REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI...

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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN COMUNICAZIONE D’IMPRESA E COMUNICAZIONE PUBBLICA Emanato con D.R. 21/10/2014, rep. n. 3167 Modificato con D.R. 31/07/2015, rep. n. 3236

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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN COMUNICAZIONE D’IMPRESA E

COMUNICAZIONE PUBBLICA

Emanato con D.R. 21/10/2014, rep. n. 3167 Modificato con D.R. 31/07/2015, rep. n. 3236

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DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E DELLA COMUNICAZIONE

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN COMUNICAZIONE D’IMPRESA E COMUNICAZIONE PUBBLICA

Classe LM- 59 Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità

ARTICOLO 1 OGGETTO

1. Ai sensi dell’art. 16 del Regolamento didattico di Ateneo e in conformità con l’Ordinamento Didattico del Corso, il presente Regolamento disciplina gli aspetti organizzativi del Corso di Laurea magistrale in Comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica (classe LM-59 – Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità). 2. Il Corso di Laurea magistrale ha come Dipartimento di riferimento il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione. 3. L’organo collegiale di gestione del corso è il Consiglio Didattico di Scienze della comunicazione, di seguito indicato anche con CD.

ARTICOLO 2

OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DEL CORSO Il Corso di laurea magistrale in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica mira a sviluppare: (a) conoscenze metodologiche, a livello di management, idonee alla progettazione, organizzazione e gestione dei contenuti e dei flussi (canali) di comunicazione interna ed esterna, nelle imprese operanti nei vari settori di attività, negli enti della pubblica amministrazione e nelle organizzazioni non profit; (b) conoscenze tecniche e politiche necessarie per la programmazione dei piani di comunicazione integrata; (c) abilità di creazione e gestione della corporate identity aziendale e di monitoraggio della corporate image; (d) capacità di svolgimento di compiti di elevata responsabilità, organizzativi e gestionali, nelle agenzie di comunicazione e pubblicità e nei centri media; (e) conoscenze per le attività di comunicatore pubblico; (f) abilità di utilizzazione fluente, in forma scritta e orale, almeno della lingua inglese, oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. Il corso di studi magistrale si articola in un biennio, senza curricula, che comprende insegnamenti caratterizzanti nelle discipline della comunicazione pubblica e d'impresa e nelle discipline sociali, informatiche e dei linguaggi, con una parte di insegnamenti affini e integrativi in materie di lingua, di scienze cognitive e giuridiche. Il corso biennale corrisponde a profili formativi di significativa attualità ed urgenza professionale rispetto a esigenze lavorative manifestate nell'imprenditoria pubblica e privata. Il profilo uscente del laureato in comunicazione d'impresa e comunicazione pubblica dell'Università di Salerno è quello di un professionista esperto e abile a gestire con competenze appunto magistrali l'innovazione sul piano delle comunicazione pubblica e/o di quella d'impresa, con particolare disposizione a saper elaborare e disporre i nuovi formati comunicativi che caratterizzano gli scenari delle moderne reti di comunicazione. Questo profilo si compone di vari elementi e, fra questi, dei saperi teorici e delle competenze tecniche nella progettazione di percorsi di ricerca sulla comunicazione, con forte orientamento all'innovazione. I laureati magistrali in COMUNICAZIONE D'IMPRESA E COMUNICAZIONE PUBBLICA possiedono, in uscita, la preparazione superiore a concorrere al dottorato di ricerca in Scienze della comunicazione ovvero sono predisposti ad acquisire competenze avanzate per la ricerca nei vari campi del management di comunicazione e nelle strategie istituzionali e innovative della comunicazione pubblica, di servizio e di interesse sociale. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

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Il titolo di laurea magistrale sarà conferito a studenti che dimostrino: a) di possedere conoscenze superiori e magistrali nelle discipline della comunicazione d'impresa e della comunicazione pubblica; b) di aver acquisito conoscenze, con il supporto di testi avanzati, di vari temi di avanguardia e di innovazione teorica e applicativa nei campi di studi attinenti le discipline della comunicazione d'impresa e della comunicazione pubblica e nelle loro ramificazioni di diverso grado ricadenti sui campi generali della innovazione comunicativa e delle scienze umane e sociali e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione integrata di rete. Queste conoscenze saranno acquisite in particolare attraverso gli insegnamenti istituzionali del percorso biennale, nonché tramite varie attività di esercitazione e di laboratorio, e verificate con le corrispondenti prove d'esame. Gli insegnamenti affini e integrativi del biennio concorrono ad ampliare il raggio delle conoscenze e a inserire alcune competenze ritenute necessarie per la comprensione approfondita dei contesti aperti e complessi che caratterizzano le diverse pratiche di comunicazione d'impresa e di comunicazione pubblica, sia quella di "taglio" tradizionale che quella emergente in forma innovativa. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Il titolo di laurea magistrale sarà conferito, altresì, a studenti che: a) siano capaci di applicare le loro conoscenze ai fondamenti e ai processi e manifestazioni concrete della comunicazione d'impresa e pubblica ma anche con specifico alle dimensioni economiche, organizzative e gestionali, oltre che culturali e teoriche, nell'ambito delle tendenze di mercato e dell'innovazione comunicativa; b) abbiano acquisito capacità di progettare, acquisire, gestire e ordinare basi di dati informativi e documentali; c) siano in grado di acquisire e comprendere le applicazioni dei metodi e delle tecniche della comunicazione d'impresa e di comunicazione pubblica nei vari settori produttivi e nelle strategie dell'innovazione sia per quanto riguarda le ricadute in termini di nuova impresa sia per le diverse implicazioni socio-culturali ed economiche e produttive; d) abbiano acquisito competenze adeguate a sostenere e argomentare idee e tematiche generali e specifiche nei diversi campi della comunicazione pubblica e d'impresa e, quindi, a risolvere problemi conseguenti alle dimensioni concrete delle loro applicazioni istituzionali e innovative; e) sappiano adottare e dimostrare approcci professionali corrispondenti ai percorsi formativi della comunicazione d'impresa e di comunicazione pubblica e delle teorie della comunicazione con specifico collegamento ai processi di produzione, ai vari mercati della comunicazione e alle forme di organizzazione delle tipologie di lavoro corrispondenti. Queste capacità saranno acquisite attraverso attività formative – sia negli ambiti disciplinari caratterizzanti che affini e integrativi – tese a definire casi di studio e contesti specifici delle pratiche di comunicazione d'impresa e di comunicazione pubblica, sia di "taglio" tradizionale sia quella che si manifesta in forma innovativa. Laboratori avanzati, innovativi anche per le tecnologie usate, nonché seminari dedicati all'approfondimento di teorie generali e all'analisi specifica di casi e prodotti della comunicazione d'impresa e di comunicazione pubblica, accompagnano come momenti formativi indispensabili l'acquisizione di tali competenze. Autonomia di giudizio (making judgements) Altresì, il titolo di laurea magistrale sarà inoltre conferito a studenti che dimostrino: a) capacità di raccogliere ed elaborare sia in senso teorico che in senso produttivo dati e informazioni relativi ai settori e ai processi distintivi della comunicazione d'impresa e della comunicazione pubblica con valenza e procedure atte a configurare giudizi autonomi; b) capacità di interpretazione originale e non succedanea di dati e informazioni acquisite con tecniche di acquisizione propria, inclusa la riflessione sulle ripercussioni socio-culturali degli interventi e delle realtà tipiche del vasto e stratificato mondo della comunicazione d'impresa e della comunicazione pubblica; c) sensibilità a cogliere e sviluppare le implicazioni e le conseguenze sociali ma anche teoriche e applicative delle strategie o degli interventi concreti delle forme che manifestano la comunicazione nei

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vari settori del mercato globale e locale delle più diverse imprese pubbliche o private, con specifico riferimento alle dimensioni economiche e a quelle dell'innovazione strategica. Queste capacità saranno acquisite attraverso esercitazioni, attività laboratoriali e l'approfondimento di specifici ed esemplari casi di studio della comunicazione pubblica e d'impresa, tese a favorire il confronto di vari modelli teorici, nonché a misurare la valutazione specifica di pratiche di comunicazione implementate nei diversi apparati tecnologici ed espressivi, specialmente di quelli fortemente marcati dall'innovazione e dalla sperimentazione delle forme di comunicazione in rete. Abilità comunicative (communication skills) Il laureato magistrale in comunicazione d'impresa e comunicazione pubblica è in possesso di competenze avanzate e superiori di comunicazione, atte a trasmettere un insieme vasto e complesso di tematiche specifiche ma anche di argomenti generali e trasversali a interlocutori sia generici che specialisti. Queste competenze – linguistiche, visive, audiovisive, manageriali, organizzative, ecc. – saranno acquisite con la specifica produzione e sviluppo di prototipi applicativi, nei diversi settori della comunicazione d'impresa e della comunicazione pubblica, e con la progettazione e realizzazione concreta di oggetti e prodotti in cui i saperi teorici siano misurabili e valutabili nel loro profilo strategico e innovativo, e ciò sia attraverso attività prevalentemente laboratoriali sia con tirocinii e stage. Capacità di apprendimento (learning skills) Il laureato magistrale in comunicazione d'impresa e comunicazione pubblica è in grado di sviluppare capacità di apprendimento necessarie a intraprendere ricerche e progettazione di formati innovativi di comunicazione, con elevato grado di autonomia, nei settori diversi della comunicazione d'impresa e della comunicazione pubblica; può altresì intraprendere percorsi formativi superiori con una stringente attenzione ai campi di ricerca nei diversi rami del dottorato in scienze della comunicazione e, particolarmente, per la ricerca dedita alle frontiere teoriche della comunicazione d'impresa e di quella pubblica come dell'innovazione applicativa verso formati di nuova generazione per gli scenari di multimedialità integrata di rete. Queste capacità saranno promosse e sviluppate sia attraverso la partecipazione ai corsi d'insegnamento istituzionale del biennio sia tramite attività formative – studi di casi e laboratori e soprattutto nella preparazione e stesura della prova finale, che deve essere configurata come una tesi magistrale su un tema specifico - tese a progettare ambiti di ricerca generale e specifica nei vari settori della comunicazione d'impresa e di comunicazione pubblica, con una specifica attenzione ai gradi innovativi e alle variabili emergenti nelle tecnologie della comunicazione in rete.

ARTICOLO 3

PROFILI PROFESSIONALI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI Manager della comunicazione d'impresa e della comunicazione pubblica

Funzione in un contesto di lavoro: Le conoscenze e abilità sviluppate con il Corso di laurea magistrale si identificano con l'erogazione di competenze legate a vari risultati attesi in termini di "sapere" e "saper fare", ossia allo sviluppo di competenze magistrali in grado di rispondere alle esigenze di comunicazione delle moderne organizzazioni - appartenenti a categorie e comparti economici, produttivi, sociali e della pubblica amministrazione - orientate alla creazione e alla gestione di relazioni sociali, politiche, istituzionali e di mercato con gli stakeholder di riferimento. Tali competenze consentono ai laureati sbocchi professionali nell'area del management della comunicazione d'impresa e della comunicazione pubblica. Il ruolo di specialista a vocazione manageriale attiene al ruolo dirigenziale e consente la piena valorizzazione dei laureati, per ciò che concerne le loro abilità metodologiche, progettuali, di planning, organizzative, di coordinamento e di controllo dei risultati. Competenze associate alla funzione:

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Le opportunità di inserimento professionale riguardano: le imprese nazionali e internazionali operanti in tutti i settori economico-produttivi (compreso il comparto dei servizi) e ai vari livelli della filiera (fornitura, produzione, distribuzione), i consorzi di imprese, le agenzie di comunicazione e di relazioni pubbliche, le agenzie di pubblicità, le agenzie stampa, le web agency, le associazioni di categoria, gli enti e le agenzie di promozione del territorio, gli enti della pubblica amministrazione (L. 150/2000) e le organizzazioni non-profit (onlus). Ulteriore sbocco professionale è rappresentato dall'attività di consulenza, svolta come libero professionista (freelance). Manager e consulente di corporate communication, Specialista di corporate reputation management, Specialista di stakeholder relationship management, Esperto di customer relation, di investor relation e di media relation, Responsabile di sistemi di customer relationship management, Brand Manager, Esperto di employer branding, di ingredient branding e di retail branding, Esperto di corporate social responsibility, di cause related marketing e di ethical branding, Corporate blogger, Manager di sistemi di marketing legati ai new media, Web master, Esperto di marketing e comunicazione del territorio e di place reputation management, Professionista dell'agenzia di comunicazione (account, art director e copywriter), Specialista della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione, Specialista nelle pubbliche relazioni degli enti pubblici, Esperto dei servizi di informazione e di orientamento scolastico e professionale, Formatore ed esperto nella progettazione formativa e curricolare, Ricercatore. Sbocchi professionali: Industria Comparto dei servizi Istituzioni pubbliche No-profit

Il corso prepara alle professioni di (codifiche ISTAT):

1. Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.1) 2. Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.2) 3. Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private - (2.5.1.2.0) 4. Specialisti nell'acquisizione di beni e servizi - (2.5.1.5.1) 5. Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT) - (2.5.1.5.2) 6. Specialisti nella commercializzazione nel settore delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione - (2.5.1.5.3) 7. Specialisti delle pubbliche relazioni, dell'immagine e professioni assimilate - (2.5.1.6.0) 8. Specialisti dell'economia aziendale - (2.5.3.1.2) 9. Redattori di testi per la pubblicità - (2.5.4.1.3) 10. Redattori di testi tecnici - (2.5.4.1.4) 11. Consiglieri dell'orientamento - (2.6.5.4.0) 12. Tecnici del marketing - (3.3.3.5.0) 13. Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1) 14. Tecnici delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6.2) 15. Agenti di pubblicità - (3.3.4.4.0) 16. Tecnici dei servizi per l'impiego - (3.4.5.3.0)

ARTICOLO 4 REQUISITI DI AMMISSIONE E MODALITÀ DI VERIFICA

1. Per essere ammessi al corso di laurea magistrale occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo, nonché di specifici requisiti curriculari e di adeguata preparazione personale secondo quanto di seguito indicato. 2. Per l’ammissione al corso di laurea magistrale in Comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica è richiesto il possesso dei seguenti requisiti curriculari:

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a) avere conseguito la laurea nelle Classi: L-20, L-36, L-40 ex D.M. 270/2004 o nelle corrispondenti classi ex D.M. 509/99; o un titolo equipollente;

ovvero, b) per i laureati in possesso di un titolo di studio diverso da quelli di cui sopra, aver acquisito

almeno 60 CFU nei SSD di seguito indicati: L-LIN/01, L-FIL-LET/14, SPS/08, M-STO/04, L-ART/06, M-FIL/02, M-FIL/05,

M/PSI/01; INF/01; L-LIN/12; M-FIL/04; SPS/07; IUS/09; IUS/02; IUS/20; L-ART/06;

ICAR/13.

Eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU devono essere acquisite dallo studente prima della verifica della preparazione individuale; non è in ogni caso consentita l’iscrizione con debiti formativi.

3. Per i laureati provenienti da Università straniere l’adeguatezza dei requisiti curriculari è valutata caso per caso sulla base della coerenza fra i programmi svolti nelle diverse aree disciplinari e le basi formative ritenute necessarie per la formazione avanzata offerta dal corso di studi. 4. Per l’iscrizione al corso di laurea magistrale è altresì richiesto il possesso di un’adeguata personale preparazione dello studente. In particolare, sono richieste conoscenze specifiche negli ambiti delle scienze della comunicazione e in particolare nei settori delle “scienze umane ed economico-sociali” e delle “discipline giuridiche, storico-politiche e filosofiche”. Fra le conoscenze indispensabili richieste, sono ritenute importanti quelle dei settori disciplinari dell’economia e gestione delle imprese, della scienza politica, della comunicazione visiva, del diritto privato comparato, della lingua inglese, dell’informatica giuridica applicata al diritto e all’organizzazione delle amministrazioni pubbliche, dell’informatica generale applicata ai saperi della comunicazione. 5. Il possesso dell’adeguata preparazione dello studente è accertato da apposita Commissione mediante analisi del curriculum di studi ed eventuale prova scritta o orale di verifica. Sono ritenuti in possesso di adeguata preparazione e quindi esonerati dalla prova di verifica i laureati in possesso dei requisiti curriculari di cui alla precedente lettera a) che abbiano riportato agli esami di profitto una media ponderata uguale o superiore alla soglia stabilita annualmente dalla struttura didattica competente. 6. Le modalità di verifica dei requisiti di ammissione e i criteri di valutazione della preparazione degli studenti ai fini dell’ammissione sono definite annualmente dalla struttura didattica competente e rese note sul sito WEB del CdS/Dipartimento. Sul sito web sono altresì pubblicati il dettaglio degli argomenti su cui verterà la prova, se prevista, e l’indicazione dei testi suggeriti per la preparazione.

ARTICOLO 5 STRUTTURA DEL CORSO

1. La durata normale del Corso di Laurea magistrale è di due anni. 2. Il Corso di Laurea magistrale prevede l’acquisizione di 120 CFU riconducibili alle seguenti Tipologie di Attività Formative (TAF):

a) caratterizzanti, b) affini o integrative, c) a scelta dello studente, d) per la prova finale, e) altre attività formative.

3. Il numero massimo degli esami o valutazioni finali del profitto necessari per accedere alla prova finale e conseguire il titolo non può essere superiore a 12. Al fine del computo sono considerate le attività formative caratterizzanti; affini o integrative; a scelta dello studente (conteggiate complessivamente come un solo esame).

ARTICOLO 6

CURRICULA OFFERTI AGLI STUDENTI

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1. Il Corso di Laurea magistrale in Comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica si articola in due curricula:

a) Comunicazione d’impresa; b) Comunicazione pubblica.

2. Il piano degli studi del corso di studio, articolato per ciascun curriculum, è descritto nell'Allegato n. 1 al presente regolamento, che viene annualmente aggiornato. 3. Le modalità e i termini per la presentazione del piano degli studi da parte dello studente sono definiti annualmente nel Manifesto degli studi e pubblicate sul sito WEB dell’ateneo. 4. I piani di studio conformi alle regole e al curriculum indicati nel presente Regolamento (Allegato n. 1), sono approvati d’ufficio, salvo per le attività formative scelte autonomamente dallo studente, per le quali la struttura didattica competente valuta la coerenza con gli obiettivi formativi della classe LM-59, tenendo conto anche dell’adeguatezza delle motivazioni eventualmente addotte dallo studente.

ARTICOLO 7 INSEGNAMENTI E ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE

1. L’elenco degli insegnamenti previsti nel Corso di Laurea magistrale, con l’indicazione dei settori scientifico-disciplinari e dell’ambito di riferimento, dell’eventuale articolazione in moduli, dei crediti, della tipologia di attività didattica, delle eventuali propedeuticità, degli obiettivi formativi specifici, è contenuto nell’Allegato 2 al presente Regolamento.

INSEGNAMENTI 1. Il corso di studio prevede, nell’ambito delle attività formative caratterizzanti e affini o integrative, attività formative teoriche e attività pratiche di laboratorio articolate in Insegnamenti corrispondenti ai diversi ambiti e ai settori scientifico-disciplinari pertinenti. Nel caso di corsi integrati da più moduli, è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici per ciascun modulo. ATTIVITÀ A SCELTA LIBERA DELLO STUDENTE 1. In base all’ordinamento degli studi lo studente deve inserire nel proprio piano di studi attività a

scelta per un totale di 9 CFU, individuandole liberamente tra:

gli insegnamenti offerti dal CdS che non siano già stati inseriti nel piano di studio individuale;

gli insegnamenti attivati presso altri corsi di studio dell’Università degli Studi di Salerno, purché

giudicati coerenti con gli obiettivi della classe LM-59 dal Consiglio Didattico del corso.

LINGUA STRANIERA 1. Il Corso di Laurea Magistrale prevede l’acquisizione di un’adeguata conoscenza della lingua inglese

mediante l’insegnamento di ENGLISH FOR COMMUNICATION al quale sono attribuiti 6 CFU. I crediti

sono acquisiti dallo studente con il superamento di una prova d’esame.

2. Il corso prevede ulteriori 3 CFU per l’acquisizione di ulteriori conoscenze linguistiche (Inglese o

altra lingua straniera). Tali conoscenze sono acquisite dallo studente mediante attività formative

guidate, organizzate secondo le modalità definite annualmente dal Consiglio Didattico del corso e

pubblicate nella Guida dello Studente e sul sito WEB dell’Ateneo.

3. I 3 CFU relativi alle ulteriori conoscenze linguistiche si conseguono con apposita prova scritta il cui

esito è certificato mediante giudizio di idoneità (idoneo/non idoneo).

4. Gli studenti in possesso di una certificazione di conoscenza della lingua straniera rilasciata da

strutture interne o esterne riconosciute, possono chiederne il riconoscimento al fine dell’attribuzione

dei crediti.

TIROCINIO

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1. Gli studenti sono tenuti a svolgere, sotto la guida di un tutor universitario, attività di tirocinio presso

strutture dipartimentali dell’ateneo o presso qualificate strutture pubbliche e private con le quali siano

state stipulate apposite convenzioni. L’attività si propone l’obiettivo di verificare e mettere in pratica,

nella diretta esperienza in contesti di lavoro, le competenze acquisite nel corso degli studi.

2. Al tirocinio sono attribuiti 4 CFU per complessive 100 ore. I risultati di apprendimento sono

verificati mediante relazione scritta/orale sull’attività svolta e valutati con giudizio di idoneità.

3. Le regole per lo svolgimento dei tirocini sono deliberate dal Consiglio Didattico del corso di studio in

sede di programmazione didattica annuale e pubblicate nella guida dello studente e sul sito WEB

dell’Ateneo.

ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L’INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO

1. Il corso di studio prevede specifiche attività didattiche a carattere laboratoriale finalizzate ad

aiutare l’inserimento dello studente nel mondo del lavoro. Le attività sono organizzate secondo le

modalità definite annualmente dal Consiglio Didattico del corso e pubblicate nella Guida dello

Studente e sul sito WEB dell’Ateneo.

2. A tali attività sono attribuiti 2 CFU per complessive 40 ore di laboratorio. I risultati di

apprendimento sono verificati mediante prova orale e/o scritta sull’attività svolta e valutati con

giudizio di idoneità.

PROVA FINALE

Il corso di laurea magistrale prevede 18 CFU da dedicare alla preparazione della prova finale. I

contenuti e le modalità di svolgimento di tale prova sono indicati nel successivo articolo 12.

ARTICOLO 8

TIPOLOGIA DELLE FORME DIDATTICHE 1. Le modalità di svolgimento delle attività didattiche del corso di studio sono di tipo convenzionale. 2. Non sono previste particolari tipologie di attività formative per studenti non impegnati a tempo pieno. 3. La didattica è fornita nelle seguenti tipologie:

a. Lezione frontale: lo studente assiste alla lezione tenuta dal docente ed elabora autonomamente

i contenuti ascoltati;

b. Esercitazione: lo studente assiste ad attività svolte in aula integrative delle lezioni frontali

approfondendo attivamente con il docente i contenuti didattici;

c. Attività di laboratorio: prevede da parte dello studente un’applicazione pratica dei contenuti di

studio interagendo, in ambiente laboratoriale di apprendimento, sotto la guida del docente;

d. Attività seminariale: lo studente partecipa a incontri regolari su tematiche specifiche da

approfondire autonomamente e da discutere con il docente;

e. Visite guidate: lo studente partecipa a visite tecniche presso istituzioni, aziende o centri di

ricerca operanti in settori d’interesse del Corso;

f. Attività di tirocinio: lo studente sviluppa attività professionalizzanti sotto la guida di un tutor

universitario in contesti lavorativi e produttivi esterni e/o interni, presso qualificate strutture

pubbliche e private con le quali siano state stipulate apposite convenzioni.

4. Ogni attività formativa prescritta dall’ordinamento del Corso di studio viene misurata in crediti

formativi universitari (CFU). Ogni CFU corrisponde convenzionalmente a 25 ore di lavoro per studente

e comprende le ore di didattica assistita (lezione, esercitazione, laboratorio, tirocinio e altre attività

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previste dall’Ordinamento didattico) e le ore riservate allo studio personale o ad altre attività

formative di tipo individuale.

5. Per tutte le attività formative del corso di laurea magistrale, la frazione dell’impegno orario

complessivo corrispondente al credito, riservata allo studio personale dello studente o ad altre attività

formative di tipo individuale è di circa 18 ore, fatta eccezione per le attività di laboratorio e di tirocinio

per le quali il rapporto ore/CFU è definito nel precedente articolo 7. Per la prova finale non sono

previste ore di didattica assistita.

ARTICOLO 9 CICLI DIDATTICI E CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

1. La didattica del Corso di Laurea magistrale è articolata per ciascun anno di corso in due semestri. Di

norma, il primo semestre inizia a ottobre, mentre il secondo inizia a marzo.

2. Sono previste tre sessioni di esame. La prima alla fine del primo semestre, la seconda alla fine del

secondo e una terza a settembre prima della ripresa delle lezioni. Per ogni sessione è previsto almeno

un appello. Non è possibile sostenere esami nel periodo di svolgimento dei corsi, tranne che per gli

studenti fuori corso, per i quali è possibile prevedere ulteriori appelli.

3. Il calendario delle attività didattiche (orario delle lezioni, calendario degli esami e delle prove finali)

è fissato all’inizio di ogni anno accademico dal Consiglio del Dipartimento di riferimento, su proposta

del Consiglio didattico del corso.

4. Il calendario delle attività didattiche viene comunicato con congruo anticipo. La pubblicità degli

orari delle lezioni e degli appelli viene assicurata nei modi e nei mezzi più ampi possibili. Lo stesso

vale per ogni altra attività didattica, compresi gli orari di disponibilità dei professori e dei ricercatori.

5. Le date degli esami, una volta pubblicate, non possono essere in alcun caso anticipate.

6. Qualora, per un giustificato motivo, un appello di esame debba essere spostato o l’attività didattica

prevista non possa essere svolta, il docente deve darne comunicazione tempestiva agli studenti e al

responsabile della struttura didattica per i provvedimenti di competenza.

7. Il calendario delle prove finali è definito all’inizio di ogni anno accademico e pubblicato sul sito WEB dell’Ateneo.

ARTICOLO 10

ESAMI E ALTRE MODALITÀ DI VERIFICA DEL PROFITTO 1. Per ciascuna attività formativa indicata nell'Allegato 1, è prevista una prova di verifica del profitto alla fine del periodo in cui si è svolta l’attività. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento della relativa prova di verifica, salvo quanto previsto dal successivo articolo 13. 2. L'accertamento è sempre individuale e può consistere in esami, orali e/o scritti, o in altre tipologie di verifica (prove pratiche, grafiche, tesine, colloqui, relazioni, ecc.) a seconda dei contenuti e delle caratteristiche dell’attività formativa; la prova scritta può essere propedeutica alla prova orale. 4. Per i corsi di insegnamento, il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento è sempre certificato attraverso il superamento di un esame. Gli Insegnamenti articolati in più moduli e/o tenuti da più docenti anche appartenenti a diversi SSD, danno luogo a un unico esame finale di profitto. In tal caso i docenti titolari dei moduli coordinati partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente. 5. Per le prove di esame, la valutazione è espressa mediante una votazione in trentesimi con eventuale lode. Ai fini del superamento della prova d'esame è necessario conseguire il punteggio minimo di diciotto trentesimi. Le altre prove di verifica possono dar luogo a votazione o a semplice giudizio di approvazione o riprovazione (superato/non superato).

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6. Gli esami e le altre forme di verifica del profitto sono svolte da apposite commissioni composte da non meno di due membri, presiedute, di norma, dal titolare/responsabile della relativa attività formativa. 7. Le forme di verifica del profitto sono pubbliche e pubblica è la comunicazione del voto o altra valutazione finale. La pubblicità delle prove scritte è garantita dall'accesso agli elaborati fino al momento della registrazione del risultato. Nel caso che la verifica preveda una prova scritta, i candidati hanno diritto a discutere con la commissione gli elaborati prodotti. Durante lo svolgimento delle prove di verifica è consentito allo studente di ritirarsi. 8. Le specifiche modalità con le quali viene accertata l’effettiva acquisizione dei risultati di apprendimento da parte dello studente per ogni insegnamento o altra attività formativa sono pubblicate nella Guida dello Studente e disponibili sul sito Web di Ateneo. 9. Esami e prove di verifica si svolgono in date anteriormente pubblicizzate secondo quanto specificato nel precedente articolo 9.

ARTICOLO 11 OBBLIGHI DI FREQUENZA

1. La frequenza ai corsi d’insegnamento non è obbligatoria. 2. La frequenza alle attività di tirocinio è obbligatoria. Per poter sostenere la verifica finale del profitto e conseguire i CFU relativi all’attività formativa, lo studente dovrà avere frequentato tutte le ore di tirocinio previste. 3. La frequenza alle attività di Laboratorio è obbligatoria. Per poter sostenere la verifica finale del profitto e conseguire i CFU relativi all’attività formativa, lo studente dovrà aver frequentato almeno l’80 % delle ore di attività didattica assistita necessarie per lo svolgimento del programma previsto.

ARTICOLO 12 PROVA FINALE

1. Lo studente è ammesso a sostenere la prova finale dopo aver acquisito tutti i crediti previsti

dall’ordinamento didattico del corso di studi, fatta eccezione di quelli riservati alla prova finale.

2. La prova finale è diretta alla verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dal corso di

studio e consiste nella discussione, dinanzi ad un’apposita Commissione, di un elaborato vertente su

un argomento specifico, relativo, di norma, a una delle discipline presenti nel piano di studio e

concordato con un docente relatore.

3. L’elaborato finale deve avere caratteristiche di originalità e può consistere, a scelta dello studente,

in:

a) un elaborato redatto in forma scritta (Tesi) su un argomento concordato con uno dei docenti

del Corso di studi magistrali. È consentito presentare e discutere l’elaborato attraverso l'uso

di supporti informatici e multimediali;

b) un prodotto multimediale originale, integrato da una relazione scritta esplicativa di circa 20-

30 cartelle.

4. La discussione può essere sostenuta parzialmente o totalmente in lingua straniera e in lingua

straniera può essere redatto l’elaborato finale.

5. Alla prova finale del corso di laurea magistrale sono attribuiti 18 CFU. La sua preparazione, infatti,

richiede allo studente un notevole monte ore di impegno individuale dedicato, sia sul piano della

ricerca teorica sia per l'applicazione specifica di competenze avanzate, attorno a un oggetto

d'indagine saliente per le teorie dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva, oltre che nella

verifica di variabili relative all'innovazione strategica e tecnologica.

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6. La valutazione della Commissione è espressa in centodecimi. La prova si intende superata con una

votazione minima di 66/110. La Commissione in caso di votazione massima (110/110) può concedere

la lode su decisione unanime.

7. Il voto di laurea risulta dalla somma del punteggio di partenza dello studente, risultante dalla

trasformazione in centodecimi della media ponderata dei voti conseguiti negli esami di profitto

(quindi escluse le idoneità) e dei punti assegnati dalla Commissione in sede di valutazione della prova

finale.

La Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di n. 7 punti ripartiti secondo i seguenti criteri:

a) qualità dell’elaborato e della discussione finale: da 0 a 3 punti;

b) carriera dello studente (ad esempio, laurea in corso, conseguimento di una o più lodi, eventuali soggiorni all’estero): da 0 a 3 punti; c) particolare meritevolezza del lavoro di ricerca svolto del candidato nella redazione dell’elaborato finale: da 0 a 1 punto. 8. La Commissione per la prova finale è nominata dal Direttore del Dipartimento di riferimento o da persona da lui designata, ed è composta di norma, da 11 membri effettivi compreso il presidente e comunque in numero non inferiore a 5. 9. Lo svolgimento della prova finale e la proclamazione del risultato finale sono pubblici. 10. Il calendario delle prove finali è definito all’inizio di ogni anno accademico e pubblicato sul sito WEB dell’Ateneo. Lo studente deve effettuare la prenotazione secondo i termini e con le modalità stabilite dal Regolamento studenti di Ateneo e specificate nell’annuale programmazione didattica del Dipartimento.

ARTICOLO 13 RICONOSCIMENTO DEI CREDITI

1. I crediti conseguiti da uno studente nello stesso o in un altro corso di studi universitario possono essere riconosciuti, su istanza dell’interessato, dopo un giudizio di congruità, espresso dal Consiglio Didattico del corso, con gli obiettivi formativi di uno o più insegnamenti o altra attività formativa compresi nell'ordinamento didattico del Corso di Studio. 2. In particolare, il Consiglio Didattico del Corso, in base all’esame degli obiettivi formativi, dei programmi e della durata delle attività formative oggetto di riconoscimento, può:

a) riconoscere in tutto o in parte i crediti già acquisti; nel caso di CFU acquisiti in Corso di Studio appartenente alla medesima classe, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico-disciplinare direttamente riconosciuti allo studente non può essere inferiore al 50% per cento;

b) subordinare il riconoscimento dei crediti ad una integrazione della preparazione da sottoporre a verifica nelle normali sessioni di esame.

3. Il mancato riconoscimento di crediti deve essere adeguatamente motivato. 4. In caso di riconoscimento totale di cfu relativi ad esami, il voto conseguito viene confermato. 5. In relazione alla quantità di crediti riconosciuti, il Consiglio Didattico del Corso provvede ad individuare l’anno di Corso al quale lo studente può iscriversi. 6. Il Consiglio Didattico del Corso delibera secondo i criteri di cui al presente articolo anche sul riconoscimento dei crediti acquisiti nella carriera pregressa da studenti decaduti o rinunciatari o che abbiano già conseguito un titolo di studio universitario. 7. Il Consiglio Didattico può procedere al riconoscimento come crediti formativi universitari di conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso l’Università. Il riconoscimento è effettuato esclusivamente sulla base delle competenze individualmente certificate da ciascuno studente. Sono escluse forme di riconoscimento attribuite collettivamente. Il numero massimo di crediti formativi universitari riconoscibili è fissato nell’ordinamento didattico (RAD) del corso e non può comunque essere superiore a 12, tra corsi di laurea e laurea magistrale complessivamente considerati. Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari nell’ambito di corsi di laurea

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non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell’ambito di corsi di laurea magistrale.

ARTICOLO 14

DOCENTI DEL CORSO 1. L’elenco dettagliato dei docenti del Corso, con l’indicazione del settore scientifico-disciplinare di appartenenza è contenuto nell’Allegato 3 al presente Regolamento. L’allegato è approvato annualmente dal Consiglio di Dipartimento in sede di programmazione didattica.

ARTICOLO 15

ATTIVITÀ DI RICERCA 1. Le attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del corso di studio magistrale sono riferite agli ambiti di ricerca ai quali afferiscono tutti gli insegnamenti del Csm nonché, specificamente, quelle del Dipartimento di scienze politiche, sociali e della comunicazione dell’Ateneo di Salerno e del relativo Dottorato di ricerca.

ARTICOLO 16 DECADENZA DALLA QUALITÀ DI STUDENTE

1. Incorre nella decadenza lo studente che: a) non abbia rinnovato l’iscrizione al corso di studio per un numero di anni consecutivi pari alla

durata normale del corso stesso; b) pur avendo regolarmente rinnovato l’iscrizione non abbia superato esami o prove di valutazione

per un numero di anni consecutivi pari a sette. 2. Lo studente che sia in debito della sola prova finale non decade, qualunque sia l’ordinamento del corso di iscrizione.

ARTICOLO 17 SITO WEB DEL CORSO DI STUDIO

1. Tutte le informazioni relative al Corso di Laurea magistrale in Comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica sono pubblicate nella pagina WEB istituzionale dell’Ateneo. 2. Nella pagina WEB, aggiornata prima dell'inizio di ogni anno accademico, sono rese disponibili per la consultazione: - l'Ordinamento Didattico; - il Regolamento didattico; - il calendario di tutte le attività didattiche programmate e il calendario degli esami e delle prove finali; - i programmi degli insegnamenti corredati dell'indicazione dei libri di testo consigliati e i docenti responsabili, - il luogo e l'orario in cui i singoli Docenti sono disponibili per ricevere gli Studenti; - eventuali sussidi didattici on line per l’autoapprendimento e l’autovalutazione.

ARTICOLO 18

REGIME TRANSITORIO E OPZIONE PER GLI ORDINAMENTI VIGENTI 1. È assicurata la conclusione dei Corsi di studio e il rilascio dei relativi titoli secondo gli Ordinamenti previgenti agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del vigente Ordinamento didattico. 2. Ai corsi di studio previgenti continuano ad applicarsi le norme di legge e regolamentari vigenti al momento dell’entrata in vigore del presente Regolamento. Le norme di quest’ultimo si applicano ai previgenti Ordinamenti solo in quanto compatibili. 3. È garantita la facoltà per gli studenti già iscritti a un Corso di studio corrispondente al presente, regolato da previgente ordinamento, di optare per l’iscrizione al presente Corso di studio. Le modalità e i termini sono stabilite annualmente nel Manifesto degli studi.

ARTICOLO 19

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DISPOSIZIONI FINALI 1. Il presente Regolamento, ai sensi dell’art. 16 del Regolamento Didattico di Ateneo, è deliberato dal Dipartimento competente, su proposta del Consiglio Didattico, ed è approvato dal Senato Accademico, previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione. 2. Le disposizioni del presente Regolamento didattico concernenti la coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi programmati sono deliberate previo parere favorevole delle Commissioni paritetiche docenti-studenti di cui all’articolo 12 del Regolamento Didattico di Ateneo. Qualora il parere non sia favorevole la deliberazione è assunta dal Senato Accademico. Il parere è reso entro trenta giorni dalla richiesta. Decorso inutilmente tale termine la deliberazione è adottata prescindendosi dal parere. 3. Per quanto non previsto nel presente Regolamento si applicano le disposizioni del vigente Regolamento didattico di Ateneo 4. Il presente Regolamento entra in vigore dalla data stabilita nel Decreto rettorale di emanazione ed è modificabile con la procedura di cui al precedente comma1.

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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN COMUNICAZIONE D’IMPRESA E COMUNICAZIONE PUBBLICA (CLASSE LM 59)

PIANO DEGLI STUDI A.A. 2015/16

Curriculum: Comunicazione d’impresa

Anno I Denominazione Insegnamento o altra attività formativa

SSD

Tipologia Attività

CFU ore modulo

TAF ambito

propedeuticità

obbligatorio/opzionale

Economia comportamento e sviluppo

SECS-P/01 Lezione frontale

9 60 Caratterizzante Discipline della comunicazione pubblica e d’impresa

obbligatorio

Psicologia del linguaggio e della comunicazione

M-PSI/01 Lezione frontale

9 60 Affine e integrativo obbligatorio

Management dei sistemi e delle relazioni internazionali

SECS-P/08 Lezione frontale

6 40 Caratterizzante Discipline della Comunicazione pubblica e d'impresa

obbligatorio

Semiotica e comunicazione M-FIL/05 Lezione frontale

6 40 Caratterizzante Discipline sociali, informatiche e dei linguaggi

obbligatorio

Advertising e media planning SPS/08 Lezione frontale

9 60 Caratterizzante Discipline sociali, informatiche e dei linguaggi

Obbligatorio

English for communication L-LIN/12 Lezione frontale

6 40 Affine e integrativo Obbligatorio

A scelta dello studente 9 altre attività formative

Obbligatorio

Attività utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

Laboratorio 2 40 altre attività formative

Obbligatorio

Tirocini formativi e di orientamento

tirocinio 4 100 altre attività formative

Obbligatorio

Anno II Ulteriori conoscenze linguistiche

L-LIN/12 3 20 altre attività formative

Obbligatorio

Corporate communication SECS-P/08 Lezione 9 60 Caratterizzante Discipline della Obbligatorio

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e Brand Management frontale Comunicazione pubblica e d'impresa

Information design ICAR/13 Lezione frontale

9 60 Caratterizzante Discipline sociali, informatiche e dei linguaggi

Obbligatorio

Tecniche di ricerca sociale sulla comunicazione

SPS/07 Lezione frontale

6 40 Caratterizzante Discipline della comunicazione pubblica e d’impresa

Obbligatorio

Diritto della comunicazione pubblicitaria

IUS/02 Lezione frontale

9 60 Affine e integrativo Obbligatorio

Digital Marketing e Social Media Content

SECS-P/08 Lezione frontale

6 40 Caratterizzante Discipline della Comunicazione pubblica e d'impresa

Obbligatorio

Prova finale 18 altre attività formative

Curriculum: Comunicazione pubblica

Anno I Denominazione Insegnamento o altra attività formativa

SSD

Tipologia Attività

CFU ore modulo

TAF ambito

propedeuticità

obbligatorio/opzionale

Politiche digitali SPS/04 Lezione frontale

9 60 Caratterizzante Discipline della comunicazione pubblica e d’impresa

obbligatorio

Diritto europeo e comparato della comunicazione

IUS/02 Lezione frontale

9 60 Affine e integrativo obbligatorio

Analisi delle istituzioni e dei processi sociali nello spazio pubblico

SPS/07 Lezione frontale

6 40 Caratterizzante Discipline della Comunicazione pubblica e d'impresa

obbligatorio

Linguistica computazionale e nuovi media

L-LIN/01 Lezione frontale

6 40 Caratterizzante Discipline sociali, informatiche e dei linguaggi

obbligatorio

Comunicazione pubblica e linguaggi Istituzionali

L-LIN/01 Lezione frontale

9 60 Caratterizzante Discipline sociali, informatiche e dei linguaggi

Obbligatorio

English for communication L-LIN/12 Lezione frontale

6 40 Affine e integrativo Obbligatorio

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A scelta dello studente 9 altre attività formative

Obbligatorio

Attività utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

Laboratorio 2 40 altre attività formative

Obbligatorio

Tirocini formativi e di orientamento

tirocinio 4 100 altre attività formative

Obbligatorio

Anno II Denominazione Insegnamento o altra attività formativa

SSD

Tipologia Attività

CFU ore modulo

TAF ambito

propedeuticità

obbligatorio/opzionale

Ulteriori conoscenze linguistiche

L-LIN/12 3 20 altre attività formative

Obbligatorio

Analisi dell’opinione pubblica e deliberazione

SPS/04 Lezione frontale

9

60

Caratterizzante Discipline della Comunicazione pubblica e d'impresa

Obbligatorio

Information design ICAR/13 Lezione frontale

9 60 Caratterizzante Discipline sociali, informatiche e dei linguaggi

Obbligatorio

Tecniche di ricerca sociale sulla comunicazione

SPS/07 Lezione frontale

6 40 Caratterizzante Discipline della Comunicazione pubblica e d'impresa

Obbligatorio

Marketing politico-elettorale SPS/04 Lezione frontale

6

40

Caratterizzante Discipline della comunicazione pubblica e d’impresa

Obbligatorio

Decisione pubblica e motivazione giuridica

IUS/20 Lezione frontale

9 60 Affine e integrativo Obbligatorio

Prova finale 18 altre attività formative

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ALLEGATO 2 ELENCO INSEGNAMENTI E ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVE 1) ADVERTISING E MEDIA PLANNING (SPS/08, CFU: 9) Il corso approfondisce lo studio dei processi della comunicazione pubblicitaria delle imprese e degli enti con l’ausilio dei vecchi e nuovi media. I contenuti della disciplina sono focalizzati sulla sperimentazione di nuovi modelli della comunicazione pubblicitaria. Vengono trattate specifiche ipotesi di comunicazione pubblicitaria (es.: di lancio, di ricordo, in partnership, di crisi, etc.). Il settore disciplinare comprende una serie di campi di competenza concernenti la lettura sociologica dei fenomeni della cultura, da quelli assiologici a quelli comunicativi e della socializzazione e formazione (anche delle risorse umane), fino all’impatto sociale dei mass media, dei new media e delle tecnologie avanzate nel settore dell’informazione e della comunicazione. Il settore si articola in varie aree: teorie e modelli del nesso cultura-comunicazione; teorie dei media e delle tecnologie della comunicazione; teorie e forme della comunicazione sociale; si occupa di temi e argomenti che spaziano dalla sociologia della comunicazione alle dinamiche media/industria culturale, dall’analisi sociologica della radio-televisione e dell’informazione al settore dei nuovi media e della pubblicità, all’analisi dei processi culturali e dell’educazione, alla sociologia della famiglia e della religione, alla sociologia delle prodotti audiovisivi e delle relative innovazioni tecnico-espressive che investono conseguenze e cambiamenti sul profilo sociale e su quello degli apparati di produzione e di consumo. 2) ANALISI DELL’OPINIONE PUBBLICA E DELIBERAZIONE (SPS/04, CFU: 9) Il funzionamento delle democrazie occidentali evidenzia che la decisione politica è costantemente collegata all’evoluzione dell’opinione pubblica. Il corso si propone di illustrare alcuni strumenti di analisi dell’opinione pubblica e di descrivere criticamente le procedure formali e i processi di discussione e deliberazione attraverso cui i soggetti politico-istituzionali pervengono alla decisione. 3) ANALISI DELLE ISTITUZIONI E DEI PROCESSI SOCIALI NELLO SPAZIO PUBBLICO (SPS/07, CFU: 6) Il corso affronta le basi teoriche utili alla definizione di processo sociale e di istituzione sociale nel suo dominio più ampio, declinato rispetto a diversi tipi di soggetti, istituzionali o meno. Esso sviluppa la riflessione su temi che caratterizzano l’interazione fra soggetti pubblici e privati. Una attenzione specifica è rivolta all’analisi dei processi decisionali e operativi sul piano micro e macro-sociologico, con particolare riferimento alle strategie comunicative. 4) COMUNICAZIONE PUBBLICA E LINGUAGGI ISTITUZIONALI (L-LIN-01, CFU: 9) Il settore comprende gli studi teorici sul linguaggio, la storia del pensiero linguistico e gli studi di linguistica storica, con riferimento ai problemi del mutamento e alle metodologie della comparazione e della ricostruzione; comprende inoltre lo studio della variazione linguistica, del plurilinguismo e del contatto linguistico, delle tematiche sociolinguistiche ed etnolinguistiche. Include, nell’ambito delle metodologie applicative del linguaggio, lo studio degli aspetti fono-acustici, morfosintattici e lessicografici anche con applicazioni descrittive a lingue e dialetti, nonché la psicolinguistica, lo studio delle patologie linguistiche, delle interazioni tra linguistica e informatica e delle problematiche dell’educazione alla linguistica. Comprende altresì lo studio delle lingue di ambito baltico e della relativa filologia. 5) CORPORATE COMMUNICATION E BRAND MANAGEMENT (SECS-P/08, CFU: 9) Il corso tratta le problematiche metodologiche e decisionali del management delle diverse aree della comunicazione interna ed esterna delle organizzazioni imprenditoriali (imprese e sistemi d’imprese), degli enti pubblici, delle organizzazioni non profit (associazioni, fondazioni, etc.), degli enti di promozione del territorio. Il settore disciplinare si occupa, a fini didattici e di ricerca, della gestione e direzione delle aziende di produzione di beni e servizi, sia con riferimento al sistema d’impresa e alle

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aree funzionali di esso, sia a imprese in tipici settori di attività industriale, commerciale e dei servizi. Particolare evidenza assumono il campo delle decisioni dei dirigenti e delle operazioni aziendali e quello delle relazioni tra sistema d’impresa e sistema competitivo. In posizione di centralità si colloca l’economia e gestione delle imprese, sia negli aspetti istituzionali sia con riferimento a specifici settori e rami di attività. In quest’ambito, assumono fondamentale importanza economia e gestione dell’innovazione, strategie d’impresa, economia e tecnica degli scambi internazionali, marketing, tecniche di gestione degli investimenti e finanziamenti, nonché economia e gestione del settore cooperativo e direzione delle organizzazioni non aventi fine di profitto. 6) DECISIONE PUBBLICA E MOTIVAZIONE GIURIDICA (IUS 20, CFU: 9) Il settore comprende gli studi relativi alla dimensione ontologica, assiologica, deontologica ed epistemologica del diritto. Gli studi si riferiscono, altresì, alla teoria generale del diritto e dello Stato, nonché alla sociologia giuridica, ai profili giuridici della bioetica ed all’informatica giuridica. 7) DIGITAL MARKETING E SOCIAL MEDIA CONTENT (SECS-P/08, CFU 6) Il corso approfondisce gli aspetti critici delle analisi, valutazioni e decisioni di marketing strategico e focalizza l’attenzione sul marketing e sulla comunicazione on-line, con riferimenti anche all’e-commerce, in particolare nelle fenomenologie innovative della comunicazione nei social network. 8) DIRITTO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA (IUS/02, CFU: 9) Il settore comprende gli studi relativi all’identificazione dei sistemi giuridici, alla loro classificazione e all’inquadramento dei singoli ordinamenti nell’uno o nell’altro sistema. Gli studi attengono, altresì, alle analisi comparative di istituti, regole e tecniche riconducibili al diritto privato ed appartenenti a ordinamenti giuridici diversi, nonché le ricerche riguardanti l’unificazione del diritto ed il suo impatto sugli ordinamenti interni. 9) DIRITTO EUROPEO E COMPARATO DELLA COMUNICAZIONE (IUS/02, CFU: 9) Il corso intende fornire, innanzitutto, le nozioni di base sulla natura e le funzioni delle istituzioni europee, nonché sui principali atti normativi dell'Unione. Particolare attenzione sarà dedicata, poi, ai principi generali e alle regole di dettaglio che animano lo spazio giuridico europeo in materia di diritto dell'informazione e della comunicazione ed alle declinazioni che siffatti principi e discipline assumono nei principali ordinamenti nazionali e nei differenti media. 10) MANAGEMENT DEI SISTEMI E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI (SECS-P/08, CFU: 6) Il settore si occupa, a fini didattici e di ricerca, della gestione e direzione delle aziende di produzione di beni e servizi, sia con riferimento al sistema d’impresa e alle aree funzionali di esso, sia a imprese in tipici settori di attività industriale, commerciale e dei servizi. Particolare evidenza assumono il campo delle decisioni dei dirigenti e delle operazioni aziendali e quello delle relazioni tra sistema d’impresa e sistema competitivo. In posizione di centralità si colloca l’economia e gestione delle imprese, sia negli aspetti istituzionali sia con riferimento a specifici settori e rami di attività. In quest’ambito, assumono fondamentale importanza economia e gestione dell’innovazione, strategie d’impresa, economia e tecnica degli scambi internazionali, marketing, tecniche di gestione degli investimenti e finanziamenti, nonché economia e gestione del settore cooperativo e direzione delle organizzazioni non aventi fine di profitto. 11) ECONOMIA COMPORTAMENTO E SVILUPPO (SECS-P/01, CFU: 9) Il settore raggruppa le discipline aventi per oggetto quello di spiegare teoricamente i fenomeni economici a livello micro-economico e macro-economico, ricorrendo sia a metodi induttivi che deduttivi, sia statici che dinamici. Tali discipline devono servire come fondamento analitico per le indagini applicate e per gli interventi nel campo della politica economica e dell’economia pubblica. Principali campi di indagine sono la teoria del consumatore, dell’impresa, dei mercati e dell’equilibrio

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generale; l’analisi macro-economica dei mercati reali, monetari e finanziari; la teoria dell’economia internazionale sia reale che monetaria; la teoria della crescita e dei cicli economici. 12) ENGLISH FOR COMMUNICATION (L-LIN/12, CFU: 6) Il settore comprende l’analisi metalinguistica della lingua inglese nelle sue dimensioni sincroniche e diacroniche, nelle sue strutture fonetiche, morfologiche, sintattiche, lessicali, testuali e pragmatiche, nonché nei diversi livelli e registri di comunicazione orale e scritta; comprende inoltre gli studi finalizzati alla pratica e alla riflessione sull’attività traduttiva, scritta e orale, nelle sue molteplici articolazioni, non letteraria, generica e specialistica e nelle applicazioni multimediali (fra cui la traduzione e interpretazione di cui all’art.1 della L.478/84). 13) INFORMATION DESIGN (ICAR/13, CFU: 9) I contenuti scientifico-disciplinari riguardano la rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente, nella sua ampia accezione di mezzo conoscitivo delle leggi che governano la struttura formale, di strumento per l’analisi dei valori esistenti, di atto espressivo e di comunicazione visiva dell’idea progettuale alle diverse dimensioni scalari. Comprendono i fondamenti geometrico descrittivi del disegno e della modellazione informatica, le loro teorie ed i loro metodi, anche nel loro sviluppo storico; il rilievo come strumento di conoscenza della realtà architettonica, ambientale e urbana, le sue metodologie dirette e strumentali, le sue procedure e tecniche, anche digitali, di restituzione metrica, morfologica, tematica; il disegno come linguaggio grafico, infografico e multimediale, applicato al processo progettuale dalla formazione dell’idea alla sua definizione esecutiva. 14) LINGUISTICA COMPUTAZIONALE E NUOVI MEDIA (L-LIN/01, CFU: 6) Il corso introduce lo studente al dibattito contemporaneo sulle prospettive attuali della navigazione nel web, prende in considerazione alcuni aspetti specifici della navigazione sul web, collegati al linguaggio naturale e alle sue implicazioni informatiche. Introduce all'interfaccia web dal punto di vista linguistico: dai motori di ricerca ai sistemi di indicizzazione, dalle ontologie ai semi-concetti. Promuove la discussione critica del programma di un Web semantico alla luce dei risultati lessico-grammaticali in linguistica computazionale, fino al concetto stesso della linguistica computazionale e della navigazione per parole nel web. 15) MARKETING POLITICO-ELETTORALE (SPS-04, CFU: 6) Il corso introduce alle principali teorie e tecniche della comunicazione politico-elettorale, con particolare riguardo alle strategie di campaigning: analisi di piani di comunicazione, casi di studio – italiani e stranieri – soprattutto in relazione alle novità introdotte dai media digitali. 16) POLITICHE DIGITALI (SPS/04, CFU: 9) Attraverso l’analisi delle policies e dei progetti volti a introdurre le tecnologie informatiche all’interno delle istituzioni e delle pratiche democratiche, il corso fornisce sia una panoramica dei più significativi processi di trasformazione dei rapporti tra cittadini e politica in ambienti digitali sia metodologie e strumenti per la comprensione e la valutazione delle politiche digitali. 17) PSICOLOGIA DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE (M-PSI/01, CFU: 9) Il settore comprende le competenze scientifico disciplinari relative all’organizzazione del comportamento e delle principali funzioni psicologiche (percezione, emozione, motivazione, memoria, apprendimento, pensiero, linguaggio) attraverso cui l’uomo interagisce con l’ambiente ed elabora rappresentazioni dell’ambiente e di se stesso. Comprende altresì le ricerche psicologiche su la coscienza, la personalità, la comunicazione e l’arte e le competenze relative sia ai metodi e alle tecniche della ricerca psicologica, sia ai sistemi cognitivi naturali e artificiali e alle loro interazioni, sia alla storia della psicologia. 18) SEMIOTICA E COMUNICAZIONE (M-FIL /05, CFU: 6 )

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Il settore raccoglie un insieme di competenze che considerano il linguaggio come oggetto di indagine eminentemente teorica; riflettono sulle diverse modalità e articolazioni che l’indagine sul linguaggio può assumere; affrontano il ruolo che la dimensione linguistica riveste nel contesto di altri ambiti significativi dell’esperienza umana; indagano sulle articolazioni storiche della riflessione filosofica sul linguaggio e della sua dimensione semeiotica. 19) TECNICHE DI RICERCA SOCIALE SULLA COMUNICAZIONE (SPS/07, CFU: 6) Il settore contiene una serie di campi di competenza concernenti la propedeutica teorica, storica e metodologica della ricerca sociale, i confini epistemologici della sociologia, gli strumenti teorico-metodologici e le tecniche per l’analisi delle processualità micro e macro-sociologiche. In quest’ottica si articola in varie aree che vanno dalla sociologia in generale (per le prospettive teoriche fondamentali, il linguaggio delle scienze sociali, l’ordine e il mutamento e per le categorie e le problematiche relative al rapporto teoria-ricerca empirica), alla metodologia e tecnica della ricerca sociale, alla politica sociale connessa alle diverse tipologie di welfare, ai metodi e alle tecniche del servizio sociale ai sistemi sociali comparati, all’analisi dei gruppi, della salute della scienza, dello sviluppo, della sicurezza sociale, ai metodi della pianificazione, alla storia del pensiero sociologico.

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ALLEGATO 3

DOCENTI DEL CORSO

DOCENTE SETTORE DOCENTE

INSEGNAMENTO CFU SETTORE

INS. Cicalese A. M-FIL/05 Semiotica e comunicazione 6 M-FIL/05 O’Higgings S.N. SECS-P/01 Economia comportamento e sviluppo 9 SECS-P/01

De Martino M. M-PSI/01 Psicologia del linguaggio e della comunicazione

9 M-PSI/01

Borrelli L-LIN/12 English for comunication 6 L-LIN/12

Addeo F. SPS/07 Tecniche di ricerca sociale sulla comunicazione

6 SPS/07

Leone S. SPS/07 Analisi delle istituzioni e dei processi sociali nello spazio pubblico

6 SPS/07

Fruncillo D. SPS/04 Analisi dell’opinione pubblica e deliberazione

9 SPS/04

Siano A. SECS-P/08 Corporate communication e brand management

9 SECS-P/08

Piciocchi P. SECS-P/08 Management dei sistemi e delle relazioni internazionali

6 SECS-P/08

Vollero SECS-P/08 Digital marketing e social media content 6 SECS-P/08 D’Antonio V. IUS/02 Diritto della comunicazione pubblicitaria 9 IUS/02

Stanzione M.G. IUS/02 Diritto europeo e comparato della comunicazione

9 IUS/02

Amoretti F. SPS/04 Marketing politico-elettorale 9 SPS/04 Santaniello SPS/04 Politiche digitali 9 SPS/04 Elia A. L-LIN/01 Linguistica computazionale e nuovi media 6 L-LIN/01

Vellutino D. L-LIN/01 Comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali

6 L-LIN/01

Iorio V. IUS/20 Decisione pubblica e motivazione giuridica 9 IUS/20 Contratto SPS/08 Advertising e media planning 9 SPS/08 Contratto ICAR-13 Information design 9 ICAR-13 Verrastro M-STO/04 Laboratorio di Storia della comunicazione 2 M-STO/04 De Rosa M-STO/04 Laboratorio di Storia del gioco pubblico 2 M-STO/04 De Bueriis L-LIN/01 Laboratorio di Linguistica testuale 2 L-LIN/01 Frezza SPS/08 Laboratorio di Analisi degli Audiovisivi 2 SPS/08

Salzano SPS/08 Laboratorio di Monitoraggio dei Palinsesti Televisivi

2 SPS/08

Elia L-LIN/01 Laboratorio di Linguistica computazionale e nuovi media

2 L-LIN/01

Piciocchi SECS-P/08 Laboratorio di Management dei sistemi e delle relazioni internazionali

2 SECS-P/08

D'Agostino L-LIN/01 Laboratorio di linguaggio giornalistico 2 L-LIN/01