Regolamento pd gioia rev3 2 (2)

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Regolamento di Circolo del Partito Democratico di Gioia del Colle Pagina 1 di 13 Regolamento Circolo del Partito Democratico Gioia del Colle Approvato dal Coordinamento Cittadino nella seduta del 21-01-2016

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Regolamento di Circolo del Partito Democratico di Gioia del Colle Pagina 1 di 13

Regolamento

Circolo del Partito Democratico

Gioia del Colle

Approvato dal Coordinamento Cittadino nella seduta del 21-01-2016

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PREMESSA

Scopo del presente documento è quello di regolare al meglio il funzionamento degli organi del

Circolo del Partito Democratico di Gioia del Colle (ai sensi del comma 11 Art. 6 dello Statuo

Regionale) nel pieno rispetto delle regole statutarie nazionali e regionali.

Con il presente regolamento il Circolo del Partito Democratico di Gioia del Colle fa propri i

seguenti articoli dello Statuto Regionale e li integra con proprie regole di funzionamento.

Articolo 5. (I Circoli)

1. I circoli costituiscono le unità organizzative di base attraverso cui gli iscritti partecipano alla

vita del partito. Essi si distinguono in Circoli territoriali legati alla residenza, in Circoli di

ambiente legati al luogo di lavoro e/o di studio, ed in Circoli on-line che vengono costituiti

sulla rete internet ed ai quali è possibile aderire indipendentemente dalla sede di residenza,

di lavoro o di studio.

2. In ciascuna porzione di territorio e in riferimento a ciascuna sede di lavoro o di studio è

possibile costituire un solo Circolo. In caso di partecipazione contemporanea ad un circolo

territoriale e ad un circolo d’ambiente, fermo restando il diritto di partecipare alla vita

politica interna di entrambi, l’iscritto deve indicare, alla Commissione di Garanzia

Provinciale, presso quale dei due circoli intende esercitare gli altri propri diritti ai sensi del

presente statuto.

3. Per porzione di territorio di cui al comma 2. si intende:

a. Il singolo Comune;

b. Un raggruppamento di Comuni nel caso in cui in ciascuno di essi non venga costituito un

circolo territoriale;

c. La circoscrizione, nei Comuni nei quali è previsto il decentramento amministrativo.

4. L’articolazione dei Circoli territoriali deve tendere alla massima capillarità. L’Assemblea

Provinciale – con voto favorevole di almeno i 2/3 dei voti validamente espressi - approva la

costituzione dei Circoli Territoriali e di Ambiente che insistono sul territorio di propria

competenza.

5. L’assemblea di un circolo territoriale con i 2/3 dei voti validamente espressi, può chiedere

all’ Assemblea Provinciale la costituzione nel proprio territorio di altro circolo territoriale,

definendo i limiti di competenza territoriali dei diversi circoli, la denominazione e le

opportunità politiche di tale scelta. L’Unione Provinciale competente dovrà esprimersi entro

30 giorni dalla predetta richiesta ai sensi del comma 4.

6. I circoli possono stabilire rapporti di collaborazione con i forum tematici al fine di arricchire

le reciproche esperienze, condividere programmi di lavoro o campagne tematiche.

7. I circoli di ambiente hanno gli stessi organismi dirigenti dei circoli territoriali, di cui al

successivo articolo 6.

8. Gli elettori possono partecipare, senza diritto di voto, alle attività dei Circoli.

Articolo 6. (Organi del Circolo)

1. Sono organi del Circolo: l’Assemblea delle iscritte e degli iscritti, il Coordinatore e il

Coordinamento di circolo.

2. L’Assemblea delle iscritte e degli iscritti è il luogo di elezione del coordinamento e del

coordinatore del circolo. E’ composta da tutti gli iscritti e da tutte le iscritte al circolo che

risultino inseriti/e nell’anagrafe degli iscritti. L’Assemblea è il luogo di confronto e di

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indirizzo politico, si riunisce almeno due volte all’anno e comunque quando lo richieda

almeno 1/3 degli iscritti ovvero ogni qualvolta si devono definire le candidature e gli

incarichi istituzionali del partito, nonché l’indirizzo politico in occasione di referendum,

conferenze programmatiche e convenzioni.

3. Il coordinamento è l’organo di attuazione degli indirizzi dell’Assemblea degli iscritti, ed è

composto di membri elettivi e membri per funzione. La componente elettiva è eletta dagli

iscritti, a scrutinio segreto unitamente all’elezione del coordinatore, sulla base di liste

collegate ai candidati alla funzione di coordinatore. I votanti devono esprimere due sole

preferenze, una per ciascun genere, pena la nullità del voto.

4. Risulta eletto coordinatore del circolo, il candidato la cui lista collegata ha ottenuto il

cinquanta per cento più uno dei voti validamente espressi. Nel caso in cui ciò non accada, si

passa al turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di

voti validi.

5. I candidati alla carica di coordinatore del circolo devono presentare e rendere pubblica e

consultabile dagli iscritti, con adeguato anticipo, una presentazione contenente indicazioni

sul programma di lavoro politico per il circolo.

6. Il mandato di coordinatore del circolo ha una durata di quattro anni ed è rieleggibile una sola

volta, e comunque per un massimo di otto anni.

7. Fanno parte del coordinamento del circolo senza diritto di voto: il Sindaco, gli Assessori e i

consiglieri Comunali, Provinciali e Regionali, i Parlamentari, nonché i consiglieri

circoscrizionali e i membri degli organismi assembleari dei livelli superiori del Partito

Democratico iscritti al Circolo.

8. Il coordinamento, su proposta del coordinatore elegge al suo interno il Tesoriere che cura

l’amministrazione del circolo, lo rappresenta nei confronti di terzi per tutti gli atti inerenti la

propria funzione e collabora con i tesorieri del partito ad ogni livello. Il tesoriere entro il 30

aprile di ogni anno deve presentare il conto economico consuntivo, che viene approvato dal

coordinamento e ratificato dall’Assemblea del circolo.

9. Il Coordinatore di circolo nomina e comunica al coordinamento la composizione di un

Organo Esecutivo che lo coadiuvi nello svolgere le proprie funzioni. Il Coordinatore può

invitare alle riunioni del coordinamento i membri dell’Esecutivo, non eletti nel

coordinamento stesso, che vi partecipano senza diritto di voto.

10. L’assemblea può approvare una motivata mozione di sfiducia nei confronti del coordinatore

con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei partecipanti. In tal caso, entro e non

oltre i trenta giorni, il Segretario Provinciale procederà alla convocazione dell’Assemblea

del circolo per l’elezione del coordinatore secondo quanto previsto dal presente articolo.

11. Su proposta del coordinamento, l’Assemblea con i 2/3 dei voti validamente espressi,

approva un regolamento interno del funzionamento degli organismi del circolo.

Art. 1 – PRINCIPI GENERALI E DEFINIZIONI

Il Circolo costituisce l’unità organizzativa di base attraverso cui gli elettori e gli iscritti partecipano

alla vita del Partito. Il Circolo è dotato di piena autonomia giuridico-patrimoniale (artt. 12-35 S.N.).

Si relaziona e collabora con le istanze politiche territorialmente superiori: provinciali, regionali e

nazionali. La sovranità del Circolo Pd di Gioia del Colle appartiene agli iscritti e alle iscritte, che la

esercitano nelle forme e modalità previste dal presente Regolamento, nel rispetto dei diritti e doveri

che vengono loro attribuiti dallo Statuto Nazionale, Regionale e dal Codice Etico del PD. Per

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“iscritte/iscritti” s’intendono le persone, cittadine e cittadini italiani, nonché cittadine e cittadini

dell’Unione Europea, residenti, domiciliati o che svolgono attività lavorativa nel comune di Gioia

del Colle, ovvero cittadine e cittadini di Paesi extra E.U. in possesso di permesso di soggiorno,

purché abbiano la residenza in Italia, che si iscrivano al partito, sottoscrivendo il Manifesto dei

Valori ed il Codice Etico, accettando lo Statuto Nazionale e Regionale del Partito, nonché il

presente Regolamento, e acconsentendo ad essere inseriti nell’anagrafe delle iscritte e degli iscritti,

oltre che nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori del Partito Democratico.

Gli iscritti al Circolo hanno il dovere di partecipare attivamente alla vita democratica del Partito;

contribuire al finanziamento dello stesso col versamento della quota annuale di iscrizione; favorirne

l’ampliamento con nuove adesioni; rispettare lo Statuto Nazionale.

Per elettori/ elettrici si intendono quanti, titolari di cittadinanza italiana o della cittadinanza di Paesi

dell ‘E.U., se di paesi extra E.U. con regolare permesso di soggiorno, e residenti in Italia, aderenti o

non aderenti al Partito Democratico, dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di

sostenerlo nelle elezioni ed accettino di essere registrati nell’albo degli elettori.

Art. 2 - AUTONOMIA DEL CIRCOLO

1. Il Circolo del Partito Democratico di Gioia del Colle decide autonomamente ed

indipendentemente la sua linea politica, ispirandosi ai principi contenuti nel Manifesto dei

Valori, nello Statuto Nazionale e Regionale e nel Codice Etico del Partito Democratico.

2. Qualora il Circolo intenda percorrere, a livello locale, in occasione di consultazioni elettorali

alleanze politiche diverse da quelle espresse a livello provinciale, deve ottenere il preventivo

assenso dalla Segreteria Provinciale.

3. Qualora il Segretario (Coordinatore) del Circolo o la maggioranza dei componenti della

relativa Assemblea, ritengano che una decisione provinciale violi l’autonomia prevista dal

comma 1 possono ricorrere entro trenta giorni dalla sua approvazione alla Commissione

Provinciale di garanzia che giudica con decisione inappellabile.

Art. 3 – IL REGOLAMENTO DEL CIRCOLO

L’organizzazione interna ed il funzionamento del Circolo è disciplinato dal presente Regolamento

approvato ai sensi del comma 11 - art. 6 dello Statuto Regionale. Entra in vigore al momento della

sua approvazione ed è privo di efficacia retroattiva.

Qualsiasi modifica al presente Regolamento, può essere richiesta dal Segretario del Circolo, dalla

maggioranza del Coordinamento o sottoscritta da almeno 1/3 degli iscritti alla data di presentazione

della richiesta di modifica e potrà essere adottata ai sensi del comma 11 – art. 6 dello Statuto

Regionale.

Il Circolo utilizza e garantisce il funzionamento degli strumenti di partecipazione previsti dagli

Statuti di riferimento, al fine di realizzare la più ampia partecipazione degli iscritti e degli elettori

alla vita e alle decisioni del medesimo.

A tal fine adotta modalità di comunicazione anche su rete informatica e su rete mobile; promuove

forum tematici di confronto; favorisce la libertà ed il pluralismo associativo, stabilendo rapporti con

fondazioni ed associazioni politico-culturali senza fini di lucro, garantendone e rispettandone

l’autonomia (art.30- S. N.).

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Art. 4 – L’ASSEMBLEA DEL CIRCOLO

L’Assemblea degli iscritti è l’organismo che rappresenta la comunità interna del Circolo. E’

composta da tutti coloro che risultino in regola col tesseramento nell’anno solare corrispondente. si

riunisce secondo quanto previsto dal comma 2 dell’art. 6 dello Statuto Regionale, su richiesta del

Segretario del Circolo o della maggioranza del Coordinamento, per discutere gli indirizzi politici

del programma politico proposto dal Coordinamento.

L'assemblea deve essere convocata dal Presidente sentito il Segretario mediante comunicazione agli

iscritti ed al Segretario Provinciale, almeno sei giorni prima della data fissata per la riunione,

mediante le seguenti forme concorrenti: email e/o sms - sito internet o blog del Circolo.

L’annuncio di convocazione deve indicare ora, data e luogo della riunione nonché i punti all’ordine

del giorno. Ai fini della validità della seduta, in prima convocazione, occorre la presenza di almeno

la metà dei componenti, tenuto conto dei soli componenti aventi diritto di voto; in seconda

convocazione è sufficiente un terzo dei componenti con diritto di voto.

L’Assemblea ha funzione di discussione politica e di consultazione e di indirizzo politico e deve

essere aperta al pubblico.

Art 5 – IL COORDINAMENTO DI CIRCOLO

Il Coordinamento è l’organo dirigente del Partito a livello comunale, affianca il Segretario nella

promozione, nell’elaborazione e nello sviluppo delle attività del Circolo ed è organo esecutivo degli

indirizzi politici espressi dall’Assemblea.

Il Coordinamento promuove e realizza l’azione politica adottando le decisioni che si traducono in

scelte politiche impegnative e vincolanti per tutti gli iscritti al Circolo.

Il Coordinamento è eletto contestualmente all’elezione del Segretario e resta in carica fino alla

scadenza del suo mandato.

La lista dei nomi, da presentarsi congiuntamente alla presentazione delle candidature a Segretario,

può contenere un numero massimo di candidati non superiore ai componenti del Coordinamento da

eleggere.

Il Coordinamento viene individuato dall’Assemblea del Circolo tra gli iscritti e le iscritte che

avranno ottenuto il maggior numero di preferenze individuali, in identico numero tra uomini e

donne. In caso di parità di preferenze tra candidati dello stesso genere, risulterà eletto il candidato

più giovane.

Art 6 – LE FUNZIONI DEL COORDINAMENTO

Il Coordinamento svolge il proprio lavoro attraverso il voto di mozioni, ordini del giorno e

risoluzioni politiche. Svolge altresì funzione di verifica e controllo dell’operato del Segretario

attraverso interrogazioni al Segretario stesso o a membri della Segreteria.

Il Coordinamento è presieduto dal Segretario del Circolo.

Per ogni riunione il Coordinamento nomina un verbalizzante. I verbali sono letti, posti in votazione

e firmati dai membri del Coordinamento. I verbali sono conservati agli atti del Circolo e saranno

consultabili a decorrere dal 15° giorno dalla seduta di riferimento.

Il Segretario sovrintende il corretto andamento dei lavori, introduce i lavori, presenta l’ordine del

giorno, cura le iscrizioni a parlare, dà la parola ai componenti iscritti a parlare, propone i tempi

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degli interventi, chiama il Coordinamento al voto e ne proclama l’esito.

Nella prima riunione utile del Coordinamento:

Il Segretario di circolo nomina e comunica al coordinamento la composizione di un Organo

Esecutivo al quale affida incarichi ritenuti necessari ai fini del funzionamento della struttura

del circolo, composto da iscritti anche non membri del Coordinamento, che lo coadiuvi

nello svolgere le proprie funzioni. Il Segretario può invitare alle riunioni del Coordinamento

i membri dell’Esecutivo, non eletti nel coordinamento stesso, che vi partecipano senza

diritto di voto.

L’annuncio di convocazione deve indicare ora, data e luogo della riunione nonché i punti all’ordine

del giorno. Ai fini della validità della seduta, in prima convocazione, occorre la presenza di almeno

la metà più uno dei componenti, tenuto conto dei soli componenti aventi diritto di voto; in seconda

convocazione è sufficiente un terzo dei componenti con diritto di voto.

Non è consentito discutere, deliberare o votare su argomenti non iscritti all’o.d.g.

Le sedute sono presiedute dal Segretario che con decisione assunta a maggioranza assoluta dei

presenti, stabilisce l'orario di chiusura dei lavori ad inizio seduta.

Le interrogazioni vanno inviate al Segretario o al membro della segreteria interpellato. Le

interrogazioni pervenute dopo la convocazione del Coordinamento saranno discusse nella riunione

successiva. Il tempo occupato dall'illustrazione delle interrogazioni e dalle loro risposte (entrambe

contingentate: 3 minuti per l'illustrazione e 5 minuti per la risposta), che si svolgono all’inizio della

seduta, non può essere superiore a trenta minuti.

La richiesta di intervento va richiesta al Segretario con alzata di mano ed essa viene concessa in

stretto ordine cronologico. La durata dell' intervento non potrà superare i 5'. Se il tempo a

disposizione lo consente sono ammessi interventi di replica con durata non superiore ai 3' e

comunque solo dopo che sia terminato il primo giro di interventi.

Il Segretario del Coordinamento può avvalersi durante le sedute del Coordinamento stesso di mezzi

riproduttivi degli interventi (registratori etc) al fine di facilitare la stesura di verbali particolarmente

articolati per la complessità degli argomenti o perché le condizioni lo richiedono.

La convocazione del Coordinamento è resa pubblica attraverso il sito internet del Circolo e

comunicata ai soli membri del Coordinamento per mezzo di indirizzo di posta elettronica.

Il Coordinamento è convocato con preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla seduta dal Segretario

di propria iniziativa o su richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti. La convocazione deve

sempre contenere un ordine del giorno relativo agli argomenti da trattare e il materiale e documenti

necessari per una adeguata informazione sui punti all’ o.d.g. Detti allegati se disponibili, sono messi

a disposizione con la pubblicazione sul sito internet del Circolo..

Se la convocazione è richiesta dai componenti del Coordinamento, questa deve avvenire entro e non

oltre 10gg dalla consegna delle firme, con istanza rivolta al Segretario per iscritto e indicazione

degli argomenti da trattare.

In caso di urgenza, da motivarsi nella convocazione, il preavviso può essere ridotto a 24h.

Le dimissioni di un componente del Coordinamento di Circolo, presentate in forma scritta, sono

indirizzate al Segretario. Esse sono irrevocabili ed immediatamente esecutive. Di esse il

Coordinamento ne è informato alla prima seduta utile. Il membro dimissionario è sostituito dal

primo dei non eletti dello stesso genere nella medesima lista di candidati, fino ad esaurimento dei

nominativi in lista. Qualora una delle liste di nominativi a cui si attinge venga esaurita, non si può

procedere a surroga.

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I membri del Coordinamento sono tenuti a giustificare l’impossibilità a partecipare alla riunione del

Coordinamento fornendo comunicazione al Segretario per voce o per mail.

I componenti del Coordinamento decadono dall’incarico nei seguenti casi :

assenze ritenute ingiustificate dal Coordinamento per tre sedute consecutive;

gravi incompatibilità così come richiamate dagli Statuti e dal Codice Etico;

mancato rinnovo della tessera del Pd nei 60 gg dall’apertura del tesseramento.

La decadenza, proposta dal Segretario al verificarsi di una delle condizioni indicate, è dichiarata dal

Coordinamento con voto a scrutinio segreto ed è approvata con la maggioranza dei partecipanti alla

votazione. Le schede bianche e nulle contribuiscono a formare il quorum.

Il Coordinamento, con voto palese, deve nominare un delegato/a alle pari opportunità, avente

funzione di diffusione, conoscenza, e svolgimento delle pari opportunità nel mondo del lavoro e

della formazione.

Su proposta del Segretario o di 1/3 dei componenti, il Coordinamento può istituire una o più

commissioni dando ad esse mandato di elaborare, entro tempi determinati, analisi e proposte per

l’organizzazione e la regolazione della vita interna del Partito, ovvero documenti di carattere

politico programmatico.

Il Coordinamento approva, nei tempi dovuti e a maggioranza dei presenti, il bilancio preventivo e

consuntivo predisposto dal Tesoriere e approva le spese non previste a bilancio e da mandato al

Tesoriere per l'espletamento di pratiche relative alla sua funzione.

Il Coordinamento Il Coordinatore Cittadino

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Durante le sedute del Coordinamento è riconosciuta a ciascun componente la massima libertà di

espressione, nei limiti imposti dal rispetto della privacy, della dignità degli altri componenti e della

considerazione che si deve ad idee diverse dalle proprie.

In caso di comportamenti difformi da tali principi, il Segretario può richiamare verbalmente la

persona o le persone coinvolte; nel caso di comportamento reiterato, può togliere definitivamente la

parola e da ultimo, decidere per l’allontanamento. In casi di particolare gravità, è a discrezione del

Segretario sospendere la seduta rinviandola ad altra data.

Qualora la seduta sia aperta al pubblico previa convocazione in funzione di semplice uditore, e le

intemperanze provengano da esso, il Segretario può disporre l’allontanamento dei soggetti

interessati, proponendo eventualmente la prosecuzione della seduta a porte chiuse.

I componenti del coordinamento hanno l’obbligo di rispettare un etica comportamentale che

salvaguardi gli interessi del partito e sono tenuti a mantenere una ferrea confidenzialità rispetto alle

informazioni di cui vengono a conoscenza durante i lavori del coordinamento qualora questi

abbiano carattere di riservatezza.

Art 7 – VOTAZIONI E NUMERO LEGALE

Le riunioni del Coordinamento sono valide con la presenza del 50%+1 dei componenti eletti. Le

deliberazioni del Coordinamento sono valide se assunte nel rispetto del numero legale e della

maggioranza prescritta. In caso di votazione il Segretario, se richiesto, è tenuto a verificare il

numero legale mediante appello o conteggio dei presenti. Qualora il Segretario constata la

mancanza del numero legale, può sospendere la riunione e/o dichiarare sciolta la seduta rinviando

gli argomenti posti all’ odg ad una seduta successiva.

Le decisioni del Coordinamento vengono adottate a maggioranza assoluta cioè con il voto

favorevole della metà + 1 dei votanti.

Le votazioni sono palesi ed avvengono per alzata di mano; la votazione è a scrutinio segreto quando

ne fa richiesta 1/3 dei presenti.

La votazione a scrutinio segreto si effettua su schede. Lo spoglio viene effettuato da due scrutatori

proposti dal Segretario e votati dal Coordinamento. Allo spoglio può assistere il Segretario del

Coordinamento. Le schede nulle e le schede bianche vengono computate nel numero dei votanti per

determinare la maggioranza.

Art 8 – LE FUNZIONI DEL SEGRETARIO

IL Segretario, eletto dall’Assemblea degli iscritti durante il Congresso del circolo, è il

rappresentante ufficiale del Partito e ne attua l’indirizzo politico sulla base della piattaforma

programmatica presentata al momento della sua elezione e delle deliberazioni del Coordinamento di

Circolo. Ha il compito di dare esecuzione alle deliberazioni del Coordinamento e dell’Assemblea.

Svolge inoltre il ruolo di rappresentanza a livello locale e nei rapporti con tutti i livelli sovra

comunali, nonché nei rapporti con gli organi di stampa, salvo espressa delega conferita a persona

all’uopo incaricata.

Nessuna iniziativa di tipo ufficiale e/o istituzionale, in nome o per conto del Partito Democratico,

può essere intrapresa da altri, se non autorizzati o delegati espressamente dal Segretario

Svolge funzioni di raccordo tra il partito e i componenti locali dei Consigli Comunali, Provinciali e

Regionali. In particolare concorda, sulla base degli indirizzi deliberati dal Coordinamento, con il

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Capogruppo del gruppo consigliare espresso dal PD le posizioni da assumere in ordine alle

questioni poste e/o da porre all’ordine del giorno del Consiglio stesso o da votare in adunanza.

Il Segretario convoca il Coordinamento e si avvale di un Organo Esecutivo di sua nomina. È

responsabile insieme al Tesoriere del bilancio del Partito.

Il Segretario può essere sfiduciato attraverso una mozione motivata, approvata col voto favorevole

della maggioranza assoluta dei componenti del Coordinamento. Insieme al Segretario, decade anche

.l’ Organo Esecutivo.

È data facoltà al Segretario di invitare alle riunioni di Direttivo persone utili a riferire sui temi

all’ordine del giorno.

Il Segretario è tenuto a convocare il Coordinamento, obbligatoriamente nei seguenti casi:

qualora un terzo dei membri ne faccia espressa richiesta scritta.

in occasione della convocazione della seduta di Consiglio Comunale

almeno una volta al mese

L’inadempienza dei suddetti obblighi è motivo di sfiducia.

In caso di cessazione anticipata dall’incarico di Segretario per dimissioni, da presentarsi al

Segretario Provinciale e al Coordinamento, che le può respingere una sola volta, il Coordinamento

determina il suo scioglimento anticipato.

In tale ipotesi, il Segretario Provinciale convoca il Coordinamento entro 30 gg dalla presa d'atto

delle dimissioni che possono essere respinte una sola volta, e dà inizio all'iter per l'elezione dei

nuovi organismi di Circolo. Il Segretario uscente rimane in carica sino alle consultazioni con poteri

di ordinaria amministrazione; in caso di presenza del vice segretario, quest’ultimo ne potrà

assumere pro-tempore le veci.

Qualora le dimissioni dovessero avvenire nei 120 gg precedenti elezioni politiche, amministrative,

regionali o provinciali, le funzioni di Segretario verranno svolte dal vice segretario avente poteri

pari a quelli del Segretario dimissionario. In caso di impossibilità motivate, il Coordinamento, può

nominare, sempre con la maggioranza dei 2/3 con diritto di voto, un Segretario di circolo scelto

all’interno del coordinamento, con incarico pro-tempore assunto d’intesa con gli organismi

territoriali competenti, con scadenza del mandato allo scadere dei 90 gg successivi alle elezioni.

Entro questo termine il Segretario pro tempore dovrà predisporre il percorso congressuale,

indicendo le relative consultazioni previa comunicazione in apposita seduta del Coordinamento.

Art.9 RAPPORTI CON ASSESSORI E GRUPPO CONSIGLIARE

Il Gruppo Consigliare Comunale espresso dal PD, pur non essendo un organo del partito, è la voce e

rappresenta il partito all’interno dell’Amministrazione Comunale.

Esso è composto dai consiglieri eletti nella lista espressa dal Partito Democratico alle elezioni

comunali e da quanti altri, eletti in liste diverse, aderiscano in maniera formale ai valori dello stesso

e si impegnino a seguirne gli indirizzi generali politici ed amministrativi.

In talune deliberazioni ritenute dal Segretario e/o dal Coordinamento di rilevanza politica, il Gruppo

Consigliare esprime univocamente nell'opportuna sede gli orientamenti formulati dal

Coordinamento stesso.

E’ fatto obbligo agli Assessori, al Capogruppo, unitamente ai Consiglieri Comunali, favorire la

trasparenza amministrativa e la partecipazione consapevole dei membri del Coordinamento e degli

iscritti al Partito alla gestione della Amministrazione Pubblica, mettendo a disposizione gli atti

amministrativi prodotti dall’Amministrazione Comunale (Determine Dirigenziali, Proposte di

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Delibere di Giunta e di Consiglio, Bilancio, Piani Regolatori, Regolamenti ecc...).In caso di

argomenti di rilevanza programmatica il segretario concorda con il capogruppo consiliare e con i

membri della giunta comunale del PD di porre al odg del coordinamento del partito le posizioni da

assumere in merito alle questioni in fase di discussione negli organismi amministrativi e/o da

proporre come partito alla valutazione prima della loro approvazione nelle rispettive assise di

Giunta e di Consiglio.

In caso di ripetute inosservanze da parte degli Assessori e del Gruppo Consigliare o parte di esso di

quanto disposto nel presente articolo, il Segretario proporrà al Coordinamento di votare una

mozione tesa ad avviare ogni forma consentita dai Regolamenti e dagli Statuti Nazionali e

Regionali per dirimere tali comportamenti.

Art 10 - CONFERENZA PERMANENTE DELLE DONNE DEMOCRATICHE

E’ concepito quale luogo di elaborazione politica, di promozione del pluralismo culturale e di

scambio tra le generazioni, di elaborazione di proposte programmatiche, e di individuazione di

campagne sui temi specifici di varia natura di promozione di iniziative di sensibilizzazione con

particolare riferimento alle politiche di genere.

Art 11 – FOCUS GROUP

In funzione delle linee programmatiche del Partito Democratico possono essere proposti dal

Segretario gruppi di lavoro secondo aree tematiche, scelte al fine di rendere più efficace l’azione

politica del partito. Al fine di realizzare una effettiva interazione tra il partito e la società civile,

possono essere invitati dal Segretario a partecipare ai lavori, anche in ragione della loro specifica

competenza, esperienza ed interesse soggetti e/o rappresentanti ,comitati o enti operanti sul

territorio anche se non iscritti al Partito. I materiali prodotti dai Forum devono costituire valido

ausilio per la creazione del programma elettorale del Partito.

Art 12 – IL TESORIERE

Il Tesoriere ha la rappresentanza legale giudiziale del Partito. Ispira il suo agire ai principi di una

sana e corretta gestione finanziaria.

Egli viene proposto dal Segretario, che lo sceglie tra le persone che presentino i requisiti di

onorabilità previsti per gli esponenti aziendali degli istituti di credito e che mostrino una

professionalità maturata attraverso esperienze omogenee.

Nel caso di cessazione dal suo incarico, il suo sostituto viene nominato direttamente dal Segretario

seguendo i medesimi criteri di cui al comma precedente.

Il Tesoriere è responsabile della gestione dell’andamento economico del Partito. Egli tiene l'

inventario dei beni del Partito, redige il bilancio annuale e li presenta annualmente al

Coordinamento entro il 30 di aprile di ogni anno.

E’ compito del Tesoriere l’ordinaria e la straordinaria amministrazione finanziaria del Partito, così

come la gestione dei fondi provenienti dagli organismi territoriali superiori, dalle donazioni, dal

tesseramento. Egli, nel rispetto delle leggi, rende pubblici questi dati in occasione della

presentazione del bilancio annuale.

Per i compiti di straordinaria amministrazione comprendenti acquisti, vendite, permute, locazioni di

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beni mobili o immobili, assunzioni di mutui ipotecari e tutte le altre fattispecie che non si

inseriscano in una routine di gestione, il Tesoriere dovrà munirsi di specifica e preventiva

autorizzazione da parte del Coordinamento.

Art 13 – I FONDI ECONOMICI DEL CIRCOLO

Il finanziamento del Circolo è costituito dalle risorse previste dalle disposizioni di legge, dalle quote

di iscrizione (tesseramento), dalle erogazioni liberali di iscritti ed eletti, dai proventi delle campagne

di autofinanziamento nonché dagli utili derivanti dalle feste organizzate dal Partito.

Gli iscritti al Circolo hanno l’obbligo di sostenere finanziariamente le attività politiche del Partito

con una quota di iscrizione, da versarsi contestualmente alla richiesta di rinnovo/rilascio della

tessera, il cui importo minimo verrà stabilito dal Coordinamento.

Gli amministratori locali, escluso la carica a Sindaco iscritti al Partito, hanno l’obbligo di

contribuire al finanziamento dello stesso, versando al tesoriere trimestralmente il 25% della quota

dell’indennità e degli emolumenti derivanti dalla carica ricoperta, mentre per quanto riguarda gli

eletti a consigliere comunale e/o a cariche sovra comunali la quota da versare viene ridotta al 10%.

Il mancato versamento di tale quota è causa di incandidabilità per l’eletto inadempiente a qualsiasi

altra carica istituzionale, nonché causa dell’avvio da parte del Segretario di ogni procedimento

sanzionatorio previsto dagli Organi di Garanzia Provinciali, dai Regolamenti e Statuti Nazionali

finanche all’allontanamento dal Circolo.

Per garantire il funzionamento delle strutture del Circolo, i componenti del Coordinamento di

circolo, l’Organo Esecutivo e di Garanzia contribuiscono con una quota mensile pari ad almeno 10

euro, e pari ad almeno 20 euro per il Segretario.

Il Tesoriere applica le disposizioni contenute negli Statuti e nel Codice Etico, garantendo quindi il

versamento dei contributi dovuti da parte di eletti ed amministratori tesserati al Circolo.

Il mancato versamento di tre quote è causa di decadenza immediata dagli incarichi ricoperti

all’interno del Circolo.

Art 14 – LA COMMISSIONE DI GARANZIA

Ai sensi dell’art. 40 c.1 dello Statuto Nazionale, la Commissione di Garanzia vigila sulla corretta

applicazione nonché sul rispetto da parte degli elettori, degli iscritti e degli organi del Partito

Democratico, dello Statuto, delle disposizioni emanate sulla base dello stesso, nonché del Codice

etico, fornendo pareri e chiarimenti sulle loro disposizioni ovvero intervenendo sulle questioni

interpretative che possano sorgere.

Essa è composta da un numero di tre componenti scelti fra gli iscritti e/o gli elettori, regolarmente

registrati nell’Anagrafe degli iscritti e nell’Albo degli elettori, di riconosciuta competenza ed

indipendenza. Ciascun componente dura in carica per il medesimo periodo di incarico del

Segretario. Il funzionamento della Commissione è regolato dagli artt. 39 e 40 dello Statuto

nazionale e dal Regolamento emanato in applicazione degli stessi.

I componenti delle Commissioni territoriali di garanzia partecipano, con diritto di parola, alle

riunioni dell' Assemblea e del Coordinamento di Circolo.

La Commissione territoriali di garanzia è nominata dal Coordinamento su indicazione dello stesso

entro 30 gg dalla prima riunione di insediamento.

Art 15 – COMUNICAZIONI ESTERNE DEL PARTITO

I componenti del Coordinamento hanno il diritto di chiedere al Segretario, o a persone da lui

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Regolamento di Circolo del Partito Democratico di Gioia del Colle Pagina 12 di 13

indicate, che si sono espresse pubblicamente, di spiegare eventuali affermazioni, tramite

interrogazione.

I componenti del Coordinamento e gli iscritti hanno diritto ad utilizzare tutti i mezzi di

informazione per esprimere le proprie opinioni utilizzando un linguaggio consono all’onorabilità

del partito, applicando una deontologia adeguata e non agire rivendicando argomentazioni a titolo

personale solo per paternità mediatiche. E’ preferibile anziché agire in maniera dissociata che le

segnalazioni siano fatte in sede di partito per essere valutate e affrontate nella loro complessità

ragionando sulle possibili soluzioni. L' emissione di eventuali comunicati stampa dovrà essere

comunicata al Segretario entro il giorno precedente l’uscita del comunicato stesso.

Il Segretario ha il diritto/dovere di convocare in sedi ufficiali colui o coloro che si sono espressi

pubblicamente per chiedere conto del gesto nel caso in cui non si sia ottemperato a quanto sopra

citato.

Art 16 – REGOLAMENTO CANDIDATURE ALLE ELEZIONI COMUNALI

Il Coordinamento, in merito alle Candidature a incarichi istituzionali, decide di fare proprie gli

articoli dello Statuto Regionale e Nazionale e li integra con un proprio Regolamento.

1. I candidati dal PD alla carica di Sindaco, vengono selezionati con il metodo delle primarie,

ai sensi degli artt. 18 e 20 Statuto nazionale.

2. Per le norme che regolano la Candidatura a Sindaco si accolgono l’art. 18, commi 4,5, 6, 7,

8 dello Statuto Nazionale.

Il Coordinamento è l’organo del Circolo Territoriale che si occupa, previa ampia consultazione e

pubblicizzazione del metodo di scelta presso l’Assemblea e la base in genere, delle candidature alle

elezioni comunali ed è tenuto a rispettare i principi enunciati all’art.18, comma 9 e all’art.19,

comma 1 e art 21 dello Statuto Nazionale.

Non è immediatamente ricandidabile da parte del PD per la carica di Consigliere e di Assessore

Comunale e a ogni tipo di elezione anche di carattere interno al Circolo:

1. coloro nei cui confronti, alla data della presentazione delle liste sia stata:

a) emessa misura cautelare personale non annullata in sede d’impugnazione;

b) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di

c) patteggiamento; per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà

personale e la personalità individuale; per un delitto per cui sia previsto l’arresto

obbligatorio in flagranza; per sfruttamento della prostituzione; per omicidio colposo

derivante dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

d) sia stata emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva ovvero a seguito di

patteggiamento, per delitti di corruzione nelle diverse forme previste e di

concussione;

e) sia stata emessa sentenza di condanna definitiva, anche a seguito di patteggiamento,

per reati inerenti a fatti che presentino per modalità di esecuzione o conseguenze,

carattere di particolare gravità;

f) sia stata disposta l’applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali,

ancorché non definitive, previste dalla legge antimafia, ovvero siano stati imposti

divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della medesima normativa;

g) Le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di sentenza definitiva

di proscioglimento, o di annullamento delle misure di cui ai commi precedenti;

h) i proprietari o coloro che ricoprano incarichi di presidente o di amministratore

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Regolamento di Circolo del Partito Democratico di Gioia del Colle Pagina 13 di 13

delegato di imprese che operano a livello nazionale nel settore della informazione,

ovvero il loro coniuge, parenti o affini;

i) i proprietari ovvero coloro che ricoprano incarichi di presidente o di amministratore

delegato di imprese che operano nel settore della informazione a livello locale, nel

caso in cui l’organo di garanzia territorialmente competente previsto dallo Statuto

accerti che – per il rilievo dell’attività dell’impresa - si possa determinare un

sostegno privilegiato a loro esclusivo vantaggio.

Art-17 DECALOGO DI REGOLE PER LA SCELTA DEI CANDIDATI

La scelta delle candidature avviene attraverso l’espressione del coordinamento e tenendo presente i seguenti punti:

1) attenersi ai regolamenti e statuti del PD e del codice etico per la composizione delle liste;

2) assenza di interessi di natura professionale e patrimoniale; 3) passione civica e apertura al dialogo con attitudine alla trasparenza e collegialità; 4) assenza di contenziosi con il Comune, conflitti di interessi e/o processi pendenti; 5) assenza di debiti pregressi con il Circolo cittadino; 6) chiarezza e trasparenza nei comportamenti e nelle azioni in linea con il Partito; 7) sottoscrizione di un atto di impegno nei confronti del Partito con le dimissioni da

eventuali cariche elettive per fatti gravi inerenti la linea politica del Partito; 8) contribuzione alle spese elettorali del Partito; 9) rendicontazione delle spese della propria campagna elettorale ed obbligo di rendere

note prima della candidatura, e annualmente per gli eletti, la dichiarazione dei redditi e la consistenza patrimoniale;

10)osservanza sulle incompatibilità e incandidabilità ( Statuto Reg. art.31; Statuto Nazionale art. 21 ) 11)impegno a seguire un codice deontologico durante la campagna elettorale.

DISPOSIZIONI FINALI Tutti gli iscritti e le iscritte al Partito Democratico hanno il dovere di attenersi al presente regolamento. Il presente Regolamento del Circolo viene approvato dal Coordinamento e sottoposto a ratifica da parte dell’Assemblea degli iscritti nella prima convocazione utile ed entra in vigore nel momento della sua approvazione da parte del Coordinamento. Per quanto non espressamente previsto si rimanda allo Statuto Nazionale, Regionale e Provinciale. Approvato dal Coordinamento del Circolo PD di Gioia del Colle il 21 Gennaio 2016