Giornalino PD Tradate

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Dicono sarà la peggior recessione dal 1929. Non sappiamo ancora quale sarà l’impatto della crisi in Italia, in Lombar- dia e a Tradate, ci per- mettiamo però di lanciare alcune priorità che do- vranno essere al centro degli impegni politici del Partito Democratico a livello nazionale e locale: FAMIGLIA e IMPRESE. Il PD ha già proposto una detassazione delle tredi- cesime (soldi freschi nel- le tasche delle famiglie che potrebbero tappare qualche buco e anche sostenere le attività com- merciali che risentiranno direttamente della crisi) e sostegni a chi fatica a pagare il mutuo. Per le imprese, le proposte del PD vanno verso il favori- re l’accesso al credito e nell’accelerare tutti i pa- gamenti della Pubblica Amministrazione verso i fornitori privati. Per Tradate, vogliamo chiedere al Sindaco di comportarsi come un padre di famiglia, che nei momenti di difficoltà sa scegliere tra cosa è ne- cessario e cosa è super- fluo. Abbiamo incontrato nella nostra città delle situazio- ni di povertà dignitosa, non conosciute dai Servi- zi Sociali perché si tratta di persone che pensano “preferisco stringere la cinghia, ma voglio cavar- mela da solo”. Un tipo di povertà tanto nascosta, quanto meritevole di ri- spetto e sostegno. Si tratta di pensionati che vivono con meno di 600euro al mese. Si tratta di famiglie con figli che si basano su un solo stipen- dio. Si tratta di persone che, di fronte ad una spe- sa imprevista (come la rottura della caldaia o una bolletta del gas un po’ alta) non riescono a pa- gare. Si tratta di persone con nome e cognome che vivono a Tradate. Non è detto, però, che se una persona non si rivol- ge ai Servizi Sociali, se non compie quel passo a volte tanto difficile (e u- miliante), non valga la pena di considerarla. E’ a sostegno di questi cittadi- ni che vorremmo fossero rivolte le attenzioni dell’Amministrazione in questo momento di crisi. Pensiamo, per esem- pio ad uno sconto, so- stenuto economicamente dal Comune e legato al reddito, al numero dei figli minorenni della fami- glia o alla presenza di situazioni di disagio gra- ve, da effettuarsi nei ne- gozi tradatesi. Da un lato si darebbe un po’ di re- spiro ad alcune famiglie, dall’altro (...segue pag. 2) La crisi arriva, difendiamo famiglie e imprese Crisi: difendiamo famiglie e imprese 1-2 60 varianti stravolgono il PRG 2 Differenziata: idee per fare meglio 3 Servizi Sociali: serve più proget- tualità 3 La bufala dei mutui 3 Autovelox: serve a proteggere gli studenti o far cassa? 4 Sommario Anno 1, Numero 2 15 Dicembre 2008 N O T I Z I A R I O D E L C I R C O L O D I T R A D A T E D E L P D Per Decidere “Chi amministra deve saper scegliere tra cosa è necessario e cosa è superfluo”

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In questi giorni (dicembre 2008) stanno consegnando a tutte le famiglie tradatesi il 'giornalino' redatto dal PD Tradate.Hanno consegnato una copia virtuale anche a noi...se volete leggerlo eccovelo in formato pdf.Rinnoviamo l'invito anche ad altre forze politiche di mettere a disposizione dei nostri frequentatori le loro pubblicazioni.Buona lettura.Altra Tradate

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Page 1: Giornalino PD Tradate

Dicono sarà la peggior recessione dal 1929. Non sappiamo ancora quale sarà l’impatto della crisi in Italia, in Lombar-dia e a Tradate, ci per-mettiamo però di lanciare alcune priorità che do-vranno essere al centro degli impegni politici del Partito Democratico a livello nazionale e locale: FAMIGLIA e IMPRESE.

Il PD ha già proposto una detassazione delle tredi-cesime (soldi freschi nel-le tasche delle famiglie che potrebbero tappare qualche buco e anche sostenere le attività com-merciali che risentiranno direttamente della crisi) e sostegni a chi fatica a pagare il mutuo. Per le imprese, le proposte del PD vanno verso il favori-re l’accesso al credito e nell’accelerare tutti i pa-gamenti della Pubblica Amministrazione verso i fornitori privati.

Per Tradate, vogliamo chiedere al Sindaco di comportarsi come un padre di famiglia, che nei momenti di difficoltà sa scegliere tra cosa è ne-cessario e cosa è super-fluo. Abbiamo incontrato nella nostra città delle situazio-ni di povertà dignitosa,

non conosciute dai Servi-zi Sociali perché si tratta di persone che pensano “preferisco stringere la cinghia, ma voglio cavar-mela da solo”. Un tipo di povertà tanto nascosta, quanto meritevole di ri-spetto e sostegno.

Si tratta di pensionati che vivono con meno di

600euro al mese. Si tratta di famiglie con figli che si basano su un solo stipen-dio. Si tratta di persone che, di fronte ad una spe-sa imprevista (come la rottura della caldaia o una bolletta del gas un po’ alta) non riescono a pa-gare. Si tratta di persone con nome e cognome che

vivono a Tradate.

Non è detto, però, che se una persona non si rivol-ge ai Servizi Sociali, se non compie quel passo a volte tanto difficile (e u-miliante), non valga la pena di considerarla. E’ a sostegno di questi cittadi-ni che vorremmo fossero rivolte le attenzioni

dell’Amministrazione in questo momento di crisi.

Pensiamo, per esem-pio ad uno sconto, so-

stenuto economicamente dal Comune e legato al reddito, al numero dei figli minorenni della fami-glia o alla presenza di situazioni di disagio gra-ve, da effettuarsi nei ne-gozi tradatesi. Da un lato si darebbe un po’ di re-spiro ad alcune famiglie, dall’altro (...segue pag. 2)

La crisi arriva, difendiamo famiglie e imprese

Crisi: difendiamo famiglie e imprese

1-2

60 varianti stravolgono il PRG 2

Differenziata: idee per fare meglio

3

Servizi Sociali: serve più proget-tualità

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La bufala dei mutui 3

Autovelox: serve a proteggere gli studenti o far cassa?

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Sommario

Anno 1, Numero 2

15 Dicembre 2008

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“Chi amministra deve saper scegliere tra cosa è necessario e cosa è superfluo”

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La vicenda della ex Fornace è l'ultima di una gestione Urbanistica del territorio fatta dall'attuale amministrazione (Lega e PDL) con criteri approssimativi. A dimostrarlo sono le 60 varianti al Piano Regolatore Generale. Come dire che mentre uno co-struisce una casa (in questo caso quella di tutti: la Città) fa 60 varianti: si potrebbe dire quanto meno che non ha le idee chiare di ciò che vuole. Tale dissennata politica del territorio, con volumetrie altissime, ha portato ad una ce-mentificazione di intere aree e anche di piccole aree di verde privato che costituiva-no degli elementi di respiro all'interno della città. Cosa abbia ispirato tutta questa voglia di costruire è chiarissimo: far entrare più oneri di urbanizzazione nelle casse comunali per poi fare opere. Certo il risultato è discutibile se è vero che vi sono circa centinaia di ap-partamenti invenduti e che gli stessi costitui-scono un potenziale per un abbassamento dei prezzi e, conseguentemente, ad una diminuzione del valore immobiliare di chiun-que sia proprietario di una casa a Tradate. Vi è anche una seconda domanda a cui sembra difficile dare una risposta: perchè si continua a costruire nonostante l'invenduto? C'è da fare anche una seria riflessione sulla gestione della popolazione. Un forte richia-mo di cittadini italiani e stranieri da altri Co-muni è un elemento che deve necessaria-mente essere gestito a meno che non si voglia far diventare questa città una città dormitorio o, peggio ancora, una città con sacche (meglio note come “ghetti”) di popo-lazione non integrata nella vita cittadina. Anche l'uso degli oneri di urbanizzazione incassati da tale cementificazione è da valu-

tare con attenzione. Oltre alle urbanizzazioni primarie (strade e fognature) c'è da chiedersi se altre opere fossero così necessarie ed in tale grandiosità, tenuto conto che poi quanto è costruito deve essere mantenuto con ulte-riori costi ponendo forti vincoli sui bilanci futuri. C'è da chiedersi ad esempio se non po-tessero essere spesi meglio (e meno) i soldi per le rotonde viabilistiche: è così necessario collocare nelle rotonde aerei, fontane, costose scritte realizzate in materiali pregiati? O se era il caso di iniziare i lavori sulla piazza di Abbiate senza un vero proget-to ed una completa acquisizione delle aree. Le spese fatte dal Comune forse dovrebbero essere ispirate da maggior sobrietà essendo sostenute dai cittadini con le loro tasse (inclusa l'addizionale IRPEF che il nostro Comune applica da anni). Ricordandoci an-che che, tra i nostri concittadini, ci sono fami-

glie che come molte altre faticano ad arriva-re alla fine del mese. Il Partito Democratico propone ai cittadini tradatesi queste riflessioni. Siamo convinti che questa città debba ricominciare a vivere e quindi a discutere, che i cittadini debbano esserne i protagonisti con precise deleghe alla politica, scritte dentro realistici program-mi elettorali, senza generalizzate e pericolo-se deleghe in bianco. (Mauro Prestinoni)

straordinario il momento di difficoltà che viviamo. Ci diranno che facciamo proposte senza pensare alla copertu-ra finanziaria. Risponderemo che i soldi si trovano se c’e’ la volontà di farlo. Se l’Amministrazione ha trovato fondi per spese che vanno in fumo (i fuochi artificiali o per il fuoco di S. Antonio) o che si sciolgono al sole, non vediamo problemi per ridimen-sionare le stesse e per dedicare le (poche) risorse alle cose davvero utili e per rimettere al centro la persona.

E’ stato annunciato sulla stampa che l’Amministrazione risponde alla crisi

(..continua da pag. 1) si sosterrebbe il commercio cittadino rinforzando gli acquisti in città.

L’esperienza, tralaltro, è già stata sperimentata da altri comuni del territorio da cui potremmo imparare.

E’ ovvio che si tratterebbe di una misura straordinaria, ma del resto è

con “un Natale pieno di iniziative per far divertire i tradatesi”, spendendo la bella cifra di 50.000euro oltre al noleggio della pista di pattinaggio. Pur essendo iniziative di per se’ pia-cevoli, tuttavia restiamo dubbiosi sul fatto che aiuteranno le famiglie ad affrontare la crisi o i negozianti a far quadrare i conti.

Si tratta di scelte di priorità: viene prima la persona o l’apparenza? Noi una risposta ce la siamo già data.

(Andrea Botta, - portavoce PD Tra-date)

Pagina 2

60 varianti hanno stravolto il Piano Regolatore

PER DECIDERE

“A Natale verranno spesi oltre 50.000euro per far divertire i tradatesi: è questa una priorità in tempi di crisi?

ICI abolito e i Comuni piangono... Per ora i Comuni hanno ricevuto SOLO ciò che il Governo Prodi aveva promesso e ac-cantonato, cioè il 40% del mancato introito ICI di Giugno. Ora non sapendo se riceveran-no il resto dal Governo di destra si stanno attivando in anticipo.

Come? Facendo pagare ai già tartassati au-tomobilisti immortalandoli con l'autovelox.

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ANNO 1, NUMERO 2

te. Pertanto la rata si abbassa, ma la durata del mutuo si allunga, spesso di parecchi anni., e aumentano i costi! Durante il governo Prodi, la legge Bersani

aveva introdotto invece la surroga che prevede il tra-sferimento senza alcuna spesa acces-

soria del proprio mutuo dalla vecchia banca a un'altra, che naturalmente offre condizioni più convenienti. Dunque l'ennesima illusione creata dal governo di destra a milioni di cittadini.

Sono passati quattro mesi dall'accordo rag-giunto tra il governo e le banche per la rine-goziazione dei mutui, e già si è capito come questo sia un accordo che conviene più alle banche che non ai cittadini.

Come funziona questa rinegoziazione?La rine-goziazione è una possibi-lità offerta a chi ha sotto-scritto un mutuo a tasso variabile prima del 28 maggio 2008. L'adesione all'accordo comporta una rata più bassa, ma non cam-bia le altre condizioni, per cui il cliente a fine mutuo dovrà pagare un conto accessorio nel quale è stata trasferita la cifra rimanen-

A Tradate la percentuale di raccolta diffe-renziata è intorno al 40%. In un Comune vicino a noi come Castiglione Olona sfiora il 70%. Si è raggiunto questo risultato grazie a campagne cicliche per sensibilizzare i citta-dini, a incontri in Comune con gli abitanti di ogni quartiere e condominio, a una campa-gna capillare nelle scuole , dove ai ragazzi viene mostrato che anche un televisore o un frigorifero sono completamente smaltibili se correttamente scartati. A Castiglione però quasi tutto viene ritirato sulla porta di casa, anche il vetro, e i cittadini non sono costretti a recarsi alle campane o alla discarica por-tando pesi.

Per quanto riguarda gli imballaggi troppo ingombranti che spesso ci si ritrova in casa

dopo acquisti di vario tipo, un sistema piut-tosto efficiente è quello adottato dalla Ger-mania: le aziende produttrici, di biscotti piuttosto che di I-Pod, acquistano un bollino verde per ogni confezione che mettono in vendita e lo stampano sulle scatole. L’acquirente può così sapere al momento dell’acquisto se il prodotto è riciclabile in qualche modo. Le scatole prive di bollino verde rimangono sugli scaffali, poiché i clienti non sanno poi dove metterle e come smaltirle. Perché non pensare anche da noi a un sistema simile?

E’ capitato a tutti di dover portare in discari-ca dei rifiuti ingombranti (un vecchio divano, un elettrodomestico rotto…) e di non saper come fare per trasportarli. Perché la Seprio non organizza una raccolta a casa, su ri-chiesta, di questi rifiuti ingombranti?

(Fulvia Mancon)

Pagina 3

Differenziata, idee per fare meglio!

“La rata si abbassa, ma la durata aumenta e con essa anche i costi”

“Raccolta porta a porta del vetro; ritiro dei rifiuti ingombranti (su appuntamento)…”

La bufala dei mutui

Su “Città di Tradate” del dicembre 2007, l’Assessore ai Servizi Sociali in carica, dott. Crespi, indicava le direttive del proprio As-sessorato in termini di efficacia, efficienza, interventi di edilizia residenziale pubblica, interventi a favore degli anziani, dei disabili, minori e asilo nido. Di fatto quello che si è visto concretizzarsi è stato il proseguo di interventi e servizi già in essere negli anni passati e l’espletamento di competenze normate e alcune anche finan-ziate , da leggi regionali e statali. Altro è esprimere e investire anche finan-ziariamente in una politica sociale che tenda a portare solidarietà e benessere nella comunità locale. Allora occorre progettare interventi concreti di sostegno alla natalità, realizzare e coor-dinare servizi per la prima infanzia; realiz-zare progetti per l’integrazione sociale degli stranieri che lavorano e rispettano le leggi italiane; sostenere con aiuti anche di assi-stenza domiciliare coloro che convivono con famigliari non autosufficienti o diversamente abili; rinnovare i progetti di prevenzione del disagio giovanile; valorizzare le potenzialità dei giovani-pensionati traducendoli in ric-chezza per la comunità tutta.

Invitiamo i cittadini che vogliono segnalare problematiche, difficoltà e, magari anche collaborare al fine di rendere condivise e partecipate eventuali proposte progettuali, a mettersi in contatto con il Circolo PD Trada-te.

(Antonella Tondelli)

Servizi Sociali: serve più progettualità

Sacchetti di carta… stiamo aspettando Dalle pagine di VareseNews del 7 gennaio 2008: “Proposta del Sindaco Candiani a commer-cianti e grande distribuzione: sgravio sulla tassa rifiuti a chi utilizza sacchetti di carta.” E’ passato un anno, noi siamo d’accordo ad una proposta che fa bene all’ambiente.

Quando le parole verranno sostituite dai fatti?

Social Card, una giornata al sindacato Tradate, una giornata al sindacato, molte persone, tutte con la stessa domanda:

“A me spetta la Social Card?” L’impiegato scartabella, si informa e fa conteggi. Oggi per tutti (tranne uno) la risposta è la stessa: “No”. Delle due, l’una: o i tradatesi credono di essere poveri e non lo sono, oppure la Card è solo un evento mediatico, che poco inciderà sulla crisi e le famiglie.

Si parla di Sky, ma Rete4? Fa sorridere vedere Berlusconi che si appella all’Unione Europea per giustificare i rincari dell’IVA per gli abbonati Sky (ma le tasse non dovevano scendere?). La questione di Sky non ci pare proprio una priorità in questo momento, tuttavia abbiamo una domanda: come mai il go-verno non fa rispettare la sentenza dell’Unione Europea che obbliga a portare Rete4 su satellite e lasciare libere le fre-quenze analogiche che Rete4 occupa abusivamente?

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Volantino informativo del Circolo di Tradate del PD, ciclostilato in proprio (su carta riciclata) in

conformità all’art.2 L.08/02/1948, n°47 il 24/9/2008.

Responsabile: Andrea Botta

violare il limite di velocità (infatti nell’80% dei casi stiamo parlando di veicoli che viaggia-vano a meno di 60 km/h!).

Al danno della multa da pagare si aggiunge poi la beffa dei 19 € per le spese di notifica: una cifra assolutamente spropositata, visto che la media degli altri comuni della Provin-cia è di gran lunga inferiore (circa 7 €). Un bel modo di aiutare i cittadini in tempo di crisi economica…

La reazione del l ’Amministrazione all’interessamento dell’opposizione sulla questione è stata poi incredibile.

Prima ha tentato di tenere nascosti i dati: con la risposta alla nostra richiesta di infor-mazioni ha ricordato ai consiglieri comunali di opposizione il dovere di legge al segreto, in questo caso assolutamente inesistente!

Poi, quando c’è stata da discutere in Consi-glio comunale la nostra mozione sulla rimo-zione dell’autovelox, la maggioranza non ha trovato di meglio da fare che far mancare il numero legale. Noi comunque continueremo nella nostra battaglia.

(Luca Carignola - consigliere comunale PD)

Il Comune di Tradate, come tutti i comuni italiani, ha i suoi bei problemi per riempire le casse svuotate dalla demagogica imposizio-ne governativa di abolizione dell’ICI(alla faccia del federalismo fiscale!); ancora il Governo non ha ancora restituito quanto impropriamente tagliato.

Come ha pensato di solverli? Con una bella tassa di ingresso per chi transita da Castel-nuovo a Tradate! Non si può infatti definire diversamente l’autovelox piazzato in via Costa del Re, che finora ha rilevato in meno di tre mesi oltre 6.000 multe, di cui quasi tremila nei primi 18 giorni.

I dati si commentano da soli. Siamo tutti di colpo degli automobilisti pericolosi e indisci-plinati? Non credo proprio. L’autovelox, soprattutto nelle prime settimane, non era molto visibile; è prevedibile quindi che una valanga di ricorsi dal Giudice di Pace si abbatterà sul Comune. In ogni caso, dietro il paravento della sacrosanta esigenza della sicurezza stradale (tutelabile con un sempli-ce dosso, o con bande rumorose, o con i “semafori intelligenti”), l’Amministrazione comunale ha messo le mani nelle tasche dei tradatesi e non, spesso inconsapevoli di

Autovelox: strumento per proteggere gli studenti o per far cassa?

Tel.: 320—4111151 E-mail: [email protected]

Siamo su internet! www.pdtradate.it

Ponte sullo Stretto o Pedemontana + Expo? Quando il Centrosinistra era al governo, ave-vamo bloccato la costruzione (inutile) del Ponte sullo Stretto di Messina. Come Centrosinistra avevamo sbloccato i soldi per la Pedemontana e per l’Expo di Milano. Ora il Governo di destra rivuole il Ponte e il piatto piange per i progetti di MilanoExpo.

Chi difende DAVVERO il Nord?

e la Lega sta zitta? (1)

BUON NATALE dal PARTITO DEMOCRATICO di TRADATE

ALITALIA: che cosa ci guadagna-mo noi italiani? E Malpensa?

Prodi avrebbe venduto Alitalia (debiti inclusi) ad AirFrance, che avrebbe fatto un investi-mento molto maggiore e licenziato meno persone di quelle previste dalla CAI. La cordata di imprenditori si prende la parte sana di Alitalia e lascia i debiti a noi contri-buenti. Non parliamo di italianità: Alitalia si dovrà presto fondere con un partner europeo… Alemanno è il nuovo Sindaco di Roma, Alita-lia andrà a Fiumicino e il governo si dimentica di Malpensa...

e la Lega sta zitta? (2)

140milioni a Catania La cattiva amministrazione di Centrodestra crea un buco di 140milioni a Catania: Anni di sprechi e consulenze e non ci son più soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti. Ma il sindaco è il medico personale di Berlu-sconi e quindi? Nessun problema, i soldi ce li mette lo Stato e noi paghiamo. Tarallucci e zibibbo per tutti!

e la Lega sta zitta? (3)

“ P a r e n t o p o l i ” i n S i c i l i a Raffaele Lombardo, il “Leghista” siciliano alleato della destra, appena salito al Governo della Sicilia nomina parenti e amici ai posti di potere e negli enti inutili. La Lega siciliana ha fatto peggio di Cuffaro...

e la Lega (Nord) sta zitta? (4)

La Città è piena di luci, il corso pieno di gente, le borse piene di regali. Vi auguriamo che il Natale sia anche que-sto, ma non solo questo.

Quest’anno qualcuno di noi ha sorriso e qualcuno ha pianto. Vorremmo potesse essere un Natale auten-tico e per tutti, ma Natale potrà essere tale solo con l’impegno di tutti… Buon Natale a voi e alle vostre famiglie!! (le donne e gli uomini del Partito Democrati-co di Tradate)