Relazione Accoglienza Invernale 2015.16 (2) Accoglienza... · Guglielmi” e quello dell’EX...

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Progetto di Accoglienza Invernale 2015.16 Centro d’Ascolto delle Povertà Caritas Diocesana Reggio Emilia – Guastalla 42124 Reggio Emilia tel. 0522.921351 fax 0522.1602131 [email protected] Percorsi per l’accoglienza

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Progetto di Accoglienza Invernale

2015.16

Centro d’Ascolto delle Povertà

Caritas Diocesana Reggio Emilia – Guastalla

42124 Reggio Emilia

tel. 0522.921351 fax 0522.1602131

[email protected]

Percorsi per l’accoglienza

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Anche quest’anno, il quattordicesimo dal quel famoso inverno del 2002, è stato proposto il

progetto di Accoglienza Invernale alle comunità parrocchiali della nostra diocesi. Animare, formare, ascoltare, accogliere, entrare in relazione, esserci, stare accanto nella gratuità aprendo la propria porta e il proprio cuore, testimoniare … 19 parrocchie della nostra diocesi (UP Madonna della Neve con il dormitorio di Gavasseto e la canonica di Marmirolo, San Pellegrino, Rubiera, S. Pio X, Salvaterra, Montecchio, Codemondo, S. Croce, Spirito Santo, Cavriago, Rivalta, Villa Sesso, Maria Ausiliatrice a Correggio, S. Maurizio, S. Stefano, S. Paolo, Coviolo, S. Maria a Guastalla) hanno

continuato a dire di sì insieme ad alcune famiglie, alla continua collaborazione con le case di carità, diversi spazi in appartamenti, due strutture diocesane (dormitorio Caritas “don Luigi Guglielmi” e quello dell’EX IFOA). Tutte realtà dove tanti volontari (oltre a quelli delle diverse comunità parrocchiali aperte durante l’inverno significative le esperienze delle unità pastorali Giovanni Paolo II, Tondo – Mancasale – Villa Sesso e San Prospero Strinati nel dormitorio diocesano di via Agosti, Rahahim volontari della Misericordia e unità pastorale Sacro Cuore nell’altro a

Baragalla) insieme a parroci e diaconi si sono sperimentati in gesti quotidiani di carità. 149 i posti letto complessivamente allestiti per 220 persone accolte nel periodo dal 01 dicembre al 31 marzo. Prevalentemente uomini soli (le nazionalità maggiormente rappresentate Tunisia, Marocco, Ghana, Nigeria con l’aumento degli italiani) con diverse accoglienze di donne in difficoltà e nuclei famigliari correlati a situazioni di sfratti esecutivi. Diminuiscono sempre di più le

situazioni di persone non regolari presenti sul nostro territorio, si innalza l’età media (più rappresentata quella dai 45 ai 54 e dai 55 ai 65 anni) con la presenza di una ventina di minori anche in nuclei mono genitoriali. Tra gli aspetti rilevanti è che l’intera totalità delle persone accolte risulta essere disoccupata o nelle impossibilità di svolgere attività lavorativa. Il progetto e le diverse realtà coinvolte (continua la relazione e collaborazione con l’amministrazione comunale, l’AUSL con il SERT ed il Centro di Salute Mentale, diverse realtà del terzo settore tra cui le Cooperative

Dimora d’Abramo e L’Ovile, il Centro Sociale Papa Giovanni XXIII), nella dimensione e stile dell’opera segno, in una accoglienza diffusa, di piccoli numeri accolgono e tutelano situazioni di difficoltà. Tutto ciò senza la pretesa o l’obiettivo di risolvere ogni problema e difficoltà ma nella prossimità di un cammino di vicinanza, relazione cercando di stimolare le competenze e quanto di più positivo ogni persona porti in sé per la ricerca, all’linterno di un progetto personalizzato, di possibili prospettive future.

“… vale la pena, invece, immaginare le risposte migliori a questa sfida, portare il peso che essa comporta, costruire umilmente giorno per giorno un futuro che possa essere ancora umano e che non potrà essere umano senza compassione. Questo mi è venuto da pensare quando mi è stata chiesta una riflessione che richiamasse don Gigi Guglielmi. Io lo ricordo così: un prete capace di aprire il cuore a tutte le situazioni di bisogno umano, capace di perdonare e aiutare. Credo si debba dire anche: un prete per il futuro che abbiamo davanti; imparare da lui significa essere un

poco più attrezzati per quanto dovremo vivere. Luciano Monari – Vescovo di Brescia tratto dalla pubblicazione “Se mi accogli …” della Caritas

Diocesana Nel periodo invernale non si sono fermate le esperienze di incontro durante la notte proposte ai giovani da parte di don Davide Poletti, parroco dell’unità pastorale Sacro Cuore anche in

collaborazione con la Croce Rossa e l’unità preventiva di strada. Il fenomeno delle persone senza dimora e in difficoltà abitativa nella nostra città e provincia c’è e non si può non continuare a condividerlo, nella necessità di affrontarlo cercando di mettere in atto strategie di accoglienza, educative e promozionali, nuove, al passo dei tempi, dinamiche e mai statiche rispetto al cambiamento che l’individuo ha e continua ad avere. Con le comunità parrocchiali al centro, che accolgono e rendono la carità sempre più stretta e unita alla liturgia e

alla catechesi. “… non vogliamo solamente trovare posti letto. Se questo fosse stato l’obiettivo sarebbe stato più semplice allestire un grande dormitorio; vogliamo soprattutto offrire spazi di relazione dove ciascuno possa sentirsi accolto da qualcun altro ed essere riconosciuto nella sua dignità di persona. (Isacco Rinaldi – ibid)

Diversi luoghi di accoglienza aperti per il periodo invernale stanno continuando ad accogliere e

proseguono i percorsi di accompagnamento, diverse persone hanno trovato una sistemazione con amici o conoscenti in diverse forme di coabitazione, gratuitamente o in affitto, chi ha deciso di cambiare città o nazione, qualcuno ha maturato la consapevolezza di rientrare in patria definitivamente. Chi non ha voluto comunicare la soluzione successiva all’accoglienza, chi torna al

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Centro d’Ascolto. Ciò che ha sempre contraddistinto questi anni, a prescindere dalla soluzione

precedente o successiva all’accoglienza, sono state le continue relazioni significative instaurate, importanti, ricche di umanità, che hanno sempre testimoniato la bellezza di ogni incontro che ci viene messo di fronte nella necessità di continui segni cristiani di attenzione al prossimo. “… i significati dell’accogliere e dell’accogliersi ci restituiscono tratti di lavoro impegnativi e differenziati: la relazione con le persone che accogliamo e con gli altri soggetti, gruppi, istituzioni, organizzazioni che insieme a noi accolgono; il contatto con percezioni, vissuti molteplici,

unitamente a percorsi delimitati da progettare, accompagnare e sostenere nei contesti sociali territoriali. L ‘esperienza di accoglienza ci impegna personalmente, eppure si realizza sempre in relazione con altre persone, volontari/e, professionisti/e dei servizi, responsabili di enti … il valore e il riconoscimento che riusciamo a offrirci, la collaborazione che apprendiamo a costruire possono diventare approdi strategici e significativi. (Antonella Morlini– ibid)

Accogliere nella fatica, nel tempo e professionalità necessaria, nella generosità con intelligenza e

progettualità animando e formando le comunità parrocchiali accompagnandole, verificandone sempre il senso di ogni cammino di prossimità, tenendo alte le prospettive progettuali, mettendo in preventivo i limiti, le stanchezze e alle volte la voglia di scendere giù … anche quando non si può …

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Tavolo di progettazione

Dal mese di maggio 2015, quando il progetto di Accoglienza Invernale precedente è

terminato, si è condivisa la necessità di continuare a progettare il nuovo anno. Per il

quarto anno, in maniera sistematica e strutturata, si è continuata l’esperienza del gruppo

di lavoro continuativo e permanente, confermando lo stile di un vero e proprio laboratorio

sull’accoglienza, che si è incontrato tutti i mesi e che ha potuto continuare a condividere

e riflettere sui temi sotto riportati:

• riflettere sul progetto e soprattutto sul tema dell’accoglienza nella nostra città

• investire sul lavoro in rete tra le diverse realtà coinvolte nel progetto

• coinvolgere il territorio e le realtà che lo compongono, sia a livello locale che

regionale

• sensibilizzare e promuovere una cultura “dell’altro”

• verificare e monitorare il progetto

Referente intero progetto:

Matteo Sassi, vice Sindaco e assessore alle politiche sociali Comune di Reggio Emilia

Composizione gruppo di lavoro:

Comune di Reggio Emilia: Germana Corradini (coordinatrice), Lucilla Cabrini, Alessandra

Margini, Michela Caporusso

Caritas Diocesana di Reggio Emilia – Guastalla: Isacco Rinaldi, Valerio Corghi

AUSL Reggio Emilia: Lorena Ficarelli, Roberto Bosi, Marco Gentili, Annamaria Borziani,

Maurizio Ferrari

Centro Sociale Papa Giovanni XXIII: Matteo Iori, Olga Valeriani, Alessia Pesci

Cooperativa Dimora d’Abramo: Luigi Codeluppi, Marco Aicardi

Tavolo di coordinamento tecnico - operativo

A livello operativo, il tavolo di progettazione, rispetto all’anno precedente, ha confermato

la strutturazione del gruppo di lavoro tecnico. Infatti si è condivisa la necessità di due

gruppi di lavoro distinti che si occupassero dell’accoglienza ordinaria rispetto a quella di

persone legate attivamente a dipendenze. Tutto ciò affinchè si potesse pensare, riflettere,

condividere e progettare possibili PERCORSI su alcune persone individuate e disponibili

alla progettazione all’interno del Progetto di Accoglienza Invernale sottolineando le

diverse necessità operative che le due tipologie di persone accolte necessitano.

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Infatti, l’idea di lavoro è quella che, attraverso l’accoglienza notturna, si riesca ad offrire

alle persone innanzitutto la protezione dal freddo invernale attraverso una accoglienza

notturna tutelata e temporanea, ma, con alcuni individuati e disponibili, creare

l’opportunità di costruire occasioni di conoscenza, relazione e condivisione sul proprio

progetto personale con i servizi presenti sul territorio. La logica è quella di un sostegno

parziale ai percorsi delle persone costruito tra i servizi e le persone accolte attraverso

colloqui socio assistenziali per approfondire la situazione, le difficoltà e le possibilità di

costruire ipotesi di orientamento e lavoro con le persone accolte. A livello metodologico è

stato possibile:

• approfondire ogni singola situazione

• formulare ipotesi progettuali

• coinvolgere realtà territoriali, in particolar modo il Dipartimento Diagnosi e Cura

• condividere con la persona possibili percorsi entro il termine dell’accoglienza per

evitare un nuovo scivolamento della propria situazione

• analizzare le situazioni di persone che possono faticare ad entrare nei percorsi di

accoglienza

Oltre a ciò, nel corso dell’esperienza, il gruppo di lavoro ha confermato, come da

sperimentazione dei due anni precedenti, supporto al tavolo di progettazione arrivando a

condividere non solamente le casistiche come da mandato ma elaborando ipotesi di

lavoro da presentare allo stesso tavolo di progettazione (eventuali opportunità formative,

continuità con l’esperienza di accoglienza di realtà regionali a bassa soglia e Caritas

Diocesane) arrivandone a definirne l’ordine del giorno

Referente: tavolo di progettazione

Composizione gruppo di lavoro accoglienza ordinaria:

Comune di Reggio Emilia: Michela Caporusso, Mirco Bulgarelli

Cooperativa Dimora d’Abramo: Marco Aicardi

AUSL Reggio Emilia: Maurizio Ferrari

Caritas Diocesana di Reggio Emilia – Guastalla: Valerio Corghi (coordinatore)

Composizione gruppo di lavoro accoglienza bassa soglia attivi:

AUSL Reggio Emilia: Marco Gentili

Associazione Papa Giovanni XXIII: Olga Valeriani

Oltre ai due gruppi di lavoro sopra descritti, è stato confermato il coordinamento Caritas

Diocesana e Cooperativa L’Ovile (vedi relazione allegata) per garantire la gestione, il

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funzionamento ed il sostegno socio assistenziale alla convivenza delle persone accolte

all’interno del dormitorio Caritas “don Luigi Guglielmi”, la struttura EX IFOA e la parrocchia

Maria Ausiliatrice a Correggio. Tutto ciò attraverso un coordinamento generale ed

operativo tra Valerio Corghi (responsabile dormitorio Caritas “don Luigi Guglielmi” e del

progetto di Accoglienza Invernale), Marco Santarello (coordinatore Cooperativa L’Ovile) e

l’educatore della stessa cooperativa Vittorio Costantino

FORMAZIONE

Tra gli aspetti più importanti dell’esperienza. Sono oltre 200 i volontari, delle comunità

parrocchiali e non, che hanno aderito al progetto a diverso titolo e modalità. Durante

tutto il corso del progetto, sono stati proposti percorsi di formazione strutturati a seconda

delle necessità ed esigenze delle diverse comunità parrocchiali di progettazione, verifica,

monitoraggio dell’esperienza. Oltre a ciò è stato proposto il percorso formativo “da

questo vi riconosceranno…” e quello al gruppo degli adoratori della cappella dell’ASMN

Rahamim volontari di misericordia che insieme ai volontari dell’unità pastorale Sacro

Cuore hanno gestito la conduzione della struttura EX IFOA. Per il primo anno è stato

proposto ai referenti dei volontari ed i parroci delle comunità parrocchiali coinvolti

l’esperienza del Laboratorio diocesano sull’accoglienza in parrocchia. Ogni mese, da

giugno , per 1 anno si sono condivise le esperienze, buone prassi, progettato il corso di

formazione e analizzato, verificandone i percorsi e progetti, ogni realtà parrocchiale che

ha accolto durante l’inverno.

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• PERSONE ACCOLTE COMPLESSIVAMENTE

• 220

STRANIERI: 181 , ITALIANI: 39

UOMINI: 178, DONNE: 21, MINORI 21 (sono in riferimento a nuclei famigliari e donne senza marito/compagno)

NAZIONALITA’ PERSONE OSPITATE:

ITALIA 39

TUNISIA 27

ALGERIA 13

GRECIA 1

MALI 8

GHANA 14

MAROCCO 43

ROMANIA 3

COSTA D’AVORIO 1

NIGERIA 10

EGITTO 2

CAMEROUN 2

SENEGAL 6

PAKISTAN 5

UCRAINA 7

GUINEA 3

GAMBIA 2

BURKINA FASO 3

POLONIA 1

MOLDAVIA 1

SIRIA 1

NIGER 6

doppia

cittadinanza (ITA –

1

7

SITUAZIONE LEGALE:

• n° 196 persone ospitate erano in regola con i documenti per soggiornare nel territorio

nazionale

• n° 24 non erano in regola con i documenti

ETA’:

• 21 minori facenti parte di nuclei famigliari:

• dai 15 ai 18 anni 2 persona

• dai 19 ai 24 anni 20 persone

• dai 25 ai 34 anni 41 persone

• dai 35 ai 44 anni 50 persone

• dai 45 ai 54 anni 63 persone

• dai 55 ai 64 anni 30 persone

• dai 65 anni e oltre 3 persona

RESIDENZA:

• n° 105 persone ospitate hanno la residenza nel comune di Reggio Emilia

• n. 9 persone ospitate hanno la residenza in provincia di Reggio Emilia (Bagnolo in piano,

Brescello, Guastalla, S. Ilario d’Enza, Correggio, Montecavolo, Montecchio, 2 Scandiano)

• n. 2 nuclei famigliari hanno la residenza a Rubiera

• n° 7 persone ospitate hanno la residenza in regione (Bologna, Faenza, 5 Modena di cui 1 a

Sassuolo)

• n° 4 persone ospitate hanno la residenza fuori regione: Arcore (MI), Torre Annunziata NA),

Rossano Calabro (COSENZA), Palermo

• n° 69 persone ospitate (n. 1 minore) non hanno residenza

• n. 13 persone hanno la residenza fuori Reggio E. ma non comunicano dove

MAR)

BULGARIA 1

INDIA 1

RUSSIA 1

GEORGIA 3

ALBANIA 3

SOMALIA 3

COSTA D’AVORIO 6

AFGHANISTAN 1

MACEDONIA 1

8

• SITUAZIONE OCCUPAZIONALE (esclusi i minori):

• n. 177 persone accolte risultano disoccupate

• n. 19 persone ospitate non essendo in regola con i documenti non possono lavorare

regolarmente

• n. 1 persona ha iniziato l’iter per richiesta asilo politico e non è abilitato a svolgere attività

lavorativa

• n. 2 persone accolte sono pensionate.

SITUAZIONE PRECEDENTE ALL’ACCOGLIENZA:

• n. 21 persone erano accolte in dormitorio Caritas o struttura EX IFOA (la prima situazione : n.

9 senza fissa dimora, n. 1 ex Officine Reggiane, n. 1 casa abbandonata, 2 Casa Albergo

Comunale, n. 2 stazione, n. 2 precario da amici)

• n. 109 persone accolte sono prive di abitazione, senza fissa dimora

• n. 14 non sono più nelle condizioni di pagarsi il posto letto

• n. 13 persone erano accolte in Casa Albergo Comunale

• n. 4 persone erano precarie da amici/conoscenti

• n. 11 persone Ex Officine Reggiane

• n. 3 nuclei famigliari (2 Rubiera E 1 Reggio E.) in sfratto esecutivo

• n. 5 persone dormivano in stazione

• n. 1 persona accolta dormiva in un garage

• n. 2 persona dormiva in macchina

• n. 10 persona dormiva in casa abbandonata

• n. 4 persone in Albergo

• n. 1 donna con minori accolta a Casa Bruna (struttura Caritas)

• n. 1 minore nato in ospedale

• n. 1 nucleo famigliare, una donna e un uomo erano in Ostello

• n. 1 persona era accolta in casa di carità (S. Giovanni di Querciola – RE)

• n. 1 portico comunità parrocchiale

• n. 1 EX MARENOSTRUM

• n. 1 comunità terapeutica

SITUAZIONE SUCCESSIVA ALL’ACCOGLIENZA (progetti terminati):

• n. 17 persona ha trovato una coabitazione con amici

• n. 7 persone accolte ha fatto rientro in patria

• n. 21 persone hanno cambiato città

• n. 29 persone non ha dichiarato la soluzione successiva

• n. 4 persona Casa Albergo Comunale

• n. 1 donna con minore ha reperito appartamento in affitto

• n. 2 donne con minori sono rientrate in patria

• n. 6 nuclei famigliari, n. 5 donne e n. 34 uomini hanno il progetto tuttora in corso

• n. 3 persone ricoverate in ospedale

• n. 6 persone in stazione (di cui 3 a Parma)

• n. 1 casa abbandonata

• n. 1 persona ha cambiato nazione

• n. 1 persona è accolta in Casa di Carità (Miglio lungo via f.lli Rosselli)

• n. 2 persone sono accolte all’interno del Progetto Protetto Rifugiato a casa mia proposto

dalla Caritas diocesana di Reggio Emilia

• n. 1 persona è accolta in una comunità parrocchia

9

Tutte le persone accolte nel servizio di H24 non hanno dichiarato la soluzione successiva.

POSTI LETTO COMPLESSIVI messi a disposizione durante il progetto

149 (n. 136 posti letto distribuiti in n. 30 strutture di accoglienza ordinaria, n. 11 in n. 1 appartamento destinato

all’accoglienza bassa soglia attivi e n. 2 di servizio H24 presso la struttura comunale Casa Albergo)

STRUTTURE DI ACCOGLIENZA

ACCOGLIENZA ORDINARIA COORDINATA E GESTITA DAL CENTRO D’ASCOLTO CARITAS DIOCESANA

posti letto: 136

numero di realtà: 30 (2 strutture di accoglienza, 1 casa della carità, 8 spazi abitativi in appartamenti, 19 parrocchie)

Suddivisione realtà, posti disponibili per ognuna, tipologia di accoglienza e

note qualitative

REALTA’ Posti

disponibili Tipologia Note

Dormitorio Caritas Diocesana 15 accoglienza maschile

Attivo tutti i giorni dell’anno con

presenza notturna di volontari

(Comunità maschile Caritas), UP

Giovanni Paolo II (parrocchie di

Ospizio, S. Maurizio, S. Alberto) e

parrocchia del Tondo oltre

all’affiancamento educativo della

Coop. L’Ovile

PARROCCHIA DI GAVASSETO

8

accoglienza maschile

Apertura e chiusura turni da parte

di volontari delle 5 parrocchie

dell’Unità Pastorale “Madonna

della Neve” insieme, da quest’anno

alla parrocchia di Bagno

10

Attiva dal 03 dicembre al 30 aprile

PARROCCHIA DI MARMIROLO

4 accoglienza maschile

Attiva l’accoglienza per tutto

l’anno all’interno della canonica

dove risiede il parroco

PARROCCHIA DI SAN PELLEGRINO 25

accoglienza maschile

/donne/donne con bambini

Attiva tutto l’anno

PARROCCHIA DI RUBIERA 11

accoglienza

maschile/donne/donne con

bambini/famiglie

Attiva tutto l’anno

PARROCCHIA DI S.PIO X

2 accoglienza donne/donne

con bambini

Attiva tutto l’anno.

Coinvolgimento CdA

Interparrocchiale Pieve e famiglie

della parrocchia

PARROCCHIA DI SALVATERRA

4 accoglienza maschile Attiva dal 17 dicembre fino alla fine

del progetto

PARROCCHIA MONTECCHIO

3 accoglienza maschile Attiva dal 21 dicembre fino alla fine

del progetto

PARROCCHIA DI CODEMONDO

4 Uomini Attiva dal 27 novembre fino alla

fine del progetto

PARROCCHIA DI S. CROCE

3

(2 donne e 1

uomini)

Uomini/donne/donne con

bambini Attivo dal 10 dicembre all’08 aprile

PARROCCHIA SPIRITO SANTO

1 Uomini Attiva tutto l’anno

APPARTAMENTO

2 femminile Attiva tutto l’anno con presenza

notturna di volontarie

11

CENTRO CARITAS Querce di Mamre

(Comunità femminile Caritas)

APPARTAMENTO

(privato cittadino)

1 Uomini Attivo tutto l’anno

PARROCCHIA DI CAVRIAGO

2 Maschile/femminile

Attiva tutto l’anno con presenza di

famiglia che regola l’accoglienza

vivendo nello stesso spazio

abitativo

PARROCCHIA DI RIVALTA

2 Maschile

Attivo tutti i giorni dell’anno

APPARTAMENTO

(privato cittadino di Cavriago)

3 Maschile Attivo dal 15 dicembre fino al

termine del progetto

APPARTAMENTO

via della Repubblica, 2 Rivalta

1

Attiva dal 01 dicembre per tutto

l’anno.

Esperienza di vita comunitaria di 4

ragazze

APPARTAMENTO COMUNE REGGIO E.

(VIA DALMAZIA)

4 Nucleo famigliare Attiva dal 20 novembre con

possibilità di proroga

APPARTAMENTO

Via Bligy

1 Uomini/donne

Famiglia dell’Unità pastorale S.

Croce – S. Paolo – Gavassa –

Massenzatico attiva tutto l’anno

PARROCCHIA DI VILLA SESSO

2 Uomini Attiva dal 09 novembre al 31 marzo

PARROCCHIA DI MARIA AUSLIATRICE

(Correggio)

4 Maschile Attiva dal 28 dicembre al 31 marzo

12

APPARTAMENTO (territorio di S. Croce)

1 Femminile Attiva tutto l’anno

Casa della carità Miglio Lungo – via f.lli

Rosselli

6 Nucleo famigliare Attiva tutto l’anno

PARROCCHIA DI S. MAURIZIO

1 Femminile Attiva da settembre a giugno

compreso

PARROCCHIA DI S. STEFANO – via Guasco

1 Femminile Attiva tutto l’anno con la presenza

della comunità femminile Caritas

PARROCCHIA DI S. PAOLO

3 Uomini/donne Attiva tutto l’anno

PARROCCHIA DI COVIOLO

5 Nucleo famigliare

Attiva dal 27 dicembre al 30 aprile

con possibilità di accoglienza

anche successivamente

PARROCCHIA S. MARIA – Guastalla

2 Femminile

Attiva dal 09 dicembre.

Disponibilità di accoglienza tutto

l’anno

STRUTTURA EX IFOA

9 Maschile

Attiva dal 09 dicembre fino al

termine del progetto. Apertura e

chiusura volontariato UP Sacro

Cuore e Rahahim – volontari della

Misericordia in collaborazione con

la cooperativa L’Ovile

APPARTAMENTO – parrocchia di Masone 6 Nucleo famigliare Attivo dal 15 febbraio al 30 giugno

con possibilità di ulteriore proroga

13

TIPOLOGIA DI ACCOGLIENZA: uomini, donne e nuclei famigliari regolari o non regolari, residenti o

non residenti che non abbiano problemi di dipendenza (ritenuta accoglienza a bassa soglia).

NUMERO PERSONE OSPITATE: 123 di cui 81 uomini, 21 donne e 21 minori

NAZIONALITA’ PERSONE OSPITATE:

ITALIA 20

TUNISIA 13

ALGERIA 8

GRECIA 1

MALI 6

GHANA 14

MAROCCO 11

ROMANIA 2

COSTA

D’AVORIO

1

NIGERIA 8

EGITTO 1

CAMEROUN 2

SENEGAL 3

PAKISTAN 5

UCRAINA 4

GUINEA 2

GAMBIA 1

BURKINA FASO 2

POLONIA 1

doppia

cittadinanza

(ITA – MAR)

1

14

SITUAZIONE LEGALE:

• n° 112 persone ospitate erano in regola con i documenti per soggiornare nel territorio

nazionale

• n° 6 non erano in regola con i documenti

ETA’:

• 21 minori facenti parte di nuclei famigliari:

• dai 15 ai 18 anni persona

• dai 19 ai 24 anni 7 persone

• dai 25 ai 34 anni 18 persone

• dai 35 ai 44 anni 16 persone

• dai 45 ai 54 anni 35 persone

• dai 55 ai 64 anni 18 persone

• dai 65 anni e oltre 3 persona

RESIDENZA:

• n° 78 persone ospitate hanno la residenza nel comune di Reggio Emilia

• n. 5 persone ospitate hanno la residenza in provincia di Reggio Emilia (Bagnolo in piano,

Guastalla, S. Ilario d’Enza, Correggio, Montecavolo)

• n. 2 nuclei famigliari hanno la residenza a Rubiera

• n° 6 persone ospitate hanno la residenza in regione (Bologna, Faenza, 4 Modena)

• n° 4 persone ospitate hanno la residenza fuori regione: Arcore (MI), Torre Annunziata NA),

Rossano Calabro (COSENZA), Palermo

• n° 24 persone ospitate (n. 1 minore) non hanno residenz

GEORGIA 3

ALBANIA 3

ERITREA 1

RUSSIA 1

BULGARIA 1

INDIA 1

NIGER 3

COSTA

D’AVORIO

6

AFGHANISTAN 1

15

SITUAZIONE OCCUPAZIONALE (esclusi i minori):

• n. 88 persone accolte risultano disoccupate

• n. 6 persone ospitate non essendo in regola con i documenti non possono lavorare

regolarmente

• n. 1 persona ha iniziato l’iter per richiesta asilo politico e non è abilitato a svolgere attività

lavorativa

• n. 2 persone accolte sono pensionate.

SITUAZIONE PRECEDENTE ALL’ACCOGLIENZA:

• n. 21 persone erano accolte in dormitorio Caritas o struttura EX IFOA (la prima situazione : n.

9 senza fissa dimora, n. 1 ex Officine Reggiane, n. 1 casa abbandonata, 2 Casa Albergo

Comunale, n. 2 stazione, n. 2 precario da amici)

• n. 28 persone accolte sono prive di abitazione, senza fissa dimora

• n. 14 non sono più nelle condizioni di pagarsi il posto letto

• n. 13 persone erano accolte in Casa Albergo Comunale

• n. 4 persone erano precarie da amici/conoscenti

• n. 4 persone Ex Officine Reggiane

• n. 3 nuclei famigliari (2 Rubiera e 1 Reggio Emilia) in sfratto esecutivo

• n. 4 persone dormivano in stazione

• n. 1 persona accolta dormiva in un garage

• n. 2 persona dormiva in macchina

• n. 6 persona dormiva in casa abbandonata

• n. 4 persone in Albergo

• n. 1 donna con minori accolta a Casa Bruna (struttura Caritas)

• n. 1 minore nato in ospedale

• n. 1 nucleo famigliare, una donna ed 1 uomo erano in Ostello

• n. 1 persona era accolta in casa di carità (S. Giovanni di Querciola – RE)

• n. 1 portico comunità parrocchiale

• n. 1 EX MARENOSTRUM

SITUAZIONE SUCCESSIVA ALL’ACCOGLIENZA (progetti terminati):

• n. 17 persone hanno trovato una coabitazione con amici

• n. 7 persone accolte hanno fatto rientro in patria

• n. 21 persone hanno cambiato città

• n. 11 persona non ha dichiarato la soluzione successiva

• n. 4 persone Casa Albergo Comunale

• n. 1 donna con minore ha reperito appartamento in affitto

• n. 1 donna con minori è rientrata in patria

• n. 6 nuclei famigliari, n. 5 donne e n. 34 uomini hanno il progetto tuttora in corso

• n. 3 persone sono state ricoverate in ospedale

• n. 1 persona ha cambiato nazione

• n. 2 persone sono andate in stazione

• n. 1 persona è accolta in Casa di Carità (Miglio lungo via f.lli Rosselli)

• n. 2 persone sono accolte all’interno del Progetto Protetto Rifugiato a casa mia proposto

dalla Caritas diocesana di Reggio Emilia

• n. 1 persona è accolta all’interno di una comunità parrocchiale.

16

ACCOGLIENZA D’EMERGENZA H24 COORDINATA E GESTITA DALLA COOPERATIVA DIMORA D’ABRAMO

posti letto: n. 2

REALTA’ Posti

disponibili Tipologia Note

Casa Albergo Comunale 2 accoglienza maschile

Accoglienza serale e notturna con

presenza di educatore

professionale

TIPOLOGIA DI ACCOGLIENZA: uomini regolari o non regolari, residenti o non residenti che, oltre gli orari diurni dove il sistema di valutazione accoglienza viene garantito dal Centro d’Ascolto Diocesano, dalla Cooperativa Dimora d’Abramo e dal Sert, trovandosi in difficoltà accedono alla struttura comunale che tutela l’emergenza per una/due notti. Successivamente all’intervento la persona sostiene un colloquio al Centro d’Ascolto Diocesano la cui equipe valuta l’eventuale inserimento nel circuito d’accoglienza dando continuità all’intervento fatto in precedenza

NUMERO PERSONE OSPITATE: 81 - NOTTI COMPLESSIVE: notti 126

NAZIONALITA’ PERSONE OSPITATE:

ITALIA 17

TUNISIA 12

ALGERIA 6

MAROCCO 20

NIGERIA 4

ROMANIA 2

MOLDAVIA 1

POLONIA 1

SIRIA 1

EGITTO 1

MALI 2

NIGER 3

SENEGAL 3

SOMALIA 3

17

BURKINA FASO 1

GAMBIA 1

UCRAINA 1

MACEDONIA 1

GUINEA 1

SITUAZIONE LEGALE:

• n° 72 persone ospitate erano in regola con i documenti per soggiornare nel territorio

nazionale

• n° 9 persone ospitate non erano in regola con i documenti

ETA’:

• dai 15 ai 18 anni 2 persone

• dai 19 ai 24 anni 13 persone

• dai 25 ai 34 anni 15 persone

• dai 35 ai 44 anni 25 persone

• dai 45 ai 54 anni 24 persone

• dai 55 ai 64 anni 12 persone

• dai 65 anni e oltre 0 persone

RESIDENZA:

• n° 11 persone ospitate hanno la residenza nel comune di Reggio Emilia

• n° 2 persone ospitate hanno la residenza in altro comune rispetto a Reggio Emilia

(entrambe non l’hanno dichiarata)

• n° 57 persone ospitate si sono dichiarati senza fissa dimora

• n. 11 persona ha la residenza fuori Reggio E. ma non comunica dove

SITUAZIONE OCCUPAZIONALE:

• n° 72 persone ospitate hanno dichiarato di essere disoccupate

• n. 9 persona ospitata non essendo in regola con i documenti non possono lavorare

regolarmente

SITUAZIONE PRECEDENTE ALL’ACCOGLIENZA:

• n. 75 persone accolte hanno dichiarato di essere senza fissa dimora

• n. 6 dati non rilevati

SITUAZIONE SUCCESSIVA ALL’ACCOGLIENZA:

• n. 81 persone accolte non hanno dichiarato la soluzione successiva all’accoglienza

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ACCOGLIENZA BASSA SOGLIA COORDINATA E GESTITA DAL SERT, distretto di Reggio Emilia e l’associazione Papa

Giovanni XXIII

posti letto n. 11

REALTA’ Posti

disponibili Tipologia Note

Appartamento 11 accoglienza maschile

Gestione e coordinamento da

parte del SERT e dall’Associazione

Papa Giovanni XXIII

TIPOLOGIA DI ACCOGLIENZA: uomini e donne che hanno difficoltà e problematiche correlate

all’uso di alcol e/o sostanze e sono consumatori attivi

NUMERO PERSONE OSPITATE: 21

NAZIONALITA’ PERSONE OSPITATE:

MAROCCO 14

ALGERIA 1

TUNISIA 3

ITALIA 2

UCRAINA 1

SITUAZIONE LEGALE:

• n° 12 non erano in regola con i documenti

• n° 9 persone ospitate erano in regola con i documenti per soggiornare nel territorio

nazionale

ETA’:

• dai 15 ai 18 anni 0 persone

• dai 19 ai 24 anni 0 persone

• dai 25 ai 34 anni 8 persone

• dai 35 ai 44 anni 9 persone

• dai 45 ai 54 anni 4 persone

• dai 55 ai 64 anni 0 persone

• dai 65 anni e oltre 0 persone

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RESIDENZA:

• n° 12 persone ospitate non hanno residenza

• n° 2 persona ospitate ha la residenza in comune di Reggio Emilia

• n. 4 persone ha la residenza in provincia di Reggio Emilia (Brescello, Montecchio, 2

Scandiano)

• n. 1 persona ha la residenza fuori provincia di Reggio (Sassuolo – MO)

• n. 2 persone hanno la residenza fuori regione (in Calabria)

SITUAZIONE OCCUPAZIONALE:

• n. 10 persone accolte risultano disoccupate

• n. 11 persone ospitate non essendo in regola con i documenti non possono lavorare

regolarmente

SITUAZIONE PRECEDENTE ALL’ACCOGLIENZA:

• n° 17 persone accolte sono prive di abitazione, senza fissa dimora (n. 12 EX OFFICINE

REGGIANE)

• n. 3 persone casa abbandonata

• n. 1 persona in stazione

SITUAZIONE SUCCESSIVA ALL’ACCOGLIENZA:

• n. 16 non hanno dichiarano la soluzione successiva

• n. 4 stazione (di cui 3 a Parma)

• n. 1 casa abbandonata

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Conclusioni e prospettive Il progetto e le realtà coinvolte accolgono e tutelano situazioni di difficoltà che

diversamente potrebbero trovarsi in grossa difficoltà

Aspetti fondamentali: ascolto, accoglienza, entrare in relazione lavorando di rete,

riconoscendo le diverse identità, mission e appartenenze

149 letti messi a disposizione in 32 realtà: ACCOGLIENZA CARITAS 30 (19 parrocchie, 7

appartamenti, 2 strutture e 1 casa di carità), ACCOGLIENZA H24 1 Casa Albergo

Comunale e BASSA SOGLIA ATTIVI 1 appartamento

Strutturazione professionale: tavolo progettuale, tavolo tecnico (ordinario, con

l’importante presenza dell’AUSL e bassa soglia attivi con possibilità ogni mese di gruppo di

lavoro congiunto), disponibilità educativa da parte della Coop. L’Ovile su due strutture e

una parrocchia.

Formazione e animazione alle comunità parrocchiali (percorsi individualizzati), ai volontari

(Proposta formativa “se mi accogli…”), e a chi ha gestito la struttura EX IFOA

Secondo anno di coinvolgimento CROCE ROSSA

Non vengono esauriti completamente i posti messi a disposizione: richieste in leggera

diminuzione, alcune situazioni non rientrano nell’ordinario per tipologia ed esigenze,

diversi posti di accoglienza (appartamenti in collaborazione con la realtà Case di Carità,

parte della parrocchia di S. Stefano via Guasco, posti letto struttura di accoglienza Caritas

“Casa Bruna”) non rientrano nel progetto

Aumentano gli stranieri regolari, titolari di carta di soggiorno e residenti in comune di

Reggio Emilia per i quali la situazione di difficoltà perdura nel tempo.

Continuano a diminuire le persone irregolari

Aumentano gli italiani

Aumentano le situazioni di cronicità di persone che chiedono ogni inverno l’opportunità

di accoglienza

La scelta di destinare gli appartamenti ACER a nuclei famigliari rispetto ad accoglienze al

maschile continuano sempre a sollecitare l’importanza di condividere il tema SFRATTI

Continua la necessità di affrontare il tema del LAVORO

n. 2 accoglienze di persone legate al progetto MARE NOSTRUM ed EX ENA. Necessità di

continuare la riflessione sul tema dell’accoglienza ai profughi

Importante l’accompagnamento alle uscite notturne settimanali di don Davide ed i

volontari oltre ai sopralluoghi alle Ex Officine Reggiane in sinergia e condivisione con L’UP

di strada della Papa Giovanni XXIII e la condivisione di un momento formativo ai volontari

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Di fondamentale importanza continuare a condividere una riflessione seria ed

approfondita sulle situazione con problematiche psicologico relazionali per le quali non

c’è una modalità di accoglienza strutturata

Problemi medico sanitari: casi di patologie tumorali e TBC oltre ad epilessia e diabete

Importanza di continuare a condividere gli accessi al Pronto Soccorso e le situazioni di

degenza ospedaliera che possono avere difficoltà all’atto della dimissione

Realizzazione della Guida ai Servizi della città in rete con altre realtà del privato sociale

nel coordinamento effettuato dall’Unità Preventiva di strada del Centro Sociale Papa

Giovanni XXIII e dal comune di Reggio E.