipendenti.
Nonostante tutto questo e nonostante il terribile taglio delle risorse agli Enti Locali da parte dei governi
che si sono succeduti nel corso di questi ultimi anni, questa Amministrazione vuole approvare al più
presto il bilancio 2014 per utilizzare al meglio i pochi mesi che mancano alla sua scadenza per
concludere, quanto più possibile, le iniziative e gli investimenti avviati dall’inizio dell’Amministrazione.
Deve essere chiaro che senza l’approvazione del bilancio non possono continuare neppure gli
investimenti strategici fortemente voluti con sacrifici, a partire dall’opera più importante in termini
finanziari mai approvata dall’Ente e cioè la variante alla ex SS 639 – Lecco/Bergamo. Ma senza
l’approvazione del bilancio 2014 non potrebbero continuare neppure i pochi investimenti/opere che i
ristrettissimi spazi del patto di stabilità hanno consentito di finanziare, avviare e prevederne la
conclusione nel 2014.
Si deve approvare un bilancio al più presto perchè diventa tecnicamente impossibile per la nostra
Provincia garantire, nel 2014, una equilibrata gestione finanziaria in esercizio provvisorio.
Infatti non si potrebbe, come prescriveva la normativa precedente, basarsi sull’assestato 2013 sia
perché la nuova normativa per gli Enti sperimentali prevede che l’esercizio provvisorio deve avvenire
sulla base delle previsioni 2014 del bilancio triennale 2013/2015 (e queste previsioni sono vicine allo
zero per la maggior parte dei capitoli di spesa corrente e in conto capitale) e sia perché nel 2014, non
avendo come nel 2013 la possibilità di applicare al bilancio l’avanzo di amministrazione, non si
potrebbe garantire l’equilibrio di bilancio se non bloccando qualsiasi impegno di spesa salvo quelli
obbligatori.
Senza l’approvazione di questo bilancio non si potrebbe utilizzare neppure un €uro per le manutenzioni
ordinarie di strade e scuole né potrebbe essere avviata nessuna iniziativa culturale, di promozione
turistica.
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Anche per avere più possibilità di fare investimenti questa Amministrazione è stata tra quelle che nel
settembre hanno aderito alla sperimentazione del nuovo sistema contabile degli Enti locali prevista
dal decreto legislativo n.118/2011, che entrerà in vigore per tutte le Amministrazioni pubbliche dal 2015.
L’applicazione dei nuovi modelli di bilancio e dei nuovi principi contabili già dal 2014 (l’adesione di
questa come di altre 11 Province è stata formalizzata con un decreto ministeriale) consentirà all’Ente di
avere uno sconto sull’obiettivo del patto di stabilità 2014 e di poter prorogare le assunzioni a tempo
determinato per il 2014.
E’ stato chiesto di fare un grosso sforzo lavorativo al Settore Bilancio ma anche agli altri Settori, che
ringrazio fin da ora per la loro disponibilità, al fine di avere più possibilità di realizzare più investimenti e
far funzionare i servizi provinciali.
Il nuovo sistema contabile porterà a grosse novità anche nella gestione in quanto la tenuta della
contabilità finanziaria avverrà sulla base di una definizione del principio della competenza finanziaria
secondo cui entrate e spese verranno registrate nelle scritture contabili con l’imputazione all’esercizio
nel quale vengono a scadenza. I bilanci di previsione di durata triennale assumono carattere
autorizzatorio.
Il primo obiettivo è già stato portato a termine in quanto oggi si presentano non uno ma due bilanci:
quello tradizionale con una proposta di bilancio con i modelli finora in vigore, previsti dal D. Lgs.
n.267/2000 e dai DPR nn. 194/1006 e 326/1998 (bilancio annuale 2014, bilancio triennale 2014/2016 e
relazione previsionale e programmatica ) e una proposta di bilancio armonizzato in base a quanto
previsto dal D.Lgs. n.118/2011 e dai modelli pubblicati per la sperimentazione 2014 sul sito
www.arconet.rgs.tesoro.it.
Si ricorda che alla sperimentazione partecipa anche l’Azienda speciale Ufficio d’Ambito ATO che dovrà
in particolare partecipare alla rilevazione SIOPE, relativa all’adozione di codici particolari per pagamenti
e riscossioni.
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Per il nuovo bilancio è necessario sottolineare che si tratta di una sperimentazione per cui i
documenti di bilancio saranno soggetti a modifiche e cambiamenti ed è fisiologico che possano
contenere errori formali.
Come nel 2013, le imposizioni normative in materia di bilanci degli Enti Locali e il taglio brutale delle
risorse da parte dei governi stanno portando a non potere garantire neppure il minimo dei servizi, che
questo Ente ha garantito, con qualità e responsabilità, per anni, riducendo al minimo le scelte effettive
che gli amministratori provinciali possono fare.
L’Amministrazione si ritrova, suo malgrado, per cercare di evitare, in quest’ultimo scorcio di
amministrazione, di paralizzare iniziative e opere già avviate, ad approvare al più presto un bilancio
dove il ruolo del Presidente, della Giunta e del Consiglio provinciale sono mortificati da un quadro
normativo centralista che sembra avere come unico scopo quello di svuotare, prima ancora che abolire
formalmente, le Province.
Come altre volte sottolineato, i governi stanno annullando le possibilità di svolgere quanto vorrebbero
fare a favore dei cittadini non solo delle attuali Province ma anche degli Enti (Comuni o Regione che
siano) che si vogliono sostituire alle Province. Non solo non viene più garantito nessun contributo, ma si
mettono le mani sul gettito tributario che i cittadini pensano di versare alle Province ma che in realtà
queste, già dal 2013, sono costrette a restituire allo Stato.
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L’AZZERAMENTO DEI CONTRIBUTI STATALI E LA RESTITUZIONE ALLO STATO DEL GETTITO TRIBUTARIO.
La Provincia riceveva dal 2012 i contributi erariali solo come Fondo Sperimentale di Riequilibrio (FSR).
La vicenda del suo taglio completo è emblematica per dimostrare come i governi vogliano annullare
finanziariamente le Province, ancor prima di eliminarle come Istituzioni e vi prendo un po’ di tempo per
ripercorrerla.
L’importo del fondo sperimentale 2013 inserito nel bilancio di previsione iniziale 2013 era stato calcolato
in base a quanto indicato dall’art.16 c.7 del D. L. n.95/2013 convertito nella L.135/2013 (criterio della
proporzionalità con il totale dei consumi intermedi: interventi 2/acquisto beni; 3/prestazione di servizi e
4/utilizzo di beni di terzi) e al taglio per gli anni 2013 e 2014 di 1,2 miliardi per il fondo sperimentale delle
Province (l’importo è così aumentato rispetto a quello di 1 miliardo indicato nella predetta L.135/2013).
In sostanza si è previsto, in base alla norma in vigore al momento dell’approvazione del bilancio 2013,
un taglio proporzionale a quello del 2012 calcolato sul taglio di 500 milioni di €uro di quell’anno (diventati
appunto 1,2 miliardi di €uro nel 2013 e 2014). Il taglio 2013 diventava complessivamente di 6,9 milioni di
€uro rispetto ai 2,8 milioni di €uro del 2012 e questo imponeva all’Ente di annullare tutto il fondo
sperimentale al 31.12.2012 risultante (dopo il taglio 2012) di €.1.747.081,54 e di prevedere la
restituzione allo Stato di 2,304 milioni di €uro).
Il D.L. 08.04.2013 n.35, tuttavia, procedeva a modificare quanto stabilito approvando un allegato con la
determinazione dei tagli 2013 basata su un nuovo criterio e cioè quello dei consumi intermedi ma al
netto delle spese per il trasporto pubblico, la formazione e lo smaltimento rifiuti. Il nuovo criterio era più
penalizzante per la Provincia di Lecco e per la maggioranza delle Province lombarde e comportava un
aumento del taglio complessivo 2013/2014 che passava da 6,9 milioni di €uro a 7,8 milioni di €uro
(ulteriore taglio di 911 mila €uro).
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In sede di conversione del D.L. n.35/2013 nella L.n.64/2013 la norma è stata ulteriormente modificata e il
criterio prevedeva un taglio per ogni Provincia non più rapportato ai consumi intermedi ma solo
all’acquisto di beni e servizi (in sostanza si prendono in considerazione gli interventi 2/acquisto beni;
3/prestazione di servizi e non più l’intervento 4/utilizzo di beni di terzi) sempre al netto delle spese per il
trasporto pubblico, la formazione e lo smaltimento rifiuti.
Questo nuovo criterio penalizzava ancora di più la nostra Provincia, che spende poco per affitti, per cui il
taglio aumentava a - 8,6 milioni di €uro (l’ulteriore taglio rispetto al bilancio 2012 aumentava di – 1,625
milioni di €uro).
Nel frattempo sono intervenute sentenze del TAR che annullano persino i criteri di applicazione del taglio
riferiti al 2012. Tuttavia i Dirigenti del Ministero, hanno consigliato di prevedere per la salvaguardia degli
equilibri l’ipotesi peggiore che quindi comportava un aumento della spesa per restituzione allo Stato dei
contributi erariali di un importo 2013 quantificabile in complessivi €.3.929.000,00, una cifra enorme pari
al 25% del gettito dell’imposta RCA o al 51% dell’IPT. Questa è stata, quindi, la cifra con cui si è
predisposta ed approvata la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2013 con deliberazione consiliare
n.58 del 18.09.2013.
Ora è stato emanato il D. L. n.126 del 31.10.2013 che ricalcola il taglio complessivo per il 2013 (e 2014)
prevedendo un taglio complessivo annuo (comprensivo anche del taglio 2012) di - €.7.895.787,00.
Di conseguenza l’importo da prevedere in restituzione allo Stato diventa di €.3.256.000,00, di cui per il
2014 €.673.000,00 gia’ accantonati nel 2013. Quindi nel bilancio di competenza 2014 avremo una
spesa per restituzione di €. 2.583.000,00.
L’importo aumenta a €.3.585.000,00 nel 2015 e €.4.039.000,00 nel 2016 a causa dell’aumento del taglio
per il comparto Province.
E’ utile elencare i tagli ai trasferimenti erariali subiti da questa Provincia (al pari di tutti gli altri Enti locali)
dal 2009 ad adesso:
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TAGLI CONTRIBUTI STATALI 2009/2013 Provincia Lecco
2009 – taglio cosiddetti “costi politica” 436.184,18
2009 – legge finanziaria 2009: – 50 milioni di €uro 324.209,71
2011 – L.122/2010: – 300 milioni di €uro 383.011,99
2012 - L.122/2010: – 200 milioni di €uro+ L.214/2011 :-
415 milioni di €uro 1.696.157,00
2012 – L.135/2012: - 500 milioni di €uro 2.893.049,99
2013-L.64/2013 - ulteriori 700 milioni di €uro 5.002.737,01
totale tagli trasferimenti 2009/2013 10.735.349,88
Si tratta di una cifra enorme che supera il 25% delle spese correnti complessive dell’Ente e annulla le
risorse per finanziare le spese effettivamente discrezionali.
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IL PATTO DI STABILITA’ – IMPOSSIBILITA’ DI RISPETTO NEL 2015 E 2016 NONOSTANTE UN BILANCIO IN EQUILIBRIO E INDICI FINANZIARI VIRTUOSI
L’altro vincolo che influenza in materia decisiva la programmazione, specie la parte investimenti, è il
patto di stabilità che è arrivato ad impedire ormai dal 2013, e quindi anche nel 2014, qualsiasi nuova
opera non finanziata negli anni precedenti.
Il raggiungimento dell’obiettivo, all’inizio del 2013 assolutamente non prevedibile, è il risultato
soprattutto dell’ottenimento di spazi finanziari, neutralizzati ai fini del patto di stabilità e autorizzati dal
Ministero dell’Economia, fino a un totale di 16,9 milioni di €uro. A questo si è aggiunto il beneficio del
patto regionale verticale incentivato per circa 3 milioni di €uro.
Il meccanismo del patto di stabilità per il triennio 2014/2016 e il sistema sanzionatorio collegato al
mancato raggiungimento degli obiettivi sono stati più volte modificati.
La legge di stabilità 2013 ha mantenuto il meccanismo degli obiettivi basati sui saldi di competenza
mista, ma ha cambiato la base di calcolo (il triennio 2007/2009 e non più il 2006/2008) e anche la
percentuale dell’obiettivo che è passata al 19,8%. Ciò ha comportato per il 2013 un obiettivo annuale
iniziale di +7.5 milioni di €uro.
Successivamente la mancata individuazione per il 2013 ( e anche per il 2014) degli Enti virtuosi ha
comportato un riduzione di tale obiettivo per il 2013 al 19,61%.
Alla fine l’obiettivo 2013 è diventato di + 4,4 milioni di €uro.
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Il disegno di legge di stabilità in discussione in Parlamento non ha modificato il meccanismo del saldo di
competenza mista ma ha di nuovo cambiato il triennio base di calcolo (il 2009/2011 e non più il
2007/2009) e ha aumentato la percentuale per le Province che diventa del 20,25% per il 2014 e 2015 e il
21,05% per il 2016 e 2017.
Questo comporta un ulteriore peggioramento del nostro obiettivo che diventa di + €.7.806.243,88 per il
2014 e 2015 e + €.8.158.733,62 per il 2016.
Ciò si verifica sia per l’aumento della percentuale e sia per il cambio del triennio che ricomprende il
2010, esercizio finanziario in cui sono stati inseriti nella parte corrente del bilancio tutte le partite relative
alla gestione del servizio idrico integrato che hanno fatto lievitare la spesa del titolo 1° a oltre 52 milioni
di €uro (oltre 10 milioni di €uro in più rispetto alla media della spesa corrente annua).
Si tratta di un obiettivo annuo molto difficile che necessiterebbe teoricamente di un avanzo economico
molto alto e di un importo rilevante di risorse correnti da destinare all’estinzione dei mutui.
Purtroppo queste necessità si scontrano con il drastico taglio dei trasferimenti, con la riduzione del
gettito tributario delle Province e con l’aumento delle spese obbligatorie di gestione causato anche
dall’aumento dell’IVA (passata prima dal 20% al 21% ed ora al 22%).
Avere obiettivi positivi così alti in assenza di possibilità di miglioramento del saldo di parte corrente,
significa che l’Ente deve incassare più entrate in conto capitale (mutui esclusi) rispetto a quanto si paga.
In sostanza, con un bilancio di parte corrente previsto per il 2014 in equilibrio come quello della
Provincia di Lecco, e con una spesa per rimborso delle quote capitale dei mutui pari a circa 2,3 milioni di
€uro, significa che dal 2013 si dovrebbero incassare in conto capitale (al netto di mutui) 5,5 milioni di
€uro in più rispetto ai pagamenti: un importo enorme, al limite della impossibilità. Solo nel 2014 le
dinamiche di cassa legate alla variante alla Lc –BG consentono di raggiungere questo risultato.
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Questa situazione rende ancora più impossibile e comunque non conforme alla normativa del patto di
stabilità, al di là della capacità teorica di indebitamento, assumere nuovi mutui nel 2014/2016,
considerato che rimangono ancora da pagare più di 120 milioni di €uro di residui passivi in conto
capitale.
Quindi a causa di questa normativa, non si può comunque prevedere nessun mutuo nel triennio
2014/2016.
L’unico mutuo che si deve inserire nel piano degli investimenti 2014/2016 è quello legato all’ultima rata
del mutuo flessibile per la Lecco Bg (5 milioni annui nel 2014).
Le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità sono:
divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo.
divieto di aumento del fondi di produttività/risultato dei dipendenti e dei Dirigenti.
divieto di ricorrere all’indebitamento per investimenti;
riduzione del 30% dell’indennità di carica e dei gettoni di presenza degli amministratori.
impossibilità nell’anno successivo di impegnare spese correnti in misura superiore all’importo
annuale più basso degli impegni dell’ultimo triennio;
riduzione del fondo sperimentale di equilibrio e del fondo perequativo pari allo scostamento
negativo tra obiettivo e saldo raggiunto, senza nessun limite.
Le previsioni di riscossioni e pagamenti inviate per il bilancio 2014/2016 dai Settori Appalti/Contratti,
Viabilità e patrimonio Edilizio confermano quelle già inviate in sede di salvaguardia degli equilibri di
bilancio 2013 e prevedono la possibilità di rispettare l’obiettivo del patto, nonostante il suo
peggioramento, nel 2014. Al contrario i flussi di cassa in conto capitale non consentono il rispetto degli
obiettivi 2015 e 2016.
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Il prospetto contenente le previsioni, di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di
stabilità 2014/2016 risulta, quindi, coerente con l’obiettivo 2014 ma non con quelli 2015 e 2016.
Occorre precisare che la possibilità di raggiungere l’obiettivo 2014 aumenteranno per due
possibilità che la normativa prevede per il nostro Ente.
La prima riguarda il premio, in termini di riduzione dell’obiettivo del patto di stabilità 2014, previsto per gli
Enti come il nostro che hanno aderito alla sperimentazione della nuova contabilità degli Enti Locali.
La seconda riguarda il fondo di 1 miliardo di €uro che in base alla proposta di legge di stabilità 2014 è
stato destinato per ridurre l’impatto del patto di stabilità degli Enti Locali.
Entrambe queste possibilità non possono ancora essere ancora valorizzate con il bilancio
iniziale, ma verranno considerate durante la gestione 2014.
Invece per quanto riguarda gli esercizi 2015 e 2016, dopo la forte riduzione dei trasferimenti erariali, in
base ai dati pervenuti sulle riscossioni e pagamenti in conto capitale, risulta impossibile per l’Ente
effettuare una programmazione coerente con i predetti obiettivi del patto di stabilità a causa della
riduzione delle entrate dallo Stato e dell’alto volume di pagamenti di investimenti certificati e relativi alla
gestione residui.
Si sottolinea come la mancata previsione di rispetto del patto è causata esclusivamente dalla previsione
di pagamenti in conto capitale della gestione residui per investimenti contrattualizzati in anni precedenti
in cui gli obiettivi del patto e i vincoli di indebitamento erano stati rispettati.
Solo in seguito a modifiche normative successive e relative sia alla determinazione e peggioramento
degli obiettivi del patto e sia al progressivo taglio dei trasferimenti statali, l’Ente si trova, suo malgrado,
nella sopravvenuta condizione di non potere ottemperare agli obblighi di rispetto dei vincoli di finanza
pubblica.
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Come più volte illustrato a questo Consiglio la ragione principale della previsione di mancato rispetto
degli obiettivi 2015 e 2016 è legata alla realizzazione dell’ opera di variante alla ex SS 639 Lecco –
Bergamo, che l’Amministrazione e il Consiglio Provinciale, con diverse deliberazioni della Giunta e del
Consiglio Provinciale hanno ritenuto di avviare nonostante abbiano avuto la piena consapevolezza della
sua incompatibilità con i vincoli di finanza pubblica.
Non si deve né si vuole prendere in considerazione la possibilità di imporre ai Settori di limitare,
dilazionandoli agli esercizi successivi, i pagamenti in conto capitale certificati, in quanto pratica elusiva
del patto e soprattutto foriera di possibili gravi ed ingenti danni per l’Ente.
Peraltro in più occasioni lo stesso Consiglio Provinciale ha deciso di non chiedere di adottare queste
misure perché avrebbero come conseguenze quelle di:
- esporre l’Ente a richieste di interessi moratori e per ritardato pagamento e alla lievitazione dei costi
delle opere con la possibilità di subire danni che comportano peraltro una chiara responsabilità
patrimoniale;
- creare un forte danno per il sistema di piccole/medie imprese che comunque, nella maggior parte dei
casi, risulta fornitore di beni/servizi e lavori per questo Ente;
- creare nei confronti dei Comuni/Comunità Montane e Consorzi gravi problemi per il raggiungimento del
loro obiettivo del patto e per il loro fondo di cassa, a causa del mancato pagamento di contributi in conto
capitale, in molti casi definiti con accordi di programma, atti o bandi formalizzati negli anni precedenti il
2013.
La proposta di bilancio 2014/2016 rispetta tutte le norme previste dal T.U.E.L. (D. Lgs. 267/2000) nonché
le nuove norme e principi della contabilità sperimentale ed evidenzia il pieno rispetto di tutti i principi
contabili, nonché indicatori positivi quali, tra l’altro:
- l’indebitamento dell’Ente rimane nei limiti stabiliti dalla norma e per il 2014 è pari al 3,75%, salendo poi
al 5,83% nel 2015 (anno di inizio ammortamento del mutuo flessibile per la LC – BG) ma sempre nei
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limiti di legge. L’Ente ha già provveduto a estinguere tutti i propri mutui con tassi più alti con un BOP a
tasso fisso, senza nessun tipo di operazioni di derivati; operazione che sta facendo realizzare economie
di spesa all’Ente. Nel 2012 si è effettuata una estinzione anticipata di mutui della Cassa DD. PP. per
circa 839 mila €uro. Non si prevedono nuovi mutui salvo l’ultima quota di quelli flessibili già contratti
negli anni scorsi;
- l’Ente non ha rispettato il patto si stabilità nel 2010, ma lo ha rispettato dal 1999 al 2009 e nel
2011/2012 e prevede di rispettarlo nel 2013;
- si è sempre destinata la maggior parte delle maggiori risorse anche correnti per finanziare investimenti,
prevedendo sempre avanzi economici (eccedenze di entrate correnti sulle spese correnti) che hanno
finanziato investimenti senza dover ricorrere all’indebitamento. Come già evidenziato, anche per il 2014,
attraverso forti riduzioni della spesa corrente, si prevede comunque un avanzo economico anche se
fortemente ridotto a causa soprattutto dei tagli dei contributi erariali;
- la spesa del personale 2014 viaggia su percentuali di incidenza sulla spesa corrente poco superiore al
22%, al di sotto della media nazionale e rispetta in maniera ampia (al netto degli oneri contrattuali e delle
spese finanziate da altri Enti) in via previsionale sia il principio di riduzione della spesa del personale di
cui all’art.1 c.557 della L. n.296/2006 sia la percentuale massima di incidenza sulla spesa corrente (50%)
di cui all’art.76 c.7 della L.33/2008 e s. m. i.;
- per le entrate tributarie questa Provincia è già al massimo tariffario per tutti i tributi ad eccezione
dell’IPT, che potrebbe essere aumentata dal 25% al 30% delle tariffe ministeriali, senza però portare a
rilevanti maggiori entrate (meno di 300 mila €uro annui);
- si è sempre cercato, anche nel 2013 e sempre allo scopo di non peggiorare ulteriormente il saldo ai fini
del patto di stabilità, di limitare l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, accertato con i Rendiconti
di gestione, allo stretto indispensabile per il finanziamento di investimenti o per spese correnti una
tantum o per l’estinzione anticipata dei mutui o per ridurre la previsione di mutui flessibili ovvero, infine,
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per riequilibrare la gestione corrente a causa di imprevisti tagli dei contributi erariali. Nel 2013 questo
obbliga a lasciare inutilizzata una quota di avanzo di quasi 2,7 milioni di €uro.
Vi è stato un peggioramento sia dell’obiettivo (raddoppiato in un anno e maggiorato di + 3,4 milioni di
€uro) e sia delle possibilità di raggiungerlo in seguito al drastico taglio dei trasferimenti (se si parte dal
bilancio iniziale 2012 si sono perse risorse statali per quasi – 8 milioni di €uro).
Il peggioramento dell’obiettivo in sostanza, in due anni, è stato di 11,4 milioni di €uro.
Come più volte fatto presente gli obiettivi programmatici del patto di stabilità, coinvolgendo elementi di
cassa, sono determinati da aggregati difficilmente governabili solo con la programmazione di bilancio in
quanto dipendenti da scelte operate negli esercizi precedenti (gestione residui). In sostanza le previsioni
di bilancio 2014/2016 non possono costituire elemento sufficiente per assicurare il rispetto del patto. Ciò
in quanto le movimentazioni di cassa in conto capitale riguardano comunque la gestione residui e spese
per investimenti già contrattualizzate da anni.
Ciò è tanto più valido se si esamina la programmazione di bilancio 2014/2016 a cui è allegato un
piano opere pubbliche senza previsioni e gli unici investimenti previsti sono quelli finanziati da
contributi di altri Enti alla cui riscossione è subordinato il pagamento della spesa.
L’Amministrazione ha comunque deciso di programmare già dal 2014 azioni dirette ad evitare eventuali
effettivi scostamenti tra l’obiettivo e il saldo raggiunto nel 2015 e nel 2016 .
Le soluzioni da verificare potrebbero essere: riprogrammare i tempi di esecuzione dell’opera della
variante alla ex SS 639; ricontrattare con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti la convenzione
sottoscritta per la somministrazione del contributo statale, in modo che gli oltre 30 milioni di €uro, a
disposizione dal 2015, non vengano erogati ad ultimazione dei lavori e a totale rendicontazione delle
spese, ma siano possibili ulteriori anticipazioni e, infine, valutare la possibilità di programmare alienazioni
di altri immobili e delle partecipazioni societarie.
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Quanto illustrato mi sembra che dimostri in maniera chiara come la via obbligata è quella comunque,
come nel 2013, di approvare lo schema di bilancio anche se non coerente con gli assurdi limiti del patto
per il 2015 e 2016.
In caso contrario non vi sarebbero gli indirizzi e le condizioni tecnico-giuridiche per la continuazione delle
opere pubbliche già finanziate con fondi accertati negli anni precedenti ma che si devono pagare dal
2015 e tra queste lo ricordo ancora una volta, vi è la Variante alla strada Lecco – Bergamo.
1) IL BILANCIO CORRENTE
le entrate
Tra le entrate tributarie dal 2013 vi è ancora la previsione della compartecipazione all’imposta di
bollo sostitutiva dei trasferimenti regionali continuativi e fiscalizzati.
L’anticipazione al 2012 della riforma federalista da parte della Lombardia ha comportato la previsione
come compartecipazione all’imposta degli importi dei trasferimenti regionali che la Regione considera
continuativi ad esclusione di quelli finanziati nel bilancio regionale con trasferimenti dello Stato e della
UE che saranno riconosciuti di anno in anno, senza fiscalizzazione.
L’importo 2014 è stato quantificato in 6,5 milioni di €uro , pari all’assestato 2013, anche sulla base
dell’accordo interistituzionale stipulato nel 2012.
A differenza dei trasferimenti regionali non fiscalizzati , le quote pervenute alla Provincia come
compartecipazione all’imposta di bollo non sono soggette ad uno stretto vincolo di destinazione e
conseguente rendicontazione e quindi possono essere utilizzate anche per spese indirette e costi di
gestione generali.
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Ovviamente le previsioni delle altre entrate tributarie sono state effettuate a parità di aliquote e tariffe
2013 in quanto confermate dalla Giunta anche per il 2014:
- 5% per il tributo ambiente applicato alla tassa/tariffa comunale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti;
- maggiorazione al 25% delle tariffe base, stabilite dal Ministero, dell’Imposta Provinciale di Trascrizione
(IPT);
- aliquota del 16% per l’imposta RCA.
In merito al loro gettito si sottolinea che la proposta di bilancio 2014 generalmente inserisce la quota
assestata 2013 considerato che la stessa ha già subito (e subirà con l’assestamento in via di
approvazione) una rivisitazione in diminuzione.
In particolare per l’IPT occorre ricordare che nel 2012 vi è stata la novità che ha fatto decorrere dal 17
settembre 2011 il pagamento in misura proporzionale dell’IPT anche per gli atti soggetti a IVA. Questo
avrebbe dovuto comportare un aumento anche sostanziale del gettito. Tuttavia, da un lato, l’esclusione
di fatto degli aumenti per i territori delle Regioni a Statuto speciale ha portato ad una migrazione degli
adempimenti in quelle Regioni con particolare riguardo alle Province Autonome di Trento e Bolzano e,
dall’altro, la fortissima crisi del mercato dell’auto hanno portato ad una riduzione del gettito tributario. Da
ultimo solo con la L. 213/2012 si è finalmente tolto il privilegio per le Province delle Regioni a Statuto
speciale e il gettito ha ripreso. Il gettito 2014 è stato previsto pari all’assestato 2013, per €.7.662.851,00.
L’addizionale energia elettrica è stata abrogata come tributo provinciale dal 2012. Tuttavia fino al 2013
la Provincia ha continuato a riscuotere il saldo dell’addizionale degli anni precedenti, in parte
compensato con la restituzione di saldi in negativo per l’Ente. Di conseguenza nel 2014 non si può
prevedere nessuna entrata con una riduzione di - €.224.987,00 rispetto al 2013.
La previsione del tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela ambientale (5% tariffe comunali del
servizio di raccolta rifiuti) è pari all’assestato 2013, per €. 1.316.570,00.
17
Le tariffe dell’imposta RCA sono stabilite dallo Stato. Tuttavia, dal 2011, le Province possono variare
l’aliquota base del 12,5% fino a 3,5 punti percentuali, portandola ad un massimo del 16%. Questa
Provincia ha già portato dal 2012 al massimo l’imposta e nel 2013/2014, visti i fortissimi tagli del Fondo
sperimentale di Riequilibrio, si è confermata la misura.
Purtroppo il gettito non è stato quello previsto a causa della crisi del mercato dell’auto e dalla probabile
evasione dal pagamento dell’assicurazione, tanto è vero che la previsione iniziale è stata ridotta con la
salvaguardia 2013.
Nello schema di bilancio 2014 è stata, in attesa delle riscossioni degli ultimi giorni dell’anno, inserita la
previsione assestata 2013 ridotta ulteriormente di circa l’1,57% rispetto alle previsioni assestate, in base
all’andamento medio delle riscossioni relative alla competenza 2013, per una riduzione di - €.
202.699,00 e un totale di €.14.381.579,00.
E’ ovvio che in caso di ulteriore crisi o ripresa dell’andamento del mercato automobilistico, in forte
riduzione ormai da oltre un quinquennio, sarà necessario modificare in corso d’anno le previsioni del
gettito tributario.
Come negli anni scorsi, anche durante l’esercizio 2014 si effettuerà un attento monitoraggio del gettito
dei predetti tributi, con particolare riguardo all’IPT, all’imposta RCA, sottoponendo all’attenzione del
Consiglio Provinciale (in particolare in occasione del provvedimento di salvaguardia degli equilibri di
bilancio) eventuali differenze sulle previsioni che si dovessero registrare.
18
Le entrate tributarie dal 2013 comunque rappresentano quasi il 70% delle risorse correnti.
Al loro interno quella che incide di più è l’imposta RCA (48% dei tributi). Vi è poi l’I.P.T. che
rappresenta ancora il 26% delle entrate tributarie.
Per il 21% circa incide la compartecipazione all’imposta di bollo regionale.
Il gettito del tributo ambiente (5% della tassa rifiuti riscossa dai Comuni della Provincia) rappresenta
invece il 4% circa dei tributi. Il restante 1% è costituito dai tributi speciali minori (sovraccanoni energia
elettrica).
Nel trasferimenti erariali non è più possibile prevedere nulla.
Per i contributi regionali, sia ordinari che per funzioni delegate, occorre sottolineare come la
ricordata fiscalizzazione (e quindi la trasformazione di alcuni trasferimenti in compartecipazione
dell’imposta di bollo) di una parte dei trasferimenti regionali abbia comportato dal 2012 una forte
riduzione degli stessi.
Tra i trasferimenti regionali correnti si riducono rispetto al 2013 i trasferimenti per i trasporti.
Anche alcuni trasferimenti regionali per funzioni delegate si riducono, seppure in misura minore,
rispetto all’importo del 2013 per riduzioni effettive relative alle funzioni in materia ambientale.
Sono anni che i trasferimenti di risorse finanziarie e umane dalla Regione rimangono insufficienti a
sostenere le attività connesse con le funzioni conferite o delegate. Peraltro occorrerebbe rivedere le
modalità di concessione e soprattutto di pagamento dei trasferimenti regionali.
Diviene sempre più forte inoltre la necessità di una rivalutazione di questi contributi regionali, molto
spesso parametrati a costi dei servizi di molti anni fa e del riconoscimento alle Province non solo dei
19
costi diretti di gestione della funzione trasferita e/o delegata, ma anche di quelli indiretti (personale
servizi di supporto, consumi energetici, manutenzioni immobili…).
I trasferimenti dall’Unione Europea relativi ai contributi sul Fondo Sociale Europeo rimangono uguali
a quelli previsti nel 2013 per complessivi 200 mila €uro alla luce dei progetti presentati.
I contributi da Province, Comuni e altri Enti del settore pubblico aumentano in relazione alle spese
rimborsate dai Comuni per il Centro Sistema Territoriale.
Le previsioni del titolo 3° dell’Entrata (proventi extratributari) sono generalmente costanti nel triennio e
sono sostanzialmente simili al gettito effettivo del 2013, salvo per alcuni proventi e sanzioni straordinari
accertati nel 2013 e non prevedibili negli anni successivi, con conseguente riduzione della previsione
complessiva della categoria 1^ del titolo 3° del bilancio (proventi da servizi).
Occorre precisare che, per la prima volta, al fine di far corrispondere il bilancio ex D. Lgs. n.267/2000
con quello armonizzato, sono stati valorizzati tra queste entrate i ruoli emessi negli anni scorsi per la
parte non riscossa. Tuttavia queste somme di difficile e incerta riscossione sono state “compensate” nel
FONDO CREDITI DI DUBBIA E DIFFICILE ESAZIONE.
20
LA SPESA CORRENTE La particolare situazione di riduzione fortissima dei trasferimenti statali (Fondo Sperimentale di
Riequilibrio) ha imposto la necessità di perseguire, come già verificatosi per il bilancio iniziale 2013,
l’equilibrio di bilancio attraverso:
- una riduzione/annullamento delle spese correnti non obbligatorie e comprimibili;
- riduzione al minimo delle spese per funzionamento degli uffici (acquisto beni, utenze, gestione
automezzi, vestiario, ….),
- l’utilizzo di parte dei trasferimenti regionali riconosciuti come compartecipazione all’imposta di bollo e
non vincolati a spese di personale o per contratti esistenti, per finanziare spese generali e di gestione
dell’Ente;
- la riduzione di servizi non contrattualizzati quali lo sgombero neve (garantito solo per la stagione
invernale 2013/2014), il riscaldamento degli edifici provinciali scuole comprese (garantito al momento
solo fine al settembre 2014), le convenzioni per i servizi alla persona e socio – assistenziali (garantiti
fino alla fine dell’anno scolastico 2013/2014, salvo per il servizio di assistenza ai disabili sensoriali
garantito per tutto il 2014) e la possibile riduzione dei servizi aggiuntivi all’attuale contratto del trasporto
pubblico locale;
- una riduzione al minimo, che potrà garantire solo le urgenze e interventi di non rilevante entità, per
manutenzione delle strade provinciali e degli edifici a partire da quelli scolastici.
Nel 2015 la necessità di finanziare i maggiori oneri del mutuo flessibile e i maggiori costi del personale
(per il contratto) impone l’ulteriore riduzione delle spese nei vari servizi già indicati in precedenza.
Nel 2016 la forte riduzione del trasferimento alla Provincia di Como per rimborso dei mutui contratti
prima della divisione tra le due Province consente di ripristinare parte degli stanziamenti ridotti nel 2015.
Non è stato previsto nell’ esercizio 2014 un fondo per il rinnovo dei contratti dei dipendenti della
Provincia tenuto conto che la normativa prevede il blocco delle procedure contrattuali. Invece, in
assenza, al momento, di una normativa che impedisce i rinnovi contrattuali dopo il 2014, è stato
21
previsto dal 2015 un fondo di €.185.000,00, pari al fondo dell’ultimo contratto stipulato per il comparto
Enti Locali.
Siamo di fronte ad un quadro drammatico che purtroppo non può trovare una soluzione se il governo
non ripensa la sua politica di lento svuotamento delle funzioni e soprattutto delle casse degli Enti Locali.
Se non si rivedranno i tagli già disposti con i provvedimenti governativi si vedrà la lenta conclusione di
interventi/servizi garantiti dalla Provincia dalla sua nascita. E la situazione peggiorerà ancora di più se
le funzioni, come previsto nei disegni di legge per la soppressione di questi Enti, passeranno ad altri
Enti come i Comuni che si vedono da anni tagliare le loro risorse.
E’ indubbio che si blocca il forte impegno della Provincia di Lecco ad aiutare i Comuni a gestire in
maniera associata i servizi e le opere pubbliche.
2. GLI INVESTIMENTI
Come sapete tecnicamente il piano degli investimenti 2014/2016 è in sostanza l’assemblaggio di tre
tipologie di investimenti:
l’elenco annuale 2014 ed il piano triennale delle opere pubbliche 2014/2016, il cui schema deve
essere approvato dalla Giunta e pubblicato;
gli investimenti diversi da opere pubbliche e finanziati con l’avanzo economico di parte corrente;
gli investimenti diversi da opere pubbliche e finanziati con trasferimenti in conto capitale di altri
Enti, in particolare la Regione.
22
Purtroppo, come per la parte corrente, il taglio dei trasferimenti erariali e i fortissimi limiti imposti dal patto
di stabilità impongono di presentare un piano degli investimenti ridotto ai minimi termini come mai è
successo.
In particolare per la prima volta nella storia della Provincia l’assenza di risorse (mutui, alienazioni,
trasferimenti di altri Enti) si è approvato un piano opere pubbliche a zero, senza la previsione di nessun
intervento.
Il piano degli investimenti presentato presenta un volume di spesa molto basso per assenza di risorse,
pari a poco più di 21 milioni milioni di €uro, di cui solo 5 milioni di €uro per opere pubbliche (è la
quota 2014 finanziata con mutuo flessibile contratto nel 2010 per la variante alla LC - BG).
Nel triennio si pensa di recuperare, per gli investimenti, da alienazioni 15 mila €uro, da trasferimenti
regionali o di altri Enti quasi 15,6 milioni di €uro circa, a cui si aggiungono, 5 milioni di € di mutui (mutui
flessibili già assunti nel 2010), e circa 655 mila €uro di risorse correnti (avanzi economici).
Per le alienazioni di beni patrimoniali viene previsto nel triennio 2014/2016 un importo complessivo di
€. 15.000,00 come indicato nel piano di ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare
allegato al bilancio ai sensi dell’art.58 del D.L. n.112/2008. L’importo riguarda l’alienazione di
“reliquati” stradali.
Continua la procedura per le alienazioni già attivate dal 2007 ed in particolare l’alienazione
dell’immobile sede dell’ex sede IAT.
Al momento però queste entrate non sono state previste in bilancio visto che sarebbe l’ottavo esercizio
finanziario consecutivo di loro previsione senza riuscire ad alienare effettivamente gli immobili.
24
PRESENTAZIONE PROPOSTA DI BILANCIO 2014 – ART.11 REGOLAMENTO CONTABILITA’
LA PRESENTE RELAZIONE E IL PARERE DEL COLLEGIO DEI REVISORI SARANNO DISTRIBUITI IN COPIA
CARTACEA A TUTTI I CONSIGLIERI.
TUTTI I DOCUMENTI DEL BILANCIO 2014 SIA NELLA VERSIONE DI CUI AL D. LGS. N.267/2000 SIA NELLA
VERSIONE SPERIMENTALE ARMONIZZATA SARANNO CONSEGNATI A TUTTI I CONSIGLIERI SU CD E SARANNO
VISIBILI ANCHE COLLEGANDOSI AL SEGUENTE INDIRIZZO:
ftp://ftp.provincia.lecco.it/
Le credenziali di autenticazione sono:
Nome utente: consigliere Password: 53Fh28kdG
Ogni consigliere può chiedere comunque copia cartacea della documentazione.
25
NOTA TECNICA ESPLICATIVA PER LA LETTURA DEI DOCUMENTI ALLEGATI ALLA PROPOSTA
DI BILANCIO
1) PROPOSTA DI BILANCIO D.LGS.N.267/2000
Tutti i documenti sono stati redatti come richiesto dalla legge, senza possibilità di modifiche rispetto
ai modelli.
Essi sono:
BILANCIO DI PREVISIONE 2014
L’Entrata e l’Uscita sono evidenziate non per capitoli ma per risorse ed interventi.
Vi sono SETTE colonne rilevanti. Nella prima e nella seconda vi sono la codifica e la denominazione
di risorse ed interventi. Nella terza vi sono gli accertamenti e gli impegni già certificati del 2012. Nella
quarta colonna vi sono le previsioni assestate 2013. Nella quinta e sesta colonna vi sono le variazioni
in più e in meno dal 2013 al 2014, nella settima colonna vi sono le previsioni 2014.
Con il bilancio 2014 vengono anche distribuiti alcuni ALLEGATI:
• il riepilogo generale delle spese per intervento (personale, acquisti di beni……..);
• il quadro degli equilibri 2014;
• i quadri generali riassuntivi e differenziali 2014.
BILANCIO PLURIENNALE 2014/2016
Il bilancio è strutturato per risorse per l’entrata; per programmi, servizi e interventi per la spesa. In
questo caso vi sono sette colonne per l’entrata e otto per l’uscita. Nella prima vi è la codifica e la
26
denominazione di risorse, programmi, interventi funzioni e servizi. Nella seconda della spesa vi sono
alcune indicazioni per distinguere se la spesa è consolidata (CO), di sviluppo (SV), di investimento (IN)
e la spesa totale (T). Nella seconda dell’entrata e nella terza della spesa vi sono accertamenti e
impegni del 2012. Nella terza dell’entrata e nella quarta della spesa vi sono le previsioni assestate
2013. Nella quarta, quinta, sesta e settima dell’entrata e quinta, sesta, settima e ottava dell’uscita
vi sono le previsioni 2014, 2015, 2016 e per il triennio 2014/2016.
Vi sono poi i riepiloghi per interventi e programmi per la spesa.
Alla fine del bilancio sono allegati i quadri per gli equilibri di bilancio, il piano triennale degli investimenti
che comprende anche le previsioni del programma opere pubbliche.
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2014/2016
E’ stata redatta sulla base del modello obbligatorio previsto dalla legge e non può essere modificata.
Ciò comporta purtroppo molte ripetizioni e tutta una serie di prospetti che appesantiscono di molto la lettura. Si distingue in singole parti:
• la prima è descrittiva e riguarda tutta una serie di informazioni su territorio, popolazione, ….….. ;
• la seconda riguarda le entrate e illustra il loro andamento nel triennio;
• la terza (la più voluminosa) riguarda i programmi ed i progetti e le loro finalità;
• la quarta riguarda lo stato di attuazione dei programmi del 2013 e riprende quanto già descritto in
sede di salvaguardia 2013;
• l’ultima è solo una riflessione conclusiva.
Vi sono poi gli elenchi del personale e delle attrezzature utilizzate nonché l’elenco degli incarichi
esterni di collaborazione e il piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni immobili.
27
Vista la loro voluminosità alcune parti della relazione previsionale e programmatica (indicate con
omissis) e alcuni allegati tecnico – contabili sono consultabili solo agli atti depositati presso il Settore
Bilancio.
Oltre alla proposta di bilancio elaborata in base ai principi di cui al D. Lgs. n.267/2000 e secondo i
modelli finora utilizzati, proposta che deve essere approvata a fini conoscitivi, è stata predisposta
una proposta di bilancio, da approvarsi a fini autorizzatori in base al D. Lgs. n.118/2011 e ai
modelli pubblicati sul sito www.arconet.rgs.tesoro.it.
Si è proceduto alla riclassificazione del bilancio in base ai principi contabili e al piano dei conti
pubblicati sul medesimo sito ai fini della sperimentazione.
Il bilancio risulta quindi composto dai seguenti modelli, regolarmente compilati:
ENTRATA
- Bilancio entrate distinte per tipologie;
- Riepilogo generale delle Entrate per titoli;
- Entrate per titoli, tipologie e categorie con evidenziazione delle entrate una tantum (da approvarsi ai
soli fini conoscitivi).
SPESA
- Bilancio spese distinte per missioni e programmi;
- Riepilogo generale delle Spese per titoli;
- Riepilogo generale delle spese per missione;
- Spese per missioni, programmi e macroaggregati distinte per spese correnti, in conto capitale e per
incremento attività finanziarie, per rimborso prestiti, servizi per conto di terzi e partite di giro (da
approvarsi ai soli fini conoscitivi);
28
- prospetto spese per funzioni delegate dalla Regione;
- prospetto spese funzioni delegate da organismi comunitari e internazionali;
QUADRI GENERALI
- quadro generale riassuntivo;
- quadro equilibri di bilancio;
- elenco previsioni entrate e uscite per piano dei conti;
- prospetto composizione Fondo Pluriennale Vincolato;
- prospetti composizione Fondo crediti di dubbia esigibilità;
- tabella dimostrativa del risultato presunto di amministrazione;
- prospetti dimostrativi del rispetto dei vincoli di indebitamento.
Eventuali emendamenti devono essere proposti sia al bilancio sperimentale autorizzatorio sia quello conoscitivo.
VISTA L’ENORME MOLE DI DOCUMENTAZIONE E’ “FISIOLOGICO” CHE VI SIA LA POSSIBILITA’
DI TROVARE ERRORI MATERIALI O DI TRASCRIZIONE PER I QUALI CI SI SCUSA IN ANTICIPO.
COMUNQUE IN CASO DI DISCREPANZE HA VALORE LA COPIA CARTACEA DEPOSITATA AGLI
ATTI PER LA SEDUTA DEL CONSIGLIO PRESSO IL SETTORE BILANCIO CON TUTTI GLI
ALLEGATI DI LEGGE
Per qualsiasi chiarimento tecnico ci si può rivolgere al Settore Bilancio (dott. Corrado Conti – tel.0341/295357- 340/3273784 – [email protected]).
RELAZIONE ASSESSORE
AL BILANCIO 2014
grafici
P. IVA 02193970130 - C.F. 92013170136
ENTRATE ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
TIT. 1 - TRIBUTARIE/CONTRIBUTIVE/PEREQUATIVE 30.340.281,00 29.912.295,00
TIT. 2 - TRASFERIMENTI CORRENTI 8.942.933,00 7.364.130,00
TIT. 3 - EXTRATRIBUTARIE 6.006.477,00 5.485.903,00
TIT. 4 - ENTRATE IN CONTO CAPITALE (ALIENAZIONI-
TRASFERIMENTI…) 10.250.518,00 5.410.000,00
TIT. 6 - ACCENSIONI DI PRESTITI 6.993.856,00 5.000.000,00
TIT. 9 - PARTITE DI GIRO 4.433.719,00 4.533.719,00
Avanzo di amministrazione 1.463.339,00 0,00
TOTALE 68.431.123,00 57.706.047,00
PREVISIONI DI COMPETENZA
0,00
4.000.000,00
8.000.000,00
12.000.000,00
16.000.000,00
20.000.000,00
24.000.000,00
28.000.000,00
32.000.000,00
TIT. 1 -
TRIBUTARIE/CONTRIBUTIVE/PEREQUATIVE
TIT. 2 - TRASFERIMENTI CORRENTI TIT. 3 - EXTRATRIBUTARIE TIT. 4 - ENTRATE IN CONTO CAPITALE
(ALIENAZIONI-TRASFERIMENTI…)
TIT. 6 - ACCENSIONI DI PRESTITI TIT. 9 - PARTITE DI GIRO Avanzo di amministrazione
BILANCIO 2014 - ENTRATE
Raffronto 2013-2014
ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
BILANCIO 2014 - ENTRATE
TIT. 3 - EXTRATRIBUTARIE
10%
TIT. 2 - TRASFERIMENTI
CORRENTI
13%
TIT. 6 - ACCENSIONI DI
PRESTITI
9%
TIT. 9 - PARTITE DI GIRO
8%
TIT. 4 - ENTRATE IN CONTO
CAPITALE (ALIENAZIONI-
TRASFERIMENTI…)
9%
TIT. 1 -
TRIBUTARIE/CONTRIBUTIVE/
PEREQUATIVE
51%
ENTRATE CORRENTI ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
TIT. 1 - TRIBUTARIE/CONTRIBUTIVE/PEREQUATIVE 30.340.281,00 29.912.295,00
TIT. 2 - TRASFERIMENTI CORRENTI 8.942.933,00 7.364.130,00
TIT. 3 - EXTRATRIBUTARIE 6.006.477,00 5.485.903,00
TOTALE 45.289.691,00 42.762.328,00
ENTRATE ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
TIT. 4 - ENTRATE IN CONTO CAPITALE (ALIENAZIONI-
TRASFERIMENTI…) 10.250.518,00 5.410.000,00
TIT. 6 - ACCENSIONI DI PRESTITI 6.993.856,00 5.000.000,00
TOTALE 17.244.374,00 10.410.000,00
* nel 2013 vi è inoltre l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione 2012 per Euro 1.463.339,00 per riequilibrare la parte corrente
ENTRATE CORRENTI
ENTRATE IN C/CAPITALE
BILANCIO 2014 - ENTRATE CORRENTI
TIT. 1 -
TRIBUTARIE/CONTRIBUTIV
E/PEREQUATIVE
70%
TIT. 2 - TRASFERIMENTI
CORRENTI
17%
TIT. 3 - EXTRATRIBUTARIE
13%
BILANCIO 2014 - ENTRATE IN C/CAPITALE
TIT. 4 - ENTRATE IN
CONTO CAPITALE
(ALIENAZIONI-
TRASFERIMENTI…)
52%
TIT. 6 - ACCENSIONI
DI PRESTITI
48%
SPESE ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
TIT.1° - SPESE CORRENTI 44.316.760,00 40.186.883,00
TIT.2° - SPESE IN CONTO CAPITALE 17.529.374,00 10.695.000,00
TIT.4° - SPESE PER RIMBORSO DEI PRESTITI 2.151.270,00 2.290.445,00
TIT.7° - USCITE PER CONTO TERZI E PARTITE DI GIRO 4.433.719,00 4.533.719,00
TOTALE 68.431.123,00 57.706.047,00
PREVISIONI DI COMPETENZA
0,00
5.000.000,00
10.000.000,00
15.000.000,00
20.000.000,00
25.000.000,00
30.000.000,00
35.000.000,00
40.000.000,00
45.000.000,00
50.000.000,00
TIT.1° - SPESE CORRENTI TIT.2° - SPESE IN CONTO
CAPITALE
TIT.4° - SPESE PER
RIMBORSO DEI PRESTITI
TIT.7° - USCITE PER CONTO
TERZI E PARTITE DI GIRO
BILANCIO 2014 - SPESE PER TITOLO
Raffronto 2013 - 2014
ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
BILANCIO 2014 - SPESE PER TITOLO
TIT.1° - SPESE CORRENTI
69%
TIT.2° - SPESE IN CONTO
CAPITALE
19%
TIT.4° - SPESE PER
RIMBORSO DEI PRESTITI
4%TIT.7° - USCITE PER
CONTO TERZI E PARTITE
DI GIRO
8%
FUNZIONI ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
1^ - Amministrazione Generale 13.750.117,00 12.245.670,00
2^ - Istruzione Pubblica 6.019.043,00 4.921.254,00
3^ - Cultura / Beni culturali 1.754.804,00 1.877.166,00
4^ - Turismo / Sport 431.763,00 335.773,00
5^ - Trasporti 6.725.369,00 5.346.392,00
6^ - Viabilità / Territorio 4.571.729,00 4.458.103,00
7^ - Ambiente / Caccia e Pesca / Protezione Civile 3.259.472,00 2.807.536,00
8^ - Servizi Sociali 1.392.517,00 1.327.007,00
9^ - Economia / Mercato del Lavoro 6.411.946,00 6.867.982,00
TOTALE 44.316.760,00 40.186.883,00
Bilancio d.lgs.n.267/2000
SPESE CORRENTI (tit. 1) - per FUNZIONI
0,00
1.000.000,00
2.000.000,00
3.000.000,00
4.000.000,00
5.000.000,00
6.000.000,00
7.000.000,00
8.000.000,00
9.000.000,00
10.000.000,00
11.000.000,00
12.000.000,00
13.000.000,00
14.000.000,00
1 ̂-
Amministrazione
Generale
2 ̂- Istruzione
Pubblica
3 ̂- Cultura / Beni
culturali
4 ̂- Turismo /
Sport
5 ̂- Trasporti 6 ̂- Viabilità /
Territorio
7 ̂- Ambiente /
Caccia e Pesca /
Protezione Civile
8 ̂- Servizi Sociali 9 ̂- Economia /
Mercato del Lavoro
BILANCIO 2014 - SPESE CORRENTI (tit. 1) - per FUNZIONE
Raffronto 2013-2014
ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
BILANCIO 2014 - SPESE CORRENTI (tit. 1) - per FUNZIONE
1 ̂- Amministrazione
Generale
31%
2 ̂- Istruzione Pubblica
12%
3 ̂- Cultura / Beni culturali
5%
4 ̂- Turismo / Sport
1%5 ̂- Trasporti
13%
6 ̂- Viabilità / Territorio
11%
7 ̂- Ambiente / Caccia e
Pesca / Protezione Civile
7%
8 ̂- Servizi Sociali
3%
9 ̂- Economia / Mercato del
Lavoro
17%
INTERVENTI ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
1 - Personale 9.146.983,00 9.015.054,00
2 - Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 460.515,00 395.595,00
3 - Prestazioni di servizi 23.123.215,00 20.291.651,00
4 - Utilizzo di beni di terzi 491.500,00 492.000,00
5 - Trasferimenti 8.100.299,00 6.803.546,00
6 - Interessi passivi 1.569.942,00 1.508.190,00
7 - Imposte e tasse 1.034.043,00 963.101,00
8 - Oneri straordinari della gestione corrente 378.138,00 363.000,00
10 - Fondo svalutazione crediti 0,00 214.058,00
11 - Fondo di riserva 12.125,00 140.688,00
TOTALE 44.316.760,00 40.186.883,00
SPESE CORRENTI (tit. 1) - per INTERVENTO
Bilancio d.lgs.n.267/2000
0,00
2.000.000,00
4.000.000,00
6.000.000,00
8.000.000,00
10.000.000,00
12.000.000,00
14.000.000,00
16.000.000,00
18.000.000,00
20.000.000,00
22.000.000,00
24.000.000,00
1 -
Personale
2 - Acquisto
di beni di
consumo e/o
di materie
prime
3 -
Prestazioni di
servizi
4 - Utilizzo
di beni di terzi
5 -
Trasferimenti
6 - Interessi
passivi
7 - Imposte
e tasse
8 - Oneri
straordinari
della gestione
corrente
10 - Fondo
svalutazione
crediti
11 - Fondo di
riserva
BILANCIO 2014 - SPESE CORRENTI (tit. 1) - per INTERVENTI
Raffronto 2013-2014
ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
BILANCIO 2014- SPESE CORRENTI (tit. 1) - per INTERVENTI
1 - Personale
22%
2 - Acquisto di beni di
consumo e/o di materie prime
1%
3 - Prestazioni di servizi
51%
4 - Utilizzo di beni di terzi
1%
7 - Imposte e tasse
2%
8 - Oneri straordinari della
gestione corrente
1%
10 - Fondo svalutazione crediti
1%
11 - Fondo di riserva
0%
6 - Interessi passivi
4%
5 - Trasferimenti
17%
FUNZIONI ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
1^ - Amministrazione Generale 186.035,00 5.000,00
2^ - Istruzione Pubblica 1.528.483,00 35.000,00
3^ - Cultura / Beni culturali 1.975.000,00 10.000,00
4^ - Turismo / Sport 300.000,00 0,00
5^ - Trasporti 360.000,00 660.000,00
6^ - Viabilità / Territorio 8.154.856,00 5.100.000,00
7^ - Ambiente / Caccia e Pesca / Protezione Civile 145.000,00 5.000,00
8^ - Servizi Sociali 0,00 0,00
9^ - Economia / Mercato del Lavoro 4.880.000,00 4.880.000,00
TOTALE 17.529.374,00 10.695.000,00
SPESE IN C/CAPITALE (tit. 2) - per FUNZIONE
Bilancio d.lgs.n.267/2000
0,00
2.500.000,00
5.000.000,00
7.500.000,00
10.000.000,00
1 ̂-
Amministrazione
Generale
2 ̂- Istruzione
Pubblica
3 ̂- Cultura / Beni
culturali
4 ̂- Turismo /
Sport
5 ̂- Trasporti 6 ̂- Viabilità /
Territorio
7 ̂- Ambiente /
Caccia e Pesca /
Protezione Civile
8 ̂- Servizi Sociali 9 ̂- Economia /
Mercato del Lavoro
BILANCIO 2014 - SPESE IN C/CAPITALE (tit. 2) - per FUNZIONE
Raffronto 2013-2014
ASSESTATO 2013 PREVISIONI 2014
BILANCIO 2014 - SPESE IN C/CAPITALE (tit. 2) - per FUNZIONE
9^ - Economia / Mercato del
Lavoro
45,6%
8^ - Servizi Sociali
0,0%
7^ - Ambiente / Caccia e Pesca
/ Protezione Civile
0,0%
6^ - Viabilità / Territorio
47,7%
2^ - Istruzione Pubblica
0,3%
5^ - Trasporti
6,2%
3^ - Cultura / Beni culturali
0,1%
1^ - Amministrazione Generale
0,1%
4^ - Turismo / Sport
0,0%
FUNZIONIPREVISIONI
2014
PREVISIONI
2015
PREVISIONI
2016
TOTALE
TRIENNIO
2014/2016
1^ - Amministrazione Generale 5.000,00 5.000,00 5.000,00 15.000,00
2^ - Istruzione Pubblica 35.000,00 35.000,00 35.000,00 105.000,00
3^ - Cultura / Beni culturali 10.000,00 0,00 0,00 10.000,00
4^ - Turismo / Sport 0,00 0,00 0,00 0,00
5^ - Trasporti 660.000,00 360.000,00 360.000,00 1.380.000,00
6^ - Viabilità / Territorio 5.100.000,00 0,00 0,00 5.100.000,00
7^ - Ambiente / Caccia e Pesca /
Protezione Civile 5.000,00 5.000,00 5.000,00 15.000,00
8^ - Servizi Sociali 0,00 0,00 0,00 0,00
9^ - Economia / Mercato del Lavoro 4.880.000,00 4.880.000,00 4.880.000,00 14.640.000,00
TOTALE 10.695.000,00 5.285.000,00 5.285.000,00 21.265.000,00
Bilancio pluriennale 2014/2016
SPESE IN C/CAPITALE (tit. 2) - per FUNZIONE
Bilancio d.lgs.n.267/2000
RENDICONTO ASSESTATO PREVISIONE
2012 2013 2014
AUTONOMIA FINANZIARIA 86,41% 80,25% 82,78%
[E: Titolo I+Titolo III / E: Titoli I+II+III)x100]
AUTONOMIA IMPOSITIVA 74,38% 66,99% 69,95%
[E: Titolo I / E: Titoli I+II+III)x100]
PRESSIONE FINANZIARIA 108,57€ 106,28€ 103,50€
[E: Titolo I+Titolo III / Popolazione]
PRESSIONE TRIBUTARIA 93,47€ 88,71€ 87,46€
[E: Titolo I / Popolazione]
INTERVENTO ERARIALE 2,35€ 0,48€ -€
[E: Trasferimenti statali / Popolazione]
INTERVENTO REGIONALE 11,01€ 20,64€ 15,79€
[E: Trasferimenti regionali / Popolazione]
RIGIDITA' SPESE CORRENTE 25,13% 27,15% 24,61%
[S: Spese personale+quota interessi mutui / E: Titoli I+II+III)x100]
INDICATORI FINANZIARI ED ECONOMICI GENERALI
86,41%
80,25%
82,78%
77%
78%
79%
80%
81%
82%
83%
84%
85%
86%
87%
2012 2013 2014
AUTONOMIA FINANZIARIA
74,38%
66,99%
69,95%
62%
64%
66%
68%
70%
72%
74%
76%
2012 2013 2014
AUTONOMIA IMPOSITIVA
€ 108,57€ 106,28
€ 103,50
€ -
€ 20,00
€ 40,00
€ 60,00
€ 80,00
€ 100,00
€ 120,00
2012 2013 2014
PRESSIONE FINANZIARIA
€ 93,47€ 88,71
€ 87,46
€ -
€ 10,00
€ 20,00
€ 30,00
€ 40,00
€ 50,00
€ 60,00
€ 70,00
€ 80,00
€ 90,00
€ 100,00
2012 2013 2014
PRESSIONE TRIBUTARIA
€ 2,35
€ 0,48
€ -
€ -
€ 1,00
€ 2,00
€ 3,00
€ 4,00
€ 5,00
2012 2013 2014
INTERVENTO ERARIALE
€ 11,01
€ 20,64
€ 15,79
€ -
€ 10,00
€ 20,00
€ 30,00
€ 40,00
2012 2013 2014
INTERVENTO REGIONALE
25,13%
27,15%
24,61%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
2012 2013 2014
RIGIDITA' SPESA CORRENTE
MISSIONE stanziamento 2014MISSIONE 01: SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE € 11.947.209,00
MISSIONE 03: ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA € 61.500,00
MISSIONE 04: ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO € 2.533.302,00
MISSIONE 05: TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA'
CULTURALI € 1.887.166,00
MISSIONE 06: POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO € 15.750,00
MISSIONE 07: TURISMO € 320.023,00
MISSIONE 08: ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA € 442.123,00
MISSIONE 09: SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E
DELL'AMBIENTE € 1.638.155,00
MISSIONE 10: TRASPORTO E DIRITTO ALLA MOBILITA' € 13.877.563,00
MISSIONE 11: SOCCORSO CIVILE € 247.809,00
MISSIONE 12: DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA € 1.327.007,00
MISSIONE 14: SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA' € 8.400,00
MISSIONE 15: POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE
PROFESSIONALE € 8.386.176,00
MISSIONE 16: AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA € 6.453.759,00
MISSIONE 17: ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI
ENERGETICHE € 130.000,00
MISSIONE 20: FONDI E ACCANTONAMENTI € 354.746,00
MISSIONE 50: DEBITO PUBBLICO € 3.541.640,00
MISSIONE 99: SERVIZI PER CONTO TERZI € 4.533.719,00
totale € 57.706.047,00
Distribuzione della spesa per Missione
Bilancio d.lgs.n.118/2011
Distribuzione della spesa per MissioneMISSIONE 20: FONDI E
ACCANTONAMENTI
1%MISSIONE 50: DEBITO PUBBLICO
6%
MISSIONE 99: SERVIZI PER CONTO
TERZI
8%
MISSIONE 09: SVILUPPO
SOSTENIBILE E TUTELA DEL
TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
3%
MISSIONE 06:
POLITICHE GIOVANILI,
SPORT E
TEMPO
LIBERO
0%
MISSIONE 05:
TUTELA E
VALORIZZAZIONE
DEI BENI E
DELLE ATTIVITA'
CULTURALI
3%
MISSIONE 04:
ISTRUZIONE E
DIRITTO
ALLO STUDIO
4%
MISSIONE 11: SOCCORSO CIVILE
0%
MISSIONE 12: DIRITTI SOCIALI,
POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
2%
MISSIONE 07: TURISMO
1%MISSIONE 08: ASSETTO DEL
TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA
1%
MISSIONE 10: TRASPORTO E
DIRITTO ALLA MOBILITA'
24%
MISSIONE 15: POLITICHE PER IL
LAVORO E LA FORMAZIONE
PROFESSIONALE
15%
MISSIONE 16: AGRICOLTURA,
POLITICHE AGROALIMENTARI E
PESCA
11%
MISSIONE 01: SERVIZI
ISTITUZIONALI, GENERALI E DI
GESTIONE
21%
MISSIONE 03: ORDINE
PUBBLICO E SICUREZZA
0%
MISSIONE 17: ENERGIA E
DIVERSIFICAZIONE
DELLE FONTI ENERGETICHE
0%
MISSIONE 14: SVILUPPO
ECONOMICO
E COMPETITIVITA'
0%