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SOCRATE AL CAFFÈ: LE INTERVISTE IMPOSSIBILI
Relatore: Chiar.mo Prof. Sisto CapraCorrelatore: Chiar.mo Prof. Guido Legnante
Tesi di laurea: Luca Gilardoni
• La Comunicazione attraversoun GENERE LETTERARIOObiettivi
• Stratagemma letterario delle «INTERVISTE IMPOSSIBILI»
• Esercizio della CONVERSAZIONE fine a se stessa
Metodi
• Dare un’ IDENTITÀ IMMAGINARIA a Pavia• Rivisitazione della STORIA della cittàFinalità
IL PERCHÉ DI QUESTA TESI
UMBERTO ECOITALO CALVINO
GIORGIO MANGANELLI
ANDREA CAMILLERI
CARMELO BENE
La serie di PUNTATE
RADIOFONICHE, in onda
sull’emittente RADIO RAI, prende
il via il 1 gennaio 1973
Nel 2006 LORENZO PAVOLINI scrive il
libro «Le interviste impossibili»
in cui raccoglie tutti gli
82 DIALOGHI IMMAGINARI
La serie viene trasmessa in
TELEVISIONE con diverse
riproposizioni tra il 1981 e il 1990
LE INTERVISTE IMPOSSIBILI NELLA
STORIA
Buona conoscenza
dell’ interlocutore
Etica dell’ intervistatore
Ritmo veloce scandito da
domande brevi
INTERVISTA GIORNALIST
ICA
Minuziosa conoscenza dell’
intervistato
Buon uso della«macchina del
tempo»
Esercizio dell’ immaginazione
INTERVISTA IMPOSSIBIL
E
UMBERTO ECO
Critico, saggista, scrittore e semiologo di fama internazionale
Editore dei programmi culturali RAI dal 1954al 1959
1 maggio 1975 - Rai 2va in onda l’ intervista impossibile a Beatrice, l’ amata da Dante Alighieri
GIORGIO MANGANELLI
BIOGRAFIAMilano 1922 Roma 1990
Scrittore, traduttore,
giornalista ecritico
letterario
Nel 1953 collabora
con la RAI allaproduzione
delle«interviste
impossibili»
INTERVISTA a NOSTRADAMU
S6 agosto 1974–
Rai 2Intervista scandita
da un ritmo veloce
con domande brevi e risposte
che rilanciano gli argomenti
trattati
FOCUS:visione del
futuroe il tema fine
del mondo
ITALO CALVINO
Partecipa al progetto della RAI nel biennio tra il 1973 e il 1975
22 gennaio 1974 va in ondal’ intervista all’ Uomodi Neanderthal
Il dialogo immaginario mira a comprendere l’ uomo primitivoe il ruolo della donna
« Il giornale di Socrate
al caffè» 19 MAGGIO
2002PARTE
L’ INIZIATIVA «SOCRATE AL CAFFÈ»
OgniDomenicamattina
alle 11:00 presso«PUNTI
SOCRATE»
Annabella Cafè
Pasticceria VigoniLibreria
Felitrinelli
DAL GIORNALE
ALL’ ASSOCIAZI
ONE
ROBERTO GALLI,SISTO
CAPRA,SALVATORE VECA
DALL’ IDEA ALLA CONSACRAZIONE:
2013 IL DECENNALEDEL GIORNALE Inizialmente si partì con l’ idea di riportare su carta una sorta
di BOLLETTINO MENSILE con il resoconto delle CONVERSAZIONI
Dal bollettino si è sprigionato però, quasi in modo naturale, un GIORNALE vero e proprio
Il contenuto degli articoli presentava il pensiero di RICERCATORI, SCIENZIATI E STUDIOSI operanti a Pavia e non solo
A partire dal numero di esordio, datato gennaio 2003, sino all’ ultimo di aprile 2013, sono state PUBBLICATE 86 EDIZIONI
Ma solo dal 2006 le pubblicazioni sono divenute MENSILI, in precedenza erano bimestrali
Il giornale viene distribuito nei «PUNTI SOCRATE» che sono l’ Annabella Cafè, la pasticceria Vigoni, le librerie Feltrinelli e C.L.U. ed in tutti i collegi universitari
INTERVISTA A SALVATORE VECA
FILOSOFO E DIRETTORE DEL GIORNALE
Al fine di impreziosire il mio elaboratoho realizzato un’ intervista,
questa volta possibile,al DIRETTORE DEL FREE-PRESS
Con il filosofo si è parlato dell’ esperienza del giornale
e della storia delle«INTERVISTE IMPOSSIBILI»
IL LIBRO « LE INTERVISTE IMPOSSIBILI »
di SISTO CAPRA
• Domenica 5 febbraio 2012
• «Il giornale di Socrate al caffè» edizione n° 74
Pubblicazione
• 7 «Interviste impossibili»
• Rivive Pavia attraverso la voce personaggi del suo passato
Contenuti
ANALISI DEI CONTENUTI
Nell’ epoca delle nuove tecnologie,dei social network e delle comunicazioni via satellite ho scelto di dare una rivisitazione storicaal termine COMUNICAZIONE.
Spiegando tramite deiDIALOGHI IMMAGINARI tra due interlocutori le vicissitudinidi una città.
L’ intento è quello di dare un’ IDENTITÀ NUOVA ed immaginaria alla città di Pavia.
« LA PAVIA IMPOSSIBILE »
Galeazzo II Visconti• La gloria di Pavia consistette nell’ aver avuto
nei secoli decimo e undicesimo una grandeSCUOLA GIURIDICA.Lo studio del diritto diede alla città un carattere scientifico che per via del declino non ebbe più.Per porre le basi istituzionali e culturali all’ affermazione del proprio dominio territoriale, Galeazzo II creò lo STUDIO GENERALE dando adesso la duplice funzione di elaboratore del diritto visconteo e formatore delle magistrature attea costituire il nerbo dello Stato.
La statua della Minerva• Sostiene che fu l’ imperatore carolingio Lotario,
nell’ 825 a FONDARE L’ UNIVERSITÀ di PAVIA enon Galeazzo II Visconti.Si sofferma inoltre sulla secolare contesa tra Paviae Milano sulla questione del primato di UNICO POLO UNIVERSITARIO LOMBARDO. Alla luce della situazione di carenza di risorse future sempre più marcata, la statua, auspica che l’ università si integri maggiormente con Milano ed i suoi Atenei al fine di poter primeggiare tornando a FORMARE LA CLASSE DIRIGENTE come avviene oggi in Gran Bretagna nelle Università di Oxford e Cambridge.
« LA PAVIA IMPOSSIBILE »
Leonardo da Vinci• Le osservazioni sulla STRUTTURA URBANA di
Pavia, riportate nel «Manoscritto B», diedero l’ idea per la creazione della «CITTÀ IDEALE».Nei suoi concetti descriveva un sistema di canalizzazione delle acque che permettesse l’ asportazione di depositi di rifiuti in un’ epoca in cui la «coscienza ecologica»non era primaria. Tentò di risolvere il problemadell’ AFFOLLAMENTO DEL NUCLEO URBANOdella città ma le sue concezioni urbanistiche rimasero lettera morta.
Ada Negri• Ha una visione POETICA ed ASTRATTA della città,
trae ispirazione dalle vie, dai monumenti e dagli abitanti.Quando dice: «Rossa Pavia, città della mia pace»fa riferimento al colore della PIETRA utilizzata tipicamente in età romanica per le costruzioni, ciò le suscita pace e tranquillità. Parla degli abitanti soffermandosi sulle figure delle lavandaie, e dei barcaioli.E racconta di persone allegre e festanti che, seppur molto povere si accontentavano di quel poco che avevano. Ne emerge una CITTÀ RICCA DI STORIA.
« LA PAVIA IMPOSSIBILE »
Giuliano Ravizza• Nelle sue mani Pavia assume un aspetto
IMPRENDITORIALE ed INNOVATIVO. «Un uomo e una donna di classe si riconoscevano nell’ abito con l’ etichetta Ravizza».Ha fatto di Pavia la CAPITALE DELLA PELLICCIA, portando la sua moda in tutto il mondo.Fu un pioniere in molti campi e fu tra i primi imprenditori a comprendere a fondo l’ importanza della PUBBLICITÀ e delle PROMOZIONI. Accostò il suo marchio a personaggi del calibro di Mike Bongiorno. Visse la città di Pavia anche in ambito sportivo divenendo presidente del Pavia Calcio.
Vittorio Necchi• Era un industriale di razza. Ideò il F.A.I. per la
retribuzione dei dipendenti in caso di malattia.Istituì BORSE DI STUDIO per i figli meritevoli dei suoi collaboratori e diede il via all’ iniziativa «Maestri del lavoro» che premiava i dipendenti migliori. Dava molta importanza alla VITA SOCIALE dei propri LAVORATORI i quali si dimostravano grati garantendogli un fatturato annuo invidiabile perl’ epoca. Variò diverse volte i CAMPI DI PRODUZIONE al fine di sopperire alla crisi industriale del dopoguerra e onorò la filosofia della sua azienda sino alla morte: «La Necchi è nata con le macchine da cucire e con le macchine da cucire morirà!».
CONCLUSIONIDal punto di vistadella città…
La riscoperta del valore delle statue, dei monumenti e degli elementi architettoniciCi darebbe la possibilità di scovare le tracce del passaggio dei personaggi che ne hanno scritto la storia
Dal punto di vista delle sensazioni…
Con curiosità e voglia di approfondire ogni piccolo aspetto dell’ antica Ticinum
Come sarebbe oggi Pavia se avessimo dato ascolto… cosa
permetterebbe?
Come si vivrebbe la vita in città…
Vivremmo Pavia dall’ interno guardandola con un occhio analitico ed interessato