“Regole di vita” - panathlon.net M. Monego e D. Gilardoni al... · University e, per finire,...
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Maurizio Monego e Daniele Gilardoni:
“Regole di vita”
20 Febbraio 2017 - Istituto G. Pessina Como Via Milano
Nell’aula magna con le classi seconde dell’istituto G. Pessina di Como
due relatori d’eccezione. Maurizio Monego, past manager del P.I. e
vicepresidente del Comitato Internazionale del Fair Play e Daniele
Gilardoni (atleta al mondo più titolato della storia del canottaggio che
ha vinto 11 titoli mondiali, nove dei quali con i colori della storica
società comasca Canottieri Lario e con ben due riconoscimenti per il
fair play dati dal Club Comasco, quello alla promozione nel 2003 e
alla carriera nel 2011).
Maurizio Monego ha introdotto il concetto di Etica ricordando che in
ogni campo esiste un’etica. Ma lo Sport, proprio perché è un’attività
che mette sempre in competizione con sé stessi e con altri basandosi
su regole condivise che non possono separarsi da una certa attitudine
morale, rappresenta l’etica fondamentale. Operare in un clima di
lealtà e verità, nel rispetto totale e sincero della persona e delle regole
scritte – che esprimono l’etica dello sport - e di quelle non scritte che
esprimono amore per la verità del risultato e onore per i competitori
(fair play) fa dello sport una scuola di vita di primaria importanza.
L’esempio di Daniele Caimmi alla maratona di Venezia del 99 che,
ormai in vista del traguardo, si ferma per far rialzare un maratoneta
keniano che era scivolato davanti a lui senza approfittare della sua
caduta per involarsi verso il traguardo, è una chiara testimonianza di
cosa vuol dire rispettare l’avversario e anche la gara senza mettere in
primo piano l’interesse (anche economico) di poterla vincere. Ciò
significa che il Fair Play rappresenta una sorta di sur plus rispetto
all’etica fondamentale e si basa sul rispetto della verità del risultato,
sul dono. Lo si può definire come “norma non scritta, legge morale
che dà un’anima allo sport, facendone un’esperienza insostituibile, dal
valore formativo innegabile per la vita in società”. Qui sta il valore
dello sport vissuto in maniera corretta: permette di sperimentare dei
valori in modo naturale senza che nessuno li imponga, valori che poi
si possono trasferire nella vita. Il Fair Play a volte si capisce di più
guardando proprio i comportamenti scorretti. A tal fine un video della
FIFA proiettato ha evidenziato in modo chiaro le due tipologie di
comportamenti.
Il Presidente Achille Mojoli presenta
Renata Soliani, Maurizio Monego
e Daniele Gilardoni
Dal sito www.danielegilardoni.it
Daniele Gilardoni è uno degli sportivi più rappresentativi della nostra
provincia e certamente uno dei più amati da tifosi e appassionati di
canottaggio. Un video lo mostra nella sua semplicità di atleta attento
e disciplinato, nel momento in cui si allena o in cui vince, con
medaglie al collo, solo o con i suoi compagni, ma sempre con quel
sorriso che lo ha fatto diventare simpatico e valido esempio per
centinaia di ragazzini. Vanta un palmares di vittorie che ha pochi
eguali: 11 volte Campione del Mondo, una Coppa delle nazioni
(mondiale under 23), nove successi in Coppa del Mondo, sette titoli di
Campione d Italia , 18 ori ai Campionati Italiani universitari, medaglia
d’oro ai Giochi del Mediterraneo, due vittorie alla Golden Boat
University e, per finire, record di medaglie d’oro al valore sportivo,
ben sei. Più altro ancora, fino a toccare quota 249 decorazioni del
metallo più prezioso. Molte le domande. La curiosità del perché non
avesse gareggiato ad una olimpiade, nonostante i titoli vinti, è stata
soddisfatta spiegando che la sua barca non era barca olimpica ma
propedeutica al doppio. Con quest’ultima è andato a Pechino ma poi,
per decisioni tecniche, non è riuscito a fare il titolare. Immenso però
il valore dell’esperienza umana vissuta in un villaggio olimpico in
termini di amicizia, solidarietà e rispetto, conoscenze di persone di
tutto il mondo. Comunque la vita sportiva gli ha regalato moltissimo
ed è veramente felice per i risultati ottenuti. Ora ha intrapreso la
carriera di allenatore e ricevuto anche la convocazione in nazionale.
Grazie al canottaggio ha potuto frequentare anche l’Università al
College di Pavia e lì si è laureato dimostrando che si può studiare e
fare sport. Naturalmente occorre una buona organizzazione. L’invito
ai ragazzi è stato chiaro: portare avanti studio e sport e imparare a
vedere le cose positive che lo sport regala porterà vantaggi anche
nella vita non sportiva. Ricordandosi di rispettare le regole delle 4 D
dove DETERMINAZIONE (fondamentale per il raggiungimento
dell’obiettivo), DEDIZIONE (ore di allenamento, di studio), DISCIPLINA
(rispetto delle regole, rispettare gli insegnanti, gli allenatori, i
genitori) DARE QUALCOSA IN PIU’ (cercando in ciascuno di noi
sensazioni che ci portano a dare il massimo sempre, da soli o nel
gruppo) possono essere definite le regole del successo.
Il Presidente Achille Mojoli ha concluso l’incontro ricordando lo
scopo della presenza del Panathlon nella scuola: non per creare
Campioni di sport ma, tramite l’esperienza dello sport, offrire
momenti di riflessione per affrontare la vita senza mai cedere,
perseguendo con sicurezza i propri obiettivi.
L’insegnante Daniela Pedrinazzi
Maurizio Monego e Daniele Gilardoni:
“I valori della vita”
Incontro del 6 marzo 2017
Rivolto a classi seconde e a una prima
Presenze Panathlon Como: Achille Mojoli, Renata Soliani